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UNITA' ORGANIZZATIVA VETERINARIA
PROBLEMI SANITARI IN MATERIA DI PRODUZIONE
ED IMMISSIONE SUL MERCATO
DI CARNI FRESCHE
Rendicontazione attività
Anno 2009
1
INDICE 1. DATI GENERALI DI MACELLAZIONE 2 2. PROVENIENZA ANIMALI MACELLATI 5 3. PATOLOGIE SEGNALATE 7
3.1 Bovini 7 3.3.1 Idatidosi 10 3.3.2 Cisticercosi 12 3.3.3 TBC 13 3.3.4 Micosi 13 3.3.5 Rogna 13
4.1 Suini 14 4.1 Leptospirosi 15 4.2 Mal Rossino 15 4.3 Trichinellosi 15
5 ANIMALI ESCLUSI DALLA MACELLAZIONE E CARCASSE OGGETTO
DI SEQUESTRO 16 5.1 Bovini 16 5.2 Suini 19
2
1 DATI GENERALI DI MACELLAZIONE
1 DATI GENERALI DI MACELLAZIONE
Sono stati acquisiti ed elaborati i dati inerenti tutti i macelli aventi maggiore capacita produttiva e una parte di macelli a ridotta capacità (ex impianti a capacità limitata), i risultati sono riportati nelle tabelle da 1 a 4.
Alcuni impianti di macellazione sono esclusivamente adibiti ad una singola specie mentre altri operano su più specie animali.
Complessivamente sono stati elaborati i dati inerenti la quasi totalità dei capi macellati per le specie di maggiore interesse per le segnalazione delle patologie in sede ante e post mortem (97% dei suini e 92% dei bovini macellati in Lombardia nel corso dell’anno 2009).
Tabella 1 BOVINI anno 2009
ASL N
Macelli Vacche Manze Vitelloni Tori Vitelli Totale %ASL
BG 23 191 1.242 4.651 169 2.269 8.522 1,4
BS 10 8.575 18.523 39.114 1.232 36.069 103.513 16,9
CO 2 6.234 1.115 300 100 151 7.900 1,3
CR 3 14.882 1.813 4.665 117 3.938 25.415 4,2
LC 7 49 2.153 2.610 27 9.221 14.060 2,3
LO 3 163.613 7.650 22.547 2.447 15.227 211.484 34,6
MN 7 49.434 19.766 58.762 223 33.286 161.471 26,4
MI1 6 881 3.601 7.130 76 11.696 23.384 3,8
MI2 1 11 1.433 3.751 10 5.150 10.355 1,7
MB 3 0 5.692 7.289 17 3.508 16.506 2,7
PV 6 5.448 3.431 6.830 208 1.442 17.359 2,8
VA 2 185 2.442 1.018 8 569 4.222 0,7
VC 1 46 396 1.404 0 4.739 6.585 1,1
TOTALE 74 249.549 69.257 160.071 4.634 127.265 610.776 100,0
% categoria/totale 40,9 11,3 26,2 0,8 20,8 100
3
1 DATI GENERALI DI MACELLAZIONE
Tabella 2 - SUINI – anno 2009
ASL
N°
Macelli Grassi Scrofe Magroni Lattonzoli Totale % ASL
BG 23 94.051 41.044 30.620 19.023 184.738 4,2
BS 5 6.821 333 2.835 994 10.983 0,3
CO 1 19.298 0 0 0 19.298 0,4
CR 8 1.507.978 66.902 66.876 79.501 1.721.257 39,5
LC 4 10.373 16 0 271 10.660 0,2
LO 3 6.063 16.773 9.266 7.977 40.079 0,9
MN 8 2.256.279 47 1.247 491 2.258.064 51,8
MI1 1 21.336 0 0 0 21.336 0,5
MI2 1 79.236 0 0 0 79.236 1,8
PV 1 152 11 160 7 330 0,0
VA 2 14.734 95 93 163 15.085 0,3
TOTALE 57 4.016.321 125.221 111.097 108.427 4.361.066 100
