to bim or not to bim -...
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Chi Siamo
AXD STUDIO
● Fondato nel 2010
● Studio oggi guidato da Sara Lapointe, socio-fondatore ed architetto
● AXD Studio può contare sul prezioso contributo dei suoi collaboratori storici l’arch. Alberto Peruzzotti, l’arch. Elena Confalonieri e l’ing. Angela Forte
● Al gruppo consolidato, di recente si sono aggiunte due BIM Specialist
● Specializzati in progettazione architettonica nei settori transport e retail
● Dal 2015 ci occupiamo anche di progettazione BIM
MATTEO GOBBI, BIM Manager & Arch.
● Ha frequentato il primo Master in BIM Management del Politecnico di Milano
● Oggi cura la progettazione BIM MEP dello studio Ariatta Ingegneria dei Sistemi srl oltre ad affiancare AXD nella progettazione BIM Architettonica
Chi Siamo
AXD STUDIO ED IL BIM
● Abbiamo avuto modo di partecipare a commesse internazionali come il progetto degli interni di due stazioni della Metropolitana di Doha (Red Line South)
● Metodologia BIM è diventata uno standard di studio
● Crediamo nelle potenzialità del BIM
● In corso: progettazione architettonica aeroportuale e introduzione BIM in ambito retail
To Bim orNot To Bim
That is the question
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Cosa NON è il BiM
1. BIM non è un prodotto né una singola tecnologia
2. BIM non è un software specifico
3. BIM non è 3D
4. BIM non è una bacchetta magica
Cosa NON è il BiM
1. BIM non è un prodotto né una singola tecnologia• Non è uno strumento diverso per progettare.
1. BIM non è un software specifico• Progettare in BIM non significa imparare un software ma imparare una nuova
metodologia di progetto.
• Il software è l’interfaccia con la quale scrivere, leggere e modificare il database delle
informazioni che descrivono il progetto.
Cosa NON è il BiM
3. BIM non è 3D• Le informazioni di natura geometrica rappresentano solo una parte delle informazioni
raccolte nel database di un modello BIM.
• Possiamo avere N dimensioni a seconda delle informazioni che vengono inserite nel
modello.
4. BIM Non è una bacchetta magica• Non risolve i conflitti e le interferenze. Li evidenzia.• Non consente in automatico di ottenere computi e i disegni che avremmo prodotto
altrimenti con metodologie “classiche”.• Non elimina la progettazione intesa come ricerca di soluzioni architettoniche.
Cosa è il BiM
BIM
E’ difficile avere il quadro completo potendo contare
su una sola prospettiva
BIM viene definito in molti modi a seconda della propria professione.
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Cosa è il BiM
BIM = Building Information Modeling
Il Building Information Modeling (BIM) è una metodologia progettuale che si
avvale di modelli multidimensionali digitali che rappresentano il progetto
o le sue parti.
Le informazioni possono essere di natura geometrica, la localizzazione
geografica, le proprietà dei materiali e degli elementi tecnici, le fasi di
realizzazione, i costi e le operazioni di manutenzione ecc.
Cosa è il BiM
BIM = Building Information Modeling
“[...] Il BIM può essere definito come una metodologia di modellazione e una serie di processi che vengono
associati allo scopo di produrre, comunicare e analizzare modelli di edifici. I modelli di edifici sono
caratterizzati da:
• componenti per l’edilizia, che sono raffigurati con rappresentazioni digitali (oggetti) dotate di
elementi grafici di calcolo e di attributi dei dati che li associano ad applicazioni software, nonché di
norme parametriche che permettono loro di essere manipolati in modo intelligente;
• componenti che includono dati descrittivi del comportamento, in base alle esigenze dei processi di
lavorazione e di analisi (per esempio per l’analisi energetica, correlata alle specifiche e di takeoff);
• dati coerenti e non ridondanti in modo tale che le modifiche ai dati dei componenti siano
rappresentate in tutte le viste del componente e degli assiemi di cui fa parte;
• dati coordinati in modo tale che tutte le viste di un modello siano rappresentate in modo coerente.
