voci di cortina - dicembre 2006

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Direttore Responsabile: Gianni Milani Proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004 Stampa: Tipografia Printhouse snc Euro 1,40 POSTE ITALIANE s.p.a. SPEDIZIONE IN A.P. -70% - D.C.B. BL 4 Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Anno III numero 31 dicembre 2006 Anno III numero 31 dicembre 2006 Anno III numero 31 dicembre 2006 Anno III numero 31 dicembre 2006 Anno III numero 31 dicembre 2006 Orientamento didattico per il mondo del lavoro Cavalli che passione, anche a Cortina La centrale di S. Candido -Dobbiaco Torna il campanile in multicolor 9 10 12 16 Elezioni locali: prime candidature CONTINUA A PAG. 2 CORTINA ORTINA ORTINA ORTINA ORTINA : : : VIVA 12 MESI VIVA 12 MESI VIVA 12 MESI VIVA 12 MESI VIVA 12 MESI ALL’ANNO ALL’ANNO ALL’ANNO ALL’ANNO ALL’ANNO IL SINDACO GIACOBBI IL SINDACO GIACOBBI IL SINDACO GIACOBBI IL SINDACO GIACOBBI IL SINDACO GIACOBBI CHIUDE 5 ANNI DI FUOCO CHIUDE 5 ANNI DI FUOCO CHIUDE 5 ANNI DI FUOCO CHIUDE 5 ANNI DI FUOCO CHIUDE 5 ANNI DI FUOCO Dalla tangenziale al Piano Regolatore, Dalla tangenziale al Piano Regolatore, Dalla tangenziale al Piano Regolatore, Dalla tangenziale al Piano Regolatore, Dalla tangenziale al Piano Regolatore, un’intervista a tutto campo un’intervista a tutto campo un’intervista a tutto campo un’intervista a tutto campo un’intervista a tutto campo Inchiostro spiritoso È Natale! Con tutte - ma proprio tutte - le vetrine luccicanti e ric- che degli addobbi delle feste, par- liamo di buone azioni. Per le aziende, la “buona condotta” significa responsabilità sociale. Che è un modo elegante per indi- care il doveroso contributo che l’impresa riconosce alla collettivi- tà che la ospita. Cortina accoglie tutti. Mette a disposizione la sua storia, le bellezze, strutture e servizi, va- lori e tradizione. Anche solo il buon nome di “Cortina” impreziosisce buste e confezioni, al braccio di in- daffarati turisti dello shopping. La “riconoscenza” però spesso non arriva: molte attività restano chiu- se gli altri 10 mesi dell’anno. Men- tre alcuni operano 365 giorni l’an- no per mantenere un contesto di vita sociale dignitoso a favore di tutti, altri scompaiono, per riappa- rire d’incanto, solo al vociare del- la mondanità. Auguri a tutti, allora. Ma un augu- rio più forte a coloro i quali – con sacrificio e dedizione – rendono vivo il nostro paese anche quando non ci sono i lustrini e i fiumi di denaro. Li preferiamo, per il rispetto che hanno per noi, che poco possiamo per cambiare le regole del merca- to delle stagioni. La novità di questi giorni è che del problema si è fatto carico il Comune. Lo ha fatto per via indiretta e, for- se, suo malgrado. Ce ne rallegria- mo, comunque. Al nuovo Centro Congressi di Pon- techiesa, l’Amministrazione comu- nale ha posto l’obiettivo di riem- pire Cortina di eventi e di congres- sisti, durante tutto l’anno. Finalmente l’offerta turistica dovrà attivare una politica nuova, che af- fronti il “prendi i soldi e via” una volta per tutte. Cortina si riconosce nei suoi vil- laggi, ma non vuole diventare un villaggio turistico. Q uest’autunno è stato caratterizzato da un precoce lancio di campagna elettorale, per le prossime amministrative di primavera. È stato gettato l’amo. Non tut- ti hanno abboccato, scopren- do le carte. Sebbene negli am- bienti della politica locale vi sia già il fermento che prece- de la consulta elettorale, i pro- grammi di governo, i volti nuovi, le coalizioni per la for- mazione delle liste sono, an- cora, argomenti del futuro. Quindi, quale momento mi- gliore di questo, per tirare le somme sul passato e sul pre- sente di questa amministrazio- ne comunale. La redazione di Voci di Corti- na ha voluto incontrare il Sin- daco - avvocato Giacomo Gia- cobbi, per affrontare con lui croci e delizie di questo suo mandato, con un fiume di domande a tutto campo. Non sarebbe bastato l’intero numero di dicembre per ap- profondire tutti gli argomenti. Offriamo perciò questa inter- vista come una specie di Bi- gnami per chi vuole fare un veloce ripasso. Secondo quan- to ci ha detto il Sindaco, il cit- tadino non si interessa molto delle cose del Comune. Dia- mogli prova, per le prossime elezioni, di impegno e buona volontà: cittadini informati e appassionati sono la miglior garanzia di avere una classe dirigente valida e motivata. PONTECHIESA AL VIA PONTECHIESA AL VIA PONTECHIESA AL VIA PONTECHIESA AL VIA PONTECHIESA AL VIA L’Alexander Hall apre L’Alexander Hall apre L’Alexander Hall apre L’Alexander Hall apre L’Alexander Hall apre le porte al grande pubblico le porte al grande pubblico le porte al grande pubblico le porte al grande pubblico le porte al grande pubblico di Carla Pompanin I primi giorni di dicembre sono stati di fervente atti- vità per tutti coloro che, dopo un impegnativo percor- so, si apprestano ad aprire al pubblico le porte del nuovo centro polifunzionale di Pon- techiesa. Per il ponte dell’Immacolata i due primi appuntamenti: l’ot- to sera la cerimonia di inau- gurazione ufficiale, diretta dal cerimoniale della Regione Ve- neto, con l’esibizione dell’or- chestra La Fenice e la parteci- pazione, ad invito, di molti ospiti illustri. Due giorni dopo, ingresso libero per l’ “Alexan- der Day”: una serie ininterrot- ta di manifestazioni dalle tre del pomeriggio fino a tarda sera, con la presenza della Fi- lodrammatica, del Coro Cor- tina, del Corpo Musicale, ... Lunghe ore durante le quali a residenti ed ospiti sono garan- titi intrattenimento e svago e la ghiotta opportunità di ve- dere con i propri occhi cosa si nasconda dietro le mura ma- estose del vecchio magazzino delle Regole. Sì, perché il co- sto dell’opera – si sta raggiun- gendo il traguardo degli otto milioni di euro – e un’aura di mistero sugli interni, di cui L’INTERVISTA alle pagine 6-8

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Anno III numero 31 dicembre 2006

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Page 1: Voci di Cortina - Dicembre 2006

Direttore Responsabile: Gianni Milani

Proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina

Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004

Stampa: Tipografia Printhouse snc

Euro 1,40POSTE ITALIANE s.p.a. SPEDIZIONE IN A.P. -70% - D.C.B. BL

4

Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Anno III numero 31 dicembre 2006Anno III numero 31 dicembre 2006Anno III numero 31 dicembre 2006Anno III numero 31 dicembre 2006Anno III numero 31 dicembre 2006○

Orientamento didattico

per il mondo del lavoro

Cavalli che passione,

anche a Cortina

La centrale di

S. Candido -Dobbiaco

Torna il campanile

in multicolor

9 10 12 16

Elezioni locali:

prime candidature

CONTINUA A PAG. 2

CCCCCORTINAORTINAORTINAORTINAORTINA:::::VIVA 12 MESIVIVA 12 MESIVIVA 12 MESIVIVA 12 MESIVIVA 12 MESIALL’ANNOALL’ANNOALL’ANNOALL’ANNOALL’ANNO

IL SINDACO GIACOBBIIL SINDACO GIACOBBIIL SINDACO GIACOBBIIL SINDACO GIACOBBIIL SINDACO GIACOBBICHIUDE 5 ANNI DI FUOCOCHIUDE 5 ANNI DI FUOCOCHIUDE 5 ANNI DI FUOCOCHIUDE 5 ANNI DI FUOCOCHIUDE 5 ANNI DI FUOCODalla tangenziale al Piano Regolatore,Dalla tangenziale al Piano Regolatore,Dalla tangenziale al Piano Regolatore,Dalla tangenziale al Piano Regolatore,Dalla tangenziale al Piano Regolatore,un’intervista a tutto campoun’intervista a tutto campoun’intervista a tutto campoun’intervista a tutto campoun’intervista a tutto campo

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È Natale! Con tutte - ma propriotutte - le vetrine luccicanti e ric-che degli addobbi delle feste, par-liamo di buone azioni.Per le aziende, la “buona condotta”significa responsabilità sociale.Che è un modo elegante per indi-care il doveroso contributo chel’impresa riconosce alla collettivi-tà che la ospita.

Cortina accoglie tutti.Mette a disposizione la sua storia,le bellezze, strutture e servizi, va-lori e tradizione. Anche solo il buonnome di “Cortina” impreziosiscebuste e confezioni, al braccio di in-daffarati turisti dello shopping.La “riconoscenza” però spesso nonarriva: molte attività restano chiu-se gli altri 10 mesi dell’anno. Men-tre alcuni operano 365 giorni l’an-no per mantenere un contesto divita sociale dignitoso a favore ditutti, altri scompaiono, per riappa-rire d’incanto, solo al vociare del-la mondanità.Auguri a tutti, allora. Ma un augu-rio più forte a coloro i quali – consacrificio e dedizione – rendonovivo il nostro paese anche quandonon ci sono i lustrini e i fiumi didenaro.Li preferiamo, per il rispetto chehanno per noi, che poco possiamoper cambiare le regole del merca-to delle stagioni.

La novità di questi giorni è che delproblema si è fatto carico il Comune.Lo ha fatto per via indiretta e, for-se, suo malgrado. Ce ne rallegria-mo, comunque.Al nuovo Centro Congressi di Pon-techiesa, l’Amministrazione comu-nale ha posto l’obiettivo di riem-pire Cortina di eventi e di congres-sisti, durante tutto l’anno.Finalmente l’offerta turistica dovràattivare una politica nuova, che af-fronti il “prendi i soldi e via” unavolta per tutte.Cortina si riconosce nei suoi vil-laggi, ma non vuole diventare unvillaggio turistico.

Quest’autunno è statocaratterizzato da unprecoce lancio di

campagna elettorale, per leprossime amministrative diprimavera.È stato gettato l’amo. Non tut-ti hanno abboccato, scopren-do le carte. Sebbene negli am-bienti della politica locale visia già il fermento che prece-de la consulta elettorale, i pro-grammi di governo, i voltinuovi, le coalizioni per la for-mazione delle liste sono, an-cora, argomenti del futuro.Quindi, quale momento mi-gliore di questo, per tirare lesomme sul passato e sul pre-sente di questa amministrazio-ne comunale.La redazione di Voci di Corti-na ha voluto incontrare il Sin-daco - avvocato Giacomo Gia-cobbi, per affrontare con luicroci e delizie di questo suomandato, con un fiume didomande a tutto campo.Non sarebbe bastato l’interonumero di dicembre per ap-profondire tutti gli argomenti.Offriamo perciò questa inter-vista come una specie di Bi-gnami per chi vuole fare unveloce ripasso. Secondo quan-to ci ha detto il Sindaco, il cit-tadino non si interessa moltodelle cose del Comune. Dia-mogli prova, per le prossimeelezioni, di impegno e buonavolontà: cittadini informati eappassionati sono la migliorgaranzia di avere una classedirigente valida e motivata.

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PONTECHIESA AL VIAPONTECHIESA AL VIAPONTECHIESA AL VIAPONTECHIESA AL VIAPONTECHIESA AL VIAL’Alexander Hall apreL’Alexander Hall apreL’Alexander Hall apreL’Alexander Hall apreL’Alexander Hall aprele porte al grande pubblicole porte al grande pubblicole porte al grande pubblicole porte al grande pubblicole porte al grande pubblicodi Carla Pompanin

I primi giorni di dicembresono stati di fervente atti-vità per tutti coloro che,

dopo un impegnativo percor-so, si apprestano ad aprire alpubblico le porte del nuovocentro polifunzionale di Pon-techiesa.Per il ponte dell’Immacolata idue primi appuntamenti: l’ot-to sera la cerimonia di inau-gurazione ufficiale, diretta dalcerimoniale della Regione Ve-neto, con l’esibizione dell’or-chestra La Fenice e la parteci-pazione, ad invito, di moltiospiti illustri. Due giorni dopo,ingresso libero per l’ “Alexan-der Day”: una serie ininterrot-

ta di manifestazioni dalle tredel pomeriggio fino a tardasera, con la presenza della Fi-lodrammatica, del Coro Cor-tina, del Corpo Musicale, ...Lunghe ore durante le quali aresidenti ed ospiti sono garan-titi intrattenimento e svago ela ghiotta opportunità di ve-dere con i propri occhi cosa sinasconda dietro le mura ma-estose del vecchio magazzinodelle Regole. Sì, perché il co-sto dell’opera – si sta raggiun-gendo il traguardo degli ottomilioni di euro – e un’aura dimistero sugli interni, di cui

L’INTERVISTA alle pagine 6-8

Page 2: Voci di Cortina - Dicembre 2006

22222 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 dicembre 2006

PONTECHIESA AL VIAPONTECHIESA AL VIAPONTECHIESA AL VIAPONTECHIESA AL VIAPONTECHIESA AL VIAL’Alexander Hall apre le porte al grande pubblicoL’Alexander Hall apre le porte al grande pubblicoL’Alexander Hall apre le porte al grande pubblicoL’Alexander Hall apre le porte al grande pubblicoL’Alexander Hall apre le porte al grande pubblico

non è stata diffusa alcuna im-magine recente, hanno creatoun’aspettativa che non si puòcerto nascondere.

CCCCCOMEOMEOMEOMEOME SISISISISI CHIAMACHIAMACHIAMACHIAMACHIAMA?????Un po’ di confusione sorge conil nome della struttura: CentroCongressi Alexander Girardi.La si chiama anche AlexanderHall, che però non identifica un“luogo”, bensì un “logo” – ciconferma lo stesso sindaco Gia-cobbi – per dare una connota-zione internazionale alla strut-tura. La stessa viene chiamataanche Centro CongressualePolifunzionale Pontechiesa osemplicemente Pontechiesa.Il complesso ha una capienzadi 600/700 posti che, grazie aduna struttura modulare, posso-no adattarsi ad esigenze diver-se, per ospitare eventi di diver-se dimensioni.

L’area principale si chiama“Sala Enel” (636 posti a sede-re), intitolata all’azienda che hasponsorizzato l’iniziativa con lasomma di 690.000 euro (in treanni), e dalla quale, a secondadelle esigenze, possono esserericavate tre sale autonome perla capienza rispettivamente di342 posti a sedere la più gran-de e 104, ciascuna, le altre due.Al piano superiore un’area dicirca 200 metri quadrati può es-sere trasformata in due sale mul-tifunzionali da 40 e 20 posti.Al di là della capienza - nessu-na sala a Cortina ha mai garan-tito questi numeri - ciò che faràveramente la differenza sono laqualità degli spazi, la loro inter-cambiabilità, la flessibilità della

struttura nel suo complesso e ladotazione completa di tutte leattrezzature tecniche richiesteper spettacoli di teatro, concer-ti, convegni, conferenze.Cortina avrà un palcoscenico,una fossa per l’orchestra, dei ca-merini per gli attori, il retrosce-na per il teatro. Nel contemposono garantite le infrastrutturenecessarie alle sale stampa, lepostazioni per i traduttori simul-tanei, impianti fonici e una retetecnologica all’avanguardia. Sidichiarano perfino 180 postiauto convenzionabili, che rin-cuoreranno quegli osservatoriche hanno espresso delle riservesulla carenza di parcheggi.Ai piani superiori sarà ospitatoil museo paleontologico delleRegole d’Ampezzo, che verràinaugurato anch’esso in que-st’occasione, seppur con un al-lestimento provvisorio..

CCCCCOMEOMEOMEOMEOME VERRÀVERRÀVERRÀVERRÀVERRÀ GESTITAGESTITAGESTITAGESTITAGESTITA?????Questa enorme macchina saràgestita da un pool di operatori,in coordinamento fra loro: laCortina Meeting, nella personadella dott.ssa Patrizia Plazzi, laGis Organization e il Comunenella figura dell’Assessore al Tu-rismo, alla Cultura e allo Sport.

L’L’L’L’L’OFFERTAOFFERTAOFFERTAOFFERTAOFFERTA CONGRESSUALECONGRESSUALECONGRESSUALECONGRESSUALECONGRESSUALEPer la parte congressuale, fulcrodell’intero complesso e motivoprimario per il quale è stato for-temente voluto, l’Amministra-zione Comunale ha deciso diaffidarsi all’esperienza delladott.ssa Patrizia Plazzi, di Bolo-gna, che vanta anni di esperien-za nel settore. L’azienda di cui ètitolare la Eikon sas ha collabo-

rato con enti ed aziende, qualiAnci, Eni-Snam, Ferrovie delloStato, Segafredo Zanetti, …Da questa collaborazione, natasotto forma di contratto a pro-getto, nasce il Cortina Meeting:un marchio della Gis Organiza-tion, un “Convention Bureau”a cui è affidata la gestione del-l’offerta congressuale di Cortina.Navigando nel sito del Corti-na Meeting ci si può fareun’idea degli obiettivi: coordi-nare le diverse realtà coinvoltenell’offerta congressuale: dal-le sale disponibili, alla ricetti-vità alberghiera, alle strutturedi supporto, agli eventi di con-torno (www.cortinameeting.org).Aspetto essenziale sarà anchel’impegno per la promozionedella struttura, presso gli ope-ratori del settore a livello nazio-nale ed internazionale.La dott.ssa Ferrari – che ha se-guito l’intero iter di Pontechie-sa – ci precisa che il CortinaMeeting non fungerà da agen-zia nei confronti degli altri ope-ratori cortinesi, ma solo da cen-tro informativo e di smistamen-to delle richieste che dovesseropervenire, mentre il suo ruoloprincipale sarà quello di gesti-re e dare impulso all’offertacongressuale.

PPPPPERCHÈERCHÈERCHÈERCHÈERCHÈ UNAUNAUNAUNAUNA

PROFESSIONALITÀPROFESSIONALITÀPROFESSIONALITÀPROFESSIONALITÀPROFESSIONALITÀ DADADADADA FUORIFUORIFUORIFUORIFUORI?????La scelta di avvalersi di unaprofessionalità esterna è natadalla volontà di far decollare intempi brevi un progetto così im-portante e nuovo per Cortina.L’idea è anche quella di affian-care alla dott.ssa Plazzi dei gio-vani che possano acquisire, congli anni, la professionalità ri-chiesta per un incarico di talecomplessità e che poi possanoproseguire anche autonoma-mente, a struttura avviata.

CCCCCOSAOSAOSAOSAOSA CHIEDECHIEDECHIEDECHIEDECHIEDE ILILILILIL C C C C COMUNEOMUNEOMUNEOMUNEOMUNE

ALALALALAL C C C C CORTINAORTINAORTINAORTINAORTINA M M M M MEETINGEETINGEETINGEETINGEETING?????L’amministrazione comunaleha dato un’unica direttiva, for-te, al Cortina Meeting: far lavo-rare al massimo la struttura nelsettore dei congressi, intensifi-

cando l’attività nel fuori stagio-ne. Si tratterà di riempire la salaper quanti più giorni possibili econ quanti più ospiti possibili.Nel merito della tipologia dicongressi, delle modalità di or-ganizzazione e di sviluppo del-l’offerta, l’Amministrazione haritenuto di dare ampio manda-to alla dott.ssa Plazzi.“Non sarà certo l’Amministra-zione – ci spiega la dott.ssa Fer-rari – a decidere chi potrà o nonpotrà venire all’Alexander Hall.L’unico interesse è che la strut-tura abbia un importante ritor-no economico, che in qualchemodo compensi le ingenti spe-se d’investimento sostenute”.

