taranto non è solo

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Taranto NUOVO di Puglia * Tandem con altri quotidiani (non acquistabili sepa- ratamente); nella provincia di Brindisi dal lunedì al sabato Quotidiano + E1,20. La domenica, con l’inserto E 1,40 www.quotidianodipuglia.it Mercoledì 23 marzo 2016 Anno XVI N. 82 q 1,20* RIFLESSIONI MANDURIA IL CONFRONTO CON L’ASL L’EUROPA SOTTO ATTACCO L’avventura è iniziata nel 2014 proprio a Taranto con il primo workshop del proget- to e ieri a Scampia, alla pre- senza del ministro della Giu- stizia Andrea Orlando, si è archiviata la prima edizione della “Resto al sud Aca- demy”. Tra i ragazzi, prove- nienti tutti da sei quartieri di- sagiati di altrettante città del sud, anche Maria Alagni, di Taranto, che ha realizzato un video sui Tamburi e il vicino siderurgico. SPRECHI PER CENTINAIA DI MILIONI? DELRIO CHIAMA IN CAUSA CANTONE di Andrea CAROPPO* L e Ferrovie del Sud Est, nel corso del- la loro storia, hanno dato tanto alla Puglia, sia in termini di mobilità che in termini di infrastrutturazione. Basti pen- sare alle centinaia di comuni raggiunti. di Federico PIRRO U na settimana fa 15 questa testata ha pub- blicato un ricchissi- mo e pregevole inserto sulle risorse storiche e paesaggisti- che dell’area di Taranto pre- sentate come asset strategici da valorizzare per il rilancio di un territorio come quello del capoluogo ionico e del suo hinterland che resta uno dei punti di forza dell’econo- mia nazionale. E l’ampio e appassionato dibattito che ha accompagnato la presen- tazione dell’inserto nella se- de dell’Ateneo nel Borgo an- tico ha dimostrato - ove pu- re ve ne fosse ancora biso- gno - che una parte molto qualificata della società civi- le cittadina è già in campo con passione, idee e impe- gno per la rinascita di Taran- to. Qualche giorno prima, venerdi 11 marzo, invece era stato presentato nello splendido Castello Aragone- se, dinanzi ad un pubblico altrettanto folto e qualifica- to, il volume intitolato “U- no più uno fa tre”, dedicato alla ricostruzione della sto- ria della Serveco, una dina- mica azienda della provin- cia, attiva da molti anni nel settore ecologico che ha av- viato un percorso di diversi- ficazione produttiva anche nel comparto manifatturiero. La società, guidata tuttora dai suoi fondatori Piero Chi- rulli e Carmelo Marangi, ha raggiunto un fatturato di 30 milioni, occupando quasi 300 addetti, trenta dei quali ingegneri. LA MANIFESTAZIONE A SCAMPIA COL MINISTRO ORLANDO IL RACCONTO DEI SALENTINI NELLA CAPITALE BELGA «Fastweb resti a Taranto e si affidi a un call center serio». Dopo la de- nuncia delle condizioni contrattuali in cui lavoravano i dipendenti (un euro all’ora) e dopo la revoca del contratto da parte della società tele- fonica, la Cgil torna in campo per chiedere di salvare i posti di lavoro. Secondo il sindacato la decisione di Fastweb «è un buon segno ma non è sufficiente». La beffa più grossa sarebbe «se le lavoratrici, dopo aver avuto il coraggio e la dignità di de- nunciare le loro indecenti condizioni di lavoro, rischiassero di trovarsi senza più alcuna attività. Sarebbe tri- ste che alla fine la morale di tutta questa vicenda possa diventare che chi pretende un lavoro decente sem- plicemente ne rimane senza». «Riaprite il punto nascita del Giannuzzi» Continua a pag. 8 PIGNATELLI a pag. 9 Due attacchi di kamikaze dello Stato islamico: 31 morti e 250 feriti. Controlli potenziati negli aeroporti e porti L’Europa è sotto scacco dei ter- roristi dell’Isis. Ieri mattina nuo- vi attentati hanno seminato il ter- rore a Bruxelles, colpiti aeropor- to e metrò. Le deflagrazioni han- no colpito lo scalo internaziona- le Zaventem nella hall delle par- tenze, accanto al banco della American Airlines. Bomba an- che alla fermata Maelbeek, vici- no alle sedi delle istituzioni Ue. Secondo i dati forniti dal mini- stro della Sanità belga, Maggie De Block, i morti sono 31 e al- meno 250 i feriti. Rafforzate le misure di sicurezza anche in Pu- glia. Porti e aeroporti sorvegliati dalle forze dell’ordine con l’ag- giunta dei militari dell’esercito. GRASSI e MINERVA alle pagg. 2 e 3 A pag. 3 Continua a pag. 8 A pag. 3 TARANTO NON È SOLO EMERGENZE E CASO ILVA Terrore a Bruxelles allerta in Puglia Sanità Service: a Bari spiraglio per la vertenza MACCHITELLA a pag. 9 DAMIANI e GIOFFREDI alle pagg. 4 e 5 Sandro: per l’esame non sono andato a lavorare in aeroporto Fse-bancomat, via all’inchiesta Fiorella: sono salva grazie alla telefonata dei miei genitori I due kamikaze ripresi dalle telecamere di sicurezza poco prima dell’esplosione. Nel tondo il terzo terrorista, ora ricercato Una telefonata le ha letteral- mente salvato la vita. È quanto accaduto a Fiorella Giorgiani, di Montesano Salentino che la- vora nella direzione agricoltura della Commissione Europea, scampata alla bomba nella me- tro grazie alla chiamata dei ge- nitori. Un tavolo di confronto per le Asl di Taranto e Brindisi e la conferma dell’incontro del 5 aprile in assesso- rato. È l’esito della riunione di ieri a Bari tra le organizzazioni sindaca- li e il presidente della Regione Pu- glia Michele Emiliano in merito al- la questione Sanità Service. Sospesa dunbque la manifestazione unitaria prevista per oggi a Bari, in attesa dell’esito della prossima riunione. CERESIO a pag. 24 Paga da un euro all’ora al call center. La Cgil, dopo la revoca del contratto, chiede alla società di restare a Taranto Sos a Fastweb: salvate i posti LA MIOPIA DI EMILIANO Sandro Piscopiello, nato a Bruxel- les da papà leccese, lavora all’ae- roporto preso di mira dai kamika- ze. È salvo perché aveva preso un giorno di permesso: «Non so- no andato al lavoro perché avevo un esame all’Università. Tremo al pensiero di quello che mi sa- rebbe potuto accadere». MARIGGIÒ a pag. 10 Un video sui Tamburi e per Maria arriva il premio

