sesto calende...sulla riforma costituzionale promossa dal governo renzi. considerato che il premier...

32
i PERIODICO DI INFORMAZIONE AMMINISTRATIVA DELLA CITTÀ DI SESTO CALENDE N. 3 - OTTOBRE 2016 SESTO CALENDE # Sestocalendeognivoltachetornilatroveraipiùbella Da sinistra: Cristina Cappellini, Assessore Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Rosita Missoni e il Sindaco, Marco Colombo, al taglio del nastro della mostra. Foto Gianfranco Girardi

Upload: others

Post on 31-Aug-2020

1 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

iPeriodico di informazione amministrativa della città di sesto calende n. 3 - ottobre 2016

SESTO CALENDE

#Sestocalendeognivoltachetornilatroveraipiùbella

Da sinistra: Cristina Cappellini, Assessore Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Rosita Missoni e il Sindaco, Marco Colombo, al taglio del nastro della mostra.Foto Gianfranco Girardi

0 Sesto Calende 3-2016.indd 1 23/10/16 22:34

Page 2: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

2| Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016

i3 LA PAROLA AL SINDACO Chagall, Missoni e i tubi del metano

4 LAvORI PubbLICI Lavori in corso e lavori ultimati di Edoardo Favaron

5 PROtezIONe CIvILe La tromba d’aria di Jole Capriglia Sesia

6 CuLtuRA Chagall e Missoni: due vite a colori di Silvia Fantino

7 PARCO tICINO Il ticino e il Lago Maggiore: acque da tutelare di Alessandro Ceron

8 AMbIeNte Per una migliore raccolta di Jole Capriglia Sesia

10 PROtezIONe CIvILe Nostra importante risorsa di Jole Capriglia Sesia

12 PALIO SeSteSe bellissima festa, grandissima partecipazione di Francesco Signori

14 PALIO SeSteSe I Rioni

18 PRO SeStO CALeNDe ufficio turistico, atto secondo

19 Maroni e Sgarbi alla Marna di Silvia Fantino

20 La storia dello sport sestese passa e parte dal 2016 di Simone Pintori

22 Amatrice: una delegazione del CvA al servizio della popolazione locale di Samanta Francese 24 “bande in Piazza” 2016

25 Sesto delle genti, Sesto dei popoli 28 bernardo Caprotti e la sua creatura di Renzo Besozzi 29 Partigiani premiati con la medaglia della Liberazione di Barbara Mercalli

30 L’angolo della poesia dialettale di Enrico Crenna

31 Gruppi consiliari

S o m m a r i o

Il defibrillatore è uno strumento che si utilizza in caso di arresto cardiaco improvviso e che, ero-gando una opportuna scarica elettrica, può consentire la ripresa del battito. Questa Amministrazione Comu-nale, in collaborazione con l’a-zienda “Italian Medical System”, ha aderito al progetto “Cuore in Comune” il cui scopo è di ren-dere disponibili dei defibrillatori cardiaci da impiegare in eventuali emergenze e di formare gratuita-mente il personale abilitato al loro impiego.

Per rendere più rapidi gli interven-ti, sono stati installati defibrillato-ri, completi di supporto, in alcuni punti considerati nevralgici:• nel Palazzo comunale;• in viale Italia, accanto all’Ufficio

Turistico;• a Lentate, in quanto frazione

più lontana, presso la sede del Club 73;

• al centro sportivo;• al plesso scolastico Ungaretti;• alla scuola Matteotti ai Mulini;• alla scuola elementare E. Toti a

Lisanza.In caso di emergenza bisogna

chiamare il Numero Unico di Emergenza Europeo 112 ed at-tenersi alle istruzioni che saranno impartite. Il personale operante al 112 attiverà tempestivamente gli enti in grado di fornire la tipologia di assistenza richiesta, giungendo fino agli operatori abilitati all’uso dei defibrillatori. Un particolare ringraziamento ai volontari che, dopo aver effettua-to i corsi di formazione, gratuita-mente si rendono disponibili per garantire la copertura al servizio.

Edoardo Favaron, Assessore ai Servizi Sociali

Periodico d’informazione amministrativa del Comune di Sesto Calende n. 3 ottobre 2016 - Notizie dal Comune n. 8 del 21 ottobre 2016 - NdC 12Direttore editoriale: Marco Colombo, Sindaco Direttore della Comunicazione: Enrico Boca Direttore responsabile: Carlo Baruffi ([email protected]) Rapporti istituzionali: Nicoletta Poroli In redazione: Renzo Besozzi, Enrico Crenna, Samanta Francese, Barbara Mercalli, Francesco Signori, Valerio Todeschini Pubblicità: Samanta Francese, cell. 349 2400037 - [email protected] Amministrazione: Angela Fumagalli ([email protected]) Fotografie: Archivio Notizie dal Comune sas, Gianfranco Girardi, Samanta Francese Redazione, amministrazione e stampa: Notizie dal Comune sas - via San Biagio, 21 Cambiago - Tel. 02 84 34 13 62 -Email: [email protected] - www.notiziedal-comune.com - Registrazione Tribunale di Bergamo n. 9/1986

Ottobre

Progetto “Cuore in Comune” oPerativi 7 defibrillatori in Città

0 Sesto Calende 3-2016.indd 2 23/10/16 22:34

Page 3: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016 |3

Progetto “Cuore in Comune” oPerativi 7 defibrillatori in Città

Chagall, missoni e i tubi del metano

La parOLa aL sindacO

ari concittadini, in queste settimane mi sono reso conto di come sia estremamente vario il lavoro di Sindaco, di come le questioni che mi trovo ad affrontare -

a volte anche nella stessa giornata - si pongano su livelli molto lontani fra loro.Può capitare che un Sindaco debba dividere la propria at-tenzione tra l’allestimento di una mostra d’arte e un pro-blema legato al valore di tubazioni del gas metano: realtà estremamente diverse, ma che hanno un forte elemento che le associa: la volontà di perseguire l’interesse del Co-mune e quindi dell’intera cittadinanza.Ottobre è stato caratterizzato dall’inaugurazione, negli spazi del Palazzo Comunale che ospitano il Museo Arche-ologico, della prestigiosa mostra: “Marc Chagall, Ottavio Missoni. Sogno e colore”. In questo numero di Sesto Ca-lende Informazioni vi sono articoli che illustrano questo importante evento culturale. Io mi limito ad esprimere la mia soddisfazione per un’iniziativa fortemente voluta dall’Assessore Silvia Fantino, col decisivo intervento della Regione Lombardia e con l’aiuto prezioso del nostro con-cittadino Raffaele Vergine, al quale vanno i miei ringrazia-menti. È un’importante iniziativa che dà lustro alla nostra città e certamente sarà capace di richiamare un vasto e qualificato pubblico anche al di fuori del contesto locale.Ottobre ha visto anche la chiusura di un lungo confronto - iniziatosi oltre dieci anni fa nel lontano 2005 - tra il Co-mune e la società AGES, concessionaria della distribuzione del metano sul nostro territorio. La questione è estremamente complessa ed è difficile riassumerla in poche parole. AGES aveva un credito nei riguardi del Comune, il quale doveva versarle una som-ma pari al valore degli impianti realizzati dalla società nel periodo 2000/2004. Per contro, il Comune vantava un credito nei riguardi di AGES per i canoni di concessione arretrati (dal 2009) che la società doveva versare. C’era disaccordo tra le due parti sull’entità dei rispettivi debiti e crediti. È stato compiuto un grosso lavoro da parte di tecnici e di legali per avvicinare le rispettive posizioni e da ultimo - quando le distanze erano fortemente ridotte ma non del tutto annullate - l’Amministrazione ha fatto la scelta della transazione: cioè di un accordo bonario che evitasse un contenzioso davanti al tribunale, che avrebbe comportato ancora anni di attesa, considerevoli spese e comunque un esito finale incerto. La sintesi dell’accordo racconto raggiunto sta nel fat-

to che AGES ha versato al Comune una somma di € 3.185.000,00.Fare il Sindaco vuol dire anche avere delle idee politiche, e partecipare al dibattito politico a livello locale e nazionale. E, in questo momento, vuol dire esprimersi in merito al referendum che chiamerà i cittadini italiani ad esprimersi sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali - per fare aperta propaganda per il SI, io non mi farò problemi ad utilizza-re le pagine del periodico comunale per dichiarare il mio NO e motivarne le ragioni.Tali ragioni sono quelle che il Governatore Maroni ha espresso, con grande chiarezza ed efficacia, nella serata del 10 ottobre alla Marna. La riforma costituzionale del governo si contrappone in modo radicale ai principi di de-centramento e di promozione delle autonomie territoriali sanciti dall’art. 5 della nostra Costituzione. Il nuovo Sena-to da un lato non verrà eletto dai cittadini, dall’altro non sarà nemmeno espressione dei governi regionali (come accade invece per il Bundesrat tedesco). Nelle delegazioni regionali si riproporranno quindi le divisioni e i conflitti tra i partiti, a scapito di una forte e compatta rappresentanza degli interessi locali. Irragionevole appare anche la con-tinua “rotazione” nel tempo dei componenti del Senato, legata al termine del loro mandato di sindaco o consigliere regionale. Ma l’aspetto della riforma che maggiormente suscita dis-senso in chi ha come credo politico il federalismo è l’inter-vento sul Titolo Quinto della Costituzione, che riporta allo Stato centrale numerose competenze ora attribuite alle Regioni: in questo modo, specie per i cittadini delle Regioni più efficienti, tutta una serie di servizi costeranno di più e saranno di qualità inferiore. Del tutto inaccettabile, infine, è la cosiddetta “clausola di supremazia” in base alla quale, su proposta del Governo nazionale e senza potere di veto da parte del Senato, lo Stato può legiferare anche sulle materie di competenza esclusiva delle Regioni. Il mio, dunque, è un triplice no: come Sindaco, come espo-nente politico, come cittadino che ha a cuore l’efficienza dei servizi pubblici e la tutela dei principi della democrazia.

Il Sindaco Marco Colombo

C

Vedrete:

il 2016 sarà

un grande

anno per Sesto

Calende,

e spero per

tutti i Sestesi

0 Sesto Calende 3-2016.indd 3 23/10/16 22:34

Page 4: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

di Edoardo Favaron, Assessore ai Lavori pubblici

i LavOri pubbLici

lavori in corso e lavori ultimati

4| Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016

SCuola media baSSettiSono terminati i lavori di ristrutturazione della palestra della scuola media Bassetti. Sono stati realizzati:- Il ripristino delle parti in muratura deteriorate.- Il nuovo impianto di riscaldamento a pavimento in sostituzione

degli aerotermi ed il rifacimento della pavimentazione.- Il rifacimento dell’impermeabilizzazione di tutta la copertura me-

diante la posa di membrane elastometriche.- Una nuova coibentazione interna.- Il miglioramento dell’efficienza termica con la posa di pannelli in

poliuretano (densità kg/mc 33/35) sulla copertura piana.- L’installazione di pannelli interni nella copertura inclinata ed il

“cappotto” esterno sulle pareti verticali.- La sistemazione delle facciate interne ed esterne.- Il rivestimento dei pilastri interni.- La sostituzione di tutti i serramenti, sia per conferire all’edificio

un migliore isolamento termico che per eliminare le situazioni di pericolo dovute alla presenza di vetri, che non rispettavano le norme anti-infortunistiche.

- La verifica dell’impianto elettrico.

aCCeSSo alla Protezione CivileNella zona accanto alla palestra, è in previsione la modifica dell’in-gresso all’area ed agli edifici occupati dalla Protezione Civile, per consentire l’agevole accesso dei mezzi più grandi.

La tromba d’aria: in soccorso la nostra Protezione Civile

La palestra della scuola secondariadi 1° grado Bassetti è stata oggettod’importanti lavori di manutenzione

Ingresso palestra scuola media Bassetti

Interno palestra

L’attuale accesso all’area Protezione Civile

0 Sesto Calende 3-2016.indd 4 23/10/16 22:34

Page 5: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016 |5

lavori in corso e lavori ultimati

Il 4 agosto scorso una forte tromba d’aria si è abbattuta sulla nostra città, causando moltissimi danni alle abita-zioni ed alle strade, al centro e nelle fra-

zioni. A Cocquo due abitazioni hanno subito l’allagamento delle autorimesse. All’Oca sono stati sradicati alcuni albe-ri. All’Abbazia sono cadute piante sia in prossimità dell’Istituto Dalla Chiesa sia tra il cimitero e il campo sportivo.In zona centrale, in prossimità dell’ex Bar Glicine, è caduto un albero di con-siderevoli dimensioni.Dall’incrocio di San Giorgio verso Oria-no, sino a Mercallo, sono stati abbattuti numerosi alberi sulla strada, così come nella zona di Santa Fe e sulla la strada provinciale da Sesto a Lisanza. I soccorsi sono stati immediati e per tutta la notte la nostra Protezione Ci-vile, senza sosta, ha collaborato con i Vigili del Fuoco. Si è lavorato per riportare le strade in

sicurezza, in modo da consentire la ripresa del traffico. Con l’impiego di autopompe si è provveduto ad aspirare l’acqua dalle autorimesse della frazio-ne di Cocquo.Ai nostri “angeli”, che silenziosamente operano per la protezione della città e dei nostri concittadini, non posso che esprimere il mio più sentito ringrazia-mento!

La tromba d’aria: in soccorso la nostra Protezione Civile

di Jole Capriglia Sesia, consigliere con delega alla Protezione Civilei prOteziOne civiLe

La palestra della scuola secondariadi 1° grado Bassetti è stata oggettod’importanti lavori di manutenzione

Interno palestra

SCuola Primaria di liSanzaSono terminati i lavori di adeguamento ai servizi igienici della scuola elementare Toti a Lisanza. Sono stati effettuati ampliamenti alle strutture, realizzando un blocco per femmine, uno per maschi ed uno per disabili, oltre che un piccolo ripostiglio. I lavabi sono stati concentrati in un unico antibagno.

abbattimento alberi PeriColoSiSi è provveduto all’abbattimento di alberi, tra i quali alcuni di considerevoli dimensio-ni, che sovrastavano il tratto di strada che sale a Cocquo. Gli alberi avrebbero potu-to costituire una minaccia per i passanti, soprattutto in caso di abbondanti nevicate o di forte vento. Già lo scorso inverno la neve ha provocato la caduta di alberi e rami che, oltre all’interruzione del traffico stradale, ha provocato la sospensione del servizio elettrico per tempi prolungati. Ci scusiamo per il disagio provocato dall’in-terruzione del traffico, resasi necessaria durante le fasi più critiche degli abbattimenti.

0 Sesto Calende 3-2016.indd 5 23/10/16 22:34

Page 6: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

o accolto con un’iniziale sor-presa - non lo nascondo - la proposta di allestire una mo-stra negli spazi del museo civi-

co di Sesto Calende che vedesse fianco a fianco opere di Marc Chagall e disegni di Ottavio Missoni.Naturalmente, mi sono subito chiesta: esi-

ste qualche elemento comune tra i due protagonisti? Lascio agli esperti il compito di approfondire questo stimolante argo-mento dal punto di vista delle espressioni della rispettiva creatività artistica. Io mi permetto solo di fare alcune rapide nota-zioni di superficie. La prima cosa che mi ha colpito è che sia

Chagall sia Missoni sono il risultato di un complesso “intreccio” etnico e geografico: il pittore è un ebreo bielorusso natura-lizzato francese, lo stilista è un italiano di padre friulano e madre dalmata. Diciamo che entrambi nascono con un orizzonte sovranazionale, con uno sguardo che va oltre le frontiere e riflette ed esprime cul-ture e sensibilità diverse.Quanto alla loro produzione, balza subi-to agli occhi l’importanza fondamentale del colore: colore come linguaggio, come codice universale che parla direttamente all’anima; colore come veicolo per costru-ire mondi, per dar corpo ai sogni, per tra-smettere emozioni. La sapienza di Chagall nell’uso e nell’ac-costamento dei colori si ritrova in que-sta sua bella frase: “Tutti i colori sono gli amici dei loro vicini e gli amanti dei loro opposti”. Missoni, da parte sua, affermava: “Il colo-re? Cosa dire? A me piace paragonare il colore alla musica: sette note, ma infinite melodie sono state composte con quelle sette note”.Chagall e Missoni sono accomunati anche dalla loro innegabile capacità di elaborare e di affinare uno stile personale, caratte-ristico e inconfondibile. Uno può essere poco esperto di pittura, ma facilmente riconosce un quadro di Chagall. E può essere estraneo al mondo della moda, ma facilmente riconosce un tessuto di Missoni. Guardando alle biografie dei due, vedo inoltre che fanno il paio per la loro considerevole longevità: Missoni è vissuto 92 anni, Chagall quasi 98 anni. Ma non è solo questione di numero di anni. La loro è stata una longevità vigorosa, attiva, vitale, feconda, luminosa…Chissà, forse “vivere a colori” è anche un antidoto contro la vecchiaia…

H

cuLturaiChagall e missoni: due vite a colori di Silvia Fantino, Assessore alla Cultura

il ticino e il lago maggiore: acque da tutelare

6| Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016

La nostra Città accoglie le operedi due grandi protagonisti dell’Artee della Moda del secolo scorso

0 Sesto Calende 3-2016.indd 6 23/10/16 22:34

Page 7: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016 |7

Chagall sia Missoni sono il risultato di un complesso “intreccio” etnico e geografico: il pittore è un ebreo bielorusso natura-lizzato francese, lo stilista è un italiano di padre friulano e madre dalmata. Diciamo che entrambi nascono con un orizzonte sovranazionale, con uno sguardo che va oltre le frontiere e riflette ed esprime cul-ture e sensibilità diverse.Quanto alla loro produzione, balza subi-to agli occhi l’importanza fondamentale del colore: colore come linguaggio, come codice universale che parla direttamente all’anima; colore come veicolo per costru-ire mondi, per dar corpo ai sogni, per tra-smettere emozioni. La sapienza di Chagall nell’uso e nell’ac-costamento dei colori si ritrova in que-sta sua bella frase: “Tutti i colori sono gli amici dei loro vicini e gli amanti dei loro opposti”. Missoni, da parte sua, affermava: “Il colo-re? Cosa dire? A me piace paragonare il colore alla musica: sette note, ma infinite melodie sono state composte con quelle sette note”.Chagall e Missoni sono accomunati anche dalla loro innegabile capacità di elaborare e di affinare uno stile personale, caratte-ristico e inconfondibile. Uno può essere poco esperto di pittura, ma facilmente riconosce un quadro di Chagall. E può essere estraneo al mondo della moda, ma facilmente riconosce un tessuto di Missoni. Guardando alle biografie dei due, vedo inoltre che fanno il paio per la loro considerevole longevità: Missoni è vissuto 92 anni, Chagall quasi 98 anni. Ma non è solo questione di numero di anni. La loro è stata una longevità vigorosa, attiva, vitale, feconda, luminosa…Chissà, forse “vivere a colori” è anche un antidoto contro la vecchiaia…

