gran torino - il settimanale 4

4
IL SETTIMANALE Per un secolo Torino è stata la capitale del lavoro industriale. Otto ore al giorno, per 5 giorni alla settimana, per una vita intera. Era il lavoro di tutta la vita, e, se non si decideva di cambiarlo, rara- mente si perdeva. Anzi, se si tornava a casa e si diceva “mi hanno licenziato”, ti veniva chiesto: “Cos’hai fatto?”. Il lavoro c’era e lo si poteva perdere solo per “colpa”. Se si cam- biava troppo spesso lavoro, era più difficile farsi assumere perché venivi considerato un lavativo, uno scansafatiche. Esattamente il contrario di quanto accade oggi. Ai giorni nostri cambiare spesso attività è una necessità. Indica capacità di adattamento, aumento delle competenze e dell’espe- rienza. Nel senso comune vuol dire saper perseguire i propri obiettivi. Eppure, non tutto è positivo e spesso, specialmente per i giovani, il lavoro resta precario troppo a lungo, le competenze sacrificate e l’esperienza limitata ad una occupazione povera di contenuti e professionalità. Se tornare al passato non è possibile, rimediare alle distorsioni del mercato lo è. Per questo dobbiamo sostenere ogni persona, in pri- mo luogo i giovani, dandogli una formazione solida, fornendo loro conoscenze, agevolandoli nel percorso scolastico e universitario. Dobbiamo creare le occasioni perché possano formarsi compe- tenze di alto livello e un’esperienza utile a inserirsi agevolmente nel mercato del lavoro. Dobbiamo cioè metterli nelle condizioni di essere protagonisti delle proprie scelte, e assicurando i diritti fondamentali e irrinunciabili per ogni persona. [email protected] N. 4 - 25 aprile 2011 Di Piero Fassino io, personalmente e oggettivamente, non pos- so che dire il meglio. Fassino potrà essere un ottimo Sindaco anche perché Torino è una città che esce da un’amministrazio- ne esemplare, quella di Sergio Chiamparino, ampiamente con- divisa dalla cittadinanza. Piero Fassino lavorerà nella continuità, ma ci saranno di sicuro delle innovazioni che dipenderanno dal suo diverso stile di governo e anche dall’esperienza da lui accumulata grazie agli incarichi di re- spiro nazionale e internazionale. Piero Fassino è un uomo di grandi virtù pubbliche che corri- spondono ad una sorta di etica che lui ha sia come politico che come cittadino. Eugenio Scalfari Fondatore del quotidiano “La Repubblica”, giornalista, scrittore e politico italiano Guardate il video sul sito: www.pierofassinosindaco.it/webtv io sto con piero sindaco Scalfari: Piero Fassino è un uomo di grandi virtù il meglio deve ancora venire di Piero Fassino foto LUCA MEZZANO TEMPI MODERNI LAVORARE MEGLIO O MEGLIO LAVORARE? Lavoro, Occupazione, Ricerca, Sviluppo, Flessibilità, Prospettive, Diritti 29 APRILE DALLE ORE 17 – CASA DI CARITÀ ARTI E MESTIERI, VIA ORVIETO 44 È con il lavoro e nel lavoro che si può ri- scoprire la via dello sviluppo per uscire dalla crisi. Finora si è agito solo sulle conseguen- ze e non sulle cause di questo periodo di crisi, mentre ai cittadini servono risposte sul reddito, sul lavoro, sul welfare. Ecco perché nella Gran Torino, Capitale del Lavoro, tor- niamo a parlare di occupazione e di crescita, di flessibilità e di precarietà, di ricerca e di prospettive, di sviluppo e di diritti. Chi discuterà di questo? Le voci degli stu- denti, dei lavoratori, dei precari e dei cassintegrati, dei professionisti e dei pensionati con Piero Fassino, Cesare Damiano, Dario Franceschini, Eleonora Voltolina (La repubblica degli stagisti), CGIL, CISL, UIL Torino e con John Monks, segretario generale della Confederazione europea dei Sindacati, per portare Torino in Europa e l’Europa a Torino. Giorgia, [email protected] foto ANDREA SABBADINI A pag. 4 LE PROPOSTE DI PIERO FASSINO: SICUREZZA, LAVORO, VERDE E AREA METROPOLITANA