C. Eastman, P. Teicholz, R. Sacks, K. Liston (2011) il BIM guida completa al building information modeling per
committenti, architetti, ingegneri, gestori immobiliari e imprese, Editore Ulrico Hoepli Milano
Cosa è il BiM
Boeing 777 - Primo velivolo progetto paperless
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Cosa è il BiM
• 1969: Boeing 747 - circa 75000 disegni (le
migliaia di ingegneri che lavoravano
manualmente su questi progetti non potevano
controllare tutte le tavole in formato cartaceo)
• 1994: Boeing 777 - primo velivolo progettato
paperless
• 2009: La progettazione del Boeing anticipa il
concetto di supply chain management, alla
base della gestione di un progetto in BIM (Boeing
787 viene prodotto in 5 continenti)
• La modellazione digitale dell’aeroplano
permette un uso cospicuo di dati
• L’industria “tradizionale” delle costruzioni,
spesso, fa un pessimo uso dei dati
Aeroplano vs Modello di un edificio
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I Vantaggi del BIM
1. Anticipazione delle soluzioni alla fase progettuale
2. Creazione degli elaborati 2D dal modello
3. Visualizzazione 3D e virtualizzazione
4. Migliore coordinamento interdisciplinare: clash detection & code
checking
5. Riduzione dei re-work in cantiere
6. Rapidità nei conteggi e nell’estrazione di dati computazionali
7. Supporto durante la fase di cantiere
8. Creazione del modello + strumenti per controllo del progetto
9. Maggiore flessibilità nella gestione dei cambiamenti
10. Valutazione delle alternative progettuali
I Vantaggi del BIM
1. Anticipazione delle soluzioni alla fase progettuale:• Il modello BIM dell’edificio costituisce il prototipo virtuale dell’edificio. Per
qualunque prodotto / manufatto esiste la fase di prototipazione. Per gli edifici in
realtà no, ma il BIM colma questa lacuna. Utilizzando un modello BIM è possibile
visualizzare un edificio completo in tutte le sue parti prima dell’avvio del cantiere;
• Con il BIM si costruisce due volte: un modello virtuale, prototipo del futuro
edificio e la costruzione vera e propria in fase di cantiere.
2. Creazione degli elaborati 2D:• Non c’è più la necessità di spostare un oggetto es. un serramento in pianta, poi in
prospetto, poi sulla sezione interna, poi su altri disegni specialistici.
3. Visualizzazione 3D e virtualizzazione• Dal modello è possibile ricavare viste di interni ed esterni per comunicare in modo
chiaro a clienti e fornitori precisi aspetti del progetto;
• La virtualizzazione del progetto consente di fare verifiche specifiche come studio
delle ombre, simulazioni fasi di cantiere, etc.
I Vantaggi del BIM
4. Migliore coordinamento interdisciplinare - clash detection & code
checking:• Attraverso il modello “unico” (che unico in senso stretto non è) è possibile
controllare tutte le interferenze, le cosiddette clash, che siano esse spaziali o
temporali, più o meno gravi;
• Code Checking: E’ possibile chiedere al software di controllare che il modello
risponda a delle prescrizioni tecniche ed alle normative vigenti. Es. Verifica
automatica dei R.A.I.
I Vantaggi del BIM
BIM - CLASH DETECTION (verifica interferenze)
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I Vantaggi del BIM
5. Riduzione dei re-work in cantiere:Limitando i problemi di interferenze e di clash al modello virtuale, prima di arrivare in
cantiere si riducono di conseguenza il numero e l’entità delle lavorazioni, dei rework da
eseguire nel cantiere “fisico”.
6. Rapidità nei conteggi e nell’estrazione di dati computazionali:• Velocità nell’estrazione delle quantità;
• maggior controllo del computo metrico.
7. Supporto durante la fase di cantiere:• Raccoglie e gestisce le informazioni del progetto associate;
• Consente di produrre aggiornamenti delle Time Schedule;
• Può consentire la verifica delle interferenze durante la cantierizzazione;
• Chiarisce l’installazione di elementi prefabbricati e degli impianti grazie al 3D;
• Uso delle nuvole di punti.
I Vantaggi del BIM
8. Creazione del modello + strumenti per controllo del progetto: Es. Modello + Abachi quantitativi a supporto del CME.
9. Maggiore flessibilità nella gestione dei cambiamentiRispetto alla metodologia tradizionale, intervenendo sul modello è possibile:
• Effettuare cambiamenti su progetti anche complessi in poco tempo;
• Aggiornare un numero di elaborati molto consistente in poco tempo.
10. Valutazione delle alternative progettuali:Attraverso la modellazione è possibile valutare diverse soluzioni e proposte preliminari
con calcoli in tempo reale di parametri che orientano la scelta del committente.
Alcuni esempi di applicazione:
• Impatto economico al variare di una superficie commerciale;
• Verifica volumetria;
• Verifica illuminazione naturale,
• Verifica superficie impronta al suolo;
• Valutazione fattibilità progettuale e relativo impatto economico.
I Vantaggi del BIM
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Svantaggi rilevati
1. Tempi di formazione
2. Costi formazione
3. Costi Hardware
4. Costi Software
5. Incompatibilità con i partners
6. Problemi Legali
Svantaggi rilevati
1. Tempi di formazione:Per sfruttare tutte le potenzialità degli strumenti BIM è necessaria una adeguata formazione di tutte le
risorse coinvolte nel processo, sia per quanto riguarda l’utilizzo dei software di modellazione, sia sulla
gestione delle informazioni, lo scambio dati e su come è organizzata tutta la commessa. La formazione
non può essere sottovalutata in termini di tempo.