% categoria/totale 92,1 2,9 2,5 2,5 100
4
1 DATI GENERALI DI MACELLAZIONE
Tabella 3 - EQUINI – anno 2009
ASL N° Macelli Equini Puledri Totale % ASL
BG 5 7 9 16 1,3
BS 6 725 6 731 58,1
CO 1 1 2 3 0,2
CR 1 1 0 1 0,1
LC 2 423 23 446 35,4
MN 4 55 0 55 4,4
PV 1 1 0 1 0,1
VA 1 4 0 4 0,3
VC 1 2 0 2 0,2
TOTALE 22 1.219 40 1.259 100
% categoria/totale 96,8 3,2 100
Tabella 4 - OVICAPRINI – anno 2009
ASL N° Macelli Ovicaprini Agnelli Capretti Totale % ASL
BG 10 1.663 182 1.845 53,0
BS 4 506 318 824 23,7
CR 1 2 8 10 0,3
LC 4 94 23 117 3,4
MN 4 197 124 321 9,2
VA 1 72 290 362 10,4
TOTALE 24 2.534 945 3.479 100
% categoria/totale 72,8 27,2 100
5
2 PROVENIENZA ANIMALI MACELLATI
2 PROVENIENZA ANIMALI MACELLATI
Relativamente alla provenienza degli animali inviati al macello (tabelle da 5 a 8), risulta
che il 95,3% dei bovini (100% per la categoria vitelli), il 67,4% degli equini, il 99,2% dei suini e il 99% degli ovicaprini macellati proviene dalla Lombardia e altre Regioni del Nord Italia e sottoposti quindi a trasporti di durata limitata.
Tale fatto riduce le situazioni di stress degli animali causate da una notevole durata dei trasporti al macello, favorendo quindi il rispetto del benessere animale durante il trasporto
Tabella 5 – categoria e provenienza BOVINI macellati - anno 2009
PROVENIENZA Vacche Manze Vitelloni Tori Vitelli Totale %
CentroSud Italia 14.921 205 428 309 0 15.863 2,6
Lombardia nord Italia 231.353 68.694 150.343 4.271 127.262 581.923 95,3
U.E Paesi terzi 3.275 358 9.300 54 3 12.990 2,1
TOTALE 249.549 69.257 160.071 4.634 127.265 610.776 100
Tabella 6 - provenienza SUINI macellati - anno 2009
PROVENIENZA Grassi Scrofe Magroni Lattonzoli Totale %
CentroSud Italia 5.085 693 0 0 5.778 0,1
Lombardia nord Italia 3.986.604 124.528 111.097 102.580 4.324.809 99,2
U.E Paesi terzi 24.632 0 0 5.847 30.479 0,7
TOTALE 4.016.321 125.221 111.097 108.427 4.361.066 100
6
2 PROVENIENZA ANIMALI MACELLATI
Tabella 7 – provenienza EQUINI macellati - anno 2009
PROVENIENZA Equini Puledri Totale %
CentroSud Italia 0 0 0 0,0
Lombardia nord Italia 809 39 848 67,4
U.E Paesi terzi 410 1 411 32,6
TOTALE 1.219 40 1.259 100
Tabella 8 - provenienza OVICAPRINI macellati – anno 2009
PROVENIENZA Ovi-caprini Agnelli capretti Totale
%
Centro Sud Italia 0 0 0 0,0
Lombardia nord Italia 2.502 945 3.447 99,0
U.E Paesi terzi 32 0 32 1,0
TOTALE 2.534 945 3.479 100
7
3 PATOLOGIE SEGNALATE
3 PATOLOGIE SEGNALATE
Relativamente alle patologie segnalate, si illustrano i dati maggiormente significativi per le specie bovina e suina. Per le specie equina e ovi-caprina non sono pervenute segnalazioni di rilievo.