Upload: piero-fassino

Post on 12-Mar-2016

217 views

Category:

Documents


2 download

DESCRIPTION

Gran Torino il settimanale, il nuovo strumento informativo della campagna elettorale di Piero Fassino, un foglio aperto alle idee e ai contributi di tutti

TRANSCRIPT

Page 1: Gran Torino - Il Settimanale 4

IL SETTIMANALE

per un secolo torino è stata la capitale del lavoro industriale. otto ore al giorno, per 5 giorni alla settimana, per una vita intera. Era il lavoro di tutta la vita, e, se non si decideva di cambiarlo, rara-mente si perdeva. Anzi, se si tornava a casa e si diceva “mi hanno licenziato”, ti veniva chiesto: “cos’hai fatto?”.il lavoro c’era e lo si poteva perdere solo per “colpa”. Se si cam-biava troppo spesso lavoro, era più diffi cile farsi assumere perché venivi considerato un lavativo, uno scansafatiche. Esattamente il contrario di quanto accade oggi. Ai giorni nostri cambiare spesso attività è una necessità. indica capacità di adattamento, aumento delle competenze e dell’espe-rienza. nel senso comune vuol dire saper perseguire i propri obiettivi. Eppure, non tutto è positivo e spesso, specialmente per i giovani, il lavoro resta precario troppo a lungo, le competenze sacrifi cate e l’esperienza limitata ad una occupazione povera di contenuti e professionalità. Se tornare al passato non è possibile, rimediare alle distorsioni del mercato lo è. per questo dobbiamo sostenere ogni persona, in pri-mo luogo i giovani, dandogli una formazione solida, fornendo loro conoscenze, agevolandoli nel percorso scolastico e universitario.Dobbiamo creare le occasioni perché possano formarsi compe-tenze di alto livello e un’esperienza utile a inserirsi agevolmente nel mercato del lavoro. Dobbiamo cioè metterli nelle condizioni di essere protagonisti delle proprie scelte, e assicurando i diritti fondamentali e irrinunciabili per ogni persona.

[email protected]

N. 4 - 25 aprile 2011

Di piero fassino io, personalmente e oggettivamente, non pos-so che dire il meglio. fassino potrà essere un ottimo Sindaco anche perché torino è una città che esce da un’amministrazio-ne esemplare, quella di Sergio chiamparino, ampiamente con-divisa dalla cittadinanza. piero fassino lavorerà nella continuità, ma ci saranno di sicuro delle innovazioni

che dipenderanno dal suo diverso stile di governo e anche dall’esperienza da lui accumulata grazie agli incarichi di re-spiro nazionale e internazionale.piero fassino è un uomo di grandi virtù pubbliche che corri-spondono ad una sorta di etica che lui ha sia come politico che come cittadino.

Eugenio Scalfarifondatore del quotidiano “La repubblica”,

giornalista, scrittore e politico italianoGuardate il video sul sito:

www.pierofassinosindaco.it/webtv

io sto con piero sindacoScalfari: Piero Fassino è un uomo di grandi virtù

il meglio deve ancora veniredi Piero Fassino

foto LUcA mEZZAn

o

TEMPI MODERNILAVORARE MEGLIO O MEGLIO LAVORARE?Lavoro, Occupazione, Ricerca, Sviluppo, Flessibilità, Prospettive, Diritti

29 APRILE DALLE ORE 17 – CASA DI CARITÀ ARTI E MESTIERI, VIA ORVIETO 44

È con il lavoro e nel lavoro che si può ri-scoprire la via dello sviluppo per uscire dalla crisi. finora si è agito solo sulle conseguen-ze e non sulle cause di questo periodo di crisi, mentre ai cittadini servono risposte sul reddito, sul lavoro, sul welfare. Ecco perché nella Gran torino, capitale del Lavoro, tor-niamo a parlare di occupazione e di crescita, di fl essibilità e di precarietà, di ricerca e di prospettive, di sviluppo e di diritti.chi discuterà di questo? Le voci degli stu-denti, dei lavoratori, dei precari e dei

cassintegrati, dei professionisti e dei pensionati con Piero Fassino, Cesare Damiano, Dario Franceschini, Eleonora Voltolina (La repubblica degli stagisti), cGiL, ciSL, UiL torino e con John Monks, segretario generale della confederazione europea dei Sindacati, per portare torino in Europa e l’Europa a torino.

