settembre 2011 club alpino italiano · numero 9 - settembre 2011 - mensile - poste italiane s.p.a...

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ISSN 1590-7716 NOTIZIARIO MENSILE SETTEMBRE 2011 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO La grande iniziativa del CAI a Bergamo ha coinvolto un migliaio di appassionati nel quadro delle celebrazioni per il 150° anniversario della Repubblica 150 VETTE PER UNIRE L’ITALIA CIRCOLARI Varato il Tariffario per i rifugi del CAI nel 2012 Numero 9 - Settembre 2011 - Mensile - Poste Italiane S.p.a – Sped. in A.P. – D. L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art. 1 comma 1 DCB Milano - La Rivista del Club Alpino Italiano - Lo Scarpone Scattata nelle Orobie da Paolo Valoti il 10 luglio, la bella immagine con il tricolore e il simbolo dell’iniziativa “150 vette per l’Italia” realizzata dalla Sezione di Bergamo ha come sfondo la cima dei Corni del Negrino, 2310 m. INCONTRI Martini premia il presidente dell’Alpine club SONDAGGIO Alpinismo e libertà: rischiare è un diritto?

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Page 1: SETTEMBRE 2011 CLUB ALPINO ITALIANO · Numero 9 - Settembre 2011 - Mensile - Poste Italiane S.p.a – Sped.in A.P.– D.L.353/03 (conv.in L.27/02/04 n°46) art.1 comma 1 DCB Milano

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NOTIZIARIO MENSILE SETTEMBRE 2011 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO

La grande iniziativa del CAIa Bergamo ha coinvolto unmigliaio di appassionati nelquadro delle celebrazioniper il 150° anniversariodella Repubblica

150 VETTE PER UNIREL’ITALIA

CIRCOLARIVarato il Tariffario per i rifugi del CAI nel 2012

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Scattata nelle Orobie daPaolo Valoti il 10 luglio,la bella immagine con iltricolore e il simbolodell’iniziativa “150 vetteper l’Italia” realizzata dallaSezione di Bergamo hacome sfondo la cima deiCorni del Negrino, 2310 m.

INCONTRIMartini premia il presidente dell’Alpine club

SONDAGGIOAlpinismo elibertà: rischiare è un diritto?

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Dolomiti-Alta via n°1

1:25 000Carta

Allegato a Meridiani Montagne N° 50 - Direttore Responsabile Marco Albino Ferrari - Errestampa (Orio al Serio - BG)

▲ Con la descrizione delle 12 tappe, dalla Val Pusteria a Belluno ▲ Tutti i rifugi e i numeri utili

1:25 000Carta

Allegato a Meridiani Montagne N° 52 - Direttore Responsabile Marco Albino Ferrari - Errestampa (Orio al Serio - BG)

▲ Sentieri, itinerari di scialpinismo e il Mountain & Garda Bike, grande anello di oltre 200 chilometri ▲ Tutti i rifugi e i numeri utili

Valle del Sarca

La cartina della Valle del Sarca• Sentieri, itinerari di scialpinismo e il Mountain & Garda Bike, grande anello di oltre 200 chilometri.• Tutti i rifugi e i numeri utili

Valle del SarcaNella “Valle della Luce”

Dalle acque del Lago di Garda ai bastioni rocciosi vicino a Trento

In viaggio nell’Outdoor park, tra falesie, sentieri, vie ferrate e grandi pareti.

IN REGALO LA CARTINA INEDITA

PAG MONT SARCA X SCARPONE SETTEMBRE 2011-2.indd 1 27/07/11 09.37

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LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011 - 3

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 184 del 2.7.1948 - Iscrizione al RegistroNazionale della Stampa con il n.01188 vol. 12, foglio 697 in data 10.5.1984

Lo Scarpone è stato fondato nel 1931 da Gaspare Pasini

La redazione accetta articoli, possibilmente succinti, compatibilmente con lospazio, riservandosi ogni decisione sul momento e la forma della pubblicazione.Il materiale da pubblicar e deve essere in r edazione, possibilmente per post aelettronica o con supporti informatici, entro l’ultimo giorno del mese.

Club Alpino Italiano fondato nel 1863319.056 soci (fine dicembre 2010)

Presidente generale: Umberto Martini

Vicepresidenti generali: Ettore Borsetti, Goffredo Sottile, Vincenzo Torti

Componente del Comitato direttivo centrale: Sergio Viatori

Incarichi di rappresentanza: Paolo Borciani, Luca Frezzini

Consiglieri centrali:Alberto Alliaud, Albert o Bargagna, Giorgio Brotto, Antonio Colleoni, Enz oCori, Massimo Doglioni, Luca Frezzini, Franco Giacomoni, Ugo Griv a, LuigiGrossi, Paolo Lombardo, Claudio Malanchini, L orenzo Maritan, GiancarloNardi, Umberto Pallavicino, Manlio P ellizon, Giovanni Maria P olloniato,Angelo Schena, Gianni Zapparoli

Revisori nazionali dei conti: Vincenzo Greco (in r appresentanza del Minister o dell’Economia e F inanze),Alessandro Mitri, Adriano Nosari, Roberto Ferrero (supplente),

Probiviri nazionali:Giambianco Beni, Tullio Buzzelli, Enrico Cavalieri, Lucia Foppoli, Fabio Gamberi.

Past president:Gabriele Bianchi, Leonardo Bramanti, Roberto De Martin, Annibale Salsa

Direttore: Andreina Maggiore

Il Club Alpino Italiano è membro e socio fondatore di:

4 RifugiAlto Adige: l’eredità del CAIintervista a Vincenzo Torti

6 Primo pianoI benemeriti del Pelmo d’orodi Italo Zandonella Calleghere Gianni Zecca

7 Operatori TAM a congressodi Miranda Bacchiani

8 Solidarietà alpinaTarga d’argento a Maestri

10 PrevenzionePiù sicuri sui sentieridi Elio Guastalli

12 SpedizioniSfida al Latok Idi Ermanno Salvaterra

16 TestimonianzeSentieri sotto la lentedi Ugo Ghilardi e Manuel Ardenghi

17 Letteratura di montagnaCosì ho vinto il “Carlo Mauri”di Valter Guglielmetti

18 Visti da vicinoSette giorni da gigantedi Enrico Donegani

19 StrategieUn piano per l’UIAA

20 IncontriUna storica stretta di mano

21 Materiali e tecniche

Click Up, prove di utilizzodi Giuliano Bressan

23 Valanghe e prevenzioneOccorre fare sistemadi Alessandro Sterpini

26 RitrattiUn “padre” dimenticatodi Riccardo Cerri

27 Sezioni storicheLa SEM compie 120 annidi Laura Posani

28 InchiestaRischiare è un diritto?di Alessandro Gogna

30 NormativePericolo: animali sulla strada!di Giuseppe Lavedini

31 EsperienzeTra ghiacciai che si fondono

SommarioFondato nel 1931 - Numero 9 - Settembre 2011

Direttore editoriale per le pubblicazioni periodiche e non periodiche: Alessandro GiorgettaDirettore responsabile: Luca CalzolariCoordinamento redazionale: Roberto Serafine-mail: [email protected]

CAI Sede Sociale 10131 Torino, Monte dei Cappuccini.CAI Sede Legale 20124 Milano, Via Errico Petrella, 19 casella postale 10001 - 20110 MilanoTel. 02.205723.1 (ric. aut.) - Fax 02.205723.201CAI su Internet www.cai.itTeleg. CENTRALCAI MILANOC/c post. 15200207, intestato a: CAI Club Alpino Italiano Servizio TesoreriaVia E. Petrella, 19 - 20124 Milano

Abbonamenti al mensile Lo Scarpone La Rivista del Club Alpino Italiano:12 fascicoli del notiziario mensile € 6 del bimestrale illustrato: abbonamento soci familiari: € 10,90; abbonamento soci giovani: € 5,45;abbonamento sezioni, sottosezioni e rifugi: € 10,90; abbonamento non soci in Italia: € 35,40; supplemento spese per recapito all’estero: Europa - bacino del Mediterraneo € 44,40 / Africa - Asia - Americhe € 63,30 / Oceania € 82,80 Fascicoli sciolti, comprese spese postali:bimestrale+mensile (mesi pari): soci € 5,45, non soci € 8,20; mensile (mesi dispari): soci € 1,90, non soci € 3,30

Per fascicoli arretrati dal 1882 al 1978:Studio Bibliografico San Mamolo di Pierpaolo Bergonzoni & C. snc, Via XX Settembre, 42 - 40050 Dozza (BO) - tel. e fax 0542/679083

Segnalazioni di mancato ricevimento vanno indirizzate alla propria Sezione.Indirizzate tutta la corrispondenza e il materiale a: Club Alpino It aliano - UfficioRedazione - Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano. Originali e illustr azioni di regolanon si restituiscono. Le diapositive verranno restituite, se richieste. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, fotografie, schizzi, figure, disegni,senza esplicita autorizzazione dell’Editore.Servizio Pubblicità: GNP s.r.l., via Udine, 21/a 31015 Conegliano, TV - www.gnppubblicita.itResponsabile pubblicità: Susanna Gazzola tel. 011.9961533 - fax 011.9916208 - e-mail: [email protected] turistici: tel. 0438.31310 - fax 0438.428707 [email protected]: Elcograf - Beverate di Brivio (LC)Impaginazione: Adda Officine Grafiche SpA - Filago (BG)

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Rubriche14 BOOKSHOP 22 CIRCOLARI 24 MONDOMONTAGNA 32 QUI CAI 36 VITA DELLESEZIONI 37 PICCOLI ANNUNCI

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Hanno spesso nomi di città italiane, edè lo stemma del CAI che continua adaccogliere visitatori e soci offrendola piacevole sensazione di sentirsi “a

casa”. Ma di fatto il CAI non ha più niente ache fare con quei 25 rifugi amorevolmentericostruiti dopo le distruzioni della guerra 15-18, affidati all’associazione dal Ministerodella Difesa, e conservati per tanti anni da 14sezioni del Club alpino nel territorio dell’AltoAdige - Süd T irol. Come si sa, il regime diconcessione è scaduto inesorabilmente e laProvincia di Bolzano, a cui ora appartengo-no, si è limitata a prorogare di un anno lelicenze concesse ai gestori.

Tutto previsto, tranne un particolare. Chirisarcirà le opere eseguite per la ristruttura-zione e il miglioramento degli immobili? C’èancora un margine per una trattativa che, allaluce dei sacrifici compiuti da tanti soci, appa-re più che doverosa? Sull’argomento si èespresso, con una lettera al presidente dellaProvincia di Bolzano Luis Durnwalder (èpubblicata nella pagina a fianco), il vicepre-sidente generale Vincenzo Torti che del pro-blema conosce ogni aspetto amministrativo,giuridico e, diciamo pure, sentimentale, e chelo ha condiviso con il presidente del CAI AltoAdige Giuseppe Broggi e con tutti i presiden-ti delle sezioni affidatarie.

Il tono di Torti è, come sempre, conciliantee costruttivo. Ma dal documento appare subi-to chiaro che l’interlocutore è tutt’altro chedisponibile e malleabile. “Ancora una volta,ho voluto rendermi portavoce presso di Lei,Signor Presidente, nella speranza che l’impe-gno sin qui profuso possa ancora consentiresoluzioni alle quali abbiamo dedicato tempoe riflessioni”, scrive T orti a Durnwalder . Ecosì conclude la lettera: “Se, ciò nonostante,non fosse possibile trovare soluzioni, il ClubAlpino Italiano non potrà che dare via liberaa tutte le eventuali iniziative che il CAI, la suarappresentanza territoriale dell’Alto Adige ele singole sezioni dovessero ritenere di pro-muovere. In ogni caso sono certo che daparte del Club Alpino Italiano si sia dataprova di serietà, disponibilità, prudenza eabnegazione e che, in qualunque tempo, visaranno quattordici sezioni del CAI che

potranno dire di avere realizzato qualcosa diveramente importante e prestigioso nell’AltoAdige, a vantaggio di tutti coloro che amanoe frequentano la montagna”.

È dal 1999, in realtà, che questi rifugi sonodi proprietà della Provincia di Bolzano e il 31dicembre 2010 si è esaurita la proroga dellaconcessione a favore del CAI. “In questi ulti-mi dieci anni”, spiega T orti, “la Provincia hadato delle contribuzioni parziali, oltretuttospesso attingendo a fondi europei per lamanutenzione straordinaria, perché le strut-ture fossero di volta in volta adeguate allenuove normative di sicurezza e d’igiene,mentre molto è stato fatto, con denaro pro-veniente da sottoscrizioni, mutui ed elargi-zioni e con il lavoro di moltissimi soci, daparte delle sezioni affidatarie. Con l’avvici-narsi della scadenza sono state avviate unaserie di trattative fra il Club alpino e laProvincia, che, in verità, non ha fatto unapiega e ha detto sostanzialmente: “I rifugisono miei, alla scadenza della concessioneme li devi dare indietro, poi decideremo”.

Un barlume d’intesa sembrava profilarsicon la disponibilità manifestata dal presiden-te della Provincia qualora fosse intervenutaun’intesa gestionale con l’altra associazionealpinistica del territorio, l’Alpenverein. “Hoiniziato allora personalmente”, spiega l’avvo-cato Torti, “una serie di incontri con i respon-

sabili di Alpenverein, con il presidente V onMetz, prima, e il suo successore Simeoni poi,ottenendo subito una piena e sincera dispo-nibilità a collaborare nella creazione di unnuovo soggetto a partecipazione paritetica,con il compito di assumere la concessionedei rifugi secondo un progetto preventiva-mente condiviso che era già stato individua-to, d’intesa con tutte le sezioni interessate. Vadetto, peraltro, che l’ipotesi considerata pre-vedeva, su espressa richiesta di Alpenverein,che tutti i costi fossero a carico dellaProvincia autonoma, a differenza di quantosin qui avvenuto, cioè con importanti onerisupportati dalle sezioni del CAI”.

Peccato solo che tale accordo non sia statogiudicato sufficiente dalla Provincia. Chedopo avere compiuto un’ulteriore riflessioneha annunciato di voler entrare a fare parte diun nuovo soggetto nel quale evidentemente ilCAI si troverebbe in minoranza.

“Ma poiché sembrava prioritario garantireuna continuità ai rifugi, abbiamo comunquedato la nostra disponibilità”, dice T orti. “Lavera ragione per la quale la Provincia inten-deva mantenere i rapporti con il CAI non hatardato a venire a galla. Si trattava dell’acqui-sizione della proprietà dello storico rifugioBolzano di proprietà della Sezione diBolzano. Abbiamo allora iniziato, grazie allacollaborazione del presidente del Grupporegionale Broggi, una serie di consultazionicon il sodalizio bolzanino. T enuto conto diquel che vale il rifugio, ci si è detti, vediamoche cosa la Provincia è disposta a darci incambio. Sarebbe un’occasione per valorizza-re la sede, realizzare delle strutture per le esi-genze della sezione, ottenere in parziale per-muta altri rifugi. Per la prima volta, sull’argo-mento, la Sezione di Bolzano si è così apertaa una trattativa sulla base di un valore stima-to di 4 milioni e mezzo di euro”.

Siamo così arrivati all’epilogo di una fasestorica. Il CAI e le sue sezioni lasciano allaProvincia delle strutture meravigliose a dis-posizione di alpinisti ed escursionisti, rifugiche i soci hanno contribuito a realizzare.C’era da aspettarsi almeno un grazie da partedella Provincia, che finora non è arrivato.Resta aperta la questione del rifugio Bolzano,una struttura che per gli altoatesini di linguatedesca equivale a una bandiera. Non è unmistero che se l’attuale presidenza provincia-le riuscisse ad acquisirne la proprietà otter-rebbe un grosso merito politico. E sotto que-sto profilo il confronto con il CAI è tutt’altroche esaurito.

Quel che è certo è che la serietà e la dignitàdel Sodalizio dovranno ricevere l’attenzionee il rispetto che meritano. �

4 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011

Rifugi Quali prospettive in Alto Adige

Dopo la scadenza dellaconcessione dei rifugi gravail silenzio su nuove forme digestione o su un doverosorimborso al CAI per leimportanti opere eseguitedal nostro volontariato

Dalla Provincia neanche un grazie

Cima Libera (3148 m). . . . . . . . . Bolzano Ponte di ghiaccio (2545 m) . BressanoneGenova (2301 m) . . . . . . . . . BressanoneForcella Vallaga (2481 m) . . . . . FortezzaVittorio Veneto ( 2922 m) . . . . . . BrunicoBrigata Tridentina (2441 m) . . . . BrunicoGiogo Lungo (2603 m) . . . . . . . . BrunicoPetrarca (2875 m) . . . . . . . . . . . . MeranoPlan (2979 m) . . . . . . . . . . . . . . . MeranoVedretta Piana (2254 m) . . . . . . VipitenoVedretta Pendente (2586 m) . . . VipitenoBergamo (2129 m) . . . . . . . . . . BergamoPio XI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . DesioZsigmondy/Comici (2240 m) . . . PadovaFirenze (2039 m) . . . . . . . . . . . . . FirenzeVicenza (2253 m) . . . . . . . . . . . . VicenzaBiasi (3195 m) . . . . . . . . . . . . . . . . VeronaFronza (2337 m) . . . . . . . . . . . . . . VeronaRoma (2273 m) . . . . . . . . . . . . . . . RomaCittà di Milano (2581 m) . . . . . . . . MilanoPorro (2419 m). . . . . . . . . . . . . . . . MilanoCorsi (2265 m). . . . . . . . . . . . . . . . MilanoSerristori (2721 m) . . . . . . . . . . . . MilanoPayer (3029 m) . . . . . . . . . . . . . . . MilanoBorletti (2188 m) . . . . . . . . . . . . . Merano

Le sezioni affidatarie

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Ill.mo Signor Presidente,dopo aver sinceramente confidato che l’impegno e le disponibili-tà mostrati nel corso degli anni dal Club Alpino Italiano per unasoluzione concordata e di generale soddisfazione per quanto

attiene l’assetto ed il futuro dei rifugi della Provincia Autonoma diBolzano che sino al 31.12.2010 sono stati in concessione al CAI,abbiamo dovuto prendere atto, con rammarico, di prese di posizioneben diverse dalle indicazioni emerse nei pur sempre cordiali incontri.

Dopo aver ricevuto strutture in taluni casi inesistenti o, comunque,gravemente compromesse, le Sezioni del Club Alpino Italiano, nelcorso dei decenni, hanno operato, con il lavoro e l’impegno di tantisoci oltre che con rilevanti contribuzioni in denaro, sino a che le fati-scenti casermette venissero consegnate alla Provincia Autonoma diBolzano, al risolversi della concessione, nelle consistenze e condi-zioni che fanno di tali, odierni, noti e prestigiosi rifugi una delle ragio-ni di vanto dell’Alto Adige-Sud Tirol.

Ciò senza negare il pur determinante contributo economico e col-laborativo della Provincia Autonoma di Bolzano che, però, si ritrovaoggi proprietaria di un patrimonio in gran parte frutto del lavoro delClub Alpino Italiano alle cui Sezioni, dopo il molto fatto, è pervenutauna laconica e tecnica comunicazione con cui, richiamate norme edelibere afferenti la concessione, “si comunica che ciò comporta lascadenza della stessa, senza alcun diritto di indennizzo per spesesostenute o miglioramenti apportati all’immobile”.

Senza entrare nel merito di tale affermazione e, quindi, con le riser-ve del caso, se ne è preso temporaneamente atto, anche perché i con-tatti diretti non si sono mai interrotti e pareva di poter confidare nelfatto che, in attesa di un assetto globale condiviso, ma non ancoraindividuato, la concessione sarebbe stata prorogata onde consentireil raggiungimento delle sempre auspicate intese.

Di contro, con nota 05.10.2010 a Sua firma, la Provincia ha inviato atutte le Sezioni del CAI una comunicazione di fine concessione e, condisposizione normativa, ha prorogato non già la concessione, bensì icontratti in essere con i gestori, coinvolgendo, però, beni strumenta-li e aziendali di proprietà delle Sezioni del CAI.

In tale contesto ben comprenderà, Signor Presidente, la improroga-bilità per il Club Alpino Italiano e le sue Sezioni di assumere delibereconseguenti al quadro che la Provincia va delineando.

Prima di ciò, e memore dei diretti e personali contatti, mi premericordare:1)che, come da Sua espressa richiesta, furono avviati nel 2008

costruttivi contatti con gli Amici di AVS, unitamente ai quali, in unincontro presso la Sua Presidenza in data 17.04.2009, Le comuni-cavamo la concorde volontà di dare vita ad un nuovo soggettoassociativo, a partecipazione paritetica, quale possibile concessio-nario dei rifugi Ex MDE di proprietà della Provincia Autonoma diBolzano, volontà confermata da comunicazione congiunta delledue Presidenze in data 28.05.2009;

2)che, come da successiva Sua sollecitazione ed in vista di una par-tecipazione della Provincia al costituendo soggetto concessiona-rio, sia il CAI che A VS hanno espresso il proprio consenso a talenuova ipotesi operativa;

3)che, nonostante le evidenti difficoltà connesse al fatto che il rifugioBolzano fosse di proprietà esclusiva della Sezione CAI Bolzano,totalmente autonoma nelle proprie scelte al riguardo, la Presidenzadel CAI Centrale e quella del CAI Alto Adige hanno fattivamenteoperato presso i responsabili sezionali del CAI Bolzano, sensibiliz-zandoli circa la possibilità di valutare una eventuale cessione ditale rifugio alla Provincia di Bolzano, a condizioni da trattarsi daparte della Sezione proprietaria.

A fronte di tali inequivoche, costanti e documentali disponibilitàespresse dalla Presidenza del Club Alpino Italiano, da quella delCAI Alto Adige e da parte di tutte le Sezioni del CAI, che sono statele vere artifici dell’attuale prestigio che possono vantare i rifugi ExMDE dell’Alto Adige, abbiamo dovuto prendere atto che quantooggetto di fiduciosi incontri e colloqui è risultato, ad oggi, vano eche:

a) l’ipotesi di rifondere alle Sezioni CAI almeno parte del valoreaggiunto prodotto, non ha avuto ulteriore trattazione;

b) l’ipotesi di costituire un nuovo soggetto che ricomprendesse laProvincia e le Associazioni alpinistiche territoriali, nonostante ladisponibilità di queste ultime, risulta accantonata;

c) i beni aziendali e strumentali di proprietà delle Sezioni sono stati,in concreto, mantenuti nel godimento da parte dei gestori, del tuttotrascurando i diritti delle predette Sezioni e l’inevitabile usura deibeni stessi;

d) l’ipotesi di valutare con serietà, da parte della Sezione di Bolzano,l’eventuale cessione dell’omonimo rifugio pare analogamentedestinata a finire nel nulla, di fronte alla verificata impossibilità didare alla vicenda dei rapporti Provincia Autonoma di Bolzano/ClubAlpino Italiano una chiave di lettura che risulti anche rispettosa deltanto, silenziosamente e disinteressatamente, fatto dalle SezioniCAI affidatarie, con oneri ancora oggi in essere.

Questo è il quadro che si profila d’innanzi al Club Alpino Italiano edel quale, ancora una volta, ho voluto rendermi portavoce presso diLei, Signor Presidente, nella speranza che l’impegno sin qui profusopossa ancora consentire soluzioni alle quali abbiamo dedicato tempoe riflessioni.

Se, ciò nonostante, non fosse possibile trovare tali soluzioni, il ClubAlpino Italiano non potrà che dare via libera a tutte le eventuali ini-ziative che il CAI, la sua rappresentanza territoriale dell’Alto Adige ele singole Sezioni dovessero ritenere di promuovere.

In ogni caso sono certo che da parte del Club Alpino Italiano si siadata prova di serietà, disponibilità, prudenza e abnegazione e che, inqualunque tempo, vi saranno quattordici Sezioni del CAI che potran-no dire di avere realizzato qualcosa di veramente importante e pre-stigioso nell’Alto Adige, a vantaggio di tutti coloro che amano e fre-quentano la montagna.

Sempre a disposizione per il meglio a farsi, rinnovo la più sinceracordialità.

Avvocato Vincenzo TortiVicepresidente generale del Club Alpino Italiano

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011 - 5

Tra gli splendori delle DolomitiIl rifugio Zsigmondy/Comici (2240 m), già affida to alla Sezione di Padova.Dal 2010 queste strutture sono gestite dalla Provincia di Bolzano.

La lettera a Durnwalder

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6 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011

Il Comélico Superiore (Belluno), italianissima terra già lembo piùsettentrionale di’Italia, ha ospitato la XIV edizione del “PremioPelmo d’Oro”, riconoscimento annuale e itinerante. Edizioneriuscita (nonostante il drastico taglio del 60% delle risorse) gra-

zie a un efficiente volontariato e a qualche benemerito sponsor.Istituito nel 1998 da un’idea dell’allora PG Roberto De Martin (il CAI,tramite i suoi uomini, è sempre presente) ed elaborato da llaProvincia di Belluno, il premio è passato dai timidi passi al prestigiointernazionale di oggi. L’attuale giuria è composta da A. V ettoretto,assessore al Turismo della Provincia di Belluno; Roberto De Martinpast presidente del CAI e del CAA; Soro Dorotei, guida alpina; UgoPompanin, accademico del CAI; Alessandro Masucci, accademicodel CAI; Italo Zandonella Callegher, accademico e socio onorario delCAI. Fra i vincitori del passato spiccano Manolo, il Soccorso alpino,Bubu Bole, Livanos, Messner, Jovane-Mariacher, Piussi, De Marchi,Mazeaud, Rigoni Stern, gli alpinisti non vedenti Holzer eWeihenmayer, i fratelli Huber, Gogna, una dynasty di gestori di rifu-gi per 50 anni, Aste, Brandler, Cassin, Corona, famiglie in alpeggio daoltre 30 anni, guide alpine e tanti altri non certo minori.

I premiati del 2011 sono: ALPINISMO IN A TTIVITÀ: Marino Babudri e Ariella Sain,

accademici del CAI, cordata unita in montagna e nella vita, scopri-tori di difficili pareti recondite che hanno salito con mezzi classici.

CARRIERA ALPINISTICA: Mariano Frizzera, accademico delCAI, alpinista uscito dalla scuola trentina di Stenico e Maffei, haelevato, oltre alle difficoltà, anche la componente filosofica e sen-timentale dell’alpinismo. Premiato anche Sergio Martini, accade-mico e socio onorario del CAI, stessa scuola di Frizzera. Non è soloun ottimo alpinista e il secondo italiano a salire tutti gli Ottomiladella terra, ma anche uomo che da lustro alla nostra Associazionecon le sue grandi risorse tecniche e umane.

CULTURA ALPINA: Cesare Lasen, studioso molto apprezzato interra bellunese e fuori (collabora con organismi nazionali del CAI)per le sue qualità di biologo, geobotanico e autore di importantipubblicazioni. Fra tante responsabilità che si è assunto c’è stataanche quella di primo presidente del Parco Nazionale DolomitiBellunesi.

PREMIO SPECIALE DELLA GIUNT A PROVINCIALE:Associazione Bellunesi nel Mondo, emerita realtà fondata aBelluno nel 1966 che svolge un’assidua opera sociale a favore diuna migliore difesa dei diritti umani e della dignità di cittadino ita-liano nel mondo.

MENZIONE SPECIALE ALLA MEMORIA: Matteo Fiori,membro della giuria fin dai primi anni, è deceduto recentementelasciando un grande vuoto nell’organizzazione generale. “UomoCAI” di forte impegno, sempre disponibile, di “carattere spigoloso”(secondo la leggenda) e invece cara persona, leale, preparata efucina di geniali idee che realizzava senza tentennamenti.