IIIIILLLLL SUPPORTOSUPPORTOSUPPORTOSUPPORTOSUPPORTO TECNICOTECNICOTECNICOTECNICOTECNICOPer quanto riguarda il suppor-to tecnico, lo stesso è interamen-te affidato alla Gis Organiza-tion, in modo analogo a quan-to già accade per la gran partedelle manifestazioni turistico-sportive. Alla Gis competerà,inoltre, la gestione di tutte quellemanifestazioni che esulano dalsettore congressuale: concerti,spettacoli teatrali, conferenze equant’altro.

I migliori auguri a questa strut-tura, affinchè sia luogo d’incon-tro e di crescita per questa co-munità e per il suo turismo.Aspettiamo i primi congressicon un pizzico di curiosità.

Carla Pompanin

L’ARFAÈ STATA SCELTA COME IMMAGINE CARATTERIZ-ZANTE IL MARCHIO CORTINA MEETING

CONTINUA A PAG. 1

DUE ELABORAZIONI GRAFICHE CHE

PRESENTANO LE DIVERSE SOLUZIONI AMODULO DELLA STRUTTURA

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DUE IMMAGINI DEL COMPLESSO DI

PONTECHIESA: IL PRIMA E IL DOPO

27-dicembre27-dicembre27-dicembre27-dicembre27-dicembre Roberto Vecchioni in concerto

28-dicembre28-dicembre28-dicembre28-dicembre28-dicembre Spettacolo teatrale con M. Finazzer Flory

29-dicembre29-dicembre29-dicembre29-dicembre29-dicembre Concerto Gospel di Cheryl Porter

30-dicembre30-dicembre30-dicembre30-dicembre30-dicembre Incontro con Bruno Vespa che presenta ilsuo nuovo libro “L’Italia Spezzata”

01-gennaio01-gennaio01-gennaio01-gennaio01-gennaio Concerto di Capodanno

02-gennaio02-gennaio02-gennaio02-gennaio02-gennaio Incontro con Michele Mirabella

03-gennaio03-gennaio03-gennaio03-gennaio03-gennaio Incontro sulla televisionecon Giovanni Minoli e Claudio Lippi

04-gennaio04-gennaio04-gennaio04-gennaio04-gennaio Concerto di Jeffy Swann per piano e orchestra

05-gennaio05-gennaio05-gennaio05-gennaio05-gennaio Concerto rock per bambini, della IattatiroBand e incontro coi personaggi della Melevisione

Organizzatrice degli eventi la “Cortina Incontra”, ad eccezione

dei due concerti del 1° e del 4 gennaio organizzati dalla GIS.

IIIIILLLLL PRIMOPRIMOPRIMOPRIMOPRIMO PRPRPRPRPROGRAMMAOGRAMMAOGRAMMAOGRAMMAOGRAMMA NANANANANATTTTTALIZIOALIZIOALIZIOALIZIOALIZIO

DELLADELLADELLADELLADELLA A A A A ALEXANDERLEXANDERLEXANDERLEXANDERLEXANDER H H H H HALLALLALLALLALL

Alexander Hall 700

Palavolksw agen 500

Sala cultura 95

Cinema Eden 280

Stadio Olimpico 2700

Fra le 13 sedi congressuali, ecco le sale nella disponibilità del Comune e le capienze dichiarate

13 Sedi congressuali

27 Sale congressi e riunioni

4737 Capienza complessiva

180 Posti auto convenzionabili

I NUMERI DEL CORTINA MEETING

CORTINA CORTINA CORTINA CORTINA CORTINA AVRÀAVRÀAVRÀAVRÀAVRÀ IL CAMPO DA GOLF IL CAMPO DA GOLF IL CAMPO DA GOLF IL CAMPO DA GOLF IL CAMPO DA GOLFOk dalla Conferenza di Servizi: si va avanti con i progetti.Ok dalla Conferenza di Servizi: si va avanti con i progetti.Ok dalla Conferenza di Servizi: si va avanti con i progetti.Ok dalla Conferenza di Servizi: si va avanti con i progetti.Ok dalla Conferenza di Servizi: si va avanti con i progetti.La struttura sportiva è indispensabile all’offerta turistica di Cortina.La struttura sportiva è indispensabile all’offerta turistica di Cortina.La struttura sportiva è indispensabile all’offerta turistica di Cortina.La struttura sportiva è indispensabile all’offerta turistica di Cortina.La struttura sportiva è indispensabile all’offerta turistica di Cortina. di Nives Milani

C i sono voluti quindicianni per arrivare ad ottenere il via libera alla

realizzazione del campo dagolf.Un iter che ha conosciuto milleostacoli ma che “finalmente”,come dice il presidente dell’As-sociazione Golf - Giovanni Di-bona - “Ci permette di iniziarei rilievi per le prime nove buche.Per la prossima primavera,avremo il progetto definitivo.”

PPPPPRESCRIZIONIRESCRIZIONIRESCRIZIONIRESCRIZIONIRESCRIZIONI PERMETTENDOPERMETTENDOPERMETTENDOPERMETTENDOPERMETTENDO...............“Certo noi ci atterremo scrupo-losamente a quanto indicato, inpieno rispetto dell’ambiente e diquanto c’è da tutelare, in modoparticolare i biotopi presenti sulterritorio. Cercheremo di copia-re Brunico dove la convivenzatra quelle zone umide di parti-colare valore ambientale e il gre-en, è già consolidata”.

La Conferenza dei Servizi del6 novembre ha nel frattemporecepito undici prescrizioni pre-sentate, per il WWF, dal geo-logo Massimo Massellani, conle quali si chiede uno studiodettagliato dei rapporti tra pro-getto ed assetto geomorfologi-co dei luoghi interessati; chevengano definiti ed individua-ti i biotopi con distribuzione amacchia di leopardo; una det-tagliata ricostruzione dell’as-setto idrogeologico onde evita-re qualsiasi alterazione degliequilibri idrogeologici esisten-ti. Sono state richieste ancheanalisi dettagliate del rappor-to tra progetto e stabilità deiluoghi.La presenza della maggior par-te dei campi da gioco in aree astabilità incerta o pericolosaimpone, secondo gli ambienta-listi, una dettagliata analisi ge-

odinamica e geomeccanica alfine di eludere qualsiasi altera-zione e condizione di rischio.Tra le prescrizioni presentatec’è anche la richiesta di verifi-che sulla stabilità dei versanticon l’aggiornamento delle ca-ratteristiche climatiche del-l’area di Cortina.“Prescrizioni che colgono perintero quanto già evidenziatodal Soprintendente Monti. Aciò va aggiunta la necessità diulteriori verifiche tecnico-am-bientali a garanzia della con-servazione dei valori ambien-tali del sito”, spiega Massella-ni.

In Municipio per dieci giorni èin visione il P.u.a., il Piano Ur-banistico Attuativo del campoda golf.Successivamente, per altri 20giorni, i cittadini potranno pre-

sentare le loro osservazioni.

Giovanni Dibona aggiunge, in-fine, che per le ulteriori 9 bu-che, non ci sono tutti i terreninecessari. “Ne abbiamo acqui-sito solo il 70%. Ci auguriamoche i proprietari, ancora alleprese con le perplessità che ilcaso impone, capiscano chenon si tratta di perdere la pro-prietà. Anzi diventa una ren-dita in tutto e per tutto. Dal2000 fino ad oggi, a chi ci hadato i terreni in affitto, stiamopagando 60.000 euro all’anno.Un grazie particolare va pro-prio a questi proprietari senzai quali non avremmo potuto re-alizzare il campo da golf cheinvece, anche e soprattutto allaluce degli ultimi eventi, si staconcretizzando”.

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44444 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 dicembre 2006

Via Bepin 6 - Cortinatel 0436 862462

Andrea Franceschi pre-senta la propria candi-datura per la poltrona

di Sindaco in palio nelle elezio-ni della prossima primavera.Franceschi è già noto all’opinio-ne pubblica per il suo “Proget-to Cortina”, uno studio genera-le sulla situazione economica esociale di Cortina che abbozzaalcune risposte ai problemi piùnoti.L’interesse per i contenuti deldocumento è stato però in par-te sviato dalla domanda curio-sa: “Darà un seguito politico alProgetto?”.La risposta è arrivata presto.Incoraggiato dai commenti lu-singhieri – giovane età e corag-gio fanno sempre presa – il ven-tottenne Franceschi affermache “solo il ruolo di Sindaco mipermette di portare avanti il mioProgetto”. Di fare magari unalegislatura di Assessorato, giu-sto per farsi le ossa, non ne vuolsentire parlare: “Esiste un baci-no di scontenti che può essereintercettato. Offro un’alternati-va giovane. Non siamo i favori-ti, ma ce la possiamo giocare”.Ovviamente le carte sono coper-te e non si fanno nomi sul grup-po. Si sa solo che all’incirca il70% è under-40 e che il pro-gramma politico alla base è ilnoto “Progetto”.La lista è nuova e si pone in as-soluta alternativa rispetto allasquadra dell’attuale SindacoGiacobbi, rispetto all’influenzadi Paolo Franceschi, rispetto alleiniziative di opposizione porta-te avanti da Demenego.

La proposta, secondo le affer-mazioni di Andrea Franceschi,lascia “fuori la politica” e simuove senza un partito di rife-rimento. Le due idee guida sonoche “gli abitanti di Cortinadevono essere padroni in casapropria” e che occorre “lavo-rare forte sull’offerta turistica”.

Un significativo aiuto organiz-zativo e di esperienza arrivasicuramente dal padre ErnestoFranceschi, noto albergatore,che ha lasciato l’incarico di co-ordinatore del gruppo di mag-gioranza consiliare CortinaDolomiti, dopo due stagionipolitiche (1998 e 2002) vitto-riose.

È ancora presto per ipotizzarescenari politici e per giocarecon le figurine.Tutti i protagonisti sono abbot-tonati, sindaco Giacobbi in te-sta, che non vuole dare vantag-gi a nessuno. L’unico leader chesi sbilancia è Demenego, il qua-le annuncia la ripresentazionedella lista dell’attuale opposi-zione “Cortina oltre il 2000”.Nell’attesa, l’analisi della poli-tica locale ci porta a considera-re tre fattori che possiamo va-lutare vincenti:- il 30% dei voti va al Partitosimbolo di lista (che porta i votidi chi ad esempio è un militan-te ‘a prescindere’ oppure è il re-sidente ‘foresto’, che non cono-sce la gente del posto);- il 30% dei voti va al Pro-gramma politico che sia credi-

bile e che ri-sponda ai biso-gni dei diversiattori sociali (ca-tegorie econo-miche, famiglie,gruppi di in-fluenza);- il 30% deivoti va al cari-sma e alle rela-zioni personali

del Capo e della suasquadra.

Per la realtà di Cortinaqueste stime sono plau-sibili; applicando le per-centuali al numero deivotanti e ai risultati del-le precedenti tornateelettorali, ognuno puòfare due conti e valuta-re se la forza di attrazione diuna squadra politica è sufficien-te o no per vincere.

Nelle elezioni di Maggio 2002Nelle elezioni di Maggio 2002Nelle elezioni di Maggio 2002Nelle elezioni di Maggio 2002Nelle elezioni di Maggio 2002,sono bastati 2.169 voti alla lista“Cortina Dolomiti – Polo delle Li-bertà” per accaparrarsi lo scran-no di Sindaco e 11 seggi su 16.Nel 1998Nel 1998Nel 1998Nel 1998Nel 1998 la faccenda è più arti-

MAGGIO 2002

(26/05/2002) seggi

- elettori 5.521

- votanti 3.990 72,27%

Cortina Dolomiti - Polo delle Libert 2.169 56,93% 11

Cortina d'Ampezzo Oltre il 2000 1.641 43,07% 5

- voti validi 3.810 100% 16

MAGGIO 1998

(24/05/2002) seggi

- elettori 5.808

- votanti 4.277 73,64%

Cortina Dolomiti 2.386 57,29% 11

Uniti per Cortina 626 15,03% 2

Cortina d'Ampezzo Oltre il 2000 620 14,89% 2

Lega Lord - Liga Veneta 270 6,48% 1

An 263 6,31% 0

- voti validi 4.165 100% 16

GIUGNO 1994

(12/06/1994) seggi

- elettori 5.906

- votanti 4.667 79,02%

Cortina Dolomiti 1.377 30,99% 11

Lega Nord 1.028 23,13% 2

Accordo per Cortina 862 19,40% 2

Uniti per Cortina 717 16,13% 1

Progressisti 241 5,42% 0

Verdi 198 4,46% 0

Pln 21 0,47% 0

- voti validi 4.444 100% 16

fonte: sito Consiglio Regionale del Veneto

RISULTATI DELLE PIU' RECENTI ELEZIONI COMUNALI

colata. “Cortina Dolomiti” vin-ce con 2.386 voti (57%) e le al-tre quattro liste sommano 1.779preferenze, con “Cortinad’Ampezzo Oltre il 2000” a 620voti (15%).Nel 1994Nel 1994Nel 1994Nel 1994Nel 1994 “Cortina Dolomiti”raccoglie 1.377 elettori (31%)e batte le altre sei (6!) candi-dature.

POLITICA LOCALE: PRIME CANDIDATUREPOLITICA LOCALE: PRIME CANDIDATUREPOLITICA LOCALE: PRIME CANDIDATUREPOLITICA LOCALE: PRIME CANDIDATUREPOLITICA LOCALE: PRIME CANDIDATUREAndrea Franceschi apre le danzeAndrea Franceschi apre le danzeAndrea Franceschi apre le danzeAndrea Franceschi apre le danzeAndrea Franceschi apre le danzema la pista da ballo è ancora semi-vuotama la pista da ballo è ancora semi-vuotama la pista da ballo è ancora semi-vuotama la pista da ballo è ancora semi-vuotama la pista da ballo è ancora semi-vuota di Edoardo Pompanin

Page 5: Voci di Cortina - Dicembre 2006

55555Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 31Numero 31Numero 31Numero 31Numero 31 dicembre 2006

ALCOLISMO:ALCOLISMO:ALCOLISMO:ALCOLISMO:ALCOLISMO:dall’Europa, all’Italia, alla nostra provinciadall’Europa, all’Italia, alla nostra provinciadall’Europa, all’Italia, alla nostra provinciadall’Europa, all’Italia, alla nostra provinciadall’Europa, all’Italia, alla nostra provincia di Alice Gaspari

In base ad uno studio diffu-so lo scorso giugno dallaCommissione Europea, l’al-

col è responsabile per il 7,4% ditutte le malattie e morti prema-ture e rappresenta uno dei mag-giori problemi sanitari in Euro-pa: è stimata una spesa di circa125 miliardi di euro ogni anno.Il suo consumo causa circa ses-santa tipi differenti di patologiee situazioni a rischio. In Euro-pa circa un giovane su quattro,di età compresa tra 15 e 29anni, muore per cause alcolcor-relate. L’alcol rappresenta ilprimo fattore di rischio di inva-lidità, mortalità prematura emalattia cronica tra i giovani.È inoltre importante causa didanni a terze persone tra cui10.000 morti innocenti sullestrade e oltre 2.000 omicidi ognianno.Un accurato rapporto stilatoper conto della regione Venetodal CNR di Pisa, denuncia l’au-

mento del numero dei consu-matori di bevande alcoliche nel-la nostra regione, con tassi diprevalenza superiori a quellinazionali, un aumento dei con-sumatori adolescenti e giovanidi entrambi i sessi, con un au-mento esponenziale tra le ra-gazze, e un aumento dei com-portamenti a rischio.

IL CLUBIL CLUBIL CLUBIL CLUBIL CLUBIn risposta ai problemi alcolcor-relati, sul territorio nazionale,sono attivi i Club Alcolisti inTrattamento (CAT), aderentialle associazioni locali (ACAT),a loro volta riunite in associa-zioni regionali (ARCAT), cheinsieme danno vita all’associa-zione nazionale (AICAT).L’ACAT, spiegano gli organiz-zatori, è un’associazione di vo-lontariato che opera in collabo-razione con la rete dei serviziper l’alcologia della RegioneVeneto. Si basa sul principio

Dimmi cosa bevi e ti diròche sei: se bevi vino, birra, grappa, cuba libre,

mohito, whisky, vodka, gin, te-quila, sei un figo, una tipa giu-sta; se bevi succo di frutta, gin-gerino, coca cola, aranciata,acqua minerale, limonata, seiout, sei una/o sfigato, dacciqualche giustificazione validatipo oggi non sto bene, ho maldi testa, sto prendendo medici-ne quindi non posso purtroppo,ho già bevuto abbastanza, allo-ra forse forse ti puoi salvare…per oggi. Se ci piace uscire congli amici, quindi frequentare ibar, qui veniamo su così. Tra-dizione? Insoddisfazione? Alie-nazione? Moda? Mancanza dialtri luoghi di aggregazione? Ilclima freddo? Quale possa es-sere la causa di queste cattiveabitudini non è facile a dirsi,però una cosa è difficile nega-re: nei confronti dell’alcol ingenerale, ma nelle nostre zone

in particolare, vige una grandeindulgenza. L’alcol si accetta; ilfiglio che torna a casa ubriacoil sabato sera, si sgrida, chi piùchi meno, gli si brontola dietroqualcosa, ma difficilmente ci siscompone o ci si preoccupa. Ditutt’altra natura e intensitàsono le angosce che affliggonoi genitori al sospetto che i figli,ad esempio, si droghino. Si sache bere fa male, che è perico-losissimo guidare in stato di eb-brezza, ci si preoccupa piutto-sto per l’incolumità, per la sa-lute, ma non per l’ubriachezzain sé, l’alcol non è percepitocome droga: sta in questo forsela sua maggiore insidia. Non èassociato alla trasgressione, allacriminalità, alla pericolosità checirconda la droga, si compera,si pubblicizza, si consuma sen-za infrangere alcuna regola.Forse è per questo che miete piùvittime, non perché sia meglioo peggio, perché è più facile.

ecologico-sociale, di-namico e aperto aicambiamenti, ideatodal professor Houdo-lin, che rappresentaoggi in Italia il mo-dello più diffuso d’interventosull’alcolismo e sugli altri pro-blemi alcolcorrelati.L’attività principale è il Club,formato da comunità multifa-migliari (massimo 12 famiglieper club) i cui membri si incon-trano settimanalmente perun’ora e mezza in sedi disloca-te sul territorio. Oltre alle famiglie, in ogni club,è presente un servitore-inse-gnante, una persona specifica-tamente formata e in continuoaggiornamento, che ha il com-pito di facilitare la comunica-zione all’interno del gruppo, difavorire l’espressione delle po-tenzialità individuali e di pro-muovere il cambiamento a par-tire dall’astinenza. È importan-

te sapere che non si va al clubper smettere di bere, chi va alclub ha già smesso. In Venetosono attivi 537 Club Acat e laprovincia di Belluno ne conta56. In Italia sono diffusi in tut-te le regioni e sono in totale2232 (http://www.aicat.net).A Cortina ne esistono due: il“Pomagagnon” e “Il Passo”, direcente formazione per l’avve-nuto superamento del limite di12 famiglie del club “Pomaga-gnon”.Le famiglie si riuniscono nellaSala Amici Club – via Del Par-co 3 - ogni martedì e mercoledìalle 20:30.

Per informazioni 339/5080956o 338/5778365.

COSA BEVI? COSA BEVI? COSA BEVI? COSA BEVI? COSA BEVI? Un’aranciata, grazie.Un’aranciata, grazie.Un’aranciata, grazie.Un’aranciata, grazie.Un’aranciata, grazie.Ah, ah, ah!Ah, ah, ah!Ah, ah, ah!Ah, ah, ah!Ah, ah, ah!

