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moda cinema spettacolo www.slidefreepress.com Maggio 2016 - N.72 DISTRIBUZIONE GRATUITA FREE PRESS MAGAZINE SLIDE 72 - NETWORK MAGAZINE - MAGGIO 2016 - WWW.SLIDEFREEPRESS.COM - COPIA OMAGGIO Dove c’è un evento c’è TG EVENTS LA VISIBILITà A 360° IN TELEVISIONE ENJOY TV INTERVISTA DAVID MORALES Barbara Palvin NELLA TOP50 tra le modelle più belle al mondo LE INTERVISTE DI SLIDE Claudio Chiappucci EL DIABLO’ “MIA MADRE MI HA DATO LA FORZA” L’ultimo film di Michael Moore WHERE TO INVADE NEXT Claudia Peroni LA DONNA DAI BOX! La Formula 1 dietro le quinte

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moda cinema spettacolowww.slidefreepress.comMaggio 2016 - N.72DISTRIBUZIONE GRATUITA

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NELLa ToP50tra le modelle

più belle al mondo

LE iNTErViSTEDi SLiDE

ClaudioChiappucci

EL DiabLo’“Mia MaDrE Mi ha

DaTo La forza”

L’ultimo film diMichael Moore

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Claudia PeroniLa DoNNa

Dai box!La Formula 1

dietro le quinte

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Irene Pivetti Barack Obama Woody Allen Paolo Sorrenino Ennio Morricone

Vittorio Sgarbi Christian de Sica Belen Rodriguez Letizia Moratti Diego della Valle

Giorgio Napolitano Nanni Moretti Enrico Vanzina Diego Abatantuono Angelina Jolie

Marco Berry Alessia Marcuzzi Raul Bova Bernardo Bertolucci Fiorello

Francesca Comencini Rosanna Lambertucci Alessandro Cecchi Paone Renzo Arbore Lele Mora

5 anni di successi con

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George Clooney Eric Clapton Monica Bellucci

Brad Pitt Gleen Close Viola Davis

Hug Jackman

Paris Hilton

Tom Cruise

Meryl Streep

Cameron Diaz

Danny de Vito

Tamara Ecclestone

Sharon Stone

Katy Perry

Andrea PellizzariAdriana Lima Adriano Celentano Aida Yespica Albano Carrisi Alessandro Siani Alex Belli Alex Gardner Angela Finocchiaro Anna Falchi Antonio Zequila Ariana Grande Arianna David Arisa Asia Argento Balotelli Beppe Convertini Beppe Grillo Bianca Balti Carlo Conti Carmen Masola Carmen Russo Clemente Mastella Cristina Chiabotto Dario Argento Elenoire Casalegno Jean Paul Gaultier Elisabetta Gregoracci Enzo Iachetti Eva Mendes Ezio Greggio Fabrizio Corona Francesco Baccini

Francesco Cossiga Gianni Mengoni Il Volo Jerry Calà Lady Gaga Lino Banfi Lucio Dalla Loris Capirossi Madonna Marco Balestri Mario Biondi Matteo Garrone Martina Colombari Massimo Ceccherini Matteo Renzi Megan Fox Melita Toniolo Michelle Hunziker Nadia Bengala Raffaella Fico Roberto Ferrari Silvio Berlusconi Stefano Tacconi Stephen Arie Scarlet Johansson Tiziano Ferro Tokio Hotel U2 Valeria Marini Vasco Rossi

I personaggi comparsi con interviste, recensioni e menzioni sul magazine sono centinaia!

moda cinema spettacolo

...e tanti tanti tanti ancora!

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Maggio2016

7 Editoriale8 Barbara Palvin14 Claudio Chiappucci “El Diablo”22 Non solo turisti26 Michael Moore32 Claudia Peroni39 Enjoy Television44 Miss Slide46 Mister Slide48 La moda secondo Slide51 Trend Night56 "Dietro la porta" in scena61 Psike63 Il tricologo Antonio Soverina65 Food4you67 Parliamo di libri 69 Eccoci73 Cinema75 Satira77 Cani & Gatti TV Channel

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FREE PRESS MAGAZINE

Tutti i marchi trattati su Slide sono dei legittimi proprietari. L’Editore non è responsabile per i concetti espressi dai singoli collaboratori o dalle personalità intervistate. L’Editore è esonerato dagli inserzionista per i contenuti delle inserzioni. Ogni inserzionista dichiara di essere titolare dei diritti per le foto e per i marchi pubblicati. Ogni riproduzione di testi, foto e loghi presenti in questo magazine è tassativamente vietata, salvo autorizzazione e approvazione scritta dell’editore. Eventuali opinioni espresse da Collaboratori, Giornalisti, Direttore Respon-sabile, Concessionari Esclusivi, non sono da considerarsi come opinione dell’Editore. SLIDE non ha alcun taglio politico nè alcun tipo di preferenza per questo o quel partito. L’editore ha tentato di contattare tutti i detentori dei diritti fotografici per le foto pubblicate. Eventualmente ci fossero titolari di diritti non accordati, l’editore si mette a disposizione per regolarizzare la posizione.

Alcune pagine pubblicitarie compaiono su Slide in quanto selezionate dalla redazione quali potenziali vincitrici del premio migliore adv di quest’anno, indetto dalla Are Communication.

C R E D I T S

M e d i a P a r t n e r s

Direzione Internazionale e PubblicitàAre Communication International Ltd Bulgaria, Sofia 1324 Lyulin 8 Housing Complex, 9 3011str., Block 2, Entr. A Phone +35 924.915.106 Fax +35 924.915.107 [email protected]

Reg. Trib. Ravenna 1362/2010

CEO Are Communication InternationalDevis [email protected]

Direttore EditorialeStefano [email protected]

Direttore ResponsabileNadia Bengala

IL MAGAZINE DEGLI ITALIANI IN SVIZZERA E BULGARIA

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STEFANO PIADirettore Editoriale

Maggio è il mese nel quale la Primave-ra esprime a meglio la propria meravi-glia, e allora quale migliore occasione per dare il benvenuto a questa sospi-rata bellezza raccontando la leggen-da della Primavera: “Era una mattina soleggiata. La foresta riprendeva vita. Il sole sorgeva imponente su tutto, la neve dello scorso inverno stava scom-parendo grazie ai deboli ma tenaci rag-gi di sole. Gli animali si svegliavano dal loro letargo. I prati verdi cominciavano a muoversi grazie alla fresche brezza mattutina. Improvvisamente tutti gli animali scattarono a quel suono: lei si era svegliata. Tutti si diressero al cen-tro della foresta verde, dove si trovava una caverna. Da li proveniva un dolce profumo di fiori appena sbocciati e una melodia allegra alleggiava nell’a-

ria. Poco dopo presero a crescere fiori di ogni genere e colore. Era davvero bellissimo. Poi da quel buco nella pietra s’intravide una luce, riscaldava l’animo dei nostri giovani amici, i quali si senti-vano di nuovo pieni di energie . Infine si fece vedere. Aveva un vestito lungo e azzurro fino ai piedi, i capelli lunghi e biondi intrecciati con una corona fatta di fiori, le orecchie a punta s’intravede-vano appena tra quei fili d’oro, gli occhi verdi ed un bellissimo sorriso. Intorno a lei volteggiavano milioni di farfalle dai variopinti colori, e graziosissime api e coccinelle. Mentre usciva da quella ca-verna, rimasta a riposo, troppo a lungo, danzava. Perché lei era cosi, un animo puro che ballava felice. Lei rabbrividì leggermente al contatto dei suoi piedi con l’umido terreno della foresta. Gli animali la guardavano tranquilli. Sa-pevano perfettamente che quella me-lodia era prodotta dal suo cuore di fata. Loro non la temevano. Lei era la vita, il risveglio dopo il lungo ed inter-minabile sonno della natura. Colei che faceva sbocciare i fiori, risvegliare dal letargo gli animali, lo scorrere di tutto viene ripreso non appena il suo cuore di fata riprende a battere. Dopo un po’, si gira verso l’orizzonte e guarda oltre la foresta, lontano da quel luogo, fin-ché lo si sente arrivare: al galoppo, più

veloce della luce, allora il sorriso della nostra Fata si allarga sempre più. Un unicorno bianco, dagli occhi blu ed il corno argentato fa la sua comparsa proprio davanti a lei. Lei si avvicina cauta, quella creatura è ancora più fragile di lei. Apre la mano e da li ap-pare magicamente un semino che ben presto diventa un pomo d’argento. Lei s’inchina con eleganza degna di una vera principessa, davanti all’unicorno con il pomo d’argento rivolto verso il muso del cavallo. Lui dapprima lo an-nusa con sospetto, poi lentamente lo mangia. A quel punto lei si alza velo-cemente e lo accarezza con dolcezza, baciandolo sul muso. Poi si alza in volo leggiadra come una piuma ed atter-ra sul cavallo, ad amazzone. Lui non sembra a disagio. Poi con un piccolo colpetto all’unicorno da parte della fanciulla, lui si volta e parte al galoppo, da dove era arrivato. Mentre sfrecciava via, la melodia della giovane scompa-riva pian piano, lasciando al suo posto un dolce aroma. E com’era apparsa, si era volatilizzata. Gi animali che erano rimasti ad osservare la scena sapevano cosa sarebbe successo da li a poco. La fata, avrebbe passato a cavallo svariati territori, risvegliando la natura con il dolce profumo della vita. Perché lei, è la Primavera.”

Eccolo il mio mese, il mese della Ma-donna, la festa della mamma. Maggio è il mese delle rose, del mio “anno in più” (il compleanno cade il 26 mag-gio), il mese del Festival del cinema di Cannes, quest’anno giunto alla sua sessantanovesima edizione, evento in cui anche noi della redazione saremo presenti dall’ 11 al 22 maggio. Ho già l’invito personale per la presenta-zione del nuovo film di Oliver Stone, ricevuto direttamente dal suo staff e sarà unpiacere rincontrare questo grandioso regista, dopo vent’anni, da quando ci conoscemmo a Roma

ad una cena a casa di Franco Nero.Ci saranno tanti film da vedere, che meraviglia! Per chi ama il cinema il FESTIVAL di Cannes è veramente il top.Chissà se quest’anno ce la faremo a seguire anche il GP di Formula Uno a Montecarlo che sarà, la settimana seguente, al festival, proprio domeni-ca 29 maggio. Sarà un periodo molto piacevole dove si coniugherà perfet-tamente l’utile e il dilettevole. Detto questo auguro un buon mese a tutti e vi saluto perché ho tante cose da fare. Con affetto vostra Nadia.

EDITORIALE

NADIA BENGALADirettore Responsabile

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LA MODELLA UNGHERESEPIÙ FAMOSA AL MONDOBARBARA PALVIN,NELLA TOP50TRA LE PIÙ BELLE E PAGATE DE PIANETA

Nata a Budabest, Barbara Palvin oggi ha 23 anni ed è forse la modella unghe-

rese più famosa al mondo. Lei si è sempre definita un “maschiaccio”, tant’è che già a 12 anni, giocava a calcio oltre che frequentare corsi di canto. Durante una semplice pas-seggiata per le strade della sua cit-tà, Barbara all’età di 13 anni è stata notata da uno dei talent scout della

famosa IMG Models a soli 13 anni.Il primo editoriale, l’ha fatto in Giappone per Spur Magazi-ne (in Giappone) per trasferirsi poi in Asia dove ha lavorato per diver-so tempo.

In brevissimo tempo si è fatta no-tare in tutto il mondo diventando richiestissima da tantissimi brand internazionali.

Esatto, sfilate in Argentina, in Francia per L’Officiel nel febbra-io 2010, perJalouse nell›aprile del medesimo anno, per French Revue de Mode nell›edizione primavera/estate 2011 e per Elle del 16 set-tembre 2011 e dell›aprile 2012. In Ungheria posa per ilGlamour nel settembre del 2010 e nell›Elle del-l›ottobre 2011. Mentre per la Co-rea nel numero di Vougue Girl e

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BARBARA PALVIN

nell’Harper’s Bazaar, entrambi dell’aprile 2011. In Libano per Elle Oriental nel novembre 2011, per la Russia L’Officiel nel marzo 2010 e nel Vouge del Dicembre dello stesso anno. In Spagna per la rivi-sta Rabat nel Gennaio 2012.

Dopo aver posato, ha debutta-to Il suo debutto in passerella direttamente con uno status symbol della moda mondiale: Prada. Questo è avvenuto du-rante la settimana della moda nel febbraio 2010. Nel corso della

carriera anche per tanti altri brand come Chanel, Giorgio Armani, Louis Vuitton, Nina Ricci, Emanuel Un-garo, Vivienne Westwood, Miu Miu,Christopher Kane, Julien Mac-Donald, Jeremy Scott, Vivienne Westwood, Etro, New Yorker, H&M,

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H & M Authentic Collection, Pull and

Bear,Armani Exchange, Calvin Klein ‘Forbidden Euphoria’ fragran-ce, Intimissimi, Calzedonia, De-cious, Jazmin Chebar, Tommy Hil-figer, L’Oréal,New Yorker, Spick and Span Noble, Stradivarius, Victoria’s Secret, Rosa Clara, Rag & Bone Jeans e tanti altri. Presente anche ai Ready to wear di diverse colle-zioni, autunno/inverno 2010-2011 e primavera/estate 2011-2012. Nel 2011 ha aperto la campagna Pre-Fall 2011/2012 di Chanel e in seguito assieme a Cara Delevin-gne e Simon Nessman posa per la collezione H&M Authentic Col-lection F/W 2011.

