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E-book ironico realizzato dopo il 17° scudetto dell'Inter.

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Page 1: Zeru Tituli

ZERU TITULI

di Sandro Simone(interista)

Non si è parlato di una Roma con grandissimi giocatori, con tanti giocatori che io volevo avere con me, e che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato di un Milan che finirà la stagione con zero titoli e con giocatori che hanno una cultura vincente e tutto ciò di cui una squadra ha bisogno. E non si è parlato di una Juve che ha conquistato tanti punti, ma tanti di questi con errori arbitrali. (Josè Mourinho, 3 marzo 2009)

Mi piace pensare che, tra qualche settimana, Mourinho si possa pentire di aver parlato degli zero titoli del Milan (Massimo Ambrosini , 29 aprile 2009, cioè qualche settimana fa)

*e-book pubblicato in occasione del 17° scudetto vinto dall'Inter, liberamente scaricabile dal blog:http://bengodisity.blogspot.com/

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CHI SONOMi chiamo Sandro Simone, ho 34 anni, sono foggiano e (ovviamente) interista. Ho pubblicato per le Edizioni Malatempora pubblicato per Malatempora i piccoli bestseller ‘Barzellette sulla Juventus’, ‘Milan’, Inter non era solo sfiga’, e ‘Il libro marrone del calcio italiano’. Curo il blog satirico http://bengodisity.blogspot.com

RICAPITOLANDOA fine 2006 ho pubblicato per Malatempora il libro INTER NON ERA SOLO SFIGA, libro che tra l'altro è andata così bene da diventare un mini best seller e richiedere una ristampa. Dopo lo scoppio di calciopoli avevamo scoperto che se l'Inter non aveva vinto niente per anni non era stato solo per sfiga o per demeriti propri, ma perché il calcio italiano era governato da una cupola al vertice della quale c'era l'allora direttore sportivo della Juventus Luciano Moggi. L'Inter però non era certo una squadra che dava garanzie, e così nonostante tutto continuavo a pensare che difficilmente avremmo vinto. Ma mi sbagliavo, e così dopo lo scudetto dello scorso anno pubblicai un aggiornamento Inter non era solo sfiga – Update (scaricabile qui in pdf). In primavera sarebbe dovuto uscire un altro libro ironico sull'Inter, ma per una serie di piccoli problema della casa editrice abbiamo rimandato tutto a settembre. Ma abbiamo vinto uno scudetto, e c'è da festeggiare, per questo beccatevi questo e-book in pdf ZERU TITOLI. Potete stamparlo, diffonderlo, linkarlo sul vostro blog, insomma farci quello che volete. Alcune cose sono scritte per l'occasione, altre sono riadattamenti di cose passate, ma visto che è gratis non potete lamentarvi.

la maglia dello scudetto realizzata da www.interistileninisti.org

10 CONSIDERAZIONI SEMI-SERIE SUL NOSTRO 17° SCUDETTO 1. Tutta la squadra ha festeggiato lo scudetto in albergo. Anche a Ronaldo e Lapo Elkann piaceva festeggiare in albergo, è solo la compagnia che è diversa...2. Senza rubare, vinciamo senza rubare. E ora anche senza giocare.3. Ieri sera molti interisti sono andati in sotto la sede del Milan a cantare “non si vende kakà”. Che va bene vincere facile, ma a tutto c'è un limite. 4. Berlusconi ha detto, se Adriano non avesse alzato quel braccio sarebbe andata diversamente... No, se Adriano non avesse alzato il gomito sarebbe andata diversamente.4. A proposito di Adriano. Per i festeggiamenti per lo scudetto ci sarà anche Recoba. E Mourinho ha invitato Adriano. Pare la sua presenza sia confermata, il container con le birre è già in viaggio...6. Certo che è davvero un periodo di merda per Berlusconi. Ora manca solo che Veronica sposi Mourinho.7. Gli juventini dicono che lo scudetto senza Champion's League non conta. Infatti loro hanno vinto 27 scudetti e 27 coppe. Anzi no, solo due. Una ai rigori con una squadra di dopati. L'altra l'hanno festeggiata nonostante a bordo campo ci fossero i loro tifosi morti. Mi sa che è meglio stiano zitti. 8. Dicono che Moratti vince perché spende di più. E invece il monte stipendi di Inter e Milano è uguale (120 milioni di euro), e quella della Juve è molto vicino (115 milioni). Certo che se loro li spendono per pagare Sheva (8 mln netti) Ronaldinho (9 mln), Nedved (4), Thiago e Zebina (entrambi 2,5) non è mica colpa nostra...9. L'anno prossimo la Champion's? Fate voi, io mi accontento anche di vincere lo scudetto battendo Milan, Juve e Roma come successo quest'anno...10. Dopo lo scudetto a tavolino è arrivato lo scudetto in poltrona (www.interistiorg.org)

