tempo n°5

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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola 10 febbraio 2012 ANNO XIII N. 05 ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI Settimanale di IL NUOVO SOGNO AUSTRALIANO L’INGEGNERE MARCELLO DI CLEMENTE, 27ENNE CARPIGIANO, è TORNATO DA MELBOURNE DOVE HA VISSUTO PER UN ANNO LAVORANDO NEL SETTORE AEROSPAZIALE DI UN’INDUSTRIA ELETTROMECCANICA. “IN AUSTRALIA CI SONO MAGGIORI OPPORTUNITà DI LAVORO, MA TORNO IN ITALIA”. “SONO UN UOMO RICCO PERCHè FACCIO QUELLO CHE AMO” BIBLIOTECA: 17 LAVORATORI PER LA STRADA Marco Marchi All’interno lo speciale dedicato all’evento Carpi Città dello Sport Marcello Di Clemente Alcuni dei 17 ragazzi di Euro&Promos in forze alla Biblioteca Loria

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Su questo numero: Focherini: ragazzina pestata da tre adolescenti incappucciati; Emergenza casa: arrivano i nostri; Un augurio di buon lavoro al dottor Camocardi; Biblioteca: 17 lavoratori per strada; Solo 1 avviamento al lavoro su 5 a carpi è a tempo indeterminato; Marco Marchi: "sono un uomo ricco perchè faccio quello che amo"; Il commercio cambia faccia: Carpi meno; Il cuore grande di Liu Jo;... Aimag: parola d'ordine efficienza; Antonio Russo: la lezione non è servita; Davide Pinelli: il fotografo dei record; Il nuovo sogno? L'Australia; Carpi si stringe intorno al suo Vescovo; Speciale Carpi Città dello Sport: tutte le foto dei protagonisti; L'arte secondo Maria Pia Severi; A San Marino sfilano Puffi e Pirati; Hugo Cabret: quando il cinema racconta se stesso; Fumo e gelo: grazie Trenitalia; Torna a Imola il Carnevale dei Fantaveicoli

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Page 1: Tempo n°5

Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

a soli € 0.50 in edicola

10 febbraio 2012 ANNO XIII N. 05attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

Settimanale di

il nuovo sogno AustrAliAno

L’ingegnere MarceLLo Di cLeMente, 27enne carpigiano, è tornato Da MeLbourne Dove ha vissuto per un

anno LavoranDo neL settore aerospaziaLe Di un’inDustria eLettroMeccanica. “in austraLia ci sono Maggiori opportunità Di Lavoro, Ma torno in itaLia”.

“sono un uoMo ricco perchè faccio queLLo che aMo”

bibLioteca: 17 Lavoratoriper La straDa

Marco Marchiall’interno lo speciale dedicato

all’evento carpi città dello sport

Marcello Di Clemente

Alcuni dei 17 ragazzi di Euro&Promos in forze

alla Biblioteca Loria

Page 2: Tempo n°5

2 10.02.2012 n° 05

Direttore responsaBile Gianni prandicaporeDattoresara GellireDaZioneJessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

impaGinaZione e GraFica Liliana Corradini

puBBlicita’Multiradio - 059698555 stampaCentro stampa delle Venezie - 049-8700713

reDaZione e amministraZioneVia Nuova Ponente, 24/A CARPITel. 059 645566 - Fax 059 [email protected], [email protected]

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

COOPERATIVA RADIO BRUNO arlRegistrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione l’8 febbraio 2012

TrA le rIghe...

lA FOTO dellA seTTImANA

Libri da non perdere!

FrAse dellA seTTImANA...

rAgAzzINA pesTATA dA Tre gIOvANI INcAppuccIATICommenta la notizia su:www.temponews.it

La IenaIl graffio

una primavera difficiledi boris pahor

Il treno correva rapido nella pianura olandese dondolando con incredibile dolcez-za sulle sue molle. Una dolcezza quasi eccessiva per loro, che non erano abituati

a una simile comodità e che, per la maggior parte, non erano nello stato d’animo di poterla godere […] Sedeva accanto al finestrino. Dapprima era rimasto disteso, con le gambe allungate sotto il sedile di fronte; abbandonandosi allo stordimento di quel dondolio ovattato il corpo riposava. Poi, quando erano comparsi i mulini a

vento, si era messo a sedere; un movimento automatico dettato dalla meraviglia per le rare casette di contadini lungo il binario […] Cercava in esse i segni della

storia umana, l’immagine della vita che i veri uomini avevano continuato a vivere durante la sua assenza; la cercava con occhi stanchi e increduli.

e’ la primavera, con la sua forza dirompente e con tutte le difficoltà del risveglio, che permea il romanzo Una primavera difficile di Boris pa-

hor. Forza e rigoglio rese plasticamente anche dalla bellissima immagine di copertina (Cose che accadono # 44 di alessandra spranzi): due mani che reggono un ramo di ciliegio. O lo spezzano? E’ in questo gioco tra il nascere e l’uscire da se stessi che si sviluppa il libro di Pahor. Maggio 1945. Radko Suban, un reduce sloveno dai campi di concentramento nazisti è ospite di un sanatorio alle porte di Parigi, per guarire dalla tubercolosi. La sua vita somiglia a un dormiveglia dentro una serra di vetro, un dormiveglia attraver-sato di continuo dalle immagini di là, di quel mondo dove ha visto consumarsi la distruzione. “Lui prima della Germania e lui dopo la Germania, chissà se questi due uomini si sarebbero mai incontrati” si chiede il protagonista, esprimendo in modo mirabile il dissidio lancinante da cui scaturisce - necessaria e alta - la narrativa di Pahor e la sua appassionata testimonianza civile. Nelle pagine di questo romanzo, infatti, la ricchezza del suo talento letterario non si lascia confinare alla pura e sofferta memoria del lager o al farsi voce della minoranza slovena perseguitata. A Radko Suban, un uomo spezza-to in due dalla barbarie, è data malgrado tutto la possibilità di ritrovare se stesso e di rinascere grazie all’amore di Arlette, una giovane infermiera francese. Un amore contrastato, in cui nulla è certo: eppure ogni gesto di lei ha il sigillo di una vitalità che sconfigge le ombre e porta in sé una promessa di libertà che lo scrittore ritrae con commozione e stupore, lo stesso che ci coglie dinanzi al “perenne e impercet-tibile germogliare della terra, buona e immensa”. Un viaggio di guarigione nei confronti della vita, nei confronti della storia umana prima e della propria storia dopo. Un viaggio in attesa, come la natura che attende la primavera che scoppia, anche se a volte sembra difficile che il miracolo della vita si compia.

“Ci hanno informato della chiusura dell’ambulatorio prelievi quando la cosa era già stata decisa”.Dichiarazione dei volontari dell’Associazione Diabetici di Carpi circa il ridimensionamento della Diabetologia dell’ospedale Ramazzini. Da marzo infatti non verranno più effettuati i prelievi e gli esami all’interno dei locali della ex Tenente Marchi ma soltanto presso i centri prelievi della Provincia, col conseguente disagio per i pazienti.

Dopo l’improvvida affermazione su Scalfaro, il Consiglio Comunale ha cambiato programma: un minuto di silenzio in memoria del futuro politico di Antonio Russo…

focherini: ragazzina pestata da tre adolescenti incappucciati

lunedì 30 gennaio una ragazzina è stata picchiata da

tre adolescenti incap-pucciati nel cortile della scuola media odoardo Focherini da lei frequentata. La giovane studentessa sarebbe stata presa a pugni per vendetta. Futili motivi, legati ad amorazzi e gelosie, che hanno il sapore di un Far West che, purtroppo, non è poi così lontano. Un fatto gravissimo, ingiustifi-cabile, che ha lascia-to l’amaro in bocca anche al dirigente scolastico reggen-te del Comprensivo Carpi Nord, rosario D’amico. “Abbiamo immediatamente convocato la madre della ragazza che è stata portata al Pronto Soccorso, dove è scattata anche la denuncia ai Carabinieri di Carpi”. Nessuno ha visto nulla. Gli studenti hanno la bocca cucita e i “carnefici” non hanno ancora nè un nome nè, tanto meno, un volto. “Nessuno studente si è rivolto a me o agli insegnanti per fornire qualche dettaglio. Un nome. Questo clima omertoso, creatosi per paura di ritorsioni al di fuori della scuola, è preoccupante. Ed è davvero sconsolante sapere che nonostante gli sforzi sovrumani compiuti da noi tutti e le risorse spese, da anni, in progetti educativi importanti come Sbulloniamoci, la nostra scuola sia al centro di una faccenda tanto grave. Tre bulli vigliacchi, in quanto mascherati, che giocano a fare gli uomini sferrando pugni a una ragazzina esile e minuta: è vergognoso! Tutti gli insegnanti sono all’erta e i Carabinieri mi han-no promesso un maggiore presidio dell’area antistante la scuola”. Il preside ha anche parlato coi genitori dell’adolescente - ovviamente ancora scossa e prova-ta - invitandoli ad accompagnarla e ad andarla a prendere a scuola onde evitare che il fattaccio possa ripetersi. “Nella nostra scuola ci sono tanti studenti per-bene - ha concluso D’Amico - ma sono numerose anche le pecore nere. Ragazzi abbandonati a se stessi dalle loro famiglie e che, a 13 anni, compiono azioni che offendono tutti noi”.

Jessica Bianchi

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310.02.2012 n° 05

Da sinistra Arianna Agnoletto, Stefania Zanni, Gian Fedele Ferrari e Luisa Turci

Da sinistra Tiziano Zaccarelli e Nadia Paltrinieri

Al viA il progetto lA CAsA nellA rete. l’Unione delle terre d’Argine fUngerà dA intermediArio trA domAndA e offertA e, Allo stesso tempo, dA gArAnte, inCentivAndo forme di loCAzione ConCordAte e, pertAnto, meno grAvose per le tAsChe sempre più impoverite dei CArpigiAni, grAzie Al sostegno dellA fondAzione CrC

emergenza casa: arrivano i nostri!

i numeri dell’emergenza

nei Comuni dell’Unione Terre d’Argine gli alloggi di edilizia popolare (Erp) sono 763. 613 a Carpi, 74 a Campogal-liano, 40 a Novi e 36 a Soliera, a cui si aggiungono 30

alloggi fuori Erp e 11 alloggi privati. Più dei tre quarti dei residenti vi abita da 10-20 anni e un 4% da più di 40 anni e il canone di locazione mensile medio pagato da un inquilino è di 120 euro (ma può variare da 36 a un massimo di 550 euro), con una metra-tura degli alloggi adatta soprattutto a nuclei di 3-4 persone. “Il normale turnover delle case popolari esistenti consente però di rispondere solo al 4% delle domande presentate a ogni bando, con circa 40 assegnazioni annue sul territorio dell’Unione”, ha aggiunto arianna agnoletto.Sono state 783 le famiglie che sono entrate nell’ultima graduato-ria dei bandi Erp, mentre 767 hanno partecipato ai Bandi anticrisi finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e 1.700 sono stati infine i richiedenti il Fondo sociale per l’affitto, per contributi pari a 600 euro in media a nucleo familiare: dal 2000 al 2010 sono stati erogati complessivamente sotto quest’ultima voce oltre 10 milioni di euro.

mettere in circolo le idee e stringere si-nergie tra pubblico

e privato, creando una vera e propria rete di “salvataggio”. E’ questa la filosofia del pro-getto La Casa nella Rete, targato Unione delle Terre d’Argine, grazie al sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Car-pi e al coinvolgimento delle associazioni dei piccoli pro-prietari e degli inquilini, dei sindacati, degli enti territoriali e dell’Acer. Un progetto am-bizioso che si pone l’obiettivo di rispondere in modo efficace ed efficiente a uno dei proble-mi più sentiti dalla cittadinan-za, ovvero il reperimento di un alloggio. Un tema, quel-lo della casa, che ha ormai i contorni dell’emergenza, complici una crisi economi-ca che non allenta la presa e cambiamenti sociali che han-no profondamente mutato il volto delle famiglie carpigia-ne. Per rispondere ai bisogni di quella fetta di popolazione, ribattezzata fascia grigia - o giallina che dir si voglia - che non arriva a fine mese e per non abbandonare coloro che hanno perduto il lavoro o ver-sano in un temporaneo stato di difficoltà, il patrimonio di alloggi di edilizia popolare è del tutto insufficiente. E al-lora che fare? Il 3 febbraio, nella sede della Fondazione, sono stati sottoscritti gli atti che consentiranno di riaprire l’Agenzia per l’Affitto Af-fitto Casa Garantito in una nuova formula e di pubblicare un unico bando di concorso che assegnerà le prime risorse abitative. “Il progetto - spiega Gian Fedele Ferrari, presi-

dente della Fondazione CRC - consiste nel dare la possi-bilità a quante più famiglie possibili l’opportunità di avere una casa a condizioni vantaggiose. Noi mettiamo a disposizione un contribu-to di 300mila euro - rifinan-ziabile con ulteriori risorse - per costituire la dotazione di un Fondo di Garanzia, che risponde al problema di ren-dere accessibile una dimora a quella fascia di popolazione che, pur non essendo indigen-te, non può permettersi un alloggio al costo di mercato

o di dare le necessarie garan-zie ai proprietari”. I capisaldi dell’intervento sono vari: “il proprietario - continua Ferra-ri - viene garantito per 5mila euro sui nuovi contratti e su una parte di spese, come la messa in mora dell’inquilino, e avrà una detrazione fiscale sull’affitto del 20%. L’inquili-no, a sua volta, potrà accedere ai dati degli appartamenti di-sponibili, godrà di un prezzo favorevole, circa il 20% in meno rispetto ai prezzi del li-bero mercato e sarà supportato da assistenti sociali e istitu-

i furbetti vengono cacciati

acer (braccio operativo dei Comuni nella gestione del nuovo protocollo La Casa nella rete) gestisce in Provincia 7mila alloggi popolari, di cui 763 nell’Unione delle Terre d’Argi-

ne. “Il turnover nell’Erp - spiega il vice presidente di Acer Modena, tiziano Zaccarelli - è bassissimo, solitamente infatti il ricambio è possibile solo quando gli anziani muoiono”. Ma chi controlla che non ci siano furbetti che rimangono nelle case popolari pur aven-do perduto i requisiti? “I controlli sono puntuali - assicura nadia paltrinieri, direttrice Acer Modena - chi è dentro un alloggio Erp ha tutti i requisiti per restarvi (il 90% degli inquilini ha un reddito annuo di 17mila euro). Chi li perde deve uscire: nel 2011 sono stati sfrattati in tutta la Provincia 30 occupanti”.“Insieme alla Regione stiamo rivalutando i requisiti reddituali (il reddito massimo per poter entrare in un alloggio popolare è di 51mila euro) per accedere al patrimonio di edilizia popolare, non più al passo coi tempi”, ha aggiunto stefania Zanni.

il censimento dello sfitto non è più una chimera

“Un censimento degli appartamenti sfitti non è un’operazione facile. Un conto è sapere quanti sono gli appartamenti vuoti, un altro quanti sono gli affittabili, poiché molti proprietari decidono

di non immettere i loro immobili sul libero mercato. Probabilmente con l’introduzione dell’Imu, in un paio di anni, potremo riuscire a stilare un elenco delle case sfitte”, ha dichiarato stefania Zanni.

zioni”. Oggi, “il pubblico non può farsi carico dell’emergen-za abitativa”, ha ribadito la presidente dell’Unione Luisa Turci, per tale motivo, oltre a ricercare l’aiuto del privato, è stato necessario ribaltare la logica di accesso agli stru-menti a disposizione, parten-do dall’analisi della domanda. “E’ impossibile avere un’uni-ca risposta per far fronte al problema casa: è necessario adottare strumenti flessibili, in un’ottica di rete, per allar-gare l’offerta e rispondere alla vasta platea di soggetti che chiedono aiuto. Siamo partiti quindi dall’analisi del bisogno, dalle esperienze messe in campo a sostegno dell’accesso all’alloggio per

da per accedere alle gradua-torie e, “a seconda delle loro necessità, verranno adottati provvedimenti diversificati. Il monte alloggi messi a di-sposizione - commenta Zanni - comprenderà sia quelli repe-riti sul mercato privato tramite l’Agenzia Sociale per l’Affit-to che gli alloggi di proprietà dei Comuni o dell’Unione non destinati ad Erp e, infine, gli alloggi messi a disposizione in futuro da enti/soggetti pubbli-ci o privati anche tramite ap-posita convenzione. In questo modo si facilita la fuoriuscita dall’Erp, si rimettono sul mer-cato appartamenti oggi sfitti e si argina il crescente numero di sfratti esecutivi”.

Jessica Bianchi

creare un sistema evoluto volto a favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta”, ha aggiunto l’assessore alle Politiche sociali dell’Unione, Stefania Zanni. Con l’aper-tura del bando, che scadrà il 19 marzo, i cittadini potranno presentare un’unica doman-

il vescovo elio tinti ha benedetto lo studio del dottor Carlo Camocardi, a novi

un augurio di buon lavoro al dottor camocardi

i l 27 gennaio scorso il vescovo elio tinti, ha benedetto la nuova sede

dello studio notarile del dottor carlo camocardi, a Novi.L’inaugurazione uffi-ciale degli spazi è avvenuta alla presenza del sindaco luisa turci, degli assessori e dei consiglieri comunali, nonché dei professionisti del territorio. Il carpigiano Carlo Camocardi, per anni collaboratore del notaio paolo Vincenzi, è divenuto notaio nel luglio scorso. Buon lavoro!