La notorietà arriva al pubblico di massa nel 2012.Questo sfilando per lo show TV Vi-ctoria’s Secret Fashion Show, or-

ganizzato dalla linea d’inti-mo Victoria’s Secret, accanto a topmodel del calibro di Alessan-dra Ambro-sio, Miranda Kerr e Adria-na Lima. Qui Prende parte al pro-getto Victo-ria’s Secret

PINK 2012 e al Victoria’s Secret Designer Collection posando per un servizio fotografico in solitario.

Nel febbraio dello stesso anno viene scelta come testi-monial per la L’Oréal.A soli 19 anni l’ambasciatrice più giovane, per la quale gira diversi spot pubblicitari rappresentan-do il rossetto Rouge Caresse e la collezione di make up Miss Can-dy. Nel 2013viene riconfermata e nuovamente presta il proprio vol-to per diversi prodotti e pubblicità televisive, come il mascara Manga incrementando ulteriormente la propria fama.

Nel maggio 2013 è la prota-gonista della campagna pub-blicitaria di Intimissimi. E posa anche in quella di H&M pri-mavera/estate 2013 insieme

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a Toni Garrn. Nel lu-glio 2013 posa anche in uno spot per Mam-bo Goddess Austra-lia 2013, per la colle-zione primavera/state 2013-2014 assieme ad Ashley Hart. Nel 2012, 2013 e 2014 è testimonial, insieme a Sara Sampa-io, della linea di abiti da sposa Rosa Clarà.

La Palvin si è clas-sificata quarante-sima nella lista Top

50 Models Women stilata da models.com. Sempre lo stesso sito ha stilato un’altra classifica, The Money Girls, dove la Palvin si è classi-ficata 23ª.Nel 2015 è testimonial, insie-me a Baptiste Giabiconi, del profumo Private Club Fragran-ce di Karl Lagerfeld. Nel mar-zo 2016 viene scelta da Giorgio Armani come testimonial della fragranza Acqua di Gioia e dei nuovi profumi Air di Gioia e Sun di Gioia. Nel 2014 è nel cast della pellicola Hercules - Il guer-riero, dove interpreta la princi-pessa greca Antimaca accanto a Dwayne Johnson e Irina Shayk.

BARBARA PALVIN

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LE INTERVISTE DI SLIDEQUESTO MESE ABBIAMO INCONTRATO:

CLAUDIOCHIAPPUCCI

“EL DIABLO”EL DIABLO SULLE DUE RUOTE E NELLA VITA

a cura di Alessandra Mura - Slide

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CLAUDIO CHIAPPUCCI

Claudio Chiappucci (Uboldo, 28 febbraio 1963) è un ex ciclista su strada, pistard e

ciclocrossista italiano. Professioni-sta dal 1985 al 1998, vinse una Milano-Sanremo, tre tappe al Tour de France e una al Giro d’Italia. Da sempre soprannominato “El Diablo”. Da dilettante Chiappucci vinse il campionato italiano di se-conda categoria nel 1982 e altre corse importanti come il Trofeo Pigoni e Miele, il Trofeo la Comia-da, la Settimana della Brianza e le classifiche generale e dei GPM al Giro della Regione Friuli Venezia Giulia. Passò quindi professionista nel 1985 con la Carrera-Inoxpran di Davide Boifava; i primi successi da pro arrivarono solo al quinto anno, nel 1989, quando si ag-giudicò la Coppa Placci e il Giro

del Piemonte. Nel 1990, dopo aver vinto la classifica GPM al Giro d’Italia, Chiappucci balzò agli ono-ri della cronaca durante il Tour de France: al

secondo giorno di gara, insieme a Steve Bauer, Frans Maassen e Ronan Pensec, andò infatti in fuga e giunse al traguardo con ben 10’35” di vantaggio sul gruppo con tutti i principali favoriti al successo finale. Dopo le tappe pianeggianti, sulle Alpi si staccarono prima Maassen e la maglia gialla Bauer, e poi anche Pensec (diventato nuo-vo leader dopo il crollo di Bauer): dei quattro soltanto Chiappucci rimase ai vertici. Il lombardo poté così vestire la maglia gialla per otto tappe, dalla tredicesima fino alla ventesima e penultima frazio-ne. Primo italiano a salire sul podio della Grande Boucle dal 1972, quando Felice Gimondi fu secondo dietro a Eddy Merckx. Nel prosieguo di stagione ottenne il terzo posto al Campionato di Zurigo.

Claudio Chiappucci, da trent’anni un nome che rie-cheggia nelle memorie spor-tive. Che effetto fa sapere

che anche i bambini oggi sanno chi sei e che conoscono “El

Diablo”?“Fa un pò parte di ciò che hai

seminato durante questi anni, durante i momenti in cui sono

riuscito a dare tanto allo sport. Le imprese che ho fatto, i risultati

ottenuti, so che

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vengo ricordato per i bei momenti di sport che ho regalato. Momenti difficili da dimenticare, la gente si ricorda le grandi vittorie.”

Hai visto i primi giri d’Italia che eri giovanissmo“Avevo 21 anni, quando sono pas-sato professionista. Se scegli di fare una carriera professionale,

la devi fare da giovanissimo, e io sono riuscito a fruttare il momen-to giusto. Me la sentivo, le gambe erano con me, il mio fisico rispon-deva alla perfezione.”

Chi temevi dei tuoi rivali? “Io non ho mai avuto veri nemici. Tutti i miei avversari erano temi-bili, ognuno aveva le sue caratte-ristiche che in ogni gara potevano essere determinanti. Non ho mai temuto nessuno, in realtà chiede-vo il massimo da me stesso. Non ho mai sottovalutato nessuno co-munque.”

Sei stato un professionista ma soprattutto amante dello sport. Ricordi una tappa in particolare che ti ha segnato sia nel fisico che nella testa?“Ci sono due momenti importanti

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nelle mie competizioni: nella Mi-lano Sanremo e nelle Corse di un giorno. La tappa tour di Sestriere è rimasta storica anche per i risul-tati; è stata una corsa incredibile, una lunga fuga, complicata da at-tuare, vincerla come l ho vinta io e davvero difficile oggi”.

Tornando indietro cosa cambieresti delle tue scelte sportive? “Non cambierei nulla, sono scelte

fatte in base alle mie caratteri-stiche, sono riuscito a fare delle imprese perché mi piaceva tantis-simo far vedere il mio carattere. Non era la vittoria la meta, ma come interpretavo la corsa e il risultato che riuscivo ad ottenere, sono sempre stato molto esigen-te con me stesso, non mi sono posto mai programmi ne messo in testa di vincere per forza una medaglia.”

Oggi la bicicletta che posto ha nella tua vita?“La bicicletta è sempre rimasta al primo posto, è sempre la mia passione, pedalo sempre a tante gare anche oggi, continuo a pedalare non solo per passione ma anche in competizione.”

Attualmente dove vivi?A Uboldo, sono sempre nel mio paese dove sono nato e cresciuto. Continuo a vivere nella mia terra d’origine.

Dopo il ritiro hai partecipato a diversi programmi: Beato tra le donne, L’Isola dei famosi, dove sei arrivato secondo. Perché l’esperienza televisiva, cosa ti ha attirato? “Fa parte sempre della notorietà, del personaggio. Ti da spazio per farti conoscere, per far vedere chi sei oltre a quello per cui la gente ti sconosce, nel mio caso il ciclismo. Anche la tv completa quello che è il personaggio. Qualche invito in televisione arriva sempre, e ho sempre accettato perché mi piace

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potermi esprimere non solo sulle sue due ruote.”

La tua vita privata. Come sei riuscito a mettere insieme famiglia e lavoro?“Sono realizzato nella mia vita normale. Riesco a mettere insieme la vita del personaggio Chiapucci

a quella privata che va benissimo. Non è semplice perché sei chiamato in tanti contesti diversi, sei sempre in mezzo alla gente, hai tantissime occasioni di girare il mondo. Eppure sono stato bravo a coniugare ciò che desideravo nel mio privato e quello che arrivava dal mio lavoro.”

Le tattiche non le sopporti vero?“Si io sono un anti tattiche. Sono un fantasista, capivo cosa dovevo fare sulle due ruote così anche nella vita: cambiare programma a seconda della situazione che mi si trovava davanti, per questo credo di essere stato l’unico nel mio genere”

CLAUDIO CHIAPPUCCI

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CLAUDIO CHIAPPUCCI

C’è qualcuno che oggi sulle due ruote ti assomiglia un pò?“Non c’è. Oggi il mondo del ciclismo è molto diverso. La tecnologia ha superato l’istinto del corridore, non esiste più la situazione dove un corridore riesce ad emergere per le sue qualità, la tecnologia ha sostituito forse le qualità dell’atleta, fare la differenza è difficile.”

C’è qualcuno che tu consideri il migliore sulle due ruote oggi?“Non c’è un migliore, io credo ce ne siano diversi di ciclisti forti ma hanno poco carisma rispetto ai grandi ciclisti del mio tempo. Guardo un Indurain dei miei tempi e vedo che oggi non ci sono personaggi del genere.”

Hai mai quantificato i chilometri che fai all’anno?“Non sono mai tutti uguali negli anni. Ma più o meno ne ho calcolati 800 mila , da quando ho iniziato a pedalare sono tanti.”

Cosa ti manca della vita da campione?“Sicuramente la mia vita privata, perché quando devi viaggiare, partecipare a programmi televisivi, spostarti spesso, non riesci ad avere la privacy e la serenità che si ha nel quotidiano, ti mancano tante cose alle quali sai che dovrai rinunciare.”

Tua madre che ruolo ha avuto nella tua crescita non solo umana ma sportiva? “Io ho perso il papà da giovane e mia madre ha sostituito anche la

presenza di mio padre. Mi madre mi ha dato una forza incredibile, mi ha motivato sin dall’inizio, mi ha dato tutto ciò che mi serviva per credere nelle mie capacità e andare avanti. Non è stato facile senza mio padre, e lei sapeva che avrebbe dovuto assolvere a due compiti,

da mamma e da papà. Molte vittorie infatti le ho dedicate a mio padre, spesso mi ha dato il la per continuare anche dopo che erano finite le forze. Queste sofferenze se le trasformi in voglia di vivere e di combattere, ti regalano il di più che ti spinge in alto”

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IL BOSFORO,LE BOMBEE IL CANTODI ISTANBUL

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NON SOLO TURISTI

Martedì, 13 gennaio 2016. Leggo i quotidiani online, un'altra bomba in Turchia.

Questa volta ad Istanbul. Morti, feriti, e poi ancora paura, ansie, tensioni, minacce e promesse, po-larizzazioni e nazionalismi. Ogni bomba che deflagra estende la sua onda d'urto sui valori civici e mo-rali di tutta la società libera. Libera, ma sempre più vicina al precipizio, alla caduta verso le facili letture, verso la tentazione di puntare il dito contro il complice designato.

Leggo il giornale, ma sono seduto tranquillo nel mio ufficio, riparato dal resto del mondo dalla placida città in cui vivo e lavoro. Ma era un clima simile quello che mi ave-va accolto in Turchia in occasione della mia visita, alcuni mesi fa. Era

FLAVIO ALAGIA

Laureato in Giornalismo, il mio limbo professionale mi ha portato

dagli uffici stampa alla carta stampata, per poi approdare al variopinto mondo

della comunicazione digitale. Ho vissuto a Verona, Zurigo, Londra, Città del Capo,

Mumbai e Casablanca. Odio volare, amo lo jodel e da grande voglio fare l’astronauta.

www.nonsoloturisti.it

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la fine di ottobre, a pochi giorni dalle elezioni presidenziali. Era la fine di ottobre, ed erano passate poche settimane dalla bomba che ad Ankara aveva falciato la vita di un centinaio di manifestanti che chiedevano pace e libertà. Lo chiedevano urlando la loro rabbia contro il governo di Recep Tayyip

Erdoğan, ma quest'ultimo si è ap-propriato della loro morte per con-durre la popolazione spaventata alle urne e accaparrarsi una nuova legislatura dietro la bandiera della sicurezza ad ogni costo.

