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Una copia 1,50 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO Numero 15 - Anno 27º Domenica 15 aprile 2012 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI 8 PAGINA PAGINA 19 PAGINE Disabilità Restiamo Accanto Esperienze di integrazione anche per i più piccoli 6/7 Avis Bravi donatori I numeri dell’associazione a Carpi, Mirandola e Concordia PAGINA 9 Economia Attenti ai costi Blumarine tra marchi e licenze PAGINA 8 Sanità Vorrei ma non posso Comuni e Provincia in difficoltà su presente e futuro del Ramazzini PAGINA 5 Aborto Insieme per la vita I dati allarmanti della provincia di Modena U EDITORIALE EDITORIALE Quale futuro per il volontariato cattolico Per un nuovo ora et labora 6 PAGINA 3 Settimanali cattolici Vita da cristiani Le opere dell’8x1000 in Terra Santa Le omelie del Vescovo Nomine Don Carlo Malavasi Pro-Vicario Generale Don Fabio Barbieri parroco a Quartirolo Gianpietro Cavazza* n’indagine sul mondo del volontariato cattolico europeo, commissionata dal Pontifico Consiglio Cor Unum al Centro culturale F.L. Ferrari di Mode- na, ha consentito di metterne in luce le caratteristi- che strutturali e la dimensione relazionale. Riprendendo alcuni degli aspetti più significativi emersi, è interessante evidenziare alcune criticità, ma è altresì evi- dente che i fattori positivi vanno mantenuti se non ulterior- mente sviluppati per dare maggiore stabilità alle organiz- zazioni e tenuta nella realizzazione della propria mission. Nell’attribuire importanza alle diverse attività in cui sono coinvolte, le organizzazioni mettono in secondo piano la formazione dei giovani volontari e le relazioni con le altre associazioni. Si tratta di aspetti che andrebbero rivalutati. E’ ormai condivisa l’idea che le esperienze di volontariato da parte di giovani siano estremamente importanti perché consentono, da un lato, la formazione della propria identità e la valorizzazione delle loro disponibilità individuali e, dall’altro lato, stimolano azioni collettive a favore del bene comune. Affinché tali esperienze siano realmente significative, tuttavia, è opportuno che si affermi una nuova cultura del volontariato, inteso non solo INDUSTRIE IMBALLAGGI PACKAGING SOLUTIONS MODENA BOLOGNA MILANO VICENZA MODENA CHIMAR SpA Via Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo) tel. (+39) 059 8579611 - fax (+39) 059 858095 [email protected] www.chimarimballaggi.it www.apvd.it Con Chiara dopo otto secoli Clausura Pag. 4 Pag. 11/13 Triduo pasquale Capaci di innovare Capaci di innovare Pag. 14 Pag. 23 L’incontro con monsignor Cavina Lavoro Promuovere i progetti imprenditoriali dei giovani: ecco una strada per uscire dalla crisi. Due carpigiani tra i vincitori del concorso lanciato da Lapam Promuovere i progetti imprenditoriali dei giovani: ecco una strada per uscire dalla crisi. Due carpigiani tra i vincitori del concorso lanciato da Lapam

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Una copia 1,50Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO

Numero 15 - Anno 27ºDomenica 15 aprile 2012

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

8PAGINA

PAGINA19PAGINE

Disabilità

RestiamoAccantoEsperienze di integrazioneanche per i più piccoli

6/7

Avis

BravidonatoriI numeri dell’associazione aCarpi, Mirandola e Concordia

PAGINA9

Economia

Attentiai costiBlumarinetra marchi e licenze

PAGINA8

Sanità

Vorrei manon possoComuni e Provincia in difficoltà supresente e futuro del Ramazzini

PAGINA5

Aborto

Insiemeper la vitaI dati allarmanti dellaprovincia di Modena

U

EDITORIALEEDITORIALE

Quale futuro per il volontariato cattolico

Per un nuovo ora et labora

6

PAGINA3

Settimanali cattolici

Vita dacristianiLe opere dell’8x1000in Terra Santa

Le omeliedel Vescovo

Nomine

Don CarloMalavasi

Pro-VicarioGenerale

Don FabioBarbieri

parroco aQuartirolo

Gianpietro Cavazza*

n’indagine sul mondo del volontariato cattolicoeuropeo, commissionata dal Pontifico ConsiglioCor Unum al Centro culturale F.L. Ferrari di Mode-na, ha consentito di metterne in luce le caratteristi-

che strutturali e la dimensione relazionale.Riprendendo alcuni degli aspetti più significativi emersi, èinteressante evidenziare alcune criticità, ma è altresì evi-dente che i fattori positivi vanno mantenuti se non ulterior-mente sviluppati per dare maggiore stabilità alle organiz-zazioni e tenuta nella realizzazione della propria mission.Nell’attribuire importanza alle diverse attività in cui sonocoinvolte, le organizzazioni mettono in secondo piano laformazione dei giovani volontari e le relazioni con le altreassociazioni. Si tratta di aspetti che andrebbero rivalutati.E’ ormai condivisa l’idea che le esperienze di volontariatoda parte di giovani siano estremamente importanti perchéconsentono, da un lato, la formazione della propria identitàe la valorizzazione delle loro disponibilità individuali e,dall’altro lato, stimolano azioni collettive a favore del benecomune. Affinché tali esperienze siano realmentesignificative, tuttavia, è opportuno che si affermiuna nuova cultura del volontariato, inteso non solo

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.it

Con Chiaradopo ottosecoli

Clausura

Pag. 4 Pag. 11/13

Triduopasquale

Capacidi innovareCapacidi innovare

Pag. 14 Pag. 23

L’incontrocon monsignor Cavina

Lavoro

Promuovere i progettiimprenditoriali dei giovani:ecco una strada per usciredalla crisi. Due carpigianitra i vincitori del concorsolanciato da Lapam

Promuovere i progettiimprenditoriali dei giovani:ecco una strada per usciredalla crisi. Due carpigianitra i vincitori del concorsolanciato da Lapam

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2 15 aprile '12

L’Evangelista Marco, Evangeliario di Lorsch (sec. VIII-IX)

A cura dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali e di Notizie – Settimanale della Diocesi di Carpi

In collaborazione con

I servizi tv delle puntate precedenti sono disponibilisul sito www.carpi.chiesacattolica.it

su Youtube all’indirizzo http://www.youtube.com/user/notiziecarpitv

Notiziecarpi.tvLa trasmissione dedicata alla Diocesi di Carpi

su è-tv Antenna1 sul digitale terrestre

Prossima puntataGiovedì 19 aprile ore 21.30

Replica domenica 22 aprile alle ore 8.30

Puntata successiva giovedì 3 maggio ore 21.30Replica domenica 6 maggio alle ore 8.30

L

II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia

Rendete grazie al Signore perché è buono:il suo amore è per sempreDomenica 15 aprileLetture: At 4,32-35; Sal 117; 1 Gv 5,1-6; Gv 20,19-31Anno B – II Sett. Salterio

Dal Vangelo secondo Giovanni

a sera di quel giorno, il primo della settimana, mentreerano chiuse le porte del luogo dove si trovavano idiscepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette inmezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo,

mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono alvedere il Signore.Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre hamandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò edisse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdo-nerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui nonperdonerete, non saranno perdonati».Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era conloro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli:«Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se nonvedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio ditonel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco,io non credo».Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’eracon loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stettein mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Mettiqui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano emettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma creden-te!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesùgli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelliche non hanno visto e hanno creduto!».Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni chenon sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono statiscritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio,e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

LectioE’ domenica e Gesù vienementre le porte sono chiuse.Il corpo di Gesù non è piùsemplicemente il corpo ter-reno, funziona diversamen-te, e l’evangelista lo spiegacome può, non c’è nessuncorpo che passi attraversola porta senza aprirla. Gesùrisorto augura la pace emostra le mani e il costato,con le ferite; il risorto è ilGesù della passione. La pas-sione e la morte di Gesù nonsono cancellate, sono il suo

più grande gesto di amore.L’evangelista Giovanni dàparticolare rilievo al costatodi Gesù, perché dal suo co-stato uscì sangue ed acquadopo la sua morte, il sanguedell’Eucarestia e l’acqua delbattesimo. Dal costato di Gesùè uscita la Chiesa.La missione della Chiesa è lacontinuazione dell’Incarna-zione; Gesù è stato mandato econtinua ad essere mandato ei cristiani devono completarel’opera di Gesù.Lo Spirito Santo di Dio, che èl’alito del Risorto, del Figlio

eterno di Dio morto e risorto,viene soffiato nel cenacolo, eha così luogo una secondacreazione (in parallelo colsecondo capitolo della Gene-si). Il Signore Risorto creadegli uomini capaci di averein se stessi lo Spirito Santo,affinché sia ridotto il più pos-sibile lo spazio del peccato.Il brano si sofferma poi sullafigura di Tommaso, Didimo,che in aramaico significa,gemello. Tommaso, di frontea Gesù che gli si mostra intutta la sua realtà di resurre-

zione, a Lui si rivolge conl’affermazione umana più altapresente in tutto il vangelo diGiovanni; e di Gesù non sipuò dire niente di più.Tommaso è colui che crede efa la sua professione di fede,come devono fare tutti gli al-tri discepoli e anche noi, conla differenza che noi non ab-biamo visto.

MeditatioTommaso, Didimo, ha potu-to vedere Gesù Risorto, ma

gli altri, che non hanno visto,sono altrettanto beati se rie-scono a percorrere i segni.Che cosa sono i segni? Noiper tutta la vita siamo cercatoridi segni. Che lettura diamodei segni della nostra vita, diquello che viviamo noi e diquello che ci capita di vede-re?La nostra fede, se è vera, èuna forza che fa esistere mag-giormente la resurrezionecome fermento dentro la sto-ria. Cosa c’è in noi che custo-disce la resurrezione? Pos-

siamo fare qualcosa per fareesistere di più la Sua resur-rezione?

ContemplatioLa resurrezione ha fatto ve-ramente irruzione nella no-stra vita personale se siamoveramente uniti a Cristo ri-sorto. Nel nostro apparte-nere a Lui noi celebriamo laresurrezione. Se Cristo èrisorto dai morti, se noi sia-mo con Cristo nascosti inDio, non dobbiamo più sta-re così piegati soltanto sullerealtà della terra ma dob-biamo pensare alle realtàdel cielo.

Oratio“Da forze buone, miracolo-samente accolti qualunquecosa accada, attendiamo con-fidenti. Dio è con noi allasera e al mattino e in ogninuovo giorno”.(Dietrich Bonhoeffer, Poe-sie)

ActioPensiamo in grande la re-surrezione. I cinquanta giorniin cui la Chiesa celebra laresurrezione del Signoresono più importanti dei qua-ranta giorni della Quaresi-ma. E’ necessario per lanostra vita cristiana aver benpresente l’urgenza di ren-dere visibile nel quotidianola gioia per la resurrezionedel Signore e per quello cheessa comporta nella nostraesistenza, fin d’ora.

A cura del SettoreApostolato Biblico

Andrea del Verrocchio, Incredulità di Tommaso, part.(1476-83), Firenze, Orsanmichele

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315 aprile '12

Corrado Corradi

n breve viaggio aBetlemme e Gerusa-lemme, nei luoghi ove

tutto ha avuto inizio. Un viag-gio non solo per vedere lepietre che raccontano la sto-ria su cui si fonda la nostrafede, ma anche per toccarecon mano le “pietre vive” rap-presentate dalle comunità cri-stiane che oggi vivono e te-stimoniano, tra tante difficoltà,l’appartenenza a quella Chiesafondata da Cristo venti secolifa. L’occasione è stata offer-ta dalla Fisc (Federazione Ita-liana dei Settimanali Cattoli-ci) ai rappresentanti di alcunetestate, tra cui Notizie, per iquali ha organizzato, insiemealla Cei - Servizio per la Pro-mozione del Sostentamentoalla Chiesa Cattolica, il viag-gio dal 26 al 30 marzo che liha portati a conoscere le ope-re recentemente realizzate odi prossima realizzazione inTerra Santa grazie ai contri-buti dell’8xmille della Con-ferenza Episcopale Italiana.E’ un impegno notevole quellosostenuto dalla Cei, che miraa garantire la continuità dellapresenza della comunità cri-stiana in Terra Santa, seria-mente ridottasi a livello per-centuale nel corso degli ulti-mi decenni. Se un secolo fa icristiani a Gerusalemme era-no il 25% della popolazione,oggi sono appena l’1,8%,peraltro divisi tra loro in 13confessioni diverse.A Betlemme, città storicamen-te cristiana, nel 1967 i cristia-ni erano ancora il 70%, oggisono meno del 20%.Si tratta comunque di unapresenza quanto mai signifi-cativa visto che tra Israele ePalestina sono gestiti da ordi-ni religiosi o associazioni cri-stiane 12 ospedali, un centi-naio di scuole con 63 milaalunni, tre università, varicentri sociali e di assistenza.Opere sempre a servizio ditutta la comunità locale, sen-za distinzione di appartenen-za religiosa.A Betlemme la Cei impegne-rà trecentomila euro l’annoper il prossimo triennio. Quila seconda intifada, durata bencinque anni dal 2000 al 2005,aveva azzerato il turismo coneffetti devastanti sul tessutosociale. Solo il ritorno deipellegrini ha consentito la ri-presa dei settori dell’artigia-nato e del terziario, i compartitrainanti della fragile econo-mia palestinese.Ma la situazione è tutt’altroche risolta. L’impressionan-te muro alto nove metri chesepara Betlemme dalla vici-na Gerusalemme, così comeper tutti gli altri “territori oc-cupati”, è sinonimo di perdi-ta di lavoro, di divisione deinuclei familiari, di mancanzadi libertà nei movimenti, didifficoltà nel ricevere cure e

assistenza, di povertà.Nella città dove è nato Gesù,la Cei, tramite la fondazioneGiovanni Paolo II, è impe-gnata a sostenere la Casa del-la Pace, ove opera una scuoladi lingua italiana, utilissimaper il turismo, ed un centro diformazione professionale.Collaborando con varie uni-versità italiane, la fondazio-ne distribuisce inoltre borsedi studio che consentono agiovani palestinesi di studia-re in Italia, soprattutto medi-cina, per prepararli alla pro-fessione da svolgere in pa-tria, in particolare nella clini-ca pediatrica Benedetto XVI,in fase di realizzazione.Sempre a Betlemme, tramiteil Vis – Volontariato Interna-zionale per lo Sviluppo - ven-gono finanziati presso la lo-cale università cattolica, imaster in cooperazione inter-nazionale per lo sviluppo e ingestione della pubblica am-ministrazione. L’obiettivo èquello di aiutare i palestinesia dotarsi di una classe diri-gente in grado di guidarel’auspicato futuro stato auto-nomo.Anche il Centro salesiano diBetlemme, con la propria scuo-la tecnica, il centro artisticoper la lavorazione del legno

d’ulivo e della madreperla, ilmuseo internazionale dellanatività, il forno e la cantinaindustriale, rientra tra ibeneficiari dei contributidell’8xmille.A Gerusalemme l’opera prin-cipale oggetto di intervento èil centro parrocchiale di BeitHanina, situato nel quartiereest. Si tratta di un vasto com-plesso ove già è stata realiz-zata la chiesa, con annessocentro giovanile e ritrovo so-ciale, nonché pizzeria-risto-rante per finanziare le attivitàdel centro. Ora si tratta direalizzare l’area sportiva,dotata di palestra, campo di

U

Pellegrini in Terra Santa con una delegazione della Federazione deisettimanali cattolici. Al centro della visita l’incontro con le comunità

cristiane e le opere realizzate grazie all’8xmille della Chiesa Italiana

Semi di speranza

calcio, basket e pallavolo,nonché spazi adeguati per ibambini più piccoli.A dirigere il Centro è padreIbrahim Faltas, economo del-la Custodia di Terra Santa,particolarmente amato daipalestinesi, non solo cristia-ni, che non hanno dimentica-to il ruolo dallo stesso avutonell’assedio alla Basilica dellaNatività di Betlemme nel-l’aprile-maggio 2002, quan-do 240 militanti palestinesirimasero asserragliati per 40giorni all’interno dell’edifi-cio, circondati dai carri ar-mati e dai cecchini israeliani,e lui si trovò a dover mediare(con successo) tra le parti inconflitto.Significativo anche l’incon-tro avuto dagli inviati dei set-timanali diocesani conmonsignor William Shomali,ausiliare del patriarca diGerusalemme, che ha mani-festato la preoccupazione perl’esodo dei cristiani della TerraSanta, ma anche l’impegnodel Patriarcato latino e dellaCustodia di Terra Santa perfavorirne la permanenza, adesempio mettendo a disposi-zione delle giovani coppie cri-stiane alcuni nuclei abitativia prezzi agevolati, come av-venuto recentemente per 80famiglie a Beit Zafafa, un sob-borgo di Gerusalemme.“Sono segni di speranza - hadetto monsignor Shomali –ma servono anche altri pro-getti. Ecco, ci sono tre P checi danno speranza: preghiere,pellegrinaggi e progetti e tut-te insieme rappresentano lastrada maestra per arrivarealla P più importante: la pace.Ma la pace – ha concluso ilpatriarca ausiliare – da que-ste parti non si raggiunge senon c’è giustizia e la giustizianecessita della riconciliazio-ne. Un’autentica convivenzapacifica la si può ottenere solocosì: partendo da una sincerariconciliazione, da attuarenella giustizia”.

Premio “8xmille senza frontiere”La delegazione della Fisc in Terra Santa ha visto lapresenza di Notizie grazie al riconoscimento attribuito aVirginia Panzani, premiata per i servizi che il settimanaleha dedicato nel 2011 agli interventi realizzati in diocesicon i contributi dell’8xmille. Due gli articoli pubblicati daNotizie. Il primo ha riguardato gli interventi di conserva-zione e valorizzazione dei beni culturali diocesani, conun’intervista ad Alfonso Garuti, direttore del Museo diarte sacra, mentre il secondo ha dato spazio al ministerosacerdotale di don Claudio Pontiroli con particolare rife-rimento all’edificazione della nuova aula liturgica diQuartirolo.

Copertina

padre Ibrahim Faltas

monsignor Wlliam Shomali

Università Cattolica Betlemme

Cantina di Cremisan

Centro artistico salesiano di Betlemme

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4 15 aprile '12

Il messaggio di Benedetto XVI dedicato a Santa ChiaraLa testimonianza delle Sorelle Clarisse

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Il messaggio di Benedetto XVI dedicato a Santa ChiaraLa testimonianza delle Sorelle Clarisse

d otto secoli dalla con-sacrazione di SantaChiara le SorelleClarisse di Carpi de-

siderano condividere la gio-ia per questo anniversario sug-gellato nella Domenica dellePalme dalla pubblicazionedella lettera di Benedetto XVIin occasione dell’Annoclariano. Con una profondaconoscenza delle FontiFrancescane e con una stra-ordinaria sensibilità, il Papaha saputo tracciare un profi-lo a tutto tondo della Santa diAssisi, nella sua piena realiz-zazione come donna e nellasua complementarietà con SanFrancesco. Un testo che valela pena di leggere perché ingrado di parlare a tutti, oggi,e non solo a quante sono sta-te chiamate a seguire la viatracciata da Chiara.

In questo anno in cui la fami-glia francescana celebra l’ot-tavo centenario della nascitadell’Ordine delle Sorelle Po-vere, desideriamo fare me-moria della fuga di SantaChiara dalla casa paterna av-venuta nella notte della Do-menica delle Palme del 1212,per raggiungere Francesco e isuoi frati alla chiesa dellaPorziuncola ad Assisi.Per noi, Sorelle Clarisse diCarpi, è stato un motivo digrande gioia poter vivere in-sieme alla comunità dellaparrocchia della Cattedraleriunita intorno al nostro Ve-scovo Francesco l’inizio dellacelebrazione della Domenicadelle Palme, e aver accoltodalle sue mani il ramo di uli-vo, per rivivere il gesto delVescovo di Assisi, che con-segnò a Chiara la palma du-rante la solenne Liturgia, peraccompagnarla con la suabenedizione nella nuova vitache si preparava ad abbrac-ciare.Anche il Santo Padre Bene-detto XVI ha sottolineatoquesta data storica con unalettera inviata al Vescovo diAssisi, monsignor DomenicoSorrentino, nella qualeripercorre i momenti impor-tanti del cammino di SantaChiara, a partire da quellaDomenica delle Palme del1212 di cui spiega in modochiaro il significato teologi-co: “Francesco aveva ben vi-sto la ragione per suggerire aChiara la fuga da casa agliinizi della Settimana Santa.Tutta la vita cristiana, e dun-que anche la vita di specialeconsacrazione, sono un frut-to del Mistero pasquale e una

partecipazione alla morte ealla risurrezione di Cristo.Nella liturgia della Domeni-ca delle Palme dolore e gloriasi intrecciano, come un temache si andrà poi sviluppandonei giorni successivi attraversoil buio della Passione finoalla luce della Pasqua. Chia-ra, con la sua scelta, rivivequesto mistero”.Sottolineando poi il ruolo fon-damentale di San Francesconella conversione di Chiara,

che si definisce nei suoi scrit-ti appunto “pianticella” diFrancesco, unico sostegnodopo Dio, il Santo Padre con-tinua: “Negli anni in cui in-contrava Francesco per ap-prendere da lui il cammino diDio, Chiara era una ragazzaavvenente. Il Poverello diAssisi le mostrò una bellezzasuperiore, che non si misuracon lo specchio della vanità,ma si sviluppa in una vita diautentico amore, sulle orme

di Cristo crocifisso. Dio è lavera bellezza! Il cuore diChiara si illuminò a questosplendore”.Importante è anche la dimen-sione ecclesiale della nostraforma di vita, che sebbene cichieda di vivere nella con-templazione all’interno delmonastero, ci apre alle realtàdella Chiesa e del mondo in-tero, che sempre diventanol’oggetto privilegiato dellanostra preghiera e l’offerta

della nostra vita al Signoreassume un volto ben precisoin tutti i fratelli e le sorelleche si affidano alla nostrapreghiera e si avvicinano almonastero. Scrive il Papa:“Nel suo significato profon-do, la ‘conversione’ di Chia-ra è una conversione all’amore.Ella non avrà più gli abitiraffinati della nobiltà di Assisi,ma l’eleganza di un’anima chesi spende nella lode di Dio enel dono di sé. Nel piccolo

spazio del monastero di SanDamiano, alla scuola di GesùEucaristia contemplato conaffetto sponsale, si andrannosviluppando giorno dopo gior-no i tratti di una fraternitàregolata dall’amore a Dio edalla preghiera, dalla premu-ra e dal servizio”.Con questa lettera, Benedet-to XVI rinnova la sua stimaper la vita consacratacontemplativa e in Chiarad’Assisi lascia a noi SorelleClarisse e a tutti i fedeli, inmodo particolare ai giovani,l’esempio luminoso di unavita realizzata in pienezza nellaconsacrazione a Lui e nel ser-vizio gratuito. Noi cristianisiamo chiamati ad essere nelnostro tempo testimonianzaviva, fedele e gioiosa dell’amo-re di Cristo che solo basta arendere felici, come ci invitail Papa: “La storia di Chiara,insieme a quella di France-sco, è un invito a riflettere sulsenso dell’esistenza e a cer-care in Dio il segreto dellavera gioia. E’ una prova con-creta che chi compie la vo-lontà del Signore e confida inLui non solo non perde nulla,ma trova il vero tesoro capa-ce di dare senso a tutto”.Desideriamo concludere que-sto nostro articolo con alcuneparole tratte dalla Benedizio-ne che la Madre Santa Chiaradava solitamente alle sue So-relle e che oggi rivolge anchea ciascuno di noi.

Il Signore vi benedicae vi custodisca.Mostri a voi la sua facciae abbia misericordia di voi.Volga il suo voltoverso di voi e dia pace.Io, Chiara,ancella di Cristo,pianticella del beatissimopadre nostrosan Francesco,sorella e madre vostra edelle altre Sorelle Povere,benché indegna,vi benedico in vita miae dopo la mia morte,come possoe più di quanto posso.Siate sempre amanti di Dio,delle vostre animee di tutte le vostre sorelle,e siate sempre sollecitedi osservarequanto avete promessoal Signore.Il Signore sia con voi sempre,e ora voi siate semprecon lui.Amen.

