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LO SCARPONE CANAVESANO - 1 Bimestrale della Sezione di Ivrea dell’Associazione Nazionale Alpini Spedizione in a.p. D.L. 353/2003 (conv. L. 27/2/2004 n.46 / art.1 comma 2) D.C.B. Torino 10015 Ivrea - Via A. De Gasperi 1 . C.P. 72 - Tel e Fax 0125618158 - Gratuito ai Soci Gennaio / Febbraio 2006 Anno LIX - Numero 1 Sito Internet: www.anaivrea.it LO SCARPONE CANAVESANO PER IL PROSSIMO CONVEGNO DELLA STAMPA ALPINA Come evitare di ridurre il giornale ad un asfittico illeggibile bollettino Come ogni anno, alla vigilia dell’Adunata Nazionale, si riu- niscono i Direttori dei giornali alpini per discutere i problemi della stampa. Il nostro Scarpo- ne proporrà di mettere al cen- tro della discussione il tema della “attualità”. E mi spiego. Come è noto i nostri giornali non hanno problemi di tiratura essendo distribuiti gratuita- mente ai soci. Hanno però il non meno importante proble- ma di essere interessanti e di farsi leggere, per evitare di fini- re nel cestino ancora sigillati nelle buste di plastica. In parti- colare il giornale sezionale, ri- servato il debito spazio ai temi d’obbligo (le comunicazioni della Direzione Nazionale, l’e- saltazione della leggenda degli Alpini, il concreto operare soli- daristico della protezione civi- le, solo grimaldello capace di attirare i giovani, le manifesta- zioni locali, l’anagrafe, ecc.), deve introdurre nelle sue pagi- ne l’attualità, cioè quello che capita nel mondo a noi vicino (ma anche lontano, se necessa- rio). Una massiccia o modica quantità di attualità secondo il prudente apprezzamento, la professionalità e la sensibilità del Direttore. Perché senza l’ossigeno e l’aria fresca dell’at- tualità (politica, culturale, di costume, sociale, economica, militare, ecc.) ogni giornale intristisce e si riduce ad un asfittico illeggibile bollettino. Ecco, per meglio capirci, qualche esempio di attualità, da prima pagina: L’attacco alle torri gemelle, che ha cambiato il corso della storia moderna, il massacro de- gli Italiani giunti a Nassirya solo per dare una mano alla po- polazione, le tragicomiche vi- cende della regnante real casa subalpina, la scomparsa del Papa amico degli Alpini, gli Alpini di una sezione piemon- tese che, in occasione dell’Adu- nata di Trieste, si spingono fino a Fiume, accolti dalla spa- ruta, superstite comunità ita- liana in delirio, gli stessi Alpini che vanno in pellegrinaggio sulle tombe dei 5000 soldati italiani sepolti a Bligny, onorati come antichi testimoni di una moderna prospettiva europea. Questo il tema che vorrem- mo fosse posto al centro del di- battito del prossimo Convegno di Imperia. Con riserva di rife- rire ai lettori alpini al prossimo numero dello Scarpone. Antonio Raucci Uno scorcio della sala del 9° Convegno della Stampa Alpina ad Imola

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LO SCARPONE CANAVESANO - 1

Bimestrale della Sezione di Ivrea dell’Associazione Nazionale AlpiniSpedizione in a.p. D.L. 353/2003(conv. L. 27/2/2004 n.46 / art.1 comma 2)

D.C.B. Torino10015 Ivrea - Via A. De Gasperi 1 . C.P. 72 - Tel e Fax 0125618158 - Gratuito ai Soci

Gennaio / Febbraio 2006

Anno LIX - Numero 1Sito Internet: www.anaivrea.it

LO SCARPONE CANAVESANO PER IL PROSSIMOCONVEGNO DELLA STAMPA ALPINA

Come evitare di ridurre il giornale ad un asfittico illeggibile bollettinoCome ogni anno, alla vigilia

dell’Adunata Nazionale, si riu-niscono i Direttori dei giornalialpini per discutere i problemidella stampa. Il nostro Scarpo-ne proporrà di mettere al cen-tro della discussione il temadella “attualità”. E mi spiego.

Come è noto i nostri giornalinon hanno problemi di tiraturaessendo distribuiti gratuita-mente ai soci. Hanno però ilnon meno importante proble-ma di essere interessanti e difarsi leggere, per evitare di fini-re nel cestino ancora sigillatinelle buste di plastica. In parti-colare il giornale sezionale, ri-

servato il debito spazio ai temid’obbligo (le comunicazionidella Direzione Nazionale, l’e-saltazione della leggenda degliAlpini, il concreto operare soli-daristico della protezione civi-le, solo grimaldello capace diattirare i giovani, le manifesta-zioni locali, l’anagrafe, ecc.),deve introdurre nelle sue pagi-ne l’attualità, cioè quello checapita nel mondo a noi vicino(ma anche lontano, se necessa-rio). Una massiccia o modicaquantità di attualità secondo ilprudente apprezzamento, laprofessionalità e la sensibilitàdel Direttore. Perché senza

l’ossigeno e l’aria fresca dell’at-tualità (politica, culturale, dicostume, sociale, economica,militare, ecc.) ogni giornaleintristisce e si riduce ad unasfittico illeggibile bollettino.

Ecco, per meglio capirci,qualche esempio di attualità,da prima pagina:

L’attacco alle torri gemelle,che ha cambiato il corso dellastoria moderna, il massacro de-gli Italiani giunti a Nassiryasolo per dare una mano alla po-polazione, le tragicomiche vi-cende della regnante real casasubalpina, la scomparsa delPapa amico degli Alpini, gli

Alpini di una sezione piemon-tese che, in occasione dell’Adu-nata di Trieste, si spingonofino a Fiume, accolti dalla spa-ruta, superstite comunità ita-liana in delirio, gli stessi Alpiniche vanno in pellegrinaggiosulle tombe dei 5000 soldatiitaliani sepolti a Bligny, onoraticome antichi testimoni di unamoderna prospettiva europea.