Prima di ritornare in Italia mi ero concesso qualche giorno a Istanbul,

la Porta d'Oriente. L'anello tra l'Eu-ropa cristiana e il Medio Oriente musulmano. Un giorno, passeg-giando a Sultanahmet – dove la bomba di martedì ha tolto la vita a dieci turisti stranieri ferendone altri 15 – sono stato sorpreso dal canto dei muezzin. Era circa mezzogiorno e mezzo, nell'area tra la Basilica di

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NON SOLO TURISTI

Aya Sofya, la Basilica Cisterna e il Palazzo Topkapı. Il canto dei diversi muezzin non procedeva all'uniso-no, era un rincorrersi a più voci, un ciclone di passione spirituale che mi percorreva e mi accompagnava.

Era il canto di un mondo antico ma ancora vivace, così lontano e così

vicino. Era il canto di una città e di un popolo sospesi tra Oriente e Oc-cidente, ma anche tra passato e pre-sente, tra speranza e paura, tra liber-tà e sicurezza. Una sinfonia sottile che assume forme diverse a seconda di quale arteria si stia attraversando per giungere al cuore della città, alla sua anima oscura e lucente.

È il canto dei gabbiani, quando al tramonto si attraversa il Bosfo-ro sui traghetti che collegano la Istanbul europea con quella asiati-ca. È il fischio del treno che sfreccia in profondità, quando il medesimo stretto lo si attraversa rapidi lungo il tunnel sottomarino Marmaray, circa venti minuti da Yenikapı a

Sirkeci. È il soffio del vento men-tre si sale per le scale della Torre di Galata, costruita dai Genovesi, gente che di linee sottili tra est e ovest ne sapeva qualcosa.

È il rumore delle onde quando si passeggia sotto il Ponte di Galata, a sud della torre, occupato da bar e ristoranti, sempre affollato di visi-tatori e pescatori che lanciano spe-ranzosi le loro esche oltre le ferrose ringhiere. È il vociare dei commen-sali nei ristoranti di Üsküdar o di Kadıköy, dove ogni pasto è accom-pagnato dai generosi sorsi di rakı, acquavite aspra e socializzante.

Istanbul è tutto questo e molto di più, dalle imponenti cattedrali e

moschee di Fatih agli adorabili pic-coli bistrot stretti tra librerie e ne-gozi di dischi a Taksim. Dalle donne velate che si muovono furtive tra i vicoli della città vecchia, alle giova-ni studentesse e donne in carriera che passano le loro giornate negli uffici di Maslak, e le loro serate ai concerti o in discoteca.

Difficile dire come si evolverà una città che è già così tante cose in-sieme. Quali pulsioni, quali paure o quali speranze la guideranno negli anni a venire, così incerti per lar-ga parte del globo. Di certo, però, Istanbul continuerà ad essere una terra tra due mondi, un canto vago di visioni vicine e distanti.

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IL PREMIO OSCAR

MICHAEL MOORECON “WHERE TO INVADE NEXT” ARRIVA AL CINEMA COL SUO FILMPIÙ PROVOCATORIO ED ESILERANTEDOPO SEI ANNI DI SILENZIO, MICHAEL MOORE TORNA NELLE SALEDAL 9 ALL’11 MAGGIO CON IL SUO ULTIMO PUNGENTE DOCUMENTARIO

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Do p o s e i anni

di silenzio, il Premio Oscar

Michael Moore è tornato. Il regi-

sta Michael Moore arriva infatti nelle

sale con quello che si presenta proba-

bilmente come il suo film più provocato-

rio ed esilarante, quel-lo in cui il regista suggeri-

sce al Pentagono di “ritirarsi” perché d’ora in poi sarà lui stesso ad occuparsi delle “invasioni in nome dell’America”. Dopo aver conquistato il botteghino ame-ricano, Where to Invade Next, che è stato presentato al Toronto International Film Festival e al Festival Internazionale del Cinema di Berlino, sarà nelle sale italiane dal 9 all’11 maggio distribuito da Nexo Digital e Good Films (elenco delle sale a breve su www.nexodigital.it). Si tratta di una commedia efferve-scente, divertente e sovversiva, in cui Michael Moore, interpre-tando il ruolo dell’“invasore”, fa visita ad una serie di nazioni per prenderne spunto e migliorare le prospettive degli USA. Il creatore di Fahrenheit 9/11 e Bowling for

Columbine ritorna con questa esilarante e rivelatrice chiamata alle armi; e finisce per scoprire che le soluzioni ai problemi più radicati in America esistono già in altri paesi del mondo e, con molta probabilità, aspettano solo di essere adottate. Michael Moore, per la sua indagine, “invade” così diversi paesi Europei, tra cui Italia, Francia, Finlandia e Islanda e in ogni luogo in cui si reca conficca la bandiera a stelle e strisce. In questo pellegrinag-gio Moore scopre che in Italia i lavoratori hanno un trattamento migliore rispetto ad altri paesi; in Francia le mense scolastiche ser-vono quotidianamente piatti di alta cucina molto diversi da quelli americani; in Islanda il potere è in mano alle donne, le uniche che sembrano sapere come gover-nare; in Finlandia il sistema scolastico è straordinario, uno dei più virtuosi al mondo...

Com’è nata l’ispirazione di questo film?A 19 anni, subito dopo aver abbandonato l’università, mi sono procurato un pass Eurail e una tessera degli Ostelli della Gioventù e ho trascorso un paio di mesi a viaggiare per l’Europa. Mi trovavo in Svezia, dove mi

MICHAEL MOORE

IL PREMIO OSCAR

MICHAEL MOORECON “WHERE TO INVADE NEXT” ARRIVA AL CINEMA COL SUO FILMPIÙ PROVOCATORIO ED ESILERANTEDOPO SEI ANNI DI SILENZIO, MICHAEL MOORE TORNA NELLE SALEDAL 9 ALL’11 MAGGIO CON IL SUO ULTIMO PUNGENTE DOCUMENTARIO

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sono rotto un dito del piede e qualcuno mi ha mandato in una clinica. E cos’è accaduto?C’è poco da fare con un dito del piede rotto, ma hanno fatto quello che hanno potuto. Poi sono andato a pagare il conto, ma non c’era nessun conto da pagare. Non riuscivo proprio a capire. Davvero, non avevo mai sentito nulla del genere. Allora mi hanno spiegato come funzionava il loro sistema sanitario.

E da qui l’idea?In tutta l’Europa ho continuato ad imbattermi in piccole realtà di questo tipo e a pensare, “Che bella idea! Perché non lo facciamo anche noi? La mia idea iniziale era di andare ad “invadere” altri paesi e rubare loro qualcosa di diverso dal petrolio. E lo avrei fatto senza sparare un solo colpo. Mi ero dato tre regole: 1) non sparare a nessuno; 2) non prendere neanche una goccia di petrolio; e 3) portare a casa qualcosa da poter utilizzare. Nel momento in cui abbiamo invaso questi paesi ci è parso evidente che sarebbe stato molto meglio fare un film sull’America senza girare un solo fotogramma in America. Come sarebbe stato un film così? Mi piaceva questa sfida Sembra che lei ce l’abbia con il mondo quando vediamo i suoi filmForse ho semplicemente trovato una maniera più sovversiva di gestire la rabbia che provo nei confronti delle condizioni in cui

ve r sa questo paese. Non sono mai stato un cinico, ho sempre creduto che il cinismo non fosse che un’altra forma di narcisismo. Credo nella bontà delle persone e credo che la maggior parte della gente abbia una coscienza e distingua il giusto dallo sbagliato. Penso che sappia cosa dovremmo fare e che sia solo spaventata o ignorante. E una volta risolti questi aspetti, quando smetteremo di vivere nella paura e di essere stupidi, le cose andranno meglio.

MICHAEL MOORE(AUTORE, REGISTAE PRODUTTORE) Michael Moore nasce a Flint, in Michigan. Diventa un Eagle Scout (il titolo più alto nello scoutismo americano), fre-quenta il seminario cattolico per diventare sacerdote e a 18 anni è il più giovane funziona-rio eletto del paese. A 22 anni fonda il Flint Voice, un quoti-diano alternativo riconosciuto a livello nazionale. Nel 1989 gira il suo primo film, Roger &

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MICHAEL MOORE

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Me, che realizza incassi da record e inaugura il movimento moder-no del film documentario. Due altri suoi film registreranno cifre record al botteghino: Bowling for Columbine, con cui vince l’Oscar nel 2002, e Fahrenheit 9/11, che si aggiudica la Palma d’Oro. Tra gli altri suoi film spiccano Sicko, can-didato all’Oscar, e Capitalism: A Love Story. Moore riceve un Emmy Award per la serie TV Nation ed è uno degli autori americani di saggistica di maggiore successo, con libri come Stupid White Men e Ma come hai ridotto questo paese? (Dude, Where’s My Coun-try?). Michael vive a Traverse City, nel Michigan, dove ha fondato il Traverse City Film Festival e due sale di cinema d’autore, lo State Theatre e il Bijou by the Bay. Where to Invade Next di Mi-chael Moore sarà nelle sale italia-ne dal 9 all’11 maggio distribuito da Nexo Digital e Good Films con i media partner Radio Deejay e MYmovies.it.

Ecco il trailerhttps://youtu.be/WaUDxxb4ofM

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MICHAEL MOORE

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LE INTERVISTE DI SLIDE

CLAUDIA PERONI,CHE PASSIONE

QUESTA VITA A 4 RUOTE! a cura di Alessandra Mura - Slide

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Incontriamo un mito italiano del rally, Claudia Peroni, che dopo aver festeggiato con la

nostra redazione le cinque can-deline di Slide a Milano, riper-corre con noi la carriera rallysti-ca fino all’approdo a Mediaset.

Claudia, raccontaci come sei arrivata davanti alle tele-camere di Mediaset.Tutto parte tanto tempo fa, era il 1982. Io abitavo a Sanremo in quel periodo. Ho conosciuto durante il rally di Sanremo un pilota, diven-

tato pilota della Lancia, Martini, lo definivo il Senna dei rally, e per seguire lui mi sono quasi inventa-ta il lavoro di giornalista. Il primo anno sono stata supportata da mio padre che mi pagava le spese di viaggio, gli alberghi, mi davano poco, allora si pagava 80 euro ad intervista nelle gare ufficiali di rally, ed era impossibile per me manten-ermi. Poi ho detto a mio padre di avere fede, che le cose sarebbero cambiate e così è successo in re-altà. Sono riuscita ad inserirmi da subito con un pochino di fortuna.

Quali sono state le tue prime interviste?Le mi prime interviste erano per Grand Prix a Italia1, che allora era prodotto esternamente, poi il programma è entrato a far parte di Mediaset e da allora con il programma ci sono rimasta. Dai rally sono partiti, per più di 4 anni, una serie di novità incredibili. Perché sono rimasta insieme a questo pilota per diverso tempo e lui mi ha regalato le mie prime scarpette, mi ha insegnato a guidare sulla terra ad un rally di

CLAUDIA PERONI

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Costa Smeralda, dove lui correva con la porche Rotmans.

E poi la prima guida.Durante le prove mi ha fatto guidare la sua porche e io mi sono cimentata nella mia prova di guida con lui al mio fianco che mi tirava il freno a mano, è stata la mia prima lezione di guida. Il rally era anche molto impegnati-vo, divertentissimo, ma mi è ser-vito molto perché ho imparato a guidare sulla terra. Ho fatto la prima scuola di pilotaggio e da li ho passato 13 anni sulla pista. Ho corso da subito con la Delta Inte-grale, prima con il gruppo N poi con il gruppo A.

Claudia, ci hai parlato di tuo papà che ti ha supporta-to in questa avventura. Ma in realtà lui era contento di questa tua passione che stava diventando un lavoro? Dal punto di vista del pilota non mi ha mai supportato, ne mio pa-dre nè mia madre erano contenti delle mie corse, anzi mi hanno fatto vedere tutta la loro indispo-sizione. Io però mi sono sempre auto-supportata, sono riuscita a vedere bene le mie capacità professionali. Sono stata molto determinata, abbastanza brava a

farmi notare sia come giornalista sia come piota. Ho avuto anche la fortuna e il grande contributo di due squadre che mi sono state vicine, due squadre satellite della Lancia, l’Astra e la Grifone, che mi hanno dato macchine meravi-gliose che arrivavano dall’Abart, e ho avuto sempre grande aiuto dall’Abart, pensa che dei nomi molto conosciuti nel rally come Giorgio Pianta, Claudio Lombar-di, gente che ha fatto la storia dell’Abart, ha sempre creduto in me. Potevo andare ad allenarmi alla Mandria alla pista ufficiale della Lancia, ho avuto grande op-portunità e devo solo essere grata a queste persone.

Non solo 4 ruote ma anche radio e tvIn realtà noi abbiamo preso pri-ma i diritti dalla formula 1 e io nel

‘97 ho fatto la diretta dai box. Poi mi sono occupata di “Fuori giri”, un programma con la Moto GP. Contemporaneamente le radio, RDS con la Formula 1 per 8 anni, poi RTL e Radio Italia con Radio box, dove si parlava di Formula 1 e Moto GP.