MENZIONE SPECIALE: Achille Carbogno, personaggio ecletti-co che ha dedicato la vita allo studio della sua terra, alla scuola, alCAI (è stato più volte presidente di sezione), alla Comunità,all’Università Adulti Anziani, al volontariato, alla cultura.

MENZIONE SPECIALE: Flavio Faoro, noto soprattutto peressere stato, nell’arco di tredici anni, l’artefice della prestigiosarassegna Oltre le V ette. Grazie a lui Belluno ha vissuto momentiintensi di cultura alpina e alpinistica.

MENZIONE SPECIALE: Gruppo Ricerche Culturali diComélico Superiore, da 25 anni protagonista del sapere popolaredella valle. Usando validi mezzi di comunicazione e divulgazione,ha condotto le ricerche con passione fino a raggiungere gli attualilivelli di prestigiosa qualità.

PREMIO SPECIALE GIULIANO DE MARCHI: GiacomoCesca, “uomo CAI” a tutto tondo, più volte presidente dellaSezione di Longarone, incarna per ideali, solidarietà, generosità emitezza d’animo, le caratteristiche di Giuliano De Marchi.

Italo Zandonella Callegher

Primo piano Un premio che conta

Tra gli alpinisti in attività vince la coppiaBabudri-Sain, uniti anche nella cordata dellavita. Frizzera e Martini insigniti per la carriera,Lasen per l’impegno di studioso

I benemeriti del Pelmo d’oro

Matteo,una fucina di ideeIl bellunese Matteo Fiori,un “padre” del Soccorsoalpino, viene definito daItalo Zandonella Callegher“uomo CAI di forte impe-gno, sempre disponibile, dicarattere spigoloso (secon-do la leggenda) e invececara persona, leale, prepa-rata e fucina di geniali ideeche realizzava senza ten-tennamenti”.Nella foto sotto il titolo, itriestini Marino Babudri eAriella Sain, accademicidel CAI, cordata unita inmontagna e nella vita, sco-pritori di difficili paretirecondite che hanno salitocon mezzi classici.

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Non è mai facile contenere la commozione.Talvolta non è neppure possibile, comequando ad andarsene è un tuo amico e

socio da molti anni, capace di dimostrare nelcorso della sua vita intraprendenza, passione eimpegno al servizio degli altri. Non deve stupirequindi che il presidente generale Umberto Martiniabbia avuto la voce rotta dal pianto nel ricordareMatteo Fiori, membro del CAI e del Soccorsoalpino, recentemente scomparso per colpa di unbrutto male: chi vive l’Associazione sa che lasezione può diventare una famiglia allargata, incui si condividono interessi, gioie, e dolori. Lacerimonia di premiazione del Pelmo d’Oro 2011, il30 luglio a Dosoledo (BL), ha significato anche questo: un momentodi raccoglimento e riflessione, oltreché di riconoscimento a quanti,uomini e donne, con le loro imprese hanno reso grandi le Dolomitibellunesi.

Mai così numerosi sono stati i premi come in questa 14esimaedizione. “Un motivo di orgoglio”, ha detto il coordinatore dellagiuria Italo Zandonella Callegher , “è il fatto che ci siano tantepersone da premiare”. D’altra parte, questa terra aspra ecomplicata del Comelico non è nuova ad atti di eroismo:storicamente bisognava essere eroici per strappare i pascoli allamontagna e al fuoco – andate a leggere dei numerosi incendi dimetà Ottocento – e bisogna esserlo oggigiorno per invertire la rottadello spopolamento, sempre più minaccioso e definitivo.

Gli undici premiati di quest’anno comunicano tutti un’intimavolontà di resistenza, composta e testarda, come è nel caratteredella gente del luogo. Marino Babudri e Ariella Sain per esempio,che si “ostinano” a praticare un alpinismo puro in zone fuori moda,hanno aperto innumerevoli vie e salito le pareti più impervie senzaspit: a loro è andato il Pelmo d’Oro nella sezione “alpinismo inattività”. E Mariano Frizzera e Sergio Martini (premio “carrieraalpinistica”), accademici CAI – Martini è anche socio onorario –sono maestri di tecnica e di etica.

Gianni Zecca

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011 - 7

E il presidente si commosse

Il Gruppo di Ricerche Culturali di Comelico Superiore premiato dal vicepresi-dente generale Goffredo Sottile. Qui sotto le felicitazioni di Roberto De Martine Umberto Martini a Giacomo Cesca, istruttor e nazionale di alpinismo e diri-gente del Soccorso alpino, che incarna per ideali, gener osità e mitezza d’ani-mo le caratteristiche del Premio speciale “Giuliano De Marchi”.

In questi ultimi anni la famiglia degliOperatori Tutela Ambiente Montano(TAM) del CAI, ai vari livelli di

competenza, è andata progressivamentecrescendo e ha raggiunto unragguardevole numero; la Commissionecentrale TAM, rispondendo a sollecitazioniprovenienti da più parti e ritenendoopportuno organizzare e strutturare almeglio le attività di tutela ambientale inseno al Sodalizio, ha programmato aPesaro il 22 e 23 ottobre il 1° Congressonazionale degli operatori TAM per valutareinsieme le nostre potenzialità operative ediscutere le relative proposteorganizzative.

A tale scopo, si ritiene importante“fotografare” lo stato delle possibili sinergieoperative disponibili in seno al gruppodegli operatori, anche in vista di possibiliristrutturazioni organizzative e di attivitàfuture, che potranno essere oggetto didiscussione durante il congresso.

Il programma di massima prevede tresessioni di lavoro: 1) Relazioni di apertura in riunione

plenaria (sabato mattina 22 ottobre). 2) Gruppi di lavoro (sabato pomeriggio).3) Presentazione dei risultati dei gruppi di

lavoro in riunione plenaria condiscussione e conclusioni (domenicamattina 23).

Gli argomenti delle relazioni di aperturatratteranno: a) come comunicare i valori e iproblemi dell’ambiente montano; b) dovesta andando il mondo della montagna; c)quale TAM per il futuro.

Su queste tematiche saranno strutturati4-5 gruppi di lavoro tra gli operatori perl’elaborazione di proposte che sarannopresentate nella riunione plenaria delladomenica mattina. La scheda di iscrizioneè stata inviata a tutti gli operatori nazionalie regionali iscritti all’Albo titolati. Si ricordache le iscrizioni si chiudonoimprorogabilmente il 19 settembre.

Miranda Bacchiani Presidente CCTAM

Operatori TAM

Primo Congresso nazionale a Pesaro

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8 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011

Quest’anno la Targa d’argento della solidarietà alpina celebra,sabato 17 settembre a Pinzolo (TN), il 40° anniversario dellafondazione: un traguardo significativo, motivo di soddisfa-zione per il comitato presieduto dal cavalier Angiolino

Binelli. Di grande spicco il premiato, Cesare Maestri “guida alpinache ha interpretato in maniera esemplare i valori del soccorso inmontagna, del rispetto della natura e lo spirito che anima il Corpodelle guide alpine fino dalla sua origine”.

Il comitato esecutivo ha tenuto in grande considerazione il salva-taggio di Luciano Eccher sul Campanil Basso, quando Maestririschiò la vita per salvare il compagno di cordata, che gli chiedeva ditagliare la corda, lasciarlo cadere e salvarsi almeno lui. Se questoepisodio dà la misura del carattere generoso del premiato, nonvanno dimenticate le innumerevoli operazioni di soccorso effettua-te nell’arco della sua lunga carriera, da solo o con altri soccorritori,sempre pronto a rispondere alle chiamate in caso di bisogno.

Nato nel 1929 a Trento, Maestri ha alle spalle una carriera di scala-tore prestigiosa, che ha segnato la storia dell’alpinismo. Guida alpi-na dal 1952, molto impegnato nel sociale, si batte da sempre per ilrispetto dell’ambiente, per un turismo a misura d’uomo e per la pacenel mondo. Per meriti umanitari e alpinistici, il celebre Ragno delleDolomiti è stato nominato Cavaliere Ufficiale della Repubblica,Cavaliere dell’Ordine del Cardo e decorato con la Medaglia di bron-zo al Valor civile. È socio onorario del CAI, membro di merito delGroupe Haute Montagne francese e cittadino onorario di San Leo.Trento, la sua città natale, lo ha premiato con la massima onorifi-cenza cittadina e nel 2008 Parma gli ha conferito il premio interna-

zionale “Una vita per lo sport”.È presidente del Gruppo Guide Alpine di Madonna di Campiglio

che proprio quest’anno celebra il suo centenario con una serie di ini-ziative di notevole spessore. Premiando Maestri, il comitato ha volu-to riconoscere anche i grandi meriti di questo sodalizio, e della guidaalpina in particolare nell’attività di soccorso in montagna.

Accanto alla cerimonia che si terrà come tradizione alle ore 12 pre-senti le autorità, accompagnata dal Coro Presanella, sono stati orga-nizzati il consueto incontro del premiato con le scuole, e serate/con-vegno alpinistiche a tema. �

Solidarietà alpina Riconoscimento al Ragno delle Dolomiti

“Ha interpretato in maniera esemplare i valoridel soccorso in montagna”. La consegna sabato17 settembre a Pinzolo (TN)

Cesare Maestri durante un intervento, in veste di invitato, a una riunione delConsiglio centrale del CAI. Alle sue spalle, da sinistra, Gabriele Bianchi eAnnibale Salsa, oggi entrambi past presidenti generali.

Quando sono diventato portatoreall’inizio degli anni Cinquanta misono trovato per legge nelle

condizioni di dovere intervenire là doveera necessario che l’azione si svolgessein parete. I volontari ci seguivano ai piedidella parete e poi aspettavano che laparte più tecnica e complessa dellamissione si compisse. Prelevavano i feritio i morti per caricarli sulle barelle o sulleslitte dopo che noi guide alpine liavevamo strappati alla montagna. Aciascuno il suo, tutti avevano un bel dafare. Più tardi sono cominciate leesercitazioni, ma a quell’epoca ilsoccorso era ancora tutto da inventare.Poi il dottor Scipio Stenico ha cominciatoa diffondere i primi attrezzi, ed è arrivato,molto atteso, il cavo Gramminger che ciavrebbe agevolato nelle calate. Ricordobenissimo quando ci calavano dalla cimacon quel filo metallico. Era una corda dicirca 6 millimetri, dicevano che fosse

monitorizzata ai raggi X, dunque integra eaffidabilissima. Era formata da varispezzoni con degli occhielli per poteraggiungere altri cavi.

“Ma porco can...tegniralo?”, mi chiesi laprima vola che usai quel cavo sulCatinaccio. Mentre mi calavo avevo fieridubbi che tenesse fino in fondo. Perchésuccedeva questo: che il cavos’incastrava nella roccia nei punti digiuntura e c’era come un intoppo cheproduceva un inquietante sobbalzo.L’elicottero? Sulle prime era un semplicemezzo di trasporto, si limitava a portare incima quel materiale che prima cicaricavamo sulle spalle.

La gratitudine? Una sola persona mel’ha espressa. Ma ho sentito dire cheanche ai chirurghi succede qualcosa disimile. C’è un’inesplicabile forma dirancore nei confronti di chi ti ha salvato lepenne, come a volere cancellare unaparentesi negativa della vita in cui sei

stato costretto a delegare qualcun altro aprovvedere alla tua sopravvivenza. Maogni operazione in montagna finita intragedia è stata per me un pesantetrauma. Ogni qualvolta chiudevo nelsacco-salma un alpinista caduto avevo lasensazione di incastrargli dentro ancheun pezzo di me stesso. Per difendermi daquel pericolo, avevo imparato adassumere un distacco che potevasembrare cinismo ma che in verità erasolo un modo per non morire un po’anch’io a ogni tragedia. Ogni volta che horecuperato il corpo di una persona inqualche modo responsabile della propriamorte, ho sentito dentro di me unsentimento di pietà misto a rabbia. Larabbia di non riuscire a trovare unarisposta alla domanda: perché un uomodeve gettare via la propria vita?

Cesare Maestrida “Soccorsi in montagna”

di R. e M. Serafin, Ferrari editore, 2004

La mia vita appesa a un filo

Targa d’argento a Maestri

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Scalare la parete nord dell’Eiger in appena 2 ore e 28 minuti!

Daniel Arnold è l’alpinista del Mammut Pro Team che ha realizzato questa incredibile impresa stabilendo un nuovo record grazie anche all’affidabilità dei prodotti della nuova collezione Mammut EIGER EXTREME, la linea tecnica caratterizzata da massima performance e peso ridotto. Da 150 anni la competenza dell’azienda svizzera specializzata in equipaggiamento da montagna dall’elevato standard qualitativo è sinonimo di funzionalità senza compromessi. Infatti utilizza soluzioni tecniche e materiali all’avanguardia come la nuova membrana GORE-TEX® Pro Shell, integrata tra il tessuto esterno e la fodera. E’ una barriera perfetta contro pioggia e vento, che allo stesso tempo consente al sudore di fuoriuscire. Poiché anche in caso di sforzo fisico estremo l’umidità viene trasportata verso l’esterno del capo, l’abbigliamento in GORE-TEX® garantisce sempre il massimo comfort. Mammut EIGER EXTREME é disponibile presso:

Vert Sport – St.Vincent (AO) tel. 0166510151Massi Sport – Borgo San Dalmazzo (CN) tel. 0171262515Ronco Sport - Torino (TO) tel. 011759822La Montagna - Milano (MI) tel. 0229522027Intersport - Livigno (SO) tel. 0342996863Fiorelli Sport – San Martino Valmasino (SO) tel. 0342641070Sportland – Pisogne (BS) tel. 0364880869Reggio Gas – Reggio Emilia (RE) tel. 0522431875RR Trek – Roma (RM) tel. 0670450873Valli Sport - Schio (VI) tel. 0445517626C.D.M. Store – Torreano di Martignacco (UD) tel. 0432544571

Sport Mode Schoenhuber – Brunico (BZ) tel. 0474555141K2 Sport – Cortina d’Ampezzo (BL) tel. 0436863706Gobbi Sport – Arco (TN) tel. 0464532500Amplatz Sport – Canazei (TN) tel. 0462601605Eviva Sport – Appiano (BZ) tel. 0471662916Sportler – Bolzano (BZ) tel. 0471208100Mammut Pro Shop – Ortisei (BZ) tel. 0471799036Activ Sport – Santa Cristina (BZ) tel. 0471793114Sport Center –Vipiteno (BZ) tel. 0472766278Sport Holzer – San Candido (BZ) tel. 0474913266

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Ancora una volta il 19 giugno la corda-ta di Sicuri in montagna ha attraver-sato l’intera Penisola; dalle moltelocalità interessate sull’arco alpino le

manifestazioni sono approdate in Sicilia: unaquarantina gli eventi messi in campo. Così,tecnici del Soccorso alpino, accompagnatorid’escursionismo e d’alpinismo giovanile,istruttori di alpinismo e scialpinismo, guidealpine, sezioni e commissioni tecniche CAI,rappresentanti di enti e associazioni, hannodato voce alla prevenzione degli incidentitipici della stagione estiva. Si sa che in estatesi concentrano gli interventi di soccorso inmontagna e questa ragione basta per capireche la giornata di giugno assume una parti-colare importanza; l’attenzione, infatti, èstata rivolta non solo all’ambito propriamen-te escursionistico con sentieri e ferrate maanche ad altri aspetti quali, per esempio, laraccolta dei funghi. Tra gli appassionati ricer-catori, ogni anno, si registrano infatti innu-merevoli interventi di soccorso e nel 2010 sisono contate una cinquantina di vittimecausa scivolate e/o malore; un problema didimensione preoccupante.

Che l’escursionismo occupi sempre i primiposti delle statistiche d’intervento elaboratedal Soccorso alpino è noto; altrettanto notadovrebbe apparire la convinzione che questarealtà non può essere spiegata solo attraver-so i grandi numeri: bisogna parlare di cono-scenza dell’ambiente, di consapevolezza ecompetenza. Ovvero, di prevenzione rivoltasoprattutto ai più giovani. In questo senso èconfortante notare ancora una volta che pro-prio i più giovani, con gli accompagnatorid’alpinismo giovanile del CAI, sono stati pro-tagonisti in molte località che hanno aderitoalla giornata nazionale: inequivocabile segnod’entusiasmo e speranza.

Da quanto è stato comunicato, sul lavorosvolto emerge la fantasia di chi ha volutodedicare un po’ del suo tempo a far crescerela cultura della prevenzione inventando, avolte è proprio il caso di dirlo, iniziativecoinvolgenti ed accattivanti. Ad esem-pio, il Soccorso alpino Bolzano e LaValle, assieme alla Commissione escur-sionismo del CAI Bolzano, ha propo-sto un itinerario guidato con dimo-

strazioni pratiche di soccorso; leitmotiv èstato aumentare ulteriormente il grado disicurezza su come affrontare la montagnacon il necessario senso di responsabilità e lagiusta prudenza.

Sui versanti dell’Etna il Soccorso alpino e igruppi di AG del CAI siciliano, hanno datoluogo a quello che è stato chiamato il “giocodel soccorso” che accresce la sensibilità deiragazzi verso la sicurezza. Al pari, al Monte diPortofino il Soccorso alpino e l’Alpinismogiovanile del CAI di Rapallo, in collaborazio-ne con l’Ente Parco di Portofino, lavora suciò che è stato definito il trinomio Ragazzi-Sicurezza-Natura. Nelle Alpi Orobiche il CAIdi Bergamo e il Soccorso alpino hanno pro-posto, più che una giornata, un programma

articolato su un percorso guidato e il presi-dio di una ferrata aperti da un convegno suitemi della prevenzione e della cartografia. AMadonna di Campiglio il Soccorso alpino delTrentino ha organizzato una conferenzastampa in quota, portando un gruppo di gior-nalisti da cima Grostè al rifugio T uckett;un’alternativa valida per far passare messag-gi chiari che il giorno seguente sono stati vei-colati alla popolazione attraverso i medialocali con articoli di giornale, servizi televisi-vi, notizie sul web.

E ancora. In Umbria il Soccorso alpino e ilCAI hanno organizzato l’evento regionale nelParco Naturale Regionale del Monte Subasioad Assisi condividendolo con un folto grup-po di giovani aderenti all’AGESCI. Fra lealtre cose, è singolare notare, come rilevatodagli accompagnatori del CAI di La Spezia,che certi itinerari sono frequentati da unaelevatissima percentuale di escursionisti

stranieri. Sono molte le curiosità che si possono

cogliere ma, per ovvie ragioni di spazioin questa sede, non è possibile nominar-le; un resoconto più ampio della giorna-ta lo si può leggere sul sito www.sicurin-montagna.it. Molte attività, legatesoprattutto ai presidi di sentieri e ferra-te, hanno permesso di raccogliere datiinteressanti; ovviamente il quadro cheemerge è fortemente caratterizzato dallalocalità e dal tipo di popolazione osser-vata.

Fra gli escursionisti, molti sono i noniscritti al CAI, e appare mediamente dif-fusa una sufficiente attenzione alla pre-parazione della gita, all’ascolto del bol-lettino meteo e all’uso di materiali edabbigliamento appropriati; meno inco-raggianti risultano le capacità di primosoccorso in caso di necessità. Al pari,nella popolazione dei “ferratisti” si conti-nua a notare un certo numero d’appas-sionati che non fa uso di adeguate attrez-zature d’autoprotezione; critica è poil’osservazione di persone che manifesta-no difficoltà sui percorsi ferrati.

Non vi è dubbio che la giornata estiva,al pari di quella invernale “Sicuri con la

neve” programmata ogni anno nellaterza domenica di gennaio, riscuoteormai un largo consenso; sarà pre-mura del CNSAS continuare a pro-

porre questi due momenti come impe-gno nazionale dedicato alla prevenzio-ne degli incidenti. La prossima edizionedi Sicuri sul sentiero sarà il 17 giugno2012. Con l’impegno di tutti noi, super-fluo dirlo, di fare meglio.

Elio GuastalliCoordinatore del progetto

“Sicuri in montagna”

Prevenzione La Giornata nazionale “Sicuri in montagna”

Dalle Alpi alla Sicilia,mobilitazione su tutto ilterritorio per una maggioreconoscenza dei pericoli dellamontagna

Da gennaio un unico grande periodicomensile verrà recapitato agli iscritti alCAI. Saranno ottanta (il doppio delle

attuali offerte dallo Scarpone!) le pagine. Conservizi, inchieste, proposte per il tempo liberoda trascorrere in montagna. E naturalmentecon il ricco corollario di notizie che il mondodel volontariato è, da sempre, in grado dioffrire. Con l’anno nuovo Lo Scarponecontinuerà invece a vivere in rete comepiattaforma multimediale, radicata nellatradizione dei contenuti di qualità di questatestata nata nel 1931 e dal 1994 notiziarioufficiale per volere dei delegati. Grazie ainternet anche i non soci potranno cosìscoprire, attraverso una delle testate dimontagna più amate e diffuse, il ricco universodel Club Alpino Italiano. Una rivoluzione?Certo, e perfettamente al passo con i tempi,com’è stato annunciato in maggioall’Assemblea dei delegati diSpoleto.

Da gennaio l’annunciata rivoluzione

La nuova stampa sociale

10 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011

Lo Scarpone torne-rà a fiorire in rete:una nuova stagionesi annuncia per ilnostro notiziario.

Per favore, prudenza!

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Muniti di bandierine tricolori da sventolare in vetta, indos-sando magliette bianche con impresso l’inconfondibileamatissimo Stivale, un migliaio di appassionati hannovoluto celebrare i centocinquanta anni dell’Unità con

una maxisalita su altrettante vette della Bergamasca. Nell’annodelle celebrazioni la Sezione di Bergamo si è così inserita il 10luglio con questa manifestazione, e con l’autorevolezza che leviene dalla massiccia presenza su un territorio tanto montuoso. Siè saliti su vette di ogni livello, dal Monte Ubione (895 metri, sopraClanezzo) e dal Canto Alto (appena fuori Bergamo, colle simbolodella Città dei Mille con i suoi 1.146 metri), alle cime dei tre “gigan-ti delle Orobie”: il Pizzo Coca (3.052 metri), il Pizzo Redorta (3.038metri) e il Pizzo Scais (3.039 metri). Tra i più originali, Paolo Valotiha scelto una cavalcata a fil di cielo in V al di Scalve: dalla Cornadelle Pale alla Cima di Baione. In tutto 18 cime, due delle quali par-ticolarmente significative: il Camino e il Cimone della Bagozza.“Nella sinfonia di vette scalvine”, ha spiegato Valoti, “c’era anche labellissima ‘canna d’organo’ del Cimone della Bagozza con la stori-ca via sullo spigolo nord del mitico Riccardo (R. Cassin, A. Frattini,R. Varallo, l’8 luglio 1934), che non può mancare nel curriculum diun alpinista, non solo bergamasco”.

“Le 150 vette sono il nostro modo di celebrare l’Unità”, ha spie-gato con molta semplicità il vice presidente del CAI di BergamoMassenzio Salinas salito sul Canto Alto, la tappa cittadina del tourmontano. “Un modo bello anche perché corale e in grado di garan-tire un’ideale continuità con lo spirito risorgimentale”, ha aggiuntoCarlo Saffioti, consigliere regionale e presidente del Comitatoregionale per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.“Un’iniziativa intelligente”, ha chiosato il collega in consiglio regio-

nale Mario Barboni. Nella comitiva non sono mancati giornalisti amici del sodalizio

bergamasco come Emanuele Falchetti, artefice con PinoCappellini del mirabile mensile “Orobie”, il redattore delloScarpone Roberto Serafin e l’inviata del Corriere della sera LauraGuardini, grande amica della montagna. E c’era l’assessoreall’Edilizia privata Tommaso D’Aloia.

Lo storico Stefano Morosini, da poco segretario del CAI diBergamo, ha annunciato nell’occasione che le celebrazioni avran-no un seguito il 22 ottobre al Palamonti con un convegno sulle Alpiitaliane e il processo di Unità nazionale (1861 - 1900). Tra i relatoripersonaggi come Annibale Salsa, già presidente generale del ClubAlpino Italiano, che si esprimerà sull’evoluzione geopolitica dellafrontiera alpina: dalle chiuse di valle alla dottrina dello spartiac-que, dalla montagna-cerniera alla montagna-barriera.

A sua volta, Patrizia Audenino (Università degli Studi di Milano)parlerà degli emigranti alpini tra piccole patrie e stato nazionale,Andrea Silvestri e Fabrizio T risoglio (Politecnico di Milano) delleAlpi come premessa della seconda rivoluzione industriale, Carlo G.Lacaita (Università degli Studi di Milano) dei trafori transalpini edell’inserimento dell’Italia nell’Europa dell’800. Lo stesso Morosini(Università degli Studi di Milano) riferirà sulla nascita e lo svilup-po delle sezioni territoriali del Club Alpino Italiano dal 1863 al1900. E, ancora, si parlerà della nascita del mito degli alpini (MarcoMondini, Fondazione Bruno Kessler), dell’iconografia dell’epopearisorgimentale sulle Alpi (Ilaria M.P . Barzaghi, Università degliStudi di Milano), dell’immaginario alpino nella letteratura latina(Francesco Lo Monaco), dell’invenzione nazionalistica delPetrarca alpinista (Andrea Zannini dell’Università di Udine). �

Il gruppo degli escursionistisalito il 10 luglio al Canto Alto,sulle alture che circondano lacittà di Bergamo, intona l’innonazionale. Qui a lato, in posasotto la croce di vetta.

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011 - 11

La spedizione dei mille

L’omaggio tricolore proseguirà, dopo la scalatadelle 150 vette del 10 luglio, con un convegno al Palamonti il 22 ottobre che chiamerà araccolta studiosi di ogni regione

Celebrazioni Il CAI di Bergamo per l’Unità d’Italia

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12 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011

Ho cominciato a leggere qualcosa delLatok su internet lo scorso anno insettembre. Poi mi sono capitati sottogli occhi certi nomi… Donini, i fra-

telli Lowe e Michael Kennedy. Tanti tentativie nessuno arrivato in vetta. Allora mandouna mail con una richiesta d’informazioni aKennedy che avevo conosciuto anni fa inPatagonia. Di mail ne intercorre più d’una ela voglia di provare quel versante inizia astuzzicarmi.

Allora andrò. La prima persona che chiamoè Andrea Sarchi. Da anni non andiamo viainsieme e lui un’idea l’avrebbe e spesso mela propone. Questa volta però deve dirmi disì e così è. Un breve incontro e poi le primetelefonate agli altri compagni. V ogliamoavere subito una risposta. E che sia positiva.

Siamo tre vecchietti. Io, Sarchi e il Cege(Cesare Ravaschietto). Porteremo con noidue giovani di talento. Il loro entusiasmo cicarica ulteriormente. E il 6 giugno partiamo.

Spedizioni Il Latok I si nega a Salvaterra & C

Bersagliati dal maltempo edalle scariche di una paretedavvero impressionante, gli alpinisti hanno resistitocaparbiamente fino a 5300metri di quota

Quella organizzata da Salvaterra,Ravaschietto, Sarchi, Majori eMottini era stata definita “la sfidadell’anno”. Obiettivo il Latok I,picco di 7.145 metri che svetta nelKarakorum pakistano, fin qui salitosoltanto una volta, nel 1979, quandoa conquistarlo lungo il versantemeridionale fu un gruppogiapponese. La sua cresta nord èstata obiettivo di decine di tentativi,tutti conclusi senza il successofinale. Un epilogo che hacaratterizzato anche la spedizioneitaliana. Dopo aver respintoSalvaterra e i suoi, sulla pareteresiste così il “record” segnato 33anni fa da Jim Donini, MichaelKennedy, Jeff e George Lowe cheraggiunsero quota 7000 dopo unabattaglia durata 26 giorni. La squadra italiana ha toccatoinfatti i 5300 metri di quota e, doposei giornate di tentativi e due diversiapprocci alla parete, è statacostretta a rientrare al campo baseper il maltempo che ha bersagliato icinque alpinisti, innescando tral’altro una serie di pericolosissimeslavine. Appena rientrato nella suaPinzolo, Ermanno Salvaterra havolentieri accettato l’invito delloScarpone a raccontareun’esperienza destinata comunque aentrare nella storia dell’alpinismoextra europeo.

