25natura in sardegna

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Il periodico di informazione ambientale a cura dell'ASS.FOR.ONLUS

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Page 1: 25Natura in Sardegna

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Page 2: 25Natura in Sardegna

CI CREDIAMOÈ iniziata una nuova stagioneper [a tutela delt'ambiente in Sardegna

La pubblicazione della raccolta dei 1000 quesiti sulÌe materiepreviste per la prova scritta del concorso per 104 Agenti Forestali,

è un segnale importante che ci aiuta a ben sperare per iI futurodella riorganizzazione del Corpo Forestale Sardo, da noi sempre

auspicata.Abbiamo già detto in varie sedi e anche scritto, pubblicandolo

net n" 22 del Notiziario Forestale, che con 104 nuovi AgentiForestali si copre solo Ia metà dei posti realmente necessari per fare

Vigilanza Ambientale a 360 gradi su tutto il territorio isolano.

Siamo anche realisti, sappiamo delle ristrettezze che attana-gliano leconomia del nostro paese: si parla sempre di nuovi taglinel pubblico impiego, di blocco delle assunzioni, ed effettivamen-

te abbiamo avuto anche il cattivo pensiero che qualcuno awebbe

bloccato questo concorso. Certo sarebbe stata una cosa gravissima,

una contraddizione palese con le tanto conclamate buone inten-zioni di tutela del patrimonio ambientale sardo sbandierate da

tutti i politici.Awiare la macchina che porterà allassunzione di 104 giovani è

da vedersi come una volontà politica nuova che dovrà portare alpotenziamento e alla iorganizzazione del Corpo Forestale Sardo.

A differenza degli altri apparati amministrativi regionali, ilCorpo Forestale è una struttura a sé stante, dove è più utile I1n-gresso dal gradino iniziale di Agente per arrivare a quello diDirigente con percorsi interni di crescita e formazione, ed espe-

rienza diretta sul campo.

Uistituzione della scuola forestale in Sardegna, in collaborazio-ne con le università di scienze forestali e ambientati, sarà un altro

tasselio fondamentale per il consolidamento del processo di riorga-

nizzazione del Corpo Forestale.

La crescita scolastica in tutto il paese ci consente oggi di avere

un numero di Agenti e Sottufficiali con la laurea già in tasca al

momento di fare iI primo concorso, anche se per queste categorie

la laurea non era richiesta.Per tanti giovani sardi iI desiderio di difendere il proprio

ambiente è molto forte, al punto che sacrificano anni di studio per

dedicarsi con passione al servizio dell'Agente Forestale che difende

la Sardegna da incendiari, inquinatori e speculatori.

Le piogge di quest'inverno ci hanno dato morti e distruzione.

0ggi, dopo quelle tempestose giornate, c'è una ricrescita di vege-

tazione incredibile, il verde che ci circonda disegna paesaggi stu-pendi e imparagonabili. Tutti noi, dobbiamo impedire che, con

qualche atto scellerato, vengano cancellati questi colori.In quel verde c'è il futuro di una nuova stagione di rinascita per

Ieconomia agricola-forestale, ambientale e turistica della nostra

terra, e per difenderlo serve Iaiuto di tutti. Vigilate con noi e

memorizzate subito sul vostro cellulare il numero verde 1515 per

chiedere il nostro intervento su tutte le emergenze ambientali.

Salvatore Scriva

Page 3: 25Natura in Sardegna

SOMMARIO

Pag. 3TUTELA DELTAMBIENTE GEOGRAFICO DELIJAREAMEDITERRAIIEA E DELTAMBIENTE NATT]RALEDELLA SARDEGNA

Pag.2lELEMENTI DI LEGISLAZIONE FORESTALE - R.D.30 DICEMBREl923N.3267, R.D. 16 MAGGIO 1926 N. 1126,L.9 OTTOBRE 1957 N. 950,L.21 NOVEMBRE 2000 N.353, L.24 NOVEMBRE 1981 N.689

Pag.39ECOLOGIA FORESTALE E SILVICOLTURA

Pag. 59L. 11 FEBBRATO 1992 N. 157, L.R.28APRrLE 1978 N.32,L.R.29 LUGLIO 1998 N.23

Pag.7lpEscA - R.D.22 NOVEMBRE 1914 N.1486, R.D.8 OTTOBRE 1931N. 1604, L.963[965,D.AD.A. 10 MAGGIO 1995 N.412, D.P.R. 1639168