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Federico Pirro, docente di Storia dell’Industria presso l'Università di Bari, racconta di come Taranto e il suo territorio abbia esempi virtuosi. Serveco è tra questi.

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Page 1: Taranto non è solo

Taranto

NUOVO di Puglia

* Tandem con altri quotidiani (non acquistabili sepa-ratamente); nella provincia di Brindisi dal lunedì alsabato Qu otidiano + E1,20. Ladomenica, con l’inserto E 1,40

www.quotidianodipuglia.it

Mercoledì23 marzo 2016Anno XVI N. 82q 1,20*

RIFLESSIONI

MANDURIA

IL CONFRONTO CON L’ASL

L’EUROPA SOTTO ATTACCO

L’avventura è iniziata nel2014 proprio a Taranto conil primo workshop del proget-to e ieri a Scampia, alla pre-senza del ministro della Giu-stizia Andrea Orlando, si èarchiviata la prima edizionedella “Resto al sud Aca-demy”. Tra i ragazzi, prove-nienti tutti da sei quartieri di-sagiati di altrettante città delsud, anche Maria Alagni, diTaranto, che ha realizzato unvideo sui Tamburi e il vicinosiderurgico.

SPRECHI PER CENTINAIA DI MILIONI? DELRIO CHIAMA IN CAUSA CANTONE

di Andrea CAROPPO*

L e Ferrovie del Sud Est, nel corso del-la loro storia, hanno dato tanto alla

Puglia, sia in termini di mobilità che intermini di infrastrutturazione. Basti pen-sare alle centinaia di comuni raggiunti.

di Federico PIRRO

Una settimana fa 15questa testata ha pub-blicato un ricchissi-

mo e pregevole inserto sullerisorse storiche e paesaggisti-che dell’area di Taranto pre-sentate come asset strategicida valorizzare per il rilanciodi un territorio come quellodel capoluogo ionico e delsuo hinterland che resta unodei punti di forza dell’econo-mia nazionale. E l’ampio eappassionato dibattito cheha accompagnato la presen-tazione dell’inserto nella se-de dell’Ateneo nel Borgo an-tico ha dimostrato - ove pu-re ve ne fosse ancora biso-gno - che una parte moltoqualificata della società civi-le cittadina è già in campocon passione, idee e impe-gno per la rinascita di Taran-to.