Questo il tema che vorrem-mo fosse posto al centro del di-battito del prossimo Convegnodi Imperia. Con riserva di rife-rire ai lettori alpini al prossimonumero dello Scarpone.

Antonio Raucci

Uno scorcio della sala del 9° Convegno della Stampa Alpina ad Imola

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2 - LO SCARPONE CANAVESANO

DALLA SEZIONE

MESSA DI NATALE AL DUOMO DI MILANOLa nostra Sezione guidata dal

Presidente, Luigi Sala ha parte-cipato domenica 18 Dicembre2005, alla tradizionale Messadi Natale officiata per gli Alpi-ni, al Duomo di Milano.

A far da cornice al PresidenteSala accompagnato dal vessillodella Sezione, gli alpini deiGruppi di Caluso, Strambino,S. Martino, Palazzo-Piverone,Ivrea S. Lorenzo, Cascinette,Frassinetto con i gagliardetti.

Alla S. Messa, celebrata dalCardinale Dionigi Tettaman-zi, erano presenti il PresidenteNazionale Corrado Perona e ivertici dell’ANA, con il labaro,il comandante delle Truppe al-pine generale di Corpo d’Arma-ta Ivan Felice Resce, i coman-danti della Scuola militare alpi-na, della Taurinense e della Ju-lia. Prestava servizio d’onoreun reparto in armi con lafanfara della Taurinense.

Al temine della Messa , lafanfara ha aperto la sfilata cheha raggiunto la chiesa di S.Ambrogio, dove è stata depostauna corona al Sacello dedicatoai Caduti.

Conclusa la fase celebrativa il

nostro gruppo è stato calorosa-mente accolto dall’ex Presiden-te Nazionale Parazzini, pressola sua Sede di Bareggio per unincontro conviviale.

Al termine dell’ indimentica-bile serata, il coordinatore dellaProtezione Civile della nostraSezione, Sergio Avignone hadonato al Gruppo di Bareggio il

logo del Battaglione Ivrea, lacui medaglia originale gli erastata a suo tempo donata da unparente di un” vecio” alpino.

Carlo Salvetti

Il Sagrato del Duomo di Milano

1922: Cippo in ricordo della Brigata IvreaHo appreso dalla “Lettera al

Direttore” del 20.11.2005 diRemo Iosio, che sull’Altopianodi Vezzena nelle vicinanze diAsiago, c’è un cippo in ricordodella Brigata Ivrea.

Iosio informa che questo pic-colo monumento è in stato fati-scente e suggerisce di poterlores taurare quel tanto darenderlo decoroso. E se la Se-zione di Ivrea se ne accollasseufficialmente la dignitosa ma-nutenzione per gli anni futuri?

Non sapevo che esistesse unaBrigata Ivrea e penso che la si-stemazione del cippo sarebbeun modo per onorare i Cadutidi una gloriosa Brigata che por-ta il nome della nostra città.

Con i migliori saluti e auguridi Buon Anno a tutta la Sezio-ne.

Giorgio Mosca

MARZO 5 Ivrea: Assemblea dei Delegati

APRILE 9 Andrate: 50° di fondazione29-30 Samone: Chasseurs Alpins

MAGGIO 13-14 Asiago: Adunata Nazionale21 Milano: Assemblea Delegati28 Ozegna: 35° di fondazione

GIUGNO 4 Crotte: 45° di fondazione4 Parella: festa del Gruppo

11 Locana: 50° di fondazione24-25 Ivrea: 85° di fondazione

LUGLIO 2 S. Martino: festa del Gruppo9 Ortigara9 Mazzè: 70° di fondazione

16 Quincinetto: festa del Gruppo30 Adamello

Oblazione Protezione Civile: Un Alpino Canavesano € 40,00

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LO SCARPONE CANAVESANO - 3

DALLA SEZIONE

VERSO ASIAGOSULLE ORME DEI PADRI PER NON DIMENTICAREIl 13 e il 14 maggio 2006 sa-

remo ad Asiago per la nostra79° Adunata Nazionale.

Esattamente novanta annisono trascorsi da quel 15 mag-gio 1916 in cui l’esercito au-striaco sferrò una grande offen-siva: la Strafexpedition – spedi-zione punitiva –, l’obbiettivoera di invadere la pianura vene-ta, tagliare le linee italiane e co-stringere l’Italia alla resa.

Il prezzo pagato fu altissimo:17.381 caduti, 74.905 feriti,55.635 dispersi o prigionieri

per un totale di 147.921 effetti-vi, di cui la metà prima dell’or-dine imperiale austriaco di ar-resto dell’offensiva dato il 15giugno 1916.

La controffensiva italiana siconcluse il 31 luglio 1916. Lapopolazione dell’altipiano ab-bandonò le proprie case e sfollòvia in tutta Italia, i profughi fu-rono più di 80.000. Asiago fuquasi completamente distrut-ta.

Sono passati novanta anni ela terra che ci accoglierà portaancora tanti segni di queglianni tristissimi di guerra. Leforze in campo nella primaguerra mondiale furono un nu-

mero mai visto nella storia del-le guerre , al 15 dicembre 1915gli effettivi in linea dei varieserciti erano : 5.980.000 per leforze italiane, francesi, russe,inglesi, ecc.- 6.110.000 germa-nici, austriaci, bulgari, turchi.L’esercito italiano si aggiravasu 1.300.000 effettivi, durantei quattro anni di guerra furonoimpiegati circa 6.000.000 uo-mini. Si pensi che vi erano an-che 400.000 quadrupedi.