Carlo Camocardi

emergeNzA cAsA: “ArrIvANO I NOsTrI”Leggi la notizia su:www.temponews.it

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4 10.02.2012 n° 05

A pArtire dAl 1° Aprile l’AppAlto AllA CooperAtivA eUro&promos non verrà rinnovAto e 17 lAvorAtori sArAnno liCenziAti. i Colleghi ComUnAli esprimono loro pienA solidArietà: “QUesti liCenziAmenti CreAno enormi disAgi A Chi se ne vA, A Chi restA e All’UtenzA. siAmo siCUri Che siA lA voCe di spesA dell’AppAlto A fAre lA differenzA per il ComUne? QUesti rAgAzzi sono stAti sfrUttAti e orA vengono gettAti viA. e’ vergognoso”.

biblioteca: 17 lavoratori per la stradal

a Biblioteca Loria era nata nella pro-spettiva di essere il

fiore all’occhiello della cultura carpigiana e non solo. Inaugurata nel no-vembre del 2007, ci costò circa 5 milioni di euro. Mica bruscolini. Ogni anno la sua gestione (tra spese fisse, personale e acquisti per am-pliarne il patrimonio) com-porta un esborso per le casse comunali di circa 1 milione di euro. Tra le voci di spesa vi è anche quella relati-va all’appalto (“210mila euro”, dice l’assessore alle Politiche Culturali, Alessia Ferrari) alla Cooperativa Euro&Promos. Appalto che, si sa, è notoriamente nato sotto una cattiva stella. Già nel 2008 la Cgil de-nunciava i redditi esigui dei lavoratori (assunzioni part-time con contratti a tempo indeterminato, con monte ore diversi e retribuzioni che andavano da un mini-mo di 350 a un massimo di 700 euro) poi, nel 2010, per i 17 dipendenti della coop, che hanno dai 24 ai 45 anni, sono iniziati i guai veri. In cassa integrazione dal marzo 2010, nell’aprile 2011, hanno subito ulteriori tagli in termini di ore e re-tribuzione. E ora la mazzata finale: a partire dal 1° aprile l’appalto non verrà rinno-vato e quei 17 lavoratori si ritroveranno per la strada. Grazie e arrivederci. “Il servizio - spiega l’assessore

Ferrari - verrà reinternaliz-zato e sarà gestito da dipen-denti comunali provenienti da altri servizi (cultura e non) che verranno a loro volta ridotti”. Una “sempli-ficazione” che non convince nemmeno molti dei 17 co-munali in forze alla Biblio-teca Loria che, al contrario, solidarizzano coi lavoratori di Euro&Promos. “Questa è una scelta politica non condivisibile, si poteva fare economia altrove, raziona-lizzando altre voci, a partire dai bonus per i dirigenti, ai soldi spesi per consulenze e incarichi... l’avanzo di ge-stione del Comune di Carpi relativo al Bilancio 2011 dovrebbe garantire la con-tinuità lavorativa di chi, da

anni, presta la propria opera in Biblioteca, offrendo un servizio altamente qualifi-cato alla cittadinanza”. Ma a suscitare preoccupazione è anche la gestione della mole di lavoro dopo i licen-ziamenti: “ci hanno detto che qui verranno dipendenti in esubero da altri setto-ri. Saranno volenterosi e desiderosi di riqualificarsi e imparare un nuovo mestiere a contatto col pubblico? Qui non si tagliano solo denari, bensì la qualità del servizio reso”. Tutti sono d’accordo nel dire che in tempi di vacche magre, scuola e sociale non possa-no - e non debbano - essere tagliati, ma una domanda sorge lecitamente: “non si

potevano ritardare alcuni investimenti (ndr piscina e stadio) e salvaguardare il posto di lavoro di questi ragazzi, quasi tutti laureati e monoreddito?”. In bibliote-ca vige da tempo l’austerity: rispetto allo scorso anno, la spesa relativa all’acquisto di nuovi libri e cd è stata tagliata del 10%, dall’aprile 2011, ogni lunedì la Loria tiene chiusi i battenti e da aprile 2012, tra il malcon-tento generale, chiuderà an-che la domenica. “Chi darà risposta alle mille presenze giornaliere?”, si chiedono i dipendenti comunali della Loria. “Questi 17 licenzia-menti creano enormi disagi a chi se ne va, a chi resta e all’utenza. La coperta è

corta: in qualsiasi modo la si giri, i piedi restan sco-perti, ma siamo sicuri che è davvero la cifra dell’appalto a fare la differenza per il Comune? Questi ragazzi sono stati sfruttati: hanno contribuito a creare la bella immagine della Biblioteca e ora vengono gettati via. E’ vergognoso”. I protago-nisti della vicenda invece, preferiscono tacere e la-sciano la parola a Marcella Capitani, funzionaria di settore (Filcams Cgil) che segue il “contenzioso” tra i lavoratori di Euro&Promos e Amministrazione Comu-nale. Ed è a lei che chie-diamo se vi siano ancora margini di negoziabilità o se i giochi siano ormai fatti. “Il

3 febbraio abbiamo avuto un incontro in Comune per discutere della vicenda: sia il sindaco che l’assessore Ferrari hanno negato la propria presenza al tavolo. Siamo sconcertati dal fatto che la politica latiti, quando la scelta di non rinnovare l’appalto è prettamente po-litica. Risparmiare 200mila euro di appalto non permet-terà certo all’Amministra-zione di sanare il Bilancio... siamo consci che questa non sarà l’unica scelta dolo-rosa che sarà attuata ma, ad oggi, quelli della Loria sono le uniche risoluzioni di contratto di cui si parla. Non esistendo infatti la possi-bilità per la cooperativa di ricollocare i 17 lavoratori sul territorio, il manca-to rinnovo si tradurrà in licenziamenti certi. Quello dell’Amministrazione è un atto di irresponsabilità so-ciale in una fase fortemente critica. L’incontro non ha portato a nuove proposte o aperture ma la partita per noi non si chiude qui e valuteremo alcune inizia-tive di protesta insieme ai lavoratori”. Seduto al tavolo col sindacato, l’apparato tecnico dell’amministrazio-ne cittadina, capitanata dal direttore generale Gior-dano Corradini che vanta un primato: il guadagno più alto tra i dirigenti, ben 136.886 euro l’anno...

Jessica Bianchi e Marcello Marchesini

Alcuni dei 17 ragazzi di Euro&Promos in forze alla Biblioteca

bIblIOTecA: 17 lAvOrATOrI per lA sTrAdALeggi la notizia su:www.temponews.it

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510.02.2012 n° 05

l’imprenditore mArCo mArChi è stAto l’ospite d’eCCezione Che hA AnimAto l’intermeeting di rotAry ClUb CArpi, lions ClUb CArpi host e lions ClUb CArpi A. pio, lo sCorso 2 febbrAio, nellA prestigiosA CorniCe di pAlAzzo pio

“sono un uomo ricco, perchè faccio ciò che amo”

“Il nostro scopo è servire la collettività. Per far-lo però occorre saper

ascoltare. Ed è proprio per questo motivo che abbiamo invitato l’imprenditore carpi-giano Marco Marchi, titolare di Liu Jo spa, per tentare di offrire uno spaccato sull’evo-luzione del distretto industria-le della moda di Carpi” e la sua personale ricetta per far fronte al grave momento di crisi economica che interessa anche la nostra città. Con que-sta parole, Vanda Menon ha introdotto l’ospite d’eccezione che ha animato l’intermeeting di Rotary Club Carpi, Lions Club Carpi Host e Lions Club Carpi A. Pio, lo scorso 2 febbraio, nella prestigiosa cornice di Sala Mori. Una serata all’insegna “dell’ot-timismo, - ha sottolineato il presidente del Rotary, Fede-rico Cattini – che porterà alla nostra attenzione un modello imprenditoriale vincente a cui guardare come un esempio”. Marchi, classe 1962, esordisce sulla scena carpigiana del tes-sile – abbigliamento nel 1985, aprendo una maglieria. Nel ‘95 fonda, insieme al fratello Van-nis, Liu Jo. Dopo dieci anni, il marchio made in Carpi si impone a livello nazionale e internazionale, regalando a Marco Marchi un posto di primo piano nell’Olimpo della moda. I numeri di Liu Jo si commentano da soli, dichiara il giornalista Verusio Genero-so di Confindustria Modena. “L’azienda nel 2011 ha avuto un fatturato di 260 milioni di euro, segnando un 12% in più rispetto all’anno precedente. Liu Jo conta 756 dipendenti nel mondo e i suoi punti vendita hanno raggiunto quota 261”. Il segreto di tanto successo? “L’umiltà – dichiara Marchi, anima creativa dell’azienda – e qualche notte insonne”. Anche il distretto carpigiano però ha contribuito al successo, “for-nendomi stimoli e ispirazioni continui”, nonostante i nume-rosi “scossoni” che lo hanno investito. “Negli anni – conti-nua l’imprenditore - abbiamo attraversato un vero e proprio Tsunami che ha completamen-te rivoluzionato il nostro modo di fare businness. Il manifat-turiero del nostro Paese è nato su una debolezza tutta italia-na: con la lira infatti avevamo l’abitudine di fare ricchezza attraverso la svalutazione. L’arrivo dell’euro ci ha colti impreparati e non tutti sono riusciti a raccogliere la sfida del mercato globale, della con-correnza. Ci siamo trovati a giocare una partita con armi impari ma, chi è riuscito a superare il processo di sele-zione naturale del mercato, è diventato più forte. Il distretto di Carpi ha cambiato volto, po-larizzandosi sempre più, ma è ancora oggi un’eccellenza che ha mantenuto i suoi fatturati e che si pone quale punto di riferimento per l’Italia e non solo. In questi 17 anni da im-prenditore, il mondo ha let-teralmente cambiato faccia”. Cambiamenti che Marco ha

saputo interpretare in tempi non sospetti quando, con lun-gimiranza, decise di registrare il proprio marchio. “Quando ci rendemmo conto che la Cina era sempre più vicina, capimmo che l’unica solu-zione per resistere ed essere competitivi era investire in un marchio di qualità. Il brand è

prima di tutto un progetto che ha futuro, attraverso il quale si stringe un rapporto intimo col consumatore. Il distretto oggi, pur essendo connotato da luci e ombre, tiene proprio in virtù di quelle aziende che hanno perseguito una politica forte di branding e hanno por-tato a una crescita dei fatturati nonostante la crisi economi-ca. Chi, al contrario, non ha saputo rinnovarsi, è in forte sofferenza”. Un distretto, quello carpigiano, dinamico, connotato da imprese leader che, secondo Marchi, ha an-cora un ruolo importante da giocare nella scacchiera inter-nazionale: “il nostro distretto è una fucina di idee. Sono fe-lice di non aver delocalizzato, perchè respirare ogni giorno l’humus del nostro territorio è per me fondamentale e non vi voglio rinunciare”. Ma il vero segreto di Marchi è l’en-tusiasmo che lo anima. Una passione intensa la sua, che lo spinge, giorno dopo giorno, a perseguire la propria “voca-zione. Perchè non si sceglie il mestiere di imprenditore, lo si sente dentro”. Senza esagerare però: “lavorare troppo ti toglie il tempo di pensare e, nono-stante io dedichi tanto tempo al mio lavoro, che amo e mi diverte, i momenti liberi sono necessari per fare scelte pon-derate e importanti”. Per essere vincenti, ribadisce più volte Marchi, “occorre mettere il consumatore al centro, approc-ciarsi al mercato con umiltà ed essere pronti ad affrontare i cambiamenti con dinamicità”. Fondamentale anche l’apporto dei propri dipendenti: “è grazie alle risorse umane che l’azien-da vive”. Figure professionali strategiche che, spesso, non è sempre facile reperire, e che il CampusDellaModa voleva formare proprio qui, in loco, “un’occasione che, purtroppo, Carpi ha perduto”. Marchi è un uomo pragmatico, coi piedi per terra, senza tanti grilli per la testa. L’estro e la praticità che da sempre contraddistinguono i carpigiani convivono in que-sto imprenditore che si è fatto da solo. “Il successo di Liu Jo spesso mi sorprende. Sono un uomo ricco e libero, per-chè faccio quello che amo”, conclude Marco, con gli occhi brillanti. Una “fortuna” che il destino riserva a pochi...

Jessica Bianchi

Marco MarchiPh: Dario Po

Da sinistra: Federico Cattini, Marco Marchi, Vanda Menon e

Giampiero De Giacomi

Da sinistra: Giampiero De Giacomi, Elisa Contini delle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli, Vanda Menon, Marco Marchi e Federico Cattini

lIu jO uN esempIO vINceNTe A cuI guArdAreLeggi la notizia su:www.temponews.it

Page 6: Tempo n°5

6 10.02.2012 n° 05

Tommaso Leone

Marco ed Elena Valentini

e’ entrAtA in vigore lA liberAlizzAzione degli orAri di ApertUrA e ChiUsUrA dei negozi. sUl provvedimento i CommerCiAnti del Centro storiCo CittAdino si dividono

il commercio cambia faccia, carpi meno...

lo scorso 2 gennaio è entrata in vigore la liberalizzazione degli orari di apertura dei

negozi. La norma, prevista dal decreto Salva-Italia del Governo Monti, affida infatti agli esercenti la decisione di stabilire orari di apertura e chiusura. Naturalmente anche di fronte a questo provvedi-mento, sono in molti a storcere il naso e, a Carpi, come in altre città, monta la polemica. Se i commer-cianti della galleria del Borgo-gioioso ad esempio, lamentano di dover aprir serranda in modo “co-ercitivo”, quelli del centro storico, liberi di scegliere se rinunciare, ad esempio, al riposo domenicale e a quello del giovedì pomeriggio, appaiono divisi. Il coro dei contra-ri è fomentato anche dai sindacati che parlano di una deregulation senza freni che porterà disagi ai lavoratori della grande distri-buzione, che verranno privati di giornate di riposo e tempo libero da dedicare alle famiglie; senza contare che tale liberalizzazione “selvaggia” rischia di strangolare completamente il piccolo com-mercio, in ginocchio a causa della contrazione dei consumi, della concorrenza dei centri commer-ciali e dei salatissimi affitti che devono sostenere mese dopo mese (basti pensare che un negoziante del centro storico paga, a seconda delle zone, dai 150 ai 400 euro al metro quadro di affitto mensili). “Noi teniamo aperto la domenica dal 2002 e, dal 2007, abbiamo rinunciato anche al riposo infra-settimanale. Ovviamente tutto questo implica una dose di sacri-ficio e una buona organizzazione

ma, in un momento di contrazione dei consumi come questo, credia-mo che rimboccarsi le maniche sia necessario”, commentano Marco ed Elena Valentini, titolari della Libreria Mondadori. Sacrifici in termini di “tagli alle spese e di tempo libero”, che però vengono ripagati. “Se i negozi sono aperti, la gente viene in centro e acquista. E’ una questione di abitudine. Dopo il sabato, la domenica è sicuramente la giornata di mag-giore introito”. Tante serrande alzate contribuirebbero anche a ridare ossigeno a un centro storico alquanto sonnolento, “una scossa necessaria - continuano Elena e Marco - per rivitalizzare il cuore della città e offrire finalmente alla clientela un’alternativa ai centri commerciali”. Sforzi che dovreb-bero essere premiati dal Comune in una logica di dare e avere che, ad oggi, pecca un po’. Ed è conti-nuità la parola chiave che ribadi-sce con forza anche Tommaso Le-one, titolare di tre noti franchising cittadini (Tezenis, Outlet Casa-lingo e Fotodigitaldiscount). “Da tre anni siamo aperti ogni giorno, domenica compresa, e questo ci consente di spalmare i costi fissi su sette giorni, anziché su sei. Su base annua, l’incasso della do-

menica è pari o superiore a quello medio del lunedì e del venerdì. Più esercizi aperti porterebbero più gente nel nostro bellissimo centro storico con ricadute positive sia in termini di fatturato per i commer-cianti che di vivibilità per tutti. Naturalmente occorre continuità: un’apertura straordinaria spesso non comporta risultati significati-vi ma se le persone sanno che un negozio è sempre aperto, allora sviluppano una maggiore pro-pensione all’acquisto quando vi si recano. Le aperture domenicali costituiscono un servizio in più e noi commercianti dobbiamo adeguarci ai tempi, consci che, dalla corsa agli acquisti degli Anni Ottanta, siamo passati agli acqui-sti di corsa del Duemila”.“Il punto - ribadisce anche Susan-na Neviani, titolare di Intimissi-mi, tra le ideatrici, quattro anni fa delle aperture serali il mercoledì sera - è che noi non siamo più dei bottegai, bensì degli imprenditori. E’ ovvio che aprire la domenica e rinunciare al riposo implica sacrifici o maggiori costi, se si è costretti ad assumere qualche

dipendente in più; ma gli sforzi vengono ripagati. Da due anni, con l’aiuto di sei commesse a rotazione, noi teniamo aperto sette giorni su sette e ben venga anche la possibilità di aprire in occasione di alcune festività. Ognuno di noi sarà libero di decidere cosa fare, dubito però che le cose possano cambiare”.Sono infatti numerosi coloro che non sono disposti a sacrificare il proprio tempo libero e la propria famiglia sull’altare del lavoro. Tra loro, ad esempio, Floriana

di Kammi: “il nostro negozio è gestito a livello famigliare e per noi è impensabile tener aperto ogni giorno, domeniche compre-se. I guadagni non compensereb-bero i costi e, allo stesso tempo, credo che la vita privata debba essere tutelata. Non penso che la liberalizzazione degli orari possa risolvere i problemi del commercio: il punto è che la gente non ha denaro da spendere”. A stritolare i commercianti, sono i costi fissi: affitti altissimi, utenze in continuo aumento, le spese legate al personale. “Noi non abbiamo agevolazioni di alcun genere - continua Floriana - e la

torta è sempre la stessa. Anche noi facciamo la nostra parte alzando la serranda durante eventi e mani-festazioni come Carpinfiore o la Maratona d’Italia ed è un peccato vedere tanti bar ed esercizi chiusi in quelle occasioni. Otto dome-niche l’anno, tutti noi dovremmo aprire per dare un segno alla città, per far vedere che il centro c’è, che è vivo”. “Occorrono rego-le - aggiungono Elena e Ivana, titolari di Chocolat - non possia-mo diventare schiavi delle nostre attività lavorative. Siamo prima

madri che commercianti. Di aper-ture domenicali ne facciamo già tante durante l’anno, non abbiamo intenzione di correre dietro alle catene, abbiamo dei figli da cre-scere a cui dare la priorità. Gli in-troiti si sono ridotti, oggi si lavora per vivere, non per arricchirsi e i costi da sostenere sono altissimi”. A difendere i tempi della famiglia è anche Rossella, titolare insieme al marito Roberto Stermieri, dell’Eliotecnica Stermieri: “noi aderiamo alle aperture domenicali straordinarie ma non vorremmo che questo diventasse l’abitudine. Occorre dedicare del tempo al ri-

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Floriana e Gaia

Roberto Stermieri

Elena e Ivana

Susanna Neviani

Il cOmmercIO cAmbIA FAccIA, cArpI meNO...Leggi la notizia su:www.temponews.it

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sposo, alla famiglia, per riprender fiato”. Ciò non toglie, aggiunge il marito, che le liberalizzazioni di talune categorie “erano necessa-rie per sgretolare certi potentati a vantaggio della concorrenza e dei consumatori”. Non manca poi una stoccata al Comune di Carpi che, certamente potrebbe fare qualcosa in più. “Ben vengano gli eventi serali, il Downtown... oc-casioni per rivitalizzare il centro, per portare i giovani in piazza, ma che si abbia l’onestà di non spacciarli per eventi vantaggiosi per il commercio. Noi apria-mo - continuano Elena e Ivana - per illuminare corso Pio e per dare un messaggio positivo alla gente, non certo perchè facciamo cassetto. Sarebbe bello che il Comune usasse questo bellissimo corso per fare eventi durante il giorno: mercatini, fiere... e invece nulla. I negozi sono un valore aggiunto, da proteggere”, men-tre coi chiari di luna cui stiamo assistendo, il rischio è che molti chiudano baracca e burattini. Se ciò accadesse, il Comune di Carpi si troverebbe davvero con una bella gatta da pelare: avrebbe un contenitore bellissimo e riqualifi-cato ma, completamente vuoto. E si sa, quando le luci si abbassano, nel buio non si annida nulla di buono...

Jessica Bianchi e Marcello Marchesini

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pandaCarpi lancia un appello per salvare i nostri piccoli amici alati

briciole vietate!

l’ondata di freddo siberiano, le abbondanti precipitazioni nevose e il ghiaccio di queste

giorni azzerano le possibilità per l’avifauna di reperire il nutrimen-to necessario alla sopravvivenza. Per questo motivo le associazioni ambientaliste rivolgono un appello ai cittadini, alle amministrazioni e a chiunque abbia a cuore la salvaguar-dia del nostro patrimonio faunistico, ad attivarsi per favorirne la soprav-vivenza mai a rischio come in questi giorni di prolungato gelo.Si consiglia di evitare per l’avifauna prodotti di forno o briciole che, ingeriti con acqua per esser digeriti, potrebbero provocare blocchi per il freddo nello stomaco degli uccelli e la conseguente ipotermia. Molto meglio mangimi per insettivori, semi, noci, nocciole, semi di girasole, tritati o interi, che vengono venduti nei negozi di mangimi, nei negozi specializzati ed anche nei supermer-cati. Meglio di tutto sono le palline di margarina con semi dentro inseri-te in una retina da limone e appese a un ramo del giardino, del parco o del bosco. Altri prodotti vengono venduti principalmente nei negozi specializzati ma possono essere fatte anche in casa.