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Dove nasce ilproblema? Dal-la società cheistiga a bere?Dall’indulgen-

za sociale nei confronti del con-sumo di alcolici? O nasce nellamente di chi incomincia ad abu-sarne? Le vittime, chi sono? Chinon si fa una birretta, un’om-bra, qualche aperitivo, unasbronza ogni tanto, a parte gliastemi? Tutti alcolisti? Le vitti-me sono quelle persone chehanno un problema grave: in-stabilità psichica, solitudine,abbandono, fragilità, insoddi-sfazione, depressione, disoccu-pazione, e, non riuscendo adaffrontarlo e superarlo, fuggo-no dalla verità. Alcolismo, tos-sicodipendenze e dipendenzada psicofarmaci, anoressia edisturbi del comportamento ali-mentare, gioco d’azzardo, sata-nismo, violenza, quante viesono percorribili… ognuno poisceglie quella che gli capita, aseconda di dove vive, di chi fre-quenta, di cosa incontra sullasua strada, tutte famiglie ugual-mente distrutte. Questo solo per

spezzare una lancia in difesadel bar, che è ed è sempre statoun importante luogo di aggre-gazione, di svago e di confron-to, e perché, laddove vige uncerto tipo di proibizionismo neiconfronti dell’alcol, come negliStati Uniti, l’alcolismo perma-ne. Un fattore di rischio da nonsottovalutare è anche la sempli-ce abitudine… il non fare mai ameno dell’ombretta prima diandare a mangiare o della bir-ra dopo cena; è una forma didipendenza non eclatante, chemagari non condurrà all’alcoli-smo, ma che può compromet-tere gravemente la salute.Questa mia è soltanto un’opi-nione, un invito alla risposta,alla partecipazione di quantiabbiano una riflessione,un’esperienza da proporre. Par-liamo e parleremo nei prossiminumeri di alcolismo, cercandoinnanzitutto di capire cosa sial’approccio ecologico-sociale diVladimir Hudolin, oggi in Ita-lia il modello più diffuso d’in-tervento sull’alcolismo e suglialtri problemi alcolcorrelati.

Alice Gaspari

L’ALCOL È ASSOCIATO ALL’ - 80% dei suicidi - 50% degli omicidi - 80% delle morti da incendio L’ALCOL CONTRIBUISCE A - 1/3 dei divorzi - 1/3 degli abusi sui minori - il 30% degli incidenti stradali mortali - il 15% degli annegamenti - il 10% di tutte le morti - il 20-30% di tutti i ricoveri ospedalieri

Page 6: Voci di Cortina - Dicembre 2006

66666 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 dicembre 2006

L � I N T E R V I S T A . . .

... AL SINDACO DI CORTINA... AL SINDACO DI CORTINA... AL SINDACO DI CORTINA... AL SINDACO DI CORTINA... AL SINDACO DI CORTINA45 domande per rispondere di 5 anni45 domande per rispondere di 5 anni45 domande per rispondere di 5 anni45 domande per rispondere di 5 anni45 domande per rispondere di 5 annidi mandato, alle porte delle nuove elezionidi mandato, alle porte delle nuove elezionidi mandato, alle porte delle nuove elezionidi mandato, alle porte delle nuove elezionidi mandato, alle porte delle nuove elezioni di Alice Gaspari e Marina Menardi

nome:GIACOMO GIACOBBI

età:40 ANNI (Classe 1966)

professione:AVVOCATO

incarico:SINDACO DEL COMUNE

DI CORTINA D�AMPEZZO

hobby:NUOTO, BICI, GIARDINAGGIO

libro sul comodino:LA STORIA D�ITALIA

di MONTANELLI E CERVI

Il Sindaco ci accoglie con ungiro di visita alla Terrazza Cor-tina, nuova sede di alcuni uffi-ci comunali. Dal suo studio eglidomina l’intera vallata, comeun re dalle torri del suo castel-lo, grazie alla rimozione deipannelli che da anni oscurava-no le ampie vetrate. Abbiamoriscoperto perché quel luogo sichiamasse “Terrazza Cortina”,consigliamo a tutti di andare adare un’occhiata!Ma abbiamo un sacco di do-mande, è meglio incominciare.

Signor Sindaco, qual è l’obiet-Signor Sindaco, qual è l’obiet-Signor Sindaco, qual è l’obiet-Signor Sindaco, qual è l’obiet-Signor Sindaco, qual è l’obiet-tivo più importante conseguitotivo più importante conseguitotivo più importante conseguitotivo più importante conseguitotivo più importante conseguitodalla sua amministrazione?dalla sua amministrazione?dalla sua amministrazione?dalla sua amministrazione?dalla sua amministrazione?La riorganizzazione del perso-nale. Avere investito risorse sulpersonale è molto importante,perché c’è sempre la personadietro alle cose: se hai una bellasquadra vinci, se pensi solo a

vincere senza curare la squadra,l’obiettivo sarà molto ridotto.

E l’obiettivo mancato?E l’obiettivo mancato?E l’obiettivo mancato?E l’obiettivo mancato?E l’obiettivo mancato?I parcheggi.

La difficoltà più grande?La difficoltà più grande?La difficoltà più grande?La difficoltà più grande?La difficoltà più grande?L’iter del golf.

La maggior soddisfazione?La maggior soddisfazione?La maggior soddisfazione?La maggior soddisfazione?La maggior soddisfazione?L’acquisizione dello stadio.

La delusione più amara?La delusione più amara?La delusione più amara?La delusione più amara?La delusione più amara?La circonvallazione: non è statacompresa appieno la sua neces-sità. Sono stato un po’ delusosoprattutto dalla stampa nazio-nale che ha fatto una campagnacontro, basata sul sentito dire,non approfondita, sui cantieri,sulle polveri, senza cantieri nonsi costruisce nulla…

L’errore più grosso?L’errore più grosso?L’errore più grosso?L’errore più grosso?L’errore più grosso?Non aver messo mano alla ri-

strutturazione della piscina.

Un’opera pubblica o un proget-Un’opera pubblica o un proget-Un’opera pubblica o un proget-Un’opera pubblica o un proget-Un’opera pubblica o un proget-to che la rappresenta?to che la rappresenta?to che la rappresenta?to che la rappresenta?to che la rappresenta?Direi le piccole cose che riguar-dano l’arredo urbano, come lapavimentazione di Corso Italia,i marciapiedi in via Cantore, lanuova illuminazione, i fiori an-che in autunno. Se proprio vo-gliamo individuare un’operagrossa, direi la sala congressi.

Un’idea buona nata dall’oppo-Un’idea buona nata dall’oppo-Un’idea buona nata dall’oppo-Un’idea buona nata dall’oppo-Un’idea buona nata dall’oppo-sizione?sizione?sizione?sizione?sizione?L’opposizione ha sempre gioca-to alla rimessa su grosse idee, ètipico in particolar modo delconsigliere Demenego dire no,non ce la farete. Non abbiamomai assistito a cambi di marcia.Abbiamo avuto collaborazioneda parte di qualche consigliere,su aggiustamenti formali nellastesura di delibere che faticava-no a stare in piedi.

Un torto politico subìto daUn torto politico subìto daUn torto politico subìto daUn torto politico subìto daUn torto politico subìto da“amici”?“amici”?“amici”?“amici”?“amici”?Nessuno.

Un torto politico subìto da “op-Un torto politico subìto da “op-Un torto politico subìto da “op-Un torto politico subìto da “op-Un torto politico subìto da “op-positori”?positori”?positori”?positori”?positori”?Nessuno.

Pian da Lago, “rovina” dellaPian da Lago, “rovina” dellaPian da Lago, “rovina” dellaPian da Lago, “rovina” dellaPian da Lago, “rovina” dellapubblica amministrazione. Apubblica amministrazione. Apubblica amministrazione. Apubblica amministrazione. Apubblica amministrazione. Aparte la decisione di passareparte la decisione di passareparte la decisione di passareparte la decisione di passareparte la decisione di passarealle vie legali nei confronti de-alle vie legali nei confronti de-alle vie legali nei confronti de-alle vie legali nei confronti de-alle vie legali nei confronti de-gli imprenditori, tutto è rima-gli imprenditori, tutto è rima-gli imprenditori, tutto è rima-gli imprenditori, tutto è rima-gli imprenditori, tutto è rima-sto irrisolto.sto irrisolto.sto irrisolto.sto irrisolto.sto irrisolto.Non crede di aver deluso leNon crede di aver deluso leNon crede di aver deluso leNon crede di aver deluso leNon crede di aver deluso leaspettative dell’elettorato?aspettative dell’elettorato?aspettative dell’elettorato?aspettative dell’elettorato?aspettative dell’elettorato?Assolutamente no, perché è sta-to fatto in questi anni un gran-dissimo lavoro e ora i risultatici sono: proprio in questi giornitutti i proprietari dei terreni sucui insistono le opere pubblichesi stanno recando dal notaioper cederle al Comune. Un la-voro che è nascosto, ma che èstato difficilissimo. Solo unavolta fatto questo passo, si po-trà procedere con la sistemazio-ne della zona e capire chi deveancora pagare e chi ha già pa-gato. Sono sicuro che i cittadiniinteressati, che lo sanno, sonosoddisfatti; gli altri dovrannoaspettare ancora un po’ per ve-dere i risultati.

Che fine ha fatto l’assessora-Che fine ha fatto l’assessora-Che fine ha fatto l’assessora-Che fine ha fatto l’assessora-Che fine ha fatto l’assessora-to alle politiche giovanili? Cito alle politiche giovanili? Cito alle politiche giovanili? Cito alle politiche giovanili? Cito alle politiche giovanili? Cisono i soldi per le eventualisono i soldi per le eventualisono i soldi per le eventualisono i soldi per le eventualisono i soldi per le eventualiiniziative?iniziative?iniziative?iniziative?iniziative?L’assessorato è attivo, alcuneiniziative ci sono state, ad esem-pio la Carta Giovani ha avutoun buon successo. Certo, si puòfare molto di più. I soldi? Effet-tivamente sono un problema.

. . . e l’assessorato alla comu-. . . e l’assessorato alla comu-. . . e l’assessorato alla comu-. . . e l’assessorato alla comu-. . . e l’assessorato alla comu-nicazione?nicazione?nicazione?nicazione?nicazione?E’ stato tagliato a causa del pat-to di stabilità, lo abbiamo sacri-ficato danneggiando soprattut-to noi stessi. Avremmo dovutodare ad esso una struttura, as-sumere delle persone e non ave-vamo le risorse per farlo. Il miosogno era quello di creare ungiornalino del Comune, conuna chiara comunicazione, lospazio per la minoranza. Unprogetto mancato insomma, sevolete un insuccesso.

Progetto tangenziale:Progetto tangenziale:Progetto tangenziale:Progetto tangenziale:Progetto tangenziale:il sogno di Paolo Franceschi oil sogno di Paolo Franceschi oil sogno di Paolo Franceschi oil sogno di Paolo Franceschi oil sogno di Paolo Franceschi oanche il Suo?anche il Suo?anche il Suo?anche il Suo?anche il Suo?Si tratta di un progetto del-l’Anas che recepiva una serie diindicazioni da parte dell’asses-sore competente (Franceschi,ndr) per la realizzazione del fa-moso SIM, sistema di mobilitàintegrato. La circonvallazioneè una necessità per Cortina, il

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77777Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 31Numero 31Numero 31Numero 31Numero 31 dicembre 2006

progetto dell’Anas è una possi-bile soluzione.

Quindi questa tangenziale è laQuindi questa tangenziale è laQuindi questa tangenziale è laQuindi questa tangenziale è laQuindi questa tangenziale è larisposta risposta risposta risposta risposta giusta giusta giusta giusta giusta alle necessità delalle necessità delalle necessità delalle necessità delalle necessità delpaese?paese?paese?paese?paese?Tangenziale, circonvallazione,bypass, come lo volete chiama-re non importa, l’amministra-zione ha portato avanti unascelta, che è quella di salvaguar-dare la vallata di Cortina, op-tando per un tunnel lungo chel’attraversi; passare sotto è sta-to il nostro pensiero.

Un lungo tunnel è una cosa, ilUn lungo tunnel è una cosa, ilUn lungo tunnel è una cosa, ilUn lungo tunnel è una cosa, ilUn lungo tunnel è una cosa, ilprogetto dell’Anas, come è sta-progetto dell’Anas, come è sta-progetto dell’Anas, come è sta-progetto dell’Anas, come è sta-progetto dell’Anas, come è sta-to presentato, col tunnel di Al-to presentato, col tunnel di Al-to presentato, col tunnel di Al-to presentato, col tunnel di Al-to presentato, col tunnel di Al-vera’, il grande svincolo, i via-vera’, il grande svincolo, i via-vera’, il grande svincolo, i via-vera’, il grande svincolo, i via-vera’, il grande svincolo, i via-dotti e gli attraversamenti suldotti e gli attraversamenti suldotti e gli attraversamenti suldotti e gli attraversamenti suldotti e gli attraversamenti sulBoite, è un’altra..Boite, è un’altra..Boite, è un’altra..Boite, è un’altra..Boite, è un’altra..Lo svincolo in sé è un’uscita, eun’uscita a sud comunque bi-sogna farla, con il minor impat-to possibile, ma è necessaria.La scelta di inserire il parcheg-gio a Convento è stata sostenu-ta da noi in modo compatto,tuttavia, lo abbiamo scritto an-che nelle delibere, l’amministra-zione si sarebbe riservata di va-lutare tutte le attività di propriacompetenza, e quindi la questio-ne del parcheggio era ancorada approfondire. Secondo me ilfatto importante, a questo pun-to, è il grande dibattito che ne èuscito, che porterà sicuramen-te alla soluzione giusta.

Perché non avete collaboratoPerché non avete collaboratoPerché non avete collaboratoPerché non avete collaboratoPerché non avete collaboratocon i Sindaci della Valle del Boi-con i Sindaci della Valle del Boi-con i Sindaci della Valle del Boi-con i Sindaci della Valle del Boi-con i Sindaci della Valle del Boi-te, soprattutto in tema di via-te, soprattutto in tema di via-te, soprattutto in tema di via-te, soprattutto in tema di via-te, soprattutto in tema di via-bilità?bilità?bilità?bilità?bilità?Questo è un grande malinteso.Si è sempre detto che le circon-vallazioni di paese erano com-pito dei Comuni. Io non sonomai andato a Valle a decideresulla circonvallazione di Valle.E’ vero che la nostra viabilità,poiché siamo a monte, si riflet-te sull’intero Cadore, ma noidobbiamo pensare a Cortina.

Di recente ha firmato con laDi recente ha firmato con laDi recente ha firmato con laDi recente ha firmato con laDi recente ha firmato con laRegione Veneto un accordo perRegione Veneto un accordo perRegione Veneto un accordo perRegione Veneto un accordo perRegione Veneto un accordo peril collegamento ferroviarioil collegamento ferroviarioil collegamento ferroviarioil collegamento ferroviarioil collegamento ferroviarioMarco Polo-Cortina: un altroMarco Polo-Cortina: un altroMarco Polo-Cortina: un altroMarco Polo-Cortina: un altroMarco Polo-Cortina: un altrosogno?!sogno?!sogno?!sogno?!sogno?!Non si tratta tanto di un sogno:fino a Calalzo la ferrovia c’è già,si tratta di ipotizzare concreta-mente un collegamento Calal-zo-Cortina, che potrebbe esse-re un treno turistico, con trac-

ciati panoramici, anche nell’ot-tica della candidatura ai Mon-diali del 2013. L’intermodalità,mettere i container sui treni,quello si è un sogno: in quel casobisognerebbe rifare anche tuttala tratta da Conegliano.

Le piace lo stadio?Le piace lo stadio?Le piace lo stadio?Le piace lo stadio?Le piace lo stadio?Sì.

Molti ritengono che la pistaMolti ritengono che la pistaMolti ritengono che la pistaMolti ritengono che la pistaMolti ritengono che la pistadi bob andrebbe chiusa, èdi bob andrebbe chiusa, èdi bob andrebbe chiusa, èdi bob andrebbe chiusa, èdi bob andrebbe chiusa, èd’accordo?d’accordo?d’accordo?d’accordo?d’accordo?Con uno sguardo al portafoglioforse sì, però ritengo che si deb-ba lottare fino alla fine per cer-care di non farlo.

Come mai ha pensato di dedi-Come mai ha pensato di dedi-Come mai ha pensato di dedi-Come mai ha pensato di dedi-Come mai ha pensato di dedi-care la nuova sala congressi adcare la nuova sala congressi adcare la nuova sala congressi adcare la nuova sala congressi adcare la nuova sala congressi adun regista americano?un regista americano?un regista americano?un regista americano?un regista americano?La nuova sala congressi si chia-ma Centro Congressi Alexan-der Girardi; Alexander Hall èun logo per dare un carattereinternazionale alla nuova strut-tura.

Seriamente, abbiamo l’impres-Seriamente, abbiamo l’impres-Seriamente, abbiamo l’impres-Seriamente, abbiamo l’impres-Seriamente, abbiamo l’impres-sione che Cortina sia tagliatasione che Cortina sia tagliatasione che Cortina sia tagliatasione che Cortina sia tagliatasione che Cortina sia tagliatafuori dalla gestione culturale efuori dalla gestione culturale efuori dalla gestione culturale efuori dalla gestione culturale efuori dalla gestione culturale elogistica di Pontechiesa: puòlogistica di Pontechiesa: puòlogistica di Pontechiesa: puòlogistica di Pontechiesa: puòlogistica di Pontechiesa: puòconvincerci del contrario?convincerci del contrario?convincerci del contrario?convincerci del contrario?convincerci del contrario?Assolutamente sì.La gestione culturale è in manoall’assessorato alla cultura e tu-rismo, in collaborazione con laGis. Anzi, abbiamo fatto un ul-teriore salto di qualità, perchésiamo in contatto con l’assesso-rato alla cultura della RegioneVeneto. L’aspetto congressuale,solo quello, è stato affidato auna persona assunta con uncontratto a progetto, per lavo-rare a Cortina sotto la stretta di-rezione dell’assessorato alla cul-tura e turismo e della Gis.

Di quanti metri quadrati ha bi-Di quanti metri quadrati ha bi-Di quanti metri quadrati ha bi-Di quanti metri quadrati ha bi-Di quanti metri quadrati ha bi-sogno, secondo lei, una famigliasogno, secondo lei, una famigliasogno, secondo lei, una famigliasogno, secondo lei, una famigliasogno, secondo lei, una famigliadi 4/5 persone per stare como-di 4/5 persone per stare como-di 4/5 persone per stare como-di 4/5 persone per stare como-di 4/5 persone per stare como-da nel proprio appartamento?da nel proprio appartamento?da nel proprio appartamento?da nel proprio appartamento?da nel proprio appartamento?Calcolando la cucina, il salot-to, una camera matrimoniale,una camera a due letti per ibambini, due bagni e i disimpe-gni, direi che una famiglia diquattro persone ha bisogno di80 metri quadrati.

Quali motivi hanno spinto laQuali motivi hanno spinto laQuali motivi hanno spinto laQuali motivi hanno spinto laQuali motivi hanno spinto lasua amministrazione a non re-sua amministrazione a non re-sua amministrazione a non re-sua amministrazione a non re-sua amministrazione a non re-alizzare anche la casa in dirit-alizzare anche la casa in dirit-alizzare anche la casa in dirit-alizzare anche la casa in dirit-alizzare anche la casa in dirit-to di superficie di Cadelverzo?to di superficie di Cadelverzo?to di superficie di Cadelverzo?to di superficie di Cadelverzo?to di superficie di Cadelverzo?Ci sono dei problemi che ri-

guardano la bonifica del terre-no, problemi di genere ammi-nistrativo. Su questo tema,però, vi invito a rivolgervi all’as-sessore Lacedelli, il quale staseguendo di persona l’argomen-to per conto dell’amministra-zione comunale.

Ha preso su di sé l’assessoratoHa preso su di sé l’assessoratoHa preso su di sé l’assessoratoHa preso su di sé l’assessoratoHa preso su di sé l’assessoratoai Lavori Pubblici: perché ha li-ai Lavori Pubblici: perché ha li-ai Lavori Pubblici: perché ha li-ai Lavori Pubblici: perché ha li-ai Lavori Pubblici: perché ha li-tigato con Paolo Franceschi?tigato con Paolo Franceschi?tigato con Paolo Franceschi?tigato con Paolo Franceschi?tigato con Paolo Franceschi?No, ho preso su di me questoassessorato per incidere mag-giormente in questa mia ammi-nistrazione. Inoltre in questomodo Paolo Franceschi avreb-be potuto dedicare più tempoalla questione della circonvalla-zione.

