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SHIZENSHUGI 自然主義 自然主義 自然主義 自然主義 (NATURALISMO ) (NATURALISMO )

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SHIZENSHUGI自然主義自然主義自然主義自然主義

(NATURALISMO )(NATURALISMO )

ORIGINI

� Termine shizenshugi: usato per la prima volta da MoriŌgai nel 1889, come diretta traduzione di naturalisme

• Presentazione sistematica, in vari articoli, delle teorieletterarie di Emile Zola e messa in evidenza delle relazionitra Zola e gli esperimenti medici di Claude Bernard

� N.B.: Ōgai, da medico, disapprova l’approccio di Zola,sostenendo che un medico deve conoscere i fatti, unosostenendo che un medico deve conoscere i fatti, unoscrittore deve filtrarli con la sua immaginazione: dubbiosulla possibilità di applicare il metodo scientifico alla prosa

� Altri però si rifanno alle teorie da lui divulgate

� Il naturalismo giapponese nasce con un riferimento

teorico esplicito al naturalismo francese (che fu unpunto di partenza fondamentale del movimento, cheelaborò però poi direzioni di sviluppo autonome)

ASPETTI FONDAMENTALI DEL

NATURALISME FRANCESE

� Stile:

� Impersonale: lo scrittore è uno stenografo del reale.

• Lo scrittore deve presentare senza lirismo laconcatenazione degli eventi che coinvolgono i personaggi,studiandone le conseguenze derivate dall’ambiente socialee dalle condizioni di ereditarietà.e dalle condizioni di ereditarietà.

� Letteratura come scienza: necessità di applicare allascrittura letteraria il metodo sperimentale

• L'arte deve essere una riproduzione oggettiva della realtà,governata dalle leggi della natura

• Il romanziere, come lo scienziato, deve essere osservatore esperimentatore

� Lo scrittore ha un impegno anche morale: mettendo inluce le cause dei fenomeni sociali, deve indurre la società aintervenire per modificarli e migliorarli

“Dal momento che la medicina, che era un'arte, diventa una scienza perché la letteratura non potrebbe diventare

anch'essa una scienza, grazie al metodo sperimentale?

Occorre considerare che tutto è collegato, che se il terreno proprio del medico sperimentale è il corpo dell'uomo nei

fenomeni dei suoi organi, in condizioni normali e patologiche, il terreno proprio di noi romanzieri naturalisti

è ugualmente il corpo dell'uomo nei suoi fenomeni

mentali e passionali, allo stato normale e morboso. mentali e passionali, allo stato normale e morboso. Se non ci fermiamo all'uomo metafisico dell'età classica,

bisogna ben tener conto delle idee che la nostra epoca si fa della natura e della vita. Lo ripeto, noi portiamo avanti necessariamente il lavoro del fisiologo e del medico,

che hanno proseguito quello del fisico e del chimico. Perciò facciamo il nostro ingresso nella scienza. [...]”

Le roman expérimental (Emile Zola, 1880)

FASI DEL NATURALISMO GIAPPONESE

� Anni ‘90: il termine indicò genericamente la tendenza

realistica sulla linea indicata da Shōsetsu shinzui:

� Descrizione realistica della vita e della psicologia dei personaggi

� Eliminazione di elementi irrazionali (novel, non romance)

� A partire dai primi del ‘900, e fino ai primi anni ‘10, sulla scia diquesto indirizzo realista si sviluppa il naturalismo “proprio”questo indirizzo realista si sviluppa il naturalismo “proprio”

� Ricerca della oggettività della narrazione che si articola in duefasi, caratterizzate da diversi presupposti teorici:

• Prima fase: zenki shizenshugi 前期自然主義 o zoraizumu ゾライズム (naturalismo alla Zola), rappresentato dalle opere diKosugi Tengai (es., Hatsusugata, 1900, e Hayariuta, 1902) edalle prime opere di Nagai Kafū (es.: Jigoku no hana, 1902)

• Seconda fase: kōki shizenshugi 後期自然主義, rappresentatodalle opere di Shimazaki Tōson, Tayama Katai e altri

ZENKI SHIZENSHUGI

KOSUGI TENGAI (1865-1952)

� Prefazioni a Hatsusugata (L’aspetto di un tempo,1900) e Hayariuta (Canzone popolare, 1902):primi concreti esempi dell’influenza delNaturalismo europeo sugli scrittori giapponesi

� Arte: imitazione della natura per come essa è

• Non deve esserci nessun intervento personaledello scrittore, che deve essere assolutamentedello scrittore, che deve essere assolutamenteobiettivo nella narrazione, senza distinguere frabene/male o bello/brutto (essendo questecategorie soggettive e non oggettive diinterpretazione)