Amara la fotografia del mercato del lavoro di Carpi

solo 1 avviamento al lavoro su 5 è a tempo indeterminato

Gli echi del dibattito nazionale sul posto fisso, per mettere nel mi-rino la tutela dell’articolo18, si

sono riverberati anche in ambito locale. Attraverso i dati dell’Osservatorio Inca, che gestisce le pratiche di disoccupa-zione e mobilità, messi a disposizione dalla cgil del Distretto di carpi si delinea un quadro del mercato del la-voro locale a dir poco allarmante. “Il dato al 31 gennaio 2012 - ha spiegato tamara calzolari, coordinatore Cgil Zona di Carpi (in foto) - ci consegna un aumento di pratiche di circa l’80% rispetto alla stesso mese dello scorso

anno. Si passa da 186 a 336 pratiche. Nello specifico la disoccupazione or-dinaria passa da 92 a 136 pratiche, la mobilità da 27 a 32 e la disoccupazione a requisiti ridotti da 67 a 168 domande. Questo dato aggrava il quadro che già avevamo evidenziato a fine 2011 in cui la percentuale di aumento rispetto allo stesso periodo pregresso era circa del 30% in più. Questi dati ci dicono che in situazione di difficoltà econo-mica non esistono vincoli che impedi-scono alle aziende di calare il proprio organico. La flessibilità in entrata e la gestione dei picchi produttivi è stata

metabolizzata nel nostro tes-suto economico attraverso un massiccio utilizzo dei contratti a tempo determinato (solo 1 su 5 avviamenti al lavoro è a tempo indeterminato), si-tuazione che si riflette nelle domande di disoccupazione “per fine contratto” che oggi sono spesso la prima causa di accesso all’ammortizzatore sociale. Questi dati fanno riflettere sulla fluidità del merca-to del lavoro locale e sulla necessità di riformare gli ammortizzatori sociali per estenderli a tutte le tipologie di aziende

e di contratto, in modo da sostenere chi rimane senza lavoro. Altrettanto importante è mantenere lo strumen-

to della cassa integrazione guadagni che, in questi anni di crisi, ha consen-tito alle aziende di attraversare i momenti diffi-cili e mantenere

il proprio patrimonio di competenze professionali. Non si comprende invece l’accanimento verso la tutela dell’arti-colo 18 che rappresenta a nostro avviso uno strumento a tutela della libertà e dignità di chi lavora”.

grUppo AimAg: ApprovAto il nUovo piAno indUstriAle 2012-2014 per oltre 70 milioni di eUro

parola d’ordine: efficienza

hera “ingloberà” Aimag?

bocche cucite

il nuovo piano triennale contiene anche alcune ipotesi di collabo-razione industriale fra aimag

e il socio Hera spa “in maniera trasversale e su diversi settori”, si legge nella nota stampa uffi-ciale della multiutility. ll tema più significativo è quello che riguarda la collaborazione con Hera per la par-tecipazione alle future gare del gas. Poi vi sono la collaborazione per la gestione della discarica Feronia a Finale Emilia e altre partnership commerciali che riguardano i rifiuti per la futura piattaforma per il trat-tamento dei rifiuti liquidi e sinergie legate alla costruzione e gestione di impianti di pubblica illuminazione. Ma quale sarà il futuro di Aimag, anche considerata la volontà più volte espressa dall’amministratore delegato della multiservizi di Mode-na di consolidare la sua posizione in Aimag? Herà la ingloberà? Chie-diamo numi, senza però ottenere risposta...

Nel commentare l’appro-vazione, da parte del Consiglio di Amministra-

zione, del nuovo piano indu-striale triennale di Aimag, che prevede investimenti per oltre 70 milioni di euro, il presidente Mirco Arletti ha ribadito quali sono gli obiettivi che l’azienda intende perseguire tra il 2012 e il 2014. “Da parte nostra vi sarà un forte impegno sia per quanto riguarda lo sviluppo di nuovi progetti sia nell’efficienza della gestione. Per la prima volta nel piano industriale dell’azien-da sono stati definiti anche gli obiettivi di carattere sociale e ambientale che ci prefiggiamo di raggiungere, formalizzando in questo modo impegni precisi nei confronti dei nostri stakeholder: portare, nel 2012, la raccolta differenziata del nostro bacino al 57%; migliorare, sul fronte delle perdite idriche e arrivare al 128% nella percentuale fra il totale dell’energia consumata e il totale dell’energia prodotta da rinno-vabile più quella risparmiata e certificata”.SETToRE IdRICoGli investimenti ammontano a 30 milioni di euro di cui 20 dedicati all’efficientamento degli

impianti, con l’applicazione delle più avanzate tecnologie che porteranno benefici nell’ot-timizzazione delle risorse e nella salvaguardia del territorio in caso di disservizi; alla gestione e manutenzione nell’ottica della riduzione delle perdite nelle reti idriche; alla riduzione del nume-ro dei depuratori sul territorio e relativo accentramento in quelli più grandi ed efficienti. E’ poi prevista, per un investimento di 8 milioni (che saranno 13 a impianto completato), la realiz-zazione di una nuova piattafor-ma per il trattamento dei rifiuti liquidi. SETToRE AMbIEnTEGli investimenti previsti sono di 17 milioni di euro: 6 saranno dedicati allo sviluppo della rac-colta differenziata con progetti di avvio del sistema porta a porta a Cavezzo, Concordia e Medolla;

consolidamento delle attività nei Comuni in cui è già attiva la rac-colta domiciliare – Carpi, Miran-dola, Soliera e Novi – e progetti di miglioramento del sistema a cassonetto nei Comuni di San Prospero, San Felice e Campo-santo. Tre milioni, serviranno per completare la costruzione del nuovo digestore anaerobico pres-so l’impianto di compostaggio di Fossoli che permetterà di incre-mentare la capacità di trattamen-to presso l’impianto e consentirà la produzione di energia elettrica da biogas; un’altra parte degli investimenti sarà invece utiliz-zata per l’efficientamento degli impianti esistenti. SEttoRE ENERGIANell’ambito del settore energe-tico sono previsti 10 milioni di investimenti. Le risorse sono destinate alla produzione di ener-gia elettrica da fonti alternative (biomasse in particolare) e dallo sviluppo della rete di teleriscal-damento, come ad esempio a Bomporto. Oltre 9 milioni di euro sono dedicati al settore della distribuzione gas: per il manteni-mento degli impianti in gestione delle reti e per l’estendimento degli strumenti di telecontrollo dei misuratori.

lA liU Jo donA Un fibrobronCosCopio All’Unità operAtivA di riAnimAzione e terApiA intensivA dell’ospedAle rAmAzzini di CArpi

il cuore grande di Liu Jos

i arricchisce di una nuova importante attrezzatura, un fibrobroncoscopio di ultima

generazione, l’Unità Operativa di Rianimazione e Terapia Intensiva dell’Ospedale di Carpi, diretta dalla dottoressa Elisabetta Bertel-lini. Si tratta di un’acquisizione che è frutto della sensibilità e dell’attenzione verso il Ramazzini dell’azienda di abbigliamento Liu Jo, che ancora una volta ha voluto sottolineare il forte legame col ter-ritorio in cui è nata e si è affermata, donando la somma necessaria per l’acquisto. Il fibrobroncoscopio, già in funzione da alcuni giorni, è uno strumento di fondamenta-le importanza in diversi ambiti della Medicina e della Chirurgia e, in molti casi, può svolgere una funzione vitale in casi di difficoltà di accesso alle vie aeree. “Per la nostra unità disporre di questa at-trezzatura è un significativo valore aggiunto, sia per la qualità degli esami che per la rapidità e preci-sione d’intervento in caso di emer-genza. In un anno, mediamente, sono circa 300 gli esami per i quali si fa ricorso al fibrobroncoscopio; anche questo fa capire la straordi-naria importanza per noi operatori e soprattutto per i pazienti dello

strumento che ci è stato donato”, ha sottolineato la Bertellini. “Ci impegniamo da sempre nel soste-nere progetti in ambito culturale e sanitario a beneficio del territorio locale. Per questo - hanno dichia-rato Marco e Vannis Marchi, fondatori di Liu Jo - siamo onorati di contribuire allo sviluppo e al miglioramento delle attrezzature del nostro ospedale”. L’apparec-chiatura donata è costituita da un tubo flessibile, con fibre ottiche all’interno, la cui parte terminale è mobile e manovrabile. Attraverso una telecamera, le immagini ac-quisite sono trasferite a un monitor e possono essere anche registrate;

una funzione quest’ultima molto importante per favorire il consulto tra professionisti, oltre che a fini didattici. Va poi aggiunto che la possibilità per i collaboratori, medici e infermieri, di visualizzare che cosa sta facendo il primo ope-ratore, facilita l’esecuzione delle manovre. Entrando ancora più nel-lo specifico, il videobroncoscopio offre la possibilità di visualizzare con grande precisione e dettaglio i segmenti polmonari bronchiali, di fotografare e memorizzare i dettagli più significativi e, infine, di illustrare anche ad altri collabo-ratori quello che il primo operatore sta eseguendo.

farmacia Comunale

il borgo è l’ipotesi più accreditata

la nuova farmacia comunale, la diciassettesima in città, verrà probabilmente aperta all’in-

terno della galleria commerciale del Borgogioioso, nella quale alcuni spazi si sono liberati, tra cui quello occupato da risdorando che a fine gennaio ha chiuso i battenti, lasciando senza lavoro 11 persone. “Al momento ci stiamo dedicando alla stesura di un progetto di fatti-bilità - spiega il direttore generale del Comune di Carpi, Giordano corradini - e quella del Borgogioio-so è un’ipotesi che stiamo valutan-do. Nonostante occorrano spazi ben precisi per l’apertura di una farmacia e malgrado la forma gestionale co-stituisca per noi enti locali un vincolo complicato da superare, contiamo di concludere il procedimento entro il mese di giugno”.

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Di Francesca ZanniLaureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, presso

la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna

Islam e dintorni...

La rivoluzione egiziana un anno dopo

e ’ passato un anno da quel 25 gennaio 2011, quando sono iniziate le rivolte egiziane. Queste sommosse, tra cui per esempio quelle della centrale piazza del Cairo, Piazza Tahrir,

hanno contribuito a formare l’onda rivoluzionaria della primavera araba. Era iniziata l’anno prima in Tunisia con il nome “Rivo-luzione dei Gelsomini” e ha smosso come uno tsunami i regimi esistenti in diversi paesi del Medio Oriente e del Nord Africa. Quella egiziana è stata una rivoluzione duratura e convinta, che è riuscita a scardinare un regime tren-tennale, quello di Hosni mubarak. Il governo di Mu-barak durava dal 1981 e non aveva mai posto fine allo stato di emergenza del Paese. La disoccupa-zione, la corruzione, il lavoro informale, situazioni di estrema povertà erano alcuni dei problemi chiave dell’Egitto. L’11 febbraio 2011 Mubarak ha rassegnato le dimissioni. Come è cambiata la situazione? Nel Paese hanno di fatto preso il controllo i militari, ed episodi di violenza e giustizia sommaria non sono infrequenti. Recentemente sono infatti ricominciate le proteste popolari per porre fine agli abusi del regime militare. Nonostante ciò, in Egitto si stanno svolgendo le elezioni, ma solo a giugno (con le presidenziali) si concluderà la sessione elettorale e il Paese ri-avrà un vero governo. Finora le votazioni per l’assemblea del popolo hanno dato un risultato molto chiaro: la preferenza della popolazione è per i partiti islamisti. Il partito dei Fratelli Musulmani è stato infatti quello che ha otte-nuto maggiori preferenze (47% dei seggi), seguito dal partito salafita al-Nur e dal Wafd (partito liberale). Le prossime elezioni (per la camera alta, shura) potranno smentire o confermare la preferenza popolare parziale, ma è chia-ro che dei Fratelli Musulmani la popolazione sentiva la mancanza. Sotto il regime di Mubarak infatti, era loro vietato partecipare alle elezioni. Questo divieto, come tanti altri veti posti dall’ex presidente, limitava enormemente la libertà politica da parte della gente. Quello che si spera oggi, è che qual-siasi partito scelga la popolazione, lo faccia finalmente in modo libero.

svelato l’arcano...La stele che vi avevamo mostrato alcune settima-ne fa, ne La foto della settimana è la Stele del Ricordo, dedicata ai martiri delle foibe. Il monumento in pietra carsica è stato do-nato dalla Cava Romana di Aurisina (Trieste).

itis leonardo da vinci: Campionati internazionali di giochi matematici

gli atleti della matematica

sabato 17 marzo - in circa 100 città italiane - si svolgeranno le semifinali dei Campionati

Internazionali di Giochi Matema-tici, organizzati dalla Federazione Francese di Giochi matematici e (per le selezioni italiane) dall’uni-versità Bocconi di milano. Logica, intuizione e fantasia sono gli unici requisiti necessari per partecipare ai Campionati, giunti alla ventiseiesima edizione nel mondo e alla dician-novesima in Italia. Per la Provincia di Modena la gara è organizzata dall’itis leonardo da Vinci, e si svolgerà anche quest’anno presso lo stesso istituto, che mette a disposi-zione il proprio personale e i propri locali di viale Peruzzi, 9. Il crescente successo dell’iniziativa, patrocinata dall’amministrazione comunale di carpi, è testimoniato dai dati re-lativi alla partecipazione: si è passati infatti dai 220 concorrenti del 2007 ai 260 dello scorso anno. Gli atleti della matematica - che si contendo-no l’ammissione alla finale nazionale in programma a Milano il 19 maggio prossimo - vanno dalla Prima Media all’Università e… oltre, suddivisi in

5 categorie: C1 (studenti di prima e seconda media); C2 (terza media e prima superiore); L1 (seconda, terza e quarta superiore); L2 (quinta superiore e biennio universitario); GP (“grande pubblico”: ultimi anni dell’Università e concorrenti “adulti”). Il ritrovo dei partecipanti è previsto per le ore 14, mentre l’inizio delle gare per tutte le categorie sarà alle 14.30 (durata della gara: 1 ora e mezzo per la categoria C1 e 2 ore per tutte le altre categorie). Alle 18

circa la premiazione dei vincitori presso la Sala Congressi (in viale Peruzzi a Carpi): la cerimonia sarà aperta alla cittadinanza. Prima e dopo la gara, notizie ag-giornate sui Campionati si potranno trovare sul sito dell’Itis Leonardo da Vinci www.itisvinci.com. Per infor-mazioni e chiarimenti è disponibile il responsabile dell’attività, professor alfonso cornia, all’indirizzo mail [email protected]. Le iscrizioni si chiudono il 10 febbraio.

sono pAssAti più di CinQUAnt’Anni mA trA destrA e sinistrA rimAngono veCChie rUggini Che i giovAni non sono in grAdo di sUperAre

La lezione non è servita

La telefonata ad antonio russo

I fatti a cui si fa riferimento appartengono al periodo del dopoguerra e sono ormai di

competenza degli storici, ma poli-tici nostalgici non riescono a fare a meno di rivangare oggi vecchie contrapposizioni (fascisti/comu-nisti) che coinvolgono assai poco il sentire comune. E non si tratta di ‘anziani’ protagonisti della Secon-da Guerra Mondiale, ma di giova-ni che si avventurano nel terreno assai scivoloso dell’accertamento delle responsabilità. Come se ciò potesse cambiare qualcosa. La guerra l’abbiamo vissuta attra-verso i racconti dei nostri nonni che hanno ricostruito episodi di una crudeltà inimmaginabile: in quel clima si sono consumate tragedie private e collettive.A scatenare oggi sterili prese di posizione è stata una frase pubbli-cata da Antonio Russo (Pdl) sul suo profilo Facebook. Il giovane, che è anche presidente del gruppo Giovane Italia, ha scritto: “Stase-ra in Consiglio Comunale verrà osservato un minuto di silenzio per ricordare oscar Luigi Scalfa-ro. Mi preserverò di saltare questo inutile gesto. Non si commemora-no gli assassini”.Immediata la replica del PD che ne ha chiesto le dimissioni. “Rus-so, se ha un minimo di dignità e ri-spetto per le istituzioni, dopo aver infangato la memoria di un Padre della Costituzione, deve dimetter-si dal Consiglio Comunale”.

Le parole di Russo sono riferite al fatto che Scalfaro all’inizio della sua carriera di magistrato esercitò nei Tribunali Speciali, voluti da-gli angloamericani per porre un freno ai processi sommari contro i fascisti, talora degenerati in veri e propri linciaggi. In questa veste Scalfaro, applicando il codice penale di guerra, condannò a morte per “collaborazione con il tedesco invasore” l’ex prefetto di Novara Vezzalini e altri militi. La richiesta di condanna a morte era l’unica pena richiedibile da chi rappresentava l’accusa, a meno

di un proprio rifiuto o dimissione dall’incarico. Si narra che “i con-dannati non vennero uccisi alla prima maldestra raffica dell’ine-sperto plotone di esecuzione e sui corpi si accanì poi un gruppo di donne”. Fra le responsabilità a carico di Vezzalini, quella di aver partecipato alla spedizione punitiva di Ferrara del novem-bre 1943 dove vennero uccisi 13 antifascisti. Vendetta chiama vendetta e alimentare la spirale dell’odio porta solo altro sangue. Ma la lezione non è bastata se oggi siamo ancora alle prese con quelle antiche contrapposizioni, persino su Facebook.