Le Sorelle Clarisse

Madre Giovanna Catellani, missionaria cappuccina inThailandia, festeggia nel 2012 il suo 50° di professionereligiosa. Unendosi a lei con gratitudine a Dio per questoimportante anniversario, il Centro missionario diocesano ele Sorelle Cappuccine hanno organizzato un incontro permartedì 24 aprile alle 15.30 presso il monastero in viaTrento Trieste 20 a Carpi. Ad una meditazione insieme sultema della vocazione seguirà la recita dei Vespri guidata dapadre Ippolito, rettore della chiesa di San Bernardino daSiena. Tutti sono invitati a partecipare. Una speciale inten-zione di preghiera riguarderà le vocazioni, in particolarequelle religiose e missionarie. Vocazioni che madre Gio-vanna Catellani riassume nella sua esperienza di contemplativa

Pagina a curadi Virginia Panzani

Assisi, Carpi, BolognaIn una città storicamente francescana, quale è Carpi, il carisma clariano si mantiene vivoe fecondo grazie alle Sorelle Clarisse, che hanno accolto in questi mesi le novizie dellaFederazione di Veneto ed Emilia Romagna, e alle Sorelle Cappuccine, che pure seguonola regola della Santa di Assisi. Un carisma che nella nostra regione si è profondamenteradicato nel corso dei secoli e che ha fatto germogliare alcune figure esemplari, fra cui la“nostra” Beata Camilla Pio di Savoia e Santa Caterina de’ Vigri. A quest’ultima – che lostesso Benedetto XVI ha posto al centro di una delle sue catechesi del mercoledì - è dedicatol’Anno cateriniano, appena inaugurato a Bologna dal cardinale Carlo Caffarra per celebrareil trecentesimo anniversario della canonizzazione (1712) e il sesto centenario della nascita(1413) della Santa. Un profondo legame di fraternità unisce le Clarisse di Carpi e diBologna, grazie anche a suor Maria Assunta Mauri, che nell’agosto scorso ha portatoaiuto alla comunità bolognese dopo 14 anni trascorsi nel monastero della Beata Camilla.

Il testo della lettera diBenedetto XVI è

consultabile sul sitowww.assisiofm.it

suor Maria Assunta Mauri

Vita della Chiesa

e, nello stesso tempo, dimissionaria. Era infatti il1968 quando partì dal mo-nastero di Carpi, dove eraentrata giovanissima daRolo nel 1960, per darenuovo slancio alla pre-senza delle SorelleCappuccine in Thailandia.Grazie al suo impulso - enaturalmente all’interven-to della Provvidenza - sono stati finora fondati sette mona-steri in terra thai, che contano oggi circa 120 religiose.

In festa per il 50° di madre Giovanna Catellani

Missionaria in clausura

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515 aprile '12

“Tu cosa desideri?”

Benedetta Bellocchio

a nostra lotta perché lavita dei bambini nelseno materno sia sal-

vata, non è una lotta controqualcuno, ma è una lotta perqualcuno. Non ci interessaavere una controparte, ci in-teressa avere persone che simettono dalla parte di chi vieneucciso”. Dentro queste paro-le del fondatore don OresteBenzi, si può leggere l’impe-gno che da diversi anni anchein provincia di Modena ani-ma i volontari dell’associa-zione Comunità Papa Giovan-ni XXIII, a fianco delle don-ne che stanno pensando diabortire.I casi seguiti sono stati pre-sentati da Andrea Mazzi, delservizio Maternità difficile eVita, poco più di un mese fa,nella conferenza stampa in cuiannualmente l’associazionerende conto del proprio ope-rato sul territorio. Sono state19 le mamme incontrate nel2011; delle 12 incerte se abor-tire, 7 hanno deciso di acco-gliere il proprio bambino. Pro-blemi di lavoro ed economicicrescenti, induzione all’abor-to da parte dei partner sono ledue cause principali che por-tano le donne a intraprendereil percorso di interruzione dellagravidanza.Ma al di là dei dati Mazzi havoluto sottolineare che “nel2011 nella nostra Provinciaci sono stati diversi segnali dicambiamento verso la vitanascente, che ci hanno visto

coinvolti direttamente”. Ac-canto alla tradizionale pre-ghiera davanti al Policlinico– iniziativa che ha subìto di-versi attacchi nel corso del-l’anno – si è concretizzata“una delle cinque richiestecontenute nell’appello ai can-didati alle elezioni locali chela nostra associazione avevaproposto nel maggio del 2009e cioè l’istituzione di un fon-do per le maternità difficili”.Ancora, la collaborazione condiverse realtà, l’adesione alprotocollo operativo del co-

mune di Modena e soprattut-to un’audizione in Commis-sione provinciale che ha coin-volto per la prima volta realtàdel privato sociale sull’appli-cazione della parte della Leg-ge 194 relativa alla preven-zione dell’aborto (vedi box).Ma quale la situazione degliaborti in provincia? Già anti-

cipati su Notizie del 19 feb-braio scorso, i numeri deibambini non nati in questodecennio sono in linea conquelli del decennio precedente“dunque – commenta AndreaMazzi – gli aborti sono rima-sti costanti, nonostante si dicache vi è stato un calo”. Delle1.835 interruzioni volontariedi gravidanza effettuate nel2010, 817 sono riconducibiliall’Azienda ospedaliero-uni-versitaria Policlinico di Mo-dena e 1.018 all’Ausl Mode-na che comprende gli altri

ospedali della provincia. “Serapportiamo questi dati ai7.116 bambini nati arriviamoa dire che in provincia diModena più di una gravidan-za su cinque termina con unaborto – precisa – ma questocome si coniuga con il fattoche quasi tutte le mamme in-contrate in questi anni nel

nostro territorio, quando chie-devamo ‘tu cosa desideri?’ cirispondevano ‘vorrei conti-nuare, vorrei tenere il miobambino’?”. Significa, osservache “oggi un evento naturalecome la gravidanza viene osta-colato, che si va ad abortirespinte dai compagni (anchecon violenze), spinte dai datoridi lavoro, spinte dagli opera-tori socio-sanitari quando pro-pongono pratiche invasive epericolose per individuarebambini considerati malati odisabili, ma anche con atteg-giamenti palesemente nega-tivi di fronte alla notizia dellagravidanza, spinte, infine, daifamigliari”.“Aiutare le mamme senza peròuccidere i figli” era ciò chevoleva don Benzi, il quale hasempre sostenuto, e lo ripeto-no gli operatori dell’associa-zione, che l’aborto non è unproblema individuale ma so-ciale e come tale va affronta-to. “A questo proposito per il2012 – ha comunicato Mazzi– oltre a chiedere di estende-re e incrementare ad altri co-muni il fondo per la maternitàerogato a Modena, ci propo-niamo azioni contro lediscriminazioni sul posto dilavoro legate alla maternità,e anche una campagna chefaccia arrivare a più personepossibile – ha concluso – lavoce delle donne che hannoabortito”.

Da sinistra: Paola Dalmonte e Enrico Masini del servizio Maternità difficile evita, Liljana Saraci che ha testimoniato la sua scelta di proseguire la gravidanza,nonostante difficoltà e violenze e Andrea Mazzi

Si è svolta a fine marzo a Terrasini (Pa) l’assemblea nazionaleelettiva del Movimento per la vita, un momento, spiega AntonellaDiegoli, presidente di Federvita Emilia Romagna, che ha visto lapartecipazione di “molte persone nuove e, in particolare, digiovani professionisti che si sono lasciati coinvolgere”. Due gliingressi nel consiglio direttivo da parte di corregionali, AndreaTaddeo (Mpv Forlì) e Tommaso Vezzani (Scienza&Vita ReggioEmilia). “Le aspettative per questo triennio sono molto alte –commenta Diegoli – si prospetta il consolidamento del Movimen-to che vuole impostare strategie adeguate alle domande chesoprattutto a livello di base vengono poste”. Ancorare learticolazioni locali al movimento nazionale e viceversa è infattiuno degli obiettivi, per garantire che l’attività culturale e politicarisponda e corrisponda alle esigenze di chi è a contatto quotidia-namente con le mamme. Allo stesso tempo si prospetta un lavorofaticoso di coordinamento a livello europeo – e già diversi passi inavanti sono stati fatti in questi ultimi mesi – di tutti i movimentipro-vita.A Bruxelles si è costituito un comitato di movimenti per la vitaeuropei con l’obiettivo di presentare alla Commissione europeauna “iniziativa cittadina” a favore della vita. Questo nuovo stru-mento democratico europeo, previsto dal Trattato di Lisbona,consente infatti che almeno un milione di cittadini europei dialmeno sette Stati possa chiedere alle istituzioni europee un attogiuridico. Lo stesso Trattato di Lisbona afferma che il fondamentodell’Europa è la dignità umana, ma soprattutto quando è fragile,essa non è sempre riconosciuta e, analogamente, la Corte dei dirittifondamentali dell’Unione riconosce il diritto alla vita di ognipersona, ma lascia nel silenzio l’uomo concepito e non ancoranato. Chiedere il riconoscimento della dignità e dei diritti umanifin dal concepimento ed il conseguente comportamento nelleattività direttamente svolte dall’Unione sarà dunque l’obiettivodichiarato della raccolta firme, che, sotto la bandiera “Uno di noi”,inizierà a breve anche in Italia.Il primo momento sarà la grande manifestazione per la vita delprossimo 20 maggio a Roma. Nell’anniversario della Legge 194(era il 22 maggio del 1978) ogni anno il Mpv propone un’iniziativadi denuncia e proposta; quest’anno essa si salderà con il grandecammino europeo.“Il riconoscimento che ogni essere umano è ‘Uno di noi’ a pienotitolo è il principio di un vero rinnovamento civile e morale dellasocietà – si legge nella mozione finale dell’assemblea del movi-mento – è il completamento e la perfezione del moto storico che,sospinto dall’idea della dignità umana, ha già liberato interecategorie di uomini un tempo vittime della discriminazione e cheora si trova di fronte all’uomo nelle fasi più fragili ed emblematichedella sua esistenza, quali sono il nascere ed il morire”. B.B.

“L

Gli aborti in provincia di Modena e l’impegno della Comunità PapaGiovanni XXIII, tra dati sconfortanti e segnali di cambiamento

In provincia di Modena piùdi una gravidanza su cin-que termina con un aborto

Uno di noiIl cammino italiano ed europeodei movimenti per la vita

“Il consultorio e la struttura socio-sanitaria, oltre adover garantire i necessari accertamenti medici, hannoil compito in ogni caso, e specialmente quando larichiesta di interruzione della gravidanza sia motivatadall’incidenza delle condizioni economiche, o sociali, ofamiliari sulla salute della gestante, di esaminare conla donna e con il padre del concepito, ove la donna loconsenta, nel rispetto della dignità e della riservatezzadella donna e della persona indicata come padre delconcepito, le possibili soluzioni dei problemi proposti,di aiutarla a rimuovere le cause che la porterebberoalla interruzione della gravidanza, di metterla in gradodi far valere i suoi diritti di lavoratrice e di madre, dipromuovere ogni opportuno intervento atto a sostene-re la donna, offrendole tutti gli aiuti necessari siadurante la gravidanza sia dopo il parto”.

(L. 194/78, Art 5)

Cav Mamma NinaAssemblea aperta a tutti

Si svolgerà domenica 15 aprile la primaassemblea di approvazione del bilanciodel Cav Mamma Nina di Carpi. Nell’am-bito di questo momento si è deciso diinserire un intervento formativo e di con-fronto sull’operato delle associazioni im-pegnate in difesa della vita. Parteciperan-no infatti all’assemblea Rita e AlfonsoChiessi del movimento per la vita diCorreggio, per comunicare la loro espe-rienza e offrire nuove chiavi di lettura per l’attività del Cav.La partecipazione è aperta a tutti i soci, i volontari e gliinteressati.

Domenica 15 aprile parrocchia di Gargalloore 10 Santa Messa

ore 11 assemblea con il seguente programma:· Formazione e confronto sull’attività di Aiuto alla vita

nascente: Rita e Alfonso Chiessi illustreranno l’esperien-za di Correggio (Re)

· Approvazione da parte dei Soci del Bilancio 2011· Aggiornamento sull’attività organizzativa e sui progetti

dell’Associazione· Varie ed eventuali

Copertina

“Tu cosa desideri?”

Fiocco azzurro al CavÈ nato un altro bambino! Una delle mamme seguitedal Centro di aiuto alla vita ha dato alla luce merco-ledì 11 aprile un bellissimo maschietto di 3,4 kg.Tutti e due stanno bene e la mamma è molto felice.

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6 15 aprile '12 Cultura e Società

ontinua dalla primaC Per un nuovo ora et labora

ei giorni scorsi si è te-nuta la 59a assembleadei soci dell’Avis diCarpi.

“Sostanzialmente nel 2011 èstato confermato il dato posi-tivo della raccolta 2010 – spie-ga il presidente Carlo Contini- grazie alla disponibilità deidonatori, all’impegno dei col-laboratori e dei dirigenti ab-biamo dato risposta alle ri-chieste di sangue e ci trovia-mo ad un buon punto di par-tenza per cercare di migliorareulteriormente nel 2012. Ri-spetto al 2010 abbiamo regi-strato un aumento di 10 unitàdovuto all’aumento delleaferesi (+ 59); con una ridu-zione invece del numero delleunità di sangue intero (- 49).Inoltre sono state effettuatepresso la nostra sezione 461donazioni di plasma e 77 disangue intero da donatori ap-partenenti ad altre sezioni. Idati – prosegue Contini - con-fermano l’efficacia dell’entra-ta in vigore dei nuovi criteri diidoneità e selezione del dona-tore che hanno dato la possibi-lità di effettuare fino a sei do-nazioni pro capite tra sangue eplasma (precedentemente era-no quattro); in particolare lariduzione dei tempi da 90 a 60giorni per le donazioni di pla-sma ha in buona parte permes-so di passare dalle 2061 aferesidel 2009 alle 2317 del 2011".

Per promuovere l’associazio-ne e, su tutto, il principio delladonazione, l’Avis ha continua-to l’impegno nelle scuole chedura dalla bellezza di 30 annie, come ricorda Contini “pernoi rappresenta il principalemezzo per la ricerca di nuovidonatori”.Si vedono già i primi risultati:nell’attività scolastica 2011sono state raccolte 147 do-mande di iscrizione (+ 21 ri-spetto al 2010), questo datorappresenta più del 40% deltotale delle adesioni registratedall’Avis in tutto l’anno e 27

ragazzi delle scuole hanno giàeffettuato la prima donazione.Un’altra importante attivitàche l’Avis svolge nell’ambitoscolastico è quella del trofeoAvis Sport Memorial FlorianoGallesi che nel 2011 è giuntoalla sua 24ª edizione.C’è poi la collaborazione conle società Mondial, Universal

2011 2010 D D %UNITÀ DI SANGUE INTERO 3843 3892 - 49 - 1,26%UNITÀ DI PLASMA 2285 2221 + 64 + 2,88%UNITÀ DI PIASTRINE-MULTICOMPONENT 32 37 - 5 - 13,51%

TOTALE 6160 6150 + 10 + 0,16%

di raccolta. Essere accreditatisignifica quindi ottenere for-male riconoscimento che l’or-ganizzazione o la persona ha lacompetenza per svolgere unospecifico compito. Sicuramentenegli anni l’Avis si è guada-gnata sul campo riconoscimentiper la qualità del lavoro svoltosia da parte dei donatori chedelle istituzioni, ora però si trat-ta di fare un ulteriore passoavanti rendendo sistematica edocumentando meglio l’attivi-tà che si svolge”.Argomento caldo per l’asso-ciazione è la nuova sede pre-lievi “trattato - osserva CarloContini - e ritrattato in tutti imodi e a tutti i tavoli. Sino adora le due cose sicure sono cheall’Avis servono spazi più ade-guati per poter svolgere almeglio l’attività di raccoltaanche in vista della necessitàdi accreditamento, la secondaè che l’Azienda Usl deve de-stinare ad altri usi i locali chenoi attualmente occupiamo

I donatori effettivi al 31 dicembre 2011 erano 2.770(-74 rispetto all’anno precedente) a cui vanno aggiun-ti 77 collaboratori per un totale di 2.847 (-217 rispetto

ai 3064 del 2011).

all’interno dell’ospedale. Aldi fuori di queste certezze, glialtri aspetti di questa onerosaquestione sono rimasti sem-pre nebbiosi se non addiritturain alcuni casi completamentebui.Oggi più che mai gli impegniche ci attendono necessitanodi una piena condivisione de-gli obiettivi e dei mezzi perraggiungerli da parte di tuttigli attori coinvolti: dall’asso-ciazione al Comune alla Ausl;il problema della disponibilitào dell’eventuale mancanza disangue non può e non devericadere unicamente sulle, sepur robuste, spalle dell’Avis.Viste le richieste, da parte delCentro Trasfusionale di Mo-dena, di aumentare il numerodi donazioni per far fronte allacontinua e maggiore necessitàdi sangue delle strutture sani-tarie della Provincia e visti icontinui impegni associativiai quali siamo chiamati, chie-diamo a tutti i cittadini di Carpidi pensare all’importanza diun’associazione come l’ Avisinvitandoli a presentarsi pres-so il nostro punto di raccoltaper iniziare, con un piccologesto d’altruismo, ad aiutare ilprossimo.

A.B.

N

Guardandoal futuro

Avis Carpi: i dati del 2011

e Sanmarinese, l’Ac Cibeno ela Società ginnica La Patria.“Dopo l’attuazione nel 2010del nuovo protocollo per la se-lezione del donatore – spiegaCarlo Contini - il 2011 ha se-gnato ufficialmente l’inizio delduro percorso che dovrà porta-re entro il 31 dicembre 2014all’accreditamento delle unità

Maurizio Ferrari,presidente Avis

provincialee Carlo Contini

come un’attività da svolgere,che risponde ad alcuni valoririconosciuti come meritevolidalla società ma anche, pernon dire soprattutto, come unostrumento di educazione aduno stile di vita relazionale apartire dalle domande di baseche riguardano la fede. Unsecondo presupposto fonda-mentale consiste nel rappor-tarsi ai giovani non solo comedestinatari di attività e pro-getti proposti da altri, ma coin-volgendoli attivamente, rico-noscendo una loro specificasoggettività, rispettando i tem-pi e i modi con cui essi vivo-no la cultura del volontariato.La sfida, per le organizzazio-ni di volontariato – così comeper la società nel suo com-plesso -, è quella di appren-dere i nuovi linguaggi dellapartecipazione giovanile e diavvicinarsi agli interessi deigiovani, anche a prescinderedall’effettiva loro entrata nellesingole associazioni esisten-ti. In questo modo dovrebberisultare più agevole stabilireun dialogo effettivo tra gene-razioni e creare i presuppostiper il ricambio generazionaleall’interno delle associazio-ni, con conseguente continuitàe sostenibilità dell’azione deglienti.Il secondo punto emerso, re-lativo alle relazioni con altreassociazioni di volontariato,suggerisce la co-progettazio-ne e l’adozione di nuove stra-tegie, fondate sulla collabo-

razione tra diverse realtà, conl’obiettivo di affrontare con-cretamente le esigenze delterritorio e con maggiori op-portunità di efficacia, oltre arappresentare una forma con-creta del senso di apparte-nenza alla stessa comunità.A questo proposito emergeun terzo aspetto evidenziatodall’indagine, ovvero il rap-porto tra volontariato e istitu-zioni. Si tratta di un nodoancora irrisolto, sia per il

mondo del volontariato cheper le istituzioni stesse, dalmomento che, spesso, quan-do si parla di ruolo delvolontariato nel sistema digestione dei servizi e di altrequestioni chiave in cui il ter-zo settore è coinvolto, preva-le l’idea che le relazioni ven-gano attivate esclusivamenteper convenienza, sottolinean-do le opportunità di rispar-mio di risorse sul fronte pub-blico e l’importanza del ca-

nale di finanziamento pub-blico per il volontariato. Inbase ai risultati dell’indagi-ne, gli intervistati ritengonoche sia per le loro associazio-ni che per le istituzioni pub-bliche ciò che conta è ilraggiungimento dei risultati.Ci si trova di fronte ad unarelazione pragmatica (lo èancor di più se si aggiunge tragli obiettivi quello del finan-ziamento della propria asso-ciazione e la stabilizzazione

delle attività) giudicata suffi-cientemente collaborativa mapoco innovativa.In base a quanto testimoniatodagli intervistati, l’innovazio-ne non è uno degli elementicaratterizzanti le relazioni trala chiesa locale e l’attualemondo del volontariato cat-tolico. In realtà, solo operan-do con un approccio nuovo,capace di comporre gli ele-menti fin qui argomentati, ilvolontariato cattolico ha l’op-

portunità di crescere, di valo-rizzare il proprio contributo edi affrontare i mutamenti inatto a livello internazionale elocale in un’ottica evangeli-ca.Se questa è la reale situazio-ne del volontariato cattolico,specchio delle comunità cri-stiane, allora il problema siaffronta accogliendo, in tuttala sua provocazione, l’imma-gine evangelica per cui se èdall’albero buono che ven-gono frutti buoni, allora, peragire bene bisogna esserepersone dal cuore rinnovatodall’esperienza della reden-zione così descritta da Gio-vanni Paolo II: “il primo epiù importante cambiamentosi compie nel cuore dell’uo-mo ed il modo con cui questisi impegna a costruire il pro-prio futuro dipende dalla con-cezione che ha di se stesso edel suo destino” (CA n. 51).E’ questo, allora, il presup-posto per rinnovare i rapportie l’impegno nei confronti dellestrutture sociali : “dalla con-versione del cuore scaturiscela sollecitudine per l’uomoamato come fratello. Questasollecitudine fa comprende-re come un obbligo l’impe-gno di risanare le istituzioni,le strutture e le condizioni divita contrarie alla dignitàumana” (CDSC n. 552). Oc-corre trovare un nuovo equi-librio tra ora et labora.

*Presidente Centroculturale F.L. Ferrari

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Mirandola- L’associazione punta sulla medicina preventiva

Donazioni e prevenzioneIn

Avis, da 55 annia ConcordiaLa sezione festeggia

L’Avis di Concordia festeggia nel 2012 il 55°anniversario dalla fondazione. Nata il 27 set-tembre 1957, la sezione di Concordia eraformata inizialmente da tre medici e 12 dona-tori. Poco a poco tutto il paese comprese l’im-portanza e l’alta finalità sociale della donazio-ne del sangue: l’associazione ha continuato acrescere senza sosta fino ad oggi, contandoattualmente circa 600 donatori effettivi e circa1.300 sacche di sangue donato ogni anno.L’entusiasmo che animava i pionieri di allora,continua oggi ad essere alla base dell’attivitàdei donatori, dei volontari e del consigliodirettivo, guidati dal giovane presidente Enri-co Benetti.L’Avis di Concordia, oltre a garantire unafrequenza pressoché settimanale dei turni didonazione e la presenza in ogni manifestazio-ne cittadina, punta molto sulla sensibilizzazionedei cittadini, specialmente delle fasce più gio-vani. Per questo motivo i volontari si recanonelle scuole elementari e soprattutto medie:incontrando i bambini cercano di sensibilizzarliai valori del volontariato e in particolare al-l’importanza della donazione del sangue, fa-cendo conoscere loro la realtà dell’associazio-ne.Per celebrare la ricorrenza del 55° dalla fonda-zione l’attivissima sezione ha in programmaper tutto il 2012 diverse iniziative: dopo laserata danzante e l’assemblea tenutesi in feb-braio, dal 28 aprile al 1 maggio si svolgerà lagita al Gargano e a San Giovanni Rotondo; il10 giugno ci sarà la biciclettata e il 1 luglio lacena in piazza. A fine settembre i festeggiamentivedranno il culmine con la conferenza del 55°il giovedì 27, la serata danzante il sabato 29, lafesta sociale la domenica 30.