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CLAUDIA PERONI

La passione per le 4 ruote ti ha allontanato da quella che può essere la vita privata? Ho sempre sacrificato molto la mia vita privata per il mio lavoro, stando in giro per il mondo vivi la vita e fai tantissime esperienze, ma non hai la possibilità di vivere le cose normali che esistono quando hai una famiglia. Non è proprio facile gestire il privato in fatti non sono riuscita a creare un nucleo familiare con un figlio e questo mi manca tantissimo. Credo che per essere donna diventare mamma è la realizzazione per eccellenza per una donna. Sono comunque feli-cissima per il mio percorso, non mi pento di niente.

Se non sbirciamo nella car-ta d’identità, verrebbe nor-male chiederti perché lo fai ora? Essere mamma anche dopo gli anta si può fare? Ma magari, io sembro molto più giovane ma non ho certo l’età per poter gestire un figlio. Non tan-to per le energie che ci vogliono, quanto perché oggi un bimbo deve avere tutto ciò che gli serve per avere grandi spalle ed affrontare la vita, un papà ed una mamma al suo fianco, che possano guidarlo nelle avversità. Forse non è trop-po tardi per adottarlo un bimbo, questo può succedere.

Ci sono novità in campo tele-visivo? Cosa stai realizzando? La novità, oltre alla Formula 1 è il Mondiale Rally, del quale abbiamo acquisito i diritti premium e per il quale farò il telecronista, una nuo-va sfida, sono tornata agli inizi, al mondo dei rally. In realtà, sono cambiati tantissimo, ci sono nuovi regolamenti, mi sono messa a stud-iare. Però ognuno ha un obiettivo, un sogno nel cassetto. Il mio sareb-be ritornare a fare la Formula 1 con

la diretta, la cosa che professional-mente mi interesserebbe di più.

Claudia Peroni è anche scrittrice: “La donna dai box” Si mi sono messa in gioco anche con un libro La Formula 1, dietro le quinte. “La donna dai box”. Tut-ti mi chiamavano “La donna dai box”. Ai gran premi, Imola, Monza, nei periodi clou, in diretta dai box, mi vedevano e non mi chiamavano con il nome e cognomi ma “Clau-dia Peroni dai box”. Ecco perché il mio libro ed ecco perché mi sento così, la donna dei box. Così io tras-metto la forza della mia passione, la donna dei box sono stata solo io, perché a differenza di altre don-ne io sono nata con una passione incredibile e la porto avanti sem-pre con la stessa intensità.

Claudia Peroni conosce perfettamente la velocità e anche la sicurezza. Oggi cosa ti senti di consigli-are a chi va in macchina? Io mi sono tolta lo sfizio di andare forte in macchina e di capire che sapore ha la veloc-ità. Non lo nascondo, quando c’erano meno limiti di velocità avevo macchine che andava-no forte, macchine sportive. Ma oggi le distrazioni sono tantissime. I telefonini, le ra-dio, gli animali. Con questi meccanismi si innesca la dis-trazione e di conseguenza possono succedere tragedie. Veramente io credo che oggi quando si va in macchina lo si deve prendere come un impegno. Bisogna stare attentissimi, e pensare che oltre a fare del male a se stessi, si può fare male anche agli altri. Stiamo attenti ed evitiamo qua-lunque distrazione.

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Come da tradizione dal 1985 a Miami si svolge la Winter Mu-sic Conference, una delle piu

longeve ed affermate manifestazioni in cui djs da tutto il mondo si ritro-vano nella cittadina della Florida per

riunioni, scambi commerciali e sop-prattutto feste.Si spazia dai classici party nelle dis-coteche alle feste in piscina, da party privati in ville a quelli esclusivi sugli yatch piu prestigiosi.

Quest’anno come già successo per molti anni in passato Enjoy Televi-sion ne ha preso parte in collabora-zione con Radio Studio Piu’ e con il supporto di Grana Padano.7 giorni di interviste e dirette radio-

DAVID MORALESMIAMI MUSICWEEK 2016:AL GIORNO D’OGGI,

GRAZIE ALLA TECNOLOGIA,È FACILE DIRE ‘IO SONO UN DJ’

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le pagine di

foniche dagli eventi piu’ importanti ci hanno portato a contatto con alcuni dei protagonisti principali di questo mondo.In occasione della festa ‘Kings of House’ in piscina al National Hotel abbiamo avuto il piacere di scamb-iare quattro chiacchere con uno dei re della musica house, David Mo-rales che oltre alla festa con Louie Vega e Tony Humphries, insieme a tutta la crew dell’etichetta newyo-rkese Def Mix sta facendo ballare a Miami la vera musica house.

- Cosa ne pensi di questa con-cezione di Miami Music Week e Miami Music Week? Prima c’era solamente la Winter Music Conference mentre da 3 anni a questa parte si è aggiunta la Miami Music Week, 2 settimane folli per la città di Miami...

D.M.: Vengo alla Winter Music Conference da circa 30 anni e devo dire che era diversa, partecipare oggi alla Miami Music Week è un po’ come andare ad Ibiza o al BPM Festival in Messico, tutte feste, non è più riguardo la musica. Anni fa venivi alla conference e promuovevi la tua musica ed i tuoi dischi, testavi le nuove produzioni sul pubblico, ascoltavi ciò che pote-va essere una grande traccia. Oggi questo si è perso , oggi non è più riguardo la Winter Music Con-ference e la musica in sè perchè tutto gira intorno alle feste ed agli eventi. Per me chi viene a Miami viene per le feste, che non hanno niente che vedere con la concezione di conferenza.

- Forse c’è un’altra con-ferenza che al momento risulta essere più tecnica e si dedica ancora al busi-ness, sto parlando dell’Am-sterdam Dance Event. Cosa ne pensi?D.M.: Sicuramente l’ADE (Am-

sterdam Dance Event ) è una con-ferenza più tecnica ed improntata verso il business, nonostante anche in quell’occasione la percentuale delle feste è cresciuta, possiamo dire che è ancora una conferenza orien-tata al business.

- Durante una delle passate interviste che fecimo insieme, mi raccontasti di essere deluso dalle nuove generazioni di dj, lo sei ancora?

D.M.: Sono deluso solo perchè al giorno d’oggi, grazie alla tecnolo-gia, è facile dire ‘Io

sono un dj’ . Io sono un dj da 40 anni, io vengo dalla vera cultura . Io sono deluso perchè tutti questi attori e modelli che vogliono fare i dj, perchè loro hanno un nome , le modelle che vogliono fare le dj, ma dove vai? Non avete cultura della musica, non sapete niente, forse suonate cd già mixati, vi preparate una playlist e suonate quella. Dai su, andiamo...

- Negli ultimi anni negli Stati Uniti, abbiamo assistinto all’es-plosione della musca chiamata EDM, che non

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ha nulla a che vedere con la house music, è un mix di tutto, ma senza radi-ci e senza cul-tura, tu cosa ne pensi? D.M.: Gli Stati Uniti non sono un paese musicale, negli anni 90 per me l’Inghilterra e l’Italia erano fa-volose, lì si sentiva la cultura musicale mentre l’America era un po’ spenta. L’America ha avuto la sua riscossa con l’EDM. La stessa cosa che è accaduta alla musica house è successa al rock con all’avvento dell’EDM. Le nuove generazioni , non crescono con le rock bands come po-teva essere negli anni 60,70 e 80, ma crescono con i djs. Se tu vai a Las Vegas ora tutti i car-telloni pubblicitari sono di djs, non ci sono più le rock band. I djs hanno preso il posto dei gruppi musicali. Se parliamo di rock bands parliamo di musicisti, i djs che suonano a Las Vegas invece suonano tutti le stesse cose che puoi sentire ogni giorno alla radio, all’interno del negozio di scarpe come nel supermercato. E’ musica da pubblicità, musica commerciale. Ti racconto un aneddoto: una stavo andando in Italia e mi è stato chiesto di suonare cose non conosciute e di evitare musica commerciale. Questa è l’Italia, underground.

- Tutto quello che dici è vero ma possibile che sia solo questo in America? Non dimentichiamoci di Detroit, della scena techno nata in America, ci sono delle radici qui in America...Il fatto è che tutti gli artisti che fanno parte dell’inizio, non sono rappre-sentati in America al giorno d’oggi. Solamente le nuove generazioni di dj

sonorappresentati, ma loro non fanno parte dell’inizio, non sono innovatori e suonano sempre la stessa musica. Secondo le classifiche i più grandi dj al mondo sono dj EDM e suonano tutti la stessa orrenda cosa.

- Quest’anno avremo anche la possibilità di vederti nelle vesti di giudice per un talent show ‘ Top Dj’ della televisione italiana. Che tipo di giudice sarai con i ragazzi che si ritroveranno a svolgere il provino di fronte a te? Sarò onesto, null’altro che onesto. Sarò sincero, non ci saranno vie di mezzo. Questa è la mia vita e sono davvero un giudice, quindi sarò quello che dovrò essere. Sarà un’aperienza nuova anche per me quindi non so cosa succederà, ma sarò onesto e quello che dovrò dire lo dirò.

- Credi che i ragazzi che dov-ranno sostenere l’audizione davanti ad un’icona come te saranno intimoriti? Non sono un’icona...

- Tu sei un’icona, sei la storia, sei uno dei 3 kings of house ...Mi emoziono ancora e mi innervo-sisco quando devo lavorare!

- Ancora dopo tutti questi anni? Si faccio il dj da 40 anni, ma mi emoziono ancora prima di iniziare a suonare. Vedi le mani?

- Forse è per questo motivo che sei uno dei 3 kings?Io sono un re!

Grazie mille David Morales per la chiacchierata! A presto!Ciao!

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MISS SLIDE MAGGIO

Come ti sei avvicinata al mondo delle passerelle?Sin da piccola guardavo le migliori model-le in televisio-ne, sperando che anche io avrei calcato un giorno

quelle passerelle. Da lì ho iniziato per gioco a fare sfilate partecipando a con-corsi di bellezza.

Da piccolissima, cosa sognavi di fare da grande?Specialmente tre cose: diventare una hostess di volo, diventare una modella e attrice professionista, divenuta pas-sione, sperando che un giorno il mio sogno si avveri.

Cosa pensi occorra per arrivare a diventare una modella professio-nista famosa?Occorrono dei requisiti che riguardano non solo l’aspetto estetico , ma anche in ambito caratteriale e comportamen-tale. Bisogna essere sicuri di se stessi, bisogna trascurare la timidezza, posse-dere doti di portamento, saper sfilare e imparare a posare. Occorre essere disinvolte in passerella.

Si ascolta il cuore o si ascolta la testa?Mi hanno insegnato che si ascolta il cuore per i sentimenti e la testa per le decisioni importanti. Ritengo, comun-que, che seguire solamente il cuore spesso può condurre a situazioni con finali disastrosi. D’altro canto, c’è da

dire che affrontare percorsi importan-ti, come progettare il proprio futuro, usando solo la testa, senza un minimo di passione, diventa tutto più difficile e molto faticoso. In definitiva bisogna ascoltare il cuore ma anche la testa.

Parlaci di te.Sono una ragazza 20enne molto en-tusiasta, emotiva perseverante e so-prattutto socievole a cui piace tanto scherzare, ma negli impegni che pren-do sono molto seria e determinata. Il mio difetto è quello di essere un po testarda disordinata e lunatica. Il mio hobby, oltre a sfilare è anche cucinare . Mi ritengo una ragazza fortunata per-che la mia famiglia mi sostiene nei miei progetti che ho sempre fatto.

Essere belle conta molto, ma quanto costa esserlo?Si, essere belli indubbiamente apre molte strade, si è più agevolati in tutti i campi, non a caso esiste un detto che recita”anche l’occhio vuole la sua par-te”. A volte però ci si deve impegnare molto per dimostrare che c’ è dell’altro oltre la bella presenza e purtroppo è anche successo che un traguardo rag-giunto magari con sacrifici e rinunce, venga giudicato come una sorta di prassi automatica attribuendo il suc-cesso esclusivamente alla bellezza del soggetto.

Hai partecipato a Miss Reginetta d’Italia 2015, su oltre 3000 candi-date sei arrivata tra le 32 finaliste e tra queste hai vinto la fascia Sli-de. Alla prima tappa del concorso alla quale hai partecipato non sei arrivata tra le prime tre eppure sei arrivata a questo traguardo.

Come si arriva a vincere una fa-scia come questa secondo te?Evidentemente hanno visto in me qual-cosa che li ha esortati ad incoraggiarmi e direi proprio che ci sono riusciti. Per me è una grandissima soddisfazione mista ad una gioia immensa interpreta-re miss Slide. Oltretutto il modo miglio-re per ringraziare tutti coloro che han-no avuto fiducia in me è quello di far vedere il mio volto ancora sulle pagine dei giornali o vedermi sfilare abiti per qualche importante stilista, perché no?