Per dare qualche ulterioredato: nei giorni della strafexpe-

dition l’esercito italiano inzona in un mese passò da200.000 a 800.000 effettivi, diconseguenza ci furono enormiproblemi logistici per il vetto-vagliamento, per la produzionedel pane e per il potenziamentodelle capacità idriche (in 15giorni si passò da 20.000 litri a700.000 litri/giorno), per losmistamento dei profughi (tor-narono solo nel 1919 – mirabilile pagine di Mario Rigoni Sternnel libro “L’anno della Vitto-ria”–)

Perché non dimenticare?Tutti gli anni alla celebrazio-

ne dell’anniversario della Vit-

toria, 4 novembre, davanti almonumento ai Caduti risuo-nano le note del “Piave”, dalfondo della mia memoria ricor-do che i miei due nonni (classe1879 e 1885 ) avevano combat-tuto nella Grande Guerra ( unorimase invalido) e mi viene inmente che tanti di noi nelle no-stre famiglie serbano ricordi ,cimeli, racconti, lutti. La me-glio gioventù andò sottoterra:650.000 morti, 947.000 feriti,600.000 prigionieri o dispersi,questo fu il sacrificio delle ge-

nerazioni che ci hanno prece-duto.

Ogni più piccolo paese in Ita-lia ha una lapide con un lungoelenco di Caduti; il tempo pas-sa, i ricordi si affievoliscono, èmerito dell’ANA con le annualicelebrazioni all’Ortigara, al Pa-subio, Redipuglia, ecc. tenerevivo il ricordo e rappresentare ilsentire comune della nostraNazione: mai più guerre.

Solo chi ha potuto venire incontatto con gli orrori indicibilidella guerra, della prigionia,della mutilazione, della depor-tazione, può veramente capirel’assurdità della guerra.

Andando ad Asiago a novan-

ta anni dalla tragedia degli Alti-piani possiamo ricordare laguerra che restituì i territoriitaliani ancora non uniti allaPatria: Trento e Trieste.

Non dimenticare i nostri pa-dri, i battaglioni Alpini decima-ti, l’eroica resistenza della 340divisione e della sua BrigataIvrea, ricordata dal cippo diPasso Vezzena, ricordare tutticoloro, militari e civili che so-stennero in quel lontano mag-gio 1916 l’urto delle armate au-stroungariche comandate dal

Capo di Stato Maggiore FranzConrad von Hòtzendorf, nemi-co dell’Italia. Fin dal 1906 eglichiedeva di fare una guerra pre-ventiva all’Italia e aveva procla-mato alla vigilia dell’offensivadel maggio 1916: “annientatel’esercito italiano”, ma comescrisse lui stesso l’insuccessofu dovuto all’accanita resisten-za italiana.

Mi auguro che la partecipa-zione della nostra Sezione sianumerosa, potremo così de-gnamente onorare un momen-to estremamente significativodella nostra storia.

16 gennaio 2006Remo Iosio

Asiago, dopo il ripiegamento austriaco del 25 giugno 1916

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4 - LO SCARPONE CANAVESANO

DAI NOSTRI GRUPPI

PONT CANAVESE

ASSEMBLEA ANNUALE 2006

Domenica 15 gennaio 2006il Gruppo Alpini di Pont Cana-vese si è riunito presso il Risto-rante Bergagna per l’annualeAssemblea dei Soci, presenti ilGen. Giorgio Marchetti di Mu-riaglio, il reggente della localeSezione Combattenti e Reduci,l’alpino Pecchenino, l’amico disempre Silvano Reverso Ser-gentin – a rappresentare anchela Sezione – e i fraterni amici diFrassinetto e Ozegna.

Il capogruppo uscente ha in-nanzitutto rimarcato – e dicia-mo purtroppo – la situazione diparticolare disagio in cui versail Gruppo per ciò che riguardala mancanza di nuove adesioni,sottolineando però la punti-gliosa attenzione nel promuo-vere iniziative per cercare dimantenere vive e visibili le no-stre peculiarità; è passato poiad illustrare i nostri impegniannuali, dalla tradizionale “Be-fana alpina” con i bambini del-l’asilo alle manifestazioni dicarattere istituzionale, dall’im-mancabile partecipazione al-l’Adunata Nazionale al semprecommovente e sentito pellegri-naggio al Sacrario delle PenneMozze canavesane a Belmonte,dai diversi incontri con i Grup-pi confratelli della nostra Se-zione alla pressoché stabile col-laborazione prestata alla Con-sulta pontese nell’organizza-zione delle varie manifestazio-ni locali. Giustamente eviden-ziata infine la “chicca gastrono-mica” di fine anno con la riu-scitissima “serata del bollito”.

Nel corso della relazione nonè mancato il doveroso ricordoper i Soci Alpini “...che sonoandati avanti!”.

A1 termine della puntuale re-lazione, è intervento il nostrocarissimo Socio Gen. Marchet-ti di Muriaglio (anche que-st’anno accompagnato dallagentilissima Consorte, che rin-graziamo di cuore per la parte-cipazione); la solita disarmantesemplicità delle sue parole - co-munque estremamente efficaci- ha sortito l’effetto di ravvivareil mai sopito spirito di corpo,

linfa vitale dei nostri Gruppi.Certo non sarà un cammino fa-cile di qui in avanti per unitàpiccole come la nostra, maesempi come il Suo indicano lastrada maestra da seguire:quella dell’impegno costante amantenere viva nelle comunitàla tradizione di coloro che, in-dossata la divisa alpina, hannoattraversato momenti talvoltatragici per poter costruire unavvenire più sereno. Sono poiseguite le votazioni che hannosancito la composizione delConsiglio

Direttivo per l’anno 2006:Alfredo Gea è stato confermatoCapogruppo, mentre EdoardoLeschiera, Alessandro Gallo,Marco Roberto, Guido Rober-to, Salvatore Curcio, ErnestoTrione, Mauro Trione e Vitto-rio Sandretto Locanin collabo-reranno in qualità di Consiglie-ri del sodalizio.

