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  • Servizi Culturali un'associazione di scrittori e lettori nata per diffondere il piacere della lettura, in particolare la narrativa italiana emergente ed esordiente. L'associazione, oltre a pubblicare le opere scritte dai propri soci autori, ha dato il via a numerosissime iniziative mirate al raggiungimento del proprio scopo sociale, cio la diffusione del piacere per la lettura.

    Questa pagina, oltre a essere una specie di "mappa", le raggruppa per nome e per tipo. I link riportano ai siti dedicati alle rispettive iniziative.

    per gli scrittori per i lettori per tutti

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    DESCRIZIONE:

    Penso che questa societ multietnica sia una benedizione di Dio, nel senso che far riaccendere anche nei cuori pi incalliti la fiammella della fede in Dio-Amore, favorendo una possibile cultura unitaria. LIntegrazione Culturale dovr essere

    L'AUTORE:

    Vincenzo Troilo nato a Napoli nel 1945, vive e lavora in provincia di Varese da circa quarant'anni. E' appassionato di Fisica, Matematica e Filosofie Orientali ed un esperto di Advaita Vedanta.

    Titolo: Vurra Vurra Autore: Vincenzo TroiloEditore: 0111edizioni Collana: Gli IneditiPagine: 266 Prezzo: 16,00 euro

    13,6 euro su www.ilclubdeilettori.com

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    - Scambialo gratuitamente con un altro oppure leggilo gratuitamente IN CATENA[leggi qui] - Votalo al concorso "Il Club dei Lettori" e partecipa all'estrazione di un PC Netbook [leggi qui] - Gioca con l'autore e con il membri della Banda del BookO (che si legge BUCO): rapisci un personaggio dal libro e chiedi un riscatto per liberarlo [leggi qui]

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    Se hai in programma una presentazione del tuo libro nel Nord Italia e non hai la possibilit di girare il filmato, sappi che c' la possibilit di accordarsi con Mario Magro per un suo intervento destinato allo scopo. Contatta Mario e accordati con lui.

    PARLANDO DI LIBRI A CASA DI

    PAOLO ogni mercoled alle 21 in diretta su TeleNarro

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    La trasmissione di Paolo Federici dedicata ai libri. Ogni mercoled alle 21 in diretta su TeleNarro. E' possibile vedere le puntate gi mandate in onda sul canale On-Demand

    BOOKINO il CONTASTORIE

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    "Bookino il Contastorie" ti racconta un libro in una manciata di minuti. Poi, potrai proseguire la lettura online, su EasyReader.

    E se il libro ti piace, potrai richiederne una copia in omaggio con l'iniziativa Adottaunlibro. Clicca su Bookino...

    IL CASSETTO DEI SOGNI

    (prima trasmissione prevista a FEBBRAIO 2010)

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    A differenza di "Parlando di libri a casa di Paolo", questa trasmissione, condotta da Mario Magro e sponsorizzata dalla nostra associazione, tratter solo libri della 0111edizioni. Anche in questo caso, i libri presentati sono scelti dal conduttore, che li seleziona fra una rosa di titoli proposti dalla casa editrice.

    E' per possibile richiedere una puntata dedicata a un libro specifico, non compreso nell'elenco di quelli selezionati, accordandosi direttamente con il conduttore, Mario Magro.

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    Con EasyReader puoi dare un'occhiata ai nostri libri prima di acquistarli. Sono disponibili online in corpose anticipazioni (circa il 30% dell'intero volume), che ti consentiranno di scegliere solo i libri che preferisci, evitando di acquistare "a scatola chiusa".

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    Se hai letto un libro di un autore italiano (edito da qualunque casa editrice), votalo al concorso Il Club dei Lettori e partecipa all'estrazione di numerosi premi. La partecipazione al concorso gratuita.

    Gioca con la Banda del Booko

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    all'ANONIMA SEQUESTRI

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    In questo gioco a premi avvengono rapitimenti un po' anomali: le vittime sono personaggi di romanzi, che verranno poi "nascosti" in altri romanzi a discrezione dei rapitori e per la liberazione dei quali richiesto un riscatto all'autore. Qui entra in gioco la "Squadra di Pulizia", che tenter di liberare il personaggio per evitare all'autore il pagamento del riscatto. In questa fase sono anche previsti tentativi di corruzione da parte dei Puliziotti nei confronti dei rapitori... ma non il caso di spiegare qui tutto il funzionamento del gioco... per il regolamento meglio fare affidamento all'APPOSITA PAGINA. E' possibile giocare e andare in finale nei ruoli di RAPITORE, VITTIMA, PULIZIOTTO, GIUDICE e PENTITO.

    In palio c' un premio per ognuna delle 4 categorie. Il premio, di cui inizialmente viene specificato solo il valore massimo, viene scelto dai rispettivi vincitori dopo il sorteggio.

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    VURRA VURRA Copyright 2010 Vincenzo Troilo

    ISBN 978-88-6307-278-5 In copertina: Immagine Shutterstock.com

    Finito di stampare nel mese di Aprile 2010 da Digital Print

    Segrate - Milano

  • Vincenzo Troilo

    VURRA, VURRA

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  • Non c azione nel mondo che sia priva di conseguenze; questa la Legge della Natura. Per esempio: un dito che viene tagliato comincia immediatamente a sanguinare; il risultato del taglio istantaneo. Il seme che viene interrato diventa germoglio dopo giorni ma, per dare frutti, impiega vari anni. Ogni azione ha quindi una conseguenza, ma lintervallo di tempo, tra lazione ed il risultato, varia caso per caso. Chi consapevole di questa verit difficilmente commetter azioni errate, perch sa che le azioni buone producono risultati buoni, e le azioni non buone portano non buone conseguenze. Riconoscere la Legge del Karma far s che gli uomini vivano correttamente senza shock (DHS) non risolti in tempo o recidivanti! Il corpo di cui ci rivestiamo la risultante karmica delle nostre azioni passate. A tempo debito, dal DNA dove spiralato il karma trascorso, maturano i 3 Foglietti endoderma, mesoderma e ectoderma: il corpo! Matureranno poi altri semi che, naturalmente, seguiranno le 5 Leggi Biologiche del dottor Hamer. Per suggerimenti e critiche costruttive scrivere a: Vincenzo Troilo [email protected]

    mailto:[email protected]
  • Allamico don Mario Mazzoleni,

    tornato allOceano dAmore.

    Cosciente di varcare la soglia dellignoto meta-fisico, confido sulla mia modesta esperienza, sulle Sa-cre Scritture vediche, le Upanisad, sui Sacri Vangeli ma, soprattutto, confido su Bhagavan Sathya Sai Ba-ba, il Vedasvarupa di questEra, il Santo dai Piedi Scalzi, lIncarnazione del Puro Amore, che vive in carne ed ossa a Prashanti Nilayam, Puttapartt, India. Mi affido alla Sua benevola e saggia guida!

  • I N D I C E Pagina Descrizione 9 -ICAP- PER INIZIARE A CAPIRE 23 -IICAP- DUE PENNE INTRODUTTIVE 49 - Singolarit Ineludibile 55 - Algoeuristica 61 -IIICAP- COLLOQUIO CON LAMICO TODESCHINI 81 -IVCAP- METODO ALGOEURISTICO 105 - Leggi Biologiche del dottor Hamer 115 -VCAP- FISICA UMANISTICA 141 - Punto Focale della Bioegodinamica 159 - Formalizzazione 211 -VICAP- ALCUNE CONCLUSIONI PER CAPIRE BENE 211 - I neutrini e la vita primordiale 221 - Durante i diversi periodi storici 231 -VIICAP- PER CAPIRE BENE E MEGLIO 231 - Esperimenti decisivi della Fisica 243 - Soluzione di coaguli energetici mentali 251 - Io sono Io, Io sono Atma 257 - Esistono gli Extraterrestri? 267 BIBLIOGRAFIA

  • BUONA E PROFICUA LETTURA!

  • Vincenzo Troilo 9

    PER INIZIARE A CAPIRE (- I CAPITOLO -)

    Lo sviluppo di questo scritto segue la traccia della Tradizione se-condo la quale i Principi Primi sono lessenza dei Principi Secondi che permettono poi lo sviluppo pratico di entrambi. In altre parole, i noti Principi Metafisici sono considerati Primi mentre quelli Mate-matici sono considerati Secondi. Dallunit di entrambi (Primi e Se-condi) nasce ci che chiamo Principi Fisici, che permettono di spe-rimentare e quindi verificare i Primi e i Secondi. Conseguente ai Principi Fisici sono quelli Post Fisici dai quali si pu ipotizzare uno stato di Post Mortem abbastanza verosimile, nel senso di ritenere il Post Fisico come stato teorico del Metafisico. La capacit umana di indagare il Post Fisico e quindi il Metafisico, e di progredire nel regno dellUniversale e dellAssoluto, deve esse-re ancora sviluppata, perch ancora impuro il cuore delluomo, il quale deve comprendersi iniziando un sincero e profondo dialogo con s stesso. Infatti, proprio nel dialogo con s stesso che la ri-cerca della verit trova il maggiore sviluppo e progresso. Il filosofo ermeneuta Hans Georg Gadamer diceva: Lesperienza di verit si da solo nel dialogo, in quella dialettica di domanda e ri-sposta che alimenta il movimento circolare della comprensione. Linterpretazione filosofica quindi non si deve limitare alla sola in-tellettivit dei testi, ma deve esigere una esperienza vissuta (ini-ziando con un dialogo con s stesso) di ci che i testi esprimono so-lo a parole. Questo modo di esperire la filosofia parte di un Edu-care che non appartiene allistruire, cio allordinaria educazione. Bisogna comprendere la distinzione tra educazione e Educare: la educazione punta allinformazione mentre Educare mira alla tra-sformazione, leducazione limitata ai livelli fisico e mentale e de-riva da Educare che relativo ai sentimenti profondi e alla purezza di cuore. Il pensiero, la parola e lazione, cio il modo di vivere, dovrebbero scaturire dal cuore con coerenza, questa lessenza di Educare: la COERENZA al cuore del modo di vivere!