Chagall e missoni: due vite a colori

on l’innalzamento della tempera-tura globale, negli ultimi anni sono sempre più frequenti fenomeni meteorologici particolarmente

accentuati. Piogge intense si intervallano a pe-riodi siccitosi, durante i quali si registrano fino al 90% di precipitazioni piovose e nevose in meno. A risentirne è anche il livello delle ac-que del lago Maggiore e di conseguenza del Ticino, acque di cui usufruiscono ben 7.000 aziende agricole, situate nelle aree di pianura dove si producono soprattutto riso e forag-gio per animali.L’abbassamento delle acque, a Sesto Calende, provoca problemi di navigabilità in prossimità del ponte di ferro, marcescenza delle alghe con conseguenti cattivi odori, proliferazione di nutrie e topi, oltre a far riaffiorare le vec-chie tubazioni fognarie che un tempo scarica-vano direttamente nel fiume.Nonostante questi disagi, le analisi delle ac-que effettuate negli ultimi anni confermano una diminuzione di coliformi e le acque sono risultate balneabili nella maggior parte delle campionature. Questo a significare l’efficienza dei sistemi di depurazione e l’efficacia della

sorveglianza del territorio.Una soluzione del problema sarebbe quella di aumentare la “scorta” di acqua, nei momenti di maggiore afflusso, in modo da renderla di-sponibile nei periodi di magra. Per realizzare tutto questo basterebbe innalzare il livello del lago Maggiore, agendo sulla diga della Miorina che ne controlla il livello.C’è un accordo siglato tra Svizzera ed Italia nel 1940, che fissa il livello del lago ad un massimo di 150 centimetri sopra lo zero idrometrico dal 1° novembre al 15 marzo e ad un metro da fine marzo a fine ottobre. Nel 2015, a seguito di iniziativa di un comitato istituzionale italiano presieduto dal Ministero dell’Ambiente, il valore è stato alzato in via sperimentale a 1,25 metri durante il periodo estivo. Si è trattato però, di un valore a metà strada, tra un metro e un metro e mezzo, de-ciso per soddisfare la crescenti pressioni degli operatori turistici. Di qui la necessità di rive-dere l’accordo inerente alla regolazione del livello del lago estiva ed invernale, in modo da chiarire anche la posizione della Confedera-zione Elvetica.Nel maggio 2015, tutti i Comuni aderenti al

“Consorzio del parco della Valle del Ticino” hanno votato all’unanimità un documento da inviare al Ministero dell’Ambiente per in-nalzare l’invaso del lago Maggiore dall’attuale altezza di 1,25 metri sullo zero idrometrico a 1,50, il che consentirebbe, durante i periodi estivi, di garantire l’approvvigionamento del-le utenze irrigue ed industriali poste lungo il fiume, ed un’adeguata portata del corso d’ac-qua lungo tutto il suo percorso.Nei primi giorni di settembre 2016, il Ministe-ro dell’Ambiente, non tenendo conto delle richieste, con una nota ha deciso di ridimen-sionare la quota del lago Maggiore a + 1,00 mt. Questa decisione, oltre alla carenza delle piogge che si è verificata la scorsa estate, ha provocato evidenti danni a tutto l’ecosistema del fiume, che è patrimonio dell’Unesco per la sua biodiversità.Regione Lombardia, per tutelare il comparto agricolo e l’ecosistema del Parco, ha imme-diatamente eseguito un’interrogazione, per far rialzare la quota del livello del lago.Sesto Calende, con tutti i comuni del Parco del Ticino, chiede che sia ristabilita un’adegua-ta riserva idrica per i prossimi periodi estivi.

C

parcO ticinOiil ticino e il lago maggiore: acque da tutelaredi Alessandro Ceron, consigliere con delega al Demanio e Parco Ticino

Roberto Maroni alla Marina di Verbella di Alessandro Ceron

Il cantiere Marina di Verbella ha ricevuto la certificazione “Excellence”, rilasciata dall’istituto internazionale RINA Service. È la prima ed unica struttura lacuale al mondo ad ottenere questo riconosci-mento. In Italia sono solo altri sette i cantieri che l’hanno avuta, tutti in loca-lità marine.Il Presidente della Regione Roberto Ma-roni, accompagnato dal Sindaco Marco Colombo, il 6 ottobre è giunto in visita al cantiere e nel suo discorso ha elogiato il proprietario Mario Vergani, presente in-sieme al figlio Enrico. Nei primi anni ‘80 ha acquistato l’area, ormai fatiscente,

attuando un progetto di recupero con un investimento di circa 35 miliardi di lire.Il cantiere è un elemento di rilancio del territorio, potenzia l’industria del turismo ed entra in competizione con le struttu-re della sponda piemontese del lago, la sponda grassa, mentre quella lombarda viene definita la sponda magra. Le pa-role di Maroni hanno evidenziato l’im-portanza di fornire un impulso a questa zona, che di fatto rappresenta la porta d’ingresso sud-ovest della Lombardia.Il Sindaco Marco Colombo nel suo di-scorso ha sottolineato l’importanza del-lo stretto rapporto tra amministrazione

pubblica e imprenditoria, che porta risul-tati positivi a vantaggio di tutta la comu-nità. «Crediamo alla vocazione turistica di Sesto Calende e vogliamo favorire gli imprenditori che hanno progetti di rilan-cio del territorio» ha affermato il Sindaco.Enrico Vergani, che guida il gruppo IVM, auspica che impresa ed istituzioni pos-sano dar vita a progetti di recupero del territorio come quello che sta per avviar-si con la realizzazione del “Verbella Vil-lage”, complesso residenziale e turistico prospiciente al cantiere nautico che sarà costruito in armonia con l’ambiente che caratterizza il vicino Parco Europa.

La nostra Città accoglie le operedi due grandi protagonisti dell’Artee della Moda del secolo scorso

0 Sesto Calende 3-2016.indd 7 23/10/16 22:34

Page 8: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

8| Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016

di Jole Capriglia Sesia, consigliere con delega all’Ambiente

l 2017 sarà un anno di importanti novità per il servizio di rac-colta rifiuti.Anche a Sesto Calende, come in altri 12 comuni della Conven-zione lntercomunale Raccolta Rifiuti (Bardello, Bregano, Besoz-

zo, Cocquio Trevisago, Ispra, Leggiuno, Malgesso, Mercallo, Ranco, Somma Lombardo, Taino, Vergiate) avverrà il passaggio alla misu-razione della raccolta della frazione indifferenziata (secco) dall’1 gennaio 2017.

In novembre tutti gli utenti riceveranno a domicilio i nuovi sacchi del secco dotati di RFID (Radio Frequency ldentification) prean-nunciati da comunicazioni sulle modalità di consegna e di ritiro per i non presenti a casa. I nuovi sacchi, una volta consegnati, saranno associati alla singola utenza e, tramite rilevamento elettronico, i gestori della raccolta potranno così sapere in tempo reale quanti rifiuti secchi sono prodotti dalle singole utenze.

l sacchi, anche se ricevuti prima della fine dell’anno, dovranno essere uti-lizzati solo a partire dal 1 novembre.Per spiegare in dettaglio questo nuovo sistema si terranno tre se-rate pubbliche, in Sala Consiliare, martedì 8, lunedì 14 e martedì 22 novembre, alle 20.30.Oltre alla nuova fornitura di sacchi per il secco saranno consegnati:• i sacchi per la raccolta degli imballaggi di plastica;• i sacchi adatti al compostaggio per l’umido;• un pieghevole informativo della nuova raccolta del secco;• il nuovo contenitore blu per la carta;• il calendario di raccolta 2017, in una veste grafica rinnovata ri-

spetto agli anni precedenti;• una novità: l’aggiornatissimo Dizionario dei rifiuti, un Dove lo but-

to? in versione cartacea.Ma le novità per Sesto Calende non finiscono qua: sarà modificata la frequenza di raccolta:- la frazione indifferenziata (secco) sarà raccolta ogni 15 giorni- carta, plastica e vetro saranno raccolte ogni settimana

Per consentire ciò saranno modificati i giorni di raccolta, che dal 1° gennaio saranno i seguenti:

ambienteiPer una migliore raccolta

Novità in materia di servizi ai cittadini per la raccolta rifiuti a partire da gennaio 2017

I

SETTIMANA PARIlunedì: vetro zona a - umido - ingombranti raeemartedì: cartagiovedì: vetrozonaB-umido-rifiutiassimilatidadittevenerdì: plastica

0 Sesto Calende 3-2016.indd 8 23/10/16 22:34

Page 9: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016 |9

a ditta LIDL, sulla strada del Sempione in zona Mulini, ha chiesto al Comune una licenza di ampliamento dell’attua-le mercato e del relativo parcheggio.

Dopo attento esame del progetto con i re-sponsabili dell’Ufficio Tecnico, è stato rilascia-to parere favorevole alla realizzazione delle opere, con il vincolo della esecuzione di mi-glioramenti relativi alla circolazione stradale. In particolare dovrà essere sistemato l’asse viario del Sempione tra la rotonda Carrefour e la rotonda Barberi, nuovi e più sicuri accessi

ai parcheggi, la sistemazione della via Riale e della rotonda di sbocco sul viale Ticino. Altra ma non meno importante opera inerente la vita del quartiere, è il parco giochi di via Cattaneo, che verrà messo in sicurezza per bambini ed adulti. Sono previste: la rimozione della rete di pallavolo (ormai inutilizzata e co-munque non a norma), l’abbassamento delle siepi, la collocazione di panchine e cestini dei rifiuti, la messa in dimora di alberi ad alto fu-sto per l’ombreggiatura estiva, l’installazione di nuovi giochi, la posa di tappeti antitrauma,

una fontanella per l’acqua. Verrà anche siste-mato uno spazio per lo svolgimento di Aspet-tando il Palio… Rione Mulini in festa! organiz-zata dai volonterosi della squadra dei Mulini che partecipa al Palio Sestese.Spero vivamente che anche tutti gli altri quartieri di Sesto organizzino sul loro ter-ritorio analoghe iniziative, che stimolano un sano spirito campanilistico e che ci rendono tutti partecipi consapevoli di una comunan-za di tradizioni rinsaldate da rinnovato spiri-to di amicizia e solidarietà.

riqualificazione del rione mulini

Finanziato dalla Fondazione Cariplo, il pro-getto coinvolge gli uffici di piano di Tradate, Arcisate, Azzate e Sesto Calende e, a casca-ta, i comuni che fanno parte di questo ufficio, oltre al Comune di Malnate. Come partner vi sono diverse associazioni e realtà del terri-torio: Rete Giunca, Confartigianato Imprese Varese, Confcooperative Insubria, Fondazione comunitaria del Varesotto, Provincia di Varese, Arcuaste Solidale, B.Plano, Cesvov, Fondazione Malnate, Fondazione San Giuseppe, L’Aquilo-ne, Naturart, Smart, Solco, Solidarietà e Servizi, Sos Malnate, Vedano Impresa. Il progetto, che ha come comune capofila Tradate, durerà tre anni, dal 2016 al 2018. Molti gli obiettivi in programma: far crescere competenze e forma-zione nei giovani, al fine di accrescere l’occu-pazione, oltre ad incrementare le relazioni tra gli attori del territorio. «Il progetto prevede una assunzione collettiva di responsabilità verso le difficoltà del mondo del lavoro - si legge nel documento con cui è stata presen-tata la domanda - con attività di formazione e incontri con realtà produttive. Lo scopo è di aumentare imprenditorialità e occupazione dei giovani». Sono previste un’intensa attività di comunicazione, per coinvolgere le aziende e convincerle a sostenere il progetto, e l’uso di spazi di coworking.

Jole Capriglia Sesia

#GioVanidiVaLoRe 2016-2017-2018

WeLfaRe di CoMunità e innoVazione SoCiaLe

Il bando, con il contributo di Regione Lombardia, mette a dispo-sizione 22.000 euro per finanziare le idee imprenditoriali più innovative proposte dai giovani del territorio. Incluso nel piano territoriale di Sesto Calende e Somma Lombardo, il Bando Startup ha come obiettivo la promozione diretta dell’imprenditorialità giovanile e l’avvio di una rete di collaborazione tra soggetti attivi sul territorio. Saranno finanziate le migliori idee imprenditoriali proposte da giovani tra 18 e 35 anni, cittadini UE, in numerosi settori: turismo, piccolo commercio, artigianato, servizi sociali, cultura, agricoltura, agroalimentare, attività artistiche e ricrea-tive, nuove tecnologie.L’attività oggetto dell’idea imprenditoriale dovrà essere insediata negli ambiti di Sesto Calende e Somma Lombardo che comprendono i seguenti comuni: Angera, Cadrezza-te, Comabbio, Ispra, Mercallo, Osmate, Ranco, Sesto Calende, Taino, Ternate, Travedona Monate, Varano Borghi e Vergiate, Arsago Seprio, Besnate, Cardano Al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Golasecca, Lonate Pozzolo, Somma Lombardo e Vizzola Ticino.Il bando premia fortemente i progetti d’impresa che mettono al centro del modello di business la sostenibilità ambientale, la responsabilità sociale d’impresa e la valorizzazione del territorio. Possono proporre la propria idea non solo singoli imprenditori, ma anche gruppi informali, associazioni e startup già avviate. Oltre al sostegno economico di giovani che intendono realizzare la propria idea d’impresa, il progetto #Jobstartup. Parte il lavoro, parti tu promuove la professionalità anche attraverso la messa in rete delle principali real-tà territoriali che offrono servizi all’impresa e mette a disposizione spazi-coworking dove lavorare allo sviluppo della propria idea. Sono stati aperti i seguenti spazi-coworking:- Coworking Corgeno via G. Leopardi 28a, Corgeno di Vergiate - [email protected] - La Stazione Ispra, via Roma, Ispra - 0332.7833500 - [email protected] - Coworking Ferno, via Aldo Moro 3, Ferno - 0331 242283 - [email protected] - Bibliolab@b Somma L., via Marconi 1, Somma L. - 3351820759 - [email protected] e aggiornamenti sul sito www.jobstartup.it

Piani Territoriali, Politiche Giovanili, Regione Lombardia, per supportare le idee dei giovani imprenditori - Seconda annualità 2015/16

#JoBStaRtuP PaRte iL LaVoRo, PaRti tu!

L

di Jole Capriglia Sesia, consigliere con delega Politiche Giovanili

di Donatella Macchi, consigliere con delega ai quartieri

Un progetto dedicato ai giovani e all’occupazione

0 Sesto Calende 3-2016.indd 9 23/10/16 22:34

Page 10: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

10| Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016

a Protezione Civile presente sul nostro territorio rappresenta una eccellenza per la tipologia di attività che svolge, senza tanto clamore, af-

frontando con professionalità ogni tipo di emergenza si presenti. Ne è un esempio il tempestivo intervento svolto nei luoghi colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso. In quella occasione il nostro Sindaco, uni-tamente alla Giunta, hanno provveduto a disporre uno stanziamento di 5.000 Euro e la raccolta di beni a lunga scadenza e non deperibili, da destinare alle popolazioni ter-remotate. Il giorno successivo al terremoto si è messa in moto la macchina della soli-darietà, che ha visto protagonista, in prima linea, i cittadini sestesi che ha donato il pro-prio contributo.In sala consiliare sono stati raccolti, smistati

per tipologia di genere ed etichettati i beni di necessità donati dai cittadini. Tutto quan-to è stato ordinatamente disposto su ben 17 bancali, pronti per la destinazione scel-ta: il Comune di Accumoli, che con Sesto Calende ha iniziato un grande rapporto di collaborazione e amicizia, nato dalla solida-rietà dei sestesi. La notte del 19 settembre il nostro Sinda-co, con una delegazione della Protezione Civile e del Parco del Ticino, è partito alla volta di Accumoli, dove ha incontrato il Sindaco Stefano Petrucci ed alcuni com-ponenti del COC (Centro Operativo Co-munale). Al seguito della nostra delegazione vi era un autotreno di proprietà dell’azienda se-stese RONCARI TRASPORTI, contenente la tensostruttura donata dalla ditta GIES-

SE LOGISTICA di Castellinaldo d’Alba e tutti i beni raccolti nei giorni successivi al sisma. A seguire, una visita al paese distrutto dal terremoto. A testimonianza del devastante evento, alcune immagini scattate sul luogo. I nostri volontari hanno fornito il loro aiuto per il montaggio della tensostruttura, sup-portando i volontari del posto ed il team della GIESSE Logistica.Grande la commozione del Sindaco Pe-trucci e di Marco Colombo nella condivi-sione di questo commovente momento, con la promessa di un gemellaggio sociale e culturale!I sestesi sono grandi e dimostrano sempre il loro buon cuore!

Protezione Civile di Sesto, nostra importante risorsa

Ldi Jole Capriglia Sesia, consigliere con delega alla Protezione Civile

AVVISO

0 Sesto Calende 3-2016.indd 10 23/10/16 22:34

Page 11: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016 |11

di Jole Capriglia Sesia, consigliere con delega alla Protezione Civile

CITTÀ DI SESTO CALENDEAREA TECNICA

Edilizia privata – Paesaggio - UrbanisticaPiazza Cesare da Sesto n. 1 – 21018 Sesto Calende (VA)

Tel. 0331/928100 - Fax 0331/920114 - Codice Fiscale 00283240125Indirizzo e-mail: [email protected] - Indirizzo pec: [email protected]

Ai sensi dell’art. 31 quinquies, comma 3, della L.R. 31/2008, si comunica che i proprietari di terreni abban-donati o incolti hanno la possibilità entro il 24.02.2017 di trasmettere al Comune la richiesta di iscrizione di det-ti terreni alla Banca della Terra Lombarda, consistente in un inventario pubblico, completo e aggiornato, dei terreni pubblici e dei terreni privati, che i proprietari o gli aventi diritto hanno dichiarato disponibili per la tem-poranea assegnazione ai soggetti che ne fanno richiesta.

Si considerano abbandonati o incolti:a) i terreni agricoli che non siano stati destinati a uso

produttivo da almeno due anni, ad esclusione dei terreni oggetto di impegni derivanti dalla normativa europea e di quelli espressamente indicati dalla nor-mativa vigente

b) i terreni già destinati a colture agrarie e a pascolo in cui si sono insediate formazioni arbustive e arboree spontanee, tenuto conto di quanto disposto dagli arti-coli 42 e 43 della L.R. 31/2008.

La richiesta può essere trasmessa al protocollo del Co-mune di Sesto Calende in formato cartaceo (a mano o con raccomandata) oppure in formato digitale, tramite PEC.

Per maggiori informazioni in merito a quanto sopra si consiglia di consultare la L.R. 31/2008 e s.m.i., al Capo VII bis “Istituzione della Banca della Terra Lombarda”.

È possibile chiedere il testo di tale normativa allo Spor-tello Tecnico.

Per informazioni più dettagliate occorre fissare un ap-puntamento con i tecnici del Servizio Urbanistica al tel. 0331 928 100.