Page 4: 25Natura in Sardegna

1. DAL PUNTO DIVISTA ECOLOGICO LE PIAN-TE SONO CLASSIFICATE COME XEROFITEQUANDO:1) hanno esigenze idriche modeste e riescono a viverein ambienti siccitosi *

2) hanno elevate esigenze idriche e vivono in ambientiparticolarmente umidi3) hanno la capacità di vivere in ambienti che alternano

momenti di grande siccità e di elevata umidita

2. QUALE STRUMENTO VrENE UTTLTZZATOPERMISURARE LA PIOGGIA CADU:IA?1) il pluviometro *

2) l'anemometro3) il goniometro

3. DAL PUNTO DIVISTA ECOLOGICO LE PIAN.TE SONO CLASSIFICATE COME TROPOFITEQUANDO:1) hanno la capacita di vivere in ambienti che alternano

momenti di grande siccità e di elevata umidità *

2) hanno elevate esigenze idriche e vivono in ambientiparticolarmente umidi3) hanno esigenze idriche modeste e riescono a viverein ambienti siccitosi

4. QUALE STRUMENTO YIENE UTILIZZ§OPER MISURARE LA YELOCITÀ DEL VENTO?1) l'anemometro *

2) il barometro3) I'igrometro

5.IL LIBECCIO È TJNVENTO CHE SPIRA DA:1) sud-ovest *

2) sud-est

3) sud

6.IL GRECO O GRECALE È T]NVENTO CIIESPIRA DA:1) nord-est *

2) sud-est

3) nord-ovest

7. LA ZONA IN CUI UNA PIATITA SI È EVOLUTAVIENE DEFINITAAREALE DI ORIGINE E LEPIANTE DI QUELIJAREALE SONO CHIAMATE:1) autoctone *

2) alloctone3) mesotone

8. LA PARTE DELI.?ATMOSFERA COMPRESATRA LA SUPERFICIE TERRESTRE E UN'AL.TEZZA MEDIA DI lO-12 KMYIENE DENOMI-NATA:l) troposfera *

2) stratosfera

3) termosfera

9. LA TEMPERATURA DELI.?ARIA DIMINUISCEDI CIRCA l GRADO OGNI:1) 100 metri di altitudine *

2) 500 metri di altitudine3) 1000 metri di altitudine

10.I "TACCHI" O «TONERI'DELLA

SARDEGNA SONO ALTIPIANI COSTITUITI DAROCCE:l) calcaree *

2) basaltiche

3) granitiche

1l.IVENTI SONO MOVIMENTI DI MASSE D'A.RIA CHE SI SPOSTAIIO RISPETTOALLASUPERFICIE TERRESTRE CON COMPONENTEPREVALENTEMENTE ORIZZONTALE :

l) dalle zone ad alte pressioni (anticicloniche) alle zone

a basse pressioni (cicloniche) *

2) dalle zone a basse pressioni (cicloniche) a quelle ad

alte pressioni (anticicloniche)3) dalle zorre a basse pressioni (cicloniche) alle zonemolto nuvolose

12.INDryIDUATE TRA IVENTI INDICATI QUEL-LO CIIE SPIRA DALLA GIUSTA DIREZIONE:1) scirocco spira da sud-est *

2) libeccio spira da nord-ovest

3) tramontana spira da sud-ovest

13. QUALE Dr QUESTEATFERMAZTONTRIGUARDATITI IL YENTO RISULTA FALSA?l) favorisce l'accumulo di umidità *

2) favorisce la dispersione degli inquinanti3) favorisce l'impollinazione dei fiori

14. I TERRENI EOLICI SONO TERRENI CHE SISONO FORMATI PERAZIONE DI TRASPORTODEL:l) vento *

2) gravitàr

3) acqua

15. LE PIOGGEACIDE SONO CAUS$E:l) dall'aumento nell'atmosfera di ossido di zolfo e diazoto *

2) dall'aumento nell'atmosfera dell'anidride carbonica3) dall'aumento nell'atmosfera dello strato di ozono