Qualche giorno prima,venerdi 11 marzo, inveceera stato presentato nellosplendido Castello Aragone-se, dinanzi ad un pubblicoaltrettanto folto e qualifica-to, il volume intitolato “U-no più uno fa tre”, dedicatoalla ricostruzione della sto-ria della Serveco, una dina-mica azienda della provin-cia, attiva da molti anni nelsettore ecologico che ha av-viato un percorso di diversi-ficazione produttiva anchenel comparto manifatturiero.La società, guidata tuttoradai suoi fondatori Piero Chi-rulli e Carmelo Marangi, haraggiunto un fatturato di 30milioni, occupando quasi300 addetti, trenta dei qualiingegneri.

LA MANIFESTAZIONE A SCAMPIA COL MINISTRO ORLANDO

IL RACCONTO DEI SALENTINI NELLA CAPITALE BELGA

«Fastweb resti a Taranto e si affidia un call center serio». Dopo la de-nuncia delle condizioni contrattualiin cui lavoravano i dipendenti (uneuro all’ora) e dopo la revoca delcontratto da parte della società tele-fonica, la Cgil torna in campo perchiedere di salvare i posti di lavoro.Secondo il sindacato la decisione diFastweb «è un buon segno ma nonè sufficiente». La beffa più grossasarebbe «se le lavoratrici, dopo averavuto il coraggio e la dignità di de-nunciare le loro indecenti condizionidi lavoro, rischiassero di trovarsisenza più alcuna attività. Sarebbe tri-ste che alla fine la morale di tuttaquesta vicenda possa diventare chechi pretende un lavoro decente sem-plicemente ne rimane senza».

«Riapriteil punto nascitadel Giannuzzi»

Continua a pag. 8

PIGNATELLI a pag. 9

Due attacchi di kamikaze dello Stato islamico: 31 morti e 250 feriti. Controlli potenziati negli aeroporti e porti

L’Europa è sotto scacco dei ter-roristi dell’Isis. Ieri mattina nuo-vi attentati hanno seminato il ter-rore a Bruxelles, colpiti aeropor-to e metrò. Le deflagrazioni han-no colpito lo scalo internaziona-le Zaventem nella hall delle par-tenze, accanto al banco dellaAmerican Airlines. Bomba an-che alla fermata Maelbeek, vici-no alle sedi delle istituzioni Ue.Secondo i dati forniti dal mini-stro della Sanità belga, MaggieDe Block, i morti sono 31 e al-meno 250 i feriti. Rafforzate lemisure di sicurezza anche in Pu-glia. Porti e aeroporti sorvegliatidalle forze dell’ordine con l’ag-giunta dei militari dell’esercito.

GRASSI e MINERVAalle pagg. 2 e 3 A pag. 3

Continua a pag. 8

A pag. 3

TARANTONON È SOLOEMERGENZEE CASO ILVA

Terrore a Bruxellesallerta in Puglia

Sanità Service: a Barispiraglio per la vertenza

MACCHITELLA a pag. 9

DAMIANI e GIOFFREDIalle pagg. 4 e 5

Sandro: per l’esamenon sono andatoa lavorare in aeroporto

Fse-bancomat, via all’inchiesta

Fiorella: sono salvagrazie alla telefonatadei miei genitori

I due kamikaze ripresi dalle telecamere di sicurezza poco prima dell’esplosione. Nel tondo il terzo terrorista, ora ricercato

Una telefonata le ha letteral-mente salvato la vita. È quantoaccaduto a Fiorella Giorgiani,di Montesano Salentino che la-vora nella direzione agricolturadella Commissione Europea,scampata alla bomba nella me-tro grazie alla chiamata dei ge-nitori.

Un tavolo di confronto per le Asl diTaranto e Brindisi e la confermadell’incontro del 5 aprile in assesso-rato. È l’esito della riunione di ieria Bari tra le organizzazioni sindaca-li e il presidente della Regione Pu-glia Michele Emiliano in merito al-la questione Sanità Service. Sospesadunbque la manifestazione unitariaprevista per oggi a Bari, in attesadell’esito della prossima riunione.