S.G.

antonio russo, in base alle informazioni che fornisce sul suo profilo Facebook,

lavora come: Consigliere Comunale. Ha frequentato: Ragioneria. Vive a: Carpi. Fidanzato ufficialmente con: Elisa Torricelli. Parla: inglese e italia-no. Data di nascita: 26 settembre. Lo contattiamo al telefono.Hai tolto il tuo post da Facebook?“Perché dovrei toglierlo? Posso scrivere quel che voglio e non darne conto a nessuno. Non vedo perché sollevare tutta questa polemica in merito a una vicenda vecchissima. Ho voluto dire la mia su quel minuto di silenzio in memoria di un perso-naggio controverso”.chiederai scusa come ti è stato chiesto da più parti?“Quando qualcuno deciderà che venga fatta luce sulle condanne a morte (ndr Russo parla di omicidi

ma ci pare improprio) emesse da Scalfaro e su quella vicenda chiederò scusa. Un uomo che condanna a morte un altro uomo, per me è un assassino”.cosa ne pensano i tuoi colleghi del pdl? cosa ti hanno detto?“In Consiglio Comunale sono uscito solo io. Loro sono rimasti. Hanno voluto associarsi alla volontà della Giunta di commemorare Scalfaro”.stiamo parlando di fatti che risalgono al 1945. pagine che appartengono alla storia e che come tali debbono essere ormai considerate con un certo distac-co. non trovi? “Ai miei figli non permetterò mai che venga trasmessa una parte di storia non detta”. pensi che ai carpigiani la questio-ne possa interessare?“Non credo che interessi qualcosa circa una vicenda accaduta tanti anni

fa. Prima di essere un politico sono un cittadino che si esprime in modo libero. La richiesta di dimissioni da parte del Pd è una perdita di tempo. La mia frase è stata enfatizzata: spe-ro sia l’ultima volta che perdo tempo per queste cose. Preferisco parlare di temi concreti”.Hai cercato un momento di notorietà?“Non ho cercato la notorietà, si parla di me anche quando raccolgo mille-trecento firme col simbolo. Quando c’è da criticarmi su Facebook chie-dono le dimissioni quando poi Russo si occupa dei temi della città, nes-suno si esprime a mio favore. Non cerco notorietà perché non ne ho bisogno”.Quanti anni hai? “28”. Russo è uscito dall’aula durante il minuto di silenzio. In foto da

sinistra: Roberto Andreoli, Giuseppina Baggio e Luca Lamma

Antonio Russo

sabato 11 febbraio, al Kalinka, a partire dalle 20.30

foibe, una storia dimenticata

Foiba è il termine con cui, in Ve-nezia Giulia, si indicano i grandi inghiottitoi - caverne verticali o

pozzi - tipici della regione. Raramente un vocabolo originariamente utilizzato per denotare una struttura geografica ha assunto, nel tempo, una connotazione

storica così marcata. Il ‘900, con i suoi drammi e i suoi massacri, passa anche di lì, per quelle aperture nel terreno che sembrano evocare le ferite aperte di una regione e delle popolazioni che in essa hanno vissuto e sofferto. E’ in occasione della Giornata del Ricordo di venerdì

che l’anpi organizza - in collaborazione con l’isti-tuto storico di modena e la Fondazione ex cam-po Fossoli – un’iniziativa per aiutare a comprendere meglio la cornice in cui si iscrivono gli atti di violenza ingiustificata che hanno portato alla morte di tanti

innocenti e costretto migliaia di persone a fuggire dai territori che abitavano da sempre. Foibe, una storia dimentica-ta è il titolo della serata organizzata a Carpi, sabato 11 febbraio, presso il circolo Kalinka di via Tassoni. A partire dalle 20.30 si terrà una cena con piatti tipici della cucina triestina-istriana e, a seguire, il presidente della Fondazione ex-Campo Fossoli lorenzo Bertucelli dialogherà con costantino di sante, ricercatore dell’Istituto Storico di Ascoli Piceno. Un’occasione non soltanto per ricordare, bensì per approfondire una vicenda controversa, delicata, e ancora non pienamente conosciuta, in tutti i suoi risvolti, dalla maggioranza della popolazione. Perché la storia sia ‘ma-gistra vitae’ occorre, prima di ogni altra cosa, che sia conosciuta.

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910.02.2012 n° 05

il CArpigiAno 27enne dAvide pinelli, noto per essere il fotogrAfo UffiCiAle di Alle tAttoo, Ci pArlA dellA sUA pAssione per lA fotogrAfiA

il fotografo dei recordg

iovane, intrapren-dente e con una pre-disposizione innata

per la fotografia. Ecco in sintesi il ritratto di Davide Pinelli, il carpigiano 27en-ne che, da 5 anni, è al fianco di Alle tattoo, al secolo Alessandro bonacorsi, per immortalare i suoi dipinti su pelle, Guinness World Records, eventi e viaggi a scopo benefico.Quando è nata la tua passione per la fotografia?“Nonostante gli studi tecnici e il diploma di perito in Elettronica e Telecomu-nicazioni, ho sempre avuto una predisposizione per l’arte in generale. L’input decisivo che mi ha portato a intraprendere l’attività di fotografo freelance è stato l’acquisto di una macchi-na reflex per scattare foto ai musicisti e al pubblico durante i numerosi concerti a cui assistevo. Da allora ho iniziato a fotografare anche altri soggetti: scorci di paesaggi e città, serate nei locali e, in particolare, ritratti. Parallelamente, alle prime esperienze sul cam-po, ho frequentato un corso di fotografia e di grafica che mi ha fornito solide basi per continuare a crescere professionalmente. Recen-temente ho avuto la soddi-sfazione di vedere un mio ritratto finire sulla copertina di un album musicale. Un membro della band June 1974 ha visto la mia foto in

un sito web e mi ha chiesto l’autorizzazione per utiliz-zarla come cover del loro disco”.come hai conosciuto alle tattoo e il suo affiatato staff di profes-sionisti?“Ho conosciuto Alle circa cinque anni fa. Desideravo da tempo un tatuaggio, e un

mio collega di lavoro (della Cadicagroup di Carpi) mi consigliò di rivolgermi a lui. Quello fu soltanto il primo di tanti incontri: ora ho il corpo ricoperto da tantissimi tatuaggi, e sono un suo stretto collaboratore nonché amico e compagno di avventure. Mentre Alle era intento a realizzare il

mio terzo disegno su pelle, gli ho parlato della mia passione per la fotografia facendo sorgere in lui l’idea di una collaborazione. E così è stato. Nel tempo libero vado nel suo studio e lo ritraggo all’opera insie-me ai suoi soggetti e agli altri componenti dello staff. Ho conosciuto tra gli altri

il campione di bike trial e volto noto della Tv Vittorio Brumotti - che partirà con lui per la scalata all’Everest - e Lucio Cecchinello che corre in motogp. Inoltre, insieme ad Alle e agli altri inseparabili componenti del gruppo, Mi, Sara e un’altra ventina di esperti disegna-tori, organizziamo spesso serate in locali e ristoranti, per raccogliere fondi per la sua associazione umanitaria Alle tattoo E20, e io pun-tualmente immortalo quei momenti di divertimento declinati alla solidarietà”.Dal 5 al 12 ottobre sei partito alla volta dell’india insieme al resto del gruppo. par-laci dell’esperienza e di cosa ti ha lasciato.“Durante la nostra per-manenza in India oltre ad aver partecipato alla prima Convention Internazionale di Tatuaggi a Nuova Delhi vincendo l’ambito premio Best in the show, siamo an-dati regolarmente presso la Scuola privata di Akshay Pratishthan a Nuova Delhi e all’orfanotrofio di Ma-dre teresa di Calcutta per portare materiale scolastico ai bambini e ai ragazzi del posto. Vedere come il sem-plice dono di un quaderno o

di una biro potesse suscitare tanta gioia e felicità in quei ragazzini, tra cui alcuni affetti da gravi handicap fisici, è stata un’emozione unica e toccante che ognuno di noi dovrebbe provare almeno una volta nella vita. Giravamo per strada e quando incontravamo un bambino gli regalavamo una marmellata o una me-rendina e ogni volta erano sorrisi e ringraziamenti a profusione. Il contrasto tra la lussuosità di certi palazzi e storiche opere di archi-tettura come il Taj Mahal, e la povertà dilagante nella maggior parte delle strade è sconcertante, ma il ricordo più importante che ho por-tato con me in valigia è stata proprio quella gioia pura e disarmante che esplode davanti a un piccolo gesto di affetto, nonostante la sofferenza e l’indigenza soverchianti”.progetti futuri? Qual-che novità in corso di realizzazione che ci puoi anticipare?“Attualmente sto lavoran-do alla realizzazione delle magliette personalizzate per il nostro staff che è ormai la mia seconda famiglia. Inol-tre è in fase di realizzazione un book fotografico che raccoglie tutte le immagini del viaggio in India. E poi sicuramente ci saranno presto altre novità. Si sa che con Alle, le sorprese non finiscono mai”.

Chiara Sorrentino

Davide Pinelli

dAvIde pINellI e lA suA pAssIONe per lA FOTOgrAFIALeggi la notizia su:www.temponews.it

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10 10.02.2012 n° 05

l’ingegnere elettroniCo mArCello di Clemente, 27enne CArpigiAno, è AppenA tornAto dA melboUrne dove hA vissUto per Un Anno lAvorAndo nel settore AerospAziAle di Un’indUstriA elettromeCCAniCA. “in AUstrAliA Ci sono mAggiori opportUnità di lAvoro, mA torno in itAliA”.

il nuovo sogno? L’australias

pesso si sente parlare di fuga dei cervelli ita-liani verso l’estero, di

giovani brillanti e neolaure-ati che nel nostro Paese sono scarsamente valorizzati e pertanto scelgono di migrare verso altri Stati con il desiderio di trovare un lavoro stabile e adeguatamente retribuito. Oggigiorno, con la grave re-cessione economica in atto, la situazione lavorativa per tanti laureati e ricercatori italiani non è certamente migliorata, ma c’è anche chi, dopo un periodo di lavoro all’estero, decide di ritornare in Italia. Così è stato per l’ingegnere elettronico carpigiano, classe 1984, Marcello Di Clemente che, una volta scaduto il visto working holiday visa che gli ha consentito di rimanere a Melbourne per 12 mesi, ha deciso di non fare richiesta per un visto permanente ma di tornare a Carpi perchè, come sostiene lui sorridendo, “no-nostante le gravi incertezze lavorative ed economiche, in Italia si vive bene, e poi se tutti i professionisti qualificati si trasferiscono all’estero chi ci rimane qui?”.marcello, quando e perchè hai deciso di partire alla volta di melbourne?“Io e la mia fidanzata Fran-cesca Mantovani (che vive a Milano, ha 25 anni ed è laureata in Economia pres-so l’Università Bocconi) abbiamo sempre covato il desiderio di provare insieme un’esperienza di vita all’este-ro, e così, nel gennaio 2011,

ci siamo finalmente decisi optando per l’Australia allo scopo di conoscere una cul-tura completamente diversa dalla nostra e, al contempo, di migliorare la conoscenza della nostra lingua inglese. Inoltre lei aveva già vissuto per sei mesi in Australia ad Adelaide, in occasione di uno scambio scolastico e ne era rimasta pia-cevolmente colpita. Io invece, oltre a non essere mai stato nel continente oceanico, non avevo mai sperimentato una lunga permanenza all’estero, e così con in tasca una laurea in Ingegneria Elettronica e due

anni di esperienza lavorativa presso l’azienda di packaging farmaceutico Marchesini Group di Carpi, ho deciso di partire”.Di cosa vi occupavate a melbourne?“Ho trovato quasi subito la-voro come ingegnere nel set-tore Aerospace & defence di Cablex, una nota industria elettromeccanica. All’interno della ditta mi occupavo prin-cipalmente di sviluppare sof-tware per testare applicazioni miliari nel settore aerospace. Francesca invece ha lavora-to come addetta al marketing

sono reali difficoltà a trovare un’occupazione. I tempi di as-sunzione sono molto veloci ma, al tempo stesso, anche il licenziamento è facile e rapi-do. Inoltre il lavoro a tempo determinato o a contratto non incute timore, anzi è ambito da un grande numero di lavorato-ri, in quanto, per sopperire al fatto che non garantisce con-tinuità, offre compensi deci-samente più elevati rispetto ai lavori a lungo termine. I salari sono il doppio e, spes-so, il triplo di quelli italiani in moltissimi settori, anche

in una filiale australiana della Sanpellegrino”.sistema lavorativo ita-liano e australiano a confronto: quali sono le

principali differenze che hai riscontrato?“Innanzitutto in Australia, se si è qualificati e competenti nel proprio campo, non ci Continua a pagina 11

Da sinistra Benedict, Francesca e Massimo

Il NuOvO sOgNO?l’AusTrAlIA!Leggi la notizia su:www.temponews.it

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1110.02.2012 n° 05

Ancora una volta, siamo prossimi alla data di San Valentino, gli anni passano veloci e anche se con questo testo, potrebbe essere più indicata l’estate,

non possiamo non dedicare, un pensiero a chi ci è vicino.

Al mè dialètt...di Massimo Loschi

se ciò viene riequilibrato dal fatto che il costo medio della vita è leggermente superiore rispetto all’Italia. Attualmente in Australia gli effetti della re-cessione mondiale si sentono veramente poco”.e per quanto riguarda lo stile di vita?“Quando si arriva in questa immensa città non ci si aspet-terebbe di trovare un modo di vivere così lontano da stress e frenesia. Gli orari lavora-tivi sono generalmente fles-sibili e consentono di avere più tempo da dedicare a se stessi e alla propria famiglia. Io lavoravo dalle 7 alle 15 e questo mi permetteva di avere molte ore libere. Inoltre pur essendo una metropoli con una superficie di oltre 1.700 km² e con 4 milioni di abitanti non è indispensabile spostarsi in auto, in quanto la rete dei

trasporti pubblici copre un’area molto vasta, garantendo sempre un servizio puntuale ed efficien-te, contrariamente a quanto si verifica da noi. La burocrazia poi è molto più snella e spesso gestita in rete, anche questo contribuisce a semplificare ulteriormente la vita. Come in tutte le grandi città internazionali, Melbou-rne è un crogiolo di culture e nazionalità diverse che porta a essere più socievoli e disponibili ad aiutare gli altri e, inoltre, la criminalità è ri-dotta. Tuttavia, ogni tanto si avverte un senso di isolamento rispetto al resto del mondo - ci si sente down-under come dicono i nativi del luogo - e si percepisce la mancanza di un patrimonio storico-artistico che, purtroppo, è pressochè

inesistente e che alimenta la fascinazione degli australia-ni nei confronti dell’Italia e dell’Europa in generale”.e della parte più selvag-gia dell’australia cosa ci racconti?“Gli ultimi 3 mesi della mia permanenza li ho spesi facen-do un tour di tutto il Paese a bordo di un camper insieme alla mia fidanzata, a un amico conosciuto lì, Benedict, e ad altre persone che si sono aggre-gate nel corso del viaggio. In Australia è ancora fortemente radicata l’abitudine dell’au-tostop! Viaggiare nell’out-back - che comprende tutta

l’enorme area non urbanizzata - è meraviglioso poiché si è completamente immersi nella natura incontaminata e capita molto frequentemente di in-contrare canguri, emù, koala, coccodrilli e serpenti”.Dove lo vedi il tuo futuro: in italia o all’estero?“Mi auguro di trovare un la-voro che mi soddisfi appieno qui in Italia, perchè credo e spero che la situazione possa risollevarsi in tempi rapidi, ma non voglio sbilanciarmi troppo per il futuro”.

Chiara Sorrentino

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Marcello Di Clemente

aL Mè sÓL‘Na bôcia d’fógh al sól, che pôch a pôchla s’pêrd là in dò al ciél al špóša l’aqua,‘na lunga scia d’luš i ultêm ragch’fan cunêr, tra gl’i-ôndi, pajni d’ôre mè e tè a sòm lè, e a m’piéš dird’èsèr d’un miracôl sól a du pas.

Alšéra, n’ônda da la crêsta biancadamand sègn ed gèss su ‘na lavagna blùla m’rùšla dêlichêda su la riva,d’incant nascên, ed s-ciùmà, ricam bianchpêrèn pétal d’róša prôfumêdastrèmnèe per tè sóvr’a la sabia chêlda.

Tramôunt, che t’bruš mìll e più d’mìll culórchi m’stùrdisèn, chi t’sè spêc-n in di ôç,imprôviši êmôsiôun i m’pióvn’adôsculór, pinsér, nôstalgìi chi s’in vansòtt-bras e damand véla ch’taja l’ôndai s’pêrdên luntan; e già brìlà ‘na stèlà.

Bianch, furtunèe gabian ch’a vulèe élta rubêr ‘na briša d’luš al dè ch’a móra tinšr’ancòr un cólp a gl’i-êli d’l’ôrancòr per mè, un vól, l’ultêm salùt;trist è adês guardêr al giórên ch’fìnise dè per dè... a s’fà sèmpèr più dur.

Vinêm più atéšti tè al mè sólquand a s’fà scur.

iL Mio soLeUna palla di fuoco il sole, che poco a pocosi perde, là, dove il cielo sposa l’acqua,una lunga scia di luce gli ultimi raggiche fanno dondolare, tra le onde, pagliuzze d’oro ed io e te siamo lì, e mi piace dire di essere di un miracolo solo a due passi.

Leggera, un’onda dalla cima biancacome un segno di gesso su di una lavagna blù mi ruzzola delicata sulla riva,d’incanto nascono, di schiuma, ricami bianchi sembrano petali di rosa profumatasparsi per te sopra alla sabbia calda.

Tramonto, che bruci mille e più di mille coloriche mi stordiscono, che ti si specchiano negli occhi, improvvise emozioni mi sommergono colori, pensieri, nostalgie che se ne vannosotto braccio e come vela che taglia l’ondasi perdono lontano; e già brilla una stella.

Bianchi, fortunati gabbiani che volate in altoa rubare una briciola di luce al giorno che muore a dipingere ancora una volta le ali dell’oro ancora per me, un volo, l’ultimo saluto; è triste ora guardare il giorno che finiscee giorno per giorno… si fa sempre più duro.

Vienimi più vicinasei tu il mio solequando si fa scuro.