Cosa ne pensi di Miss Reginetta d’Italia?Eccellente organizzazione alle spalle di tutto il concorso, zero stress, tanta fami-liarità. Tutto vissuto in un contesto che ti fa sentire te stessa e non un nume-ro. Chiaramente è retorico dire che per me rappresenta un bellissimo sogno,-ma è cosi e non saprei usare altre paro-le, e vedendo le esperienze altrui, se si ha grinta, ovvio che rappresenta anche un valido trampolino di lancio per intra-prendere una strada sempre in salita.

LA MISS SLIDE DEL MESE È

GIORGIA BRUNELLOAbbiamo incontrato questa ragazza, scoperta da Devis Paganelli patron di SLIDE,

Miss Principessa d'Europa, Direttore Casting di Miss Reginetta d'Italiae Licenziatario italiano di Miss Europe World. Cerchiamo di conoscerla meglio,

con le classiche domande che poniamo alla modella del mese!

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MISTER SLIDE MAGGIO

MR SLIDE DEL MESE È

ERBLIN ZOTO

Il suo nome è Erblin Zoto e Studia inge-gneria Informatica, pratica parkour e si diletta con la fotografia, 21 anni, è

di origine Albanese e risiede a Moncal-vo (At) dove vive con i genitori. Scoperto da Slide come Mister del mese, grazie al Patron Devis Paganelli e al Talent Scout Enrico Santamaria, cerchiamo di conoscere meglio questo ragazzo.

Ciao Erblin, quando sei nato? Sono nato l’8 marzo del 1994, un gior-no triste se stiamo a vedere la storia, ma anche un giorno che ci ricorda che la violenza è sempre la scelta sbagliata che qualsiasi individuo possa fare.

Parlaci del tuo carattere. Sono determinato, romantico, gentile con chiunque se lo merita, molto curio-so, volenteroso di apprendere qualsiasi cosa che stuzzica il mio interesse e infi-ne sono uno che di solito è sempre stato un po’ riservato, che fa/faceva difficoltà ad aprirsi con gli altri. Non sono sempre stato cosi, l’ho costruito con il tempo, questa parte del mio essere, da quando sono venuto in Italia per vari motivi... ma sono dell’idea che il carattere di una persona è sempre in continua evoluzio-ne ci sono delle parti che rimangono, altre che cambiano ed altre nuove.

Tuo miglior pregio e tuo peggior difetto? Cerco di vedere in ognuno una parte buona, questo fino ad ora è stato sia il mio pregio che difetto.

Che cosa ti piace in modo parti-colare nel mondo dello spet-tacolo? Non ce niente che mi piace in particolare ma lo trovo molto interessante e come detto qual-siasi cosa che trovo interessante mi piace scoprirla e magari trovare l’a-spetto che mi piace di più.

Quale dettaglio del tuo aspetto estetico ritieni più interessante?Gli occhi, sono uno che osserva molto e penso che siano la parte più interessante di ognuno di noi.

Come si arriva al successo se-condo te?Con umilta, voglia di fare e conoscenze.

Qual’è stata la tua prima espe-rienza nel campo della moda, cinema, spettacolo? Parlaci di questo. Solo quest’anno ho avuto l’opportuni-tà di entrare in minima parte in questo

mondo facendo un calendario... sono stato “arruolato” in HellBoys 2016 ed ho trovato un gruppo di ragazzi davve-ro fantastici, un team di persone volen-terose ed intraprendenti che mi ha por-tato a vivere un’esperienza molto bella.

Cosa significa per te avere successo?Sinceramente non ci ho mai pensate e anche adesso che sto cercando di ri-spondere alla domanda non riesco ad immaginare quello che significherebbe. Certo potrei immaginarmi la soddisfa-zione di veder coronato l’impegno ed il lavoro per raggiungere un obbiettivo….come nel mio parkour che ogni giorno “lotto” per superare un nuovo ostacolo e spesso, con qualche livido in più, lo raggiungo.

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a cura di Alina Drozdovschi

LA MODA SECONDO SLIDE

FASHION STREET

GUESS

PRADA

MICHAEL KORS

ELISABETTA FRANCHI

MISS SIXTY

CHRISTIAN LOUBOUTIN

CHRISTIAN LOUBOUTIN

CHANEL

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MODA MAGGIO

MAGGIO si presentacon un MOOD un po’ FLOREALEe un po’ ANIMALIER.I colori sono caldi e accesi

per il LOOK CASUAL,mentre diventano più spenti per

l’OUTFIT DI STRADA.Gli ACCESSORI, immancabili,danno il loro TOCCO SPECIALEper un outfit completo,soprattutto per quanto riguardagli occhiali da sole.

Il fashion visto da Alina DrozdovschiFashion Blogger

www.ioragazzafashion.it

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MODA MAGGIO

MICHAEL KORS

ZARA BASIC

MIU MIU

DIOR

ACCESSORIZE

LOUIS VUITTON

SONO ILMUSTHAVE

DI QUESTASTAGIONE

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I COLORICALDIE I MOTIVIFLOREALI

CASU

AL CH

IC

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IL SOUNDDELL’ESTATE 2016di Lorenzo Tiezzi

TREND NIGHT

Che musica balleremo per l’estate 2016? Difficile dirlo. Ogni previsione, nel rutilante

mondo del music business nell’era della crisi della discografia, viene smentita poche ore dopo. Ma alcune tendenze sembrano essere davvero concrete e reali. La prima è senz’altro il ritmo: sarà senz’altro un’estate reggaeton, non solo in inglese, lingua internazionale, ma magari pure in italiano.

Ad esempio, uno dei tormentoni della stagione calda potrebbe essere la nuova versione di “Un bacio davvero”, la canzone di Davide Tosi. Imprenditore e creativo della notte, con la sua agenzia di comunicazione ha rappresentato i più noti volti dello spettacolo e costruito le fortune di brand del Made in Italy che ancora oggi gli tributano il doveroso omaggio. Per Davide la musica è più che un hobby, è una passione assoluta. Quando poi si mescola col ritmo del momento, ovviamente reggaeton, il risultato sono un brano ed un video che restano in testa e mettono allegria fin dal primo ascolto.

Tutto diverso è il suono di “When the Sun Goes Down”, il singolo pop – hou-se del marchigiano Samuele Sartini. La voce di Jay Sebag a volte sembra quella di mito come Michael Jackson e di soul nel brano ce n’è un bel po’. Remixer per superstar come Armin Van Buuren, Bob Sinclar, Roger Sanchez e Calvin Harris, Sartini nel mondo è conosciuto per dischi come questo, che vanno dritti al punto, senza sbavature.

Nello Simioli & Benny Càmaro – ‘Star-dust’ ad ogni ascolto non perde efficacia, anzi. E’ uno dei pezzi più affascinanti di questo periodo e potrebbe durare fino a settembre ed oltre. Il campano Camaro, irrequieto come sempre, ha già prodotto un altro pezzo dall’accento house – hip hop old school e l’ha chiamata Jango!,

più o meno come la label che la pub-blica. E’ un brano molto divertente, perfetto per saltare o muoversi a tempo con un drink in mano.

Il nuovo singolo di Beethoven TBS, dj producer italiano specializzato in house, è invece “Luv Escape”. La la-bel è Night Dancers, le edizioni sono Black Horse Edizioni / Walkman Srl /

Giallo Ocra Srl… ed ovviamente il sound è 100% house a 123 BPM, ovvero una velocità perfetta per ballare con un certo stile. Il sound è potente, ma pure melo-dico ed il groove non esce dalla testa già dal primo ascolto.

Infine “Everlasting Love” è il nuovo sin-golo di Ben Dj. Prodotto con Hiisak, e già supportato da super dj come Steve Aoki, Fedde Le Grand, Bob Sinclar, Oliver Heldens, Thomas Gold, Sick Individuals, Swanky Tunes, Flatdisk, Don Diablo, Nari & Milani e tanti altri, è un brano hou-se vicino al pop, perfetto per l’estate 2016. La linea melodica fa emozionare, il groove spinge e fa muovere a tempo, mentre un pianoforte che entra ed esce fa il resto.

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TREND NIGHT

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Danilo Seclì, dj salentino da sempre in

console al mitico Samsara Beach di Gallipoli (LE). La sua carriera è in forte ascesa, visto che grazie ad un sound trasversale e perfetto per saltare sta facendo ballare i club di mezza Italia col tour del Samsara oppure con i suoi dj set come ‘solista’. Sempre sorridente e sempre con i piedi ben piantati a terra, Danilo collabora con decine di professionisti e dj proprio per la sua modestia. Quando è in console sa fare il direttore d’orchestra e guarda soprattutto al divertimento del pubblico, non per forza vuol stare al centro della scena.

Che stai facendo di bello in questo periodo?E’ un periodo molto produttivo. Sto lavorando contemporaneamente ad un nuovo album, a due importanti remix e sto continuando a coltivare il collettivo Salento Calls Italy… e pure portando avanti la mia label Miusika Records, un’etichetta giovane fatta da giovani talenti. Per la parte live invece tra i miei dj set, il Samsara tour e Salento Calls Italy live, siamo sempre a mille e ci prepariamo una una grande estate nel Salento. Da non dimenticare, poi c’è, One of Us, il programma del Samsara su m2o, che va in onda ogni sabato e domenica dalle 15 alle 16. E’ perfetto per restare in Salento almeno con le orecchie anche per chi è un po’ troppo lontano e può venirci solo per le vacanze.

DANILO SECLÌ,IL SOUND DEL SALENTOdi Lorenzo Tiezzi

C’è un disco o un giovane dj o un giovane vocalist che vuoi segnalarci?Qui ne Salento ultimamente abbiamo un bel fermento tra i giovani. Peninsula, il festival che abbiamo organizzato per aprire la stagione 2016, ha dato spazio a molti di loro facendo tra l’altro crescere il turismo a Gallipoli a Pasqua addirittura del 30% rispetto all’anno scorso. Tra i tanti talenti, credo che il giovane produttore Luca Tarantino ci darà belle soddisfazioni.

Che fai quando non lavori? Che musica ascolti? Che passioni hai?Quando non “lavoro” (viene da ridere a dirlo, visto che la musica per me è una ragione di vita, non certo un lavoro), mi diverto a stare con gli amici di sempre. Musicalmente a me piace molto ricercare, ma spesso mi ritrovo ad ascoltare di tutto per fame di nuove contaminazioni e nuovi stimoli. Ascolto di tutto, anche il pop: non prendetemi in giro ma l’ultimo album che ho ascoltato è quello di Rihanna.

Qual è la cosa più bella del fare il dj come lavoro e qual è la cosa più brutta?Non esistono lati negativi, se fai il dj con passione. Soprattutto, se dopo anni e anni di sacrifici si realizzano dei piccoli sogni, la tua vita da dj fa parte di un unico “minestrone” in cui la sofferenza e il piacere danno un bel mix di emozioni. Dopo un po’ capisci tutto ovvero che sei parecchio fortunato a vivere di musica.

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Classe 1984, Luca Facchini, al mix-er Liuck, è un dj producer italiano specializzato in musica trance. Le

sue produzioni, spesso realizzate col bergamasco Fabio Xb, fanno ormai il giro del mondo. Il suo podcast men-sile, Miuzik, è un radio show trasmesso anche da Afterhours.fm, web radio che è un punto di riferimento mondiale per gli appassionati di musica trance. Il suo nuovo singolo è “Let it Go”, proposto in anteprima da Armin Van Buuren nel suo radioshow A State of Trance.

Che sound funzionerà tra la prima-vera e l’estate 2016?Seguo poco la scena italiana, anche perché sono spesso in studio… Ho seguito però streaming una parte del-la più recente edizione di A State Of Trance in Olanda, la one night di Armin Van Buuren. E’ stata tragicamente seg-nata dall’incidente a Paul Van Dyk. Per quel che riguarda la musica, nel mondo Trance, la tendenza mi sembra quella della “PSY”, o comunque a tornare verso

brani più accelerata… ma questo non cam-bierà il mio percorso. Lavoro da sempre su quello che mi emozio-na, più che su quello che “passa in radio”.

Che stavi facendo un attimo prima di rispondere alle nos-tre domande?Mi stavo dedicando ai social, per i quali vale il discorso fat-to proprio ora per la tecnologia… Sono uno strumento come tanti, usati in maniera intelligente sono una miniera fondamentale per un artista.

Che consigli daresti ad un giovane dj?citando il celebre libro di Susanna Tamaro: va dove ti porta il cuore. Credo la chiave sia lì, trovare la propria strada. Poi ovviamente

TREND NIGHT

LA TRANCEDI LIUCK

documentarsi, ascoltare un sacco di musica, non avere paura di chiedere ed avere l’umiltà di ascoltare e voler im-parare.

C’è davvero crisi nel mondo della notte? Un po’ di crisi c’è, certo, ma come mai solo ora un dj come Cal-vin Harris è una super-star?Il Dj è molto più “rockstar” oggi di quan-to lo sia mai stato… ma forse i club sono un pianete diverso, più legati alla scena underground. Oggi, invece, ci sono un sacco di Festival di successo. Insomma, il mondo cambia sempre. Non credo che il mondo della dance sia in crisi, anzi; però vive una fase di cambiamento e come in tutti i cambiamenti c’è chi ci guadagna e chi ci perde.