Sesto Calende, 20 ottobre 2016

Il Responsabile dei Servizi dell’Area TecnicaEdilizia privata - Paesaggio - Urbanistica

Arch. Emanuela Rosa Cornacchia

AVVISOIscrizione dei terreni abbandonati o incolti alla Banca della Terra Lombarda

0 Sesto Calende 3-2016.indd 11 23/10/16 22:34

Page 12: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

12| Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016

Anche quest’anno il “nostro” Palio è finito! Tutto ha avuto inizio la mattina di sabato 10 settembre nella sala Cesare da Sesto con l’inaugurazione della bellissima mo-

stra dedicata agli elaborati degli alunni delle scuole elementari sestesi e con il “battesi-mo del volo” sugli idrovolanti dell’aeroclub di Como.Due bellissime giornate durante le quali abbiamo assistito a vari eventi (il Palio è da sempre quello principale), con grandissima partecipazione dei nostri concittadini che hanno tifato fino all’ultimo i propri rioni. Durante la manifestazione sono stati inoltre premiati, con una scultura offerta dall’artista sestese Mauro Vettore, gli atleti sestesi che quest’anno hanno partecipato alle Olimpia-di di Rio.Per la terza volta (seconda consecutiva) ha vinto S. Giorgio, sfidando chi insinuava che avrebbe vinto solo in caso di maltempo. Bravi! La sorte forse non ha premiato tutti i rioni che hanno comunque gareggiato e lot-tato fino alla fine, dimostrando grandissimo impegno, spirito di sacrificio e fair play. Tutti

hanno messo cuore per la propria squa-dra, fieri dei colori che indossavano, grande soddisfazione e grande successo per i capi squadra.Un grazie va a tutto il Comitato che orga-nizza, con me, questa due giorni indimen-ticabile (grazie per avermi sempre suppor-tato e sopportato), all’Amministrazione comunale e a tutto il personale del Comune (sempre a disposizione e pronti a risolvere qualsiasi problema), a tutti i volontari (siete bravissimi, indispensabili e numerosi) che da sempre ci danno una mano, a tutte le asso-ciazioni sestesi (anche voi siete veramente tanti e con la vostra professionalità ci avete fatto divertire e vivere questi due giorni in tranquillità) a tutti gli sponsor (senza di voi la festa non potrebbe esistere), alle forze dell’ordine (ci avete fatto trascorrere tutta la manifestazione in sicurezza) ai professionisti che hanno collaborato con noi nell’allestire tutto l’evento (siete mitici!) e a Don Luigi con il “coretto” dei bambini (le vostre pre-ghiere e la benedizione, come sempre, sono state ascoltate).

Il merito, come detto, va sicuramente ai miei collaboratori, persone che con dedizione e spirito di sacrificio sono riuscite ad organiz-zare anche gli eventi collaterali, coinvolgen-do la cittadinanza; ora siamo pronti a scom-mettere su nuove sfide con la certezza che nulla sarà impossibile. Ci stiamo preparando ad affrontare la prossima, organizzare il Palio di settembre 2017 sarà una nuova e bellis-sima avventura. Anche quest’anno abbiamo vinto, negli ulti-mi mesi abbiamo visto crescere un gruppo sempre più numeroso di “contradaioli”, per-sone di ogni età che si sono adoperate per rendere più bella la manifestazione, persone che grazie al Palio sono diventate amiche e hanno collaborato con noi aiutandoci a creare questo grande evento, siete fantastici!Parte del ricavato della manifestazione, come di consueto, sarà devoluta in benefi-cenza mentre una parte servirà ad acquista-re del materiale per migliorare la prossima edizione.Grazie a tutti e arrivederci a settembre 2017 per la 7a edizione del Palio Sestese.

di Francesco Signori

6° Palio Sestese: bellissima festa, grandissima partecipazione

ISeguiteci su: www.facebook.com/comitatopaliosestese/

0 Sesto Calende 3-2016.indd 12 23/10/16 22:34

Page 13: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016 |13

0 Sesto Calende 3-2016.indd 13 23/10/16 22:34

Page 14: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

14| Sesto Calende i nformazioni | dicembre 2015

a località di San Giorgio sorge in una zona collinare (210-220 m s.l.m.) a circa 1,2 km a nord del centro di Sesto Ca-lende. Il quartiere, immerso tra prati e zone boschive, nasce in origine come agglomerato di piccole masserie agricole da

sempre dedite all’agricoltura quale unica fonte di sostentamento. Attraversato in passato dalla via romana proveniente da Angera, con la caduta dell’Impero Romano, la zona viene occupata da po-polazioni longobarde almeno fino al 1300 d.C. quando tutto il bas-so Verbano diviene feudo della famiglia Visconti, da lì in poi passerà di mano in mano a vari signori e solo nel periodo napoleonico le grandi proprietà verranno cedute agli agricoltori del luogo.Sebbene molti anni siano passati, la località conserva ancora oggi testimonianza dell’intensa spiritualità e religiosità degli abitanti del luogo: cappelle, tabernacoli, e dipinti devozionali dedicanti alla Ma-donna e ai Santi più cari. Molte di esse nel corso degli anni sono scomparse abbattute insieme ai muri che le accoglievano, oppure sbiadite per via delle intemperie e dell’incuria.In tutto il territorio sestese la Vergine, simbolicamente legata al culto della Madre Terra e della fertilità, è la più raffigurata e non fanno eccezione le numerose immagini religiose sulle facciate delle case di San Giorgio e nemmeno la Cappelletta di San Giorgio, la cui dedica dà il nome all’intero quartiere. La Cappelletta risalente al XVI sec è situata presso il quadrivio formato da via Piave - Alla Piana e Della Guardia - San Giorgio. Essa ospita, tra quelle sestesi, il maggior numero di Santi: Santa Lucia, Santa Liberata, San Mater-no, Sant’Antonio Abate e, ovviamente San Giorgio che uccide il drago (ancora in parte visibile sul timpano). Sebbene abbia subito accurati lavori di restauro intorno al XX sec la Cappelletta versa oggi in uno stato di progressivo decadimento, il che è un peccato se si pensa al ruolo importante, che essa svolgeva in quanto punto di riposo nell’antica e tradizionale processione che gli abitanti di Sesto Calende e Castelletto Sopra Ticino intraprendevano verso l’oratorio di Santa Fede a Lentate.Tra le orme lasciate dal passato non si può non nominare il lava-toio di San Giorgio costruito nel XVII sec ed importante punto di incontro e socializzazione per i nostri avi; si trova in prossimità della sede di una delle più datate associazioni sportive sestesi: il “CLUB ALPINO ITALIANO”, fondato il 20 maggio 1945. Gli anni sono

trascorsi ma, come abbiamo visto, San Giorgio porta ancora im-presse nelle mura, nelle vie, ma anche nei ricordi, le antiche tracce del passato.Tornando ai giorni nostri, San Giorgio continua a far parlare di sé, grazie alle sue incredibili imprese sulle acque del nostro amato Tici-no. È iniziata per gioco l’avventura di prendere parte all’ormai tra-dizionale Palio Sestese. La competizione, che si svolge annualmente in occasione della Festa cittadina, prevede la partecipazione di tutti gli 8 Rioni sestesi, che si sfidano a bordo dei Dragonboat: canoe a 20 posti (circa 12 metri di lunghezza), il cui nome proviene dalla caratteristica testa di drago posta sulla punta dell’imbarcazione.Il nostro Rione grazie all’entusiasmo e il sostegno dei residenti San-giorgesi, è diventato negli anni uno dei più competitivi ed agguerriti. Quest’anno anche il tempo, che in anni passati ci voleva vincitori solo con diluvi universali, ha sfatato ogni dubbio regalandoci una vittoria sotto caldi raggi solari.Doveroso un ringraziamento a tutto l’equipaggio… senza il cui impegno e contributo non potremmo ora gioire per la conquista del nostro terzo Palio.

San Giorgio e il Dragonboat, excursus dal passato al presente

Ldi Oscar Boffo, il capo Rione

Contatti:

[email protected]

Sangiorgio dragonboat

sangiorgio.dragonboat

Anche se in pochi ci fanno caso, è il rione dei Mulini che dà il benve-nuto a coloro che arrivano a Sesto discendendo il dolce crinale della Groppina. Che si tratti di Sestesi al rientro a casa o visitatori di pas-saggio, in pochi fanno anche caso a quel rigagnolo che scorre per un breve tratto a margine del Sempione e che poi scompare sottoterra facendo quasi perdere le sue tracce. Dico “quasi” perché gli abitanti del rione sanno che quel rigagnolo riemerge a formare piccoli salti d’acqua, ormai nascosti in cortili privati e soffocati tra gli edifici. Chi passeggia in via Beltrami può ancora udirne i gorgoglii emergere da sotto un marciapiede, mentre il punto dove sfocia nel Ticino è sotto gli occhi di tutti i frequentatori dell’alzaia, probabilmente il luogo più amato e conosciuto del rione.È un peccato che in pochi la notino e ne conoscano la storia, in quan-to il rione stesso deve a quella roggia il nome. Il suo corso ha infatti alimentato svariati mulini, rimasti in uso fino ai primi anni del secolo scorso e poi andati in disuso con l’avvento dell’energia elettrica.Le sue acque hanno probabilmente azionato anche i macchinari della darsena dell’Ipposidra, la “ferrovia delle barche”, che permetteva di superare il dislivello tra l’arrivo della strada ferrata ed il fiume, con-sentendo il varo delle barche al termine del loro percorso su rotaia.

Rione Mulini: storie d’acqua

Lentate è forse il rione più distante dal Palazzo comunale, quindi dal fulcro della nostra bella cittadina. Isolati nel verde delle nostre colline ci siamo sempre sentiti una realtà a sé stante, con una nostra identità ben distinta. Questo ci ha permesso di creare una comunità dove tutti si conoscono da generazioni, grazie anche alle dimensioni contenute del nostro grazioso paesino. Le nostre origini contadine hanno reso noi lentatesi persone genuine ancora ancorate alle tradizioni di un tempo, sarà forse questo uno dei motivi della popolarità della nostra mitica festa dei Tri di cumpagnia.Un lato negativo di questa lontananza è senz’altro quello di averci fatto sentire da sempre poco sestesi, distanza che grazie alla ormai consolidata manifestazione del Palio Sestese si sta ridimensionando perché dà a noi lentatesi l’opportunità di partecipare in modo attivo allo svolgimento di questa grande festa, vuoi essendo presenti con l’ormai mitica cucina del Club 73, vuoi permettendoci di gareggiare e mettendoci alla prova nelle gare delle Dragon Boat. Dragon Boat, appunto. Bellissima metafora della vita, che può inse-

Rione Lentate

0 Sesto Calende 3-2016.indd 14 23/10/16 22:34

Page 15: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

Sesto Calende i nformazioni | dicembre 2015 |15

San Giorgio e il Dragonboat, excursus dal passato al presente

Contatti:

[email protected]

Sangiorgio dragonboat

sangiorgio.dragonboat

Carissimo Rione Abbazia,…è così che si inizia a parlare di un quartiere dove le persone sono le vere protagoniste. Un luogo sestese con attività commerciali che si tramandano di generazione in generazione, dove le vecchie case dei nonni diventano nuovi nidi per figli e nipoti. Un piccolo mondo fatto di cultura, ricordi e nuovi progetti. Un mondo che sembra rimasto fermo nel tempo che ci regala i valori di una volta; il fruttivendolo di fiducia, la farmacia, la vecchia ferramenta dove, con calma, tutto di trova.Passato il cavalcavia si incontra subito l’imponente Abbazia, che sorge in una località un tempo chiamata “Scozzola”, in cui gli affreschi si affacciano sulle tre navate absidate e scendono rivelando la suggesti-va cripta. Se la Chiesa è il simbolo per eccellenza del Rione, la cornice dell’oratorio e del vicino Centro Anziani ne fanno il vero e proprio

luogo del cuore.Il risultato di questo quartiere ricco di storia e di valori si svela con tutto il suo bagaglio durante l’ormai famoso Palio Sestese, dove 30 persone a rotazione si impegnano durante gli allenamenti sui Dra-gon Boat per arrivare al massimo della forma per la gara del secondo weekend di settembre, dove 23 partecipanti, con indosso le magliette ben riconoscibili color fucsia, lottano con passione nelle acque del Ticino contro gli altri rioni per aggiudicarsi l’ambito Drappo della Città.Il 5° posto di quest’anno ha comunque stimolato il grande e affiatato gruppo da me capitanato. Siamo tutti pronti a rinnovare la sfida del prossimo settembre.Vi aspettiamo all’Abbazia, per due chiacchere in strada, fuori dai ne-gozietti e naturalmente al prossimo Palio Sestese 2017.

Rione Abbazia: alla riscoperta del passato di Federico Olearo

Anche se in pochi ci fanno caso, è il rione dei Mulini che dà il benve-nuto a coloro che arrivano a Sesto discendendo il dolce crinale della Groppina. Che si tratti di Sestesi al rientro a casa o visitatori di pas-saggio, in pochi fanno anche caso a quel rigagnolo che scorre per un breve tratto a margine del Sempione e che poi scompare sottoterra facendo quasi perdere le sue tracce. Dico “quasi” perché gli abitanti del rione sanno che quel rigagnolo riemerge a formare piccoli salti d’acqua, ormai nascosti in cortili privati e soffocati tra gli edifici. Chi passeggia in via Beltrami può ancora udirne i gorgoglii emergere da sotto un marciapiede, mentre il punto dove sfocia nel Ticino è sotto gli occhi di tutti i frequentatori dell’alzaia, probabilmente il luogo più amato e conosciuto del rione.È un peccato che in pochi la notino e ne conoscano la storia, in quan-to il rione stesso deve a quella roggia il nome. Il suo corso ha infatti alimentato svariati mulini, rimasti in uso fino ai primi anni del secolo scorso e poi andati in disuso con l’avvento dell’energia elettrica.Le sue acque hanno probabilmente azionato anche i macchinari della darsena dell’Ipposidra, la “ferrovia delle barche”, che permetteva di superare il dislivello tra l’arrivo della strada ferrata ed il fiume, con-sentendo il varo delle barche al termine del loro percorso su rotaia.

Seguendo a ritroso l’antico percorso della ferrovia, ormai perduto tra strade asfaltate ed abitazioni private, ci si inoltra nei boschi del Presualdo dove si possono incontrare gli antichi manufatti di questa singolare opera, così come porzioni dell’acciottolato originale della Antica strada Ducale che collegava Sesto con Somma. Sono gli stessi luoghi dove gli uomini della Civiltà di Golasecca seppellivano i propri defunti nei caratteristici “cromlech”, alcuni dei quali ancora visibili. Molti dei manufatti esposti al Museo Civico provengono infatti da questo rione, e gli abitanti della Bellaria probabilmente ancora ricor-dano la campagna di scavi che negli anni ‘70 portò alla luce, oltre ad alcune tombe perfettamente conservate, una delle quali esposta in loco, anche la pavimentazione di una villa romana.Il legame dei Mulini con l’acqua è evidente e radicato nel tempo, e non stupisce quindi l’entusiasta partecipazione degli abitanti del ri-one al Palio Sestese, che ha consentito di riportare ben tre vittorie e dare vita alla manifestazione “Aspettando il Palio… Rione Mulini in festa!”. Quindi se passate dai Mulini, rallentate e guardatevi at-tentamente attorno. Perché i Mulini sono così, ricchi di dettagli che sfuggono alla vista dei frettolosi, ma che ripagano gli osservatori più attenti raccontando una storia lunga millenni.

Rione Mulini: storie d’acqua di Simone Danzo

Lentate è forse il rione più distante dal Palazzo comunale, quindi dal fulcro della nostra bella cittadina. Isolati nel verde delle nostre colline ci siamo sempre sentiti una realtà a sé stante, con una nostra identità ben distinta. Questo ci ha permesso di creare una comunità dove tutti si conoscono da generazioni, grazie anche alle dimensioni contenute del nostro grazioso paesino. Le nostre origini contadine hanno reso noi lentatesi persone genuine ancora ancorate alle tradizioni di un tempo, sarà forse questo uno dei motivi della popolarità della nostra mitica festa dei Tri di cumpagnia.Un lato negativo di questa lontananza è senz’altro quello di averci fatto sentire da sempre poco sestesi, distanza che grazie alla ormai consolidata manifestazione del Palio Sestese si sta ridimensionando perché dà a noi lentatesi l’opportunità di partecipare in modo attivo allo svolgimento di questa grande festa, vuoi essendo presenti con l’ormai mitica cucina del Club 73, vuoi permettendoci di gareggiare e mettendoci alla prova nelle gare delle Dragon Boat. Dragon Boat, appunto. Bellissima metafora della vita, che può inse-

gnare veramente molto se si approccia a questa disciplina con il giu-sto piglio. Infatti per arrivare a buoni risultati bisogna per forza di cose fare squadra, avere rispetto per i propri compagni, partecipare con costanza agli allenamenti, per diventare col tempo un corpo unico… Solo così si possono ottenere risultati buoni e anche ottimi.Che dire: forse per ciò che concerne i tempi in gara, noi di Lentate dobbiamo allenarci ancora un po’. Ma senz’altro, a livello umano, come squadra non abbiamo nulla da invidiare a nessuno. È un grande piacere vedere come, allenamento dopo allenamento, è cresciuto un gruppo fatto di giovani e meno giovani, che fraternizzavano e si di-vertivano al passo cadenzato dell’hop hop hop. Ragazzi e uomini che goliardicamente scherzavano creando davvero un gran gruppo.Un grazie a chi ha portato i Dragon Boat a Sesto Calende, avendo la bella intuizione di utilizzarlo per creare il nostro palio, il Palio di noi Sestesi. Ed un grazie a chi si impegna tutto l’anno per poter dar vita a questa bellissima manifestazione che mi auguro possa migliorarsi di anno in anno.

Rione Lentate di Marco C.