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e’ stato un saluto commosso quello che la politica carpigiana ha portato, durante il Consiglio comunale di giovedì scorso, a monsignor elio tinti

un esempio per tutti noi

e’ stato un saluto commos-so quello che la politica carpigiana ha portato,

durante il Consiglio Comuna-le di giovedì scorso, a monsi-gnor elio tinti. Commozione e apprezzamento espressi sia dall’Amministrazione, nella persona del sindaco, che dalle principali forze politiche. Se il Pd ha lodato, con il capogruppo Davide Dalle ave, “il sorriso che ha sempre avuto per tutti e il senso di fiducia nel futuro che ha saputo trasmettere”, roberto andreoli del PdL non è stato da meno, definendo Tinti “un stancabile promotore di fiducia, sempre pre-sente, sia laddove apriva una nuova impresa, sia quando ce n’era una in difficoltà”. Significativo poi il saluto di Gigliola pivetti di ApC. Anche lei infatti, pur riconoscendo che la vicenda dell’Opera Pia Paltrineri e del progetto di casa di cura per malati psichici li ha visti su fronti opposti, ha riconosciuto che “entrambi ritenevamo di promuovere quello che era giusto per il bene della comunità, quindi la sua partenza lascerà una grande nostalgia in tutti i carpigiani”. Anche la Lega Nord ha dichiarato di apprezzare i ripetuti messaggi del vescovo in favore dei giovani, della famiglia e del lavoro, mentre luca lamma di Futuro e Libertà ha portato anche il saluto della figlia, che ricorda sempre con affetto monsignor Tinti. Prima di consegnargli un quadro che rappresenta un’antica mappa della città e una boccetta di aceto balsamico, il sindaco campedelli ha chiosato rammentando lo sforzo inestimabile di Tinti: “nel tenere unita la città. Tra noi si è instaurata un’amicizia che va al di là dei rapporti istituzionali”. Da parte sua, il vescovo ha ricordato la sua prima visita in Consiglio, appena insediato a Carpi undici anni or sono. “E’ qui che ho iniziato a conoscere Carpi, città della quale voglio portare con me un ricordo gioioso, d’amicizia”. Ed è proprio l’unione uno dei cardini del suo messaggio: “non ho mai fatto distinzioni tra credenti, laici o fedeli di altre religioni. Il mio prossimo è sempre stato per me nient’altro che un fratello. Sapete che ho espresso la volontà di essere sepolto qui e posso garantirvi che a Carpi è molto più ciò che ho ricevuto di quel che ho dato”.

marcello marchesini

domeniCA 5 febbrAio il vesCovo CAvinA hA preso possesso dellA dioCesi

carpi si stringe intorno al suo vescovoHa preso possesso del-

la Diocesi di Carpi il nuovo vescovo,

monsignor Francesco Ca-vina, ordinato lo scorso 22 gennaio presso la Cattedrale di Imola, dal cardinal ber-tone. In un pomeriggio di sole, nonostante il freddo, tantissimi hanno voluto sa-lutarlo, prima presso la Casa della Divina Provvidenza, dove ha pregato al sacello di Mamma Nina Saltini e ha incontrato le suore Figlie di San Francesco, visitando in particolare, nella sua stanza, Mamma Teresa con cui ha avuto un colloquio, le mam-me e i bimbi ospiti della Casa Agape, i volontari del Centro di aiuto alla vita. “E’ signifi-cativo che, nel giorno in cui la Chiesa celebra la Giornata per la vita, il vescovo abbia voluto iniziare la sua presenza a Carpi proprio da un luogo di testimonianza di carità nei confronti dei più piccoli e di fattiva accoglienza della vita”, spiega don Massimo Dotti, vicario generale. Subito dopo, percorrendo a piedi via Matte-otti, Cavina è stato salutato dai giovani in festa davanti alla Sagra, con striscioni, applausi e canti, di cui uno, scritto per l’occasione, ispirato al motto

episcopale Non excidet Dominus, il Signore non verrà meno. Il ve-scovo è poi entrato nel Cortile d’onore dove ha incontrato le autorità. Un fuori programma: la sosta al Cortile del-le Steli per ricordare odoardo Focherini e tutte le vittime della deportazione. Da qui il corteo si è spostato verso la Cattedrale per la concelebrazione eu-caristica di inizio del ministero episcopale. “Cari fratelli e sorelle, - ha detto in un passaggio della sua omelia, il ve-scovo - immagino che in questi mesi vi siate chiesti Quale sarà la linea del nuovo pasto-re? Quali i suoi orienta-menti pastorali? Quale la sua impostazione spirituale?, Quali le

sue priorità? Il mio program-ma consiste innanzitutto nel conoscere la nostra Chiesa di Carpi per scoprire come Gesù ancora oggi insegna, guarisce, salva, serve, invita; come Gesù a volte è anche per-cosso, deriso, bestemmiato, profanato. Una Chiesa, la no-stra, che, da quanto ho potuto capire, non considera nessuno come straniero o nemico, ma a tutti, come ha fatto Cristo, apre le sue braccia attraverso un molteplice fiorire di atti-vità apostoliche, educative, caritative a opera delle par-rocchie delle Associazioni e dei Movimenti ecclesiali. La mia gioia, dunque, sarà quella di inserirmi, con il vostro aiuto e la vostra comprensione in questo Corpo ecclesiale così ricco perché l’amore per Gesù e la Sua Chiesa diventi ogni giorno di più la grande pas-sione della nostra vita e possa crescere l’unità nella fede”.

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speciale carpi città dello sport

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I presentatori: Sandro Damura, Clarissa Martinelli ed Enrico Gualdi

Handball Carpi: Premio Promozioni

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Cristiana Barbolini de La Maratona d’Italia

Claudio Ciotti, Resp. Ufficio Stampa del Bologna Calcio con Campedelli

Black Dragons Asd: Premio ai risultati sportivi carpigiani

Colli Cicli Velo Sport Carpi - Gruppo Pedalare Rosa: Premio benessere

Alberto Rota:PremioRisultatiSportivicarpigiani

Hasnain Abbas:Premio giovani emergenti

Cristina Luppi - SG La PatriaPremio ai risultati sportivi

Antonino Caponetto:Premio al valore tecnico

Il sindaco Campedelli consegna una xilografia a Ivano Brugnetti, oro nella marcia alle Olimpiadi di Atene

lUnedì sCorso lA diCiAssettesimA edizione del “Città dello sport”

solidarietà di galaUn’edizione in opportUno AUsterity Con finAlità benefiChe.trA gli ospiti l’olimpioniCo ivAno brUgnetti.gregorio pAltrinieri è l’AtletA dell’Anno: “pUnto A londrA 2012!”. l’ omAggio AllA CArrierA è per lAnnA A 40 giorni dAl ritiro dAl CAlCio gioCAto.

In coerenza con le congiunture, la XVIIesima edizione

della“Premio Città dello Sport” è stata opportu-namente pensata e orga-nizzata in austerity, con un occhio particolare alla beneficenza. L’iniziativa collegata Social Sport sosterrà le famiglie in difficoltà economiche che intendono far svolgere ai propri figli una disciplina sportiva. Un bando speci-fico che verrà emesso in primavera consentirà di devolvere i fondi rac-colti attraverso il coin-volgimento di numerosi sponsor (“meglio chia-marli partner” – precisa il sindaco, presente in prima fila assieme all’assessore d’Addese). Confermato il format, con Radio bruno “media partner” e la condu-zione degli “strani” Gualdi-damura elegan-temente assortiti dalla nostra Clarissa Martinel-li. Nella scaletta d’ intratte-nimento presenti solo artisti “made in Carpi”: il cabaret dei Precari (Sandro Gualdi e Simone olivieri), i balletti di Latin Fuego, e la break-dance di Jacko (alias Francesco Salzano, sosia ed eccellente emulatore del “Re del Pop”: il più applaudito della serata)Ospiti e ambasciatori del Gala: l’olimpionico Ivano Brugnetti, la stella Liu-Jo Hrista Harmotto ed i giocatori del Bologna FC Panagiotis Kone e Jean-Francois Gillet (assente l’atteso Ales-sandro Diamanti, e il vicepresidente Maurizio Setti, giustificato dall’in-fluenza).Tra gli Oscar individuali spiccano le figure di co-ach Giacomo Meschieri (tecnico-Allenatore: istituzione del volley femminile carpigiano) e della grande promessa

natatoria Gregorio Pal-trineri (Atleta dell’anno, con legittime speranze olimpiche dopo i record di categoria nei 1.500 metri stile libero). Quattro i riconoscimenti al Valore Tecnico: Rina-scita Budrione (bocce: un titolo mondiale e due europei), più gli habituee

Lorenzo Benatti (nuoto: campione italiano 100 farfalla), Natalia Valeeva (decimo mondiale di tiro con l’arco), e l’eterno maratoneta Antonino Caponnetto (81 anni e non sentirli), finalmente recordman di categoria. Altrettanti i Giova-ni Emergenti in luce:

Abbas Hasnain (cam-pione regionale FIDAL di salto in lungo e triplo), Matteo Gualdi (tennis tavolo, campione italiano Under 9: il più giovane medagliato!), nazareno Basket (oro regionale FIP

Under 15) e Pallanuoto Sandro Cabassi (oro regionale FIN Under 13 e under 15). Altri risultati di rilie-vo: Universal (volley maschile Under 16),

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Gregorio Paltrinieri:Premio allo sportivo dell’anno

Giorgio Guidetti - Sporting Club Carpi:Premio Risultati Sportivi carpigiani

Alberto Villani - Polisportiva Fossolese 1945:Premio Promozioni

Latin Fuego

Latin Fuego

Patrizia Ballestrazzi: Premio ai Risultati sportivi carpigiani

Lorenzo Mora: Premio ai Risultati sportivi carpigiani

Lisco dell’Aikido Carpi Segnalazioni

Health Club 2:Premio ai Risultati sportivi

carpigiani

Salvatore Lanna: Premio alla carriera

Roberto Sgarbi e Andrea Pederielli per Pallanuoto Cabassi

S. Cabassi Carpi - Sezione Pallanuoto: Premio ai giovani emergenti

Mondial Quartirolo Città di Carpi: Premio ai risultati sportivi carpigiani

D’Addese consegna una xilo a Jean Francois Gillet portiere del Bologna Calcio

Roberto Canepa, team manager del Carpi Fc 1909: Premio Promozioni

Polisportiva San Marinese asd: Premio alla Diffusione dello sport

Fabrizio Daghio ritira il

Premio ai risultati

sportivi a nome del

fratello Christian

Gazzetta di Modena, ritira il Premio Bruno Cucconi, Fabrizio Stermieri in foto con Emilia Gibertoni e D’Addese

Lorena Veronesi - Pol. Dorando Pietri - Sezione Pattinaggio: Premio Risultati sportivi

Due mamme ritirano il premio ai risultati sportivi per i Clippers Baseball Club

Giacomo Meschieri:

Premio ai tecnici

e allenatori

Mondial (volley femmi-nile: B2, Under 14 e Top Junior), La Patria (ginna-stica artistica, atletica leg-gera, pesistica), dorando Pietri (pattinaggio), Health Club 2 (danza moderna), Sporting Club (tennis a squadre) Clip-pers (baseball), Patrizia Ballestrazzi (campio-nessa italiana a coppie di boccette), Christian daghio (iridato Tay-Boxe), Paola Ferretti

(regina della mountain bike), Alberto Rota (nuo-to: argento e bronzo agli Italiani Master), Lorenzo Mora (nuoto: titolo italia-no 4x100, cat. Esordienti) Rossella Setti (lotta, cat. K1), Marco Micheli (triathlon), e Black Dra-gons (arti marziali). Il Premio alla Carriera va a Salvatore Lan-na “tempestivamente” celebrato come fiore all’occhiello del grande calcio carpigiano a soli 40

giorni dal ritiro professio-nistico (ora è allenatore in seconda della Reggia-na); mentre il tributo alla Memoria alle figlie di tiziano Battini, indimen-ticato starter e giudice internazionale di atletica leggera.L’attenzione costante e

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Francesco Salzano“Jacko”

I Precari: Simone Olivieri e Sandro Gualdi

Campedelli premia Lamberto Menozzi a nome della Fondazione CRC per il sostegno al progetto Muoviti Muoviti

Daniela Caliumi ritira per l’Ushac il premio segnalazioni

Marco Micheli: Premio ai risultati sportivi

Matteo Gualdi: Premio ai

giovani emergenti

Quirino Beltrami e Maria Losorbo - G.S Rinascita Budrione Sezione Bocce: Premio al valore tecnico

Paola Ferretti: Premio ai risultati sportivi

Monica e Paola Battini, figlie di Sergio ritirano il Premio alla

Memoria

Marino Cini ritira per Lorenzo Benatti il Premio al

valore tecnico

Gianni Setti consegna a Panagiotis Giorgios Kone, calciatore del Bologna, una xilo

Ugo Parenti ritira per Natalia Valeeva il Premio al valore

tecnico

Universal Sport Team Carpi asd: Segnalazioni

Chiara Ballestrazzi, responsabile Marketing DorHouse

Rossella Setti Premio ai risultati sportivipuntuale verso le attività

di CSI e UISP e l’impegno divulgativo per le realtà amatoriali sono valse alla redazione di Gazzetta di Modena la sesta targa “bruno Cucconi” (riti-rata dal collega Fabrizio Stermieri). Ulteriori premi speciali a: Pol. S. Marinese (diffu-sione dello Sport), Hajat Irfan (Integrazione),

Continua da pagina 15 Colli Cicli Velo – Pedala-re in rosa (benessere).Ben 3, infine, i team sul palco nell’ultima sfilata dedicata alle società salite di categoria nei rispettivi campionati: Handball Carpi (pallamano: A1), Carpi FC 1909 (calcio: Prima Divisione Lega Pro) e Pol. Fossolese (calcio: Seconda Categoria).

Enrico Gualtieri

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L’arte secondo Maria pia severi

L’Angolo di Cesare Pradelladomenica 12 febbraio, alle 15, presso la sala 2000 di via magnani a Campagnola emilia

La casa segreta dell’anima

la fonda-trice di manos

sin Fronte-ras e precor-ritrice della tecnica di stimolazione neurale, la Jardinera (in foto), do-menica 12 febbraio, alle

15, presso la Sala 2000 di via Magnani a Campagnola Emilia, vi guiderà ne La Casa segreta dell’anima, un luogo di guarigione profonda e duratura, un luogo da riscoprire e da riconoscere, che ci appartiene da sempre, attraver-so un lavoro semplice ma profondo di conoscenza di voi stessi. La stimolazio-ne neurale è una tecnica di autotrat-tamento che fa parte delle discipline bio-naturali complementari alla medi-cina tradizionale. Essa agisce su alcune terminazioni nervose attraverso l’uso cosciente delle mani. Stimolandole giornalmente, per 5 minuti, si con-segue che i tre pilastri fondamentali del corpo - sistema nervoso, sistema immunitario e sistema circolatorio - si fortificano e ne traggono beneficio le situazioni di stress negativo (distress) e gli altri stati emozionali alterati. La stimolazione neurale permette di raggiungere l’equilibrio psicofisico, di combattere l’ansia e di eliminare lo stress negativo. Tale stimolazione si può considerare come una vera e propria “filosofia del benessere” che tutti possono apprendere per diven-tare coach del proprio benessere. Per informazioni e iscrizioni alla giorna-ta, unica in Italia, potete contattare la responsabile Franca magnani al 333.4280837.

mercoledì 15 febbraio, alle 21, all’Auditorium san rocco, protagonista gaetano Curreri

una serata di musica e parole

Vasco rossi, lucio Dalla, Francesco De Gregori, laura pausini... sono solo alcuni tra

i musicisti con i quali Gaetano cur-reri ha collaborato nel corso della sua lunga carriera. E proprio il fondatore e leader degli stadio sarà l’ospite, a Carpi, della rassegna di spettacoli gratuiti Una serata in San Rocco, gentilmente offerti alla città dalla Fon-dazione cassa di risparmio di carpi. Un incontro d’eccezione - mercoledì 15 febbraio, a partire dalle 21 - una serata di musica e parole durante la quale il tastierista e voce degli Stadio

avrà l’occasione di ripercorrere i brani più celebri del suo vasto repertorio. La sua carriera ha avuto inizio proprio nelle nostre zone, tra le balere della provincia di Modena, alla fine degli Anni ‘60. A un certo punto l’incontro fondamentale, quello con un Vasco allora completamente sconosciuto al grande pubblico. Da allora ha inizio un sodalizio artistico e creativo che probabilmente rappresenta il punto di svolta della carriera di entrambi. Alla fine degli Anni ‘70, nascono i primi due album del Blasco: Ma cosa vuoi che sia una canzone e Non siamo

mica gli americani, entrambi suonati e arrangiati da Curreri. Il 1979 segna poi un’altra data fondamentale. Con

il celebre tour Banana Republic di Lucio Dalla e Francesco De Gregori ha inizio l’apprendistato artistico di Curreri presso il gruppo del cantante bolognese, trasformatosi di lì a poco negli Stadio. Tra i numerosi successi del cantautore, ricordiamo soltanto Un senso, Buoni o cattivi, Rewind - in-terpretate da Rossi - e Lo zaino, Bella più che mai, La faccia delle donne – del repertorio degli Stadio. Un’altra serata che ha per protagonista la buona musica, per rivivere le emozioni di una generazione che, dopo aver fatto la storia della musica italiana, è entrata nel mito. Ingresso libero sino a esau-rimento dei posti disponibili, non si effettuano prenotazioni.

Maria Pia Severis

i tratta di un libro di foto-grafie su Modena del tutto originale. Perchè sono tutte

foto ‘mosse’, come quando si muove la mano al momento dello scatto. Ma il risultato è sorpren-dente perché queste foto - che si direbbero sbagliate - assumono al contrario un valore parti-colare, un significato diverso. Diventano, come d’incanto, foto artistiche, ammantate di un fascino misterioso. L’autrice del volume, contenente circa 200 scatti a colori, stampato su carta patinata (Edizione Artestampa) è la carpigiana Maria Pia Severi, una laurea in legge, ‘fotografa per passione’ come ama definirsi, che è giunta a usare la macchi-na fotografica come strumento di lavoro e come scelta di vita. La Severi ha dato alle stampe

un prezioso volume su Modena in cui compare in copertina la facciata romanica del Duomo e, nelle pagine interne, la facciata dell’Accademia militare, Piazza Grande, il Municipio, i portici del

Collegio, persone a passeggio e altre sedute ai tavolini dei bar. Le immagini, tutte sfuocate, sono state definite nella prefazione del testo, dalla professoressa Maria Cristina Castellazzi, docente del Liceo Fanti di Carpi, “foto lirico-pittoriche, perchè il mondo deve essere poetizzato. Nelle

istantanee della Severi – aggiunge la professoressa Castellazzi – la banale rigida realtà viene magi-camente trasfigurata assumendo quella indefinitezza e indetermi-nazione che tolgono loro mate-rialità e pesantezza e, attraverso l’imprecisione dello sfumato, una misteriosa essenza del reale che solo l’interpretazione poetica può riservare”.Maria Pia Severi, che è nata a Carpi ma risiede a Modena, nipo-te del medico, scrittore e collezio-nista carpigiano Carlo Contini, ha già pubblicato altri volumi di foto, Sotto il segno di Modena nel 1984, Emozioni capresi nel 2008, Venezia è sogno l’anno seguente e, infine, nel 2010, il volume Bo-logna, aria di festa. E ora questo ritorno nelle piazze e nelle strade di Modena.

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si è messA in moto l’orgAnizzAzione dellA biennAle di pittUrA giUntA AllA sUA QUArtA edizione, promossA dAll’AssoCiAzione CUltUrAle bottegA di pittUrA di CArpi

a caccia di talentie

’ partita l’orga-nizza-

zione della Biennale di pittura giunta alla sua quar-ta edizione, promossa dall’Associa-zione cultu-rale Bottega di Pittura, presieduta dal vulcanico artista carpigiano Mauro Filippini, animatore di iniziative promozionali e instancabile organizzatore di mostre. “Il nostro obietti-vo primario – spiega Mauro Filippini – è quello di aiu-tare gli artisti a farsi cono-scere e apprezzare mag-giormente e a far emergere qualche nuovo talento. Per questo il tema della rasse-gna è libero e i partecipanti possono presentare quadri realizzati con ogni tecni-ca: dall’olio alla tempera, dall’acrilico all’acque-rello e le opere presentate resteranno esposte presso

la Sala ex Poste di Palazzo Pio per due settimane, a partire dal 27 aprile. Una commissione di esperti – aggiunge Filippini – espri-merà un giudizio sui lavori presentati e verrà scelto un vincitore che si aggiudiche-rà un premio di 500 euro, 300 andranno al secondo e 200 al terzo. Un altro premio speciale, riservato agli acquerelli, sarà invece offerto dalla Gioielleria berni”. Per partecipare al concorso occorre prenotarsi telefonando al 348.1147875 a partire dal 25 febbraio.

