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23 febbraio 2017 - Anno XXIV n. 7 - Settimanale di attualità, cultura e sport - www.voce.it - Euro 2,00 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N°46) - art. 1, comma 1, DCB Modena METACARPI Carnevale iflessione a margine di una grande festa di po- polo qual è stato il Carnevale di domenica 19 febbraio. I non più giovani avranno ricordato che a tener vivo il Carnevale a Carpi, almeno fino ai primi anni Sessanta quando decidemmo di smettere gli abiti strapaesani per darci arie da grande città, era- no i carri allegorici allestiti dalle aziende (mitici quelli della Magneti Marelli e della Giberti Borelli) che all’e- poca si chiamavano ancora “fabbriche”. Oggidì, inve- ce, la leva che ha resuscitato una tradizione che pare- va morta e sepolta l’hanno fornita le scuole primarie, mobilitate per un evento collettivo che ha portato in piazza migliaia di persone. È come se l’energia propul- siva della città avesse traslocato, trasferendosi dall’en- tusiasmo e dal senso di appartenenza dei lavoratori delle aziende-fabbriche a quelli di bambini, genitori e insegnanti delle scuole. È un dato di fatto che segnala una sorta di passaggio del testimone fra i protagonisti della vita cittadina, dal lavoro alla scuola, da un pas- sato che non c’è più a un futuro che non c’è ancora. Nell’attesa, è il presente che dà un po’ da fare. Sempre nomadi? Da un campo unico a due microaree ottenute con una striscia di verde che le separa e ingressi distinti. Ha l’aria di una sistemazione tutt’altro che provvisoria quella che si sta per attuare dietro la piscina pagina 9 R Anna Molinari protagonista alla fashion week di Milano: la biografia più Blumarine e Blugirl in passerella PAGINA 3 Simone Morelli ha un piano per Moda Makers futura: trovarle una sede fissa che sia anche show room permanente PAGINA 10 Giovanni Taurasi ha portato all’Assemblea del Pd a Roma le ragioni del compagno Zeta, attivista di base PAGINA 18 Le nozze come si deve In uno Speciale sposi di cinque pagine la risposta a tutto quello che si può desiderare oggi per nozze da ricordare PAGINA 13 tel. 059 652799 sede di CARPI filiali SOLIERA MODENA BASTIGLIA salviolionoranzefunebri.com

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Page 1: tel. Sempre nomadi? - Voce · 2017. 2. 22. · Via Marconi, 260 - Soliera - tel. 059 8570299 CARPI – “Una specie di meraviglia, che è forse il vero segreto di Anna Molinari:

23 febbraio 2017 - Anno XXIV n. 7 - Settimanale di attualità, cultura e sport - www.voce.it - Euro 2,00 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N°46) - ar t. 1, comma 1, DCB Modena

METACARPI Carnevaleiflessione a margine di una grande festa di po-polo qual è stato il Carnevale di domenica 19 febbraio. I non più giovani avranno ricordato

che a tener vivo il Carnevale a Carpi, almeno fino ai primi anni Sessanta quando decidemmo di smettere gli abiti strapaesani per darci arie da grande città, era-no i carri allegorici allestiti dalle aziende (mitici quelli della Magneti Marelli e della Giberti Borelli) che all’e-poca si chiamavano ancora “fabbriche”. Oggidì, inve-ce, la leva che ha resuscitato una tradizione che pare-va morta e sepolta l’hanno fornita le scuole primarie, mobilitate per un evento collettivo che ha portato in piazza migliaia di persone. È come se l’energia propul-siva della città avesse traslocato, trasferendosi dall’en-tusiasmo e dal senso di appartenenza dei lavoratori delle aziende-fabbriche a quelli di bambini, genitori e insegnanti delle scuole. È un dato di fatto che segnala una sorta di passaggio del testimone fra i protagonisti della vita cittadina, dal lavoro alla scuola, da un pas-sato che non c’è più a un futuro che non c’è ancora. Nell’attesa, è il presente che dà un po’ da fare.

Sempre nomadi?

Da un campo unico a due microaree ottenute con una striscia di verde che le separa e ingressi distinti.

Ha l’aria di una sistemazione tutt’altro che provvisoria quella che si sta per attuare dietro la piscina

pagina 9

RAnna Molinari protagonista alla fashion week di Milano: la biografiapiù Blumarine e Blugirl in passerellaPAGINA 3

Simone Morelli ha un piano per Moda Makers futura: trovarle una sede fissa che sia anche show room permanente PAGINA 10

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23 febbraio 2017Anno XXIV n. 7

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CARPI – “Una specie di meraviglia, che è forse il vero segreto di Anna Molinari: come se ogni giorno le re-galasse la scoperta di tutto ciò che di bello c’è al mondo”. Si conclude così l’ampio servizio, a firma di Ele-na Loewenthal, che la Stampa del 18 febbraio scorso ha dedicato ad Anna Molinari.

L’occasione è la presentazione, in programma venerdì 24 (ore 19) alla Rizzoli, in Galleria Vittorio Ema-nuele a Milano, del libro “Anna Mo-linari. Blumarine”, biografia scritta dalla stessa Loewenthal che saraà presente, insieme alla designer e stilista carpigiana e alla critica di moda Maria Luisa Frisa, all’incon-

tro moderato da Michele Ciavarella. Il libro esce in concomitanza con il quarantesimo anniversario della griffe, della quale Loewenthal riper-corre le tappe che ne hanno scandi-to crescita e successi, nel contesto di una città che ha sempre avuto le donne protagoniste del suo svilup-

po. E sempre al quarantesimo della griffe è ispirata la sfilata Blumarine, in programma il giorno successivo, 25 febbraio, nell’ambito della setti-mana milanese della moda, mentre l’appuntamento in passerella per Blugirl è previsto per lo stesso ve-nerdì 24, alle 15.

Anna Molinari: il libropresentato in Galleria

EVENTI - A Milano, scritto da Elena Loewenthal

CARPI – Via delle Perle ha avviato presso il Tribunale di Modena  la procedura per ottenere il concor-dato preventivo con riserva. La ri-chiesta, sottoscritta dal legale inca-ricato dall’azienda, l’avvocato Giu-seppe Seidenari, è stata presentata il 16 febbraio. Il Tribunale ha ritenu-to di assegnare all’azienda il termine del 27 maggio per la presentazione del piano di concordato.

Il pacchetto di maggioranza della società è detenuto dall’apri-le 2013 dal fondo di private equity Argos Soditic, investitore franco svizzero per il quale VDP ha rap-

Via delle Perle:il Tribunaleha concessoil concordato

AZIENDE - Fino al 27 maggio

presentato il primo investimento nel settore moda. Dopo la cessione, i fondatori Edmondo Tirelli, Nuziella Saltini e Glauco Verrini sono rimasti nella società con un pacchetto di minoranza, ma il loro ruolo è andato via via ridimensionandosi, mentre la guida dell’azienda era assunta dall’amministratore delegato Cri-stopher Bizzio.

CARPI – Il Comitato nazionale della Croce Rossa ha deciso il commissariamento del Co-mitato comunale di Carpi del sodalizio, designando come commissario Fabrizio Fanti-ni. All’origine della decisione c’è una truffa, un vero e pro-prio raggiro via mail nel quale è caduto il presidente uscen-te, Massimo Re. In cambio di versamenti successivi arriva-ti fino a 100 mila euro, 60 mila del sodalizio e 40 mila versa-ti di tasca propria dal Preside per finanziare la pratica, un istituto di credito avrebbe pro-messo l’arrivo alla Croce Rossa di Carpi di una donazione da 1,3 milioni di euro decisa da un facoltoso pen-sionato spagnolo. La banca iberica, però, incassati i finanziamenti, si è rive-lata inesistente e al presidente Re non è rimasto che denunciare la truffa sul-la quale sta indagando la Guardia di Finanza. Pare infatti che il raggiro ab-bia coinvolto in Italia almeno un’altra ventina di organizzazioni volontarie.

VOLONTARI - Truffata da una banca inesistente

La Croce rossa al Commissario

CARPI – Alla fine è risultata opera di un solo malvivente travestito da fi-nanziere, e per un bottino di 4 o 500 euro la rapina di cui è stata vittima la cassiera del Carpi Calcio, sorpresa al rientro in sede dopo la partita casa-linga con il Brescia. Smentita quin-di la notizia, data in precedenza da un quotidiano, che si fosse trattato

di un assalto di più banditi e che il frutto della rapina ammontasse ad-dirittura a 16 mila euro, vale a dire l’intero incasso domenicale. Resta invariato lo spavento dell’addetta, legata ai polsi prima di essere de-rubata nel lasso di tempo impiega-to dal suo accompagnatore per par-cheggiare l’auto. Le indagini dei ca-rabinieri parrebbero ben avviate e lasciano intendere che il rapinato-re non andrà lontano.

Il Carpi Calcioderubato:un ladronon l’arbitro

CRONACA - occhiello

CARPI – Sfilata di una dozzina di car-ri, migliaia in piazza fra bambini e genitori a salutare, in un soleggiato pomeriggio di febbraio, un Carneva-le di Carpi che solo da qualche anno, grazie alla mobilitazione soprattut-to delle scuole primarie, ha ripre-so a conoscere tanta partecipazio-ne. E i temi e i costumi dei più pic-coli e degli adulti, dalle fatine e dal-le principesse alle tartarughe ninja, dai pirati a Zorro, dai gattini in tut-te le versioni all’Uomo Ragno sono più o meno gli stessi di sempre. Per fortuna, anche se mancavano india-ni e cow boy.

Le elementaririportanoin piazzail Carnevale

EVENTI - Domenica 19

CARPI – La sezione regionale del-la Corte dei Conti ha chiesto che la Regione Emilia Romagna restitui-sca i 454 mila euro lordi erogati ad Alberto Allegretti (ex vice sindaco di Carpi con Enrico Campedelli) nella sua qualità di capo di gabinetto del-la Presidenza regionale, prima con Matteo Richetti e poi con Palma Co-sti, dal 2010 al 2014, quando perce-piva una retribuzione annua di 83 mila 400 euro lordi (più 16 mila 680 di premio di risultato nel 2013). Mo-

tivo della sentenza: Allegretti non possedeva il diploma di laurea ri-chiesto per ricoprire l’incarico e il posto gli era stato assegnato senza bando di procedura selettiva.

La Regione ha replicato che ricorrerà in Corte di Cassazione. Sull’abbrivio, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Silvia Picci-

nini, ha annunciato che segnalerà alla Corte dei Conti anche l’incarico di coordinatore assegnato ad Alle-gretti nella segreteria del presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, per il periodo gennaio-agosto 2015, altra posizione a suo parere legata al pos-sesso del diploma di laurea anche se la Giunta ha deliberato il contrario.

Lo stipendio di Allegretti

La copertina e il servizio

della Stampa

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STUDENTIistituti secondari superiori

e di formazione professionale

DIPLOMATIistituti secondari superiori, istituti musicali

e istituti di formazione professionale

LAUREATIprimo livello, secondo livello e ciclo unico

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23 febbraio 2017Anno XXIV n. 7

ECONOMIA AZIENDE 5

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CARPI – C’era molta curiosità, in occasione dell’assemblea per l’approvazione del budget 2007, la prima del “dopo la caduta” di Mat-teo Renzi, di conoscere quali effetti potes-se aver provocato negli umori dei vertici di Cmb il passo indietro del premier amico. E di vedere che cosa restasse delle gioiose im-magini, circolate ampiamente fra il marzo e luglio 2016, che ritraevano il presidente Car-lo Zini e il direttore della Divisione centra-le, Roberto Davoli, insieme allo stesso Ren-zi e al ministro Graziano Delrio prima alle prese con la caduta dell’ultimo diaframma della galleria di Mormanno e poi all’inaugu-razione del macrolotto della Salerno Reggio Calabria realizzato dal colosso cooperativo.

Ebbene, il clima ottimistico, almeno nelle conside-razioni svolte da Carlo Zini di fronte alla platea di soci e invitati – fra questi, il Presidente nazionale di Lega-coop, Mauro Lusetti, e quello di Legacoop Estense, Andrea Benini – si può dire sia rimasto inalterato. Lo si è colto anche dai resoconti dei quotidiani che hanno parlato di atmosfere che non si respiravano da tempo nei corridoi della cooperativa di via Marx, di chiusura del periodo più buio della crisi, per la quale il Presi-dente ha indicato anche la data del dicembre 2016, di un futuro riscaldato dalla “luce del sol dell’avvenire” evocata sempre da Zini.

Poi, a leggere la Relazione i toni appaiono un tan-tino più contenuti e prudenti. Vi si riconosce, sì, che c’è qualche debole segnale di ripresa del mercato im-mobiliare, ma anche che “…il pieno rilancio del settore delle costruzioni appare ancora lontano”, come rivela la riduzione della marginalità operativa, scesa dal 6,5 per cento del 2014 al 6,2 del 2015, ben lontano dall’8,7 del 2007. È un calo di redditività, sottolinea sempre la Relazione, “…coerente con il tasso di default (chiusure e fallimenti, ndr) del settore, che negli anni di crisi è cresciuto notevolmente, fino a un picco del 9,5 per

cento nel 2013”: una constatazione, questa, che fa ca-pire il senso di sollievo di Cmb per essere, nel versante cooperativo, tra “…le due sole grandi imprese rimaste in vita”, in un panorama definito “drammatico”, con un 2016 che ha visto spegnersi le resistenze anche delle ultime realtà superstiti.

Per la cooperativa di via Marx, in ogni caso, in un contesto di segnali positivi che trapelano dalla domanda immobiliare, ma ai quali servirebbero una crescita economica ben più robusta dello scarso 1 per cento atteso per quest’anno e la fine della restrizione creditizia che affligge il settore delle costruzioni, in questo contesto, si diceva, “…la situazione di Cmb presenta elementi di indubbia solidità”. E la Relazione la collega per un verso alla produzione di reddito da parte dei soci e per un altro alla capacità di tenere sotto controllo, soprattutto nel comparto immobiliare, un indebitamento strutturato su finanziamenti di medio periodo, con uno stock di liquidità fisso fra gli ottanta e i cento milioni per far fronte ai rischi.

Sono le condizioni di base sulle quali l’azienda ha impostato una previsione di budget per il 2017 che si attesta sui 565 milioni di euro, con un margine ope-rativo lordo del 6 per cento in flessione di oltre due punti sul 2016, ma solo perché lo scorso anno Cmb ha realizzato una notevole plusvalenza dalla vendita all’Inail dell’immobile realizzato e poi affittato alla Polizia di Stato. I dati di aggiornamento, rispetto al piano triennale, del portafoglio ordini, che si aggira sui 2,7 miliardi, confermano, precisa la Relazione, la bontà della strada intrapresa dal Gruppo che ha concentra-to l’attività soprattutto nelle costruzioni conto terzi, per committenti pubblici o privati “a forte standing creditizio”. Dentro questo percorso si collocano il com-pletamento, a Milano Citylife, della torre Generali (lo “Storto”) dell’architetto Zaha Hadid e del grattacielo C di Libeskind, nonché, sempre nel capoluogo lombardo, il recupero della Torre Galfa avviato da Unipol Sai. E ci stanno pure le consuete attività di project e servizi per gli ospedali di Verona e Monza, l’avvio di quello di Pordenone, i lavori per il parco tematico Eataly di Bologna, le opere per la linea 3 della tramvia di Firenze e per la Rinascente a Roma.

f.m.

AZIENDE - Ottimismo all’assemblea del budget, più contenuto nella Relazione

Per la Cmb si dischiudeil tempo del dopo crisi

Il grattacielo Hadid-Generali ribattezzato “lo Storto”Sotto, il virtuale della futura Torre GalfaA lato, la presidenza e uno scorcio del pubblico dell’assemblea

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23 febbraio 2017Anno XXIV n. 7

6 SICUREZZA E TERRITORIO

Al Borgogioioso maxi sfilata di Carnevale.

Il Carnevale è qui.Domenica 26 Febbraio dalle ore 16

Partecipa in maschera anche tu alla sfilata in galleria!Premi ai costumi più belli e divertenti.

Truccabimbi, sculture di palloncini e zucchero filato!

CARPI – I rappresentanti della Polizia Locale di un gran numero di Comuni di tutta l’Italia del nord sono convenuti a Carpi venerdì per prendere parte ad un convegno organizzato con il patrocinio del Comune di Carpi dall’edi-toriale e-Police di Milano, sito web di formazione e di informazione rivolto agli operatori delle forze dell’ordine e, in particolare, delle varie polizie lo-cali. All’incontro carpigiano, a cui hanno preso parte ufficiali e agenti pro-venienti, oltre che dall’Emilia Romagna, anche da Veneto, Lombardia, To-scana, Liguria, Piemonte e altre regioni del nord Italia, sono stati presi in esame in modo particolare i problemi che interessano sindaci e servizi di sicurezza in relazione all’esecuzione di accertamenti e di trattamenti sani-tari obbligatori per tutte quelle persone che, affette da gravi problemi psi-chici o in stato di coscienza gravemente alterato a causa di abuso di sostan-ze alcoliche o di droghe, debbono essere accompagnate in strutture sanita-rie per poter essere curate anche in assenza del loro volontario consenso.

L’incontro è stato preceduto da un intervento di saluto da parte di Roberto Solomita, sindaco di Soliera e assessore alla Polizia municipale dell’Unione Terre d’Argine, che ha sottolineato la rilevanza dell’iniziativa, ed è stato coordinato da Susi Tinti, comandante del corpo di Polizia munici-pale dell’Unione. Sono stati circa duecento i rappresentanti dei diversi corpi di Polizia Locale che hanno affollato la sala conferenze di viale Peruzzi. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati anche altri temi specifici  che ri-guardano direttamente il servizio di Polizia locale: Gianluca Sughi e Daniele Savelli di Nexive, la società privata di recapito postale, hanno parlato delle nuove modalità di notifica degli atti amministrativi ( fra i quali naturalmente anche le contravvenzioni e i verbali di infrazione) tramite messo e i servizi disponibili per la Pubblica amministrazione, mentre Stefano Bonaspetti, esperto della Traffic Tecnology srl, una società di sistemi e apparecchiature per il controllo e il rilevamento del traffico, ha illustrato le nuove tecnologie disponibili per effettuare i controlli a distanza anche senza presenza fisica di operatori lungo le strade.

f.s.

EVENTI - Il Convegno dell’editoriale e-Police

Carpi per un giorno capitale interregionaledi formazione della Pm

CARPI – Da sabato scorso i gruppi di control-lo di vicinato hanno una loro “centrale ope-rativa”, un call center sempre attivo (il nu-mero è 366-33694689) a cui tutti gli aderen-ti al circuito possono rivolgersi per avere chiarimenti e per effettuare segnalazioni. È la novità annunciata a Limidi la settima-na scorsa durante l’ennesima assemblea di cittadini per la costituzione di nuovi gruppi di controllo di vicinato. «Attualmente sono una sessantina i gruppi attivi nei Comuni del’Unione Terre d’Argine – afferma Danie-le Sgarbi, uno dei promotori del movimen-to che è propaggine locale di una organizza-zione a livello nazionale –: insieme a Carpi, Soliera è la più attiva in questo campo con oltre venti gruppi già attivi».

Anche a Limidi si estende l’esperienza dei gruppi di controllo di vicinato, organizzazione spontanea ma regolamentata di cittadini che si danno un mano re-ciprocamente nel tentativo di contrastare il dilagante fenomeno dei furti in abitazione: a Limidi se ne stanno costituendo altri due. Il progetto dei comitati di con-trollo di vicinato, che ha già interessato nei mesi scorsi diversi quartieri e frazioni di Carpi è stato accolto con molto interesse dai residenti di Limidi, oltre cento dei quali hanno preso parte alla presentazione pubblica che ha avuto luogo nella sala riunioni del centro sociale di via Papotti. I contenuti del progetto, gli accorgimenti

che ognuno deve prendere, per la propria sicurezza e per quella dei vicini di casa, sono stati illustrati (anche con l’aiuto di filmati e diapositive) dalla comandante del corpo di Polizia Municipale dell’Unione Terre d’Argine, Susi Tinti, e da Lorella Magnanini, ispettore superiore responsabile del presidio della Polizia Municipale a Soliera. Molto attenti e interessati i cittadini di Limidi: anche la frazione non è stata indenne da ripetuti raid ladreschi e l’organizzazione di un ulteriore servizio di controllo di vicinato è stato accolto con molto favore. Daniele Sgarbi, coordinatore del gruppo di controllo di vicinato di San Martino Secchia e fra i referenti del coordinamento comunale di Carpi, ha illustrato breve-mente ai residenti di Limidi i vantaggi che offre l’orga-nizzazione della rete volontaria di controllo di vicinato, partendo dalle piccole cose e facendo leva su una mag-giore coesione sociale fra vicini. Lorella Magnanini, dal canto suo, ha ribadito come bastino piccoli accorgimen-ti per restringere drasticamente ai ladri la possibilità di entrare nelle nostre case e provocare danni: una siepe spinosa che recinge il giardino è già una dissuasione maggiore che non una fila di piante ornamentali belle e profumate ma facilmente superabile con un balzo; una luce lasciata accesa in casa segnala una potenziale presenza del proprietario e può scoraggiare una intru-sione ladresca; cassette postali sempre piene di posta denunciano una prolungata assenza dei residenti e fan-no ben sperare di non essere colti in flagrante durante una visita furtiva in appartamento. «E – ha aggiunto la funzionaria – in caso di dubbio, ogni cittadino può sempre rivolgersi telefonicamente al Comando che non mancherà di effettuare tempestivamente un controllo da parte della pattuglia in servizio».

f.s.

SICUREZZA - Il servizio spiegato in un’affollata assemblea

Limidi convertita al controllo

LA STAMPA SU MISURATel. 059 6228801 - [email protected]

Sopra, la platea degli agenti e, a fianco, una relatrice con la comandante Susi Tinti

L’ispettrice Lorella Magnanini all’assemblea di quartiere a Limidi

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23 febbraio 2017Anno XXIV n. 7

CRONACHE CONSILIARI 7

Un bilancio senza sussulti Bocciati i due emendamenti dei 5 Stelle sul potenziamento dei Vigili Urbani. Ne è scaturito il veemente attacco di Monica Medici all’organizzazione del lavoro nell’ufficio Personale dell’Ente. Attacchi anche alla gestione del Corpo e agli investimenti dell’Asp

UNIONE - Un elenco di politiche di routine senza aperture alle emergenze più attuali

Sicurezza e crisi economica hanno trovato poco spazio

nella relazione della Giunta

CARPI – Il Consiglio dell’Unio-ne, convocato il 15 febbraio scorso per approvare il bi-lancio 2017-2019, colpiva per un dettaglio: pare essersi at-tenuata la sindrome da cri-si identitaria (chi siamo noi, per dire che cos’è l’Unione) e si sta più sul concreto. Merito senza dubbio della nuova ge-nerazione di consiglieri, en-trata nel 2014 che deve aver capito l’inutilità del conti-nuare a interrogarsi sulle ra-gioni dell’esistenza dell’En-te per concentrarsi piuttosto sulle cose. Anche perché, as-sunto un fardello di deleghe da 57 milioni (al lordo delle partite di giro) che va dalle Politiche del welfare alla Po-lizia locale, dalle Politiche scolastiche alla gestione del-le Risorse umane dei quattro comuni, fino ai Servizi finan-ziari e ai Sistemi informati-vi, di cose da fare ce ne sono parecchie. Non si capisce an-cora bene, invece, come stia-no le cose in fatto di equilibri territoriali, perché, almeno l’altra sera, a esprimersi sono stati quasi esclusivamente i consiglieri carpigiani.

La Relazione della Giunta dell’U-nione di cui ha dato lettura la sin-daca di Novi Luisa Turci in qualità di Presidente di turno dell’Ente, era redatta nel consueto stile delle re-lazioni ai bilanci di previsione: una mescolanza di cose fatte e da fare, nella cornice di buone intenzioni affidate all’enunciazione di principi generali. È un approccio ecumenico, diretto a dar conto di tutti gli ambiti di intervento, senza lasciar traspari-re una preferenza, una leva partico-lare sulla quale si intenda agire nel 2017 rispetto agli anni precedenti, con la sola eccezione della pro-grammazione unica territoriale da demandare al futuro Psc. Per tutto il resto la Relazione ha proceduto su un binario consolidato che vede la parte del leone come sempre iden-tificata con la scuola, per la quale i Comuni trasferiranno all’Unione nel 2017 poco più di 13 milioni di euro, seguita dai Servizi sociali, che dai Comuni assorbiranno 7 milioni 300 mila euro e dalla Polizia locale che si prende 3 milioni.

***

La discussione non poteva dunque che animarsi intorno agli emendamenti, vale a dire ai ten-tativi di qualche forza politica di apportare correttivi a un’imposta-zione immutabile che pare ripetersi senza sussulti preventivo dopo pre-ventivo, anno dopo anno. Un tenta-tivo di portare anche qualche tratto di attualità più urgente di altri lo ha compiuto Giorgio Verrini, di Carpi Futura, accennando al tema dello sviluppo e dell’occupazione, a suo parere poco presente nella Relazio-ne, e alla domanda di sicurezza che proviene dal territorio dell’Unione.