0 Sesto Calende 3-2016.indd 15 23/10/16 22:34

Page 16: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

di Danilo Deiana

Il Rione Centro può vantare avvenimenti di grande valore storico. Proprio in quest’area di Sesto Calende, nel 1859, avvenne lo sbarco dei Garibaldini e, nel 1882, fu costruito il primo ponte a sud del lago Maggiore, che colle-gava la sponda lombarda a quella piemontese. Ponte che fu distrutto dai bombardamenti nella seconda guerra mondiale per essere ricostruito nel 1952. Grazie all’importanza strategica dell’asse del Sempione nacquero qui diverse industrie, tra le quali si distinsero per importanza e perfezione operaia, la Vetreria Operaia Federale, divenuta poi AVIR e la SIAI-Marchetti.La prima aprì i cancelli nel 1906 e fu famosa anche per la produzione della bottiglia con la pallina di vetro utilizzata per conservare la gassosa, la bottiglia aveva all’interno una pallina, che spinta dalla pressione del gas chiudeva ermeticamente la bibita, per aprirla bastava fare pressione con il dito sulla biglia, la quale scendeva e la gassosa si poteva bere. La SIAI-Marchetti (Società Idrovolanti Alta Italia), fondata nel 1915, fu una delle principali aziende aereonautiche italiane, che grazie all’ingegnere

Alessandro Marchetti realizzò i suoi velivoli più significativi, tra questi il Savoia-Marchetti S.55 delle crociere atlantiche e l’S.M.79 Sparviero, il più celebre aereo italiano della seconda guerra mondiale. La SIAI-Marchetti portò in volo nel mondo il nome e le virtù di Sesto Calende. All’interno del Palazzo Comunale, nel 1954, venne inaugurato il Museo Archeologico che tutt’oggi custodisce una delle più importanti raccolte di reperti della Cultura di Golasecca: urne, lapidi e suppellettili varie.Oggi Sesto Calende vanta uno dei centri più suggestivi della zona, con il fiume che fa da cornice alle numerose attività commerciali. Si può pas-seggiare per piazze e “rughette”, scoprendo angoli di spiccata bellezza e fermarsi per un caffè o un aperitivo in uno dei tanti bar, concludendo la giornata con una cena in ristoranti che offrono piatti veramente deliziosi anche per i palati più fini.L’animo “godereccio” dei cittadini del Centro si può ritrovare anche nei vogatori di Dragon Boat: anche quest’anno la squadra non ha superato il

Rione Centro

16| Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016

Il Rione Sant’Anna Nel 1813 il nucleo abitativo di S. Anna converte la sua secolare economia agricola in una industriale, grazie all’imprenditore milanese G. B. Rossini che impianta una vetreria, ove viene anche prodotto il cristallo molato e inciso “uso Boemia”. Sono tuttora visibili alcuni fabbricati ottocenteschi di questo insediamento produttivo. Un notevole contributo all’industria-lizzazione della frazione fu dato da Luigi Capè, che nel 1911 insieme a G. B. Rossini fonda una segheria di notevoli proporzioni, la G. & B. Capè, la quale diventa determinante per l’economia sestese. Infatti nel 1915 la G.&B. Capè e la Savoia costituiscono la società S.I.A.I., Società Idrovolanti Alta Italia, la quale utilizza le attrezzature e i capannoni della precedente segheria facendo diventare celebre la frazione di Sant’Anna, anche grazie all’installazione dell’idroscalo. Il Parco Europa, oggi luogo della memoria collettiva, testimonia il momento storico in cui Sesto Calende fu al centro dello sviluppo aeronautico italiano e mondiale. Nella seconda metà del secolo scorso inizia la propria attività una grande acciaieria, che utilizzava ferro di recupero. Oggi è ricordata dal nome della strada che conduce all’ex idroscalo: via Ferriera. La frazione di Sant’Anna manifesta attualmente una spiccata vocazione turistica, attestata dalla presenza di servizi di recettività, quali il campeggio, e dai capannoni dell’ex-acciaieria utilizzati da un gran-de cantiere nautico di rimessaggio.Il Rione Loca (l’Oca e Locca) Si dice che a Loca in tempi molto lontani vi era un bosco sacro ove si celebravano riti pagani, infatti il suo nome deriverebbe dalla voce celtica “Leukos” che significa appunto “bosco sacro”. Questa frazione secondo il parroco Arista (XVIII sec.), era originariamente denominata “Casali di Leuco” detta comunemente Locca, ma in seguito sulle carte topografiche dell’Ottocento appare erroneamente citata come L’Oca.A Loca, sul terreno denominato la Vigna dei Ronchi, sorge un piccolo ora-torio che, ancora, oggi è oggetto di devozione da parte dei sestesi. Nel suo interno si trova un dipinto che ritrae la Madonna col Bambino in braccio, detta Madonna dell’Aiuto. Questa immagine in antico si trovava su un muro di una casetta da pastori, forse il ricovero delle pecore che a quel tempo erano allevate in gran numero sul territorio Sestese. È tradizione che davanti a questa immagine sacra venisse eretta, nel XVI secolo, una piccola edicola dove convenivano i fedeli di Sesto e dei paesi limitrofi per invocare dalla Vergine la cessazione della peste. La devozione verso questa

Madonna accrebbe ancor più nei fedeli nel 1836, quando il colera, diffu-sosi in ogni dove, non toccò Sesto. Nel 1856 Biagio Viganotti provvide, a proprie spese, a far costruire l’oratorio della Madonna dell’Aiuto così come appare ai giorni nostri. Si celebrava la festa in onore di questa Madonna la prima domenica di luglio.Il Rione Cocquo (già Coco)Frazione di rara bellezza per il suo paesaggio, era già abitata in epoca anti-ca. Nel 1665, i fratelli Brambilla fecero costruire in questa località una pic-cola deliziosa chiesa dedicata a Sant’Eurosia. In passato nel suo territorio vi erano molti “moroni”, cioè gelsi, le cui foglie permettevano ai contadini di allevare i famosi “bigatti”, ovvero i bachi da seta. La comunità di Cocquo, nel Settecento, nominava un console che veniva scelto a turno fra tutti i capifamiglia, che nel 1716 erano solo dodici. Rima-neva in carica un anno come per analogia oggi viene eletto tra i cittadini della frazione di residenza il capo rione del Palio. Oggi Cocquo, oltre alla chiesa sopra menzionata, si contraddistingue come quartiere residenziale da cui si gode una bellissima vista sul lago Maggiore.Il Palio 2016La squadra si è ben comportata ottenendo il quarto posto. Grazie all’im-pegno di tutti i ragazzi guidati dal capo rione, Maurizio Merati, si è con onore contraddistinta, nonostante gli imprevisti dell’ultima ora. Tra questi il dover affrontare in 19 anziché 20 rematori gli altri rioni, dimostrando che un gruppo affiatato e determinato è più forte dell’avversità. Potrebbe sembrare facile trovare i rematori data l’unione di tre rioni, ma, purtroppo, non è stato così. Partecipare a questa manifestazione ha significato per noi esaltare i valori della solidarietà, della collaborazione e del sacrificio, anche tra persone di età e sesso diverso. Gli equipaggi vivono il Palio tutto l’anno con senso di appartenenza e di condivisione, esperienza che si pale-sa, da una parte, nelle feste dei singoli rioni che animano le estati sestesi, dall’altra nei ritrovi di ogni singola squadra per prepararsi alla sfida finale. Tutto ciò, permette a generazioni differenti di vivere momenti comuni di aggregazione che prevedono impegno e costanza. Oltre alla vittoria sportiva, ritengo che la vera vittoria sia di riuscire a coin-volgere più persone in questa esperienza ed a tutto quello che essa rap-presenta. Arrivederci al prossimo anno, con la promessa che cercheremo di migliorare il risultato e di divertirci nuovamente, nella speranza che tutti possiate condividere la nostra gioia.

S. Anna, Loca e Coquo: tre Rioni per il Palio

di Antonio F.

0 Sesto Calende 3-2016.indd 16 23/10/16 22:34

Page 17: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

I Rioni di Oriano e Oneda sono oggi considerati distinti ma la storia li accomuna. La zona delle due località è stata abitata già nella prima età del ferro, come documentano alcune tombe rinvenute nel secolo scorso. I borghi sono stati abitati anche in epoca romana, lo testimoniano i ritrova-menti di tombe, resti di ville, acquedotti e una fornace. I Borromeo nel XV secolo acquistarono la proprietà della Pieve di Angera, che comprendeva anche il territorio di Oriano e Oneda. In seguito, dopo vari passaggi di proprietà, Maria Teresa d’Austria, facendo un censimento catastale, con un decreto costituì il “Comune di Oriano con Oneda, Pieve di Angera, Ducato di Milano”. Fortunato Consonno nel 1880, grande amante del borgo dotò il paese di acqua potabile, fece costruire un lavatoio in centro ed uno in Oriano di Sotto, edificò la villa oggi chiamata Lazzaroni con il parco cintato

di 670 pertiche ed un’aula per la scuola. La villa Lazzaroni fu acquisita da Attilio Vittadini, che fu Commissario Prefettizio e Podestà di Sesto Calende, ed ancor oggi appartiene agli eredi della famiglia.Nel 1869 Oriano con Oneda venne aggregato al Comune di Sesto Calen-de. Fin dal dopoguerra le attività principali erano agricoltura e allevamento. Negli ultimi decenni con lo sviluppo edilizio le due località hanno cambiato aspetto e aumentato notevolmente gli abitanti. Inoltre sono cresciute le attività imprenditoriali, soprattutto ad Oneda dove troviamo un importante centro industriale. Al centro di Oriano da qualche anno troviamo il Museo di storia naturale con il percorso didattico sulla cicogna nera, con la sede del Parco del Ticino. L’unione che le ha viste unite nel passato storico le vede oggi protagoniste nella sfida sportiva del Palio Sestese.

C’è una città dove i sassi sono perle, la terra è ambra grigia ed il vento un vino fresco. Così scriveva un poeta siriano, vissuto a tempi di Dante, della sua città. Ma siamo sicuri che queste parole non sono il ri-cordo di una sua permanenza a Lisanza? Ai giorni nostri, questo splendido borgo è conosciuto come una frazione di Sesto Calende; in realtà è stato nel passato lo spartiacque tra la provincia di Como e Milano per poi essere annessa nel 1927 al Comune di Sesto Calende ed alla provincia di Varese. A ricordo di tale evento nell’anno 2014, i rappresentanti del Comitato di Quartiere hanno voluto creare l’associazione “Lisanza 1927” che crede nell’importanza della valorizzazione del territorio e delle sue risorse. Il territorio lisanzese ha il dono di coprire tutto lo spettro dei colori di un arcobaleno: partendo dal blu scuro e profondo del lago fino all’azzurro chiaro delle acque delle sue spiagge che hanno respirato la storia difficile di antichi pescatori, l’immergersi nel verde delle colline e dei suoi splendidi boschi (il polmone verde di Sesto Calende), le fioriture primaverili ed estive dei campi e dei giardini dove la primavera segna il suo arrivo con l’antesi

del giallo, per poi passare al bianco ed in fine ai colori accessi del rosso e dell’arancio della piena estate che accompagnano l’esplosione dei colori autunnali dei boschi di castagno ed acacia. Forse non tutti sanno che sulla collina del Cucchino vi sono splendidi faggi con un’armoniosa corteccia co-lor argento pallida. Se si vuole ammirare la catena montuosa delle Alpi che si contempla sullo specchio d’acqua che abbraccia questa splendida fra-zione, perché non recarsi al Castello Lisanza? Un panorama di oltre 180° sulla sponda piemontese al cospetto del massiccio del Monte Rosa, delle cime del Vallese, della Val Grande. Dopo tutto questo tripudio di colori, di emozioni e di sensazioni, al visitatore sarà venuta fame... allora perché non assaporare il vero “slow food” ed i sapori di antiche ricette a base di pesce di lago nelle locande dell’antico borgo di pescatori? Sicuramente non è facile descrivere in poche righe l’essenza autentica di Lisanza ed i Lisanzesi, una perfetta simbiosi tra natura e persone che hanno saputo scolpire nel tempo un legame complementare. Vi aspettiamo tutti a Lisanza... e siamo sicuri che anche voi rimarrete sorpresi di tanta sconosciuta bellezza!

Rione Lisanza

Rioni Oriano e Oneda di Alberto N.

primo turno e si è aggiudicata l’ultimo posto, ma amicizia, spirito di squa-dra e allegria caratterizzano questo team che, pur non essendo mai stato

vincitore, è sostenuto da moltissimi tifosi residenti anche fuori rione, che spesso chiedono di far parte di questa grande famiglia.

La voglia di organizzare una festa nel rione era nell’aria da parecchio tempo. Stava diventando una di quelle chiacchiere da bar da tirare fuori tra un commento sul tempo ed i risultati della squadra del cuore. Quando se ne parlava a mar-gine delle riunioni del Comitato Palio a France-sco brillavano gli occhi: “sai come sarebbe bel-lo?”. Sì, bello, ma da dove iniziare? Paolo, con tanto entusiasmo ed un po’ di sana incoscienza: “Ci penso io! Porto un paio di per-sone e ne discutiamo davanti ad un aperitivo”. Ok, se c’è da bere qualcuno verrà di sicuro, male che vada facciamo un paio di brindisi e poi si tor-na a casa. E così ci incontriamo con Gaudenzio e Matteo, Marco e Cristina, Maurizio e Sergio. L’idea prende forma, e a poco a poco il gruppo inizia ad affiatarsi e misurarsi con le prime diffi-

coltà, sempre indeciso sul taglio da dare all’e-vento: sarà poco più che una grigliata tra amici o un evento da fare invidia all’Oktoberfest? Ci sono tante cose da fare, bisogna costituire un’associazione, chiedere i permessi, reperire i tavoli ed il materiale per le cucine, decidere il menù e trovare i fornitori. Fortunatamente arriva-no i rinforzi: Massimo e Fabio, Anna e Francesca. Anche gli amici della Cooperativa Circolo Mulini si appassionano al nostro progetto e ci offrono il loro valido contributo. C’è da cercare gli sponsor, stampare i volantini, organizzare la cassa! Meno male che ci sono anche Paolo, Massimo, Denisa, Maurizio e Daniela che danno una mano. In men che non si dica arriva il 18 giugno. È tutto pronto ed in cucina è schierato un team di tutto rispetto, veri veterani di griglie e friggitrici: Edo e il Non-

no, Andrea e Mauro, Ernesto, Beppe, Giancarlo e Massimiliano. Pronte all’assalto ai tavoli ci sono Martina, Carin e Francesca, Virginia, Francesca, Marta e Alessandra. “Speriamo ci sia bel tem-po!”. “Ma secondo voi verrà qualcuno?”.E il resto è storia. Abbiamo avuto una risposta di pubblico che è andata oltre ogni più rosea aspettativa. Un fine settimana fantastico in compagnia di molti amici del rione, bella gente, ottimo cibo e tanta allegria, che ci ha lasciato con la soddisfazione di aver organizzato qualco-sa di grande e con tanta voglia di ripetere l’espe-rienza. Un ringraziamento di cuore a tutti quelli che ci hanno aiutato (e che magari, non me ne vogliano, non ho nominato). Mi raccomando, tenetevi liberi per “Aspettando il Palio… Rione Mulini in Festa 2017”! Simone D.

Aspettando il Palio… “Rione Mulini in Festa”

Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016 |17

di Antonio San Francesco

Madonna accrebbe ancor più nei fedeli nel 1836, quando il colera, diffu-sosi in ogni dove, non toccò Sesto. Nel 1856 Biagio Viganotti provvide, a proprie spese, a far costruire l’oratorio della Madonna dell’Aiuto così come appare ai giorni nostri. Si celebrava la festa in onore di questa Madonna la prima domenica di luglio.Il Rione Cocquo (già Coco)Frazione di rara bellezza per il suo paesaggio, era già abitata in epoca anti-ca. Nel 1665, i fratelli Brambilla fecero costruire in questa località una pic-cola deliziosa chiesa dedicata a Sant’Eurosia. In passato nel suo territorio vi erano molti “moroni”, cioè gelsi, le cui foglie permettevano ai contadini di allevare i famosi “bigatti”, ovvero i bachi da seta. La comunità di Cocquo, nel Settecento, nominava un console che veniva scelto a turno fra tutti i capifamiglia, che nel 1716 erano solo dodici. Rima-neva in carica un anno come per analogia oggi viene eletto tra i cittadini della frazione di residenza il capo rione del Palio. Oggi Cocquo, oltre alla chiesa sopra menzionata, si contraddistingue come quartiere residenziale da cui si gode una bellissima vista sul lago Maggiore.Il Palio 2016La squadra si è ben comportata ottenendo il quarto posto. Grazie all’im-pegno di tutti i ragazzi guidati dal capo rione, Maurizio Merati, si è con onore contraddistinta, nonostante gli imprevisti dell’ultima ora. Tra questi il dover affrontare in 19 anziché 20 rematori gli altri rioni, dimostrando che un gruppo affiatato e determinato è più forte dell’avversità. Potrebbe sembrare facile trovare i rematori data l’unione di tre rioni, ma, purtroppo, non è stato così. Partecipare a questa manifestazione ha significato per noi esaltare i valori della solidarietà, della collaborazione e del sacrificio, anche tra persone di età e sesso diverso. Gli equipaggi vivono il Palio tutto l’anno con senso di appartenenza e di condivisione, esperienza che si pale-sa, da una parte, nelle feste dei singoli rioni che animano le estati sestesi, dall’altra nei ritrovi di ogni singola squadra per prepararsi alla sfida finale. Tutto ciò, permette a generazioni differenti di vivere momenti comuni di aggregazione che prevedono impegno e costanza. Oltre alla vittoria sportiva, ritengo che la vera vittoria sia di riuscire a coin-volgere più persone in questa esperienza ed a tutto quello che essa rap-presenta. Arrivederci al prossimo anno, con la promessa che cercheremo di migliorare il risultato e di divertirci nuovamente, nella speranza che tutti possiate condividere la nostra gioia.

di Antonio F.

0 Sesto Calende 3-2016.indd 17 23/10/16 22:34

Page 18: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

prO sestO caLende

ualche timore, noi dell’Associa-zione Pro Sesto Calende, one-stamente lo avevamo. Si partiva un mese prima, aprile invece di

maggio, e non c’era più l’importante traino di Expo 2015. Ma i dubbi sono stati fugati per-ché, anche se di poco, il numero dei visitatori è stato superiore a quello dello scorso anno: 3.604 presenze contro le 3.587 del 2015.Ovviamente sono diminuiti gli stranieri 798 (22%) contro 876 del 2015. Sono invece au-mentati i visitatori italiani 2.806 (88%) contro i 2.711 del 2015. Anche la scelta di anticipare ad aprile l’apertura è stata premiata da 478 visite; non male direi!Il mese di maggiore affluenza è stato agosto, con 723 visite pur con scarse manifestazioni; riprenderemo più avanti questo argomento.Costo totale per i 6 mesi di apertura: 14.986 €, interamente coperti dall’Amministrazione comunale con la quale si era concordato di anticipare l’apertura.

CoS’hanno ChieSto PrinCiPalmente i viSitatori?Molta documentazione che l’Associazione Pro Sesto Calende ha prodotto o raccolto e messa a disposizione della IAT. Si va dalla piantina e guida di Sesto Calende, esaurita già per la passata stagione e ristampata a co-sto zero da Edea Group, ad una completa e dettagliata brochure di Sesto Calende, molto

richiesta, alle cartine turistiche dei dintorni, agli opuscoli in italiano, inglese, francese e tedesco dei punti di interesse della provin-cia di Varese. Il Distretto Turistico dei Laghi ha fornito molta documentazione anche se riguardante la sola sponda piemontese. Oltre all’ampia documentazione disponibile in bacheca, apprezzata e quasi saccheggiata, l’addetta IAT è stata sempre disponibile ad aiutare il visitatore nelle sue scelte. Su espli-cita richiesta ha anche contattato la struttura prescelta per le necessarie informazioni basi-lari di disponibilità.Ovviamente altre e numerose sono state le richieste: orari di treni e autobus, della Navi-gazione Lago Maggiore, dei taxi e del servi-zio noleggio auto. Persino sulla regolazione e delle zone di pesca sul Ticino e sul lago. Infine domande riguardo le attività sportive: equitazione, canoa, rafting, piscine, parchi e giochi per bambini. Insomma tutto quello che ci si aspetta da uno IAT ben organizzato ed efficiente come quello che la Pro Sesto Calende gestisce e che è in grado di soddi-sfare “quasi” tutte le richieste.Rimangono due piccoli punti aperti che ci impegniamo a risolvere.• Noleggio biciclette: per il 2016 il servizio è stato assicurato in collaborazione con un negozio di Sesto Calende. Sembra che lo stesso negozio non sia più attivo il prossimo anno. Cercheremo altrove.