Cesare Pradella

Mauro Filippini

personale di Antonio guarene presso gli ambienti di o&A Centro Affari

L’oscar dell’umorismo mondiale

un tratto semplice. D’al-tri tempi. antonio Guarene ci delizia da

tempo con le sue vignette ma anche grazie ad altre realizza-zioni artistiche. Per la sua città, Asti, ha disegnato il logo per il Centocinquantesimo An-niversario dell´Unità d’Italia e progettato diversi monumenti, come quelli ai Caduti Partigiani, ai Caduti sul Lavoro, ai Martiri di Cefalonia e tanti altri. Docente di architettura, scenografo, co-

stumista e progettista, Guarene colleziona una carriera piena di riconoscimenti fino a giunge-re a quella decisiva: nel 1975 ottiene l’Oscar dell’umorismo mondiale. La personale di An-tonio Guarene sarà esposta fino al 29 febbraio presso gli am-bienti di o&a centro affari. L’Umorismo ai tuoi piedi - ras-segna umoristica con ingresso libero, nata nel 2007 da un’idea di oscar sacchi - è realizzata con la collaborazione dei Locali del Sorriso e ha luogo presso gli spazi di O&A Centro Affari, in viale Ariosto 14/B.

domeniCA 12 febbrAio: AnChe QUest’Anno A sAn mArino tornA il CArnevAle

a san Marino sfilano puffi e pirati!A

nche quest’anno torna la

sfilata di carri di Carnevale a San Marino, in pro-gramma domenica 12 febbraio, con inizio alle 14, con partenza dal piaz-zale della Polispor-tiva Sanmarinese. La manifestazione, organizzata dal Co-mitato dei Genito-ri di San Marino - insieme a Circolo Arci bruno Mora, Polisportiva Sanmarinese, Parrocchia di San Marino, Associa-zione Genitori L. Gaspa-rotto di Fossoli e Asso-ciazione Genitori Gaia di

Carpi - prevede la sfilata di carri allegorici, ispirati ai Puffi e al mondo dei Pirati, per le vie della frazione. Al termine della sfilata, gran finale in Piazza Delia Gasparini, con balli, pesca e dolci per tutti. Anche

quest’anno è stata organiz-zata una lotteria collegata alla manifestazione, i cui biglietti sono in vendita presso gli esercizi commer-ciali di San Marino e presso le varie realtà promotrici. Il ricavato della lotteria sarà

devoluto, come tradizio-ne esige, a una realtà del territorio che si occupa di iniziative a favore dei più piccini. Quest’anno, sarà sostenuta l’associazione Amo per i Bambini. In caso di maltempo la ma-nifestazione si svolgerà domenica 19 febbraio.

Foto dell’edizione precedente

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20 10.02.2012 n° 05

CinemA - sCorsese UsA per lA primA voltA lA stereosCopiA e il risUltAto è QUAnto di meglio si possA gUstAre Con gli oCChi. il piAno seQUenzA iniziAle A volo d’UCCello Che entrA in stAzione e ne perCorre i mArCiApiedi è dA togliere il respiro. il film hA già vinto il golden globe per lA miglior regiA e hA riCevUto ben UndiCi nominAtion Agli osCAr

hugo cabret: quando il cinema racconta se stessol

’estate scorsa, in Piazza Maggiore a Bologna, in occasione del Festival

del Cinema Ritrovato è stata proiettata l’edizione a colori del fantastico Le voyage dans la Lune di Georges Méliès. Copia originale dipinta a mano, fortunosamente ritrovata e meravigliosamen-te restaurata. Il più celebre fotogramma del film, di 12 minuti, rappresenta una Luna piena dal volto uma-no, colpita a un occhio da un proiettile-nave spaziale, così come l’ha immaginato Jules Verne nel suo romanzo omonimo. Questo fotogram-ma è una delle “misteriose” icone del film Hugo Cabret di Martin Scorsese. Opera quanto mai spettacolare che, attraverso la rilettura del romanzo La straordinaria avventura di Hugo Cabret di Brian Selznick, ci riporta a una delle fondamentali tappe della storia del cinema. Sia-mo a Parigi negli Anni Venti. La prima guerra mondiale ha cancellato il ricordo e le for-tune di uno dei padri del cine-ma, Georges Méliès che, sul finire dell’Ottocento e inizio Novecento, aveva conteso ai

fratelli Lumière pubblico e successo. Come si sa, furono Auguste e Louis Lumière, il 28 dicembre 1895 a presen-tare a un pubblico pagante il primo spettacolo cinema-tografico della storia. Fra quel pubblico c’era anche Georges Méliès che, già direttore di un teatro ottico-fantastico, rimase talmente colpito da quelle immagini in movimento da intuirne le potenzialità spettacolari. Chiese quindi ai Lumière di

poter avere una cinepresa, ma questi rifiutarono. Così con l’aiuto di un amico ingegnere se ne costruì una e cominciò a realizzare quelli che sarebbero diventati i ca-postipiti della narrazione per immagini, grazie anche alla miriade di effetti speciali che seppe inventare, spesso ca-sualmente, per rimanere nel solco del suo teatro magico e fantasmagorico. Ma dopo aver realizzato circa 1.500 film, nel 1914 la sua stella

tramontò e la guerra, come detto, ne cancellò il ricordo. E’ a questo punto che Hugo Cabret assiste affascinato a un delicato restauro di un automa, che il padre, oro-logiaio, pazientemente ha iniziato dopo aver trovato quella bambola meccanica tra i rifiuti. Il ragazzino si appassiona a quel gioco di molle, leve e ingranaggi, ma il sogno si interrompe bruscamente perché il padre muore in un incendio. Viene

quindi adottato, si fa per dire, dal suo unico zio, addetto alla manutenzione degli orologi della stazione di Paris-Montparnasse. Hugo va a vivere nei meandri aerei che ospitano gli orologi di quegli enormi capannoni che sovrastano bar, marciapiedi, binari e androni. Ed è proprio alla stazione che un chiosco di giocattoli meccanici attira la sua attenzione, perché è proprio lì che può procurarsi gli “ingranaggi” mancanti al restauro dell’automa. Il giovane deve muoversi con scaltrezza e agilità perché c’è un poliziotto armato di doberman continuamente a caccia di trovatelli da spedire all’orfanotrofio e l’anziano giocattolaio appare quanto mai burbero e sospettoso. Quando Hugo cerca di sottrarre un topino mecca-nico, il vecchio lo sorprende e gli fa vuotare le tasche. Si appropria così di un quader-netto dove il padre di Hugo aveva disegnato i progetti di restauro dell’automa. Hugo è disperato e il racconto del suo fortuito incontro con la storia del cinema ha inizio. Il vecchio del negozio è

infatti Georges Méliès che - e questa è storia vera - dopo la guerra, in quella stazione tro-vò un’occupazione e incon-trò l’attrice Jeanne D’Alcy, interprete di molti suoi film e sua futura moglie. Il film mescola continuamente sto-ria e fantasia imbastendo una trama avvincente per il pub-blico infantile, interessante per gli adulti e ineludibile per i cinefili di tutte le età. Il racconto è pieno di citazioni, da Harold Lloyd a Buster Keaton, da Charlie Chaplin e Douglas Fairbanks e, immancabili, il primo film della storia: L’uscita degli operai dalle officine Lumière e il geniale Arrivo del treno alla stazione de La Ciotat che spaventò gli spettatori e li fece fuggire dal Salone Indiano del Gran Café dove i Lumière esordirono con il loro Cinematographe nonostante lo scetticismo del padre che definì il cine-ma “un’invenzione senza futuro”. Scorsese usa per la prima volta la stereoscopia e il risultato è quanto di meglio si possa gustare con gli occhi. Il piano sequenza iniziale a volo d’uccello che entra in stazione e ne percorre i marciapiedi è da togliere il respiro. Infine una menzione d’obbligo: maestro di tanta e tale scenografia, è l’italiano Dante Ferretti. Il film ha già vinto il Golden Globe per la miglior regia e ha ricevuto ben undici nomination agli Oscar.

Ivan Andreoli

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Sudoku Come si giocaQuesto gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuo-ta; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sotto-griglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le ca-selle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni.

Tempo... di quiz!

a cura di clarissa [email protected]

fumo e gelo: grazie trenitalia!

carabinieri...

Carabinieri a un posto di blocco:Signora non lo sa che non è consentito portare cani in auto? Ma è di peluche!Guardi che non le ho chiesto la razza!

paLinDroMo Mono consonantico in DFrase (1 3 4 3 5) : Le avevano chiesto l’occorrente per il brodo

E dei dadi Ida diede

domenica 12 febbraio, al Cinema Ariston di san marino, per la rassegna prima all’Ariston, a partire dalle 20,30, proiezione del film le nevi del Kilimangiaro di robert guédiguian

La classe operaia va in purgatorio

nonostante sia stato appena licenziato, Michel è felice accanto alla sua Marie-Claire - con cui è sposato da trent’anni - e ai loro

figli, nipoti e amici più cari. Un giorno due uomini armati e mascherati fanno irruzione nella loro casa e, dopo averli picchiati e legati, li derubano. Quando Michel e sua moglie scopriranno l’identità dell’aggressore, la loro vita cambierà. La classe operaia va in purgatorio. Ma lo scopre quando è troppo tardi. Quando ormai ha passato la mezz’età e si è abituata ai suoi minuscoli privilegi da wel-fare, conquistati a duro prezzo. Senza accorgersi che all’inferno ormai ci stanno gli altri. I giovani, i precari, i sottoccupati cronici. Gente che la vecchia coscienza di classe non sa neanche cosa sia, ed è disposta a tutto. Finché nel commovente epilogo tutto torna a posto grazie a un gesto di enorme coraggio individuale, perché non c’è coscienza collettiva se prima non si fanno i conti con la propria. Dice Malraux, citato dal regista robert Guédiguian: “Un film popolare è quello che rivela alla gente la grandezza che ha dentro”. E’ esattamente quanto succede qui. Dignità, integrità, rispetto, solidarietà. Resi urgenti e palpabili dalle facce, i gesti, gli sguardi dei personaggi.

mercoledì 12 febbraio, alle 14.45, in sala Congressi, proiezione del film miral, del regista Julian schnabel

“non esiste spazio per l’immaginazione nel Medio oriente”

Gerusalemme 1948. Hindi Hussein incontra nella strada 55 bambini palestinesi orfani

che hanno perso i loro cari in un attacco israeliano. Li porta a casa sua e offre loro rifugio. Nel giro di pochi mesi gli orfani che ricevono aiuto da lei raggiungono il numero di 2000. La casa di Hindi si trasforma nell’Isti-tuto Al-Tifl Al-Arabi (La Casa dei Bambini) divenendo simbolo di spe-ranza e di istruzione per i più piccoli travolti dal conflitto. Trent’anni dopo sarà ospite della Casa un abam-bina di sette anni la cui madre si è suicidata. Si tratta di Miral che, una volta divenuta una ragazza decide di impegnarsi attivamente a favore del suo popolo rischiando in prima persona e vivendo sulla sua pelle le contraddizioni di quella complessa condizione politica e sociale.Miral è il nome di un fiore che cresce ai bordi delle strade, uno di quelli che sbocciano a migliaia ma che po-chi notano. Julian schnabel, artista a tutto tondo e da sempre attento a vicende di chi viene posto dalla vita sul difficile e arduo crinale delle scelte determinanti, non poteva non dare attenzione al libro di rula Jebreal che mescola storie tutte rigorosamente vere perché, come afferma, “Non esiste spazio per l’immaginazione nel Medio Oriente. Puoi solo raccontare quello che hai visto coi tuoi stessi occhi. Ogni sin-golo giorno questo luogo ti obbliga

a decidere chi devi essere e cosa devi fare. E’ un qualcosa che ti viene imposto”. La vicenda narrata nel libro però ha finito con l’imporsi alla densa visionarietà di Schnabel quasi forzandolo a un didascalismo che può risultare sicuramente efficace per un pubblico giovane (che poco o nulla sa delle vicende mediorientali) ma che fa rimpiangere la comples-sità stilistica de Lo scafandro e la farfalla. Perché se Hindi è il fil rouge che unisce le storie personali ci tro-viamo poi a seguire ciò che accade a Nadia e a sua figlia Miral senza che alcuno scatto narrativo ci aiuti a en-trare ‘dentro’ le loro storie. Le osser-viamo, con tristezza così come Miral bambina quando vede abbattere, senza alcuna ragione se non quella del più forte, una povera abitazio-ne palestinese. Schnabel sembra ritrovare la propria vena (quasi che prima avesse ‘voluto’ aderire quanto più possibile all’esperienza tradotta in libro dalla sua attuale compagna) quando in Miral si fanno sempre più laceranti le contraddizioni tra l’ide-ologia e l’incontro con le persone reali obbligandola a decodificare ciò che la circonda con uno sguardo profondamente diverso ma non per questo acquiescente.

Buongiorno clarissa, volevo fare una segnalazione su tre-nitalia tratta milano-Bologna. il 05 febbraio alle 18,05 siamo partiti da milano centrale con il treno rV n.2283 con un ritardo di 55’, su cui possiamo anche sorvolare. solo 4 car-rozze passeggeri su 8 erano aperte, piene di gente e riscal-damento spento. Gran finale, alla fermata della stazione di reggio emilia un gran fumo ha riempito la nostra carroz-za. siamo scesi di corsa perchè la nostra carrozza fumava così come quella vicina. non abbiamo visto nè sentito nessuno, solo un macchinista che, alle nostre richieste, ci ha risposto dicendo: “non so se andrà”. successivamente abbiamo preso il treno mila-no-Bologna rV. al gelo anche questo, nonostante fosse più moderno. ovviamente nessu-no si è fatto vedere: nemme-no il controllore! i vetri erano ghiacciati all’interno. siamo scesi a modena dopo tre ore passate al gelo grazie a tre-nitalia. aggiungo solamente che il biglietto noi lo abbiamo pagato come lo paga chi sale su Freccia rossa con le hostess e il giornale offerto! la dif-ferenza tra i due treni è che il nostro era strapieno e che nella Freccia rossa viaggiano 10 persone per carrozza.

Margherita di Carpi

gentile Margherita, lei ha ragione da vendere. “Usa-te i mezzi pubblici” ci

viene ripetuto di continuo; “Cam-biamo la mentalità, lasciamo a casa l’automobile, organizziamoci in modo diverso”. E certo. La no-tizia è trovare treni puntuali e non viceversa. Una buona ed efficiente organizzazione ci sorprende, ci colpisce, non siamo preparati. C’è chi spende cifre esorbitanti per il

Freccia Rossa, usufruendone nelle città dove è possibile farlo, o vige la regola di accontentarsi. Sono molti gli ambiti in cui ci viene ormai richiesto di accontentarci, di arrangiarci, di spendere sem-pre di più se si vuole un servizio dignitoso. A lei è capitato il gelo,

a me l’estate scorsa un allucinante viaggio su un regionale in ritardo, surriscaldato e sporco come un garage abbandonato aperto in una periferia. Si paga tutto, si paga tanto, ma a monte manca il necessario e doveroso rispetto per il nostro denaro.

e in val d’aosta come fanno?

la situazione del servizio ferroviario sulla linea Modena-Carpi-Mantova, sta peggiorando. Giovedì 2 febbraio si sono registrate 12 soppressioni, mentre venerdì 3 se ne sono contate almeno 7. Dati già preoccupanti, ma com-

prensibili, ammesso e non concesso che le condizioni meteo possano influire così pesantemente sul livello di servizio reso. Lunedì 6 febbraio le soppressioni sono state più di 20, di cui solo 1 di FER e tutte le altre di Trenitalia: un servizio dimez-zato, nonostante non nevicasse. “Sarebbe interessante - commenta ironicamente il presidente del comitato utenti Ferrovia modena-carpi-mantova, angelo Frascarolo - chiedere a moretti come fanno a viaggiare i treni in Germania, in Svizzera, in Scandinavia o in Lapponia, dove non si fermano nemmeno a -15°C. Come fa Trenitalia a far funzionare gli scambi in Valle d’Aosta o in Trentino Alto Adige, dove la neve è la normalità per tutto l’inverno? C’è da sospettare che alle tecnologie del caso, FS ricorra solo dove non può farne a meno, mentre, per un cinico calcolo statistico, scelga di rischiare di “chiedere scusa alla gentile cliente-la”, laddove le nevicate possono essere spacciate per “eventi eccezionali”.Occorre denunciare la strutturale incapacità di un servizio ferroviario che non assolve ai propri obblighi e non garantisce né una mobilità adeguata, né una ef-fettiva manutenzione delle linee. L’attuale gestione non è in grado di assolvere al servizio per cui è pagata, né di predisporre un piano di misure per fronteggiare le emergenze, come cospargere di sale gli scambi, movimentare personale addetto alle manovre meccaniche, predisporre una ridondanza di materiale in caso di mancate coincidenze, raddoppiare le informazioni e le soluzioni da offrire in tempo reale, fornire assistenza in stazione e sui treni, aumentare la dotazione del personale di bordo, non cancellare le corse... Nel contratto di servizio è chiaramente prescritto che non è possibile sopprimere un treno, se non per cause di forza maggiore dovute a calamità naturali, terremoti, sommosse e disordini in occasione di manifestazioni pubbliche o per ordine delle autorità. Circostanze, queste, che non si sono verifi-cate. Come è possibile accettare che non si riesca a far circolare regolarmente (o quasi) i treni, pur in condizioni previste e prevedibili, con la conseguenza che sono sempre i lavoratori, gli studenti o i malcapitati viaggiatori, a dover pagare il prezzo del disservizio (oltre al costo del biglietto)? Come è possibile dimenticare questi cittadini al freddo in attesa di un treno che non arriverà o che non partirà?”. Le risposte a queste domande sono ormai improcrastinabili.

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l’AFOrIsmA dellA seTTImANA...

AppuNTAmeNTI

“Non si scoprono terre nuove senza accettare di perdere di vista, prima, e per molto tempo, ogni terra conosciuta”.A. Gide

giovedì 16 febbrAio, Alle 21, Al teAtro ComUnAle di CArpi ArrivA blAze, Uno show giovAne, energiCo Che spAziA dAllA street-dAnCe All’hip hop AllA teChno, toCCAndo vette Altissime AttrAverso CoreogrAfie strAbiliAnti

the street dance sensation

A parma, una mostra di roberta gherardi

nature condivise

teatrocarpi16 febbraio - ore 21Stagione Danzablaze the street dance sensation Coreografie Chris Baldock, Ryan Chappell, Mike Song, Lyle Beniga e Kenny Warmald Scenografia Es Devlin Regia Anthony Van LaastTeatro Comunale

MostrecarpiFino al 12 febbraioImmagini dal silenzio La prima mostra fotografica nazionale dei lager nazisti attraverso l’Italia 1955-1960A cura di Marzia Luppi ed Elisabetta RuffiniSala Ex Poste di Palazzo dei Pio

Fino al 26 febbraioLa casa dei suoniSala Estense di Palazzo dei Pio

Fino al 29 febbraioL’umorismo ai tuoi piedi Personale di Antonio GuareneO&A Centro Affari

Fino al 3 marzoI Libri per Ragazzi che Hanno Fatto L’Italia Mostra bibliografica e documentaria dal 1861 agli anni 2000curata dall’Associazione Culturale HamelinLibri, fumetti, illustrazioni che hanno contribuito a creare l’iimaginario italiano. Un modo per rileggere la nostra storia attraverso una lente nuova, il ritratto di una nazione a partire da Pinocchio, Cuore, gli eroi di Salgari, Gian Burrasca, Il Corriere dei Piccoli, fino ai grandi autori e protagonisti di oggiBiblioteca Il falco magico

eventicarpi 10 febbraio - ore 21Cosa c’é intorno al Cimone? Di Paolo CervigniPresentazione dei suoi ultimi due libri:Guida ai sentieri dell’alto Appennino: Dal Corno alle Scale all’AbetoneAlto Appennino modenese in Mountain BikeSaranno presenti gli autori Paolo Cervigni e Michele trentaSede Club Alpino Italiano

10 febbraio - ore 20.30Da morire... Spettacolo di solidarietàPresentato dalla Compagnia Anna & the HospitalistsAutori: A.V. Ciardullo, G.