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Laura Michelini

un contesto in cui la real-tà sanitaria è sempre piùcomplessa e difficile daavvicinare per il cittadino

a causa dei costi alti e dei tempilunghi, l’Avis di Mirandola sipropone come un punto di riferi-mento per la medicina preventi-va. Nel 2010 la Fondazione Cas-sa di Risparmio di Mirandola haacquistato e donato alla sezionemirandolese dell’associazione unecografo di ultima generazione,che ha permesso in un anno emezzo di sottoporre ad indaginiconoscitive numerosi donatori,soprattutto di età superiore ai 50anni. Diverse patologieasintomatiche hanno potuto cosìessere individuate ed inviate aireparti competenti per le cure.“Inizialmente – spiega il presi-dente Avis di Mirandola LiberoMontagna – si è collaboratocon l’Ant per il progettoMelanoma: un dermatologo haeseguito 241 visite presso l’am-bulatorio Avis. Poi è partito ilprogetto Tiroide, rivolto non soloai donatori Avis ma a tutti icittadini: una o due volte al mesecoloro che ne fanno richiesta esi prenotano vengono sottopostia screening per individuare

patologie della tiroide purtrop-po molto diffuse nella nostrazona. Finora sono state control-late circa 500 persone”.L’orientamento alla medicinapreventiva a fianco della finali-tà propria dell’Avis, che è quel-la delle donazioni di sangue ederivati, è nato da un’esigenzaespressa dal direttore sanitariodella sezione mirandolese, ildottor Tito Casoni. Si trattacomunque di una tendenza ge-neralizzata, espressa non soltantosul nostro territorio: le associa-zioni sanitarie che dispongonodi locali, mezzi e personale vo-lontario qualificato in molti casisi stanno orientando verso laprevenzione, offrendo le pro-prie competenze e strutture aicittadini e affiancandosi così alla

sanità pubblica, dove questa fapiù fatica ad arrivare. L’Avis diMirandola ha in cantiere anchealtre iniziative nel campo dellamedicina preventiva, come adesempio un progetto con l’Amo.Per quanto riguarda invece l’at-tività più tipica dell’associazio-ne, ovvero le donazioni di san-gue e derivati, il 2011 si è chiu-so in positivo: 2.994 sono statele donazioni (+ 117 rispetto al2010), per 1.246 donatori. Ledonazioni di sangue intero sonostate 1.490, quelle di plasma piùpiastrine più multicomponentisono state 1.504. L’anno con-cluso ha visto l’arrivo di 111nuovi donatori e il rientro di 36,in precedenza dimessi oautodimessi.“Rimane aperta l’ormai annosa

questione della sede – spiegaMontagna –. Si tratta di un pro-blema impellente, che si conti-nua a trascinare ma non si potràrinviare ancora a lungo. Il 31dicembre 2014 infatti la Regio-ne dovrà dare l’accreditamentoper le donazioni di sangue e pla-sma: se le sedi non sono adegua-te, si chiude l’attività della se-zione. Il progetto c’è già, ed è unbel progetto: la sede nuova, pre-vista come la attuale dentrol’ospedale di Mirandola, saràdentro la ex Citologia, a pianoterra, mentre la parte ammini-strativa rimarrà al primo piano.Abbiamo fatto tanti incontri, leautorità ci riconoscono il servi-zio che facciamo – conclude –;purtroppo però si continua a ri-mandare il problema”.

Tito Casoni, direttore sanitario Avis Mirandola; Saverio Montella,presidente Avis provinciale, Maurizio Ferrari; il presidente Libero Montagna

Cultura e Società

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8 15 aprile '12

Il monologo

CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

stato Giuseppe Caroli,dimissionato direttoregenerale dell’AziendaUsl di Modena, il prota-

gonista della conferenza stam-pa indetta dai quattro sindacidelle Terre d’Argine e volutacon ogni probabilità dal presi-dente della Provincia EmilioSabattini. Protagonista, Caroli,proprio perché assente, e la suaassenza ha parlato di più deipresenti che avevano ben pocoda dire.Dopo la recente lettera di En-rico Campedelli, GiuseppeSchena, Stefania Zanni eLuisa Turci indirizzata aSabattini, al sindaco di Mode-na Giorgio Pighi e all’asses-sore regionale alla Sanità Car-lo Lusenti che palesava le pre-occupazioni per il Ramazzini,niente di più facile che il presi-dente della Provincia abbiavoluto mettere in chiaro chipesa di più nella sanità mode-nese. Almeno per ora.Una conferenza stampa di cuisi fatica a capire la ragioneperché i tre sindaci e AlbertoBellelli, l’assessore alle Poli-tiche sanitarie presente in rap-presentanza del sindacoCampedelli, e il presidente dellaProvincia non avevano nulla,

ma proprio nulla, di nuovo dadire. E su un tema di strettaattualità e grande urgenza comele sale operatorie non eranonemmeno informati sulla garad’appalto, vinta il 29 marzoscorso da una ditta di Torinocon un ribasso d’asta di quasiil 35%, decisamente troppo altoper non insinuare preoccupa-zioni circa le tempistiche perla realizzazione. Novanta giornidovrebbero bastare per la pro-gettazione esecutiva e per l’ap-provazione di inizio lavori, mail bello arriverà dopo.Sabattini ha detto che “le con-dizioni economiche impedisco-no la scelta per il nuovo ospe-dale”, contraddicendo il Pal diappena qualche mese fa chelasciava aperte le due opzioni,ma nessun problema per le saleoperatorie. Attualmente su seisolo tre sono in funzione, entroil 2013 saranno di nuovo sei, dicui quattro nuove e due“recuperate”. Se qui ci sonogià tempistiche stabilite – spe-riamo siano mantenute -, non ècosì per il Pronto Soccorso tor-nato in alto mare perché neldecreto Salva Italia ci sarebbe-ro norme che farebbero ripar-tire da zero l’iter avviato dallaFondazione Cassa di Rispar-mio di Carpi dapprima al suointerno con i due consigli, d’in-dirizzo e di amministrazione,poi all’esterno con l’Azienda

Usl. Insomma, il tempo persol’anno scorso, e non a causadella Fondazione, lascia unostrascico di problematicità.Comunque la buona notizia èche il finanziamento rimane daentrambe le parti, “900 milaeuro per la Fondazione, 400mila per l’Ausl”, ha precisatoSabattini. Anche per le saleoperatorie c’è il finanziamen-to dell’Ausl, oltre quattro mi-lioni di euro.Sullo stop al servizio di guar-dia giurata, Sabattini è statocategorico: “La funzionedell’Ausl è curare i malati, inmomenti di vacche grasse si èpotuto fare anche questo, ma lascarsità di risorse è nota a tutti.La funzione è in capo allo Sta-to, né ai Comuni né all’Ausl”.Dunque, guardiania bye-bye,anche se al Pronto Soccorso ci

sono 45 mila accessi all’anno ealla Psichiatria serve poter con-tare su qualcuno che garanti-sca, anche solo con una divisa,la sicurezza. Per non parlaredei dipendenti del Ramazziniche, di notte, saranno abban-donati a loro stessi. Una pro-spettiva che non piace a molti,anche perché, visto che si sa datempo che le risorse sono po-che, si poteva cercare di risol-vere prima il problema. Si chia-ma programmazione, niente dipiù e niente di meno.Sul Centro diabetologico è in-tervenuto Bellelli; l’assessoreha detto che, a giorni, “è fissa-ta una riunione tra i vari sog-getti per quella che è una valu-tazione del cambiamento (iprelievi non si faranno più pres-so il Centro ma sarannoesternalizzati, ndr). Ci sarà unariflessione complessiva sulmancato coinvolgimento deivari attori e verrà privilegiatala sicurezza alla comodità”. Edè questa parola, comodità, astridere. La strada intrapresa èevidente: i prelievi verrannofatti fuori, una beffa per tuttiquei malati che prima poteva-no contare sulla comodità, cer-to, ma anche sull’affidabilità.Sembra ci sia la volontà dismantellare tutto quello chefunziona. Lo vediamo con lespecialità e le eccellenze diquesto ospedale che, per farposto a Baggiovara e Sassuolo,è stato messo da parte e desti-nato a un inevitabile declino.Un po’ alla volta, per carità. Ameno che i cittadini non si fac-ciano sentire pesantemente –le elezioni non sono poi cosìlontane – la via è tracciata.

La politica prova a parlare del Ramazzini, ma lo fa senza i tecnici

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La posizione del Cosan,il Comitato Salute Area Nord“Politici arroganti in una sanità senza direzione”

“Come componenti del Cosan, Comitato per la Salute AreaNord, ci siamo recate con interesse questa mattina alla conferen-za stampa sulla sanità tenuta dal presidente della ProvinciaEmilio Sabattini, da tre sindaci dell’Unione Terre d’Argine –Giuseppe Schena per Soliera, Stefania Zanni per Campogalliano,Luisa Turci per Novi – e da Alberto Bellelli, assessore allePolitiche socio-sanitarie di Carpi, che ha sostituito il sindacoEnrico Campedelli, conva-lescente”, scrivono in una notastampa Giliola Pivetti e Giu-seppina Baggio a nome delCosan; ringraziano l’Ufficiostampa del Comune per aver-le accolte come uditori. “L’in-teresse nostro – precisano - siè presto trasformato in delu-sione perché non è stato dettoproprio nulla; era presentecome responsabile provincialesolo Sabattini, mentre il di-missionato direttore del-l’Azienda sanitaria Giusep-pe Caroli ha dato forfait. L’im-barazzo di tutti i relatori eraevidente e si è manifestatonon come imbarazzo sincera-mente dichiarato e compren-sibile, ma come reattività earroganza. Un meccanismopsicologico tanto trasparentequanto scontato. Risposte aci-de e vaghe a varie domandedei giornalisti, per esempiosui tempi e le modalità diintervento al Pronto Soccor-so e una miriade di ‘Non sia-mo competenti noi politici,ma i tecnici’. Giornalisti trat-tati non come invitati, ma comeospiti indesiderati. Inevitabi-le pensare come saremmo trat-tati noi, Comitato nato a tutela della salute dei cittadini, con giàparecchie centinaia di iscritti, se chiedessimo un dialogo francocon le istituzioni.Ne abbiamo ricavato una convinzione molto precisa: la sanitàprovinciale modenese brancola in modo contradditorio e im-provvisato ed è senza direzione, né tecnica, né politica”.

Lapam interviene sul Ramazzini“Bene la presa di posizione dei sindaci”

“Lapam Carpi non può che apprezzare la recente presa diposizione dei sindaci dell’Unione Terre d’Argine in merito aitemi della sanità carpigiana, ed in particolare sul rischio di unprogressivo depotenzionamento dell’ospedale Ramazzini.Le preoccupazioni che oggi esprimono i primi quattro cittadinisono le stesse che la nostra associazione aveva messo ‘nero subianco’ in un documento di alcuni mesi or sono dove siesprimeva forte preoccupazione per la situazione complessivadell’ospedale di Carpi per il quale si aveva la sensazione chenon fosse adeguatamente considerato nella programmazionesanitaria provinciale, nonostante le tante eccellenze, ampia-mente riconosciute, tuttora presenti”.A fare queste affermazioni sono Stefano Cestari e MaurizioLusvardi, rispettivamente segretario e presidente di LapamCarpi che ribadiscono come, invece, il tema della sanità, debbatornare al centro del dibattito cittadino.“Noi come imprenditori, e prima ancora come cittadini nonfaremo calare la nostra di attenzione”.

Il monologo

“Sembra che a causa dellanuove disposizioni contenu-te nel decreto Salva Italia nonsia più possibile procedere,come inizialmente concorda-to con l’Ausl, attraverso unaristrutturazione del ProntoSoccorso compartecipata dallaFondazione – osserva GianFedele Ferrari, presidentedella Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Carpi -. Una nor-ma del decreto infatti non con-sentirebbe più ai privati dipoter intervenire direttamen-te su edifici pubblici. Al mo-mento non conosciamo gliesatti termini della conven-zione da sottoscrivere ma, perquanto ci riguarda, riteniamol’adeguamento del Pronto Soc-corso una necessità indero-gabile per la città. Stiamoanche valutando possibili stra-de alternative per contrarre itempi realizzativi, alla lucedi queste nuove disposizioni.Non appena avremo delle cer-tezze a riguardo e conoscere-mo i termini della convezioneprocederemo con celerità conle opportune valutazioni, te-nuto conto che la Fondazioneconsidera questo interventoprioritario e rimane fortementedeterminata a poterlo rende-re concreto”.

“Mi scandalizzo che ci si scandalizzi - ha detto e ripetutoGiuseppe Schena -; la Fondazione mette a disposizione lerisorse per il progetto del Pronto Soccorso, ma non è un’ano-malia che un progetto pubblico resti in capo al pubblico. Miscandalizzo che ci si scandalizzi”. Noi no. Pensiamo a quantoha fatto Guido Molinari che ha sempre voluto seguire egestire direttamente le sue donazioni ottenendo così un dupli-ce risparmio, di tempo e denaro. La Fondazione CrC e il suopresidente Ferrari, con il giusto stile dell’imprenditore, chie-dono di poter fare altrettanto come è stato per la Radioterapia.Ovvio che, se le nuove norme non lo consentono, ci si dovràarrendere all’evidenza, ma scandalizzarsi perché un privato(per di più un privato in gamba) vuole fare da sé, non ha senso.Soprattutto se si pensa a cos’è il pubblico in questo Paese.

Fancy Bagper Elle Macpherson

Cannes, 2 aprile 2012 - La topmodel Elle MacPherson, per ilred carpet francese di presen-tazione del suo programma“Fashion Star”, ha scelto diindossare la borsa must-havedella collezione Blumarine pri-mavera/estate 2012, Fancy Bag.

PRIMAVERA DEL VOLONTARIATORINVIATA AL 20 MAGGIO

Causa maltempo – previsto per tutto il prossimo finesettimana, la manifestazione del volontariato carpigiano èrinviata a domenica 20 maggio, sempre dalle ore 9.00 alleore 19.30, invece che domenica 15 aprile.Il programma rimane lo stesso, con la novità che l’inizia-tiva si terrà in collaborazione con il Comitato promotoredelle celebrazioni per il Santo Patrono di Carpi.

Luisa Turci, GiuseppeSchena, Emilio

Sabattini, StefaniaZanni, Alberto Bellelli

Giliola Pivetti

Giuseppina Baggio

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915 aprile '12CronaCarpi

Gianguido Tarabini protagonista sul Corriere della Sera

Buon senso nel buongusto

GianguidoTarabini

Annalisa Bonaretti

roprio sul numero dellavigilia di Pasqua è ap-parsa sul Corriere della

Sera una bella intervista aGianguido Tarabini. Bellaperché fuori dai soliti canoni,capace di andare ben oltre lesolite domande modaiole.Il profilo del protagonista, ungiovane uomo misurato, ci ren-de orgogliosi come carpigianied è una bella risposta di stilea tutti coloro che, per decenni,ci hanno sfottuto come deiparvenu. Indubbiamente ne-gli anni Cinquanta e Sessantai nouveaux riches hanno for-nito materiale per creare que-sto piccolo mito, ma adesso lecose sono cambiate e le rispo-ste, di buon senso soprattutto,di Tarabini jr contribuiscono adare credibilità a quella che,per anni e anni, è stata la cittàd’Italia dove si leggevano piùfotoromanai, una città di pia-nura dove c’era una percen-tuale elevatissima di fuorise-rie e fuoristrada e via discor-rendo.L’inizio dell’articolo richia-ma alla stretta attualità: “Ap-partiene alla generazione digiovani imprenditori che piac-ciono al premier Monti: gente

concreta che procede a piccolipassi”. Poi il ruolo, Gianguidoè l’amministratore unico diBlufin, la società per azioniche detiene i marchi Blumarinee Blugirl a cui si aggiungono18 licenze tra linea bambina,profumo, occhiali, biancheriaper la casa e oggetti d’arredofino ad arrivare all’ultima li-cenza, quella delle borse, cal-zature, portafogli, portachia-vi, cartelle da lavoro, borsonie trolley. E anche qui la sag-gezza di Tarabini fa capolino.“Gli accessori Blugirl – lineabasata sul rapporto qualità/prezzo – funzionano molto

Incontri bilaterali presso Modaprima il 26 maggioe workshop a Carpi il 28 maggio

Progetto CarpiFashion SystemNell’ambito del Progetto Carpi Fashion System, area promozio-ne, viene promossa un’iniziativa rivolta a tutte le aziende delsettore tessile e abbigliamento specializzate nel private label,ready-to-wear e moda programmata per la media e grandedistribuzione internazionale di abbigliamento e accessori uomo-donna.L’obiettivo principale è aumentare la visibilità a livello interna-zionale di queste aziende sia in occasione della fiera ModaPrima, in programma a Firenze dal 26 al 28 maggio 2012, sia sulterritorio del distretto tessile di Carpi, attraverso la promozionedelle realtà produttive ad operatori esteri specializzati.L’evento, infatti, prevede l’organizzazione di incontri B2B conoperatori specializzati (buyers, grossisti, import/export,buyingoffices, distributori) provenienti da Svezia, Danimarca,Norvegia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Polonia.Gli operatori invitati saranno individuati sulla base del targetsettore/prodotti delle aziende modenesi partecipanti.Sempre attraverso questo progetto, viene offerta ad ogni aziendapartecipante l’opportunità di realizzare, compreso nel prezzo diadesione, una serie di foto e un video con i capi più rappresen-tativi della propria collezione, per presentarsi con il materialepiù idoneo agli operatori esteri con cui entreranno in contatto.L’iniziativa si svilupperà in due momenti distinti:- 26 maggio 2012: incontri B2B presso la fiera Moda Primasolo per le aziende espositrici.Gli incontri bilaterali con gli operatori esteri si svolgerannoall’interno della 72esima edizione di Moda Prima, che si terrà aFirenze, all’interno dei locali della Stazione Leopolda, sotto lagestione di Pitti Immagine.Ogni azienda partecipante riceverà un’agenda appuntamentiprefissata ed ogni operatore verrà accompagnato presso i singolistand espositivi delle aziende, per effettuare gli incontri inprogramma.La sessione di incontri si svolgerà dalle ore 10 alle 12.30 e dalleore 14.30 alle 18; gli incontri saranno effettuati in lingua inglese.La quota di partecipazione per le aziende espositrici è pari a 500euro + Iva, da versare alla conferma dell’avvenuto matching conminimo tre operatori esteri.

- Il 28 maggio: incontri B2B presso location a Carpi soloper le aziende del settore che non partecipano alla fiera.Gli incontri bilaterali con gli operatori esteri si svolgerannopresso una location nel comune di Carpi, nella quale, perl’occasione, verranno predisposte delle singole postazioni perpermettere alle aziende partecipanti un minimo di esposizionedei capi.Ogni azienda partecipante riceverà un’agenda appuntamentiprefissata ed ogni operatore verrà accompagnato presso le sin-gole postazioni delle aziende, per effettuare gli incontri inprogramma.La sessione di incontri si svolgerà dalle ore 10 alle 12.30 e dalleore 14.30 alle 18; gli incontri saranno effettuati in lingua inglese.La quota di partecipazione per le aziende non espositrici è paria 1200 euro + Iva, da versare alla conferma dell’avvenutomatching con minimo tre operatori esteri.Modalità di partecipazioneLe aziende interessate a partecipare possono manifestare il lorointeresse compilando la scheda di adesione allegata, unitamenteal company profile.Le adesioni dovranno pervenire entro e non oltre il 13 aprile2012, via mail all’indirizzo [email protected] ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’[email protected] e al numero telefonico 059/208554,o agli uffici di Carpi Fashion System, Sabrina Frontera, 059.699554.

bene. Per quanto riguarda laprima linea, invece, ci manca-va quella qualità esclusiva chequi in azienda non possiamogarantire: noi sappiamo fare ivestiti. Abbiamo cercato unpartner e abbiamo trovatoSergiolin di Bologna:un’azienda a conduzione fa-miliare, concreta e prudente,proprio come noi”.Aggettivi – e comportamentidi conseguenza – che amavasuo padre, GianpaoloTarabini, morto improvvisa-mente e prematuramente il 5maggio del 2006. Lo ricorda ilfiglio dicendo che, “da lui, hoimparato l’onestà. Un signored’altri tempi, molto genero-so”. Ricorda anche la madre,Anna Molinari, da cui spera“di avere ereditato un po’ del-la sua energia, la stessa che micolpiva quando ero ragazzino.E’ una lavoratrice instancabi-le”. Ma anche lui non scherza:è il primo ad arrivare in fabbri-ca, dopo aver accompagnato ascuola suo figlio di otto annialle 7 e un quarto. Ha ancheuna figlia di 12 anni e da 15 èsposato con Sonia. Quella chedovrebbe essere una regola, inquesti anni e soprattutto in certiambienti, è un’eccezione, maevidentemente il buon sensonon gli fa difetto nemmeno inambito personale. D’altronde,se c’è, c’è, non funziona acomportamenti stagni.Una considerazione anche sulruolo dell’imprenditore e quel-lo del creativo. “La moda è ilmondo dell’eccesso. E’ diffi-cile far capire a un creativoche per mantenere i conti saldi

P

Via delle Magliaie 4/1 - CARPITel. e Fax +39 059.693136

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“Ti aspetto in cucina”Lo chef Carlo Gozzi

ha creato un percorso per tutti coloro,donne e uomini, amanti delgusto e dell’olfatto che vogliono allargare la gamma del loro sapere

I Risotti: 4° lezione sabato 14 aprile 2012I Dolci lievitati: 5° lezione sabato 28 aprile 2012

Il Pesce: 6° lezione sabato 5 maggio 2012Gli Antipasti freddi: 7° lezione sabato 19 maggio 2012

Inizio ore 15.00-18.00, costo 40 euro a lezione

posti limitati • per prenotazioni tel.059 693136 cell. Chef Carlo 3479770267

I corsisti sono “obbligati” a sporcarsi le manicollaborando con lo chef e degustando insieme il risultato.

APERTO LA DOMENICA A PRANZO

oggi bisogna essere più atten-ti. Una cosa non del tutto ne-gativa: se ci sarà la tanto so-spirata ripresa, le aziende benristrutturate ne avranno van-taggio”. Cauto, come richiedeil momento, sul prossimo fu-turo: “Chiuderemo il 2011 conun fatturato di 84 milioni dieuro, in positivo. Ho qualchedubbio invece sul 2012. Daluglio a ottobre cominciano levendite per l’anno successivo,ma nell’agosto 2011 è scop-piato il problema greco e tuttoil resto. L’importante è chel’azienda continui a macinarelavoro senza dover licenziarenessuno. Non aver contrattodebiti con le banche ci salva intempi di vacche magre. Perquesto abbiamo scelto di ave-re il 99% dei negozi infranchising, a parte i flagshipstore di Milano. Certo c’èmeno guadagno perché al miopartner vendo a prezzi di fab-brica. La boutique monomarcarichiede indebitamenti. Può es-sere un ottimo business peraziende quotate o con parteci-pazione in fondi che prestanodenaro e lo vogliono vedererestituito incrementato al piùpresto”. Suo padre direbbe lestesse cose. Il secondogenitoche non ha mai cercato unruolo di primo piano fino a chele vicende non l’hanno costret-to, ha ben assimilato la lezionedel padre che, con saggezza,ha sempre saputo bilanciare lacreatività di Anna Molinari maha sempre guidato, con pugnodi ferro e guanto di velluto,un’azienda che ha saputo resi-stere a facili e pericolosechimere ed è rimasta quelloche era, un gioiellino. Per Carpie per l’Italia intera.

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10 15 aprile '12 CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

migliori università ame-ricane sono fiere di unacosa e non è quellaprevedibile, ovvero che

i loro studenti, una volta usciti,trovino facilmente un lavoro.No, loro sono fiere quando iloro studenti riescono a inven-tarsi, a costruirsi un lavoro.Una mentalità lontana anni lucedalla nostra cultura, eppure noi,in questo lembo di terra ancorafortunato, siamo molto “ame-ricani” perché sono ancora nu-merosi i ragazzi capaci di in-ventarsi un lavoro, dunque unavita.Lapam lo sa e anche quest’an-no, con il Premio Giovani In-novativi (una gran bell’idea)vuole raccontare le storie dialcuni imprenditori eimprenditrici under 40 che,come spiega Matteo Spaggiari,presidente Giovani imprendi-tori Lapam, “nonostante il gra-ve periodo congiunturale, siscelgono un lavoro e lo porta-no avanti rappresentando cosìla vitalità del nostro territorioe la tenacia di chi scommette inproprio e crea ricchezza pertutti. Intuizione, genialità, co-noscenza sono i principi cheanimano le loro storie di suc-cesso che, con il Premio, vo-gliamo far conoscere. Sono sto-rie di innovazione che, comeassociazione, premiamo perl’infinita passione che ognigiorno accende il lavoro deinostri instancabili giovani.L’auspicio – conclude MatteoSpaggiari – è che questi per-corsi d’impresa vengano letti eapprofonditi dagli attori poli-tici con senso di responsabili-tà, per mettere in atto azioni disalvaguardia, sviluppo e inco-raggiamento delle imprese gio-vanili”.