2. Costi formazione:Il processo di formazione può avvenire con appositi corsi o in modo autodidatta o può essere allargata al
team di progetto mettendo a frutto la redditività di un operatore BIM appena formato. In ogni caso la
formazione ha un costo che deve essere preso in considerazione.
3. Costi Hardware:Il passaggio a software BIM richiede:
• Potenti workstation, server opportunamente dimensionato/CDE (common data environment) in
cui allocare i documenti di progetto con capacità molto superiori a quanto avveniva in passato;
• Schermi, necessariamente più grandi e in alcuni casi più numerosi;
• Messa al sicuro di tutti i dati relativi al progetto, che devono essere oggetto di backup più
frequenti e rapidi per non perdere mole di lavoro notevole.
Svantaggi rilevati
4. Costi Software:• Le licenze degli strumenti sono decisamente un investimento più costoso dei software di
progettazione CAD;
• Le licenze trovano la loro massima efficacia solo se il software viene spinto alle sue massime
potenzialità.
5. Incompatibilità con i partners:Il BIM non è usato universalmente nel mondo delle costruzioni.
• C’è sempre la possibilità che uno dei partner o subcontractor possa non essere in grado di aprire i
modelli e di lavorare in BIM e quindi ci sia la necessità di un lavoro supplementare per
condividere documenti e informazioni;
• IFC è un formato universale e neutrale ed aperto (non proprietario) definito da Building SMART
(non controllato da un singolo fornitore), che dovrebbe permettere la piena interoperabilità tra i
vari operatori. Nel passaggio ad un formato interoperabile, in alcuni casi, si rischia di perdere
parte delle informazioni: per essere usato correttamente, necessità know-how.
6. Problemi Legali:Non c’è ancora una vasta casistica di riferimento su controversie / problemi legali legati al mondo BIM, ma si
possono intravvedere una serie di questioni:
Di chi è il modello? A chi rimane? Problemi di “sicurezza” dei dati? Quanto vengono condivisi i dati e in che modo,
soprattutto in uno scenario cloud based? Chi ospita il modello?
Investimenti
INVESTIMENTIVISIBILI
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Software+ Hardware
Metodi
Processi
Strategie
Cultura
Bim Fundamentals : il database
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1. Il databaseTutte le informazioni sono raccolte in modelli interconnessi tra loro
(modelli federati) da cui vengono “richiamate” a seconda delle
necessità. Gli oggetti hanno informazioni e quantità (dati).
Il Database è “parametrico”.
Il Database si può interrogare.
Il Database può essere letto da più software.
Siamo abituati a pensare ad un database come a tabelle
righe/colonne. I modelli BIM invece sono “tabelle” di dati collocate in
uno spazio 3D a forma di edificio.
Es: dati su stratigrafia muri, materiali, prestazioni, finiture
Bim Fundamentals: il database
Bim Fundamentals: il database
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BIM: tabelle di dati collocate in uno spazio 3D a forma di edificio
SPAZIALE FUNZIONALE
OGGETTO
EDIFICIO,PIANO,
LIVELLO
SISTEMA,SOTTOSISTEMA,
FAMIGLIA
RELAZIONE RELAZIONE
“paramètrico agg. [der. di parametro] (pl. m. -ci).
1. Relativo a uno o più parametri.
In partic.: a. In matematica, sono dette equazioni p. le equazioni che definiscono un
luogo (curva, superficie, ecc.), non assegnando legami diretti tra le coordinate dei
suoi punti, bensì esprimendo tali coordinate in funzione di una o più variabili
indipendenti (parametri), l’eliminazione dei quali porta a una o più relazioni dirette tra
le coordinate dei punti del luogo (per es., alla sua equazione cartesiana, se si usano
coordinate cartesiane). [...]
2. In elettronica, sono detti parametrici i dispositivi il cui funzionamento dipende da
un parametro che può essere variato dall’esterno: amplificatore p., amplificatore a
basso livello di rumore per microonde o radiofrequenze.”
Bim Fundamentals: informazioni parametriche
da Enciclopedia Treccani
Es: a più oggetti “muro” viene applicata lo stesso parametro “stratigrafia”
Universo di
n dimensioni
Bim Fundamentals
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Bim Fundamentals: multidimensionalità
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Bim Fundamentals: multidimensionalità
2. Modello MultidimensionaleI dati sono alla base della gestione organizzata.
Dal 2D / 3D esclusivamente geometrico, si passa al 4D (tempo), 5D (costi), 6D
(Sustainibility), 7D (Facility Management).
La natura del BIM in termini di risparmio dei costi va nella direzione del Facility
Management: solo una minima parte del costo di un edificio (10-20%) nell’arco di
tempo della sua vita è rappresentato dal costo di costruzione. Il resto è
rappresentato dalla gestione.
Un modello gestionale digitalizzato è alla base di una gestione moderna ed
efficiente.