Giorgia, [email protected]

foto

An

DrE

A SA

BBAD

ini

A pag. 4 LE PROPOSTE DI PIERO FASSINO:

SICUREZZA, LAVORO, VERDE E AREA

METROPOLITANA

Page 2: Gran Torino - Il Settimanale 4

2

NON TOCCATECI I COLORI

Ciao Piero,la spinta partecipativa degli anni ’90 si è dimostrata un colossale fallimento, se si considera che ultimamente 4 cittadini su 10 non si recano più alle urne. C’è tuttavia nell’aria l’idea di una politica accessibile e leggera, che induce chiun-que desideri ritagliarsi un posto al sole e disponibile a “metterci la faccia”, a giocarsela a tutto campo.Un esempio? La politica ridotta a prodotto pubblicitario. C’è un manife-sto, tra i tanti che si vedono in giro, in cui si è invitati a “cambiar colo-re”, così come ai tempi di Carosello s’invitavano le massaie a cambiare detersivo. Se siamo a questo stadio e a questi livelli hai fatto bene a rimetterti lo zaino in spalla. Scalare Torino ti permetterà di conoscere ancora di più “la pasta” di chi la abita e potrai bere a piene mani presso gli storici Toret, le fontanelle verdi con la faccia di toro.

Enrico

UN GRANDE “SOCIAL NETWORK CULTURALE”

Ciao Piero,la cultura è il fattore per l’eman-cipazione della Società. Più cul-tura vuol dire più sviluppo, più diritti, più ricerca, più lavoro. Da

qui si deve partire per rinnovare la Gran Torino. In un’Italia governata da chi ha paura della condivisione della cultura, Torino per prima deve trasformarsi in un grande “social network culturale”, come se fosse un Facebook, un Twitter della cultura, che parta dalle scuole, passando per piazze, biblioteche e musei, per arrivare fi no ai locali notturni.

Diego

LO SCONTRO GENERAZIONALE

Ciao Piero,lavoro nella pubblica amministrazione e sono precaria da 8 anni. Oltre a vi-vere il disagio del precariato, spesso avverto il tipico “scontro generaziona-le” tra chi dovrebbe rappresentare il futuro della pubblica amministrazione e chi invece l’ha vista istituirsi. Vorrei per la mia Città enti pubblici capaci di innovarsi e di rispondere alle sempre nuove esigenze, ma anche capaci di utilizzare al meglio l’esperienza di chi da anni si occupa di cose pubbliche.

Francesca

I “NUOVI” CITTADINI

Ciao Piero,Torino da molti anni è cresciuta demografi camente grazie all’arrivo di “nuovi” citta-dini. Questi “nuovi” cittadini devono essere visti come una risorsa e non come una minaccia perché arricchiscono con i loro usi, costumi e tradizioni la nostra bella Città. Una città che accoglie, dialoga e unisce i nuovi con i vecchi cittadini, può essere a tutti gli effetti una Capitale della solidarietà. Uniti possiamo far sì che il progetto Gran Torino diventi la realtà quotidiana di tutti i giorni.

Giuseppe

CAPITALE DEL LAVORO

CAPITALE DELla sicurezza

CAPITALE DEL muoversi bene

CAPITALE DEi giovani

CAPITALE DELla fraternitÀ

CAPITALE DELle donne

CAPITALE DELla cultura

BUONE PRATICHE E FUTURI BILANCI

Ciao Piero, Torino è una città in rosso. Bisognerà stare attenti ai futuri bilanci, ma il rosso torinese deriva in gran parte da “sani” debiti, quali il mantenimento degli spazi verdi che conti-nuano ad essere offerti agli abitanti, gli investimenti fatti per rendere la Città più facile da attraversare con i mezzi pubblici e le numerose iniziative culturali che attraggono sempre più visitatori. Molti sono poi i giovani e gli stranieri che per investire sul proprio futuro scelgono Torino come sede universitaria, anche se sarà importante fare di più.Hai affermato di esserti candidato a Sindaco perché credi nella politica come governo della “cosa pubblica”, fi nalizzato al miglioramento della Società. Il tuo passato fi n qui lo testimonia.