3.1 Bovini Dato il consistente numero dei capi macellati, risulta interessante l’individuazione del
riscontro delle patologie relativamente alla categoria ed alla provenienza dei capi. Dalla tabella n.9 risulta evidente la prevalenza di patologie relative ad animali
provenienti dalle regioni centro meridionali dell’Italia. La quasi totalità delle patologie si rinvengono nelle vacche.
Tabella 9 – patologie e provenienza bovini - anno 2009
PROVENIENZA
BOVINI
Pat.
Vacche
Pat.
Manze
Pat.
Vitelloni
Pat.
Tori
Pat.
Vitelli
Pat.
Totale
% PAT. /
TOTALE
PAT.
% PAT. /
TOT
CAPI
Lombardia-Nord
Italia 736 48 33 1 8 826 32,3 0,1
Centro-Sud 1.714 2 0 5 0 1.721 67,2 10,8
UE-Paesi Terzi 12 0 1 0 0 13 0,5 0,1
PATOLOGIE
TOT. 2.462 50 34 6 8 2.560 100 0,4
% PATOLOGIE -
CATEGORIA 96,2 2,0 1,3 0,2 0,3 100
Le segnalazioni di patologie in bovini provenienti dalla Lombardia e Nord Italia
riguardano lo 0,1% degli animali macellati mentre in quelli provenienti dal Centro-Sud Italia, raggiungono un valore del 10,8%, seppure in modo variabile nei diversi impianti anche per l’esiguità dei capi macellati in alcuni di essi.
8
3.1 Bovini 3 PATOLOGIE SEGNALATE
Tabella 10 - Patologie bovini provenienti dal Centro Sud Italia - anno 2009
N. macello ASL
Totale
capi
macellati Idatidosi Cisticercosi TBC BSE
Totale
patologie
% patologie/
tot capi
macellati
centro sud
253M MN 1.886 150 1
151 8,0
263M MI1 166 1 1 2 1,2
833M BS 3 1 1 33,3
1806M CR 193 64
64 33,2
2270M LO 13.223 1.458 18 19 1 1.496 11,3
R915K MN 343 7 7 2,0
TOTALE 15.814 1.681 20 19 1 1.721 10,9
% su TOTALE 10,6 0,1 0,1 0,0 10,9
Nei bovini provenienti da allevamenti del centro sud, macellati negli impianti identificati nella tabella 10, sono stati segnalati, oltre ai 1.681 casi di idatidosi (10,63%), anche 20 casi di cisticercosi (0,13%) e 19 casi di TBC (0,12%) non rilevati nell’ambito di operazioni di risanamento per tubercolosi.
Nella tabella 11 sono messe a confronto le segnalazioni delle patologie più frequentemente riscontrate rispetto alla provenienza e categoria dei bovini macellati.
9
3.1 Bovini 3 PATOLOGIE SEGNALATE
Tabella 11 - principali patologie e provenienza bovini – anno 2009
PATOLOGIA PROVENIENZA
CATEGORIA
TOT
% su capi
macellati
stessa
provenienza VACCHE MANZE VIT.ONI TORI VITELLI
IDATIDOSI
Lomb Nord It 522 15 18 1 2 558 0,1
Centro Sud It 1.674 2
5
1.681 10,6
U.E. Paesi terzi 9
9 0,1
CISTICERCOSI
Lomb Nord It 190 30 12
232 0,0
Centro Sud It 20
20 0,1
U.E. Paesi terzi 3
1
4 0,0
MICOSI
Lomb Nord It 13 3
6 22 0,0
Centro Sud It
0 -
U.E. Paesi terzi
0 -
ROGNA
Lomb Nord It
2
2 0,0
Centro Sud It
0 -
U.E. Paesi terzi
0 -
SARCOSPO-
RIDIOSI
Lomb Nord It 5
5 0,0
Centro Sud It
0 -
U.E. Paesi terzi
0 -
BSE
Lomb Nord It
0 -
Centro Sud It 1
1 0,0
U.E. Paesi terzi
0 -
TBC - no
risanamento
Lomb Nord It 6
2
8 0,0
Centro Sud It 19
19 0,1
U.E. Paesi terzi
0 -
TOTALE 2.462 50 35 6 8 2.561
10
3.1 Bovini 3 PATOLOGIE SEGNALATE
3.1.1 Idatidosi
Risulta notevolmente diffusa nei bovini provenienti dal Centro Sud Italia, (10,6% degli animali macellati della medesima provenienza), mentre per i bovini provenienti dalla Lombardia e Nord Italia le segnalazioni sono in linea rispetto i valori riscontrati gli scorsi anni. Nella seguente Tabella 12 sono riportate, suddivise per provincia, le segnalazioni di idatidosi relative ad allevamenti della Lombardia (come ultima provenienza dell’animale risultante dalla documentazione di scorta, indipendentemente dall’effettiva origine o precedenti spostamenti del capo), del nord-Italia, del centro-sud Italia e di altri Paesi UE/ Terzi.