La parete nord del Latok I nelKarakorum pakistano com’è appar-

sa a Salvaterra e compagni.

Cari italiani, di qui non si passa

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LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011 - 13

I giorni passano e piano piano siamo fra lemontagne. Grandi, tanto grandi da togliere ilrespiro.

Dopo quattro giorni di cammino, il campobase. Non siamo soli. C’è anche una spedi-zione coreana, obiettivo la parete nord. IlLatok I è proprio davanti a noi. Ci saluta conle sue scariche. Forse non è un benvenuto inquanto quei terribili boati li sentiamo peroltre un mese, giorno e notte. La montagna èproprio di fronte a noi. Una parete impres-sionante, alta più di 2.500 metri.

Passano un po’ di giorni che spendiamofacendo dei giri per acclimatarci.

Fisicamente ci sentiamo bene. Faccio unapuntata alla parete con Bruno e Marco. Lospigolo iniziale non è percorribile in quantoc’è troppa neve. Saliamo allora per il canaledi sinistra. Tutto bene. Il tempo fino a oggi èstato molto bello. Poi decidiamo di infilarciin parete. La giornata sembra molto bellaanche se poco dopo le 9 cadono i primi fioc-chi di neve. Continuiamo ma la nevicata si fasempre più intensa. Non riusciamo a trovareun posto per bivaccare e siamo molto bagna-ti ed infreddoliti.

Ci costa molto ma rinunciamo e, prima chefaccia buio, siamo di ritorno al campo base.Passano pochi giorni e ritentiamo. Abbiamolasciato in parete, nella prima parte, un po’ dicorde fisse. Saliamo abbastanza veloci anchese siamo molto carichi. Portiamo viveri per20 giorni, vedremo! Raggiungiamo e superia-mo il punto più alto del tentativo scorso.Posti per bivaccare nemmeno l’ombra.

Allora con Cege scendiamo un paio di lun-ghezze e su uno spigolo molto inclinato deci-diamo che sarà il nostro rifugio per la notte.Andrea, Bruno e Marco si fermano un paio ditiri sotto perché gli sembra più comodo. Lanotte trascorre abbastanza tranquilla e, l’in-domani, proseguiamo per alcuni tiri su cana-lini di neve e ghiaccio.

Arriviamo a una spalla molto esposta concornici ai nostri lati. Fare una sosta non èpossibile e allora mi metto sul lato oppostoper fare da contrappeso. Poi, casualmente,Cege guarda oltre una cornice strapiomban-te. Una quindicina di metri sotto sembra cipossa essere un buon posto per la notte.Scendo a verificare e il posto mi sembra otti-mo. Ci sono ancora i sacconi da recuperare epoi ci ritroviamo tutti insieme.

Il tempo sta però cambiando di nuovo. Lanotte passa comodamente nelle nostre tendi-ne ma il giorno dopo nevica molto. Non ciresta che aspettare. Faremo una puntatinaun tiro più su, anche solo per vedere com’è ilmondo. La neve continua a cadere incessan-temente. Continue scariche cadono a destrae a sinistra.

Passa un giorno, un altro, e un altro ancora.Vorremmo salire ma il rischio ha dei limiti…

Siamo in parete da 6 giorni. Ècaduto oltre unmetro di neve. Per proseguire ci vorrebberoalmeno 2-3 giorni di bel tempo per lasciareche la parete si pulisca un po’.

Al mattino il tempo è ancora pessimo.Decidiamo di abbandonare la nostra salita.Facciamo fare un salto-scivolone ai sacconiin un ripido canale. La discesa è lunga maormai la conosciamo bene. Solo la primaparte ci incute un certo timore per la possi-bilità di qualche scarica improvvisa. Va tuttobene. Arrivati alla base andiamo al nostrodeposito sul ghiacciaio e poi alla fine delcanale a recuperare i sacconi. Arrivati alcampo base, Karin, il cuoco, ci ha preparatouna pizza. Festeggiamo anche se al postodella birra ci dobbiamo accontentare del thè.Anche i coreani hanno rinunciato. Hannofatto un tentativo che si è interrotto sulleprime lunghezze.

Tre giorni dopo, forse per non tornare acasa con niente, forse per farci passare ilnodo alla gola per la rinuncia allo spigolonord, andiamo a fare una bella salita su unpicco bellissimo. Delusione: troviamo deicordini di calata. Chiaro segno che la salitaera già stata fatta. Bruno e Marco fanno unpaio di tiri molto difficili. Su uno di questi,volo. La corda però è stata tolta dai rinvii emi trovo a precipitare per una quindicina dimetri. A parte una gran botta alla coscia, inqualche modo, riesco a proseguire.

Pochi metri prima della cima un buco cipermette di passare sul versante opposto.Sono le ore 20 e iniziamo subito a scendere.Alle 4 del mattino, 24 ore dopo che l’aveva-mo lasciato, siamo al campo base. Il giornodopo il tempo peggiora di nuovo. Neve eneve.

Ermanno Salvaterra

Il convegno “Di chi sono le Alpi?” (22-24 se ttembre ad Agordo, BL), a cura dellaFondazione Angelini, intende interrogarsi sul ruolo e sulla posizione politica,economica e culturale che va assumendo oggi il mondo alpino, terra di confine e

d’incontro tra rivendicazioni locali, strategie di sviluppo regionale, progetti dicooperazione europea. È un tema di particolare attualità in concomitanza con lecelebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia (1861-2011). Il dibattitocoinvolge ampi orizzonti di riflessione, dai problemi socioeconomici della gestionedi beni e risorse a rischio agli approcci culturali che guidano i processi di fruizione diuno dei luoghi più turistici del pianeta. Obiettivo finale è fare luce sulle diversearticolazioni dell’appartenenza politica, economica e socio-culturale delle Alpi, allaricerca di un necessario equilibrio e di pr ogettualità capaci di integrare e fardialogare attori e scale diverse.

Organizzato in area dolomitica, il convegno prende spunto dall’inserimento delleDolomiti nella World Heritage List (2009) per interrogarsi anche su significati ericadute dell’essere “patrimonio dell’umanità”, alla ricerca di un equilibrio tra esigenzelocali e fruizione globale. Al convegno è associato il concorso per le scuole “Di chisono le Dolomiti?”. La Segreteria organizzativa è affidata a Silvia Piovan -Dipartimento di geografia Università di Padova, Via del Santo, 26 – 35123 Padova([email protected] - www.geogr.unipd.it)

Il programma di massima prevede il primo giorno il tema “La dimensione politica traassetti locali, nazionali e internazionali”, coordinatore Mauro Pascolini. Relatoriinvitati: Marco Onida, Giandomenico Zanderigo Rosolo, Roberto Franzini Tibaldeo,Viviana Ferrario, Valentina Porcellana, Federica Corrado, Franco Alberti, VitoGarramone, Andrea Mancuso, Claudio Chiapparini, Valentina de Marchi. Mentre laseconda sezione riguarderà chi possiede le risorse delle Alpi, coordinatore ChristianSmekal, relatori Aldo Bonomi, Roland Psenner, Davide Pettenella, Luca Battaglini,Alberto Di Gioia, Andrea Macchiavelli, Giovanni Terrazzi.

Il secondo giorno sarà trattato il tema “Fruizioni e sguardi diversi sulle Alpi:rappresentazioni, identità, scenari”, coordinatore Benedetta Castiglioni, relatoriPierpaolo Viazzo, Philippe Bourdeau, Ugo Morelli, Roberta Clara Zanini, JudithWalder, Roland Löffler, Michael Beismann, Giacomo Pettinati. Nella sessionepomeridiana si discuterà di rischi e opportunità tra esigenze locali e fruizione globale,coordinatore Flavio Ruffini, relatori Giovanni Campeol, Cesare Micheletti, MauroVarotto. Seguirà una tavola rotonda coordinata da Giuseppe Casagrande. Il terzogiorno sono in programma escursioni in area dolomitica.

In seguito, il 7 ottobre, i vent’anni della Fondazione Angelini sarano celebrati aBelluno nel corso di un convegno. Al centro dell’attenzione sarà la biblioteca, chedella Fondazione è patrimonio, frutto della donazione alla città di Belluno delprofessor Giovanni Angelini, la cui catalogazione in SBN è avvenuta grazie alsostegno della Fondazione CariVerona e della Regione Veneto.

Convegni

Di chi sono le Alpi

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14 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011

GUIDEIL CAMMINO DELLE PIEVI IN CARNIAIn 18 tappe, un invito aripercorrere un rinomato itinerariodella fede rigorosamente “adanello”: un percorso alla ricercadel sacro concepito per gruppi e,soprattutto, per famiglie.Riccamente illustrato esapientemente documentato, conun capitolo sulla storia delle Pievidella Carnia, il volume siaccompagna a una carta delCamminoa cura di Melania Lunazzi(progetto, redazione e curatela).Arciconfraternita dello SpiritoSanto, tel 0433.929084.www.camminodellepievi.it, 243 pagine+carta del Cammino

RISCOPRIRE LE PREALPI TREVIGIANE30 escursioni a piedi daValdobbiadene a Vittorio Veneto concartografia 1:25.000 e tracce GPSdi Giovanni Carraro, Edicicloeditore (tel 0421.74475 –www.ediciclo.it), 232 pagine, 16euro

TREKKING SULLE ALPI DI TORINO12 itinerari scelti dai 3 ai 6 giornidi Gian Luca Boetti. Versante Sud,304 pagine, 28,50 euro

IL BOSCONERO30 itinerari per escursionisti ealpinisti nel gruppo che racchiude insé i più diversi ambienti, dal boscofitto che per secoli ha dato lamateria prima a Venezia, ai prati di

montagna utilizzati per l’alpeggioestivo del bestiame, fino ai ghiaionie alle alte vette dolomitichedi Vittorio De Zordo. TamariMontagna Edizioni, 18 euro

IL GRANDE ANELLO DEI SIBILLINIIn 8 tappe il grande anello di123,72 chilometri (162,16 per iciclisti). I particolari dellacamminata sono descritti sulle vistetridimensionali di Google Earthdi Alberico Alesi, Società EditriceRicerche, 10 euro

SENTIERI DEL BIELLESENuovi itinerari proposti, come ognianno, dalla Consociazione Amici deiSentieri del Biellese(casb2003teletu.it). Da non perderel’itinerario sulle creste di fra’Dolcino

a cura di Franco Frignocca, CASB,notiziario numero 28, 94 pagine

TROISAlla scoperta di antichi sentieri nel settore carnico dei monti di Chiusafortedi Fabio Paolini. Edizioni LaChiusa ([email protected]),128 pagine, 10 euro

I SENTIERI DELLA SAT DI ARCOPercorsi, mappe e altimetrie deisentieri rilevati a piedi con il GPS.Seconda edizione e, tuttora, unicaguida escursionistica dei sentieri diArco (TN) stampata anche intedesco di Bruno Calzà([email protected]),Tipografia Andreatta, 143 pagine, 15 euro

LAGORAI CIMA D’ASTAArrampicate sul “granito delleDolomiti”. Ma le vie recensite, un centinaio, sono sicuramentedestinate a crescere perché lepotenzialità di apertura sonoimmensedi Alessio Conz, Gianfranco Tomio.Versante Sud, 160 pagine, 25,50 euro

VALSUGANA E CANALE DEL BRENTA45 escursioni e 5 percorsi a tappe di Paolo Bonetti, Marco Rocca.Versante Sud, 200 pagine, 25,50 euro

SENTIERI DI TORINO48 passeggiate nella storia e nella natura

Cosa c’è di nuovo

Nelle pagine dellaRivista del CAI lerecensioni dei libri dimontagna più attuali e interessanti

BOOKSHOP

Nella collana del CAI dedicata agli itinerarinaturalistici e geografici attraverso le montagneitaliane, edita dalla Commissione pubblicazioni,è da pochi giorni in distribuzione ilsesto volume “Il gruppo delleGrigne” di Annibale Rota (112pagine, 6,50 euro per i soci, 10euro per i non soci). Dopo avereinquadrato il gruppo di questemagiche prealpi calcaree con isuoi centri di accesso, i suoirifugi e suoi aspetti naturalistici,l’autore presenta novesignificativi itinerari e l’Alta Viadelle Grigne. Grandeconoscitore di tutte le montagneattorno al Lario, amico diRiccardo Cassin con il quale ha

firmato un libro sulle montagne lecchesi, Rota èla persona più adatta per guidare alla scopertadi questo singolare gruppo che affianca

verticalità dolomitiche a morbidezzeprealpine, rigidità climatiche daalpi occidentali a teporimediterranei anche in pienoinverno. “Il lettore potràapprezzare”, spiega AndreaZannini, presidente dellaCommissione pubblicazioni, “oltrealla competenza e alla capacità dicomunicare dell’autore, l’immutatoentusiasmo con il quale anch’egli,che le frequenta settimanalmenteda una vita, si avvicina alle Grignee al loro straordinario patrimonionaturalistico”.

Itinerari naturalistici

Con il CAI alla scoperta delle Grigne

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di Filippo Ceragioli e Aldo Molino,Guide Iter ([email protected] –www.iteredizioni.it), 180 pagine,14 euro

NARRATIVARUGHE DA SALITAUomini e donne da salita: pastori,boscaioli, castagnai, fungai, amici,burloni, bugiardi. “Sui loro crinali divita, spesso impervi ed ostili”,spiega l’autore, “incontrano storie dianimali, piante e pietre. E finisconoper dialogarci” di Federico Pagliai, prefazione di Mauro Corona.Biblioteca dell’immagine (info: [email protected]), 203 pagine, 13 euro

PER SEMPREStoria di un amore sullo sfondodella montagnadi Susanna Tamaro, Giunti, 222 pagine, 18 euro

SAGGIALPI SEGRETE. STORIE DI UOMINI E DI MONTAGNEL’altro volto delle Alpi in una seriedi testimonianze di un rinomatogiornalista e scrittoredi Marco Albino Ferrari, Laterza,192 pagine, 16 euro

LIBRI FOTOGRAFICIMANIImmagini raccolte nei suoi viaggidall’illustre alpinista e socio onorario

del CAI Fausto De Stefani: perché“prima della lingua e delle paroleparlano gli sguardi e le mani”. Conprefazione di Paolo RumizMontura editing, formato 29x21cm, a beneficio del progetto“Rarahil” (Fondaz. Senza Frontiere– Onlus, via S. Apollonio 6, 46042Castel Goffredo , MN)

TESTIMONIANZERITORNI A VALLEDue anni d’interventi sul blog diIntraisass rivelano la riccapersonalità dell’autore (1941-2010),architetto, fotografo, free lance,illustratore provetto di libri dimontagna. Che qui divaga traKafka, Mauro Corona, storie diappigli e di sciolinedi Mario Crespan. Luca Visentini editore,(www.lucavisentinieditore.it), 407pagine

SIAMO ANDATI IN ANTOLAIl Monte Antola, in Liguria, è dasempre un crocevia di storie.Pellegrini, mulattieri, contadini,emigranti, “alpinisti” e escursionistihanno percorso i suoi sentieridi Alessio Schiavi, Edizioni Croma,168 pagine, 25 euro

PERIODICIMERIDIANI MONTAGNEAl Delfinato-Ecrins è dedicato il 51°numero della collana diretta daMarco Albino Ferrari. Cristina Zerbi

ci conduce nel parco dove osano igipeti, Mario Giacherio fra i sentierisospesi. Nelle pagine “Dallemontagne” una rassegna dei festivale un’anteprima del Tour des Géants.In allegato Montagne Outdoor e lacartina del Delfinato. Il fascicolo 52(settembre) è invece dedicato allaValle del Sarca (TN) e alle sueinnumerevoli attrattiveEditoriale Domus, 7,50 euro

TREKKING & OUTDOORSulle orme di garibaldini, briganti esoldati: la rivista diretta da MicheleDalla Palma s’inventa (ma fino a uncerto punto…) un sentiero lungo150 anniClementi Editore, fascicolo numero 247, 4 euro

OROBIENel “mensile all’aria aperta” direttoda Pino Capellini prosegue la seriededicata ai grandi passi di

Lombardia. Dopo il Bernina(agosto) in settembre un accuratoservizio è dedicato al valico del VivioneEdizioni Oros, 4,90 euro

ALPPassione e date per correre inquota e a piedi; in terrafrancoprovenzale alla scoperta delleradici linguistiche comuni nelle Alpid’Italia, Francia e Svizzera: sonodue dei servizi di un numeroparticolarmente riccoVivalda editori, 6,50 euro

LA BUONA NEVEIl biondo pupetto in copertina conla sua mamma è l’irresistibile RollyMarchi che in questo modo celebrail suo novantesimo compleannonell’appassionante “semestrale disci e contorni”Rolly Consult sas, tel e fax02.867568, distrib. gratuita �

Nuovo, importante appuntamento con imanuali del CAI. Contrassegnato dal numero24, è in distribuzione nella prestigiosacollana il volume “Cartografia eorientamento” di Alessandro Geri e GianniPerelli Ercolini con i disegni di Nicola Calzavara. A oltre 14anni dall’ultima ristampa del manuale “Topografia eorientamento”, si è ritenuto opportuno dare corso a unarivisitazione con l’obiettivo di adeguare il manuale alle molteplicinovità emerse sia nel campo della cartografia sia in quello deglistrumenti per l’orientamento. Con questa nuova edizione,arricchita con immagini, tabelle ed esercizi, si vuole fornire aquanti si muovono sui monti uno strumento di ausilio perl’apprendimento o il consolidamento delle capacità necessarieper affrontare con sicurezza le proprie avventure. Nel capitolodedicato all’utilizzo di sistemi di posizionamento satellitare perl’orientamento, data la vastità di funzionalità disponibiliattualmente, e a maggior ragione in futuro, sono stateevidenziate le principali caratteristiche offerte dalla tecnologia,rimandando ai manuali dei costruttori per i dettagli in meritoall’utilizzo degli apparecchi e delle applicazioni software. Editodalla Commissione nazionale scuole di alpinismo, scialpinismoe arrampicata libera e dalla Commissione pubblicazioni, ilvolume di 200 pagine è in vendita a 13 euro per i soci, 20 europer i non soci.

“Naturalmente”, spiega il presidente generale Umberto Martini,“le nozioni necessarie ad apprendere correttamente l’uso deglistrumenti di orientamento, ancorché esposte in modo semplicee nel contempo scientificamente corretto, costituiscono solol’indispensabile base teorica di una conoscenza che deveessere integrata dalla pratica nell’ambiente naturale. Per questomotivo il manuale è impostato anche per l’uso didattico nelleScuole e nei corsi sezionali, altamente raccomandabili perl’apprendimento e l’uso delle tecniche di orientamento in unambiente complesso come quello escursionistico e alpinistico”.

Manuali del CAI

Per non perdere la bussola

Caro Scarpone, nella pagina“BookShop”, presentandocortesemente il mio libro “Grandiamori per la montagna” recentementeedito da “Alpine Studio” sta scritto chequesto è il mio quarantesimo libro:non è vero, è il quarantottesimo. Lodico non perché stimi che il traguardodei 50 volumi possa essere, per unoscrittore di alpinismo, l’equivalente dei quattordici ottomilahimalaiani per un alpinista. Ma perché i miei scritti voglionoessere l’espressione di un sentimento per la montagna e lascalata. Allora mi sembra importante segnalare il numero deivolumi pubblicati, specificando così che per quarantotto volte lamontagna mi ha regalato sentimenti e felicità. Il che torna agloria dei monti, non certo mia.

Spiro Dalla Porta-Xydias

Precisazioni

Spiro fa 48!

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Attraversare le Alpi da un capo all’altro per circa 1800 km ci hapermesso di valutare le differenze in un’area vastissima cheper quanto ci si possa sforzare di rendere uniforme difficil-mente sarà tutta uguale. Uno dei principali elementi analizza-

ti è il sentiero che ci guida e ci porta a destinazione, a volte con unacerta fatica: un compagno di viaggio che può influenzare positiva-mente o meno l’escursione. Affronteremo brevemente il tema in duearticoli, cercando di spiegare che cosa va bene e che cosa va menobene della rete escursionistica delle Alpi. Dal nostro punto di vista,ovviamente, ovvero in base alla nostra esperienza.

In questo primo articolo parleremo dei fattori che riteniamo positi-vi. In primo luogo, la segnaletica. Siamo partiti dalla Liguria percor-rendo dapprima l’Alta V ia dei Monti Liguri, subito abbandonata perentrare in Piemonte. A livello di indicazioni questo tratto è sicura-mente uno dei migliori: oltre all’abbondanza di riferimenti, la segna-letica è anche ben curata e visibile. Il simbolo distintivo è il classicosegnavia CAI rosso-bianco-rosso, ma con la scritta AV in nero al cen-tro della banda bianca. In aggiunta, troviamo un adeguato utilizzo disegnaletica verticale con tanto di riferimenti numerici: per un even-tuale soccorso si può comunicare il numero del palo dove ci si trova.

Altro esempio positivo è la V alle d’Aosta, probabilmente la migliorregione italiana da questo punto di vista. Ogni dettaglio è curato al

meglio: abbondanza di segnaletica verticale e orizzontale sempremantenuta in condizioni adeguate, colonnine di pietra ai passi ebacheche informative nei punti di partenza, non solo con indicazionisui sentieri, ma anche con chiare raccomandazioni per riconoscerli eutilizzarli senza confondere segnaletiche di altro genere che hannouno scopo ben diverso.

Nelle Dolomiti, poi, il turismo escursionistico rappresenta buonaparte della vita dei Monti Pallidi e quindi la segnaletica è sicuramen-te adeguata. Ma se consideriamo il livello raggiunto dalla Svizzera, ilconfronto è impari. La tipica precisione elvetica che tutti conosciamosi riflette molto anche in montagna: per quanto abbiamo potuto vede-re, è a buon ragione una delle migliori reti escursionistiche in assolu-to. Ogni informazione aggiuntiva aiuta l’escursionista avvisandolo sualcuni servizi utili reperibili in una certa località, come un servizioautobus o un posto per dormire.

Anche la visibilità di un sentiero è importante: riuscire a indivi-duarlo senza dubbio rende meno problematica e più piacevole l’e-scursione. È il caso della già citata Alta Via dei Monti Liguri e degli iti-nerari dolomitici, dove in alcuni casi si può arrivare con il passeggi-no fino al rifugio. In positivo siamo rimasti colpiti anche dai vecchisentieri militari, eccezionali opere d’arte arrivate ai nostri giorni. Unesempio per tutti? Sicuramente la strada militare che passa per il rifu-gio Questa (CN). Degni di nota sono poi i vari tour attorno alle mon-tagne più importanti, percorsi organizzati ad anello in più tappe: sipensi al tour del Monte Bianco, al tour del Gran Combin, al tour delMonte Rosa, al giro del Monviso, alle Alte V ie della Valle d’Aosta,occasioni per riscoprire la storia delle montagne con le loro culturee le loro genti.

Ugo Ghilardi e Manuel Ardenghi(1 – continua)

16 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011

Testimonianze In cammino con Ugo e Manuel

Dopo la grande traversata delle Alpi, un test lungo 1800 chilometri, i due amicipassano in rassegna alcuni aspetti positivi della sentieristica. Anche se, come vedremonella prossima puntata, molto resta da fare

La Svizzera fa testo

Una strada militare inPiemonte e un esempiodi segnaletica in

Svizzera: due elementi che UgoGhilardi e Manuel Ardenghihanno particolarmenteapprezzato durante la grandetraversata delle Alpi dallaLiguria al Friuli, di cui hannoriferito in un libro pubblicato daL’Alpe editrice,(www.editricelalpe.com). Ilprossimo mese i due amicicamminatori affronteranno sulloScarpone alcuni aspetti negatividella traversata. Intanto stannoper concludere un loronuovissimo exploit: il girod’Italia in sella alla mountainbike per attraversare 150 cittànelle 110 province del Paese.Contano di concludere il giro inottobre, tornando in Lombardia.

Sentieri sotto la lente

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Agaro, a oltre 1500 metri di quota, èstato fino al 1938 il più piccolo e ilpiù alto comune della provincia diNovara (oggi V erbano, Cusio,

Ossola). Le sue terre si trovano in una vallepensile racchiusa tra i ripidi versanti delladorsale che scendendo dalla Puntad’Arbola separa la V alle Antigorio e la V alFormazza dalla vallata solcata dal torrenteDevero. Qui i territori che i walser prove-nienti da Binn nella vicina Svizzera colo-nizzarono nel XIII secolo sono oggi in granparte sommersi dalla diga costruita appun-to nel 1938. Sullo sfondo di questo luogoincantevole è ambientato il racconto vinci-tore del Premio Carlo Mauri di narrativa dimontagna organizzato a Lecco dall’UnioneOperaia Escursionisti, dal GruppoAlpinistico Gamma e dal Club AlpinoAccademico Italiano.

Intitolato “Voce senza suono”, scritto daValter Guglielmetti di Novara (vedere box inquesta pagina), il manoscritto vincitoreriguarda l’incontro tra un anziano montana-ro muto che vive lassù e un giovane medico,testimone dei suoi ultimi giorni ed erede diun suo piccolo tesoro. A giudizio pressochéunanime della giuria il racconto risulta“carico di sentimento e di nostalgia per unmondo perduto e per le irripetibili stagionidel cuore: una vicenda emozionante, rac-contata con stile eccellente e ottima tecni-ca, ideale per dare vita a un quadretto acco-rato e colorito di vita alpina”.

Seconda opera classificata è “Il moschet-tone” di Oliviero Bellinzani di Luino(Varese), “una giornata particolare di unalpinista molto speciale, vissuta minutoper minuto” (Bellinzani è noto anche ai let-tori dello Scarpone per avere affrontatoimpegnative scalate pur essendo privo diuna gamba: la nuova arrampicata nelmondo della letteratura rivela un altroaspetto del suo talento e della sua tenacia).

Terza opera classificata è “Daniele” diRita Mazzon di Padova, quarta “Il respirodel deserto” di Mario Schiavato di Fiume,quinta “Leggende della valle nascosta” diLuciano Carminati di Bologna. In tuttosono state circa settanta le opere inviateda scrittori dilettanti di otto diverse regio-ni che si sono posti, in un modo o nell’al-tro, sulla scia di Carlo Mauri, indimentica-bile alpinista e scrittore di Lecco. Le setteopere meglio classificate sono state rac-colte in un volumetto distribuito gratuita-mente alla premiazione avvenuta il 20 mag-gio a Lecco. �

Letteratura di montagna Il Premio Carlo Mauri

Vince l’Ossola che scompare

Vado in montagna da tantissimo tempo, e in fondo nonne ho mai capito bene il perché. Forsesemplicemente perchè mi piace. Non ho mai creduto

alla “lotta con l’alpe” né alle altre spiegazioni filosofiche delperchè si va in montagna. Il problema è che più passano glianni e più la pigrizia la fa da padrona, in tutti i sensi.