  • Vurra, vurra 10

    Soltanto quelli dotati di conoscenza pratica e saggezza sono in gra-do di comprendere veramente e apprezzare il concetto di Educare. Anche dopo aver ottenuto molte lauree, se si manca di purezza di cuore non si pu essere definiti Educati veramente. Lessere umano deve realizzare la verit che i Sacri Testi esprimono simbolicamente come distanza delluomo da Dio; in verit questa distanza la stes-sa che egli ha da S stesso quando, ad esempio, alza gli occhi al cie-lo. Da giovane mi ritrovavo spesso col naso allins a rimirare il cielo terso e pulsante di luccichii che sembravano volermi parlare e chiedermi perch tale meraviglia non suscitava in tutti i cuori lo stesso amore, perch in alcuni suscitava addirittura odio mortale? Di notti stellate, piene di calura tra i vicoli di Napoli, se ne viveva-no tante in estate, e quindi tante volte preferivo uscire allaria aperta per cercare un po di refrigerio. Oggi, che ho i capelli imbiancati dallet e vivo lontano da Napoli (miseramente peggiorata con una sinfonia ululante crescente, delinquenziale in modo esponenziale!), spesso rivivo quei momenti magici e ingenuamente mi richiedo: Dove mai si pu trovare la chiave del mistero di questa meraviglia di cielo stellato? Dove si trova la chiave dellUniverso che tanto mi affascina, spesso addirittura fino ad una lacrima damore? In quel momento il pensiero torna laggi, nel mio nato; lanima tutta si distende come zucchero caramellato, e aleggia nel cuore un antico amore. Una melodia vagheggio, mentre nei vicoli risento un lamento che si affievolisce - Vurra, vurra -, diventa il pianto di un bambino, lincanto di una voce che ritorna scugnizza, si rompe, rimbalza lenta tra i muri addormentati e, pulsante, arriva alla mia memoria e un dolce nome mi sovviene! O melodia dellanima, che tutto ritieni e mimi, nel tempo ogni in-ganno in te diventa lecito dolore, pur di compiacere, tiranno, il tuo padrone e signore che trasfigura in ego i vortici damore tra i poli di una possente calamita chiamata vita, dove lanima viene attirata ora da un polo ora dallaltro polo, fino a che si svuota di ogni desiderio e diviene libera e pacifica, pronta per la fusione agognata in Quello, lInfinito Oceano del Puro Amore. I miei studi filosofici, che tanto desideravo fare da giovane, furono successivamente fatti in libert, cio senza alcun obbligo scolastico e senza coerenza allEducare.

  • Vincenzo Troilo 11

    Solo da quando ho ricevuto il darana1 di Sri Bhagavan Sathya Sai Baba la prima volta, gennaio 1997, cerco sempre la coerenza in o-gni angolo spigoloso del mio carattere, ma spesso essa ancora molto difficile da realizzare. Sono sempre stato attirato dai misteri trascendenti esoterici, piccoli e grandi, per cercare di comprendere al meglio la coerenza neotestamentaria del Messaggio Universale del Cristo Cosmico, insito negli antichissimi Libri Vedici, fonda-menti inoppugnabili dellunica Tradizione per Occidente e Oriente, che non locale e tanto meno legata ad una Religione, ma che sicu-ramente alla base di tutte, nessuna esclusa. Le Istituzioni religiose in Italia si stanno rendendo sempre pi conto di una vaga smania spirituale che, con sempre pi crescente intensi-t, serpeggia tra i giovani e i meno giovani, indipendentemente dal-la loro distanza dalle stesse Istituzioni. Probabilmente in atto una specie di rivoluzione pi potente e generale di qualunque altra luomo abbia mai affrontata fino ad oggi. Non una rivoluzione po-litica, non economica n tecnologica, anche se coinvolge tutti e tut-to, bens una rivoluzione spirituale. Essa sta sempre pi chiarifi-cando la visione delluomo interiore affinch possa vedere, con pi chiarezza mentale, la Realt della realt oggettiva, cio quel S che tutto avvolge e riempie, rispettivamente come S Universale e S Individuale. Con questa crescente consapevolezza egli avr presto un impatto che lo avvolger ed arricchir, singolarmente e comuni-tariamente nel mondo, trasformando tutta lumanit in un fiume di ricercatori della Verit, che scorrer dolcemente verso il Mare Infi-nito della Divinit trascendente ed immanente chiamata Amore, Pu-ro Amore. Lessere umano ha quindi in S, quale sua vera Natura, una potenza immane impensabile, difficilmente descrivibile con le sole parole. Domandiamoci allora: quale la sorgente di tutti questi poteri che continuamente si svelano ai semplici (puri) di cuore? Se andiamo a fondo vediamo che in natura esistono due elementi basilari, principili e a priori: Spazio ed Energia. La Energia la FORZA che utilizza e foggia lo Spazio, dallo stato fluidodinamico alle varie FORME sensibili: mattoni dellUniverso. 1 Punto di vista, visione.

  • Vurra, vurra 12

    Il Corpo Grossolano il veicolo usato dallEnergia Cosmica Vitale, plasmato2 con una Forma, strutturata dallo e nello Spaziofluido. Il Corpo Sottile invece ha la Forma del Pensiero e dei Sentimenti, strutturati/suscitati dai e nei Desideri. Se e quando si trascende il Corpo Sottile, la consapevolezza della Energia Cosmica, la nostra Realt Assoluta o S, si manifesta alla Coscienza. Come il corpo grossolano, cos anche quello sottile una parte integrante della composizione delluomo, ad iniziare dalle cellule procariote (senza nucleo) di diversi miliardi di anni fa. Dal Capitolo I pagina 48 di Grazie dottor Hamer di C. Trupiano riporto testualmente:

  • Vincenzo Troilo 13

    te. Grazie ai due scienziati, stiamo assistendo al raggiungimento di uno straordinario traguardo comune: la definitiva prova scientifica (assieme a quella di Marco Todeschini con la sua Psicobiofisica. N.d.A.) del coinvolgimento della Psiche umana nei processi pato-logici e nei processi biochimici del corpo animale/uomo. Le conseguenze delle loro ricerche sono sconvolgenti, perch con la Nuova Medicina di Hamer viene ribaltata la Diagnostica della Medicina e con la Nuova Biologia di Lipton viene annullato il de-terminismo esclusivamente meccanico cellulare.>>

    Con la Psicobiofisica di Todeschini si scopre la tecnologia elettronica che va dalla Psiche ai vari Organi, anche corpuscolari, dei cinque sensi esplicativi/introspettivi e dei sensi motori collegati. La scoperta, poi, dellego legato ad ogni forma (egospin delle for-me) grazie alla Egodinamica, si pu comprendere meglio la esi-stenza dei cervelli locali di ogni Organo, legati tutti al Cervello cen-trale. Tutto ci apre la strada allo straordinario percorso di rivaluta-zione degli Individui e della loro componente psichica, riaprendo anche il discorso sulla reincarnazione come necessaria evoluzione. Infatti, si pu dire che una persona pu togliersi i corpi grossolani, nei quali ha preso residenza temporanea, tante volte quante volte si taglia le unghie; invece il Corpo Sottile persiste molto a lungo e ce lo trasciniamo dietro, di vita in vita, come una collana/catena al col-lo, che pu essere pregiata o miserabile, ma resta pur sempre una catena che ci trasciniamo e che va a conformare le nostre reiterate, necessarie, reincarnazioni, che sono fasi indispensabili agli aggiu-stamenti biologici, in funzione della meta finale che ha la Vita. Il dottor Hamer ha trovato una classificazione istologica dei tumori in base alla storia evolutiva o allembriologia. In tal modo essi tro-vano una loro collocazione se ordinati in base alla storia evolutiva ovvero secondo il criterio di appartenenza dei diversi Foglietti Em-brionali. Se il Cervello nelluomo (e nellanimale) davvero il Computer, formatosi nel corso di milioni di anni, dellOrganismo, logicamente anche gli Organi corporei corrispondenti sotto il profi-lo evolutivo devono coabitare nel Computer Cervello!

  • Vurra, vurra 14

    Lessere umano dunque, deve essere una unit complessiva formata da Corpo, Mente e Spirito. Il pi delle volte lo Spirito viene identi-ficato con il S Assoluto per semplificare il discorso, anche perch lo Spirito ne il Riflesso Incarnato, ma ci non deve far confonde-re, perch il S Assoluto non si reincarna, sempre presente in tutte le indefinite dimensioni di cui il solo ed unico sostrato vitale. LAnima dellindividuo condivide le qualit della eterna e immuta-bile Immortalit, ci reso evidente solo se la purezza mentale ta-le da farlo trasparire. Pi la Mente (chiamata anche ego o cuore) pura, pi la gloria di Dio visibile: Beati i puri di cuore, perch vedranno Dio!, ripeteva Cristo incarnato in Ges. Anche la Natura, lo spaziofluido, ossia il mondo fenomenico, e-terno, ma con una differenza: esso sottoposto alleterno divenire, non mai lo stesso, pur persistendo per sempre. Una interessante peculiarit del nostro cervello rappresentata dalla diversit funzionale tra i due emisferi: infatti, mentre nell'emisfero sinistro si trovano i centri del linguaggio e, pi in generale, le capa-cit logiche e matematiche, l'emisfero destro sede dell'astrazione e delle capacit artistiche e musicali, insomma della creativit. Il cervello umano pesa circa 1,3-1,5 Kg di tessuto gelatinoso, com-posto da cento miliardi di cellule (i neuroni), ognuna delle quali svi-luppa in media diecimila connessioni con le cellule vicine. Durante la vita fetale lorganismo produce non meno di 250 mila neuroni al minuto, ma circa un mese prima della nascita la produ-zione si blocca e per il cervello inizia la seconda fase che durer tut-ta la vita: la continua connessione tra le cellule neuroniche. In que-sto processo le cellule che falliscono le connessioni vengono elimi-nate. La mora diviene imponente dai 30-40 anni di et, quando, senza che lorganismo le sostituisca, le cellule cerebrali cominciano a morire al ritmo di centomila al giorno ma senza un corrispondente declino mentale: la capacit delle connessioni preserva infatti le fa-colt mentali acquisite perch la mente legata ai semi karmici. Il Cervello umano il risultato della sovrapposizione dei tre tipi di cervello apparsi nel corso dellevoluzione dei vertebrati. In Fig. 0 vediamo dal basso (alla base del cranio), il cervello pi antico o

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    rombocefalo, specializzato nel controllo di funzioni involontarie come vigilanza, respirazione, circolazione e tono muscolare, com-prende il cervelletto e le parti del midollo spinale che si allungano nel cervello. Salendo c il mesencefalo: una piccola porzione di tessuto nervoso costituita dai cosiddetti peduncoli cerebrali e dalla lamina quadrigemina. Poi c il prosencefalo, la parte pi moderna, suddiviso in diencefalo e telencefalo. Il primo, chiamato anche si-stema limbico, contiene strutture come talamo, ipotalamo, ipofisi e ippocampo, da cui provengono sensazioni come fame, sete o desi-derio sessuale. Infine la parte pi recente in assoluto: la corteccia, dove hanno sede le funzioni dellintelligenza e del linguaggio.