NON VINCEVAMO MAIUno dei cori più diffusi al Meazza è NON MOLLARE MAI, per anni quando i tifosi avversari volevano far incazzare i nerazzurri cantavano, sulla stesso melodia NON VINCETE MAI. Rispetto agli insulti e alle minacce che di solito si scambiano le tifoserie tutto sommato questa era una cosa simpatica, qualcosa del genere succedeva ai tifosi della Fortitudo Basket, i quali però se l'erano sentita cantare tante volte che avevano iniziato a

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farlo loro stessi. E poco dopo avevano iniziato a vincere davvero.

Ora però NON VINCETE MAI non ce lo possono cantare più. Possono dire che Calciopoli è stato un complotto organizzato da magistrati comunisti e interisti, che vinciamo solo perché gli arbitri ci favoriscono, che abbiamo una squadra piena di stranieri, che in Europa facciamo cagare e tante altre cose sulle quali non sto a discutere. Ma NON VINCETE MAI non ce lo possono cantare. E quei cori su vent'anni senza scudetti i gobbi e i cuginastri farebbero bene a insegnarli ai figli, visto che loro per un bel po' di tempo non potranno cantarli...

DEDICHEPer molti è lo scudetto di Ibra e di Julio Cesar, per altri di Mourinho o di Maicon, ma come sempre le considerazioni tecniche le lascio ad altri. A me piace ricordare quel ragazzino di sei anni che ho visto piangere tra le braccia del suo papà il 5 maggio a Milano, e quel vecchietto con cui facevo la strada quando andavo a San Siro, era stanco e malato ma diceva di voler andare allo stadio fino alla morte. Spero sia ancora vivo e stia brindando alla vittoria, alla faccia dell'Inps e di Tremonti. Ma la dedica più importante va a mio figlio Fabietto, ieri sera quando mi vedeva esultare rideva anche lui. Ha 14 mesi ed ha già vinto due scudetti.

gli interisti leninisti guardano già avanti,ecco l'invito per la prossima festa di Noemi...

ODE A MARCO BRANCACome sempre in ogni mio scritto sull'Inter uno spazio è per i componimenti di Mariano Grossi, compagno interista, ma anche enciclopedia vivente della storia della squadra nerazzurra. Stavolta vuole ricordare Marco Branca. E fa bene.

E nell’ora della festa quando chi è sconfitto arrancavorrei spender due parole per lodare Marco Branca, quello che ci dirigeva perché chiari erano i patti:bisognava far felice solo il figlio di Moratti!Se n’è andato in gir per anni a sentir ch’era un inettoa cui un presidente scemo dava soldi a rubinetto!Ha ascoltato quei protervi che irridendo i nostri guai sghignazzavano felici: “Voi non vincerete mai!”Si è sorbito l’ironia di chi urlava su Burdisso:“A San Siro con quel pirla patirete col 2 fisso!”Ed invece ci ha portato Julio Cesar e Maicon mentre l’area dei pulcini ci crescea pure Santon , ha recuperato Samuel che è tornato a fare il muro e Cambiasso ha regalato, un talento d’oro puro!E nei tempi di gramaglie quando la BB trillava Stankovic e Poncharello zitto zitto ci acquistava E li abbiamo visti ora che si gioca senza il trillo cosa son, ora che i gobbi d’astinenza hanno l’assillo! Marco, prima tu beccavi gli sberleffi a destra e a manca:c’eran troppi secondini, Gabriele, Fazi e Palancae la nostra pia congrega procedeva afflitta e stanca,ma or che quattro scudi in serie hai portato nella banca posso urlare con certezza: “Che DG, ‘sto Marco Branca!”