Da giovane mi sono concesso qualche sfizio alpinistico, emi piace ricordare le mie tre salite top: la cresta Signal, laparete nord del Fletschorn e il canalone Marinelli alla Estdel Rosa. Ma sono cose fatte nei bei tempi andati, da allorami accontento di qualche collinetta, anche a causa dellasuddetta pigrizia. Adoro l’Ossola e il Monte Rosa di Macugnaga, ma mi si può tr ovarespesso sulle montagne di Campello Monti in valle Strona, e considero il rifugioAndolla, in valle Antrona, un po’ come casa mia. E nonostante ci sia andato più didieci volte, la salita e l’arrivo alla capanna Marinelli sul Rosa di Macugnaga mi dannosempre un’emozione grandissima. D’inverno vado speso all’alpe Devero, che è ilposto più bello del mondo, come dice il mio amico Albert o Paleari, guida alpina.

Mi diletto a imbrattare carte, e finora mi è andata abbastanza bene perchè ho vintoparecchi premi e ottenuto diversi buoni piazzamenti. Credo che scrivere e andare apestare neve o a consumare scarponi sui sentieri siano fatiche piuttosto simili. Ma nonchiedetemi da dove vengono le mie storie perchè non ve lo dirò mai...

Valter Guglielmetti

Il vincitore

Tra letture e sfizi alpinistici

Il lago di Agaro tra la Valle Antigorio e la Val Formazzain cui è ambientato il racconto premiato (foto di GiulioFrangioni, per gentile concessione).

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18 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011

Partenza l’11 settembre daCourmayeur per i cinquecento impa-vidi del Tor des Géants, che tradottodal patois significa Giro dei Giganti,

la più dura fra le endurance trail valdostane,ovvero le gare di resistenza a tappe con svi-luppo superiore agli 80 km. Un lungo anelloche dal Monte Bianco porta sino al Rosa eritorno passando per il Gran Paradiso e ilMonte Avic. Sette lunghissime tappe in cui sisommano le due alte vie valdostane per untotale di 330 chilometri di sviluppo e 24.000metri di dislivello positivo, con 25 colli oltrei 2.000 metri (per l’itinerario in dettaglio, ilregolamento e le altimetrie vedere il sitowww.tordesgeants.it).

Dopo il successo della prima edizione, leiscrizioni per il 2011 si sono aperte alle ore20 di domenica 20 gennaio e 36 ore dopo era

già superato il tetto dei 500 iscritti. “Il T ordes Géants è la prima e unica gara che uni-sce la lunga distanza all’individualità del cor-ridore”, spiegano gli organizzatori. “Chi par-tecipa si deve però impegnare a rispettareprima di tutto se stesso e fornire supportoagli altri concorrenti in qualsiasi situazione.Questo invita anche a relativizzare la propriasofferenza”.

Tutto questo fa si che attorno al Tor deGéants si sia sviluppata un’adesione che va

ben oltre la normale competizione sportiva,diventando anche un importante mezzo dipromozione per i 34 comuni coinvolti, allacui organizzazione partecipano schiere divolontari del Club alpino. Lungo il tracciatosono previsti punti di ristoro, riposo e soc-corso, oltre che sette basi vita per il riposodei concorrenti. Nelle basi vita si viene visi-tati da medici che stabiliscono se uno puòcontinuare o no. Ogni corridore è dotato diun braccialetto munito di chip che al pas-saggio nei vari punti di controllo viene lettoda un’antenna. I dati vengono quindi inviativia internet al server centrale e sono visibilisul sito web della gara. Ma, visto che non cisono premi in denaro bensì un riconosci-mento morale per tutti i finishers, nonimporta molto in quale ordine si arriva al tra-guardo. E forse proprio questo spiega ilgrande successo dell’ultra maratona.

Fra i 500 concorrenti il settantaduennesanremese Michelangelo Moraglia, dimestiere commerciante di fiori, accompa-gnatore di escursionismo CAI, vanta un pri-mato particolare essendo il più anziano. LoScarpone lo ha incontrato un mese primadella gara per capire come ci si prepara econ quali motivazioni. “Del T or des Géantsmi aveva parlato un caro amico che purtrop-po ha dovuto sottoporsi a un interventomolto delicato. Una di quelle maratone chi-rurgiche al cui confronto qualsiasi gara èuna bazzecola. Allora ho fatto un voto: se luice l’avesse fatta avrei tentato questa nuovaimpresa. Così, eccomi in pista”.

L’entusiasmo è quello di un ragazzo, ma l’e-sperienza quella di un veterano con un riccodi carnet di gare alle spalle - dalla Vasaloppetalle 24 ore non stop, dalla 100 km delPassatore in Appennino alle marcelonghe.

Visti da vicino Michelangelo Moraglia

Il parere del medico

Importante è conoscere i propri limiti“Tor des Géan ts’, la gar a per chi non conosce limiti”. Così tit olava il quo tidiano La

Stampa del 1° luglio presentando la massacrante maratona tra le vette valdostane con lapartecipazione di uomini e donne di età compresa tra i 24 e i 72 anni. Ecco, proprio que-sto ultimo dato penso che meriti un commento da un punto di vista medico. La vecchiaiaè l’ultimo periodo della vit a, caratterizzato dal normale, fisiologico, pr ogressivo decadi-mento dell’organismo fisico e mentale e della sua globale capacità funzionale.

L’invecchiamento fisiologico v aria da individuo a individuo, essendo lega to a f attorigenetici, sociali, educativi, economici. Dal punto di vista cardiocircolatorio-respiratorio èinteressante sottolineare come oltre i 70 anni si riducano la contrattilità del miocardio e diconseguenza anche la portata cardiaca, la capacità vitale respiratoria e il massimo con-sumo di ossigeno. Questi fenomeni si verificano in grado minore se il soggetto praticaun’adeguata attività fisica che l’OMS raccomanda nell’anziano come forma di prevenzio-ne e trattamento di patologie croniche e degenerative quali il diabete, l’ipertensione arte-riosa, l’obesità e l’ipercolesterolemia.

L’età avanzata, nei soggetti sani che hanno una buona rispost a allo sforzo a livello delmare, non compromette la risposta fisiologica di ada ttamento alla quota. Ma l’insiemedell’ipossia e delle alterazioni fisiologiche tipiche dell’età producono l’effetto sinergico diridurre in maniera significativa la capacità fisica in alta quota.

Indubbiamente ci si augura che una persona di 72 anni si presenti al cancelletto di par-tenza in ottime condizioni fisiche e di allenamen to ed è necessario che i partecipan ti,soprattutto i più anziani, gar eggino sempre con buon senso, rifiut ando ogni eccesso.Correggendo il titolo giornalistico, invece che “gare per chi non conosce limiti”, megliosarebbe scrivere “gare per chi conosce molto bene i propri limiti”.

Enrico Donegani Vicepresidente CCM-CAI - Full-member UIAA MedCom

Sette giorni da giganteTor des Géants®, endurance traildella Valle d’Aosta: salita al Colde la Crosatie, verso Planaval(foto di Stefano Torrione).

A 72 anni è il più anziano fra i500 concorrenti del Tor desGéants, la famosa gara diresistenza attorno ai gigantidella Valle d’Aosta. Ecco come si allena e conquali motivazioni

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LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011 - 19

Quale il futuro dell’Unione internazio-nale delle associazioni alpinistiche(UIAA)? Il momento si annuncia par-ticolarmente delicato e, forse, com-

battuto. Un piano strategico sarà presentatoin ottobre a Kathmandu in occasione dell’as-semblea generale. Dopo le sfide che l’Unioneha dovuto affrontare negli ultimi anni inmerito alla struttura e alla modalità di gestio-ne, soprattutto a causa della precaria situa-zione finanziaria su cui si stanno studiandourgenti rimedi, occorre adesso deciderequale sarà il suo futuro anche quale federa-zione sportiva riconosciuta a livello interna-zionale dal Comitato olimpico internaziona-le e da SportAccord, il gruppo organizzatoredi tutte le federazioni sportive internaziona-li, olimpiche e non.

Perché se è vero che la situazione finanzia-ria costringe l’UIAA a limitare le ambizioni,resta comunque aperto il suo grande poten-ziale di federazione internazionale rappre-sentante il mondo dell’alpinismo e dell’ar-rampicata. Ed è per pianificare al meglio iprossimi anni che nella riunione di maggio aParigi si è deciso di conoscere, attraverso unsondaggio, l’opinione delle federazioni ade-renti e le aspettative riguardo al futuro.

Nel documento di 35 pagine scaricabile dalsito dell’UIAA (A strategic plan for the futu-re of the UIAA – Results of the survey con-ducted with federations) una tabella riguar-da le attività federazione per federazione ecome tali attività s’inquadrano nell’operativi-tà e nelle aspettative delle stesse federazioni.Da notare che, in base a questo prospetto, ilprimo posto è occupato da alpinismo earrampicata (il 78% dei club interpellatidichiara di impegnarsi totalmente in questicampi) mentre agli ultimi posti troviamo lagestione di musei (19%) e biblioteche (33%).

Per quanto riguarda lo sguardo sul futuro,sulla base della ricerca risulta che è asso-lutamente necessario (83% degli interpella-ti) che l’UIAA rappresenti soprattutto alpi-nisti e scalatori. Uguale consenso è riser-vato all’impegno dell’UIAA per la sicurezzanelle attività in montagna. Secondo gliintervistati, inoltre, l’UIAA deve confer-marsi leader (74%) nella gestione delle pro-blematiche alpine, e perseverare nel suoimpegno per i giovani (73%) e nella tuteladell’ambiente alpino (70%).

Molto meno sentiti risultano altri aspettidell’attività associativa, come il supportoalle gare di arrampicata su ghiaccio che il15% definisce non necessario e soltanto il32% assolutamente necessario. Per quantoriguarda l’impegno dell’Unione nel promuo-

vere gli interessi a livello politico delle asso-ciazioni, si ritiene che questo aspetto sia tal-volta necessario (27%) ma non debba esserepreponderante (61% degli interpellati).

Su queste basi uno speciale team per ilPiano strategico (Mike Mortimer , JordiColomer, Silvio Calvi, Sophie Gerard) èimpegnato nel porre le basi per la futurapolitica dell’UIAA. Con quali risultati losapremo al termine dell’ormai prossimaassemblea generale che vedrà impegnatoPier Giorgio Oliveti in rappresentanza delClub Alpino. �

Strategie Dopo il sondaggio tra le federazioni

Un piano per l’UIAA“Ma questa è una gara diversa in cui deviessere capace di tenere il passo in auto-nomia per arrivare nel tempo stabilito afine tappa, e ripartire dopo qualche ora diriposo con i muscoli ancora in grado difunzionare”. Lo spauracchio principale? Idue temibili tapponi Valgrisenche - Cognee Donnas – Gressoney , il secondo e ilquarto giorno, con un dislivello positivosuperiore ai 4mila metri e una distanzasuperiore ai 50 km. “Ho guardato i tempidell’ultimo classificato dell’anno scorso, eho calcolato che tenendo una media di 2,5km/h in salita dovrei farcela con un mar-gine accettabile”, spiega Michelangelo cheper allenarsi alterna periodi di quattrogiorni sulle sue Alpi Liguri, tra San Remoe Limone Piemonte, a periodi di riposo.

“Parto da casa a mezzanotte e arrivo inrifugio verso mezzogiorno dopo aver fattoi canonici 50 chilometri di cammino, doveincontro un amico con cui poi si continual’allenamento nei tre giorni seguenti”,spiega Moraglia. Diete particolari?“Nessuna, salvo prescrizioni mediche. Ingenere mi porto pane e formaggio grana,qualche banana e tanta acqua, a voltequalche bevanda isotonica”.

Particolare importante. Sia in allena-mento sia in gara Moraglia ha sempre conse i bastoncini da nordic walking, una tec-nica di progressione utilizzata pratica-mente da tutti i concorrenti del T or desGéants che aiuta a preservare le articola-zioni e affaticarsi di meno.

Maser

MichelangeloMoraglia

Calvi 2000Duemila giorni corrono via quasi senza

che una persona se ne accorga, ma perun uomo un po’ speciale come SilvioCalvi rappresentano una bella fetta di vitada festeggiare. Era il 2006 quando Calvi,attuale dirigente dell’Unione internazio-nale delle associazioni alpinistiche e asuo tempo pr esidente della Sezione diBergamo e consigliere centrale del CAI,si sottoponeva a un complesso trapianto.L’intervento si è concluso felicemen te el’amico Silvio si è po tuto concedere unavita normale, sia pur e con le limit azioniimposte dai medici curanti e con il fardel-lo dei f armaci anti-rigetto. Il 22 luglio aBergamo, nel suo studio d’ingegneria,un gruppo di amici lo ha festeggiato consemplicità, in stile alpino, per quest oexploit. E Silvio Calvi prima di partire peril Caucaso ha offerto a tutti pane e sala-me e una t orta di frutta con quella cifr aper lui magica, 2000, ricama ta con ilmarzapane.

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Nell’anno in cui si celebra, un secolo e mezzo dopo, la primaascensione tutta britannica del Monviso, un cordialissimoincontro tra alpinismo italiano e d’oltre Manica si è tenuto il23 luglio a Bormio, nel cuore delle Alpi Retiche. Con una

vigorosa stretta di mano, i presidenti del Club Alpino ItalianoUmberto Martini e dell’Alpine club Mick Fowler hanno suggellato l’a-micizia di sempre tra le due storiche associazioni, appena incrinatada una certa rivalità ai primordi del CAI, quando nel 1863 il fondato-re Quintino Sella incitava gli italiani a esplorare le Alpi divenute terradi conquista dei cittadini britannici.

Martini ha ricordato come proprio a Bormio, alla fine del 2010, leassociazioni alpinistiche di tutto il mondo si siano incontrate in occa-sione dell’assemblea dell’UIAA che le rappresen-ta. A sua volta Fowler, prima di dare vita a un’ap-passionante conferenza sulle sue esperienze alpi-nistiche, ha ricevuto dalle mani dello stesso presi-dente generale del CAI un ambito riconoscimento,la Pigna d’argento, riservata ai personaggi dellamontagna che si sono maggiormente distinti,durante l’ultima annata, sul portale web diAlpinia.net. Analoghi premi sono andati a DavideSapienza, scrittore di montagna, considerato ilmiglior talento emergente negli ultimi anni, e algiovanissimo Andrea Gaddi per la più innovativacasa editrice di montagna, Alpine Studio di Lecco:questi ultimi hanno ricevuto l’argenteo trofeo rea-lizzato da Mastro7 rispettivamente dal sindaco diValdisotto Alessandro Pedrini e dal sindaco diBormio Giuseppe Occhi. Lo stesso Fowler ha otte-nuto il premio per il suo libro intitolato “Su ghiac-cio sottile” pubblicato da Alpine Studio nell’im-peccabile traduzione di Luca Calvi e giustamentegiudicato “imperdibile”.

Migliore esordio, pur tra comprensibili ristret-tezze economiche e impreviste avversità meteoro-logiche, non si poteva concepire per questoFestival della cultura di montagna battezzato “Lamagnifica terra”, in omaggio alla Contea diBormio. Tra gli illustri patrocini quello del GISM,Gruppo italiano scrittori di montagna, quello della Provincia diSondrio, quello delle Sezioni lombarde del Club Alpino Italiano (erapresente la presidentessa Renata V iviani) e, infine, quello delCoordinamento delle sezioni del CAI di Valtellina e Valchiavenna rap-presentate dal coordinatore Luciano Bertolina, presidente dellaSezione di Valfurva del Club alpino. Numerose le personalità interve-nute per festeggiare Fowler e gli altri premiati con l’accorta regia diFilippo Zolezzi, direttore della rassegna e uomo-chiave, con doti dirabdomante, del portale Alpinia.net (www .alpinia.net/) che realizzaben 3.000 passaggi unici al giorno e che ha minuziosamente setaccia-to negli ultimi anni più di 1500 libri di montagna.

Nel clima festoso che ha suggellato la bella rassegna, ad applaudirei vincitori c’erano, oltre alle personalità citate, l’alpinista americanoJon Harlin jr, impegnato in una traversata delle Alpi a fil di cielo, ilconsigliere centrale del CAI Angelo Schena, il presidente della

Sezione valtellinese Camillo Della V edova e quel-lo della Sezione di Bormio Alfredo Cantoni, il pre-sidente del Collegio nazionale delle guide alpineErminio Sertorelli, Lucia Foppoli già presidentedella Sezione di Sondrio e ora membro del colle-gio dei Probiviri nazionali del CAI, Gege Agazzidella Commissione cinematografica, IsellaBernardini titolare di Alpinia.net, GiovanniPeretti, tra i maggior esperti mondiali di nivologiae cineasta, questa volta in veste di infaticabile ani-matore e organizzatore, lo storico RobertoMantovani, la scrittrice e presidentessa di EcoHimal Tona Sironi, la scrittrice e viaggiatriceAnnarita Grassi.

A margine della cronaca, va notato che Fowler , padre di due figli,non è un alpinista professionista, ma ha sempre scalato per pura pas-sione, facendo spedizioni leggere e veloci nei ritagli di tempo con-cessi dal suo lavoro di consulente fiscale. Sempre conscio dei proprilimiti, ci fa conoscere nelle sue conferenze e nei suoi libri zone spes-so e a torto trascurate: Ak-su, Changabang e Taweche nell’Himalaya,Siula Chico nelle Ande, Garwhal, isole Lofoten, Alaska, ma soprat-tutto il Grande colatoio bianco dello Siguniang in Cina. Quanto aGaddi, in un momento certo non facile per l’editoria in generale e perquella di montagna in particolare, il suo Alpine Studio costituisce unavera e felice eccezione. Condotta con passione e competenza, la casaeditrice ha saputo offrire autori inediti in Italia e lanciare nuovi inte-ressanti autori nazionali. Infine, Davide Sapienza ripercorre nei suoilibri gli itinerari di Jack London e degli esploratori polari mettendo afrutto la sua passione per il Grande Nord. Una rivelazione. �

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Incontri L’alpinismo inglese sugli altari a Bormio

Cordiale incontro tra i presidenti del CAI edell’Alpine club a conclusione della rassegna di cultura della montagna “La magnifica terra”

Una storica stretta di mano

I premiatiLa stretta di mano a Bormio tra Mick Fowler (con la Pignad’argento appena ricevuta) e il presidente generale delCAI Umberto Martini. Tra i due Luca Calvi, traduttore delleopere di Fowler. Nelle altre foto, dall’alto, le premiazionidello scrittore Davide Sapienza (da parte del sindaco diValdisotto Alessandro Pedrini) e dell’editore Andrea Gaddi(da parte del sindaco di Bormio Giuseppe Occhi). Dopo ilpositivo esordio, il Festival di cultura di montagna “Lamagnifica terra” è destinato a diventare un evento di pri-maria importanza nell’estate culturale della Valtellina.

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Materiali e tecniche Un innovativo assicuratore/discensore

La fase di assicurazione al primo o alsecondo di cordata è senza dubbio frale più delicate e impegnative nellosvolgimento dell’arrampicata. È molto

importante perciò scegliere un attrezzo chesia allo stesso tempo semplice e sicuro nel-l’utilizzo, non usuri eccessivamente la cordae possa essere impiegato con i diversi dia-metri di corda attualmente in commercio.

Tra i numerosi e svariati attrezzi per l’assi-curazione presenti sul mercato sta riscon-trando ampio consenso il Click Up, un inno-vativo assicuratore/discensore per cordesingole dinamiche da 8.9 a 10.5 mm, funzio-nante con moschettone HMS.

Abbiamo testato questo nuovo attrezzo,creato e sviluppato principalmente per l’uti-lizzo in arrampicata sportiva, cercando diesaminare e valutare il suo comportamentonelle varie funzionalità operative.

A nostro giudizio i punti di forza di questoversatile dispositivo, un piccolo gioiello ditecnologia, sono rappresentati da:

• facile e comodo impiego• assenza di leve e meccanismi • blocco immediato in caso di caduta • funzionamento anche in caso di utilizzo

errato.Il Click Up, compatto e leggero, è semplice

da utilizzare e intuitivo nelle varie funzioni;queste caratteristiche, permettono anche adarrampicatori poco esperti, di acquisirevelocemente la manualità necessaria per ilsuo utilizzo durante le varie fasi di assicura-zione. L’uso corretto e non corretto dell’at-trezzo è ben evidenziato nel depliant di istru-zioni fornito.

L’assenza di meccanismi e leve permette didare corda in modo efficace, veloce e fluidosenza inceppamenti, mantenendo semplice-mente le mani sulla corda; ovviamente, amaggiore diametro della corda impiegata,corrisponde un maggiore attrito della stessanell’attrezzo.

L’arresto di una caduta avviene in modointuitivo, trattenendo semplicemente il latolibero della corda con la mano; il connettorerisale lungo la guida interna dell’attrezzobloccando la corda. Dopo l’arresto dellacaduta, spostando con una leggera pressio-

ne l’attrezzo verso l’alto,si può ridare veloce-mente corda all’arram-picatore, tenendo sem-pre in mano il lato libe-ro della corda. Calare ilcompagno è altrettan-to semplice; si trattie-ne il capo libero dicorda con unamano e con il palmodell’altra si premeleggermente sull’at-trezzo, regolando lavelocità di discesadel compagno.

U n ’ u l t e r i o r ecaratteristica diprimaria impor-tanza è che il ClickUp, in caso d’incor-retto uso, permette difrenare e calare aterra il compagno insicurezza. Grazie aquesta modalità, cer-tamente moltoapprezzata, è possibi-le far fronte ai nume-

rosi errori che si possonoverificare, durante l’u-

tilizzo di questogenere diattrezzi, infalesia ein pale-stra. Si fa

presentetuttavia che

in ogni mano-vra bisogna sem-

pre tenere la manosulla corda, anche se

è sufficiente una leg-gera frizione (bastano

solo due dita) perché ilClick Up assuma lapozione di blocco, intui-bile anche dal caratteri-stico “click”. Il Click Up è disponibile

nella sua confezione cono senza il connettoreConcept HMS SGL. Questotipo di connettore, studiatoe concepito per il funziona-mento con l’attrezzo, dispo-ne di una barretta mobileche permette di stabilizzarloall’anello dell’imbracatura,prevenendo così la possibili-tà di carico sull’asse minore.In conclusione possiamo

affermare che il Click Up, con-frontato con altri simili dispo-sitivi, è uno strumento più cheidoneo, considerata la difficoltà

di arrivare ad avere il top in tutti icampi d’utilizzo.

Giuliano Bressan Centro Studi Materiali

e Tecniche

Confrontato con altri similidispositivi, è uno strumentopiù che idoneo, considerata la difficoltà di arrivare adavere il top in tutti i campi

Peso: 115 gr Materiali: guance in alluminio f orgiato a

caldo, supporti di frenaggio in acciaio enylon rinforzato

Range di utilizzo: corde singole dina-miche (EN 892) da 8.9 a 1 0.5 mm didiametro

L’attrezzo ha superato i test della normaUIAA 129 come Manual Braking Device

Click Up, prove di utilizzo

Dati tecnici

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Si rende noto il prospetto 1/6/2012 –31/5/2013 indicante i prezzi relativi a:Pernottamenti – Riscaldamento (supple-mento applicabile solo sul pernottamento)e Consumazioni fondamentali, ricordandol’obbligo che dette tariffe vengano inte-

gralmente applicate a tutti , al fine diottenere una omogeneità nei prezzi in tutti irifugi del CAI conformemente alla categoriadi appartenenza. Le Sezioni sono libere di fissare le tariffe,per quant’altro non contemplato nell’allega-to prospetto sotto la propria responsabilità,con l’invito a mantenere gli importi entro ivalori compatibili con le finalità delSodalizio.Tutte le prestazioni e consumazioni extratariffario saranno redatte su apposita tabel-la esposta accanto al tariffario ufficiale,controfirmato dal Presidente della sezione edal GestoreQualora le Sezioni volessero attuare il trat-tamento di “mezza pensione” (cena, pernot-tamento, prima colazione) il prezzo per isoci deve corrispondere ad un importo noninferiore alla differenza del pernottamentosoci e non soci. I soci giovani (inferiori ai diciotto anni)avranno una ulteriore riduzione del 50%sulla quota del pernottamento. Si rammenta che i prezzi indicati per il per-nottamento sono i massimi consentiti.

Qualora la sezione applicasse per i non socitariffe inferiori, essa deve comunque garan-tire lo sconto effettivo del 50% ai soci.È fatto obbligo di redigere il suddettoTariffario sullo stampato CAI (scaricabi-le dal sito internet del CAI : www.cai.it) cheriporta sul frontespizio la seguente dicitura:Club Alpino Italiano – Sezione di…In un distinto specchietto devono essereelencate le tariffe imposte dallaCommissione Centrale (tabella in questapagina).In calce al predetto:Il Presidente della CommissioneCentrale Rifugi e Opere Alpine(f.to Samuele Manzotti)In calce allo stampato deve essere appostoil timbro e la firma del Presidente dellaSezione.Le Sezioni, nelle persone del Presidente edegli Ispettori, devono responsabilmentecollaborare con i Gestori/Custodi, affinchésia garantito agli ospiti, Soci e non Soci, ilrispetto del Regolamento Generale Rifugi.N.B. Ricordiamo che il T ariffario e ilRegolamento devono essere obbligato-

EmittenteCommissione CentraleRifugi e Opere AlpineOggetto Tariffario Rifugi 2012DestinatariSezioni e Sottosezioni CAI, SociCAI, Commissioni Regionali Rifugie Opere AlpineDataMilano, 12 luglio 2011FirmatoIl Presidente della CommissioneCentrale Rifugi e Opere Alpine,Samuele Manzotti

CircolariComunicazioni dalla Sede centrale

Circolare n. 04/2011

2,00

Cat. A/B Cat. C Cat. D Cat. ECapannaReginaMargherita

Soci NonSoci Soci Non

Soci Soci NonSoci Soci Non

Soci Soci NonSoci

Pernottamento

Posto letto con materassoe coperte

10,00 20,00 10,00 20,00 11,00 22,00 13,00 26,00 15,00 30,00

Posto letto con materassoe coperte in cameretta finoa 4 posti

12,00 24,00 12,00 24,00 13,00 26,00 15,00 30,00

Posto emergenza 3,00 6,00 3,00 6,00 4,00 8,00

Consumazioni

The (1/3 litro) 2,50 2,00 2,50 2,00 2,50 2,00 3,00 2,50 3,50

The (1 litro) 4,00 5,00 4,00 5,00 4,00 5,00 4,00 5,00 4,50 5,50

Minestrone o pasta asciutta

6,00 7,50 6,00 7,50 6,00 7,50 6,50 7,00 8,50

Acqua minerale 0,5 l. 1,50 1,80 1,80 2,00 1,80, 2,00 2,10 2,30 2,50 3,00

Acqua minerale 1,5 l. 2,00 2,50 2,30 2,80 2,30 2,80 2,80 3,30 3,30 4,00

Mezza Pensione + 10,00 + 10,00 + 11,00 +13,00 +15,00

Pernottamento socigiovani

5,00 5,00 5,50 6,50 7,50

8,00

TARIFFARIO 2012NEI RIFUGI DEL CLUB ALPINO

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riamente esposti in posizione da per-mettere l’immediata consultazione daparte dei fruitori del rifugio.Al riguardo si notifica che in caso di inosser-vanza la Commissione Centrale disporrà lasospensione del contributo per la manuten-zione, con la pubblicazione sulla stampasociale dell’elenco delle Sezioni che nonhanno adempiuto alle disposizioni regola-mentari.Nel presente Tariffario viene ribadita l’ob-bligatorietà del “sacco lenzuolo perso-nale”.Analogamente a quanto vien fatto dagli altriClub Alpini Europei, il CAI è ormai da tempoimpegnato su questa operazione che, oltre acontribuire al miglioramento delle condizio-ni igieniche del singolo, favorisce il rispar-

mio delle risorse idriche ed energeticheimpegnate nelle operazioni di lavaggio conconseguente sostanziale diminuzione delladispersione nell’ambiente dei detersivi. Un ulteriore contributo a rendere la monta-gna più pulita. Nella parte del T ariffario acura delle Sezioni dovranno essere inseri-te le voci: “sacco lenzuolo di cotone” e“sacco lenzuolo monouso”. Il Gestore/Custode avrà cura di tenerne l’as-sortimento.Si ricorda infine che nel periodo invernale(1/12-30/4) è applicabile, per i non soci, unaumento del 30% della quota riscaldamento.