    Fig. 0 - Il Cervello umano

    Il premio Nobel R. Sperry ha effettuato negli anni Sessanta del No-vecento un gran numero di ricerche su individui con emisferi sepa-rati: si trattava di pazienti epilettici a cui veniva reciso il corpo cal-loso, cio la struttura di collegamento tra i due emisferi. Ci deter-minava un netto miglioramento delle condizioni di questi pazienti per ci che riguardava l'epilessia; ma sottoponendo questi individui a semplici test, essi si comportavano come se fossero due persone

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    distinte. A seconda del tipo di stimolo veniva attivato l'uno o l'altro dei due emisferi e si osservavano perci risposte diverse: se per e-sempio questi pazienti venivano bendati e si chiedeva loro di rico-noscere al tatto una chiave e di usarla, questi sapevano usare la chiave se si trovava nella mano sinistra, ma non riuscivano a darle un nome: ci si spiega se si pensa che l'informazione proveniente dalla mano sinistra va all'emisfero destro, che muto, in quanto il centro del linguaggio situato nell'emisfero sinistro. In realt con il progredire degli studi sul cervello si visto che esso possiede una forma di plasticit che gli permette di riorganizzare e ridistribuire le funzioni corticali: si osservato, per esempio, che dopo l'amputazione di una parte del corpo, l'area corticale collegata a essa stabilisce connessioni nuove con altre parti del corpo. Insomma, il cervello non finisce mai di stupirci! Ma se, lasciati per un momento i complessi circuiti cerebrali pro-viamo ad affrontare il problema del rapporto tra cervello e mente, ci rendiamo conto che le cose si complicano notevolmente. Come possiamo correlare la coscienza dell'uomo e il suo corpo? Quali sono le basi fisiche dei fenomeni mentali? Il dibattito, ancora oggi attualissimo, ha visto, fin dai tempi pi antichi, contrapporsi due posizioni distinte: quella materialista e quella dualista. Cartesio fu sostenitore della posizione dualista: egli distingueva nettamente la materia propriamente detta (res extensa) dalla parte pensante (res cogitans). La fisiologia meccanicistica di Cartesio considera il corpo degli animali e quello dell'uomo come una mac-china, il cui funzionamento dipende dal movimento coordinato di ingranaggi; tuttavia Cartesio ritiene che solo nell'uomo esista l'ani-ma, cio l'aspetto razionale che caratterizza l'essere umano e lo di-stingue dagli animali. Egli aveva ipotizzato anche una sede fisica dell'anima, la ghiandola pineale, una piccola ghiandola, che oggi chiamiamo epifisi, posta alla base del cervello: solo attraverso que-sta struttura potevano interagire quindi lo spirito e la materia. Alla teoria dualista si contrapponeva la posizione materialista del fi-losofo Hobbes, secondo cui il cervello s una macchina molto complessa, ma pur sempre una macchina, il cui funzionamento ha basi esclusivamente di tipo fisico. Il dibattito tra i sostenitori delle

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    due teorie attivo ancora oggi e si articola in una serie di posizioni teoriche diverse che coinvolgono in un lavoro comune studiosi di varie discipline: la filosofia, la psicologia, la neurobiologia, la in-formatica e altre ancora. Si tratta di un insieme di menti umane af-ferenti a vari campi di ricerca, che tentano di dare risposte a quesiti del tipo: come organizzata la mente umana? Esiste un limite alla conoscenza? Cos' e come funziona l'intelligenza? Che cos' la co-scienza del S? Tentiamo di dare qualche nota sintetica basandoci su alcune delle principali linee di pensiero relative a questi temi, ri-ferendoci ad alcuni dei pi importanti studiosi che si sono occupati pi o meno recentemente dei problemi della mente. La teoria che si pu considerare derivata dal dualismo cartesiano il dualismo del filosofo Popper e del neurofisiologo Eccles, secondo i quali i feno-meni mentali derivano dalla interazione tra linguaggio e relazioni sociali, da una parte, e cervello e attivit cerebrali dall'altra, il tutto mediato dall'apprendimento. Per quanto riguarda l'altro versante te-orico, quello delle teorie che afferiscono a una interpretazione mo-nistica e che possiamo considerare derivate dalla visione materiali-sta di Hobbes, il panorama si presenta molto pi articolato e com-plesso. Secondo il materialismo riduzionista esistono basi esclusi-vamente di tipo materiale dei fenomeni mentali che semplicemente ancora non conosciamo; via via che procederanno gli studi sul si-stema nervoso sar possibile dare spiegazioni specifiche a tali fe-nomeni. Per il funzionalismo, a cui collegata la psicologia cogni-tivista, nonch gli studi sull'intelligenza artificiale, necessario pre-scindere dalle basi materiali della mente - i circuiti cerebrali - e de-dicarsi a studiare le funzioni prodotte dalla mente; l'analogia mag-giormente utilizzata dai funzionalisti quella di paragonare il Cer-vello umano al Computer, di cui possiamo tralasciare i circuiti ma-teriali per occuparci esclusivamente del programma in uso. Allo stesso modo per conoscere il funzionamento della mente dob-biamo studiare solo le modalit con cui il cervello elabora le infor-mazioni, trascurando l'aspetto neurofisiologico su cui si basano le funzioni stesse. L'esemplificazione, spesso utilizzata per chiarire questi concetti, che la mente sta al corpo come il software sta al-l'hardware, anche se piuttosto riduzionistica!

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    Secondo il darwinismo neuronale di G.M. Edelman, il cervello, nel corso del suo sviluppo, va incontro a una serie di modificazioni; la teoria della selezione di gruppi di neuroni ipotizza l'esistenza di un patrimonio genetico individuale il quale, entrando in relazione con l'ambiente esterno, va incontro ad autocorrezioni dovute a specifi-che selezioni dei neuroni. Un altro interessante filone di ricerca su queste tematiche rappresentato da A.R. Damasio che introduce il ruolo determinante delle emozioni nelle funzioni della mente. A questo proposito si pu leggere il saggio di Damasio: Emozione, processo decisionale ed etica- Frontiere della vita vol.3 pag. 231-. Per concludere questo breve inizio che ha appena sfiorato alcune delle tematiche pi significative degli studi sul cervello-mente, vor-rei citare la metafora della stele-cervello proposta dal neurobiologo P. Calissano: "Di fronte a questi problemi il neurobiologo un po' come il primo archeologo al cospetto della stele di Rosetta. In que-sta stele era infatti inciso lo stesso testo in tre alfabeti e due lingue: greco, demotico (che era la versione in corsivo della lingua egizia) e geroglifico. Grazie alla precedente conoscenza del demotico e del greco fu possibile decrittare i simboli della terza lingua espressa, appunto, in geroglifici" -Neuroni. Mente ed evoluzione-GarzantiEd- Per quanto riguarda il cervello-mente, conosciamo gi le prime due lingue: le modalit di natura elettrica e chimica con cui comunicano i neuroni tra loro e con tutto l'organismo e le reti nervose che con-nettono ed elaborano le informazioni, assieme alla Psicobiofisica del nostro scienziato bergamasco Ing. Marco Todeschini e alle Cin-que Leggi Biologiche scoperte dalloncologo dottor Hamer. Rimane da conoscere la terza lingua ancora ignota: quella dei geroglifici della mente, ma a questo proposito basta applicare la basilare Legge dellAmore intimamente legata alla Legge del Karma, di cui la Bio-egodinamica una semplice particella introduttiva! A questo punto necessario puntualizzare che la Fisica Umanistica Legge dellAmore, e poich va alla radice PREpsicologica della mente; ritengo che pi che di ego qui si parli dellAmore, perci mi sembra pi opportuno parlare di BIOegodinamica piuttosto che di Egodinamica che, come termine, pi legato alla psicologia invece

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    che alla BIOpsicologia. Per ben chiarire riporto le parole del dottor Hamer ne La Germanica, capitolo 7.4 pag.126: Poich nella medicina attuale la PSICHE ha la brutta reputazione di essere impalpabile, quindi estranea alla verifica STRUMENTALE SCIENTIFICA, occorre mettere i FOCOLAI DI HAMER (quale verifica strumentale dellinfluenza diretta della Psiche sul Cervello e sullOrgano) sotto il naso degli scettici affinch si sveglino alla NUOVA MEDICINA e non continuino a far fare una misera fine ai loro pazienti, per ottusa ignoranza delle Cinque Leggi Biologiche!

    3 Programma Neuro Linguistico

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    Le basi del mondo materiale, che come detto sono a priori Energia e Spazio, sono eterni ma agiscono e interagiscono senza sosta, ma-nifestandosi in vari e molteplici modi solo sensibilmente differenti. LAnima individuale o S Incarnato, NON trae la sua origine n dallo Spazio fluido n dalla Energia vitale, come invece avviene per il suo riflesso egoico detto anche egospin; NON di natura materia-le, quindi eterna ed immutabile e non pu essere comparsa grazie allimpatto dellEnergia vitale sullo Spazio fluido, o viceversa. I composti andranno soggetti a disintegrazione (egospin), ma ci che se stesso ab inizio, cio a priori, non pu scomporsi. LAnima, che non dunque il risultato di una composizione, non pu essere scissa perch naturalmente semplice, pertanto si pu tranquillamente affermare che essa asessuale, non ha nascita n morte, NON PUO essere GENERATA n CREATA ex nihilo, ma semplicemente , come scintilla dellAssoluto S Universale. Infatti, alcuni fisici moderni sono arrivati, anche se con molta rilut-tanza, alla conclusione che la realt materiale fluisce dalla Co-scienza al Mentale, proiettando in tal modo lImplicato come Espli-cato o Universo oggettivo. Freeman Dyson, un fisico brillante che in giovent ha contribuito alla comprensione del potenziale elettrodinamico, si spinto cos lontano da scrivere un articolo serio pubblicato sul prestigioso gior-nale scientifico Reviews of Modern Physics sulla vita senza carne e sangue. Dyson ha ipotizzato che se il pianeta Terra diventasse ino-spitale per la vita come noi la conosciamo, essa potrebbe esistere in forma primordiale nellUniverso sotto forma di Coscienza Consa-pevolezza. Praticamente egli ribadisce: a) che questo Universo impulsato dalla Pura Coscienza; b) che il nostro Universo molto probabilmente si evoluto con

    una tecnologia (e quindi una scienza) contro la matrice della Coscienza Universale che onnipervade l'intero Universo;

    c) che questa Coscienza immanente in ogni particella elementa-re dell'Universo, ma raggiunge la sua forma pi evidente e ric-ca nella razza umana;

    d) che infine la Pura Coscienza non ha inizio n fine, ma ci che Essa esplica, impulsandolo, pur non avendo un inizio, pu ave-

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    re una fine con lannichilimento dellego e di conseguenza e-sperire la Pura Consapevolezza in modo costante ed integrato.