Si è poi proseguito con il tra-dizionale pranzo sociale, con lagradevole sorpresa di avere tradi noi il primo cittadino - Dott.Marco Balagna - il Gen. Arnal-do Adami, la nostra Madrina ela cara signora Giuseppina Ro-scio con il marito Roberto: otti-me portate innaffiate da squisi-to nettare e, soprattutto, quelgusto di genuina amicizia cheprobabilmente solo un Gruppodi alpini può offrire. Al termineil Sindaco - fra gli applausi deipresenti - ha consegnato i di-plomi dell’ A.N.A. ad alcuniAlpini che, loro malgrado, sonostati partecipi del secondo con-flitto mondiale, e precisamen-te. al Gen. C.A. Arnaldo Ada-mi, a Gervasio Ceresa, a Filip-po Fasana, a Anselmo PietroPecchenino e a Luigi GiovanniRonchetto.

Alfredo Gea - Capogruppo

CASTELLAMONTE

ASSEMBLEA DEI SOCI

Il 27 novembre ,presso il Ri-storante “Oriente” della frazio-ne Filia,si è svolta l’assembleadei Soci.Dopo il saluto delCapo Gruppo sono state appro-vate le relazioni morale e finan-ziaria,che erano state inviate a

tutti i Soci.Sono state conse-gnate le targhe ricordo ai Socidella classe 1934 e i diplomi aiCombattenti pervenuti dallasede nazionale. Si è quindiprovveduto alle votazioni per ilrinnovo del Consiglio Diretti-vo del Gruppo.

Il pranzo ha concluso la bellagiornata che era anche la chiu-sura dell’anno 75° del nostroGruppo.

I Consiglieri eletti si sonosuccessivamente riuniti per ladistribuzione degli incarichi.llConsiglio Direttivo per l’anno2006 risulta così composto

Capo Gruppo: ChiantarettoAlessandro - Vice Capi Grup-po: Caresio Attilio e MonteuCotto Walter - Segretario: Gar-nerone Ferdinando - Cassiere:Brassea Rat Riccardo - Revisoridei conti: Avenato Angelo e Be-tassa Diego - Alfiere: Michelet-to Oddino Pietro - Consiglieri:Bertino Giacomo, Chiantaret-to Pierino, Cresto Renato, Gia-coma Rosa Mimmo, GiorgioBattista, Pilotto Mario, SaltoErnesto.

il segretario

LOCANA

ASSEMBLEA DEI SOCI

Domenica 8 gennaio 2006 siè svolta l’annuale Assembleaordinaria con la numerosa par-tecipazione dei Soci puntualiper il consueto appuntamento.

Dopo il tesseramento mattu-tino e lo squisito pranzo, prepa-rato come di consueto dal no-stro infaticabile cuoco Abello-ne, il Capogruppo Oberto hatenuto la relazione morale-fi-nanziaria del Gruppo, ricor-dando i Soci che nell’anno2005 sono andati avanti.

Numerosi gli interventi chesi sono susseguiti, a comincia-re dal Sindaco Bruno Mattiet,dal vice Sindaco Bussone e dalnostro Socio Rondoletti.

Il pomeriggio è poi continua-to in allegria nel Capannonedelle feste messo a disposizio-ne dalla locale Pro Loco, allaquale va il nostro più sentitoringraziamento.

Il Consiglio Direttivo del

Gruppo Alpini di Locana perl’anno 2006 risulta così com-posto:

Capogruppo: Oberto Andrea- Vice Capogruppo: Gaspardi-no Bruno - Segretari: PianfettiTiziano, Bruno Mattiet Enrico- Tesoriere: Pezzetti Dante -Revisori dei conti: Rionda Gio-vanni Perucca Italo - Consiglie-ri: Abellone Ernesto, BarettinoFrancesco, Michelotti Giovan-ni, Baravetto Natale, CoelloMario, Valesano Pietro.

Pianfetti Tiziano

L’alpino De Martin DeppoFrancesco (Gruppo ANA diConelico Superiore - BL Cado-re) durante l’Adunata di ParmadeI 14 e 15 maggio u.s., rinve-niva nei pressi dei bagni pubbli-ci un borsello contenente docu-menti vari e soldi contanti.

Il giovane Alpino, dopo varieindagini, con riferimento allacarta d’identità, risaliva a doveera accampato il proprietario,Socio simpatizzante del Grup-po di Locana, Sezione di Ivrea(TO), restituendo il tutto davero ed onesto Alpino.

Il Gruppo di Locana gentil-mente ringrazia l’Alpino DeMartin per l’atto compiuto.

BOLLENGO

In occasione del pranzo so-ciale di Natale nella nostrasede, il gruppo Alpini ha conse-gnato ai soci reduci del 2° con-flitto mondiale, in ricordo del60° anniversario della fine dellaguerra, la pergamena donatadall’ANA.

Presente il nostro delegato dizona Signora Giuseppe, l’Alpi-no Luigi Ricca, Assessore Re-gionale e molti altri simpatiz-zanti; ho ringraziato i nostri“veci” del loro sacrificio in que-gli anni di sofferenza, ma an-che di speranza per un mondomigliore, che noi abbiamo avu-to la fortuna di ereditare. Gra-zie a tutti loro, non dimenti-cheremo mai.

Ho avuto l’onore di conse-gnare le pergamene a TapparoAndrea classe 1916 - Ugo Gio-vanni classe 1920 - GamboneGiovanni classe 1921 - Lagna

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LO SCARPONE CANAVESANO - 5

DAI NOSTRI GRUPPI

Alessandro classe 1921 - Gia-chino Enzo classe 1924.

Non avendo potuto esserepresenti, la pergamena di Tap-paro Andrea è stata consegnataa suo nipote, e per GiachinoEnzo ci siamo recati a casa sua.

È stata una grande e bella fe-sta per tutti noi, finita con unbrindisi, e un augurio di BuonNatale ed un felice anno.

Il gruppo di Bollengo ed il sot-toscritto rinnovano gli auguri atutti gli Alpini e amici.

