v di avvento - il precursore · 2020. 12. 11. · oloro he i hanno mandato. he osa dii di te...

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Cari amici e care amiche, Domenica 20 dicembre, e già dalle Messe del sabato sera del 21, chi desidera potrà portare la statuetta del Bambino Gesù da benedire che apporrà poi nel Presepe o in un luogo adatto nella casa. Terremo in mano la statuetta durante la benedizione della Messa per non creare assembramenti: un gesto sempliceNon so voi, ma certe volte ne sento il bisogno di semplicitàSembra infatti che tutto per far notizia debba essere rivestito di eccezionalità e accompagnato da rumore; sembra quasi che le cose che contano e che incidono sulle nostre vicende e sullandamento umano siano solo quelle che fanno chiasso e si impongono allattenzione di tuttiQuesto trucco si chiama gli effetti speciali! Sul palcoscenico si susseguono protagonisti e attori che sgomitano per stare in primo piano a qualsiasi costo: un avvenimento sensazionale, una oscenità più oscena dellosceno, unimpresa triviale, una notizia falsa sempre più falsa del falsoSiamo addirittura un poportati inconsciamente a pensare che ciò che non occupa i notiziari, i vari programmi televisivi, le prime pagine del giornali è come se non esistesse. Grazie a Dio non è così! Ai suoi occhi di Padre e Madre gli avvenimenti decisivi sono di solito quelli silenziosi e nascosti. In un mondo dove ciò che fa notizia è così spesso senza consistenza e senza novità, dove una notizia muore con la successiva, l agire di Dio si diverte a non fare notizia e rinnova tacitamente il cuore delle donne e degli uomini e il corso della loro storia. La festa del Natale di Gesù non propone effetti speciali: solo un affetto speciale”! Il Natale, infatti, è la manifestazione dellincredibile affetto che Dio ha per ciascuno venendo a visitarci e non mollandoci più a partire da quella Santa Notte: un affetto speciale che ha il volto di un Bambino e un Nome semplice e cortoSe proprio vogliamo, la cosa straordinaria di Dio è che... è sempliceE che Natale, certamente, non è un effetto speciale... Il vostro parroco, don Zaccaria V DI AVVENTO - Il Precursore

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  • Cari amici e care amiche, Domenica 20 dicembre, e già dalle Messe del sabato sera del 21, chi desidera potrà portare la statuetta del Bambino Gesù da benedire che apporrà poi nel Presepe o in un luogo adatto nella casa. Terremo in mano la statuetta durante la benedizione della Messa per non creare assembramenti: un gesto semplice… Non so voi, ma certe volte ne sento il bisogno di semplicità… Sembra infatti che tutto per far notizia debba essere rivestito di eccezionalità e accompagnato da rumore; sembra quasi che le cose che contano e che incidono sulle nostre vicende e sull’andamento umano siano solo quelle che fanno chiasso e si impongono all’attenzione di tutti… Questo trucco si chiama “gli effetti speciali”! Sul palcoscenico si susseguono protagonisti e attori che sgomitano per stare in primo piano a qualsiasi costo: un avvenimento sensazionale, una oscenità più oscena dell’osceno, un’impresa triviale, una notizia falsa sempre più falsa del falso… Siamo addirittura un po’ portati inconsciamente a pensare che ciò che non occupa i notiziari, i vari programmi televisivi, le prime pagine del giornali è come se non esistesse. Grazie a Dio non è così! Ai suoi occhi di Padre e Madre gli avvenimenti decisivi sono di solito quelli silenziosi e nascosti. In un mondo dove ciò che fa notizia è così spesso senza consistenza e senza novità, dove una notizia muore con la successiva, l’agire di Dio si diverte a non fare notizia e rinnova tacitamente il cuore delle donne e degli uomini e il corso della loro storia. La festa del Natale di Gesù non propone effetti speciali: solo un … “affetto speciale”! Il Natale, infatti, è la manifestazione dell’incredibile affetto che Dio ha per ciascuno venendo a visitarci e non mollandoci più a partire da quella Santa Notte: un affetto speciale che ha il volto di un Bambino e un Nome semplice e corto… Se proprio vogliamo, la cosa straordinaria di Dio è che... è semplice… E che Natale, certamente, non è un effetto speciale...