16. LE SPECIE FORESTALI SCIAFILE SONO:l) amanti l'ombra *

2) l'inquinamento atrnosferico

3) tolleranti la luce

I7.LE SPECIE FORESTALI ELIOFILE SONO:1) amanti la luce *

2) amanti l'ombra3) tolleranti l'inquinamento atmosferico

Page 5: 25Natura in Sardegna

18. QUALI FRA QUESTI GRI]PPI DI SPECIE

FORESTALI SONO CONSIDERATE SCIAFILE(TOLLERANTI L?OMBRA)?l) tasso-agrifoglio *

2) larice-pino silvestre

3) pino marittimo-frassino

19. I-?UMIDITÀ DELI.TARIA VIENE MIST]RAIADA UNO STRUMENTO CHIAMATO:l) igrometro *

2) anemometro

3) barometro

20. QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONIÈ nsrttl,:l) l'anemometro misura la velocita del vento *

2) il barometro misura l'umidità dell'aria

3) il pluviometro misura la pressione atrnosferica

21. UNA DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONIRISUL:IA ERRATA:1) il ptuviometro misura l'umidita dell'aria *

2) il barometro misura la pressione atmosferica

3) l'anemometro misura la velocità del vento

22. QUALI DI QUESTEABFERMAZIONIRIGUARDANTI LA TRASPIRAZIONE RISULITA

CORRETIA:l) la perdita di acqua sotto forma di vapore da parte

delle piante *

2)laperditadi acqua sotto forma di vapore da parte del

terreno

3) la somma della perdita di acqua sotto forma di vapo-

re da parte delle piante e del terreno

23.IL REGIME PLUVIOMETRTCO (DELLE PRE-

cIprrAzIoNI) DI GRAN LLI|IGA PrÙ COMUNEIN SARDEGNA È:I ) inverno-autunno-primavera-estate (iape) *

2) inverno-primavera-autunno-estate (ipae)

3) autunno-inverno-primavera-estate (aipe)

24.L8 PIANTE CHE SONO STATE TRASPORTA-

TE INAREALI DIVERSI DA QUELLO DI ORIGI-NEVENGONO DEFINITE:l) alloctone *

2) mesotone

3) autoctone

25. QUALE FRA LE SEGUENTI DEFINIZIONI DIENDEMISMO RISULTA PIÙ APPROPRIATA:

l) la presenza esclusiva e caratteristica di determinate

specie vegetali o animali in una regione circoscritta *

2) specie vegetali introdotte da un altro areale e accli-

matate in una regione

3) specie vegetali e animali tipiche di una nazione

26. QUAI.?È LA SUPERFICIE DELLASARDEGNA?1) 24.098lonq *

2) 35.760 kmq3) 18.930 kmq

27. CONSIDERANDO TRE ISOLE DEL MEDI-TERRANEO: SARDEGNA, SICILIA' CORSICA,INTERMINI DI GRANDEZZAIN CHE ORDINEDEVONO ESSERE MESSE?