    Come nutriamo il corpo e ci preoccupiamo della sua conservazione e manutenzione, cos dobbiamo nutrire Consapevolezza e Intelletto con del cibo buono e sostanzioso idoneo; se non lo facciamo, sa-ranno affamati e si getteranno su ogni tipo di alimento inadatto. Dobbiamo perci dar loro il giusto nutrimento, allora s che funzio-neranno bene, cio illumineranno lAtma e ci aiuteranno a com-prendere profondamente il fatto che Essa in tutti. Invece abbiamo una tendenza egoistica a trascurare queste buone e semplici indica-zioni, e ci porta ad evidenziare la contraddizione fra le varie parti degli esseri umani, fra i loro corpi e la loro Natura spirituale tra-scendente, contraddizione che si manifesta con sempre pi violenza fra le esigenze dellUomo Spirituale e quello Psicofisiologico. I segni evidenti di questa contraddizione sono sempre pi abietti e, nel sociale, stanno divenendo sempre pi orrendamente eclatanti! Sembra quasi che nessuno sia interessato a sganciarsi dal proprio destino, come se tutti fossero innamorati delle proprie pesanti e do-lorose catene che hanno tutti legate al proprio collo, fingendo di non vederle (?), solo per una paura atavica insopportabile? Spero proprio di sbagliarmi! Comunque sia, auguro che le pene e gli affanni trascorsi ci siano di buon esempio e di sprono per una vi-ta felice ed in pace con noi stessi, riportando utilmente alla memo-ria i momenti efficaci per la nostra vera e sana crescita, nella consa-pevolezza della Realt Spirituale, la piena coscienza delle parole del Cristo incarnato in Ges, in Maometto, Krsna, Buddha, Confu-cio, Mazda, Yahv, Visnu, Rama, Sathya Sai Baba, ecc. che ci ras-sicura ed assicura che tutti gli esseri umani sono Dio Stesso: Voi siete Di!4, il S, afferma con decisione Cristo in Ges, per-ci possiamo attingere alla Conoscenza solo quando sveliamo la nostra natura Divina nei pensieri, parole ed azioni quotidiane, per-mettendo in tal modo alla Coerenza, cio al Regno di Dio, di veni-

    4 Citazione di Ges: Vangelo di Giovanni 10, 34 citando Salmo 82, 6 del Vecchio Testamento.

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    re (venga il Tuo Regno) e annullare il regno terreno di creature finite, ovvero egolimitate! In tal modo qualsiasi DHS sar risolta in tempo utile e non reiterata, e il corpo morir per naturale ossidazione cellulare, dovuta solo ad una lunga vita di pace e amore, sar una lunga e dolce vecchiaia. I Canti Devozionali (Bhajana) sono enormemente ricostituenti in questa vita fatta di affanni, danno forza e affinano il cuore. La de-vozione a Dio la vera tecnica che ottiene la liberazione, ed il pi efficace degli esercizi spirituali. La devozione contribuisce alla cre-scita della saggezza, la devozione e lodio non possono coesistere; quando una persona colma di devozione lignoranza scompare, passo dopo passo. Lamore diretto verso Dio il pi proficuo e produce il bene pi grande per tutti. Coltiviamo dunque la devozio-ne a Dio. Un Canto in particolare mi coinvolge, lo riporto volentieri il C20B5, dal volumetto Canti Devozionali della Mother Sai Publications: Dentro il cuore di ogni uomo nel profondo c il Signore. Tolgo il velo che nasconde la libert, trover lAmore. No, non mi far pi ingannare dalle apparenze. Tolgo il velo e diventer felice veramente. Prender il mio coraggio, spezzer le mie catene. Non mi volter pi indietro e vivr il presente. Ora ascolter la voce del mio cuore: vibrazioni dellAmore. E vivr la mia vita come una Canzone. Non finir pi di cantare il Nome del Signore. Canto forte; dolcemente amo tutti; ho tolto la mia mente. Ed allora scoprir che non sono pi solo. Tutto ormai fa parte di me. Sono il Signore! Adesso vi saluto, non mi resta che augurarvi una buona lettura

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    DUE PENNE INTRODUTTIVE (- II CAPITOLO -)

    Questo scritto la maturazione del primo scritto intitolato

    Singolarit Ineludibile che, fatto leggere al valente critico darte Cav. Giovanni Amodio di Taranto, ha avuto la sua pregiata recen-sione, sottoriportata e pubblicata anche su alcuni quotidiani locali qualche tempo dopo. In un prossimo futuro si potrebbe parlare di Fine del Mondo cio Har-Maghedon, anche se in tempi recenti questo termine ha indi-cato una guerra nucleare distruttiva del mondo, il suo vero signifi-cato si collega a:

    Il luogo dove si combatter un grande e decisivo conflitto tra le forze del Bene e quelle del Male

    Il Bene il Puro-Amore, il Male lEgo-Mentale, cio il Raja-Ego. In effetti il Male lesplicazione del Bene in una certa dimen-sione dove non sussiste la consapevolezza dellUnit ma prevale la illusoria Dualit. In realt il dualismo Bene/Male solo la polarit dellUnit, ma essi in concreto sono irreali, lunica Realt il Bene!

    In termini matematici: 1=MALEBENE

    ossia BENE=MALE; BENE = 1

    LAmore-Puro vincer mai il Re-Ego, oppure una simile Battaglia solo frutto della fantasia di epici uomini dellantico passato? Intanto, il luogo dove la Madre di tutte le Battaglie avverr, dove si trova? Si trova nel cuore degli uomini! l che la guerra si decider affinch si possano realizzare le parole di Cristo del Sermone della Montagna: Beati i puri di cuore, perch vedranno Dio!, le quali da sempre coincidono con quelle di tutti i Saggi di ogni epoca. Nel Mah-Bhrata, grande poema epico di cui fa parte la Bhaga-vad-Gt, il Kuruksetra era un campo di Battaglia oggettivo che simboleggiava il cuore degli uomini. Krsna decise di distruggere il Male con la distruzione fisica delle persone malvagie, ma oggi lo stesso Krsna, il Cristo Cosmico incarnato in Sathya Sai Baba, ha detto chiaramente che vincer i malvagi con la Potenza dellAmore, e questa sar la prossima, vera, Har-Maghedon, perch se dovesse

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    uccidere tutti i malvagi dovrebbe uccidere quasi tutta la popolazio-ne mondiale! Riporto la recensione di Amodio ad onor di cronaca, cos come ri-cevuta dalle mani della poetessa Anna Marinelli, di cui mi reputo ammiratore ed amico, conterranea dello stesso Cavaliere Amodio: Nel 2009, a seguito di alcuni eventi, ho ritenuto necessario specifi-

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    care meglio alcune aggrovigliate formulazioni fatte nel 2008 e am-pliare lesposizione filosofica religiosa legata alla cultura vedica di Sri Bhagavan Sathya Sai Baba, lOceano di Puro Amore, onde porre meglio in evidenza il rapporto osmotico delle religioni in ge-nerale, in particolare tra la cristiana e la induista, e allo scopo ho ri-tenuto valido appoggiarmi ad una prefazione di un uomo in tonaca allinterno della religione cattocristiana e studioso della religione induista. Da questo studioso per ho avuto lamara sorpresa che il tanto decantato ecumenismo della Chiesa Cristiana Cattolica Ro-mana era, ed , solo una facciata retorica; di fatto essa, con i suoi rappresentanti, anche di alto livello gerarchico, pensa ad un ecume-nismo sottomesso ed accentrato a Roma. Infatti, quando lintonacato estensore della prefazione ha bene inte-so i miei sentimenti nei confronti di Bhagavan Baba, si infuriato e ha ritirato la sua prefazione, ammonendomi di stare alla larga da quellangelo nero di Sai Baba e di ritornare al pi presto nellovile sicuro di Sanct Roman Ecclesi, fonte di sicura salvezza. Mi sembrato di tornare indietro al preconcilio di diversi anni e, sentendo dai notiziari giornalistici il rientro di Lefevre nel seno del-la Madre Chiesa Romana, mi sono domandato se lassurdo fosse divenuto prassi quotidiana, allora ho pensato di modificare il titolo del libro in Domine, quo vadis? A Roma o ad Auschwitz? , anche perch di fatto un altro libro, e riprendere e rimaneggiare la prefa-zione dellintonacato mettendo in evidenza, assieme alle sue inter-pretazioni sullinduismo, i suoi molti lati ottocenteschi sullidea di ecumenismo. Allo scopo rilevo uno scritto di Raimon Panikkar, che a met del XX secolo scriveva correttamente su tale argomento:

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    economia universale della salvezza da parte di Dio, mediante Cristo. La seconda alternativa non nega che la salvezza sia sempre questione perso-nale, n implica che linduismo, quale religione storica concreta, abbia un potere salvifico nel suo seno, ma nemmeno al riguardo ce lha in esclusiva il cristianesimo! In termini hind, il cristianesimo conduce i suoi fedeli al-la liberazione nella misura in cui comunica ai loro cuori le tre verit cen-trali del santana dharma, la religione eterna: che Dio , che pu essere realizzato e che lo scopo della vita realizzarlo. Questa realizzazione, li-berazione, omeomorfica con ci che i cristiani chiamano salvezza.5>>. Rilevando, perch fondamentale, che per Panikkar Cristo il termi-ne omeomorfico per indicare lo Spirito, il S o tman, e che io ho preferito rilevare il Principio Cosmico Cristo con il termine pi u-niversale di AMORE, a dimostrazione che lAmore il cemento di tutte le religioni, come continuamente dice inequivocabilmente lo stesso Sri Bhagavan Sathya Sai Baba, tanto scioccamente vitupera-to dalla ignorante penna dellintonacato. Poi per, ripensandoci bene, credo che non valga la pena fare un ti-tolo contro perch parlo dellamore, ma soprattutto perch parlo del Puro Amore Oceanico, del Christi tra noi, di nome Sai. Per questa ragione la presente introduzione pu dirsi a due penne: la prima dellintonacato e la seconda del sottoscritto autore, en-trambe infarcite tra loro come unico scritto, per meglio porre in e-videnza i molti concetti ottocenteschi e una pseudoapertura alla re-ligione induista e alle altre religioni, da parte del singolare intona-cato domenicano e, credo, delle alte sfere gerarchiche della Chiesa. Dalla Premessa di Claudio Rendina in La santa casta della Chiesa, riporto testualmente:

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    pa, che si qualifica sovrano temporale e si circonda di cardinali, vescovi, presbiteri, diaconi, con un potere finanziario basato su continui lasciti, di-lazioni e rendite di provenienza feudale. Ecco lorigine della santa ca-sta!>> Io NON intendo parlare di questa santa casta ma solo di ci che essa ipocritamente vorrebbe rappresentare, facendo altre carte false nei Vangeli! Soprattutto intendo rilevare il lato scientifico dei Sacri Testi, trascurato anche dagli addetti ai lavori. LOccidente accetta i Profeti ma sconvolto dal concetto di Avata-rit, eccetto il caso di Ges Cristo. Un Avatar Dio stesso sceso in Forma umana. Ma come pu, molti si domandano, una creatura es-sere anche Creatore e governare lUniverso? LAvatarit, perci, descritta dai pi come una fantasia della reli-gione induista, senza riflettere che lOccidente non poi cos alieno da questo concetto. Penso a Platone e Plotino con il concetto di Es-sere e Divenire, penso al pensiero di Berkeley, alla filosofia di Schelling, e al magnifico filosofo britannico Coleridge che disse:

    Tutta la Conoscenza dimora nella fusione tra Oggetto e Soggetto. possibile per il Soggetto Comprendere lOggetto perch la stessa Realt che trascende ambedue li PERMEA entrambi.