Il CapogruppoSpezie Tiziano

BORGOFRANCO

In ricordo di Bruno Gervasi

lmprovvisamente BrunoGervasi è andato avanti...

Tenente degli Alpini di com-plemento, da tempo viveva inMessico, dove aveva cresciutola sua bella famiglia e dove ave-va avviato con successo unaimportante attività imprendi-toriale.

Aveva però continuato amantenere legami con il nostrogruppo, rimanendone socio eseguitando così a rinnovare lasua appartenenza all’ANA.

Ma soprattutto puntualmen-te sentiva il bisogno di ritorna-re in Italia per partecipareall’Adunata Nazionale in com-pagnia degli alpini di Borgo-franco! La sua mancanza cosìimpensabile ed inattesa ha pro-

fondamente colpito e addolora-to tutto il nostro gruppo, che sistringe con affetto e partecipa-zione intorno alla moglie Fer-nanda, ai suoi tre figli e a tuttala sua famiglia.

Rimarrà sempre nei nostricuori il ricordo e l’esempio delcaro amico Bruno!

Il segretarioMarco Barmasse

CASCINETTE

Gli Alpini di Cascinetteonorano S. Antonio Abate

Gli Alpini del Gruppo di Ca-scinette si sono ritrovati sabato14 gennaio u.s. per una riunio-ne conviviale nel corso dei fe-steggiamenti in onore di S.Antonio Abate.

E’ stato un pranzo all’insegnadell’allegria durante il quale,tra le tante portate servite, si èpotuto apprezzare in particolarmodo, il classico piatto cucina-to per questa ricorrenza, “po-lenta e ciribici”.

Al pranzo hanno partecipatoanche alpini di Burolo e Ivrea.Con gli alpini di Chiaveranoc’era il M.llo rag. Ravera Eden,classe 1915, alpino che fa ono-re a tutti gli Alpini per la sua se-rieta’ e integrita’ morale, non-che’ per la sua statura intellet-tuale e simpatia. In rappresen-tanza della Sezione ANA hapartecipato il Segretario Fran-zoso il quale ha donato al

Gruppo la bellissima, e’ il casodi dirlo, targa del 4° Alpini, Bat-taglione Ivrea, un regalo moltogradito dagli Alpini presenti iquali, con le parole del segreta-rio del Gruppo, hanno ringra-ziato di cuore e con un grandeapplauso.

Al termine del pranzo, conl’accompagnamento del mae-stro Mario Piovano, gli alpini egli anziani di Cascinette ancheloro presenti al pranzo, si sonotrasformati tutti in coristi allie-tando il pomeriggio con cantialpini a tutta voce.

Giorgio Mosca

MAZZÈ

Domenica 18 dicembre 2005il Gruppo Alpini di Mazzè si èriunito in Sede per il tradizio-nale scambio degli Auguri Na-talizi con la gradita partecipa-zione di tanti famigliari, tra-scorrendo tutt’insieme una lie-ta giornata di felicità e amici-zia. Questa giornata è stata an-che l’occasione per il rinnovodel tesseramento sociale e perl’elezione nel nuovo Direttivoper il 2006.

Nella riunione del 29 dicem-bre 2005 il Direttivo ha confer-mato la fiducia al trascinatoredel Gruppo Artigliere MontiGiancarlo che sarà aiutato datutti a portare avanti le iniziati-ve previste per il 2006; in prim-’ordine il 70° anno di Fondazio-

ne del Nostro Gruppo Alpini.DIRETTIVO: Capo Gruppo:

Monti GianCarlo - Vice CapoGruppo: Thione PierCarlo -Segretario: Mila Bruno -Consi-glieri: Bonetto Italo, ArnolettiFulvio, Ceresa Sergio, Mila Ser-gio, MiIa Carlo, Actis Piero.

CROTTE

Il GIORNO 21/01/2006 si ètenuta la riunione per il rinno-vo del direttivo del Gruppo.

Presenti 25 Alpini 5 aderenti.Il consiglio è così composto:

Capo Gruppo: Pieiller Arnaldo- Vice Capo Gruppo: Costanti-ni Doriano - Cassiere: BoninoCarlo - Segretario: Cordera Do-menico - Addetto Stampa: Bel-lis Walter - Alfieri: CostanzoMario, Cignetti Francesco -Consiglieri: Andreo Moreno,Cignetti Pierfranco, CorderaMarco, Benedetto Felice, CodaCarlo, Cordera Giuseppe - Ma-drina del Gruppo: Andreo Ro-sina.

SAN GIUSTO C.SE

In data 13/01/2006 si è tenu-ta la riunione per il rinnovo del-le cariche del Direttivo e perprogrammare gli impegni per il2006. Le cariche sono state ri-confermate all’unanimità peralzata di mano.

Il Direttivo è così composto:Capogruppo: Attilio Paludi -Vice Capogruppo: Franco Bas-so - Segretario Valter Vercelli -Tesoriere: Giacomo Berutti -Consiglieri: Billi Enrico, Borga-ro Francesco, Cantello France-sco, Enrico Claudio, GioanniniVirgilio - Delegati all’Assem-blea Sezionale: Paludi, Basso,Berutti, Cantello, Gattero.

Pranzo sociale

Domenica 26 marzo alle ore12,30 presso il salone pluriuso“Gioannini” p.zza Municipiosi terrà il pranzo Sociale delGruppo a cui tutti possono par-tecipare telefonando per preno-tazione a Paludi Attilio, tel.0124 350952 - Cell. 3334534123.

Il CapogruppoAttilio Paludi

Da destra : delegato di zona Signora Giuseppe, il nipotino di Tapparo Andrea (cl.1916), Ugo Giovanni(cl. 1916), Gambone Giovanni (cl. 1921), Lagna Alessandro (cl. 1921), il sottoscritto.

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LE NOSTRE GIOIE

ALBIANO-AZEGLIO

ASIA nipote del socio PierluigiMandrile.

BORGOFRANCO

LUCIA OPEZZO figlia del socioLino.