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NON SIAMO PIU' PIRLAA inizio anno Mourinho si è presentato dicendo di non essere un pirla. E dopo il quarto scudetto consecutivo possiamo dire con certezza che non lo siamo (più) nemmeno noi. Per dieci motivi:

1) Perché non spendiamo più cifre astronomiche per acquistare calciatori. Basta pensare, tanto per fare alcuni esempi, a Cambiasso, preso a parametro zero, a Maicon, pagato meno di 6 milioni di euro, o a Balotelli, prelevato dal Lumezzane per 800 mila euro. Certo, ci sono delle eccezioni, ma quelle confermano la regola. E poi io sono interista e mi soffermo di più sulle cose positive.2) Perché ora prendiamo allenatori antipatici e vincenti come Mourinho e non simpatici e perdenti come Lucescu e Hodgson.3) Perché Moratti ha imparato a intervenire meno nelle questioni che riguardano la squadra, ora se un calciatore litiga con l'allenatore non va più andare a piangere da lui. Chissà se ha anche tolto il numero di casa dall'elenco telefonico.4) Perché ora i calciatori che vendiamo non vincono più i palloni d'oro come Cannavaro o Sammer, ma finiscono disoccupati, all'estero o in squadre di centro classifica (es Vieri, Cesar, Recoba, Coco ecc).5) Perché una volta vendevamo al Milan Seedorf e Pirlo, ora al massimo gli diamo Favalli e Ronaldo. Per non parlare di quando sono stati loro a vendere Gilardino, che appena tolta la maglia rossonera è tornato il campione che conoscevamo.6) Perché prima con Maxwell e poi con Santon abbiamo definitivamente risolto il problema del terzino sinistro. E' come se Achille si fosse operato al tallone e fosse guarito.7) Perché negli ultimi due campionati abbiamo dato 39 punti di scarto al Milan. Io non ci sono riuscito nemmeno alla playstation.8) Perchè ora non solo non cambiamo più allenatore e direttore sportivo ad ogni stagione, ma anche l'inno “Pazza Inter amala” resiste da un po' di anni...9) Perché ora i comici nerazzurri prendono per culo gli avversari juventini e milanisti, e non più gli amici interisti. E questo è un passaggio davvero epocale.10) Perché anche noi tifosi abbiamo imparato a non farci più a rovinarci il fegato guardando i talk show calcistici come Controcampo. Anche se io, in realtà, non lo vedo semplicemente perché non c'è più Elisabetta Canalis.

QUELLI CHE NON SI SONO GODUTI LE VITTORIEQuando il Torino vinse lo scudetto nel 1976 prima di iniziare la festa i tifosi granata salirono a Superga a ricordare il primo dream team italiano. Qualcosa di simile avvenne quando le magie di Maradona portarono il tricolore a Napoli e qualcuno andò al cimitero e scrisse “CHE VI SIETE PERSI”. Anche nel mio caso dopo le vittorie un pensiero è andato a quelli che non ci sono più. Ma non per chissà quale culto dei morti, soprattutto per la curiosità di vedere come avrebbero festeggiato e preso in giro gli avversari. Primo fra tutti Benito “Veleno” Lorenzi, che avrebbe saputo commentare le vittorie con la solita battuta velenosa, lui che la cattiveria ce l'aveva oltre che nel soprannome anche nel nome, scelto da un nonno anti-fascista per sfregio verso il duce. Lorenzi era il tipo di calciatore che se veniva marcato da un difensore inglese lo faceva innervosire canticchiandogli nelle orecchie che la regina era una puttana; una volta in un derby raggiunse il suo massimo nascondendo mezzo limone sotto il pallone del rigore che Cucchiaroni stava per calciare, ovviamente l'agrume deviò il tiro facendolo finire completamente fuori. Ancora più cattive sarebbero state le battute che Peppino Prisco avrebbe riservato a milanisti e juventini, i primi più volte finiti lontanissimi in classifica e i secondi costretti addirittura ad un anno in serie B. Per uno che amava ripetere “se stringo la mano a un milanista me la lavo, se la stringo a uno juventino subito dopo mi conto le dita” sarebbe stato il paradiso. Paradiso nerazzurro in cui sicuramente si trova l'altro grande assente, Giacinto Facchetti, pluri-insultato da Moggi ma ricordato da tutti i veri sportivi come un calciatore straordinario e soprattutto un grande uomo.