• Gite in barca: dolente nota. Dopo lo stop delle attività del “barcaiolo” non si sono pre-sentate altre opportunità. La richiesta dei visitatori è numericamente importante e sicuramente interessante per chi intendesse intraprendere questa attività.

fatevi Sotto!Rivolgiamo un invito a tutti color che possa-no essere interessati ad offrire servizio di no-leggio biciclette e gite in barca. Contattateci!Inviamo nuovamente anche l’invito a tutto gli operatori del settore commercio (hotel, ristoranti. negozi) ed alle associazioni culturali e sportive di inviarci le loro documentazioni, proposte, attività che possano interessare i visitatori dello IAT e che saremo ben lieti di divulgare.

Che Si fa ad agoSto?La programmazione delle attività e delle ma-nifestazioni di agosto, che ricordo ha avuto il maggior numero di visitatori (723!), purtrop-po non è stata in linea con le richieste. È cer-tamente un’area di miglioramento per tutti, dal momento che tutti insieme desideriamo offrire il meglio della nostra bella città a coloro che, sempre più numerosi, vengono a visitarla.

aSSoCiazione Pro SeSto CalendeViale Italia 3, Sesto Calende - Tel. 0331923329 [email protected]@libero.it

A cura dell’associazione Pro Sesto Calende

Q

iUfficioTuristico,attosecondo

Per la nostra Città lo sviluppodel turismo è una grande occasionedi crescita sociale ed economica

18| Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016

0 Sesto Calende 3-2016.indd 18 23/10/16 22:34

Page 19: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

n pubblico numerosissimo, attento e partecipe ha seguito, la sera del 10 ottobre nel salone della Marna, gli interventi di Roberto Maroni e di Vittorio Sgarbi. Il Presidente della Giunta regionale della Lombardia

ha illustrato le ragioni del NO alla riforma costituzionale che sarà sottoposta a referendum il prossimo 4 dicembre; il prof. Sgarbi ha presentato il recente volume “La Costituzione e la Bellezza” da lui curato insieme al costituzionalista prof. Michele Ainis. Non possiamo riportare in dettaglio quanto detto dal Governatore della nostra Regione, anche se le sue argomen-tazioni sono state molto convincenti, dettagliate e chiarissime, perché in Italia vige la legge della “par condicio” che restringe la libertà dei mezzi di informazione in periodo elettorale. Il Presidente Maroni, con grande pacatezza e con la sua abitua-le lucidità, ha dettagliatamente spiegato le argomentazioni del NO davanti alle molte centinaia di Sestesi presenti. Sono ra-gioni decisamente importanti soprattutto per quanto riguarda gli abitanti della Lombardia.Dopo l’intervento del Presidente Maroni, ha preso la parola il prof. Vittorio Sgarbi: che per quasi un’ora e mezza ha saputo calamitare l’attenzione del pubblico con la sua consueta viva-cità espressiva, non priva di verve polemica. Sgarbi ha preso le mosse dal testo dell’art. 9 della nostra Co-stituzione, il quale recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Ha sotto-lineato come questo articolo sia fondamentale e fondativo per la nostra nazione, tanto che si è discusso sulla possibilità di spostarne il contenuto nel primo articolo della Carta Co-stituzionale. Ha affermato: “La Repubblica italiana non può non tutelare il paesaggio e il patrimonio, perché essi sono la sua cultura”. Ma cosa vuol dire tutelare il paesaggio? Semplicemente non alterarne le caratteristiche. Spesso però, sotto la parvenza di necessità, pale eoliche, pannelli fotovoltaici ed edifici invasivi, hanno violentato e deturpato quelle caratteristiche distintive del nostro territorio. Un esempio di questo è visibile nell’immagine del “Cretto” di Gibellina, un’opera in cemento di Burri, simbolo di una città

distrutta dal terremoto del Belice e ora sormontata da inva-denti pale eoliche. A questo fanno seguito altri interventi dello stesso tipo, non solo in ambito paesaggistico, ma anche archi-tettonico, tanto da far affermare a Sgarbi, che dopo il periodo fascista, sia impossibile isolare in Italia una corrente stilistica con elementi riconoscibili. Le nostre città si sono riempite di ce-mento, strutture e progetti aspiranti al design contemporaneo, ma in grado solo di cancellare la nostra storia. Siamo ormai lontani da quella società, appena uscita dalle tra-vagliate guerre per la conquista dell’unità, rappresentata da Pellizza da Volpedo nel suo “Il quarto stato”: un gruppo di la-voratori che marcia alla conquista dei propri diritti. È indicativo il fatto che l’opera abbia le dimensioni di una pala d’altare, ma l’orientamento opposto. Si sviluppa in orizzontale e non in verticale, come vorrebbe la tradizione, perché i protagonisti sono i lavoratori e non la divinità. Si spiega bene, quindi, il titolo di questo volume “La Costitu-zione e la Bellezza”, che non è solo un’analisi della bellezza di questo documento, ma anche la dimostrazione che al suo interno sono garantiti i diritti della bellezza, un diritto assoluto e inalienabile.Prima di giungere alla Marna, il prof. Sgarbi ha potuto visitare l’Abbazia di San Donato ed ammirare i suoi affreschi, recen-temente restaurati. L’Abbazia sabato 5 dicembre ospiterà il primo evento di SestoCalendeClassica con l’esecuzione della Missa Brevis K49 per coro e orchestra di Mozart durante l’a-bituale Messa delle 18.30.

U

Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016 |19

di Silvia Fantino, Assessore alla Cultura

• Gite in barca: dolente nota. Dopo lo stop delle attività del “barcaiolo” non si sono pre-sentate altre opportunità. La richiesta dei visitatori è numericamente importante e sicuramente interessante per chi intendesse intraprendere questa attività.

fatevi Sotto!Rivolgiamo un invito a tutti color che possa-no essere interessati ad offrire servizio di no-leggio biciclette e gite in barca. Contattateci!Inviamo nuovamente anche l’invito a tutto gli operatori del settore commercio (hotel, ristoranti. negozi) ed alle associazioni culturali e sportive di inviarci le loro documentazioni, proposte, attività che possano interessare i visitatori dello IAT e che saremo ben lieti di divulgare.

Che Si fa ad agoSto?La programmazione delle attività e delle ma-nifestazioni di agosto, che ricordo ha avuto il maggior numero di visitatori (723!), purtrop-po non è stata in linea con le richieste. È cer-tamente un’area di miglioramento per tutti, dal momento che tutti insieme desideriamo offrire il meglio della nostra bella città a coloro che, sempre più numerosi, vengono a visitarla.

aSSoCiazione Pro SeSto CalendeViale Italia 3, Sesto Calende - Tel. 0331923329 [email protected]@libero.it

Per la nostra Città lo sviluppodel turismo è una grande occasionedi crescita sociale ed economica

MARONI E SGARBI ALLA MARNA

0 Sesto Calende 3-2016.indd 19 23/10/16 22:34

Page 20: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

spOrt

l 2016 si sta rivelando una stagione stra-ordinaria per lo Sport Sestese, in cui i veri protagonisti di incantevoli successi sono coloro che lavorano quotidianamente

con passione al proprio e comunitario pro-getto sportivo. Non solo perché atleti cre-sciuti o in forza a due nostre Società hanno partecipato alle Olimpiadi di Rio, tra i quali il primo Sestese della Storia (Mauro Cren-na), ma perché quest’anno si spengono 40 candeline per la Sesto 76 Lisanza e 50 per lo Sci Club. L’emozione di aver premiato i nostri atleti è stata forte, il poter dire che Sesto Calende è internazionale (anche grazie alla partecipazione agli Europei di Basket del nostro Cristian Gnodi) non ha eguali e l’am-mirazione verso due società che compiono decenni di storia supera ogni immaginazione di orgoglio che un giovane Amministratore come me possa mai provare.Lo Sport è uno strumento straordinario per insegnare ai ragazzi di ogni età a vivere nel mondo di oggi, periodo storico fatto di confusione e di delusioni, dove è più facile nascondersi dietro alla tecnologia moderna che uscire allo scoperto e credere di poter arrivare ai nostri obiettivi; l’auspicio più gros-so di questo anno di storia è che i risultati che la Città di Sesto Calende sta festeggiando possano essere di stimolo ai nostri giovani per credere realmente nelle loro potenzia-lità e guardare al futuro con determinazione, perché i nostri Campioni e le nostre Società hanno dimostrato che con la fatica e la per-severanza si può arrivare lontano! Il 2016 verrà ricordato indiscutibilmente come l’anno della Storia dello Sport Sestese, in quanto è stata l’annata in cui 4 atleti, che sono cresciuti in due nostre Società, hanno

partecipato ai giochi Olimpici e tra questi il primo Sestese: Mauro Crenna, canoista e fi-glio d’arte, ha portato con sé l’affetto di tutti i Sestesi. L’altro “nostro” campione Giulio Dres-sino, anche lui cresciuto vogando per il Circo-lo Sestese Canoa Kayak, ci ha fatto sognare con la finale olimpica del K2 1000. Sull’altro fronte, per il nuoto, abbiamo potuto ammi-rare le bracciate di Matteo Rivolta e sperare nella finale della 4x100 mista donne con la giovanissima Arianna Castiglioni, entrambi i ragazzi sono in forza al nostro Team Insubrika. Un particolare degli sport che hanno visto protagonisti i nostri Atleti, è che entrambe le discipline hanno come elemento fondamen-tale l’acqua e non a caso è la caratteristica speciale del nostro territorio, insomma un legame forte tra la storia e lo sviluppo della nostra Città e il successo sportivo.Ma un plauso, pieno di stima e ammirazione, va dedicato a tutti gli Allenatori, Dirigenti, Vo-lontari, Collaboratori e Atleti della Sesto 76 Lisanza e Sci Club che con il loro quaranten-nale e 50° anno di età, dimostrano un’indi-

scutibile capacità di gestione e totale passio-ne per lo sport. Si sono alternati Presidenti e Atleti ma la loro presenza sul territorio ha determinato la crescita di tanti Sestesi e non solo, oltre che aver valorizzato negli anni le risorse del territorio e lasciato un segno inde-lebile nel cuore di chi ha avuto l’onore di aver conosciuto queste splendide Associazioni. Sono convinto che ci voglia parecchio corag-gio al giorno d’oggi per far fronte alle esigenze di una Società Sportiva e il poter festeggiare due realtà che compiono decenni di vita, non può che accrescere quella convinzione che bisogna mettere a disposizione tutte le risor-se disponibili per veder sempre più solido quel capitale umano che lo Sport Sestese sa valorizzare. Insomma, un anno dove primati e solide realtà festeggiano importanti traguardi e lo fanno con l’affetto di tutta la Comunità Sestese, perché sempre più Sesto Calende è la Città dello Sport.

I

i

di Simone Pintori, consigliere delegato allo Sport

la storia dello Sport Sestese passa e partedal 2016

di Maurizio Lenuzza, consigliere CSCK

Quella di Rio de Janeiro è stata la mia prima Olim-piade, sognata e agognata per tutta la stagione, tra un infortunio e l’altro, sospesa tra la paura di non farcela e l’incubo dell’esame di maturità. Alla fine ce l’ho fatta e sono riuscita a vivere que-sta grande avventura a 360 gradi. Volevo cercare di non agitarmi troppo, fare un buon risultato ma anche godermi questa esperienza incredibi-le, vero traguardo per qualunque atleta. Alla fine mi reputo soddisfatta: ho sfiorato il mio record personale e la semifinale della gara individua-le. Resta un po’ di rammarico per l’esclusione a

sorpresa nella semifinale (in virtù del reintegro di un’atleta giapponese squalificata, quando ormai ero al Villaggio Olimpico, felice della mia prestazione...), ma in staffetta ho reagito e sono riuscita a fare il mio miglior tempo. Sono torna-ta a casa soddisfatta, con in testa e nel cuore tutti i colori e le emozioni di questa Olimpiade brasiliana. Il mio biglietto per Rio non era affatto scontato. Quella passata è stata una stagione funestata da tanti problemi fisici. In settembre, un inciden-te mi ha tenuto ferma a lungo, posticipando di

20| Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016

0 Sesto Calende 3-2016.indd 20 23/10/16 22:34

Page 21: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

la storia dello Sport Sestese passa e partedal 2016

Tu andrai a Rio 2016”. Quando Mauro Crenna legge il foglio, rientrando al suo posto nel ristorante dove cenava con il gruppo della Nazionale sul lago di Pusia-

no, incrocia lo sguardo divertito e colpevole di Stefano Loddo, giovane tecnico dello staff ve-locità e comincia a ridere, senza dimenticare di mandarlo a quel paese. A distanza di poco, le telefonate di Aliprandi e Baglioni eliminano ogni possibilità di errore o presa in giro. Era stato selezionato tra parecchi candidati e nel giro di poche settimane si sarebbe presentato ai blocchi di partenza del Lagoa Stadium di Rio De Janeiro. Vedere due dei nostri ragaz-zi (Crenna e Dressino) schierati sulla linea di partenza di una competizione olimpica, a 43 anni dalla fondazione del sodalizio canoistico sestese, è stata un’emozione unica. Il pensie-ro è andato anche a quanti in questi decenni hanno partecipato a rigorose selezioni per un posto in Nazionale, combattuto in varie edi-zioni di Europei e Mondiali, senza arrivare a questa esperienza massima nella vita di un at-leta. Nel corso della presentazione degli atleti olimpici della provincia a luglio alla Camera di Commercio di Varese (assenti i nostri veloci-sti, in ritiro), il presidente del Coni Lombardia, Oreste Perri, ha detto di considerare ogni olimpiade a cui ha partecipato - prima come atleta e dopo come tecnico - come una fi-glia, a cui si sente legato in modo indissolubile,

nonostante da atleta non sia andato oltre il quarto posto. E si parla di un canoista quattro volte campione del mondo. A fine giugno, gli atleti Nazionali delle barche multiple che erano rimasti esclusi dalle qualifi-cazioni non pensavano certo che le porte di Rio si riaprissero e forse, pur continuando ad allenarsi, la testa programmava già le vacanze al mare. L’esclusione di Bielorussia e Romania per doping ha rimesso in gioco Italia e Ger-mania e nel giro di tre, quattro settimane i ragazzi sono stati catapultati sul grande pal-coscenico, con ritiro blindato fino all’8 agosto, giorno della partenza.Crediamo che per Mauro Crenna questa Olimpiade 2016 sia stato un giusto ricono-scimento a una continuità d’alto livello delle sue prestazioni nel tempo: ogni qualvolta la Direzione Tecnica della Nazionale chiamava, si faceva trovare pronto e gli equipaggi funziona-vano. Mauro è un atleta completo, in grado di affrontare al meglio qualsiasi distanza nel kayak velocità e con qualsiasi tipo di equipaggio (K1, K2, K4). Il suo percorso inizia nel 2009, quando a 18 anni diventa vicecampione europeo ve-locità nel K4 500m. Da allora ha partecipato a otto edizioni dei mondiali velocità, con un re-centissimo oro in Coppa del Mondo, a Racice, sui 200m in K4. La semifinale olimpica del K4 deve rappresentare un punto da cui ripartire, insieme con quelli che saranno i nuovi tecni-

ci dello staff azzurro. L’augurio migliore che i Sestesi possono fargli è di ricevere in futuro tutte le gratificazioni che merita per quanto sa dare. Giulio Dressino ha iniziato le sue esperienze internazionali nel 2010, culminate nel 2014 (tesserato ancora come Sestese) con il Titolo Europeo Under 23 sui 1000m in K2. Attual-mente è in forza al Gruppo sportivo Fiamme Gialle. Anche a Rio, Giulio ha confermato di essere tra i migliori specialisti internazionali dei 1000m, con il sesto posto assoluto in K2. Si-curamente ci regalerà altre sorprese. Per noi CSCK è stata una perdita, ma rimane un atleta cresciuto con noi e arrivato ai vertici europei grazie allo staff sestese, tecnico e dirigenziale. Mauro e Giulio sono da ringraziare non solo per il loro impegno, ma anche per l’esempio che costituiscono per le generazioni successi-ve, per la valorizzazione del lavoro qualitativo del Circolo Sestese Canoa Kayak e l’impulso al movimento canoistico nelle nostre zone, che possiede larghi margini di sviluppo. In questo 2016, oltre agli ottimi risultati di altri atleti consolidati, come Gaia Piazza, Francesca Mattiello, Marco Moroni, Enrico Bonan, sono da sottolineare il recente titolo Italiano sui 1000m di Teresa Isotta, 16 anni e la chiamata in Nazionale Juniores 200m di Matteo Toniolo. Con loro e dietro a loro, molti giovanissimi che ora sanno che i sogni si avverano.

di Maurizio Lenuzza, consigliere CSCK

Quella di Rio de Janeiro è stata la mia prima Olim-piade, sognata e agognata per tutta la stagione, tra un infortunio e l’altro, sospesa tra la paura di non farcela e l’incubo dell’esame di maturità. Alla fine ce l’ho fatta e sono riuscita a vivere que-sta grande avventura a 360 gradi. Volevo cercare di non agitarmi troppo, fare un buon risultato ma anche godermi questa esperienza incredibi-le, vero traguardo per qualunque atleta. Alla fine mi reputo soddisfatta: ho sfiorato il mio record personale e la semifinale della gara individua-le. Resta un po’ di rammarico per l’esclusione a

sorpresa nella semifinale (in virtù del reintegro di un’atleta giapponese squalificata, quando ormai ero al Villaggio Olimpico, felice della mia prestazione...), ma in staffetta ho reagito e sono riuscita a fare il mio miglior tempo. Sono torna-ta a casa soddisfatta, con in testa e nel cuore tutti i colori e le emozioni di questa Olimpiade brasiliana. Il mio biglietto per Rio non era affatto scontato. Quella passata è stata una stagione funestata da tanti problemi fisici. In settembre, un inciden-te mi ha tenuto ferma a lungo, posticipando di

parecchio l’inizio degli allenamenti. Una volta ripreso, ho iniziato a soffrire di pubalgia e dolori all’adduttore della gamba sinistra, che mi sono trascinati fino in Brasile. Sapevo, dunque, di esse-re arrivata alle Olimpiadi non al top della forma e con alle spalle ore di allenamento non sufficienti per consentirmi di sognare in grande. Ma la testa era sgombra, la mia scuola mi ha consentito di spostare la maturità a settembre, permettendomi così di allenarmi con continuità e senza pensieri e di agguantare il pass olimpico all’ultimo appun-tamento utile: il Trofeo Settecolli di Roma. Non

avevo niente da perdere! Una volta arrivata al Villaggio Olimpico, la gioia e l’entusiasmo hanno preso il sopravvento! Vivere fianco a fianco con gli atleti più forti del mondo, sapere di far par-te di un mondo privilegiato e, al tempo stesso, quasi magico… Sensazioni che non potrò mai dimenticare, come indimenticabile sarà il ricordo di sedersi a mangiare nella mensa del Villaggio e trovarsi accanto... Michael Phelps!Adesso si torna al lavoro, con tanta esperienza in più alle spalle, maggiore consapevolezza nei miei mezzi e l’obiettivo di Tokyo 2020 nel mirino!