Paolo Franceschi è presente tut-Paolo Franceschi è presente tut-Paolo Franceschi è presente tut-Paolo Franceschi è presente tut-Paolo Franceschi è presente tut-ti i giorni in Comune: non saràti i giorni in Comune: non saràti i giorni in Comune: non saràti i giorni in Comune: non saràti i giorni in Comune: non saràforse lui il vero “regista” diforse lui il vero “regista” diforse lui il vero “regista” diforse lui il vero “regista” diforse lui il vero “regista” diquesta amministrazione?questa amministrazione?questa amministrazione?questa amministrazione?questa amministrazione?Assolutamente no. Paolo Fran-ceschi è un assessore con moltaesperienza politica, era statodetto anche in campagna elet-torale che avrebbe collaborato.Il più presente in Comune,dopo di me, è sicuramente il vi-cesindaco.

Quale è stato il contributo del-Quale è stato il contributo del-Quale è stato il contributo del-Quale è stato il contributo del-Quale è stato il contributo del-le donne della sua amministra-le donne della sua amministra-le donne della sua amministra-le donne della sua amministra-le donne della sua amministra-zione?zione?zione?zione?zione?Hanno contribuito come gli al-tri, niente di specifico. Purtrop-po qualcuna ha avuto più diffi-coltà ad essere presente: aveva-mo promesso a Micaela Maionil’ascensore, che non c’è anco-ra, ma ho preso un impegnopersonale a realizzarlo quandosiamo partiti con la ristruttura-zione del municipio. Non devemai più succedere che personediversamente abili abbiano dif-ficoltà ad aver accesso alla po-litica come è successo a lei.

In questi 5 anni gli episodi diIn questi 5 anni gli episodi diIn questi 5 anni gli episodi diIn questi 5 anni gli episodi diIn questi 5 anni gli episodi didissenso, da parte dei suoi con-dissenso, da parte dei suoi con-dissenso, da parte dei suoi con-dissenso, da parte dei suoi con-dissenso, da parte dei suoi con-siglieri, sono stati non più disiglieri, sono stati non più disiglieri, sono stati non più disiglieri, sono stati non più disiglieri, sono stati non più ditre: una straordinaria conver-tre: una straordinaria conver-tre: una straordinaria conver-tre: una straordinaria conver-tre: una straordinaria conver-genza di vedute, un inviolabilegenza di vedute, un inviolabilegenza di vedute, un inviolabilegenza di vedute, un inviolabilegenza di vedute, un inviolabilepatto stipulato all’inizio delpatto stipulato all’inizio delpatto stipulato all’inizio delpatto stipulato all’inizio delpatto stipulato all’inizio del

mandato o una certa mancanzamandato o una certa mancanzamandato o una certa mancanzamandato o una certa mancanzamandato o una certa mancanzadi carattere da parte loro?di carattere da parte loro?di carattere da parte loro?di carattere da parte loro?di carattere da parte loro?La terza la escludo. Diciamoche nel nostro gruppo cerchia-mo di puntare all’obiettivo,quindi cerchiamo di far conver-gere le idee per essere compat-ti e questa è la nostra forza.

Da 1 a 10, che voto dà ai suoiDa 1 a 10, che voto dà ai suoiDa 1 a 10, che voto dà ai suoiDa 1 a 10, che voto dà ai suoiDa 1 a 10, che voto dà ai suoiassessori: Dimai, Ghedina, La-assessori: Dimai, Ghedina, La-assessori: Dimai, Ghedina, La-assessori: Dimai, Ghedina, La-assessori: Dimai, Ghedina, La-cedelli, Lorenzi, Franceschi?cedelli, Lorenzi, Franceschi?cedelli, Lorenzi, Franceschi?cedelli, Lorenzi, Franceschi?cedelli, Lorenzi, Franceschi?Otto a Dimai, sette a tutti glialtri. Una novità che credo diaver portato è quella di averdato più forza agli assessorati eognuno ha portato avanti di-scretamente i propri impegni.

E a se stesso?E a se stesso?E a se stesso?E a se stesso?E a se stesso?Questo lo lascio giudicare aglialtri.

Ha mai dovuto digerire suoHa mai dovuto digerire suoHa mai dovuto digerire suoHa mai dovuto digerire suoHa mai dovuto digerire suomalgrado una decisione presamalgrado una decisione presamalgrado una decisione presamalgrado una decisione presamalgrado una decisione presada altri?da altri?da altri?da altri?da altri?Sì.

Quanti giorni alla settimanaQuanti giorni alla settimanaQuanti giorni alla settimanaQuanti giorni alla settimanaQuanti giorni alla settimanapassa: in ufficio in Comune, inpassa: in ufficio in Comune, inpassa: in ufficio in Comune, inpassa: in ufficio in Comune, inpassa: in ufficio in Comune, ingiro lavorando comunque per ilgiro lavorando comunque per ilgiro lavorando comunque per ilgiro lavorando comunque per ilgiro lavorando comunque per ilComune, nel suo studio legale,Comune, nel suo studio legale,Comune, nel suo studio legale,Comune, nel suo studio legale,Comune, nel suo studio legale,per gli affari suoi?per gli affari suoi?per gli affari suoi?per gli affari suoi?per gli affari suoi?Un giorno più qualche pomerig-gio nello studio legale; per gliaffari miei purtroppo solo qual-che sabato e la domenica; il re-sto in Comune o in giro lavoran-do per il Comune. Avevo dettoche non avrei fatto mancare ne-anche un minuto all’ammini-strazione, e questo ho fatto. Hosottratto tempo ad altri impegni,piuttosto, per non farlo manca-re all’amministrazione.

Una data: un giorno che ha la-Una data: un giorno che ha la-Una data: un giorno che ha la-Una data: un giorno che ha la-Una data: un giorno che ha la-sciato il segno durante il suosciato il segno durante il suosciato il segno durante il suosciato il segno durante il suosciato il segno durante il suomandato?mandato?mandato?mandato?mandato?Il rientro degli Scoiattoli dal K2

Un nome: il personaggio che piùUn nome: il personaggio che piùUn nome: il personaggio che piùUn nome: il personaggio che piùUn nome: il personaggio che piùl’ha colpita durante il suo man-l’ha colpita durante il suo man-l’ha colpita durante il suo man-l’ha colpita durante il suo man-l’ha colpita durante il suo man-dato?dato?dato?dato?dato?L’ex sottosegretario alla presiden-za del Consiglio Gianni Letta.

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88888 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 dicembre 2006

In cima ai suoi pensieri di Sin-In cima ai suoi pensieri di Sin-In cima ai suoi pensieri di Sin-In cima ai suoi pensieri di Sin-In cima ai suoi pensieri di Sin-daco c’è: il residente o il turista?daco c’è: il residente o il turista?daco c’è: il residente o il turista?daco c’è: il residente o il turista?daco c’è: il residente o il turista?Il residente, sempre.

Cosa fa Lei nel fuori stagione aCosa fa Lei nel fuori stagione aCosa fa Lei nel fuori stagione aCosa fa Lei nel fuori stagione aCosa fa Lei nel fuori stagione aCortina?Cortina?Cortina?Cortina?Cortina?Il Sindaco! Bè, quando ho tem-po, vado in bici o a nuotare.

Porta Suo figlio al parco giochi?Porta Suo figlio al parco giochi?Porta Suo figlio al parco giochi?Porta Suo figlio al parco giochi?Porta Suo figlio al parco giochi?Sempre.

Rispetto a cinque anni fa, il cit-Rispetto a cinque anni fa, il cit-Rispetto a cinque anni fa, il cit-Rispetto a cinque anni fa, il cit-Rispetto a cinque anni fa, il cit-tadino di Cortina è più interes-tadino di Cortina è più interes-tadino di Cortina è più interes-tadino di Cortina è più interes-tadino di Cortina è più interes-sato o meno interessato allesato o meno interessato allesato o meno interessato allesato o meno interessato allesato o meno interessato allequestioni del Comune?questioni del Comune?questioni del Comune?questioni del Comune?questioni del Comune?Difficile da dire, forse un po’ dipiù.

Legge Voci di Cortina?Legge Voci di Cortina?Legge Voci di Cortina?Legge Voci di Cortina?Legge Voci di Cortina?Sì, ce l’ho qui sulla scrivania, enon perché arrivavate voi perl’intervista!

Cosa ne pensa?Cosa ne pensa?Cosa ne pensa?Cosa ne pensa?Cosa ne pensa?Una bella iniziativa, migliora-bile come tutto, da apprezzareper il lavoro di approfondimen-to rispetto alla stampa quotidia-na, la quale spesso arriva alleconclusioni ancora prima disapere le motivazioni. Qui in-vece, nonostante una certa li-bertà di interpretazione, c’è laricerca dei ragionamenti chestanno dietro ai fatti.

A conclusione del suo mandatoA conclusione del suo mandatoA conclusione del suo mandatoA conclusione del suo mandatoA conclusione del suo mandatoquali opere chiederebbe al suoquali opere chiederebbe al suoquali opere chiederebbe al suoquali opere chiederebbe al suoquali opere chiederebbe al suosuccessore di portare avantisuccessore di portare avantisuccessore di portare avantisuccessore di portare avantisuccessore di portare avanticomunque?comunque?comunque?comunque?comunque?Il miglioramento dell’arredourbano, i collegamenti degliimpianti a fune e i parcheggi.

Si ricandiderà a Sindaco?Si ricandiderà a Sindaco?Si ricandiderà a Sindaco?Si ricandiderà a Sindaco?Si ricandiderà a Sindaco?Aspettiamo a dirlo.

Come commenterebbe la rican-Come commenterebbe la rican-Come commenterebbe la rican-Come commenterebbe la rican-Come commenterebbe la rican-didatura a Sindaco di Paolodidatura a Sindaco di Paolodidatura a Sindaco di Paolodidatura a Sindaco di Paolodidatura a Sindaco di PaoloFranceschi?Franceschi?Franceschi?Franceschi?Franceschi?Fa parte del gruppo e quindi épresto per dirlo. Sulle elezioni èprematuro pronunciarsi.

E la candidatura di AndreaE la candidatura di AndreaE la candidatura di AndreaE la candidatura di AndreaE la candidatura di AndreaFranceschi e con lui, sembre-Franceschi e con lui, sembre-Franceschi e con lui, sembre-Franceschi e con lui, sembre-Franceschi e con lui, sembre-rebbe, di molti giovani?rebbe, di molti giovani?rebbe, di molti giovani?rebbe, di molti giovani?rebbe, di molti giovani?La candidatura di un giovaneè sempre una cosa da apprez-zare; Andrea Franceschi è unapersona molto in gamba, la gio-vinezza è il suo grosso vantag-gio. E’ chiaro però che ce n’è distrada da fare; io sono entratoin amministrazione come con-sigliere, poi ho fatto l’assessoreper sei, sette anni e dopo cin-que anni da sindaco, ho anco-ra molte cose da imparare.

Quale è l’augurio più sinceroQuale è l’augurio più sinceroQuale è l’augurio più sinceroQuale è l’augurio più sinceroQuale è l’augurio più sinceroche può fare a Cortina per iche può fare a Cortina per iche può fare a Cortina per iche può fare a Cortina per iche può fare a Cortina per iprossimi cinque anni?prossimi cinque anni?prossimi cinque anni?prossimi cinque anni?prossimi cinque anni?Crescere, crescere e consolida-re un trend avviato.

Speriamo…. ringraziamo e cicongediamo dal Sindaco.

Marina MenardiAlice Gaspari

L’INTERVISTA CONL’INTERVISTA CONL’INTERVISTA CONL’INTERVISTA CONL’INTERVISTA CON. . . IL SINDACO. . . IL SINDACO. . . IL SINDACO. . . IL SINDACO. . . IL SINDACO

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QUEL MONDO,QUEL MONDO,QUEL MONDO,QUEL MONDO,QUEL MONDO,A ZUELA ZUELA ZUELA ZUELA ZUEL di Ennio Rossignoli

H anno detto: “MariaMontessori è l’unicaper cui esiste una pe-

dagogia italiana nel mondo”.Giova ricordarlo soprattutto intempi come questi, che vedo-no la scuola in ritardo, confu-sa nei metodi e negli obiettivi,tormentata da problemi distruttura e organizzativi.A lungo osteggiata da chi pri-vilegiava l’educazione “comearte” rispetto al suo concetto diuna educazione “come scien-za”, la signora di Chiaravalle,scomparsa in un lontano 1952,ha lasciato dietro di sé una ere-dità che il tempo non ha inde-bolito, ma di cui anzi ha sem-pre più esaltato i principi e i pro-cedimenti che stanno alla basedella sua filosofia e che sonoriassumibili nella libertà e nel ri-spetto della personalità delbambino, nonché nella sua cen-tralità all’interno del processoeducativo. Costruire un am-biente che gli sia commisurato,sviluppare individualizzandolala sua attività, “socializzarlo”impegnandolo nella relazione enella cooperazione: sono tuttiobiettivi finalizzati allo svilup-po felice della personalità so-prattutto in termini di creativi-tà e a vantaggio delle diverseabilità. Hanno scritto dei mon-tessoriani, che sono predispostia mettere in pratica sentimentidi giustizia e correttezza: dun-que non soltanto figli di un me-todo, ma cittadini di una idealerepubblica dei valori.

Oggi, per restare in Italia, cisono da noi più di 250 scuoleche seguono il programmaMontessori, e tra queste vi è ilCentro Infanzia di Zuel, che inquasi un decennio di vita - ènato nel 1997 dall’Associazio-ne “Facciamo un nido”, undicigenitori coraggiosi e ottimisti -ha raccolto riconoscimenti econsensi concretatisi nello stra-ordinario incremento della po-polazione scolastica: oggi qua-si 100 bambini, distribuiti tral’Asilo nido, la Scuola materna

e la Scuola elementare. Recen-te coronamento di una tale be-nemerita attività, la fondazio-ne (con altri) della AMITE,l’Associazione Montessori ItaliaEuropa, e la sua presentazioneufficiale da parte della delega-zione ampezzana al Congres-so internazionale dell’Associa-zione Montessori Europe tenu-tosi nello scorso ottobre a Vien-na (tema: “Democracy in Educa-tion - finding a way with Montes-sori”); nonché a novembre lapresentazione a Milano nel cor-so di un convegno con una fol-ta partecipazione di studiosi edocenti nei settori della peda-gogia sociale, della psichiatriae della psicologia sociale.Così, alle porte di Cortina, inuna sorta di isolotto ameno evociante di infantili assiduità,sorge questo insolito opificio,nel quale - al posto di una mer-ce qualsiasi - si formano e pre-parano le coscienze alla demo-crazia, che, prima di un siste-ma politico, deve essere unadisposizione dello spirito, unaattitudine e una esigenza mo-rale.C’è un giorno che loro chiama-no “delle porte aperte”: appro-fittatene, entrate tra i giochi,l’amore e la bravura dei mae-stri, in quell’aria di preparazio-ne e di promessa: almeno perun momento, ne uscirete rassi-curati sul futuro del mondo.

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99999Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 31Numero 31Numero 31Numero 31Numero 31 dicembre 2006

IL MERCATO DEL LAVORO DI CORTINAIL MERCATO DEL LAVORO DI CORTINAIL MERCATO DEL LAVORO DI CORTINAIL MERCATO DEL LAVORO DI CORTINAIL MERCATO DEL LAVORO DI CORTINAPER I GIOVANI: OPPORTUNIPER I GIOVANI: OPPORTUNIPER I GIOVANI: OPPORTUNIPER I GIOVANI: OPPORTUNIPER I GIOVANI: OPPORTUNITÀ O RIPTÀ O RIPTÀ O RIPTÀ O RIPTÀ O RIPIEGO?IEGO?IEGO?IEGO?IEGO?Un progetto di orientamento Un progetto di orientamento Un progetto di orientamento Un progetto di orientamento Un progetto di orientamento per gli studenti e le loro famiglieper gli studenti e le loro famiglieper gli studenti e le loro famiglieper gli studenti e le loro famiglieper gli studenti e le loro famigliea cura dell’Associazione Genitoria cura dell’Associazione Genitoria cura dell’Associazione Genitoria cura dell’Associazione Genitoria cura dell’Associazione Genitori di Edoardo Pompanin

Esiste la possibilità per igiovani di Cortina di trovare un impiego qualifi-

cato nel proprio paese?Quali settori economici localisaranno disponibili ad accoglie-re i freschi diplomati e laurea-ti?Che tipo di percorso scolasticogarantirà una adeguata soddi-sfazione alle aspettative di ungiovane cortinese che non in-tende emigrare per trovare unlavoro decente?

Un tentativo di risposta ispiral’esemplare iniziativa dell’Asso-ciazione Genitori di Cortina(A.ge.): l’obiettivo è di propor-re alle famiglie un quadro dellediverse proposte formative sco-lastiche, affiancato però daun’analisi delle opportunità la-vorative locali.Ne esce un fascicolo nel qualegli adolescenti, le famiglie, glieducatori trovano validi spuntiper decidere quale Scuola Su-periore sia più adatta rispettoalle attitudini, rispetto alle ca-pacità di ogni ragazzo e – quista la novità della propostaA.ge. – rispetto al contesto so-ciale ed economico di Cortinad’Ampezzo.L’opuscolo è rivolto soprattut-to:1. ai ragazzi della 3° media cheentro la fine di gennaio 2007dovranno fare una prima iscri-zione alla scuola superiore;2. ai ragazzi delle Superiori chehanno la possibilità entro la finedel biennio di cambiare scuola,

qualora si siano resi conto chela prima scelta non ha incon-trato le proprie aspettative.

Lo studio si apre con un inte-ressante saggio del noto com-mercialista Raffaello Lorenzinel quale si fa il punto delle fu-ture prospettive di lavoro nellanostra vallata.I dati riportati nello studio rile-vano che alla fine degli anni2000 la domanda di forza lavo-ro era pari a 3.468 occupati, deiquali 1.680 sono per impieghiannuali e 1.788 per impieghistagionali. L’88% dei lavori an-nuali sono svolti dai residenti,il 58 % dei posti stagionali sonoinvece coperti da soggetti nonresidenti.Nello specifico della professio-ne di Commercialista, al giova-ne viene prospettato un merca-to locale saturo.Le altre Associazioni di settoredanno invece più speranze.All’interno dell’opuscolo, ognicorporazione si descrive in unaspecifica sezione: dal curri-culum di studio richiesto per laprofessione, alle concrete pos-sibilità d’impiego.Risulta che ci siano ghiotte op-portunità di lavoro, per tutti igusti.

L’Associazione Albergatori –per esempio – scrive che il suoè “il settore che più necessite-rebbe di forza lavoro locale”.Nel settore lavorano 900 dipen-denti, ma solo il 15% è residen-te a Cortina. Fa riflettere il fat-to che a Cortina esista un otti-mo Istituto Alberghiero cheopera fin dal 1942 e che nel 2003ha vinto il primo premio comemigliore Istituto Alberghierod’Italia.Questa situazione – cioè unascarsa presenza di lavoro qua-lificato locale, pur in presenzadi una struttura scolastica as-solutamente adeguata rispettoalle aspettative di formazione

del mercato del lavo-ro – porta ad una ri-flessione che sgombe-ra il campo da unluogo comune: alme-no per Cortina, il pro-blema di una caren-za di offerta di forzalavoro qualificatanon è certo da ricer-care nel solito alibidello “scollamento”fra le Istituzioni edu-cative e il mondo dellavoro.A suffragio di questaaffermazione pren-diamo anche quantoafferma l’Associazio-ne Artigiani. “Nel corso di al-cuni incontri svoltisi una deci-na di anni fa con tutte le classidell’Istituto d’Arte di Cortina,durante i quali erano state illu-strate le opportunità offerte dalsettore dell’artigianato, emerseche su circa 120 alunni contat-tati, solamente uno si era dettointeressato a diventare artigia-no”. Uno!Anche per la professione di ar-tigiano non mancano le richie-ste di manodopera; su circa 100aziende che hanno risposto aduna indagine (su 280 aziendelocali), le richieste di lavoro sonorisultate pari a 103 posti.Commercianti e professionisti –nessuno escluso - danno gran-di speranze ai giovani che vo-gliano intraprendere una car-riera fatta di applicazione e dipassione.