Es: gestione edificio complesso (ospedale) di nuova costruzione
Bim Fundamentals: Costi e Ciclo di vita di un edificio
Gestione / Uso
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Costruzione DemolizioneProgettazione
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• MISURE:
Dim. mm 200 (diametro) mm x 1080 mm x h 540 mm
• POTENZA LAMPADA: 10 W
• T DI COLORE: 3000 K
• MARCA E MODELLO:
Lampada Artemide - Tolomeo Mini
• PREZZO: 220 €
• FINITURA: Alluminio
Bim Fundamentals: Oggetti BIM
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C. Eastman, P. Teicholz, R. Sacks, K. Liston (2011) il BIM guida completa al building information modeling per
committenti, architetti, ingegneri, gestori immobiliari e imprese, Editore Ulrico Hoepli Milano
Bim Fundamentals: definizione oggetti parametrici
Oggetti BIM Parametrici
• “Sono costituiti da definizioni geometriche, dati e regole associate
• La geometria è integrata in modo non ridondante e non consente la presenza di
incoerenze.
• Le regole parametriche per gli oggetti modificano automaticamente le geometrie
associate quando vengono inserite in un modello di edificio o quando si apportano
modifiche per gli oggetti associati. [...]
• Le regole degli oggetti sono in grado di identificare quando una particolare modifica
compromette la fattibilità dell’oggetto in termini di dimensioni, producibilità e così via.
• Gli oggetti hanno la capacità di collegare o ricevere, trasmettere o esportare insieme
di attributi[...].”
Universo di
n dimensioni
Bim Fundamentals: le relazioni
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Installation view of the 2004 solo exhibition Gordon Matta-Clark: Bingo at David Zwirner, New York
Nel BIM Gli oggetti mantengonoil sistema delle relazioni
Bim Fundamentals: le relazioni
PERCHÈ È IMPORTANTE LA
RELAZIONE TRA GLI ELEMENTI?
VELOCITÀ DI AGGIORNAMENTO
DEI DATI E COERENZA DEGLI STESSI
“...Mi fai questo progetto con il BIM?”
Bim Fundamentals: misurare le informazioni
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4. LOD (Level of Development)
I LOD rappresentano i “livelli di progressione analitica dei modelli informativi”.
Esprime il grado di accuratezza / affidabilità delle informazioni contenute in un Modello.
Mentre nell’evoluzione naturale di un progetto, l’evoluzione degli attributi della
rappresentazione di un progetto è chiara, nel caso della progettazione BIM non è così scontato
il grado di precisione e affidabilità delle informazioni di un oggetto.
Un modello geometrico potrebbe non necessitare ulteriori approfondimenti nel corso di un
progetto, mentre invece ad un certo punto, dimensioni, caratteristiche, marche e modello
devono essere esplicitamente definite in modo affidabile.
Es: nella metodologia tradizionale è più facile capire quali informazioni
sono attendibili
Bim Fundamentals: LOD
LOD in pillole
• LOD (Level of Detail) viene inventato da Vicosoftware (una softwarehouse specializzata insoftware per i computi) come misura per esprimere l’affidabilità di un costo
• AIA (American Institute of Architects) “adotta” il concetto e cerca di applicarlo comestandard a tutti gli usi in ambito BIM e lo “trasforma” in Level of Development (sempre LOD)
• Il nuovo LOD (Level of Development) rappresenta però il grado di affidabilità delleinformazioni, al contrario di Level of Detail che esprime la “quantità” delle informazioni
• UNI 11337 articola e riscrive il LOD nel contesto normativo italiano
Bim Fundamentals: LOD
• LOD 100 = c’è una lampada
• LOD 200 = c’è una lampada
Dim. mm 200 (diametro) mm x 1080 mm x h 540 mm
• LOD 300 = c’è una lampada
Dim. mm 200 (diametro) mm x 1080 mm x h 540 mm
P=10 W, T colore 3000 K
• LOD 400 = c’è una lampada
Dim. mm 200 (diametro) mm x 1080 mm x h 540 mm
P=10 W, T colore 3000 K
Lampada Artemide - Tolomeo Mini
• LOD 500 = c’è una lampada
Dim. mm 200 (diametro) mm x 1080 mm x h 540 mm
P=10 W, T colore 3000 K
Lampada Artemide - Tolomeo Mini
Viene specificato fornitore e data di acquisto
Bim Fundamentals: LOD
LOD - Standard US - AIA (American Institute of Architects)
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Standard UK : Norma PAS 1192
Bim Fundamentals: LOD
Da www.designingbuildings.co.uk_BIM_glossary_of_terms e AEC (UK) BIM Technology Protocol
LOD* = Level of model Detail LOI = Level of model Information
LOD (Level of Definition) = LOD + LOI
LODLOD LOI
LOD: altri sistemi di codifica
• CIC (Penn state) - Computer Integrated Construction
Research Program
"Information Level of Detail" - AKA "Info"
A - Dimensioni e posizione accurati, inclusi materiali e parametri
dell’oggetto
B - Dimensioni e posizioni Generali, incluso il numero
C - Dimensioni schematiche e posizione indicativa
• USACE M3 - Minimum Modeling Matrix
"Grade"
A - 3D + informazioni sulle funzioni (facility data)
B - 2D + informazioni sulle funzioni (facility data)
C - 2D, parte di un insieme o descrizione testuale
Bim Fundamentals: LOD
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Norma UNI 11337 - parte 4
"Evoluzione e sviluppo informativo di modelli, elaborati ed oggetti"
La norma UNI 11337, fa una distinzione tra Livello delle informazioni grafiche (LOG)
e di attributi (LOI) che devono essere contenuti nella progettazione BIM oriented.