1) Sicilia-Sardegna-Corsica *

2) Sardegna-Sicilia-Corsica3) Corsica-Sicilia-Sardegna

28. QUALE TRA SARDEGNA, SICILIA, CORSICAÈ coNsrnsRArA LA pIÙ cRANDE IsoLA DELMEDITERRANEO?1) Sicilia *

2) Sardegna

3) Corsica

29.L8 MONTAGNE DELLA SARDEGNAHANNO:l) quote sempre al di sotto dei 2.000 metri *

2) quote anche superiori ai 2.000 metri

3) quote sempre superiori ai 2.000 metri

30.IL MASSICCIO DEL GENNARGENTU PRE-

SENTA NUMEROSE VETTE, QUALE FRA QUEL.LE INDICATE È LA PIÙALTA?l) Punta La Marmora *

2) Bruncu Spina

3) Monte Spada

31.IL MONTE LIMBARA IN QUALE REGIONEGEOGRAFICA DELLA SARDEGNA È USTCATOT

1) Gallura *

2) Marghine3) Sarcidano

32. QUALE FRA LE SEGUENTIAFFERMAZIO}IRISUL;IA CORRETTA?1) il Monte Rasu si trova in Provincia di Sassari *

2) il Monte Linas si trova in Provincia di Oristano

3) il Monte Corrasi si trova in Provincia di Cagliari

33. FRA LE SEGUENTIAFFERMAZIONI UNARISULTA NON CORRETTA:l) il Flumendosa sfocia nella costa sud-occidentale

della Sardegna *

2) il Coghinas sfocia nella costa settentrionale dell'isola

3) il Temo sfocia nella costa nord-occidentale della

Sardegna

34.I.?ALTOPIA}IO DI CAMPEDA È UNTCITO:1) tra le province di Sassari e Nuoro *

2) in provincia di Sassari

3) in provincia di Nuoro

Page 6: 25Natura in Sardegna

35. QUALI FRA r FIUMI SOTTOELENCATI NONÈ uN.rrrr,uENTE DEL TrRSo?l) il Cedrino *

2) il Taloro3) Rio Liscoi

36.TRA I FIT]MI DELLA SARDEGNA, QUELLOPIÙ NAVIGABILE È:1) il Temo *

2) il Tirso3) il Flumendosa

37. QUALE FRA QUESTEAFFERMAZIONIRISUUTA NON CORRETTA:1) il lago di Gusana deriva dallo sbarramento del fiumeCedrino *

2) il lago Omodeo deriva dallo sbarramento del fiumeTirso

3) il lago di Casteldoria deriva dallo sbarramento delfiume Coghinas

38. TRA I f,'IUMI INDICATI UNO NON RISULITAAFFLUENTE DEL FLUMENDOSA:l) fiume Liscia *

2) Rio Mulargia3) Rio Flumineddu

39.IL PERIMETRO COSTIERO DELLASARDEGNA, COMPRESO IL LITORALE DELLEISOLE MINORI, HA UNO SYILUPPO DI CIRCA:l) 1.900 km *

2) 2.500 km3) 3.200 km

40.IN RELAZIONEALLA NWOLOSITÀ, LASARDEGNA È CONSTNNRATA LA REGIONEITALIANA:1) con la più bassa nuvolosità *

2) con la più alta nuvolosità3) con nuvolosità intermedia

41. COL TERMINE DI "MACCHIA" GENERAL-MENTE SI INTENDE UNA FORMAZIONEVEGETALE:l) sempre verde di altezza inferiore ai 4 metri concopertura maggiore del 75%o *2) sempre verde di altezza superiore ai 4 metri concopertura minore del 75%3) sempre verde di altezza inferiore ai 4 metri concopertura inferiore al 25Yo

42. TRA I GRT]PPI DI PIANTE INDICATE,QUALE NON COSTITUISCE MACCHIA?I ) leccio-castagno-nocciolo *

2) lentisco-fillirea-euforbia3) ginepro-cisto-viburno

43. FRA I GRUPPI DI PIANTE SOTTOELENCA-TE,INDTYIDUA QUELLO CHE PUÒ COSTITUI-RE "MACCHIA"1) cisto-lentisco *

2) leccio-castagno

3) camrbo-nocciolo

44.COL TERMINE DI FILLOSFERA SI INTEN.DE:l) la zona dell'atmosfera nella quale le piante interagi-scono con gli altri fattori ambientali *

2) la chioma degli alberi legnosi3) la zona occupata dalla vegetazione

45. LADISTRIBUZIONE DELLE PRECIPITA-ZIONI IN SARDEGNA È CONCENTRATA INQUALE PERIODO:l) in autunno - inverno *

2) in primavera - estate

3) in estate - autunno

46.LA GIACITURA DEL TERRENO STAAI)INDICARE:l) la posizione del terreno rispetto ad un piano oizzon-tale *

2) la denominazione della localita dove il terreno è ubi-cato

3) le dimensioni dell'appezzamento

47. COL TERMINE DI SOSTANZA ORGANICADEL TERRENO SI INTENDE:l) qualsiasi composto di origine biologica presente nelterreno *

2) un composto derivato dalla miscelazione del letamecon le particelle terrose3) un composto costituito da particelle di sabbia, limo eargilla

43. QUAL?È IL STGNTFICATO DI RIZOSFERA?l) la zona del suolo nella quale le radici delle pianteinstaurano rapporti con I'ambiente circostante *2)lazona del suolo dove si sviluppa il micelio dei fun-chi3) la zona dell'atmosfera dove si accumulano maggior-mente i gas inquinanti