Il fascicolo dell’A.ge. stimola si-curamente la curiosità di chiintende cogliere con pochispunti il fascino di ogni profes-sione.Ritengo, però, che non vada tra-visato il messaggio dell’opusco-lo: la posizione centrale, il fo-cus d’interesse per i ragazzi eper i genitori non devono esse-re solo le coordinate dell’econo-mia locale, le richieste dell’uffi-

ASSOCIAZIONE ARTIGIANIDI CORTINA D'AMPEZZO

Via Pezié n. 11532043 Cortina d'Ampezzo (BL)

Tel. 368 7674980 � Fax 0436 879126E-mail: [email protected]

cio di collocamento, le offerte dilavoro.La formazione scolastica vapiuttosto indirizzata verso l’ac-quisizione di competenze gene-rali che permettano anche aiprofili più tecnici di adattare laconoscenza ai contesti, come gliattuali, sempre più soggetti acontinui mutamenti.

(Per chi ha interesse, il fascicolo puòessere richiesto anche agli indirizzidi “Voci di Cortina”)

Edoardo Pompanin

Per contattare la redazione diVoci di Cortina potete scrivere :Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaMaion, 146Maion, 146Maion, 146Maion, 146Maion, 14632043 Cortina d’Ampezzo32043 Cortina d’Ampezzo32043 Cortina d’Ampezzo32043 Cortina d’Ampezzo32043 Cortina d’Ampezzo

oppure inviare un e-mail a:[email protected]@[email protected]@[email protected] tel: 339 6176147339 6176147339 6176147339 6176147339 6176147

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1010101010 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 dicembre 2006

CAVALLI, CHE PASSIONE!CAVALLI, CHE PASSIONE!CAVALLI, CHE PASSIONE!CAVALLI, CHE PASSIONE!CAVALLI, CHE PASSIONE!Continua l’itinerario fra stalle e trattoriContinua l’itinerario fra stalle e trattoriContinua l’itinerario fra stalle e trattoriContinua l’itinerario fra stalle e trattoriContinua l’itinerario fra stalle e trattori di Stefano Lorenzi

Il rapporto fra uomo e caval-lo ha origini ancestrali, unlegame che accompagna la

storia delle civiltà umane nelcorso dei secoli. Nell’ultimo se-colo è via via calato il bisognodi usare il cavallo per motivi dilavoro, necessità ormai quasiscomparsa nell’Europa occi-dentale. Di pari passo, però, ècresciuto il rapporto affettivocon il nobile animale, portandoa una passione diffusa per i ca-valli legata al tempo libero, allecorse, alle passeggiate in cam-pagna.Anche la comunità cortineseconta un certo numero di ap-passionati d’equitazione, perso-ne che amano percorrere i no-stri sentieri in groppa e dedica-no molto del loro tempo liberoalla cura dei loro animali.Incontriamo questo mese trepersone che hanno fatto e vo-gliono fare del cavallo un ele-mento importante della lorovita, non solo per lo svago maanche per il lavoro.

GGGGGIORGIOIORGIOIORGIOIORGIOIORGIO EEEEE F F F F FRANCESCORANCESCORANCESCORANCESCORANCESCO

DDDDDEGASPEREGASPEREGASPEREGASPEREGASPER “M “M “M “M “MENEGUTOENEGUTOENEGUTOENEGUTOENEGUTO”””””Padre e figlio, ben conosciuti inpaese per l’allevamento di caval-li che da decenni tengono a Frai-na, con maneggio e ristoranteannesso. Sono entrambi espertiistruttori federali, addestratori dicavalli e gestori della scuola diequitazione di Fraina.Attualmente il maneggio ospitaventisette cavalli selezionati didiverse razze, animali addestra-ti per le gare, le passeggiate e iltrekking, oltre che alcuni cavallida tiro – sempre selezionati – perle saltuarie passeggiate in car-rozza o, d’inverno, con la liosa.Dopo moltissimi anni di tenaceimpegno con gli organi pubbli-ci, la famiglia Meneguto ha re-centemente ottenuto l’approva-zione del progetto di massimaper la costruzione di un nuovomaneggio coperto, con scude-rie, servizi e magazzini, un nuo-vo centro di equitazione – sem-pre a Fraina – che potrà ospita-re fino a quaranta cavalli.Particolare impegno anche nel-

l’organizzazione del concorsoippico che, su iniziativa di Gior-gio Degasper, da qualche annoarricchisce l’estate ampezzana.Per il 2007 il programma è mol-to ambizioso, con l’intero mesedi luglio dedicato a gare di cir-cuito internazionale d’ippica, aFiames. Sono già accreditatetrentotto nazioni, con un mi-gliaio di cavalli previsto a con-corso e quasi quattrocento ca-valieri. Una valutazione pru-denziale degli organizzatori sti-ma un indotto turistico di circaquarantamila persone in unmese: ottima iniziativa per l’al-lungamento della stagione tu-ristica, attraverso un program-ma di attività di alto livello.Per questo motivo l’area di equi-tazione di Fiames verrà rad-doppiata rispetto allo scorsoanno, ponendo in pratica le basiper una destinazione perma-nente dei terreni vicini al cam-po di calcio di Fiames proprioper l’equitazione.Sulle perplessità sollevate daalcuni nel vedere decine di ca-mion portare ghiaia sulla pia-na di Fiames, Giorgio spiega cheper questo tipo di manifestazio-ni occorre un fondo di sabbiapressata dalle caratteristicheparticolari: deve essere silicea epoco polverosa, altrimenti nonè adatta agli zoccoli dei cavalliin gara e può essere nociva pergli animali. Prima di portare lasabbia dalla pianura Padanaerano state fatte analisi anchesulle ghiaie “nostrane”, risulta-te però in Dolomiti troppo cal-caree e quindi inadatte.

AAAAALESSIALESSIALESSIALESSIALESSIA

PPPPPOMPANINOMPANINOMPANINOMPANINOMPANIN “P “P “P “P “PETAETAETAETAETA”””””Incontriamo poi una giovaneampezzana con una grandepassione per i cavalli. Nella suastalla a Campo tiene oggi novecavalli, sette suoi e due “a pen-sione”. Diverse le razze alleva-te: italiani, mezzosangue e, so-prattutto, pony islandesi. Que-sti ultimi sono una razza parti-colare, poco conosciuta in Ita-lia ma molto diffusa nel NordEuropa; a differenza del ponytradizionale, l’islandese è unanimale docile, dal caratteresocievole, adatto quindi a tutti– compresi i bambini – sia peressere montato sia per il tiro leg-gero.

Il sogno di Alessia è quello dipoter costruire un vero e pro-prio allevamento di questa raz-za anche a Cortina. Nel 2005ha perciò presentato alle Rego-le un progetto per costruire unanuova stalla con maneggio aSocol, sul terreno pianeggiante

FOTORIPRODUZIONE

DEL PROGETTO

DEL NUOVO MANEGGIO DI FRAINA

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1111111111Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 31Numero 31Numero 31Numero 31Numero 31 dicembre 2006

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L’AREA IN CUI VERRÀ REALIZZATA LA NUOVA STALLA CON MANEGGIO A SOCOL

vicino al ponte che costeggia ilBoite sulla sinistra.La nuova stalla di Socol verreb-be quindi ad aggiungersi allediverse iniziative in corso per ilrecupero di un’attività agricolae di allevamento, di cui la no-stra valle ha molto bisogno, siaper il mantenimento del terri-torio, sia per un’offerta turisti-ca legata alla ruralità.L’Assemblea delle Regole haapprovato l’iniziativa, ma inComune sembra che le idee si-ano diverse. Alessia ci spiega,infatti, che, nonostante le buo-ne intenzioni espresse prima diiniziare il progetto, i tecnici el’amministrazione comunale

sembrano non voler prenderesul serio l’iniziativa, rinviandosempre più nel futuro una de-cisione in merito all’inserimen-to del nuovo maneggio nel pia-no regolatore. Nel progettareuna stalla sulla proprietà delleRegole – vincolata per legge al-l’inalienabilità (che cioè nonpuò essere mai venduta) – laPompanin sperava di riuscire apartire con l’attività in tempiragionevoli, ma ora teme inve-ce che la burocrazia possa nuo-vamente ricopiare i tempi bibli-ci di tutti gli altri progetti legatiall’agricoltura e all’allevamen-to presentati dai privati al Co-mune in questi anni.

L�ANGOLO

DELL

A POE

SIA

NEVE OCRA DILARICEVento teso di tardo autunno.Scendeneve ocra di larice.Si posa,moltitudine di segmenti estivi,sul sentiero stagionato,tra sassi e terra umida ancora calda.

Patrizia Siorpaes

L’ULTIMO CALIGL’ULTIMO CALIGL’ULTIMO CALIGL’ULTIMO CALIGL’ULTIMO CALIGÀRÀRÀRÀRÀRO DI CORTINAO DI CORTINAO DI CORTINAO DI CORTINAO DI CORTINA

Maestro di sci - Classe1934, Elio Alveràquest’anno festeggia

60 anni di professione comecalzolaio. “Ho iniziato nel ’46,imparando il mestiere nelle botte-ghe – racconta Elio – Nel 1950eravamo oltre 50 calzolai solo aCortina e c’era lavoro in abbon-danza per tutti. Esisteva perfinoun Consorzio. I calzolai andava-no nelle case dove sistemavano lescarpe di tutta la famiglia. La per-manenza poteva durare anche unasettimana, 15 giorni. A CortinaElio è l’unico calzolaio ancorain attività e sembra non ci sia-no persone interessate a intra-prendere la stessa strada. - Oggiè una professione non redditizia –spiega - anche perché ora le scar-pe usate si buttano via, non si ag-giustano più come un tempo,quando dovevano durare una vita.Inoltre con l’avvento delle fabbri-che, non si sono fatte più scarpesu misura. Un tempo mi commis-

Amelia Menardi Illing, esperta di usi e costumi dellaCortina di un tempo, così scrive a proposito deicalzolai, che erano principalmente uomini: “Face-vano le scarpe e per far ciò andavano a giornatanelle case portandosi l’attrezzatura, forme varie,lo sgabello “el šcagneto”. Dovevano far scarpenuove, aggiustare e ferrare quelle vecchie. Tuttiquesti lavori venivano fatti con la forza delle brac-

cia, degli animali e dell’acqua. L’acqua muovevai mulini. Ce n’erano 11 nell’800 in valle (…)”. Eancora: “Le scarpe, sia quelle delle donne chequelle degli uomini, erano chiodate, šcarpe dabròces quelle normali; quelle da lavoro erano mu-nite di chiodi più grossi e più numerosi”. (da Igiorni, la vita in Ampezzo nei tempi andati, NuoveEdizioni Dolomiti, 1990 e Il costume in Ampezzo,edizioni la Cooperativa, 1995).

Un tempo era cosìarchivio storico Diego Gaspari Bandion

sionavano scarpe da lavoro, da festa, perfino da roccia, dasci, da montagna. Nel ‘54 mi sono messo in proprio, maquando ho visto che calava il lavoro, ho cominciato a fareanche il maestro di sci e solo così, ho potuto continuare.Ho iniziato sessanta anni fa per necessità; ora continuo perpassione”.Ringraziamo di cuore Elio Alverà per la sua testimo-nianza e congratulazioni per i suoi 60 anni di lavoro.

Morena Arnoldo

Il sig. Elio al tavolo da lavoro nella sua bottega. I tempi sono nettamentecambiati – spiega - non solo come mentalità, ora è in voga l’usa e getta, maanche nel materiale impiegato. Una volta veniva tutto cucito o si utilizzavanoi chiodi di legno, le cosiddette bròces de lén. Poi sono arrivate le colle, chesicuramente hanno facilitato il lavoro.

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1212121212 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 dicembre 2006

TORNA IL CAMPANILE, IN MULTICOLORTORNA IL CAMPANILE, IN MULTICOLORTORNA IL CAMPANILE, IN MULTICOLORTORNA IL CAMPANILE, IN MULTICOLORTORNA IL CAMPANILE, IN MULTICOLOR di Edoardo Pompanin

Per fare bella figura, al fo-restiero si usava dire:“…poi c’è lo spettacola-

re campanile, 70 metri di can-dida dolomia, abbagliante comele nostre crode”.Dopo il restauro occorre dimen-ticare l’aggettivo “candida”. Emolti cortinesi sono contrariatida questa novità.L’osservazione sul colore è co-munque l’unica ‘critica’ arriva-ta alla Parrocchia, che è il com-mittente dei lavori. Spendiamodue parole per approfondire.Il tono di colore del campanileè cambiato per un motivo sem-plice.In tempi recenti è stata passata“una pennellata di bianco” atutto il campanile. Si volevauniformarne il colore, con laprobabile intenzione di render-lo più bello.In pratica, il monumento erastato imbellettato.Lavando la roccia con acqua, èsaltata fuori la sorpresa di unavarietà di colori inaspettata.Nella costruzione del campani-le si era intenzionalmente gio-cato con le diverse sfumaturedelle pietre per dare movimen-to o risalto al tamburo, alle co-

lonnine delle bifore, ai bassori-lievi.Quello che appare è perciò ilcampanile nelle sue sembianzeoriginali, fatti salvi alcuni inter-venti di manutenzione succes-sivi, conservati in fase di restau-ro in quanto testimonianza sto-rica che ormai appartiene al vis-suto del monumento.I lavori di restauro sono iniziatie si sono conclusi a tempo direcord.In un rapido escursus, ricordia-mo che negli ultimi dieci anni ilcampanile comincia a perderei pezzi. Vengono via via eseguitigli interventi urgenti. Le scarserisorse finanziarie costringonoa rinviare alcune importantiopere di restauro del paramen-to esterno.I microcrolli dell’anno scorsohanno sbloccato gli indugi. DonFrancesco, don Davide e il Con-siglio per gli Affari Economicihanno recuperato i 500.000euro necessari e, cosa ancorapiù difficile!, sono riusciti a svi-luppare l’iter progettuale, fi-nanziario ed esecutivo nell’ar-co di un solo anno.Ora tocca mettere mano allachiesa Parrocchiale.

Ora che il nostro campa-nile si presenta in bellavista in tutto il suo

splendore, mi è tornato allamente un ricordo legato alla miainfanzia e ad esso attinente.Mio nonno materno, Bepe Co-leto (Giuseppe Majoni), da ra-gazzo (così mi raccontava dapiccola), era solito salire sulcampanile per aiutare un guar-diano che viveva praticamentelassù, per tenere sotto controllogli incendi, che spesso si svilup-pavano in paese.Lo chiamavano “Toni dalleore”; probabilmente non eraampezzano, perché qui gli An-tonio sono detti “Tone”.A quel tempo Cortina facevaparte dell’Impero Austro-Un-garico, anche se qui si parlavasempre l’ampezzano e la lin-gua insegnata a scuola era l’ita-liano.Il guardiano, ad ogni ora, ma-gari aiutato da un megafono,urlava dall’alto la frase: “Sonole … e tutto va bene!”.Ma, facendo praticamente lafunzione di sentinella, nonsmetteva mai di pregare ed ave-va una particolare devozioneper la Madonna. Era semprecon il rosario in mano.Una volta mio nonno, incurio-sito, gli chiese: “Ma perché pre-gate tanto?”.E allora quel Toni gli raccontòla sua vita e un fatto sconvol-gente che gliel’aveva mutata.

Da giovane (povero) si era in-vaghito di una bella ragazzad’Ampezzo. Pensò di rubarel’anello che allora portava aldito la Madonna della Difesa edi regalarlo alla futura fidanza-ta. L’aveva visto da vicino, dalmomento che faceva il sagresta-no. Si introdusse di notte nelsantuario, salì con uno sgabel-lo sull’altare e si accinse a com-piere il furto.Ma, a contatto con le mani del-la Madonna, le sue dita rima-sero attaccate a quelle della sta-tua. In quel momento, raccon-tò al nonno, ebbe una visionedell’inferno. Lì ci stavano per-sone disperate, di ogni villaggio,anche appena morte, che il sa-grestano riconobbe.Ora non mi ricordo se fu neces-saria la preghiera con l’Osten-sorio, fatta da un sacerdote,oppure se il distacco fu sponta-neo. Ma la vergogna fu tale cheToni se ne andò per trent’annida Cortina, salvo poi ritornar-vi, per fare, appunto, il guardia-no al campanile.Forse alcuni hanno memoria diquesto fatto, anche se non siparlò mai di miracolo. Era for-se meglio non ricordarlo: forseToni poteva anche essere di quie sarebbe stata un’onta per iparenti.Ma oggi, con la tendenza a noncredere più a nulla, è giusto chequesto episodio non svaniscadalla memoria collettiva.