Proprio su questo secondo aspetto si sono innestate le propo-ste di emendamento dei 5 Stelle, entrambe indirizzate, sia pure in modi diversi, a potenziare la Polizia locale. La prima, era di stanziare 500 mila euro dell’avanzo 2016 per acquistare nuove attrezzature; la seconda, di distaccare 5 unità delle 28 che si occupano del Personale e adibirle alle mansioni ammini-strative e d’ufficio ora svolte dagli agenti, spostando questi ultimi alle funzioni operative più proprie del corpo. Sui due emendamenti la dirigenza, chiamata a esprimere un parere tecnico contabile, aveva emesso un verdetto favorevole per il primo, contrario per il secondo, ma la loro successiva bocciatura da parte del Pd è stata di natura essen-zialmente politica.

***

Ma se Roberto Solomita, qui nei panni di assessore alla Polizia locale, e con lui il capogruppo del Pd, Marco Bagnoli, pensavano di cavarsela, per rigettare al mittente i due emendamenti, con un balbettìo politico istituzionale che rinviava a futuri, più complessivi e organici

piani di fattibilità, non avevano fatto i conti con la veemenza contabile e amministrativa dell’esponente dei 5 Stelle Monica Medici, nota per la camaleontica capacità di esprimersi a tre livelli: come dottore commer-cialista e revisore dei conti, come consulente del lavoro e perfino da consigliere. L’attacco lo ha diretto soprattutto sul rifiuto di considerare la sua proposta di spostare i cinque addetti al Personale dell’Unione ver-so gli uffici della Polizia locale, scio-rinando un impietoso raffronto con altri uffici del personale, pubblici o privati, dove un impiegato sbriga da solo almeno 250 buste paga al mese, mentre l’Unione dispone di 28 addetti per 831 dipendenti: «Se lavorassero al ritmo dei loro colleghi – ha chiosato – farebbero tutto in tre giorni. Ma non voglio assoluta-mente addossare loro la colpa – ha tenuto a precisare – che ricade sem-mai sulla organizzazione aziendale e sulla dirigenza».

***

Sull’abbrivio, e puntando questa volta diritta al bilancio dell’Unione, l’esponente dei 5 Stelle ne ha avute anche per l’Asp, l’Azienda dei servi-

zi alla persona, da tempo fra i suoi obiettivi polemici. Per opportuna informazione, diremo che l’Asp è un ente giuridicamente autonomo, ma si dà il caso che suoi soci e soli membri dell’assemblea con diritto di voto siano i Sindaci dei Comu-ni di Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera cui spetta anche la nomina dei Consiglieri di amministrazione. Dopo la creazione dell’Unione, va aggiunto, non è mai stato chiarito a quale dei due consessi civici (Con-sigli dei Comuni soci o Consiglio dell’Unione) i Sindaci debbano rife-rire dei fondi veicolati verso l’Asp. È un fatto che nel bilancio delle Terre d’Argine, ha rilevato la consigliera Medici, compaiono due milioni e mezzo di euro versati per chiuder-ne i conti, senza che l’Ente sia stato chiamato poi a valutare la natura degli investimenti. Cosa rischiosa, ha precisato Medici, soprattutto se si prospettano investimenti come quello da 1,5 milioni sul Cantinone di Cortile del quale parla il bilancio di previsione 2017 dell’Asp.

Vi si dice che la copertura dei costi avverrà in parte con fondi della Regione e in parte con capitale di debito a cui si ricorrerà secondo le modalità previste dalla convenzio-ne di tesoreria o tramite specifica procedura di evidenza pubblica. Mutui, insomma e senza precisarne l’entità, le condizioni, la compatibi-lità economica e quella finanziaria. «Mancava solo che scrivessero tan-to paga Pantalone» ha chiosato la consigliera che si è poi inoltrata in un paragone fra i costi di personale della casa di riposo Pertini, gestita da una cooperativa sociale (2,370 milioni) e quelli della Tenente Mar-chi a gestione diretta che, a parità di utenti, raggiunge i 2,978 milioni: una differenza che, ha sottolineato l’esponente dei 5 Stelle, evidenzia un trattamento diverso tra il per-sonale delle coop e quello diretto dell’Azienda, segnalando una discri-minazione per lo stesso tipo di man-sioni. E una battuta l’ha riservata anche al sistema di accoglienza de-gli immigrati, troppo delegato a suo

parere alla cooperazione sociale, in particolare al Consorzio di solida-rietà sociale, per quella che Medici ha definita una “spersonalizzazione dell’accoglienza”.

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Altre “disfunzioni” del bilancio Terre d’Argine le ha segnalate per Forza Italia il consigliere Roberto Benatti, critico sul “business degli immigrati” affidato alla coopera-zione sociale (35 euro a persona, due all’immigrato) e sull’assenza, nella Relazione della Giunta, di una riflessione sul calo delle con-travvenzioni, da 25 mila a 14 mila nel 2016, a suo avviso rivelatore di una sorta di “sciopero bianco” che i Vigili starebbero attuando nei confronti del Comando del quale non condividono il piano di riorga-nizzazione del Corpo. E ha lasciato trasparire anche qualche sospetto su una specie di marketing del fo-tored, per cui i rilevatori automati-ci verrebbero spostati non dove ce n’è più bisogno, bensì dove rendono maggiormente.

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Ogni sindaco-assessore ha for-nito le proprie risposte: Solomita ribadendo la buona qualità dei ser-vizi dell’Unione che la rendono fra le più apprezzate, mentre la sfida da raccogliere sarà andare oltre i servizi alla persona e passare alla promozione del territorio; Paola Guerzoni, correggendo alcune va-lutazioni sull’apprezzamento dei servizi scolastici; Luisa Turci elo-giando dirigenza e personale dell’U-nione anche alla luce della prova del sisma. Il compito più arduo è toccato ad Alberto Bellelli, qui in qualità di assessore ai Servizi sociali, che ha indicato l’Asp come esempio di welfare mix di pubblico e priva-to sociale, che assegna al secondo la gestione e al primo il controllo, mentre ha ricordato come il futu-ro Centro per la formazione degli adulti sarà il vero strumento delle politiche di integrazione.

f.m.

CARPI – Selvaggia, passionale, in-tensa, libera e sensuale: è la Car-men K (kimera) di Monica Ca-sadei, che approderà al Teatro comunale di Carpi venerdì 24 febbraio, alle ore 21. La stagio-ne di danza del Comunale por-ta in scena le suggestive coreo-grafie interpretate dai ballerini della compagnia Artemis Dan-za in uno spettacolo cupo, pun-gente e sensuale, ispirato all’o-pera di George Bizet. La Carmen di Casadei è infatti primordiale, istintiva, spavalda e forte, capa-ce di assumere molte forme, in-carnarsi negli sguardi dei per-former femminili e maschili: e proprio quella “K” va ad indica-re la trasgressione e la modernità di questo spettacolo. “Ma la sua libertà è morte annunciata, istinto primordiale di essere profondamente veri con-tro ogni dominio, possesso, prigione – recita il comunicato stampa –. Il ri-sultato è già scontato: o vince la legge interiore, quella dell’anima, o è pre-feribile la morte. Ma è possibile un’altra via? Le tante Carmen della società di oggi possono non morire più?”.

Uno spettacolo coraggioso e nuovo, tragicamente moderno, capace di trasmettere grandi emozioni con il solo linguaggio del corpo.

Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare la biglietteria del Teatro: 059 649263; [email protected].

CARPI – Si chiuderà domenica 26 febbraio la stagione dei Concerti aperitivo al Teatro comunale di Carpi. Sul palco saliranno i Solisti Filarmonici italia-ni, tra le più prestigiose compagnie orchestrali in Italia, accompagnati dal musicista Giovanni Sollima, virtuoso del violoncello e compositore di gran-de originalità. L’orchestra eseguirà un repertorio di alto livello, tra cui sin-fonie dal Concerto Brandeburghese in sol maggiore n. 3 di Sebastian Bach, dal Concerto in re maggiore e in sol minore di Antonio Vivaldi e due com-posizioni dello stesso Sollima, Felicit Neap 17 e Violoncelles, Vibrez. L’ap-puntamento è alle ore 17 presso il Teatro di Carpi. Info e prenotazioni pres-so la biglietteria del Comunale.

DANZA Carmen K, la danza e la trasgressione MUSICA Si chiudono i Concerti aperitivo

Giovanni Sollima

Page 8: tel. Sempre nomadi? - Voce · 2017. 2. 22. · Via Marconi, 260 - Soliera - tel. 059 8570299 CARPI – “Una specie di meraviglia, che è forse il vero segreto di Anna Molinari:

23 febbraio 2017Anno XXIV n. 7

L’Unione cerca quattro agentiL’Unione TdA ha indetto un avviso di mobilità esterna per 4 posti di Agen-te istruttore della Polizia Municipale, a tempo indeterminato, con orario a tempo pieno. La domanda è riservata ai dipendenti in servizio a tempo indeterminato nelle amministrazioni. Il termine per la presentazione delle domande è il 20 marzo. Informazioni e modulistica sul sito dell’ente.8 ECONOMIA E FINANZA

SETTEGIORNI

SOLDI NOSTRI di Richard Bonhomme

Il peso del debito è un grande assente nel dibattito politico italiano, per altri versi infuocato: il

macigno costituito dal debito pub-blico. La politica monetaria espansi-va di Draghi, che pare stia volgendo al termine nel giro di qualche mese, ha favorito la rimozione di questo spauracchio e, come temevano giustamente i Tedeschi, l’azzardo morale da parte dei debitori. Mag-gioranza e opposizione non hanno dimostrato, concretamente, di avere politiche diverse al riguardo, anzi, hanno giocato a chi la sparava più grossa. Risultato? Dopo tre anni di mirabolanti promesse renziane, il debito è al 133 per cento del Pil, nonostante i tassi di interesse sia-no sotto zero. Naturalmente se go-vernassero i cosiddetti populisti il debito sarebbe prossimo al 177 per cento, come in Grecia.

Che cosa accadrà quando i tassi risaliranno e la spesa per interes-si tornerà a pesare sul deficit e sul debito accumulato? Chi pagherà il conto? Certo la responsabilità dei governanti non è la sola: una crisi economica durata un decennio ha ridotto il Pil, la produzione indu-striale e il reddito degli Italiani, ma bisogna capire perché si è interrotto il processo virtuoso avviato dal go-verno Prodi, che aveva riavvicinato il rapporto debito Pil al 100 per cen-

to, con la prospettiva di una ulterio-re riduzione che avrebbe reso defini-tivamente sostenibile il fardello del debito. Le politiche di Berlusconi prima, e di Renzi poi, sono andate in direzione opposta, con questo bel risultato. Sarebbe ancora possibile invertire la rotta ma bisognerebbe adottare provvedimenti impopolari: aumentare le tasse o tagliare i trasfe-rimenti alle famiglie e alle imprese. Riducendo questi trasferimenti, anzi, si potrebbe, al tempo stesso, ridurre sia il debito che la pressione fiscale, ma si dovrebbero toccare in-teressi costituiti pagando un dazio, in termini di consenso elettorale. E siccome incombono continuamente le elezioni, tutti si guardano bene dal fare proposte impopolari.

Renzi si è dato anzi da fare, con i vari bonus, per cercare il consenso incrementando la spesa pubblica (abbiamo ancora in sospeso con l’Europa il conto degli 80 euro, che ci costerà, prima o poi, l’aumento dell’Iva quando scatterà la clausola

di salvaguardia). Non che vada meglio con le

opposizioni, naturalmente: il Mo-vimento 5 Stelle avanza proposte degne di Masaniello (e non a caso viene dato in netto vantaggio nel Meridione), Salvini, sulla scia della Le Pen, propone tout court l’uscita dall’euro (mi raccomando di votarlo, se volete la benzina a ottomila lire al litro), mentre Berlusconi ha lan-ciato la geniale idea di una doppia circolazione monetaria, con la lira a fianco dell’euro. Secondo voi come saranno denominate le transazioni finanziarie? In euro, con ogni proba-bilità. E salari e pensioni? Ma in lire, è ovvio! In lire di piccioli, come si diceva anticamente, con riferimento alle vili monete in rame, con le qua-li venivano pagati i salari, mentre nei forzieri si accumulavano fiorini, zecchini d’oro e ducatoni d’argento.

Tutto ciò premesso, mi è capi-tato di discutere con un filosofo delle prospettive dell’Italia. Le sue conclusioni sono in tutto e per tut-

to simili a quelle cui è arrivato un economista cui ho posto le stesse domande, ovvero: “C’è speranza per l’Italia? A chi ci possiamo affidare?”. Risposta negativa a entrambi i que-siti: “No, non c’è nessuna volontà politica di cambiare le cose” e “Nel panorama politico attuale non c’è nessuno che abbia la seria inten-zione di metter in sicurezza il Paese, si vive alla giornata”. Pessimismo cosmico? Mah, basta guardare il telegiornale per farsi opinioni non dissimili. Peraltro anche i mercati stanno votando con i piedi, ovvero abbandonando la barca Italia, in procinto di affondare. I fondi hedge stanno prendendo posizione contro i nostri Btp (ovvero cominciano a speculare al ribasso) e anche molti risparmiatori italiani stanno diver-sificando sull’estero per timore di una crisi seria quando Draghi smet-terà di acquistare i titoli del nostro debito pubblico. Facile prevedere le conseguenze: anche senza arri-vare all’insolvenza, aumenteranno

comunque i tassi d’interesse e ca-leranno i prezzi delle obbligazioni. Non è ancora detto che debba finir male necessariamente: siamo abi-tati ai colpi d’ala in extremis. Tale fu l’esperienza del governo Monti, quando lo spread viaggiava dritto verso i 600 punti. Ma oggi non c’è un Monti all’orizzonte a fare da garan-te verso i creditori e anche l’onesto Padoan deve starsene buono buono con la coda tra le gambe per asse-condare i desiderata di Renzi (che tiene le fila del governo da dietro le quinte).

Ci sia permesso di rivolgere qui un pensiero deferente a quel tale di Carpi fermato dai Carabinieri domenica notte in via Roosevelt in un completo water, nel senso che, reduce da una festa in maschera, guidava l’auto travestito da water, tavoletta, rotolo e catenella inclusi. La deferenza e il rispetto vengono se si considera che l’individuo in questione non era un ragazzotto parti-colarmente spiritoso, ma un signore di 65 anni che lo spirito ce l’aveva sì, ma tutto in vena, nella forma di un tasso alcolemico sei volte superiore ai limiti. Il che gli ha procurato una denuncia per guida in stato di ebbrezza e il ritiro della patente. Vorremmo tanto illuderci che sia tutta qui, la spiegazione. E che spingersi fino identificarsi totalmente con il simbolo stesso dell’espulsione dal ciclo vitale non sia dovuto a un bilancio della propria esisten-za e a un improvviso crollo dell’autostima. Perché può succedere, a quell’età.

Ma eleviamo lo spirito. Tutti a evocare oggi le tra-dizioni scissioniste – dato il momento – della sinistra a partire dalla fuoruscita di Benito Mussolini e dal distacco del Partito comunista d’Italia dall’alveo socialista: im-

presa riuscita perfettamente al primo, mentre il secondo ha dovuto attendere per una ventina d’anni che l’altro completasse il proprio ciclo. Eppure, nell’anno del cen-tenario, ci sarà pure un nesso, una coazione a ripetere rintracciabile nella Rivoluzione d’ottobre: e i bolscevichi che si staccano dai menscevichi, e poi Lenin che ripudia il rinnegato Kursk, e Stalin con Trotsky e il comunismo contro il socialfascismo che erano poi i socialdemocra-tici… Insomma, non può esserci pace sotto i cieli della sinistra che nessuno la divide di più di chi la vuole unire. Gli affezionati, per esempio, dopo aver sperato, nell’or-dine, nel comandante Marcos, in Tsipras, in Varoufakis, in Sanders e ora Corbyn guardano speranzosi al nuovo astro unitario e antifrazionista: si chiama Fratoianni.

Se il segno del malessere sociale, un tempo appan-naggio di studenti e operai, è quello espresso dalle ma-nifestazioni dei tassisti romani, stiamo freschi: sa già di squadrismo, benedizione di Raggi e Alemanno inclusa. Chiudiamo con Carpi: non sappiamo voi, ma 125 multe per abbandono rifiuti in tutto il 2016 a noi sembrano una goccia nel mare.

C’

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Anno XXIV, numero 723 febbraio 2017

Reg. Trib. di Modena n. 1177 del 7.10.1993Iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione (R.O.C.) con il n. 2712

Direttore responsabile Florio Magnanini ([email protected])

In redazioneClaudia Rosini ([email protected])Enrico Ronchetti ([email protected])Fabrizio Stermieri ([email protected])Valentina Po ([email protected])

Collaboratori Giuliano Albarani, Luca Barberis, Mario Bizzoccoli, Giorgio Boschini, Paolo Covezzi, Fabio Garagnani, Gianfranco Guaitoli, Carlo Mantovani, Davide Setti, Rosella Tagliavini, Pietro Turchi

chiuso in redazione il 22 febbraio 2017

Fotografi collaboratoriGiulio Mori, Anita Rampon

ImpaginazioneSandro Pappalardo ([email protected])

Segreteria di redazionePaola Guerzoni ([email protected])

Inserzioni pubblicitarieVanna Fornasari ([email protected])Judith Waldner ([email protected])Greta Massari ([email protected])

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StampaCentro Servizi Editoriali srlVia Selice 187/189 - 40026 Imola (BO)

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE via Peruzzi, 2C – 41012 CARPI – tel. 059 694050 – fax 059 645457

editrice: SOCIETÀ EDITORIALE D&F srl. via Peruzzi, 2C – CARPI

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

LETTERE

gregio Direttore, vorrei provare a dare rispo-ste ai quesiti posti dal suo

ultimo editoriale. In effetti, la Fon-dazione di Carpi potrebbe fare ciò che già da tempo altre Fondazioni fanno: investire nel territorio! Cito la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ma ve ne sono altre che lo stanno facendo.Prendiamo i 40 milioni di euro persi dalla Fondazione (ma è molto pro-babile siano 50) e proviamo ipote-ticamente a investirli nel territorio con un Progetto di sviluppo. Al Pro-getto facciamo aderire le banche per pari importo. Avremmo dunque a disposizione per il territorio 100 milioni di euro.

Ipotizziamo adesso di investire tale somma in una nuova Azienda nel manifatturiero. Questa Azienda sarebbe dotata dunque di un capi-tale sociale di 100 milioni. Con tale importo, per stare nella media delle Aziende manifatturiere, si farebbero investimenti (macchine, attrezzatu-re, laboratori, computer, impianti, magazzini...) per 400 milioni men-tre il fatturato a regime, sempre per Aziende simili, potrà essere di alme-no 600 milioni.

Nel manifatturiero il peso del co-sto delle retribuzioni sul fatturato si aggira sul 20 per cento, dunque 120 milioni: dividiamo tale importo per un costo medio di 30 mila euro an-nui per persona assunta e avremmo 4 mila nuovi posti di lavoro!  L’Azienda avrà profitti (5 per cen-to lordo, margine operativo lordo del 10 per cento, stando bassi) che reinvestirà, continuando a generare valore. Si partirebbe con graduali-tà, per meglio affinare il modello, investendo inizialmente 10 milioni di euro e proseguendo poi se ci sa-ranno le condizioni.

Il Progetto sarebbe, non tanto quello di costituire una nuova so-cietà, ma di entrare in minoranza nelle aziende, anche start up, ac-compagnandole per un tempo me-dio lungo. Si avrebbero i medesimi risultati o anche maggiori del fare

una sola Azienda.Per fare questo Progetto si do-vrebbe  prendere un Fondo di Investimento esistente o uno stru-mento analogo e definire le regole, esempio: modello di governance; focus su Aziende con progetti di sviluppo associati a incremento del personale, entrare in minoranza si-gnificativa anche in piccole aziende; durata di permanenza dai 5 ai 10 anni; redazione del Business Plan a 3 anni; Controllo periodico e Certi-ficazione dei bilanci.

Il tutto in modo semplificato e con l’ausilio del commercialista aziendale di riferimento; utili che restano prevalentemente in Azienda con premio alla Fondazione; incre-mento del personale e degli inve-stimenti come da Business Plan; accordo predefinito sull’uscita del-la Fondazione; compagine sociale‎

stabile.Si avrebbero i seguenti vantaggi:- maggior cultura e trasparenza d’impresa avendo l’Azienda da ren-der conto al socio Fondazione;- maggior capitalizzazione e patri-monializzazione;- miglioramento degli indicatori pa-trimoniali;- miglioramento del rating bancario;- incremento occupazionale;- maggior creazione di ricchezza nel territorio;- maggior innovazione;- maggiori investimenti;- maggiore redditività;- accelerazione dello sviluppo Aziendale;- maggior valore dell’impresa sia per i soci di maggioranza che per la Fondazione;- buon rendimento dell’investimen-to da parte della Fondazione, mini-mo 5 per cento annuo;- maggiori possibilità di accedere a finanziamenti anche agevolati;- nel caso peggiore di insuccesso in ogni caso il danaro ricadrebbe sul territorio e non fuori da esso.

E veniamo ai punti deboli:- rischio che alcune aziende (poche) brucino valore anziché crearne por-tando una minusvalenza alla Fonda-

zione e agli altri soci dell’Azienda: è il rischio dell’investimento.- divergenze fra i soci di maggioran-za e di minoranza. In questo caso la Fondazione avrà il diritto di uscita con modalità concordate dall’inizio;- diffidenza dell’imprenditore nell’accettare un socio a cui render conto.

D’altronde la Fondazione sta già investendo nei Fondi: Fondo Atlan-te citato nell’editoriale, Invest in Modena e altri. La Fondazione ha anche acquistato azioni, ad esempio quelle di Aimag spa. Dunque, non vi sono vincoli statutari per impedire un massiccio e diffuso investimen-to sul territorio. Di fronte a 4 mila possibili nuovi posti di lavoro l’even-tuale cambio dello statuto diventa irrilevante.

In un contesto di economia da anni depressa, di disoccupazione a tutti i livelli, di sostanziale bloc-co dei fidi bancari, di fallimenti, di procedure concorsuali, di chiusura di tanti negozi e attività artigianali, l’intervento della Fondazione risul-terebbe determinante per lo svilup-po e la valorizzazione del territorio con conseguente aumento della qualità della vita di tutti.

Aldo QuintAvAllA – CArpi

E Fondazione Cassa Carpi:ma perché non investenelle imprese locali?

Il ministro Pier Carlo Padoan

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23 febbraio 2017Anno XXIV n. 7

LA COPERTINA 9

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Campo nomadi: ex uno, duoE così si ottengono i fondi regionali previsti per la soluzione una famiglia-un campo, mai con più di venti ospiti. L’area attualmente occupata passa da 1.400 a 3 mila 400 metri quadrati. Sacrificato il fazzoletto di verde. Due ingressi e utenze separate

SOCIALE - Una striscia di verde e lo spazio unico si trasforma in due micro aree

Un intervento da 130 mila euro coperto per il 64 per

cento dalla Regione

I Comuni di Modena, Campo-santo e Carpi, per quanto riguarda la nostra Provincia, hanno presen-tato progetti volti proprio a ridefi-nire la presenza sul territorio delle comunità Rom e Sinti.

«Il nostro progetto – spiega Norberto Carboni, ingegnere re-sponsabile di settore del Comune di Carpi – prevede la sostituzione dell’attuale campo nomadi dietro la piscina (1.400 metri di superficie complessiva, dieci piazzole per al-trettante roulotte) con due distin-te zone, adiacenti ma con ingressi separati e divise da una striscia di verde e da una recinzione, con solo

sei piazzole ciascuna in modo da dividere l’attuale comunità. Le due micro aree avranno servizi igieni-ci separati e contatori distinti per l’acqua e l’energia elettrica il cui costo rimarrà a carico degli utiliz-zatori. Centotremila euro la spesa complessiva preventivata, di cui cir-ca 83 mila finanziati dalla Regione. Avremo diciotto mesi di tempo per ultimare i lavori una volta approvato il progetto definitivo».

Nel tempo, i nomadi “carpigiani” erano arrivati a essere anche circa 150 ( fra residenti stabili e saltuari) ad affollare il campo di via Nuova Ponente. Poi, ufficialmente per mo-

tivi igienici, l’allora sindaco Enrico Campedelli con una ordinanza del 2013 decise lo sgombero dell’area. Attualmente una quarantina di Sinti sono collocati nel campo provviso-rio dietro la vecchia piscina comu-nale, altrettanti (il nucleo familiare Bernardoni) hanno trovato posto (anche qui, manco a dirlo, in modo “provvisorio”) a Cortile in attesa di poter realizzare un proprio campo in via Fuochi su un terreno di pro-prietà.