AppuNTAmeNTI

Ricci, I. tosi, G. ValliPresenta: dino drusianiCircolo Due Ponti

10 febbraio - ore 22Piccoli omicidi & Padre Gutièrrez in concertoA seguire 1+1 Many Dj’sKalinka Arci Club

11 febbraio - ore 22Shlohmo - Salva - Soosh Dopo aver portato in Italia per la prima volta artisti come Mount Kimbie, Baths e Shigeto, Node Festival continua a esplorare le frontiere ritmiche dei nuovi suoni elettronici. Il 2012 si apre con tre esclusive nazionali in un’unica serataMattatoio Culture Club

11 febbraio - ore 16Mr. Fox e gli altriLetture di Simone MarettiPer bambini da 7-10 anniPer bambini da da 4-7 anniCastello dei ragazzi

11 febbraio - ore 20Festa di San ValentinoCena e intrattenimento musicaleCosto: 25 euroE’ necessaria la prenotazioneLa partecipazione aiuterà il Circolo nell’acquisto del Teatro, posto in vendita dalla proprietà, per proseguire l’attività e scongiurare la chiusuraIntrattenimento musicale con:Stefano Cattini & Andrea SolieriNel corso della serata si potranno acquistare gli ultimi biglietti della grande lotteria Pro Teatro Ariston con 16 premi in palioOre 23: estrazioneTeatro AristonSan Marino

11 febbraio - ore 21Veni, electa mea Il canto alla Vergine nei secoliSchola Cantorum Regina Nivis - Carpiorchestra Marija Judina ModenaDirettore: tiziana SantiniMaestro concertatore: Giovanni PaganelliChiesa di San Bernardino da Siena

12 febbraio - ore 14.45Miral Regia di Julian Schnabel Presenta e commenta il professor Pietro MarmiroliSala Congressi

Fino a domenica 26 febbraioCiclo di conferenze: A che ora è la fine del mondo?Programma12 febbraio - ore 16.30Alla fine della storia ci sarà Gerusalemme (Ap 21,1-2)L’apocalisse di GiovanniRelatore: Giancarlo Biguzzi

“Ero sbalordito dalla quan-tità di talenti che si sono presentati alle audizioni. La

qualità della street dance si è evo-luta in questi ultimi anni. Sicura-mente manterremo la promessa di diventare lo spettacolo di street dance più famoso del secolo” così esordisce il regista Anthony Van Laast parlando dei “suoi” ragazzi e a lui fa eco lo scenografo Es Devlin. “E’ uno dei progetti più divertenti ed esilaranti a cui ho lavorato ultimamente. Collabo-rare con talenti così motivati ed entusiasti ha tirato fuori il meglio di me. Non vedo l’ora di porta-re Kanie West e Lady Gaga a vedere lo spettacolo”. Uno show giovane, energico, delizioso, im-pertinente, provocatorio e allegro questo Blaze; un mix di giovani talenti che spaziano dalla street-

dance all’hip hop alla techno, toccando vette altissime attra-verso coreografie strabilianti. Il risultato è un mix perfetto di luci e musiche capaci di sottolineare la perfezione di quadri d’insieme coloratissimi e freschi, estrema-mente vitali. Da scene che rical-

cano atmosfere da discoteca e concerti pop si arriva fino a stralci di vera e propria danza di strada con sullo sfondo vecchi mobili accatastati, cassettoni, frigoriferi, il tutto arricchito da acrobazie incredibili e momenti collettivi grintosi e coinvolgenti.

legni e resine ma anche plastiche, poliuretano e altro ancora. Sono i materiali usati dalla parmigiana

Roberta Gherardi per le opere di Na-ture condivise, la mostra inauguratata a Palazzo Giordani, a Parma. Totem, opere di grandi dimensioni e lavori più piccoli appesi alle pareti: composizio-ni scultoree sui generis, nelle quali la Gherardi passa dalla bidimensionalità alla tridimensionalità, in una personale incentrata sulla terra e sul rapporto tra uomo e natura. Nata a Parma e di-

plomatasi nel 1996 all’Istituto Europeo di Design di Milano, Roberta Gherardi ha lavorato come illustratrice libera pro-fessionista nel campo della pubblicità e in quello dell’editoria in Italia e all’estero. Ha all’attivo numerose mostre collettive e personali. Nature condivise resterà aperta fino al 22 febbraio.

l’artista carpigiana maria teresa Cardarelli organizza un corso artistico-espressivo per adulti

Disegnare con la parte destra del cervello

l’artista carpigiana maria teresa cardarelli organizza il corso artistico-espressivo per adulti ( primo livello) dal

tema: Disegnare con la parte destra del cervello. Il corso è diretto a tutti ma special-mente a coloro che non sanno disegnare o che pensano di non saper disegnare. E’ utile anche a coloro che disegnano e che desiderano approfondire tale passione, poiché si utiliz-zeranno modalità innovative. Potenziando l’emisfero destro del nostro cervello infatti, at-traverso tecniche mirate e semplici esercizi, è possibile liberare la creatività, imparando a di-segnare anche dal vero. Provare per credere! L’appuntamento è presso taulab, in Piazza Martiri, 46. Il corso (costo 170 euro) verrà attivato con un minimo di 4 partecipanti, a partire da mercoledì 15 febbraio una volta a settimana, per otto settimane. Per informazioni e prenotazioni potete telefonare al 335.7887758.

Carpi, la città della scagliola, presenta una novità

un pannello offerto ai carpigiani

in passato l’arte della scagliola era largamente utilizzata per rendere più belli gli edifici: pensiamo ai

tesori ancora presenti nelle nostre chiese e nei nostri palazzi, ma anche nelle case più modeste vi era un pezzo di scagliola (un tavolino, un camino, una specchiera...) che arricchiva il valore dei luoghi ove si viveva. Così è nata una novità: avere in casa un pannello (60x90 centime-

tri circa) che riproduce la famosa pianta della città di Carpi del Nasi della fine del 600 abbinata a un’immagine della propria casa (vedi nella foto il pannello ideato dallo scultore romano pelloni per la sua casa e realizzato dal maestro scagliolista Filippo carnazza, che in questi giorni è esposta in via S. Francesco, 47). Ogni pannello essendo personalizzato si può considerare sempre un pezzo unico. Per informazioni: Filippo Carnazza, 328.4110984.

biblioteca loria

corsi al via

sono tanti i corsi e le attività che stanno per prendere il via alla Biblioteca Loria. Sono aperte fino

al 21 febbraio le iscrizioni ai corsi di informatica: l’uno dedicato a chi è già pratico del web e vuole approfondire le proprie conoscenze su social network, nuove forme di comunicazione, e web 2.0; l’altro per chi è interessato a elabo-rare immagini con creatività e usando software gratuito. I corsi prevedono il versamento di una quota di 100 euro e sono organizzati in collaborazione con provincia di modena, cedoc e Data code. Inizio corsi 28 febbraio. Aperte anche le iscrizioni per altre attività corsuali e seminariali inserite nel progetto Carpi Effetto Cinema, a cura di antonia mascioli. Corso di approfondimento su temi e generi cinematografici in nove lezioni in col-laborazione con il cineclub peyote di reggio emilia, al via il 21 febbraio, diviso in tre parti, rispettivamente de-dicate a Fantascienza, Noir e Horror. Insieme agli approfondimenti stilistici, storici, estetici e tecnici, tutti gli incontri saranno caratterizzati dalla visione di spezzoni di film. Il corso ha un costo di 20 euro a modulo (40 euro se si partecipa a tutte e 9 le lezioni) e le iscrizioni saranno accettate fino al 18 febbraio. Montaggio in azione in particolare per chi, appassionato delle immagini in movimento su schermo, vuole imparare anche a montarle. In questo caso il corso, in 6 lezioni, realiz-zato in collaborazione con sequence Film lab, prevede l’iscrizione entro il 25 febbraio (la quota di partecipazione è di 150 euro). Ed ancora Strade perdute? Autori e temi del cinema d’oggi 3 lezioni di Bruno Fornara il 3, 4, 5 marzo che quest’anno avrà due sedi: Carpi e Soliera. Le lezioni, a pa-gamento (costo di una singola lezione 8 euro; abbonamento a tre,18 euro), ci porteranno a spasso nel cinema di questi anni: il cinema di paesi lontani, quello italiano, quello di un’Europa che c’è e non c’è. Poi il cinema americano di effetti speciali che tenta di continuare a proporsi come fenomeno planetario. E qui, nel vecchio continente, esiste un cinema per noi europei? E che rapporti hanno le cinematografie di ogni paese con il nostro essere europei? I corsi sono realizzati col contributo di cmb.

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AppuNTAmeNTIAppuNTAmeNTI

AppuNTAmeNTIAppuNTAmeNTI

19 febbraio - ore 16.30Alla voce dell’Arcangelo e al suono della tromba. Le apocalissi del Nuovo testamentoRelatore: Rinaldo Fabris 26 febbraio - ore 16.30Vedremo soltanto una sfera di fuocoI segni già presenti della fineRelatore: Sandro Carbone Sala Duomo

12 febbraio - dalle 10Giorno del ricordo 2012 ProgrammaOre 10 - Area verde di via Baden Powell (Laterale via Nuova Ponente)Alla presenza delle autorità civili e religioseInaugurazione della Stele del RicordoDedicata ai martiri delle foibeBenedizione del Monumento impartita da monsignor Francesco Cavina, escovo di CarpiLettura della Preghiera dell’infoibatoa cura del Generale Giampaolo Pani, presidente del Comitato Provinciale di Modena Associazione Nazionale Venezia Giulia e DalmaziaIl monumento in pietra carsica è stato donato dalla Cava Romana di Aurisina (Trieste)Ore 10.30 - Chiesa della SagraSanta Messa nella Pieve di S. Maria in Castelloofficiata da Don Ivo Silingardi a suffragio delle vittime delle foibe e dei caduti di tutte le guerreOre 11.45 - Sala DuomoIl Ricordo del doloreIntroduce e coordina:Giovanni taurasi, presidente del Consiglio ComunaleInterventi di:Enrico Campedelli, sindaco di CarpiEmilio Sabattini, presidente della Provincia di ModenaRoberto Cosolini, sindaco di TriesteGiuseppe De Vergottini, vicepresidente nazionale Anvgd

12 febbraio - ore 16.30olivia Paperina teatro d’attore, figura e musicaCentro teatro e Animazione Figure - Gorizia3-7 anniAuditorium San Rocco

12 febbraio - dalle 14San Marino a Carnevale tema: I Puffi e I PiratiPartenza dal centro sportivo SammarineseCorteo di carri allegorici per le vie del paeseGrande finale in Piazza Gasparinicon balli, lotteria, pesca e dolci per tuttiIl ricavato sarà devoluto ad Amo per i BambiniA cura del Comitato San Marino a Carnevale

12 febbraio - ore 15.30A gh’è calä’ un pèl Spettacolo presentato dalla

Compagnia Dialettale Parmigiana La Sissese Commedia dialettale in 3 atti di Mauro AdorniCinema Teatro AristonSan Marino

14 febbraio - ore 21.15Note di PassaggioConcerto di San Valentino Jan Hugo, PianoforteMusiche di bach, Mozart, Beethoven, Schumann, LisztMusiche e biografie si intrecciano sul tema dell’amore, tra capolavori della letteratura pianistica e interessanti (e divertenti) contestualizzazioniSala delle Vedute

14 febbraio - ore 21Cemento sui pozzi Aimag? Difendiamo la nostra acqua potabilePer approfondire i termini reali del rischio con esperti competentiA cura del Comitato Referendario Acqua e beni ComuniSala Congressi

15 febbraio - ore 21Parole e musica con... Gaetano Curreri Nel 1979, con il celebre tour Banana Republic di Lucio Dalla e Francesco De Gregori, ha avuto inizio l’apprendistato artistico di Curreri presso il gruppo del cantante bolognese, di lì a poco trasformatosi negli StadioIngresso libero e gratuito fino ad esaurimento postiAuditorium San Rocco

A imolA, il 19 febbrAio, si rinnovA l’AppUntAmento Col CArnevAle.l’AppUntAmento più folle, strAvAgAnte ed eCologiCo d’itAliA

tornano i fantaveicoli

ritorna anche nel 2012 l’ap-puntamento con il Carne-vale di Imola, che negli

ultimi anni ha superato un’affluen-za di 30.000 presenze. Il Carnevale imolese ha il suo punto di forza nella Grande sfilata dei Fantavei-coli, bizzarra evoluzione dei carri allegorici in chiave ecologista.I Fantaveicoli sono veicoli strani, inconsueti, stravaganti e ingegnosi: possono essere alti, bassi, lunghi con una due o trenta ruote; condotti da una singola persona o da un gruppo di persone;rielaborazioni di biciclette o mezzi già esistenti. La regola però rigorosa è l’ecologia dei mezzi, i Fantaveicoli non devono utilizzare combustibili inquinanti (benzina, gasolio); possono cioè muoversi a trazione umana, a spinta, a pedali, a vela o essere dotati di motore con combustibile “a emissione zero” (energia elettrica, aria compres-sa, energia solare). Spazio alla fantasia, dunque, ma nel rispetto dell’ambiente e della salute. Do-menica 19 febbraio alle ore 14 è in programma la Grande Sfilata dei Fantaveicoli, che prenderà avvio dall’Area Lungofiume adiacente

all’ingresso principale dell’Autodromo epercorrerà viale Dante fino a concludersi in centro storico nella Piazza Matteotti. Oltre ai Fantaveicoli alla sfilata parteciperanno ospiti vari (marching-band, gruppi teatrali, figuranti su trampoli, gruppi mascherati) che poi animeranno piazze e strade in una vera e propria festa di carnevale. I Fantaveicoli che prendono parte alla sfila-ta gareggiano in un concorso che premia l’originalità, l’ingegnosità e lo sforzo creativo ed il rispetto dell’am-biente. Chiunque può partecipare: inventori, club, ciclo officine, meccanici, artisti, scuole, singoli, famiglie e associazioni. L’iscrizione al concorso è gratuita (entro il 12 febbraio) e sono previste varie tipologie di premi. Il Carnevale di Imola offre anche la possibilità di vivere da protagonisti l’evento: è sufficiente portare con sè la propria bici (o il proprio triciclo!) oppure semplicemente travestirsi insieme ad amici e familiari, dando vita a un gruppo mascherato, per poter sfilare insieme ai Fantavei-coli. Per fare questo è importante iscriversi, gratuitamen-te, entro il 12 febbraio, oppure rivolgersi all’organizza-zione. La città di Imola per tutto il periodo di carnevale proporrà iniziative che contribuiscono ad arricchire la festa, all’insegna della tradizionale ospitalità imolese: ci saranno mostre, spettacoli, esibizioni, balli mascherati. L’ingresso alla sfilata e a tutti gli appuntamenti è gratu-ito. Sarà possibile inoltre partecipare al concorso foto-grafico Immagini pazze per una festa pazza: le fotografie dovranno avere come soggetto gli eventi del Carnevale e saranno assegnati premi ai primi tre classificati. Infine

anche nel 2012 verrà riproposto il Raduno Camper Città di Imola” giunto alla sua settima edizione e organizzato dal Gruppo Campeg-giatori dell’Imolese e dell’Arcer. Per tutti gli ospiti verrà predisposto un apposito programma e al loro arrivo tutti gli equipaggi troveran-no un’adeguata segnaletica con in-dicazione dell’area di parcheggio.

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clAssIFIcA

prOssImO TurNO

CAlCio – il CArpi fermA lA ternAnA (1-1) in UnA CorridA AvvelenAtA dAllA vigiliA

Mezzo pieno o mezzo vuoto?i biAnCorossi non hAnno AnCorA il CorAggio dA grAndi ClAssiChe. mA stAnno impArAndo A gioCArle. domeniCA il tAppone di tArAnto in drAmmAtiCA emergenzA.

merita 7.5 il mercato di Giuntoli. Più che discreto, non ottimo. E’ lui stesso il primo ad esserne orgoglioso ma anche insoddisfatto. Il lavoro d’ambasciate e diplomazie ha portato ottime correzioni. Non il salto

di qualità programmato. L’intraprendenza creativa non basta quando alla fine mancano i soldi veri, richiesti dai tavoli più ambiziosi. La rosa è stata riparata e completata. Ma la rinuncia ai due annunciati top-player congela la squadra su sé stessa. Crescerà d’un paio di note. Non molto oltre. Non fino a quell’intera ottava che un mediano-salvavita ed un centravanti da 8-10 gol facili e sicuri le avrebbero potuto garantire. arma è sfumato in extremis. luisi chiedeva one-stamente molto più di quanto potesse pretendere un over 30 inattivo. L’errore è stato semmai non inseguirne un fac-simile. E puntare invano su melara, che comunque non avrebbe risolto il problema. Così il Carpi esce più ricco, avendo realizzato plusvalenze notevoli senza perdita tecnica (Bastianoni e Kabine: venduti, ma rimasti in prestito). Non si è però ricostruito come era nelle intenzioni. Si stabilizza da lussuosa oppositrice, e può progettare il sogno playoff con speranza. Resta però lontano dal governo del campionato. Sono quasi del tutto eliminati i difetti della squadra nata imperfet-ta durante l’estate. Per impatto e necessità, il miglior innesto è terigi. Copre gli acciacchi di De paola, il ritardo di lollini, la stanchezza di cioffi. Ha struttura, personalità, pulizia e coraggio. E’ senz’altro un grande progetto di ministro della difesa. Con Boniperti, Donnarumma e scialpi allunga la batteria “un-der”, per troppo tempo insufficiente. Ferretti cancella l’equivoco cesca. Non è totalizzatore, ma sì partner flessibile. Può anche giocare molto largo. Oggi gli manca gamba. Quando la troverà, saprà condurre eusepi nel territorio preferi-to. Bocalon arricchisce il reparto. E’ un perfetto dodicesimo, sa calarsi a partita in corso. Rompe la profondità, alza la competitività e aggiunge possibilità. Rimane un doppio vuoto a centrocampo: di peso e di potere. L’accentramento di concas da finto regista è un principio di ricetta. Non la soluzione definitiva. Per raggiungerla stabilmente, Notaristefano dovrà concludere l’esperimento promuovendo il 4-4-2 in 4-3-3 elastico (con un’ala d’appoggio e una d’attac-co). Dove cioè perini può essere ripristinato correttamente nel centro del gioco, disponendo di due mezzali vicine in grado di togliergli di dosso i troppi avversari che ne soffocano l’iniziativa.

e.G.