Come ti vedi tra 15 anni, a livello personale e professionale?Spero non troppo diverso, bensì con lo stesso spirito, la stessa voglia e curiosità. Sono da sempre convinto che non ci sia un’età in cui si “diventa grandi”. Ogni giorno lavoro per migliorarmi in tutto quello che faccio... fra 15 anni ne avrò 46, credo un’età che - salute permetten-do - mi permetterà di mantenere lo stile di vita di oggi, non sarò troppo vecchio.

di Lorenzo Tiezzi

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Al Teatro Marconi di Roma,IN SCENA

"DIETRO LA PORTA"CON GIACOMO BATTAGLIAE GIGI MISEFERIdi Nadia Bengalacon il contributo dell'Ufficio Stampa

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Un “non luogo”, in un tempo sospeso dopo la vita. Chiamarlo “aldilà” sarebbe già un’apertura verso la concezione umana del dopo. In questo scenario si muovono Giacomo Battaglia e Gigi Miseferi, protagonisti della commedia scritta e diretta

da Gianni Quinto, ha debuttato il 13 aprile al Teatro Marconi di Roma. I Personaggi, Armando Meniconi detto “Il Principe” (Interpretato da Giacomo Battaglia) e Giovanni Passalacqua detto “Il Terrone” (Interpretato da Gigi Miseferi), hanno caratteri opposti: Armando è un uomo vissuto, che apparentemente non crede più a nulla. Disilluso, da tutti e tutto, ha trovato nella solitudine una giusta condizione alla sua esistenza. Que-sto, però, è quello che vuol fare vedere. Perché in fondo, anche se non ammettendolo, come tutti, ama la compagnia (magari di pochi) e vede nell’arrivo di Giovanni un valido sostegno per ingannare la sua lunga attesa. Giovanni è tutt’altro che un uomo silenzio-so. Gli piace la compagnia, adora parlare, anche del nulla, ma è il suo modo di esorciz-zare la vita. Al contrario di Armando, lui ha scelto la vita da barbone, né è felice, perché è il suo modo di vivere l’esistenza in maniera romantica. La sua troppa disponibilità, è l’oggetto delle fregature che ha preso nella vita. Per entrambi di sicuro c’è la morte, ma non avendo loro nessuna informazione su di essa non sanno se l’attesa davanti ad una porta sia il preludio a qualcosa che verrà. Il vero terrore mai dichiarato di entrambi è che quella condizione di attesa, sia per loro una punizione, inflitta da non si sa chi, da scontare per l’eternità. Intorno il nulla, di fronte, una porta e lì, dove loro aspettano, tante altalene. Musiche originali di Sandro Scialpi, Scenografie di Pino Sorrentino.Gli attori straordinari, in questo testo drammatico ma non troppo, con spunti di una opinabile realtà attuale, non esattamente comico ma strappa qualche risata. Interes-santi punti di vista da valutare.

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FABIO ROSITO, giovane imprenditore dell'im-magine, a L'Aquila ha fatto della sua passione il mestiere e l'attività cui dedica entusiasmo, energia ed impegno quotidiano.Già all'età di 16 anni faceva pratica nel settore dell'hair style, nel 2008 si mette in proprio e nel 2012 inaugura il suo nuovo locale. Il suo salone si contraddistingue per il design e la cura dei dettagli nei minimi particolari, con la recente novità dell'an-golo relax biologico.

ENTRANDO NEL TUO SALONE SI HA SUBITO UN IMPATTO POSITIVO. QUANTO E' IMPORTANTE PER TE LA CURA DEI DETTAGLI?Tantissimo. Ho infatti voluto creare un ambiente ca-ratteristico per la cura della persona: il Cliente che si rivolge a noi può usufruire non solo dei nostri servizi ma anche di ciò che riguarda trucco e nail art tramite una collaborazione esterna. Il mio salone è stato strutturato per poter meglio permettere i vari trattamenti grazie ad ambienti suddivisi uomo/donna, con particolare attenzio-ne al dettaglio appunto, e la novità della zona biologica.

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INSERIRE UN AMBIENTE NA-TURALE E BIOLOGICO E' STA-TA UNA SCELTA AUDACE.Audace ma in linea con le mie idee. Ho creato questo angolo relax appositamente per coccola-re chi, come me, ama prodotti al 100% naturali. Do la possibilità così di curare e trattare la pro-pria cute con una linea superiore e particolare occhio al benessere specifico al tipo di capello. I nostri sistemi all'avanguardia e la nostra speciale consulenza ci permettono lo studio personalizzato unico per il Cliente che lo richiede.

COME FAI A STARE DIETRO ALLE TANTE ATTIVITà DI GE-STIONE ED ORGANIZZAZIONE?Con la disponibilità e la professionalità; e soprattutto la

passione, che contraddistingue oltre che me, tutto il mio staff. Seguiamo molteplici attività di formazione, non ci fermiamo mai. Proprio nell'ultima settimana di Febbraio sono stato alla Fashion Week a Milano, un evento di spicco in Italia in cui il confronto con altri colleghi e l'aggiornamento con le ultime tendenze hanno arricchito di molto il mio lavoro quotidiano.

IN CHE MODO HAI ACQUISITO ABILITA' E COMPETENZE TECNICHE?Ho iniziato presto con l'Accademia a Roma, proseguendo poi con corsi di Tendenza/Moda a Bologna, Firenze e Milano, spostandomi anche fino a Londra. Da quando ho aperto il mio salone porto tutto il mio staff

con me, composto da sei persone altamente qualificate, tra cui mia sorella Marika che gestisce la parte tecnica. Ogni occasione è buona per qualificarci ed acquisire maggiori competenze tecniche. Inoltre partecipo spesso a manifestazioni in cui curo il backstage per sfilate ed eventi di esposizione acconciature spose.

HAI PARTICOLARI PROGETTI PER IL FUTURO?Certo, non nego che vorrei ampliarmi nella mia città; L'Aquila è una città che porto nel cuore e a cui sono molto affezionato, e come a lei anche ai miei Clienti... chissà che non apra un nuovo salone qui!

servizio a cura di Ilenia Del Grande

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L’AbanoRITZ non è un luogo di transito ma un approdo: un’isola senza il deserto intorno. Nel cuo-

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DUE UOMINI E UN UTERO IN AFFITTODOTT.SSA PINA LI PETRITel. 334 2896924 - e-mail: [email protected]

Gentile dottoressa, sono omosessua-le e attualmente anche single. Ho 38 anni e nella mia vita ho avuto diverse relazioni, sempre alla ricerca di una re-alizzazione affettiva e non solo di una intesa sessuale. Con il mio ultimo com-pagno ho convissuto per quattro anni e io desideravo e speravo che diventasse una relazione definitiva. Per la vita. Anche lui sembrava nutrire lo stesso desiderio e insieme abbiamo maturato il desiderio di avere un figlio. Abbiamo anche lottato molto per il riconosci-mento dei nostri diritti civile, parteci-pando a convegni, associazioni, mani-festazioni. Ora la nostra storia è finita e non mi dilungherò a descriverne i motivi. Quello che per me conta è che io continuo a desiderare di avere un figlio. Mi rivolgo a lei perché desidero prendere una decisione importante, in un senso o nell’altro, ma mi sento con-fuso e ciò che ascolto e vedo attraver-so i mass media non mi aiuta (anzi!), né mi sono di aiuto le opinioni degli amici. Desidero tanto avere un figlio e non per autorealizzazione (anche se ci sarà anche questo, nel caso deci-dessi per il si), o desiderio di avere una persona tutta mia, ma solo perché ho tanto, tanto amore da dare. Nella mia condizione, però, questa scelta implica andare all’estero e trovare un utero in affitto. Lo hanno fatto noti personaggi pubblici, ma io continuo a chiedermi se un figlio, nato così e cresciuto da un padre single e omosessuale, pos-sa avere seri problemi psicologici e di adattamento sociale. Non so se i suoi consigli potranno essere determinanti, ma sono sicuro che mi offriranno molti e profondi motivi di riflessione, perciò la ringrazio in ogni caso.

Gentilissimo Mario, riflettiamo insieme su quello che ci riferiscono i mass me-dia sull’utero in affitto e poi lei fa le sue

valutazioni.I dati sull’utero in affitto, ancora poco nitidi, ci dicono che almeno 700 sono le donne italiane che ogni anno decidono di andare in Ucraina per ricorrere ad una madre surrogata.Una brillante indagine condotta da Quotidia-no Sanità, uno dei più autorevoli quotidiani online di informazione sanitaria, ci dice che su 39 centri in 21 Paesi diversi, nel 2011 le cop-pie che dall’Italia che sono andate all’estero sono state addirittura 4 mila. “La fecondazio-ne viene effettuata in vitro con seme e ovuli della coppia richiedente o, se necessario, di donatori e donatrici. L’embrione, poi, viene impiantato nell’utero della portatrice, che partorirà senza essere però riconosciuta come madre. La madre legale sarà solo colei che ha trasmesso i geni, anche se non ha partorito. Sul Gpa, la Gestazione Per Altri, si sta molto discutendo, ma solo ora si inizia a dare voce alle dirette interessate e ciò che scopriamo non é solo bisogno di denaro da un lato e de-siderio di rimanere in forma dall’altro.” (fonte www.stilenaturale.com)Centinaia e centinaia di donne si rivolgono a Biotexcom, il più famoso centro per la mater-nità assistita in Europa, con sede in Ucraina. Ma perché andare in un paese meno blasona-to e non rivolgersi a strutture più avanzate e sicure che normalmente si possono trovare in un paese occidentale? Semplice, costi note-volmente più bassi e normative più morbide: secondo Biotexcom, il costo di una mater-nità surrogata é di 29.000 euro rispetto ai 100.000 euro in su in USA o in Canada. Altro punto sostanziale è quello giuridico: “il rien-tro dal Canada o dagli Stati Uniti in Italia dove la maternità surrogata é vietata dalla legge 40 del 2004, come in Francia, Germania, Messico, Svezia, Svizzera, Cina non crea pro-blemi penali, in quanto i bambini hanno citta-dinanza e passaporto americani o canadesi e dunque non ci sono problemi di trascrizione dei certificati di nascita. Per ciò che riguarda Russia e Ucraina qui i bambini non hanno

nessuna cittadinanza finché non acquisiscono quella italiana con la trascrizione allo stato ci-vile del certificato di nascita ed hanno quindi bisogno di un’autorizzazione del Consolato per uscire dal territorio in cui sono nati. È in questo momento che il consolato segnala alla procura il sospetto che si tratti di utero in affitto, per cui, quando le coppie tornano in Italia sono soggette a procedimento pena-le per “alterazione di stato di nascita”, reato punibile con la reclusione dai 3 ai 10 anni.” (fonte www.stilenaturale.com)Naturalmente l’utero in affitto è richiestissimo anche dall’universo omosessuale, ma anche da eterosessuali single. Padri single rivendica-no i propri diritti ad essere anche loro genito-ri. Ci sono ovviamente anche alcuni casi off limits, come quello recentemente accaduto in Gran Bretagna riguardante la madre di un giovane omosessuale, che avrebbe portato in grembo l’embrione frutto del seme di suo figlio e dell’ovulo di una donatrice. Secondo le normative anglosassoni il bambino è rico-nosciuto come figlio dei genitori del giovane omosessuale, ragion per cui il processo di adozione non é automatico, ma solo dopo la nascita del bimbo è possibile fare formale ri-chiesta di affidamento. Ultimo punto, ma non di scarsa importanza, é la salvaguardia dei diritti dei bambini che vengono alla luce da un utero in affitto. La Corte Europea sui diritti umani in molteplici sentenze, ha riconosciuto che uno Stato é autorizzato a vietare la mater-nità surrogata nei propri confini, ma la Corte Europea sui diritti umani ha altresì sostenuto che tale divieto non deve essere fatto valere a discapito di innocenti creature legalmente nate all’estero tramite la maternità surrogata.La riflessione più importante, da fare, dal mio punto di vista, è, che, ad oggi in Italia non ab-biamo molti dati rispetto alla salute mentale dei bambini nati da un utero in affitto, per-tanto vale la regola che amore, cura e rispetto sono gli ingredienti per una base sicura rispet-to ad una sana crescita di un bambino. Faccia le sue valutazioni etiche, veda le indicazioni giuridiche e....buona vita.Le auguro tanta felicità.

Laureata in Psicologia e in Scienze dell’Educazione degli Adulti e Formazione continua. Già docente presso l’Università di Firenze. Psicologa, psicoterapeuta e coach. Psicologa delle miss finaliste ai concorsi di bellezza. Esperta in psicologia quantica. Coautrice e produttrice della pubblicazione multimediale (libro+CD+DVD) “Usa il potere della tua mente”, Corso teorico-pratico di Training Autogeno.