«La Regione – puntualizza l’as-sessore ai Servizi sociali del Comune di Carpi, Daniela Depietri – ha per il momento finanziato solo progetti per micro aree di iniziativa pubblica. A Cortile attendono che vengano as-segnati fondi anche per le iniziative di carattere privato. Nel frattempo sottolineo il fatto che, suddividendo i nuclei di nomadi presenti a Carpi, abbiamo anticipato i contenuti della normativa regionale e abbiamo an-che maggiormente responsabilizza-to le persone che vivono nei campi: ogni micro area avrà un proprio responsabile che dovrà risponde-re di quanto accade dentro e fuori dal campo nei confronti delle forze dell’ordine e del Comune. Con l’in-stallazione dei contatori personali, abbiamo anche risparmiato 70 mila euro che sono rimasti a carico degli utilizzatori».

La scelta di realizzare due micro aree l’una a ridosso dell’altra può su-scitare qualche facile ironia. In pra-tica si divide in due un unico campo ma lo si spalma su una superficie

maggiore, più che doppia, circa 3 mila 400 metri quadri.

«Si – ammette l’Assessore – però saranno due aree effettivamente separate, con due gruppi familiari distinti e ingressi non in comune. Avremmo anche potuto collocarne una altrove ma ogni altra sistema-zione avrebbe sollevato più pro-blemi che non rappresentato una soluzione».

D’altra parte Rom e Sinti sono in Emilia Romagna una realtà con

la quale fare i conti: i dati ufficiali aggiornati al 2015 parlano di più di tremila residenti, di cui oltre un terzo sono minori. Reggio Emilia è la provincia di maggior concentra-zione, ma anche Modena non si fa mancare nulla: 35 gli insediamenti registrati in Provincia, fra pubblici e privati, con quasi 600 residenti, ottanta dei quali, come si ricordava, sono attualmente collocati nei due siti di Carpi (zona piscine) e Cortile (scuola elementare).  

di fAbrizio stermieri

CARPI – Il campo nomadi (provvisorio) dietro la vecchia pi-scina comunale non lascia, anzi raddoppia. L’area di sosta attrezzata dei nomadi carpigiani, dopo lo sgombero forza-to della vecchia area (anch’essa “provvisoria” per più di un ventennio) di via Nuova Ponente, e la ricollocazione dei Sin-ti in parte nell’area sportiva di Carpi e in parte presso la ex scuola elementare di Cortile, diventerà definitiva anche se sarà suddivisa in due “micro aree”, adiacenti ma separate da una fascia di verde e da una recinzione. La Regione Emilia Romagna ha approvato il finanziamento di diversi progetti che, in base alla legge regionale del 2015 che regola la pre-senza dei nuclei familiari di nomadi nella nostra Regione, ha stabilito lo smembramento dei cosiddetti “grandi cam-pi nomadi” e la realizzazione di campi più piccoli, le micro aree per l’appunto, in cui non potranno risiedere più di una ventina di persone per ciascuna.

Una veduta aerea del campo nomadi delle piscineNel riquadro il progetto del Comune finanziato dalla RegioneSotto, l’area che sarà intertessata dal raddoppio del campo

Page 10: tel. Sempre nomadi? - Voce · 2017. 2. 22. · Via Marconi, 260 - Soliera - tel. 059 8570299 CARPI – “Una specie di meraviglia, che è forse il vero segreto di Anna Molinari:

23 febbraio 2017Anno XXIV n. 7

10 MODA E FIERE

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RASSEGNE - Morelli vorrebbe un edificio tra casello e Polo della Creatività

Moda Makers: una sede che sia anche show room

CARPI – La scelta per maggio, come noto, è compiuta ed è una conferma: Moda Ma-kers ritornerà sotto la tenso-struttura allestita in piazza-le Re Astolfo. Per quanto ne sia stata sottolineata da più parti l’impronta di precarie-tà, lascia intendere l’asses-sore Simone Morelli, «…è pur sempre il solo modo per mantenere un legame molto stretto e che mi sta partico-larmente a cuore tra la ras-segna e il centro storico. Un rapporto di cui hanno be-neficiato non solo la qua-rantina di aziende espositri-ci della rassegna, ma anche le trenta e passa che hanno dato vita ai due incoming dello scorso anno, allestiti dentro Palazzo Pio».

Prima di aprire tuttavia il discor-so sulla prospettiva di altre location alle quali prima o poi si dovrà pen-sare, a partire dall’edizione di no-vembre, l’Assessore tiene a fissare alcuni punti fermi: «Si tratta di un’e-sperienza giovane, ma già matura – spiega – e che ha fatto ricredere più d’uno che non vi aveva riposto una particolare fiducia. La scelta di calendario, poco prima della paral-lela rassegna fiorentina, si è rivelata azzeccata. Il bilancio delle presenze, che sono aumentate rispetto al pas-sato, è più che soddisfacente e per

la loro traduzione in ordini effettivi posso solo dire che ho notizie di un andamento positivo. Il fatto stesso che, pur non essendoci da parte no-stra alcuna volontà competitiva con Firenze, Moda Prima l’abbia consi-derata per un attimo una minaccia sta a significare che Moda Makers per Carpi si sta davvero rivelando

come una opportunità». L’Assessore non sfugge però al

quesito di fondo che lui stesso si è posto: si può andare avanti così od occorre pensare in futuro a un luo-go fisico “più strutturato”, come lo definisce lui stesso, vicino al centro o almeno a quel Polo della Creativi-tà nella ex Polisportiva per il qua-le stanno per essere messi a gara i lavori? Non ha dubbi, Morelli, che Moda Makers, nonostante ancora acerba e ai primi passi, abbia delle prospettive. E che queste prospetti-ve possano e debbano trovare uno spazio fisso, in quei 1.800 o 2 mila metri quadrati che permetterebbe-ro anche di allestire qualche stand in più.

Già, ma dove? Come?L’Assessore un’idea dello spazio

che vorrebbe acquisire ce l’ha. Non si tratta di un banale capannone, di quelli che somigliano a parallelepi-pedi prefabbricati e che i proprietari

pretenderebbero di vendere o affit-tare così come sono, senza mai aver-ci investito un centesimo, ai tanti che li chiedono da fuori città e che dopo averli visti, vanno a cercarli al-trove. Quello che ha in mente Morel-li è invece un edificio architettonica-mente bello, collocato in posizione strategica tra il Polo della Creatività e il casello dell’A22, ma non vuole sbilanciarsi, al riguardo, la consi-dera un’ipotesi ancora da esplorare, non ancora condivisa anche se, si af-fretta a precisare, «…oltre a ospitare Moda Makers potrebbe diventare uno show room collettivo e perma-

nente, uno strumento per le impre-se che ne sviluppi la convinzione di essere tutte parte di un sistema, perché nella moda il collettivo e le contaminazioni reciproche fanno bene e possono portare anche delle private label ad attestarsi a livelli qualitativi molto alti».

Uno penserà a quante volte lo si è detto, senza mai arrivarci. Ma anche l’ipotesi che Carpi potesse un giorno, dopo mezzo secolo, tornare a ospitare un fiera della moda, fino a un anno fa era considerata una fantasia da poveri illusi.

f.m.

Fiducia nella manifestazione e in un accordo fra le aziende per una vetrina permanente

MILANO – C‘è gran fermento, in via Tortona, per la nuova edizione di White, la fiera de-dicata alla moda ad alto tasso di innova-zione, che aprirà di nuovo i battenti saba-to 25 febbraio nel cuore del quartiere del fashion milanese. La kermesse raggiunge ogni anno un successo sempre più gran-de, grazie alla selezione di marchi dediti alla ricerca e alla sperimentazione e i gran-di eventi in grado di richiamare anche un grande pubblico di appassionati.

Sono 511 i marchi in esposizione per questa edizione, di cui 145 pro-venienti dall’estero e 189 inediti, che si distribuiranno in una superficie complessiva di 20 mila metri quadrati (un incremento dell’11 per cento rispetto a febbraio dello scorso anno), allestiti nelle tre consuete location di via Tortona 27, 35 e 54. Alla manifestazione sono attese circa 22 mila persone tra visitatori e operatori del settore: tutti numeri che fanno di White la piat-taforma leader dove posizionarsi durante la Milano Fashion Week, punto di riferimento per i buyer di tutto il mondo. La fiera guarda, infatti, da sempre con interesse ai marchi italiani e stranieri dediti all’innovazione delle forme e dei tessuti, nonché a giovani designer, stilisti e artisti dallo stile unico.

Tra i brand carpigiani che aderiranno alla kermesse troviamo Brand Unique, PDR Phisique du Role, Gotha, Cosabella, La Fabbrica del Lino, Tendresses, Till.Da, Top Tee Luxury T-Shirt e Ypno.

La manifestazione si chiuderà lunedì 27 febbraio. vAlentinA po

E intanto Carpi va al White

Simone MorelliSopra, uno scorcio dell’ultima edizione di Moda Makers

Page 11: tel. Sempre nomadi? - Voce · 2017. 2. 22. · Via Marconi, 260 - Soliera - tel. 059 8570299 CARPI – “Una specie di meraviglia, che è forse il vero segreto di Anna Molinari:

23 febbraio 2017Anno XXIV n. 7

MODA E MERCATI 11

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MOSCA (DAL NOSTRO CORRISPONDENTE) – Si sono tenute ulti-mamente alcune fiere abbastanza importanti, in Russia, per il comparto export italiano. La più ri-levante è stata il Prodexpo, fiera dedicata al setto-re agro alimentare, dove mai come in questa edi-zione, si sono visti clienti e basi di contratti im-portanti. In questi giorni, poi, in una zona storica di Mosca, come tutti gli anni prima del Cpm, dit-te del settore tessile abbigliamento per lo più rus-se, stanno esponendo i loro prodotti, dalle mac-chine per la lavorazione di maglieria e tessuti, a quelle per cucire, tagliare e stirare.

La partecipazione è stata importante, ma già lo scorso anno si era visto, durante questa fiera, una ripresa degli ac-quisti, che poi si era protratta al successivo Cpm. Fra l’altro quest’anno saranno presenti molte più aziende russe rispetto alle edizioni scorse, in apposito padiglione, e molte aziende di qui hanno managerialità europea per lanciare i loro prodotti non solo in Russia, ma anche nel mercato ex sovietico (per non dire tuttora filo sovietico) che è oramai una grande realtà nella quale non esistono dogane e va dalla Russia al Kazakistan alla Bielorussia all’Uzbekistan, fino alle porte della Cina. Un mercato che comprende circa duecento milioni di persone.

Nel settore abbigliamento si inizia a respirare una certa eu-foria, grazie al calo del rublo rispetto all’euro, all’innalzamento del costo del petrolio e già durante il Pitti, e dopo ancora a Berlino, i buyer Russi sono tornati a visionare le collezioni e a fare ordini. Questo comporterà sicuramente un buon afflusso al prossimo Cpm, e molte aziende ne saranno beneficiate, so-prattutto quelle che ormai hanno solidi rapporti con la clientela e una presenza ben radicata nel territorio.

Sotto il profilo economico la Russia si è “tirata su” molto bene dalla recessione e dall’embargo ancora in vigore (a tutto beneficio dei Tedeschi), e dalla crisi del rublo (nei giorni scorsi si è scesi sotto quota 60 contro euro): grazie a una oculata gestione delle riserve da parte della Banca Centrale e allo sviluppo di produzioni locali si stanno riaprendo tutti i settori.

Di recente, il Vice Primo ministro russo Dvorkovich, presso l’Ambasciata italiana e di fronte a operatori italiani produttori in Russia, ha ribadito che il paese andrà avanti “…nella sostituzione delle importazioni e faremo ancora di più

per poter attrarre il flusso di investimenti esteri, stimolando il trasferimento di tecnologia verso la Russia”. Il futuro della Russia è sempre più quello di produrre, più che importare, e questo servirà soprattutto a settori come la meccanica, la lavorazione del legno, la ceramica, l’edilizia e l’agroalimen-tare, oltre che alla chimica farmaceutica, mentre per settori come il comparto tessile abbigliamento l’import russo nei prossimi due o tre anni sarà molto positivo. Per questo, già ora, molte aziende, soprattutto tedesche, francesi e spagnole (il dipartimento economico spagnolo ha stanziato notevoli risorse per le aziende che vogliono vendere in Russia) si stanno organizzando con magazzini e vendita diretta sul posto, unendo forze e brand per poter attrarre ancora di più i clienti russi e facilitarli nell’acquisto in moneta locale, togliendo completamente il costo del trasporto e le difficoltà che questo può comportare.

Queste esperienze, si stanno evolvendo, soprattutto nella

fascia media e medio alta, ma rimane sempre importante che ci siano solidi interessi e molta serietà da parte delle aziende che si accingono ad affrontare il mercato russo. Dai dati Ice diffusi il mese scorso, l’Italia è al sesto posto come paese espor-tatore e al sesto come paese importatore, con la voce maggiore rappresentata ovviamente da gas e petrolio, mentre il settore tessile abbigliamento copre una quota del 16 per cento di tutto il valore dell’export italiano, con una perdita del 5 per cento nel periodo gennaio ottobre 2016, mentre, per fare un solo esempio, la Francia è cresciuta nello stesso periodo del 48 per cento… In generale il mercato sta ripartendo e chi vuole entrarci, con un atteggiamento non speculativo, ma basato sulla visione di un lavoro continuativo e proficuo, anche in mezzo alle difficoltà che un Paese come questo comporta è il benvenuto. Tutti qui sono pronti a condividere le enormi potenzialità che la Russia offre.

GiAn luCA niColini

Rublo in calo, la Russia tornaDall’agroalimentare alla meccanica, dall’edilizia alla ceramica: più che prodotti finiti, il grande paese vuole importare tecnologiePer il tessile abbigliamento l’import si profila molto positivo, ma occorre mettere radici. E scordarsi le operazioni mordi e fuggi

MERCATI - Giro d’orizzonte su un mercato vitale per l’Italia, nei giorni del Cpm

Cè aria di ripresa. Ma nella moda dominano i Tedeschi

e ora anche gli Spagnoli

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CARPI – C’è chi punta a diventare attrice e dimostra già adesso una notevole attitudine a intrattenere il pub-blico, chi è sulla strada per divenire una ballerina con i fiocchi e sta studiando a Stoccarda i suoi primi pas-si, chi intende studiare Ingegneria spaziale e mira alle stelle e chi, infine, più prosaicamente, vede nel proprio futuro uno studio di notaio e non c’è motivo di crede-re che non ce la farà a coronare il suo sogno di studen-te. Sono i “magnifici otto”, i ragazzi che si sono distinti lo scorso anno nelle scuole medie dei Comuni dell’U-nione Terre d’Argine e che hanno centrato il loro primo obiettivo entrando alle superiori con il viatico del mas-simo dei voti. Li ha premiati con una borsa di studio ed una serata d’onore il Lions Club Carpi Host in occasio-ne della quindicesima edizione del premio La Faretra, nato da un’idea di Romano Pelloni ed istituito per ono-rare la memoria del socio Lions Ruggero Rizzoli e, più in generale, dei soci Lions scomparsi.

L’edizione 2017, che cade in concomitanza con il centenario di fondazione del Lions Club International, ha visto la presenza del governatore distrettuale Lions, il parmense Giorgio Beltrami e la premiazione dei ra-

gazzi ha avuto luogo con la partecipazione dei dirigenti dei vari istituti scolastici e dell’assessore all’istruzione del Comune di Carpi,  Stefania Gasparini. Sono stati premiati Aria Tolve della scuola media Alberto Pio, comprensivo Carpi Centro; Mattia Solvino, della media Hack di Cibeno, comprensivo Carpi 3; Elisa Baccarani della scuola media di Campogalliano; Bianca Loschi delle Guido Fassi, comprensivo Carpi 2; Francesca Soncini delle medie Focherini, comprensivo Carpi nord; Giulio Corradini delle medie di Novi; Matteo Malagoli del Sacro Cuore di Carpi e Mishal Ejaz delle Sassi di Soliera.   

Nel sottolineare l’importanza dell’iniziativa, giunta alla sua quindicesima edizione, che ha accompagnato decine di studenti sulla via del successo a scuola e nella vita, il presidente del Lions Club Carpi, Claudio Rinal-di, ha anche annunciato ulteriori iniziative del club carpigiano per i più giovani: un service per ragazzi con problemi psicofisici e un convegno di studi in collabora-zione con Confindustria per esplorare i nuovi orizzonti del mondo del lavoro.

f.s.

CARPI – Ha incantato proprio tutti la scrittrice, sceneggiatrice e regista Cristina Comencini, ospite all’appuntamento con-viviale del club carpigiano femminile Lions Alberto Pio, ve-nerdì sera presso il ristorante “La Bottiglieria”.

Alla serata erano presenti le socie del club, la socia onoraria Anna Mo-linari e l’assessore Daniela Depietri. Proprio quest’ultima ha convinto la scrittrice romana ad accettare l’invito, data la comune militanza nel mo-vimento femminile “Se non ora quando”. E tutto dedicato al mondo delle donne è stato il discorso di Comencini, intitolato “Il volto delle nuove madri”: l’autrice, al termine della cena, ha letto alcuni passaggi di un lungo intervento già presentato in un’altra occasione a Genova, incentrato sull’impatto che la figura della donna moderna ha sui figli. Oggi, infatti, secondo Comencini, le donne rivendicano spazio e autonomia, lavorano, hanno hobby e impegni, escono nel mondo e tengono in mano il proprio destino, senza farsi intimidire o “mettere all’angolo” dal proprio compagno. E questo ha cambiato il loro rapporto con i figli.

«Siamo le prime madri libere della storia: le prime madri per scelta e non per obbligo sociale, acculturate e consapevoli di noi stesse – ha spiegato –. A noi madri “nuove” è richiesto un doppio salto mortale: essere allo stesso tempo “antiche”, quindi dolci, comprensive e dedite al lavoro di cura, ma al contempo essere libere, continuare a vivere la nostra vita e la nostra profes-sione, essere autonome e capaci». Un discorso in gran parte autobiografico essendo, l’autrice, madre di tre figli, il primo avuto in giovane età, durante la sua adesione ai movimenti femministi degli anni Settanta: un’esperienza che ha segnato profondamente la sua vita e la sua carriera.

Ma quale impatto ha avuto, appunto, il cambiamento delle donne sui figli? «Per le femmine non può che avere un effetto positivo: la bambina gode della fusione con la madre e costruisce la propria identità sulla base di quella materna». Non è un caso, per Comencini, se tante giovani ragazze oggi hanno il coraggio di scegliere se stesse, di mettere al primo posto la loro carriera e lasciare il nido familiare prima dei loro fratelli. «Per i maschi il discorso è più complesso. Vedono nella madre una donna “antica”, dedita alla famiglia, e una donna forte, che tiene testa al padre, che ha una sua autorità e una sua autonomia. È a partire da lei che dovrà costruirsi un’ideale di donna, altret-tanto forte e libera».

È un passaggio però, secondo Comencini, in cui l’uomo ha un ruolo fondamentale: «Se la donna è cambiata profondamente negli ultimi anni, non può non cambiare anche l’uomo. Anche lui deve affrontare se stesso, scoprire le proprie fragilità e le proprie debolezze e mostrarle al mondo, ma soprattutto ai suoi figli – sostiene la scrittrice –: ritrovare un ruolo differente, una nuova forza e una nuova virilità che vanno a compensare il ruolo della donna». La figura maschile di riferimento per l’autrice è Ulisse: uomo forte, virile e coraggioso, ma anche fragile, che sa mostrare al mondo il proprio do-lore e la propria paura. «Gli uomini dovrebbero insegnare a non avere timore delle donne, ad averne rispetto, ad accogliere il diverso e parlare delle proprie emozioni. Solo imparando gli uni dalle altre – ha aggiunto – è possibile amarsi e comprendersi molto di più. Ma non è per niente facile amarsi nella parità».

Al termine dell’intervento, che le presenti, quasi tutte mamme lavoratrici, hanno ascoltato con interesse, sono partite diverse domande, su ciò che ac-cade quando i giovani uomini non riescono ad abbracciare il cambiamento delle donne, fino a conseguenze tragiche come la violenza: «Non è altro che una reazione alla libertà femminile, una mancanza di educazione ai nuovi ruoli delle donne nel mondo», ha replicato Comencini.

La serata si è poi conclusa con la consegna di un omaggio del club, da parte della presidente Sandra Marri e di una donazione che l’autrice ha annunciato verrà destinata all’organizzazione di un convegno sul tema della maternità alla Camera dei Deputati nei prossimi mesi.

vAlentinA po

SCUOLA - Premiati dal Lions Carpi Host con La Faretra otto ragazzi delle medie

Studenti medi e sogni grandiSODALIZI - Cristina Comencini al Lions Alberto Pio

“Noi le prime mamme libere della storia.Gli uomini si regolino”

I vincitori della quindicesima edizione de La Faretra con il governatore distrettuale e i responsabili Lions

Sopra, un momento della cena alla Bottiglieria.

A destra Cristina Comencini e, sotto, con la presidente Sandra Marri

Page 13: tel. Sempre nomadi? - Voce · 2017. 2. 22. · Via Marconi, 260 - Soliera - tel. 059 8570299 CARPI – “Una specie di meraviglia, che è forse il vero segreto di Anna Molinari:

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IL VALORE DI UN SERVIZIO PERSONALIZZATO

Q uando si pensa al banchet-to dopo la cerimonia di nozze, vengono subito al-la mente grandi abbuff a-

te e inevitabili problemi di digestio-ne. In realtà, l’ultima moda consiste nell’off rire ai commensali un buff et in cui ciascun invitato possa sceglie-re il cibo da me� ere nel pia� o a se-conda dei suoi gusti e delle sue ne-cessità alimentari.

ALCUNE REGOLEPer un buff et dinamico e giovani-le esistono alcune regole da tenere presenti. Prima fra tu� e, creare un percorso gastronomico posizionan-do le varie pietanze al posto giusto. I cibi poi devono essere nella giusta quantità: meglio ascoltare i prezio-si consigli del catering o dello staff del ristorante, esperti nel presenta-re ogni cosa nel modo giusto. Ciò va-le anche per la temperatura, che de-

ve essere ada� a alla stagione. Non solo: nei buff et si sta per la mag-gior parte del tempo in piedi. Meglio, quindi, fi nger food o comunque boc-concini sfi ziosi, che possono essere mangiati agevolmente con le mani senza posate. In ogni caso, è sempre

bene avere un occhio di riguardo per bambini e anziani e far trovare sedie comode. Ovviamente abbinate alle decorazioni a tema che non devono mancare, come del resto un tappe-to musicale che faccia da sfondo al-le chiacchiere degli invitati.

La location perfe� ain base ai propri gustiDAI PARCHI ALLE VILLEVille, castelli o parchi all’aperto: la location è un fa� ore sicuramente fondamentale per festeggiare a dovere il proprio matrimonio: ma come fare la scelta giusta? Oltre a considerare il budget a disposizione e il cara� ere dei due sposi, va valutata anche la stagione: in primavera e in estate spazio dunque a giardini e terrazze, mentre in inverno sono perfe� i ristoranti, ville storiche e romantici castelli. A� enzione anche agli invitati: vanno previsti accessi facili per le persone anziane o con diffi coltà motorie e luoghi dedicati ai bambini per evitare che i commensali possano avere problemi.

FESTEGGIAMENTI QUALI SONO LE NUOVE TENDENZE “CULINARIE”

Un banche� o di nozze indimenticabilegrazie a un buff et tagliato su misura

I FINGER FOOD Sono l’ideale per essere

mangiati con le mani senza l’aiuto di posate,

oltre ad essere belli da vedere

SPECIALE Guida Sposi 1

Per accontentare sopra� ut-to i parenti, molti sposi pre-feriscono andare sul classi-

co. Quindi si rispolverano le vecchie tradizioni legate sopra� u� o alle tavolate e ai menu rustici. Per sposare in pieno questo stile occorre partire innanzitu� o dalle partecipazioni.Queste devono tenere conto della carta ada� a, dello stile e della grafi ca che dovranno neces-sariamente riprendere i colori del-la terra, dei campi e dei fi ori. Si po-trà utilizzare la carta kra� e deco-rare la partecipazione con un fi oc-

co fa� o con uno spago. In genera-le per un matrimonio rustico l’idea-le è puntare sull’handmade, ovvero su soluzioni fa� e a mano.

Questo però non signifi ca farle di-re� amente in casa e quindi improv-visarsi esperti di un lavoro che non si conosce, ma coinvolgere per-sone esperte che possano fornire suggerimenti e idee. Il wedding designer potrà quindi proge� are insieme agli sposi non

solo la partecipazione ma tut-to il coordinato cartaceo. Vale a dire menu, libret-

ti della messa (se ci si sposa in chiesa), tableau de mariage

ed altri accessori che potranno an-che rimanere come piacevoli ricor-di per tu� i i partecipanti.