Adriana

ABBATTIAMO LE FRONTIERE DELLA PAURA!

Ciao Piero, la sicurezza è una chiave essenziale nell’integrazione culturale e nell’abbat-timento delle frontiere della paura, che dividono le persone creando ignoranza e razzismo. Sono un italiano residente

all’estero, che ha deciso di trasferirsi a Torino per continuare gli studi. Mi domando se Torino sia in grado di offrire una sicurezza pari alle altre città europee, non solamente dal punto di vista fi sico, ma anche monetario e politico. Torino è un grande esempio di integrazione culturale, e mi au-guro che tutte le comunità straniere qui presenti possano continuare ad arricchire la Città. Sono sicuro che Torino Capitale della sicurezza potrà rappresentare un messaggio di pace per tutto il mondo e la prova che una città multietnica sia più ricca di tutte le altre.

Tarek

PARITÀ UGUALE LIBERTÀ

Ciao Piero,sogno una città sensibile, su misura delle donne.Il migliore modo per darci spazio è applicare principi di meritocrazia e soprattutto cambiare mentalità: spesso si defi niscono femminili quelle esigenze che in realtà interessano l’intera famiglia: dai bambini, ai nonni, ai papà. La mia Capitale delle donne interpreta la parità non come uguaglianza, ma come libertà di diventare una donna completa. Noi donne non abbiamo bisogno di favori ma di opportunità!

Tatiana

Una città capitaleInviate le vostre foto e i vostri

contributi sui progetti di “Una città capitale” all’indirizzo mail:

[email protected]

Quando le Campagne di comunicazione sono particolarmente azzeccate, capita che alcuni siti satirici ne creino la parodia. In questo caso è capitato alla Campagna di Piero Fassino. A questo punto giochiamoci insieme!Provate anche voi a “taroccare” i nostri manifesti e vincere il premio per la migliore parodia di Campagna, che verrà consegnato da Piero Fassino una settimana prima delle elezioni. I migliori “tarocchi” verranno pubblicati ogni settimana sulle nostre pagine.

CONTEST “GRAN TORINO - LA VOGLIAMO CAPITALE”

Page 3: Gran Torino - Il Settimanale 4

3

L’Università può essere intesa come una mo-derna Azienda, considerato tutte le persone che ci lavorano e soprattutto le eccellenze?Preferirei che la si definisse un’ “istituzione pubblica” in quanto l’ateneo ha un ruolo di ricerca e di formazione, utile soprattutto dal punto di vista sociale, per far crescere il nostro territorio e tutto il Paese. Perché gli studenti scelgono di venire qui a Torino?All’interno dell’ateneo torinese lavorano circa 80.000 persone, contando 6.000 borsisti e 73.000 studenti. Alcuni di questi studenti, però, arrivano a Torino dopo aver frequentato altrove il primo triennio, evidentemente perché l’offer-ta formativa e la qualità dell’Università di Torino sono ritenute molto buone.In un articolo de “Il Sole 24 Ore” dello scor-so dicembre, Lei sottolinea che le università italiane non sono in coda nelle “vere” classi-fiche mondiali. Può spiegarci cosa intende?Nel proliferare delle graduatorie che confrontano i risultati conseguiti dagli atenei nel mondo, si rileva in genere la prova colpevole della nostra ineffi-cienza e arretratezza. Quasi mai, però, il giudizio si spinge anche a sottolineare come le singole graduatorie siano state elaborate. Bisogna con-