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SOLE, MARE E CAPELLI.BISOGNA PROTEGGEREANCHE LORO!a cura del DOTT. ANTONIO SOVERINA MEDICO CHIRURGOScienze Tricologiche Mediche e ChirurgicheMedicina Estetica ed Anti-Agingwww.tricologiamedicochirurgica.com

Con l’arrivo delle belle giornate riscopriamo il piacere di stare fuori all’aria aperta e distender-

si al sole godendo del tanto agognato caldo. Non dimentichiamoci però che i raggi solari possono essere molto dan-nosi non solo per la nostra pelle ma an-che per i capelli facendoli invecchiare ed inaridendoli.

IN PRIMAVERA CADONO I CAPELLI?In primavera, anche se molto più rara-mente rispetto alla stagione autunnale, si può verificare una caduta più intensa del solito che dura qualche settimana. Spesso le persone si preoccupano e l’ansiosa corsa ai ripari finisce col fare il gioco di chi specula nel mercato tri-cologico portando solo ad inutili spese economiche. È un fenomeno assolu-tamente normale che non dovrebbe destare eccessivi allarmismi. Si tratta di una sorta di piccola muta del pelo, fenomeno che si manifesta in modo più marcato in altri mammiferi. La cosa mi-gliore da fare in questi casi è guardare a questo evento senza eccessiva preoc-cupazione. È consigliata una visita di controllo da un Medico Tricologo per assicurarsi che si tratti realmente di un fenomeno fisiologico transitorio e non di un altro tipo di disturbo latente che comincia a farsi sentire.

ESTATE, RELAX PER LA NOSTRA MENTE MA NON PER I NOSTRI CAPELLILe vacanze estive sono un toccasa-na per la nostra mente e per il nostro corpo ma non per i nostri capelli che diventano più fragili, si sfibrano, si sec-cano e si schiariscono così tanto da sembrare paglia. L’estate è la stagione peggiore per i nostri capelli. Sole, ven-to, salsedine e cloro ne compromettono l’elasticità e la resistenza rendendoli fragili e sfibrati pertanto se non vengo-no curati a dovere, al ritorno dalle va-canze, l’unica soluzione sarà il taglio. Si

parla sempre e solo di come proteggere la pelle dal sole ma i capelli necessita-no di maggiore attenzione e cura visto che non dispongono di alcuna difesa. L’esposizione esagerata al sole, infatti, oltre che la pelle, invecchia anche i ca-pelli rendendoli aridi, opachi e soggetti a caduta nei mesi successivi. L’azione dei raggi solari sul cuoio capelluto ne altera il microcircolo e danneggia la cute; quindi l’aggressione estiva pre-senterà il conto nei mesi successivi, in autunno, quando si assisterà ad una caduta molto più abbondante.

COME PROTEGGERLI?Per proteggere i capelli sarà sufficiente seguire dei semplici ma efficaci consigli non solo in vacanza ma durante tut-to il periodo estivo. È importante fare lo shampoo ogni sera utilizzando un prodotto delicato, lavare tutti i giorni i capelli non è dannoso. Bisogna aspor-tare salsedine, sabbia, polvere e sudore per lasciare il cuoio capelluto pulito. Ricordatevi di sciacquare i capelli dopo i bagni a mare, il sale forma dei micro-scopici cristalli che funzionano da len-ti, attirano i raggi del sole e bruciano i capelli. A tal proposito potete anche optare per una bottiglietta di acqua. Anche l’acqua della piscina presenta i suoi rischi: i disinfettanti, oltre a dan-neggiare direttamente i nostri capelli, possono dargli quella brutta colora-zione verdastra. Sostituite il phon con un’asciugatura naturale sfruttando il caldo della stagione estiva ed evitate l’uso della piastra rimandando di qual-che mese le acconciature più elaborate. Evitate di esporre i capelli al sole senza protezione nelle ore più calde. Utiliz-zate un cappello di paglia o di cotone, leggero e di colore chiaro. La protezio-ne solare non esiste solo per il corpo ma anche per i capelli. Applicate il filtro solare UV prima di uscire di casa e ripe-tete l’operazione ogni 3 ore allo stesso modo di come ci si mette la crema sulla pelle. Evitate fermacapelli di metallo

che sotto il sole si potrebbero surriscal-dare e bruciare i capelli. Se siete calvi non pensate di essere immuni perché il cuoio capelluto non protetto dai capelli è maggiormente soggetto a scottature quindi usate la protezione solare anche in testa.

LA PREVENZIONE, COME SEMPRE, È L’ARMA VINCENTEÈ importante preparare i capelli alla stagione estiva iniziando a prendersi cura di loro nel periodo precedente, pri-ma ancora di esporsi al sole. Rimandate trattamenti come le decolorazioni per limitare i danni ed evitate di stressare i capelli già prima di andare in vacanza. Bevete tanta acqua ed alimentatevi in maniera corretta con fonti proteiche magre e tanta frutta e verdura. Nei mesi che precedono la bella stagione possono anche essere utilizzati inte-gratori specifici e forse questo è l’uni-co esempio in cui può avere un senso assumere un integratore per rinforzare i capelli.

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Chef, Consulente Enogastronomico per aziende di ristorazione, docente di tecniche di cucina,nutrizione applicata alla ristorazione, cucina storico medievale. Fondatrice Sede APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani) Latina. Info, richieste e consulenze [email protected]

BEN TROVATI CON QUESTA RICETTA FRESCA ED ACCATTIVANTE, ADATTA AL PERIODO ESTIVO COME APERITIVO IN COMPAGNIA DI UNA BELLA BOLLICINA, MOLTO SEMPLICE DA REALIZZARE MA DI GRANDE IMPATTO VISIVO.

INGREDIENTI PER 4/6 PERSONE: - 6 uova - 200 gr di salmone affumicato - 150 gr di robiola - 1 ciuffo di erba cipollina - 1 vasetto di uova di lompo rosse - Per guarnire: - Insalatina fresca da taglio - Ravanelli - Olio e sale q.b.

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PROCEDIMENTO:Rompere la uova in una ciotola, salare e sbattere. Distribuire il composto su una placca da forno rivestita con carta forno bagnata e strizzata ottenendo uno strato sottile ed uniforme. Cuocere a forno statico a 180 gradi per circa 10 minuti, o fino a quando la frittata a non sia ben cotta ma non troppo colorita.Sfornare e far raffreddare leggermente.Distribuire la robiola sulla frittata, poi il salmone, arrotolare la frittata su se stessa formando una specie di salame. Rivestire con carta forno stringendo bene e far riposare in frigo per 20 minuti perché si compatti.Nel frattempo lavare ed asciugare insala-tina e ravanelli. Di-vedere i ravanelli in 4 parti, condire sia questi che l’insalata con olio e sale.Tagliare a rondelle la frittata, inserire tre rondelle per spie-dino. Distribuire un cucchiaino di uova di lompo per ogni ron-della, posizionare gli spiedini sull’insalati-na e servire.

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IL ROMANZO RIVELAZIONE DEL 2013!

"Gentleman di compagnia"di Stefano Pia

"La"La storia di un uomo da un lato ambiguo, dall'altro passionale e pronto a cogliere ogni momento della propria esistenza. Una doppia vita giocata sul filo del rasoio, di giorno serio professionista, e di notte galante accompagnatore di donne facoltose. Una vita che sembra non soddisfare Edoardo, affascinante seduttore di bellissime ragazze, finché non si trova di fronte a Silvia, da subito donna della sua vita. Gli equilibri si spezzano, da un lato Edoardo con una vita segreta, dall'altro Silvia, poco propensa a lasciarsi andare a causa di un passato difficile.

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RIVELAZIONE DI Stefano Pia

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UNA STORIA QUASI SOLO D’AMORE DI PAOLO DI PAOLOa cura di Elisabetta Bolondi

PARLIAMO DI LIBRI

Tra le novità 2016 in libreria troviamo il nuovo romanzo di Paolo Di Paolo, dal titolo

“Una storia quasi solo d’amore” (Feltrinelli). L’autore racconta dell’innamoramento del giovane Nino, un ragazzo romano appena tornato da Londra, dove ha vissuto con lavori modesti come capita a molti nostri connazionali, per Teresa, trentenne che da Terracina si è appena spostata nella capitale e lavora in un’agenzia di viaggi. La ragazza a Roma si appoggia alla zia, Grazia, una matura insegnante di teatro, che ha scelto proprio Nino, un suo ex studente, per tenere un corso di recitazione per anziani, un gruppo di settantenni che si cimenteranno nella messa in scena della commedia settecentesca di Pierre de Marivaux “Le false confidenze”.Paolo Di Paolo analizza in profondità i caratteri dei due protagonisti, presentando una serie di abitudini, pensieri, modi di dire e di atteggiarsi che

raccontano due generazioni pur vicinissime (fra i due ci sono meno di dieci anni di differenza), che comunque appaiono molto distanti. Teresa ha un lavoro fisso che ha accettato pur di fuggire da una situazione difficile di cui non ama parlare; i viaggi in paesi lontani che organizza per sconosciuti la rendono sempre meno desiderosa di viaggiare, sempre meno curiosa degli altri, piuttosto tesa a rincantucciarsi sotto una coperta, chiusa in se stessa e nella propria solitaria spiritualità. Al contrario Nino è esuberante, dispersivo, talvolta infantile nelle sue improvvise rabbie, nella scontentezza di chi non ha ancora trovato una strada, incerto fra girare stupidi documentari sul folklore laziale per youtube, o diventare un vero regista teatrale, visto che come attore non sembra convinto delle proprie capacità di affermazione.Sia Teresa con i suoi segreti e le sue certezze che Nino con la sua immaturità sono soli, affettivamente irrisolti, professionalmente indecisi, insomma dei precari: la precarietà, la parola chiave di

gran parte dei ragazzi italiani di oggi, incerti fra accontentarsi e aspirare a sogni irrealizzabili, viene raccontata dallo scrittore con dolente partecipazione, con profonda empatia, con mano sicura di narratore che conosce bene ciò di cui sta parlando. Il personaggio di Grazia, l’adulta materna e realizzata, sparisce prematuramente nel mese di aprile, quasi a segnare un’eredità spirituale per Nino e Teresa, una speranza, un’attesa di un tempo migliore.

“Una storia quasi solo d’amore” ha come scenario Roma, i cui diversi quartieri vengono attraversati, osservati, vissuti con grande attenzione. Il romanzo è ricco di citazioni che vengono riportate in fondo al volume come “Debiti”, a testimoniare la ricchezza della cultura di Paolo Di Paolo ma anche della sua capacità di inserire con leggerezza nel suo testo contributi di altri, senza che la narrazione ne risulti appesantita. Visita www.classifica-libri.it e www.sololibri.net per recensioni e commenti ai romanzi di Paolo Di Paolo.

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SABATO7 MAGGIO2016 - ORE 20.00Piazza Garibaldi, 8SAN GERMANOVERCELLESE (VC)

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In diverse occasioni, abbiamo incrociato Marco Dottore, presente in eventi importanti

organizzati in occasione di tour promozionali e spettacoli itineranti. Abbiamo voluto incontrarlo per scambiare due chiacchiere. Ciao Marco, spiegaci, che cos’è ECCOCI? ECCOCI è ideazione, progettazione e realizzazione di eventi e attività promozionali per conto di Aziende ed Enti pubblici.

“ECCOCI”,IL SUCCESSO

DEGLI EVENTIPROMOZIONALI

DAL 1993a cura della redazione

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Selezioniamo

la MISS che rappresenterà l’Italia alla finale mondiale di

Finale Italiana 4 giorni a SettembreFinale Mondiale a Beirut a Febbraio

La vincitrice otterrà un contratto per un anno, come modella

della MTVougue Agency

website Italiaprincipessadeuropa.it

website World misseuropeworld.com

Sponsor

INTERNATIONAL BEAUTY CONTEST & TALENT SHOW

Media Partner UfficialeFinale Mondiale

“MISS EUROPE WORLD”

Wally’s Pub - Via Fratelli Baiardi 2TORTONA ALESSANDRIA

15 MAGGIO 2016 PER INFO: fb.com/annamaria.gervasi.3

SELEZIONE UFFICIALE

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Più precisamente?In particolare Eccoci è specializzata nella gestione di: Grandi eventi, Road tour promozionali e di spettacolo, Attività fieristica, In-store promotion, Produzione televisiva, Comunicazione web-radio-tv, Studio grafico e nuove strategie di mercato.

Vi occupate anche di un importante e diffusa Web Tv.Si, è interessante e divertente. Seguiteci dal sito “TGEVENTS.IT”

Qual’è il vostro approccio e come si caratterizza?Originalità delle soluzioni - di fronte ad un mare di proposte di promozione, l’Azienda deve distinguersi di fronte al consumatore. Eccoci propone idee altamente innovative, accattivanti e che mirano al coinvolgimento attivo del consumatore. Il rispetto delle esigenze del cliente - le nostre soluzioni vengono studiate

tenendo sempre presente CHI è il nostro cliente (storia, cultura aziendale) e quali OBIETTIVI (le strategie aziendali) vuole raggiungere. Un servizio “chiavi in mano” - un team di professionisti del settore è in grado di rispondere a tutte le necessità che nascono durante lo sviluppo del progetto.