49.IIEGLI SPAZIVUOTI TRA LE PARTICELLEDEL SUOLO NORMALMENTE SONO CONTE-NUTE:1) acqua e aria in proporzioni variabili *2) acqua e aria in proporzioni uguali3) solo acqua

50. COMEVIENE CHIAMATO LO STRUMENTOCHE MISURA LA PRESSIONE ATMOST'ERICA?l) barometro *

2) igrometro3) anemometro

Page 7: 25Natura in Sardegna

51. I TERRENI DI TRASPORTO CHE SI SONOFORMATI PERAZIONE DELVENTO SONODETTI TERRENI:l) eolici *

2) alluvionali3) morenici

52.L8 PIÙ FINI PARTICELLE MINERALI PRE.SENTI NEL TERRENO SONO COSTITUITE DA:l) argilla *

2) limo3) sabbia

53. COSA SONO I DEPOSITI MORENICI:l) materiali trasportati e depositati dai ghiacciai *

2) materiali trasportati e depositati dai fiumi3) materiali trasportati e depositati dal vento

54. COSA È r,A rOnsA,zl) un deposito di materiale organico indecomposto *2) un deposito di materiale inorganico3) un deposito di materiale calcareo

55. LE CORRENTIAEREE (VENTO) , SECONDOLA LORO ENERGIA, TRASPORIANO PARTICEL-LE SECONDO DTVERSE MODALTTÀ. QUAXÈ LAMODALIT^À. DA CONSIDERARE ERRAIA?1) per soluzione *

2) per trascinamento

3) per sospensione

56. COSA S'INTENDE PER IRRAGGIAMENTO?l) la trasmissione di calore dal suolo all'atmosferadurante le ore notturne *

2) l'apporto di calore da parte del suolo3) la trasmissione di calore agli strati più profondi delsuolo

,T.LAQUANTrTÀ DTACQUA CHE LrENE pER-DUTA DAL SUOLO PER SCORRIMENTOSUPERFICIALE DIPENDE:1) dalla pendenza *

2) dalla temperatura del suolo3) dalla profondità della falda

58. QUADÈ UUNITÀ DI MISURA CON CUISOLITAMENTE VIENE MISURATA LA PIOGGIANELLE SIAZIONI METEREOLOGICHE?1) millimetro x

2) decimetro3) metro cubo

59. FRA GLI STRUMENTI INDICATI QUALENON È IDoNEoA MISURARE LAVELoCITÀDELVENTO?l) igrometro *

2) anemomeho

3) anemografo

60. rN SARDEGNA QUAr.7È TLYENTO CHESPIRA CON PIÙ F'REQUENZA NELI.?ARCODELIJAÀINO?l) maestrale *

2) tramontana

3) levante

61.IL PLUVIOMETRO È UNO STRUMENTOCHE VIENE ATILIZZAIO PER MIST]RARE :

1) la pioggia *

2) l'umidità3) la pressione

62.LO SCIROCCO È UNVTUTO CHE SPIRA DA:l) sud-est *

2) sud-ovest

3) nord-ovest

63. IL VENTO MODERATO FAVORISCE:l) la rimozione dell'umidità dall'aria *

2) l'accumulo delle sostanze inquinanti3) la germinazione dei semi

64. FRA LE SPECIE FORESTALI II\DICATEQUALE NON TOLLERA r_TOMBRA?

l) pino marittimo *

2) agrifoglio3) leccio

65. LE SPECIE CHEVIVONO NELI.TAREALE DIORIGINE VENGONO CHIAMATE :

l) autoctone *

2) alloctone

3) mesotone

66. VENGONO DEFINITE SPECIE IGROF'ITEQUELLE CIIE HANNO:1) sviluppato una buona resistenza agli eccessi idrici *

2) sviluppato una buona resistenza alla siccità3) sviluppato una buona resistenza alla salinita

67.IL PROCESSO Dr EMISSTONE D'ACQUASOTTO FORMA DIVAPORE DA PARTE DELLEPIAI\TE VIENE CHIAMATO :

