università degli studi di pavia – divisione edilizia · sicurezza antincendio e rischio...
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Università degli Studi di Pavia – Divisione Edilizia
SICUREZZA ANTINCENDIO E RISCHIO ELETTRICO
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PREMESSAAttività della Divisione Edilizia:
• Manutenzione ordinaria• Manutenzione straordinaria• Interventi di ristrutturazione• Nuove realizzazioni
del patrimonio edilizio dell’Università e degli impianti civili degli edifici
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IMPIANTI GESTITI• Idraulico• Igienico-sanitario• Riscaldamento• Climatizzazione/Condizionamento• Rilevazione fumi• Anti-incendio• Anti-intrusione• Ascensori• Elettrico• Telefonico
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UBICAZIONE EDIFICI A PAVIA
LEGENDA:
• ROSSO: Università• VERDE: Collegi universitari• BLU: Ospedali• MAGENTA: Aree di ricerca
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La combustione e l’incendio
• La combustione è la reazione chimica tra due sostanze diverse: il COMBUSTIBILE e il COMBURENTE
• A seguito della reazione si ha EMISSIONE DI ENERGIA in forma di CALORE e LUCE che portano al FUOCO o INCENDIO
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IL COMBUSTIBILE
• SOLIDO: carbone, legno, carta, ecc.
• LIQUIDO: alcool, benzina, gasolio, ecc.
• GASSOSO: metano, idrogeno, propano, ecc.
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IL COMBURENTE
• Sostanza che permette al combustibile di BRUCIARE
• In genere è l’OSSIGENO contenuto nell’aria
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• Il CALORE o INNESCO è la fonte che dà origine alla combustione in presenza di un combustibile e di un comburente
• Mancando uno dei tre elementi la combustione non avviene
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SISTEMI DI SPEGNIMENTO
• Abbassamento della temperatura del combustibile (raffreddamento)
• Impedimento di apporto di ossigeno
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INCENDIO TIPO
• FASE DI IGNIZIONE: il calore prodotto riscalda il combustibile
• FASE DI “FLASH-OVER”: la temperatura cresce rapidamente coinvolgendo una grossa quantità di combustibile “riscaldato”. Il punto di flash-over è definito come il punto oltre il quale non è più possibile spegnere l’incendio.
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• La fase di FLASH-OVER si verifica, in genere, circa 10-15 minuti dopo l’inizio dell’incendio
• FASE DI SPEGNIMENTO: si raggiunge una fase di equilibrio tra calore prodotto e calore disperso, il combustibile comincia a esaurirsi e l’incendio si spegne
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INCENDI REALI1100
FLASHOVER
1^ fase:ignizione
2^ fase:incendio vero
3^ fase:raffreddamento
Tempo t
1000900800700600500400300200
0100
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MODI DI TRASMISSIONE DEL CALORE
• CONDUZIONE: contatto diretto
• CONVENZIONE: tramite un fluido
• IRRAGGIAMENTO
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RESISTENZA AL FUOCO
• R: stabilità – attitudine di un elemento a conservare la RESISTENZA MECCANICA
• E: tenuta – attitudine di un elemento a NON PRODURRE fiamme, vapori o gas caldi sul lato opposto di quello esposto al fuoco
• I: isolamento – attitudine di un elemento a NON TRASMETTERE CALORE
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CAUSE DI INCENDIO PIU’ COMUNI
• Deposito di sostanze infiammabili in luogo non idoneo
• Accumulo di rifiuti, carta o materiale combustibile in luogo facilmente incendiabile
• Uso improprio di fiamme libere e di apparecchi generatori di calore
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CAUSE DI INCENDIO PIU’ COMUNI
• Scarsa pulizia delle aree di lavoro• Scarsa manutenzione delle apparecchiature• Uso di impianti elettrici difettosi o non
protetti• Riparazione o modifiche di impianti elettrici
eseguite da personale non specializzato• Mantenimento di apparecchi sotto tensione
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CAUSE DI INCENDIO PIU’ COMUNI
• Uso non corretto di apparecchi di riscaldamento portatili
• Ostruzione delle aperture di ventilazione degli apparecchi e dei macchinari
• Uso di fiamme libere in zone vietate• Negligenze del personale di manutenzione• Inadeguata formazione del personale
nell’uso di apparecchi a rischio di incendio
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CLASSI DI INCENDIO
• A: materie solide con produzione di braci• B: liquidi o solidi che possono liquefare• C: sostanze gassose• D: sostanze metalliche• E: origine da impianti elettrici
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PRODOTTI ESTINGUENTI
• A: acqua, schiuma, polvere• B: schiuma, polvere, anidride carbonica• C: polvere, blocco del flusso di gas• D: polveri speciali• E: polveri dielettriche, anidride carbonica