arianna Castiglioni: la mia avventura a Rio

un sogno a colpi di pagaia

Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016 |21

0 Sesto Calende 3-2016.indd 21 23/10/16 22:34

Page 22: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

22| Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016

i ritrovo nuovamente a scrive-re di un terremoto, di nuovo il mostro, terribile e senza nessu-na pietà che, come 30 anni fa

distrusse Braulins, il 24 agosto del 2016 ha distrutto Amatrice. Come 30 anni fa anche oggi alcuni sestesi sono andati là per aiutare. Matteo, Responsabile di Campo, con Diana addetta alla segrete-ria, Patrizia occupata a distribuire i beni di prima necessità alla popolazione e Ales-sandra impegnata nell’asilo del campo, partono il 9 settembre e per una setti-mana hanno lavorato nel campo ANPAS di Amatrice. Con loro c’è anche Paola, psicologa ANPAS Lombardia, di suppor-to non solo alla popolazione ma anche ai volontari, che dovranno affrontare tutti i giorni grandi emozioni e grandi problemi. “La disperazione che vedi in televisione è diversa da quella che incontri di persona, finché non le stringi la mano non hai idea di quanto sia forte e devastante. Amatrice è stata completamente distrutta, un intero paese spazzato via, in un attimo, nemmeno

il tempo di realizzare che è meglio darsela a gambe levate subito. Qualcuno nelle ten-de dorme con le scarpe, non si sa mai do-vesse scappare e se poi crolla tutto e non ce le hai… cosa ti metti? Di cibo ne è arrivato in abbondanza, pan-nolini per i più piccoli e farmaci pure, ma vestiti e scarpe, quelli no, anche gli ombrelli mancavano, però la pioggia è caduta, meno male che poi un container li ha portati. Mamma quanta umidità, i vestiti non si asciugano mai! È difficile chiedere un paio di mutande, le calze, una maglietta, una felpa un po’ più pesante, per chi aveva i cassetti pieni e oggi non ha nemmeno più la casa per metterci la cassettiera. Che non ti venga in mente di dare una maglia a un ragazzino per il suo papà, il suo papà mica è riuscito a scappare, è rimasto là sotto la casa! Il sapone, i detersivi, glieli devi distribu-ire tu, uno ha vergogna a chiedere quello che ha sempre avuto e che ormai da gene-razioni era scontato. E poi diglielo tu a Tizio che è arrivata posta per Caio, che però è morto sotto le macerie, come si fa? Sono passati solo 20 giorni, nel campo ognuno ha perso qualcuno, qualcuno ha perso tutti e allora non gli resta che guar-dare i sassi di quella che era casa sua. I giornali e le sigarette le vai a prendere a Torrita, tre quarti d’ora di strada, qui non è rimasto più niente.Ci mancano pure i giornalisti, che con tut-ti i problemi che ci sono, bisogna tenere a

bada pure loro come si fa coi cani davanti a una costata! Pensa te, ci sono anche i curiosi, a curiosare cosa poi? la disgrazia e le pene di un povero Cristo?In tenda poi non è che ci dorme solo una famiglia, quando hai la fortuna che in una famiglia non sia rimasta solo una perso-na… Menomale che sono arrivate le par-rucchiere e per un paio d’ore hanno pro-vato a far dimenticare alla Signora Maria questo disastro, travestendo di normalità il campo, quasi a essere in una giornata di fine estate, quando torni dal mare e devi rifarti la tinta perché si vedono i capelli bianchi! All’asilo i bimbi si sentono al sicuro, i due neonati forse non lo sanno cosa è successo, o forse sì? A sette anni ti rimane solo il nonno, è un po’ troppo per sette anni! E poi una bambina te lo dice lei dove sono finiti tutti: sono tutti sotto le macerie! Ma ti rendi conto che, con tutti i casini che hanno, hanno pure cucinato per noi un bel piatto di amatriciana, che è l’unica cosa che resta di Amatrice. Te lo dicono di non affezionarti, ma come fai? ”

M

Amatrice: una delegazione del CVA al servizio della popolazione localedi Samanta Francese

Matteo Minchio 55 anni impiegato,

Alessandra Pagano 18 anni studentessa,

Patrizia Barone 43 anni impiegata, Diana

Ciccarelli 47 anni OSS, insieme ad Amatrice

a aiutare chi ha perso tutto o quasi

Lasci lì un pezzetto di cuore per la popolazione e uno ai tuoi volontari.

(Matteo)A casa guardo le case e mi dico, caspita ci sono ancora le case!

(Diana)Vivevo da diciottenne prima, ades-so le cose sono un po’ diverse.

(Alessandra)Torni a casa e hai bisogno di affet-to, vuoi abbracci e contatto fisico.

(Patrizia)Queste righe sono le testimonian-ze dei nostri volontari, grazie!

Matteo Minchio, la delegazione nazionale di Protezione Civile e il Sindaco di Amatrice

0 Sesto Calende 3-2016.indd 22 24/10/16 12:53

Page 23: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016 |23

Il 9 settembre ero già pronto a partire con tre volontarie e una psicologa. Mi prendo il venerdì libero per prepararmi e alle 14,00 circa squilla il cellulare: è il responsabile nazionale ANPAS che mi dice: vieni giù a fare il capocampo! Alle 6 di mattina del 10 settembre ci troviamo nella zona rossa, il centro di Amatrice: nonostante la notte insonne sgraniamo gli occhi. Che disastro, un ammasso di macerie, nulla a che vedere con le immagini televisive.Inizia la prima giornata. Alcuni volontari li conosco, l’Aquila, Novi di Mo-dena, Mirandola. Si inizia a lavorare. Si deve andare a prendere i giornali a Torrita, arriva il furgone del pane, manca la verdura e per domani non ci saranno succhi e merendine. I viveri devo cercarli nei centri di raccolta e mandare a prenderli. Al campo arrivano furgoni di associazioni o di pri-vati carichi di giocattoli e vestiti, non sappiamo più dove mettere queste cose, ne abbiamo in abbondanza, a malincuore devo rifiutare e dir loro di rivolgersi ai centri di raccolta. Le troupe televisive non ci danno pace. Meno male che al campo c’è un pittbull addetto alla comunicazione, quando vede una telecamera o semplicemente un giornalista camuffato da visitatore, ringhia... lo stoppa... e gentilmente dice: qui si effettuano riprese solo se autorizzati dal dipartimento, se accompagnati da me, il capocampo e la psicologa! La maggior parte desisteva. Arriva da Fermo un gruppo di parrucchiere, attività sociale già concordata la settimana precedente, lavorano tutto il giorno gratuitamente per gli ospiti. Arriva una email dal dipartimento di Protezione Civile: giovedì arriva una delegazione dell’Unione Europea, si fermano una notte. Prepariamo una tenda. Qualche ospite del campo, residente ad Amatrice, mi chiede se una sera possono cucinare loro per noi. È il loro modo di dire grazie. Ci vogliono preparare, ovviamente, gli spaghetti all’amatriciana. Facciamo una colletta tra i volontari per acquistare gli ingredienti per cucinare: 250 euro di guanciale e pecorino, reperiti rigorosamente in zona. Gli spaghetti sono ottimi... complimenti da tutti i 600 che li hanno mangiati.Arriva venerdì, ultimo giorno: il cambio è sabato mattina. Qualche vo-lontario si avvicina dicendo: “dai capocampo, ce l’abbiamo fatta!”. Alle 23 vado in cucina, voglio complimentarmi con loro per essere riusci-

ti a preparare una media di 500 pasti al giorno di buona qualità e senza alcun ritardo. I venti addetti alla cucina mi ringraziano con un applauso che mi rimarrà per sempre nel cuore.Sabato mattina, l’atmosfera è diversa, arrivano i volontari che ci sosti-tuiranno. I ragazzi iniziano come al solito la giornata, pulizia del campo, pulizia di bagni e docce, si prepara la colazione in cucina, si va a pren-dere i giornali. Alle 9 il debriefing del nostro contingente. Il responsabile nazionale si complimenta con tutti ma in particolare con un ragazzo che si è preso in carico la pulizia dei moduli bagni e docce con meticolosità e cura eccezionali. Si applaude, ci si commuove… Un’ora di abbracci tra tutti, le parole più usate: grazie… grazie di tutto.Io ho finito. Vado a salutare il responsabile nazionale e rimango un po’ sorpreso, mi abbraccia e mi saluta calorosamente, ora sono sicuro, è andata bene.

bada pure loro come si fa coi cani davanti a una costata! Pensa te, ci sono anche i curiosi, a curiosare cosa poi? la disgrazia e le pene di un povero Cristo?In tenda poi non è che ci dorme solo una famiglia, quando hai la fortuna che in una famiglia non sia rimasta solo una perso-na… Menomale che sono arrivate le par-rucchiere e per un paio d’ore hanno pro-vato a far dimenticare alla Signora Maria questo disastro, travestendo di normalità il campo, quasi a essere in una giornata di fine estate, quando torni dal mare e devi rifarti la tinta perché si vedono i capelli bianchi! All’asilo i bimbi si sentono al sicuro, i due neonati forse non lo sanno cosa è successo, o forse sì? A sette anni ti rimane solo il nonno, è un po’ troppo per sette anni! E poi una bambina te lo dice lei dove sono finiti tutti: sono tutti sotto le macerie! Ma ti rendi conto che, con tutti i casini che hanno, hanno pure cucinato per noi un bel piatto di amatriciana, che è l’unica cosa che resta di Amatrice. Te lo dicono di non affezionarti, ma come fai? ”

Il Corpo Volontari Ambulanza di Angera nasce nel 1977, con il compito di svolgere servizi di emer-

genza, trasportando i pazienti presso l’ospedale “Carlo Ondoli” di Angera. Inizialmente l’associazione svolgeva questi servizi con mezzi come FIAT 238 trasformato in ambulanza. Il personale era composto unicamente da pochissimi volontari, vestiva una casacca bianca e aveva limitate nozioni di primo soccorso. Con il passare degli anni il C.V.A. è cresciuto, la formazione del personale seguiva standard formativi sem-pre più severi e il parco automezzi si è incrementato. Le divise sono diventate dell’attuale colore arancione che è anche il colore rappresen-tativo di A.N.P.AS. (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenza) a cui C.V.A. Angera aderisce. A partire dal 1997, con la nascita del S.S.U.Em. 118 Varese (Soccorso Sanitario Urgenza Emergenza) il C.V.A. fornisce un proprio automezzo in convenzione 24 ore su 24, 7 giorni su 7 esclusiva-mente per il servizio di urgenza emergenza oltre a fornire un’ambulanza notturna e nel weekend per i trasferimenti urgenti richiesti dal presidio ospedaliero. Oggi è presente anche una sede operativa a Sesto Calende in via Fontana Mora.

COMe DIveNtARe vOLONtARIOPer diventare volontario presso il C.V.A. devi aver compiuto 18 anni e avere disponibilità a effettuare turni di servizio per 200 ore annue (si tratta di circa 2 turni mensili...). Viene inoltre richiesto il versamento di una quota associativa che viene stabilita annualmente dall’assemblea dei soci e che attualmente è stata fissata a 1 euro (sì, un euro!)Diventando socio dell’associazione potrai operare con qualifiche di• Centralinista/operatore radio• Addetto al trasporto sanitario• Soccorritore esecutore 118Potrai inoltre aiutare l’associazione da “dietro le quinte” entrando a far parte dei gruppi di lavoro quali• gruppo compilatore turni• gruppo promozionale• gruppo truccatoriPer ulteriori informazioni puoi contattarci scrivendo a [email protected] , visitare il sito www.cva-angera.it oppure telefonando al numero 0331 930332.Amatrice: una delegazione del CVA al servizio della popolazione locale

Lasci lì un pezzetto di cuore per la popolazione e uno ai tuoi volontari.

(Matteo)A casa guardo le case e mi dico, caspita ci sono ancora le case!

(Diana)Vivevo da diciottenne prima, ades-so le cose sono un po’ diverse.

(Alessandra)Torni a casa e hai bisogno di affet-to, vuoi abbracci e contatto fisico.

(Patrizia)Queste righe sono le testimonian-ze dei nostri volontari, grazie!

Sabato 1 ottobre alla Marna il Coro Alpino Sestese ha organizzato un concerto per raccogliere fondi da destinare alla Proloco di Amatri-ce. Presenti alla serata tre formazioni vocali della Provincia di Varese: oltre al nostro coro, il coro Amici Miei e il Gruppo Corale Arnica. Il ricavato è stato consegnato alla fine della serata ad un referente della Proloco, un giovane presente alla serata e seduto in prima fila.L’evento sarà molto probabilmente replicato anche nei Comuni degli altri gruppi vocali, per poter mantenere un legame con Amatrice, ga-rantendo una continuità di aiuto.La serata ha incontrato un grande favore di pubblico, confermando ancora una volta il richiamo che il Coro Alpino Sestese esercita nella popolazione ed il talento e la bravura dei suoi musicisti. Particolare menzione al solista che si è cimentato nello jodel: difficilissimo da replicare e molto …alpino!Grazie ai nostri coristi, grazie alle formazioni ospiti e soprattutto gra-zie ai sestesi che hanno risposto numerosi all’invito del Coro.

Barbara Mercalli

un ConCeRto PeR aMatRiCe

Matteo Minchio, la delegazione nazionale di Protezione Civile e il Sindaco di Amatrice

C.V.A. Angera - Corpo Volontari Ambulanza

Memorie di un responsabile di campo di Matteo Minchio

0 Sesto Calende 3-2016.indd 23 23/10/16 22:34

Page 24: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

omenica 18 settembre si è svol-ta la terza edizione di “Bande in Piazza”, manifestazione voluta dalla Città di Sesto Calende con il Cor-

po Musicale Giovanni Colombo che ne ha curato la parte organizzativa e musicale.La rassegna si è aperta alle 11.00 con il con-certo della Filarmonica di Morbegno (SO) diretta da Pietro Boiani, che ha proposto un repertorio di indubbio interesse e varietà di generi, eseguito ad ottimi livelli.Nel pomeriggio è stata la volta di altre due bande ospiti: il Corpo Musicale La Casora-tese di Casorate Sempione, diretto da Ema-nuele Maginzali, e il Corpo Musicale DAC Giussano Musica di Giussano (MB) diretto da Davide Miniscalco. Infine, il concerto del Corpo Musicale G. Colombo diretto da Re-nato Agliata ha idealmente concluso la mani-festazione prima della parte ufficiale, che ha visto la consegna delle targhe ricordo da par-

te delle Autorità cittadine e della Presidente Provinciale di ANBIMA, avv. Ponti, e dell’ese-cuzione a bande riunite dell’Inno di Mameli e del brano d’assieme scelto per quest’anno, la marcia “Monviso” di Massimo Boario.Il tempo incerto ha consigliato di tenere i concerti presso la Marna, mentre alle 14.30, complice il ritorno del sole, si è svolta la sfila-ta dal Municipio fino in piazza De Cristoforis, per poi fare ritorno verso la Marna.I gruppi si sono trovati a suonare, come sem-pre, in un clima sano e costruttivo: ogni di-rettore e ogni suonatore ha potuto portare ai propri colleghi e al pubblico il frutto del proprio lavoro, confrontandosi su cosa fare per continuare a migliorare, proponendo nel contempo il proprio modo di essere banda e di fare musica, per poi rilassarsi in un mo-mento conviviale prima di fare ritorno a casa.Il Corpo Musicale Giovanni Colombo sta per aprire il nuovo anno dei Corsi di Musica, per

allievi di tutte le età e più avanti vi aspetta ai suoi prossimi concerti di Natale, domenica 11 dicembre a Lentate e domenica 18 di-cembre in Abbazia.L’invito, rivolto a tutti, è di conoscere, seguire e sostenere la banda: una società che ha ra-dici profonde nella storia sestese e che vuole guardare nel migliore dei modi al futuro!Informazioni: www.bandasestocalende.it.

“Bande in Piazza” 2016

D

una BeLLa StoRia SeSteSeUna storia iniziata tanti anni fa, durante il primo carnevale sestese. Un gruppo di amici che animano i carri allegorici, e che si definiscono “Fil de Fer Company”, alludendo forse ai lavori preparatori che si sobbarcano per allestire i carri. Un gruppo di spiritosi e volonterosi sestesi che iniziano a travestirsi per divertire il pubblico. Alcuni di loro suonano fisarmonica, ottoni e tam-buro. Il gruppo di amici cresce numerica-mente, si trasforma in “banda” che sfila a carnevale suonando per le vie di Sesto, con i più vari e sempre spiritosi costumi. Solo alcuni sanno suonare, gli altri fingo-no o strimpellano, equipaggiati con vecchi strumenti recuperati nei solai. Giungiamo al 1977, quando gli squinterna-ti amici si vestono tutti per la prima volta di abiti femminili, e, con sano umorismo, assumono il nome di “Banda di Stunaa”. Dopo di allora, con abbigliamenti diversi anno per anno, ma sempre femminili, e con dovizia di trucchi e di rossetti, la “Banda” ha rallegrato la nostra città, senza nulla chiede-re in cambio e senza contributi di denaro pubblico.Nel corso degli anni la banda si è esibita in numerose città in tutta Italia, e persino in paesi stranieri, in particolare in Costa Azzurra, chiamata a trasmettere la sua esuberanza e il suo colore e a far conoscere un briciolo di Sesto Calende. Nella nostra zona poi si è distinta nel portare un po’ di serena vitalità in tutte le case di ripo-so, centro handicappati, scuole ed asili. Insomma, non solo musi-ca, in cui dichiaratamente forse non eccelle, ma spettacolo, ilarità,

giocosità, voglia di vivere. E giungiamo a questo 2016. Abbiamo apprezzato in questi anni lo spirito goliardico di questi volonterosi, che sono stati una presenza allegra, vivace e divertente del folklore della nostra città. Domenica 24 luglio si sono ancora esibiti per le vie di Sesto e in piazza, riscuotendo i soliti applausi, ma abbiamo nel

contempo appreso che la “Banda” ha deciso di sciogliersi, un po’ per ragioni anagrafiche (gli animatori della Banda sono attivi da ol-tre quarant’anni) , un po’ per alcuni malintesi tra alcuni componenti. Questa notizia ci ha sorpreso ed addolorato. Senza di loro i carne-vali, le feste, l’estate sestese non saranno più gli stessi. Stiamo perdendo una parte di noi stessi. Cerchiamo tutti, col nostro affetto, di convincerli a ritrovare l’unità e la voglia di fare che ha fin qui sostenuto la nostra “Banda”, guidata e sostenuta con mai scemato spirito creativo e goliardico da personaggi istituzio-

nali quali Nildo Barisone, Sandro Moroni e Gianni De Micheli.Nella speranza di una rinascita che ci auguriamo possa scaturire da volonterosi che sappiano cogliere tale bellissima eredità, tutta la cit-tà esprime gratitudine ed affetto verso tutti coloro che hanno dato, negli anni, il loro fattivo contributo. Per chi volesse approfondire questo ritaglio di Storia Sestese, racco-mando il bel volume di Mario Varalli ed Elena Zeni dal titolo “Una bella Storia Sestese”, da cui sono estratte notizie e fotografie. Un rin-graziamento è dovuto a Gianfranco Girardi, per la sua costante pre-senza a documentare le esibizioni della “Banda” a Sesto Calende.