1) traspirazione *

2) evaporazione

3) respirazione

68. LA CONDENSAZIONE DELI.TUMIDITÀATMOSF'ERICA QUANDO VIENE A CONTATTOCON SUPERFICI FREDDE DEFINISCE:1) la rugiada x

2)labina3) la galaverna

Page 8: 25Natura in Sardegna

69. I TERRDNIALLUVIONALI SONO TERRENICHE SI SONO FORMATI PERAZIONE:1) dell'acqua *

2) del vento

3) dei ghiacciai

70. QUALE FRA QUELLI INDICATI PUÒ ESSE-RE CONSIDERATO UN EFFETTO POSITIVODELYENTO?1) impollinazione *

2) evaporazione

3) traspirazione

71.IL FENOMENO PER CUI LE PIANTE ESPEL-LONO LTACQUA SOTTO FORMA DMPORE,ATTRAVERSO LE FOGLIE VIENE CHIAMATO:l) traspirazione *

2) evaporazione

3) vernalizzazione

72. QUAr.iÈ rL FINE PRTNCIPALE DEL PROCES_SO DI TRASPIRAZIONE DELLE PIANTE?1) regolare la temperatura interna *2) favorire la fotosintesi3) incrementare la produzione

73. ATTRAVERSO LA FOTOSINTESI CLORO.FILLIANA LE PIANTE SONO IN GRADO DIPRODURRE DIRETTAMENTE :l) zuccheri *

2) proteine3) grassi

7 4. LA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA DELLEPIANTE PUÒAWENIRE INASSENZA DI LUCE?1)no*2) si

3) talvolta

75. OLTREALLA LUCE,ALLA CLOROFILLA EALTACQUA PER COMPIERE LA FOTOSINTESILA PIANTA HA BISOGNO DI:1) anidride carbonica *

2) ossigeno

3) azoto

76. QUALE TRA QUELLE ELENCATE NON ÈT]NA FUNZIONE ESERCITATA DALLE RADICI?l) fotosintesi *

2) respirazione

3) assorbimento

77. LAREALE COSTITTIISCE:l) un'area geografica in cui si rinviene una determinataspecie *

2) tn'area geografica ricca di acqua3) un'area geografica battuta dal vento

78. GLIARBUSTI SONO:l) piante di consistenza legnosa, con ramificazionilegnose che partono dalla base le cui dimensioni nonsuperanoi5metri*2) pianfe completamente lignificate i cui rami partonoad una certaaltezza dal suolo3) piante di alto fusto lignificate che perdono le foglie

79. SOSTANZA BTODEGRADABTLE È QTJELLA:1) che può essere degradatadaagentibiologici, in con_comitartza con fattori fisici come luce, umidità ecc *2) che viene degradatacol fuoco3) che viene degradata attraverso la triturazione e il trat_tamento con prodotti chimici

80. LA SALINITÀ DELLEACQIIE RAPPRESENTA:1) la quantita complessiva di sali minerali presenti nelleacque *

2) la quantita di cloruro di sodio presente nelle acque3) la quantità di sali di magnesio presenti nelle acque

81.IL CLIMA È:1) l'insieme degli elementi meteorici che si stabilisconoin un determinato territorio *

2) l'insieme della temperatura e della piovosita di undeterminato ambiente

3) l'insieme dell'energia solare e del vento di un deter_minato ambiente

82. tJN ORGANISMO SI DICEAUTOTROFOQUANDO PERVWERE:1) non dipende da altri organismi in quanto capace diprocurarsi autonomamente le sostanze di cui ha bisogno

2) dipende da altri organismi totalmente3) dipende da altri organismi ma soltanto pelrzialmente

83. UN BIOTOPO È:l) uno spazio fisico in cui vive una comunità di vegeta_li e animali con caratteristiche peculiari *2) uno spazio fisico in cui vivono solo animali3) uno spazio fisico in cui vivono soltanto topi

84.THT'MUS È UN:l) composto ottenuto dal processo di decomposizionedella sostanza organica *2) composto proveniente dalla bruciatura di stoppie oaltro materiale organico3) composto costituito da più concimi miscelati insieme

85. \TENE DEFINITA FLORA:l) l'insieme delle specie vegetali che si osservano in undeterminato ambiente *

2) l'insieme dei fiori che si possono osservare in uncampo non coltivato3) l'insieme dei fiori che si osservano nei frutteti