EnergeticaUn’idea imprenditoriale ricca,è il caso di dirlo, di energia. E’così che nasce “Energetica –Fonti energetiche rinnovabili”,impresa creata da due cugini,Luca Storchi e RiccardoCavicchioli, entrambi prove-nienti da un percorso scolasti-co tecnico-elettronico.Luca Storchi ha vinto il pre-mio Lapam provinciale Gio-vani innovativi nel settore arti-gianato. Questa la motivazio-ne: “Forte di un’esperienzaimprenditoriale nel settore del-l’assistenza elettrica ed elet-tronica, Luca comincia nel tem-po a occuparsi di domotica e dirisparmio energetico, riservan-do particolare attenzione ed in-

vestimenti al settore dellerinnovabili, per le quali, nel2008, ne studia un marchiodedicato, “Energetica” appun-to. La società assume l’attualeconformazione nel 2010, po-tenziando i propri asset nelleenergie rinnovabili e negli im-pianti ad alto contenuto tecno-logico, a servizio soprattuttodel risparmio energetico e delcomfort. Già dai primi passidella neonata impresa è statosubito chiaro che la strada in-trapresa è quella giusta, con unpercorso che porta a ulteriori

investimenti, in particolar modoricercando modalità sempreinnovative per la realizzazionedi efficienti impianti a energiasolare”.E’ così che ricerca e innova-zione consentono a Energeticadi proporre, tra i primi sul ter-ritorio, un compatto sistemasolare ibrido-integrato, che in-corpora un insieme di beneficiottenibili dai sistemi solari ter-mici e fotovoltaici, producen-do in questo modo energia pu-lita e gratuita per il riscalda-mento e l’utilizzo dell’energiaelettrica. Fatto interessante maicome ora, visto che in due mesiil costo dell’energia elettricaaumentata del 10%.“Entrambi gli impianti – spie-ga Luca Storchi – risiedono inun unico modulo che svolge ladoppia funzione termica efotovoltaica con l’impiego del70% delle superficie altrimen-ti richiesta, migliorando alcontempo le prestazioni delsistema fino al 15% e riducen-do i costi d’impianto”.Oggi l’azienda di Luca Storchie Riccardo Cavicchioli è ingrado di offrire un serviziocompletamente chiavi in mano,dalle valutazioni iniziali del

potenziale energetico allo stu-dio di fattibilità, alla realizza-zione e gestione diretta del-l’impianto, al calcolo dei ri-sparmi e, via via, fino almonitoraggio continuo delleprestazioni. “Tutto ciò – spie-ga Riccardo Cavicchioli – at-traverso un team di giovanicollaboratori motivati e com-petenti, sempre orientati allaformazione continua e al pro-gressivo aggiornamento tecno-logico nel campo dell’energia”.Presupposti, questi, grazie aiquali, come spiega la motiva-

zione Lapam, “Energetica sipropone di diffondere sul mer-cato non solo nuovi prodottima, in perfetta sintonia con lafilosofia e lo stile dei duefondatori, anche una autenticasensibilità legata all’ambientee alle energie che, sono paroledi Luca e Riccardo, ‘se oppor-tunamente diffuse e utilizzatesu larga scala, consentirebbe-ro di abbassare drasticamentel’utilizzo di fonti fossili per laproduzione di energia elettri-ca, diminuendo la concentra-zione di Co 2 nell’atmosfera”.

SaponandoUn’altra storia da premio, que-sta volta nel settore del com-

mercio, è quella di RominaDobrigna che ha iniziato a la-vorare fin da giovanissima,prima come commessa, poicome ambulante, in seguitocome operaia prima in un’azien-da tessile poi in unametalmeccanica. Un curriculumdegno di un businessman degliStati Uniti dove anche i presi-denti della repubblica, primadi diventarlo, hanno fatto unalunga serie di lavori, spessoanche i più umili.Romina, che da subito ha di-mostrato la sua tempra cam-biando spesso e cercando dimigliorare la sua posizione, ainizio 2009, sfogliando una ri-vista assieme al cugino Stefa-no, viene a conoscenza di unnuovo circuito commerciale perla vendita alla spina di prodottiper la pulizia e l’igiene per lacasa e della persona. “In pochimesi mi sono informata – rac-conta -, ho contattato i respon-sabili della catena Saponando,attiva allora in alcune città delVeneto, ho cercato un localeadatto e, dal 1° maggio 2009,

ho iniziato la mia avventuraimprenditoriale aprendo infranchising il punto vendita diCarpi, in una zona molto fre-quentata essendo di fronte allascuola elementare del mio quar-tiere. Era il primo negozio delgenere in Emilia Romagna –racconta orgogliosa -, tra i pri-mi in Italia”.La sua clientela abituale è com-posta da privati e imprese esoprattutto da aziende che hannoa che fare quotidianamente conl’igiene e con il pulito, come lelavanderie o i laboratori di este-tica.Il negozio è luminoso e giàdall’ingresso si è attratti da unturbinio di colori che fanno da

Due carpigiani tra i vincitori del premio Lapam Giovani innovativi, under 40 con progettiimprenditoriali speciali. E una curiosità: entrambe le attività sono nate da due cugini

Dar forma alle ideeModena è tra le provinciepiù attive in Italia, madopo il crollo per la crisi ilnumero dei brevetti è fermoal livello del 2008Un finanziamentoper ripartireUn finanziamento per farripartire i brevetti. Arrivadal ministero per lo Svilup-po economico, che ha stan-ziato a livello nazionale 30,5milioni di euro. Un’oppor-tunità particolarmente inte-ressante per le imprese diModena: siamo la secondaprovincia dell’EmiliaRomagna per brevetti regi-strati, ma il loro numero èfermo da alcuni anni, daquando è iniziata implaca-bile la recessione. Il puntodella situazione è stato fattonei giorni scorsi durante ilseminario “Brevetti+” or-ganizzato da Democenter-Sipe e Invitalia in collabo-razione con Aster presso laCamera di Commercio.Nei primi tre mesi l’EmiliaRomagna – con 135 proget-ti su 660 presentati – è risul-tata la regione numero unod’Italia.A Modena l’avvio della re-cessione ha coinciso con uncalo importante nel numerodelle domande di brevettoper invenzione depositateogni anno presso le Cameredi Commercio. Il loro nu-mero è così sceso dalle 429del 2006 a 406 un anno dopoper crollare a 334 nel 2008,un livello da cui sostanzial-mente non ci si è piùdiscostati; il 2011 si è chiu-so, infatti, a quota 336, dopouna leggera risalita l’annoprecedente fino a 370 bre-vetti.Il bando lanciato dal mini-stero per lo Sviluppo eco-nomico mette a disposizio-ne 30,5 milioni per le im-prese che depositano bre-vetti e incentivi per la lorovaloriz-zazione. I premi, ilcui obiettivo è aumentare ilnumero dei depositi nazio-nali e internazionali, hannoun’entità che varia da 1.000a 1.500 euro per ciascun de-posito nazionale fino a6.000 euro per i depositiinternazionali, in relazioneal numero e ai Paesi in cui sideposita la richiesta di esten-sione (particolari bonus sonoprevisti per Cina, India, Usa,Brasile e Russia).

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dott. Franco Mestieri

Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro

cornice ai tanti dispensatori dimolteplici tipi di detersivi, tut-ti rigorosamente alla spina, in-fatti i clienti si presentano conil loro contenitore, da riciclareogni volta, finché si può. Nonmanca un vasto assortimentodi saponi solidi naturali al ta-glio composti da materie pri-me vegetali come l’olio di neem,di canapa, di argan.Una delle motivazioni del pre-mio, oltre all’originalità e allalungimiranza di Romina e Ste-fano, risiede senza dubbio nel-la “attenzione al riuso e allasalvaguardia dell’ambiente, dueelementi fondamentali nel-l’esperienza imprenditoriale diRomina”. La giovane Dobrignadichiara convinta di destinarepoche risorse alla promozionee alla pubblicità, ma di con-centrarsi parecchio sul corret-to smaltimento dei prodotti esul loro riciclo, “così che ilcliente possa pagare solo ciòche preleva, senza tara o costiaggiuntivi”.In questo modo il piccolo ne-gozio di detersivi è diventatoun punto di raccolta di botti-glie di plastica, di bicchieri divetro, contenitori in legno, sca-tole di cartone che, con passio-ne e creatività, Romina trasfor-ma con la maestria di un arti-giano in oggetti di arredamen-to e decoro. Basta andare innegozio per vedere un delizio-so albero di Natale con botti-gliette di succo o bicchieri invetro che raccolgono immagi-ni natalizie, presepi dentro bot-tiglie di plastica, scatole di ca-micie decorate, pronte a di-ventare simpatici portaoggetti.Altro punto fondamentale sucui Romina Dobrigna ha inve-stito è la salute, infatti chi sof-fre di allergia può recarsi innegozio certo di trovare pro-dotti il più naturali possibile.Ad esempio, il nichel, metalloparzialmente tossico presentein vari oggetti, è assolutamen-te bandito dalla merce presen-te in negozio.“Romina – sottolinea la moti-vazione del premio – ha avutofin da subito, continuando an-che ora, un’attenzione partico-lare verso la sua clientela, un’at-tenzione che si sposa con quel-la più complessiva perl’ecosistema in cui tutti noi sia-mo inseriti”.

Luca Storchi

Romina Dobrigna

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1115 aprile '12

a messa crismale chequesta sera celebria-mo è la festa dell’unità

diocesana e del sacerdozio.Pertanto, cari sacerdoti, conaffetto fraterno, vi auguro“una buona festa sacerdota-le” e vi ringrazio per la vo-stra presenza, per l’impegnoe lo zelo con cui svolgete ilvostro ministero. Il nostropensiero va a S.E. Mons. ElioTinti cheavrebbe volu-to essere inmezzo a noi,ma le sue con-dizioni di sa-lute non glieloconsentono.Per lui la no-stra preghierae il nostro gra-to ricordo.Dicevo cheoggi è la festad e l l ’ u n i t àdiocesana chesi manifesta nell’unità delpresbiterio con il suo Ve-scovo e del Vescovo con ilsuo presbiterio unito al Po-polo di Dio. E a questo ri-guardo permettetemi di espri-mere a voi cari fratelli sacer-doti, ai diaconi, ai religiosi ealle religiose e ai fedeli laicila mia gratitudine per la sin-cera preghiera, la tenerezzae la tangibile vicinanza concui avete accompagnato que-sti due mesi di Episcopato.Inoltre, oggi tutti rinnovia-mo le promesse fatte al Si-gnore il giorno della nostraordinazione sacerdotale. Per-mettetemi, quindi, cari sa-cerdoti, che parli con voidella fedeltà sacerdotale. Avoi che sento fratelli e ami-ci, voglio aprire il cuore consemplicità, ma anche consincerità, in nome di quellostesso Cristo Sacerdote chevive in voi e in me.La nostra famiglia diocesanaè stata segnata dalla perditadi due sacerdoti ancora atti-vi pastoralmente. Un doloreche, pur con lo strazio delcuore, abbiamo cercato tuttidi offrire al Signore, accet-tando come Gesù la volontàdi Dio.Tuttavia, come dicevo nel-l’omelia per le esequie didon Claudio: il Signore ciinterpella, ci provoca, ciparla e ci chiama a chiedereperdono per i nostri pecca-ti, a percorrere fino in fondola strada della fede e del-l’obbedienza, a vivere sem-pre più di carità, di purezza,di preghiera, a lavorare peril Signore, a fare la sua vo-lontà anche se ci costa, acercare le cose che sono delcielo.

Per questa ragione vorrei convoi, alla luce della parola diDio, riflettere brevemente sullagrandezza incomparabile deldono che ci è stato fatto e delservizio che ci è stato affida-to. In altre parole vogliamotornarci a porre la domandafondamentale: “Perché siamosacerdoti?”, “Che valore ha,per la Chiesa e per il mondola nostra vita sacerdotale ap-

parentementeinfeconda?”.La nostra iden-tità sacerdotalee la risposta agliinterrogativi suesposti trovanola loro ragiond’essere solonella fede. In-fatti il nostro sa-cerdozio derivae dice dal riferi-mento all’unicoSommo Sacer-dote, Cristo

Gesù: “Non voi avete sceltome, ma io ho scelto voi”. Conil Sacramento dell’Ordine Sa-cro, il Signore Gesù ci ha resipartecipi della sua consacra-zione e missione. Noi, poveriuomini, siamo dunque, segniviventi, sensibili ed efficaci

del Signore Gesù; rendiamopresenti per il Suo popolo – evorrei sottolinearlo: il Suopopolo, non il nostro – i Suoigesti salvifici. Non ci sostitu-iamo a Lui, ma siamo, nelmistero della grazia, coloroche lasciano l’orma fedele delSuo passaggio di misericor-dia e di amore.Il dono dello Spirito Santoconferitoci nell’ordinazioneper l’imposizione delle mani,che assicura la efficacia og-gettiva dei nostri gesti sacra-mentali, ci spinge anche aconformare tutta la nostra vitaall’azione salvifica di Lui.Di Lui povero: nel distacco

concreto da ogni umano po-tere e da ogni interesse terre-no, anche pastorale; nel di-stacco dai nostri particolarismie dalle nostre visioni perso-nali per acquisire un “cuoreecclesiale” e desiderare il benepiù grande della nostra Chie-sa locale, liberandoci da un’in-terpretazione un po’ perso-nale della nostra missione.Di Lui vergine: nel totale ed

indiviso amore al Padre, nelgeneroso dono di noi ai fra-telli, evitando atteggiamentipossessivi, e avendo comeunica preoccupazione lo svi-luppo della loro testimonian-za di Cristo, nell’attesa esclu-siva del suo Regno.Di Lui servo obbediente sinoalla morte: nell’ascolto dellaSua Parola, nell’obbedienzaal Magistero della Chiesa, nel-l’accettazione della Sua vo-lontà, anche se tutto questoporta alla croce.La nostra identità sacerdota-le implica un forte ed esclusi-vo legame con Cristo. Siamostati scelti, come abbiamo detto

nella Colletta iniziale, per“essere testimoni della reden-zione del Signore”. E questocomporta, cari fratelli, chenella caotica giornata fatta digioie e gratificazioni, ma an-che di stanchezze e di delu-sioni, di fragilità e di miserieumane, ci presentiamo almondo come presenza veri-tiera e credibile di Cristo, pre-occupati di radunare la co-

munità non intorno a noi stes-si, ma intorno a Cristo, e nonper noi, ma per Cristo.Rinnoviamo quindi la nostrafedeltà alle promesse dell’Or-dinazione: fedeltà al Signoreche è, che era e che sarà;fedeltà alla Chiesa, sacramentouniversale di salvezza; fedel-tà all’uomo che attende danoi la testimonianza del Cri-sto che vive in noi.La Vergine fedele, Maria, chedeve aver vissuto in una in-tensità tutta sacerdotale il pri-mo Giovedì Santo della sto-ria, ci aiuti a rinnovarci e aessere veramente fedeli. E cosìsia.

Copertina Testimoni del

RisortoMercoledì 4 aprileMessa Crismale

SacerdozioUn dono incomparabile

Giovedì 5 aprileMessa in Coena Domini

Amare come Luici ha amati

uesta sera è la sera dell’incontro, dell’amicizia, del-l’amore. Gesù sta per tornare al Padre perché ormai ègiunta la sua ora e il distacco è sentito non solo daidiscepoli, ma anche da Gesù stesso, perché i tre anni

vissuti insieme hanno permesso di costruire un rapporto diconfidenza, di amicizia, di stima, di condivisione reciproci.Non a caso Gesù qualifica i suoi discepoli come “amici”. Lacaratteristica dell’amicizia è la confidenza. I discepoli sono“amici” di Cristo perché Egli ha confidato ad essi i segreti dellasua vita intima, cioè, il suo rapporto con il Padre. Proprio perchéil distacco è faticoso per tutti Cristo, per rimanere con i suoi,“inventa” un nuovo modo di presenza ed istituisce il Sacramen-to dell’Eucarestia, dove si rende presente con il suo Corpo, ilSuo Sangue, la Sua Anima e la Sua Divinità. Si tratta di formadi Presenza, viva e reale, che travalica il tempo e la storia e cheassicura ad ogni uomo la possibilità di incontrare il Signore inuna comunione feconda.Il sacramento dell’Eucarestia è intimamente legato al sacerdozioe al comandamento nuovo di Gesù: “Amatevi gli uni gli altriperché io ho amato voi” e “Amatevi gli uni gli altri come io hoamato voi”. Eucarestia, sacerdozio ministeriale, comandamentonuovo sono realtà tutte radicate nell’amore di Cristo per l’uomo.La domanda che emerge questasera è: “Questi doni che sgorga-no dall’amore di Cristo, che cosacambiano nella mia vita e nellastoria dell’umanità?”.Non ho bisogno di spenderemolte parole per dimostrare chel’uomo oggi vive una solitudi-ne esistenziale drammatica.Vive continuamente circonda-to da persone, ma in realtà èsolo, non comunica, non si apre,non si confida. L’esperienza in-segna che la situazione peggio-re nella quale una persona pos-sa trovarsi è quella di trovarsicircondato da molta gente e sen-tirsi solo, perché, privo del-l’amore e dell’amicizia.Gesù ha istituito l’Eucarestiaper liberarci dalla solitudine,per farci godere della Sua presenza e della Sua compagnia. Egliè l’Amico che ci vede, che parla al nostro cuore e ci dice: “Nontemere! Ti sono vicino! Sono al tuo fianco. Sono tuo amico!Faccio il cammino con te, con i popoli, con la storia. Fino aquando tutto sfocerà nella luce eterna del Padre”.Nello stesso tempo, noi possiamo parlare con Lui come hannofatto gli Apostoli, raccontargli le nostre speranze e le nostrepreoccupazioni, e ringraziarlo perché resta fra noi.L’amore di Cristo illumina, così, la nostra solitudine, sopprimel’odio e la violenza presenti nel cuore dell’uomo, apre alservizio e crea la comunione.In fondo chi è il cristiano? Non è principalmente uno che fa, maè uno che si sente conosciuto, ricordato, assediato dall’amorepotente e discreto del Signore, che non ci dà tregua, chedesidera comunicarsi a noi, che vuole da noi essere capito,ricevuto, ricambiato nell’amore. Perché l’amore vuole amore!Solo dopo essersi fatto dono per noi nell’Eucarestia, Gesù ciconsegna il Suo testamento: “Amatevi gli uni gli altri, come ioho amato voi”. Non è un’utopia quello che Gesù ci chiede. Isanti ne sono la riprova.Il precetto dell’amore, però, diviene praticabile solo dopo chenoi abbiamo ricevuto Cristo. Il termine di paragone dell’amoreè amare “come” Lui ci ha amati. Quel “come” dà le vertigini.Ci avverte che nell’amore non si è mai arrivati, che l’amorequando è vero e sincero non dice mai “basta”, non si accontentamai, va sempre oltre.Per vivere l’amore, possiamo incominciare da quanto ci hainsegnato Gesù, cioè con il lavarci i piedi gli uni gli altri.Concretamente questo comporta l’esercizio della carità nellepiccole situazioni di ogni giorno; imparare l’umiltà e il corag-gio della bontà verso i nostri fratelli, specialmente i più poverie sofferenti. Lavarci i piedi significa soprattutto perdonarciinstancabilmente gli uni gli altri, sempre di nuovo ricominciareinsieme per quanto ci possa anche sembrare inutile.La sola felicità consiste nel vivere in questo atteggiamentosemplice e gioioso di dono, di servizio e di comunione, con ladisponibilità ad accettare il rifiuto. Uscendo da questa cattedra-le e tornando nelle nostre case e domani alle nostre occupazionidovremmo potere dire: “Ho imparato questa notte ciò che vuoldire amare. Il mio cuore grazie a Cristo è cambiato e con Luiposso aprirmi a tutti gli uomini nell’incontro e nell’amicizia”.

La nostra identitàsacerdotale trova lasua ragion d’essere

solo nella fede. Infattiil nostro sacerdozio

deriva e dice dalriferimento all’unicoSommo Sacerdote,

Cristo Gesù: “Non voiavete scelto me, ma io

ho scelto voi”.

1115 aprile '12

Gesù ha istituitol’Eucarestia per liberar-ci dalla solitudine, perfarci godere della Suapresenza e della Suacompagnia. Egli è

l’Amico che ci vede, cheparla al nostro cuore e

ci dice: “Non temere! Tisono vicino! Sono al tuofianco. Sono tuo amico!Faccio il cammino conte, con i popoli, con lastoria. Fino a quandotutto sfocerà nella luce

eterna del Padre”.

L Q

Messa Crismale

Messa Crismale

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Copertina Testimoni del

Risorto1215 aprile '12

uante volte ci siamoriuniti per celebrarela Passione di Cristo!La Passione di Cristo

si può capire solo partendodall’obbedienza amorosa diGesù al piano del Padre. IlPadre ha talmente amatol’umanità che non ha rispar-miato il proprio Figlio. Ciòche oggi deve emergere edessere presente nella nostracelebrazione è l’amore diGesù che ci libera dal poteredel peccato e della morte e cirestituisce alla nostra digni-tà di figli di Dio.La morte di Cristo è unamorte non subita, quasi fos-se il frutto di un destinoprestabilito, ma è la conse-guenza della sua libertà. Egliha voluto e operato la nostrasalvezza con la sua umanaobbedienza. Il fiat diMaria ha reso possibi-le l’Incarnazione del Fi-glio eterno di Dio. Tut-tavia, secondo S. Mas-simo il Confessore, neiVangeli c’è un altro“fiat”: l’agonia dell’uo-mo Cristo che, accet-tando la propria soffe-renza e la propria mor-te, ha voluto la salvez-za dell’umanità. Così,il piano di salvezza,come ha richiesto il “sì”di Maria così ha richie-sto anche il “sì” di Cri-sto, perché solo per mezzodella passione e morte diCristo la salvezza del mon-do ha potuto essere realizza-ta.La croce per l’EvangelistaS. Giovanni non è uno stru-mento di tortura, di maledi-zione e di ignominia, ma è“la croce di Gesù”, lo stru-mento del suo trionfo. Unoscrittore contemporaneo scri-ve: Cristo “nello stendere lebraccia sulla croce era pienodi gioia profonda, perché tuttidovevano sapere che per ipeccatori che si sarebberoavvicinati a Lui le sue brac-cia sarebbero state semprecosì, aperte…Vide, e la cosalo riempì di gioia, che lacroce sarebbe stata amata eadorata, perché Lui ci mori-va. Vide i martiri che avreb-bero sofferto un tormentosimile, per amor suo e pertestimoniare la verità. Vide

l’amore degli amici, le lorolacrime davanti allacroce…Vide i grandi mira-coli che si sarebbero compiu-ti nel mondo con il segnodella croce. Vide tanti uomi-ni diventati santi, perché sep-pero morire come Lui e vin-cere il peccato” (L.De LaPalma, La Passione del Si-gnore, 160-161).Vide tutte le volte che noiavremmo baciato il crocifis-so.Per questa ragione delle treparti di cui si compone laliturgia della Passione: la Li-turgia della Parola, che ci narrail fatto storico della Passio-ne; l’adorazione della Croce;la partecipazione alla SantaComunione. Con voi vorreisoffermarmi sull’adorazionedella Croce. E’ la Croce dellariconciliazione, della glorifi-cazione e della fecondità.Tra poco la Croce verrà pre-

Venerdì 6 aprileCelebrazione della Passione

Stese le braccia sulla croce e vide…

sentata per tre volte con leparole: “Ecce lignum Crucis”al quale fu appeso Cristo,Salvatore del mondo. A que-ste parole fa seguito l’invito:“Venite adoremus!”.Verrà poi collocata al centrodel presbiterio dove ognunodi noi si accosterà per adorar-la e baciarla. In questo gestoè tutta l’umanità che si racco-glie sotto la croce per riceve-re i benefici che Cristo ci hameritati con la sua morte.La Croce, infatti, è il “vessil-lo glorioso” della vittoria diCristo sulla morte.La teologia più perfetta dellaCroce la troviamo nel librodell’Apocalisse, dove l’Agnel-lo, immagine di Cristo, ci vienepresentato ucciso, ma in pie-di; cioè morto, ma risorto equindi vivo. E questo spiegaperché i crocifissi antichi nonesprimono angoscia, spasimo,tragedia, sofferenza, ma cal-ma, maestà, dignità e regalità.E spiega anche perché in pa-recchi crocifissi bizantini, aldi sopra delle braccia di Cri-sto si legge: “Gesù Cristo vin-ce”, “Gesù Cristo regna”.Troviamo riflessa la teologiadei primi secoli della Chiesa.S.Paolo: “Quanto a me non cisia altro vanto che nella Cro-ce del Signore nostro GesùCristo” (Gal. 6.14).