di Renzo Besozzi

24| Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016

I

0 Sesto Calende 3-2016.indd 24 23/10/16 22:34

Page 25: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

l 15 e 16 ottobre si è tenuta la II edizione di “SESTO DELLE GENTI”, una festa di popoli organizzata dal locale Comitato per la pace e la convivenza, con la collabora-

zione delle comunità straniere del territorio, di associazioni locali e provinciali e di singole persone, nel segno della condivisione: perché “da vicino nessuno è straniero”. L’iniziativa si è aperta sabato 15 alla Fondazio-ne Piatti con un incontro di riflessione “Co-noscere per accogliere”. Abbiamo ascoltato le esperienze di Giuseppe Cannarile, coman-dante di corvetta a Lampedusa, sull’organiz-zazione dell’accoglienza dei migranti sull’isola; di Giovanni Franchi, giornalista, sui suoi viaggi nei Balcani e Medioriente, terre di conflitti e di emigrazione e il racconto di vita di alcuni giovani migranti (18/19 anni) provenienti da Guinea e Mali. Tutta la giornata di domenica 16 ottobre si è svolta alla Marna, all’insegna della condivi-sione di momenti di vita e attività quotidiane: dal torneo di calcio tra squadre di diverse

origini e ruoli (forze dell’ordine, migranti, na-tivi italiani…), ai laboratori manuali e creativi per bambini e ragazzi; dall’ascolto di favole africane alla visita ai banchetti delle comunità straniere con scambio di informazioni su cul-ture e tradizioni per finire con il pomeriggio dedicato a musiche e danze dall’Africa e dal mondo, due linguaggi universali che da sem-pre funzionano come ponte interculturale. Anche quest’anno c’è stato un momento di preghiera/riflessione comunitaria a più voci, con la partecipazione dei rappresentanti di alcune delle religioni presenti sul territorio e il pranzo multietnico condiviso, occasione di scambio culturale, di sapori e ricette. La festa è stata realizzata proprio per arric-chire la reciproca conoscenza e imparare a convivere, superando ignoranze, diffidenze e paure che non aiutano a risolvere i problemi del nostro tempo. Con “Sesto delle Genti” n. 2 abbiamo volu-to confermare ciò in cui noi tutti crediamo a partire da diverse culture, fedi, sistemi di pen-

siero: la ricerca di maggiore giustizia, come base per costruire – nel nostro piccolo - la pace. Questo è stato nel corso del 2016 il filo conduttore del percorso di formazione alla pace, che abbiamo organizzato come Comitato in 5 incontri ispirati all’Enciclica di papa Francesco ed è il valore condiviso di riferimento per lavorare insieme a migliorare la convivenza anche a Sesto Calende. Grazie a tutte le associazioni, ai gruppi e alle persone che hanno contribuito e partecipa-to alla festa. Appuntamento al 2017!

Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016 |25

“Bande in Piazza” 2016

giocosità, voglia di vivere. E giungiamo a questo 2016. Abbiamo apprezzato in questi anni lo spirito goliardico di questi volonterosi, che sono stati una presenza allegra, vivace e divertente del folklore della nostra città. Domenica 24 luglio si sono ancora esibiti per le vie di Sesto e in piazza, riscuotendo i soliti applausi, ma abbiamo nel

contempo appreso che la “Banda” ha deciso di sciogliersi, un po’ per ragioni anagrafiche (gli animatori della Banda sono attivi da ol-tre quarant’anni) , un po’ per alcuni malintesi tra alcuni componenti. Questa notizia ci ha sorpreso ed addolorato. Senza di loro i carne-vali, le feste, l’estate sestese non saranno più gli stessi. Stiamo perdendo una parte di noi stessi. Cerchiamo tutti, col nostro affetto, di convincerli a ritrovare l’unità e la voglia di fare che ha fin qui sostenuto la nostra “Banda”, guidata e sostenuta con mai scemato spirito creativo e goliardico da personaggi istituzio-

nali quali Nildo Barisone, Sandro Moroni e Gianni De Micheli.Nella speranza di una rinascita che ci auguriamo possa scaturire da volonterosi che sappiano cogliere tale bellissima eredità, tutta la cit-tà esprime gratitudine ed affetto verso tutti coloro che hanno dato, negli anni, il loro fattivo contributo. Per chi volesse approfondire questo ritaglio di Storia Sestese, racco-mando il bel volume di Mario Varalli ed Elena Zeni dal titolo “Una bella Storia Sestese”, da cui sono estratte notizie e fotografie. Un rin-graziamento è dovuto a Gianfranco Girardi, per la sua costante pre-senza a documentare le esibizioni della “Banda” a Sesto Calende.

L’Associazione Lisanza 1927 nasce nel febbraio 2014 per volontà dei membri del precedente Comitato di Quartiere di Lisanza (attivo dal 2010 al 2014) e di alcuni cittadini della frazione. L’associazione non segue alcuna corrente politica ed è il frutto della passione di un gruppo di ragazzi per la propria frazione.Dopo 5 anni di attività si è voluto dare continuità al percorso si-gnificativo del Comitato, indubbiamente impegnativo ma ripagato dal successo di molti progetti come il parco giochi, gli eventi orga-nizzati e tanto altro ancora.L’obiettivo di Lisanza 1927 è di tenere viva la frazione promuo-vendo e valorizzando il territorio e favorendo iniziative di promo-zione sociale con una serie di eventi distribuiti nell’arco dell’anno. Il ricavato degli eventi, oltre a coprire le spese organizzative, è in-teramente devoluto a supporto di attività locali della frazione di Lisanza quali scuola, asilo ecc.Tra gli eventi che vengono organizzati ogni anno vogliamo ricor-dare la tradizionale salamellata di luglio, che rimane per tutti noi la festa di riferimento, la castagnata di ottobre, l’allestimento del presepe di Natale con merenda in piazza, la festa della scuola elementare in giugno e l’allestimento del carro allegorico per il Carnevale.Come tutti i Rioni Sestesi, anche Lisanza partecipa con molta pas-sione e purtroppo scarsi risultati al Palio Sestese. L’impegno però

non manca e prima o poi siamo sicuri che arriverranno anche i tanto sospirati risultati.Tutto questo è possibile innanzitutto grazie alla partecipazione della popolazione che tiene vivi i vari eventi, ma soprattutto grazie al volontariato ed alla passione dei ragazzi che collaborano con grandissimo impegno all’organizzazione delle manifestazioni. Per questo motivo Lisanza 1927 è sempre alla ricerca di volontari che possano dedicare un po’ del loro tempo libero alla comunità, in modo da garantire la continuità delle iniziative che negli ultimi anni hanno non solo contribuito a piacevoli momenti di svago e di aggregazione per la popolazione, ma fornito aiuti concreti a diverse realtà locali.

A cura dell’Associazione Lisanza 1927

Salamellata a Lisanza

Sesto delle genti, Sesto dei popoli

IA cura del Comitato per la pace e la convivenza di Sesto Calende

0 Sesto Calende 3-2016.indd 25 23/10/16 22:34

Page 26: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

Nello scorso numero di questa rubrica abbia-mo conosciuto la dott. Loredana Gatto, medi-co chirurgo specializzata in chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva. In questo articolo la Dott.ssa risponderà ad alcune domande, per darci diverse indicazioni su come prenderci cura della nostra pelle dopo le vacanze estive.

Il sole dell’estate può compromettere l’ela-sticità e la salute della pelle del viso?Assolutamente sì: il sole, il vento, il sale e le alte temperature aggrediscono la pelle nonostante tutte le nostre precau-zioni. A fine estate l’abbronzatura se ne va e quello che rimane è una pelle spenta ed opaca, possono presentarsi macchie solari, rughe, cheratosi o peg-gio fotoaging (vedi nella foto l’invec-chiamento della pelle a sinistra). Gli agenti atmosferici provocano alla nostra pelle la perdita di quell’equilibrio che le permetteva di star bene e rige-nerarsi, è quindi necessario aiutarla a ri-stabilire l’equilibrio e il benessere, onde evitare un invecchiamento precoce. Dal punto di vista medico poi bisogna ricor-dare che il ripetuto danneggiamento della pelle, nei casi più estremi favorisce la comparsa di tumori cutanei.

Al rientro dalle vacanze come possiamo in-tervenire per rimediare ai danni del sole? Diverse sono le soluzioni che possiamo attuare, i peeling permettono di elimi-nare lo strato di pelle danneggiata dal sole e le piccole macchie superficiali, in altri casi possiamo usare il laser co2 frazionato che determina l’esfoliazione della pelle danneggiata e stimola la ri-generazione cellulare.Possiamo nutrire la pelle con la biosti-molazione, mediante iniezioni intrader-miche di amminoacidi, proteine e acido ialuronico.

• Quali sono gli strumenti di medicina esteti-ca che oggi abbiamo a disposizione per com-battere i segni del tempo sul nostro viso?Possiamo nutrire e stimolare la pelle mediante tecniche di biostimolazione e bioristrutturazione come il needling, il dermapen o il prophilo.Nel caso di rughe più marcate ci ven-

gono in aiuto i filler a base di acido ialuronico e il botox che permettono di riempire e attenuare le rughe, con risultati sempre molto naturali; i vari la-ser, con tecnologie e funzioni differenti, permettono di correggere gli ineste-tismi e favoriscono il ringiovanimento cellulare. Tanti sono i trattamenti offerti dalla medicina estetica per soddisfare le richieste dei vari pazienti, il giusto trat-tamento però va scelto in sinergia con il medico al fine di ottenere il miglior risultato senza spendere soldi inutil-mente. La mano del bravo chirurgo pla-stico non si deve vedere, la gente deve pensare che stai bene, non che ti sei “rifatta”.

La chirurgia plastica può essere evitata ricor-rendo a trattamenti di medicina estetica?Oggi il ricorso a lifting del viso e del collo è notevolmente diminuito proprio perché la medicina estetica ci permette di mantenere la nostra pelle curata e idratata. Se si riesce ad avere un po’ di costanza e regolarità non sono neces-sari trattamenti invasivi, basta un giusto programma calibrato sul singolo pa-ziente. Per ottenere un buon risultato in molti casi sono sufficienti uno o due trattamenti all’anno a cui si possono aggiungere poche attenzioni e i consi-gli che il chirurgo plastico può dare in termini di cosmetici domiciliari.Qual è l’età in cui compaiono i primi sinto-mi di invecchiamento cutaneo? Quando è il caso di sottoporsi a una visita specialistica?I primi segni di invecchiamento cutaneo compaiono già dopo i trent’anni ma ce ne accorgiamo intorno ai quaranta. In linea teorica è quello il momento giu-sto per iniziare perché a quell’età basta veramente poco per tornare ad essere in ordine e poi mantenere una buona

forma. In generale però ritengo che il momento giusto sia quando ognuno di noi ne sente la necessità, questo per-ché l’invecchiamento non è una malat-tia che va curata tempestivamente ed è giusto che ciascuno decida liberamente quando è il momento di prendersi cura di sé. Personalmente ho pazienti di tut-te le età dai 25 a 90 anni!

Dopo le terapie cosa consiglia giornalmente ai pazienti per mantenere i risultati ottenuti?I risultati ottenuti sono stabili nel tempo ma buona igiene e cura quotidiana aiu-tano. Io consiglio sempre dei prodotti cosmetici che hanno un buon rapporto qualità/prezzo, si tratta di creme che si comprano in farmacia e solitamen-te non sono molto pubblicizzate, per questo costano poco nonostante diano ottimi risultati. Nei casi in cui non esista un prodotto specifico prescrivo delle preparazioni galeniche, delle creme che il farmacista stesso può preparare su mia indicazione e che sono quindi adat-te alla necessità del singolo paziente.

Quali sono le novità della medicina estetica per il trattamento del viso?In questo campo le novità sono mol-tissime e anche noi medici veniamo chiamati a valutare assieme ai nostri pazienti i nuovi prodotti che vengono messi in commercio. Una novità assolu-ta è il Prophilo che è un acido ialuronico che ha un doppio effetto, idratante e rimodellante: da un lato idrata profon-damente la pelle facendola apparire più lucida e levigata, dall’altra tonifica e ri-modella la pelle agendo sulle lassità e sulle depressioni cutanee; il risultato è un leggero effetto lifting molto bello e molto naturale.

Sole, amico-nemico della nostra pelle

dott.SSa loredana gattoD

ott.s

sa L

ored

ana

Gat

toComuniCazione PubbliCitaria

26| Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016

da sinistra, prima, durante e dopo l’applicazione del dispositivo di allineamento dei dentimilano - Piazza Caiazzo, 1

Sesto Calende - via Piave, 70

[email protected]

Attualmente, nello studio Mydentist operano quattro collaboratori, laureati in Odontoiatria e Protesi den-taria, due assistenti alla poltrona ed un assistente amministrativo. La Dott.ssa Alessandra Ca-fagna, Odontoiatra specia-lizzata in Ortognatodonzia e Funzione Masticatoria, si occupa di ortodonzia con pazienti in età pediatrica e adulta; è certificata In-visalign, il primo metodo riconosciuto che utilizza mascherine estetiche per l’allineamento dentale.

0 Sesto Calende 3-2016.indd 26 23/10/16 22:34

Page 27: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

Chi è uno specialista in ortodonzia? Lo specialista in ortodonzia (o semplicemente l’orto-dontista) è un dentista che, dopo la laurea in odon-toiatria (6 anni), ha conseguito una ulteriore specia-lizzazione della durata di 3 anni in ortognatodonzia e funzione masticatoria. Di cosa si occupa l’ortodonzia? L’ortognatodonzia è quella branca dell’odontoiatria che letteralmente significa “denti (odon) e ossa ma-scellari (gnatios) dritte (ortos)”. Si occupa dunque dell’allineamento dentale e della correzione delle malocclusioni dentali e delle disarmonie scheletriche (ad esempio un palato stretto) allo scopo di ottenere una corretta funzionalità masticatoria ed un’ottima-le estetica del sorriso. Lo specialista in ortodonzia di norma si dedica esclusivamente a questa singola branca garantendo un elevato standard di qualità.A che età è consigliabile effettuare una prima visita da un ortodontista? A partire dai 6 anni, l’età in cui solitamente i piccoli pazienti iniziano a permutare i primi denti da latte, sarebbe buona norma effettuare una prima visita dall’ortodontista, che sarà in grado di diagnosticare eventuali problematiche e di individuare il timing più corretto di intervento.Qual è il vantaggio di fare un trattamento or-todontico all’età di 6-7 anni? Il vantaggio è duplice. In primo luogo, a quell’età le ossa mascellari sono ancora immature ed in fase di crescita e le suture non ancora ossificate. Per questo motivo si possono correggere efficacemente maloc-clusioni difficilmente trattabili da adulto, quando la maturazione ossea è completata (ad esempio una contrazione del palato, uno scivolamento mandi-bolare o un iposviluppo del mascellare superiore); è possibile eliminare le abitudini viziate (ad es il succhiamento del dito, la deglutizione atipica o la respirazione orale) e creare le migliori condizioni di spazio in arcata affinché i denti permanenti possano erompere in posizione corretta. Questa prima fase di trattamento prende il nome di terapia intercetti-va, perché intercetta e corregge precocemente delle malocclusioni normalizzando il pattern di crescita del bambino e creando le condizioni migliori di eruzione

dentaria. La terapia precoce, dunque, semplifica e ri-duce l’entità della seconda fase di trattamento, cioè quella che avviene nel paziente adolescente (12-13 anni) e che ha lo scopo di allineare i denti in arcata, ottenere un’occlusione corretta e fornire un’estetica adeguata. Il secondo motivo è che solitamente viene effettuata con apparecchiature fisse incollate sui den-ti da latte senza toccare i denti permanenti, e, di base, ha una durata variabile tra i 12-18 mesi.Quindi i denti da latte sono più importanti di quel che si pensi?Esattamente. È molto importante informare i genito-ri sull’importanza di mantenere sani i denti da latte. Spesso infatti vi è la convinzione che, anche se cariati, non vale la pena curarli, ma piuttosto estrarli perché poi verranno persi da soli. In realtà questo è un gros-so errore, perché, oltre alla possibilità di provocare una sintomatologia dolorosa in caso di carie profon-da (anche i denti da latte hanno una parte “viva”, la polpa, che contiene terminazioni nervose simili a quelle dei denti permanenti), fungono anche da importantissimi mantenitori di spazio per l’eruzione dei denti permanenti. Questo significa che, in caso di estrazione troppo precoce del dente da latte (ad esempio per carie), il corrispondente dente perma-nente potrebbe non riuscire a trovare lo spazio per erompere in arcata. Inoltre, denti da latte sani pos-sono essere utilizzati e sfruttati come ancoraggio per applicare le apparecchiature ortodontiche (ad esem-pio un espansore del palato).E in un paziente adulto che vuole avere i denti allineati che soluzioni ci sono?Al contrario di quanto si pensi, anche nel paziente adulto è possibile spostare e allineare i denti. Oggi le moderne tecnologie consentono di fare dei trat-tamenti invisibili e poco invasivi che sono in grado di sostituire il classico apparecchio metallico esterno. In questo modo si può consentire ad un paziente adulto di allineare i denti e migliorare l’estetica del sorriso senza che nessuno se ne accorga e senza avere ri-percussioni sulla propria vita personale e lavorativa. Si tratta di dispositivi fissi molto sottili incollati sulla superficie interna del dente (apparecchio linguale) o di mascherine invisibili quali Invisalign.

COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA

Mydentist di Ydent Odontoiatria srlVia Cavour 43 SESTO CALENDE (VA) Tel. 0331 919624 - 334 9404550Email: [email protected]: www.my-dentist.itFacebook: MYDENTIST ODONTOIATRIA

Della Dott.ssa Alessandra Cafagna, Odontoiatra specialista in Ortodonzia

Dott.ssa Alessandra Cafagna

Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016 |27

forma. In generale però ritengo che il momento giusto sia quando ognuno di noi ne sente la necessità, questo per-ché l’invecchiamento non è una malat-tia che va curata tempestivamente ed è giusto che ciascuno decida liberamente quando è il momento di prendersi cura di sé. Personalmente ho pazienti di tut-te le età dai 25 a 90 anni!

Dopo le terapie cosa consiglia giornalmente ai pazienti per mantenere i risultati ottenuti?I risultati ottenuti sono stabili nel tempo ma buona igiene e cura quotidiana aiu-tano. Io consiglio sempre dei prodotti cosmetici che hanno un buon rapporto qualità/prezzo, si tratta di creme che si comprano in farmacia e solitamen-te non sono molto pubblicizzate, per questo costano poco nonostante diano ottimi risultati. Nei casi in cui non esista un prodotto specifico prescrivo delle preparazioni galeniche, delle creme che il farmacista stesso può preparare su mia indicazione e che sono quindi adat-te alla necessità del singolo paziente.