L’IDEA PER UNO STILE “CAMPAGNOLO”

Per una cerimonia in pieno stile rustico si parte sempre da partecipazioni a tema

co. Quindi si rispolverano le vecchie tradizioni legate sopra� u� o alle

Queste devono tenere conto della carta ada� a, dello stile e della grafi ca che dovranno neces-sariamente riprendere i colori del-la terra, dei campi e dei fi ori. Si po-trà utilizzare la carta kra� e deco-rare la partecipazione con un fi oc-

si conosce, ma coinvolgere per-sone esperte che possano fornire suggerimenti e idee. Il wedding designer potrà quindi proge� are insieme agli sposi non

solo la partecipazione ma tut-

ti della messa (se ci si sposa in chiesa), tableau de mariage

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GOLOSITÀ

UNA “CHIUSURA” IN DOLCEZZA UNICA:LA TORTA DIFFUSA CON TANTI ASSAGGIMIGNON È MEGLIO Per chiudere in bellezza il banche� o di nozze è essenziale prestare a� enzione all’area dolci. Qui i golosi possono soddisfare il loro appetito con le ultime novità in fa� o di pasticceria mignon, un vero piacere per gli occhi e per il palato. Pare defi nitivamente tramontata la torta singola di nozze; o meglio, resiste, ma solo per essere tagliata nel tradizionale rito a favore di obie� ivo fotografi co. In generale ora va di moda la “torta diff usa”, ovvero quella composta da più torte, tortine

e pasticcini presentati su una tavola maestosa con tanto di decorazioni fl oreali, candele e candelabri di cristallo. Immancabile spumante o champagne per il brindisi agli sposi.

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L o si sogna fi n da bambini, quando si gioca a sposarsi imitando gli adulti: l’abito è

infa� i uno degli elementi che ren-dono unico il giorno più bello della vita. Ecco allora qualche utile con-siglio per stimolare la fantasia nel-la ricerca dell'outfi t impeccabile.

PER LUIRispe� o alla donna, l’uomo è più “incasellato” nella scelta dell’abito. Le varianti non sono infi nite come per la dolce metà e preferibilmente si opta per il tight. Per renderlo più moderno da qualche anno gli stili-sti lo propongono in versione ade-rente, con camicia, giacca a code, guanti e gemelli ai polsi. Tu� o con toni che vanno dal grigio al nero. Al-trimenti si può optare per un abito dalle fogge più classiche, con giac-

ca monope� o rigorosamente sen-za spacchi. Completano il “dress code” per lui un gilet, pantaloni senza risvolto e

una camicia dal collo morbido. Al collo va annodata anche la crava� a dalle sfumature grigio perla o con fantasie in punta di spillo.

PER LEIPer le donne, la sospirata scelta dell’abito dei sogni dipende mol-to dai propri gusti. Chi ama lo stile retrò troverà il modello giusto im-preziosito dal pizzo, per assumere un’aria d’altri tempi. Chi, invece, vuole indossare qualco-sa di più sobrio, in commercio potrà trovare ciò che preferisce a gonna ampia e vita so� ile. Molti i materiali tra cui scegliere: dai classici merle� i al raso più mo-derno. Per quanto riguarda infi ne i colori, il classico bianco cede il pas-so al raffi nato avorio o a nuance pa-stello.

CLASSICO, MODERNO O TRASGRESSIVO

L’abito giusto rispecchia il proprio animo

I CO-PROTAGONISTI

OSPITI E TESTIMONICOME VESTIRSINel matrimonio il ruolo del testimone è molto importante, così come lo è la scelta del suo abito. In questo caso bisogna confrontarsi con la coppia per capire se ci sono modelli da seguire. La testimone, comunque, non deve indossare un vestito dello stesso colore di quello della sposa, mentre si consiglia di andare sul sicuro con capi lunghi. Per lui, meglio puntare sul blu e sul grigio. Accessori e scarpe vanno sempre abbinati. Sobrietà è la prima regola nella scelta dell’abito giusto per chi è invitato a nozze. Sebbene si sia meno vincolati

rispe� o ai testimoni, occorre comunque non oltrepassare i limiti della discrezione. No quindi ad abiti troppo scollati, mentre se si sceglie un capo corto meglio stare su tinte discrete. In ogni caso, si consiglia di consultarsi con gli sposi e gli altri invitati, per non sentirsi in imbarazzo nella scelta del vestito.

Regola numero uno: vietato annoiarsi. Dopo l’emozione della cerimonia, in-fa� i, gli invitati a un matrimonio han-no bisogno di rilassarsi e divertirsi. Quello del ricevimento è quindi uno degli aspe� i più importanti da curare in vista del grande giorno e in questo caso sono i de� agli a fare la diff eren-za. Per questo è importante rivolgersi a dei professionisti, come lo staff del Ristorante Relais “L’Anatra” di Corti-le di Carpi, che dispone di una cucina in grado di soddisfare le varie esigen-ze, che negli anni si sono fa� e sem-pre più diff erenziate (dai pia� i vega-ni e vegetariani alle intolleranze ali-mentari) e di uno spazio elegante, un grande giardino con piscina, dove po-ter organizzare una festa da favola. E’

un’esperienza, quella di Susanna Gui-de� i e Luigi Musmeci, quasi venten-nale nel se� ore: i due sanno bene co-me dare vita ai sogni dei futuri spo-si e andare incontro alle loro esigen-ze. Lo staff si occupa infa� i di gran parte dell’organizzazione, dagli alle-stimenti all’intra� enimento, anche avvalendosi di collaboratori esterni.

Tra i consigli che i due professionisti si sentono di dare agli sposi: «Partire con un certo anticipo per la scelta del-la chiesa e della location, sopra� u� o se si ha a disposizione poco tempo e solo durante i weekend – suggerisco-no –. Sul tema invece non c’è bisogno di esagerare, basta un fi lo condu� o-re, anche solo un colore che si ripete e crea armonia. Per quanto riguarda la musica scegliete sempre dei musi-cisti con una certa esperienza di ceri-monie nuziali: può sembrare un de� a-glio ma può davvero dare una spinta alla serata». E infi ne un consiglio più importan-te: «…lasciarsi guidare, dimenticare programmi e scale� e e godersi il mo-mento».

Ristorante L'Anatra

La regola numero uno è "divertimento per tu� i"

Rovinare pizzi e tight la moda degli UsaFOTO E "FOLLIA"Le coppie più audaci, dopo la cerimonia, potranno divertirsi a rovinare i propri costosi abiti, realizzando un servizio fotografi co in luoghi come cantieri, campi coltivati e spiagge. Dove, cioè, è impossibile uscire con pizzi e tight ancora immacolati. Questa, in estrema sintesi, è la moda americana del “Trash the dress”, pensata per dare libero sfogo al divertimento, non pensando a quanto sono costati quei vestiti.

TRASH THE DRESS

DRESS CODEPoche semplici regole

per scegliere l’abbinamento corre� o, per tu� o il resto il gusto

la fa da padrone

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L e splendide decorazio-ni fl oreali sono la cornice perfe� a per un matrimo-

nio fi abesco. Una scelta che richie-de da parte degli sposi qualche at-tenzione in più, per essere certi che l’allestimento sia in linea con lo sti-le della cerimonia.

L’ESPERTOAffi darsi a un fi orista esperto e di fi ducia è il primo passo da compie-re per evitare di fare grossi errori. Sopra� u� o nel caso in cui non si è troppo esperti del mondo dei fi ori, avere la guida di un professionista può essere utile nel trovare quel-la tipologia e quella composizione in grado di ada� arsi al meglio alla personalità della coppia. Quel che è certo, poi, è che qualche regola della tradizione è importan-te seguirla. L’addobbo fl oreale per la chiesa, ad esempio, deve essere scelto nei toni più chiari, per dare così luminosità all’intero ambien-te. Se ci si sposa all’interno di una gran-de ca� edrale sono richiesti addob-

bi classici e composizioni grandi, per evitare di avere la sensazione di trovarsi all’interno di un edifi cio

spoglio, mentre se il rito si celebra in una chiesa di campagna o rustica, via libera ai fi ori di campo, dai papa-veri ai girasoli, il tu� o arricchito da spighe colorate. Nel caso, invece, in cui si scelga il rito civile è necessario mantene-re una certa sobrietà, ispirandosi a uno stile quasi minimalista, po-sizionando le composizioni fl orea-li essenzialmente all’ingresso del-la sala da cerimonia e sul tavolo che divide l’uffi ciale di stato civile e gli sposi.

Fermare un istante e imprimer-lo sulla carta, realizzare uno scat-to che trasme� a le emozioni di quel giorno e riproduca fedelmente la complicità di una coppia a� raver-so gesti e sguardi, è davvero un’arte. Lo sa bene Tiziano Ba� ini, dello stu-dio Fotografi ca, che di matrimoni ne ha visti davvero tanti e che sa be-ne come ca� urare l’essenza di ogni coppia: «Ogni matrimonio è diver-so e necessita di un approccio diff e-rente. Se sono a Carpi amo valoriz-zare gli angoli nascosti della ci� à, le cornici del centro storico, ma an-che luoghi aff ollati come il mercato se c’è occasione. Se invece mi trovo fuori ci� à mi preparo in anticipo per trovare luoghi ada� i agli sca� i: ab-biamo delle campagne suggestive in cui si possono realizzare fotogra-fi e bellissime, valorizzando la sta-

gione e la natura circostante».Per quanto riguarda gli orari, non ci sono regole: «Normalmente or-ganizzo due sessioni di foto con gli sposi, una subito dopo la cerimonia e un'altra quando le luci si fanno più calde o quando cala la sera. Duran-te la festa invece cerco di realizzare sca� i rubati, ritra� i, istantanee di momenti inconsueti e nascosti. La cosa bella è vedere la sorpresa de-gli sposi quando visionano le foto e si accorgono di ciò che accadeva in-torno a loro». La regola fondamen-tale però è sempre la stessa: vive-re il servizio in modo sereno e sen-za stress. «Devono pensare a loro stessi, divertirsi, dimenticarsi del fotografo e lasciarsi andare. Ogni matrimonio è diverso e se esprimo-no la loro personalità, gli sca� i non saranno mai pia� i e banali».

Studio Fotografica

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Ogni matrimonio che si ri-spetti deve prevedere una luna di miele. Non importa

se vicino o lontano, al mare, in mon-tagna o nelle città d’arte, l’impor-tante è che i novelli sposi possano continuare a sognare.

PER I ROMANTICIPer i più romantici, la destinazio-ne è una sola: Parigi. Mentre si gu-sta la tipica cucina francese all’om-bra della Torre Eiffel c’è tempo per chiacchierare e coccolarsi. O, in al-ternativa, per quelli che amano il mare c’è l’isola vulcanica di Santo-rini, l’ideale per tuffi nel cristallino mar Egeo. Al contrario, la moderni-

tà la fa da padrone fra i grattacieli che svettano nel cielo di New York; senza contare che dagli Stati Uniti si possono raggiungere facilmente le Bermuda e i Caraibi.

PER I PATITI DEL SOLENon vanno infine dimenticate le de-stinazioni “classiche” nelle località da sogno. Si va, infatti, dalle Maldive, alle Sey-chelles fino alle Mauritius per tutti gli amanti della tintarella. La cor-dialità della gente del posto incan-terà chi sceglierà queste mete per la luna di miele e farà sentire ogni coppia ancora come un re e una re-gina.

IL VIAGGIO DI NOZZE

Paese che vai, luna di miele che troviLe mete migliori per continuare a sognare

Dopo i lunghi preparativi, lo stress e l’ansia del grande giorno, a ogni cop-pia spetta un periodo di meritato ri-poso. Il viaggio di nozze è infatti una tradizione irrinunciabile per gli spo-si, che ognuno di loro interpreta in modo diverso. A organizzare una vacanza perfetta ci pensano Giulia e Stefania Covi, dell’agenzia “L’of-ficina dei viaggi”, che vantano un’e-sperienza pluriennale nel settore e tanta tanta passione: «Ogni cliente è un’identità a sé stante con le sue esigenze, aspettative e timori: non esiste perciò un viaggio standard adatto a tutti – spiegano –. Il viaggio di nozze è secondo noi il viaggio più importante nella vita di una coppia,

e va pianificato nei minimi dettagli. I futuri sposi vanno ascoltati, consi-gliati e indirizzati verso una deter-minata destinazione».Quali sono le mete più richieste? «Rimane immutato il fascino delle spiagge Caraibiche e della Poline-sia, magari abbinate a un soggior-

no negli Usa, ma stanno sempre più prendendo piede Malesia e Indone-sia, che permettono di abbinare un tour cultural-naturalistico al relax in piccoli resort su isolette paradisia-che, e la Nuova Caledonia, una terra tutta da scoprire nel Pacifico». Giulia e Stefania sono quindi sem-pre alla ricerca di nuove destinazio-ni e soluzioni innovative, per offri-re agli sposi la consulenza migliore possibile con servizi che vanno dal-lo studio, alla pianificazione e orga-nizzazione del viaggio, fino alla ge-stione della lista nozze. Perché… «il viaggio va confeziona-to su misura, come fosse un abito che deve calzare a pennello».

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IL FASCINO DEL BRASILETRA AVVENTURA E TANTO RELAXLUSSO E NATURAChi desidera fare un viaggio di nozze da sogno in uno dei Paesi più caratteristici del mondo, non deve far altro che prenotare due biglietti aerei per il Brasile, il “gigante” del Sudamerica. Si tratta della meta ideale per chi vuole divertirsi a 360 gradi ed è affascinato dall’atmosfera, tutta particolare, di uno degli Stati più grandi del mondo. Innanzitutto, chi vuole godere il fascino di una calda notte tropicale nella capitale Brasilia può scegliere fra i tanti hotel di design a disposizione, con tanto di piscina sul tetto dove trascorrere una serata romantica osservando le stelle. Dopo la coccola dell’idromassaggio, molti tour operator organizzano visite emozionanti alle cascate Iguazu, al confine fra Argentina e Paraguay, per un’esperienza da togliere il fiato. Oppure è possibile addentrarsi nei meandri della foresta amazzonica, soggiornando in uno chalet nella giungla costruito su palafitte, prima di raggiungere la costa del Bahrain per godervi il meritato relax.

Il romanticismo in salsa italianaDA ROMA A VENEZIANon serve andare in capo al mondo per vivere una romantica luna di miele. L'Italia offre località uniche, a partire dalla Città Eterna, Roma, a quella romantica per eccellenza, vale a dire Venezia.

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23 febbraio 2017Anno XXIV n. 7

18 COMMENTI

I veri e i finti compagni Zeta

POLITICA - Dopo l’applaudito intervento di Giovanni Taurasi all’Assemblea del Pd

Comprensibile il suo appello all’unità in nome della base

silenziosa e che non capisce le ragioni di una scissione. Molto

meno quello di Campedelli, Patriarca, Ghizzoni, Bellelli e Reggiani. Dai quali era lecito

attendersi non tanto una mozione degli affetti, ma che dicessero da che parte stanno

sui temi che lacerano il Pd e sulle loro ricadute locali

Così, tanto per fugare il dubbio che per schierarsi attendano

solo di sapere chi vincerà

di florio mAGnAnini

CARPI – Il compagno Zeta. Lo ha chiamato proprio così, Giovanni Taurasi, nel corso del suo inter-vento nazionale del Pd, esposto con bella disin-voltura da storyteller sperimentato qual è, davan-ti a una platea di settecento delegati e con tutti gli eminenti del partito seduti nelle prime file e dai quali ha ricevuto anche applausi, mentre al termi-ne lo stesso Matteo Renzi gli ha stretto la mano.

Chi è il compagno Zeta? Un po’ è lui, ha lasciato intendere, quando va a Roma alle assise nazionali e se ne sta appollaiato e appartato nelle ultime file ad ascoltare i vari big. Ma un po’ sono quelli che a Carpi frequentano i circoli e che, zitti zitti, arrivano per primi, ma occupano sempre i posti là in fondo per ascoltare invece Giovanni Taurasi e gli altri esponenti di punta del Pd locale come lui.

Ebbene, qual è il messaggio raccolto al telefono da Taurasi, in questi giorni di aspri confronti romani, fra i tanti compagni Zeta della periferia del partito? Che l’iscritto e militante me-dio – descritto da lui come un ascoltatore silenzioso, non più giovane, sempre disponibile quando il partito chiama per le incombenze più disparate – è arrabbiato e umiliato; percepisce il senso del disfacimento di una cosa costruita con fatica e nella quale ha creduto; non ha mai votato Renzi alle Primarie anche se non ama dirlo (brusìo divertito dalla platea), ma è altrettan-to sicuro di non votare la sinistra che volesse andarsene dal partito; non si sente più vicino a D’Alema come un tempo; si dice sicuro che voterà ancora Pd solo se resterà unito e in caso contrario non si guarderà intorno alla ricerca di altri approdi, ma semplicemente non andrà più a votare.

Il tutto è servito a Taurasi per lanciare una precisa mozione degli affetti, un appello all’unità; con citazione da Erri De Luca (“Due non è il doppio di uno, ma il suo contrario”) per dire che un partito è una comunità; e dal film “Gioventù bruciata” dove la sfida a buttarsi dall’auto lanciata verso un burrone sembre-rebbe vincerla quello che decide di farlo per ultimo, quando il compagno è già saltato, ma non si accorge di avere un lembo della giacca incastrato e precipita nel baratro.

***Appello all’unità, mozione degli affetti. Era normale atten-

derselo da Giovanni Taurasi, rimasto sempre in mezzo non tanto per opportunismo, quanto per sincera devozione all’idea di partito unito. La stessa che gli impedì di schierarsi con Ro-berto Arletti o con Alberto Bellelli alle Primarie per il primo cittadino a Carpi e che in quel 2014 gli è costata l’esclusione da ogni responsabilità di Giunta, una volta completato il proprio mandato di Presidente del Consiglio, ottenuto anche questo, in fondo, per la sua terzietà. Va anche detto che Giovanni Taurasi è uomo di studi e di cultura: connotati che, essendo spesso sor-gente di dubbi più che di certezze, non sempre fanno del loro portatore un leader, una figura politica capace di segnalarsi per scelte politiche marcate e nette.

***Quando si parli invece di Enrico Campedelli, di Edoardo

Patriarca, di Manuela Ghizzoni (donna di cultura, ma con spiccato senso di appartenenza alla storia Pci e post Pci) e ancora di Alberto Bellelli e Marco Reggiani, in questi casi sarebbe stato lecito attendersi un poco di più che una mo-zione degli affetti. Perché a questo si riduce l’appello all’unità da loro sottoscritto, in nome della salvaguardia del partito, argine da opporre al dilagare delle destre e del populismo. E non è altro che un girare intorno ai problemi che dilaniano il Pd la loro esaltazione del “partito plurale”, capace di “tenere insieme riformismo e radicalità”. Quando poi si legge del loro esorcizzare la scissione, definita “un impoverimento sia per chi resta che per chi se ne va”, perché “nel primo caso rischia di impedire la vocazione maggioritaria della sinistra riformista italiana. Nel secondo caso spinge a una posizione di testimo-nianza e residuale chi se ne va”, ecco, quando si leggono siffatte considerazioni non da compagni Zeta, ma da politici di lungo corso, è difficile sfuggire alla sensazione del più classico – e non vogliamo aggiungere furbo – cerchiobottismo.

Sarebbe infatti interessante, invece, sapere dove si colloca-no, loro, tra “riformismo e radicalità”, che cosa pensano delle re-gole del lavoro e dell’occupazione, delle politiche economiche, dell’Europa, della globalizzazione che spinge le classi popolari nelle braccia delle destre e del populismo, mentre la sinistra si sta trasformando nel salotto delle élite, dell’atteggiamento verso l’immigrazione, per citare solo alcuni dei temi che stanno lacerando il Pd.

***Piacerebbe conoscere dove stanno loro, i Campedelli, i

Bellelli, i Reggiani, i Patriarca e le Ghizzoni – alla quale molti profetizzano un futuro da Sindaca di Carpi – non tanto per il gusto di collocarli nel complicato scacchiere delle correnti interne e abbinarli a questo o quel leader. Piacerebbe conoscere dove stanno, soprattutto per capire come si accostino, poi, ai problemi della città.

Perché non è la stessa cosa essere amministrati da un Pd radicale o riformista, il primo che corre a dar mano forte a tutte le vertenze aziendali (tanto, basta far vedere ai lavoratori di essere preoccupati) e il secondo che capisce anche le difficoltà delle imprese.

O tra un partito al governo del territorio che presidia tutto alla bene meglio e uno che opera delle scelte, anche dolorose, perché ritiene che un bilancio comunale o dell’Unione non debbano essere il copia-incolla dell’anno precedente, ma serva anche a spostare risorse ed equilibri secondo le necessità. Non è indifferente essere a favore delle grandi aggregazioni nei servizi di pubblica utilità o prendere atto che prima di tutto vengono i benefici al territorio. Come non lo è lasciar fare l’urbanistica a costruttori e imprese secondo i loro prevalenti interessi, oppure decidere di dirigerla secondo una visione discussa e partecipata del futuro della città.

Non è la stessa cosa riversare ogni anno una marea di risor-se nel welfare o decidere di togliere qualche balzello per attirare insediamenti produttivi, facilitare ristrutturazioni di immobili, concorrere ad abbassare gli affitti delle attività commerciali. Per non parlare poi di sicurezza, di immigrazione, temi sui quali i distinguo dirimenti si fanno più difficili e per chi viene da lunghe storie di sinistra come i nostri sopra citati qualche ripensamento è d’obbligo.

***Finché non ci sarà dato conoscere gli orientamenti al ri-

guardo degli accorati autori degli appelli all’unità, e finché il Pd cittadino si mostrerà così acquiescente, supino e silenzioso come è avvenuto finora, temiamo che la categoria dei compagni Zeta evocata da Giovanni Taurasi vada ben al di là dei gene-rosi e taciturni militanti. E metta insieme compagni di base e gruppo dirigente, tutti zitti e appollaiati nelle ultime file. Con la differenza che i veri compagni Zeta soffrono. Quegli altri, semplicemente, aspettano di sapere chi vincerà.

CARPI – Il 29 dicembre del 2015 Ren-zi era ancora il Presidente del Consi-glio dei ministri, era all’apice del suo successo personale, non aveva anco-ra perso il referendum costituzionale, non aveva ancora dato le dimissioni da Segretario del suo partito, si pote-va permettere di chiedersi fra il serio e il faceto chi fosse (e che peso politico effettivamente potesse avere) il tale o il tal altro oppositore interno o esterno al Pd, liquidandolo con una battuta.

Quel 29 dicembre, da cronista qual sono, avevo tentato di utilizzare i tweet del premier per strappargli una dichiarazione, interrogandolo su un tema preciso: il “suo” Pd.

Ecco il testo della mail inviata al sito istituzionale del leader.

***

«Caro Matteo, sono un giornali-sta di un settimanale di provincia e come tale non ho avuto la possibilità di intervenire alla conferenza di fine anno che hai tenuto oggi. Se avessi potuto farti una domanda ti avrei rivolto questa: io vivo in Emilia Ro-magna che è una delle roccaforti del tuo partito ma quando mi rivolgo ai dirigenti del Pd locale noto evidente

imbarazzo a parlare dell’operato del tuo governo, che è poi anche il loro. Di esponenti ufficialmente renziani ce ne sono, per carità, ma pare che siano di più quelli che preferiscono sorvolare e prendere posizione. Così però il Pd ha perso anche una sua identità e proprio qui dove aveva le sue più salde radici, va sfaldandosi fra l’indifferenza dei più e il prolife-

rare di personalismi. Non ti senti un poco responsabile di quello che sta accadendo al tuo partito? E poi, ci credi ancora alla “forma partito”?

Un cordiale saluto e un augurio di Buon Anno nuovo».

***La mail è stata ricevuta, regi-

strata, riscontrata come pervenu-ta sull’indicativo [email protected] quello stesso giorno. Un mese dopo, il 22 gennaio 2016, l’indicativo matte-oappoggio2 mi avvisa che il mio mes-saggio “Domande da un giornalista di provincia” è stato eliminato “senza essere stato letto”. Mi piego, ma non mi spezzo e poche ore dopo un non meglio specificato “Backup messaggio governo” mi informa che l’avviso della cancellazione è dovuto a un disguido

tecnico e torno a sperare. Inutilmente. Certo, Matteo aveva e ha infiniti motivi per non rispondere a messaggi impu-denti, e uno fra questi è che il suo Pd, nel frattempo, non solo ha perso una sua identità, ma anche qualche pezzo per strada tanto che la parola terribile scissione è quella più ricorrente sulla bocca dell’ormai ex Segretario e di tutti i suoi amici e nemici nel partito. Ri-mane d’attualità la domanda: che sta accadendo nel Pd? A Roma qualcosa si agita, a Carpi non si muove una foglia. Che siano due Pd diversi?

Resto in fiduciosa attesa di una risposta da parte di Matteo, ma mi accontenterei anche di un cenno di vita da parte di qualcun altro, più vi-cino a me.

f.s.

Caro Matteoche hai fatto al tuo Pd?