Page 9: 25Natura in Sardegna

86. COMEVIENE DEFINITO TIMPATTOAMBIENTALE:l) ogni modificazione che subisce l'ambiente in seguito

all'attività dell'uomo o a causa di fenomeni naturali *

2) difficolta che incontrano specie vegetali provenienti

da altri ambienti3) difficoltà che incontrano specie animali provenienti

da altri ambienti

87. VIENE DEFINITA FAUNA:l) I'insieme degli organismi animali che vivono in un

determinato ambiente *

2) l'insieme degli organismi vegetali che vivono in un

determinato ambiente

3) l'insieme degli organismi vegetali e animali che

vivono in un determinato ambiente

88. LA EUTROFIZZAZIONE DELLEACQTIE È

T'N PROCESSO DETERMINATO:1) dall'aumento massiccio delle alghe causato dalla ele-

vata disponibilità di nutrienti *

2) dall'aumento improwiso della temperatura

3) dall'aumento della concentrazione di sali dovuti all'e-vaporazione delle acque a causa di elevate temperature

89.IL BIOGAS È COSTITUITO:l) da una miscela di gas originati dalla decomposizione

di rifiuti organici *

2) davna miscela di gas provenienti da scarichi diimpianti industriali3) da una miscela di gas provenienti dalla lavorazione

del petrolio

90. LE PIANTE CHE HAI[NO ESIGENZE IDRI.CHE MODESTE E RIESCONOAVIVERE INAMBIENTI SICCITOSI VENGONO DEFINITE:l) xerofite *

2) tropofite3) igrofite

91. MOLTE PIANTE HANNO ESIGENZE IDRI.CHE ELEVATE EYIVONO INAMBIENTI T]MIDI.COMEVENGONO DEFINITE?l) igrofite *

2) cormofite3) tropofite

92. FRA QUESTI FIUMI DELLA SARDEGNA

QUAUÈ QUELLO PÙ LUNGO:1) Tirso *

2) Flumendosa

3) Coghinas

93. FRA LE PIANTE ELENCATE INDICA QUEL.LA CIIE PUÒ COSTITUIRE LA "MACCHIA":l) Ginepro *

2) Ciliegio3) Castagno

94. FRA LE PIANTE INDICATE INDTVIDUA

QUELLA CHE NON COSTITTIISCE MACCIIIA:l) Nocciolo *

2) Fillirea3) Viburno

95. LA ZONA DELL?ATMOSFERA NELLA QUALELE PIANTE INTERAGISCONO CON GLIALTRIFATTORI AMBIENTALI VIENE CHIAMAIA:l) fillosfera *

2) troposfera3) stratosfera

96. LA ZONA DEL SUOLO NELLA QUALE LERADICI INSTAURANO RAPPORTI CON I.?AM.BIENTEVIENE CHIAMAIA:1) rizosfera *

2) fillosfera3) troposfera

97. UN DEPOSITO DI MATERIALE ORGANICOPOCO DECOMPOSTO SOLITAMENTE ACIDOVIENE CHIAMATO:1) torba *

2) humus

3) calcare

98. I TERRENI DI TRASPORTO CHE SI SONO

FORMATI PER AZIONE DELLA GRAVITÀ VEN-GONO CHIAMATI:1) terreni colluviali *

2) terreni diluviali3) terreni fluviali

99. QUALE FRA QTIESTEATTIVITÀ NONVIENEINFLUENZATA DIRETTAMENTE DAL YENTO?l) la germinazione dei semi *

2) l'impollinazione3) la rimozione delle sostanze inquinanti

1OO. QUALE FRA QUESTI ELEMENTI NON ÈNECESSARIO PER LA FOTOSINTESI CLORO-FILLIANA:1) ossigeno *

2) acqta3) anidride carbonica

101. QUALE FRA QUELLE ELENCATD È UNnFUNZIONE ESERCITATA DALLE RADICI?1) respirazione *

2) fotosintesi3) traspirazione

102.IN QUALE TIPO Dr TERRENO FRA QUEL-LI ELENCATI I.?ACQUA S'INFILTRA CON DIF-F'ICOLTA?l) argilla *

2) limo3) sabbia

Page 10: 25Natura in Sardegna

103. TRA I COMPONENTI DEL TERRENOQUELLO CHE RIESCE A TRATTENERE GRAN-DI QUANTITÀ DIACQUA SENZA MANIFESTA-RE FENOMENI DI RISTAGNO È:l) l'humus x