    Il vostro parroco, don Zaccaria

    V DI AVVENTO - Il Precursore

  • LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

    VANGELO DELLA RISURREZIONE Gv 21, 1-14 Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Giovanni. Dopo questi fatti, il Signore Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. Cristo Signore è risorto! Rendiamo grazie a Dio!

    RITI DI INTRODUZIONE

    Atto penitenziale Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

    LITURGIA DELLA PAROLA

    LETTURA Is 11, 1-10 Lettura del profeta Isaia In quei giorni, Isaia disse: «Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà. La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare. In quel giorno avverrà che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli. Le nazioni la cercheranno con ansia. La sua dimora sarà gloriosa». Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio

    SALMO Sal 97 (98) Vieni, Signore, a giudicare il mondo. Cantate inni al Signore con la cetra, con la cetra e al suono di strumenti a corde; con le trombe e al suono del corno acclamate davanti al re, il Signore. R.

    Risuoni il mare e quanto racchiude, il mondo e i suoi abitanti. i fiumi battano le mani, esultino insieme le montagne. R.

    Esultino davanti al Signore che viene a giudicare la terra: giudicherà il mondo con giustizia e i popoli con rettitudine. R.

  • EPISTOLA Eb 7, 14-17. 22. 25 Lettera agli Ebrei Fratelli, è noto che il Signore nostro è germogliato dalla tribù di Giuda, e di essa Mosè non disse nulla a riguardo al sacerdozio. Ciò risulta ancora più evidente dal momento che sorge, a somiglianza di Melchìsedek, un sacerdote differente, il quale non è diventato tale secondo una legge prescritta dagli uomini, ma per la potenza di una vita indistruttibile. Gli è resa infatti questa testimonianza: «Tu sei sacerdote per sempre secondo l’ordine di Melchìsedek». Per questo Gesù è diventato garante di un’alleanza migliore. Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio

    canto al vangelo Alleluia. Ecco la voce di colui che grida nel deserto: Preparate la via del Signore. Alleluia. VANGELO Gv 1, 19-28 Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito. Lettura del Vangelo secondo Giovanni Gloria a te, o Signore. Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me, ed era prima di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. Parola del Signore. Lode a te, o Cristo

    dopo il vangelo Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente, per te esulterà di gioia. Preghiere dei fedeli Fratelli e sorelle, ascoltando la voce di Giovanni, che ci invita a rendere diritta la via del Signore, eleviamo a Dio onnipotente le nostre invocazioni: Ascoltaci, Signore.

    Vieni, Signore Gesù, e visita la tua Chiesa. Rendila docile all’ascolto della tua Parola, perché anch’essa – ad imitazione di Giovanni Battista – sia pronta ad accogliere il tuo Vangelo di pace e come lui diventi “eco” del tuo grido di amore per tutta l’umanità. Preghiamo. R.

    Fa’ discendere, Signore Gesù, su tutto il nostro Paese il tuo Spirito di sapienza, perché le limitazioni, che questa pandemia ci impone, diventino occasione per ripensare alle cose che contano per davvero, cercando di uscire dalla voracità del consumo: preghiamo. R.

    Per ciascuno di noi, perché, in questi giorni che ci preparano sempre più da vicino al Natale del Signore, sappiamo rinnovare il nostro impegno nel servizio di Dio e dei fratelli: preghiamo. R.

    LITURGIA EUCARISTICA

    Professione di fede Prefazio Mistero della fede Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta. Allo spezzare del pane Il Salvatore sta per venire nello splendore della sua gloria: teniamoci pronti ad accogliere il regno di Dio.

    RITI DI COMUNIONE

    Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

  • Ecco l’Agnello di Dio, ecco Colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena del Signore.

    O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma dì soltanto una parola e io sarò salvato.

    *Questa settimana, mercoledì 16 alle ore 20.30 e giovedì 17 alle ore 11.00 in ogni chiesa sorella si ritrovano per la preghiera le persone e le famiglie che desiderano e che hanno il cognome dalla S alla Z.

    *Sabato 19 e domenica 20 dicembre a Mezzate dopo le Messe: banchetto delle “stelle di Natale”

    *Prendiamo il foglio delle celebrazioni delle festività natalizie: è a disposizione in ogni chiesa sorella!