S.Cirillo: “Ogni altra azio-ne di Cristo è motivo di van-to per la Chiesa, ma vantodei vanti è la Croce”. DallaCroce, Cristo, attira tutti asé: “O albero fecondo e al-tare al corpo di Cristo. OCroce beata che aprì le brac-cia a Cristo, bilancia del ri-scatto, che tolse la preda dal-l’inferno. O Croce unica spe-ranza!”.A questo punto dobbiamoporci una domanda: “E noiche possiamo fare?” Ci aiu-ta a rispondere un grandepensatore cristiano, Pascal.Un giorno udì la voce delSignore che gli diceva: “Ioti sono più amico che il talee il talaltro; io ho fatto per tepiù di essi: essi non soffri-rebbero da te quello che ioho sofferto e non morireb-bero per te, come io ho fattoe sarei disposto a fareancora…vuoi tu che io con-tinui a versare per te il san-gue della mia umanità, sen-za che tu mi doni neppureuna lacrima?”.Il primo atteggiamento daassumere, allora, è quellodella gratitudine: Dire gra-zie al Signore perché “mi haamato e ha dato se stesso perme” (Gal. 2.20). Dirgli gra-zie perché con la sua croceillumina la croce che ognu-no di noi sta portando e cipermette di darle un senso,di unirci alla croce di Cristoper la salvezza del mondo.Ma questo non è ancora suf-ficiente! L’amore chiedeamore; l’amore cerca di al-leviare il dolore di chi siama e che sta soffrendo.Diceva San Bonaventura:“Come non contraccambia-re tanto amore?”. Come?Imparando ad offrire al Si-gnore la nostra vita; pregan-do per la conversione deipeccatori, praticando la ca-rità fraterna, consigliando chisi trova nel dubbio, confor-tando chi si trova nellasofferenza...aiutando i fra-telli a capire che ogni uomonon solo è amato da Dio, maè cercato, è accolto, è chia-mato, è desiderato da Dio…eil crocifisso ne è la provaprovata.Cristo, il “Dio santo, il Dioforte, il Dio potente!” ci pre-pari a vivere l’immensa gio-ia della resurrezione.

Il primo atteggiamento daassumere, allora, è quello

della gratitudine: Dire grazieal Signore perché “mi ha

amato e ha dato se stesso perme” (Gal. 2.20). Dirgli grazie

perché con la sua croceillumina la croce che ognuno

di noi sta portando e cipermette di darle un senso, diunirci alla croce di Cristo per

la salvezza del mondo.

Q

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Dal 7 al 20 FebbraioDal 7 al 20 FebbraioDal 7 al 20 Febbraio

Dal 8 al 21 Marzo Dal 8 al 21 Marzo Dal 8 al 21 Marzo

Dal 6 al 21 AprileDal 6 al 21 AprileDal 6 al 21 Aprile

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Copertina Testimoni del

Risorto 1315 aprile '12

Il 16 aprileè una giornataspeciale!Benedetto XVIcompie 85 anni.

Festeggiamo con un’edizione

speciale.Domenica

15 aprile

Domenica 8 aprileSanta Pasqua

Dove attingerela speranzaMaria Maddalena si recò al sepolcro di buon mattino,quando era ancora buio.Non ci viene detto il motivo della visita. Possiamo pensarea un “semplice slancio del cuore”. Tuttavia, il buio nonindica solo un dato cronologico, ma la situazione spiritua-le di Maria Maddalena. E’ buio perché lei e tutti gli altri,amici e nemici, sono persuasi che la morte abbia trionfatoancora una volta. Essa ha inghiottito anche il profeta diNazareth che aveva suscitato tanta speranza: “Noi spera-vamo”.E che la “notte spirituale” avesse invaso anche il cuore diMaria Maddalena non c’è dubbio. Essa, infatti è allaricerca del corpo di un morto. E’ ancora avvolta nellaideologia della morte. Arrivando al sepolcro vede che lapietra era stata tolta dall’ingresso, ragiona secondo la sualogica.E corre ad annunciare quanto ha visto e crede sia accadutoa Pietro e Giovanni. La corsa di Maria Maddalena è lacorsa della disperazione e quindi della non-speranza.I sentimenti che agitano il suo cuore e la sua mente, anchese non ci vengono detti, si possono intuire dalle parole conle quali si rivolge a Pietro e aGiovanni. Ai discepoli nondice: “la pietra è stata tolta”,ma hanno portato via il Si-gnore dal sepolcro e nonsappiamo dove l’hanno po-sto. Maria è ancora prigio-niera di una logica umana:se la tomba è aperta la primacosa che viene da pensare èche qualcuno ha portato viail cadavere. Sono parole cheesprimono smarrimento, so-litudine, nostalgia di Cristo. L’unica cosa che le restava diCristo, il corpo, ora non c’è: hanno portato via il Signore.L’annuncio privo di speranza di Maria Maddalena fa sì chePietro uscì insieme all’altro discepolo e si recarono alsepolcro correndo.Giovanni precede Pietro. Perché? Certamente perché è piùgiovane e quindi più veloce, ma soprattutto perché è ildiscepolo che Gesù amava. E’ l’amore che lo spinge, chelo porta a correre e gli offre una conoscenza nuova. SiaGiovanni che Pietro vedono le bende per terra ed ilsudario piegato in un luogo a parte. Vedono cioè i segnidella morte di Gesù, ma Lui non c’è.Ma mentre per Pietro l’interrogativo: Ma Gesù dov’è?rimane, Giovanni vide e credette. Per lui che ama, i segniparlano e gli dicono che Gesù è vivo ed è risorto.Giovanni, a differenza di Pietro, ha compreso la Scritturasecondo la quale Gesù doveva risuscitare dai morti.Arriva per primo, ma rispetta l’autorità di Pietro e lascia

che sia lui ad entrare nel sepolcro. Entra e vede le bendee il sudario, le une per terra e l’altro piegato in un luogoa parte. Entrò anche il discepolo amato, vide le stessecose, ma “credette”. Il discepolo comprende.E’ la parola di Dio che guida alla scoperta e alla fede nelSignore risorto. Ma essa rimane inefficace se ci si accostaa Lei con un atteggiamento intellettualistico e di puracuriosità. Se manca la dimensione affettiva, l’amore nonproduce frutto perché la Scrittura prima di essere uninsieme di libri è una Persona, la persona adorabile diCristo che si rivela ai semplici e ai puri di cuore.La Resurrezione di Cristo annuncia l’avvenimento piùstraordinario della storia. Colui che alle tre del pomerig-gio di venerdì era morto, che era stato posto nel sepolcroè tornato in vita. Gesù vive! La Vita ha sconfitto la morte.Il demonio che si era illuso di averlo soppresso èdefinitivamente deluso e sconfitto. Oggi torna possibilela comunione di vita con Cristo che ci preserva dalla noiamortale e dalla disperazione. In un mondo dove le tenebresembrano farsi sempre più oscure, dove l’incertezza e latristezza sembrano farla da padrone, dove la storia appareparalizzata dal pessimismo, dove l’egoismo e la violenzasono diventate norma del vivere civile, l’annuncio dellaResurrezione appare l’unica vera novità capace di riem-pire il cuore di gioia perché la Vita trionfa sul dolore,sull’angoscia, sulla morte, sul potere delle tenebre, suldolore…In Cristo risorto troviamo tutto: fuori di Lui, lanostra vita resta vuota. Ecco perché S. Paolo scrive chesenza questa vittoria sulla morte qualsiasi annuncio delVangelo sarebbe tempo perso e la nostra fede sarebbepriva di contenuto.La parola peculiare della Pasqua è “speranza”. Non a casonella Sequenza prima del Vangelo la liturgia mette sullabocca di Maria Maddalena le parole: “Cristo, mia speran-za, è risorto!”.Ma ha senso parlare di speranza oggi? Sì perché oggi lasperanza si sta spegnendo dentro ciascuno di noi, e al difuori di noi la situazione è ancora peggiore. Oggi sembrache le vere notizie siano le scoperte meravigliose dellascienza o le nuove invenzioni nel campo della tecnica.Tuttavia, sapere che la vita, che la nostra esistenza ripren-de dopo la morte è notizia ben più strabiliante e significa-tiva. Lo sa bene chi è stato malato ed è guarito. Siamo fattiper vivere in eterno. Per questo la Chiesa grida al mondoche Cristo è risorto e così sarà di noi, se crediamo in Lui,se ci accostiamo al sacramento dell’Eucarestia dove ilSignore opera una trasfusione della sua stessa vita in noi.Cristo ora è vivo e cammina con noi. Trattiamolo come unAmico, una Persona vera, reale e non abbiamo paura diaprirgli il nostro cuore. La Sua presenza ricolma piena-mente la sete di pace e di felicità che abita ogni cuoreumano.

Siamo fatti per vivere ineterno. Per questo la Chiesagrida al mondo che Cristo èrisorto e così sarà di noi, secrediamo in Lui, se ci acco-

stiamo al sacramentodell’Eucarestia dove il Signo-re opera una trasfusione della

sua stessa vita in noi.

Sono disponibili i dvddell’ordinazione

episcopale e dell’ingressoa Carpi di monsignor

Francesco Cavina. Possono essere ritirati presso laredazione di Notizie in via don Eugenio Loschi 8 a Carpi.

Tre momenti della Veglia Pasquale

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14 15 aprile '12

S. MESSEE BENEDIZIONI

PASQUALINelle ditte di Carpi

ANNO 2012

MERCOLEDÌ 7 MARZO• ore 10.00: Benedizione

alla Banca Popolaredell’Emilia Romagna

• ore 11.00: Benedizionealla Ditta Anna Tricot

• ore 11.40: Benedizionealla Ditta Mekkitess

• ore 15.00: Benedizione alla Ditta Transtir• ore 15.50: Benedizione alla Ditta Gladiotex• ore 16.30: Benedizione alla Ditta Wanda Mode

MARTEDÌ 8 MARZO• ore 19.30: Benedizione alla Ditta Or Sel

MERCOLEDÌ 14 MARZO• ore 9.30: Benedizione alla Ditta Rossi Tessiture• ore 10.10: Benedizione alla Ditta Via delle Perle• ore 10.50: Benedizione alla Ditta Brillante• ore 11.30: Benedizione alla Ditta Annalisa• ore 12.00: Benedizione alla Ditta Molino F.lli Verrini• ore 15.10: Benedizione alla Ditta Sicar• ore 16.00: Benedizione alla Ditta Sac• ore 17.00: Benedizione alla Ditta Farcon

MERCOLEDÌ 21 MARZO• ore 9.30: Benedizione alla Ditta Igea• ore 10.15: Benedizione alla Cantina S. Croce• ore 11.20: Benedizione alla Cantina Sociale Carpi• ore 15.15: Benedizione alla Ditta Partena• ore 16.45: Benedizione alla Ditta Steton• ore 17.30: Benedizione alla Ditta Gruppo Dondi

SABATO 24 MARZO• ore 10.00: Santa Messa alla Ditta Union

MERCOLEDÌ 28 MARZO• ore 9.30: Benedizione alla Ditta Blumarine• ore 10.20: Benedizione alla Ditta Comef• ore 10.50: Benedizione alla Ditta Samasped• ore 11.30: Benedizione alla Ditta Tne• ore 15.15: Benedizione alla Caserma dei Carabinieri• ore 15.45: Benedizione alla Ditta Cristina Gavioli• ore 16.00: Benedizione alla Ditta Chicca• ore 17.00: Benedizione alla Ditta Emmegi• ore 18.00: Benedizione alla Redazione di Notizie

E’

particolare per la salvaguardiadei posti di lavoro dei collabo-ratori/dipendenti che sono unadelle vere ricchezze e forzadella piccola impresa.Il Vescovo ha sottolineatol’importanza del lavoro cheoggi deve esser fatto in modocompetente, ma anche con unaparticolare attenzione verso ibisogni di chi si rivolge agliuffici dell’associazione. Hainvitato tutti i presenti a man-tenere sempre un atteggiamen-to di disponibilità e di rispettoverso l’altro.

Qui BperE’ stata citato anche san Paolonel corso della benedizionepasquale del Vescovo negliuffici della Banca popolaredell’Emilia Romagna;monsignor Cavina si èsoffermato sull’importanza dicreare un gruppo tra i colleghiperché è creando armonia chesi lavora meglio e si da il me-glio anche ai clienti. Fare squa-dra quindi, ed è quello chestanno facendo alla Bper conErmanno Ruozzi, da inizioanno direttore d’Area, PaoloBalestrazzi, responsabileCorporate, Stefano Barbolini,responsabile Retail, GiorgioDaboli, responsabile Credito.Insieme a loro i ragazzi delladirezione d’Area che commen-tano: “E’ stato un bellissimoincontro. Il Vescovo, senza di-menticare il suo ministero, ci è

grazie a Sergio Previ-di se monsignor Fran-cesco Cavina ha ripre-so con gioia quello che

era diventato un appuntamen-to importante di monsignorElio Tinti con il mondo dellavoro: la visita nelle fabbri-che per le benedizioni a Pa-squa e Natale.E’ stata una naturale continua-zione; racconta Previdi che ungiorno, “mentre accompagna-vo il Vescovo in una parroc-chia, mi ha chiesto cosa face-vo. Gli ho risposto e natural-mente non ho mancato di dir-gli del mio servizio al mondodel lavoro. E così gli ho rac-contato delle visite nelle fab-briche. Ci ha pensato un atti-mo, ma solo un attimo, e hadetto ‘Continuiamo’. Il Ve-scovo si è dimostrato favore-vole da subito a questa inizia-tiva voluta tanti anni fa da donSergio Galli. Io –racconta Ser-gio Prevdi – sono ormai 12anni che mi dedico a questoservizio, ho iniziato conmonsignor Tinti ancora primadi essere ordinato diacono. Lebenedizioni, anche questa vol-ta, sono momenti importantie, nella diversità dei carismidelle persone, posso sicura-mente dire che monsignorCavina, nonostante i moltissi-mi impegni, si è dimostratodisponibile e attento. Mi sem-bra che abbia affrontato vo-lentieri questo impegno e chene sia rimasto soddisfatto. Perlui è stato indubbiamente unmodo per conoscere persone eper farsi un’idea della nostracittà, operosa come poche.Molte ditte vivono momentidifficili dovuti alla crisi gene-rale, due o tre hanno difficoltàserie mentre tre o quattro van-no veramente bene. Insomma,tutto come ci aspettavamo, maritengo che la visita del Ve-scovo, le sue parole di inco-raggiamento, abbiano un gran-de valore per i datori di lavoroe i loro collaboratori”. Unaspinta è sempre la benvenuta.Se poi ti invita a rivolgere losguardo in alto, pur mante-nendo i piedi ben ancorati aterra, può essere davvero quelqualcosina in più che può farela differenza.

Qui LapamAlla Lapam per la benedizio-ne pasquale del Vescovo, èstato il segretario StefanoCestari a fare gli onori di casa.Ha ricordato le origini dellaLapam e lo sviluppo dell’as-sociazione fino a oggi.Il responsabile sindacale Car-lo Alberto Medici ha richia-mato come la Lapam sia forte-mente radicata nei valori dellaDottrina Sociale della Chiesa.Il responsabile provinciale deltessile-abbigliamento, Federi-co Poletti, in rappresentanzadelle oltre mille imprese asso-ciate, ha ribadito lo sforzo cheoggi gli imprenditori stannofacendo per mantenere le quo-te di mercato con un occhio

parso molto attuale, sembravaquasi di ascoltare un managerd’area motivazionale. Insom-ma, ci ha dato una bella ener-gia”.

Qui Samasped“E’ stato un incontro ‘bello’,

come se ci fossimo sempreconosciuti - commenta Fran-co Mestieri, titolare diSamaped -; sicuramente c’èstato lo zampino di Sergio, èbravissimo nell’organizzarequesti incontri carichi di fedee umanità. Ho trovato un Ve-scovo pratico, concreto nei

Cantina sociale di Carpi

Samaspeed Lapam

Transtir

ragionamenti, sereno e dispo-nibile e con le idee molto chia-re.L’impressione, nonostantel’autorevolezza della sua fi-gura e del ruolo, non era quel-la di essere in presenza di SuaEccellenza il Vescovo, madell’uomo Francesco… sem-

plice e simpatico. A noi tuttiha fatto molto piacere verifi-care che non aveva fretta, eraa suo agio. Credo che se nonavesse avuto altri impegni sa-rebbe rimasto con noi a chiac-chierare a lungo. Questa non èstata solo la mia impressionema anche quella dei presenti”.

La gioia dell’incontro

DondiBper

Cantina Santa Croce

Vita della Chiesa

Annalisa Bonaretti

GAlleluia! Cristo è Risorto! Alleluia!

Buona Pasqua 2012! G

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1515 aprile '12Mirandola Concordia

Mirandola stanno na-scendo gli orti comuna-li. Giovedì 12 aprile alleore 9 i bambini delle

scuole elementari hanno par-tecipato alla Festa dell’Albe-ro, piantando alcune siepi diconfine nel corso di una ceri-monia: è il primo atto ufficia-le.L’area destinata ad orto si tro-va nella zona sud di Mirandola,tra viale Italia e via Posta, an-golo con via Ancona, su unterreno di 4.600 metri quadratidestinato a parco che viene datoin concessione gratuita dal Co-mune che finanzia la nascitadel progetto.Per creare e gestire gli orti co-munali nascerà un’associazio-ne, perché “il progetto deveessere partecipato da chi deci-de di avere l’orto” spiega Gior-gio Cavazza, presidente del-l’associazione Onlus “La Pìca”che è stata chiamata dal Comu-ne a dare l’avvio alla speri-mentazione.“Per ora – aggiunge Cavazza –abbiamo circa 30 adesioni dipersone di tutte le età, dai 30 ai60 anni. Le stiamo raccoglien-do velocemente per cui a brevecrediamo di arrivare alle circa50 adesioni che ci consenti-ranno di dare vita all’associa-zione”.La nascita del progetto preve-de tre fasi: la prima è la crea-zione del perimetro, con unapiantata di alberi tipici dellazona padana, che sono gli acericampestri, e di una siepe cheappunto è stata completata gio-vedì 12 aprile.La seconda fase prevede la re-

alizzazione dell’impianto diirrigazione, con la creazione diun pozzo, e l’assegnazione de-gli appezzamenti destinati adorti, compresi tra i 30 e i 50metri quadrati l’uno. La terzafase infine si spinge oltre ilprogetto delle colture per por-tare a creare un luogo di aggre-gazione destinato a momentidi incontro, lavoro comune esocializzazione: sarà una “ca-setta” da costruire sul terrenodegli orti.La seconda e la terza fase, an-cora da realizzare, saranno ge-stite insieme dagli aderenti alprogetto e all’associazione:“Certo ci sono regole di ge-stione principali che riguarda-no gli orti urbani - spiegaCavazza -. Per esempio, ognu-no produce per il proprio con-sumo e non per vendere. An-cora, nell’assegnazione degliorti bisogna dare precedenzaalle associazioni che svolgonoattività educativa e sociale,come quelle per l’integrazionelavorativa dei disabili. Altraregola riguarda il criterio dellaresidenza e del reddito: gli ortipossono essere assegnati aimirandolesi e tra questi in or-

dine a chi ha meno possibilitàeconomiche”. Ma al di là diqueste regole di base l’asso-ciazione che nascerà per gesti-re gli orti comunali mirandolesiavrà libertà di autogestione.Il progetto degli orti comunalinasce rispettando nel suo pic-colo alcuni criteri ecologici edi risparmio energetico, essen-ziali per il futuro del pianeta:“Useremo poca chimica e moltoorganico - dice Cavazza -, inun’ottica di rispetto per l’am-biente. Una parte del terrenosarà dedicata all’orto sinergico,dove non si useranno macchi-ne meccaniche; non ci sarà l’im-piego della chimica e addirit-tura occorre l’utilizzo di pocaacqua e poca irrigazione”. Mo-nica Marchi è la volontariache si occupa dell’ortosinergico. L’altro volontariodell’associazione “La Pìca” chesegue il progetto degli orti èGiuseppe Facchini. “Ci aiu-tano anche tre profughi - con-tinua Cavazza -, bravissimi asvolgere l’incarico che è statoloro assegnato: devo dire chesono molto contento di questaloro partecipazione”.

Laura Michelini

San PossidonioIn ricordo di Livio Morselli

Dopo 16 mesi di lotta per la malattia che lo aveva colpito, lamattina del 3 aprile Livio Morselli si è definitivamenteabbandonato alle braccia del Padre, che aveva continuamenteinvocato durante questo doloroso percorso, rimanendo salda-mente ancorato alla Fede e alla Speranza che aveva abbrac-ciato dentro la comunità cristiana.Alcuni di noi hanno avuto il privilegio di andarlo a trovarediverse volte, accompagnando questo progressivo deteriora-mento della mente e del corpo,dentro al quale è rimasta inve-ce sempre salda la volontà dipregare, accettando la condi-zione che gli era data, ma conil desiderio di riprendersi pre-sto e rimettersi all’opera: sia-mo stati testimoni commossi egrati della grandezza della suaFede, semplice ed essenziale,capace di abbandonarsi finoin fondo alla chiamata del Si-gnore.Anche il suo impegno politicoe istituzionale era fondato sul-la sua appartenenza alla co-munità cristiana, che lo moti-vava ad un impegno generosoed instancabile dentro alla comunità civile, sul lavoro, nelvolontariato, nel partito in cui militava e in consiglio comu-nale a San Possidonio, sempre con quel sorriso solare, vero eschietto, come tutti lo abbiamo conosciuto.Ce lo ricordiamo impegnato a montare e smontare la Festa piùPazza del Mondo a Carpi, caricare i camion degli alimentiraccolti alla Colletta Alimentare, a darsi da fare per il benecomune in qualsiasi ambito si trovasse ad essere presente.Attaccatissimo alla sua famiglia, aperto a tutti, questo è ilLivio che abbiamo conosciuto ed amato.Siamo, pure in quest’ora di acuto dolore, più che mai grati alSignore di avercelo dato e di indicarcelo, oggi, come segnovivo della Sua presenza in mezzo a noi.

Gli amici di Livio

Castello dei PicoMusei da gustare

Anche il Castello di Mirandola ospi-terà sabato 14 e domenica 15 aprilel’iniziativa “Musei da gustare” pro-mossa dalla rete dei Musei mode-nesi nell’ambito della Settimana dellacultura. Si comincia sabato 14 alle16 con il laboratorio didattico “Unacittà da bambini: Mirandola osser-vata attraverso le mappe del MuseoCivico e rivista con gli occhi deibambini”. Durante la visita verràraccontata brevemente la storia della città, che ha determinatola trasformazione dalla pianta quadrangolare a quella stellare.Al termine i piccoli ospiti disegneranno la propria mappadella città. Ingresso gratuito. L’iniziativa è organizzata incollaborazione con l’Associazione Abaco.Domenica 15 aprile, sempre al Castello, alle 16, PhilippeDaverio, critico d’arte e conduttore televisivo, presenta il suolibro “Il Museo immaginato”. Nello spazio di un museoideale vengono raccontati alcuni capolavori della storia del-l’arte. A seguire visita alla mostra “Cronaca della nobilissimafamiglia Pico” con Philippe Daverio.Il Museo di Mirandola è aperto venerdì dalle 16 alle 19,sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Ingressogratuito.