Il Presidente della Commissione CentraleRifugi e Opere Alpine

(f.to Samuele Manzotti)

Gli importi sopra indicati sono quelli massimi applicabili. Le Sezioni sono invitate a sensi-bilizzare i gestori dei rifugi affinchè venga fornito un servizio di ristorazione semplice egenuina. I non Soci che intendono usufruire dei servizi mensa del rifugio, consumando sola-mente cibi propri sono tenuti al pagamento di una quota (sino a max, di Euro 3,00), a dis-crezione della Sezione proprietaria o affidataria del rifugio, quale contributo per il serviziodi riassetto e smaltimento rifiuti. Per questo servizio non deve essere richiesto ai soci alcuncontributo.Per il pernottamento è d’obbligo l’uso del sacco-lenzuolo personale in tutti i rifu-gi senza alcuna eccezione. Le Sezioni devono curare che questo accessorio, deter-minante per le condizioni igieniche delle nostre strutture, sia sempre disponibileper gli ospiti che ne siano sprovvisti.Il posto di emergenza deve essere u tilizzato solo e quando i posti letto ufficialisono stati tutti occupati.Altre osservazioni. Eventuali reclami devono essere indirizzati alla Sezionetitolare/responsabile del rifugio.•Tutte le Sezioni devono consegnare ai propri gestori il T ariffario con indicato l’anno incorso completato delle tariffe espresse in Euro. La Sezione che sarà ritenuta inosservantesarà penalizzata con l’immediata sospensione di eventuali contributi per la manutenzione.Le richieste di stampati relativi al nuovo T ariffario devono essere indirizzate a questaCommissione o in alternativa alle Commissioni Zonali.•Si rammenta che nei rifugi Capanna Regina Margherita, G. Gnifetti e Marco e Rosa deveessere versata una quota supplementare sul pernottamento di Euro 3,00 quale contributoalle spese di trasporto a valle dei reflui.

CHIARIMENTI

Anche quest’anno a Valfurva eBormio si è svolto dal 16 al 21di maggio lo stage del Servizio

Meteomont del Corpo forestale delloStato, dedicato ai propri previsorimeteo e valanghe. Oltre cheun’occasione d’incontro per glioperatori, per fare il bilancio dellastagione passata, lo stagerappresenta un momento di confrontocon gli altri enti e organizzazioni chesi dedicano allo studio e allaprevisione, formazione e prevenzionenel campo della neve e dellevalanghe. Sul “Rischio meteoidrogeologico – settore neve evalanghe” si è svolto infatti giovedì 19un convegno al Centro visite delParco nazionale dello Stelvio aValfurva, con la partecipazione inqualità di relatori di Vincenzo Romeodel Corpo forestale, Silvano Gandinodel Servizio Meteomont Truppealpine, Francesco Sudatidell’Aeronautica militare, MarioBarbari della Protezione civilenazionale, Mauro Bergagnolli dellaProtezione civile Regione Lombardia,Massimiliano Fazzini dell’Universitàdi Ferrara, Alfredo Praolini del CentroArpa di Bormio. Il Club AlpinoItaliano era rappresentato dalconsigliere centrale Alberto Alliaud edal presidente del Servizio valangheAlessandro Sterpini.

I relatori hanno descritto, ognunonell’ambito del proprio settore dicompetenza, quali e quante attivitàvengono svolte dal punto di vistascientifico, di ricerca e studio deifenomeni nivo – meteorologici,facendo chiaramente emergere lanecessità di iniziare a “fare sistema”,cominciare cioè a mettere insieme leforze e le competenze di ognuno,collaborando attivamente perraggiungere con maggior efficacia epuntualità un sempre maggiorenumero di utenti/frequentatori dellamontagna innevata.

È un primo passo, ma con un po’ dibuona volontà credo sarà possibileiniziare un auspicabile percorso dicollaborazione.

Alessandro Sterpini

Valanghe e prevenzione

L’obiettivo è fare sistema

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Rassegne � La sesta edizione di Off -Orobie Film Festival si svolgeràal Centro Congressi GiovanniXXIII di Bergamo, dal 21 al 28gennaio. Il bando di concorso èscaricabile, insieme con altreinformazioni sulla manifestazio-ne, dal sito Internet www.teami-talia.com

Lupus in fabula�Un concorso letterario dedica-to alla figura del lupo, “Lupus infabula”, è stato istituito dall’EnteParco e dalla Fondation GrandParadis nell’ambito del progettodi un nuovo “Spazio lupo” nelcentro visitatori diValsavarenche. Il concorso èdiviso in due sezioni: una peradulti e una per ragazzi dai sei aiquindici anni. I racconti di vitavissuta o di fantasia, inediti, inlingua italiana o francese,dovranno essere inviati a [email protected] il 30 ottobre, unitamentealla scheda di partecipazionescaricabile, come il regolamen-to, dai siti www.grand-paradis.ite www.pngp.it

Contapassi� La Val di Non, in T rentino, halanciato la campagna “Passodo-popasso… la vacanza che fa

bene”, consegnando a tutti i turi-sti in vacanza un contapassi.L’iniziativa si propone un obietti-vo preciso: 12.000.000 di passinel verde, senza automobile nelcorso dell’estate. I più attivipotranno beneficiare di alcunipremi in palio. Info: www.visitvaldinon.it/pas-sodopopasso

Fatalità� Federico Dean, triestino, di 41anni, era andato sul Montasio,nelle Alpi Giulie, per disperdere

le ceneri del fratello minore -morto in un incidente stradalel’11 giugno scorso in Messico -ma è stato colpito da un fulminesulla scala Pipan che conducealla vetta del monte. La suamorte è stata istantanea. Lo haraccontato il compagno di cor-data Federico Franco (dalCorriere della Sera on line, 3agosto).

Biodiversità� Silvestro Ferruzzi, architetto,storico e naturalista, è stato elet-

to presidente di BiowatchingArcipelago Toscano (BAT), l’as-sociazione nata all’Elba con loscopo di tutelare e fare conosce-re la straordinaria biodiversitàdelle isole dell’arcipelago. Info:[email protected]

Riconoscimenti� Andrea Mella-no, architetto tori-nese, accademicodel CAI e compo-nente della primacordata italianache vinse la paretenord dell’Eiger, èstato festeggiatoal Mondiale del-l’arrampicata diArco dove ha ricevuto il premio“Rock Legends A wards”.Mellano fu l’inventore della gared’arrampicata a Bardonecchia,in coppia con il compianto gior-nalista Emanuele Cassarà. Era il1985. Fece scalpore, ci furonopolemiche, ma quell’idea messain pratica sulla roccia della pare-te dei Militi si fece largo tra i gio-vani.

Grigri� I possessori di GRIGRI 2, codi-ci D14 2O, D14 2G, D14 2B, le cuiprime 5 cifre del numero di seriesono comprese tra 10326 e11136, possono ottenere la sosti-tuzione scrivendo a [email protected] indicando l’indirizzopostale. Info. www.petzl.com

W la bici�A ExpoBici, in programma dal24 al 26 settembre alla Fiera diPadova, un occhio di riguardosarà riservato al cicloturismo,grazie alle iniziative organizzateda FIAB (Federazione italianaamici della bicicletta) che que-st’anno ospiterà anche i touroperator specializzati nell’orga-nizzazione di vacanze in biciclet-ta in Europa e nel mondo.

Capolavori� A MODENA, presso l’ex ospe-

“Attrezzare” i percorsi di accesso ai rifugi con bacheche informativecon i tempi di sicurezza per diverse categorie di utenti: questo il proget-to che l’organizzazione Mountain Fitness (www.mountainfitness.org) harealizzato questa estate in V al Masino (Sondrio). Il progetto “Sentierisicuri” consiste nel monitoraggio della sentieristica con GPS e nell’ela-borazione dei tempi di percorrenza personalizzati in base a una cono-scenza preventiva del dispendio energetico.

“Moltissimi incidenti in montagna”, spiega Marino Giacometti, respon-sabile del progetto, “non riguardano l’alpinista ma l’escursionista (90%) ele cause attribuibili alla mancanza di valutazioni preventive e alle relati-ve conseguenze (sfinimento, ritardo, buio, maltempo, perdita di orienta-mento, ecc) superano il 30%. Il tom tom Mountain Fitness predice l’oradi arrivo e il consumo di ‘benzina’. Nella situazione attuale la segnaleticariporta (e non sempre) un tempo generico. Riteniamo pertanto di utilitàsociale, per la promozione e la sicurezza escursionistica, che l’utentepossa visualizzare e disporre di dati appropriati”.

MondomontagnaEchi e notizie

E tu quanta “benzina” consumi?

Riccardo Chiabergesull’inserto “Saturno” del“Fatto quotidiano” se la

prende con Mauro Corona e lasua “retorica talebana” damontanaro con il look da“cavernicolo chic” che scrive libri(con riferimento al volume “Il mondo storto”, premio Bancarella2011, NdR) in cui “immagina un futuro agghiacciante privo diluce elettrica, petrolio e auto, applaudito dalle frugali damazzedi Cortina reduci da escursioni sulle Tofane in Cherokee”. Sidimentica che, forse, un personaggio come Corona se non cifosse bisognerebbe inventarselo. Per la capacità di interpretare isegni del tempo e sviluppare una filosofia basata sulla natura.Boscaiolo, scultore raffinato, alpinista, scrittore: i suoi romanzi eracconti di montagna, quella vera, quella che da e toglie la vita,hanno venduto finora due milioni e mezzo di copie. “Senza che icritici spendessero mai una buona parola per me. Machissenefrega! Leggete le critiche, ma poi comprate i miei libri”,dice Corona. Come dargli torto? (R.S.)

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Corona nel mirino

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dale Sant’Agostino, dal 16 set-tembre al 29 gennaio è ospitatala mostra “La natura è il mioregno” con le immagini dello sta-tunitense Ansel Adams, celebreper le foto di paesaggi realizzatenei parchi nazionali e per la per-fezione delle stampe in bianco enero. Alla mostra collaboral’Ansel Adams Trust, istituzionecaliforniana che tutela l’operadell’artista.

Ragni� IL SITO dei Ragni dellaGrignetta (http://www.ragnilec-co.com/) è stato ammodernato eaggiornato per la parte grafica.

Turismo e clima� IL COMPACT della CIPRA sul“Turismo nel cambiamento cli-matico”, può essere scaricatogratuitamente sul portalehttp://www.cipra.org/it/alpme-dia/dossiers/20 (it/fr/de/sl). Icambiamenti climatici rappre-sentano una grande sfida per ilturismo alpino.

Olimpiadi verdi � Dal 13 al 22 gennaio, in occa-sione dei primi Giochi olimpicidella gioventù (Y outh OlympicGames; YOG), oltre 1058 atletitra i 14 e 18 anni provenienti dapiù di 60 paesi si cimenterannoin 63 prove, e per la terza voltadopo il 1964 e il 1976 il T irolosarà la capitale degli sport inver-nali. Saranno Olimpiadi verdipoichè negli spazi di una ex-caserma sono stati realizzati -con l’innovativo principio ecolo-gico della “casa passiva”

(http://www.passiv.de/) - ben 444appartamenti privi di barrierearchitettoniche che, al terminedei Giochi, saranno messi a dis-posizione della cittadinanza diInnsbruck.

Rinnovabili� IN ITALIA più di 800 piccolicomuni, soprattutto montani,producono grazie alle fonti rin-novabili più energia di quantoconsumano, e grazie alla venditadella parte inutilizzata riesconoa finanziare servizi per i cittadi-ni. È il caso di T occo daCasauria, comune di 3.000 abi-tanti nell’Appennino abruzzese,dove quattro pale eoliche nonsoltanto garantiscono il fabbiso-gno energetico ma permettonola gratuità della mensa scolasti-ca, l’abolizione dell’Irpef e altriservizi, come ha raccontatoGirolamo Mangano in unarecente puntata di Tgr Montagnesu Raidue, l’unico settimanaletelevisivo dedicato alle terrealte. Le puntate sono disponibilisu http://montagne.blog.rai.it/

Libro bianco � La Commissione europea hapubblicato il suo nuovo LibroBianco sui trasporti. “Mentre l’obiettivo dichiaratopare ambizioso (-60% di emissio-ni di CO2 prima del 2050), ildocumento non propone alcunobiettivo vincolante a breve sca-denza, le vere azioni essendorimandate al 2030. T roppe spe-ranze si fondano su migliora-menti tecnologici ipotetici. Al dilà dell’effetto annuncio, questo

Libro Bianco è caratterizzatodalla mancanza di realismodavanti all’emergenza climatica,ma anche economica (aumentodel prezzo del petrolio)”, com-menta il bollettino informativoITE (Initiative T ransportEurope) che dopo una lungapausa ha ripreso le pubblicazio-ni. www.ite-euro.com

Mini-maniaci� Courmayeur ha lanciato per ipiù giovani la Mini Mont BlancMania con una card che ha per-messo di accedere gratuitamen-te e per tutta l’estate alle attivitàin calendario (foto), nonchéavere sconti e agevolazioni pres-so gli operatori convenzionati. �

aArrivano da Germania, Francia, Svizzera e, naturalmente,

Italia i librai antiquari che partecipano il 25 e 26 settembrealla rassegna a Verrès (Aosta) nel Salone Les Murasse

(Comunità montana Evançon). Sono presumibilmente una ven-tina, e anche quest’anno la rassegna sarà coronata da successovisto le esperienze precedenti, molto positive e con affluenzanotevole, nei bei saloni della struttura che una volta faceva partedelle stalle del castello di Verrés e ora, completamente ristruttu-rata, è la sede della biblioteca cittadina e della Comunità mon-tana. Con il passare degli anni posso dire che l’ultimo week enddi settembre è diventato ormai un appuntamento fisso per colle-zionisti, appassionati o semplicemente persone che vengono acuriosare tra libri, stampe antiche, affiches e curiosità cartaceeriguardanti la montagna. E nonostante sia per me faticoso orga-nizzare il tutto, è anche un piacere ogni anno ritrovare espositoriche con il passare del tempo sono diventati amici: l’ambiente èpiacevole, ci ritroviamo tutti volentieri ed è l’occasione perscambiarci materiale delle nostre zone, per fare una mangiatatutti insieme. Certo l’obiettivo è quello di lavorare, ma in modopiacevole e rilassato.

La montagna è una delle tematiche più collezionate, ricercateanche da scalatori e alpinisti che con il passare del tempohanno iniziato a collezionare materiale di montagna, magari conla nostalgia delle scalate fatte negli anni precedenti. Mi auguroche, come è successo finora, anche quest’anno a fine manife-stazione gli espositori siano soddisfatti.

Luisella Di Stazio Sitzia

LE LIBRERIE PARTECIPANTIRaffaele Sitzia (Art Point) - Libreria antiquaria “Art Point” di M.

Mais, Courmayeur (AO) - Studio bibliografico “Vecchi libri” di A.Ferrua, Cuneo - Libr eria antiquaria Piemontese, Torino- Studiobibliografico “Il piacer e e il do vere” di A. Dona ti, Vercelli -Libreria”Bibliotana dell’orso” di M. Donadon, Biella - Libr eria“Exploere” di S. Zolane tta, Quarna di Sopr a (VB), Portobello diBagnasco L., Boves (CN) - Studio bibliografico “Itinera Alpina” diA. Recalcati, Milano - La Drogheria dei libri di F.Cerutti, Torino -Studio Bibliografico Adige, Trento – “I libri di Colombo” di F .Ghersi, Genova - Studio Bibliografico San Mamolo, Dozza (BO),Viglongo, Sez.Libreria Antiquaria, Torino – Le Colonne, Torino– Librairie Xavier Dufay, La Seyne sur Mère, Francia – Quandmeme, Grenoble, Francia - Harteveld Livres Anciens, Fribourg,Svizzera – Antiquariat Axel Strasser, Irsee, Germania.

Sogni di carta a Verrès

Passerella sulla Piazza Rossa di Mosca per i buscatiè diSandro Gastinelli e Maria Pellegrino. Il film “Ah, la vita!”dei due cineasti sull’epopea dei boscaioli del Cuneese è

stato infatti proiettato in maggio nella XIV edizione del MoscowInternational Festival of Mountaineering and Adventure Films. Ilfilm è poi approdato alla rassegna Cinemambiente di Torino. Danotare che tra il migliaio di opere giunte alla rassegna torinesesolo poche decine hanno avuto l’onore della partecipazione inconcorso. “Grazie alla lungimiranza di uomini e donne della valleEllero che hanno sostenuto senza riserve il progetto”, spieganoSandro e Marzia, “siamo riusciti a dare corpo alla nostraambizione di raccontare le fatiche di intere generazioni dimontanari, attraverso l’intraprendenza dei boscaioli”.

Boscaioli sulla Piazza Rossa

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Nelle vicende storiche è risaputocome il trascorrere del tempo spes-so esalti personaggi trascurabili espinga nell’oblio figure fondamenta-

li, offrendo ai posteri una visione parzialenella quale non è sempre facile ricollocare lepersone e le loro azioni al giusto posto. Èciòche è avvenuto con uno dei padri fondatoridella nostra associazione, costituita pervolere di Quintino Sella il 23 ottobre 1863 alCastello del V alentino, sede della RegiaScuola di Applicazione per gli Ingegneri.

A quell’assemblea di “meglio che trentasoci fondatori” era infatti presente anchel’ingegnere George Montefiore Levi, risulta-to oltretutto sesto tra i nove più votati pro-clamati direttori del Club, una figura trascu-rata non solo per quel che riguarda la storiainiziale del sodalizio ma anche nello scena-rio industriale e economico del periodo uni-tario.

Di famiglia ebrea e cittadinanza britannica,giunto in Valsesia nel 1855 per dirigere i lavo-ri di una miniera di nichel che era stata con-cessa alla società bancaria Bischoffscheim,Goldschmidt et C.ie, e il cui minerale eraspedito per il trattamento a Liegi in Belgio,prese dimora tre anni dopo a T orino, ope-rando anche nel campo nello sviluppo ferro-viario che offriva allora enormi opportunità,e nel settore immobiliare.

Nel febbraio 1865 si trasferì definitivamen-te a Bruxelles, dove anche grazie al matri-monio con la figlia del banchiereBischoffsheim iniziò una brillante carrieranel mondo della grande industria e dell’altafinanza. Nei pochi anni della sua permanen-za in terra piemontese era entrato in contat-

to con g li ambienti t ecnico-scientifici che portarono allafondazione del Club alpinocondividendo idee e aspira-zioni con Quintino Sella, alquale si legò subito di frater-na amicizia, Gastaldi eGiordano, e con i valsesianiche parteciparono dietro lequinte a quella costituzione:Costantino Perazzi e GiulioAxerio e in particolare donPietro Calderini, promotorequattro anni più tardi della ‘suc-cursale’ di Varallo. E il ruolo diprimo piano nelle fasi d’esordiodell’associazione alpinistica svoltoda Montefiore Levi – la cui elezionenel direttivo solo indirettamente lasciatrasparire – emerge con chiarezza proprioda una lettera inviata al Calderini nel 1887:

“… Ora ho un piccolo favore da chiederviper la prima volta che avrete da fare al ClubAlpino nella Sede Centrale di Torino.

Ho appena ricevuto un opuscolo del Club– ove si dice nella prima pagina che il Clubfu creato “per opera speciale di QuintinoSella, B. Gastaldi, P . de Saint-Robert, eFernando Perrone”.

Ebbene, io sono sempre stato orgoglioso efelice di ricordare che fui il primo dopoGastaldi al quale Sella comunicò la propriaidea di fondare il Club – e che fin dallenostre prime riunioni i miei sforzi furonocostantemente uniti ai loro durante tutto ilprimo anno – il più difficile per la fonda-zione.

È per me una delusione. Non per vanità,non vedendo il mio nome associato a quel-li per i quali io ho tanta stima, ma perrammarico, perché credo di aver avuto glistessi titoli dei Sig. S.t Robert e Perrone – eho la convinzione che se voi poteste reperi-re i primi verbali delle riunioni del C.A.I.voi constatereste l’esattezza di quanto io visto manifestando.” (originale in francese)

Evidentemente, anche e soprattutto per lamorte del Sella (1884), si stava già perdendomemoria di quanto da lui realizzato in queicruciali momenti iniziali. Non è certo un

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Il convegno “Alle origini del Club alpino, un progetto integrato di politica, progresso,scienza e montagna” è in programma sabato 22 ottobre al Palazzo D’Adda diVarallo Sesia a cura della Sezione di Varallo e dell’Associazione culturale Zeisciu

centro studi. La sessione mattutina prevede le relazioni di Mattia Sella (Quintino Sellae Costantino Perazzi. Alpinismo, scienza e cultura strumenti formativi della nuovaNazione), Giuseppe Sitzia (Costantino Perazzi. Il suo contributo alla nascita del ClubAlpino Italiano nelle lettere di Quintino Sella), Pier Paolo Viazzo (Storia e storiografiadell’alpinismo in Valsesia: continuità e mutamento); nel pomeriggio i relatori sarannoEdoardo Dellarole (Giulio Axerio, uno dei protagonisti meno noti dello sviluppoindustriale nei primi anni unitari), Riccardo Cerri (George Montefiore Levi, unimprenditore e filantropo anglo-belga tra i fondatori del Club alpino), Roberto Fantoni,Riccardo Cerri, Edoardo Dellarole, Alberto Verzellino (Pietro Calderini, CarloMontanaro e la fondazione della succursale di Varallo del Club alpino), GabrieleFederici (Gioachino Tosca di Castellazzo. La costruzione del sapere tra scienza,montagna e arte), Roberto Fantoni (Giovanni Gnifetti e Antonio Carestia: un alpinistasul Monte Rosa e un botanico sul Corno Bianco). Coordina le sezioni Massimo Botola.In chiusura Pier Paolo Viazzo presenterà gli atti del convegno “Patria, scienza emontagna negli anni risorgimentali. Una prospettiva valsesiana”.

Il convegno sulle origini del CAI

Nel corso del convegno sulleorigini del Club alpino, il 22ottobre a Varallo Sesia, aGeorge Montefiore Levi (1832 - 1906) verrà resagiustizia riconsegnandogli ilposto d’onore che gli spetta didiritto tra i fondatori del ClubAlpino Italiano. La sua figuraviene qui illustrata dallostudioso Riccardo Cerri chene parlerà nel corso delsimposio (in queste pagine ilprogramma e i relatori).

Un “padre” dimenticatoRitratti George Montefiore Levi e il CAI

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caso, in effetti, che egli risulti il compilatoredella Relazione dell’operato della Direzionedel Club Alpino dal giorno della sua costitu-zione al giorno d’oggi, datata 28 febbraio1864 e pubblicata come opuscolo a stampa.

Divenuto uno degli uomini più ricchi epotenti del Belgio, di cui dopo la naturalizza-zione del 1882 fu anche senatore, MontefioreLevi non dimenticherà la sua breve ma inten-sa esperienza in Piemonte e, con la munifi-cenza che il suo enorme censo ormai gli con-sentiva, continuò a beneficiare molti istitutipubblici e associazioni culturali a T orino,Biella e Varallo, tra cui la sede centrale e lelocali sezioni del Club alpino, mantenendocontinui rapporti epistolari in particolarecon Sella e Calderini. E alla scomparsa del-l’amico Quintino moltiplicò i propri atti gene-rosi in occasione delle onoranze tributateglidalla città di Biella e dalla direzione del Cluba Torino. E poi anche in seguito contribuìgenerosamente ogniqualvolta fosse richiestoun contributo dei soci.

Georges Montefiore Levi morì a Bruxellesnel 1906 all’età di 74 anni, e anche nel testa-mento non dimenticò i trascorsi piemontesi eil Club alpino lasciando l’ingente somma di15.000 lire, che permise di istituire un premioin sua memoria, assegnato annualmente dal1908 alla sezione che si fosse distinta perbenemerenze rispondenti ai fini del sodalizio.

Il laconico necrologio comparso al temposulla ‘Rivista mensile’ (vol. XXV, 1906) recita-va così:

“Il 24 aprile scorso, pochi giorni dopo chela Sezione di Torino festeggiava il suo mil-lesimo socio, moriva a Bruxelles il comm.ing. Giorgio Montefiore-Levi, il secondo deisocii iscritti nella Sezione medesima, ossiauno dei pochissimi superstiti fondatori delClub Alpino Italiano. … Nella sua gioventùvenuto in Italia e soggiornatovi per studigeologici e per imprese di miniere, contras-se intima amicizia coll’illustre QuintinoSella e con altri scienziati, per cui nell’isti-tuirsi del Club Alpino, subito gli accordò ilsuo appoggio morale e materiale.

Quantunque non alpinista militante, nonsolo si serbò sempre fedele alla nostra isti-tuzione, e del suo costante affetto egli diedeprove continue e generose, ...”.

Il ritratto di Montefiore Levi sarà per laverità l’unico ad accompagnare l’elenco deifondatori nel volume L’opera del ClubAlpino Italiano nel suo primo cinquantena-rio 1863-1913, ma solo in virtù della cospi-cua donazione testamentaria.

Il premio dedicatogli fu assegnato fino al1938. Poi, in breve tempo, la sua figura andòassumendo contorni sempre più evanescenti.

Riccardo CerriCommissione scientifica CAI Varallo

Nel 2011 si festeggiano i 150 anni dell’Unità d’Italia, ma anche i 120 anni della fondazio-ne della Società Escursionisti Milanesi (SEM), e i suoi 80 anni di permanenza nel CAI.Ricco il programma delle celebrazioni a Macugnaga (VB) dove sabato 17 settembrealla Kongress Haus Comunale sono previsti il benvenuto del sindaco Stefano Corsi, il

saluto e l’introduzione del presidente SEM Laura Posani. Interverranno poi in veste di relato-ri la professoressa Del Bo (Il ruolo della donna nella valle Anzasca e a Macugnaga), T eresioValsesia (Alpinisti SEM legati a Macugnaga e al Monte Rosa), Adriano Zuccala (V italeBramani: l’uomo, l’alpinista, l’imprenditore).

La mattinata si concluderà con un backstage del film “Quando la notte” di CristinaComencini, girato in Valle Anzasca. In serata cena al rifugio Zamboni Zappa. Domenica 18 atti-vità diversificate all’aperto e, a cura della Scuola Silvio Saglio e arrampicata per tutti sulle fale-sie del rifugio. Alle ore 13 Messa al campo con il Club dei 4000. In questa pagina la parola vadi diritto a Laura Posani che fa il punto sull’intensa attività del sodalizio.

L’IMPEGNO, LE BENEMERENZELa Società Escursionisti Milanesi, fondata nel 1891 e diventata sezione del CAI nel 1931,

ancora oggi si propone all’interno della realtà milanese come luogo di aggregazione man-tenendo il suo spirito popolare di accoglienza e utilità sociale: per tale motivo nel 1991 èstata insignita della Medaglia d’argento di Riconoscimento civico dal Comune di Milano.