I biancorossi fermano la prima del-la classe e sfiorano l’impresa. Il vantaggio si smaterializza nella

sofferenza finale. Che non sconfina nel crollo, ma sì in un pareggio giu-sto. Ancorché però parzialmente col-pevole. Il gol dell’ottimo Kabine è stato un tesoro non investito. Andava legittimato attraverso quelle ripar-tenze possibili, ma mai cavalcate con coraggio. Rimane perciò la piccola illusione d’una partita interpretata con sacrificio. Senz’altro prepara-ta con lucida coerenza. Però un po’ troppo subita, al di là della superiore razza avversaria. Sullo sfondo, prende forma una mo-rale sicura: il Carpi è più squadra rispetto all’andata. Ha un premier consacrato (Memushaj; in arrivo la convocazione di de biasi, ct albanese: diverrà così il primo na-zionale della storia biancorossa). E una classe operaia che ne istituisce

l’orgoglio e ne ordina lo spirito (Kabine, Poli, terigi e Pasciuti i massimi simboli). Manca ancora di quella spacconeria necessaria a vincere le grandi classiche. Ma sta certamente imparando a giocarsele. E’ questa l’acqua che riempie il mez-zo bicchiere. In prospettiva playoff, è progresso fondamentale. CAPoLISTA E CAMPIonATo- Nel complesso, è stata una gara po-vera di grammatica. Più che altro una corrida di colpi proibiti ed errori. Da cui è dunque molto difficile pesare il valore reale della capolista (e dun-que anche dell’intero campionato, essendone il primo riferimento). Ha dimostrato forza. Tanta e di qualità. Ma a parere di chi scrive, non abba-stanza organizzata per dirsi migliore. Alla lunga, pagherà una pesantezza che traduce mancanza di praticità. E’ costretta a stracciarsi in avanti con troppi uomini per arrivare al gol. Spende molta energia, svuota altrettanto campo. Finirà per stancar-si. Non è affatto detto che schianti, anzi. Verosimilmente però arriverà al traguardo con meno punti del Ta-ranto. Che tuttavia ne lascerà un po’ in ammenda alla giustizia sportiva. In queste ore sapremo provvisoria-

mente quanti. Ma tutto lascia inten-dere che ad assegnare la promozione diretta saranno i ricorsi. GARA E PoLEMICHE - Di calcio, dunque è esistita solo la scacchie-ra tattica. Poco o nulla di tecnico. Notaristefano ha stancheggiato la Ternana con marcature pressoché individuali. L’ha costretta al posses-so perimetrale: prolisso fino al limite dell’area, spesso scolastico. La fatica a verticalizzare ha deteriorato ner-vi già molto scoperti. Così, le zuffe hanno sequestrato il gioco. Scenario prevedibile, dopo una vigilia anoma-la e velenosa. Il Carpi usciva da un ritiro di 6 giorni. Inusuale, ma ine-luttabile. E comunque conveniente. Ne ha scontato conseguenze impre-vedibili. C’è chi trasforma l’attesa in concentrazione. Chi viceversa non la digerisce, viene sopraffatto dalla noia e dalla tensione. Non è un caso che diversi giocatori siano stati ri-succhiati dalla partita, quasi travolti dalla confusione e dal nervosismo (Lorusso, Concas, Eusepi, Man-drelli, più l’acciaccato Laurini). La Ternana invece era reduce dalle otto ore d’odissea in pullman, tra neve e ghiaccio. Ha clamorosamente sotto-valutato una trasferta a rischio me-

Ternana 48 Taranto* (-1) 47 carpi 40Pro Vercelli 40Sorrento (-2) 38Benevento (-2) 35Como* (-1) 31Avellino 31Tritium 30Foggia* (-1) 28Lumezzane° 28Pisa 27Reggiana (-2) 26Spal°* (-2) 20Monza 18Viareggio (-1) 15Foligno (-4) 12Pavia 10

° Lumezzane e Spal una gara in meno* Su Taranto, Foggia Como e Spal

pendono deferimenti della Procura Federale su segnalazione Co.Vi.Soc. per inadempienze e violazioni alle

disposizioni relative ai pagamenti degli emolumenti, delle ritenute Irpef, e dei

contributi Enpals.

Domenica 12/2/2012ore 14.30

23a giornata

taranto-carpi; Avellino-Pro Vercelli; Benevento-Ternana; Foligno-Pavia;

Pisa-Lumezzane; Reggiana-Sor-rento; Spal-Como; Tritium-Monza;

Viareggio-Foggia

la “cima Coppi” del giro d’Italia biancorosso

spunta nel momento di massima emergen-za. Privo di tutti i leader tecnici ed emotivi (cioffi, concas, memushaj; anche laurini è in dubbio), il carpi scenderà per la prima volta nello stadio intitolato alla memoria di erasmo Jacovone, indimenticata gloria bi-partisan. E’ l’impianto più caldo e popolato dell’intera Lega Pro: oltre 5300 spettatori di media (ma per il big-match della 23esima ne sono previsti ben di più). Uscirne vivi sarà una vera e propria mission impossible. Il taranto è la squadra dei record. Viaggia oltre media inglese, e col miglior rendimento esterno. Senza l’handicap di partenza e la destabi-lizzante incognita stipendi, avrebbe già ucciso il campionato. Per qualità

complessivamente è stato un mercato povero, dove gli scambi e i prestiti hanno prevalso sui soldi. Paradossalmente ha finito per rinforzare le meno ricche, elevando il livello della lotta salvezza. Al vertice è cambia-

to poco. Le prime 6 sono riuscite appena a correggersi.ternana e taranto. Le battistrada allungano la panchina prelevando al-ternative dalla cadetteria. Nessuna delle due ha fatto cassa: troppo importante proteggere lo status all’incomincio d’un durissimo testa-a-testa che perdurerà fino al traguardo. Così facendo però, entrambe hanno rinunciato a perfezionarsi con l’ingaggio d’un finalizzatore top-class che ne risolvesse la fatica in zona-gol. Gli umbri prendono due giovani creativi: il trequartista Danti (dal Vicenza) e l’ala zemaniana Giacomelli (dal Pescara). Gli ionici moltiplicano le soluzioni in attacco, sommando a sé stessi un tridente di riserva: mendicino (dal Gubbio, centravanti scuola Lazio), più due esterni di grande spunto (alessandro dal Grosseto, e Bradaschia dal Lume).pro Vercelli. Campagna molto conservativa: nessuna uscita, due ingressi nel cast di supporto. La sorpresa del campionato s’assicura due polizze contro i guai fisici di malatesta e Fabiano: martini (attaccante dall’Alessandria), e carraro (fantasista ’92 dal Modena, scuola Fiorentina). Intelligente intuizione del ds Ro-mairone: va così a ricomporsi il tandem con iemmello che aveva fatto le fortune della Primavera viola.sorrento e BeneVento. I team campani blindano le argenterie d’attacco, e migliorano le travi di centrocampo. Dei due, il Benevento insegue attardato ma più solido. Il Sorrento rimane significativamente incompleto poiché ancora privo d’adeguato leader difensivo. Sostituisce tognozzi e armellino con due mediani diversi e complementari: Zanetti (dal Grosseto, ex Toro: faticatore) e Beati (uomo d’ordine dal Frosinone, sfortunata promessa Inter). Gli irpini tornano a scommettere su cipriani (trattenuto un pò controvoglia). E sacrificano Grauso e De risio per due specialisti di maggiore qualità: luisi (sogno proibito del Carpi) e De Vezze (da Crema, ex Toro, Bari, Messina e Livorno).

e.G.

FOcus/1 – mercato di riparazione, non di ricostruzione: giuntoli da 7.5.

FOcus/2 – I movimenti delle altre

teo. Leggerezza banalissima, dunque molto grave per una società di simili ambizioni. Si è poi scagliata contro Giuntoli, senza però spiegare per-ché abbia rinunciato ad anticipare la partenza al venerdì. Sono accuse certamente censurabili nei toni, e assolutamente insensate per con-tenuti. E’ sempre sbagliato, talora anche irregolare, prendersela con chi segue le regole. La società ospitante ha il dovere, prim’ancora del diritto, d’assecondare la disputa. Se non lo fa, rischia la sconfitta a tavolino. Poi tocca agli organismi preposti decidere se si può: l’arbitro valuta il campo; Lega, Questura, e Prefettura l’impianto e i dintorni. Tutto questo accadeva in una settimana in cui le strutture e le capacità di governance dell’intero calcio italiano sono col-lassate nel gelicidio. In forza di ciò, va senza dubbio un duplice applauso alla logistica di via Marx. Stavolta sì, dimostratasi davvero all’altezza del livello in cui predica e dei sogni che insegue.

Enrico Gualtieri

prOssImO AvversArIO: TArANTO – bremec da record, vicino a seba rossi

individuale, profondità di rosa, e or-ganizzazione di gioco, è decisamen-te la squadra migliore. Ha talento agile davanti (rantier, chiaretti), corsa ed equilibrio sui lati (rizzi, Garufo, antonazzo), abbondanza di fosforo nel mezzo (sciaudone, Di Deo, Giorgino, pensalfini), più solidità di chiunque in difesa (sosa, prosperi, Di Bari). Manca di un

centravanti regolarista, e ultimamente tribola molto a segnare (solo 4 reti nel ritorno). Ma non concede pratica-mente nulla. Vanta la miglior retroguardia di tutti i campionati italia-ni (7), ed è imbattuto da 3 mesi e mezzo: ultimo tonfo nella contestata notturna di Benevento (1-2), conclusa senza luci (come a Marsiglia). Da allora: 8 vittorie, 4 pari, e appena 2 reti al pas-sivo. Il portiere Bremec è inviolato da 772’, e punta seriamente ai primati storici: i 929’ di

sebastiano rossi (Milan, ‘93/’94), per la massima serie; i 1251’ di clau-dio mantovani (Cesena, ’72/’73) per la B; e infine i mitici 1791’ di emmerich tarabocchia (Lecce, ‘74/’75) che rappresentano il record assoluto per la C e per l’intero calcio professionistico italiano.

enrico Gualtieri

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cec - pAllAvOlO mAschIle Kinder+sport sostiene Champions’ Camp 2012

iscrizioni aperte: per un’estate di sport e divertimento

sono aperte le iscrizioni alla nuova stagione dei champions’ camp

2012: un mare di novità e una montagna di sport e diverti-mento per ragazzi dai 7 ai 17 anni. Ben 18 turni settimanali di vacanze sportive, comprese tra il 17 giugno e il 4 agosto, che si svolgeranno in monta-gna sull’Appennino Modene-se, nella sede storica di Pala-gano e nella nuovissima sede di Pievepelago e da questa stagione anche al mare, sulla Riviera Romagnola a Bellaria di Rimini. Per il secondo anno

Champions’ Camp è soste-nuto dal Progetto Giovani I Camp di Kinder+Sport, progetti estivi dedicati ai ragazzi dove una vacanza può rappresentare un momento importante di aggregazione e di avviamento allo sport e un modo per immergersi nella cultura sportiva. Queste sono le idee con cui Kinder+Sport sostiene i camp estivi dedicati a tante diverse pratiche sportive (www.kinderpiusport.it). Que-sti i tipi di Champions’ Camp proposti per la prossima estate 2012: Camp Multisportivi,

dove gli iscritti potranno dilet-tarsi tra le 22 attività sportive in programma. Camp Mono-sportivi, con le proposte di Volley, Basket e Calcio. Camp di Specializzazione di Volley, in collaborazione con Casa Modena e col coordinamento dei Responsabili Tecnici della Società di serie A1/M.Inoltre un Camp Speciale 7 – 9 anni con programmi sportivi e d’animazione dedicati ai più piccoli e seguiti da educatori qualificati. Per informazioni e iscrizioni: 366.4851031 o 334.2005249.

colpo grosso a s.antioco: 0 a 3 per la cec

spettacolo cec a S.Antioco, dove i biancoblu carpigiani

atterrano in mattinata per poi centrare il colpaccio nel pomeriggio, quando sbanca-no il campo infuocato della Vba portandosi a casa l’inte-ra posta in palio con un 3-0 praticamente mai in discus-sione. Un’autentica impresa, quella dei ragazzi di coach molinari, che interrompe la striscia di quattro vittorie consecutive della formazione sarda, a cui infligge il terzo stop in questo campionato sul campo amico. Al via, Cec con il nuovo schiramento che vede Guerrieri opposto a Pedron, capitan lirutti e max De marco in posto 4, piccinini e spiga al centro e trentin libero. E l’avvio è subito infuocato per i biancoblu, che con Piccinini e Lirutti scappano 3-10; al secondo stop tecnico è 11-16 e quando entrano in partita anche De Marco e Guerrieri per la Vba si fa

notte e il primo set vola a Carpi (16-25). Si riparte e la Cec non cala il ritmo, va subi-to 8-6 prima di allungare sul 16-10 con Guerrieri e Lirutti a menare le danze. S.Antioco prova il tutto per tutto e rie-sce a riavvicinarsi con Genna e rossi, ma Max De Marco non fa sconti e con due at-tacchi vincenti trascina Carpi al 2-0 (25-20). Terzo set: la

Cec inizia a sbagliare qualche pallone in più e S.Antioco guida 8-6 e 16-14 ai due tempi tecnici, ma il pareggio è realtà a quota 17, quando i biancoblu aprono il gas e piazzano il break del 17-20 con Spiga, Guerrieri e Lirutti. Nel finale si tratta allora di amministrare il vantaggio per chiudere un trionfale 3-0 (21-25 il terzo set).

i ragazzi di serafini impre-cisi in attacco e inconsisten-ti in difesa, lasciano il cam-

po agli avversari che operano, dopo un inizio equilibrato, un primo break di 0-3, fino al mas-simo vantaggio di +4 (4-8 al 20’ Morelli 2). Carpi si sblocca, Ca-salgrande si disunisce, finale di tempo di marca biancorossa e in un 1’,30” con un parziale di

pallamano handball - spallanzani casalgrande: 18 a 17

3-0 riduce lo svantaggio a -1, ma nel contropiede successivo gli avversari si riportano avanti +2 (7-9 1t.) Inizio di ripresa che vede subito i carpigiani ricucire lo svantaggio (9-9 al 2’) poi, sul punteggio di 10-10, in inferiorità numerica, break biancorosso di 3-0 con picci-nini e pieracci in evidenza. Carpi sembra avere la partita in

mano, ma gli avversari riduco-no le distanze (13-12 all’ 11). La gara vive sul filo del rasoio, anche se Carpi è avanti di due reti; decisivi l’onnipresente malavasi e Di matteo che intercetta in difesa e s’invola a realizzare in contropiede. La sirena finale sancisce la defi-nitiva vittoria dei biancorossi: ma che fatica!

Campionato nazionale pallavolo femminile serie b2

texcart città di carpi – gropello cairoli: 0 - 3

la texcart città di carpi si è dovuta arrendere alla ottima squadra di pavia. Il

compito delle avversarie è stato reso più facile da una prestazio-ne non al top delle ragazze di coach amari. Pavia parte forte con un servizio incisivo e con le attaccanti esterne che esprimo-no un gioco di altissimo livello. Carpi cerca di giocare al meglio ma, la tensione e la voglia di mettere in difficoltà la quarta forza del campionato, compor-tano qualche errore di troppo. Nel primo parziale la Texcart si trova 4-8 e 8-16 ai due time out tecnici poi riesce a limitare la fallosità e recupera fino a 20-21 ma è il Gropello che chiude per 20 a 25 con un breack. La storia non cambia nel 2° set, time out tecnici ancora 4-8 e 8-16 ma la reazione rabbiosa delle padrone di casa non c’è e finisce con un netto 12-25. Il terzo parziale sembra più equilibrato ma la Texcart deve inseguire a 3/4 punti. Coach Amari fa ruotare tutte le giocatrici cercando di trovare l’equilibrio giusto per aumentare il livello di gioco del-la sua squadra ma il Groppello è insuperabile, galvanizzato anche dall’ottima posizione in classifica che la vede a 2 soli punti dalla zona play off. A Carpi resta il rammarico di non essersi espressa al massi-mo: il match era impegnativo contro un formazione che darà del filo da torcere alle prime della classe. Ora l’impegno sarà a Reggio dove l’appuntamento con la vittoria non può essere rimandato.

ContinUA lA pArtnership trA emiliAnA sCAle e liU Jo volley

emiliana scale: radicati al territorio

la storia di questa so-cietà parte da lontano: Emiliana Scale - di

Castelnuovo Rangone - opera nel settore dal 1959 iniziando a costruire scale in legno. Nel corso degli anni la tipologia e la quantità delle scale sono aumentate adeguandosi alle nuove esigenze di mercato, così Emiliana Scale fa fronte alle richieste dei suoi clienti. Oggi sono in grado di fornire il prodotto che viene loro richiesto, fornendo, su certi modelli, anche scale su mi-sura e riuscendo a soddisfare le esigenze dei vari settori: dalla piccola alla grande industria. dall’artigianato agli enti pubblici (cimiteri, ospedali, scuole, biblioteche, teatri), dai negozi agli uffici, ai privati. La società risponde alle esigenze di vari settori e così si avvicina anche allo sport: da qui la collabora-zione con Liu Jo volley, un mondo nuovo e da scoprire ma che lascia lo spazio per interessanti contatti. La tipo-logia delle scale che offre è varia e articolata: industriali, per magazzini, per l’edilizia, per impianti sportivi (pale-stre, campi da tennis, campi da calcio), scale per circoli sportivi, per la grande distri-buzione, di sicurezza (scale verticali con protezione o fis-se con protezione), agricole o da campagna, scale cimi-teriali, per teatri, per elettri-cisti, sgabelli, scale a ponte, a castello o a palchetto, scor-revoli, d’appoggio, scale a

libro o a cavalletto, multiuso e telescopiche, scale zoppe, a innesto all’italiana, scale a sfilo e componibili, a giorno indicate per soppalchi e ter-razzi, aeree, speciali in corda o alla marinara, scale a ganci, elettriche, per il picking, e Portascale. Insomma c’è solo l’imbarazzo della scelta... Oltre alla vasta gamma nella tipologia si possono suddivi-dere in scale in alluminio, in acciaio, in vetroresina (scale isolate) e in legno, dispo-

nibili anche a una salita e a doppia salita. La diversifica-zione e il cercare l’eccellenza costituiscono i punti di forza di Emiliana Scale. Carat-teristiche queste che ben si accompagnano con le tigri bianconere, protagoniste del volley in rosa. E protagonista è anche Emiliana Scale nel suo settore, infatti si possono trovare cavalletti in legno, in acciaio e in alluminio; sollevatori di materiali, carrelli saliscale; ponteggi su

ruote in acciaio, in alluminio e isolati, trabattelli su ruote in acciaio; rampe di carico per veicoli con ruote e cingoli in gomma e con cingoli in ferro; passerelle; oltre a sol-levatori di persone o piatta-forme aeree di varie misure e tipologie (verticali, a pan-tografo o a forbice, a sbalzo o a sbraccio, semoventi, ragni) (per interni ed esterni), autocarrate, sia per la vendita che per il noleggio. Oltre alla propria specializzazione di

settore, è una ditta al servizio del cliente, tanto che i suoi collaboratori tengono corsi di formazione per l’utilizzo delle piattaforme aeree. Si tratta di una logica applicabi-le anche nello sport: l’alle-namento, la formazione, la specializzazione per ottenere un risultato, per acquisire una totale dimestichezza. Ogni movimento è studiato e preventivato, come quando la pallavolista deve battere e sa già quale traiettoria dovrà seguire la palla... tutto ciò è frutto di un ripetersi costante di un gesto che rende il risultato eccellente. Abbiamo chiesto alla porta-voce della società quale sia stata la “molla” che ha fatto intraprendere l’avventura di accompagnare Liu Jo volley: “un interesse per il settore giovanile della pallavolo, con la speranza che i giovani possano fare dell’abitudine sportiva il loro stile di vita”. E quando le chiediamo se partecipa alle partite delle tigri bianconere, risponde con un pizzico di amarezza: “purtroppo i pressanti impe-gni professionali e familiari mi tengono lontano dal cam-po ma, sicuramente, non dal sostegno quotidiano”.

Michela Sferrazza

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