Questi due concetti che confluiscono nel LOD secondo una codificazione a lettere
(A,B,C...G).
Inoltre viene data la possibilità al committente di definire nel capitolo
Informativo eventuali classi intermedie di LOD da indicare con i numeri
(es. LOD E.01, LOD E.02).
Bim Fundamentals: UNI 11337
LODLOG LOI
Bim Fundamentals: UNI 11337
LOD A
Rappresentazione simbolica in 2D o anche 3D se necessario.Non esprime vincoli di geometria.Le caratteristiche qualitative e quantitative sono puramente indicative.
LOD B
Rappresentazione geometrica generica o la geometria di ingombro.Le caratteristiche qualitative e quantitative sono approssimate.
LOD C
Rappresentazione geometrica definita.Le caratteristiche qualitative e quantitative sono definite in via generica.Sono applicabili a tutte le entità similari.
LOD D
Rappresentazione geometrica dettagliata.Le caratteristiche qualitative e quantitative sono specifiche di una pluralità di prodotti similari.Vengono inserite informazioni utili al montaggio ed alla manutenzione.
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Bim Fundamentals: UNI 11337
LOD E
Rappresentazione geometrica specifica.Le caratteristiche qualitative e quantitative sono specifiche di un singolo sistema.Sono presenti informazioni relative a fabbricazione, assemblaggio e installazione (oltre a quanto utile per la manutenzione).
LOD F
Rappresentazione geometrica specifica di quanto eseguito (verifica sul luogo).Le caratteristiche qualitative e quantitative sono quelle specifiche del prodotto posato.Sono presenti informazioni relative a fabbricazione, assemblaggio e installazione (oltre a quanto utile per la manutenzione) valide per tutto il ciclo vitale dell’opera.
LOD G
Rappresentazione storicizzata specifica dello specifico oggetto (verificata sul luogo).Le caratteristiche qualitative e quantitative sono quelle specifiche del prodotto posato ed aggiornate rispetto ad un precedente stato di fatto.Sono presenti informazioni relative a gestione, manutenzione e/o riparazione/sostituzione valide per tutto il ciclo vitale dell’opera.Viene inoltre registrato il livello di degrado dell’oggetto.
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Ho capito i LOD!!!
● Fase Concettuale = LOD 200● Fase Autorizzativa = LOD 300● Fase Tecnologica = LOD 400● Fase Costruttiva = LOD 500
E’ GIUSTO?
😉
LOD Istruzioni per l’uso
Ai Lod non corrisponde automaticamente
una fase determinata del progetto. La
definizione dei LOD prevede la messa a punto
di uno standard flessibile che viene declinato
in base ad ogni commessa.
Un approccio strutturato prevede
l’individuazione del LOD più opportuno per
ogni fase attraverso una matrice riassuntiva
in cui a sistema compare la suddivisione delle
componenti di un progetto (e di conseguenza
viene riassunta la suddivisione del modello
attraverso un sistema di classificazione), le
relative fasi / milestones progettuali e il
LOD richiesto in base all’utilizzo del modello.
LOD
Bim Fundamentals: definire i LOD
http://w
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s/en_US/customer_service/assembly/A/A50086572.pdf
Bim Fundamentals: definire i LOD
Categoria +
Elementi ModelloCodifica Uniclass
SD
Fase Concettuale
DD
Fase Autorizzativa
CD
Fase Tecnologica
LOD RESP. NOTE LOD RESP. NOTE LOD RESP. NOTE
Strutture
Fondazioni continue 200 AF 250 AF 350 AF
Plinti 200 AF 250 AF 350 AF
Strutture in Acciaio 250 AF 250 AF 300 AF
Partizioni verticali
Pareti perimetrali 200 MM 250 MM 300 MM
Divisori Interni 200 GP 250 GP 300 GP
Facciata Ventilata 250 EC 250 EC 350 EC
Partizioni orizzontali
Solette 200 EC 250 EC 300 EC
Bim Fundamentals: Uno strumento sistemico
SECONDO STUDIO CRESME 2016IL COSTO DELL’ERRORE
NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONIPESA 30-40% DEL COSTO DI COSTRUZIONE.