frontare alcuni dati, perché in Italia viene desti-nato all’Università solo lo 0,8% del Pil e invece la media Ocse è dell’1,5%. Ciò vuol dire che alcuni Paesi investono due, tre volte di più di quanto fa l’Italia. Il problema si riflette anche sul numero degli studenti rispetto ai docenti, infatti per ogni docente in Italia ci sono 38 studenti, più del dop-pio della media Ocse. I risultati sono ovviamente condizionati da questi numeri. Se facciamo un rapporto tra l’indice dell’Università di Torino e il Pil investito siamo addirittura prima di Oxford, quindi bisogna investire su questo importante centro di formazione e di ricerca.Paragoniamo la formazione universitaria nelle diverse università europee ad una gara sportiva. L’Università italiana parte al pari delle altre oppure c’è qualche handi-cap che ci pesa?È come se in una corsa dei 100 metri piani noi partissimo da 50 metri più indietro degli altri e di ciò non si tenesse comunque conto nello stilare l’ordine d’arrivo a fine corsa. Dunque si tratta di un handicap molto pesante, perché oltretutto i ricercatori e gli scienziati italiani sono tra i più pro-duttivi al mondo per qualità e numero. Può spiegarci come oggi il livello di forma-zione espresso dall’Università italiana sia

diventato tra i più elevati al mondo?Se ogni anno 35.000 laureati e dottori di ricer-ca italiani trovano impiego in centri di ricerca prestigiosi degli Stati Uniti o dell’Europa, signifi-ca appunto che il livello di formazione espresso dall’Università italiana è tra i più elevati al mondo. I 35.000 cervelli annualmente in uscita, a cui cor-risponde un flusso in entrata di soli 4.000 laureati e dottori di ricerca stranieri, sono costati allo Stato e alle famiglie per la formazione circa 600.000 Euro ciascuno. Questa è una contraddizione sulla qualità dell’Uni-versità italiana: se i nostri laureati e dottori di ricer-ca vincono dei concorsi all’estero, evidentemente è perché la loro preparazione è molto buona. Io non sarei preoccupato per i 35.000 cervelli in uscita, se ad entrarne fossero 40.000 laureati stranieri; in questo caso sarebbe una situazione di scambio intellettuale alla pari e positivo. Invece ne entrano solo 4.000, quindi noi registriamo un pesante deficit. Il danno è anche economico per-ché, come ricordavo poco fa, formare un laureato oppure un dottore di ricerca che per 25-28 anni deve essere mantenuto dalla famiglia e dallo Sta-to, per la parte formativa costa complessivamente circa 600.000-700.000 Euro. In questo modo noi regaliamo quasi 20 miliardi ai Paesi concorrenti e

regaliamo anche persone che fanno crescere la qualità della produzione in questi Paesi e la loro competitività.La candidatura di Piero Fassino, visto che parliamo di giovani, ha fatto discutere perché in effetti non è più persona giovanissima. Lei come la vede, da Rettore e da torinese?Io non credo che sia una questione di età, anzi, ho sempre detto che le persone vanno valutate in base alle loro idee e al loro impegno. E spesso l’esperienza maturata costituisce una leva van-taggiosa. Ovviamente incontreremo anche gli altri candidati a Sindaco e vedremo quello che ci sa-pranno proporre.

Serena, [email protected]

il salotto di GRAN TORINO

EZIO PELIZZETTI Rettore dell’Università degli Studi di Torino

la settimana di pierofoto Archivio

Ufficio StAm

pA Unito

Lunedì 25 aprileore 8.30 Commemorazione del 59° anniversario della Liberazionecimitero monumentale, corso novara

ore 17 Concerto del 25 aprilepiazza San carlo

Martedì 26 aprileore 9 Giro al mercato della Crocetta

ore 10.30 Visita al CUS – Centro Universitario Sportivovia paolo Braccini, 1

ore 15 Visita al Campus ONUvia maestri del Lavoro, 10

ore 17.30 Confronto pubblico con i candidati sindacifondazione Giovanni Agnelli - via Giacosa, 38

Mercoledì 27 aprileore 21 Torino, Capitale della SicurezzaCon Sergio Chiamparino, Flavio Zanonato e Piero FassinoModera Marco SorrentinoSermig - piazza Borgo Dora, 61