    La Trinit non , dunque, soltanto pi ecumenica e pi vicina alla Avatarit della religione induista, ma risponde anche a molti pro-blemi delluomo moderno del terzo millennio, perch il Mistero di-vino appartiene ad una Realt nella quale siamo anche tutti noi uo-mini e il mondo, Realt che il teologo Panikkar ha giustamente chiamata Cosmoteandrica. In questo senso lUniversalit un soffio dello Spirito-Amore di cui anche la Scienza Fisica deve, prima o poi, tenerne conto, senza al-cuna remora, nellambito della stessa Fisica Teorica, se vuole dav-vero comprendere il Mistero della Chiave dellUniverso! La cosiddetta rivoluzione cristiana fu laffermazione che Ges Cristo totalmente e veramente uomo, e pienamente Dio, afferma-zione che non ha senso al di fuori della Trinit, dogma che, per ra-

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    gioni di potere ed efficacia, stato mantenuto in penombra per sva-riati secoli. Luomo-Dio, per, non fu una scoperta originale a di-re il vero. Prima della pseudo rivoluzione cristiana vi furono molti altri popoli a fare una tale affermazione, e fra questi primi, il primo fu il popolo indiano ariano, poi gli iranici e gli egizi, in oriente, lo stesso avvenne in occidente con i popoli amerindiani precolombia-ni, e solo alla fine vi pervennero anche i cristiani attraverso lEgitto, imponendo un dogma inutile perch nella natura delluomo la Trinit Divina (ribadita chiaramente da Ges nel detto 52 Vangelo di Tommaso Apostolo): Padre-Figlio-Spirito Santo, ovvero Padre-CristoAmore-Spirito Santo, cui corrisponde, nella Trimurti induista, rispettivamente Brahm-VisnuAmore-Siva. perfettamente coincidente Trinit e Trimurti, in tutti i pi imma-ginabili significati, e in particolare la persona chiamata anche Fi-glio-Cristo-Amore con la persona Avatra-Visnu-Amore. Conseguenza immediata di ci la coincidenza dellAvatra Sri Bhagavan Sathya Sai Baba come Incarnazione dellAmore-Cristo-Figlio, ovvero Avatra di Visnu. C per da dire che mentre in Ges lidentificazione trinitaria av-venne solo verso la fine del suo mandato (Io e il Padre mio siamo Uno6), nellAvatra Sathya Sai Baba lo da sempre (quale Ivara, Unit della Trinit) nella dinastia dei Raghu fino a risalire allo stes-so Manu, ladamitico primo uomo o Purua, e fin dalla nascita an-che come uomo iscritto allanagrafe col nome di Sathya Nryana nella famiglia Raju. Dal punto di vista della Fisica Teorica e Pratica, la Trimurti-Trinit coincide con il Trivettore Universale T del prof. Marco Todeschni:

    222222ZYXZYX EHGFFFT ++=++=

    quindi il Trivettore T rappresenterebbe Isvara , unificando ci che Einstein ha sempre cercato di fare inutilmente con le sue due relati-vit. Todeschini quindi ha davvero unificato Gravit, Elettricit e Magnetismo con la sua geniale spaziodinamica.

    6 Vangelo di Giovanni 10, 30

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    In particolare la persona Cristo-Visnu-Amore potrebbe essere assi-milata al bivettore Elettro-Magnetico che risulta essere:

    ==Y

    Z

    Y

    Z

    HE

    FF

    tang

    Il Signore infatti il Magnete Cosmico che attira tutti a S7. Le leggi della Fisica hanno dunque una doppia valenza: fi-

    sica e metafisica-spirituale. In altre parole, una formula quale , ad esempio, quella inerziale di Newton:

    F = ma ha un significato sia fisico, evidente nel secondo membro con lurto della materia, che metafisico-spirituale, poco evidente come forza F applicata alla materia, nel primo membro. In tal caso il significato fisico il prodotto ma (Princpio Unifeno-menico del prof. Marco Todeschini) mentre quello metafisico la forza F che nasce come reazione psicologica al Principio Unifeno-menico. Se al posto di F mettiamo la A di Amore di ANF8 avremo:

    A = ma che rappresenta assai pi chiaramente il Princpio Sacramentale in-sito nella Natura, secondo il quale TUTTA la Scienza una espres-sione educativa dellAmore Onnipervadente gli Universi. Quando sono presentati semplicemente razionalmente, i Sacramenti possono apparire come strumenti meccanici di Grazia nello scibile, quindi anche nella scienza, (ex opere operato), in verit se interpre-tati correttamente, tutta lopera dello scibile umano ex opere ope-rantis Christi, ovvero ex opere operantis Amore! Su questa incontrovertibile opere operantis si basa la creativit del-la Scienza e, in particolare, lo sviluppo matematico della operativit Bioegodinamica o Fisica Umanistica della Singolarit Ineludibile! I primi discepoli di Ges ebbero lardire di chiamare universale la dottrina che nasceva allontanandosi dal giudaismo, senza pensare che non c dottrina universale poich, in quanto dottrina, si deve sempre basare su postulati non universali. Questo fatto, incongruen-

    7 Vangelo di Giovanni 12, 32 8 Cap.V, A di Amore in ANF nellEquazione Armonica: [ 1] ANF = AUM [ ind]

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    te in s, fu il presupposto per una specie di colonialismo chiamato pomposamente evangelizzazione, la quale non altro che una cre-denza secondo la quale una sola dottrina poteva essere universale, cio valida per tutte le altre religioni della Terra, arrocandosi in tal modo un diritto inesistente/assurdo per lo stesso messaggio di Gesu. Come ben scrive il teologo cattocristiano Raimon Panikkar: Ges il Cristo (per i cristiani); Cristo in quanto Logos non si riduce al-la sola incarnazione in Ges, che certamente non era prima di Abramo n poteva dire che quel che facciamo agli altri lo facciamo a Lui, Cristo un simbolo (reale) della natura teandrica della umanit pienamente Divi-na e totalmente umana., insomma Panikkar parla delluomo comune che , come diceva Napoleone, un fantoccino semplice che porta nel suo zaino il bastone da Maresciallo quale da sempre, ma solo con un metodo purificatorio del cuore si svela Esserlo in Realt! La stessa identica cosa, con parole diverse, dice Sri Bhagavan Sa-thya Sai Baba, lAvatar di questo Kali Yuga presente.

    Ai giorni nostri constatiamo una conoscenza delle religioni che racchiude lacune alle volte impensabili, soprattutto se si tiene presente la storia odierna delle religioni del mondo. Luomo con-temporaneo chiamato a interrogarsi sul problema delle religioni, sulla loro efficacia storica e sul rapporto tra societ e religione, rap-porto che pu divenire pi problematico di quanto gi lo attual-mente, dato il pluralismo della societ dei nostri giorni ma soprat-tutto perch i veri problemi nasceranno dai dominus egoici di cri-stianesimo e islamismo! Le religioni, come ben sappiamo, si pongono in modo diverso le une rispetto alle altre. Nella presente opera si tratta anche della reli-gione del SANTANA-DHARMA, il vero Dharma Eterno, poich la sua origine non dovuta allopera o a un insegnamento di un qualsiasi maestro esistente nella storia e accertata; addirittura qual-cuno mette in dubbio anche la storicit delluomo Ges! Le conoscenze religiose unite a quelle scientifico-matematiche tro-vano unampia eco nella riflessione metafisica dellautore, risultato: Singolarit ineludibile, che quel ramo della filosofia scientifica che studia i problemi e i valori connessi ad una prassi della OM od AUM ve-dantico, il quale lordine Esplicato o Verbo dellordine Implicato,

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    questultimo chiamato pi semplicemente Puro Amore. La visione reli-giosa del Troilo improntata tutta su una sana LAICIT, in quanto non inquadrata rigidamente dentro una ideologia fondamentalista, quindi NON LAICISMO, tanto meno laicismo anticlericale, che oggi vorrebbe lannichilimento di ogni religione e di Dio, come i-deologia distruttiva di tutte le radici spirituali delluomo per un gretto e ottuso materialismo. Il presente lavoro mostra molteplici chiavi ermeneutiche, ma ne pongo in evidenza solo le due maggiori. Scrive Panikkar che molte persone avvertono resistenza e rifiuto sen-tendo pronunciare il nome di Cristo come se fosse esclusivo monopolio dei cristiani, secondo me ci dovuto ad un fatto storico incontestabi-le: fin quasi dalle origini infatti, il cristianesimo lo ha unito esclusi-vamente a Ges, e nel suo nome ha attuato le pi orrende nefandez-ze. Devo testimoniare che in tempi moderni il lupo, purtroppo, non ha ancora perso il vizio che, grazie a Dio, divenuto solo (si fa per dire) psicologico verso chi resiste alle sue enormi prepotenze velate di buonismo ed evangelizzazione. Il termine usato da Panikkar Cristo, indicante lo Spirito Univer-sale, lEnte Cosmico che invece lautore di Singolarit ha ritenuto pi opportuno renderlo con il termine Amore, pi consono agli infiniti Nomi di Dio, cio allo Spirito Universale, pur rimanendo valido il concetto teandrico dellessere umano e quindi Amore ben visibile, concreto in tutti i suoi multiformi aspetti materiali, psico-logici e trascendentali, quindi Reale del fenomenale reale, ovvero Verit delle verit. Il Principio di Amore o Cristo dovrebbe perci far decadere tutte le apparenti e superflue differenze tra tutte le religioni, in quanto unificate tutte in Cristo, ovvero in Amore o Spirito o Principio Supremo. Alcune caratteristiche della Religione Perenne dellinduismo, cio il SANTANA-DHARMA, racchiude tre verit cardine: 1. Dharma, dottrina dellordine cosmico, religioso e sociale, la qua-le prospera grazie alla giustizia e alla verit; ad essa si contrappone ladharma, cio lingiustizia e lempiet. 2. Karman, azione umana, che produce sempre un frutto, positivo o negativo, da godere o espiare con questa o con una successiva esi-stenza incarnata.

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    3. Samsra, ciclo alterno di nascita-morte-rinascita-rimorte ecc. Lanima (jivatma, riflesso diretto delltman) si riveste di un corpo, soggetto dapprima a una naturale crescita e poi a un altrettanto na-turale decadimento, che poi abbandona al momento della morte come un abito consunto, in attesa di assumerne un altro, e cos in-carnarsi di nuovo in questo mondo per godere e/o espiare purgando la mente-cuore che lautore invita a fare con il metodo pi semplice chiamato Namasmarana (la Ripetizione del Nome del Signore che sta a cuore a quellanima). I Veda pongono quattro mete davanti all'uomo: la Rettitudine (Dharma), la Ricchezza (Artha), il Desiderio (Kama) e la Libera-zione (Moksha). Esse devono per essere perseguite a coppie: Dharma e Artha in-sieme, Kama e Moksha insieme. Ci vuol dire che Artha deve essere ottenuta tramite il Dharma e Kama per mezzo di Moksha, ma l'uomo le prende separatamente e finisce per perdere tutto. Egli le mette in compartimenti separati ed adotta piani distinti per raggiungerle, abbandona Dharma e Moksha dietro di s e spreca la vita inseguendo soltanto Artha e Kama. Questo lo porta alla rovina. Allinterno dellinduismo sono concepiti quattro stadi di vita: il di-scepolato (brahamacarya); la vita familiare (grhasthya); lo stabi-lirsi nella foresta (vanprasthya) e, quale ultimo stadio, la rinuncia totale che coincide con il jivanmukti, liberato in vita, ovvero il pu-ro di cuore (samnysa). I maschi delle prime tre caste vengono introdotti al loro maestro spirituale (il guru). Diventati formalmente dvija, cio due-volte-nati, apprendono diverse preghiere-discipline idonee per la purifi-cazione del cuore-mente. LAUM, la sacra sillaba, esprime una dottrina altissima di cui si par-la nella Mndkya Upanishad, mndkya significa rana. LAUM anche il cuore di Singolarit Ineludibile, parte della E-quazione Armonica intuita dal Troilo, che permette lo sviluppo del-la Egodinamica o Fisica Umanistica e lassimilazione omeomorfica di ANF allAUM, alltman, al Cristo Cosmico, allAmore Puro.