POLITICA - Una mail senza risposta inviata il 29/12/2015

Giovanni Taurasi

Page 19: tel. Sempre nomadi? - Voce · 2017. 2. 22. · Via Marconi, 260 - Soliera - tel. 059 8570299 CARPI – “Una specie di meraviglia, che è forse il vero segreto di Anna Molinari:

23 febbraio 2017Anno XXIV n. 7

CRONACHE E LETTERE 19 tema e titoloImsep pretu tempu revol bileg rokam revoc tephe rosve etepe tenov sindu turqu brevt elliu repar tiuve tamia queso utage udulc vires humus fallo 150eu Anetn bisre freun carmi avire ingen umque miher muner veris adest duner veris adest iteru quevi escit billo isput tatqu aliqu diams bipos itopu 300 ta Isant oscul bifid mquec cumen berra etmii pyren nsomn anoct reern

MODENA – Buk, la rassegna della piccola editoria andata in scena lo scorso week end a Modena, ha visto raddoppiare la presenza carpigiana ed ha of-ferto alcuni spunti di interesse locale che non sono sfuggiti ai più attenti os-servatori. Iniziamo con le case editrici: l’edizione 2016 aveva visto l’esordio in fiera di Errekappa Edizioni, una piccolissima casa editrice indipenden-te carpigiana, animata da Monica Fava e specializzata in opere illustrate per bambini. Fra le novità di questa edizione 2017, il quaderno “La scuola a colori”, una fiaba realizzato dalla carpigiana Elisa Cattini. Errekapppa Edizioni organizzerà poi a Carpi il prossimo mese di maggio un seminario per genitori, educatori e insegnanti con lo scopo di far emergere il meglio dai figli e dagli studenti. Presente per la prima volta a Buk, invece, un altra piccola editrice carpigiana: Ada Edizioni, promossa da Lisa Fornaciari e da Gerardina Garofalo. Due, per il momento, le opere in catalogo (a cui si aggiunge l’opera prima di Lisa Fornaciari, un volume di racconti edito lo scorso anno da un’altra sigla editoriale), un primo volume sull’autismo trat-to dallo spettacolo “La favola mia” presentato a teatro e incentrato sul rap-porto fra Alessandro, bambino autistico, e la madre.

Il secondo volume, invece, è un album illustrato per bambini da tre a sette anni,  “Il colore dei sogni”, scritto da Andrea Castiglioni di Scandia-no e illustrato da Elisabetta Ruzzi  Per restare ai temi più propriamente carpigiani, come non mettere in evidenza la presenza, presso lo stand di Colombini Editore in Modena, del romanzo di Roberto Vaccari “La capitale dei sogni” (290 pagine, 18 euro), un romanzo sulla vita di Ciro Menotti che sarà presentato anche a Carpi il prossimo 26 maggio, giorno della morte del patriota carpigiano (era nato a Migliarina), impiccato nel 1831 dopo il fallimento del moto carbonaro. Il romanzo, che si basa su fatti realmente accaduti, è stato scritto dal modenese Vaccari che nel 2015 è stato autore, sempre per i tipi di Colombini, anche di una biografia di un altro illustre carpigiano: il generale Manfredo Fanti. Ultima annotazione carpigiana di Buk, il saggio di Brunetto Carboni, navigato storico reggiano, che ha dedicato alla bassa pianura modenese del medioevo un suo prezioso volu-metto proposto dall’editore Antiche Porte di Reggio Emilia (85 pagine, 10 euro) e in gran parte dedicato alle vicende feudali della ampia e antichissima possessione della corte di Migliarina, appartenuta al potente monastero di Santa Giulia di Brescia.

f.s.

Sarà una festa sociale, quella per i 60 anni di ma-trimonio di Laura Malavolti e Amos Giovanardi. E proprio da loro è nata l’idea di condividerla con il Centro polivalente Giliberti che per sabato 4 marzo, alle 21, ha allestito un rinfresco per amici e parenti degli sposi, con la partecipazione del sindaco Alberto Bellelli. Il tutto in un revival di musiche anni Sessanta con Cicci e i New Condor.

Si sono conosciuti il 16 agosto 1953 al dancing La Capannina, in piazza Martiri, ma la scintilla è

scoccata qualche mese dopo, a Capodanno, al ve-glione nel Palasport di Modena dove si sono rivisti. Il fidanzamento durerà tre anni. Lui, intanto, faceva il pendolare tra Limidi, dove abitava Laura, e Roma dove era stato scelto dal Pci come autista e guardia del corpo di Palmiro Togliatti. Le nozze verranno celebrate il 2 marzo 1957 e il 6 agosto dello stesso anno Laura, che il giorno prima aveva compiuto 25 anni, metterà al mondo Nadia. Sarà poi Bruno Losi, nel 1958, a richiamare a Carpi Amos Giovanardi, per affidargli la mansione di autista del Sindaco.

Laura e Amos, sessant’anni insieme

Laura Malavolti e Amos Giovanardi

EVENTI - La rassegna della piccola editoria

I bambini e la scuolaal centro dell’attenzionedegli editori di Carpi

Roberto Vaccari, Lisa Fornaciari e Gerardina Garofalo di Ada EdizioniSotto, Monica Fava ed Elisa Cattini di Errekappa

LETTERE

Riceviamo da Poste Italiane e vo-lentieri pubblichiamo.

***n riferimento all’articolo “La Posta? Va a intermittenza”, pubblicato il 16 febbraio

scorso, Poste Italiane precisa che a Carpi sono 35 i portalettere in servizio, 29 dei quali operano in macro-zone e 6 nelle linee plus (di-stribuzione quotidiana dei prodotti postali veloci).

Per quanto riguarda la distribu-zione di Voce di Carpi, la consegna del settimanale viene effettuata a giorni alterni, come previsto dal nuovo modello di recapito per la corrispondenza ordinaria, diversa-mente dai giornali quotidiani, la cui consegna avviene il giorno stesso. In ogni caso il servizio viene garantito entro il venerdì a tutti gli abbonati.

Poste Italiane informa che l’at-tività di vuotatura delle cassette di impostazione viene svolta giornal-mente dagli addetti.

L’Azienda sta affrontando una grande riorganizzazione per rispon-dere alle trasformazioni del merca-to, che vede un calo globale della corrispondenza tradizionale. Solo in Italia l’invio di posta cartacea negli ultimi tre anni è calato del 30%. Negli ultimi dieci anni il calo dei volumi è stato del 60 per cento. La riorganiz-zazione (disciplinata dalla Legge di Stabilità 2015) intende conciliare la sostenibilità del business, la quali-tà del recapito, cogliendo al tempo stesso le opportunità che scaturisco-no dalla crescita dell’e-commerce. E’ un processo di trasformazione

radicale e capillare che ha bisogno di tempo per un consolidamento e che, quindi, può portare a tempora-nei rallentamenti del recapito. Poste Italiane è naturalmente consapevo-le del fatto che la riorganizzazione possa portare alcuni disagi in itinere e di questo si scusa con i cittadini, ma l’azienda è impegnata a risolve-re ogni difficoltà nel minor tempo possibile e a normalizzare i tempi di consegna della corrispondenza.

***Prendiamo atto di quanto comu-

nica Poste Italiane, che ringraziamo per il riscontro.

Ci faremo tuttavia carico al con-tempo di girare al suo Servizio Co-municazione territoriale Centro Nord Emilia Romagna e Marche di Bolo-gna, a cui dobbiamo la nota sopra riportata, ogni ulteriore segnalazione di disguido nel recapito che i nostri abbonati, e più in generale, gli utenti carpigiani continuano a rilevare qua-si quotidianamente.

Poste Italianerisponde: trasformazionein corso

I

Si è messa in luce con un primo posto di gruppo nella categoria dagli 11 ai 13 anni, un altro primo posto e diversi piazzamenti con le soliste fra gli 8 e i 13 anni l’Ecole classique del circolo Arci Cabassi di Carpi, diretta dalla docente di danza Serena Marchetto. L’affermazione delle ragazze di Carpi è avvenuta sabato e domenica scorsi al Teatro Asioli di Correggio, scelto dall’Associazione europea di Danza per ospitarvi la Conferenza nazionale di danza francese, una formula di successo Oltralpe ed esportata in tutta Europa che permette a professionisti e amatori di età compresa tra gli 8 e i 25 anni di mettersi alla prova in un concorso rivolto a tutti gli stili di danza. In due giorni, sono state 344 le esibizioni alle quali l’Ecole di Carpi ha contribuito con le 11 allieve del primo corso accademico.

DANZA Ecole classique in evidenza

CARPI – Sarà la prima edizione provinciale della rasse-gna di cori di voci bianche organizzata a Modena: sa-bato 25 febbraio, alle ore 15,30, presso il Centro sociale Loris Guerzoni di via Genova a Carpi va in scena “Gio-cando con le Note”, una rassegna del tutto particolare, riservata a cori in erba con coristi d’età compresa fra i 4 ed i 14 anni.

I cori della nostra città che parteciperanno sono: il coro Pueri Cantores, di Quartirolo (nella foto), diretto da Tiziana Santini e il coro Fantasia di Note, diretto da Stefania Malavasi.

A questi si affiancheranno il coro Girasole di Mo-dena, diretto da Claudia Rondelli e il coro di Sassuo-lo Puccini Junior ,diretto da Veronica Zampieri. I brani in programma spaziano dal classico al contemporaneo con autori come Jovanotti, John Rutter, Gino Paoli, Do-menico Modugno. L’evento sarà animato dalla simpatica partecipazione del  “Mago Dado”.

L’organizzazione della rassegna è coordinata da Carmen Tamborrino, della Schola Cantorum Regina Nivis di Carpi. La partecipazione all’evento è gratuita ed aperta a tutti.

Il gruppo dell’Ecole classique

CANTO - La rassegna provinciale di voci bianche al circolo Guerzoni

Prima volta dei coristi in erba

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23 febbraio 2017Anno XXIV n. 7

LA LETTURA di Alessandra Burzacchini

Orfani bianchi

amoso soprattutto per il suo personaggio Rocco Schiavo-ne e per i gialli tutti italiani

che costruisce con abilità di sce-neggiatore, in questo libro Antonio Manzini si cimenta in una storia completamente diversa, anche se comunque pervasa da un’atmosfera di tristezza e solitudine che si avvi-cina molto al noir.

Mirta è una giovane moldava co-stretta per lavoro a vivere a Roma, dove fa le pulizie nei palazzi insieme ad altre sfortunate e sfruttate come lei, straniere malviste e criticate che arrivano a sera dopo ore di durissi-mo lavoro senza neppure il conforto di un’amicizia sincera. L’unica sua ra-gione di sopravvivenza è il figlio Ilie che ha lasciato alla madre anziana, a migliaia di chilometri di distanza. Le mail, tutte senza risposta, che Mirta invia al figlio adorato raccontano le

sue giornate da badante prima e da donna delle pulizie dopo: la donna cerca di mascherare le delusioni, i soprusi, le ingiustizie descrivendo al ragazzino i fatti bizzarri e assurdi di cui è protagonista, senza perde-re mai di fronte a lui la speranza, la certezza che un giorno non troppo lontano le cose andranno meglio e forse addirittura potrà farlo venire a Roma con sé, per una nuova vita in cui non si lasceranno più. Le vi-

cende di Mirta si susseguono con un’angoscia sottile che pervade le pagine, in un crescendo apparente-mente lineare, ma che sfiora a ogni istante il punto di rottura, nell’attesa dell’evento che farà crollare tutto.

“Volevo misurarmi con un per-sonaggio femminile. Una donna unica con una vita difficile che, per trovare un attimo di serenità, è pron-ta a sacrifici immensi. Mia nonna stava morendo, io guardavo Maria

che le faceva compagnia e veniva da un paesino della Romania e mi do-mandavo: quanto costa rinunciare alla propria famiglia per badare a quella degli altri?” dice Manzini in un’intervista.

Da un fatto personale, lo scrit-tore è riuscito a creare una storia

dura e terribile, cercando di demoli-re stereotipi e frasi fatte per mettere in scena una realtà sconcertante e piena di sofferenza. La tenerezza che traspare nelle mail al figlio, nel ricordo di quel bambino ormai ado-lescente che non ha visto crescere e che vive una solitudine straziante in una terra lontana, si scontra con le rinunce e il dolore di una donna che giorno per giorno subisce traumi e ferite irreparabili.

Il mondo che Manzini mette in scena in questo romanzo è quel-lo di una realtà quotidiana, sotto gli occhi di tutti, talmente banale all’apparenza che quasi non ci si fa caso: eppure, nonostante il linguag-gio semplice e la linearità dei fatti narrati si ha la sensazione di trovarsi davanti a una tragedia senza fine che non lascia neppure uno spiraglio di riscatto.

di Antonio Manzini Edizioni Chiarelettere 2016

F

20 CULTURA E SPETTACOLI

di fAbrizio stermieri

   VENEZIA – Ha aperto i battenti sabato, nei prestigiosi e son-tuosi spazi offerti dal palaz-zo Ducale, la mostra dedica-ta al pittore fiammingo Hie-ronymus Bosch nel quinto centenario della sua mor-te avvenuta, per la verità, il 9 agosto del 1516. Si conclu-de così, a Venezia, il tour ce-lebrativo del visionario e in-quietante pittore olandese, famoso per l’infinità di mo-striciattoli che infarciscono le sue tele, permeate di visio-ni oniriche, di atmosfere mi-steriose e di scene convulse ed enigmatiche.

Dopo la grande mostra dello scorso anno al Noordbrabants Mu-seum di s-Hertogenbosch in Olan-da, le opere del pittore fiammingo non a caso vengono esposte ora a Venezia. Nella città lagunare, infatti, sono conservate le uniche opere di Bosch presenti in Italia e, in parti-colare, le cosiddette “quattro visioni dell’aldilà”, il trittico dei Santi Eremi-ti ed il trittico di Santa Liberata. Tutte opere già appartenenti alle collezio-ni del cardinale Domenico Grimani, un contemporaneo di Alberto Pio, principe di Carpi, con il quale l’alto prelato condivise le sue grandi pas-sioni: l’amore per le lettere e quello per le arti. Domenico Grimani, creato cardinale nel 1493 da papa Alessan-dro VI, fu un umanista e un grande collezionista. Rampollo di una delle più potenti famiglie veneziane dell’e-poca (Antonio Grimani, suo parente, fu il 76esimo Doge della Serenissi-ma Repubblica), fu amministratore apostolico di Urbino e patriarca di Aquileia, grande collezionista di ma-noscritti e di opere d’arte. Conobbe e frequentò certamente Alberto Pio, principe di Carpi, sia durante i sog-giorni romani di Alberto, ambascia-tore cesareo prima e del re di Francia poi, e nei suoi ripetuti soggiorni vene-ziani, sia per incontrare il precettore Aldo Manuzio sia per svolgere la sua missione di ambasciatore dell’impe-ratore Massimiliano I.

Con Alberto e con Aldo, Dome-nico Grimani condivideva l’amicizia e la stima di Erasmo da Rotterdam,

lare periodo storico precedente la Riforma (Grimani muore nel 1523, la condanna di Lutero da parte di Carlo

V imperatore è del 1521), che vide fra i suoi protagonisti - e non secondari - anche il principe di Carpi.

olandese come il Bosch, con il quale tuttavia Alberto Pio in seguito ebbe a che dire sul filo dell’incipiente ri-forma protestante di Martin Lutero. La biblioteca del cardinale Grima-ni, come quella di Alberto Pio, era ricca di manoscritti rari e preziosi: ne possedeva di ebraici, di greci e di latini che ebbero una sorte analo-ga a quelli posseduti dal principe di Carpi:andarono in parte dispersi e in parte finirono, assieme a quelli di Giovanni Pico della Mirandola, alla Biblioteca Apostolica Vaticana.

La biblioteca di Alberto Pio, infatti, venne lasciata in eredità a suo nipote, il cardinale Rodolfo Pio, mentre quella del cardinale Grimani, che comprendeva anche il famoso manoscritto miniato del “Breviario Grimani” venne ereditata da Mari-no Grimani, anch’egli ecclesiastico. Scomparsi i nipoti, le collezioni, a dispetto della volontà dei fondatori delle raccolte, vennero disperse sul mercato e solo in parte oggi sono di proprietà di istituzioni bibliotecarie pubbliche. Alcuni volumi già della biblioteca Grimani sono esposti in mostra a Venezia, assieme alle ope-re di Bosch che sono conservate nel museo di Palazzo Grimani, sul Ca-nalgrande. Altre opere di questo stra-vagante pittore che aveva catturato l’attenzione del cardinale venezia-no, provengono dai maggiori musei europei, Una visita, quella che pro-pone la rassegna di palazzo Ducale (rimarrà aperta al pubblico sino al 4 giugno) che è quindi al tempo stesso un viaggio di esplorazione nel mondo contorto, onirico e a tratti irriverente di un grande ed atipico pittore del Rinascimento che affonda le sue ra-dici nella buia cultura del medioevo, e una riscoperta di un umanista, dotto e curioso quale fu il cardinale Domenico Grimani, in quel partico-

CARPI – Si rinnova per il decimo anno consecutivo l’appuntamento con i “Concerti di Primavera”, ras-segna a cura dell’associazione cul-turale Teatro di Corte presieduta da Paolo Dall’Olio che indaga la musi-ca cameristica vocale in tutte le sue molteplici sfaccettature. “L’arte del canto” oltre a essere il filo condut-tore dell’iniziativa, descrive anche il suo obiettivo: mantenere viva l’at-tenzione su un genere, quello delle composizioni da camera con voce e accompagnamento musicale che esalta la tradizione del canto classi-co e lirico. L’ispirazione per la rasse-gna arriva dal primo festival dedica-to al lied che si è svolto a Carpi negli anni Ottanta.

L’edizione 2017 si snoderà lungo tre domeniche consecutive (alle 17 nella Sala delle Vedute di Palazzo dei Pio) e vedrà protagoniste tre eccellenti cantanti. Si inizia il 6 marzo con un pomeriggio dedica-to alle arie, melodie e lieder sulla notte (“Nuit d’étoiles”) con musi-che di Schubert, Fauré e Debussy. A cantare sarà il soprano Eli-sa Maffi (nella foto) accompa-gnata al piano-forte da Paolo Andreoli.

Il concerto della settimana suc-cessiva, il 12 marzo, presenterà un repertorio di arie, melodie e canzo-ni da camera “Colto e popolare”. Le musiche di Tosti e de Falla saranno interpretate dal mezzosoprano Va-lentina Vanini e dalla pianista Giu-seppina Coni.

Il ciclo dei concerti si conclu-derà, il 19 marzo, con “La melodia nell’epoca del Decadentismo”, un viaggio tra salotto e teatro a inizio Novecento. Il baritono Maurizio Leoni, accompagnato al pianofor-te da Giulio De Luca, canterà sulle musiche di Donaudy, Liszt e Puccini.

“L’arte del canto”, rassegna rea-lizzata con il patrocinio del Comune di Carpi, con la collaborazione di Cefac e il contributo di Fondazio-ne Cassa di Risparmio di Carpi, è a ingresso libero ma con prenota-zione obbligatoria vista la capienza ridotta (massimo 99 posti) della Sala delle Vedute.

Per informazioni e prenotazio-ni, telefonare allo 059 654977 (sede Cefac) dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. La prenotazione scade alle 17, con l’inizio del concerto.

ClA. ros.

I Concertidi primaveradel Teatrodi Corte

MUSICA - A Palazzo PioMOSTRE - Dalla collezione del cardinale Grimani, esposte a palazzo Ducale di Venezia

Le opere di Boschdell’amico di Alberto Pio

Un grande umanista che ebbe legami con il principe di Carpi

incontrato a Roma

Sopra, i cardinali Domenico e Marino Grimani a fianco, il pannello del Paradiso del trittico Visioni dell’aldilà di Bosch

Page 21: tel. Sempre nomadi? - Voce · 2017. 2. 22. · Via Marconi, 260 - Soliera - tel. 059 8570299 CARPI – “Una specie di meraviglia, che è forse il vero segreto di Anna Molinari:

23 febbraio 2017Anno XXIV n. 7

Tendenze P/E 2018, la presentazione a marzoSi svolgerà martedì 7 marzo, alle ore 17,30, l’incontro di presentazione delle tendenze moda Primavera/Estate 2018: un viaggio attraverso le principali fiere del settore per individuare temi, concetti, immagini, mood emergenti della prossima stagione. Conduce Emanuela Contini. Iscrizioni entro il 3 marzo presso ForModena - 059699554.

IN CORNICE di Rosella Tagliavini

uecento anni fa, giorno più, giorno meno, la giovane Mary Shelley scriveva Fran-

kenstein e dava vita, oltre che a un bellissimo romanzo (poi pubblicato nel 1818), a uno dei personaggi sim-bolo della modernità. Il Franken-stein, in due secoli di letture più o meno perspicaci, è stato interpre-tato nei modi più diversi e creativi. Apologo sulle potenzialità autodi-struttive della scienza; parabola sul destino dell’uomo dopo l’abbando-no della fede e della religione; meta-fora della nuova lotta di classe, che vede la borghesia (il dottore) creare il proletariato (il mostro), salvo poi pentirsene e pagarne le conseguen-ze: come tutte le storie apparente-mente semplici e lineari, il moderno Prometeo (questo il sottotitolo) ha solleticato la fervida immaginazio-ne degli esegeti e la loro tendenza a fornire interpretazioni “a chiave”, anche di fronte all’evidenza di una storia che magari vorrebbe banal-mente essere letta e goduta.

Dato che il Frankenstein ha smosso e continua a smuovere gli spiriti più immaginifici di allego-risti e metaforologi, anche io, che non sono nessuno ma che però una certa mania di vedere simboli ovunque ce l’ho, provo a dare il mio contributo. E dico che secondo me la giovane Shelley, quando ha scrit-to la sua storiaccia gotica sull’uo-mo artificiale – costruito, con le migliori intenzioni, assemblando pezzi anatomici raccattati a destra e manca – non poteva saperlo ma ha voluto anticipare il complesso, per certi versi drammatico, rappor-to dell’uomo contemporaneo con i social network.

In fondo, che cosa sono le no-stre, attuali, piattaforme virtuali di incontro e comunicazione se non delle creature mostruose, messe in piedi per lo più con finalità sana-mente e sobriamente filantropiche, poi sfuggite di mano ai loro entu-siasti ma ingenui fautori? A pen-sarci un attimo, davvero l’analogia non è estemporanea, ma sembra

i è successo di essere ricoverata in ospedale. Non intendo esporre tutti i miei acciacchi che sono un fatto molto riservato. Neppure le mie paure e le mie riflessioni, solo quell’insieme di percezioni

che si attivano a ogni passo del nostro percorso quotidiano di legame col nostro territorio, con quello che vediamo sotto le nostre scarpe. L’ospedale Ramazzini è qualcosa di molto noto a tutti noi. Quel Bernardino Ramazzini famoso per la Medicina del lavoro. Per noi il Ramazzini è quell’edificio in fondo al parco delle Rimembranze che era un albero per ogni caduto nella Grande guerra. Punto d’arrivo delle prospettive del giardino, cresciuto pezzo per pezzo a seconda dei benefattori e delle esigenze, un poco raffazzonato, pavimenti rattoppati, labirinti incrociati eppure molto familiare.

Quando ero sdraiata a letto, attaccata ai vari cavetti, solo potevo vedere al di là delle tapparelle verdi un fregio pesante attorno alla parete giallina di fronte alla mia camera. Segno dell’antichità di quel muro sicuramente risalente ai primi anni del Novecento per lo stile dei rilievi. Che fosse parte del dispensario antitubercolare? Non riuscivo bene a capire l’orientamento, ma alcuni scorci del vecchio edificio mi sono nella memoria. Ad esempio, lo scalone con le vetrate déco che portava alla vecchia Chirurgia dove mio padre, tornato dalla guerra minato nello stomaco, fu operato dopo mille paure. Non posso, invece ricordare dove mio fratello appena nato fu rimesso a posto da un famoso primario che lo operò a quaranta giorni. Erano gli anni Cinquanta. Più alto e moderno, invece, aggiunto in mezzo è il reparto dove nascono i bambini e dove il dolore si fa speranza e vita, i fiori profumano fino a impestare e la madonna benedice.

Ci sono, poi, all’ospedale i luoghi della pazienza e delle file, per prendere gli esiti, per fare le prenotazioni e fare gli esami nel bunker sotto terra. Per ogni dove circolano i volontari, alcuni solo per un sorriso e una gentilezza, altri trasformati in veri direttori del traffico sanitario. Ero ricoverata e, insieme alle varie terapie, aspettavo con ansia l’ora del pasto. E ricordavo mia mamma. Lei, diversamente da tutti gli altri, se la sbaffava tutta la papa che le davano e, anche, diceva: buono. Buona la mela cotta, buono il purè, buona persino la minestrina. Va bene la fame, ma in verità certe cose sono proprio poco allettanti come la pasta asciutta sempre incredibilmente scotta e lontana dalle nostre abitudini. Buono il passato di verdura, ma papposi i corallini che non so quanto siano stati lì. Ti aiutano, ti tengono pulita, non sbuffano a chiamare, seguono protocolli precisi che li rendono affidabili an-che quando ti chiedono cose un poco sgradevoli. Così mi sembra che siamo abbastanza orgogliosi del nostro ospedale forse quanto lo siamo della nostra piazza. Solo, di quello non sappiamo indicare modifiche e miglioramenti come vorremmo per quella, anzi, speriamo che vada avanti e non indietro come, a volte, auspichiamo per la nostra piazza. Anche se, qualche volta, bisogna andare a Baggiovara per le cose più specialistiche e, vi giuro, non si sa come la strada per andare là sia tanto piena di buche.