PER INFO:Eccoci

Via Sollai 23 - Alassiotel. [email protected]

www.tgevents.it

71 71

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km. 34.700 Strada Statale Domiziana - Castel Volturno (Caserta)tel/fax 0815093154 - Cel +393337067828

www.ilmercatonedilupin.com

ATTREZZATURE PER LA RISTORAZIONE

C E L L E F R I G O R I F E R E D A 1 A 2 A N T EB A N C H I D A L A V O R O I N A C C I A I O I N O X

A B B A T T I T O R I A C I N Q U E T E G L I EI S O L A P E R S U R G E L A T I

B I L A N C E - F R I G G I T R I C I - G I R A R R O S T I O G N I T I P O D I E L E T T R O D O M E S T I C O

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UN FILM DIDan Mazer

CON

Robert De Niroe Zac Efron

DISTRIBUITO DAEagle Pictureswww.eaglepictures.com

DURATA 101’

AL CINEMADAL 13 APRILE 2016CAST Robert De Niro Dick KellyZac EfronJason Kelly Julianne HoughMeredith Goldstein

Zoey DeutchShadia

Aubrey PlazaLenore

Dermot MulroneyDavid Kelly

Adam PallyNick

Jason MantzoukasTan Pam

Henry ZebrowskiUfficiale Reiter

Brandon Mychael SmithTyrone

Jeffrey Bower-ChapmanBradley

Jake PickingCody

Michael HudsonBrah

Mo CollinsUfficiale Finch

Danny GloverStinky

CINEMA

Jason (Zac Efron) sta per sposarsi con la figlia del suo capo e diventare così socio nello studio legale del suocero. Quando però il puritano Ja-son cade nella trappola del nonno Dick (Robert De Niro), che lo costrin-

ge ad accompagnarlo a Daytona per le vacanze di primavera, le sue nozze vengono messe seriamente a rischio. Tra feste, risse da bar e una serata epica di karaoke, Dick vuole godersi il viaggio più selvaggio della sua vita sempre al massimo. Alla fine il nonno scatenato e il nipote bacchettone scoprono di poter imparare molto l’uno dall’altro e creare quel legame che non avevano mai avuto prima. Una commedia fuori dalle righe che vede tra i protagonisti anche Aubrey Plaza, Zoey Deutch, Julianne Hough, Adam Pally e Dermot Mulroney.

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RITROVATO IL RINOCERONTE DI

SUMATRA CHE SI PENSAVA FOSSE ESTINTO.

ERA SOLO ANDATOA COMPRARELE SIGARETTE

TI PREOCCUPA LA FUGA DEI CERVELLI?

NO, CASOMAI IL RESTARE DEI CRETINI

ARISA,SEMPRE PIÙ SEXY,

PROMETTE DI DIVENTARE “UNA PANTERONA”.

PER ORA SI ALLENA COME “PANTEGANA”

QUANT’È BUFFA QUESTA SATIRAa cura di Fabio Buffa

SATIRA

75 75

LA CLASSEDIRIGENTE ITALIANA È

COSTITUITA DA PAGLIACCI.UNA LORO RISATA CI

SEPPELLIRÀ

QUEST’ANNOHAI L’ESAME DI

MATURITÀ?NO, HO QUELLO DI

COSCIENZA

STEFANO DE MARTINO DICE CHE

NON TORNERÀ PIÙ CON BELEN.

SENZA SE, SENZA MA… A MENO CHE …

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CGTV CHANNEL VIAGGICONILCANE,E PETITALY INSIEME PERUN’ITALIA DOG FRIENDLYCANI E GATTI TV CHANNELhttp://www.caniegattitvchannel.tv/

a cura di Marco Anelli

Vacanze con il cane no problem: si parte alla sco-perta di uno dei Paesi più belli del mondo, l’Italia!

Amici ben ritrovati al con-sueto appuntamento su SLIDE, oggi parliamo di vacanza a 6 zampe!

Infatti, andare in vacanza con il cane sarà più semplice, grazie alla collaborazio-ne fra Viaggiconilcane, CGTV Channel e MG Editore. Un punto di riferimen-to che fornirà a chi desidera viaggiare con il proprio peloso nuovi e numerosi stru-menti per programmare, organizzare e partire con il cane, garantiti dall’espe-rienza di ogni partner.

• Viaggiconilcane, servizio di travel de-sign attivo da più di due anni, propone Itinerari, informazioni utili, pacchetti va-canza e proposte a misura di zampa

• l’applicazione Italia di Artù di CGTV Channel scaricabile gratuitamente su GOOGLE PLAY e APP STORE, sempre a portata di mano, dove si trovano strutture, spiagge, locali dog friendly e informazioni testate da Artù, testimo-nial del programma in onda su più di 50 emittenti televisive in tutta la Penisola Italiana.

• Pet Italy, pubblicato da MG Editore, è un pratico eBook per viaggiatori a sei zam-pe, sul quale esercenti e commercianti pet friendly faranno conoscere indirizzo, prodotti e/o servizi… il tutto illustrato da foto, link di riferimento e video!

La richiesta di vacanze in compagnia del proprio peloso è in costante aumen-

to e la volontà di dare una zampa a

chi parte alla scoperta degli angoli nascosti d’Italia, accomuna i tre attori di questa partnership: l’obiettivo è creare un polo unico di informazioni e servizi, a disposizione di chi parte con il proprio quattro zampe e vuole trascorrere una va-canza indimenticabile condividendo con lui un’esperienza unica.La partnership si farà conoscere grazie a numerose iniziative e un calendario di eventi dedicati ai pelosi e ai loro padroni, che si terranno a Milano e provincia per informare, divertire e creare rete gia da questo mese!

Viaggi con il cane, servizio di travel design dedicato a chi viaggia con il pro-prio 4 zampe e attivo dal 2014, propone pacchetti vacanza e crea viaggi su misura per condividere esperienze ed emozioni con il proprio cane in Italia e all’estero. Su viaggiconilcane.com, itinerari, consigli, suggerimenti e info utili sono a disposi-zione dei viaggiatori, per ricevere proposte vacanza personalizzate in base alle proprie esigenze. Viaggi con il cane nasce da un’idea di Dama.com, agenzia di comunicazione, che ha unito l’esperienza nell’organizzazione di eventi e viaggi alla passione per questi meravigliosi amici pelosi.

CGTV Channel da quattro anni porta gli spettatori bipedi e quadrupedi in giro per il Bel Paese alla scoperta di nuove realtà “pet friendly” con il tour l”Italia di Artù”, format televisivo visibile su CGTV Channel e tutti i martedì alle 09:00 e i venerdì alle 17:20 sul canale 832 di Sky. Nato nel 2011 da un’idea di Marco Anelli, con la volontà di coniugare spettacolo e missione sociale, sono sempre più numerose le località e le strutture dog friendly che Marco e Artù, l’avventuroso beagle testimonial del progetto permette-ranno di conoscere. Il team de “L’Italia di Artù”, attraverso questo viaggio, sugge-rirà come organizzare al meglio la vacanza con il proprio cane e, alle strutture DAV-VERO ANIMAL FRIENDLY, consegneranno il BOLLINO DELL’ ITALIA DI ARTU’!

CANI E GATTI TV CHANNEL

Pet Italy è la nuova una gui-da ebook, all’interno della quale esercenti e commer-cianti pet friendly po-tranno fare una pubblicità mirata, solidale e senza dispersione di target indicando indirizzi, prodotti e/o servizi illustrati, foto, link e video. L’eBook conterrà informazio-ni utili scritte da esperti di settore e verrà distribuito gratuitamente attraverso nesw-letter, agli iscritti di Gaia animali e ambien-te e ANPANA, alle quali andrà il 20% del ricavato. Nato dall’idea di MG EDITORE, società esistente dal 1999, Pet Italy sarà pubblicato a fine Maggio 2016 e ripropo-sto gratuitamente a Novembre 2016; verrà poi messo in vendita a Gennaio 2017. Insomma c’è tanto materiale e tanto da fare, per avere un Itala alla portata ti tutti, anche per i nostri amici a 4 zampe.

Mi raccomando continuate seguirci su www.caniegattitvchannel.tv e per inviarci video e/o foto [email protected]

Al prossimo numero dal vostro Marco Anelli.

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DEVIS PAGANELLICEO Are Communication International

STEFANO PIADirettore Editoriale

STEFANO PIADirettore Locale Concessionario Esclusivo Torino

ALEX LEARDINICoreografo Eventi

MARCO ANELLIRubrica Cani e Gatti Television

FRANCESCO CASANOVAFotografo

FABIO BUFFARubrica Satira

DAVIDE VIGNESFotografo Moda

MARIO FURLANRubrica Motivatore

SAVERIO CETRANGOLOFotografo

ENRICO LIONELLORubrica Enjoy Television

PAUL PIGASFotografo

CRISTIANA ELLIRubrica Enjoy Television

MARCO BARALDIFotografo

LORENZO TIEZZIRubrica Enjoy Television

LAURA BENVENUTIRubrica Life & Benessere

FEDERICA PREGNOLATODirettore Locale Concessionario Esclusivo Torino

TOMMASO TORRIFree Lance

CRISTINA BERLINIVIP Free Lance

PINA LI PETRIRubrica Psicoterapeuta

Coordinatrice Centro Italia Myracol

SALVATORE MARTUSCIELLO Direttore Nazionale Nord

NADIA BENGALADirettore Responsabile

GIANCARLO CECCONELLODirettore Nazionale News

LUIGI PETRONEDirettore Nazionale Centro

ALESSANDRA MURADirettore Nazionale Slide

GIUSEPPE MESSINADirettore Nazionale Sud

MARCO PELLEGRINIInviato Slide Panama

ROBERTO CORBELLIArt Director

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79 79

ALINA DROZDOVSCHIRubrica Fashion Blogger

ANNA MARIA GERVASIDirettore Locale Concessionario Esclusivo Asti

FEDERICO BADOERTalent Scout

GIUSEPPE MESSINADirettore Locale Concessionario Esclusivo Palermo

GIANLUCA NASITalent Scout

SERGIO PULITO(ALIAS GIULIO ROMI)Talent Scout

SARA GNOLIRubrica Food4You

MARCELLA PIANOTalent Scout

GIANMARCO TOSCANORubrica ‘Unconventional Design’

DANIELE MAGLIAConcessionario Esclusivo Direttore Locale - L’Aquila

FEDERICO BADOERFotografo Ufficiale Slide

GINA MULÈDirettore Locale Concessionario Esclusivo Varese

MASSIMO PACINITalent Scout

ENZO ZAMBETTATalent Scout

FLAVIO ALAGIARubrica Turisti ma non solo

ENRICO SANTAMARIADirettore Locale Concessionario Esclusivo Genova- Savona-LipariCoordinatore Nazionale Mister SlideDirettore Nazionale Slide Party

DOMENICO COMMUNARA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Caserta

ALESSANDRO D’AURIA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Caserta

ALESSANDRA MURADirettore Locale Sassari

ANTONIO SOVERINARubrica Tricologica

GIANCARLO CECCONELLODirettore Locale Concessionario Esclusivo Alessandria

FRANCESCO PISPISADirettore Locale Concessionario Esclusivo Catania

LUIGI PETRONEDirettore Locale Concessionario Esclusivo San MarinoDirettore Principessa d’Europa

KATIA BARZOTTIDirettore Locale Concessionario Esclusivo Ravenna

SALVATORE MARTUSCIELLO Coordinatore Nazionale Svizzera/Campione

Direttore Nazionale Nord Italia

ALVARO GUALDI Direttore locale Canton Ticino/Campione

UMBERTO MARTUSCIELLODirettore locale Milano/Bergamo

AVV. ALEXANDER HENAUERConsulente legale concessionaria Canton Ticino

LGS CONSULTING SAGL Consulente fiscale Canton Ticino

FLORA SPINOSAAssistente concessionariaCanton Ticino/Campione/Milano/Bergamo

CLAUDIA FASOLAGiornalista ufficiale/Ufficio stampa redazioniCanton Ticino/Campione d’Italia/Milano/Bergamo

FABIO CRAVAREZZA Fotografo ufficiale SlideTicino/Campione/Milano/Bergamo

Tutti i componenti del Team Slide, senza esclusioni, operano indipendentemente dall’editore. I singoli Direttori Locali, Concessionari Esclusivi e Subconcessionari sono imprenditori autonomi che operano senza alcuna possibilità di rappresentanza del magazine a livello nazionale. Ogni appartenente al Team salvo che per l’editore e il Direttore Editoriale, non è autorizzato a rappresentare la direzione nazionale, ma opera esclusivamente in rappresentanza dell’edizione territoriale indicata e conceduta in esclusiva. Mediapartnership e collaborazioni nazionali sono iniziative concordabili con Slide scrivendo a: [email protected]

REDAZIONE SVIZZERA

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