Tabella 12 Idatidosi bovina – anno 2009
Vacche Manze Vitelloni Tori Vitelli Totale
Idatidosi bovina in Lombardia
BG 33 1
34
BS 99 4 5
1 109
CO 2
2
CR 62
1
63
LC 2
2
LO 11
11
MI 28
1
29
MN 21 1
1 23
PV 6
6
SO 6
6
VA 2
2
TOTALE 272 6 7 0 2 287
Idatidosi bovina altre regioni nord Italia
EMILIA ROMAGNA 60
60
FRIULI V.G. 26
26
PIEMONTE 38
5
43
11
VALLE D'AOSTA 1
1
TRENTINO A.A. 28
28
VENETO 97 9 6 1
113
TOTALE 250 9 11 1 0 271
Idatidosi bovina altre regioni centro-sud Italia
ABRUZZO 83
1
84
BASILICATA 136
136
LAZIO 794 1
795
MARCHE 165
165
MOLISE 3
3
PUGLIA 15
15
SARDEGNA 284 1
4
289
TOSCANA 6
6
UMBRIA 188
188
TOTALE 1674 2 0 5 0 1681
Idatidosi bovina U.E - Paesi Terzi
SLOVACCHIA 1
1
SLOVENIA 7
7
UNGHERIA 1
1
TOTALE 9 0 0 0 0 9
L’idatidosi assume un’importanza economica non trascurabile anche per i provvedimenti di sequestro e distruzione di organi e visceri interessati.
L’eliminazione degli organi interessati e la segnalazione delle lesioni al Servizio Veterinario dell’ASL competente sull’allevamento rappresentano un importante strumento per la prevenzione di tale malattia, limitando tra l’altro l’ulteriore diffusione del parassita nell’ambiente.
12
3.1 Bovini 3 PATOLOGIE SEGNALATE
3.1.2 Cisticercosi La cisticercosi, pur con differenza di riscontri, non sembra altrettanto significativamente
legata a particolari provenienze dei bovini rispetto all’idatidosi. Si è potuto rilevare una notevole variabilità di riscontro tra diversi impianti di macellazione, anche per le stesse categorie di bovini macellati.
La patologia risulta diagnosticata con relativa frequenza all’ispezione post mortem; in particolare nella categoria vacche sono state effettuate 213 segnalazioni, secondo un trend in costante diminuzione (685 casi registrati nel 2005, 501 nel 2006, 508 casi nel 2007 e 441 casi nel 2008).
Sporadici i casi segnalati nei vitelloni (13 casi nel 2009, 15 casi del 2008, 27 casi del 2007e 17 del 2006) e nelle manze (30 casi nel 2009, 16 casi nel 2008, 5 casi del 2007 e 14 del 2006).
In queste categorie la patologia può assumere una notevole importanza economica per il trattamento di congelazione cui devono essere sottoposte le carni per poter essere destinate al consumo umano, con conseguente deprezzamento commerciale.
Nella Tabella 13 sono riportate, suddivise per provincia di provenienza dei capi macellati, le segnalazioni di lesioni parassitarie riferibili a Cisticercus bovis nella muscolatura striata di bovini (tipica la localizzazione cardiaca) di allevamenti lombardi.