� Necessità per lo scrittore di toccare il lettore noncon cose straordinarie(/immaginate), ma con ciòche è reale e normale (≠ i romantici)

� Hatsusugata:

• “Non scrivo per gratificare la mia immaginazionee ancor meno per gratificare quella di lettori ecritici. […]”

• “Penserò che le mie opere abbiano raggiunto illoro scopo se susciteranno nell’immaginazione dellettore le stesse sensazioni provocate dagli oggettireali”reali”

� Hayariuta:

• “La natura non è né buona né cattiva, né bella nébrutta. […] Il romanzo è la natura tradotta nelcampo della rappresentazione. […]

• “Nella riproduzione della realtà non deve essereinserito il minimo tratto personale”

OPERE GIOVANILI DI NAGAI KAFŪ (1879-1959)

� Scrittore: stenografo, che deve descrivere senzagiudicare

� Jigoku no hana (Il fiore dell’inferno, 1902):necessità dello scrittore di esplorare il “latooscuro” dell’essere umano:oscuro” dell’essere umano:

“Credo che si debba esplorare il lato bestiale che esiste in ogni uomo. […] è per questo che non

esiterò nel concentrarmi nella rappresentazione fedele di realtà oscure quali la violenza e la lussuria, che sono il prodotto dell’eredità e

dell’ambiente sociale”

KŌKI SHIZENSHUGI

� Cosa caratterizza questa fase?

� All’elemento di critica sociale che caratterizzava la primafase viene ad affiancarsi una propensione per la narrazione

intimistica e la confessione

� Alla lunga, questo secondo aspetto viene a prevalere sul primo,con la nascita dello shishōsetsu (romanzo dell’io): individuonon più analizzato in quanto appartenente a un gruppo o unanon più analizzato in quanto appartenente a un gruppo o unaclasse, ma solo per la sua interiorità

• Osservazione della natura = osservazione della propria natura

• Obiettività = sincerità

� A questo si accompagna l’affermarsi dell’idea di arte comegenshō no saigen (“duplicazione del fenomeno”) slegata

dalla moralità: anche le verità più imbarazzanti devonoessere rivelate, senza preoccuparsi che l’opera possa rivelarsidannosa per il lettore

SHIMAZAKI TŌSON (1872-1943)

� Hakai (La trasgressione, 1906): opera fondante ditale seconda fase, in cui coesistono i due elementi

• Critica sociale: la storia di Ushimatsu,insegnante di provincia di origine eta (questionidell’ambiente e della ereditarietà)

• Tema della confessione: decisione di svelarela propria identità (infrangendo una promessala propria identità (infrangendo una promessarivolta al padre), per risolvere la conflittualitàcon cui vive la propria situazione, e decisionefinale di emigrare in Texas

� Emblema del kindai jiga che riesce adaffermare la propria identità o sempliceespressione di makoto?

“ Lo scopo principale del mio libro è descrivere come l’autore arriva a spezzare il solenne

giuramento fatto al padre. Per tale ragione vorrei che questo libro fosse letto essenzialmente come

uno studio delle relazioni tra un padre e un figlio, anche se ho aggiunto tanti altri personaggi e

accadimenti sullo sfondo” (1928)

� Il solo ambito della realtà veramente conoscibileè il proprio personale: passaggio da un “romanzosperimentale” a un “romanzo dell’esperienza”

TAYAMA KATAI (1872-1930)

� Elaborazione dei concetti di rokotsunaru byōsha 露骨なる描写(descrizione schietta, 1904) e heimen byōsha 平 面 描 写

(descrizione piatta, 1908): critica agli scrittori che distorcono lanatura con descrizioni soggettive

� L’autore deve recepire la realtà “passivamente”, registrarla eriprodurla senza operare selezioni, che equivarrebbero a una suadistorsione

� Idea dell’esistenza di due diverse forme di soggettività:Idea dell’esistenza di due diverse forme di soggettività:

• Soggettività naturale (daishizen no shukan): soggettività“inevitabile”, legata all’individualità dell’autore, che per mostrarela realtà opera necessariamente una mediazione e rielaborazione

• Soggettività meschina (sakusha no shōshukan): intromissionedell’autore, deliberata falsificazione

� L’autore deve riprodurre la natura attraverso la propriaindividualità, ma senza intrusioni di una soggettività meschina

FUTON (1907)

� Storia di Takenaka Tokio e Yoshiko: contrasto fravisione del mondo tradizionale (vista dalprotagonista come datata) e visione modernaispirata al ren’ai

� Netta corrispondenza tra gli eventi narrati nel� Netta corrispondenza tra gli eventi narrati neltesto e la biografia dell’autore.