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    Nella Mndkya Upanishad si narra di Varuna, re degli di e degli uomini, il quale, avendo assunto le sembianze di una rana (mndu-ka), rivela la profonda e ricca verit sulla complessa dottrina della sacra sillaba AUM. Secondo linsegnamento del re Ajtaatru vi un unico Essere da cui tutto luniverso, compresi gli di (assimilabi-li agli angeli nelle religioni cosiddette monoteiste, meglio definiti potenze dellUno), stato emanato: questo Essere il Brahman in-condizionato, che nel contempo il S o tman e il Paramtman, cio il Cristo Incarnato e quello Cosmico. Afferma ancora il re: Come un ragno va seguendo le sue fila, come dal fuoco sprizzano le pic-cole faville, cos da questo tmabrahman tutti i sensi, tutti i mondi, tutti gli di, tutti gli esseri viventi si dipartono, emanano, escono. Il suo nome mistico Realt della realt o anche Verit della verit. I sensi sono real-t-verit, ltman la loro Realt-Verit. LAUM tra tutte le sillabe quella sacra per eccellenza. Essa, afferma il primo versetto della Mndkya Upanishad, tutto lUniverso [] il passato, il presente, il futuro, tutto ci compreso nella sillaba AUM. E anche ci che al di l del tempo, che triplice, compreso nella sillaba AUM. Qualche lettore esigente -ci auguriamo siano in molti- potrebbe o-biettare il pericolo di sincretismo ed un velleitario tentativo di col-mare labisso che sussiste tra due religioni cos profondamente di-verse nelle rispettive apparenze ritualistiche; lautore risponderebbe che il Cristo conosciuto in tutte le religioni, quindi anche in quella induista nella quale un qualsiasi altro nome comunque omeomor-fico a Cristo e assimilabile allinfinit dei nomi del mitico Pantheon vedico sintetizzato nellunit del Puro Amore di ANF e di AUM.

    Al congresso di Chicago del 1893 Svami Vivekananda, di-scepolo dellasceta indiano Ramakrishna, parl della visione dellinduismo, sottolineando come tutte le religioni insegnano una unica verit. Per Vivekananda lo scopo di tutte le religioni lo stesso; soltanto il linguaggio dei maestri diverso (da Der Hinduismus di R. Zaehner, Mnchen 1964).

    Al congresso di Berlino il professore indiano Vasvani parl di religioni sorelle, esprimendo il desiderio di ununica grande famiglia della fede. La Verit, si dice, in fondo la stessa per tutte

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    le religioni e lautore cerca di dimostrarlo addirittura con laiuto della matematica in quanto Verit-Amore-ANF-AUM. Vi sono alcuni che nellatto di dialogare vorrebbero eliminare dal cristianesimo cattolico qualsiasi pretesa di esclusivit o di superiori-t nei confronti delle altre religioni. Nel loro pluralismo, perci, ac-cettano che la Realt ultima di tutte le religioni identica. Questo pure lintento dellautore, anche se alcune sue affermazioni potreb-bero far pensare il contrario, quando cita o parla di Ges il Cristo. Vi sono molti sacerdoti che sicuramente la pensano diversamente dallautore e da chi la pensa come lui, e tanti sono addirittura con-trari allidea del loro correligioso Raimon Panikkar, specialmente dopo la riammissione dei lefevriani nel seno istituzionale della Chiesa Cattolica Romana. Per questi cristiani, per questi religiosi, chiaro che gli uomini possono salvarsi soltanto in Ges Cristo, fer-mo restando che vi sono semina Verbi anche nelle altre religioni. Altre possibilit di mediazione non possono mai considerarsi sepa-rate dalluomo Ges, unico e solo mediatore, e la sua mediazione avviene prevalentemente allinterno della Chiesa, quale universale sacramento di salvezza, eredit lasciata da Ges Cristo ai suoi Apo-stoli e continuata mediante la successione ininterrotta della tradi-zione, fino allodierno Vicario sul soglio col nome di Benedetto XVI. Appare chiaro che, dopo il Concilio Vaticano II la Chiesa ha espressamente detto che la volont salvifica di Dio abbraccia anche i non cristiani: ebrei, musulmani e tutti gli altri, cio tutti coloro che, senza colpa, ignorano il vangelo di Cristo e non conoscono la sua Chiesa e che, senza colpa, non sono ancora giunti a conoscere espressamente Dio ma si sforzano di vivere una vita retta. Oggi non in discussione la possibilit di salvezza fuori della Chie-sa, che pu avvenire anche indipendentemente da essa e da Ges, ma non da Cristo, quanto piuttosto il fatto che le religioni come tali abbiano un valore salvifico invece che di indirizzo, come invece dovrebbe essere nella teologia e nella liturgia di ogni religione! Questi teologi, con unaria di superiorit, accondiscendono a che lo Spirito agisca anche nelle altre religioni, poich tutte parlano del rapporto tra luomo e lAssoluto, ma precisano che solo nella Chie-sa Cristiana Cattolica Romana, Corpo di Cristo, lo Spirito Santo

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    dato in pienezza9: le religioni certamente esercitano la funzione di praeparatio evangelica, per accogliere levento salvifico gi avve-nuto in Ges Cristo, e ribadiscono che le religioni possono aiutare la risposta umana alla corretta ricerca di Dio e divenire un mezzo che aiuta i propri seguaci alla salvezza, ma non si possono equi-parare allazione che la Chiesa Cristiana Cattolica realizza per la salvezza sia dei suoi seguaci che di quelli che non lo sono; la specificit e lirripetibilit della rivelazione divina in Ges si fonda sul fatto che solo nella Sua persona si d lautocomunicazione del Dio Trino. E continuano: non si deve confondere il concetto di rive-lazione con quello di fenomenologia religiosa (sono religioni di ri-velazione quelle che si considerano fondate su una rivelazione divi-na); infatti non tutte le religioni hanno libri sacri e gli autori di libri sacri delle varie religioni non possono considerare i loro libri come equivalenti allAntico Testamento, che costituisce la preparazione immediata alla venuta di Ges Cristo nel mondo. Dimentica o non sa, o finge di non sapere, il caro amico intonacato, che molte profezie, addirittura pi antiche di quelle riportate dallo Antico Testamento per Ges, parlano di Bhagavan Sathya Sai Baba e della Sua venuta in questa era detta Kali Yuga; ne riporto sinteti-camente alcune, solo ad onor del vero: Le profezie che riguardano Sai Baba partono dall'Estremo Oriente e via via si avvicinano al nostro mondo. Le pi antiche profezie si trovano nei Purana. Se i Purana e le Upanishad sono troppo lonta-ne dalla nostra cultura, non altrettanto si pu dire di Maometto, di Nostradamus, di S. Giovanni Evangelista, di Bab, di Papa Giovanni XXIII e, infine, di Malachia, che profetizzano del Santo Scalzo. Il Profeta Maometto, ad esempio, ne diede una descrizione incon-fondibile, inequivocabile, coincidente perfettamente con Sai Baba!

    9 Se lo scopo della religione la salvezza e questa, in linguaggio teista, la unione con Dio, la dimensione teandrica nelluomo decisiva per la salvezza. Non v quindi giustificazione per credere che SOLO il cristia-nesimo possieda la PIENEZZA della rivelazione di Dio e il potere salvifi-co! R.Panikkar opera citata pag. 128, contraddice in pieno lintonacato!

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    ma, potr eliminare qualsiasi pericolo e qualsiasi ostacolo. Creer istituti di educazione e mostrer la Sua onniscienza in mille modi. Se il devoto si arrender al Maestro avr l'opportunit di riscattare i suoi peccati e otte-nere la liberazione. Molti lo avvicineranno ma alcuni non potranno farlo per il comportamento spinoso delle vite passate. Egli sar la personifica-zione dell'Amore e della Beatitudine, ma soltanto le menti illuminate po-tranno capirne l'essenza. Sai Baba potr essere sperimentato, ma non de-scritto. Egli camminer nella rettitudine aldil di ogni maldicenza. Sar il rappresentante di Shirdi Baba e nascer come risultato delle preghiere fatte dai devoti di Shirdi. Il Maestro si mostrer a Whitefield anche dopo la morte del Suo corpo fisico. Sai Baba mostrer tutti i Suoi poteri quando il male avr raggiunto l'apice. Prima dell'anno 2000 mostrer soltanto un decimo dei Suoi poteri! Negli anni successivi, tuttavia, i Suoi sforzi per salvare il mondo verranno centuplicati. Prima della fine di questo ciclo cosmico dimostrer che Lui e soltanto Lui sar in grado di controllare la furia della natura. Il Maestro pianter un albero a Bangalore che divente-r un campo di energia. Nonostante che Egli sia pienamente consapevole dei poteri che possiede, li riveler soltanto quando sar strettamente ne-cessario. La Sua grandezza raggiunger le pi sperdute contrade del mondo, si mostrer contemporaneamente in pi luoghi e produrr miraco-li mai visti. Ci che far potr sembrare molto semplice agli uomini, ma in realt ogni Sua azione avr un'importanza universale. Il Suo cuore sar perennemente pieno di compassione; non ferir mai nessuno, n mostrer disappunto per gli errori commessi dall'ignoranza. Ogni Suo gesto ed ogni Sua parola avranno un significato, i devoti che seguiranno la retta via a-vranno la Sua totale protezione. Egli insegner che questa nostra realt illusoria. Coloro che riconosceranno la verit di Sai Baba raggiungeran-no la salvezza. Le cose terrene perderanno di significato e il devoto sco-prir che soltanto la conoscenza di se stesso potr portarlo alla liberazio-ne finale Gli Shuka riferiscono che Sai Baba avr il potere di guarire la gente e gua-rire se stesso spruzzando acqua sul suo corpo e che eserciter questo Suo potere di guarire non soltanto sulla gente del nostro pianeta, ma anche su-gli esseri viventi di altri pianeti e persino nei piani esistenziali pi elevati. "Si verificheranno situazioni inspiegabili quando Egli prender su di S i mali degli uomini per salvarli da malattie o incidenti. Avr anche il pote-re di prolungare la vita e quando l'influenza del Kali Yuga (questa Era, caratterizzata dalla corruzione e dall'ingiustizia) raggiunger il suo apice, la gente vedr la Sua grandezza e lo riconoscer come Potere Assoluto.