Giovedì 28 aprile ore 9 Giro al mercato di Via Porpora

ore 10 Giro al mercato di Corso Taranto

ore 11.00 Presentazione del Salone Internazionale del Libro 2011Sala centro congressi regione piemonte, corso Stati Uniti, 23

ore 15.30 Incontro con la Consulta delle persone in difficoltàvia San marino, 10

ore 20.30 Serata inaugurale “Da Sodoma a Hollywood” Festival del Cinema GLBTcinema massimo - via verdi, 18

Venerdì 29 aprileore 9 Giro al mercato in Via Chiesa della Salute

ore 10 Giro al mercato in Corso Cincinnato

ore 11.30 Visita al Museo A come Ambientecorso Umbria, 90

ore 15 Incontro con ConfCooperativecorso francia, 15

ore 17 Lavorare meglio o meglio lavorare?Con Piero Fassino, Cesare Damiano, Dario Franceschini, Eleonora Voltolina, John Monkscasa carità Arti e mestieri - via orvieto, 44

Sabato 30 aprileore 9.30 Profilo di donnaLa salute delle donne in Italia e PiemonteSala consiglio circoscrizione 5 - via Stradella, 192

ore 11 XXXV Assemblea Nazionale dell’Unione dei Consoli Onorari in Italiapalazzo carignano - piazza carignano 5

Domenica 1 maggioore 9.00 Corteo del Primo Maggiopiazza vittorio veneto

Page 4: Gran Torino - Il Settimanale 4

per le elezioni amministrative non sono previsti rimborsi elettorali pubblici, per questo abbiamo av-viato una campagna di autofi nan-ziamento trasparente.

Aiutaci a realizzare il nostro pro-getto per una Gran torino!

naturalmente 5 euro è una quota minima. ogni contributo è ben-venuto.puoi effettuare una donazione attraverso il sistema paypal di-rettamente sul sito internet: www.pierofassinosindaco.itoppure fai una donazione a

“comitato insieme per torino” Banca Sella - fi liale di piazza ca-stello, 127 c/c numero: 52859306210 iBAn: it 91 W 032 68 01000 052859306210

Grazie per il tuo contributo!

5 euro per Piero Fassino Sindaco

GRAN TORINO – IL SETTIMANALESupplemento a “carambola” Direttore responsabile: marco marturano

REDAZIONEresponsabile del supplemento: Eva ferrahanno collaborato: Giorgia, Elena, Serena, marco, rosanna, carla, massimo, Silvana, Adriana, Diego, Giuseppe, Enrico, france-sca, tatiana, tarek

FOTOArchivio Uffi cio Stampa Unito, Andrea Sabba-dini, francesca minonne, Luca mezzano, Ales-sandro contaldo, paolo De Luca

ILLUSTRAZIONE ORIGINALEEllekappa

CONTATTIcomitato piero fassino Sindacovia pietro micca 4, 10122 torinotel: +39.366.7010650mail: [email protected]: www.pierofassinosindaco.it

COMMITTENTE RESPONSABILEAndrea Giorgis, Legge 81/1993Stampato presso: Gruppo Artigrafi che LcL-rotoservice fraz. roata raffo 63 (S.S. Busca-cuneo) - 12022 cuneo

lun 25 aprile mar 26 aprile mer 27 aprile gio 28 aprile ven 29 aprile sab 30 aprile dom 1 maggio

ore 17

Gran Torino News Il diario di PieroIo sto con Piero Sindaco Eugenio Scalfari

ore 17

Gran Torino NewsIl diario di PieroSalotto Gran Torino con Ezio Pelizzetti

ore 17

Gran Torino NewsIl diario di PieroLa parola ai cittadiniCircoscrizione X: Mirafi ori SudGran Torino – La vogliamo capitale

ore 17

Gran Torino NewsIl diario di PieroSalotto Gran Torino con Roberto Della Seta

ore 17

Gran Torino NewsIl diario di PieroLa parola ai cittadiniCircoscrizione I: Centro, CrocettaGran Torino – La vogliamo capitale

ore 17

Il diario di PieroSalotto Gran Torino con Vladimir Luxuria

ore 17 Il diario di PieroIl meglio deve ancora venire

Gran Torino Web TV, in onda sul sito www.pierofassinosindaco.it/webtv: incontri, volti, interviste, appelli, voci e pareri della gente attraverso i quartieri di Torino. Un luogo virtuale, in cui fare girare le idee, ascoltando e raccogliendo quelle dei cittadini.I vostri contributi a: [email protected] – sms e mms al numero: 366.7010650