� Funzione della letteratura: comunicare il mondointeriore dell’autore (e non crearne unoimmaginario).

� Storia narrata nella forma di una confessionelibera, senza censure

� L’opera creò un certo scalpore fra i contemporanei, edebbe anche conseguentemente grande seguito negli scrittorisuccessivi, che la giudicarono per la “attitudine dell’autore”– l’onestà nel raccontare gli eventi della propria vita – e neseguirono il modello

� Modello per lo sviluppo dello shishōsetsu (o watakushi

shōsetsu)

• Tayama Katai è spesso considerato il vero e proprio• Tayama Katai è spesso considerato il vero e propriofondatore del genere, che si sarebbe sviluppato a partiredagli anni ‘20 e fino agli anni ‘60 del ‘900 (e di cui uno deiprincipali rappresentanti sarebbe stato Shiga Naoya)

• Però in Futon manca la totale identificazione, anche alivello di punto di vista, fra narratore e protagonista checaratterizzerà questo genere, e rimane invece una misuradi distacco ironico dal personaggio

“Japanese naturalism developed along quite different lines from any European example. European naturalism arose largely as a

reaction to the excessive emphasis on the individual in Romantic literature, but in Japan the most salient feature of Naturalist

writing was the search for the individual. This search was intensified after the brief flowering of a specifically Romantic

literature had passed and achieved its ultimate expression in the I-novel (watakushi shōsetsu), which were attempts in the form of I-novel (watakushi shōsetsu), which were attempts in the form of

novels to establish the individuality of the authors. The Naturalism of Zola or Maupassant came to be interpreted not as a

method of examining human beings with scientific detachment, but as an absolutely faithful reproduction of real events, without

admixture of fiction or even imagination.”

Donald Keene

IL NATURALISMO IN POESIA

� Corrente importante in poesia nel tardo periodo Meiji

� Come nel caso della narrativa, al centro l’idea della poesiacome strumento euristico (convergenza fra discorsoscientifico e discorso letterario)

� In particolare, utilizzo della poesia come mezzo per� In particolare, utilizzo della poesia come mezzo perillustrare verità sull’uomo e sulla sua natura

� In generale, tuttavia minore successo rispetto alla prosa:forse, perché l’idea della poesia come opera d’arte da non“contaminare” con la materialità del reale conservavamaggiore forza rispetto alla prosa

CARATTERISTICHE STILISTICHE

� Volontà di “trasparenza” del mezzo linguistico

• Adozione di una lingua colloquiale

• Adozione del verso libero (nessuna costrizionemetrica)metrica)

� N.B.: con l’affermarsi del genbun’icchi anche inpoesia, queste istanze stilistiche cominciarono anon identificarsi più specificamente con ilnaturalismo.

PRINCIPALI SVILUPPI

� Shimamura Hōgetsu

• Pilastro fondatore del naturalismo in poesia, si schierò afavore dello shizenshugi dopo la pubblicazione di Hakai

• Poesia: mezzo per veicolare emozioni umane o situazionivissute (di solito dal poeta stesso): necessità, a questo fine,di una poesia “diretta”, priva di fronzoli o sentimentalismidi una poesia “diretta”, priva di fronzoli o sentimentalismi

� Poesia impressionista (inshōshi), ispirata in particolarmodo dal naturalismo impressionista tedesco

� Fra i principali sperimentatori, per il naturalismo ingenerale e per la poesia impressionista: Kawaji Ryūkō,autore anche di Hakidame (L’ammasso di spazzatura,1907), prima poesia giapponese in lingua colloquiale e versolibero

Bianco – / Odore del mare luminoso /Quiete delle nubitorbide.// Bianco – cenere – spasimi opprimenti…/ Comearrabbiato,/ come strappato, il cielo.// Alghe – legnigalleggianti / odore di piante di mare. / Bianco –

Bōfu no ato no kaigan (La costa dopo la tempesta,

1909)

galleggianti / odore di piante di mare. / Bianco –/Quiete della costa e delle onde.// Oblio – sogni – / ombredi dolore – / bianco –// Lontano tra le onde echeggia / unsuono come un sogno – disordine – pianto// Bianco /Torbidezza – vento// Vento – / placidi suoni / vento – /bianco –//

Hakidame

Sul retro del granaio della casa qui accanto

Un fetido ammasso di spazzatura per il gran caldopuzza

Il fetore dei vari rifiuti

che giacciono in questo cumuloche giacciono in questo cumulo

aleggia nella serena sera di inizio estate, nelperiodo delle pioggie

Il cielo è rosso infetto