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    Allora, l'umanit si inginocchier davanti ai Suoi piedi e lo adorer come il personaggio pi grande che sia mai apparso sulla faccia del nostro pia-neta. La Sua essenza Divina. Non dimenticher nulla. Non ci sar nulla che non conosca. Egli avr grandi poteri purificatori. Il solo vederlo purificher l'animo della gente; la semplice esposizione all'energia irradiata da questo perso-naggio divino potr annullare il karma di ognuno. Avr tre incarnazioni in successione. Coloro che lo criticheranno commetteranno peccato. Dal 1979 la corrente del mondo cambier direzione: la rettitudine affiore-r gradualmente e l'ateismo comincer a diminuire. Da quell'anno Egli compir miracoli mai visti" Le profezie dell'Apocalisse di Giovanni I testi sacri hind avevano previsto la discesa di un Avatar, simbolicamen-te identificato come un condottiero che cavalca un cavallo bianco. Il caval-lo il simbolo della mente e Colui che lo cavalca ha il significato di domi-narla. La mente responsabile di tutte le proiezioni che ci allontanano dal-la verit suprema. I testi sacri segnalano che il Condottiero indosser una veste color della fiamma, o del sangue, porter i segni cutanei tipici degli Avatar, verr accompagnato dai Kalas e condurr l'umanit verso l'Era del-l'Oro che durer mille anni. Dice Giovanni nella sua Apocalisse cap.IXX:

    "Poi vidi il cielo aprirsi, ed ecco un cavallo bianco e colui che lo cavalca-va si chiamava il Fedele ed il Verace ed egli giudica e guerreggia con la giustizia. Era vestito di una veste color del sangue ed il Suo nome la pa-rola di Dio. Gli eserciti che lo seguivano sopra cavalli bianchi erano ve-stiti di lino bianco e puro. Egli afferr il dragone del male e lo leg per mille anni, dopo di che avr da essere sciolto per un po di tempo" Il nome con il quale Sai Baba registrato all'anagrafe dai genitori Sathya Narayena Raju. Raju il nome della famiglia. Sathya vuol dire verit e Narayena significa "colui che rimane fedele nel cuore degli uomini". In sintesi, il nome anagrafico di Sai Baba il Verace e il Fedele. LApostolo Giovanni aveva visto giusto! Le profezie di Maometto Circa 1400 anni fa Maometto si propose al mondo come profeta, o inviato del Signore. Il profeta dell'Islam aveva attinto la Sua cultura e la Sua pre-parazione dal sistema filosofico indiano, come avevano fatto a suo tempo Buddha, Apollonio e Ges. Ne l' "Oceano della Luce", al volume XIII, il Profeta consegna al mondo trecento segni che permetteranno al ricercatore spirituale di individuare la

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    nuova incarnazione di Dio. L'opera, scritta circa sette secoli dopo la morte di Maometto, aveva lo scopo di raccogliere tutto ci che aveva dichiarato il profeta in vita, affinch non andassero perdute le Sue parole. L'"Oceano della Luce" costituito di 25 volumi, il tredicesimo, che porta il titolo di "El Mahadi Maoud" che significa "L'atteso Condottiero", si ri-ferisce all'apparizione del Grande Maestro del Mondo verso la fine di que-sto secondo millennio. L'opera, scritta in arabo, reperibile, non senza difficolt, in Persia, lat-tuale Iran. Alcuni brani vengono riportati da Lowenberg nel suo libro "The heart of Sai" (Sathya Sai pub, Prashanti Nilayam, Puttaparti, India). Il volume XIII parla esclusivamente del Condottiero Spirituale che dovr sovvertire l'ordine delle cose, risvegliare la spiritualit e l'amore nell'uo-mo. La Sua comparsa avverr, riferisce l'opera, nel momento in cui l'uma-nit avr toccato il fondo. Cos scorre il racconto: Alcuni discepoli musulmani domandarono al profeta: "Sei tu El Ma-hadi Maoud, il Grande Maestro?" Rispose Maometto: "Nessun profeta e nessun messia potr mai avere i poteri con i quali discender il Maestro del Mondo. Nessun profeta sar grande quanto il Maestro, in quanto il potere che possiede il Messaggero non sufficiente per risolvere i guai di una nazione, o salvargli la vita. Per quanto riguarda il Maestro del Mon-do, tuttavia, nessun potere del mondo riuscir a conquistarLo, nessuna potenza potr ucciderLo" I discepoli domandarono ancora: "Come potremo riconoscere il Signore dei Signori?" "Voi" disse allora Maometto "non potrete riconoscerLo per-ch quando il Maestro verr voi sarete cos spinosi che non avrete la pos-sibilit di trovarLo. I cristiani e i popoli di altre religioni avranno invece questa possibilit. Lo troveranno e Lo adoreranno, ma i musulmani non potranno farlo. Vi fornir, comunque, i segni che consentiranno di ricono-scerLo e di distinguerLo dai falsi profeti che in quell'epoca discenderanno numerosi " I segni che fornisce Maometto sono cos precisi che possibile persino tracciare un identikit del Condottiero. Ascoltiamo il Profeta nella sua de-scrizione: " La sua chioma sar come una corona, la fronte sar larga, la radice del naso ampia, i denti centrali saranno separati. Il Suo viso sar sempre ben rasato. Il Maestro del Mondo non porter mai la barba. Avr un neo sulla guancia e indosser due abiti color della fiamma. Il Suo corpo sar minuto, ma lo stomaco ampio nell'et matura. Le gambe saranno come quelle di un adolescente. Egli porter con s la sapienza e la conoscenza

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    di tutte le religioni del mondo. Tutte le scienze e la cultura del mondo al-loggeranno nella Sua mente fin dalla nascita. Qualunque cosa chiederete Egli ve la doner. Tutti i tesori del mondo saranno sotto i Suoi piedi. A tutti far piccoli doni e materializzer oggetti anche dalla bocca. Benedir i devoti toccandoli con la mano. Coloro che lo vedranno saranno felici e le stesse anime disincarnate godranno della Sua visione. I devoti allun-gheranno il collo per vederLo. Il Maestro vivr sino a 95 anni. Negli ulti-mi venti anni della Sua vita Egli verr riconosciuto come il Re dei Re, an-che se per quel periodo soltanto due terzi dell'umanit creder in Lui. I musulmani lo riconosceranno soltanto nove anni prima che Egli lasci il Suo corpo. Voi avreste potuto stringerGli la mano, ma avrete perduto que-sta grande occasione. Il Maestro vivr in collina e i Suoi devoti si riuni-ranno sotto un grande albero. A quei tempi voi spenderete molto denaro per abbellire le vostre moschee, ma nessuno di voi andr l a pregare. Pubblicherete bellissimi libri del Corano, ma nessuno di voi comprender ci che vi sta scritto. I veri insegnamenti di Mos sono nascosti in una grotta dell'Antiochia, ma il Re del mondo, l'incarnazione di Dio, sar l'u-nico che fornir all'umanit un insegnamento di verit " La descrizione fatta da Maometto fotografica. Tutti i segni forniti dal Profeta dell'Islam calzano alla perfezione al personaggio Sai Baba. Lui stesso ha annunciato che morir all'et di 95 anni. Una curiosit: posizione dei pianeti al momento della nascita Sri Ganapati, nel suo pregevole lavoro "Swami", introdotto dal biografo ufficiale di Sai Baba N. Kasturi, fornisce la seguente posizione dei pianeti al momento della nascita dell'Avatar: Luogo di nascita: Puttaparti Data di nascita: 23 novembre 1926 Ora di nascita: ore 5, minuti 6 Fase lunare: 4 giorno dopo la luna piena Stella Orione Longitudine 77 gra-di, 47' Est Latitudine 14 gradi, 10' Nord Tempo siderale: 8, 51', 54" Corso del sole: 22 gradi, 50', 9" Forza di equilibrio sulla data di nascita Rahu, 2 anno, 1 mese, 14 giorno Corso del sole 22 gradi, 50', 9" Forza di equilibrio sulla data di nascita Ra-hu, 2 anno, 1 mese, 14 giorno Sai Baba morir nel 2021 e rinascer nel distretto di Karnataka nel 2029. Per vent'anni, tuttavia, la nuova incarnazione divina che prender il nome di Prema Sai non si manifester pubblicamente; comparir intorno al 2050 a Mysore, dove elegger il Suo quartier generale.

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    Foto di Sai Baba con il libricino dei veri insegnamenti di Mos, apportato da Swami durante un Suo Discorso sul tema in questione e poi riposto dove si trovava, nella grotta del-lAntiochia, dove ancora si trova non scoperto e tanto meno prelevato!

    Nel 2050 l'uomo assister alla trasformazione del mondo. La giustizia re-gner sul pianeta. Non vi saranno pi religioni diverse ma un'unica reli-gione: quella del Divino Amore! L'umanit sar riunita sotto un'unica ban-diera spirituale che adorer Dio Uno e riconoscer il S Interiore aldil dei falsi edifici costruiti da solerti seguaci di questa o quella religione. " L'intera umanit la mia famiglia. Non esiste nessuno su questo pia-neta che non mi appartenga. Sono tutti miei, ed Io sono loro", dice Sai Baba, "Essi possono anche ignorarMi, ma sono egualmente Miei. Io non rinuncer a voi, nemmeno se Mi terrete lontano. Non dimenticher nem-meno coloro che Mi negano. Sono venuto per tutti. Coloro che se ne stan-no lontani verranno egualmente chiamati vicino a Me e saranno salvati." Le profezie di Nostradamus Nel sedicesimo secolo il medico francese Nostradamus scrisse le sue Cen-turie; circa 2500 predizioni in stanze. Tra le tante previsioni, alcune sono di importanza internazionale e coprono un periodo di diversi secoli. Circa 800 predizioni si riferiscono agli ultimi 400 anni e sembrano essersi realizzate. Le profezie pi significative riguardano l'Afganistan e la Persia (Iran) del 1727; la rivoluzione francese del 1792; le due guerre mondiali; l'ascesa di Hitler, che il veggente chiama Hilter, anagrammandone il no-me; l'ascesa e la capitolazione di Mussolini e delle sue camicie nere. Una profezia ha un interesse drammatico per tutta l'umanit e si riferisce a questi decenni quando un condottiero immortale nato in India, dotato di sapienza e di poteri eccezionali, parler alle genti e condurr l'umanit sot-to l'unica bandiera di una religione universale fondata sulla verit, unifi-cando i popoli in una sola casta di fratelli. La profezia annunciata da Nostradamus ricalca quella dei maestri hima-laiani, di Maometto, delle Upanishad e di Papa Giovanni XXIII.