L’impegno è sempre stato quello di diffondere la cultura e i valori, sia ricreativi sia cul-turali, dell’ambiente di montagna grazie a una intensa attività volontaristica. Nella suaattuale sede, sita nel Casello del Dazio di Porta Volta, proprietà del Comune di Milano, ven-gono organizzate numerose attività rivolte a chiunque voglia avvicinarsi alla montagnaper apprezzarne tutti gli aspetti in estrema sicurezza: corsi di escursionismo, sci escur-sionismo, speleologia, mountain bike, sei corsi di alpinismo differenziati per difficoltà especialità (dallo sci alpinismo all’arrampicata libera, dalle cascate di ghiaccio all’alpini-smo in alta quota).

Sul versante prettamente culturale la Commissione culturale scientifica, insieme con laBiblioteca, organizza conferenze a tema seguite, a volte, da uscite in ambiente. Un sempreaggiornato sito web (www.caisem.org), una newsletter e il bel notiziario bimestrale “Latraccia” arricchiscono le attività svolte.

Grazie alle molteplici iniziative degli accompagnatori dell’Alpinismo giovanile, che por-tano le loro competenze anche all’interno di alcune scuole milanesi, uno spazio speciale èrivolto ai giovani e giovanissimi che costituiscono l’11% dei soci.

È bello vedere che le buone e utili iniziative non solo non passano mai di moda maagiscono come moltiplicatori di impegno e di valori nel tempo. Per tale motivo, inizia-to il suo “viaggio” il 17 settembre 1891 con 15 iscritti, la SEM si ritrova oggi a festeg-giare con 1000 soci i suoi primi 120 passi a Macugnaga il 17 settembre: amici, sim-patizzanti e appassionati di montagna sono invitati!

Laura PosaniPresidente Società Escursionisti Milanesi

Sezioni storiche La SEM compie 120 anni

In cammino dal 1891

Il salone “Grigne” con il muro di arrampicata.

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Inchiesta Il valore della libertà per l’alpinismo

Fra breve il nostro Club alpino potràassociarsi a un movimento interna-zionale per la libertà nella frequenta-zione della montagna, sia essa nel

campo dell’alpinismo, dello sci-alpinismo,dell’arrampicata pura o dell’escursioni-smo. Forse non tutti sono al corrente delletendenze che si stanno sviluppando nellesocietà moderne, ossessionate dalla ricer-ca della sicurezza al punto da divenirneschiave. Dovrò dunque anzitutto cercare diesporre brevemente come il problema sipone, per passare poi a chiedere la vostraopinione su varî interrogativi che la situa-zione suscita. Questo perché da un lato ilCAI deve poter valutare l’opinione dei suoiiscritti, dall’altro deve prepararsi a esporregli argomenti adatti a convincervi dellanecessità di agire e forse a proporre modi-fiche del sistema giuridico vigente.

Le società più sviluppate sono sempre piùlontane dal rapporto con la natura, cheimplica non solo piaceri, ma anche sofferen-ze, fatiche e rischi; tendono quindi ad allon-tanarli da se, con un ossessivo ricorso a prin-cipî di sicurezza. In esse pullulano così gli“esperti di sicurezza”, che fanno leva sulleloro paure, qualche volta a vantaggio dellapropria visibilità e dei proprî interessi.

La stampa dedica particolare attenzioneagli incidenti che accadono nel corso di atti-vità alpinistiche, con valutazioni spessosuperficiali e toni critici che hanno una certapresa sull’uomo della strada e anche sull’o-pinione di molti amanti della montagna; per-sino di qualche alpinista un po’ distratto.

È così che, a livello parlamentare, regiona-le o di autorità locali, può nascere la tenta-zione di ridurre la libertà di azione nelcampo dell’alpinismo. Accrescere la propriavisibilità in campo politico e ridurre i fastidîsono le motivazioni più ovvie di queste ten-tazioni, che hanno facile presa sull’opinionepubblica; meno evidenti, ma spesso presen-ti, ci sono inoltre anche motivazioni econo-miche.

Prima di dare qualche esempio di misurerestrittive introdotte o tentate, desidero invi-tarvi a riflettere sugli aspetti etici del proble-

ma della libertà: da grandi saggi del pensieroliberale come John Stuart Mill a filosoficome Bertrand Russel, viene l’invito a consi-derare che esistono diritti essenziali che ciappartengono, non in quanto membri di unacomunità politica, ma in quanto esseriumani, e che uno degli aspetti fondamentalie della vita civile deve essere la libertà diagire secondo le proprie opinioni, purché losi faccia a proprio rischio e pericolo.

Le misure restrittive prese, o proposte, finoa oggi riguardano soprattutto il campo dellosci-alpinismo; questo perché il tema della“valanga assassina” attira morbosamente ilettori dei giornali.

Il nostro codice penale considera che unavalanga può distaccarsi per caso fortuitooppure per colpa o dolo. Purtroppo la ten-denza degli ultimi anni è stata nel senso diadottare l’interpretazione più severa delleleggi. Così è recentemente accaduto che duestudenti tedeschi che a Livigno avevano pro-vocato una valanga, senza conseguenze,sono stati arrestati. In Piemonte un escur-sionista che aveva causato una valanga dacui era stato travolto ha ricevuto un avvisodi garanzia. In Valtellina una guida che avevacausato una valanga è stato condannata auna pena detentiva. Si noti che in Austria ein Svizzera la legislazione, o la sua interpre-tazione, è molto più equilibrata.

Altro esempio: la legge 363 del 2003 suglisport invernali impone l’uso di sistemi elet-tronici di ricerca per chi si muove fuori pistanelle aree attrezzate per facilitare la ricerca.

Ma in Piemonte una legge regionale del 2009prevede l’estensione dell’obbligodell’ARTVA (Apparecchio Ricerca T ravoltida Valanga) - oltre che di pale e sonda -anche per aree non controllate di qualsiasipendenza. Di conseguenza si è dato il caso disanzioni anche per gente che si muoveva suneve senza ARTVA in zone a pendenza prati-camente zero. Fortunatamente la legge è peril momento sospesa, in attesa di revisioni; leproteste hanno avuto effetto.

Per quanto riguarda i vincoli all’arrampica-ta e all’alpinismo su roccia e ghiaccio, si trat-ta per ora soprattutto di vincoli posti dai sin-daci all’uso di palestre di roccia (al di là dellerestrizioni per motivi ecologici); questo deri-va un po’ dal desiderio di evitare fastidî e unpo’ dall’ottica di far mercato della montagna.Però non ci si illuda: cito la Legge dellaProvincia di Trento 2002, N. 7 che dichiaraassoggettabili a controllo e manutenzioneanche le “vie alpinistiche”, definite come “iti-nerari che possono richiedere una progres-sione in arrampicata, segnalate anche sol-tanto da tracce di passaggio”. Non è azzar-dato prevedere una tendenza a porre vincolialla libertà di accesso a questi “percorsi”.

Bisogna rendersi conto che il problema èinternazionale, e la tendenza a porre vincolialle attività alpinistiche si sta estendendo;per questo in Francia è nato un osservatorioper le libertà e si propone di estenderlo alivello internazionale. Non fatevi ingannaredalla poca rilevanza degli esempi soprariportati: quello che preoccupa è il pullulare

Contro le misure restrittivepiù volte minacciateAlessandro Gogna propone un questionario in rappresentanza di molti amici alpinisti

Rischiare è un diritto?“Do per scontata la raccomandazione

che l’alpinismo e l’arrampicata vanno intrapresi con prudenza,

dopo riflessione e gradualepreparazione”, spiega Alessandro

Gogna (qui ritratto da Guido Daniele)che ha scritto pagine di grandealpinismo ed è tra i più quotati

storici della montagna.

Una raccomandazione

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di iniziative liberticide, per ora in buona parterientrate. Esso indica chiaramente quella che èla tendenza delle società moderne, ossessiona-te dal desiderio di sicurezza. Penso ad alcuniaspetti di un vasto progetto di legge (sulle pro-fessioni...) di cui si è occupata il ministro per ilTurismo Michela Vittoria Brambilla, fortunata-mente dormiente in qualche cassetto delMinistero. Penso all’iniziativa della giunta diun’importante località turistica delle Dolomiti,che aveva proposto di fare un elenco delle gitesci-alpinistiche autorizzate, proposta rientrataper la reazione delle guide locali. Penso al prov-vedimento, rientrato, del sindaco di Livignoche proibiva le gite sci-alpinistiche senzaaccompagnamento di guide.

C’è poi la trappola in cui non bisogna cadere,cioè farsi influenzare da ragionamenti apparen-temente sensati. Per esempio, il costo degliincidenti per il servizio sanitario nazionale;questo ragionamento spinse l’URSS a concede-re l’attività alpinistica solo a chi era fornito diun apposito tesserino, visto che doveva contri-buire alla gloria della Patria. Si noti che questovincolo esiste ancora, per lo meno ufficialmen-te, in Russia e in Azerbaijan. V ogliamo essere“sovietizzati”? Ci rendiamo conto che i costiderivanti dagli incidenti in montagna o in pare-te sono una frazione infinitesima di quelli pro-vocati da tante altre forme di libertà, quali ilfumare e il bere, la vita sedentaria, i viaggi inauto durante il fine settimana, e anche moltoinferiori a quelli derivanti dal ciclismo e dallosci da pista?

Altro argomento usato frequentemente dallastampa, che fa presa sul pubblico, è quello deirischi corsi dagli operatori del soccorso alpino.In realtà, da quando esiste l’alpinismo (e questolo dovrebbe sapere anche l’uomo della strada),sono gli stessi alpinisti che, per loro consolida-ta natura solidale, hanno fornito l’opera di soc-corso, sia in veste di professionisti che davolontari.

Ho accennato brevemente ai rischi che correla libertà. Bisogna reagire, anche se molti deitentativi sono stati già rintuzzati. Le associazio-ni alpinistiche francesi lo hanno ben compreso,proponendo la creazione di un osservatorio,cioè una rete di persone che si preparano a rin-tuzzare le insidie alla libertà, e la sua estensio-ne a livello internazionale. V i invito, alpinisti eamanti della montagna, a informarvi sugli argo-menti a cui ho brevemente accennato e a forni-re elementi essenziali per la valutazione dellavostra opinione e delle informazioni che deb-bono essere fornite alla più generale opinionepubblica.

Per concludere, tramite questo sondaggiocerco di migliorare le mie conoscenze sulle opi-nioni degli alpinisti e degli amanti della monta-gna sui problemi che questa tendenza solleva.Vi prego di farmi conoscere il vostro parere.

Alessandro Gogna

LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011 - 29

1) La libertà di azione, il senso dell’avventura e quindi l’accettazione di una componentedi rischio sono caratteristiche essenziali dell’alpinismo. SÌ NO

2) È un diritto fondamentale, pari alla preservazione dell’ambiente alpino, garantirci egarantire alle generazioni future il libero accesso all’attività in montagna e il diritto auna consapevole accettazione del rischio. SÌ NO

3) Un opportuno organo di vigilanza operante sul territorio nazionale potrebbecontrastare la nascita di regolamenti o leggi a tutti i livelli (locale…statale). SÌ NO

4) Questo organo di vigilanza potrebbe avere una maggior efficacia se fosse legato auno stesso movimento che operi a livello internazionale SÌ NO

5) L’eventuale accettazione di queste limitazioni potrebbe un domani essere spunto perla l’estensione di vincoli ad altri settori dell’outdoor (canyoning, speleo, parapendio,mountain bike, corsa in montagna). SÌ NO

6) Se il parere è NO per almeno uno dei punti 1-5, quali proposte correttive proponi: a) Divieto di praticare l’alpinismo in modalità da stabilire. SÌ NOb) Alpinismo e arrampicata concessi solo se accompagnati da una guida alpina,

oppurec) se muniti di patente di idoneità concessa dopo la frequentazione di opportune

scuole, seguita da lunga esperienza documentata come si fa in Russia.SÌ NO

d) Divieto di svolgere in solitaria: passeggiate in montagna, escursioni impegnativema senza arrampicata, arrampicata, salite su neve e ghiaccio, gite con gli sci.

SÌ NO 7) A quali delle seguenti risorse, per un’auspicabile sempre maggiore sicurezza

nell’attività alpinistica, ritieni di dover dare maggiore importanza (votale tutte, da 1 a 10):

a) Esperienza individuale teorica e pratica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

b) Aver frequentato corsi di formazione alpinistica . . . . . . . . . . . . . .

c) Preparazione fisica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

d) Attrezzatura specifica e materiale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

e) Informazioni sul percorso e sull’ambiente. . . . . . . . . . . . . . . . . . .

f) Tecnologia (meteo, cellulare, gps, radio ecc.) . . . . . . . . . . . . . . . .

g) Istintualità e creatività... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

8) Concordi sull’affermazione che i costi che il Servizio sanit ario nazionale affrontain conseguenza di incidenti alpinistici sono una frazione minima di quelli legati adaltre forme di libertà, come traffico stradale, andare in bicicletta, fumare, fare vitasedentaria. SÌ NO

9) Sei convinto che i rischi per i componenti del soccorso alpino sono accettati dai suoimembri con spirito di solidarietà, perché essi pure sono alpinisti. SÌ NO

10) Recentemente, sulle colonne dello Scarpone, si è parlato di proporre l’alpinismocome Patrimonio dell’umanità. Pensi che la regolamentazione più o meno ferreadell’alpinismo gli permetterebbe ancora di aspirare a quel prestigioso titolo.

SÌ NO

Nome e cognome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Comune . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Prov. . . . . . . . . . . . . . . . . .

Se socio del CAI, indicare la sezione di appartenenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il questionario può essere scaricato dal seguente sito:http://www.edizionimelograno.com/high-res/questionario_def.zip e va rispeditocompilato a: [email protected] oppure inviato per posta al seguente indirizzo:Alessandro Gogna, via Morimondo 26, 20143 Milano

Il questionario

La libertà nell’alpinismo

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30 - LO SCARPONE, SETTEMBRE 2011

Normative Animali sulla strada

Il Codice della stra-da (art. 189,comma 9 bis)prevede da

qualche tempo l’obbligo per chi viene coin-volto in un incidente con animali di fermarsie porre in atto ogni misura idonea ad assicu-rare un tempestivo intervento di soccorsoagli animali d’affezione (ad esempio cani egatti), da reddito (bovini, suini, ovini ecc.) oprotetti (fauna che vive libera sul territorio ).In tal modo il legislatore ha per la primavolta stabilito che anche gli animali sonomeritevoli di tutela e soccorso in caso diincidente. Nella definizione data dalla normasono compresi anche gli animali che piùspesso sono coinvolti in incidenti sulle stra-de di montagna: caprioli giovani, cinghiali ecervi maschi durante la stagione dei bramiti.In caso di violazione è prevista un’ammendafino a 1.559 euro, che il Ministero dell’inter-no con la circolare attuativa n.300/A/4631/11/108/29 del 18.05.2011 rendeapplicabile da parte delle forze di polizia.

Come comportarsi? Una recente ricercadel Touring Club Svizzero (www.tcs.ch ) hadimostrato che i momenti più critici per gliincidenti sono al mattino, al tramonto e dinotte. Soprattutto in questi orari, pertanto,occorre moderare la velocità nei tratti stra-dali con segnali che indicano il pericolo diattraversamento di animali selvatici. I rischisono maggiori lungo le strade statali e pro-vinciali, soprattutto nei mesi primaverili eautunnali. Occorre, inoltre, evitare manovre

rischiose per schivare gli animali, che posso-no pregiudicare la sicurezza dei passeggeri edegli altri utenti della strada.

In caso di incidente è obbligatorio chiama-re tempestivamente i soccorsi: principal-mente la Polizia provinciale e il Corpo fore-stale dello Stato (tel. 1515). È molto impor-tante farsi rilasciare copia del verbale del-l’organo di polizia intervenuto per gli accer-tamenti, per poterla poi esibire in sede dirichiesta di risarcimento. Si raccomandaquindi di non avvicinarsi all’animale fino

all’arrivo dei soccorsi e di comportarsicome in ogni altro incidente stradale,

segnalando la propria posizione con lefrecce lampeggianti e posizionando

il triangolo sulla carreggiata.Gli incidenti stradali con lafauna selvatica, oltre ai danni

all’animale, provocano danniai veicoli e occasionalmente

anche alle persone traspor-tate. E se non si è coperti

da apposita polizza assi-curativa sorge il pro-

blema del risarcimento dei danni subiti.Si tratta di una procedura complicata per-

ché bisogna capire a chi chiedere il risarci-mento e bisogna provare che la collisione èavvenuta per cause non imputabili al condu-cente e che i danni subiti sono conseguenzadell’incidente.

Gli animali selvatici dal 1977 sono diventa-ti di proprietà dello Stato (patrimonio indi-sponibile) e non più res nullius (cioè di nes-suno). Lo Stato dovrebbe quindi risponderedei danni da essi causati. La fauna selvaticaperò rientra nella più ampia materia legisla-tiva della “caccia” che la Costituzione attri-buisce alla competenza normativa delleregioni le quali in molti casi hanno delegatoalle province: occorre quindi individuarel’ente (regione o provincia) a cui spetta lacompetenza faunistica e se l’incidente èavvenuto nel territorio di un parco la doman-da va indirizzata all’ente parco. In molti sitiinternet si trovano già predisposti i moduliper la richiesta di risarcimento.

Inoltre c’è la responsabilità solidale delproprietario della strada (Stato, Regione,Provincia, Anas…) che sussiste solo per idanni causati da mammiferi e uccelli, esclu-dendo danni causati da rettili, anfibi e dafauna alloctona (es. un animale esotico fug-gito da un circo).

Per i danni causati, invece, da animali

domestici (e analogamente per la fauna sel-vatica di proprietà privata) risponde il priva-to proprietario ai sensi dell’art. 2052 delcodice civile, salvo che non provi di averadottato tutte le misure di custodia idonee.

Mentre in un primo momento la giurispru-denza aveva ritenuto applicabile anche agliincidenti con animali selvatici la presunzio-ne di responsabilità prevista dall’art. 2052,più recentemente la Corte di Cassazione hariconosciuto il carattere di ingovernabilitàdella fauna selvatica, affermando anche inquesto ambito il principio generale dellaresponsabilità extracontrattuale (art. 2043del codice civile) che impone al danneggiatol’onere di dimostrare la colpa dell’ente pro-prietario dell’animale selvatico. T ale previ-sione è mitigata dalla necessità per l’enteproprietario di dimostrare di aver adottato lemisure idonee e sufficienti a contenere iltransito degli animali sulle strade.

Da ultimo, resta da provare il nesso di cau-salità tra il comportamento dell’animale e idanni subiti (cioè bisogna dimostrare che idanni sono conseguenza dell’attraversamen-to dell’animale). Trattasi di una prova bendifficile nel caso di un veicolo che esca distrada per evitare di scontrarsi con l’animaleselvatico che resta illeso.

Per far fronte ai rischi, alcune amministra-zioni pubbliche hanno costituito dei fondiappositi per indennizzare le vittime degliincidenti con fauna selvatica. Ma si trattapur sempre di indennizzi (cioè di una sortadi contributo) e non di un risarcimento del-l’intero danno subìto. In caso di mancatoaccordo con l’ente proprietario dell’animaleo con il proprietario della strada occorreràpassare alle vie legali, ricorrendo al Giudicedi pace per i danni fino a 20.000 euro o alTribunale per quelli superiori.

Ricordiamoci infine che la responsabilitàdegli enti proprietari degli animali e dellastrada è ridotta se c’è il concorso di colpa(presunta ai sensi dell’art. 2054 del codicecivile) del danneggiato che viola le normedel codice della strada (es. per eccesso divelocità, guida in stato di ebbrezza, ecc.). Econ ogni probabilità non vi sarà alcun risar-cimento se l’incidente avviene in un tratto distrada dove sono stati collocati gli appositicartelli stradali di pericolo.

Giuseppe [email protected]

Presidente Sezione di Cittadella

Le statistiche sono allarmanti:secondo l’AIDAA (Associazioneitaliana a tutela degli animali edell’ambiente) 30.000 incidentistradali in Italia nel 2009 hannocoinvolto animali di media e grossataglia. Vista la dimensione delproblema, Giuseppe Lavedini,presidente della Sezione diCittadella, aiuta a fare un po’ dichiarezza, aggiornandocisugli obblighi che sorgonoin caso di incidente esulle modalità perchiedere il risar-cimento danni.

Soccorrerli in caso di incidente? Lo prescrive la legge

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Il 12 luglio si è conclusa a Bolzano “Superalp!”, quinta edizionedella traversata sostenibile delle Alpi, organizzata ogni anno dalSegretariato permanente della Convenzione delle Alpi, tema icambiamenti climatici, con particolare riferimento ai ghiacciai.

Un gruppo di dieci giornalisti di Canada, Inghilterra, Romania,Germania, Slovenia, Francia e Italia, accompagnati dallo staff delSegretariato permanente (Marco Onida e Marcella Morandini) e dadue guide alpine (Maurizio Gaillard e Uberto Piloni), ha attraversatoi ghiacciai del Monte Bianco (dall’Aiguille du Midi alla PuntaHelbronner), del Monte Rosa (da Cervina a Zermatt passando per i4165 metri del Breithorn) dell’Aletschgletscher , del Bernina (ghiac-ciaio del Morteratsch) e delle Alpi Venoste (da Vent a Val Senales pas-sando per il luogo in cui fu ritrovata la mummia del Similaun).

Benché il ritiro dei ghiacciai sia sotto gli occhi di tutti, i partecipan-ti sono rimasti molto impressionati dagli scenari (ghiacciai trasfor-mati in ruscelli e torrenti) e dalle informazioni fornite dagli abitantidei luoghi attraversati.

Fino a 35 anni fa si alternavano annate di ritiro con annate di “recu-pero”, ma da circa 30 anni il ritiro è costante e rapidissimo. Fra nonmolti anni i ghiacciai smetteranno di contribuire ai serbatoi idrici chevengono poi utilizzati nelle pianure a nord e sud delle Alpi, con con-seguenze gravi per agricoltura, energia e turismo.

Non si tratta di rilanciare allarmi già stranoti, ma di toccare conmano una triste realtà, hanno commentato diversi giornalisti chehanno preso parte al viaggio. In uno scenario del genere appare evi-dente che non ha più molto senso parlare di nuovi investimenti inimpianti sciistici, bacini di stoccaggio di acqua per la produzione dineve artificiale e centraline idroelettriche.

Come di consueto, “Superalp!” è stata anche l’occasione per porta-re la Convenzione delle Alpi sul territorio: sono stati organizzatiincontri con le comunità regionali e locali a Chamonix,Valtournenche, Brig, Vent e Bolzano. Il progetto è stato sostenuto

dalla Comunità dei Comuni della V allée di Chamonix e dal ClubAlpino Francese (sezione di Chamonix), dalla Regione autonomaValle d’Aosta, da Svizzera T urismo e dall’azienda di soggiorno diBolzano, nonché da molte compagnie di trasporto pubbliche e priva-te (per i tratti in bus, treno e funivia). �

Esperienze “Superalp!”, quarta edizione

Ciò che resta dei ghiacciai

Un viaggio sostenibileCosì è apparso ai partecipanti il ghiacciaio diMorteratsch, in Engadina. In alto la tumul-tuosa fusione fra i crepacci. Nella foto sotto,infine, il gruppo dei giornalisti invitati a pren-dere visione delle conseguenze sempre piùgravi dei cambiamenti climatici. L’esperienzaè stata organizzata in modo sostenibile, ricor-rendo a treni, bus di linea, funivie.

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Riportare in vita l’antico ricoverodell’Alpetto, voluto da QuintinoSella nel 1866 tre anni dopo la con-quista italiana del Monv iso e la

nascita del CAI: un sogno diventato realtàdomenica 31 luglio, quando il presidentegenerale Umberto Martini ha inaugurato ilMuseo degli albori dell’alpinismo, ricavatoproprio tra le mura dell’antico ricovero.L’evento, nel quadro delle celebrazioni dei150 anni dalla prima scalata alla vetta del Redi Pietra, ha richiamato più di cinquecentoappassionati alle pendici del Monviso, aquota 2500 metri, nel Comune di Oncino, invalle Po. Il museo è stato intitolato aGiacomo Priotto, indimenticabile presidentegenerale e, con il compito di fare da madri-na, è salita lassù la gentile Lalla Priotto,moglie dello scomparso. Ricco di documen-ti, cimeli storici, riproduzioni e fotografiedell’epoca, l’allestimento del nuovo museo èstato curato dalla Presidenza del CAIPiemonte con la collaborazione del MuseoNazionale della Montagna di Torino, dellaBiblioteca Nazionale del CAI e della Sezionedel CAI di Cavour. Perso il suo ruolo di pri-maria importanza nel 1905 con la costruzio-ne del rifugio Quintino Sella, l’Alpetto attra-versò un lungo periodo di oblio, finché, nel

1983, grazie al CAI e all’associazione “Amicidella Montagna” di Oncino, il vecchio fabbri-cato è stato ripristinato. Infine, nel 2002,accanto all’antico ricovero, per iniziativa delCAI di Cavour , è sorto il nuovo RifugioAlpetto ora affidato alla gestione della guidaalpina Sandro Paschetto che si prende curaanche del museo. Numerose sono state lepersonalità del Club Alpino Italiano chehanno voluto onorare questo importanteappuntamento con la storia: dal vicepresi-dente generale Ettore Borsetti a Pier GiorgioRepetto, già presidente della Commissionerifugi, che ha pronunciato la relazione intro-

duttiva dopo essersi tanto adoperato conLino Fornelli per la realizzazione del museo,ai consiglieri centrali e ai rappresentantidella Sezione di Cavour . Salito a piedi, ilvescovo di Saluzzo monsignor Guerrini haimpartito la benedizione a questa strutturache dà lustro al Club Alpino Italiano, mentrenell’aria sottile risuonavano le note del corodei Polifonici del Marchesato.

Nella foto di Giancarlo Menotti (Sezionedi Cavour) il gruppo dei dirigenti del CAIposa davanti al museo. Al centro il presi-dente generale Umberto Martini.

Benevento Bici protagonistaDomenica 22 maggio è stata effettuata la prima edizione del

Tour delle Cave organizzato dal CaiBike (neonato gruppo di cicloescursionismo della Sezione di Benevento) in collaborazione conla Comunità Montana del Taburno. Visto il buon esito e la parte-cipazione numerosa, è stato deciso di tenere questa manifesta-zione come appuntamento fisso annuale. Per gli appassionati, iltour sarà riproposto il 5 ottobre all’interno della Settimana nazio-nale dell’escursionismo, che quest’anno avrà come protagonistal’Appennino Campano. Info: www.caicampania.it.

Valsesia La cucina delle Alpi Dal 23 al 25 settembre si svolgerà in V alsesia (Vc) un convegno

dedicato alla cucina delle Alpi tra tradizione e rivoluzione (XXI edi-zione degli Incontri tra/montani). Organizzato dalla Commissionescientifica della Sezione di Varallo e dal Comitato Scientifico LigurePiemontese, analizzerà le filiere alimentari in tutto l’arco alpino inuna prospettiva storica: l’eredità tardo-medievale, il periodo dalSeicento al Novecento e le nuove, ma consapevoli, sperimentazioni.

In programma degustazioni di prodotti alimentari e cene con propo-ste gastronomiche differenziate, escursioni con visite a musei e par-tecipazione ad attività agro-pastorali, mostre, concerti e rassegneagro-alimentari. www.cucinadellealpi.it.