TONI DALLE ORETONI DALLE ORETONI DALLE ORETONI DALLE ORETONI DALLE ORE di Gabriella De Meio Puppi

L’INTERVENTO DI RESTAURO CONSERVATIVODEI PARAMENTI LAPIDEI

Rimozione/conservazione dei pregressi interventi di stuccatura e ricostruzione del mate-riale lapideo (…) Presumibilmente negli anni 60, venne eseguito un ulteriore intervento manutentivoche comportò un “energico” e sconsiderato trattamento di pulitura a sabbiatura, che rimosse comple-tamente la parte corticale e storica del materiale, riportando alla luce le nuances cromatiche interne dellapideo. In tale sede si procedette ad una nuova, peraltro molto approssimativa, stilatura dei conci,sovrapponendo alle originarie malte in calce e sabbia, impasti cementizi pigmentati con ocra gialla.Analoghi impasti si utilizzarono per la ricostruzione di porzioni lapidee mancanti. Quest’ultimo inter-vento si rivela, all’analisi contemporanea, assolutamente incompatibile sotto il profilo conservativo,oltre ad essere esteticamente deturpante. (...)Pulitura del paramento lapideo La pulitura generale del paramento dai depositi polverulenti e noncoerenti è stata condotta mediante idrolavaggio a bassa pressione, come concordato con la compe-tente Soprintendenza. Le operazioni di pulitura hanno consentito di riportare localmente alla lucevalenze cromatiche originarie del paramento di cui non sì era a conoscenza; è il caso del tamburoottagonale, delle colonnine delle bifore e dei bassorilievi fitomorfi, che riportavano in origine unacromia lievemente ambrata, probabilmente per un intenzionale gioco cromatico deciso dall’artefice,che ha deciso di utilizzare sempre una dolomia, ma con valenze cromatiche leggermente differenti.Con il lavaggio del paramento, è stata infatti rimossa in tali zone una scialbatura eseguita probabil-mente con idropittura di colore bianco, stesa in tempi relativamente recenti per omogeneizzarecromaticamente l’intero manufatto. Le analisi spettrofotometriche all’infrarosso (FT/IR) condotte inlaboratorio su campioni del materiale hanno evidenziato la presenza, oltre al carbonato riconducibilealla dolomia, la presenza di silicati attribuibili a concentrazioni di natura ocracea ricchi in ossidi di ferrolimonitici; tali presenze determinano nel lapideo sottili orizzonti e lineazioni sia giallognole che rossa-stre , all’origine delle nuances ambrate intrinseche del materiale, che ora sono state riportate alla luce.Interventi di omogeneizzazione cromatica delle stuccature Come concordato con la compe-tente Soprintendenza, date le variate nuances cromatiche dei conci lapidei costituenti il paramento, siè proceduto alla velatura delle stuccature con terre naturali stemperate, laddove ritenuta necessaria,ai fini della loro omogeneizzazione cromatica con il materiale lapideo.

estratto dalla: Relazione tecnica del coprogettista e direttore dei lavori

arch. Marcello Molteni - Villorba (TV)

RESTAURO DEL CAMPANILE:A SX UN’IMMAGINE DEL CAMPANILE OGGI

SOPRA: UNA FASE DELLE LAVORAZIONI

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PACE IN TERRA!PACE IN TERRA!PACE IN TERRA!PACE IN TERRA!PACE IN TERRA! di don Davide Fiocco

Una volta si ordinavanole carte sulla scrivaniae nei cassetti; oggi la

stessa operazione si fa sul desk-top e nelle directory. Ebbene,proprio facendo quest’ultimotipo di ordine, mi è capitata“sotto il mouse” la predica cheavevo preparato per il Natale1999: e perdonatemi l’auto-ci-tazione! Eravamo sulla sogliadel grande Giubileo e non mimancò il coraggio di fare unaboutade. Ricordando come l’an-tico giubileo biblico fosse l’an-no della riconciliazione nazio-nale in Israele, il nuovo Giubi-leo poteva ben diventare l’an-no in cui annosi rancori covatio astiose indifferenze potevanotrasformarsi in uno sguardopiù fraterno.Un caro amico, qualche meseprima, aveva perfino chiesto alVescovo di vincolare l’indul-genza giubilare alla composi-zione delle liti tra fratelli, quel-le che sorgono per i noti motivi:«Potrà lucrare l’indulgenza giu-bilare anche chi farà davanti alproprio parroco un atto di ri-conciliazione con parenti o vi-cini». Il decreto vescovile nonvenne, ma l’idea mi piaceva: edissi che sarei stato davveroonorato di poter favorire lacomposizione di qualche lite,più che di varcare la porta san-ta delle arcipatriarcali basilicheromane. Povero illuso che fui…

Con un buon pieno di corag-gio, vorrei anche quest’annoosare una predica analoga.Perché la liturgia natalizia cicommuove al momento del“Gloria in excelsis Deo”, ma ilresto della frase (pax in terra ho-minibus…) si perde nel tripudiodell’organo, nella foga del cam-panello o nel baldanzoso ordinedel chierichetto: «Sedeant!». Masi perde soprattutto perché quel-la “pax in terra” sembra non ri-guardarci.Pace in terra… L’esperto biblistaassicura che in latino è occorsoun errore di traduzione, a cuiovviamo subito: «Pace in terraagli uomini su cui Dio riversala sua benevolenza». Ma quel-

l’abissale benevolenza della san-ta Notte – ricevuta, contempla-ta, proclamata con religioso fer-vore – non siamo proprio dispo-sti a farla diventare pace tra gliuomini?Non pensiamo subito all’Iraq, alDarfur, ai tanti teatri di guerreancora irrisolti. Io penso soprat-tutto alle guerre sotterranee chetravagliano il mio paese. Pensoa quell’incapacità di perdonare,di concedere alle persone la ria-bilitazione, di gettarsi dietro lespalle torti ormai superati; inca-pacità che spesso rende ancheme carnefice, perché figlio del-l’orgoglio montanaro di questevalli. Orgoglio sano per qualcheverso, ma in questo caso energi-camente graffiato dall’idealeevangelico.Quanto vorrei – come parroco– assistere alla riconciliazione diun parentado, di un vicinato;quanto vorrei rappresentare unaChiesa che finalmente possadire: «Il mio ministero di ricon-ciliazione (con Dio e) tra gli uo-mini non è caduto nel vuoto».

Pace in terra… Potrebbero bentacere anche gli efferati canno-ni della maldicenza, delle chiac-chiere, della mormorazione…Sono qui da tre anni e – l’ho giàdetto, ma lo ripeto – assisto consofferenza al dilagare di questoinveterato vizio, che continua-mente innalza gli altri sulla“maza de’l scoaron”. Dicono chesia un naturale meccanismo so-ciale, quando i lazzi si posanosu di me o sul sindaco o sul pre-sidente dell’una o dell’altra isti-tuzione (non me ne abbiano!):questo lo posso capire. Però fre-mo di rabbia, quando l’ingiusti-zia della calunnia, della piùspietata mormorazione, di uninfame chiacchierio si avventaingiustamente su altri e soprat-tutto – di bocca in bocca – siarricchisce di particolari, chealla fine diventanototale e irreparabi-le ingiustizia. Per-ché il filo dellachiacchiera arrivapoi alla personasemplice che con-

clude: «Ma qualcosa di vero cisarà pure!». Ma chi te lo dice?Basterebbe così poco… Bastauna buona parola per bloccarela litania di un crocchio di ma-lelingue. Basta il coraggio dellaverità per notare che chi ha sba-gliato una volta nella vita, haanche fatto e sta facendo altrecose buone e ha diritto a quellariabilitazione, che nello stessofrangente vorrei anch’io. Ma si

Tre Natali di lassùScrive don Pietro Alverà, nella sua Cronaca:«Nell’anno 1857 si finì il muro, feceil tetto e cominciò coi lavori interni.Li 6 agosto 1858 ritornando il deca-no don Giovanni Battista Rudiferiadalla messa novella celebrata dal suopronipote don Giovanni Battista Ru-diferia (sic!) in S. Cassiano di Badia,venne accolto con primo suono delcampanone, al quale alla meglio siavevano applicate le corde. Li 19 no-vembre 1858, qual giorno onomasti-co dell’imperatrice, si suonarono perla prima volta tutte le campane, ser-vendo per il braccio del campanoneun palo, e li 24 dicembre 1858 lo si fece a lavor compiuto».

Natale del 1995: cedono i perni della campana maggiore, inci-dente fortunatamente risoltosi senza “il collasso”. È il momen-to in cui si decide di avviare il progetto generale di restauro delCampanile.

Natale del 2006: 148 anni dopo, con un po’ di soddisfazione!

sa: la pagliuzza si nota sempremeglio della trave.Pace in terra… Sì, pace anche interra di Ampezzo: è l’auguriodi Natale più sincero che mi sen-to di fare a questa terra diven-tata anche mia. Un augurio in-tonato secoli fa da uno stuolodi angeli, araldi della benevo-lenza di Dio, e ripetuto di annoin anno per noi, testimoni diessa.

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1414141414 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 dicembre 2006

Diario americanoDiario americanoDiario americanoDiario americanoDiario americano

Paradiso e InfernoParadiso e InfernoParadiso e InfernoParadiso e InfernoParadiso e Inferno di Francesco Chiamulera

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DIAMO A CESAREDIAMO A CESAREDIAMO A CESAREDIAMO A CESAREDIAMO A CESAREQUEL CHE QUEL CHE QUEL CHE QUEL CHE QUEL CHE ÈÈÈÈÈ DI CESARE DI CESARE DI CESARE DI CESARE DI CESARE di Luca Sogne

Alcuni nostri concittadi-ni, che magari incrocia-mo tutti i giorni e spes-

so conosciamo solo per il fattoche il loro tipo di lavoro ci hatoccati per un breve periodo,talvolta possono sorprenderci.

Mi riferisco al gruppo della “Fi-lodrammatica d’Ampezzo” che inquesti giorni ci ha allietato conun’esilarante commedia teatra-le. Al di là del fatto che ormail’appuntamento con la “Filo-drammatica d’Ampezzo” è diven-tato un punto di riferimento nel-la vita Ampezzana, mi piacereb-be soffermarmi a meditare sulfatto che, per statuto, questo in-credibile gruppo di compaesanidestina una buona parte deisuoi sudati guadagni alla collet-tività. In un momento in cui lasolidarietà e la beneficenza sonosinonimo di lazzaroneria (il di-rettore mi permetta questo ter-mine) Cortina dà l’esempio, icortinesi danno l’esempio, connotevole impegno.

Diamo quindi onore e merito atutti coloro che destinano unaparte del loro tempo e tantaenergia a sostenere opere di ca-rattere sociale e magari allostesso tempo anche ad allietar-ci come il gruppo dei “nostri”attori nostrani, che hanno di-mostrato di non dover invidia-re niente a nessuno.

Mi piacerebbe citare tutte le ca-tegorie dove il volontariato hauna parte fondamentale, tutticoloro che ne sono artefici e chepossono essere paragonati,come li ha definiti qualcuno“Angeli Silenziosi”, uomini edonne a cui non si deve mai fi-nire di dire grazie.Infine, mi faccio portatore del-l’importantissima iniziativa cheil gruppo del Soccorso Alpinodi Cortina è in procinto di svi-luppare: precisamente sono sta-te intraprese delle azioni fina-lizzate alla costruzione di unastruttura, dotata di garage in-terrato e di un piccolo volume

fuori terra, ove il gruppo potràalloggiare le proprie attrezzatu-re e sviluppare la sua attività.Come ha puntualizzato il pre-sidente, Paolo Bellodis Smalzotale iniziativa avrà bisogno ditutta la solidarietà possibile, inquanto è un’utopia credere chele sovvenzioni statali e regionalipossano fare la differenza. Tut-te le notizie in merito sarannorese pubbliche a breve.

Diamo quindi una mano al soc-corso alpino, come ha già fattoil gruppo della “Filodrammaticad’Ampezzo” destinandogli unaparte degli incassi anche que-st’anno.

Contributi dati dalla“Filodrammatica d’Ampezzo”

nel corso dell’anno 2006

1.000 euro alla Croce Bianca

1.000 euro al Soccorso Alpino

2.000 euro al restauro del Campanile

L ’America è anche quelposto dove accanto aibanchetti della Citizen’s

Bank che ti invitano ad aprireun conto e a pagare la strato-sferica retta universitaria, puoitrovare un mosaico di tutte lereligioni. Ieri mattina si sonoposizionati ordinatamente, sulgrande marciapiedi di grani-to grigio di CommonwealthAvenue, uno dopo l’altro: ta-volini con cartelli, opuscoli,bandiere, tappeti, libri sacri.Croci, stelle, lune, triangoli,arcobaleni.Quando al momento dell’iscri-zione mi era stato chiesto dicerchiare la mia preferenza re-ligiosa in una lista lunghissimache includeva l’animismo e iculti eschimesi, non l’avevo

presa tanto sul serio, e invece.Ieri l’ho vista all’opera, l’Ame-rica della nuova evangelizza-zione, brulicante di vita, diopzioni, di libertà. Ebrei, lute-rani, battisti asiatici, chiesadell’intervarsity, fratellanzacristiana unita, vita novis, in-duisti, cattolici, islamici. Sì,anche loro: “Join the Islam!”,dice il cartello con toni amiche-voli e inoffensivi. Intanto Ah-madinejad chiede l’epurazionedei professori secolarizzati dal-le scuole iraniane. Rivoluzioneamericana e rivoluzione islami-ca, buffo che tutte e due si chia-mino nello stesso modo, unaprotesa al cambiamento, ferti-le, esaltante, progressiva, l’al-tra cupa e violenta, una pur-ga, una pugnalata nel ventre.

Sono stato alla messa alla Mar-sh Chapel, la chiesa del cam-pus. Il rito è cattolico ma lachiesa multireligiosa, durantela settimana tre o quattro fedidiverse vi celebrano le propriefunzioni, e così anche la “no-stra” liturgia romana ha presole sembianze della Riforma,così linda, asciutta, dimessa.Violini suonano al posto del-l’organo e del coro. Il PadreNostro è recitato, ma anche ilSanto e l’Alleluja. Niente im-maginette sulle bianche pare-ti. L’ascesi è un po’ protestan-te anch’essa: ogni domenicasera, alle dieci, i giovani riem-piono la chiesa, e non ci sonole frasi sbiascicate controvogliae quell’aria a metà tra il passi-vo e il disincantato che accom-pagna le messe nostrane. Lagente risponde forte e chiaro,le mani si stringono e gli occhisi incontrano al momento del-la “pace”, “peace with you”dicono convinti i cattolici del-la Boston University, e per lacomunione prendono il pane e

bevono il vino. Anche l’omeliaha qualcosa del fervore prote-stante, soprattutto se a tenerlaè il prete più anziano. Un paiodi settimane fa qualcuno si ècommosso. “Siete la speranzadi una nuova evangelizzazio-ne, col vostro esempio di fedepotete riconquistare l’Occiden-te. Ora chinate il capo e lascia-te che impartisca su di voi unaspeciale benedizione”. E’ lachiesa di Benedetto, libera nel-la laica nazione americana, lu-cida, vitale, convinta.

A Salem, la notte di Hallowe-en. Giriamo quel grande barac-cone che è diventata la città dimare dove nel diciassettesimosecolo si tennero le famose ese-cuzioni contro le streghe. Oraci vanno i turisti del Massa-chussetts vestiti da Bush e dapeni giganti, che per gli Ame-ricani di sinistra è un po’ lastessa cosa. Qui a Salem piùche streghe si vedono carneva-late. Ma è davvero cambiatal’America puritana, sotto losmalto delle bancarelle e dellemele glassate? Me lo chiedoquando in mezzo alla via inta-sata di gente si apre un cerchiodi uditori, in mezzo c’è un ti-zio che sta in piedi su una cas-setta di legno. Con un megafo-no, assistito da un amico, o unparente, legge versi della Bib-bia, e invoca la punizione di-vina sui peccatori. Mi dannoun foglio rosso scarlatto, a vi-gnette, tipo quelle che leggi sulNew York Times o sul BostonGlobe della domenica. Solo chequi si parla di tutt’altro: «Cer-chi di essere un dignitoso cit-tadino, ti preoccupi dell’am-biente e della gente senzacasa... pensi, se c’è un inferno,è fatto per gli altri. Ma la veri-tà è che l’inferno non è un po-sto così esclusivo. Non devi es-sere un maniaco omicida o unviolatore dei diritti umani perandarci. L’inferno è fatto dapeccatori ordinari». Poco piùin là, stessa scena, altro fanati-co, altra cassetta: «Pentitevi,finché siete in tempo!». Qual-cuno gli grida frasi ingiuriose,molti lo ignorano. Qualcun al-tro annuisce, e applaude. Iopenso alle suorine padovane,ad Assisi, ai chiostri rinasci-mentali, e misuro con un sor-riso la distanza dell’oceano.

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I NIPOTI DOLENTI POSEROI NIPOTI DOLENTI POSEROI NIPOTI DOLENTI POSEROI NIPOTI DOLENTI POSEROI NIPOTI DOLENTI POSERORisveglio brillantissimo della Filodrammatica de AmpezoRisveglio brillantissimo della Filodrammatica de AmpezoRisveglio brillantissimo della Filodrammatica de AmpezoRisveglio brillantissimo della Filodrammatica de AmpezoRisveglio brillantissimo della Filodrammatica de Ampezo di Roberto Pappacena

Appassionato di teatrosin dalla mia prima gio-vinezza, è stato per me

un lutto la sua scomparsa dallatelevisione, dove trovava postoregolarmente il venerdì sera. Hosempre pensato, poi – povero il-luso! – che ogni edificio scola-stico dovrebbe essere for-nito di un palcoscenicodove gli alunni si impe-gnassero in rappresenta-zioni teatrali: sarebbe perloro un’esperienza quan-to mai formativa dal pun-to di vista sia umano cheartistico e culturale. Ricor-do anche con nostalgia lediscese a Belluno con leclassi della Scuola Media,per assistere a spettacoli diteatro sia lirico che di pro-sa: esperienze meravigliose ilcui ricordo mi aiuta a conser-vare una giovinezza interiore ead amare ancora la vita, nono-stante quanto accade – comesempre, d’accordo! – oggi nelmondo.La Filodrammatica d’Ampezzoha, a suo attivo, recite memo-rabili ed oggi, dopo una lungapausa, si è miracolosamente ri-svegliata e rinnovata, offrendo-ci uno spettacolo divertente eben congegnato, sostenuto daattori molto bravi, diretti conintelligenza e con passione daRoberto Zambelli – NicheloRoberto Zambelli – NicheloRoberto Zambelli – NicheloRoberto Zambelli – NicheloRoberto Zambelli – Nichelo, eda Claudio BurzaccaClaudio BurzaccaClaudio BurzaccaClaudio BurzaccaClaudio Burzacca.La vicenda è stata ideata daGiorgio Dell’AntoniaGiorgio Dell’AntoniaGiorgio Dell’AntoniaGiorgio Dell’AntoniaGiorgio Dell’Antonia, notissi-mo nel Trentino (è nato a Tran-sacqua – Fiera di Primiero)come autore di numerose com-medie. Il suo testo è stato tra-dotto in ampezzano da Fioren-Fioren-Fioren-Fioren-Fioren-zo Gaspari Leònzo Gaspari Leònzo Gaspari Leònzo Gaspari Leònzo Gaspari Leòn. È, in sostan-za, un intreccio di comiche, con-trastanti situazioni. Da unaparte Jijo, il padrone di casa(Rindo Giretti - GaioRindo Giretti - GaioRindo Giretti - GaioRindo Giretti - GaioRindo Giretti - Gaio), attoredi prim’ordine, cade vittima diuna inchiesta fiscale condotta asuo carico dal calmo, implaca-bile agente delle tasse dottorBurioli (Luca RusticelliLuca RusticelliLuca RusticelliLuca RusticelliLuca Rusticelli). Dispe-rato per le mai denunciate cifrefornite ingenuamente al dotto-re, e nel timore di cadere in un

secondo tranello, Jijo cacceràvia in malo modo la signora Ce-sira, impersonata in modo effi-cacissimo da Sara SanterSara SanterSara SanterSara SanterSara Santer, venu-ta per firmare un compromes-so della vendita di un apparta-mento che lui, invece, avevavenduto a un’altra persona. In-

tanto la figlia Marta (ChiaraChiaraChiaraChiaraChiaraBigontina – De BenedetoBigontina – De BenedetoBigontina – De BenedetoBigontina – De BenedetoBigontina – De Benedeto), cheha nell’amica Luisa (Elisa Pom-Elisa Pom-Elisa Pom-Elisa Pom-Elisa Pom-panin – de Checo de Floropanin – de Checo de Floropanin – de Checo de Floropanin – de Checo de Floropanin – de Checo de Floro) unafedele confidente, vorrebbe farconoscere ai genitori, e soprat-tutto alla sensibile e dinamicamadre Maria (Erica Majoni –Erica Majoni –Erica Majoni –Erica Majoni –Erica Majoni –BotaBotaBotaBotaBota), un giovane di cui si è in-

namorata: senonché Maria, se-riamente preoccupata per lepessime condizioni di salute delvicino di casa Rico (Luca Me-Luca Me-Luca Me-Luca Me-Luca Me-nardi Ruggeri – Cominnardi Ruggeri – Cominnardi Ruggeri – Cominnardi Ruggeri – Cominnardi Ruggeri – Comin) e per idisturbi di stomaco che accusasuo marito, si rifiuta per ora diconoscere il recente amore del-la figlia.Ad aggravare le cose, giunge

un pacco dall’Ameri-ca: e nel pacco Mariascopre un recipientecilindrico pieno diuna sorta di polveregrigia, interpretatacome un cibo parti-colare offerto dai pa-

renti americani.Se ne nutrono,anche se un po’perplessi, acena, e avverto-no tutti un forte mal di sto-maco, compreso il NonoLino (Luciano PompaninLuciano PompaninLuciano PompaninLuciano PompaninLuciano PompaninDimai – d’AnjelicoDimai – d’AnjelicoDimai – d’AnjelicoDimai – d’AnjelicoDimai – d’Anjelico), figu-ra importante che spiccaper il suo brillante umori-smo e per le sue esilarantibattute di commento aquanto gli accade intorno.