Fondazione Cassa diRisparmio Mirandola ecomune di Mirandola

in collaborazionecon la Parrocchia

di Mirandola

Mercoledì18 aprile

alle 21a Mirandola,

Auditorium Castellodei Pico

Giorgio VecchioPresenta la biografiaUn “Giusto fra le

Nazioni”. OdoardoFocherini (1907-1944)dall’Azione cattolica ai

lager nazisti

IntervengonoMaino Benatti,

sindaco di MirandolaEdmondo Trionfini,

presidente Fondazione Cassadi Risparmio di Mirandola

Don Carlo Truzzi,parroco di Mirandola

Ilaria Vellani,presidente Azione cattolica

della Diocesi di Carpi

Dialoga con l’autorePaolo Trionfini,

direttoredell’Istituto Paolo VI

Sta nascendo a Mirandola un progetto che coniuga tradizione e futuro sostenibile

Orti in cittàA

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel. 059 682322Mirandola - Via Bernardi 19 - tel. 0535 21259

Buone ragioniper destinare il 5xmilleall’ANTEAS di Modena

L’ANTEAS, associazione nazionale terza età attiva perla solidarietà, nasce nell’aprile del 1996 sotto la spinta diesperienze locali sostenute e promosse dalla Fnp Cisl.Promossa dagli anziani, è aperta all’incontro con i giova-ni e con tutti coloro che condividono l’impegno dellasolidarietà civile e sociale.Le principali aree di impegno che l’Anteas mette incampo sono:• Salute: incontri di prevenzione - educazione alimentare• Assistenza: attività di cura della persona e di aiuto

domiciliare per le persone non autosufficienti - sostegnoalle persone nei centri anziani, case di riposo - trasportoanziani

• Sociale: segretariato sociale - centri telefonici di ascoltoper persone sole o in difficoltà - servizi in biblioteche emusei - mantenimento e cura del verde pubblico

• Cultura e tempo libero: università della terza età -attività di integrazione con gli extracomunitari - inse-gnamento degli antichi mestieri ai giovani - gestionicircoli sociali - mostre, attività ricreative

A Modena l’ANTEAS ha la sede principale in via Rainusso58 (Palazzo Europa), ma è possibile comunque contatta-re suoi operatori presso tutte le sedi FNP della nostraprovincia.Il servizio di trasporto anziani è attualmente prenotabilepresso la sede di Modena (Tel. 059 890879) e della FNPdi Vignola (Tel: 059 779629).L’Associazione ha un ambizioso progetto di ampliamen-to di tale servizio nei distretti di Mirandola, Sassuolo,Pavullo. e per la sua realizzazione necessitano risorse, in

primo luogo per provvedere all’acquisto dei mezzi di trasporto.Anche i mezzi di cui attualmen-te dispone richiedono fondi perle spese di manutenzione e assi-curazione, per l’affitto garage,per i costi del carburante.Occorre sottolineare che l’ANTEAS è un’associazione“onlus” senza scopo di lucro (Lg.266/91), che gli opera-tori sono “volontari nel vero senso della parola”, che peri servizi effettuati non viene chiesto alcun compensoAlcune iniziative messe in atto in questi ultimi mesihanno dato l’avvio alla raccolta fondi destinati a quelprogetto; siamo fiduciosi che un contributo importantepossa essere però dato dalla destinazione del 5xmille cheogni contribuente farà in occasione della denuncia deiredditi.Per tali buone ragioni, l’FNP provinciale invita gli iscrittie non iscritti a destinare il 5xmille all’ANTEAS diModena (numero codice: 94067170368).

Per FNP il segretario provinciale all’inf./com.Luigi Belluzzi

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16 15 aprile '12

L’incontro teologico con fratel Lino, segretario della Comunitàdi Bose, e la sua lettura delle opere di Longaretti

Gli adulti di Ac in pellegrinaggio a Parma: un arricchimentodel percorso di Catechesi organica

Sempre in camminoÈ da diversi anni che la commissio-ne di Catechesi organica adulti (Coa)dell’Azione Cattolica di Carpi or-ganizza un pellegrinaggio aperto atutti i partecipanti ai gruppi e, piùin generale, agli adulti che voglio-no lasciarsi coinvolgere in questopercorso formativo. Un modo perarricchire il proprio cammino difede facendo un’esperienza che uni-sce arte e teologia.Quest’anno, il 25 aprile, sarà lavolta di Parma, città con una fortetradizione artistica e culturale, tracui spiccano nomi di rilievo comeBenedetto Antelami, cui si devonoil Duomo e il Battistero, Correggio,che lavorò alla Camera di San Pao-lo, in San Giovanni Evangelista ein Duomo e Parmigianino, cheaffrescò la chiesa di Santa Mariadella Steccata e parti di San Gio-vanni.Il pellegrinaggio inizierà con la visitaalle due stanze dell’antico mona-stero delle suore benedettine rico-struito alla fine del Quattrocento:la Camera di San Paolo, famosa perla cupola tardogotica affrescata dalCorreggio, e la Cella di SantaCaterina; poi si proseguirà verso ilTeatro farnese, teatro di corte deiduchi di Parma e Piacenza. Dopo lasosta per il pranzo al ristorante “Co-rale Verdi” si visiterà l’abbazia diSan Giovanni evangelista, comples-so sacro benedettino che compren-de la chiesa, il monastero e l’anticaspezieria: le origini risalgono al Xsecolo, anche se è la facciata baroc-ca a definirne l’aspetto, la chiesa, di retaggio classico, ha unimpianto originario romanico mentre il disegno architettonicopare frutto di “suggerimenti” di umanisti dell’epoca. Il pelle-grinaggio si concluderà con la visita della Cattedrale (dove sicelebrerà la messa), dedicata all’Assunta e considerata unadelle più alte espressioni di architettura romanico-padana, edel Battistero di Parma, primo grande battistero in marmo e inpietra nella romanica Padania, definito un “niveo grattacielo”di marmo rosa di Verona dedicato alla Vergine e a GiovanniBattista, opera del grande architetto e scultore BenedettoAntelami.Il pellegrinaggio per gli adulti di Azione Cattolica è un momen-to importante di approfondimento culturale e teologico, dispiritualità, ma anche di condivisione, aperto a tutti, anche a chinon crede, perché siamo tutti in ricerca, credenti e non credenti,e questa può essere una grande occasione per incontrare Dioattraverso l’arte e le parole di chi ci accompagnerà.

Lucia Truzzi

a mostra di TrentoLongaretti, organizzatadall’Azione cattolica diCarpi nell’ambito del

percorso di Catechesi orga-nica adulti – incentrato que-st’anno su sul complessobinomio“comunicazione ecultura” – ha visto la parteci-pazione di molti visitatori, chesono rimasti colpiti positiva-mente dal contenuto delleopere e dalla capacità espres-siva del pittore. Soddisfattidunque i membri della com-missione Coa insieme ai vo-lontari che hanno permessol’apertura dell’esposizione,anche se, hanno osservato, ilpubblico poteva essere anco-ra più numeroso. “Un percor-so che era stato pensato comeoccasione culturale per la cit-tà e la Diocesi di Carpi –spiega Euro Barelli, mem-bro della commissione Coa etra gli organizzatori materialidella mostra – ma che, nono-stante il nome fosse assoluta-mente di richiamo, non è riu-scito del tutto a scavalcare iconfini dell’associazione”.A confermare la qualità del-l’iniziativa fratel Lino, se-gretario della Comunità diBose, intervenuto per l’incon-tro teologico legato alla mo-stra – e al percorso dei gruppiCoa – che si è svolto giovedì29 marzo sul tema “Ero stra-niero”.“Trento Longaretti è un gran-de pittore contemporaneo –ha osservato il monaco – unuomo che appartiene al nu-mero dei grandi pittori figu-rativi del 900, con una grandepadronanza della tecnicaespressiva e una grande ca-pacità poetica di narrazione edi sottolineatura dei valoridella vita e della vita cristia-na. Longaretti è il pittore del-la povertà bella, non dellapovertà laida, pesante, dan-nata, ma di questa povertàche può diventare un canto dileggerezza, un inno”. La po-

vertà, insomma è per il pitto-re “via di semplificazione, viadi grandezza”.Fratel Lino ha commentatodal vivo le opere di Longarettiosservando come i suoi per-sonaggi preferiti – viandanti,madri, padri, fuggiaschi, vio-linisti, mendicanti – “sonocome degli stranieri. Nel pa-trimonio umano di Longaretti– ha spiegato – noi abbiamouna narrazione dell’accoglien-za. I suoi personaggi sonoanzitutto qualcuno che acco-glie noi, cioè personaggi concui noi possiamo vivere unasolidarietà, una comunione,una vicinanza. Personaggi chesono a loro volta accolti, daDio, dal pittore stesso, perso-naggi che chiedono la nostraaccoglienza, bussano allanostra porta, ci pongono uninterrogativo”. Due i piani diquesta domanda, che il mo-naco ha permesso di intrec-ciare insieme. “Innanzi tuttovi è l’interrogativo sulla ri-cerca di Dio – perché il Van-gelo è molto chiaro: ‘ero stra-niero e mi avete accolto’. Ilpovero è un’immagine di Dio,è una realtà ‘cristica’. L’ac-coglienza del povero dirà la

nostra capacità di accoglien-za del Signore. Non è assolu-tamente possibile – ha preci-sato – disgiungere il coman-damento dell’amore di Dioda quello dell’amore al fra-tello”.Da un lato, quindi, la sua pit-tura ci pone questo interroga-tivo – dov’è Dio, dov’è ilSignore – e la risposta, sem-bra mostrare Longaretti, è inuna realtà molto pratica, con-creta, che bussa alle nostreporte, e, dall’altro lato, hadetto ancora fratel Lino, “cidà una risposta su chi siamonoi. Tutta la Scrittura dal-l’antico testamento ci dice chegli stranieri siamo noi. Noicontinuiamo a dire che glistranieri sono gli altri, ed èvero, ma in profondità, in ra-dice, lo straniero che va ac-colto siamo noi stessi; è que-sto che noi non capiamo – hacommentato – ed è per questoche teniamo lo straniero comeuna realtà altra che non ciappartiene e ci è distante. Mala Scrittura è molto chiara:ricordati che sei stato stranie-ro in terra d’Egitto, lo stra-niero sei tu, siamo noi, sonorealtà non disgiungibili. Ecco

la complessità del ventagliodei messaggi di Longaretti,messaggi ed interrogativiumani , cristiani ed evangeli-ci”.Accanto alla povertà, poi, viè il tema della speranza. Ipaesaggi in cui i personaggisono immessi sono paesaggiirreali, con delle lune impos-sibili, dei colori sgargianti,spazi che si comprimono eche si estendono, oggetti chevolano, ricordando la pitturadi Chagall. Ma questo “non èpura invenzione della realtà,invece è la realtà che noi aspet-tiamo, desideriamo, verso laquale abbiamo speranza, cioèi cieli e la terra nuova che noiattendiamo dal Signore, laGerusalemme celeste che di-scenderà dall’alto, che noi nonpossiamo edificare perché cisarà data. Ecco i temi diLongaretti, l’accoglienza allostraniero ma anche la speran-za, l’attesa di cieli nuovi e diterra nuova. In questo senso –ha concluso fratel Lino – lasua pittura è di grande spe-ranza, è una buona notizia, èun ‘evangelo’”.

A curadi Benedetta Bellocchio

Cristina Tosi *

Ampiamente positivo il bi-lancio sugli esercizi spiritua-li che l’Ac ha proposto, comedi consueto, anche quest’an-no nel tempo di Quaresima,esperienza sempre molto in-tensa e forte fatta di preghie-ra, silenzio, meditazione eascolto della Parola.Ad aprire i diversi turni diesercizi sono stati i giovani-adulti che si sono ritrovati aFerrara di Montebaldo dal 24al 26 febbraio e che, guidati eaccompagnati da don VitoPiccinonna, assistente nazio-nale giovani di Ac, hanno fat-to un percorso di meditazio-

ne attraverso la figura di SanGiovanni Battista. Partecipa-ti e seguiti sono stati anchegli altri due turni pensati pergli adulti e le famiglie: inparticolare, nel secondo tur-no, don Maurizio Compiani,biblista presso l’Istituto diScienze religiose di Crema-Cremona e Lodi, ha accom-pagnato la platea nel misterodella Passione, Morte e Re-surrezione di Gesù proponen-do alcuni brani dell’Antico eNuovo testamento legati altema dell’acqua, simbolo disalvezza, che più volte ricor-re nel testo biblico; il terzoturno, affidato e curato dadon Andrea Andreozzi,

biblista presso l’Istituto Teo-logico marchigiano, ha aiuta-to a riscoprire e rileggere l’in-segnamento nuovo di Gesùnel Vangelo di Marco.Anche i giovanissimi hannoavuto la possibilità di riflette-re un po’ su loro stessi e di farediscernimento nei due turni diesercizi biennio e triennio chesi sono svolti rispettivamentea Ferrara di Monte Baldo e adAlbarè e che hanno toccato iltema delle relazioni, dell’im-portanza di alimentare rapportiautentici e spirituali, così comeha fatto Gesù con i suoi amicie con chi incontrava nel suocammino. Gli 82 acierrini del-le medie che erano a Bardolino

dal 16 al 18 marzo hanno co-nosciuto e approfondito la fi-gura della figlia di Giairo, ra-gazzina dodicenne che Gesùincontra, guarisce e libera dal-la malattia aprendole nuoviorizzonti di speranza. In tuttosono state più di trecento lepersone, di diversa età e nonsolo soci di Ac, che hannopotuto godere di questa espe-rienza: un’adesione massicciache si mantiene costante neltempo e che conferma l’im-portanza di questa iniziativainserita nel tempo forte di pre-parazione alla Pasqua e, per ipiù giovani, anche in Avven-to. L’Ac continua dunque ilsuo impegno in questa dire-

zione, rilanciando i momentiin cui è possibile, nell’ascol-to della Parola, pregare e for-marsi. Preziosa e significati-va è stata poi la presenza delnostro Vescovo monsignorFrancesco Cavina che è ve-nuto a farci visita nei diversiturni condividendo con noila Messa finale di chiusuradegli esercizi.Adesso, nei vari momentiche riempiono il percorsodell’Azione cattolica, degliadulti, dei giovani e dei ra-gazzi, è il tempo della gioiapasquale, di riprendere ilcammino dietro al Risortoche ci invita ad “andare” e a“dire” ciò che abbiamo vistoe udito.

* Vicepresidente Adulti di Ac

L

Unapitturache è“evangelo”

25 aprilePartenza alle ore 8 daRovereto (P.zza Gio-

vanni XXIII) e alle ore8.30 da Carpi (P.le

Autocorriere).Il ritorno è previsto per

le 19,30.Il costo è per gli adultidi 50 euro (da 15 anni

in poi), per i bambini da3 a 14 anni il costo è di30 euro, gratis i bambi-

ni 0-2 anni.Info e iscrizioni:

Alessandro Cavazzoni(ore pasti): 059

680923; [email protected]

Adulti, giovani, giovanissimi, ragazzi: più di 300 i partecipanti agli esercizi spirituali diAc a confermare l’importanza dell’iniziativa per la vita dell’associazione e della Chiesa

Nuovi orizzonti di speranza

Azione cattolicadei Ragazzi

Festa degli incontri1° maggio, dalle ore 9.30

Sant’Antonio in Mercadello

fratel Lino

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1715 aprile '12

CANTINA DI S. CROCE Soc. Agr. Coop. ( a soli 300 mt. dal casello autostradale di Carpi )

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Chi è chiamato al servizio del bene comune deve ritrovareil senso del proprio dovere vivendo in pienezza la fede in Dio

Giustizia e onestà

Il

Nel momento di preghierache si è tenuto il 27 marzoin Seminario, monsignorFrancesco Cavina haincontrato per la primavolta in forma ufficiale lepersone impegnate inambito politico, ammini-strativo e sociale.Una riflessione, quellaproposta dal Vescovo diCarpi e che pubblichiamointegralmente, che risultaparticolarmente provocato-ria rispetto alle vicendetristi di certe degenerazionidella politica italiana ormaiquotidianamente all’atten-zione della cronaca.

cristiano a vivere le esigenzedella giustizia nella propriavita personale, professionalee sociale, a difendere coloroche, più deboli, non possonofare valere i loro diritti. I la-menti sterili non appartengo-no al discepolo di Gesù. IlSignore, invece di lamenteleinutili, chiede che ripariamole ingiustizie che ogni giornosi commettono nel mondo,cominciando da quelle chesono alla nostra portata, làdove si svolge la nostra vita:la madre di famiglia nella suacasa e con le persone che co-nosce; l’imprenditore nell’im-presa, il politico nei luoghidella politica.La vera soluzione per instau-rare e promuovere la giusti-zia a tutti i livelli si trova nelcuore di ogni uomo, lì dove siconcepiscono tutte le ingiu-stizie esistenti, ma dove èanche possibile correggere emigliorare tutte le relazioniumane. “Negando o tentandodi negare Dio, suo principio esuo fine, l’uomo altera pro-fondamente il suo ordine edequilibrio interiore, quellodella società e anche quellodella creazione visibile. E’ inconnessione con il peccatoche la Scrittura considera l’in-

sieme delle calamità che op-primono l’uomo nel suo es-sere individuale e sociale”(CdF, Istr. Libertà cristianae liberazione, 22 marzo 1986).Per questo il piano di vita diogni cristiano, compreso quel-lo impegnato in politica, è divivere in pienezza la propriafede. E questo comporta diriconoscere nella nostra vitail primato di Dio e il primatodella sequela a Cristo “lucedel mondo”. Egli ha detto:“Chi cammina dietro a menon cammina nelle tenebre(Gv. 8.12). E’ la fede che ci fa

conoscere il valore vero dellapersona e la carità ci induce acomportarci con gli altri conpiù generosità di quanto ri-chiederebbe la stretta giusti-zia, perché in loro vediamofigli di Dio. Cristo stesso checi dice: “Ogni volta che avetefatto queste cose a uno solo diquesti miei fratelli più picco-li, l’avete fatto a me”.Il secondo impegno è quellodi restaurare in noi il sensodel dovere, cioè il concettodel bene e del male, dell’one-stà e del peccato. Nella nostrasocietà prevale il senso deldiritto individuale e della no-stra indiscriminata libertà cheporta a dimenticare il benecomune. Sebbene mai comeoggi si parli di cambiare ilvolto della società, di giusti-zia verso il prossimo, di ordi-

ne civile, di aiuto ai più disa-giati. E così succede che laconvivenza civile diventa unalotta, in cui l’egoismo indivi-duale o di gruppo prevale suldiritto altrui e sull’amore aquanti ci sono fratelli.Il bene comune è compostoda più beni: beni materiali,istruzione, istituzionali, casabeni morali e spirituali, que-sti ultimi superiori a cui i pri-mi vanno subordinati.L’esclusione della religionedall’ambito pubblico, comedel resto il fondamentalismoreligioso, impoverisce la so-cietà di motivazioni e la poli-tica assume il volto oppri-mente ed aggressivo impove-risce la politica.

+ Francesco Cavina,vescovo

Al via un ciclo di incontri per i giovani,sull’impegno politico e sociale

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Vita della Chiesa

Tre appuntamenti, un obietti-vo: appassionare i giovani allapolitica. Missione impossibi-le? Alcuni ragazzi, affiancatidalla Pastorale Giovanile edalla Pastorale Sociale e delLavoro, ci credono e si stan-no spendendo per questo.Suscitare interesse, scoprirel’importanza della vocazio-ne politica per un cristiano,stimolare l’impegno in que-sto campo sono i principaliscopi che animano questa ini-ziativa rivolta ai ragazzi sot-to i 25 anni.Attraverso la testimonianzadi alcune figure chiave dellanostra politica, seguendo al-cuni spunti di riflessione edialogando a gruppi si ap-profondiranno la dimensio-ne vocazionale e spiritualedell’impegno politico, lo sti-le e le modalità del viveretale impegno e i contenuti ele tematiche che locontraddistinguono.Un percorso composto da treincontri, oltre ad assicurareuna continuità, rende possi-bile un maggiore approfon-dimento delle tematiche trat-tate, permette di immergersipiù a fondo nella complessarealtà politica ma soprattuttolascia ampio spazio di dialo-

go, condivisione e ascolto.Il ruolo principale lo svolge-ranno infatti i ragazzi che,partecipando attivamente, cre-eranno insieme gli incontri.Si parte con il primo incontroil 18 aprile (ore 18.30 al-l’Eden), dove, attraverso latestimonianza radicale del“Sindaco Santo” Giorgio LaPira, si rifletterà sulla visio-ne della città, con un occhioparticolare ai problemi odiernilegati alla povertà e alla di-

soccupazione, temi fondamen-tali della politica, che La Piraha saputo affrontare concre-tamente in modo esemplare.Sua è una visione radicaledella città: “La città è unaunità organica che presentaai suoi membri presenti e fu-turi tutti gli elementi essen-ziali per il sereno sviluppodella loro vita: la strutturastessa urbanistica è fatta peruna finalità profondamenteumana e cristiana: stabilire,

cementare, accrescere, fra imembri della città, una co-munione fraterna di vita”.Seguiranno altri due incontri,il 9 e il 23 maggio, dove ildiscorso continuerà, affrontan-do altri aspetti relativi all’im-pegno politico, sempre favo-rendo il confronto tra i parte-cipanti e con l’aiuto di esperti.Vi aspettiamo tutti (under 25ovviamente!) il 18 aprile perpartire insieme…

Marco Reguzzoni

“La vera soluzioneper instaurare e promuo-

vere la giustizia a tuttii livelli si trova nel cuore

di ogni uomo”

brano di vangelo delricco e del poveroLazzaro ci porta a ri-

flettere sulla giustizia. Nelcuore di ogni uomo c’è “famee sete di giustizia”. Tutta lapredicazione di Gesù costitu-isce un appello alla giustiziae alla misericordia. Cristo stes-so condanna i farisei che “di-vorano le case delle vedove eostentano di fare lunghe pre-ghiere”. Ma le parole più durele troviamo in San Giacomo:“Le vostre ricchezze sono im-putridite... Ecco il salario davoi defraudato ai lavoratoriche hanno mietuto le vostreterre grida; e le proteste deimietitori sono giunte alle orec-chie del Signore degli eserci-ti”.La Chiesa, fedele al mandatodel suo Signore, sollecita il

Acli di ModenaAntonio Galli Pesenticonfermato alla presidenza

Antonio Galli Pesenti è sta-to riconfermato presidente pro-vinciale delle ACLI di Mode-na dal Consiglio Provincialeriunitosi il 28 marzo scorso.Per Pesentisi tratta dels e c o n d omandato,nei proget-ti per il fu-turo delnuovo pre-sidente c’èl’impegnodi rafforza-re la pro-pria attivi-tà di forma-zione, intesa come formazio-ne sociale che mette al centrola persona e le sue virtù uma-ne. La nuova presidenza pro-vinciale delle Acli è compo-sta oltre che dal Presidentedai due vice presidenti, Giu-seppe Mulas e MassimoTonelli.

Antonio GalliPesenti

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18 15 aprile '12

Sabato 21 aprile dalle ore 15 a Carpi la 15° Giornata diocesana dei Cresimandi

Camminate secondo lo Spirito!

Circolo Anspi MarioGasparini Casari

Sant’Antonio in Mercadello

Pellegrinaggi/gite 2012

Mercoledì 25 aprilePisa

Partenza ore 6 davanti alla chiesa e rientro in serata.Numero minimo partecipanti: 30 persone.

E’ richiesta la tessera Anspi (costo 8 euro)Prezzo: 65 euro. Iscrizioni entro lunedì 16 aprile presso

Giovanna Mantovani tel. 059 674178, cell. 348 1939737;Sandra Gasparini tel. 059 674233; Anna Maria Cavazza tel.

059 674195.

Una lacrimaper i defunti evapora,un fiore sulla tombaappassisce,una preghiera, invece,arriva fino al cuoredell’Altissimo.

Sant’Agostino

10º ANNIVERSARIO9-4-2002 9-4-2012

Laura Venturini

Coloro che amiamoe che abbiamo perduto,non sono più dov’eranoma ovunque noi siamo.