CERESIO a pag. 24

Paga da un euro all’ora al call center. La Cgil, dopo la revoca del contratto, chiede alla società di restare a Taranto

Sos a Fastweb: salvate i posti

LA MIOPIA DI EMILIANO

Sandro Piscopiello, nato a Bruxel-les da papà leccese, lavora all’ae-roporto preso di mira dai kamika-ze. È salvo perché aveva presoun giorno di permesso: «Non so-no andato al lavoro perché avevoun esame all’Università. Tremoal pensiero di quello che mi sa-rebbe potuto accadere».

MARIGGIÒ a pag. 10

Un video sui Tamburie per Maria arriva il premio

Page 2: Taranto non è solo

8 Mercoledì 23 marzo 2016

ATTUALITA'

LAMIOPIA...

TARANTO NON È SOLO...L

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I

Ma l’affetto e la gratitudine auna storia importante per il no-stro Sud non possono offuscarei problemi e le urgenze dell’og-gi: rispetto a un sistema chebrucia annualmente centinaia dimilioni di euro dei pugliesi afronte di servizi pessimi o inesi-stenti, è giunto il momento diuna rivoluzione copernicananon più rinviabile.

La società pubblica Fse haricevuto e riceve ogni anno daciascuno di noi, attraverso il bi-lancio regionale, centinaia dimilioni di euro, eppure è in dis-

sesto mentre la qualità del servi-zio offerto ai cittadini è da ter-zo mondo. Essa offre mezziscandalosamente vetusti e fati-scenti che si incendiano duran-te il servizio, sporcizia indicibi-le, ritardi cronici e un’offertadi tratte e orari immutata da de-cenni - che prescinde del tuttodalle mutate e mutanti esigenzee abitudini di vita dei cittadinipugliesi -: fattori che rendonoinaffidabile il servizio costrin-gendo gli utenti ad affidarsi amezzi propri per non subire di-sagi e pericoli inaccettabili. A

questo si aggiungono gli scan-dali clamorosi di cui leggiamo,carrozze pagate cinque volte ildovuto (e ferme), consulenze esprechi per milioni di euro,compensi stratosferici al mana-gement, ecc…

La Regione Puglia (e il Go-verno) dovrebbero smetterla dimantenere in piedi con fiumi didenaro pubblico questo carroz-zone clientelare e inefficiente.La Giunta Emiliano, invece,chiude gli occhi e perpetua il si-stema ritenendo giusto continua-re a versare milioni di euro deipugliesi in attesa che il commis-sariamento della società (e ilsuo rifinanziamento, semprecon denari pubblici) portino arisultati salvifici: una follia poli-

tica e giuridica, della quale pro-babilmente si dovrà rendereconto anche in sede erariale.Chi di noi, dopo essere andatopiù volte in un ristorante e aversempre mangiato malissimo epagato tantissimo, continua atornare sempre nello stesso ri-storante per mangiare da schifoe farsi derubare?

Per rimettere in piedi Fse civorranno decenni e i pugliesinon possono attendere. Occorreimmediatamente rescindere ilrapporto contrattuale con la so-cietà pubblica, palesemente ina-dempiente, e indire quanto pri-ma più gare ad evidenza pubbli-ca per dotare finalmente la Pu-glia di servizi di trasporto pub-blico degni di questo nome.L’affidamento al soggetto pub-blico ha comportato per la co-munità costi esorbitanti, servizipessimi e fattori di carico medibassi (qualcuno ha mai visto untreno Fse pieno?): l’apertura almercato è l’unico modo per as-sicurare un servizio migliore li-mitandone però il peso sulle fi-nanze pubbliche. Come la sto-ria recente di Fse dimostra, chisa di ottenere a prescindere fiu-mi di denaro dei contribuentinon ha alcun motivo per offrireun servizio di buona qualità e

aumentare il numero di utenti,non ha alcun incentivo a inve-stire in manutenzione o forniremezzi di trasporto più moderni,che consumino meno e inquini-no meno, non ha nessun interes-se a minimizzare i costi inutili,eliminare gli sprechi e cancella-re le prebende politico-clientela-ri: i suoi ricavi sono indipen-denti dalla domanda dell’uten-za, per giunta priva di meccani-smi di controllo e sanzione. Intal modo i costi aumentano, sidipende sempre più dai sussidipubblici e la politicizzazionedel servizio diviene dilagante.