Ed ecco che, a un certo punto, iprotagonisti, fattisi finalmentetradurre una lettera, scritta ininglese, contenuta nel pacco,vengono a scoprire che nel ci-lindro venuto dall’America era-no contenute nientepopodime-no che le ceneri dello zio defun-to, fratello di Nono Lino, desti-nate alla sua tomba. Immagina-te lo sconcerto generale, anchedel simpatico figlio Renzo (Da-Da-Da-Da-Da-vide Sottsassvide Sottsassvide Sottsassvide Sottsassvide Sottsass) che, l’unico nor-male insieme con Marta, si dàda fare per ristabilire un po’d’ordine. Bravissima si destreg-gia, in questo trambusto, la si-gnora Maria che, ansiosa per idisturbi del marito, corre tral’altro all’ospedale a ritirare lelastre che lo riguardano, e sco-pre disperata che rivelano unmale reale e piuttostograve. La situazione sicomplica, così, al mas-simo. Senonchè l’ami-co Rico, che sembravacolpito da un male in-curabile, riappare ar-zillo e scattante, il dot-tor Burioli, agente del-le tasse, risulta, guar-da un po’, l’innamo-rato di Marta: e lui,per non danneggiarnela famiglia, trova uncompromesso per ag-giustare le cose senza

troppi danni. Il Decano donNando (Flavio Lancedelli –Flavio Lancedelli –Flavio Lancedelli –Flavio Lancedelli –Flavio Lancedelli –SlaoSlaoSlaoSlaoSlao), chiamato d’urgenza per-ché risolva il caso delle ceneridello zio d’America, consigliache tutti prendano una purga,restituendole così in qualchemodo alla consistenza primiti-va … Il dottor Gaspari, infine,medico dell’Ospedale (Giovan-Giovan-Giovan-Giovan-Giovan-ni Gaspari – Coletìnni Gaspari – Coletìnni Gaspari – Coletìnni Gaspari – Coletìnni Gaspari – Coletìn), cui il si-gnor Jijo si era rivolto, giunge asciogliere l’ultimo intoppo del-la commedia: all’ospedale – eglidichiara – avevano sbagliatonell’interpretare le lastre sia diJijo che di Rico, che perciò nonrivelano nulla di preoccupante.I nodi della commedia risulta-no così definitivamente sciolti ela bufera psichica si placa conla felicità di tutti.

Hanno curato, in modo inecce-pibile, il trucco, Elisabetta Pom-Elisabetta Pom-Elisabetta Pom-Elisabetta Pom-Elisabetta Pom-panin Dimai – d’Anjelicopanin Dimai – d’Anjelicopanin Dimai – d’Anjelicopanin Dimai – d’Anjelicopanin Dimai – d’Anjelico e Sa-Sa-Sa-Sa-Sa-bina Bagnarabina Bagnarabina Bagnarabina Bagnarabina Bagnara; le luci e le sele-zioni musicali, Giorgio Pancie-Giorgio Pancie-Giorgio Pancie-Giorgio Pancie-Giorgio Pancie-ra Jackra Jackra Jackra Jackra Jack; i costumi, Caterina Zar-Caterina Zar-Caterina Zar-Caterina Zar-Caterina Zar-dini – Zestadini – Zestadini – Zestadini – Zestadini – Zesta. Assistente di sce-na, Nadia Bernardi – AgnelNadia Bernardi – AgnelNadia Bernardi – AgnelNadia Bernardi – AgnelNadia Bernardi – Agnel.

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1616161616 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 dicembre 2006

LA CENTRALE TERMOELETTRICALA CENTRALE TERMOELETTRICALA CENTRALE TERMOELETTRICALA CENTRALE TERMOELETTRICALA CENTRALE TERMOELETTRICADI DOBBIACO E SAN CANDIDODI DOBBIACO E SAN CANDIDODI DOBBIACO E SAN CANDIDODI DOBBIACO E SAN CANDIDODI DOBBIACO E SAN CANDIDO di Vincenzo Giancaspro

Quando nel novembredel 1995 la centrale ter-mica di Dobbiaco en-

trò in funzione, nessuno avreb-be mai immaginato il grandesuccesso ottenuto in Italia doveè stato uno dei primi esempi diutilizzazione di energia alterna-tiva per la produzione di calo-re e di elettricità.

Ma andiamo per ordine. Lacentrale termica di Dobbiaco eSan Candido è un impianto cheproduce calore per il riscalda-mento domestico e industriale.Invece del gasolio, utilizza lacosiddetta “biomassa”, costi-tuita dagli scarti di legno dellesegherie e dell’industria, da se-gatura, da cortecce di alberi eda residui di potature boschive.Parallelamente al progetto del-la centrale termica è nata l’ideadi costruire un modello, a sco-po didattico, collegato con ilcentro visite dei parchi natura-li presso il Grand Hotel di Dob-biaco.

Questo insieme di materiali or-ganici (residui di legno) indica-to con il termine biomassa, ali-menta la combustione e produ-ce una quantità di calore pari a690 kWh/m3. Da un metrocubo di cippato (residui di le-gno) che pesa circa 300 chili, sipuò calcolare un valore calori-co di circa 2.5 kw/kg. La per-centuale delle ceneri residue èmediamente del 3%. Per taliconsiderazioni, la combustionedella biomassa presenta i se-guenti vantaggi:

1.1.1.1.1. Utilizzazione di segatura elegno di scarto.2. 2. 2. 2. 2. Energia rinnovabile.3.3.3.3.3. Bassa emissione di CO2 nel-l’atmosfera.4.4.4.4.4. Bassa emissione di sostanzenocive (anidride solforosa - SO2)5. 5. 5. 5. 5. Sostituzione di combustibilifossili, carbone e gasolio.6. 6. 6. 6. 6. Riduzione della dipendenzaeconomica dal gasolio.7. 7. 7. 7. 7. Incremento dell’economialocale.

8. Produzione di posti di lavoro.9. 9. 9. 9. 9. Riduzione dei costi di tra-sporto.

Il calore prodotto dall’impian-to (indicato con il termine “te-leriscaldamento”) raggiungecapillarmente le case di Dobbia-co (dal 1995) e San Candido(dal 1999) e fa risparmiare agliutenti 5.63 milioni di litri di ga-solio, equivalenti a 56.250 MWhdi energia prodotta da 93000m3 di cippato (di legno). Qual-che anno dopo l’inaugurazionedella centrale, esattamente nel1999, con grande lungimiran-za, è stato deciso di installareuna terza caldaia con l’aggiun-ta di un modulo ORC (OrganicRankine Cycles = Cicli Biomas-se Organiche) per la produzio-ne di energia elettrica e la cen-trale termica fu trasformata in

termo-elettrica. Da notare chel’anidride carbonica (CO2) rila-sciata nell’atmosfera durante lacombustione, viene riassorbitadagli alberi nel processo di fo-tosintesi clorofilliana (le piantedi giorno, in presenza del sole,emettono ossigeno (O2) e assor-bono anidride carbonica (CO2).Il motore di tale procedimentoè l’energia solare che con unprocesso lento ma esteso, per-mette la crescita degli alberi ela produzione delle biomasse. Ifumi della combustione sonodepurati da un filtro elettrico eda un condensatore; quindivengono scaricati a una tempe-ratura intorno ai 30° C. Sempli-ficando, la biomassa producecalore che riscalda un olio incircuito chiuso che a sua voltariscalda una caldaia che produ-ce acqua calda e vapore ac-

queo. L’acqua calda, incanala-ta in tubi ben isolati, riscaldale case e il vapore acqueo atti-va una turbina che mette inazione un generatore di cor-rente elettrica.

L’opera è stata progettata dalperito industriale Alfred Jud edagli ingegneri Walter Sulzen-bacher e Franz Heidolt. La rea-lizzazione è stata dell’ImpresaTauern Consulting GmbH .Austria.

La centrale termo-elettrica diDobbiaco e San Candido il 27novembre 1998 ha ricevuto ilpremio speciale ENEA. È unmodello che potrebbe essere ri-prodotto in molti Comuni del-l’arco alpino per avere energiaa basso costo con minore inqui-namento ambientale.

DENTRO LO STABILIMENTODENTRO LO STABILIMENTODENTRO LO STABILIMENTODENTRO LO STABILIMENTODENTRO LO STABILIMENTOBreve visita amatoriale tra monitor e macchinariBreve visita amatoriale tra monitor e macchinariBreve visita amatoriale tra monitor e macchinariBreve visita amatoriale tra monitor e macchinariBreve visita amatoriale tra monitor e macchinari di Sisto Menardi

Per mancanza di spazionon è stato possibile pub-blicare le 2 fotografie an-

nunciate sul numero di novem-bre di VdC.Provvediamo subito. Una rap-presenta il macchinario chesminuzza il legname e l’altra ilmonitor di controllo del gigan-tesco boiler da 180.000 litri.Con l’occasione ecco a Voianche una terza foto in argo-mento.È quella del video che sorvegliaun’ulteriore componente del-l’impianto che ho descritto ilmese scorso.Infatti una parte dello specialeolio che esce dalla caldaia a bio-masse ad una temperatura finoa 300 gradi (= chiamato oliodiatermico), va a riscaldareuno speciale fluido che imme-diatamente si trasforma in gasad alta pressione. Con questapressione viene fatta girare unaturbina collegata ad un gene-

ratore di corrente in grado diprodurre fino a 700 KWh, dan-do così completa autonomiaagli apparecchi di tutta la cen-trale, comprese le potenti pom-pe che fanno circolare l’acquadel circuito del paese e attraver-

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so tutti gli scambiatori di ca-lore già descritti.Ma c’è di più. Per raffreddareil gas passato per la turbina,viene usato un condensatore,che sfrutta la circolazione del-l’acqua che ritorna dall’im-pianto di teleriscaldamentocon cui sono già stati“riscaldati”gli utenti. In que-

sto modo il calore viene recu-perato e lo speciale fluido im-mediatamente riutilizzato, conil sorprendente risultato com-plessivo che l’energia elettricaviene prodotta “gratis”. Cioèsenza consumo di energia. Sol-tanto sfruttando le capacità fi-siche dei vari materiali impie-gati.Ancora due parole sul “fumo”di questa centrale. Appena fuo-ri dalla caldaia i gas di combu-stione vengono usati per riscal-dare aria “nuova” che vienesoffiata alla temperatura di 250gradi nella parte inferiore della

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1717171717Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 31Numero 31Numero 31Numero 31Numero 31 dicembre 2006

SALE & PEPELA SALA CONGRESSI VIRTUALEÈ ALLA �PISCINA� DI GUARGNÈQuest�immagine virtuale campeggia sul sitodel Cortina Meeting.Dopo tante ipotesi, discussioni e sceltel�immagine non mente:questo era, e resta, il posto ideale per un centrocongressuale.Ora che il Centro Congressi c�è, ed altrove,chiediamo si trovi comunque il modo di valorizzarequesto luogo mozzafiato.

DAI COLLOQUI DI DOBBIACODAI COLLOQUI DI DOBBIACODAI COLLOQUI DI DOBBIACODAI COLLOQUI DI DOBBIACODAI COLLOQUI DI DOBBIACODall’auto-mobilità Dall’auto-mobilità Dall’auto-mobilità Dall’auto-mobilità Dall’auto-mobilità alla inter-modalità:alla inter-modalità:alla inter-modalità:alla inter-modalità:alla inter-modalità:llllla a a a a “Carta “Carta “Carta “Carta “Carta di Bolzanodi Bolzanodi Bolzanodi Bolzanodi Bolzano”””””

Un patto con i cittadini econ gli ospiti.

Applichiamo alle autoche entrano in città un pedag-gio; in cambio vi offriamo in-vestimenti e servizi migliori peruna qualità della vita più sanae più bella. Tanto ricaviamo,tanto investiamo e di più.Una carta magnetica che per-mette di circolare su tutti i mez-zi pubblici per spostarsi all’in-terno della città.Un progetto pilota concordatocon tutte le categorie economi-che, le istituzioni, i comitati,per spostare la mobilità sullebiciclette (sono 70.000 i citta-dini che usano la bici a Bolza-no), a piedi e sui tram e buspubblici.

CCCCCOMEOMEOMEOMEOME FUNZIONANOFUNZIONANOFUNZIONANOFUNZIONANOFUNZIONANO QUESTIQUESTIQUESTIQUESTIQUESTI PIANIPIANIPIANIPIANIPIANI

Il più collaudato ed avanzatoper tecnologia è da molti anniSingapore. Alcuni portali aivarchi d’ingresso registrano ipassaggi addebitando il pedag-gio su una carta magnetica conil numero della targa.A Londra il Sindaco ha adot-tato lo stesso sistema da pocotempo, con risultati soddisfa-centi. Solo per citare un paio

di casi.L’operazione preliminare perfare accettare il progetto è sta-ta una campagna di marketingche recita, con un bel logo: nonvogliamo punire nessuno, solofarvi vivere meglio.A Bolzano l’auto non serviràpiù. Vogliamo depurare l’ariada emissioni di anidride carbo-nica e polveri sottili, come sel’autostrada del Brennero, chepassa in mezzo alla città, fossespostata altrove.La carta di Bolzano è un inter-vento strutturale non occasio-

stessa caldaia assieme alla bio-massa, che così si incendia im-mediatamente.Poi i fumi passano attraversogigantesche “griglie” elettro-calamitate su cui si depositanoeventuali particelle solide. Infi-ne vi è un impianto di ulterioreraffreddamento dei fumi doverimane depositata buona partedel vapore acqueo con le altreparticelle più piccole o più leg-gere.Alla fine si vede un caminoesterno con un pennacchiobiancastro.Ma è solo una frazione residuadi vapore acqueo (infatti si dis-solve in fretta), dato dalla bio-massa che viene impiegata conun alto grado di umidità, indi-spensabile per controllare lacombustione. Infatti la biomas-sa (a differenza della nostralegna da “fornel”) non temel’umidità e può restare “sepol-ta” dalla neve senza danni.

La Centrale Termica è visitabile da lunedìa venerdì dalle ore 9 alle ore 17.Ogni giovedì (alta stagione) alle ore 16 sisvolge una visita guidata all’impianto. Per ulteriori informazioni rivolgersi a:

Centrale Termica DobbiacoVia Stazione 839034 DobbiacoTel. 0039 0474 [email protected]

nale.Perché non a Cortina?

(seconda parte – fine)Dino Fava – Cipra Italia

APPUNTAMENTIONORIFICENZE AI CITTADINI BENEMERITI

Entro il 31 dicembre 2006 il Comune raccoglie l’elenco dei cittadini “bene-meriti” ai quali riconoscere una onorificenza per il loro impegno distintivonelle attività in campo sociale, culturale e sportivo.L’assegnazione avviene sulla base di un regolamento molto preciso nei ter-mini e riguarda l’attività praticata negli anni dal 1996 al 2004.Vengono distinti tre ambiti:a) meriti sportivi: per la partecipazione e/o il podio in competizioni olimpi-che/Mondiali/Europee oppure il titolo italiano assoluto;b) meriti sociali: per la partecipazione da 25 o 50 anni alle Associazioni, perle 25 o 50 donazioni di sangue, per la donazione di midollo osseo;c) meriti culturali: per i 25 o 50 anni nelle Associazioni.I dettagli precisi sono riportati nel bando che è disponibile all’entrata delComune, presso l’Ufficio protocollo.

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APPUNTAMENTI○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

GLI INCONTRI DI MEZZA STAGIONE JUNIORForse avevamo quasi smesso di sperarci ed invece gli Incontri di MezzaStagione sono alla fine arrivati. Proprio in extremis, visto che la “stagio-ne intera” è praticamente alle porte, ma sempre benvenuti.Gli spettacoli previsti sono tre, per la gioia dei bambini più piccoli. Pergli spettacoli dedicati ai più grandi, o senior, bisognerà attendere mo-menti migliori. L’appuntamento è fissato per le 17.30 del lunedì, dal 4 al18 dicembre. Buon divertimento!

lunedì 4 dicembre – ore 17.30il “Centro Teatrale Corniani” di Mantova presenta

FAGIOLINO NEL BOSCO MAGICO

lunedì 11 dicembre – ore 17.30la Compagnia “Teatro del Vento” di Bergamo presenta

BUON NATALE ORSO BRUNO

lunedì 18 dicembre – ore 17.30la Compagnia “Teatro La Piccionaia” di Vicenza presenta

MIGNOLINA NINA

CORTINA IN TELEVISIONE

Ricordiamo a tutti i nostri lettori che ognigiovedì sera, dalle ore 20:00 alle ore20:25 sull’emittente regionaleTelequattro, va in onda una trasmissio-ne dal titolo “Qui Cortina”, con servizi divaria attualità e cultura sulla nostra val-le. Conduce Viviana Facchinetti, aman-te delle bellezze e della realtà cortinese.Replica del programma il venerdì alleore 22:40 e il sabato alle ore 14:00.

IL “REQUIEM” DI MOZARTIL “REQUIEM” DI MOZARTIL “REQUIEM” DI MOZARTIL “REQUIEM” DI MOZARTIL “REQUIEM” DI MOZARTNel 250° anniversario della nascita,Nel 250° anniversario della nascita,Nel 250° anniversario della nascita,Nel 250° anniversario della nascita,Nel 250° anniversario della nascita,

anche Cortina celebra il grande musicista austriacoanche Cortina celebra il grande musicista austriacoanche Cortina celebra il grande musicista austriacoanche Cortina celebra il grande musicista austriacoanche Cortina celebra il grande musicista austriacoLa carriera fu breve quanto bril-lante. È morto all’età di appenatrentasei anni, ma in quei pochianni conquistò una fama che du-rerà finché esisteranno delle ani-me sensibili. (Stendhal)

Se davvero, come afferma loscrittore francese, la musica diMozart resta in vita grazie allepersone dotate di sensibilità, èstato un grande piacere notarela sera del 19 novembre cheanche a Cortina vi sia una rap-presentanza tanto nutrita diappartenenti a tale categoria.Conosciuto oggi come l’operaincompiuta, il Requiem è rima-sto per moltissimi anni avvoltoin un alone di mistero a causadell’improvvisa e prematuramorte del suo compositore e perl’incognito uomo che lo com-missionò. Fu infatti un elegan-tissimo sconosciuto per la som-ma di cento ducati ad incarica-re Mozart. Nulla si seppe di luie fu proprio la sua riservatezzaa scatenare negl’anni la fanta-sia di contemporanei e biogra-fi; molti vi riconobbero AntonioSalieri, maestro di corte, nemi-coamico di Mozart al quale in-vidiava l’assoluto genio; Mozartstesso, sentendosi vicino allamorte lo immaginò come unbeffardo messo celeste venutoad annunciargli l’imminentedipartita. L’opinione dei più ri-cade oggi sul conte Walsegg,importante uomo dell’epocache avrebbe chiesto un Requiemper celebrare nel suo palazzo lamoglie da poco scomparsa. Co-stanza Mozart consegnò la par-titura terminata nelle mani del-lo stesso sconosciuto, afferman-do che il lavoro era interamen-te opera del maestro; e così con-tinuò ad asserire per molti anniin seguito temendo, vista la dif-ficile situazione economica incui si trovava, di essere costret-ta a restituire il denaro perun’opera impura. Purtroppo laverità universalmente nota èche Mozart non riuscì a porta-re a compimento l’opera, ab-bandonandola frammentaria acausa della morte al Lacrimosa.

Restavano da comporre intera-mente ancora il Sanctus, il Be-nedictus, l’Agnus Dei, e il Luxaeterna e fu proprio la moglieCostanza a preoccuparsi – perragioni economiche appunto –che avesse degna conclusione.Venne scelto Joseph Eybler ta-lentuoso e preferito tra gli al-lievi di Mozart che dopo averinizialmente accettato rifiutòrestituendo la partitura alla si-gnora. Restava Suessmayr sul-le cui qualità di compositoreMozart nutriva ancora delleperplessità. Egli tuttavia accet-tò e terminò l’opera nella ver-sione conosciuta da noi oggi, e

nonostante lascrittura musica-le non sia perfet-ta per i canonidell’epoca, a luiva l’indiscussomerito di averconcluso un ca-polavoro a cui molti non avreb-bero osato mettere mano.Oltre alle poche certezze, l’ulti-mo periodo della vita di Mozartsi presenta in una miriade diversioni differenti tra le quali èdifficile scegliere quella da pre-ferire. Interessanti le parole diEnrico Stinchelli sulla fine delcompositore: al culto postumo e

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IL REQUIEM IN PARROCCHIALE

Il “Requiem” di Mozart è stato eseguito dal Coro San Marcodi Pordenone, dalla “Dolomiti Symphonia Orchestra” diBelluno, diretta dal m° Delio Cassetta e da quattro solisti:Roberta Majoni (soprano), Daniela Giazzon (contralto), Fi-lippo Pina Castiglioni (tenore), Lorenzo Battigion (baritono).Nel 250° anniversario della nascita del musicista austriaco,questa composizione di altissimo rilievo musicale e spiritualeè stata proposta alla comunità di Cortina, e proprio nellachiesa parrocchiale, perché - spiega il parroco - in essa ilcompositore tocca i temi del più sincero affidamento alla “Fonspietatis”. Il periodo prescelto, inoltre, coincide con il mese dinovembre, dedicato dalla devozione popolare e dalla litur-gia ufficiale ai grandi temi dell’eternità.

sacrilego degli uomini, pronti abattersi il petto, inondare di odio-se lacrime e imbellettare di fiori imausolei dei Grandi, Mozart si èreso irreperibile, è sparito en sou-plesse, con la grazia e l’eleganzadella sua musica immortale.