Il mostro WhatsApp

[email protected]

IN VETRINA di Paolo Covezzi

Ramazziniun fregio di ricordi

er capire e interpretare i famosi “segni dei tempi” occorre sicuramente molta

fede. Guardando alla nostra società, mi verrebbe anche da dire, dove si è sbagliato? I nostri Padri, usciti di-strutti da due guerre mondiali, con davanti agli occhi gli orrori della guerra, con morte e distruzione, hanno dato la vita per costruire una società più giusta, più tollerante, in cui si vivesse in pace, senza diffe-renze di sesso e religione, fissando il concetto che in politica tutti po-tessero parlare, con l’onestà. Diritti e doveri come fondamenta per il bene comune, sconfitti i nazionalismi: cit-tadini del mondo.

Una società, insomma, nata sui valori della Resistenza che si sono concretizzati nella nostra bella Co-stituzione. Allora dove si è sbaglia-to? Sono nati partiti e movimenti razzisti, xenofobi, populisti, pieni di egoismo, giovani che uccidono in nome di falsi ideali, politici che lavorano solo per se stessi per gesti-re potere e accaparrarsi compensi, gente che mette il denaro al primo posto, mentre tutto viene visto in funzione di questo. L’ondata “nera” con slogan vecchi, che sta attraver-sando tutta Europa fa paura, ma set-tant’anni di pace hanno prodotto

nostalgie di violenza? La storia non ha insegnato nulla. Ci consoliamo, dicendo che “fa più rumore un al-bero che cade che una foresta che cresce”: è vero di bene ce n’è tanto, ma se al potere vanno persone di questo tenore, che cosa accadrà? Lo vediamo negli Stati Uniti: un even-to, l’elezione di Trump, impensabile per una grande democrazia. Ma oggi dove stanno andando? I giusti dove sono? Ricordate le parole di Martin Luther King sul silenzio dei giusti: chi è indifferente è complice. Se an-che i nostri Padri se ne fossero infi-schiati, che cosa sarebbe successo? Non sono barzellette, sono verità, la convivenza è un valore, la paura che certe persone infondono negli ingenui e ignoranti sull’accoglienza e integrazione sono un danno alla nostra società. Fra l’altro, si tratta di forze che sono state al governo nel nostro Paese, uomini di grande

pochezza e si è visto quali disastri hanno combinato dei quali paghia-mo ancora le conseguenze.

Se poi ricordassi il Vangelo, al-lora diventa grigia. Amore, fratel-lanza, solidarietà: si badi bene, oggi sono in gioco valori fondamentali di questo tipo, non altro. Dobbia-mo avere il coraggio di lavorare e di esserci e di non lasciare nulla di intentato, lasciamo le “pantofole” e rimbocchiamoci le maniche, il bene deve vincere sul male, la speranza sulla disperazione. È una lotta dura, ma dobbiamo farcela per il bene del-le future generazioni. Non abbiamo bisogno di muri, ma di ponti (da no-tare che sono muri anche quelli sul-le merci…). Papa Francesco ci dice “Costruiamo fabbriche di pace”. Il si-lenzio diventa complice del male. La scelta di uomini buoni, competenti e capaci è la via maestra per saltarci fuori. Le divisioni sono un errore.

MICROMEGA di Giuliano Albarani

sostanziale. Come Frankenstein, più di Fran-

kenstein, Facebook e company sono creature artificiali, frutto dell’aggre-gazione posticcia di brandelli di vita condannati a non comporre mai una sintesi armonizzata e soddisfacen-te, ma, appunto, un mostro (la mia homepage di Twitter, adesso che la sto guardando, è effettivamente un mostro, nel quale convivono un appello umanitario per i profughi si-riani, il video in loop di un cane che rotola da uno scivolo e la notizia che sulla Milano-Laghi c’è nebbia a tratti). In analogia con la creatura di Mary Shelley, poi, i social han-no la (penosa) caratteristica, nella pratica concreta, di ribellarsi presto al proprio demiurgo, di diventare incontrollabili, ingestibili, con l’ag-gravante che più intervieni e provi a metterci delle pezze (come accade nel romanzo al dottore rispetto alle malefatte del mostro), più le cose si complicano e ingrandiscono: a una tua precisazione seguono per lo più nuove accuse, o comunque repliche, ogni volta che, candidamente, posti qualcosa ti trovi poi a gestire valan-ghe di reprimende e sarcasmi, e così via. Infine – ultimo ma non meno importante – quando hai eventual-mente deciso che il tuo artefatto va soppresso, che te ne vuoi liberare, perché così non è vita, accade, sia nel romanzo sia nella nostra vita social, che la “creatura” – là l’uomo artificiale, qui il nostro account o avatar – si riveli astuto e di scorza dura, sostanzialmente immortale, e hai un bel da inseguirne le tracce a tutte le latitudini per cercare di sopprimerlo (esperienza provata da personaggi pubblici che hanno

malauguratamente postato una frase di cui poi si sono vergognati, nel frattempo ripresa, amplificata, immortalata da decine, centinaia, di follower o amici).

Per me, nel mio piccolo, il social-Frankenstein per eccellenza sono le chat di WhatsApp. Esse nascono di solito, come il mostro dello sciagu-rato scienziato, con le più virtuose intenzioni (spazi di condivisione, recupero di vecchie amicizie, cana-li di servizio, eccetera). Nel giro di qualche giorno (spesso di qualche ora) si trasformano nel proprio esat-to contrario: da serve fedeli diven-tano arroganti e incubi persecutrici, che ti bombardano di messaggi in-congrui rispetto alle finalità iniziali, rubandoti spazi di libertà e sonno (è il caso soprattutto delle chat di scopo, nelle quali, per contrappas-so, massimo al quinto giro arriva qualcuno che ti carica il video del micetto alle prese con il gomitolo di lana). Non di rado le medesime chat di WhatsApp, come il mostro della storia, provocano situazioni di pesante imbarazzo (pare che i grup-pi parascolastici dei papà abbiamo un indotto di pornografia superiore a quello dei siti specializzati di tutto il mondo messi assieme). Quando, anche per i suddetti motivi, decidi di uscirne (ovvero di abbandonare il mostro al suo destino) realizzi che non è possibile: se ti defili, gli altri si arrabbiano, e quindi per il quieto vivere decidi di rimanere iscritto; se poi, per caso, trovi il coraggio di fare il gesto, sicuro che l’amministratore nel giro di pochi minuti ti ributta dentro, come per una condanna carceraria.

Ecco, dunque, secondo me, sve-lato il senso (un senso) riposto del Frankenstein di Mary Shelley. E non valga di consolazione il fatto che, alla fine del romanzo, il mostro si uccida. Perché questo accada ser-ve prima, nella storia ottocentesca, la morte del suo creatore. Since-ramente pensavo che togliersi da Twitter o Instagram fosse un pochi-no più semplice.

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RUBRICHE 21

PENSIERO LIBERO di Adamo Neri

Razzismoe xenofobia:dove abbiamosbagliato?

Page 22: tel. Sempre nomadi? - Voce · 2017. 2. 22. · Via Marconi, 260 - Soliera - tel. 059 8570299 CARPI – “Una specie di meraviglia, che è forse il vero segreto di Anna Molinari:

23 febbraio 2017Anno XXIV n. 7

Novi cerca un istruttore amministrativoL’Unione delle Terre d’Argine ha indetto un avviso di mobilità esterna per un posto di Istruttore Amministrativo, a tempo indeterminato, con orario a tempo pieno, presso il Servizio Affari Generali del Comune di Novi di Modena. Il termine per la presentazione delle domande scade alle ore 12.30 del 20 marzo. Info e modulistica sul sito dell’Unione.22 DOVE E QUANDO

Libreria Fenice

1 “Le nostre anime di notte” di Haruf K. NN Editore

2 “La grande via” di F.Berrino e L.Fontana Mondadori

3 “Il mestiere dello scrittore” di Haruki Murakami Einaudi

4 “Qualcosa” di Chiara Gamberale Longanesi

5 “Diario di una schiappa. Non ce la posso fare” di Jeff Kinney Il Castoro

6 “Nessuno come noi” di Luca Bianchini Mondadori

7 “Prima di cadere” di Noah Hawley Einaudi

8 “L’imbecillità è una cosa seria” di Maurizio Ferraris Il Mulino

9 “Un gentiluomo a Mosca” di Amor Towles Neri Pozza

10 “Guerre, debiti e democrazia” di Sergio Romano LaTerza

Libreria Mondadori

1 “Qualcosa” di Chiara Gamberale Longanesi

2 “La locanda dell’ultima solitudine” di Alessandro Barbaglia Mondadori

3 “Le cronache dell’accademia Shadowhunters” di Cassandra Clare Mondadori

4 “L’arte di essere fragili” di Alessandro D’Avenia Mondadori

5 “Ogni volta che mi baci muore un nazista” di Guido Catalano Rizzoli

6 “Una stanza piena di gente” di Daniel Keyes Nord

7 “Il passaggio” di Michael Connelly Piemme

8 “La donna dai capelli rossi” di Orhan Pamuk Einaudi

9 “Il cacciatore silenzioso” di Lars Kepler Longanesi

10 “Peccato mortale” di James Patterson Longanesi

I libri più letti della settimana a Carpi

G I O V E D Ì 23

SEPARARSI TRA LEGGI ED EMOZIONIL’affido condiviso: normative e comunicazione ai propri figliintervengono Francesca Minutolo, avvocato, Milena Natali, psicoterapeu-ta, Federica Vandelli, psicoterapeuta e Fabiana Zani, psicoterapeuta; ingresso libero, è richiesta conferma di adesione al 349 3157554giovedì 23 febbraio, dalle ore 18,30 alle 20CARPI – Centro di Psicologia e Logopedia (via Peruzzi, 26)

RISPARMIO E DINTORNICorso di educazione finanziariaintervengono Paolo Campedelli e Vin-cenzo Pennacchioli; a cura di Università Mario gasparini Casari; ingresso liberogiovedì 23 feabbraio, ore 15,30CARPI – Sala Bianca di Palazzo Corso

L’ARTE DEL TEATROdi Pascal Rambert; con Paolo Musio; una produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Triennale Teatro dell’Arte, Fondazione Teatro Metastasioda giovedì 23 a sabato 25 febbraio, ore 21MODENA – Drama teatro

V E N E R D Ì 24

ALL’OMBRA DEI CILIEGIIl gusto del Sakèdi Yasujiro Ozu - Giappone 1962, 133’ingresso liberovenerdì 24 febbario, ore 21CARPI – Auditorium Loria

CARMEN K (KIMERA)

ideazione e coreografia Monica Casadei; creato e interpretato da Compagnia Artemis Danzavenerdì 24 febbraio, ore 21CARPI – Teatro comunale

RASSEGNA VIVERE PER VIVEREAlaskadi Claudio Cupellini - Italia/Francia 2015, 125’; con Elio Germano e Astrid Berges-Frisbey; a cura di Pietro Mar-miroli per Università della Terza Età Gasparini Casarivenerdì 24 febbraio, ore 15,30CARPI – Sala Bianca di Palazzo Corso

UMBERTO MARIA GIARDINI

in concerto; l’artista presenta il nuovo album “FuturoProximo”; a seguire Pas-serotto djset; ingresso gratuito riservato ai soci Arcivenerdì 24 febbraio, ore 22CARPI – Circolo Arci Kalinka

APPENNINO DI NEVE E DI GHIACCIOVol. 2 - Alpinismo invernale dal M. Giovo al Corno alle Scalepresentazione del volume di e con Marco Barbieri, Nicola Roncaglia, Gian Paolo Santunione; ingresso libero; a cura del CAI - Club Alpino Italianovenerdì 24 febbraio, ore 21CARPI – Sede del CAI

M’ILLUMINO DI MENOGiornata del risparmio energetico sono tutti invitati a spegnere le luci, andare a lavoro in bicicletta, cucinare a basso impatto ambientale; a fine giorna-ta buffet a lume di candela e premiazio-ne dei disegni più bellivenerdì 24 febbraio, ore 18,30NOVI – Polo Artistico culturale

S A B AT O 25

ANDY SHAUF + TOBJAHconcerto live; ingresso 10 euro con tessera Arcisabato 25 febbraio, ore 22CARPI – Circolo Arci Matttoyo

LE VACCINAZIONI: DUBBI E RISPOSTEconvegno pubblico per fare chiarezza; intervengono Massimo Annicchiarico,

Alberto Bellelli, Simonetta Partesotti, Enrica Bellettin, Salvatore Ricca Rossel-lini e Gianpiero Lugli; a seguire discus-sione con il pubblico; a cura di Rotary e Rotaract Carpi in collaborazione con Ausl di Modena; ingresso liberosabato 25 febbraio, dalle ore 9 alle 13CARPI – Sala congressi

CARNEVALE DEI BAMBINIgiochi e animazioni; info presso i luoghi della festasabato 25 febbraio, ore 14,30CARPI – Oratorio cittadino Edendomenica 26 febbraio, dalle ore 15CARPI – Centro Sociale Loris GuerzoniCARPI – CarpilandiaCARPI – Centro Sociale GraziosiCARPI – Centro Ricreativo “Filos”

GIOCANDO CON LE NOTE1ª Rassegna Cori di Voci Bianchecori partecipanti: Coro Pueri Cantores di Carpi, diretto da Tiziana Santini e Carmen Tamborrino della Corale Regina Nivis; Coro Girasole di Modena, diretto da Claudia Rondelli; Coro Puccini Junior di Sassuolo, diretto da Veronica Zampie-ri della Corale Puccini; Coro Fantasie di Note di Carpi, Diretto da Stefania Mala-vasi e Marianna Sammartino; partecipe-rà anche Mago Dado; ingresso liberoinfo e adesioni 339 1851249sabato 25 febbraio, ore 15,30CARPI – Centro Sociale Loris Guerzoni

FESTA DI CARNEVALE sfilata di carri allegorici in piazza con la banda in testa; a seguire gonfiabili, animazioni, zucchero filato, merenda; in caso di maltempo la festa si svolgerà al PalaPaninisabato 25 febbraio, ore 14ROVERETO – Piazza Papa Giovanni XXIII

DIAMOCI UNA MANO Dal bisogno economico all’autonomiaconvegno accreditato OAS per la forma-zione continua degli assistenti sociali; intervengono Alberto Bellelli, Giuseppe Schena, Arianna Agnoletto, Emanuela Maria Carta, Marco Ranuzzini, Nicola Marino, Elena Po, Enrico Campedelli, Edoardo Patriarca; coordina i lavori

Nelson Bova; ingresso libero; a cura di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Casa del Volontariato sabato 25 febbraio, dalle ore 9 CARPI – Auditorium San Rocco

BIBLIO NIGHT&DAYSaturday in english - Read in room!letture in lingua inglese per bambini dai 5 agli 8 anni; prenotazione obbligatoria al [email protected]; 059 5678220sabato 25 febbraio, ore 10,30NOVI – Biblioteca Lugli

LA PRINCIPESSA SISSInuova produzione in esclusiva naziona-le; musical di Corrado Abbati; musiche di Alessandro Nidi; con Cristina Calisi e Giuseppe Matteo Borghi: l’ambientazio-ne, lo sfarzo, gli amori e gli intrighi della vicenda diventano motore ideale per un moderno musical dove grandi quadri d’insieme balli di corte si svolgono come in una pellicola ricca di musica, danza e buonumore; info e prenotazioni 0522 637813sabato 25 febbraio, ore 21CORREGGIO – Teatro Asioli

BEN HUR di Gianni Clementi; con Paolo Triestino, Nicola Pistoia, Elisabetta De Vito; regia di Nicola Pistoia: i temi scottanti dell’im-migrazione e del razzismo vengono af-frontati in un modo nuovo e con sagace ironia e disarmante semplicità, tanto da far scaturire nel pubblico momenti di profonda riflessione, ma anche di divertimentosabato 25 febbraio, ore 21RIO SALICETO – Teatro comunale

LA CENA CHE FA BENE AL CUOREcena vegetariana, mediterranea aperta a tutti coloro che vogliono intraprendere accorgimenti per un sano stile di vita; costo della serata 20 euro; è richiesta conferma di adesione al 327 2036045;a cura di Gruppo Parkinson, Gafa, Associazione italiana Scelorosi multipla e Amici del Cuoresabato 25 febbraio, ore 20CARPI – Parrocchia di Quartirolo

LO ZAINO DELL’ARTISTAFantastiche creature - Della pianura padana e dintornipresentazione del libro a cura di Luciano Pantaleoni; a seguire K.Butler&The Judas, cover band di Bob Dylansabato 25 febbraio, dalle ore 21,30FOSDONDO – Sala “Il Girasole”

D O M E N I C A 26

SUNDAY IN BIBLIODomenica insiemeletture per bambini dai 5 agli 8 anni; gio-chi a cura della Compagnia del Foresto; a seguire merenda per tutti; ingresso libero; info e iscrizioni 059 [email protected]; domenica 26 febbraio, ore 15,30NOVI – Biblioteca Lugli

CHIARA GAMBERALE

presenta il suo ultimo libro “Qualcosa” (ed.Longanesi); ingresso libero fino ad esaurimento postidomenica 26 febbraio, ore 17MODENA – Forum Monzani

CARNEVALE AL BORGOGIOIOSOfesta per tutti i bimbi, con premi ai co-stumi più belli e divertenti, truccabimbi, sculture di palloncini e zucchero filato;ingresso liberodomenica 26 febbraio, ore 16CARPI – Centro commerciale Il Borgo-gioioso

PARLAMI D’AMOREspettacolo teatrale di e con Sara Gozzi e Gabriele Zambelli; ingresso 6 euro con tessera AppenAppena; è necessaria la

prenotazione: 338 2923478; [email protected] 26 febbraio, ore 21CARPI – Associazione AppenAppena

CONCERTI APERITIVOI Solisti Filarmonici Italiani

con Giovanni Sollima, violoncello; repertorio da Bach, Vivaldi e Sollimainfo e prenotazioni 059 649263domenica 26 febbraio, ore 17CARPI – Teatro comunale

LU N E D Ì 27

L’IMMIGRAZIONE SPIEGATA AI RAGAZZI performance teatrale e musicale; a cura di Gabriele Teasauri e Domenico Ammendola; con la partecipazione dei ragazzi delle scuole secondarie di primo grado di Fabbricolunedì 27 febbraio, ore 21FABBRICO – Teatro Pedrazzoli

M A R T E D Ì 28

ROCK STORIESla cultura musicale legata ai movimenti giovanili, dai Beatles a Jimi Hendrix, dai Cure ai Radiohead; conversazione con Vanni Neri e Stefano Solignani; a cura dell’associazione Aquilonemartedì 28 febbraio, ore 21ROVERETO – Sala civica De Andrè

BARCELONA GIPSY BALKAN ORCHESTRA una band di forte estrazione internazio-nale che ha attirato grande attenzione a Barcellona e in molti altri paesi europei grazie alle sue performance travolgen-ti; il gruppo miscela le varie influenze artistiche dei suoi componenti; ingresso riservato ai soci Arci; info 059 [email protected]ì 28 febbraio, ore 21SOLIERA – Cinema Teatro Italia

M E R C O L E D Ì 1

PRESENTAZIONE DEL CATALOGO “IL MUSEO MONUMENTO AL DE-PORTATO POLITICO E RAZZIALE DI CARPI”catalogo curato da Marzia Luppi e Patri-zia Tamassia; saluti Pierluigi Castagnet-ti, Presidente Fondazione Fossoli; Alber-

to Bellelli, Sindaco di Carpi; interventi Angelo Varni, Presidente ibc E-R; Anna Steiner, CdA Fondazione Fossoli; Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna e Dario Franceschini, Ministro dei Beni Culturali; ingresso libero

mercoledì 1 marzo, ore 16,30CARPI – Museo al Deportato di Palazzo dei Pio

IL PORTALE DELLE FRAZIONIpresentazione del numero zero di un nuovo strumento web voluto dall’Ammi-nistrazione comunale per valorizzare le frazioni comunali mercoledì 1 marzo, ore 20,30CORTILE – Circolo Arci U. Barbaro

Chiara Gamberaletra i più letti

Page 23: tel. Sempre nomadi? - Voce · 2017. 2. 22. · Via Marconi, 260 - Soliera - tel. 059 8570299 CARPI – “Una specie di meraviglia, che è forse il vero segreto di Anna Molinari:

23 febbraio 2017Anno XXIV n. 7

Abbonamenti bus: agevolazioni per le famiglie in difficoltàIl Comune di Carpi comunica che è attiva anche quest’anno l’agevolazione per l’acquisto dell’abbonamento annuale all’autobus urbano o extraurbano. Le famiglie con più di 4 figli e con un valore Isee non superiore a 18 mila euro potranno acquistare i titoli al costo di 60 e 95 euro. Info presso l’edicola della Stazione autocorriere. FILM E SPETTACOLI 23

LIBRI - Con “Breviario D’ORAZIoni e aD’ORAZIoni” che sarà presentato il 5 marzo

E’ vento dell’ano: D’Orazie la nuova sfida di parole

CARPI – Si comincia con un’autogratificazione avvolta di aure imbarazzanti: “l’opera è stata proclamata è vento dell’ano 2017”, con una molto esplicita reinterpretazione del David di Michelangelo coerente con le aspettative scatologiche per l’anno in corso e che ripro-duce, nella grafica, i calembour e i giochi di parole dell’interno. L’opera in questione – “Breviario D’ORAZIoni&aD’ORAZIoni”, Car-pi 2017, 87 pagine – è la quarta della serie di “impazzimenti verbali” (per noi, perché lui invece ci si diverte moltissimo) dei quali Pie-tro D’Orazi ha preso a deliziarci da qualche anno, prima con il “Compendio sulle scorcia-toie” del 2010, e poi, via via, con il “Lapida-rio: gioGhi di parole”, del 2012 ed “èPISTO-LARIO: licenze un po’etiche”, del 2015.

La presentazione di questi che verrebbe da definire “motti per-petui” ispirati da iniezioni (o sup-poste, dipende) di foto, è fissata per domenica 5 marzo. L’invito, “Venite adunrebus” dalle precise assonanze liturgiche, è per le 18, inevitabilmente presso Bucone-ro, Libero spazio gravitazionale in via Matteotti 12. Lì, ad attendere il pubblico che, stando al preceden-te in palazzo Foresti di due anni fa, accorrerà numeroso, ci sarà il fine dicitore Nicola Allegretti che, in-sieme a Claudia Bulgarelli, Gui-do Barbieri e Stefano Discosti e con le immagini proiettate sullo sfondo, darà lettura dei costrutti lessicali dai doppi, tripli, quadru-pli sensi e relativi rinvii visivi. A ognuno dei quali, è facile preve-derlo, seguirà il consueto momen-to di silenzio (durata media fra i 15 e i 25 secondi) necessario a dipanare la complessità, prima che possa partire l’applauso liberatorio di chi avrà capito e di chi fingerà di aver capito, perché mica si può restare lì in eterno, con un punto interrogativo stampato sulla faccia mentre gli altri sorridono divertiti e sono già pronti per il costrutto successivo. Perché, va

detto, se a un “DisArmando, DIAZ” sotto il Bollettino della Vittoria che annuncia la fine della guerra ci arri-vano tutti anche senza consultare le note a fondo libro, ben altro sforzo è richiesto per decifrare altri attorci-gliamenti fototestuali che qui non vogliamo anticipare e tanto meno sciogliere.

Per capire come gli rampollino certi spunti la cosa migliore è chiederlo a lui, Pietro D’Orazi, 58 anni il 7 marzo, che di professione fa il veterinario, ha una moglie, due figlie e un meraviglioso Golden Retriever: «L’ispi-razione – spiega – mi viene sempre dall’attualità, da un fatto di costume o dalla cronaca, anche politica, che mi colpiscono, facendomi divertire o arrabbiare. L’imma-gine del David, nata da una combinazione grafica, è un classico non-sense circolare, come molti dei giochi di parole combinati alle foto». Per saperne di più, occorre attingere alla Prefazione affidata alla moglie, signora Morena: «Gli vengono così – scrive – non si affanna a cercare il come esprimere quella particolare situazione che lo ha incuriosito, lo ha divertito. Mi legge il prodotto, non sempre capisco, sempre mi stupisco: “Come ha fatto a veicolare quel contenuto in quel modo?”». E se lo dice

lei, ognuno potrà un po’ consolarsi di quei 15/25 secondi di impasse interpretativa.