Mercoledì 27 Aprile ore 21 serMig - PiAzzA Borgo DorA, 61

CAPITALE DELLA SICUREZZAcon Piero FAssiNo

FLAVio zANoNATo e sergio CHiAMPAriNomodera Marco sorrentino

GRAN TORINO – LE PROPOSTE DI PIERO FASSINO PER LA CITTÀ CAPITALE

Ci trovate anche sul canale CH 114 del digitale terrestre tutti i giorni alle 19.30, in replica alle 24.00 e il giorno successivo alle 12.00

foto

ALE

SSAn

Dro

cont

ALDo

foto

pAo

Lo D

E LU

cA

SICUREZZALa sicurezza è un diritto fondamentale di tutti i cittadini e le politiche sulla sicurezza sono lo strumento per rendere fruibile questo bene. torino è molto cambiata in questi anni, diven-tando sempre più una capitale europea, inter-nazionale, multietnica. occorre gestire questa complessità sociale. La proposta di piero fas-sino è fare diventare Torino Capitale della Sicurezza, una città che sappia governare le sue paure e le sue preoccupazioni, con in-terventi in più direzioni: presenza delle forze dell’ordine e dei vigili Urbani; illuminazione per le strade; sorveglianza di parchi, mercati, scuole; creazione di centri di incontro per i gio-vani; lotta alla droga e a ogni forma di illegalità. E istituendo il Difensore civico dei cittadini.

VERDE TORINOpiero fassino propone un progetto di verde legato alle case, agli alloggi, ai balconi, ai ter-razzi, ai giardini, impostato, curato e diretto da veri esperti per fare di Torino una “città ver-de” dalla grande scala dei parchi fi no a quel-la capillare dell’individuo e delle abitazioni.in quest’ottica sarebbe allora interessante far diventare Torino sede di una delle grandi manifestazioni internazionali del verde (a cadenza biennale o triennale) che, una volta terminate, lasci un consistente insediamento permanente di piantumazione per nuovi giardini.fare di torino una città verde signifi ca utiliz-zare per sport e tempo libero gli 80 km di sponde fl uviali di po e Dora.

LAVORO ETICOtra le proposte di piero fassino per il tema del lavoro c’è l’adozione di una Carta Eti-ca, che sia in grado di diventare un nuovo modello nei rapporti fra giovani e lavoro, applicandoli in primo luogo nell’ambiente co-munale e nelle società del comune.rimborsare gli stages e non utilizzarli per sostituire i lavoratori dipendenti, pagare allo stesso modo un’ora di lavoro precario e un’ora di lavoro a tempo indeterminato, at-tivare politiche sociali che facilitino il lavoro delle donne e la conciliazione con la mater-nità, implementare i servizi che esistono sul territorio per “accompagnare” anche i più svantaggiati alla ricerca di lavoro. Queste sono alcune delle idee concrete per fare di torino una voce nuova sul lavoro, sullo svi-luppo e sul futuro dei giovani.

GRAN TORINO METROPOLITANAUna grande città come torino non può pre-scindere dai comuni oltre i suoi confi ni. Le politiche della futura Gran torino dovranno essere quelle di una moderna città metro-politana basata sullo scambio con le realtà territoriali vicine, sull’ascolto e sul confron-to. per questo piero fassino ha proposto una Conferenza dei sindaci dell’Area metropolitana. Uno strumento per matu-rare politiche comuni su trasporti, mobilità, rifi uti, insediamenti produttivi, valorizzazione e promozione delle residenze sabaude, sedi universitarie.