Giacomo Pompanin

ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE

DEI GIOIELLIERI

DELLA PROVINCIA DI BELLUNO

Il 6 novembre a Belluno, in occa-sione dell’assemblea di sezione,Luca Alfonsi della Gioielleria Luca1959 di Cortina d’Ampezzo è statoeletto Presidente dei CommerciantiOrafi e Gioiellieri della Provincia diBelluno.

La Redazione di Voci di Cortina sicongratula ed augura a Luca Al-fonsi buon lavoro, per l’importanteincarico ricevuto.Siamo certi che, anche in questaveste, si adopererà per contribuirea risolvere il “problema” del fuoristagione di Cortina.

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LETTERE AL GIORNALEQUALE FUTUROPER LE BICICLETTE LUNGOLA PASSEGGIATA?Le condizioni meteorologi-che che � ahimè � non cihanno ancora proiettatoverso l�inverno, lasciano an-cora il tempo per alcune ri-flessioni sulla pista ciclabile,nella parte che attraverseràil centro abitato di Cortina.Leggo delle soluzioni pro-spettate per condurre il ci-cloturista da La Vera ad Ac-quabona, dirottandolo fuoridell�ex sede della ferrovia.Domanda: una volta termi-nato il tracciato della nuovaciclabile, è intenzione delComune impedire alle bici-clette di percorrere la �pas-seggiata�?

N.B. nota beneL’ATTIVL’ATTIVL’ATTIVL’ATTIVL’ATTIVITÀITÀITÀITÀITÀ COMUNALE PROCEDE SECONDO PROGRAMMA COMUNALE PROCEDE SECONDO PROGRAMMA COMUNALE PROCEDE SECONDO PROGRAMMA COMUNALE PROCEDE SECONDO PROGRAMMA COMUNALE PROCEDE SECONDO PROGRAMMA

Se così fosse, come amantedella bicicletta e del ciclo-turismo in particolare, tro-verei la scelta non oppor-tuna.Proporrei piuttosto al ciclo-turista due opzioni: il nuo-vo tracciato o la �passeggia-ta�. Chi dovesse preferire la�passeggiata�, dovrebbeperò essere informato chenel tratto La Vera - Zuel è�tollerato� percorrerla pur-ché ad una velocità moltocontenuta e con preceden-za assoluta dei pedoni.Si potrebbe pensare, tra l�al-tro, di allargare l�attualesede il più possibile�Attendo di conoscere la so-luzione che sarà adottata.Saluti

Fabio Zardini

BUONE FESTELa Redazione di Voci di Cortina augura atutti i lettori un felice Natale.L�augurio si estende a tutti i concittadinied agli ospiti che in questi giorni affollanola nostra amata cittadina.Il nostro pensiero va, soprattutto, a chi stavivendo momenti difficili e non può gioirecon noi della bellezza di questa natura edell�allegra confusione della festa.

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Nel Consiglio comunale di fine set-tembre si è fatto il punto sull’anda-mento del bilancio e si è verificata larotta che stanno seguendo i pro-grammi di spesa per evitare di tro-vare a fine anno sorprese nei conti.L’analisi del documento che riportala ricognizione sui programmi e su-gli equilibri di bilancio, è stata an-che l’occasione per verificare se i buo-ni propositi amministrativi (condivi-sibili o meno dal punto di vista poli-tico) stanno per essere realizzati.Fuori da ogni giudizio di merito su-gli indirizzi presi dall’Amministra-zione, come si legge nei documenti:“… i programmi di spesa sono i pun-ti di riferimento con i quali misura-re, nel corso dell’esercizio, l’effica-cia dell’azione intrapresa dal-l’azienda Comune.”

Per farla breve: tutto procede da co-pione e la percentuale degli impe-gni rispetto agli stanziamenti è paricomplessivamente all’80%.Scorrendo nel dettaglio i singoli pro-grammi, non abbiamo trovato spun-ti particolari, anche se diversi pro-grammi sono spiegati in maniera cosìsintetica da risultare poco chiari.

Le variazioni più importanti per ilbilancio 2006 sono le seguenti:- - - - - gli introiti per multe passano da

300.000300.000300.000300.000300.000 euro a 350.000350.000350.000350.000350.000 euro;----- si è iscritto un nuovo ruolo per san-zioni amministrative di un importopari a 150.000150.000150.000150.000150.000 euro;- - - - - crescono gli oneri di urbanizzazio-ne da 200.000200.000200.000200.000200.000 euro a 350.000350.000350.000350.000350.000 euro;----- viene stralciato il provento previ-sto per il programma edilizio Cà deiNani (Piruea) pari ad un importo di1.070.0001.070.0001.070.0001.070.0001.070.000 euro;----- aumentano di 100.000 100.000 100.000 100.000 100.000 euro i pro-venti per le convenzioni urbanisti-che: da 407.000 407.000 407.000 407.000 407.000 euro a 507.000 507.000 507.000 507.000 507.000 euro;----- le spese per liti e consulenze legalipassano da 135.000135.000135.000135.000135.000 euro a 245.000245.000245.000245.000245.000euro, soprattutto a causa dei ricorsiin tema di edilizia (questo dato me-rita una riflessione soprattutto rife-rita alla difficoltà e all’onere di par-te Comunale per difendere la pro-pria normativa edilizia: su Voci diCortina ci sarà occasione per appro-fondire il discorso);----- vengono stralciati i 206.000206.000206.000206.000206.000 europrevisti per l’acquisizione dei ‘ca-selli’ della ex ferrovia (il sedime,come noto, è invece stato comperatorecentemente).

a cura di Edoardo Pompanin

Nella seduta di novembre il Consi-glio Comunale ha approvato qual-che ulteriore assestamento al bilan-cio comunale. Il capitolo riguardan-te l’ICI è stato rimpinguato per l’im-

porto di circa 200.000200.000200.000200.000200.000 euro, grazie amaggiori entrate dovute principal-mente alle nuove unità abitative re-alizzate negli ultimi 2/3 anni. Se-condo l’amministrazione si tratta inmaggioranza di realizzazione aisensi dell’articolo 9 (+122 apparta-menti) e dell’art. 16 toulà (101 ap-partamenti), per un totale di 223.L’importo riguardante le opere diurbanizzazione ha avuto un incre-mento da settembre di 95.00095.00095.00095.00095.000 euro(per un totale di 445.000445.000445.000445.000445.000), a cui van-no aggiunti 230.000230.000230.000230.000230.000 euro derivantida convenzioni urbanistiche riguar-danti 15 unità abitative. In praticaquesto assestamento di bilancio èstato caratterizzato dall’edilizia, lacui attività ha superato ogni aspet-tativa.Ha creato un certo scompiglio du-rante la discussione l’annotazioneche per l’ennesima volta si vede cre-scere anche l’importo introitato dalComune per multe, che ha raggiun-to un totale di 430.000430.000430.000430.000430.000 euro (+80.000+80.000+80.000+80.000+80.000da settembre). L’assessore Ghedinalegge una dettagliata relazione delComandante della Polizia Locale,nella quale si spiega che l’introitodelle multe segue l’andamento sta-gionale e non si può pertanto parla-re di un certo accanimento del Co-mando nei confronti dei residenti.La mancata esposizione del cartel-

lone pubblicitario nel piazzale del-la stazione è costato una minor en-trata di 36.500 euro36.500 euro36.500 euro36.500 euro36.500 euro, sotto la vocesponsorizzazioni. La voce “impostasulla pubblicità”, invece, ha regi-strato un incremento di 38.00038.00038.00038.00038.000.Per quanto riguarda la spesa, que-sto assestamento annota un impor-to di 100.000100.000100.000100.000100.000 euro da destinarsi al-l’acquisto degli arredi della nuovabiblioteca, presso i locali dell’hotelSavoia (oltre ai 50.00050.00050.00050.00050.000 euro che sonoprevisti nella convenzione con laproprietà dell’immobile). Ricordia-mo che il trasferimento della biblio-teca segnerà, con ogni probabilità,l’avvio dei lavori di rifunzionaliz-zazione del Municipio Vecchio.Il risparmio ottenuto con la sop-pressione del mercatino di Natale(-----26.00026.00026.00026.00026.000 euro) è stato quasi vanifica-to dalla necessità di prevedere unamaggiore spesa di 15.00015.00015.00015.00015.000 euro perfar fronte a spese legali riferite aduna causa (Silvino Verocai – ndr), cheha visto il Comune soccombere, insede amministrativa.L’aumento di 100.000100.000100.000100.000100.000 euro nel co-sto complessivo della raccolta rifiu-ti sembra invece quasi totalmentedovuto ad una ritardata rendicon-tazione di anni precedenti e non adun aumento del costo del servizio.

a cura di Carla Pompanin

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2020202020 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 Numero 31 dicembre 2006

Periodico di vita cittadina, cultura e attualitàDirettore Responsabile: Gianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniProprietà: Associazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico Cortina - Maion 146 - Cortinad’Ampezzo (BL)Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004Stampa: Tipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse snc -Pian da Lago, 74 - Cortinad’Ampezzo (BL)Comitato di Redazione: Marina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoLorenzi, Morena ArnoldoLorenzi, Morena ArnoldoLorenzi, Morena ArnoldoLorenzi, Morena ArnoldoLorenzi, Morena ArnoldoVia del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Impaginazione: Carla PompaninCarla PompaninCarla PompaninCarla PompaninCarla PompaninContatti: [email protected]@[email protected]@[email protected]

cell. 339/6176147cell. 339/6176147cell. 339/6176147cell. 339/6176147cell. 339/6176147Internet: www.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comTesti di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata

a cura di Morena Arnoldo

PER NATALE UNA CORTINA TUTTA NUOVA

Ø I lavori di sistemazione di Corso Italia sono praticamenteconclusi. Ormai si stanno definendo solamente gli ultimi dettagli,come l’arredo urbano del piccolo slargo, di fronte alla Ciasa de iPupe, dove è stata collocata l’antica vasca in pietra del 1868. Lafontana verrà messa in funzione, la prossima primavera. L’inter-vento di manutenzione delle reti tecnologiche sotterranee e la po-sta della nuova pavimentazione si sono fermati a ridosso del risto-rante Croda, nella piazza che presto porterà il nome dei tre fratelliGhedina. «Abbiamo lasciato in sospeso il resto della piazza -spiega l’architetto Breda,- dirigente del settore lavori pubblici delComune - perché bisogna ancora valutare quale destinazione darea quello spazio».

Ø La nuova illuminazione pubblica del centro potrebbe accen-dersi per Natale. In questi giorni i tecnici sono al lavoro per la posadei nuovi lampioni, di due tipi: una parte ha la base a terra, l’altraviene fissata a muro.Il programma prevede due interventi: l’illumi-nazione funzionale, quella fatta di lampioni, per illuminare le stra-de e le piazze, e quella architettonica, che vuole valorizzare alcuniedifici di pregio del centro storico: la chiesa parrocchiale, il muni-cipio vecchio, l’attuale municipio.

27-ott I volumi previsti per le nuove case in diritto di superficie sono insufficienti. Unadelle soluzioni prevede il trasferimento di almeno uno dei 18 aventi diritto in un’altra strutturadel Comune, in modo da poter dividere i volumi fra un minor numero di famiglie. Ma anchein tal caso la soluzione risulterebbe insufficiente per indurre gli assegnatari a sobbarcarsiun impegno finanziario notevole, più di 2000 euro al metro quadro.

28-ott Il Sindaco Giacomo Giacobbi replica duramente all’attribuzione della bandieranera, segno di degrado ambientale e culturale, da parte di Legambiente e dice: «L’imma-gine di Cortina viene danneggiata dai continui attacchi degli ambientalisti, talora del tuttoimmotivati, non basati su riscontri oggettivi, ma frutto di posizioni preconcette». E continua:«Le motivazioni fanno riferimento all’idea progettuale del campo da golf e della circonval-lazione. Ci puniscono per le idee, è un processo alle intenzioni, non alla realtà».Ø La scritta “Ciasa de Comun” potrebbe apparire presto accanto alla attuale dicitu-ra del Municipio. A chiedere di affiggere la nuova definizione in ladino ampezzano è statoStefano Lorenzi, il direttore dell’Istituto culturale ladino Cesa de Jan di Colle Santa Lucia:«Per far sentire il Comune più vicino ai suoi cittadini - spiega Lorenzi - e per dare unpiccolo segnale di informazione sulla nostra parlata anche ai turisti».

30-ott Come normalmente avviene in autunno, dalle stradine comunali sono stati tolti idissuasori - che inducono gli automobilisti a rallentare la velocità - per evitare che i mezzisgombraneve li danneggino. Restano invece i dissuasori naturali, ovvero le buche e leirregolarità nell’asfalto di alcune stradine. Una situazione che è stata accentuata dalla posadi cavi elettrici o condotte del metano e che è stata denunciata dal gruppo di opposizioneCortina oltre il Duemila.

1-nov I sindaci della Valle del Boite contestano lo studio commissionato dall’Anas, sultraffico pesante a lunga percorrenza lungo la valle. È emerso, infatti, che il passaggio deiTir a lunga percorrenza è inferiore al 2%, che in numeri si traduce in 80 camion al giorno.Per i sindaci, il dato sarebbe viziato dalla non rappresentatività dei periodi scelti pereffettuare l’indagine: dal 29 dicembre 2005 al 6 gennaio 2006 e dall’8 al 14 luglio 2006.

2-nov L’assessore al patrimonio di Cortina, Lorenzo Lacedelli non accetta le critiche delgruppo dei 18 assegnatari delle case in diritto di superficie e risponde: “Non si puòpretendere che le forme di edilizia residenziale pubblica, consentano ad ognuno di realiz-zare alloggi con metrature esagerate. In realtà si sfiorerà una media di 80 metri netti, ai qualivanno aggiunti i locali accessori, le cantine, i garage».

3-nov Grazie ad un contributo elargito dal gruppo Soroptimist International, è statarestaurata un’antica tela della cappella di San Candido, attribuita a Cesare Vecellio. È statoinoltre istituito un premio, intitolato alla memoria di Alis Levi, che andrà a favore di unadonna che si specializzerà in un’attività professionale che possa rivelarsi di aiuto allacomunità.

4-nov Per la seconda volta, il bus day è stato un momento di festa, ma anche dipromozione di un modo diverso di viaggiare. La Servizi Ampezzo ha deciso di rivolgersiproprio alla Scuola Materna, e con l’aiuto di disegni, è stato spiegato ai piccoli comeutilizzare gli autobus.

7-nov La Conferenza dei Servizi ha approvato il Piano urbanistico attuativo del nuovocampo da golf, sulla base dei pareri, delle prescrizioni e delle raccomandazioni espressedai vari enti coinvolti. Ora il progetto definitivo ed esecutivo dovrà essere conforme a tuttele prescrizioni per quanto riguarda gli aspetti geologici, idrogeologici e la tutela dei biotopi.

8-nov La Regione Veneto ha firmato l’accordo di programma finalizzato all’acquisto, daparte del Comune, del sedime dell’ex Ferrovia delle Dolomiti. La Regione ha deciso diintervenire con mezzo milione di euro, sull’importo complessivo di 2 milioni, il resto saràa carico del Comune.

13-nov La candidatura di Cortina per i Campionati del Mondo di sci alpino del 2013 haora l’ufficialità richiesta. In caso di risultato negativo, la candidatura verrà riproposta per il2015. Ora dovranno essere depositati i documenti necessari e il versamento di 258milaeuro, entro la scadenza della prossima primavera.

15-nov Sulla pista olimpica di bob si sta lavorando per predisporre l’impianto, in vistadell’ormai imminente stagione agonistica. La scadenza più importante, vedrà i tecnici dellaFederazione Internazionale del Bob impegnati nell’omologazione della pista per le discipli-ne dello slittino e dello skeleton.

17-nov Ad oltre 9 anni dal drammatico smottamento nel quale morì un carabiniere, si èconcluso l’iter progettuale per sistemare il ponte sul Rudavoi. Costerà 4 milioni e mezzodi euro, già finanziati. I lavori, con molta probabilità, inizieranno nella primavera 2009.Buone notizie anche per il ponte sul Ru de Cavai: i lavori potrebbero riprendere inprimavera.

18-nov La decisione del governo di non introdurre la tassa di soggiorno, a carico deituristi, è stata accolta con entusiasmo dagli albergatori di Cortina. Il presidente dellacategoria - Roberto Cardazzi - era comunque sereno, grazie all’intenzione, che è stataespressa a più riprese dall’amministrazione comunale ampezzana, di non applicare latassa.

21-nov Da tempo si lamenta a Cortina la mancanza di una palestra di roccia al coperto.Mario Dibona, presidente delle Guide Alpine racconta: «È da parecchi anni che invito il

Comune a realizzare la palestra di arrampicata al coperto. Spesso siamo costretti ad andare a Sesto dovece n’è una bellissima». Le Guide Alpine sembra possano contare, però, sulla proposta che viene da unalbergatore, che sta costruendo un grosso complesso a Pocol, il quale si è detto disponibile a finanziarela struttura.

22-nov Dopo un controllo compiuto dalle Regole è stato bloccato l’ampliamento della pista da sci chescende da Son Forca a Val Padeon. Il progetto di allargamento della pista prevedeva l’abbattimento di 60alberi, ma secondo le misurazioni effettuate alla fine dei lavori sarebbero molte di più, circa 116. La CaloriaSpA, che esegue i lavori, sostiene che nel conto vengono inserite anche piantine di piccole dimensioni,ben al di sotto del minimo per avere un valore commerciale dell’albero.

24-nov Antonio Dall’Arche, segretario provinciale della Cisl funzione pubblica, denuncia la situazionedei dipendenti del Codivilla Putti. Due sono le tipologie: i dipendenti della Giomi, inquadrati con il contrattodella sanità privata, e i dipendenti dell’Ulss 1 che, al Codivilla, non godono degli stessi diritti di tutti i lorocolleghi di Belluno, Agordo, Pieve ed Auronzo. L’amministratore delegato del Codivilla Putti, MassimoMiraglia nel corso di un incontro ha spiegato che mancano i fondi per uniformare il trattamento dei 48dipendenti del Codivilla Putti a quello degli altri dipendenti dell’Ulss 1.

25-nov Cortina aderirà all’associazione “Lia di Comuns Ladins”, che comprende 19 Comuni delleprovince dolomitiche di Belluno, Trento e Bolzano, grazie alla quale ci sarà la possibilità di beneficiare dicontributi e fondi previsti dallo Stato e dall’Unione europea, a favore delle lingue minoritarie.

26-nov Nel corso dell’ultima commissione consiliare, i consiglieri di Cortina oltre il Duemila hannoconsegnato al sindaco Giacobbi, un documento dove si denuncia il fatto che i dirigenti degli uffici delComune non mettono a disposizione i documenti necessari perché il gruppo di opposizione possa metterein atto la propria azione politica di controllo. Di quanto accade si incolpa la lista antagonista CortinaDolomiti. La protesta dei consiglieri di opposizione nasce dal fatto che, prima della commissione consiliare,non sono stati forniti dati, cifre, documenti per approfondire talune questioni, bensì, un diniego non motivato.