CROTTE

FILIPPO FORNERA nipote delsocio Paolo Fornera.ALESSIA CERUTTI nipote delsocio Lanfranco Cerutti e proni-pote del socio fondatore del Grup-po Domenico andreo.

ISSIGLIO

STEFANIA SCALARONE nipotedel socio Raimondo Longo.

LOCANA

LUCA FORNETTI figlio del so-cio Fabrizio.

MAZZÈ

SOLEDAT CAPIRONE nipotedel socio Livio Capirone.

GABRIELE MICHELA figlio delsocio Mauro.

FILIPPO LADDA nipote del socioArmando Ladda.

MATTEO CAVI figlio del socioIvan.

ORIO CANAVESE

ALAN CONTIERO nipote delconsigliere Sergio Contiero.

ALFREDO CERUTTI figlio delsocio Ivan.

RONCO - VALLE SOANA

MATIAS ACTIS GROSSO nipo-te del socio Riccardo.

SAN BENIGNO CANAVESE

ANNA IMBERTI figlia del socioMarco e nipote del socio NataleBestonso.

MARTINA RASSO figlia del so-cio Luca e nipote del socio Gio-vanbattista Rasso.

LORENZO PICCHIO nipote delsocio Natale Bestonso.

MADDALENA SANTINI figliadel socio Alfredo e nipote del so-cio consigliere Gianfranco Betto-ni.FILIPPO BONINO nipote del so-cio Aldo Capello.

JACOPO EMANVILLE nipote delsocio Albino Aimonetto.

6 - LO SCARPONE CANAVESANO

DAI NOSTRI GRUPPI ANAGRAFE ALPINASETTIMO

VITTONE/CAREMA

Domenica 29 gennaio si è te-nuta l’assemblea annuale delGruppo presso la sede socialein Regione Piantagrant con ilseguente ordine del giorno(preceduto da un minuto diraccoglimento in memoria deisoci “andati avanti” AdrianoCosa, Pietro Vairetto M., Ma-rio Girod, Giovanni Prola):

– tesseramento associati e ag-gregati per l’anno 2006

– bilancio e resoconto attività2005

– programma per l’AdunataNazionale di Asiago.

Su proposta del capogruppoRenzo Pellerey viene nominatosegretario dell’assemblea il so-cio Aldo Gamba. Presentiall’Assemblea il Presidente diSezione, Luigi Sala (socio delnostro Gruppo), il vice Presi-dente di Sezione Antonio Ra-ucci e il Consigliere per lo Sport(socio del nostro Gruppo) AldoGamba.

L’assemblea si apre con unabreve introduzione del ca-pogrppo Pellerey, sullo svolgi-mento della giornata: prendepoi la parola il Presidente di se-zione Sala che ringrazia tuttiper la collaborazione, ricorda lemanifestazioni principali svol-tesi nel 2005, presenta quindiquelle in programma per il2006 tra cui, oltre alle tradizio-nali, ci saranno 1’85° anniver-sario della Sezione di Ivrea e laricorrenza sul Mombarone.

La parola passa poi al capo-

gruppo Pellerey che illustra tut-te le attività del gruppo per l’an-no passato.

Il socio Aldo Arvat, eletto te-soriore in sostituzione a LuigiSala che ha lasciato la caricadopo la nomina a Presidente diSezione, presenta il bilanciodell’anno passato che si chiudecon un saldo attivo pari a euro12.97O.

Esauriti i punti di cui all’ordi-ne del giorno vengono di segui-to illustrate le attività previsteper il 2006:

– gennaio: Tesseramento as-sociati e aggregati.Ricordiamoche il prossimo anno ci saran-no le votazioni per il rinnovodel direttivo (in carica x 3 anni)

– marzo: Assemblea annua-ledei delegati presso l’OratorioSan Giuseppe a Ivrea.

– aprile: anniversario ristrut-turazione Cappella San Carloprobabile gita a Planaval

– maggio: Adunata nazionalead Asiago

– giugno: inizio lavori per bi-vacco sotto il Mombarone

– agosto: festa alpina a Trovi-nasse

– novembre: commemora-zione IV novembre

– dicembre: consegna pacchidono e cena degli auguri.

Al termine del resoconto ilcapogruppo propone la siste-mazione del bivacco sotto ilMombarone intitolandolo allamemoria di Adriano Cosa:

– approvazione unanime peralzata di mano

– il socio Piero Nicoletta su

proposta di Pellerey viene no-minato capo gruppo onorario.

Vengono confermate per il2006 le oblazioni per gli asiliinfantili di Settimo Vittone e diCarema.

A questo punto vengono con-segnate le pergamene agli alpi-ni che hanno partecipato alla 2a

guerra mondiale, in occasionedel 60° anniversario della finedella stessa. Presenti: Piero Ni-coletta, Egidio Peretto,Giusep-pe Sardino, Gino Chiavenuto,Eugenio Colosso. Per AdrianoCosa e Mario Girod, andatiavanti nel 2005, hanno ritiratoil riconoscimento rispettiva-mente la moglie e il figlio. ADaniele Canetto, FortunatoGamba,Basilio Gamba, Pieri-no Peretto e Michele Trovero lapergamena verrà consegnata acasa.

A fine assemblea soci, simpa-tizzanti e familiari riuniti apranzo presso il Ristorantedell’Angelo.

Il capogruppo Pellerey appro-fitta delle pagine del giornaleper ringraziare: simpatizzanti eamici degli alpini, il segretarioMauro Clemente, il nuovo cas-siere Aldo Arvat, i volontaridella C.R.l.: Stracuzzi, BrunoLaurenzio, Paolo Buat, Dosset-to, i fratelli Ferragatti e AlfioPastore, Fabio Prola che tantosi prodigano per questo impe-gno, la fanfara alpina diretta daFabrizio Giachino e le signorealpine: Rina, Silvana, Angela,Enza, Enrica e l’amica lole.