Tabella 13 - Cisticercosi bovina in allevamenti Lombardia – anno 2009
Provincia
allevamento
Cisticercosi bovina
Vacche Manze Vitelloni Tori Vitelli Totale
BG 28 24
52
BS 34
5
39
CO 1
1
CR 17 2
19
LO 5
5
MI 10
10
MN 10 3 1
14
PV 7
7
VA 2 2
TOTALE 114 29 6 0 0 149
13
3.1 Bovini 3 PATOLOGIE SEGNALATE
3.1.3. TBC La tabella 11 evidenzia la provenienza dei bovini in cui sono state riscontrate lesioni
anatomo patologiche riferibili alla TBC per animali macellati al di fuori di piani di risanamento.
Sono stati riscontrati n. 8 casi in animali provenienti da 8 allevamenti situati nelle regioni del Nord Italia e 19 casi in bovini provenienti da 12 allevamenti del Centro Sud Italia.
3.1.4. Micosi Segnalati 22 casi di micosi da bovini provenienti da 21 distinti allevamenti (13 vacche, 3
manze e 6 vitelli) in soli 3 impianti di macellazione. In considerazione della possibile trasmissione all’uomo durante le fasi di allevamento,
scarico, stabulazione e macellazione dei bovini, si ribadisce una particolare attenzione alla visita ante-mortem e la segnalazione di tutti i casi riscontrati.
3.1.5. Rogna Segnalati 2 casi in vitelloni in 2 impianti di macellazione. In considerazione della
possibile trasmissione all’uomo durante le fasi di allevamento, scarico, stabulazione e macellazione dei bovini, si ribadisce una particolare attenzione alla visita ante-mortem e la segnalazione di tutti i casi riscontrati.
14
3.2 Suini 3 PATOLOGIE SEGNALATE
3.2. SUINI I dati generali di macellazione sono già stati riportati nella tabella 2. Relativamente alla provenienza degli animali (tabella 6) si può notare come, su un
totale di 4.361.066 suini macellati, solo 5.778 (0,1%) provengono dal centro-sud Italia, a fronte di 14.862 del 2008 (0,3%), 22.062 del 2007 (0,5%) e 8.319 del 2006 (0,2%). Sono invece 30.479 i suini provenienti dalla UE e Paesi terzi (0,7%) a fronte di 24.125 del 2008 (0,5%), 54.447 del 2007 (1,2%) e 41.881 del 2006 (1%).
Oltre il 99% dei suini macellati negli impianti della Regione Lombardia risulta proveniente da allevamenti della Lombardia e nord Italia.
Le macellazioni, come per gli anni precedenti, risultano essere concentrate in alcuni grandi impianti delle ASL di Mantova e Cremona (91,2% dei suini macellati pari a 3.979.321 capi).
Il 92% di tutti i suini macellati interessano la categoria dei suini grassi da macello. La tabella 2 evidenzia inoltre come negli impianti delle due ASL citate e in altri impianti
della ASL di Bergamo e Milano 2 siano stati macellati il 97% di tutti i suini macellati in Lombardia nel corso del 2009 (4.243.295).
Delle 125.221 scrofe macellate nel corso dell’anno, 124.719 (99,6%) sono state macellate in 15 impianti delle ASL di CR, BG e LO.
Dei 111.097 magroni macellati nel 2009, 106.762 (96%) sono stati macellati in 9 impianti delle ASL di BG, CR e LO.
Dei 108.427 lattonzoli macellati nel 2009, 106.501 (98,2%) sono stati macellati in 3 impianti delle ASL di BG, CR e LO.