C’è la novità, in questa edi-zione, di due brevi parentesi au-tobiografiche (“I militi anni ‘60”, con parata di stelle dei coperchini di bitter San Pellegrino, dedica-ta ai giochi di gioventù e “Agente DIVO facente” dove protagonista è il padre poliziotto) nelle quali la vena narrativa si dispiega oltre la sintesi fulminea dei calembour, ma in cui la tentazione del gioco di parole riaffiora a ricordare le vera vocazione dell’autore.

Non poteva infine non ap-parire anche un po’ di facebook, nell’opuscolo, a fornirgli idee e ispirazione. Quello stesso face-book con il quale, confessa, «…qualche volta mi piace interlo-quire, intervenendo nelle sequele

di discussioni che si accendono qua e là. Mi diverto a mettercì un garbuglio di parole e di doppi sensi. Dopo di che – ammette un po’ sconsolato – mi accorgo che la gente resta spiazzata e non replica più».

E questa è davvero un’opera santa.florio mAGnAnini

BREV IAR IO

D ’ORAZ Ion i &

aD ’ORAZ Ion i d i P i e t ro D ’O raz i

V e n i t e a d u n r e b u s

Proclamato

“ è vento dell’ano 2017 “

C o n l a p a r t e c i p a z i o n e d i :

CLAUDIA BULGARELL I , GU IDO BARB IER I , STEFANO D ISCOST I

D o m e n i c a 5 m a r z o h . 1 8 : 0 0

p r e s s o B U C O N E R O L i b e r o S p a z i o G r a v i t a z i o n a l e

v i a G . M a t t e o t t i 1 2C a r p i

N i c o l a A l l e g r e t t if i n e d i c i t o r e

D’ORAZIoni&aD’ORAZIoni - p.d’o. 17

Foto 871.

28 D’ORAZIoni&aD’ORAZIoni - p.d’o.

Foto 101.

Non sostare senza di te.

Pietro D’OraziSotto, e, a lato, alcuni dei suoi giochi di parole. In basso, la copertina del libro

GUIDA AI FILM

BALLERINARegia: Eric Summer, Éric WarinAnimazioneferiali ore 20,30; sabato 25 ore 18,30 - 22,30;festivi ore 16,30 - 18,30CARPI - Space City Cinema

Félicie sogna di diventare balle-rina, Victor si immagina grande inventore. Entrambi orfani fuggono a Parigi, nel pieno della Belle Epoque. Dovranno supe-rare molte prove per riuscire a realizzare i loro sogni. Ma nella danza come nella vita per

riuscire serve il cuore.

LEGO BATMANRegia: Chris McKayAnimazionesabato 25 ore 18,30; domenica 26 ore 16,30CARPI - Space City Cinema

Gotham City. Il commissario di polizia Jim Gordon lascia l’incarico alla figlia Barbara, che ha intenzione di slegarsi dalla dipendenza da Batman. Per dimostrare a tutti di essere insostituibile, l’eroe imprigiona

Joker nella Zona Fantasma. Peccato che il piano di Joker prevedesse proprio tutto questo.

MAMMA O PAPA’?Regia: Riccardo MilaniCast: Paola Cortellesi, Antonio Albaneseferiali ore 20,30 - 22,30; festivi ore 18,30 - 20,30 - 22,30CARPI - Space City Cinema

Valeria e Nicola sono pronti a divorziare. Entrambi però ricevono un’offerta di lavoro all’estero, lui in Mali, lei in Svezia. Ecco quindi che una trattativa civile si trasforma in una lotta all’ultimo sangue non già per ottenere la custodia dei figli, bensì per rifilarla all’altro, e

partire verso l’estero in tutta libertà.

T2 - TRAINSPOTTINGRegia: Danny BoyleCast: Ewan McGregor, Ewen Bremnerferiali ore 20,15 - 22,30; festivi ore 18 - 20,15 - 22,30CARPI - Space City Cinema

A 20 esatti dalla sua rocambolesca fuga, Mark Renton si ripresenta a Edinburgo e al cospetto dei vecchi amici. Dopo averli traditi, si è rifatto una vita, da uomo rispettabile. Ma quella vita si è già sgretolata, mentre l’amicizia dei compagni di siringa dimostra, nonostante tutto,

di essere indissolubile.

RESIDENT EVIL: THE FINAL CHAPTERRegia: Paul W.S. AndersonCast: Milla Jovovich, Ali Larterfestivi e festivi ore 22,30CARPI - Space City Cinema

Alice è stata tradita ed è rimasta sola a proteggere i pochi umani che ancora popolano il pianeta. La fine appare ormai vicina, ma la Regina Rossa, l’avverte dell’esistenza di un antidoto, in grado di rimettere in sesto ogni cosa. Alice parte quindi alla volta

di Racoon City, il ventre dell’Alveare, per la sua ultima e definitiva missione.

MANCHESTER BY THE SEARegia: Kenneth LonerganCast: Casey Affleck, Michelle Williamsferiali ore 21,15; domenica 26 ore 16 - 18,45 - 21,30CARPI - Cinema Corso

Lee Chandler conduce una vita solitaria in un seminterrato di Boston, tormentato dal suo tragico passato. Quando suo fratello Joe muore, è costretto a tornare nella cittadina d’origine, per occuparsi del nipote Patrick. Mentre cerca di mettere in ordine le cose, rientra

in contatto con l’ex moglie Randy: allontanare il ricordo della tragedia diventa sempre più difficile.

LA LA LANDRegia: Damien ChazelleCast: Ryan Gosling, Emma Stoneferiali ore 21; sabato 25 ore 20,10 - 22,30; domenica 26 ore 15,30 - 17,50 - 20,10 - 22,30; martedì riposoCARPI - Cinema Eden

Los Angeles. Mia sogna di diven-tare attrice, mentre Sebastian è un aspirante musicista jazz. Tra i due nasce un rapporto cementato dalla comune volontà di realizzare i propri sogni e quindi dal sostegno reciproco. Il successo arriverà ma, insieme ad esso, gli ostacoli che si

porranno sul percorso della loro relazione.

E’ SOLO LA FINE DEL MONDORegia: Fabio Guaglione, Fabio ResinaroCast: Armie Hammer, Annabelle Wallismartedì 28 febbraio e giovedì 2 marzo ore 21,15CORREGGIO - Cinepiù

Louis, giovane scrittore che da tempo ha lasciato la sua casa di origine per vivere a pieno la propria vita, torna a trovare la sua famiglia con una brutta notizia. Ad accoglierlo il grande amore di sua madre e dei suoi fratelli, ma anche le dinamiche nevrotiche che lo

avevano allontanato dodici anni prima.

LA MARCIA DEI PINGUINI 2Regia: Luc JacquetDocumentariosabato 25 ore 18,30, domenica 26 ore 16,30 - 20,30 CARPI - Space City Cinema

12 anni dopo il successo mon-diale di “La marcia dei pinguini”, Luc Jacquet torna a raccontare i simpatici abitanti dell’Antartide. Questa volta il protagonista sarà un cucciolo alle prese con il suo ingresso nel mondo.

IL MEDICO DI CAMPAGNA Regia: Thomas LiltiCast: François Cluzet, Marianne Denicourtdomenica 26 ore 20,30; lunedì 27 ore 21 SAN MARINO - Cinema Ariston

Tutti gli abitanti di un paesino di campagna fanno affidamento su Jean-Pierre, il medico del paese. Malato a sua volta, Jean-Pierre assiste all’arrivo di Nathalie, che ha lasciato l’ospedale dove lavo-rava per affiancarlo. Riuscirà ad adattarsi a questa nuova vita e a

sostituire colui che si ritiene... Insostituibile?

SILENCERegia: Martin ScorseseCast: Andrew Garfield, Adam Driver, Liam Neesondomenica 26 e lunedì 27 ore 21,15 SOLIERA - Cinema Teatro Italia

1633. Due giovani gesuiti decido-no di partire per l’Estremo Oriente per diffondere il Cristianesimo e cercare il loro padre spirituale, che sembra aver abbondonato la sua fede. In Giappone però i cristiani sono ferocemente perseguitati e sottoposti alle più crudeli torture.

Riusciranno nell’impresa?

MASHA E ORSO- NUOVI AMICIRegia: Oleg KuzovkovAnimazionedomenica 26 ore 17SOLIERA - Cinema Teatro Italia

Sei nuovi episodi di Masha e Orso: questa volta Masha affronterà una lezione di guida, si divertirà con una storia di fantasmi e darà vita ai suoi sogni ad occhi aperti. Ma molte altre divertenti marachelle della piccola sconvolgeranno la vita

del grande orso.

Tutti i film in programmazione nelle Terre d’Argine e a Correggio

La precisione dei programmi è legata alla tempestività delle comunicazioni dei gestori

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24 SPORT

Domenica 26 febbraio argini, golene e campagne si apprestano a riabbrac-ciare le ruote chiodate del-le mountain-bike. E' infatti il giorno della Fosbike, la tradizionale corsa per bici fuoristrada organizzata da ventisei anni dai Saltafossi della Polisportiva Sanma-rinese, un gruppo di amici accomunati dall'amore per il pedale e lo sterrato. Una combinazione che la Fosbike incarna alla perfezione, con un percorso quasi tutto lon-tano dall'asfalto e dal traffico delle strade. Gli ingredienti sono quelli di sempre: tanto sterrato, argini, golene, sali-scendi, passaggi più o meno tecnici, boschetti e, ovvia-mente, i fossi. Quelli da cui mutuano il nome i Saltafossi e la loro Fosbike.

Fosbike, in campagna a pedaliDue i percorsi nelle campagne tra San Marino, Cortile e San Martino Secchia: il lungo di 45 chilometri e il corto di 30Anche quest'anno la corsa è la seconda tappa della River Marathon Cup aperta a Campagnola e che si chiuderà a Carpenedolo

CICLISMO - Domenica 26 febbraio torna la classica della mountain bike organizzata dai Saltafossi della Sanmarinese

uella che va in scena do-menica 26 è la ventiseie-sima, a conferma di una

tradizione che pochissime corse del panorama della mountain-bike possono vantare. Una storia che negli anni ha portato la Fosbike ad assurgere a vera classica del cir-cuito, tanto da farla entrare ormai da parecchie edizioni nella River Marathon Cup, un trittico di gare completato dalle tappe dello Scu-lazzo Team di Campagnola Emilia e della Mg K Vis Enerhy Marathon di Carpenedolo. Una River Marathon Cup rimasta orfana di due delle cin-

que tappe degli ultimi anni e che, dopo il vernissage di domenica 19 a Campagnola, avrà nella Fosbike una tappa fondamentale verso l'epilogo

bresciano del 5 marzo.Confermata la formula collau-

data, la Fosbike 2017 ha nel trac-ciato la principale novità: dai 55

chilometri di un anno fa, si passa ai 45 di quest'anno, con il "corto" di 30 chilometri aperto così come il lungo anche ai cicloamatori non agonisti

e ai pedalatori con bici elettriche. «Speriamo – scherza ma nem-

meno troppo Stefano Merzi, uno degli organizzatori storici del grup-

Ingredienti sono il tanto sterrato, argini, golene, boschi

e gli immancabili fossi

Q

Le campagne che domenica 29 lasceranno spazio alla Fosbike di mountain bike, sono state il grande teatro del primo, memorabile, TdL. Il Trail della Lama-"sui sentieri del piccolo Olmo" è stato un autenti-co successo, con 140 trailer giunti a Carpi dalle province limitrofe, col gruppo Mud&Snow di Marano quale più numeroso. In un sabato 18 dal clima primaverile, i podisti hanno indossato la propria torcia frontale e, dalle 17,30, si sono tuffati nel buio della campagna carpigiana in cui si sono dipanati i due percor-si di 12 e 24 chilometri. Entrambi non competitivi, hanno visto i trai-ler correre in realtà col coltello tra i denti guidati da quel mostro sacro del trail che risponde al nome di Marco Olmo, affiancato dall'altra top runner Cinzia Bertasa. Proprio Olmo, è stato protagonista nella stessa mattinata di un convegno sull'alimentazione nello sport a cui hanno partecipato anche i medici Fabrizio Artioli e Stefano Cappel-li e che ha visto anche il contributo dell'ultrapodista carpigiano Anto-nino Caponnetto. Al termine della mattinata all'Auditorium Loria, gli organizzatori del TdL hanno con-segnato all'Amo carpigiana un maxi assegno di mille e cinquecento euro, corrispondenti all'intero ricavato della corsa. Nella quale non sono mancate le soddisfazioni per i colori

carpigiani: se in campo maschile, il percorso lungo ha visto un podio tutto Mud&Snow (Giulio Macchia il più veloce) con il novese Marco Angeli ottimo quinto, tra le donne si registrano – alle spalle della vincitri-ce Cinzia Bertasa – il secondo posto di Atonella Bignardi e il terzo di

Simona Muzzioli della Patria. Nel percorso di 12 chilometri, vittoria di Mirco Castellani in campo maschi-le davanti al portacolori della Patria Carlo Gabbi, mentre tra le donne ha trionfato Chiara Corradini con la carpigiana Lorena Incerti terza.

e.r.

Un gruppo prima del via con Marco Olmo

Un suggestivo passaggio notturno

La consegna del ricavato all'Amo

TdL, mille e 500 euroa favore dell'Amo

PODISMO - Il successo del primo "Trail della Lama"

Via Ferrari, 20

Campogalliano (MO)

Telefono 059-52.53.43

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SPORT 25 Pallamano: Terraquilia chiude con la quindicesima di filaSi chiude con la vittoria di fila numero 15 la regular season della Terraquilia Carpi, che in un match senza valore (primo posto già certo) doma 31-27 an-che Bologna con 13 reti del solito Tom Bosnjak. Sabato 25 ultima giornata: i biancorossi riposano, ma si decide la seconda piazza fra Romagna (+1) e Città Sant’Angelo.

po Saltafossi – che la vera novità di questa edizione sia il meteo, vista la tanta acqua che bagnò l'edizione dell'anno scorso. Le previsioni sem-

STORIE DI EX

C’è anche lo zampino di Ledian Memushaj nella prima vittoria sul campo del Pescara (5-0 al Genoa). Corre e cuce per 90 minuti, serve due assist d’oro e poi partecipa alla festa per il ritorno di Zeman sulla panchina abruzzese e sul palcoscenico della A. Nella serie cadetta, è un Avellino a forte tinte biancorosse quello che espugna Cittadella (1-3): ne fa due Matteo Ardemagni, arrotonda Umberto Eusepi. In Serie D sfumano le speranze del Savona, che sperava di raccogliere dai due impegni casalinghi, recupero e giornata regolare, i sei punti necessari a riaprire la contesa con la capolista Gavorrano. Ne arrivano solo due per la squadra del presidente Cristiano Cavaliere, titolare di Cava International, già sponsor del Carpi che salì dalla B alla A. Tra i liguri anche Roberto Canepa, ds e deus ex machina di una rosa che comprende anche Kalvin Lumbombo, che il Carpi ha preso dal Montemurlo e girato in prestito. Nel Girone B, il Monza produce l’al-lungo definito sulla Pergolettese anche grazie ad un ottimo Marco Perini, ormai riciclato centrale difensivo. Matteo Trini, invece, non deve neppure scendere in campo per trovare i tre punti: il Lanusei vince a tavolino 3-0 a Foligno, escluso dal campionato per rinuncia. Dopo Chieti e Due Torri, è la terza società che salta sul quarto gradino del calcio nazionale.

Lumbombo fa felici Canepa e CavaliereE ORA... ENTELLA E PISA

Due trasferte consecutive per confermare i progressi visti con il Brescia: nel giro di quattro giorni, il Carpi affronterà Entella (sabato 25 febbraio, ore 15) e Pisa (martedì 28 febbraio, ore 20,30) a domicilio. Si partirà dalla Liguria, contro una squadra alla disperata ricerca di solidità difensiva: troppi i gol subiti dai ragazzi di Roberto Breda (32, solo in quattro han fatto peggio), che al Curi di Perugia sono riusciti a terminare con la porta inviolata dopo 12 lunghissime partite. Una statistica che vanifica le ottime per-formance dell’attacco, il terzo della

categoria trascinato dai 13 gol di Francesco Caputo (’87) e dagli assi-st del trequartista Luca Tremolada (’91). Il mercato di gennaio ha por-tato un piccolo cambiamento anche nel reparto, con l’innesto di Andrea Catellani (’88) dal Carpi e la parten-za di Gaetano Masucci (’84) verso Chiavari. Dalla Liguria alla Toscana, dove il Carpi affronterà il Pisa nel turno infrasettimanale. All’ombra della Torre pendente, il Natale ha portato un nuovo Presidente e po-sto fine alla telenovela che ha tenu-to a lungo col fiato sospeso i tifosi nerazzurri. Piemontese di origine, ma parmigiano di adozione, Giu-seppe Corrado ha fatto fortuna con l’alimentare e con il cinema grazie al marchio Medusa. Per il Pisa ha tan-

te idee per la testa: la riqualificazio-ne dello stadio, il Museo del calcio e una società che possa trovare sere-nità nel breve periodo. Per centrare quest’ultimo obiettivo, alla corte di mister Gennaro Gattuso sono arri-vati dal mercato pezzi importanti, come Rey Manaj (’97, Pescara) e il citato Masucci (’84, Entella) per l’at-tacco, Federico Angiulli (’92, Reggia-na) per il centrocampo e Lic Landre (’92, Lens) per la difesa. Per ora la classifica è sempre allarmante, ma uscire dalla zona retrocessione ora non è una chimera, come dimostra il pareggio imposto al Frosinone. Ben tre gli ex in rosa: Massimiliano Gatto (’95), Edgar Cani (’89) e An-drea Lazzari (’84). Eusepi è stato invece ceduto all’Avellino.

Doppia trasferta in tre giornia Chiavari e sotto la torre

brano aiutarci...». Se il clima sarà clemente, la zona prospiciente la Polisportiva Sanmarinese ospite-rà la Baby Fosbike per i più picco-

li. Obiettivo, dopo le 370 dell'anno scorso, sono le 400 iscrizioni, aperte anche domenica prima del via.

enriCo ronChetti

Sono tre punti di serenità quelli conquistati dal Carpi contro il Brescia (2-1 con reti di Kevin Lasagna e Giacomo Beretta). Novanta minuti di spunti positivi, seppur da tarare sul peso di un avversario mediocre, spaesato e inconcludente. Ma di questo periodo anche un raggio di sole fa primavera, così ci si accontenta dei segnali positivi arrivati da alcuni nuovi arrivati, Beretta in primis, e dalla ritrovata condizione di qualche “vecchio”, come Raffaele Bianco, sin qui protagonista di una stagione sottotono. A partire dal 25 febbraio e fino al sabato successivo, il Carpi è atteso da tre incroci che potranno dire molto del suo futuro. In particolare, saranno Entella e Spezia a chiarire se ci sia o meno posto nel lotto delle squadre che lottano per i play-off. Un obiettivo minimo ad inizio stagione, diventato l’unico possibile a patto che i prossimi impegni non restituiscano la paura. Perché una volta in purgatorio, cioè nel gruppone di dieci squadre che naviga in un range di otto punti a centro classifica, scivolare è un attimo. Allora meglio concentrarsi sul raggio di sole: una condizione atletica in crescita e un modulo tattico, il 4-4-2, su cui mister Fabrizio Castori pare voler insistere, confortato dall’abbondanza di interpreti in attacco. Con queste certezze, il Carpi spera di imboccare il rettilineo dal quale è lecito aspettarsi una accelerazione.

POKER DI ASSI AL COMANDOBellissima la lotta per la promozione diretta, nella quale sono coin-

volte Frosinone, Benevento, Spal e Verona, con gli scaligeri del carpigiano Maurizio Setti fuori dai primi due posti dopo 21 giornate consecutive di permanenza. Due neopromosse e due retrocesse dalla A. L’unica variabile su cui scommettere con un minimo di senno è sul fatto che tutto si deciderà all’ultima curva. Nulla di scontato neppure nei bassifondi, dove la progres-sione del Trapani rischia di sparigliare le carte, anche perché Brescia, Pro Vercelli e Ternana appaiono in caduta libera. La sfida con le Rondinelle, e le tantissime occasioni sprecate di corollario, ha quantomeno rassicurato sul fatto che la distanza qualitativa tra il Carpi e chi lotta per non retrocedere è tornata visibile agli occhi. Non si poteva dire lo stesso dopo il pareggio interno con il Vicenza.

fAbio GArAGnAni

CALCIO - Le trasferte di Chiavari e Pisa e poi lo Spezia

Il Carpi ritrova se stessoe va verso tre sfideche tracceranno la via

Sotto e a destra, alcuni passaggi spettacolari delle scorse edizioni

della Fosbike. In basso a destra, la piantina

del percorso

Il migliore del Carpi premio “Bruno Cucconi”

(tra parentesi le partite giocate)

Formazione Voce Tifosi Gaz.Carpi Carlino Gaz.Sport Stadio TuttosportBelec 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5Struna 6,5 6 6 6 6 6,5 6Romagnoli 7 6,5 6,5 7 7 6 6,5Gagliolo 7 6,5 7 7 7 6 6,5Poli 6,5 6 6 6 6 6 6Jelenic 6,5 6 5,5 6 6 5,5 6Bianco 7 7 6,5 7 7 6,5 6,5Lollo 7 7 7 7,5 7,5 6,5 7Fedato 6,5 6,5 6 6,5 6,5 6,5 6Beretta 7,5 7,5 7 7,5 7,5 7,5 7Lasagna 6,5 6,5 6,5 6,5 6,5 7 6,5Letizia 6 6 6 6 5,5 6 6Mbaye 6 6 6 6 6 5,5 6Di Gaudio s.v. s.v. s.v. s.v. 6 s.v. s.v.

26^ giornata: Carpi-Brescia 2-1(prossimi turni: V.Entella-Carpi sabato 25/2 ore 15, Pisa-Carpi martedì 28/2 ore 20,30)

Di Gaudio 6,35 (19)Romagnoli 6,13 (22)Colombi 6,09 (16)Mbaye 6,09 (14)Lollo 6,09 (22)Gagliolo 6,04 (18)Lasagna 6,02 (26)

Frosinone 48Benevento 46Hellas verona 46spal 45Cittadella 39perugia 39spezia 38Bari 37Carpi 36v.entella 35novara 34

asColi 34salernitana 32avellino 32Cesena 29BresCia 28viCenza 28pisa 28latina 26pro verCelli 25ternana 23trapani 22

Classifica Serie B

Classifica generale

L'esultanza di Lasagna e Fedato:

per KL15, quello al Brescia è il decimo gol in campionato

(carpifc.com)

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26 SPORT

Cortilese a Rivara, che botteUn gol involontario dei sanfeliciani su una palla scodellata ha provocato una caccia all'uomo terminata all'ospedale A Correggio salta mister Bagatti e torna in panchina Eugenio Benuzzi, la Solierese perde ancora e scivola al terzo posto

CALCIO - Panoramica sui campionati dilettanti delle Terre d'Argine dalla Serie D alla Terza categoria

Pallanuoto: Cabassi sconfitta a BolognaLa Cabassi non riesce nell'impresa di uscire con un risultato positivo dalla vasca della Rari Nantes Bologna, che si è imposta 14-4. Per i ragazzi di coach Restivo sono andati in gol Matteo Sacchetti con un tripletta e Riccardo An-dreoli. Sabato 25 biancorossi in trasferta nella vasca della Libertas Vicenza, che con 4 punti li precede di una lunghezza.

SERIE DLa Correggese perde lo scontro

diretto contro l’Imolese (2-1, Nico-las Bovi) e probabilmente abban-dona definitivamente le speranze di vincere il girone. Una sconfitta che fa sprofondare la squadra al quinto posto, a 7 punti proprio dalla ca-polista Imolese e dietro Lentigio-ne, Delta Rovigo e Ravenna e che è costata la panchina a Massimo Bagatti, esonerato dopo gli ultimi risultati infelici. Al suo posto torna sulla panchina reggiana Eugenio Benuzzi, che farà il proprio esor-dio domenica 26 nella la trasferta contro l’Adriese.

PROMOZIONESettimana dai due volti per la

Solierese, impegnata prima nel recupero con il Castelnuovo, poi con il Formigine. Se nel recupero è arrivata la gioia per il successo (0-1) sul Castelnuovo, con il solito Andrea Belluzzi, non si può dire lo stesso per la sul campo del Formi-gine, dove si è materializzata una sconfitta bruciante (la seconda nel-le ultime tre partite) con l’1-0 che ha fatto sprofondare la truppa di Cesare Maestroni al terzo posto, alle spalle della capolista Rosselli e della Scandianese. Domenica 26 allo Stefanini arriva il Monteom-braro.