Bergamo Conoscere e tutelare Nel 2011, Anno internazionale delle foreste, la commissione T AM

della Sezione di Bergamo organizza al Palamonti un seminario di stu-dio per conoscere e tutelare la natura delle Orobie. Organizzato conil patrocinio della Commissione culturale della Sezione di Bergamodel CAI e dell’ERSAF Regione Lombardia, a partire dal 5 ottobre lelezioni saranno condotte da geologi botanici e faunisti ed economi-sti. Sono previste numerose uscite. L ’iscrizione costa 40 euro per isoci e 50 per non soci. Info: www.caibergamo.it, [email protected]– 3348843346 (Marcello).

Trento Cent’anni al ViozCon la caduta del muro di Berlino nella Germania orientale si sono

ricostituite alcune delle sezioni storiche del DA V (Lipsia, Dresda,

QUICAIAttività, idee, proposte

Agli albori dell’alpinismo

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Brema). Agli archivi, rimasti a lungo inaccessibili e ora nuovamenteconsultabili, ha attinto Francesco Groaz per ricostruire la storiadella Capanna Vioz “Mantova” posta a guardia delle montagne tren-tine, a 3.535 m. Ne è nato un volume intitolato “Capanna V ioz Hutte– Un monte e un rifugio raccontano”, dal quale si deduce che il vero“padre” del rifugio fu il nonno Francesco, guida alpina e oste diCogolo. La sua proposta fu accolta nei primi anni del secolo scorsodalla Sezione di Halle che individuò sul Monte Vioz il luogo più adat-to per la costruzione. Anche del progetto del sentiero che si inerpi-ca lassù fu incaricato Francesco. Il 2 agosto 1911, esattamente unsecolo, fa, il rifugio fu finalmente inaugurato. Al termine della primaguerra mondiale, come altri rifugi del DuOA V, è passato in gestionealla SAT. Oggi il nuovo rifugio, inaugurato nel 1996, è gestito daMario Casanova la cui famiglia è presente in questa struttura dal1958. Il centenario del V ioz è stato celebrato dalla SA T in agosto inVal di Pejo con la presentazione del volume di Groaz e una cerimo-nia con don Zuccal al rifugio dove è stata affissa una targa ricordo.

Belluno Onorificenza a ZandonellaPer l’impegno alpinistico-culturale e per la conduzio-

ne del TrentoFilmfestival in veste di presidente, ItaloZandonella Callegher ha ricevuto dal Presidente dellaRepubblica l’alta onorificenza di commendatore.Accademico e socio onorario del Club Alpino Italiano,nel 2003 Zandonella Callegher si mise al timone dellarassegna che rischiava la chiusura per difficoltà finan-ziarie. Mettendo in pratica la logica del dirigente d’a-zienda (sua professione nella vita), è riuscito a risana-

re il bilancio e a dare rinnovato prestigio alla manifestazione. Scrittore infaticabile, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, tra

libri, guide, articoli e saggi. In autunno uscirà quella che lui stessodefinisce “la mia storia da ragazzo, il mio viatico verso l’alpinismo”sullo sfondo del Comelico di una sessantina d’anni fa. In uscita c’èanche “La ragazza del mulo”, la storia di una zia che rappresenta unseguito de “La valanga di Selvapiana”. Vi si parla ancora, infatti, dellaguerra del ‘15- ‘18, delle difficoltà di sopravvivenza e della fame.

Bari Dialogo a più vociIl coro “La ginestra” del CAI di Bari è stato accolto a Perugia dagli

amici gemellati del Gruppo alpinistico 28 Giugno per commemorareinsieme Claudio e Massimo, scomparsi durante un’escursione sulGran Sasso. Con l’ausilio del coro “Musica Mundi” i coristi, direttidal maestro V incenzo Bartolomeo e accompagnati all’organo daAchille Granieri, hanno fuso le dolcissime melodie gregoriane congli spumeggianti canti della montagna, dando vita a un trittico di

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Rifugi

Al Tagliaferri “90 anni in vetta”

“Novant’anni in vetta” al rifugioTagliaferri, 2328 m, il più alt o delle Orobie,è stata una delle inizia tive per celebrare il90° di fondazione della Sezione diBergamo dell’Associazione NazionaleAlpini. Una targa di bronzo è stata posta aricordo di tutti gli alpini in armi caduti inguerra e nelle a ttuali missioni di pace nelmondo. Tra le autorità presenti GiorgioSonzogni e Carlo Macalli, vice pr esidentidella Sezione ANA di Ber gamo, AlbertoParis, organizzatore di quest a speciale“spedizione” di alpini in v etta, e PiermarioMarcolin, presidente della Sezione C AI diBergamo, insieme con diverse delegazionidi alpini arriv ate da Ber gamo, Brescia eSondrio che hanno assistito allacelebrazione della Messa di padre StefanoDubini, cappellano della sezione ANA.

Ringraziamenti sono st ati rivolti algestore Francesco Tagliaferri per lacalorosa accoglienza montanara alrifugio. Sempre per festeggiar e inovant’anni della Sezione ANA diBergamo, nella giorna ta di saba to 23luglio una cor data di alpini-alpinisti,formata da Basilio Pezzini e Paolo Valoti,ha portato il gagliar detto della Sezione

ANA di Bergamo in vetta al “gigante” piùalto delle Orobie, il Pizzo Coca 3052 m.Particolare significativo: nel libro di vettaè conservata la prima pagina de L’E co diBergamo del 1 0 ottobre 2010, dedicataagli alpini morti in A fganistan GianmarcoManca, Sebastiano Ville, Mar co Pedonee Francesco Vannozzi, insuperabilicavalieri di altruismo.

BiblioCAI

150 libri imperdibili

Il coordinamento BiblioCAI propone di r ealizzare una guidaragionata alla f ormazione di una biblio teca di mon tagnaattraverso una selezione di 150 titoli che, in tutta Italia, anche

attraverso le biblio teche del C AI, accomunano alpinisti eappassionati e ne arricchiscono il pa trimonio ideale. L’iniziativaè stata discussa e approvata durante il 13° Convegno BiblioCAIdi Trento, il 7 maggio, per partecipar e alle celebr azioni perl’Unità d’Italia e per il 150° del C AI con un con tributo consonoalla specializzazione delle biblioteche del CAI.

I bibliotecari sezionali ader enti alla list a di discussione e alcircuito BiblioCAI sono invitati a indicare da 5 a 15 tit oli, di cuialmeno 3 di car attere locale. L a ricerca riguarda guide eresoconti d’ascensione, r acconti e r omanzi, storia edivulgazione scientifica, antropologia, manuali e varie rarità chehanno contribuito a plasmar e una cultur a della mon tagna inItalia. La Biblioteca nazionale del C AI, la Biblio teca dellamontagna SAT e il Coor dinamento BiblioCAI cureranno laselezione dei 150 tit oli fra quelli indica ti dalle biblio techesezionali del C AI. Sarà pubblica ta una bibliogr afia ragionata,con raggruppamenti per generi, arricchit a da una schedabibliografica che aiuti a orien tarsi tra le v arie edizioni,anastatiche comprese, anche al fine di pianificar e eventualiacquisti.

Come si partecipa? Entro il 31 gennaio 2012 occorre inviare viae-mail il ma teriale alla Biblio teca nazionale. Il modulo per lapartecipazione e la presentazione dei titoli è disponibile sul sit owww.bibliocai.it. Info: Biblioteca nazionale C AI – tel011.6603849 – e mail: [email protected]ì

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concerti: a Perugia presso il Convento di San Francesco del Monte,nella luce soffusa del tramonto; nella Basilica Inferiore di SanFrancesco in Assisi con le musiche di Mozart e Palestrina e un Kyrieeleison del Cardinale Bertolucci, per finire con un sontuoso e dol-cissimo Cantico delle creature; infine nel Santuario dell’Amore mise-ricordioso di Collevalenza dove il maestro Achille ha dato prova delsuo estro sui tasti di un organo maestoso. Doveroso menzionare l’a-mico e socio fondatore Paolo Lepore, le cui ottime capacità orga-nizzative e l’impegno personale hanno consentito di vivere un’espe-rienza indimenticabile in terra umbra.

Lovere (BG) Ottant’anni ben portatiIl 24 giugno nell’Auditorium di Villa Milesi di Lovere (BG) si è cele-

brato l’80° di fondazione della sezione del CAI ed è stato premiato ilsocio Battista Pezzini, pioniere dell’alpinismo. Fu nel 27 marzo 1931che un gruppo di appassionati fondò il sodalizio, dapprima sottose-zione di Bergamo, e dal 1946 sezione autonoma, che attualmenteconta 1300 soci (con le due sottosezioni di Darfo e Pisogne).

Ricca e diversificata è l’attività, con la scuola di alpinismo, scialpi-nismo e speleologia, le uscite dei corsi e le gite sociali, le attività conle scuole primarie e secondarie, il gruppo numeroso dei seniores, lasegnatura dei sentieri, il premio Rovetta, gli incontri culturali, unabella sede con una biblioteca con cartine e libri di storia e letteratu-ra di montagna e il rifugio Magnolini al Pian della Palù, con un pano-rama a 360° e una vista privilegiata sulla Presolana.

In occasione della cerimonia celebrativa il presidente GianluigiBonomelli ha riletto, con un po’ di emozione, un passo del discorsofatto nella prima riunione e, ricordando il lavoro fatto dai precedentipresidenti, ha sottolineato l’importanza di essere stati i primi ad isti-tuire a Lovere i corsi di alpinismo e scialpinismo e ha premiato il vete-rano Battista Pezzini, presenti la moglie e la figlia (foto) alle quali haconsegnato una targa, mentre il sindaco ha consegnato il Lauro d’oro,quale loverese illustre. Una proiezione preparata dal socio V irginioPegurri ha illustrato la vita della sezione di questi 80 anni.

QUI CAI Attività, idee, proposte

Medicina

Primo soccorso, incontro a Varese

Nei giorni 25 e 26 no vembre si terrà a V arese la quart aedizione dell’incontro formativo italo-svizzero sul primosoccorso in montagna, presso le strutture dell’Ospedale

di Circolo e dell’Università degli Studi dell’Insubria. Il cor so hagià raggiunto notorietà nazionale diventando punto di riferimentoin Italia e non solo, con complessivi 7 0 diplomati (va ricordatoche rispetta i requisiti richiesti dal DM 388/03). A questo risultatohanno contribuito i docenti medici italiani e svizzeri del soccorsoe dell’emergenza, che hanno saput o rendere le lezioniinteressanti e coinv olgenti, come testimonia to dai par eriunanimemente positivi dei partecipanti.

Dal prossimo corso – iscrizione gr atuita - ci sarà unaselezione in caso di domande in eccesso, da to che il numero dipartecipanti rimane fissa to in 24, ma non sarà più necessarioessere titolati o iscritti al CAI. Per tale motivo è richiesto un brevecurriculum. Lo scopo rimane quello di implementare la sicurezzadi chi v a in mon tagna per mo tivi professionali o ama toriali,fornendo, oltre alle nozioni basilari sulla rianimazione e sullagestione del primo soccor so, soprattutto indicazioni per laprevenzione dell’incidente. Il programma completo è disponibilesul sito www.caimalnate.it e viene diffuso a ttraverso i canalimediatici del Club Alpino Italiano.

Luigi Festi [email protected]. Chirurgia Toracica Ospedale di Circolo Varese

Presidente CAI Malnate

SMM, Congresso a Varallo

Il XIII Congresso nazionale della Società Italiana di Medicina diMontagna si terrà a V arallo Sesia dal 30 se ttembre al 2ottobre, organizzato in collabor azione con il Comune e la

Sezione del CAI, la Regione Piemonte e la Provincia di Vercelli,con il sostegno di en ti pubblici e priv ati, dell’Eur.ac e dellaCommissione centrale medica del CAI.

Ad aprire i la vori venerdì 30 se ttembre alle 18,30 al T eatroCivico nella cen trale piazza Vittorio Emanuele II, sarà Mar coGalloni presidente dell’Astut (Archivio scientifico tecnologicodell’Università di T orino) con una lezione magistr ale suglistrumenti dei pionieri della ricerca scientifica in alta quota. Nellastessa giornata alle 2 1 la medicina di mon tagna incontra ilpubblico con una r elazione di Ovidio Raiteri, tr a i fondatori delCNSAS, sull’attività del soccor so alpino in V alsesia. I la voriproseguono nei giorni 1 e 2 o ttobre nel Cen tro Congressi diPalazzo d’Adda. Programma completo e scheda di iscrizione(gratuita ma obbliga toria per i cr editi ECM) sul sit owww.medicinadimontagna.it. Info: [email protected] /[email protected]

Cicloescursionismo

A Varese il IV Raduno nazionale

Che cosa rappresenta il cicloescursionismo nell’ambito delCAI? Come e per chè la bicicle tta viene utilizz ata nelleattività sezionali? Questi alcuni dei temi affr ontati nel

corso del quarto Raduno nazionale che si terrà a V arese dal 22al 25 settembre. Organizzato dalla Sezione di Varese con l’aiutodelle sezioni di Gallar ate, Germignaga e L uino, l’incontro è nelsegno della continuità e della cr escita di una disciplina che dal2008 è ufficialmente riconosciuta, forte di almeno 922 escursionisociali in bicicle tta, senza contare i cor si sezionali eintersezionali e le a ttività sviluppate con l’Alpinismo gio vanileorganizzate da 192 sezioni in tutt a Italia (dati ricavati daiprogrammi sezionali 20 11 pubblicati su in ternet). Si tr atta,spiegano gli organizzatori, di un’occasione importantissima siaper fare il pun to della situazione sullo “st ato dell’arte” delladiffusione della MTB nel club, sia per affrontare quelle tematicheche guardano al futur o della disciplina. Div enta sempre piùimportante un’attività di formazione per insegnare a condurre lamountain bike in piena sicurezza secondo tecniche che nonnuociono all’ambiente naturale: peculiarità delcicloescursionismo all’interno del CAI rimane quindi la pr aticadella mountain bike finalizzata alla frequentazione e allascoperta della mon tagna e non al gest o atletico. Tutte leinformazioni sono disponibili sul sito http://nuke.caivarese.it

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Mirano (VE) I paesaggi del Veneto Il Comitato scientifico veneto friulano e giuliano, in collaborazione

con la sezione CAI di Mirano, propone da ottobre a novembre, pres-so la Sala conferenze Banco Santo Stefano Credito Cooperativo diMartellago, il corso, arrivato alla IV edizione, su “I Paesaggi delVeneto”, con nove lezioni tenute da diversi relatori, di cui la prima, ilgiorno 7/10 alle 20,45, riguarderà il “V eneto - la grande fabbrica delpaesaggio” a cura di Michele Zanetti. Ingresso Libero. Informazionie iscrizioni presso i siti www .caimirano.it, www.caicsvfg.it oppurewww.ecomuseoterredelbrenta.it. su cui troverete anche il program-ma completo.

Bergamo Sentieri creativi, seconda edizioneRicomincia l’avventura di “Sentieri creativi”, a cura

dell’Assessorato all’istruzione, sport, tempo libero e politiche giova-nili del Comune di Bergamo e dal CAI di Bergamo, con la partecipa-zione de “L’Eco di Bergamo” e di “Orobie”. A seguito del bando aper-to di raccolta delle proposte, riservato a giovani artisti e creativiunder 30, una commissione ha selezionato otto proposte e, in colla-borazione con i giovani artisti e secondo le loro esigenze, ne ha defi-nito la localizzazione, abbinando a ognuna di esse almeno un rifugiodelle Orobie. Quasi tutte le opere (mostre, performance o istallazio-ni) sono visibili in alta quota. L’edizione 2011 del progetto si conclu-derà presso lo Spazio Polaresco, con una mostra in programma dal18 al 27 novembre.

Saluzzo Emozioni dal MonvisoScade il 2 settembre la possibilità di partecipare al concorso foto-

grafico “Emozioni dal Monviso” indetto dalla Sezione “Monviso” diSaluzzo e rivolto a tutti i fotografi senza limite di età. Il modulo d’i-scrizione è scaricabile dal sito internet del CAI Saluzzo (www.caisa-luzzo.it). Le celebrazione per i 150 anni della prima scalata alMonviso continuano in settembre con diversi eventi. Fino a domeni-ca 4 Fiera d’estate a Cuneo e m ostra sui 150 anni della prima salita.

Fino al 10 a Racconigi, Chiesa di Santa Croce, mostra fotografica“Il Monviso visto dalla pianura”, domenica 4 a Crissolo convegno su“La montagna e il riconoscimento della propria identità”: il mondodegli ecomusei, domenica 4 a Paesana (Fraz. Calcinere) laboratorioteatrale con l’attore saluzzese Mario Bois, venerdì 9 a Racconigi,Chiesa di Santa Croce, conferenza sulla salita storica di Mathews,domenica 11 a Saluzzo, Museo Casa Cavassa, Monviso in gioco, ametà settembre nel V allone di Vallanta inaugurazione del Sentiero“Nicoli”, sabato 17 a Saluzzo, T eatro Don Bosco, Coro del “CAIMilano”, da sabato 17 a domenica 25 “Monviso Rock, ClimbingFestival”, mercoledì 21 a Saluzzo avvicinamento al Fitwalking,venerdì 23 a Racconigi, ex Ospedale Civile, Sala Donegani, raccontidi varie salite al Monviso,sabato 24 a Manta, Santa Maria delMonastero, laboratorio “Il piegalibro” , da sabato 24 a domenica 25a Saluzzo, Pastiglia, prima festa del Parco del Po Cuneese. �

Alpinismo giovanile

Introduzione alla corsa di orientamento

Sul Gruppo del Mon te Beigua, nella zona del rifugioPrariondo, si svolgerà domenica 23 ottobre la secondaedizione (2011) di Map is Magic, in troduzione alla corsa

di orientamento per i gruppi di Alpinismo giovanile delle sezioniCAI di Liguria, Piemon te e Valle d’Aosta. Map is Magic è unaoccasione di conoscenza concreta del territorio tramite la cartatopografica e l’osservazione attiva, nell’ottica dell’approcciogeografico proprio del Progetto educativo del Club alpino. Inuna società sempre più delocalizzata e distaccata dal territorio,abituare i giovani a muoversi sul terreno libero e nel bosco hauna forte componente educativa e culturale che si somma alladimensione ludico-sportiva del movimento all’aria aperta.

I giovani partecipanti, tra gli 8 e i 18 anni e iscritti al C AI,formeranno squadre miste di tr e componenti di v ariaprovenienza e suddivisi in fasce di età. Oltre a raggiungere concarta e bussola i punti stabiliti, contrassegnati dalle tradizionali“lanterne” bianche e r osse, affronteranno anche alcunestazioni con pr ove di abilità e di conoscenz a del mondonaturale. L’iniziativa è organizzata dai gruppi di Alpinismogiovanile di Genova e di Savona con la preziosa collaborazionedella FISO, F ederazione italiana sport orien tamento, econsente di svolgere una complessa attività comune fra gruppidi AG favorendo lo scambio di esperienze fr a gliaccompagnatori. Un sen tito ringraziamento al Grupporegionale CAI e al Parco del Beigua per l’appoggio fornito.

Per contatti e iscrizioni: Claudio LaRosa [email protected]

Escursionismo

Insediata la nuova Scuola centrale

Con la riunione congiunta del 16 luglio è stata insediata lanuova Scuola centrale di escursionismo (SCE). Come daregolamento OTCO/OTPO e SCE questo primo incontro

ha avuto come scopo anche la designazione delle cariche, cherisultano pertanto, per il manda to 2011 – 2013, cosi definite:direttore Lucio Rossi, vicedir ettore Gianluigi Sir oni, segretarioStefano Marini, componenti consiglieri Antonio Delera, RenatoMalatesta, Fausto Papini, Fiorenzo Rossetti. Con questo atto siconclude la comple ta riorganizzazione di tutte le struttur ecentrali afferenti all’escursionismo, che non mancherà diprodurre un’efficace oper atività e una f attiva collaborazioneanche verso tutte le struttur e periferiche. Import anti impegniorganizzativi, tecnici e pr atici attendono il settore nel segno diun efficace coordinamento programmatico di tutti i comparti incui opera l’OTCO Escursionismo.

Il presidente Carlo Diodati coglie l’occasione per augur are atutti buon lavoro, fiducioso che anche attraverso questa neonatastruttura verranno portati a termine gli impegni pr esi nel nomedi un’ escursionismo di qualità.

La XIII Settimana nazionaleUn elegante opuscolo di 56 pagine a cura della Commissione

centrale per l’escursionismo, del CAI Campania e dell’OTTOEscursionismo Campania è st ato mandato alle sezioni con ilprogramma completo della XIII Se ttimana nazionaledell’escursionismo che si svolgerà in Campania dal 1° al 9ottobre. La manifestazione si aprirà il 1° o ttobre a Beneventocon un convegno sul tema “Sicurezza e responsabilità nei lavorisui sentieri”. Per informazioni, [email protected] otelefonare allo 089.251539 o 089.954436.

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QUI CAI Vita delle sezioni

MILANOVia Silvio Pellico, 6(M1 e M3 Duomo)Tel. 0236515700/01 02.86463516 Fax [email protected] Lu Ma Gv 14-19Me Ve 10-19 Sa e festivi chiusoApertura serale: Ma 21-22,30Biblioteca Ma Gv 10-12,30 e 14-19� REGISTRATEVI. Da luglio rac-colta e aggiornamento degli indirizzidi posta elettronica dei soci che desi-derano ricevere informazioni tempe-stive e aggiornate attraverso la news-letter CAIMILANOnews e segnalazio-ni di nuo vi post sul blogCAIMILANOnews attraverso il qualevengono diffuse le informazioni e leiniziative della nostr a Sezione:http://caimilanonews.blogspot.com/� IL CINEMA DI MONT AGNA AMILANO. 21/9 “Grande alpinismosullo schermo” i più bei f ilm vistiall’Orobie film festival 2011 presenta-ti non stop a ingresso libero, inizioalle ore 18:30 pr esso l’Auditoriumdel Centro Culturale S. Fedele in ViaHoepli 3/b; 4-5/10 “Lohar Brandler &Gerhard Baur” r assegna di film inversione italiana dedicata a due pro-tagonisti del cinema tedesco di mon-tagna del periodo fra il 1960 e il1980, a ingr esso libero presso ilCentro Francescano CulturaleArtistico Rosetum in Via Pisanello 1;progragrammi dettagliati in segrete-ria e su h ttp://caimilanonews.blog-spot.com/� RIFUGI. La Sezione di Milanoricerca un gestore per ciascuno deiseguenti rifugi: rifug io “Elisabetta”(m 2.200) alla L ex Blanche in ValVeny (Comune di Courmayeur / AO),ricettività 72 posti letto; rifugio “R.Bignami” (m 2.385) all’ Alpe Fellariain Valmalenco (Comune di L anzada/SO), ricettività 60 posti le tto; l’affi-damento in gestione decorrerà dal 1gennaio 2012, segnalare la disponi-bilità alla Commissione Rifugi del CAISezione di Milano (f ax 02.8056971,[email protected]) corredatada “curriculum vitae” entro il 30/9.� ORTLERKREIS / INCONTROD’AUTUNNO. L’annuale incontrod’autunno, organizzato dagli amicidel Gruppo GAMS (D AV Sezioni.Oberland / Monaco), si terrà dal 30/9al 2/10 al Passo Sempione (m 2006),

da dove sarà possibil e fare variecamminate, escursioni e ascensioni,ritrovo venerdì pom. all’OspizioNuovo del Sempione , sab. e dom.escursioni e ascensioni; programmadettagliato delle in segr . e suhttp://caimilanonews.blogspot.com/� MILANOMONTAGNALIBRI.Giunta alla sua 9a edizione, dal 11/10- 13/12 torna l’annuale rassegna diconversazioni dedicate ai protagoni-sti dell’editoria d’alpinismo e monta-gna; sarà Teresio Valsesia ad inaugu-rare la rassegna con “Monte Rosa -La Regina delle Alpi” , martedì 11/10alle ore 18:30, ingresso libero e gra-tuito, programma dettagliato suhttp://caimilanonews.blogspot.com/� 21° CORSO DI ARRAMPICATALIBERA. Organizzato dalla Scuolad’Alpinismo A. Parravicini, si svolge-rà da me tà settembre sino a fineottobre, aperto a tutti consen te diproseguire in modo autonomo l’atti-vità di arrampicata in falesia; 13/9 h21 in sede, serata di presentazione eiscrizioni: 7 lezioni infr asettimanaliserali teorico/pratiche e 7 di arrampi-cata in f alesia dal 20/9 al 23/1 0,necessaria l’iscrizione al CAI e certi-ficato medico di buono stato di salu-te; iscrizione 280 € , comprensivi diassicurazione, caschetto individuale,utilizzo dei materiali tecnici e didatti-ci; 20/9 palestra; 22/9 palestra; 25/9falesia; 27/9 palestr a; 2/10 falesia;4/10 palestra; 9/10 falesia; 11/10palestra; 15-16/10 falesia (pernotta-mento in loco); 18/10 palestra; 22-23/10 falesia(pernottamento in loco);25/10 palestra (fine corso); depliantillustrativo in segr eteria, infowww.caimilano.eu, www.caiparravi-cini.it� COMMISSIONE SCIENTIFICA.25/9 Val Bavona (Canton Ticino-CH)� GRUPPO NORDIC WALKING.“Corso autunnale” nella secondametà di settembre, appuntamento suwww.nordicwalkingmi.org� ESCURSIONISMO. 4/9 GrandTournalin (m 3310) - Val d’Ayas; 11/9Piz Mezdì (m 2992) - Engadina; 16-18/9 Giro del Monviso (m 2760) -Alpi Cozie; 25/9 Rif. Elisa (m 1515) ;2/10 Pizzo Zerna (m 2572) - Orobie;9/10 M.te Visolo (m 2369) - Orobie.� ATTIVITÀ GIOVANILI. ALPES. 18/9 Traversata Bassa(Gruppo delle Grigne).FAMILY. 11/9 Savogno (AlpiRetiche); iscrizioni su attività giovani-

[email protected]; segnalare la parte-cipazione entro e non oltre il giovedìprecedente.� GRUPPO SENIORES. Ritrovo insede il martedì dall e 14,30 alle 17;7/9 Rifugio Arboll e (Valle D’Aosta);14/9 Gran San Bernar do; 17/9 ViaRegia da Lezzeno a Ponte del Diavolo(Triangolo Lariano).

EDELWEISSVia Perugino, 13/1520135 MilanoTel e fax: 02/55191581Lun 18-20, Mer 18-22,[email protected]: 02/89072380� 36°CORSO SCI FONDO ESCUR-SIONISMO. 6/10 presentazione delcorso; 20-27/10 e 3-1 0/11 lezioniteoriche; 23/10 Uscita a secco; 6/11Lez. di topografia e prova praticadi orientamento; 13-20-27/11, 3/12 e17-18/12 lezioni pratiche sulla neve;iscrizioni dall’1/9.� TREKKING. 29/10-1/11 LiguriaAutunno Ligure.� ESCURSIONISMO. 3-4 /9 ValD’Aosta monte Emilius; 1 1/9Piemonte Lago della Rossa; 18/9 ValD’Aosta Ollomont biv. Regondi; 25/9Svizzera Capanna Garz onera; 2/10Lombardia Monte Bregagno; 9/10Lombardia Val Camonica; 16/10Liguria Val D’Aveto M. Verruga;23/10 Piemonte Val Curone M. Ebro.� MONTAIN BIKE. 3/9 LombardiaBallabio Colle S. Pie tro; 9-11/9Veneto Il Cansiglio; 24-25/9 Liguria IlFinalese; 1/10 Piemonte Sentieri delToce.� GINNASTICA PRESCIISTICA.Dall’1/9 aperte le iscriz ioni al corsodi ginnastica pr esciistica all’ArenaCivica, mar. giov. h 18,30 - 19,35 /19,20-20,30, partecipanti sonocoperti da assicurazione infortuni.