Le segnalazioni di patologie, pervenute da 6 impianti di macellazione, sono riassunte nella seguente tabella 14:
Tabella 14 - Patologie suini – anno 2009
ASL
Suini
macellati
Lepto-
spirosi
Mal
rosso Idatidosi
Brucel-
losi
Cisticer-
cosi
Tot.
patologie
% per
impianto
MN
540.836 64 1 65 0,0
CR
562.518 590 88 678 0,1
CR
703.902 63 63 0,0
MN
480.589 3.610 546 4.156 0,9
MN
658.905 8.167 78 1 8.246 1,3
MN
553.025 1.945 18 1.963 0,4
TOTALE 3.499.775 14.312 857 1 0 1 15.171 0,4
TOTALE
GENERALE 4.361.066
15.171 0,3
15
3.2 Suini 3 PATOLOGIE SEGNALATE
3.2.1. Leptospirosi Dai dati riportati, a conferma degli anni precedenti, risulta che il 94,3% delle
segnalazioni sono riferibili a leptospirosi. Le lesioni sono state rilevate in suini provenienti da 20 allevamenti della Lombardia, 3
dell’Emilia Romagna e 3 del Veneto. 3.2.2. Mal Rossino Sono 857 i casi di lesioni riferibili al Mal Rossino riscontrati in sei macelli, di cui 10 casi
in sede ante-mortem e 847 in sede di post-mortem. In soli due macelli sono state effettuate segnalazioni a seguito di ispezione ante-
mortem. Ciò potrebbe essere dovuto sia alla minore evidenza di lesioni tipiche rispetto al passato sia all’efficacia delle modalità ispettive ante mortem attuate in relazione all’entità delle macellazioni, alle strutture e al personale a disposizione per la corretta esecuzione delle operazioni.
In particolare, l’adeguata formazione e responsabilizzazione del personale addetto allo scarico e alla stabulazione degli animali, in grado di fornire un supporto operativo al veterinario ufficiale, risulta fondamentale nel caso di impianti con elevata entità di macellazione.
3.2.3. Trichinellosi A conferma dei dati degli anni precedenti non vi sono state segnalazioni di positività
nella ricerca di Trichinella spp., in impianti riconosciuti.
16
4 ANIMALI ESCLUSI DALLA MACELLAZIONE E CARCASSE SEQUESTRATE
4 ANIMALI ESCLUSI DALLA MACELLAZIONE E CARCASSE
SEQUESTRATE
4.1. Bovini La tabella 15 prende in esame gli animali esclusi dalla macellazione all’ispezione ante
mortem e le carcasse oggetto di sequestro totale all’ispezione post mortem. Anche in questo caso, a conferma ulteriore dei dati emersi negli anni precedenti, i
provvedimenti riguardano in percentuale estremamente significativa la categoria vacche, mentre nelle altre categorie di bovini la percentuale di esclusione è molto minore.
Senza considerare sequestri e distruzioni parziali di carcasse, visceri e frattaglie - non considerati nel presente piano disposto in attuazione della Circolare 44/SAN/2000 - risulta che l’1,77 % delle vacche inviate al macello è stato escluso totalmente dalla catena alimentare a seguito dei provvedimenti attuati dal veterinario ufficiale al macello in sede di ispezione ante e post mortem.
Tabella 15 - Bovini esclusi dalla macellazione e carcasse oggetto di sequestro – anno 2009
Vacche
%
(vacche) Manze Vitelloni Tori Vitelli Totale
% su
totale
Totale macellati 249.549 69.257 160.071 4.634 127.265 610.776
Animali esclusi dalla
macellazione 1.551 0,62 65 84 5 68 1.773 0,3
Carcasse oggetto di
sequestro 2.858 1,15 145 184 11 225 3.423 0,6
Totale esclusi dalla
catena alimentare 4.409 1,77 210 268 16 293 5.196 0,8
% esclusi per categoria 1,8 0,3 0,2 0,3 0,2 0,8
Relativamente alle cause che hanno comportato l’esclusione dal consumo umano sono disponibili ulteriori dettagli riportati nelle tabelle 16 e 17.