Il Direttivo

Il capogruppo Renzo Pellerey consegna la pergamena ai vecchi combattenti combattenti

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BEATRICE PASCHEROfiglia del socio Piercarlo.

SAN GIUSTO CANAVESE

CHIARA nipote del socioMario Gatterio.

ALBERTO nipote del so-cio Eraldo Vagliono.

SAN LORENZO

LEONARDO FERREROAPRATO figlio del socioPaolo e nipote del consi-gliere del Gruppo Angelo.

TAVAGNASCO

GABRIELE TRISOLINOnipote del socio AlfredoGiovanetto.FEDERICA GIOVANET-TO nipote del socio Gio-vanni Vacchiero.

VICO CANAVESE

EMMA BOVIO figlia delsocio Enrico.

NOZZE

ALBIANO-AZEGLIO

RICCARDO FERRAROfiglio del socio Mario conBARBARA RUFFINO.

LOCANA

MASSIMO VERNA sociodel Gruppo con ADRIA-NA.

SAN BENIGNO CANAVESE

SILVIA MANZO figlia delsocio Dino con ROBER-TO CERUTTI.

LUCA FORESTO fratellodel socio Marco con TA-TIANA FEDOROVA.

TAVAGNASCO

MARA MORELLO figliadel Capogruppo Raimon-do e sorella dei soci Ivan eS i l v i o c o n D O R I SCOMIOTTO.

VISCHE

CLAUDIO BERTONE fi-glio del socio Carlo conPAOLA COPPOLA.

G I U L I A N A B O N A-VENTI figlia del socioFranco con GIULIANOCOTRONEO.

NOZZE D’ORO

CASTELLAMONTE

60° Anniversario di matri-monio del socio FRAN-CESCO SERAFINO conLEDA SIMONITTO.50° Anniversario di matri-m o n i o d e l s o c i oSECONDO SCIPIONEcon VILMA BERTOTTI.

LOCANA

60° Anniversario di matri-monio del socio fondatoreNATALE BERTOLDOc o n G I O V A N N ATOMASI.

ALBIANO - AZEGLIO

FEDERICA ROFFINOpronipote del socio Gian-ni Carrozzino ha conse-guito la Laurea in Econo-mia Aziendale.

MADDALENA BOGLIAnipote del socio AngiolinoSantina ha conseguitopresso la Scuola SuperioreLingue Moderne per Inter-preti e traduttori di Trie-ste la Laurea di Traduttri-ce.

BORGOFRANCO

MARIO FORNERO MO-NIA figlio del CapogruppoGiovanni ha conseguito laLaurea in Scienze Foresta-li e Ambientali pressol’Università di Torino.

ORIO CANAVESE

ANDREA BOERIO figliodel socio Pietro ha conse-guito la Laurea in Ingegne-ria Meccanica.

SAN BENIGNO CANAVESE

LUCA VECCHIA sociodel Gruppo e figlio del so-cio consigliere Giorgio haconseguito la Laurea inEconomia Aziendale pres-so la Facoltà di Economiadell’Università di Torino.

ELENA BAUDINO nipo-te del Capogruppo Luigiha conseguito la Laurea inScienze della Comunica-

zione presso l’Universitàdi Torino.

TAVAGNASCO

NOEMI MORELLO figliadel socio Marco ha conse-guito la Laurea in Biotec-nologie indirizzo Moleco-lare.

ALBERTO FRANCHINOfiglio del socio Giuseppeha conseguito la Laurea inIngegneria presso il Poli-tecnico di Torino in Inge-gneria Elettrica Civile.PAOLO SCARAMUC-CIA figlio del socio Gio-vanni ha conseguito la La-urea di I° livello in Mecca-tronica.

I NOSTRI DOLORI

ALBIANO-AZEGLIO

GIOVANNA BIZZOT-TO cognata del socio Lui-gi Bertoncin.

BORGOFRANCO D’IVREA

GIUSEPPE GARDA con-sigliere del Gruppo.

BUROLO

ATTILIO CERUINO fra-tello del socio Livio.

CASTELLAMONTE

GIACOMO POLLINOsocio del Gruppo.

DOMENICO REANO su-ocero del socio ClaudioCampagnola.P A L M I N O M A R I OCAMPAGNOLA papà delsocio Claudio e cognatodel socio Giacomo Gaido.

CHIAVERANO

MARCELLO BENATTIcognato del Capogruppoonorario Luc Enea Realis.ROSINA TESTA simpa-tizzante del Gruppo.GIULIANA BIGLIONEmoglie del socio FrancoFoscale.AUGUSTO TAROZZOpapà del socio Gino e non-no del socio Marco.

CROTTE

CANDIDA MASCHEROmamma del socio Lan-franco Cerutti.RITA FAVRE moglie delsocio Giuseppe Gilono.SILVIA UGO mamma delsocio Felice Benedetto.GIUSEPPE GIOVARAconsuocero del socio Pao-lo Fornera.

IVREA CENTRO

A N T O N I E T T A M A-STRANGELO moglie delCapogruppo e consiglieresezionale Giancarlo Ba-gnara.FRANCO ZERBINATTIsuocero del socio BrunoGaretto.

LOCANA

A N D R E A V A L L I N OCOSTASSA socio delGruppo.GIACOMO LUCIA TAR-RO fratello del socio Igino.MARIUCCIA GASCOsorella del socio Ernesto.MARIA TERESA CON-TERIO mamma del socioconsigliere Mario Coello esuocera del socio BlinaPietro Vernetti.MICHELE BUGNI sociodel Gruppo.ROSA PASQUALINAMEZZANO sorella del so-cio Domenico.

LUGNACCO

GIUSEPPINA PALLA-DIN mamma del socioAdriano Oldin.

MONTALTO DORA

SALVATORE CESARCOpapà del socio Luigi.PAOLINA RACCHIO(LINA) moglie del socioPierino Perotti.

ORIO CANAVESE

M . l l o G I O V A N N IGUGLIELMINO socio.