PRIMA CATEGORIAEpilogo amaro per la Virtus Ci-

beno nella sfida contro il Manzoli-no. Dopo un primo tempo ricco di

colpi di scena, con il botta e rispo-sta guidato da Gennaro Taurino ed Emanuele Barletta, è arrivata al 93’ la beffa del 3-2 finale, con un rigore che ha confermato i virtussi-ni al quint’ultimo posto, a quattro punti di distanza dalla zona sal-vezza. Una situazione di classifica non confortante e che dovrà tenere conto dello scontro salvezza di do-menica 26 con il Cadelbosco.

SECONDA CATEGORIANel Girone G, botte da orbi tra

Rivara e Cortilese con la gara so-spesa a metà del secondo tempo sul risultato di 1-1 (Marco Aldro-vandi per i carpigiani). Tutto nasce da una palla a due, con un gioca-tore del Rivara che nel restituire il pallone, segna involontariamente con un pallonetto. Nonostante l’arbitro abbia deciso di non con-validare su richiesta del Rivara, il cortilese Vincenzo Bovio ha dato vita ad una caccia all’uomo, inne-sco di una violenta rissa. Calci e pugni costringono un giocatore del Rivara a alle cure ospedaliere mentre, chiesto l’intervento dei ca-rabinieri e dell’ambulanza, l’arbitro ha ritenuto giustamente che non ci fossero gli estremi per continuare, sospendendo l’incontro. Ora spet-terà al giudice sportivo esaminare il referto dell’arbitro e decretare le sanzioni. Il presidente Maurizio Magagnoli ha comunque già an-nunciato di aver "tagliato" Bovio.

Dal calcio giocato, le buone

notizie arrivano dalla Novese, che rifila un poker al Tre Borgate, sfrut-tando al meglio tutta la propria bat-teria di attaccanti. Nel 4-1 vanno a segno Milos Jocic (doppietta), Luigi Elardino e Simone Motta, rilanciando la squadra verso la possibilità di un piazzamento play-off, ora distante 6 punti. Lo United Carpi non riesce a forzare la difesa della Madonnina e si accontenta di uno 0-0 che tiene la Modenese lontana 8 punti. Nel Girone F, spin-

ge forte sull’acceleratore la Virtus Campogalliano che, dopo alcuni mesi di rodaggio, veleggia ora verso obiettivi prestigiosi. Alex Loprete e Nello Russo permettono infatti di consolidare il quinto posto in clas-sifica, mettendo però nel mirino ben altri piazzamenti, visto che la vetta dista ora 6 punti. La Fossolese crolla in casa (4-1, Andrea Rizzi) nello scontro diretto contro il Veg-gia e si ritrova nuovamente in zona play-out.

TERZA CATEGORIAFuoco e fiamme nello scontro

d’alta classifica tra Polisportiva Campogalliano e Mutina Sport, con i modenesi che escono vincitori per 5-3. Il Campogalliano non riesce a reggere l’urto e, nonostante la ri-monta fino al 4-3 con la doppietta di Giovanni Pizzano ed il rigore di Andrea Montanini, ha dovuto cedere il passo. Il regalo inaspettato arriva dal Limidi, straordinario nel strappare lo 0-0 in casa del Baracca Beach e rimettendo in discussione la leadership del girone, con il Ba-racca primo ma a soli due punti dal Mutina e a +4 sul Campogalliano. La Carpine muove la classifica, (0-0 sul campo del Cittanova); sconfitta di misura per la Real Cabassi (1-0) col Sant’Anna; crolla a San Paolo l’Union Cabassi (5-0).

pietro turChi

19 reti:Belluzzi (Solierese)17: Sciamanna (Correggese)15: Montanini (P.Campogalliano)14: Jocic (Novese)12: Azalea (United Carpi)11: Zhiti (Pol. Campogalliano)9: S.Motta (Novese), Loprete (V.Campogalliano)

Bomber Terre d'Argine: Jocic ne fa 2 e sale a 14

Si spezza la striscia positiva del-la Primavera biancorossa, sconfitta 0-4 sul proprio campo dall'Empo-li. I ragazzi di La Manna vanno a caccia di rinvincite sabato 25 nel derby syl campo del Sassuolo. Sor-ridono invece a 32 denti gli Under 17 di Gallicchio, che grazie al gol del 2001 Del Bianco hanno sconfitto la Fiorentina. Una vittoria prestigiosa a cui i biancorossi cercheranno di dare continuità domenica 26 sul campo del Trapani. Buon pareggio ma con qualche rimpianto per l’Un-der 16 sul campo della Fiorentina (1-1, Lombardo), mentre l'U15 si è arresa ai viola 4-0. Domenica 26 doppio impegno interno per U16 e U15 contro la Pro Vercelli. Si in-terrompe a Forlì il cammino dei Giovanissimi Regionali, battuti 2-1 (Albertini), stesso risultato sullo stesso campo per i Giovanissimi B (gol di Meschiari). I gol di Reg-giani, Massaro e Sgambati hanno regalato ai Giovanissimi Interpro-vinciali il 3-1 sulla Villa d'Oro, men-tre la doppietta di Nosari il 2-1 sul Fabbrico agli Esordienti.

Il Carpi brinda al trionfo dei Pul-cini 2007 nel Trofeo Boldrini del Csi. Dopo aver superato la fase a gironi, i baby di Alessandro Fontana si sono qualificati per la semifinale vinta 8-2 contro il Castelnuovo e hanno poi alzato il trofeo dopo aver sconfitto in finale la Terre di Castelli a Castelnuovo Rangone con i gol di Baraldi, Giuseppe Pizzo, Giulio Bulgarelli e Jordan Fall (4-1).

Matarazzo "mata" il CampoGiardino frenadal dischetto

CALCIO UISP - Eccellenza

La nebbia di lunedì 20 ha co-stretto il girone C ad alcuni rinvii, tra cui la gara del Club 33 Tecnocasa con il San Biagio. Con la Virtus Real Carpi che ha osservato il proprio turno di riposo, spicca il succes-so del Novi (1-0) nel derby con il Campogalliano. Incontro tirato ed in equilibrio fino all’ultimo minuto di gioco quando il neo entrato Ar-mando Mataraz-zo ha trovato il gol per tre punti fondamentali. Sul difficile campo del Medolla e con una visibilità qua-si nulla, il Club Giardino sciupa la possibilità di avvicinarsi mo-mentaneamente alla vetta della classifica. Dopo la rete di Massimo Iannuzzo (aiutato da una deviazio-ne) ed il rigore di Davide Pavesi, è arrivato il 2-2 dei padroni di casa, con Pavesi che, a tempo scaduto, si è fatto clamorosamente parare il penality che avrebbe decretato il 3-2 in favore dei biancoverdi. Nel Giro-ne A, torna a far punti l’Olimpia, che impatta 1-1 con il Bastiglia. Un pun-to arrivato grazie alla marcatura di

Stefano Tugnoli e che rincuora una squadra in grossa difficoltà nella prima parte di stagione. L’Olympic perde lo scontro d’alta quota con la Fides (2-0) e si vede ridimensionata

nelle ambizioni per la corsa play-off, vi-ste anche le vittorie delle dirette con-correnti. Il Migliari-na cade in casa 2-0 contro il rinnovato Equipe, alla terza vittoria consecuti-va. Niente da fare per il Budrione, sconfitto 3-1 dal Solignano e fermo

a 9 punti in classifica.REGIONALI. La Virtus Real Carpi

non tradisce le aspettative e vince 2-0 in casa degli Amatori San Gior-gio di Piacenza (Daniele Riggi e Massimo Santoriello): bianco-rossi agli ottavi con una giornata d’anticipo. Rinviata Alsenese-Club Giardino, mentre il Club 33 Tecno-casa scenderà in campo il 2 marzo contro gli Amatori Novellara.

p.t.

Allenatore: Gianluca Ghiotti (Limidi)

Calcio - Dilettanti

Rolli(United Carpi)

Dream Team della settimana

Zanni(Carpine)

Amaranti(United Carpi)

Valenti(Limidi)

Pizzano(P.Campogalliano)

Marani(Limidi)

Marchi(Novese)

Jocic(Novese)

Loprete(V.Campogalliano)

Belluzzi(Solierese)

Russo(V.Campogalliano)

CALCIO GIOVANI

Giovanni Pizzano(P.Campogalliano)

Carpi, U17 da favolaI Pulcini vincono il Boldrini

Qui e sotto, i Pulcini del Carpi con la coppa del Boldrini

Le altre: Due Ponti brillacon i Giovanissimi

In casa Due Ponti, i Giovanissi-mi Interprovinciali B travolgono 6-0 il S.Giovanni in Persiceto (4 Barolo, Ballestrazzi e Baraldi), gli Esor-dienti 2004 cedono 1-2 al Novellara

(Goldoni), mentre gli Esordienti 2005 piegano 2-1 la Correggese con i gol di Esposito e Ghidaui.

Negli altri campionati spicca la corsa della Juniores provinciale della Cabassi Union capolista del girone C (2-0 a Medolla), seguita al terzo posto dallo United Carpi (4-0 alla Real Cabassi nel derby).

Eccellenza gir.A (1^gg. rit.)Olimpia-Bastiglia 1-1Migliarina-Equipe 0-2Ndn-Sporting Sassuolo 2-2Gaggio-Paraguay 2-3Gioconda-Modenese 1-2Solignano-Budrione 3-1Olympic-Fides Panzano 0-2

s.sassuolo 35paraguay 33F.panzano 31Modenese** 25olyMpiC** 21Bastiglia 21equipe* 19

Migliarina* 15solignano* 15ndn 13gaggio* 10r.Budrione 9oliMpia 9gioConda 5

Classifica

Massimo Santoriello

Page 27: tel. Sempre nomadi? - Voce · 2017. 2. 22. · Via Marconi, 260 - Soliera - tel. 059 8570299 CARPI – “Una specie di meraviglia, che è forse il vero segreto di Anna Molinari:

23 febbraio 2017Anno XXIV n. 7

SPORT 27 Calcio a 5: Cavezzo si inchina alla regina e resta terzoTroppo forte per il Cavezzo la capolista Sant’Agata che si prende il big match di C1 spedendo i gialloblù a -10. Il 6-2 finale vede i bolognesi sempre in vantaggio (2-0 all’intervallo) e sono inutili i due gol di Oreste Casceglia. Il Cavezzo, sempre terzo, ora attende sabato 25 il Fossolo. Bene l’Under 21 che piega 6-3 l’Imola con il tris di Cerchiara.

Si riapre tutto in vetta alla Serie A Elite “Atuttocampo Cup” con ben cinque squadre in lotta scudetto nel giro di 5 punti. La quarta sconfitta stagionale della capolista Vis San Prospero coincide infatti col ritor-no al successo della Mondial Corag (che affianca di nuovo i “vissini” al comando) e con la quarta vittoria di fila di un’Attila Gelateria Cortina sempre più mina vagante del tor-neo. Alla truppa di Davide Lugli è fatale il derby con gli Warriors, che salgono al quarto posto a -5 dalla vetta: gara senza storia visto che i possidiesi conducono anche 6-0 col tris di capitan Pietro De Stefano, la doppietta di Simone Malavasi (che sale a 27 reti a -1 dal leader Alessandro Brandoli che resta a secco) e la rete di Jimmy Casari prima che il trio Vaccari-Negrelli-Goldoni suoni una sveglia tardiva per la capolista.

Tutto in discesa anche per la Mondial in quello che è sempre stato un big match scudetto con i detentori della Butega Romagno-la, illusi da Gabriele Caleffi in avvio ma poi colpiti dalle bordate di Sasà Falco (2), Luca Martinel-li (2), Eugenio Di Talia e Daniele

Riggi. A un solo punto dal tandem al comando sale ancora Attila che si affida a Giovanni Vezzani e Da-niele Senatore per battere con un 2-0 calcistico Spartak Lositex. Su-bito dietro alle big ecco Warrios e Power service, coi sanfeliciani che infilano la sesta vittoria di fila con-tro la Trattoria Baldini. Le reti del definitivo salto di qualità le segna-no Marco Gradellini (2), Marco Bavieri e Mohammed Tabli.

Con la salvezza ormai archi-viata (+10 dalla zona calda) sono cambiati i piani di Green Wallera

che cerca un posto fra le magnifi-che otto della Coppa battendo nello scontro diretto il Boca Futbol (non basta la doppietta di Luca Milicia-ni) e fortificando il settimo posto grazie a Francesco Lugli (2) e Ric-cardo Grazian.

Se in vetta c’è un gran traffico, in fondo per la prima volta le ultime tre si staccano un po’. Proprio in chiave salvezza è prezioso il ritorno al successo dei Rios dopo sei gior-nate nello scontro diretto con Bahia Soccer, al quarto ko di fila. Un tiro deviato di Felice Cipolletta e un tap in di Gerardo Zagaria valgo-no il 2-0 del riposo, poi Calogero Messina accorcia, ma è Luciano Pennacchia a chiudere i conti per la squadra di Federico Mazzieri. L’altro big match in coda premia i Cormagnus che lasciano sul fondo l’Athletic Conad Pile: apre Manuele Lodi, raddoppia Cristian Mari, poi ancora Lodi si procura e segna il rigore del 3-0, accorciato solo nel finale da Marvin Sabattini.

dAvide setti

CALCIO A 5 CSI - Serie A Elite "A tuttocampo Cup"

Si riapre tutto al verticecon cinque squadrein cinque punti

Gsm pensagià al big-matchSoliera 150non si ferma

VOLLEY - Texcart risponde

SERIE B. La missione era quella di tornare a vincere in trasferta per consolidare il proprio secondo post e il ruolo di prima alternativa alla capolista Argentario. Missione compiuta per la Mondial Gsm, che ha fatto ritorno da Vobarno con 3 punti e tante certezze in più. Sul campo bresciano, Silvia Bulgarelli e compagne hanno vinto e convin-to, imponendosi dopo essere state avanti (18-25) e recuperate (25-21), con Martina Faietti decisiva con 3 muri vincenti consecutivi nel ter-zo set (22-25) e l'ingresso spacca-partita di Alice Gennari, autrice di 7 dei suoi 8 punti nell'ultimo set (21-25). Vittoria pesante non solo per classifica e morale ma anche in virtù dei risultati delle altre, con la capolista Argentario che ha per-so un punto in casa contro Spakka Verona e ora a +6 sulle biancoblu e anche la terza della classe Pisogne rallentata dalla Liu•Jo e ora a -4 dal-le ragazze di coach Furgeri. Un gap, quello con la capolista, che la Gsm avrà l'occasione di dimezzare alla ripresa del campionato: dopo il tur-no di riposo, sabato 4 marzo il Pa-laHack manderà infatti in scena il big-match Gsm-Argentario Trento.

SERIE C. Il 3-0 esterno sul cam-po del Torrazzo – seconda vittoria consecutiva – riproietta i ragazzi dell'Univolley nella zona play-off del girone A. A Modena non c'è pra-ticamente mai stata storia a parte il primo set (23-25, 18-25, 19-25). Doppia cifra per Bigliardi (10), con Delon e Baroni a quota 8. Sabato 4 marzo, alla ripresa del campionato, scontro diretto sul campo di Cam-pagnola con la Steriltom Piacenza, formazione appaiata ai biancorossi a quota 25 punti.

SERIE D. La Mondial Texcart si mette alle spalle il derby perduto con la Soliera 150 piegando 3-1 il Basser e uscendo subito dalla zona retrocessione. Mvp del match con le ravarinesi è stata Laura Ascari con 15 punti. Continua il magic moment della Soliera 150, che a Correggio (1-3, Trevisani 13, Razzaboni 11) ha centrato la quinta vittoria nelle ultime sei gare. Terza vittoria con-secutiva anche per i ragazzi della Fb Soliera, che col 3-0 sul Marconi Reggio (Gambuzzi 20, Martinelli 10) sono risaliti al quarto posto. An-che la D osserva la sosta e tornerà a marzo.

e.r.

La piscina di Forlì ha ospitato in due weekend le finali dei Campio-nati Regionali di Categoria Prima-verili, dove sono stati protagonisti anche gli atleti di Coopernuoto. Tra i ragazzi della società reggia-na, spiccano anche i risultati di Matteo Nizzoli: lo Junior di stanza alla piscina Campedelli di Carpi ha centrato un bronzo nei 200 stile e l’argento nei 400 stile (il suo 4'01"08 gli vale il pass per i Campionati Ita-liani), gara che ha fatto segnare un podio tutto Coopernuoto col vin-citore Samuel Corradini e Andrea Trotti bronzo. Nizzoli è poi salito sul podio anche con la 4x200 stile Junior di Coopernuoto completata da Sbreviglieri, Corradini e Mon-ticelli davanti per pochi centesimi alla fortissima De Akker di Bologna. Grande ovviamente la soddisfazio-ne degli allenatori Gabriele Bonaz-zi e Gianni Civa e del presidente Gianluca Gualdi. Il prossimo im-pegno in agenda per i ragazzi Coo-pernuoto è ai Campionati Assoluti il 5 marzo a Forlì.

Conclusi i gironiecco i verdettidelle squadrecarpigiane

TENNIS - Campionati

Si sono conclusi i gironi dei campionati regionali indoor. Ecco com'è andata ai circoli delle Terre d'Argine.

TROFEO PAL-MIERI. Sporting Club qualificato al tabellone, Club Giardino elimina-to. L'ultima gior-nata non cambia gli equilibri, con la vittoria inutile dei quadrifogli (2-1 a Medicina firmato da Marchi e Zam-bonin-Roversi) e la sconfitta indo-lore dello Sporting (2-1 a Castenaso, Bonini-Marani), che si qualifica tra le migliori terze.

TROFEO QUATTROCCHI. Una sola vittoria in cinque partite non rega-la il pass alle ragazze del Ct Carpi, eliminate.

TROFEO NONANTOLA. Lo Sporting vince il proprio girone (3-0 a Miran-

dola nell'ultima, Alessandro Mar-telli, Simone Bonaretti e Marco Remitti-Matteo Sbisà) e accede direttamente al secondo turno del tabellone, dove troverà la vincente tra Rio Saliceto A e Zetadue. Quali-ficate invece ma con partenza dal primo turno di venerdì 24 il Ct Carpi A di Guadagni, D'Amora, Abate e Tangerini, atteso sui campi del Ct Correggio; il Club 33 di Meletti, Dondi, Pedrielli e Pavarotti sfi-da in casa il Cerri Bologna; il Club Giardino di Marchi, Bertolani, Ba-racchi e Martinelli va sui campi del Forum Forlì. Eliminate invece

ai gironi Rinasci-ta Budrione, Ct Carpi B e Aneser Novi, così come le squadre fem-minili di Spor-ting, Giardino e Aneser.

TROFEO MINGO-RI. Con l'Over 55 che deve ancora giocare gli ultimi due turni (il Ct Carpi di Artioli, Canazza e Gozzi è in corsa per il

secondo posto), en plein di qualifi-cazioni nell'Over 45 per la Rinascita di Baracchi, Cavazzuti e Camurri, lo Sporting di Moro, Casali e Silin-gardi, il 33 di Bonaretti, Ronchi e Sibilia e le Ladies 40 dello Sporting Bonomi, Pagani e Mantovani.

e.r.

SERIE D. Prova di forza per la Tec-nofondi (16), alla seconda vittoria consecutiva, che espugna la tana di Antal (26), prima d’ora violata solamente dalla terza della classe Atletico (30). Carpi è sorniona per tre quarti di gara: in equilibrio per i primi due periodi (30-16 al 20’), i ragazzi di coach Davide Testi si sbilanciano nella terza frazione, ma riescono con un colpo di coda a rimanere sotto la doppia cifra di svantaggio (55-47 al 31’); le qua-ranta candeline di capitan Babes Compagnoni (11) scompaiono nel momento del bisogno, quando an-che la vena degli esterni Francesco Doddi (21) e Iacopo Pravettoni (16) esplode in tutta la sua lumi-nosità: possesso dopo possesso la Tecnofondi rosicchia il vantaggio accumulato da Pallavicini e, grazie anche alla presenza sotto le plance del solido Francesco Marra (12), i carpigiani sorpassano e chiudono con un brillante 61-64 che ha il sa-pore dell’impresa.

«Lavoriamo sodo ogni sera in

Lo Junior Nizzolid'argentoe di bronzoai Regionali

NUOTO - Coopernuoto

palestra – commenta soddisfatto coach Testi – e probabilmente que-sti sono i frutti di tale continuità e voglia di fare bene. Sono soddisfatto ma fino a che non avremo la mate-matica salvezza, non abbasseremo la guardia».

PROMOZIONE. La Centro Lattonie-ri (6) non riesce a trovare la prima vittoria stagionale fra le mura ami-che e dice addio alla speranza di uscire dalla zona playout. Nel 41-48 finale Luca Zanoli (10) è l’unico giallorosso in doppia cifra.

Morbido e pavido invece l’at-teggiamento del Nazareno (12) in quel di Modena (56-39): l’Sbm (10) strappa la vittoria con la giusta cat-tiveria ad una compagine leggera e poco avvezza, da quello che si è visto giovedì 16, a lottare nei match più fisici. Mercoledì 22 si è giocato Nazareno – Magreta (14), mentre Finale Emilia-Carpine è in program-ma giovedì 23 alle 21.30.

l.b.

Tecnofondibis d'autoreLattonierie baby Nazza ko

BASKET - D e Promozione

Francesco Doddi (Tecnofondi)

Serie A “A tuttocampo” (3^ rit.) Bahia Soccer-Rios 1-3Mondial Corag-Butega Romagn. 6-2Green Wallera-Boca Futbol 3-2Spartak Lositex-Att.Gel.Cortina 0-2Warriors-Vis S.Prospero 6-3Ath.Conad Pile-Cormagnus 1-3Power Service-Tratt.Baldini 4-0

V.S.Prospero 32Mond.Corag 32Gel.Cortina 31Warriors 27Power Service 27Boca Futbol 25Green Wallera 24

ClassificaButega Rom. 20Rios 20Tratt.Baldini 18Cormagnus 18Spart.Lositex 14Bahia Soccer 12A.Conad Pile 11

AlessandroBonini(Sporting)

AliceGennari

(Gsm)

Eugenio Di Talia (Mondial Corag)

BiliardoEccellenza Romagna - 24^ giornataBusecchio Forlì 1-Bagnacavallo 5-1Ravenna-Busecchio Forlì 2 6-0Portorose Forlì-TexMaster Novellara 3-3Ronco Borin 1-7 Crociari Rg 3-3Manuel Cafè-Molinella 2-4Codifiume-Castiglione 5-1Andrea Costa Carpi-Ronco Borin 2 5-17 Crociari Poster-Riccione 5-1Cotignola-Villanova 5-1

Classifica Serie Bvezzano 1 86 tM Color 67tM roCCa 80 tM aesse 66vezzano 2 79 Bar Jolly 64BuCo Mag. 76 C.CasaMo 61tM dvl 74 tM riCreat. 56Bar redi 73 C.Unipol 52Cantonese 71 Massenz. 42il portiCo 70 C.aCripoli 39

ClassificaForlì 1 59 tex Mast. 31Manuel C. 45 7 Cr. poster 31Molinella 43 Cotignola 30portorose 42 villanova 26ronCo 1 41 CodiFiuMe 26a.Costa 41 BagnaCav. 23ravenna 37 Castiglione 20riCCone 36 ronCo 2 147 Cr. rg 34 Forlì 2 12

Page 28: tel. Sempre nomadi? - Voce · 2017. 2. 22. · Via Marconi, 260 - Soliera - tel. 059 8570299 CARPI – “Una specie di meraviglia, che è forse il vero segreto di Anna Molinari:

ORE 9 · · REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI

Saluti Istituzionali

ALBERTO BELLELLI Sindaco di Carpi, Assessore al sociale e sanità Unione Terre d’Argine

GIUSEPPE SCHENA Presidente Fondazione CR CARPI

Interventi

ARIANNA AGNOLETTO Coordinatrice progetto Fondo Anticrisi Terre d’ArgineL’esperienza pluriennale dei Fondi Anticrisi sul territorio

EMANUELA MARIA CARTA Presidente ASVM - Associazione Servizi per il Volontariato ModenaVolontari per necessità, Volontari per scelta. Attività di formazione e di volontariato dei cittadini beneficiari del Fondo Anticrisi 2015 

MARCO RANUZZINI Università di Modena e Reggio Emilia Effetti del Piano Anticrisi 2015 sui beneficiari. Considerazioni emerse dalla ricerca a cura di CAPP – UniMoRe

NICOLA MARINO Presidente Fondazione Casa del VolontariatoELENA PO Consulente Fondazione Casa del VolontariatoDal nuovo progetto Avere Credito al volontariato per l’inserimento lavorativo

ENRICO CAMPEDELLI Consigliere Regione Emilia RomagnaIl Reddito di solidarietà regionale: sostenere concretamente il bisogno, favorire il reinserimento

EDOARDO PATRIARCA Presidente Centro Nazionale per il VolontariatoStrumenti di sostegno e autonomia. Uno sguardo nazionale

Coordina i lavori

Nelson Bova Giornalista Rai3 TGR Emilia Romagna

richiesto l’accreditamento OASER per la formazione continua degli assistenti sociali

In collaborazione con