La principale causa di esclusione dalla macellazione è data dagli animali deceduti durante il trasporto (88%); le condizioni fisiopatologiche degli animali inviati al macello - eventualmente associate a gravi situazioni di tossiemia e/o setticemia - ne hanno causato in altri casi il decesso in stalla di sosta o l’abbattimento ai fini del benessere animale.
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4 ANIMALI ESCLUSI DALLA MACELLAZIONE E CARCASSE SEQUESTRATE
Tabella 16 - Cause esclusione dalla macellazione bovini - anno 2009
Cause esclusione macellazione
Vacche Manze Vitelloni Tori Vitelli Totale % Reg. (CE)854/2004
Abbattuti per benessere animale 64 4 2 0 17 87 5
Deceduti durante trasporto 1.384 58 77 5 32 1.556 88
Deceduti stalla di sosta 102 3 5 0 19 129 7
All.I, sez.IV, capo IX, lett. F, punto 1 1 0 0 0 0 1 0
Totale esclusi da macellazione 1.551 65 84 5 68 1.773 100
In relazione al sequestro totale delle carcasse disposto dai veterinari ufficiali, la successiva tabella 17 riporta le principali cause di tali provvedimenti che risultano essere:
33,2% dei sequestri si riferiscono a carcasse provenienti da animali affetti da una malattia generalizzata, quali setticemia, piemia tossiemia o viremia generalizzata
25,1% dei sequestri si riferiscono a carcasse di animali che presentavano lesioni costituenti un pericolo per la salute pubblica o per gli animali o comunque non idonee al consumo umano;
18,6% dei sequestri si riferiscono a carcasse con carni che presentano alterazioni fisiopatologiche, anomalie della consistenza, dissanguamento insufficiente o anomalie organolettiche;
12,9% dei sequestri si riferiscono a carcasse le cui carni contengono residui o contaminanti;
8,1% dei sequestri si riferiscono a carcasse di animali cachettici.
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4 ANIMALI ESCLUSI DALLA MACELLAZIONE E CARCASSE SEQUESTRATE
Tabella 17 - Cause sequestro totale carcasse bovini – anno 2009
cause di sequestro totale carcasse
Reg. (CE)854/2004 Vacche Manze Vitelloni Tori Vitelli Totale %
Carcasse di animali nelle quali l’ispezione post mortem ha
rivelato lesioni che indichino un’infezione acuta da brucellosi 11 5 2 18 0,5
Carcasse provenienti da animali affetti da una malattia
generalizzata, quali setticemia, piemia, tossiemia o viremia
generalizzata 925 41 78 4 87 1.135 33,2
Carcasse di animali infestate diffusamente da cisticercosi 3 3 0,1
Animali morti prima della macellazione, nati morti, abortiti o
macellati prima dei 7 giorni di età 43 43 1,3
Carcasse di animali cachettici 183 11 18 2 64 278 8,1
Carcasse di animali che presentavano lesioni costituenti un
pericolo per la salute pubblica o per gli animali o comunque
non idonee al consumo umano 774 27 39 2 16 858 25,1
Carcasse di animali nelle quali l’ispezione post mortem ha
rivelato lesioni tubercolari 9 1 10 0,3
Carcasse con carni che presentano alterazioni
fisiopatologiche, anomalie della consistenza,
dissanguamento insufficiente o anomalie organolettiche 531 48 41 2 15 637 18,6
Carcasse le cui carni contengono residui o contaminanti 422 12 6 1 0 441 12,9
Totale carcasse sequestrate 2.858 145 184 11 225 3.423 100
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4 ANIMALI ESCLUSI DALLA MACELLAZIONE E CARCASSE SEQUESTRATE
4.1. Suini La macellazione di categorie diverse dai suini grassi influisce significativamente sui dati
degli animali esclusi dalla macellazione e delle carcasse oggetto di sequestro. La percentuale dei provvedimenti adottati rispetto ai suini macellati, come evidenziato
nella tabella 18, differisce in modo significativo per categoria: lo 0,07% nei suini grassi, lo 0,57% per la categoria scrofe, il 2,37% nei magroni e il 2,77% dei suini macellati nella categoria lattonzoli.