Quali sono le novità della medicina estetica per il trattamento del viso?In questo campo le novità sono mol-tissime e anche noi medici veniamo chiamati a valutare assieme ai nostri pazienti i nuovi prodotti che vengono messi in commercio. Una novità assolu-ta è il Prophilo che è un acido ialuronico che ha un doppio effetto, idratante e rimodellante: da un lato idrata profon-damente la pelle facendola apparire più lucida e levigata, dall’altra tonifica e ri-modella la pelle agendo sulle lassità e sulle depressioni cutanee; il risultato è un leggero effetto lifting molto bello e molto naturale.

Sole, amico-nemico della nostra pelle Ortodonzia: i consigli della specialista

da sinistra, prima, durante e dopo l’applicazione del dispositivo di allineamento dei dentimilano - Piazza Caiazzo, 1

Sesto Calende - via Piave, 70

[email protected]

Attualmente, nello studio Mydentist operano quattro collaboratori, laureati in Odontoiatria e Protesi den-taria, due assistenti alla poltrona ed un assistente amministrativo. La Dott.ssa Alessandra Ca-fagna, Odontoiatra specia-lizzata in Ortognatodonzia e Funzione Masticatoria, si occupa di ortodonzia con pazienti in età pediatrica e adulta; è certificata In-visalign, il primo metodo riconosciuto che utilizza mascherine estetiche per l’allineamento dentale.

0 Sesto Calende 3-2016.indd 27 23/10/16 22:34

Page 28: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

n uomo, un imprenditore con un piz-zico di lungimiranza in più. Bernardo Caprotti, nato nel 1925, dopo varie esperienze nell’industria tessile in Ita-

lia e negli Stati Uniti, dal 1957 inizia ad occupar-si di supermercati, che in quegli anni cominciano a vedersi nelle grandi città e, dal 1965, intuendo la potenzialità del settore, si dedica completa-mente a questo, e fonda la ESSELUNGA. Di gran lunga la più attiva azienda del settore in Italia, nonostante le molte difficoltà di natura burocra-tica che la ostacolano, Esselunga continua a cre-scere negli anni, persino in questi ultimi di crisi, quando i concorrenti vanno in perdita. La filoso-

fia che sostiene Esselunga è la qualità dei pro-dotti trattati, e questa scelta meritoria contribui-sce alla sua crescita continua. Il Caprotti è morto lo scorso 30 settembre, a 91 anni presso la Casa di Cura Capitanio di Milano. Sesto Calende non può che ricordarlo con riconoscenza. Dopo anni di totale abbandono della centrale area della ex-vetreria, divenuta regno di ratti e di zanzare, solo Caprotti ha avuto la forza di acquistare l’area e di riqualificarla, persino bonificando il terreno da inquinanti industriali precedenti, realizzando, con un iter burocratico durato oltre 15 anni (e ancora non concluso) il nuovo supermercato. Assieme a questo ha eseguito a sue spese im-

portanti opere di urbanizzazione, strade, rotonde, piazza della sta-zione, parcheggi, nuovo letto del torrente Lenza, giardinetti fioriti, rendendo Sesto Calende decisamente più bella.Quando si sarà definitivamente concluso l’iter burocratico, Sesto Calende potrà disporre delle somme necessarie alla definitiva soluzione del problema della nuova Marna e della riqualifica-zione degli spazi tra la piazza Cesare da Sesto e il ponte. Grazie di cuore, Bernardo Caprotti, da parte di un cittadino amante della sua città.

28| Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016

di Francesca Minchiotti, Commissione Cesare da Sesto

La Commissione Cesare da Sesto dal 6 al 16 ottobre ha organizzato, nello Spazio Cesare da Sesto e presso l’ex supermercato Bottegone, un’interes-sante mostra collettiva intitolata Lo spazio non è un animale domestico - sguardi su Lucio Fontana in cui sono stati esposti 20 disegni di Lucio Fontana della collezione Crippa, alcune opere di Samuele Arcangioli, Vittorio D’Ambros, Stella Ranza e Angelo Zilio e fotografie di Roberto Molinari. Chi non l’avesse potuta vedere può chiedere il catalogo in Biblioteca.

di Renzo Besozzi

iL GioCo deLLa LiBeRtà

U

Bernardo Caprotti e la sua creatura

0 Sesto Calende 3-2016.indd 28 23/10/16 22:34

Page 29: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016 |29

l 3 settembre l’ANPI di Sesto ha pre-senziato alla consegna della medaglia della Liberazione da parte del Ministe-ro della Difesa agli ultimi resistenti se-

stesi. La cerimonia si è tenuta all’università dell’Insubria di Varese ed è stata organizza-ta dalla prefettura di Varese in collabora-zione con Anpi Comitato Provinciale.Il riconoscimento, assegnato dal Presidente della Repubblica e concesso per la prima volta lo scorso anno in occasione della ri-correnza del 70° anniversario della Guerra di Liberazione e della Resistenza, è finaliz-zato a ricordare l’impegno, spesso a rischio della propria vita, di uomini e donne per affermare i principi di libertà e indipenden-za sui quali si fondano la Repubblica e la Costituzione, con l’intento di trasmetterne i relativi valori alle nuove generazioni.I premiati sestesi sono stati:luigi beSozzi, partigiano combattente, Div. Garibaldi-Valsesia-Valdossola, più volte sindaco di Sesto Calende amilCare bertolaSo, partigiano combattente, 2a Div. Garibaldi-Redi-Val-dossola

franCo Carabelli, partigiano 2a Div. Garibaldi-Redi-Valdossola, che partecipò allo sminamento della galleria del Sempio-ne (deceduto)Silvio CaSale, che dopo l’8 settembre 1943 aderì alle forze partigiane jugoslave (deceduto)erneSto griS, partigiano G.A.P. Brigata Walter Marcobigiovanni guerroni, militare non aderì alla RSI e fu deportato in campo di concentramento (deceduto)aderito marangon, Carabiniere in

località montana si unì ai partigianiantonio fornaSa, partigiano com-battente, Div. Garemi Brig. Stella batt. Leo distac. Ceccongiovanni SCaiola, partigiano Brigata Garibaldi ValsesiaPer i deceduti la medaglia è stata ritirata dai parenti. A questa medaglia si accompa-gni il rispetto ed il ringraziamento dell’in-tera comunità sestese perché si tratta di uomini che hanno contribuito a ridare la libertà e la democrazia alla nostra città ed al nostro Paese.

Premiati con la Medaglia della Liberazionedi Barbara Mercalli

Le motivazioni alla base del gruppo, formato da oltre 80 famiglie, sono di fare buoni ac-quisti per sostenere un’economia più umana, cioè più vicina alle esigenze reali dell’uomo e dell’ambiente. L’obiettivo è formare un’etica del consumare basata sul concetto di giu-stizia e solidarietà, che unisce le persone e porta alla condivisione di valori.Martedì 4 ottobre, presso La Marna, davanti ad un folto pubblico, sono stati proiettati e commentati dal regista Tomas Torelli alcuni spezzoni dei suoi film-documentario “Un Altro Mondo” e “Food ReLOVution”. Si è parlato di armonia tra gli esseri umani e rispetto per la natura, di fare scelte più consapevole riguardo l’alimentazione considerando gli impatti sulla salute, sulla fame nel mondo, sull’ambiente e

non da ultimo sul benessere degli animali. Venerdì 7 ottobre Francesca Forno, sociologa docente presso l’Università degli studi di Ber-gamo e fondatrice dell’Osservatorio CORES (osservatorio su consumi, reti e pratiche di economie sostenibili), ha parlato di consumo critico e di cosa è possibile fare come cittadini per sostenere un’economia solidale.Infine domenica 9 ottobre, presso La Marna, la settimana ha avuto il suo culmine e conclu-sione con una serie di proposte diversificate per ragazzi ed adulti: dal laboratorio sul riciclo a quello di manutenzione delle biciclette cura-ti da Riciclofficina della coop. L’Aquilone, fino alla sessione di Biodanza per gli adulti, con Concetta Sciglitano. La Biodanza è uno stru-mento di trasformazione sociale per ritrovare

nelle relazioni umane, l’autenticità, la solida-rietà, la coscienza etica e il rispetto per la vita. Nel tardo pomeriggio Luisa Del Bianco, die-tologa e naturopata, ha invece parlato di prevenzione attraverso una sana ed equili-brata alimentazione, spiegando le proprietà dei vari cereali integrali, con tanti consigli su come utilizzarli.A conclusione sono stati offerti assaggi di piatti a base di cereali preparati dalle donne dell’associazione “Oltre le porte”, da anni punto di riferimento a Sesto Calende per l’in-tegrazione di donne immigrate.L’iniziativa, oltre al patrocinio del Comune di Sesto Calende, ha ricevuto il sostegno di AEQUOS, cooperativa di G.A.S. lombardi per Acquisti Equo Sostenibili e Solidali.

nuoVi StiLi di Vita PeR un Mondo MiGLioRe

A cura di Barbara Mercalli e di GASsesto

GASsesto ha festeggiato a ottobre il decennale dalla sua nascita, in occasione della “Terza settimana della spesa consapevole”

I

0 Sesto Calende 3-2016.indd 29 23/10/16 22:34

Page 30: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

di Enrico Crenna - illustrazione di Manuela Favaron

La Rosina, che la gira sempar da chi e da là in televisiun, un sira la vet un dutur cun sü i ugià e cut al barbun.Mi a runfavi, ma le, dopu des minüt che l’ha guardà,ma disvegia par fam sintì chel che sto dutur l’è adre a cüntà:

- Per mantenersi sani e in forma è tutta questione di osservare una corretta e salutare alimentazione; poi, per conoscere la compatibilità alimentare anche il gruppo sanguigno bisogna considerare!

Sempar in televisiun, ma un’altra voltasto dutur l’hai fai andà anca a Porta a Porta.Ma par savè cume cüsinà e qual è al mangià curetIa Rosina a la gà cumperà anca un so libret.

Niente pane e pasta, via glutine, maiale formaggi e latticiniaboliti i pomodori e arance, niente birra e limitare i vini!In dalla nostra cusina l’e cume se füdes arrivà la rivolüziun, ades a sa mangia mangia da can e in sparì tüt i rop bun.

Quinoa, grano saraceno, meza scigula, zicoria e ris buì tacchino ai ferri e tri foi d’insalata, a scena o a mezdì.Latte di mandorle, dü öv alla coc, e un kiwi a culaziun.Da quand sunt a dieta, ho già fai tri büs in dala zenta di calzun.

Dopu un po’ da temp ho rifai i analisi dal sang e novità:la pressiun valta, colesterolo e trigliceridi a sin nurmalizzà.La Rosina, la diseva che in let a sevi diventà cume un fradelades, dopu tri mes da dieta, quasi funziuna anca al penel!

Ogni dì ma tuca andà in sula bilancia par vet se sun calà,ogni mes un chilo in meno, altrimenti la ma fa anca digünà!La panscia a l’e andaia via, ma puvaret a quel che gà tuca,vuraria mangià un quei cos da bun, invece in gran sgiaf alla buca!

l’angolo della PoeSia dialettale

iao Pepin, è un po’ di tempo che non ti fai sentire, ma ti trovo bene, mi sembri in forma. Hai perso an-che quella pancetta che avevi mes-

so su, soprattutto negli ultimi anni, da quando sei in pensione!Ma come hai fatto? Dai, andiamo al bar che ti offro un caffè, così mi racconti.

E no! Risponde il Pepin, il caffè non lo devo più bere e nemmeno il bianchino che a metà mattina ci faceva da aperitivo. Adesso sono a dieta e se sgarro sono guai. Mia moglie, la Rosina, si arrabbia moltissimo e quando si arrabbia è capace di farmi saltare il pranzo, imponendomi il digiuno terapeutico! Tutta colpa di quel dottore con barba e baffi

che è comparso in televisione e che le ha messo in mente la dieta dei gruppi sanguigni! Ma! È anche vero che sto meglio, ho perso la pancia e quando vado a cercare i funghi cammino senza affaticarmi eccessivamente, però . . . . . Ma dai Pepin, raccontami e non essere triste!

La dieta

C

30| Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016

0 Sesto Calende 3-2016.indd 30 23/10/16 22:34

Page 31: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

Sesto Calende i nformazioni | ottobre 2016 |31

MOTIVO dI ORgOglIOIl nostro concittadino Mauro Crenna, kayakista in forze al Circolo Sestese Canoa e Kayak, ha partecipato ai Gio-

chi Olimpici di Rio 2016 nella nazionale italiana; con lui anche Giulio Dressino,

non più in forze al CSCK ma da lì proveniente.Consentitemi quindi esprimere tutto l’orgoglio di citta-dino per l’impresa dei “nostri” due atleti che con anni di duro lavoro hanno raggiunto un tale traguardo, auguran-dogli ancora numerosi successi.È doveroso ringraziare anche tutte le persone che si dedicano con passione e sacrificio personale alla colti-vazione dei giovani talenti. Ciò non vale solamente per il CSCK ma è esteso a tutte le società sportive del ter-ritorio che, soprattutto nel caso degli sport considerati “minori”, contribuiscono fattivamente alla formazione dei nostri giovani pur fra mille difficoltà.La partecipazione ai Giochi Olimpici è motivo di orgo-glio ma anche la prova che l’impegno, la dedizione e la tenacia portano ottimi frutti che i nostri ragazzi, se ben guidati, sono pronti a raccogliere.Ringrazio quindi Mauro Crenna e tutto il CSCK (Presi-dente, allenatori, sostenitori a vario titolo) per l’ottimo esempio fornito alla cittadinanza e per averci permesso di sentirci orgogliosi, di loro e di essere sestesi.

Con il Consiglio comunale del 13 ottobre è stato final-mente ratificato l’accordo tra la Città di Sesto Calende e AGES compagnia concessionaria del servizio di fornitura gas metano; ciò ha comportato un importante risulta-to economico per le casse comunali. Oltre 3.000.000 di euro d’incasso (3.185.360 €, per essere precisi, già dedot-te le somme da riconoscere al concessionario) sono una cifra ragguardevole.Con questo conclusivo passaggio consigliare, si risolve una partita aperta da molti anni. Varie amministrazioni di diverso colore si sono avvicendate ma la vertenza si è sempre più aggrovigliata. All’inizio del primo mandato Colombo era perfino difficoltoso far entrare le parti nel-la stessa stanza. Dopo sette anni di costante lavoro e con la sostituzione dei consulenti del Comune la situazione si è sbloccata, e finalmente è stata risolta.

Raffaele BertonaRaffaele Bertona, Capogruppo

di Enrico Crenna - illustrazione di Manuela Favaron

l’angolo della PoeSia dialettale

Il TEMPO dEI cAMbIAMENTI Nel pieno di una tradizione politica che vuole con-solidare il potere per sé, cosa alquanto diversa dall’amministrare per il bene di tutti, dopo due anni di inerzia e interventi ridotti al lumicino (in molti di

voi si sono accorti dell’erba alta a sfiorare il metro sui bordi strada), dopo essersi aumentati lo stipendio (€

36.000 annui), finalmente cominciamo a vedere un qualche opera, in primis la palestra ristrutturata della scuola media Bassetti, ancora poco per poter giustificare l’aumento del prelievo annuo dalle tasche dei sestesi (€ 600.000 solo di aliquota IRPEF).Siamo di fronte ad un momento molto importante per il nostro paese: da qui a breve si chiuderanno due vertenze molto importanti e le conseguenze segneranno il futuro di questo paese. Il lungo Iter legato alla vendita del com-parto Vetreria ad Esselunga con la cessione dei parcheggi, del vecchio forno e la concessione della grande distribuzione (800 mq in più di supermercato in aggiunta ai 2.000 mq del vecchio forno). Anche il contenzioso con AGES volge al termine e dopo 6 anni di mancato incasso del canone (da noi più volte sollecitato) entreranno nelle casse comunali € 6.000.000, un’occasione unica visti i tempi per la nostra economia, per il sociale, per la cultura, per lo sport, per le infrastrutture del nostro paese (strade, fognatura, acqua etc.), per la prevenzione ambientale.In campagna elettorale ci siamo battuti per la decentralizzazione degli in-vestimenti, per l’attenzione alle periferie, ha vinto la lega con la sua visione centralizzata. Noi siamo concordi nel dare al nostro paese un lido di qualità dotato di una spiaggia servita e una sede dignitosa per la canoa. Crediamo sia difficile far coesistere nello stesso luogo anche un salone della dimensione dell’attuale Marna con palestra CAI annessa. I nostri dubbi sono già stati in parte accolti dall’amministrazione che ha cominciato a valutare l’ipotesi

di costruire la nuova Marna con parcheggi interrati nello spazio dell’attuale piazzale Rovelli, tra il ponte e il Sempione. Crediamo che anche questa ipotesi sia deleteria, temiamo l’apertura di un cantiere molto lungo e difficoltoso visto il terreno sul quale si andrà a intervenire, la sfida potrebbe portare alla classica costruzione faraonica, una cattedrale nel deserto, oppure una solu-zione di compromesso che finisca con lo scontentare tutti. Ebbene visto che Regione Lombardia finanzierà con € 1.500.000 l’opera di ristrutturazione del lido, soldi con i quali sarà possibile costruire una pista ciclabile fino al parco Europa, perché non cercare proprio in questo luogo un’altra progettualità dove portare la Marna, con le sue attività sociali, culturali, penso al campus alle feste della scuola, alle serate di musica e cultura in un anfiteatro naturale. Il parco Europa rappresenta una storia nata prima della Marna, anzi, che l’ha generata essendo la prima sede della SIAI, completando la ristrutturazione dei capannoni si può dare un nuovo futuro a Sesto. La Provincia proprietaria dello spazio al 50% con il Comune di Sesto sarà costretta per legge a lasciare la sua quota, uno spazio così grande e importante gestito dall’amministrazio-ne può diventare un’occasione unica per dare una nuova sede non solo alla Marna (nel capannone già funzionante) ma anche alla Protezione Civile, al parco del Ticino, che potrebbero insediarsi nel capannone ristrutturato con i soldi risparmiati dall’investimento in centro. In pratica con gli stessi soldi Sesto potrebbe dotarsi di due centri importanti, uno sul fiume e uno sul lago. Noi accettiamo la sfida che la maggioranza ci lancia e siamo pronti a rilanciare questa battaglia sul piano delle idee, dei progetti e dei costi.Grandi sfide ci attendono, oggi ci ritroviamo a riportare il lido più vicino a quello che era in origine prima dell’intervento fascista. Impariamo dunque a non ripetere gli stessi errori, non dobbiamo condizionare le generazioni future con scelte legate ad affermazioni personali pensando solo al presente, evitiamo gli interessi di parte e cerchiamo di avere una visione che guardi al futuro, sarà più facile per chi verrà dopo di noi goderne il risultato.

gruppi cOnsiLiari Questa pagina ospita il contributo dei Gruppi presenti nel Consiglio Co-munale. I testi sono pubblicati così come sono stati inviati alla redazione ed i singoli Gruppi si assumono la responsabilità di quanto da loro scritto

0 Sesto Calende 3-2016.indd 31 23/10/16 22:34

Page 32: SESTO CALENDE...sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. Considerato che il premier utilizza tutte le tribune - italia-ne e estere, anche in contesti istituzionali

0 Sesto Calende 3-2016.indd 32 23/10/16 22:34