(vignetta-caricatura di Umberto Romaniello)

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OMAGGIO A PEPPINO PRISCOMa voi ve la immaginate una conferenza stampa congiunta Prisco-Mourinho? Roba da mandare al cinema e far pagare 10 euro di biglietto... Eccovi alcune delle sue battute più famose.

- Prima di intervenire nel dibattito, vorrei che vi alzaste in piedi, per un momento molto serio: c'è una commemorazione da fare; (e mentre tutti si alzano in piedi preoccupati) ecco, quello che volevo dirvi è questo: chi non salta è rossonero! (davanti a oltre 300 persone riunite il lunedì successivo a Milan-Inter 0-3, campionato '97/98)- La gioia più grande? Scontata. Il Milan in B. E per ben due volte: una... a pagamento e una... gratis. Sono dell'idea che una retrocessione cancelli almeno cinque scudetti conquistati e che la vittoria di una Mitropa Cup elimini i residui.- L'Inter è stata fondata da soci dissidenti del Milan. Ecco dove si può arrivare pur essendo partiti dal niente». - La vittoria più emozionante? ' Le tre coppe Uefa, la prima perdendo il ritorno a Roma per 1-0 e soffrendo terribilmente. Il giorno dopo mia figlia lesse sui giornali: 'Aggredito Peppino Priscò. Arrivai a casa e quasi si stupì che fossi vivo. In realtà mi avevano tirato un'asta di una bandiera, roba da nulla.- Vedere Milan-Cavese 1-2 del 1983 in televisione, con i cugini in B è una cosa che fa molto bene a chi è malato.- La speranza per il futuro? ' Vorrei che chi mi incontra per strada mi gridi in faccia: "Peppino campione dItalia". Sogno lo scudetto. E, visto che ci sono, anche il Milan di nuovo in serie B. Cosi mi vendico anche di Teo Teocoli. Uno bravo che mi imita bene e con simpatica correttezza. Mi mette di buon umore. Giacca da camera a parte '. - Ma non si è mai augurato che, con l'Inter fuori causa, lo scudetto lo vincesse l'altra squadra di Milano? Me l'hanno già domandato nel '54. Rispondo come allora: mi auguro che vinca la Scarioni, gloriosa squadra dilettantistica dove ho militato negli anni '30.- Ma lei approverebbe che suo figlio sposasse una ragazza nera?, Meglio nera che rossonera!- Un pronostico su Ascoli-Milan? Non saprei, non seguo il calcio minore!" - L'interista più simpatico? Giacinto Facchetti. Fece un gol al Napoli in mezzo alla nebbia e venne a cercarmi a bordo campo per abbracciarmi. Ci mise tre minuti per trovarmi.

- Il rigore negato a Juventus-Inter nell'aprile del '98 non è stato assolutamente un furto. In realtà si è trattato di ricettazione".- La Juventus è una malattia che purtroppo la gente si trascina fin dall'infanzia.- Dopo lo sfogo contro gli arbitri fatto da Gigi Di Biagio: "Sono sempre d'accordo con lui quando gioca, ma non su queste dichiarazioni. Perchè sono così diplomatico: Sapete ho quasi ottant'anni e non vorrei che Dio fosse bianconero...". - Se intitolassero Malpensa a un milanista, beh, mi servirei solo di Linate- A proposito dei passaporti falsi: "Avete sentito l'ultimo scoop sul padre di Veron? Io sì, l'hanno intervistato e non ci ho capito niente, perchè parlava in calabrese stretto. Probabilmente è stato doppiato...". - Ai giocatori piacciono le ragazze. E allora cosa c'è di strano? Sarebbe strano se i calciatori si piacessero a vicenda. Alla loro età anch'io avrei fatto lo stesso, se non fossi stato accidentalmente impegnato nella campagna di Russia. - Cosa penso dei giocatori dell'Inter che fanno i festini hard? Non saprei, quando escono non mi chiamano mai. - A Luisa Corna, collegata a Controcampo: "Ah è lei? Non l'avevo quasi riconosciuta con tutti quei vestiti addosso...