Tabella 18 - Suini esclusi macellazione e carcasse oggetto di sequestro – anno 2009
Grassi Scrofe Magroni Lattonzoli Totale %
Totale macellati 4.016.321 125.221 111.097 108.427 4.361.066
Animali esclusi macellazione 1.511 271 1.011 1.137 3.930 44
Carcasse oggetto di sequestro 1.120 440 1.624 1.863 5.047 56
Totale esclusi da consumo
umano 2.631 711 2.635 3.000 8.977 100
% esclusi da consumo umano
per categoria 0,07 0,57 2,37 2,77 0,21
Considerato che la macellazione di scrofe, magroni e lattonzoli avviene quasi esclusivamente in alcuni impianti “specializzati” è evidente che la percentuale di esclusione dal consumo umano di suini e carcasse presso gli stessi impianti risulta essere notevolmente più elevata.
Le principali cause di esclusione dal consumo umano sono riportate nella tabella 19 : il 65% è dovuta ad animali deceduti durante il trasporto ed il 34% ad animali deceduti in stalla di sosta.
Tabella 19 - Cause esclusione macellazione suini – anno 2009
Cause esclusione macellazione
Reg. (CE)854/2004 Grassi Scrofe Magroni Lattonzoli Totale %
Abbattimento benessere animale 9 3 14 0 26 1
Deceduti durante il trasporto 974 167 646 774 2.561 65
Deceduti nella stalla di sosta 514 101 351 363 1.329 34
Animali affetti da una malattia o una condizione
trasmissibile ad altri animali o agli esseri umani o
che presentano segni clinici di una malattia
sistemica o di cachessia 14 14 0
Totale esclusi da macellazione 1.511 271 1.011 1.137 3.930 100
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4 ANIMALI ESCLUSI DALLA MACELLAZIONE E CARCASSE SEQUESTRATE
La seguente tabella 20 evidenzia le motivazione di sequestro totale delle carcasse
suine:
39% dei sequestri si riferiscono a carcasse provenienti da animali affetti da una malattia generalizzata, quali setticemia, piemia tossiemia o viremia generalizzata;
38% dei sequestri si riferiscono a carcasse di animali che presentavano lesioni costituenti un pericolo per la salute pubblica o per gli animali o comunque non idonee al consumo umano;
13% dei sequestri si riferiscono a carcasse di animali cachettici;
4% dei sequestri si riferiscono a carcasse con carni che presentano alterazioni fisiopatologiche, anomalie della consistenza, dissanguamento insufficiente o anomalie organolettiche;
5% dei sequestri si riferiscono a carcasse provengono da animali morti prima della macellazione, o macellati prima dei 7 giorni.
Tabella 20 - Cause sequestro totale carcasse suini – anno 2009
Cause sequestro totale carcasse
Reg. (CE)854/2004 Grassi Scrofe Magroni Lattonzoli Totale %
Carcasse provenienti da animali affetti da
una malattia generalizzata, quali setticemia,
piemia tossiemia o viremia generalizzata 263 323 666 732 1.984 39
Carcasse di animali nelle quali l’ispezione
post mortem ha rivelato lesioni tubercolari 1 2 0 0 3 0
Carcasse di animali nelle quali l’ispezione
post mortem ha rivelato lesioni che indichino
un’infezione acuta da brucellosi 6
6 0
Carcasse provengono da animali morti prima
della macellazione, o macellati prima dei 7
giorni 263 263 5
Carcasse di animali cachettici 30 52 305 278 665 13
carcasse di animali che presentavano lesioni
costituenti un pericolo per la salute pubblica
o per gli animali o comunque non idonee al
consumo umano
652 41 653 590 1.936 38
Carcasse con carni che presentano
alterazioni fisiopatologiche, anomalie della
consistenza, dissanguamento insufficiente o
anomalie organolettiche
168 22
190 4
Totale carcasse sequestrate 1120 440 1624 1863 5047 100