Sant’Agostino

La Santa Messa in suffragiosarà celebrata venerdì 20aprile alle ore 18.30 nella

chiesa di San Nicolò

3° ANNIVERSARIO18-4-2009 18-4-2012

Leonardo Perfetti

Ogni uomo sempliceporta in cuore un sogno

con amore ed umiltà

La Santa Messa di suffragiosarà celebrata nella chiesa

parrocchiale di Fananosabato 21 aprile

alle ore 18.

La

Parrocchiadella Cattedrale

Pellegrinaggio al santua-rio di Boccadirio

Parco di Monte Sole aMarzabotto

e abbazia di Monteveglio

Domenica 22 Aprile

PROGRAMMA- Ore 8.00 partenza in pullman dal Sagrato della Catte-

drale di Carpi.- Ore 10.00 arrivo previsto al Santuario di Boccadirio.- Ore 11.00 S.Messa.- Ore 13.00 pranzo al sacco.- Ore 14.30 partenza per il Parco di Monte Sole a

Marzabotto e a seguire Monteveglio per visita dell’Ab-bazia e recita dei Vespri.

- Ore 18.30 rientro verso Carpi con arrivo previsto per leore 20.00.

Quota individuale di partecipazione: Euro 25,00.Info: 348/2566001 rif. Pasquale Cortese

Vita della Chiesa

Dal 21 al 29aprile aMirandolaSettimanavocazionalediocesana

Domenica 29 aprile si cele-bra la 49ª Giornata mondialedi preghiera per le vocazioniche ha come tema, indicatoda Benedetto XVI, “Le voca-zioni dono della carità di Dio”(Deus caritas est, n.17). Inconcomitanza si tiene dal 21al 29 aprile la Settimanavocazionale diocesana accoltaquest’anno dalla parrocchiadi Mirandola. Promossa dalServizio diocesano vocazio-ni, l’iniziativa è stata istituitagià da alcuni anni allo scopodi offrire alla comunitàdiocesana un’occasione fortedi preghiera per le vocazioni,in particolare quelle di spe-ciale consacrazione. Sonoprevisti vari appuntamenti dipreghiera e di incontro, rivol-ti specialmente, ma non solo,ai gruppi giovanili parrocchia-li. Il servizio sul prossimonumero di Notizie.

UFFICIO CATECHISTICO DIOCESANO

Settore Apostolato Biblico

DIOCESI DI CARPI

L’annuncio del Risorto nel racconto

secondo Marcodi

padre Franco De CarloCarmelitano, docente

Teologica Teresianum di Roma

“Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?”

Mc. 16,3 Giovedì 19 Aprileore 20.45

Chiesa di S. IgnazioCorso M.Fanti 44 - Carpi

Fulvio Ferrarini

Giornata deiCresimandi è diventa-ta momento ormai ir-

rinunciabile della vitadiocesana. E’ l’appuntamentoche, da 15 anni, vede oltre500 ragazzi riunirsi attornoal Vescovo per gridare congioia la volontà di mantene-re fede alle loro promessebattesimali. Quelle promes-se che, nel corso dell’anno,si apprestano a rinnovare conil Sacramento dellaConfermazione.Il tema di questo quindicesimoincontro prende spunto dallelinee pastorali 2011-2012 edè in piena sintonia con l’im-pegno dei giovani cresimandi:“Vivere i doni dello SpiritoSanto, accogliendo e realiz-zando i suoi frutti”.Il messaggio/slogan dellagiornata saranno proprio leparole di San Paolo “Cam-minate secondo lo Spirito”(Gal 5,16).L’ambientazione, le attivitàe i giochi, che coinvolgeran-no per circa due ore i ragazzi,evocheranno i “frutti dello

Santa Chiara a Carpi. Nellaseconda parte dell’incontro,il vescovo monsignor Fran-cesco Cavina riceverà in Cat-tedrale il caloroso e festosoabbraccio di oltre mezzo mi-gliaio di ragazzi e catechisti.Rilancerà loro il messaggiodella giornata e, prima dellapreghiera di benedizione, con-segnerà a ciascuno il simbo-lo a ricordo della giornata.

Spirito” così come sono elen-cati nella lettera ai Galati (Gal5,22): “Il frutto dello Spiritoinvece è amore, gioia, pace,magnanimità, benevolenza,bontà, fedeltà, mitezza, do-minio di sé”. Si ripercorreràcosì, gioiosamente, il Cam-mino secondo lo Spirito…Sarà poi reso visibile ed espli-cito l’impegno dei cresimandia “diventare testimoni entu-siasti attingendo forza dallo

Spirito Santo”: i ragazzi, pro-venienti dalle diverse parroc-chie della Diocesi, recheran-no tante “fiammelle” con scrit-ti gli impegni e le preghiereche hanno accompagnato illoro periodo di preparazionealla Cresima.Questa simbolica “discesa difiammelle” farà da contornoscenografico alle attività edai giochi che si terranno neicortili dell’Oratorio di via

Page 19: SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI 15.pdf · mozione del Sostentamento alla Chiesa Cattolica, il viag-gio dal 26 al 30 marzo che li ha portati a conoscere le ope-re recentemente realizzate

1915 aprile '12

Benedetta Bellocchio

Soliera, “Accanto” è uncentro polivalente, masoprattutto è un gruppo

di persone; si rivolge a tutti idisabili con l’intento di offriremomenti di svago e diverti-mento per coloro che voglionoaderire. “Accanto” ai diversa-mente abili tanti volontari, pre-valentemente giovani, sirelazionano con loro come ungruppo di amici; stare “accan-to”, creare momenti di incon-tro è dunque l’obiettivo ed èper questo che Giorgia Rossiche oltre a farne parte è

educatrice al Nido Paul Harrisdella scuola Sacro Cuore diCarpi, ha pensato bene di unireil mondo dei bambini e dellascuola, con il mondo delladisabilità, per sensibilizzare gliuni e gli altri, anzi gli uni aglialtri. Ne è nato un momentodivertente, la narrazione dellastoria del coniglietto Rikki –anche lui, in fondo, “diversa-mente abile” – fatta attraversopersonaggi animati dai ragazzidisabili e dai volontari. Affa-scinati i bambini e, soprattut-to, entusiasti di ricevere in donola storia del coniglietto da ri-leggere insieme e un gioco del-

per ragazzi con disabilità e se-rate ludico-ricreative per lagestione del tempo libero incollaborazione con numerosivolontari. Che sia realizzarepiccoli oggetti, imparare a scri-vere e leggere, rapportarsi congli altri, organizzare piccoleuscite per il paese o al mercato,o in piscina, “l’Accanto – spie-ga Giorgia Rossi – rappresentain fondo la semplice voglia distare insieme e trascorreremomenti felici. Un luogo dovenon esistono belli e brutti, altie bassi, giovani e vecchi, esu-beranti e introversi. Un luogofatto semplicemente di perso-ne che stanno bene in compa-gnia piuttosto che in casa dasoli, un’occasione per stareinsieme e dire ciò che si pensa,dare libero sfogo ai propri ta-lenti o passare semplicementequalche ora a fare due chiac-chiere in amicizia”. Grazie aquesto centro sempre funzio-nante, insomma, i ragazzi e leloro famiglie non sono più sole,perché c’è sempre qualcunoAccanto a loro.

I volontari e i ragazzi del centro solierese al Sacro Cuoreper incontrare i bimbi del Nido

La bellezza di essere… Accanto

Parrocchia di Cortilee San Martino Secchia

Circolo Anspi “Perla” di Cortile

29 aprile-1 maggio:San Giovanni Rotondo

e Isole Tremiti

2 giugno: Padova – Basilicadi Sant’Antonio

20-21 ottobre: AssisiPrenotazioni:

tel. 059 662639 (dalle 20 alle 23)

Parrocchia di Cortilee San Martino Secchia

16-20 aprilePellegrinaggio a Medjugorje

(in pullman)Quota: 280 euro (bambini fino a 12

anni 140 euro).Informazioni e prenotazioni:

parrocchia tel. 059 662714 (orarid’ufficio) oppure cell. 366 9711225

Dal 28 aprile al 2 maggio:pellegrini a Medjugorie

Con la parrocchia del Corpus Domini

La parrocchia del Corpus Domi-ni intraprende ogni anno un pel-legrinaggio nei luoghi dedicati aMaria e dove la sua presenzarichiama nella fede e nella pre-ghiera tanti credenti. Dopo il

pellegrinaggio a Lourdes del giugno 2011, quest’anno lameta sarà Medjugorie. Saranno giorni dedicati interamen-te alla preghiera “per conoscere Maria, per imparare aripetere il suo sì nella nostra vita”. I pellegrini sarannoaccompagnati dal parroco. Ecco alcune informazioni: par-tenza in autobus sabato 28 aprile dalla parrocchia delCorpus Domini. Il pellegrinaggio prevede 4 notti e tregiorni pieni a Medjugorie. Ritorno con partenza nellaprima mattina del 2 maggio. Costo complessivo 350 euro.Sono disponibili ancora alcuni posti. Informazioni e iscri-zioni presso la parrocchia, tel. 059/690425.

Gruppo Genitori Figlicon Handicap Onlus

Soliera-via Marconi 405-411, 41019 Soliera(MO)Tel/Fax: 059/561997 -CF:90013660361 - sito

web: www.ggfch.it -email:[email protected]

l’oca realizzato dai ragazzi diAccanto.“Un’esperienza bella che i bam-bini hanno accolto con curiosi-tà e disponibilità – ha com-mentato Margherita Dotti, tatadi una delle due sezioni – edunque sicuramente da ripete-re. È interessante inoltre cheuna di noi abbia potuto portaredentro la scuola in cui lavoraun’altra parte della sua vita. Èstata fonte di arricchimento nonsolo per i bimbi ma per noieducatrici”.Il centro polivalente Accanto èil fulcro di tutte le attività lega-te al Gruppo Genitori Figli conHandicap nato nel 1986 da al-cuni genitori che, accomunatidal fatto di avere figli condisabilità, sentivano la neces-sità di unirsi e di presentarsicome associazione per portareavanti le proprie battaglie suidiritti dei propri figli. Nel 2006il gruppo dà vita al centro chepropone percorsi laboratorialimirati, mattino e pomeriggio,

Vita della Chiesa

Cena di beneficienzaSabato 14 aprile, ore

20.30, presso la parroc-chia di Cortile (aperitivo,

due primi, un secondo,due contorni, dolci, caffè,

amari: 20 euro).Per prenotazioni:tel 339 8763900

o 059 566799

La Caritas di Cortile a sostegno di un progetto in RomaniaAiutiamo a costruire una casaDa alcuni anni la Caritas parrocchiale di Cortile ha attivo unprogetto in Romania. Grazie alla sensibilità e all’esperienzadi un magnifico parrocchiano, Aldo Filippini, sono partiti iprimi aiuti a quella popolazione. In tanti gli domandarono:perché in Romania? Abbiamo molto bisogno anche qua. Si fatantissimo anche qua, la Caritas aiuta tutti quelli che incontrasul suo territorio, ma quando si vedono realtà bisognose ilSignore ci chiama, ci spinge ad andare, anche se lontano.Viaggiando per lavoro Aldo ha incontrato realtà indescrivibili,al limite dell’umanità: case distrutte, bambini svestiti, abita-zioni sovraffollate, animali e uomini che condividevano glistessi ambienti. Viaggio dopo viaggio, il suo camper hainiziato a riempirsi sempre più di alimenti e strumenti diprima necessità che i generosi parrocchiani donavano allefamiglie rumene per permettere loro di condurre una vita unpo’ più dignitosa. Insieme ad indumenti, mobilio, giochi ealimenti il camper per la Romania ha ospitato anche diversivolontari. Cortilesi di buonavolontà si sono offerti per ac-compagnare Aldo: sono torna-ti arricchiti dall’esperienza, piùforti nella fede e nella speran-za.Grazie all’aiuto della parroc-chia la Caritas di Cortile è giàriuscita a costruire una casaper un nucleo familiare cheviveva in una “grotta”. Allafine del 2011 è partito il pro-getto “Insieme aiutiamo acostrui-re una casa” che prevede la raccolta fondi attraversoalcune cene di beneficienza. La prossima cena sarà l’ultimae servirà per completare il progetto. In questo caso si aiuteràuna coppia di genitori a cui sono stati tolti due bimbi a causadell’alloggio inagibile. Il nostro intento è sistemare la lorocasa per riunire così quella famiglia. A maggio alcuni volon-tari andranno in Romania per realizzare concretamente lacostruzione dell’edificio e seguire direttamente i lavori.

A

Giorgia Rossi

Promuovono la collettivadi due ARTISTI

Tamidi’sMauro Vincenzi

Oto Covotta PittoreFotografo

Tamidi’sMauro Vincenzi

Oto Covotta PittoreFotografo

Sala Fondazione Cassa di Risparmio

Inaugurazione esposizioneSabato 14 Aprile 2012 ore 17

la mostra rimarrà aperta fino al 29 Aprile

orari di apertura: mattino:10-12,30

pomeriggio:16-19,30

Arte in Movimento Arte inMovimento

C.so Cabassi,4 - Carpi (Mo)

Colonna sonora dell'evento composta

in esclusiva da KeyNoise

Colonna sonora dell'evento composta

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Invito

«IL RACCONTO DELLA VITA»

GUIDA ALLA MOSTRA:

«Il Racconto della Vita»

Con il patrocinio

CITTÀ DI CARPI

Parrocchiadi San Nicolò - Carpi

PELLEGRINAGGIOin VALDARNO

SABATO 19 MAGGIO

Santuario di S. MARIA(Figline V.)

Santuario di S. MARIADELLE GRAZIE

e Centro Storicodi S. Giovanni V.

SANTA MARIA NUOVA di Terranuova BraccioliniCERTOSA di FIRENZE

Quota viaggio e ingressi 30 euroProgramma dettagliato in parrocchia

Tel. 059/685310

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20 15 aprile '12

A Soliera inaugurato il Social Bar di Eortè per ridare vita al centrostorico e agli ambienti parrocchiali

Luogo di relazionibbiamo bisogno di re-lazioni autentiche an-che in questa piazza e

questo luogo di aggregazionepuò svolgere un ruolo fonda-mentale”. Il sindaco Giusep-pe Schena coglie in pieno ilsenso dell’inaugurazione, av-venuta sabato 31 marzo, delSocial Bar gestito dalla coo-perativa Eortè a Soliera, fruttodella positiva sinergia con laparrocchia. Don AntonioManfredini, parroco di Soliera,ha messo in evidenza lo sforzonotevole della comunitàsolierese per ridare vita ad unpezzo di centro storico: unaristrutturazione che ha portatoalla creazione di tre alloggi eal rinnovamento dei locali delvecchio circolo parrocchiale.E’ toccato al presidente di Eortè,Federico Tusberti, rimarca-re il valore di questa collabo-razione con la parrocchia e ladimensione sociale dell’inizia-tiva proprio in un tempo dicrisi economica. D’altra partetutta l’attività della cooperati-va è orientata su questo obiet-tivo: creare lavoro a condizio-ni eque, valorizzando le rela-zioni tra persone all’insegnadi uno stile di vita sobrio eattento a chi è più in difficoltà.Tanti amici e cittadini sonointervenuti all’inaugurazionedel locale e gli abituali avventorimolto felici di questa nuovainiezione di vitalità per il lorocircolo. A gestire il bar alcuniprofessionisti affiancati da ungruppo di volontari pronti aservire ottime colazioni, me-rende, pranzi rapidi e a consi-gliare acquisti intelligenti diprodotti biologici e del com-mercio equo e solidale.“Desidero ringraziare – ha di-chiarato Federico Tusberti –tutti coloro che in questi mesihanno messo a disposizionetempo e competenze per con-

Il 23 aprile alle 21 all’Auditorium San Rocco incontroorganizzato dai Lions Club di Carpi con Luigi Abete

Quale futuro per l’imprenditoria giovanileL’attenzione del Lions Host verso igiovani esiste da anni e, nel tempo, haassunto un ruolo sempre più impor-tante all’interno del club. Aprile, poi,è un mese particolare: ci sono le ini-ziative dei premi di studio La faretra e,quest’anno, c’è un momento partico-lare dedicato ai ragazzi.“Come ogni anno ad aprile - spiega ilpresidente del Lions Host GiampieroDe Giacomi - il Multidistretto 108tbcelebra il Lions day durante il qualetutti i club italiani sono impegnaticontemporaneamente a concretizzareuno dei loro scopi costitutivi: contribuire allo sviluppo sociale,civile e culturale della comunità.Quest’anno i Lions della nostracittà – Host. Albero Pio, Leo - ritengono di assolvere questocompito offrendo ai giovani e a tutta la cittadinanza la possibilitàdi approfondire la loro conoscenza sulle problematiche riguar-danti l’imprenditoria giovanile. Siamo consapevoli dell’impor-tanza del tema, e non solo per i giovani– precisa De Giacomi -; la valenza èindubbiamente sul domani ma anchesull’oggi, non si può prescindere daigiovani se vogliamo avere un futuro”.“E’ importante rinvigorire la fiduciadei giovani nel futuro – spiega Gio-vanni Gambino che, assieme al pre-sidente De Giacomi, sta organizzandole varie iniziative rivolte ai ragazzi -;occorre dare loro mezzi per esprimerele loro potenzialità e questa la dobbia-mo avvertire come un’esigenza di tut-ti, dell’intera società. Investire sui gio-vani è il solo modo di comportarsi senon vogliamo che il nostro Paeseinvolva verso un arretramento civile,sociale, culturale ed economico”.“Ci abbiamo pensato parecchio – ri-corda Giampiero De Giacomi -, l’in-tento era discutere sulle prospettive dell’imprenditoria giovani-le, anche alla luce dei recenti incentivi previsti dall’attualegoverno, così, dopo aver riflettuto su cosa e con chi organizzarel’incontro, abbiamo optato per il tema “L’imprenditoria giova-nile. E’ possibile credere in un futuro migliore?”, domanda a cuitenteranno di dare una risposta il nostro ospite, Luigi Abete,intervistato da Anna Ardizzone Magi, già governatore Lions,una professoressa molto preparata e attentissima al mondogiovanile. Il nome di Abete è stato un’idea del nostro socioGiovanni Arletti, è stato lui a fare da tramite per avere unpersonaggio di questo calibro, un personaggio che, tra l’altro,rifiuta le ospitate nei vari talk show e che per questo, per noi, èancora più importante avere. La sua esperienza, il suo carismafaranno sì che sarà una serata da ricordare. E, ne siamo certi, ciaiuterà a formulare ipotesi e a dare risposte a quello che è uno deitemi più inquietanti di questi nostri giorni: quale futuro per inostri ragazzi?”. Ci sarà un futuro, bisogna che ci sia, se gliadulti si fanno carico della questione sarà più semplice darcelo.I Lions ci stanno provando, e già questo è un bene prezioso.

A.B.

Cultura e Società

sentire l’apertura di questanuova attività. Un primo gra-zie va al parroco don Antonioche ci ha sempre incoraggiatoe stimolato insieme ai referentidella parrocchia. Un grazie spe-ciale all’architetto Luca Pignattiche si è speso volontariamen-te senza risparmiarsi”.

C’è anche il Social ShoppingLa cooperativa Eortè gestisceanche il Social Shopping inCorso Fanti a Carpi dove pro-pone abiti di qualità a prezziassai convenienti. All’internodel negozio vengono ospitateanche opere d’arte grazie allasensibilità e disponibilità diun artista carpigiano, MarcoLugli, che ha ideato il proget-to Arte a Eortè: da alcuni gior-ni Cristina Iotti, artista di famainternazionale, ha consegnatouna sua opera che si unisce aquelle già presenti al SocialShopping. Sempre nell’ambi-to del settore moda sono parti-ti nel mese di marzo due corsidi formazione presso la Fon-dazione Casa Regina della Fa-miglia a Villanova.Un primo corso formativo dibase per “Tecniche di confe-zione capi di abbigliamentodonna” (lavorazione artigia-nale e semindustriale). Novele partecipanti, di cui tre pro-vengono dell’ Agape di Mam-ma Nina di Carpi. Un secondocorso di perfezionamento connove partecipanti di cui quat-tro dal corso precedente. I cor-si si concluderanno a fine set-tembre con esame finale, alle-stimento mostra e festa con-clusiva, le allieve sono segui-te da sei volontari per l’orga-nizzazione, la direzione e l’in-segnamento dei corsi.

L.L.

Info: Eorté societàcooperativa sociale.

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Giampiero De Giacomi

Luigi Abete

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no o modello F24 e, se necessario, predisposizione delladichiarazione ICI

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2115 aprile '12

Parrocchia di Fossadi Concordia

Concerto delleCorali diocesane

nel 250°anniversario

della traslazione diSan Massimo

martire (1762-2012)

Sabato 14 aprileore 21

PartecipanoSchola CantorumRegina Nivis di

Quartirolo, CoraleGiovanni Pierluigi DaPalestrina di Carpi,

Corale SimonaAndreoli di Rovereto

s/S e ScholaCantorum della

Cattedrale di Carpi

APPUNTAMENTI

OPERETTA MIA DILETTASabato 14 aprileSan Possidonio – Teatro VariniAlle 21 debutta il gruppo Operetta mia diletta attraverso una interazionedi alcune parti recitate e balletti, nelle più celebri arie che spazianodall’operetta ai musical famosi. Il progetto, in collaborazione con ilCircolo Anspi, scaturisce da un’idea di Paola Occhi che ne cura la regia.Tra il cast, composto da oltre 20 persone provenienti da esperienzediverse e diretti per la parte musicale da Lucio Diegoli, alcuni componen-ti della scuola di ballo Arkadia di San Felice che eseguono i balletti.

RITORNO ALLO SWINGMercoledì 18 aprileCarpi – Auditorium San RoccoNell’ambito della rassegna di spettacoli “Una serata in San Rocco”, offertidalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, alle 21 il concerto dellaswing band CopaRoom. Ripercorrendo le più celebri canzoni dello swingitaliano ed internazionale, sei artisti offrono uno spettacolo dall’atmosferaanni cinquanta, rivisitata in chiave moderna e con grande originalità.Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti. Info: tel. 347 3263971(lunedì, mercoledì, venerdì, ore 10-12); [email protected]

SUGGESTIONI DAL RINASCIMENTOSabato 21 aprileCarpi – Auditorium San RoccoAlle ore 16 inaugura la mostra di abiti rinascimentali organizzata dalla SanRocco srl in collaborazione con l’istituto Vallauri di Carpi, l’UniversitàMario Gasparini Casari, l’Associazione Dama Vivente di Castelvetro e lapartecipazione della Cna sede territoriale di Carpi. Il programma prevedeuna relazione di Anna Maria Ori sulla storia delle famiglie Pio e Pico cuiseguirà l’intervento di Giovanna Lazzi, direttrice della BibliotecaRiccardiana di Firenze su “L’abito fa la donna: la moda del rinascimento”.

Cultura e Spettacoli

L’ANGOLO DI ALBERTO

Proseguono le iniziative a Fossadi Concordia per celebrare il 250°anniversario della traslazione delcorpo di San Massimo martire.Come già anticipato da Notizie,sabato 14 aprile alle 21 la chiesaparrocchiale ospiterà il concer-to di quattro corali fra le più notee attive nella diocesi di Carpi.La Schola Cantorum ReginaNivis di Quartirolo, la CoraleGiovanni Pierluigi Da Palestrinae la Schola Cantorum della Cat-tedrale, entrambe di Carpi, e laCorale Simona Andreoli diRovereto sulla Secchia propor-ranno alcune fra le più suggesti-ve pagine del loro repertoriomusicale. L’intento, come spie-gano i membri del comitato or-ganizzatore, è duplice: da unaparte favorire una reciproca co-noscenza fra la comunità localee le corali e dall’altra offrire lapossibilità di “fare comunità”,vivendo insieme un momento dimeditazione reso più coinvol-gente proprio dai canti. Tuttisono dunque invitati a parteci-pare alla serata.

A RomaUn altro significativo appunta-mento nel calendario del 250°sarà il pellegrinaggio a Romadal 28 aprile al 1° maggio. Ini-ziativa che cade a 50 anni daquella analoga organizzata dal-l’allora parroco, l’indimenticatodon Antonio Siena nel 1962,200° anniversario dellatraslazione di San Massimo. Numerose sono le adesioni alpellegrinaggio del 250° – con l’organizzazione di unsecondo pullman – che vivrà come tappa centrale la visitaalle catacombe di Santa Priscilla, dove fu esumato il corpodi San Massimo. Qui è previsto un momento di preghieracon la recita del celebre Inno ai Santi martiri, a suggellareil legame che unisce la comunità fossese a Roma.