Rescisso una volta per tutteil rapporto con questa società,la Regione Puglia, come già fat-to da tante altre regioni italia-ne, può immediatamente proce-dere ad assegnare pacchetti dilinee attraverso una pluralità digare, per lotti di dimensione ri-dotta e differenti anche per mo-dalità di trasporto. Il trasportopubblico locale non deve neces-sariamente essere gestito da ununico soggetto su un territorioampio, anzi: piccoli lotti assicu-rano una dimensione ottimaledel servizio e soprattutto posso-no essere accessibili anche aoperatori medio-piccoli. Del re-sto il nord della Puglia già co-nosce esperienze simili di colle-gamenti interni e con altre Re-gioni gestiti da operatori privaticon risultati tutto sommato sod-disfacenti.

L’adozione delle gare nondeve spaventare nessuno, nem-meno il personale attualmentedipendente di FSE. Se il gover-no e la Regione si ostinano a te-nere in piedi questo carrozzo-ne, gli unici a pagarne il prez-zo, oltre ai cittadini privi di ser-vizi, saranno proprio i dipen-denti, sulle cui spalle cadrà

pressoché per intero l’onere delrisanamento con dolorosissimitagli alle retribuzioni e licenzia-menti massivi. L’esperienza dialtre regioni rivela invece cheladdove gli operatori pubblicicome FSE sono usciti di scena,la gran parte degli impiegati èstata riassunta dai privati chehanno vinto - cosa che si puòben garantire attraverso idoneeclausole sociali -: un serviziomigliore e meglio organizzatogenera una domanda che con-sente di sostenere livelli occu-pazionali quantomeno pari aquelli preesistenti.

Aprire il trasporto pubblicopugliese al mercato e alla con-correnza lo farà uscire da que-sta situazione pietosa sia per ipasseggeri che per la spesa pub-blica. Alla Regione certo deverestare il compito di verificarese sono rispettate le esigenze dimobilità di tutti cittadini, anchedi quelli che abitano in zonenon centrali o poco densamentepopolate e, quindi, di interveni-re con i soldi dei pugliesi sololaddove la domanda è bassa efornire il servizio risulterebbedel tutto sconveniente a qualun-que operatore. Smettere di ali-mentare una voragine nella va-na speranza di chiuderla per af-fidare i servizi ai privati, faràemergere non solo un serviziopiù economico e di qualità su-periore, ma soprattutto un servi-zio attento anche alla soddisfa-zione dei clienti - i cittadini pu-gliesi -, fattore oggi del tutto as-sente dalle strategie aziendalidi Fse ma evidentemente ancheda quelle politiche della GiuntaEmiliano.

Andrea Caroppo* Capogruppo regionale

Forza Italia

La Serveco, con le imprese suecontrollate, è il caso virtuoso diun gruppo che, pur essendo ben ra-dicato nel mercato locale, è ormaipresente anche all’estero ove stacollocando con successo nuoviprodotti a tecnologia avanzata.

Abbiamo voluto ricordare idue eventi per sottolineare comeoggi a Taranto non siano solo lecomplesse vicende dell’Ilva a tene-re banco con tutte le comprensibi-li preoccupazioni che ne derivanoper i suoi addetti e fornitori, maanche quelle molto positive riguar-danti sia le grandi risorse storichein via di valorizzazione come ilMarta e il Castello Aragonese, esia le imprese che stanno resisten-do alla crisi, rilanciando con nuo-ve attività la loro presenza compe-titiva. E non è solo la Serveco chesi è mossa in tale direzione, maanche altre società fra le qualiemergono, solo per citarne alcunema non le uniche, la Comes guida-ta dal presidente di ConfindustriaTaranto Vincenzo Cesareo - che èimpegnata con successo nella di-versificazione del proprio mercatocon presenza anche all’estero - ela Stoma Group di Massafra.

Nel capoluogo ionico, dunque,il panorama economico e cultura-le, animato anche da questa testa-ta, è in movimento, anche alla lu-ce delle linee guida del Contratto

istituzionale di sviluppo promossodal Governo, e numerosi fatti nuo-vi degli ultimi mesi smentisconoogni visione catastrofica della si-tuazione locale che, al contrario,qualcuno si ostina a rappresentare.Mentre infatti proseguono le visiteal Siderurgico dei soggetti chehanno dichiarato il proprio interes-se all’acquisto del Gruppo Ilva, odi singoli suoi siti, un numero cre-scente di Pmi sono attivamente im-pegnate a ridurre la dipendenzadal Siderurgico, dalla raffineriadell’Eni e da qualche altro grandecommittente. Non è un percorsofacile, certo, lo sappiamo tutti, malo si sta avviando da parte deglioperatori più lungimiranti, perchéla monodipendenza commercialenon è in alcuno modo positiva.