F.A.L.C. ONLUSVia Mac Mahon, 113(entrata da Via Bramantino, 4)20155 Milano – tel. 339 [email protected] 21,15 - 23,00� ESCURSIONI. 10-11/9 MonteEmilius (m 3308) Valle d’ Aosta, 1°giorno da Pila segg. Chamolèrif.Arbole (m 1500) disl. 250 mtempo ore1.30 diff. E, 2° giorno rif.Arbole m.te Emilius disl 1 110 m

tempo 4 ore diff. EE; 18/9 Passo delSettimo (m 2310) Val Bregaglia DaCasaccia m 1458) su una mula ttierestorica della val Maroz, disl 850 mtempo ore 2.30 diff. E; 25/9 Cimadell’Arolley (m 2996) Valsavarenche,Da Pont (m 1946) disl. 950 m tempoore 3.30 diff. E al colle EE alla vetta,iscrizione € 2, non soci € 4, AndreaMagolati 328 9034718 GiancarloMotta 338 1699180 Mario Campi 0258318678 � FALCHETTINI. 10-11/9 in locali-tà da destinare, iscrizione € 5,Stefano Zucali 348 2238255 MaoKovacs 335 7508470 � RIFUGIO FALC IN VAL VARRO-NE. Aperto tutti i fine se ttimana,nuovo gestore è Sergio Piatta, 3483058548, [email protected]� PALESTRA DI ARRAMPICATA.Martedì e gio vedì dalle 19 alle 23,Carlo Passet 3357150963, [email protected]

GAMVia C.G. Merlo, 320122 Milanotel./fax [email protected] e Giov 21-23� ALPINISMO. 9-11/9 Monviso(m. 3841) dal Rifugio Sella 2640 m.disl. m. 1200 4,30 ore, diff massima2° grado; 2/10 Pizzo Presolana m.2521 dal passo Presolana dislivello1200 m. ore 4,30 diff. PD+ giovan-ni. [email protected] Tel. 02 89301570.� ESCURSIONISMO. 17-18/9Valsavaranche: traversata rifugioChabod 2750 m - rifugio VittorioEmanuele m 2775 - Pont 1960 mdisl. 900 m. diff. E; 25/9 V al di Fex(Engadina CH) anello sul v ersantedestro orografico, da Sils Maria inval di F ex al L ej Sgrischus - pizChuern 2670 m - Sils disl. 800 m.diff. E, ore 5.30; 30/9-7/10 Trekkinga Pantelleria, giro dell’isola a piedi ein barca: Montagna Grande (m. 836)lago di Venere-Balata dei Turchi Pale;16/10 Dervio 200 - Camaggiore 1180- San Gerolamo 1200 Disl. 1000 m -diff. E, cell. 3479508354, [email protected].

GESAvia Kant 8 - 20151 Milano Mar 21-23 [email protected] www.gesacai.itInformazioni:

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Ornella 0238008844 Fausta tel. 0238008663 Guido tel. 3391296657� ATTIVITÀ. 10-11/9 MonteEmilius mt.3559 (Valle d’Aosta) Alp.;25/9 Lago Campliccioli (V alleAntrona) Esc.; 9/10 Cima di corteLorenzo m 1574 (Valgrande) SentieroAttrezzato; 16/10 Castagnata; 23/10Croce di Muggio m 1799 (Bel lano)Esc..

SEMSocietà Escursionisti MilanesiVia A. Volta 22, MilanoTel. 02653842 - Fax. 0262066639C.P. 1166 - 20101 Milano [email protected]. 15-18 gio. 21-23.Segr. e Biblioteca giov. 21-22,30.� 120° SEM “IN CAMMINO DAL1891”. 17/9 h. 11 Kongress Haus diMacugnaga (VB) Conv egno pubbli-co. Salita al rif. ZamboniZappa; 18/9mattino attività escursionistica ed’arrampicata per tutti presso il rifu-gio; programma sul sito.� 4° PREMIO MERONI 2011. Peri Soci Cai che si siano distinti negliscorsi anni per iniz iative di volonta-riato scientifico, culturale, didattico oeducativo nell’ambito della mon ta-gna. Non occorr e essere alpinistieccezionali, ma persone normali conqualità positive che testimonianovalori di impegno e magari esempida imitare. Ogni socio CAI dellaLombardia può segnalare una candi-datura - individuale o col lettiva -come da bando consultabile q uihttp://www.caisem.org/pdf/pre-miomm2011/Premio_Meroni_2011.pdf entro il 2/10/2011; i candidati e leloro attività saranno presentati alpubblico nella serata di premiazioneil 25/11.� BIBLIOTECA “E. CASTIGLIONI”.23-25/9 aderisce all’ evento “Fai ilpieno di cultur a 2011” con pr oprieinziative.� GITE SOCIALI. 3/9 Colle delTurlo (m. 2738) in Alta Valsesia disl.+/-m 1200 Diff. E; 10-11/9 Alcospetto di Re Laurino in Dolomiti diFassa pernotto al rif Torri Vaiolet Diff.EEA; 10-11/9 ProsecuzioneAlpinismo Giovanile; 17-18/9 Festadel 120° SEM in Valle AnzascaAttività in ambien te, prenotarsi inSede; 25/9 Grigna Se tt. le (m2410)disl. +/- 1040m Diff. E.

� CORSO MOUNTAIN BIKE. 15/9h. 21 in Sede “Raggio per Raggio”presenterà il cor so sett-nov 2011 eaprirà le iscrizioni.

BOVISIO MASCIAGOVia Venezia, 33 tel. e Fax 0362. 593163Me e Ve 21 - 23www.caibm.it e-mail: [email protected]� ASSEMBLEA DEI SOCI. Votazio-ni per il rinnovo delle cariche sociali:candidature in segr eteria sezionaleentro il 16/9.� CORO. 1/10 h 21 concerto a Co-gliate presso la Sala Polivalente“Carlo Cattaneo”.� ALPINISMO GIOVANILE. 10-11/9 Rifugio Boffalora, Alagna ValSesia con il C AI di Abbia tegrasso(solo ragazzi).� CORO GIOVANILE. 17/9 ripren-dono le lezioni s ettimanali per i gio-vani coristi.� ASTROCAI. 30/9 Conferenza.� PRANZO SOCIALE. 23/10 in lo-calità da destinare, saranno distribui-ti i distin tivi d’oro per i Soci 60liPiero Comelli, Soci 50li Gio vanniBeretta, Walter Vigani, Soci 25liWalter Alberti, Roberta Lattuada,Maurizio Pogliani, Giulia Rosse tti,Carlo Antonio Sala.

CARATE BRIANZAVia Cusani, 220048 Carate Brianza (MI)tel/fax [email protected] 21-22,30� 6° CORSO DI ARRAMPICATALIBERA. Inizierà il 5/9 e prevedealcune lezioni teoriche con esercita-zioni nella palestra di arrampicata ealcune uscite con esercitazioni prati-che in ambiente. Le iscrizioni si rice-vono presso la sede ogni v enerdìsera fino ad esau rimento dei postidisponibili.� 50° ANNIVERSARIO DELLASCUOLA DI ALPINISMO. Prose-guono i festeggiamenti, un libro illu-strerà i dati più salienti di 50 anni distoria della scuola, una mostra foto-grafica con temi r elativi alla scuola,previsti incontri sul territorio con alpi-nisti famosi e cori alpini; 14/10 h 21sala Rossa BCC in Via Silvio Pellico aCarate Brianza, canti di mon tagnacon il coro ANA di Giussano.

� ESCURSIONISMO. 11/9 “Monta-gna e ghiacciai”, ghiacciaio delVentina (Alpi Retiche).

CINISELLO BALSAMOVia G. Marconi, 5020092 Cinisello Balsamo (MI)Merc. e Ven. 21 - 23Tel. e fax 02 66594376Mobile 3383708523direzione@caicinisello-balsamo.itwww.caicinisello-balsamo.it� ESCURSIONI. 4/9 Sentiero dei fio-ri – Castellaccio (BS); 17-18/9 Rif. DelVelo - Dolomiti; 2/1 0 Baita P esciola

(SO); 16/10 V.le di Campo (SO).� SCUOLA DI ALPINISMO“BRUNO & GUALTIERO”. 3° Corsodi Arrampicata Libera (AL1) Inizio15/9, info www.bruno-gualtiero.it;1/10 presso Sede ANA Cinisello B .Via De Ponti, 38 Cinisello B. “Culturae didattica dell’alpinismo dagli anni‘70 ad oggi, riflessi oni e pr ospetti-ve”, intervengono Giuseppe PopiMiotti (Alpinista), L uca Frezzini(Consigliere centrale CAI), AntonioColombo (Presidente ScuolaRegionale Lombarda di Alpinismodel CAI).

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PICCOLI ANNUNCI

Guide alpine

www.valbodengo.com Canyoning Corsica/Sardegna

ott. Sikkimnov. Algeria - gen. 2012 Uganda M.Elgon e Ruwenzoritel 3333019017 [email protected] - www.claudioschranz.it

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Trekking in NepalShiva Ram Basnet. Esperta guida locale, parla italianowww.highspirittreks.com

Patagonia e Islandacon Marco Simon - Guida/Produttore [email protected] - 3475413197 cercami su Google.

Nordic walking a TorinoUn ottimo complemento all’escursionismo, è salutare e si può praticareovunque. Corsi base di nordic walking,in parchi cittadini; forniamo noigli speciali bastoncini. Ogni domenica escursioni guidate. Info Simona tel 335-6912148 o [email protected]

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- Guide alpine . Gli interessati ad apparir e sotto questa voce devono dichiarare, sotto la lor oresponsabilità, il Collegio di appartenenza loro personale o della scuola o associazione.

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CORSICOVia 24 Maggio, 51 - Corsico (MI)Tel. 02 45101500Fax 02 [email protected] Gio. 21-23� PULLMAN. 25/9 Bivio -Casaccia (Grigioni - Svizz era)Concardi 02 48402472 Lorusso;16/10 Castelli di Belli nzona (CantonTicino - Svizzera) Zapparoli Burgazzi339 8828946. � ESCURSIONISMO. 3-4/9 Pizzodel Becco e Pizz o Farno dal Rif.Laghi Gemelli (V. Brembana) (sentie-ro e/o via ferr ata) mp Panvini 3490538262 Cerutti 024471874; 10-11/9Sentieri e F errate del Biellese(Piemonte) mp Ber gamaschini 3288523090; sab. 17/9 Monte Alben (V.Serina) mp P anvini 349 0538262;17-18/9 Val di Funes (Dolomiti ) mpCasè 02 36512166; 2/10 Val Codera(Valchiavenna) mp D’Ilio 02454101500; 9/10 Parco Regionaledel Beigua (App. Ligure) mp Casè 0236512166; 30/10 Valle Graines (Vald’Ayas) mp Concardi 02 48402472. � CORSO DI NORDIC WALKING.22-23/10 (località da definir e) D’Ilio02 454101500. � PIANETA TERRA. Il ciclo di sera-te riprenderà venerdì 7/10 h 21 inSede con un revival dei trek Sezionaliprimavera/estate. � CAI NEVE. Presentazione delleattività invernali (fondo, discesa, cia-spole, ecc.) ven. 7/10 h 21 in Sede. � CONSIGLIO DIRETTIVO. I verbalidelle riunioni sono a disposizione deiSoci, da richiedere in Segreteria. � CONCORSO FOTOGRAFICO. “Lemontagne nella storia degli italiani”,in collaborazione con ANA Cor sico,partecipazione gratuita, ricchi premi,invio fotografie fino al 30/10, mostraopere selezionate dal 26/11 al 3 /12,modulo partecipazione su www .cai-corsico.it. � STAND SAGRA DI CORSICO. Sa-remo presenti all’annuale festa citta-dina dal 9 all’11/9 presso la PalestraVerdi. � PALESTRA DI ARRAMPICATA.Via Dante ang. via Parini aperta lune-dì, mer. e gio. 21 - 23 con pareteattrezzata e bouldering, chiusa fino al15/9 (apertura straordinaria coningresso libero 10 e 11/9 h 16-19),info [email protected]

DESIOVia Lampugnani, 78Tel. e Fax 0362 621668Mer 21 - 22.30Gr. MALTRAINSEM Mar [email protected]� OPEN DAY DEI NOSTRI RIFU-GI. 4/9 Biv. Regondi-Gavazzi; 17-18/9 Rif. Bosio-Galli; 2/1 0 Biv.Caldarini.� CORSO DI ESCURSIONISMOGIOVANILE. 11/9 Rifugio Menaggio;25/9 laghi Gemelli; 9/10 castagnata.� GITA INTERSEZIONALE. 23-25/9 Foresta Nera con i CAI di Arosioe Giussano.� “MALTRAINSEM”. 7/9 Piano delNivolet, laghi Rosse t e Laytaz; 14/9Rif. Pizzo Alto; 21/9 lago Sgrischus;28/9 S. Messa alla Madonnina deiMaltrainsem (M.e Tremezzo) ; 5/1 0alta V. Brembana; 12/10 castagnata;19/10 Piano dell’ Avaro-M.te Avaro;26/10 Rif. Bietti.� A TUTTI I SOCI. Aperti i rifugi ebivacchi della Sezione: Rif. Bosio-Galli - 2086 m - V al Malenco; Biv.Regondi-Gavazzi - 2560 m - V alPelline; Biv. Caldarini - 2500 m - ValViola Bormina; Biv. Sironi – 2066 m– Valle dell’Isorno.

MELEGNANOVia De Amicis 2520077 MELEGNANO (MI)tel/fax 029835059www.caimelegnano.ite-mail [email protected] e Giov. 21-23, Dom. 10.30-12� ESC.. 12-13/9 rif. Giussani (BL);2/10 rif. Curò (BG); 23/10 pranzosociale al rif. Tavecchia (LC).� ALPINISMO GIOVANILE. 3/9Rif. Maria L uisa (VB); 17-18/9Attendamento e gioco avventura,sede CAI Melzo (MI); 25/9 Via delCaminetto (Grigna settentrionale,LC); 9/10 Castagnata; 23/10 Grottadel Frassino, Campo dei Fiori (VA).� CORO CAI. Il giovedì in sede ore21; Festa del Riso a Carpiano (MI),concerto in data da definire.

VIMERCATEVia Terraggio Pace, 7Tel/Fax 039/6854119Merc e Ven 21-23www.caivimercate.it [email protected]� CORSO ALPINISMO GIOVANI-LE. 1/9 Videoconferenza “La Guerra

Bianca” (Dolomiti); 3-4/9 Rif. Contrin(Marmolada); 8/9 Festa chiusura delcorso in Palestra arrampicata.� ESCURSIONISMO. 11/9 Laghi diBellecombe (Valle d’Aosta); 17-18/9Trofeo Scaccabarozzi (Gruppo delleGrigne); 25/9 P ass del Guglia (V alSuvretta – CH).� SENIORES. 7/9 Monte Resegone(Prealpi Lecchesi); 10-17 e 17-24/9Isole Eolie.

SOTTOSEZIONEDI ARCOREVia IV Novembre, 9Mar. e Ven. 21-22,30 Tel. 039/6012956www.cea-arcore.com [email protected]� ESCURSIONISMO. 9-11/9 Laga-zuoi (Dolomiti); 25/9 Baciamorti (ValTaleggio).� MOUNTAIN BIKE. 24-25/9 Ra-duno nazionale CAI di mountain bikea Varese.

SOTTOSEZIONEDI BURAGO MOLGORACascina Abate d’Adda; lunedì 21-23� ESCURSIONISMO. 17-18/9 Rif.Casati (Valfurva)� SENIORES. 7/9, 14/9 e 2 1/9Sentiero del Viandante (Lago diLecco); 28/9 Raccolta castagne.

SOTTOSEZIONEDI CAVENAGOVilla Stucchi, via Mazzini, 29. Giov [email protected]� ESCURSIONISMO. 11/9 Laghi diBellecombe (Valle d’Aosta); 25/9Pass del Guglia (Val Suvretta – CH).

SOTTOSEZIONEDI SULBIATEVia Don Ciceri, 2 Ven 21-23e-mail: [email protected]� ESCURSIONISMO. 17/9 Monte Bo(Alpi Biellesi).

ERBAVia Riazzolo, 26Mar. e ven. 21-22,30Tel.031/[email protected]� GITE SOCIALI. 4/9 Laghi diCampagneda m. 2233, Valmalenco,Esc.; 18/9 Capanna Negressima1.478 m. da Biasca Alpe di Compietdisl. 1200 m. Esc.

� GRUPPO SENIORES. 14/9 AlpeLaguzzola 1768 m . valle del Dr ogoda Olmo, V alle San Giacomo disl.700 m.; 28/9 Rif. Bie tti 1719 m. dalCainallo, Grigna Sett.le disl. 500 m.� ALPINISMO GIOVANILE. 3-4/9Attendamento Alp. Giov. ai Pianid’Erna; 11/9 traversata Surlej ValRoseg; 25/9 Rif. Alpinisti Monzesi1173 m; 7/1 0 al cinema Ex celsior“Quarant’anni e non sen tirli” seratadi festeggiamenti con il Coro Città diErba per i quarant’anni di fondazionedi entrambe le associazioni.

COLICOVia Campione, 923823 Colico (LC)tel. 0341 [email protected] Ven. 21-22,30tel. rif. Scoggione 034363034� ATTIVITÀ. 3-4/9 Isola Palmariae le 5 terre, alpinismo giovanile; 4/9Piz Guglia-juler 3380 m., arrampica-ta e alpinismo; 9-16/9 Via AlpinaViola, grandi trekking; 18/9 AlpeLago, alp. gio v., 25/9 Pizz o Calino3022 m., esc. esperti; 27-29/9 Lagodi Garda, grandi trekking; 2/10 Cornidi Canzo 1232 m., via ferrata o sen-tiero; 9/10 Pizzo Ledù 2503 m.� RIF. CAPANNA SOCIALE SCOG-GIONE. Aperto nei fine se ttimanafino al 18/9� PUBBLICAZIONI. Ristampato illibro “Colico e il mon te Legnone,sentieri e storia”, chi lo volesse rice-vere per postamandi un vaglia posta-le di € 13 a: CAI Colico, viaCampione 9, 23823 Colico.

GALLARATEVia Cesare Battisti n. 121013 Gallarate (VA)Tel 0331 [email protected]. e Ven. ore 21-23� INCONTRI IN SEDE. 16/9 repor-tage fotografico del tr ekking inAspromonte di maggio.� SCUOLA DI ALPINISMO E DISCIALPINISMO COLIBRÌ. Corso diarrampicata libera, sett. /ott.,Luciano 328 7171057; corso di ferra-te, Antonio Maginzali 0331 295162.� ALPINISMO GIOVANILE. Sotto-sezione di Casor ate Sempione,Massimo Franchini 348 773 1778,Lorenzo Goffi 347 7933737

QUI CAI Vita delle sezioni

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� ESCURSIONISMO. 4/9 Parco delMonte Avic (Val d’Aosta) m. 2521.Da loc. Covarey (m. 1260) perRifugio Barbustel (m. 2200) con sali-ta al Colle Medzove (m. 2612). disl.m. 940, + m. 412 tempo A+R h 6(+ 2 per il Colle), diff. E. dir. EnricaMuri; 11/9 Traversata “il Viale” daCapanna Sciora - Sass Fura (CH). DaBocchetta di Laret (m. 1379) per Rif.Sciora (m. 2118 - 7.30 cir ca - diff.EE. Dir. Mario Mazzoleni; 18/9 Cimad’Ometto (m. 1912) - da Alpe Mer am 1100, Cima d’Ometto m 1912 diff.E, disl. 850 m. Dir . Chiara Besani -Luigi Zibetti; 25/9 Mon te Mars (m.2600) - Valle dell’Elvo. Partenza dellafunivia Oropa-Mucrone m. 1870.Disl. m. 810, 5h A/R, diff. EE. dir .Moreno Carù e MassimilianoCremonese; 1-2/10 Alpe SolcioRifugio Crosta (m. 1751 - MonteCistella (m. 2880). 1°g: da Foppiano(m 1250) al rif. or e 2.30- 2° g: dalrif. al Cistella h 3. dir GiuseppeBenecchi e Antonella Lombardo.� GRUPPO SENIORES. Dir. G.Benecchi e F. Brunetto; 15/9 BaitaCernello m. 1960, da V algoglio m.975, Disl. 1 155 m. Diff. E. h. 3.Partenza ore 6,30; 22/9 L aghi diPaione m. 2269 e P asso di Paionem. 2423, da San Bernardo m. 1630,Disl. 793 m. diff. E. h. 3. part. ore 7.� GRUPPO MOUNTAIN BIKE. 24-25/9 4° Raduno Naz. MTB CAI (VA).� GRUPPO GROTTE. Per princi-pianti ed esperti www.gruppogrotte-caigallarate.it o martedì sera in sede.� RIFUGI. Enrico Castiglioni, AlpeDevero, 1640 m, gest. MicheleGalmarini, 0324 6 19126; PietroCrosta, Alpe Solcio (Varzo) mt 1750,pacchetti per sezi oni CAI, contatti:0324 634183 www.rifugiocrosta.it,[email protected]

LANZO TORINESEVia Don Bosco, 3310074 Lanzo (TO)giov 21 - 23 [email protected]� ESCURSIONISMO. 4/9 Laghi delSeone; 11/9 con sottosez. di Viù, tra-versata laghi P alluel e F aravel; 17-24/9 trek isole Eolie ; 18/9 Croced’Intor; 18/9 gita in autobus ai BalziRossi.� ALPINISMO GIOVANILE. 4/9 La-go di Aframont; 18/9 Musinè.

� SPELEOLOGIA. 25/9 Grotte diSan Martino.

SOTTOSEZIONEVALLE DI VIÙV. Roma, 32 - 10070 Viù (TO)Sab 21 - 22:[email protected]� ATTIVITÀ. 11/1 Traversata laghiPalluel e Faravel (F); 25/11 PtaCroset.

BASSANO DEL GRAPPAVia Schiavonetti 26/O36061 Bassano del Grappa (VI)Tel. 0424227996Fax [email protected]. e Ven. 21-22.30 Gio. 18-19� USCITE. 11-12/9 M.te Nero, AlpiGiulie (Slovenia) E; 18/9 M.teCavallo, Alt. Alpago E; 18/9 Pr ati diVederna, Vette Feltrine E; 18/9Monte Pelf, Gruppo Schiara EE; 25/9Spiz di Tariciong, Gruppo Monz oniEEA; 2/10 M.te Cardinal, Lagorai EE;2/10 M.ti Sar entini, Val Sarentino;2/10 Cima Isidor o, Alt. A siago E;2/10 Cima d’Oltr o, Pale S. MartinoEE; 15-16/10 Quarta Pala e Prima,Pale di S. L ucano EE; 16/1 0 Gitasezionale con br asolada T; 23/10Sent. A. Pojesi, Gruppo Carega EEA;30/10 Sorg. Astico, Alt. Lavarone T;30/10 Giardini Trauttmansdorff,Merano T; 30/10 Piovega e Co voloButistone, Canale di Brenta E.� CORSI. 1/9-5/10 Corso ferrate,10 lezioni t eor.-pratiche; 1/10-17/12Corso di Geologia “ Dolomiti: allascoperta dei Monti Pallidi patrimoniodell’Umanità” 12 lezioni.� APPUNTAMENTI. “Serate d’Au-tunno 2011” 5 appuntamenti con lacultura di mon tagna: 16/9 Bepi DeMarzi e i Cantori di Marostica rac-contano Mario Rigoni Stern l’Uomodella Pace; 23/9 Manolo de tto “IlMago” il free climbing italiano che ilmondo ci invidia; 3 0/9 fotografia,Furio Scrimali grande maestro natu-ralista ci insegna; 7/10 Rock & Bike,sugli otto tetti di Belluno, a vventurasul palcoscenico delle Dolomiti;14/10 Film d’Autore, “Cheyenne,trent’anni” 2008 Italia e dibattito congli autori.� MOSTRA FOTOGRAFICA. 1/10-23/10 “Dolomiti: immagini di unpatrimonio” presso Palazzo Agosti-nelli di Bassano del Grappa

DOLO30031 Dolo (VE) – CP 87Via C. Frasio - DOLOMerc. 21-23www.caidolo.it� ESCURSIONI. 4/9 Giro delMontalon, valli e l aghi del Lagorai;10-11/9 Monte Pasubio (VI), sul sen-tiero della pace: 2009-20 18 un per-corso lungo 1 0 anni; 18/9 V alPostegae, Dolomiti Friulane; 24-25/9Val D’Ultimo e Val di Rabbi (BZ),uscita TAM del ciclo “…per una selvaoscura…”; 2/10 Ottobrata, ritrovoconviviale.� SERATA. 15/9 Dolo, Sede C AI,proiezione del film “L a GrandeIllusione” di Jean Renoir (1937).� BIVACCO. A metà settembre,tempo permettendo, verrà installatoil nuovo bivacco “Bocco-Zago” allaf.lla del Marmol sulla Schiar a(Dolomiti bellunesi) in sostituzionedel precedente.

MIRANOVia Belvedere, 630035 Mirano - VE - C.P. 56Cell. 348 [email protected] 21-22.30� ESCURSIONISMO. 25/9Dolomi-ti Zoldane, dalla Val Zoldanaal Bivacco Baita Angelini, ref. I.Boran (AE), G. Chillon (ASE); 2/10Lessini, Buso Della Rana, speleo ref.R. Benetti (AE), S. Sedran (speleo-logo); 9/10 Sorapiss, al RifugioVandelli e lago del Sorapiss, ref. U.Scortegagna (AE-ON).� IMPORTANTE USCITA. 29-30/10 Torino Museo dellaMontagna e Val di Susa, pr es. sul

sito, posti limita ti; 16/10 ottobra-ta... a chilome tri zero, momentoconviviale dei soci e amici.� SERATA CULTURALE. 21/10 h21 “Omononda” viaggio meditabon-do dalla Laguna ai monti sulle ali diun sogno, a cura di Fulvio Spanio.� CORSO SUI PAESAGGI VENE-TI. Organizzato da C AI Mirano eCSVFG in collabor azione conComune di Martellago e Cen troStudi Riviera del Brenta, ott./nov.,info www.caicsvfg.it; 7/10 h 20.45conferenza, aperta a tutti, diMichele Zanetti “Veneto, la grandefabbrica del paesaggio”, pr esso lasede del Banco San to StefanoCred. Coop. A Martellago.� CONCORSO FOTOGRAFICONA-ZIONALE. In omaggio a MarioRigoni Stern, tema “Alboreto salva-tico”, info www.caicsvfg.it

S. DONÀ DI PIAVEVia Guerrato, 3 Tel. /fax 0421 332288www.caisandona.itMar. e Giov. 19-20 Giov. 21-22� ALPINISMO GIOVANILE. 10-11/9 Monte Coglians.� ESCURSIONISMO. 3/9Trekking al Cristo Pensante, Pale diSan Martino (TN) diff. E, disl. 600m; 17/9 Sen tiero dei K aiserjager,Alpe di L agazuoi-Fanes (BL-TN)diff. EE, disl. 1050 m.� CICLOESCURSIONISMO. 18/9Monte Pasubio-rif Papa. disl.1030m, diff. BC-/BC-, Lung. 32km.� GRUPPO ROCCIA. 2-3/9 salitacresta sud-ovest Grosslockner. 25/09arrampicata in falesia Valromana(Tarvisio).

QUI CAI Vita delle sezioni

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