COL BIM SI PUÒ SCENDERE AL 5-10%.IN ITALIA, SAREBBERO 33.000.000.000 €/ANNO
Bim Fundamentals: Uno strumento sistemico
OK, MA CHI DOVREBBE
“FARE” IL BIM?
TUTTI.IL BIM HA SENSO SE TUTTI GLI ATTORI USANO
STRUMENTI DIGITALI E SI ORIENTANO SUI DATI.
Bim Fundamentals: Uno strumento sistemico
IL PRIMO PAESE A RAGIONARE IN MODO STRUTTURATO SUL BIM
COME STRUMENTO SISTEMICO
È STATO IL REGNO UNITO (E ORA RACCOGLIE I FRUTTI).
LÌ, SI È UTILIZZATO LO STRUMENTO NORMATIVO (PAS 1192) PER
RENDERE OBBLIGATORIO (MANDATORY)
L’USO DEL BIM NEGLI APPALTI PUBBLICI
E FORTEMENTE CONSIGLIATO NELLE OPERE PRIVATE.
Bim Fundamentals: Il BIM in Italia
1. Il Nuovo Codice degli Appalti Pubblici
dlgs n° 50 del 18 aprile 2016, + decreto dlgs n. 56 del 19 aprile 2017 “Disposizione integrative
e correttive al decreto lgls 18 aprile 2016, n. 50”
dlgs n° 50 del 18 aprile 2016 definisce all’art. 23 comma 13:
“Le stazioni appaltanti possono richiedere per le nuove opere nonché per interventi di recupero,
riqualificazione o varianti, prioritariamente per i lavori complessi, l’uso dei metodi e
strumenti elettronici specifici di cui al comma 1, lettera h) [...]”
Bim Fundamentals: Il BIM in Italia
2. Commissione per la Digitalizzazione Appalti PubbliciLa Commissione prevista all’art. 23, comma 13 del Codice degli Appalti (D.lgs. 50/2016),
istituita con decreto n. 242 del 15 luglio 2016 dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Graziano Delrio, ha il compito di individuare:
• Modalità di inserimento di tali metodi e strumenti;
• Tempi di progressiva introduzione dell’obbligatorietà;
• Tipologia di opere da affidare;
• Riferimenti agli standards
• Elementi relativi all’Interoperabilità
• Elementi relativi alla qualificazione delle S.A
Bim Fundamentals: le relazioni
19 Giugno 2017il Ministero per le
Infrastrutture e i Trasporti ha avviato la consultazione pubblica online
per il testo del D.Lgs. che prevede
l’introduzione del “BIM” negli appalti pubblici.
http://commenta.formez.it/ch/CodiceAppalti/
Bim Fundamentals: Il BIM in Italia
Codice appalti: modellazione nelle opere pubbliche
Introduzione:Le stazioni appaltanti possono richiedere per le nuove opere nonché per interventi di
recupero, riqualificazione o varianti, prioritariamente per i lavori complessi, l'uso dei
metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l’edilizia e le
infrastrutture
progressiva introduzione dell'obbligatorietàtrasparenza e tracciabilità
Articolo 1: Finalità
Definisce le modalità e i tempi di progressiva introduzione, da parte delle stazioni
appaltanti, delle amministrazioni concedenti e degli operatori economici,
dell'obbligatorietà dei metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione
per l’edilizia e le infrastrutture.
Bim Fundamentals: Il BIM in Italia
Articolo 2: Definizioni
Lavori complessi
Lavori caratterizzati da elevato contenuto tecnologico o da una significativa
interconnessione degli aspetti architettonici, strutturali e tecnologici
Ambiente di condivisione dei dati
Un ecosistema digitale in cui i dati strutturati principalmente attraverso il
modello informativo sono, qualora possibile, prodotti, raccolti e condivisi in
base a criteri contrattuali, a principi giuridici sulla tutela della proprietà
intellettuale e a dispositivi di protezione della sicurezza dei dati.
Bim Fundamentals: Il BIM in Italia
Articolo 3: Adempimenti preliminari delle stazioni Appaltanti
Pone una serie di vincoli cogenti alla adozione della modellazione e della gestione
informativa da parte delle stazioni appaltanti e delle amministrazioni concedenti
che si riassumono
• nella definizione di un programma formativo del proprio personale
• un piano di acquisizione o di manutenzione degli strumenti hardware e software di gestione digitale dei processi decisionali e informativi
• un atto organizzativo che espliciti il processo di controllo e gestione, il gestore del dato e la gestione dei conflitti
Bim Fundamentals: Il BIM in Italia
Articolo 4: Interoperabilità
Regola le condizioni di produzione e di fruizione dei modelli informativi. Interoperabilità e
formati aperti non proprietari.