Nell’Arsenale è in corso la ri-qualificazione a medio terminedelle officine e delle loro attivitàmanutentive al servizio della navidella nostra Marina Militare, masi delinea nitidamente anche il re-cupero di alcune aree interne a fi-ni di archeologia industriale. Glistessi vertici dell’Arma stanno pro-seguendo il pieno recupero del Ca-stello Aragonese, un autentico gio-iello dell’architettura militare deltardo Quattrocento, ormai conse-gnato da anni ad una crescentefruizione turistica. Il Museo Ar-

cheologico - uno dei vanti del pa-trimonio museale nazionale - staconoscendo sotto la guida dellasua nuova manager un forte rilan-cio che sarà ulteriormente rafforza-to non appena verrà completatol’allestimento del fronte espositivodel secondo piano della struttura.

L’Arcivescovo Monsignor San-toro, con la sua paterna e da tuttiapprezzata sensibilità per i bisognidella comunità diocesana, sta ope-rando instancabilmente per solleci-tare ad ogni Autorità competenteil rapido ed efficace assolvimentodei propri compiti, anche di carat-tere strettamente tecnico, per favo-rire la rinascita di Taranto, e neigiorni scorsi ha organizzato un’As-semblea con la partecipazione delSindaco e del Presidente della Re-gione per conoscere in dettaglio iprogetti per la rigenerazione dellacittà vecchia. In questa occasioneil Presidente Emiliano, oltre a ri-cordare l’impegno per la costruzio-ne del nuovo ospedale in fase diavanzata progettazione, ha annun-ciato una legge regionale con ulte-riori provvidenze in favore dellacittà. L’Autorità portuale, guidatadal Commissario il prof. SergioPrete, nel mentre vigila sugli im-ponenti lavori in corso per il po-tenziamento dello scalo, attendecon fiducia le manifestazioni di in-

teresse a localizzarsi sul molo poli-settoriale, e continua a dialogarecon soggetti anche internazionalidisponibili a insediarsi su alcunebanchine e rilancia il progetto delDistripark.

La Federmanager, a sua volta,ha programmato alcune iniziativenelle prossime settimane per evi-denziare all’opinione pubblica ilruolo decisivo dei dirigenti d’a-zienda per la difesa e il rilancio incorso dell’industria locale. Univer-sità e Politecnico, accanto a inizia-tive di animazione culturale comequella prima ricordata, proseguo-no la propria attività per la miglio-re formazione degli studenti chevi sono iscritti, mentre la Commis-saria alle bonifiche sta completan-do le accurate indagini preparato-rie ai vasti interventi previsti peril Mar Piccolo.

Perché abbiamo voluto ricorda-re sia pure sinteticamente l’impe-gno di tanti soggetti istituzionali eimprenditoriali per la rinascita del-la città e della sua economia checonserva comunque una sua robu-sta colonna vertebrale di caratteremanifatturiero ? Perché da troppotempo in essa vi sono alcuni setto-ri dell’opinione pubblica - peraltrolargamente minoritari - che tendo-no invece a raffigurare la situazio-ne cittadina come se fosse caratte-

rizzata solo da persistente immobi-lismo e da un inarrestabile degra-do produttivo ed ambientale, sinoai limiti di un disfacimento genera-le. Ma non è affatto questa la dire-zione di marcia verso cui muovo-no i soggetti più attivi ed autorevo-li del territorio, anche se nessunovuole ignorare in alcun modo icomplessi problemi occupazionali,sociali ed ambientali tuttora sultappeto e le varie emergenze chesegnano ancora il capoluogo. Maognuna di esse sta mobilitando or-mai da tempo grandi risorse istitu-zionali, umane e materiali volte afronteggiarle e superarle.

Di tutto questo allora bisogne-rebbe essere pienamente consape-voli anche fra i partiti e i lorogruppi dirigenti, le varie associa-zioni della società civile, i Sinda-cati, gli Ordini professionali, le di-verse categorie economiche. E co-sì, se si diffonderà e si rafforzeràsempre di più un nuovo spiritopubblico finalizzato al progressivosuperamento collettivo delle purnotevoli difficoltà tuttora esistenti,Taranto avrà compiuto un grandepasso in avanti verso una nuovastagione della sua storia plurimille-naria, al servizio non solo dellaPuglia ma dell’intero Paese checontinua a guardare a questa affa-scinante capitale di origini magno-greche come ad uno dei punti diforza più prestigiosi che l’Italiapuò vantare nello scenario compe-titivo in cui è inserita.

Federico Pirro

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