V.P.

Le corali diocesane in concerto a Fossa

Armonia di vociROMANZO DI UNA STRAGEdi Marco Tullio GiordanaCon V.Mastrandrea, P.Favino,F.Gifuni (Drammatico, Italia,2012, 129’)

La strage cui fa riferimento il tito-lo è quella di Piazza Fontana aMilano quando il 12 dicembre1969 un’esplosione causò la mor-te di 14 persone dando così inizioalla cosiddetta “strategia della ten-sione”, culminata una decina d’an-ni dopo con la morte dell’onore-vole Moro. Una strage che pur-troppo non ha avuto colpevolinonostante i lunghi processi. Que-sto ha reso ancor più delicato ilcompito che Marco TullioGiordana si è dato: ricostruire unmomento storico, le tensioni, ledinamiche, le reazioni delle partiin causa e le logiche conseguen-ze.Ricostruire una storia su cui pocoo niente si sa, è impresa ardua e lescelte fatte con coraggio dal regi-sta hanno lasciato spazio a criti-che ed osservazioni che analististorici hanno messo in evidenza.Lasciando a chi di competenzal’analisi storica (a questo propo-sito si susseguono sui quotidianicritiche ed elogi alla pellicola),mi limito ad alcune osservazionida spettatore. Ottima mi è sem-brata la ricostruzione scenografica,buona l’interpretazione del cast.Ho apprezzato la scelta fatta daGiordana di non optare per unascelta ideologica “fra le due par-ti”, evitando di contrapporre Giu-seppe Pinelli (l’anarchico tragi-camente morto durante un inter-rogatorio all’indomani della stra-ge) e il Commissario LuigiCalabresi (incaricato delle inda-gini, in seguito assassinato dopouna feroce campagna d’odio sca-tenata dal Movimento di LottaContinua). I due paiono delle vit-time di un piano composto daodio ideologico e deviazione diesponenti dello Stato.Un film che creerà ancora dibatti-to, un film che potrebbe aiutare ipiù giovani a capire qualcosa dipiù di quella tragica esperienzadella nostra Repubblica.

stefano vecchi

Anche quest’anno la Corale Giovanni Pierluigi da Palestrina non è mancata al consuetoappuntamento del Sabato Santo, ormai una tradizione più che centenaria per la Diocesidi Carpi, con l’esecuzione della composizione conosciuta col nome de La Desolazionedi Maria Santissima del compositore carpigiano Giuseppe Savani.Ad arricchire il pomeriggio musicale nella chiesa di San Nicolò sono stati i brani vocali,scelti con cura dal direttore della Corale Andrea Beltrami, eseguiti dal soprano DanielaZerbinati e dal baritono Donato Di Gioia, preceduti da un concerto in la maggiore persoli archi di Antonio Vivaldi.All’edizione di quest’anno è stato presente, ovviamente per la prima volta, il nuovovescovo monsignor Francesco Cavina il quale, nelle brevi parole con cui ha conclusol’incontro, ha apprezzato molto sia la corale sia gli strumentisti, sottolineando che ilcanto, se fatto con sentimento, tocca il cuore di ogni uomo e rappresenta la forma piùsublime di preghiera.

e.t.i.

SETTIMANADELLA

CULTURADa sabato 14

a domenica 22 aprileCarpi

Palazzo dei Pio

Nella Settimana della Cultura iMusei di Palazzo Pio in collaborazione con il Ministero per i Beni e le AttivitàCulturali propongono un ricco programma con visite guidate, approfondimenti,narrazioni per ragazzi. Dal 14 al 22 aprile, ore 10-13 e 15-19, ingresso gratuito

ai Musei di Palazzo Pio il giovedì, sabato, domenica e festivi (martedì, mercole-dì e venerdì su richiesta). Sabato 14 e domenica 15 aprile, ore 16, 17 e 18, visiteguidate al Torrione degli Spagnoli. Sabato 21 aprile, ore 21-24, apertura seralestraordinaria. Info: tel. 059 649955 - [email protected]. Il programma com-

pleto su www.carpidiem.it. A pagina 15 le iniziative a Mirandola.

Centro commercialeIl Borgogioioso

BeatlemaniaGiovedì 12 aprile, a partiredalle 18.30, Beppe Carlettidei Nomadi che, accompa-gnato dal curatore MassimoMasini, sarà protagonista diuna visita guidata dell’espo-sizione.Sempre il 12 aprile a partiredalle 21 Beppe Carletti inter-verrà alla serata pressol’auditorium della BibliotecaLoria di Carpi sul tema “DaiBeatles al beat modenese” nelcorso della quale MassimoMasini presenterà la sua ulti-ma fatica “Avanzi di balera”.Domenica 15 aprile prose-guirà la rassegna di appunta-menti musicali con l’esibi-zione alle 17 presso la foodcourt del Borgogioioso di unduo carpigiano strumentale, iWe want Beatles, compostoda Massimo Preti Napo eAlessandro Martinelli.

Grande partecipazione alla Desolata

Una preghiera sublime

Page 22: SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI 15.pdf · mozione del Sostentamento alla Chiesa Cattolica, il viag-gio dal 26 al 30 marzo che li ha portati a conoscere le ope-re recentemente realizzate

22 15 aprile '12 Agenda

DOMENICA 15PREGHIERA• Ore 15 – Carpi, Seminario vescovile

– Cammino di preghiera vocazionale

MERCOLEDI’ 18INCONTRI• Ore 10 – Carpi, Seminario vescovile

- Incontro della delegazione regiona-le Caritas. Sarà presente monsignorDouglas Regattieri, vescovo diCesena-Sarsina

GIOVEDI’ 19INCONTRI• Ore 9.30 – Carpi, Seminario vescovile

– Ritiro spirituale del clero• Ore 20.45 – Carpi, Sant’Ignazio –

L’annuncio del Risorto nel raccontosecondo Marco, interviene padreFranco De Carlo, docente alla Ponti-ficia Facoltà Teologica Teresianumdi Roma

SABATO 21Inizio Settimana vocazionale a MirandolaINCONTRI• Ore 15 – Carpi, Oratorio Eden –

Incontro diocesano cresimandi

DOMENICA 22GIORNATA PER L’UNIVERSITA’CATTOLICA DEL SACRO CUORE

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite da enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivioinformatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto dagliinteressati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento o di invio pacchi, anche per le proprie attività istituzionali, ivi compresela comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo) - Tel. 059/687068 – Fax 059/630238Redazione: [email protected]

Amministrazione: [email protected]à: [email protected] Grafica: [email protected]

CHIUSO IN REDAZIONE E IN TIPOGRAFIA IL MARTEDI’

Direttore Responsabile: Luigi LammaCoordinamento di Redazione: Annalisa Bonaretti – CoordinamentoArea Ecclesiale: Benedetta Bellocchio e Virginia Panzani – Redazio-ne: Eleonora Tirabassi (Mirandola – Concordia), Pietro Guerzoni,Saverio Catellani, Corrado Corradi - Fotografia: Fotostudioimmagini.Editore: Notizie soc. coop.Grafica e impaginazione: Compuservice sas - 059/684472

Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86 - C.C.P. n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanaledella Diocesi di Carpi - Stampa: Sel srl - Cremona - Autorizzazione Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90.La testata percepisce contributi statali diretti ex L. 7/8/1990 nr. 250.

Una copia 1,50(i.i) - Copie arretrate 3,00(i.i)ABBONAMENTO ORDINARIO 43,00 (i.i)

ABBONAMENTO SOSTENITORE 60,00 (i.i)BENEMERITO 100,00 (i.i)

UFFICIO MISSIONARIOTiene i contatti con tutti i missio-nari della Diocesi nei diversi Paesidel mondo e coinvolge la comuni-tà su progetti in loro sostegno.

Sede: Curia Vescovile;Recapiti: Tel e fax 059 689525.E-mail: [email protected]: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12,30 e ilmartedì dalle 15 alle 18.

UFFICIO PELLEGRINAGGIOrganizza e coordina i pellegri-naggi diocesani; consulenza alleparrocchie nell’organizzazione diviaggi; possibilità per privati diprenotare pellegrinaggi e viaggiautonomi; consultabili numero-se pubblicazioni.

Sede: Curia Vescovile; Recapiti: Tel e Fax 059652552, e-mail: [email protected]: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.

UFFICIO PER LA PASTORALE FAMILIAREProgetta momenti di riflessionespecifica sulle tematiche fami-liari più urgenti, creando occa-sioni e luoghi in cui sia possibileun confronto sui principali nodidella vita familiare

Sede: c/o Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 –Carpi. Tel e Fax 059 686048. e-mail:[email protected]

UFFICIO PER LA PASTORALE SOCIALE E DEL LAVORORealizza momenti di approfon-dimento e dialogo sulle principa-li tematiche della Dottrina socia-le della Chiesa, promuove in-contri con le realtà locali delmondo del lavoro.

Recapiti: Nicola Marino cell. 348 0161242e-mail: meryeghio@virgilio

UFFICIO PER L’EDUCAZIONE E LA SCUOLASi propone come punto di riferi-mento, coordinamento di soste-gno di iniziative e di formazionee aggiornamento rivolte a chi operanella scuola e nel mondo del-l’educazione. Tiene i contatti conle comunità parrocchiali con lescuole e con il territorio.

Sede e Recapiti: Curia VescovileOrario: lunedì dalle 9 alle 11; venerdì dalle 10alle 12 (o per appuntamento)

UFFICIO PER L’INSEGNAMENTODELLA RELIGIONE CATTOLICA

Cura la formazione degli inse-gnanti di religione, la loro distri-buzione nelle scuole e il lorocollegamento con l’Ufficio scuola.

Sede e Recapiti: Curia VescovileOrario: lunedì dalle 9 alle 11; venerdì dalle 10alle 12 (o per appuntamento)

UFFICIO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALISi occupa del coordinamento edella promozione dei mezzi dicomunicazione sociale. Mette adisposizione di tutte le parroc-chie e realtà ecclesiali un servi-zio di ufficio stampa e gli spazidel sito internet diocesano.

Sede: Via Loschi, 8 - Carpi. Tel 059 687068,Fax 059 630238. e-mail:[email protected]: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30.

CURIA VESCOVILE

La curia diocesana è compostada persone e uffici che da vicinocollaborano con il Vescovo nelsuo ufficio, in attuazione degliorientamenti e delle linee pasto-rali. Di fatto è l’organo di studio,elaborazione ed esecuzione delpiano pastorale.

Sede: Curia Vescovile, C.so Fanti, 13 - Carpi.Tel 059 686048, Fax 059 6326530.

CARITAS DIOCESANA CARPIHa il compito di realizzare l’at-tuazione del precetto evangelicodella carità nella comunitàdiocesana e nelle parrocchie.

Sede Legale: Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 –Carpi.Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi, Via Peruzzi,38 – 41012 Carpi (MO). Tel 059 689370, Fax 0596329186. Sito internet: www.caritascarpi.it; e-mail: [email protected]: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12,30 edalle 15,30 alle 18,30.

SERVIZIO DIOCESANOPER LA PASTORALE GIOVANILE

Coordina, promuove e sostiene,attraverso la sua Commissione,le attività educative e la forma-zione degli educatori. Promuovela realizzazione di progetti edu-cativi specifici in vari ambiti pa-storali. Prepara le attività legatealla GMG a livello locale e na-zionale. Propone e diffonde i sus-sidi formativi per i giovani.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile, e-mail:[email protected]: tutti i giorni previo accordo telefonico

UFFICIO BENI CULTURALISi occupa del censimento, dellacura e della promozione dei beniculturali sul territorio diocesano.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile

UFFICIO CATECHISTICOSovrintende la cura della catechesinell’ambito territoriale diocesano,sostenendone lo sviluppo in at-tuazione degli orientamenti e dellelinee pastorali del Vescovo e instretto rapporto con le concreteesigenze del popolo di Dio.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile, e-mail:[email protected]: tutti i giorni previo accordo telefonico

UFFICIO DI PASTORALE DELLA SALUTECura la pastorale per i malati,collabora con le associazioni disostegno ai malati presenti sulterritorio diocesano.

Sede: Curia VescovileRecapiti: Rag. Diac. Zini GianniCell. 335.6447388

UFFICIO LITURGICOOffre aiuti validi e concreti pervivere la liturgia come fonte eculmine dell’esistenza, e dunqueper riscoprire, a partire da essa, ildono di Dio che è stato posto inciascuno.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile

Gruppo di Preghieradi Padre Pio

“Santa Maria Assunta” di Carpi

Domenica 15 aprileFesta della Divina MisericordiaChiesa di San Nicolò - Carpi

Incontro di preghieraOre 15.20: AccoglienzaOre 15.30: nel salone, catechesi“Padre Pio e la Misericordia”Ore 16.30: in chiesa, esposizionedel Santissimo Sacramento, adora-zione eucaristica e Coroncina allaDivina MisericordiaOre 16.55: Santo Rosario con SantaFaustina KowalskaOre 17.30: Santa Messa

Tutti sono invitati a partecipare.

“Non vi sgomenti la croce. La piùcerta prova dell’amore consiste nelpatire per l’amato, e che se Dio pertanto amore tanto dolore soffrì, ildolore che si soffre per lui divieneamabile quanto l’amore”. (Padre Pio)

Parrocchia di Sant’Agatadi Cibeno - Carpi

Domenica 15 aprileFesta della

Divina Misericordia

Il gruppo dip r e g h i e r a“Gesù Miseri-cordioso” delRinnovamen-to nello Spiri-to Santo an-nuncia la ce-l e b r a z i o n edella Festadella DivinaMisericordia,istituita da papa Giovanni Paolo II,in calendario per la domenica inAlbis, il prossimo 15 aprile. La ce-lebrazione, presieduta da don Al-berto Bigarelli, parroco di SanBernardino Realino, si terrà con ilseguente programma:• Ore 15.30 Ora di misericordia con

recita solenne della Coroncina allaDivina Misericordia

• Ore 17 Santa Messa della DivinaMisericordia

• Ore 18 Adorazione Eucaristica conmeditazione sul tema “Vieni, Spi-rito di S. Timore di Dio, fammisentire il bisogno di rimanere ac-canto al Signore e aiutami a re-spingere tutto ciò che mi allontanada Lui”. (Siracide 1,11-21). Pre-ghiera di guarigione

• Ore 19 Benedizione solenne

Parrocchia di Concordia - Circolo Anspi Splendor

Pellegrinaggio in Polonianei luoghi del Beato Giovanni Paolo II

Cracovia, Santuario della Divina Misericordia, Wadowice, Czestochowa

2-5 giugnoIn aereo

Iscrizioni entro il 31 marzo. Info: don Franco Tonini,parrocchia di Concordia (via della Pace, 20); tel 0535 40531;

e-mail: [email protected]

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2315 aprile '12

Il quotidianodei cattolici

Il Vescovo, dopo alcuni giorni di riposo, si recherà a Roma presso la Pontificia Università della Santa Croceper tenere le lezioni del suo corso in Teologia Sacramentaria.

Agenda

Frequenza per la diocesiFM 90,2

La Tvdell’incontroDigitale terrestreCanale 801 Sky“E’ TV” Bologna

AGENDA del VESCOVOSegreteria vescovile

Corso Fanti 7 Carpi - Telefono 059 686707

I parroci sono invitati a far pervenire alla redazione eventuali modifiche:tel 059 687068, fax 059 630238, e-mail [email protected].

ORARIO SS. MESSE

Prima messa festiva: 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine(p.zza Donatori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S.Nicolò • 19,00: S. Francesco • 19,00: Ospedale

Festive: 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi •9,30: Cattedrale, S. Nicolò, S. Francesco • 10,00: casaprotetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di Sangue 1) •10,30: Cimitero • 10,45: Cattedrale • 11,00: S. Nicolò, S.Francesco • 12,00: Cattedrale • 17,30: S. Nicolò • 18,00:Cattedrale • 19,00: S. Francesco – Ospedale

Prima messa festiva: • 19,00: Corpus Domini, Quartirolo, S.Croce

Festive: 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo • 11,15:Quartirolo, S. Croce • 11,30: Panzano, Corpus Domini

Prima messa festiva: 18,00: Cortile • 19,00: S. Bernardino R.,Limidi

Festive: 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile • 11,15:Limidi

Prima messa festiva: 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giu-seppe Artigiano, S. Marino Ponticell i , Fossoli • 21,00:Budrione

Festive: 8,00: S.Marino • 9,30: S. Agata-Cibeno, S. GiuseppeArtigiano • 10,00: Migliarina, Fossoli • 11,00: S.Marino, S.Giuseppe Artigiano • 11,15: S. Agata-Cibeno, Budrione• 11,30: Fossoli • 18,30: S. Giuseppe A.

Prima messa festiva: 18,00: Rolo, Novi di Modena • 19,00: S.Antonio in M. • 20,30: Rovereto

Festive: 8,30: Novi di Modena, Rovereto • 9,30: Rolo • 10,00:Novi di Modena, S. Antonio in M. • 11,15: Rolo, Rovereto •17,00: Novi di Modena

Prima messa festiva: 17,00: Mirandola Casa di Riposo • 17,00:Mirandola S. Francesco • 18,00: Cividale • 18,30: MirandolaDuomo • 19,00: Mortizzuolo • 20,00: S. Giacomo Roncole

Festive: 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. Fran-cesco • 8,30: Cividale • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina •10,30: Mirandola Duomo, Cividale, S. Martino Carano •11,15: Mirandola S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S.Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,00:Mirandola S. Francesco • 18,30: Mirandola Duomo

Prima messa festiva: 18,30: Concordia, S. Possidonio • 20,00:Vallalta

Festive: 8,00: Concordia• 9,00: Vallalta • 9,30: Concordia, S.Caterina, Fossa, S. Possidonio 10,45: S. Giovanni • 11,00:Vallalta • 11,15: Fossa, Concordia • 11,30: S. Possidonio

Prima messa festiva: 17,00: San Martino SpinoFestive: • 9,30: S. Martino Spino, Gavello • 11,00: Quarantoli,

S. Martino Spino • 11,15: Tramuschio

Al termine della Messacrismale, il vescovomonsignor FrancescoCavina ha reso note alcunedecisioni che si sono reseparticolarmente urgentianche a seguito dellaimprovvisa e prematuradipartita di due sacerdoti,don Rino Malagoli e donClaudio Pontiroli, ancoracon responsabilità pastora-li. Queste le parole con cuiil Vescovo ha annunciato lesue scelte.

a pronta, generosa eincondizionata obbe-dienza di don FabioBarbieri mi ha per-

messo di provvedere alla Par-rocchia di Quartirolo. Lo rin-grazio per lo spirito di fede edi fiducia in Dio con cui haaccolto la mia richiesta, chemi ha personalmente edifi-cato e commosso. Non mi hanascosto il suo turbamentointeriore e la sua preoccupa-zione di non essere all’altez-za della chiamata, ma ha sa-puto elevarsi alla dimensio-ne soprannaturale riconoscen-do nella voce del Vescovo“la volontà di Dio”.Ti assicuro, caro don Fabio,che non sarai solo nella tuanuova missione!Don Flavio Segalina, dal can-to suo, si è reso disponibile afarsi carico della cura pasto-rale non solo di Cividale, maanche di Quarantoli e Gavello,assicurando così a questa co-munità la presenza di un pa-store che possa continuarel’opera di don Fabio. Lo rin-grazio perché non si è chiusonel suo particolarismo e hacompreso le necessità pasto-rali della diocesi, sebbene siastato caricato di un ulteriore

Don Carlo Malavasi è il nuovo Pro-Vicario Generale. Il grazie a don MassimoDotti per il servizio svolto, per l’amicizia e la fedeltà al Vescovo

Nuove nomine in Diocesi

L

“pondus”.Inoltre, desidero comunicar-vi una scelta che personal-mente vivo nello spirito didistacco di cui vi ho parlatonell’omelia, in vista di un benesuperiore.Don Massimo Dotti, che daquando l’ho conosciuto è sta-to un valido, generoso, pre-zioso e prudente collaborato-re, fino a divenire un fraternoamico, insistentemente mi hachiesto di essere sollevato dal-l’incarico di Vicario Genera-le per dedicarsi al Seminario,alle vocazioni e all’Oratoriocittadino. Si tratta di scelteprioritarie per il futuro dellanostra Diocesi. Pertanto,seppur a malincuore, e non vinascondo, con sofferenza, hoaccolto la sua richiesta.Caro don Massimo, a nomedella Diocesi, ti ringrazio peril tuo servizio disinteressatoa questa nostra Chiesa; ti rin-grazio per l’amicizia e la fe-deltà dimostrate alla mia per-sona. Il mio dolore per nonaverti più come primo e prin-cipale collaboratore è miti-gato dall’amicizia e dalla sti-ma che sono maturate in que-sti mesi e sulle quali sappia-mo di potere sempre contarereciprocamente.Dopo un ristretto sondaggiosono giunto alla determina-zione di nominare Pro-Vica-rio Generale don CarloMalavasi, il quale conserve-rà il suo incarico di Parroco.Don Carlo non mi ha nasco-sto riluttanze e perplessità,tuttavia, con spirito di fede edi obbedienza, alla fine hadetto il suo “Sì”. Vi chiedo diaccoglierlo nel nome del Si-gnore e di offrirgli la vostracollaborazione e disponibili-tà.

don Fabio Barbieri

Don Flavio Segalina

Don Massimo Dotti

Don Carlo Malavasi

Don Carlo Malavasi, checontinuerà a reggere la par-rocchia del Corpus Domini diCarpi, comunità di cui è par-roco dal 1994, è stato ordina-to sacerdote nel 1967, in pas-sato ha già ricoperto incarichia livello diocesano, come Di-rettore dell’Ufficio Comuni-cazioni Sociali e dell’UfficioMissionario, oltre a svolgereil servizio di Segretario per ivescovi Prati, Maggiolini eStaffieri.

Don Fabio Barbieri, che suc-cede a don Claudio Pontiroli,scomparso l’11 marzo scor-so, è sacerdote dal 1985, dal2002 è parroco di Quarantolie Gavello di Mirandola. E’direttore dell’Ufficio Missio-nario diocesano.

Don Flavio Segalina suben-tra a don Fabio Barbieri comeparroco di Quarantoli e Gavellocontinuando a reggere la par-rocchia di Cividale diMirandola, alla cui guida èstato chiamato nel 2005. Or-dinato sacerdote nel 1990, èanche assistente ecclesiasti-co dell’Agesci della Zona diCarpi.

Ai Sacerdoti chiamati ad assu-mere nuove e più impegnativeresponsabilità va il ringrazia-mento di tutta la comunità perl’obbedienza e dedizione al benedella nostra Chiesa; assicuria-mo loro il sostegno attraversola preghiera e l’impegno aduna sempre più fattiva collabo-razione nella ricerca della pie-na comunione.

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO) Tel. 059-652552 - [email protected]

Medjugorje17-22 giugno (in pullman)Accompagna don Marino MazzoliQuota di partecipazione: 380 euro

17 giugno: Partenza alle 21 da Carpi (piazzale autocorriere), durante ilviaggio ci saranno diverse soste per il ristoro, colazione libera. 18-19-20giugno: Medjugorje, giornate dedicate alle funzioni, agli incontri, alletestimonianze. 21 giugno: Medjugorje, verso le ore 22, partenza per ilritorno. 22 giugno: dopo la colazione, sosta per la celebrazione della SantaMessa e pranzo libero. L’arrivo a Carpi è previsto nel primo pomeriggio.

Milano Sabato 2 giugnoVII Incontro mondiale

delle famiglie

Insieme per l’incontro con Benedetto XVIIn collaborazione con l’Ufficio diocesano

per la pastorale familiareQuota di partecipazione: 35 euro (adulti);

30 euro (bambini fino a 12 anni)

Page 24: SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI 15.pdf · mozione del Sostentamento alla Chiesa Cattolica, il viag-gio dal 26 al 30 marzo che li ha portati a conoscere le ope-re recentemente realizzate

Corte di Villa Canossa.

CORTE DI VILLA CANOSSA.VITA DI CITTÀ, ARIA DI CAMPAGNA.A pochi passi dal centro di Carpi, ma circondate dal verde: le abitazioni

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