Le informazioni prodotte e condivise tra tutti i partecipanti al progetto.
I flussi informativi che riguardano la stazione appaltante e il relativo procedimento si svolgono
all'interno di un ambiente di condivisione dei dati
Articolo 5: Utilizzo facoltativo dei metodi e strumenti elettronici di
modellazione per l’edilizia e le infrastrutture
Le stazioni appaltanti, purché abbiano adempiuto agli obblighi di cui all’articolo 3, possono
richiedere l’uso dei metodi e degli strumenti di cui all’articolo 23, comma 1, lettera h), del
codice dei contratti pubblici per le nuove opere nonché per interventi di recupero,
riqualificazioni o varianti, prioritariamente per i lavori complessi.
Bim Fundamentals: Il BIM in Italia
Articolo 6: Tempi di introduzione obbligatoria dei metodi e strumenti
a) per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o
superiore a 100 milioni di euro, a decorrere dal 1° gennaio 2019;
b) per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o
superiore a 50 milioni di a decorrere dal 1° gennaio 2020;
c) per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o
superiore a 15 milioni di euro a decorrere dal 1° gennaio 2021;
Bim Fundamentals: Il BIM in Italia
Articolo 6: Tempi di introduzione obbligatoria dei metodi e strumenti...
d) per le opere di importo a base di gara pari o superiore alla soglia di cui
all’articolo 35* del codice dei contratti pubblici, a decorrere dal 1°
gennaio 2022; (contratti sotto soglia di rilevanza comunitaria)
e) per le opere di importo a base di gara pari o superiore a 1 milione di euro, a
decorrere dal 1° gennaio 2023;
f) per le nuove opere di importo a base di gara inferiore a 1 milione di euro, a
decorrere dal 1° gennaio 2025.
Bim Fundamentals: Il BIM in Italia
Articolo 7: Capitolato
Il capitolato contiene:
I requisiti informativi strategici generali e specifici
Gli elementi utili alla individuazione dei requisiti di produzione, di gestione e di
trasmissione dei contenuti informativi,
Il capitolato è comunicato anche ai subappaltatori e ai subfornitori
La documentazione di gara è resa disponibile tra le parti, su supporto informatico per mezzo di formati digitali coerenti con la natura del contenuto
In via transitoria la prevalenza contrattuale su supporto cartaceo in stretta coerenza, per quanto possibile, con il modello informativo elettronico
Bim Fundamentals: Il BIM in Italia
Articolo 8: Commissione di monitoraggio
Contempla l'istituzione di una commissione di monitoraggio, evidenzia la opportunità di
tenere sotto osservazione le dinamiche evolutive della digitalizzazione
Articolo 9: Entrata in Vigore
Prevede, inoltre, la facoltà delle stazioni appaltanti di utilizzare i metodi e gli strumenti
elettronici specifici alle varianti riguardanti progetti di opere relativi a bandi di gara
pubblicati prima dell’entrata in vigore del presente decreto.
Ricapitoliamo le parole chiave fondamentali del BIM
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Come si approccia un modello
OCCORRE CAPIRE:
SPECIFICITÀ DEL PROGETTO
(NUOVO, ESISTENTE, DIMENSIONI,
TIPOLOGIA, FUNZIONE, ECC)
OBIETTIVI
PRECISI STABILITI
IN PARTENZADAL CLIENTE / CON IL
CLIENTE
Come si approccia un modello
AMBITO OSPEDALIEROUn ospedale in ampliamento avrà bisogno di una precisa e complessa pianificazione sui tempi, per non interrompere il servizio durante i lavori
AMBITO RESIDENZIALEIl progetto di un Residenziale avrà bisogno di gestire la personalizzazione alloggi e gli aspetti legati al marketing
DUE ESEMPI:
Così come ogni processo edilizio, ogni
modello è unico ed ha le sue specificità.
BIM USESLa definizione dei BIM USES è il prerequisito per indirizzare
tutta l’attività di modellazione nella strada corretta. I BIM
USES sono diversi e possono essere molto specifici a seconda
della commessa.
Come può essere utile questo modello?
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25+BIM USES
Bim Fundamentals: BIM uses
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Il Modello Federato
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Occorre dare “ritmo” alla
produzione e allo scambio di modelli
• Definizione di un “manuale di produzione e uso”
dei modelli
• Fare in modo che tutti trovino l’informazione
giusta, al momento giusto.
• Creazione e Gestione di un ambiente di
Condivisione Dati (ACDAT/CDE)
Gestione modelli/scambio dati
Come ci strutturiamo?
CLIENTE
CI/EIR
oGI/BEP pre-contract
INCARICO
pGI/BEP post-contract
CONCORRENTE 1
CONCORRENTE 1
CONCORRENTE 1
AGGIUDICATARIO
EIR, BEP, regole del gioco a partire dalla fase di offerta
Employers Information Requirements / Capitolato Informativo
Documento contrattuale all’interno del quale il committente definisce le
esigenze e i requisiti informativi che dovranno essere soddisfatti dagli
affidatari del progetto. Il CI Corrisponde essenzialmente all’ EIR.