PALAZZO - PIVERONE

LUIGI BAGNOD papàdel socio Roberto.

RONCO - VALLE SOANA

MODESTO CROSASSOsocio del Gruppo.GIOVANNI REVERSOPEILA simpatizzante delGruppo.

SAN BENIGNO CANAVESE

ANGELO GAMARRApapà del socio Giancarlo.

TAVAGNASCO

LINA RACCHIO sorelladel socio Gregorio.

TONENGO

FAUSTINO FORMIA so-cio del Gruppo.

VISCHE

DOMENICA FOLLISmoglie del socio Bartolo-meo Gauna.CATERINA CAVAGLIÀmoglie del socio Paolo Ce-resa Gastaldo.O R S O L A P I G N O C-CHINO suocera del socioPaolo Ceresa Gastaldo.

LO SCARPONE CANAVESANO - 7

ANAGRAFE ALPINA

Autoriz. Tribun. Ivrea n. 5 del 16/3/1949

Litografia Davide Bolognino - Ivrea

Proprietario - Editore:Associazione Nazionale Alpini, Ivrea

Direttore Responsabile:Avv. Antonio Raucci

Redazione: Sergio Botaletto, GiovanniDonato, Roberto Ganio Mego,

Giovanni B. Gianoglio Vercellino,Antonio Raucci, Luigi Sala, Carlo Salvetti

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8 - LO SCARPONE CANAVESANO

RUBRICHE

LETTERE AL DIRETTORECaro Direttore,

non capisco come di frontealla lezione di coraggio e di di-gnità mostrata da Quattroc-chi davanti ai suoi carnefici,si possa scrivere con malcela-to disprezzo che in fondo sitratta solo di un “mercena-rio”, che per di più, “se l’è pro-prio cercata”. Assieme ad al-cuni amici Alpini abbiamo di-scusso dell’argomento e inconclusione abbiamo pensatodi chiedere la tua opinione inproposito, che contiamo dileggere nel prossimo numerodello Scarpone.

Roberto Ganio Mego

Caro Roberto,avevo già preparatao un ar-

ticolo che penso possa dareuna risposta alle vostredomande.

AMATORESCIESA: un eroedel Risorgimento.

La sera del 30 luglio 1851 lapolizia austriaca fermò ungiovane tappezziere milanesesorpreso ad affiggere proclamipatriottici sui muri della cit-tà. Inutilmente in commissa-riato tentarono di farlo parla-re per conoscere i nomi deisuoi amici. Irremovibile iltappezziere continuava arispondere: “Podi mingaparlà e parli no”.

Condannato a morte me-diante fucilazione la poliziatentò l’ultima carta: farlo pas-sare, per andare alla fucilazio-ne, sotto le finestre di casa fi-dando che il richiamo dellafamiglia l’avrebbe indotto acambiare opinione.

Ma Sciesa, dopo aver guar-dato la sua casa, pronunciò lefamose parole: ”Tiremm in-nanz”, che valsero a farlo en-trare a pieno titolo nei libri distoria patria. Sui quali siformarono intere generazionidi scolari.

FABRIZIOQUATTROCCHI:

un eroedel nostro tempo.

Sequestrato da terroristiislamici in Iraq il 14 aprile2004, un privato cittadinoitaliano, senza neanche un si-mulacro di processo, viene in-catenato, costretto in ginoc-chio, con il volto coperto, eportato a morte. Il giovane sirende conto che per lui è lafine. Non piange, non implo-ra, chiede solo di togliergli labenda. Alla risposta negativadei carnefici il giovane gettain faccia agli assassini tutto ilsuo orgoglio di italiano, pro-nunciando le ormai famoseparole “Vi faccio vedere comemuore un Italiano”.

Con una tecnica che vieneda lontano i terroristi gli spa-rano due colpi di pistola allanuca, inneggiano ad Allah equindi trascinano via il cada-vere per i piedi, mentre unatelecamera indugia spietata

sul volto devastato del giova-ne italiano.

Tolti gli animali, nessunopuò negare che FabrizioQuattrocchi sia morto congrande dignità. E questo bastaper essere ricordato con ri-spetto. La sua vicenda sembrauscita da una pagina del no-stro Risorgimento. Un Ama-tore Sciesa dei nostri giorni.

L’Italia moderna, come giàla Gallia del De bello gallico,“est omnis divisa in partestres”:

– la prima parte è quella de-gli italiani che stanno alla fi-nestra e aspettano che altricavino le castagne dal fuoco;

– la seconda parte, è quelladegli italiani faziosi e spoc-chiosi, incapaci di capire ladignità ed il coraggio con cuiQuattrocchi ha saputo af-frontare la morte. D’altra par-te come stupirsi se perfino unantico e già benemerito sot-tufficiale italiano, sia pure indebito di lucidità, si abbando-na a dichiarazioni incredibilie pronuncia parole crudeli e

cattive persino nei confrontidei soldati italiani che, arischio della vita, fanno il lorodovere a Nassirya?;

– la terza parte è quella degliitaliani che si sono commossidavanti a questa tragica ese-cuzione ed hanno subito rico-nosciuto in questo guizzo didignità, quello scatto di orgo-glio di cui Ciampi va parlan-do, nel suo peregrinare nellaprovincia italiana.

Sono sicuro che gli alpiniabbiano fatto idealmente laloro giusta scelta di campo. Efiniamola una buona voltacon la bertoldesca storia delpaese felice, se non ha biso-gno di eroi. Veramente felice(se esiste la felicità) è solo ilpaese che, in caso di bisogno,può affidarsi ai suoi figli mi-gliori. Quelli che una volta sichiamavano gli eroi. Sempreche la pianticella dell’eroismosia riuscita a sopravvivere alclima politico e culturale cheda oltre mezzo secolo gravasull’Italia.

Antonio Raucci

Gli ultimi istanti di Quattrocchi e le ombre dei suoi assassini