altra copia della “rosa” da conservare

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BERLUSCONI E IL MILANVincere uno scudetto davanti ai cuginastri è ancora più bello perché per una volta vediamo perdere anche il loro presidente Berlusconi, e sappiamo come sia riuscito più volte a mescolare calcio e politica e trarre vantaggio dai successi del Milan per il suo partito e la sua popolarità. Ecco alcune frasi che dimostrano la sua filosofia calcistico-politica:

- Cara Santità, mi lasci dire che lei assomiglia al Milan. Infatti, lei, come noi, è spesso all’estero, cioè in trasferta, a portare in giro per il mondo un’idea vincente. Che è l’idea di Dio (1988, Città del Vaticano)- Il Papa è un uomo straordinario , ogni suo viaggio è come un gol. Ha la stessa idea vincente del Milan, che è poi l’idea di Dio, la vittoria del bene sul male. (30 marzo 1994, Repubblica)- Voglio fare l’Italia come il Milan (giugno 1994, Milano Italia)- Prima di confrontarsi con me vinca due Coppe dei Campioni! (Silvio Berlusconi all'ex ministro delle Finanze Luigi Spaventa, entrambi erano candidati nel collegio Roma 1 alle elezioni del 1994)- Io mi devo confrontare con gente che non ha fatto nulla nella vita, non ha preso nemmeno un laurea (…). Quando presi il Milan dcevano che avrei fallito: siamo diventati la prima squadra del mondo. (…) Non lo dico per vantarmi ma l’Italia ha una persona che ha costruito un impero. Lì in America hanno Bill Gates. (Bari, 5 aprile 2000)- Zoff si è comportato come l’ultimo dei dilettanti. Anche un dilettante avrebbe fatto marcare a uomo Zidane. Il problema è che l’intelligenza uno ce l’ha o non ce l’ha. (3 luglio 2000, Milanello, dopo la sconfitta in finale dell’Italia con la Francia)- Ho un complesso di superiorità che debbo frenare (maggio 1994)- Da quando faccio il presidente del Consiglio non posso più occuparmi del Milan, e infatti non è in cima alla classifica.- Un Governo vincente come il Milan (Reuters, 3 Aprile 2004)Deportivo La Coruna - Milan: 4-0 (La Coruna, 7 Aprile 2004)- Non capisco perchè a San Siro debbano entrare anche i tifosi delle altre squadre togliendo il posto ai nostri. San Siro deve diventare solo rossonero (Gazzetta dello Sport, 10 ottobre 1988)- Comprare Alessandro Nesta? Non si può. Sono cose che non hanno più nulla di economico, di morale. Nel calcio abbiamo sbagliato tutti, ora basta. (23 agosto 2002. L'indomani il Milan annuncia l'acquisto di Nesta, avvenuto da almeno una settimana).

- "Gilardino al Milan? Non si possono spendere certe cifre per il calcio. Sarebbe amorale con i problemi che ci sono oggi".(24 giugno 2005, dopo meno di un mese il Milan annuncia di aver acquistato Gilardino dal Parma, l'accordo con il calciatore era stato trovato da tempo) - Nelle mie attività mi sono abituato a essereil primo, anzi mi sono talmente abituato che ci resterei davvero male ad essere il secondo nel calcio. Il gruppo adesso è come un iceberg: la parte non visibile è il resto dell'attività, quello che brilla agli occhi di tutti è il Milan. Adesso siamo costretti a fare bene, questo è l'imperativo categorico del Milan.- Sono felice di non essere l'unica esponente di Forza Italia a tifare Juve. Miccichè, Ghigo, Fitto, nonostante la fede del capo, tifano Juve. Ma Berlusconi è splendido anche questo. Abbiamo massima libertà di tifo (On. Gabriella Carlucci, Forza Italia, Il Resto Del Carlino 28 maggio 2003)

la copertina del mio libro INTER NON ERA SOLO SFIGA(2006, Malatempora Edizioni, www.malatempora.com)

ZERU TITULI - Sandro Simone*e-book pubblicato in occasione del 17° scudetto vinto dall'Inter,

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