(Rif. UNI 11337-5)
• Usi del BIM
• Richieste di tipo metodologico
• Richieste di tipo organizzativo (formazione, competenze, ecc)
• Richieste di strutturazione del lavoro (tempi, scadenze, ecc)
• Richieste di tipo informatico
CI/EIR
EIR, BEP, regole del gioco a partire dalla fase di offerta
Offerta per la Gestione Informativa / BIM Execution Plan
Documento nel quale il concorrente all’affidamento, esprime e specifica la
propria modalità di gestione informativa del processo, in risposta alle
esigenze e ai requisiti formulati dal Committente nel Capitolato Informativo,
precedentemente citato.
L’oGI corrisponde essenzialmente al BIM Execution Plan pre-conctract award
(BEP pre-conctract award)” (Rif. UNI 11337-5)
• Risponde a tutte le richieste dell’EIR in termini generici
• Non è un’offerta in senso economico, ma è una dichiarazione
metodologica
• Non sempre è necessario nell’assegnazione diretta di incarichi
privati
oGI/BEPpre contratto
EIR, BEP, regole del gioco a partire dalla fase di offerta
Piano per la Gestione Informativa / Bim Execution Plan
Documento all’interno del quale l’affidatario (vincitore della gara di
affidamento) esplicita il piano operativo definitivo per la gestione
informativa del processo.
Il pGI equivale essenzialmente al BIM Execution Plan. (Rif. UNI 11337-5)
• Documento contrattuale
• Documento in continua evoluzione (concordata con il cliente)
• Manuale di lettura e di uso del modello BIM
• Definisce le modalità e i tempi di scambio di informazioni (Modelli,
elaborati, documenti, liste materiali, specifiche, etc.)
• Definisce l’infrastruttura informatica
pGI/BEP
Il BIM manager
L’esperienza ci dimostra che il BIM, per essere implementato in maniera
efficace, necessita di figure professionali di carattere gestionale.
Troppo forte è infatti il rischio di “perdersi nel BIM” senza orientamento, e
produrre un modello sostanzialmente inutile.
È la figura guida dell’intero processo informativo, orientata alla definizione e
diffusione delle regole informative del processo secondo gli standard e gli
obiettivi stabiliti in partenza.
Il BIM manager
E’ anche il responsabile dell’ “ingegneria del
modello”, deve progettare il sistema affinché
produca valore:
• Attraverso una migliore consapevolezza
da parte di tutti gli attori, in tutte le fasi
• Eliminando ricopiature e doppie
lavorazioni
• Moltiplicando gli output
Stabiliscele regole per la raccolta di dati, l’uso di librerie interne ed esterne
ElaboraLa documentazione di riferimento (EIR/BEP)
Scegliei software e le tecnologie digitali da utilizzare
Definiscegli Standard di Riferimento, i contenuti informativi ed i livelli di dettaglio
InterpretaIl contesto in cui si svolge la progettazione BIM
Gestiscei flussi informativi
Si coordinacon il Project Manager
ProgettaIl Database condiviso
Coordinai Bim Specialist e gli altri Tecnici Bim
Si relazionacon altri Bim Manager coinvolti nella commessa
Gestiscele interferenze e le incoerenze
Risolvele problematiche di condivisione
SovrintendeChe la produzione e l’estrazione di informazioni avvenga secondo gli Standard e le procedure concordate
Verificadel corretto coordinamento tra elementi condivisi
DOHA METRO Bim Consulting Service
Contesto
• DOVE: Doha, Qatar. Nuova ReteMetropolitana
• CHI: Qatar Railway - Committente, QDVC- General Contractor, ARCADIS - Front ofHouse Designer, AXD Studio -Consulente esterno progettazione BIMper conto di ARCADIS
• COSA: Consulenza per la ProgettazioneEsecutiva con Metodologia BIM dellefiniture interne di 2 stazioni dellametropolitana. (Red Line SouthUnderground)
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DOHA METRO Bim Consulting Service
CRITICITÀ RISCONTRATE• Tempistiche Strette
• Complessità progettuale
• Design ambizioso
• Molteplicità di operatori coinvolti da tutti i continenti
• Coordinamento Progettuale in ambito Internazionale
IL RUOLO E IL CONTRIBUTO DI AXD STUDIO• Passaggio da LOD 200 a LOD 300 con Ottimizzazione rispetto al modello precedente
• Risoluzione di Nodi progettuali grazie al Know How dello studio
• Coordinamento con tutti gli operatori del progetto
• Creazione di Abachi Coordinati
• Aggiornamento in seguito a Varianti Progettuali
• Corretta Applicazione del Branding Manual
• Risoluzione Modellazione Complessa