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PREVENZIONE INCENDI
• INCOLUMITA’ DELLE PERSONE (sicurezza primaria)
• PRESERVAZIONE DEI BENI (sicurezza secondaria)
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MISURE DI PREVENZIONE
• Destinazione d’uso dei locali• Limitazione del carico di incendio• Aree a rischio specifico• Impianti a regola d’arte• Controlli periodici degli impianti• Rispetto dei divieti• Rispetto delle condizioni di esercizio• Addestramento del personale e piani di intervento
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PROTEZIONE PASSIVA
• Distanze di sicurezza• Resistenza al fuoco dei materiali• Reazione al fuoco dei materiali• Compartimentazione dei locali• Vie di esodo• Aerazione dei locali
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PROTEZIONE ATTIVA
• Impianti mobili di estinzione• Rivelatori automatici• Impianti fissi di estinzione• Impianti di evacuazione dei fumi• Illuminazione di sicurezza dei locali
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L’impianto elettrico è un insieme di costruzioni e di installazioni con il fine di:
• Produrre• Convertire• Trasformare• Regolare• Smistare• Trasportare• Distribuire
l’energia elettrica
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COMPONENTI DI UN IMPIANTO ELETTRICO
• Quadro elettrico• Tubi – Canali portacavi• Cavi elettrici• Prese a spina• Apparecchi di manovra e comando• Lampade• Sistemi• Apparecchi di protezione
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PRINCIPALI RISCHI
• Passaggio di corrente elettrica attraverso il corpo umano (elettrocuzione)
• Elevate temperature o formazione di archi elettrici che possono provocare incendi o ustioni
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OCCORRONO, PERTANTO, SISTEMI DI PROTEZIONE CONTRO:
• Contatti diretti• Contatti indiretti• Effetti termici• Sovracorrenti• Sovratensioni
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SISTEMI DI PROTEZIONE DEGLI IMPIANTI:
• Messa a terra• Interruttori differenziali• Interruttori magnetotermici• Fusibili• Relè
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CONTROLLI PERIODICI• - Controllo degli apparecchi di illuminazione di sicurezza, utilizzando
sistemi di autodiagnosi o manuali;- Prova di funzionamento degli interruttori con tasto di prova; - Controllo di efficienza delle sorgenti di energia di sicurezza;- Prova dei gruppi elettrogeni- Verifica degli apparecchi per il comando e l’arresto d’emergenza.- Esame a vista generale dell’impianto con particolare attenzione allo stato di conservazione degli isolamenti, delle giunzioni, dei componenti ed utilizzatori;- Controllo delle sezioni minime e dei colori distintivi dei conduttori;- Esame a vista delle connessioni e dei nodi principali facenti parte dell’impianto di terra, compresi i conduttori di protezione ed equi potenziali principali; - Verifica dello stato dei quadri elettrici;
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CONTROLLI PERIODICI• - Prove di continuità su un campione significativo dei conduttori di
protezione;- Controllo della taratura dei dispositivi di protezione;- Controllo dello stato degli isolanti e degli involucri;
• - Prova di funzionamento degli interruttori differenziali, con prova strumentale;- Misura della resistenza dell’isolamento dell’impianto;- Misura del livello di illuminamento;- Misura della resistenza di terra e controllo dell’integrità dell’impianto di messa a terra;- Verifica dell’impianto di illuminazione di sicurezza;
Ulteriori controlli periodici possono essere eseguiti in relazione alle tipologie di impianti esistenti all’interno della struttura come ad esempio impianti di rilevamento fumo, impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, cabine di trasformazione ecc..
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Nella pratica quotidiana spesso si fa un uso improprio di alcune delle più comuni attrezzature elettriche:
- l’uso di adattatori che permettono di inserire una spina da 16 A in una presa da 10 A;
- l’uso di adattatori tripli che permettono un assorbimento di potenza maggiore di quello sopportabile dalla presa, con conseguente riscaldamento della stessa per effetto Joule;
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- le giunzioni di cavi fatte semplicemente attorcigliandoli tra loro e rivestendoli con nastro isolante, invece di usare gli idonei morsetti;
- l’uso, molto diffuso, di prolunghe con cavo di sezione non idonea o sprovviste di cavo di terra o terminanti con “adattatore multiplo tipo ciabatta”non limitato da idoneo interruttore limitatore di corrente.
- le spine devono essere inserite e disinserite dalle prese con gli apparecchi utilizzatori SPENTI con l’apposito interruttore a bordo apparecchio