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    Le profezie del profeta Bab Bab il profeta della religione Bahai. La religione Bahai non molto co-nosciuta in quanto i suoi seguaci non fanno del proselitismo. Bahai si na-sce, affermano i maestri di questa fede. Il ricercatore della verit viene in-contrato al momento opportuno. Il profeta Bab venne giustiziato sulla pubblica piazza, proprio nel paese in cui nacque e predic (la Persia-Iran), attorno al 1845. Un seguace, Bahahullah, fond una religione sul Suo in-segnamento. Bab profetizz la discesa di un grande Maestro, che avrebbe unito tutte le religioni del mondo in quanto Dio uno solo ed perfetta-mente inutile e sciocco mantenere certe divisioni. L'unico sentiero che conduce a Dio, sosteneva il Profeta, l'amore ed il servizio agli altri. L'annuncio profetico di Aurobindo Aurobindo, maestro spirituale indiano, ha avuto un ruolo importante nella stessa politica del suo paese, tracciando indelebili segni sociali sulla matri-ce di quella terra. L'annuncio che egli fece il 24 novembre 1926 , a dir poco, drammatico. Si tratta di un annuncio impressionante perch pur non essendo cos preciso e fotografico come la profezia di Maometto, tuttavia cos vivo da scuotere l'animo di chiunque. Il giorno dopo la nascita di Sai Baba, Aurobindo chiam a raccolta i suoi discepoli. I devoti meditarono per circa 45 minuti. Quel giorno Aurobindo ritenne di aver raggiunto la perfezione spirituale. Bened ogni singolo pre-sente ed avvert che Dio si era incarnato: "Il divino sceso sulla terra. Dio si incarnato, portando con s tutti i poteri della divinit: l'onnipotenza, l'onniscienza e l'onnipresenza." Da quel giorno Aurobindo visse in solitu-dine, comparendo raramente tra i discepoli. Il 24 novembre divenne uno dei quattro giorni dell'anno in cui Aurobindo offriva il suo darshan ai de-voti, mentre la gestione dell'ashram venne affidata ad una discepola fran-cese. Aurobindo mor nel 1950. L'unico grande mistico nato il giorno an-nunciato da Aurobindo Sathya Sai Baba. "Il 24 novembre 1926 Krishna" aveva ribadito Aurobindo ("Sri Aurobin-do, uomo e profeta", edizioni Galeati, pagg. 330-331. "The Godman", di Gokak, Puttaparti) " sceso sotto vesti umane. Un potere infallibile guide-r le menti, e nel cuore delle genti arder la fiamma immortale. Le molti-tudini ascolteranno la sua voce." Sai Baba nasce il 23 novembre 1926, mentre Aurobindo parla del 24. La differenza di 24 ore legata al fatto che Aurobindo percep la nascita dell'Avatar soltanto nel momento in cui raggiunse i poteri sovrannaturali, egli raggiunse la capacit di espletare tali poteri soltanto quel giorno!

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    Le profezie di Angelo Roncalli, poi Papa Giovanni XXIII Angelo Roncalli, il papa buono, sembra essere l'autore di profezie scon-volgenti che oggi vediamo gi quasi tutte realizzate. Le profezie vennero fatte nel 1935, quando Roncalli ricopriva il ruolo di delegato apostolico in Turchia. A quel tempo Roncalli venne introdotto in una societ segreta iniziatica dove dett le sue profezie che, trascritte dal Cancelliere della societ segreta, vennero gelosamente custodite ed appari-rono nel 1976 in un libro di Pier Carpi dal titolo "Le profezie di Papa Gio-vanni" - Edizioni Mediterranee - Roma. L'autore cerc di interpretare le dichiarazioni di Papa Giovanni, lasciando tuttavia alcune profezie non de-cifrate per mancanza di elementi. Mi pare che oggi possiamo interpretare meglio quei passi, usando una chiave esoterica. Le profezie annunciano tempi duri per la Chiesa Romana e, proprio in quel periodo di terrorismo e di sangue, ecco comparire sulla scena il Santo Scalzo: "Nella tua casa riceverai un santo a piedi nudi. E farai attendere i potenti, le mani disarmate, a pregarti. Il santo parler anche per te in ogni con-trada e dal mondo ecco i bianchi fiori ti avvolgeranno. Tuo sar il viaggio del coraggio, la grande sfida al mondo ed all'immondo principe del mon-do. E ti farai scalzo, e camminerai col Santo Scalzo." Chi conosce Sai Baba comincia gi ad intravedere la possibilit che Egli sia il Santo Scalzo di cui parla Angelo Roncalli. il Santo che predica l'amore universale e tiene viva la fiaccola della spi-ritualit nel mondo. "Due fratelli e nessuno sar Padre vero. La Madre sar vedova. I fratelli d'Oriente e d'Occidente si uccideranno e nell'assalto uccideranno i loro figli. Allora scender dal monte il Santo Scalzo e scuoter il regno, din-nanzi alla tomba dello scalzo. Ascoltate le sue parole. Il Santo Scalzo scende simbolicamente dal suo piedestallo per soccorrere un'umanit affranta dalla lotta e dal sangue. Il monte di cui si parla va in-terpretato, oppure si riferisce alla collina di Puttaparthi? Tutte le interpre-tazioni concordano sul paesino in collina Puttaparthi, dove oggi risiede. "Nella terra di Brahma una voce disarmata, la coscienza del mondo che non morir mai. Da lui verr al mondo un nuovo ordine di cose." Il libro citato continua: Le armi costruite in gran segreto da diverse na-zioni portano il lutto sul pianeta, ma di nuovo il Santo Scalzo agir attra-verso diversi accorgimenti proprio com' nello stile di Baba, il quale ha affermato: "Dal mio sessantesimo anno, io agir all'interno dei cuori, attraverso il pensiero, e raggiunger il mondo".

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    "I due capi russi si scontrano nel nome dell'umanit. Nella terra celeste sta la voce di chi ama il mondo e parla per i deboli Roma, accetta le ro-vine, non stendere fiori o sete per i piedi nudi di chi viene. Questi piedi amano il dolore." Ci sar un tempo in cui un papa avr l'ardire di recarsi in pellegrinaggio dal Maestro del mondo e di camminare al Suo fianco a piedi nudi, cos come nudi sono i piedi del Santo. Verr anche il tempo in cui il Santo Scalzo verr a Roma e verr nel momento in cui la Chiesa Romana avr maggiormente bisogno. Il messaggio di Dio non verr abbandonato. Sar il Santo Scalzo a tenerlo vivo anche quando la violenza, l'odio e il sangue soffocheranno ogni barlume di spiritualit. Sar il Santo dei Santi, colui che cammina a piedi scalzi, che ristabilir nel mondo la Giustizia, la Pace e l'Amore. Come scrive lo stesso Papa Roncalli in Pacem in Terris: scopri-re Cristo come Dio, nel mistero della Trinit, nella Parola e nella Rivela-zione, nel Sacrificio e nella Salvezza, NON sufficiente, se NON si sco-pre anche il Cristo come uomo. Cristo in ognuno che sia essere umano. Scoprirlo con un atto damore era il vero insegnamento di Papa Giovanni XXIII per una Chiesa che, con lesempio, sapesse indirizzare i cuori a quella meta unica e universale che il Puro Amore.>> Invece lintonacato continua: nella teologia delle religioni e per un dialogo fruttuoso, i cristiani, dunque, non possono assolutamente prescindere dallinsegnamento paolino della conoscenza naturale di Dio e dallazione universale dello Spirito, non si possono eliminare per le differenze tra la Cattolicit Romana e tutte le altre religioni, in nome di un presunto dialogo su un piano egualitario impossibile (specialmente con la reintroduzione dei lefevriani! N.d.A.), si pu per scorgere tutto quello che accomuna gli altri alla cristianit. La dichiarazione Nostra Aetate (26/10/1965) del Vaticano II rico-nosce che le religioni hanno in comune lo sforzo di superare, in vari modi, linquietudine del cuore umano proponendo delle vie, cio dottrine, precetti di vita e riti sacri e dunque si riconosce che nella ricchezza dei miti dellinduismo, nelle sue esigenze ascetiche e nelle sue pro-fonde meditazioni si esprime la ricerca fiduciosa di un rifugio in Dio, soprattutto una grande considerazione del cosmo, delluomo e di Dio. Ci molto vicino alla concezione cosmoteandrica di Pa-nikkar, che fa ben sperare in un prossimo futuro dialogo scevro da

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    bassi e meschini pregiudizi dellego, enorme, grande quasi come er cupolone!. La medesima dichiarazione afferma che: nellinduismo gli uomini scrutano il mistero divino e lo esprimono con linesauribile fecondit dei miti e i penetranti tentativi della filosofia; essi cercano la liberazione dalle angosce della nostra condizione sia attraver-so forme di vita ascetica, sia nella meditazione profonda sia nel rifugio in Dio con amore e confidenza. Lautore di Singolarit Ineludibile, lo abbiamo scritto gi allinizio, precisa che la sua singolare opera un ramo della filosofia scienti-fica, eccoci dunque alla seconda chiave ermeneutica.

    Allapproccio filosofico riscontrabile in questo libro forse si muover laccusa di un panteismo immanentista a scapito della tra-scendenza della Creazione ex nihilo, chiaramente espressa nella dottrina cristiana. Nel dialogo col prof. Todeschini, presente nelle prime pagine, lautore considera luniverso come una esplicazione di Dio. Panteismo? La metafisica del Troilo non molto diversa da quella cristiana e quella induista del vedanta. Nel libro accen-tuata la divinizzazione delluomo cui linduismo particolarmente sensibile. S. Ireneo di Lione scriveva gi nel II secolo: Il Verbo si fatto uomo perch luomo divenga Dio (Adversus Haereses).

    Affermano alcuni filosofi, anche intonacati, che parlare di divinizzazione delluomo significa, allo stesso tempo, parlare di una presenza di Dio che ha un duplice modo di manifestarsi: una pre-senza di Immensit ed una presenza di Grazia. La prima dice che la Creazione senza Dio sarebbe nulla; viceversa essa non aggiunge nulla al Creatore. LImmensit dice lInfinit, e Dio pura infinit positiva, Ipsum es-se per se subsistens, che trascende le creature ma si rende, allo stes-so tempo, perfettamente immanente ad esse, a modo di agente pres-so il suo effetto immediato. Il creato il suo effetto proprio e senza la sua causa essendi non sussisterebbe nulla. La stessa matematica, spiritualizzata magistralmente dal Troilo, mostra questo rapporto di dipendenza radicale delle creature al loro creatore. Tra Dio e mondo vi lo stesso rapporto che vi sul piano matematico.

    Cos i filosofi intonacati evitano di dire chiaramente che, come sostrato, lUniverso lo stesso Dio, che Esistenza (Sat), allo

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    stesso modo che la corda il sostrato dellapparente serpente, come dicono le Upanisad molto chiaramente, inequivocabilmente! La tonaca, riprendendo Barzaghi, afferma che il