2) l'argilla3) il limo

104. LA LAVORAZIONE ESEGUTTA, OGGIGENERALMENTE CON MEZZI MECCANICI,CHE INTERESSATUTTA LA SUPERFICIE\TIENE DETTA:l) lavorazione andante *

2)lavoruzione a gradoni

3) lavorazione a strisce

105. NEI TERRENI DA IMBOSCHIRE CON UNACERTA PENDENZA, SIAPRONO DEI TERRAZ-ZAMENTI LUNGO LE LINEE DI LT!'ELLO CONCONTROPENDENZA MONTE. COME VIENECHTAMATO QUESTO TIPO DI LAVORAZIONE?l) a gradoni *

2) a strisce

3) andante

106. LA PRODUZIONE DI SEMENTI FORESTA-LI, NELLA MODERNA SILVICOLTURA, HANOTEVOLE IMPORTANZA PER I LAVORI DIRIMBOSCHIMENTO. FRA LE CARATTERISTI.CHE CHE DEVONO POSSEDERE LE SEMENTI,INDICA QUELLA CHE RITIEM PIÙ IMPOR.TANTE:1) facoltà germinativa *

2) colore

3) dimensioni

107. FRA LE CARATTERISTICHE CHE DEVONOPOSSEDERE LE SEMENTI FORESTALI, LAEACOLTÀ GERMINATIVA È RITENUTA LA PIÙIMPORIANTE. CHE COSA RAPPRESENTA?l) il numero dei semi germinati in un tempo prestabilito *2) la capacitàt dei semi di produrre piantine vitali3) la percentuale dei semi estranei presente

108. FRA LE CARATTERISTICHE CHE DEVONOAVERE LE SEMENTI FORESTALI, QUALE HASCARSA IMPORIANZA:l) il colore *

2) la germinabilità

3)lapwezza

109. CHE COSA SONO I SELVAGGIONI?l) piante di bosco nate spontaneamente *

2) piante propagate per innesto3) piante propagate per talea

110. COSA SIUTILIZZA NELLA MODERNA SIL-VICOLTURA PER I RIMBOSCHIMENTI ERINFOLTIMENTI?l) piantine di vivaio *

2) selvaggioni3) talee

111. DALI.?ANALISI CHIMICA EFFETTUATA SUITERRENI FORESTALI TALVOL:IA È PNNSTNTTUN COMPOSTO DENOMINATO "CAI,6ARF'CHE PUÒ ESSERE DEFINITO:l) minerale formato dai depositi di carbonato di calcio *

2) minerale che si forma per accumulo di sostanzaorganica

3) minerale derivante dareazioni chimiche di sostanzeferrose presenti nel terreno

II2. LE SPECIE VEGETALI CAPACI DI YIVERESOLO IN AMBIENTE ACQUATICO VENGONODEFINITE:1) idrofite *

2) briofite3) xerofite

113. NEL RAPPORTO LUCE/PIANTA CHE COSASI INTENDE PER FOTOPERIODISMO?l) la capacità dei vegetali di adattare il proprio sviluppoalla durata della illuminazione *

2) la capacità dei vegetali di fotosintetizzare anche ingiornate con scarsa luminosita3) la capacità delle piante di assorbire gli elementinuhitivi anche in giornate con scarsa luminosità

II4.IL FOTOPERIODO INFLUENZA NEL SUOCOMPLESSO I-TACCRESCIMENTO DELLEPIANTE. ALCUNE PIANTE YENGONO INFATTIDEFINITE *LONGIDIURIIE", PERCHÉ?1) si sviluppano normalmente con giorni in cui la lumi-nosità è superiore a 12-14 orc *

2) si sviluppano normalmente con giorni in cui la lumi-nosità è inferiore a 12-14 ore3) non sono influenzate dalla durata della luminosità

115. IN RELAZIONE AL RAPPORTOLUCE/PIANTA COSA SI INTENDE PER FOTO-BLASTISMO:l) f influenza della luce sulla germinazione dei semi *2) l'inflienza della luce sulla emissione delle foglie3) l'influenza della luce nell'allungamento dei rami

116.IL RISCALDAMENTO DELIJARIA INQUALSIASI STAGIONE DELTATINO AVYIENEPREVALENTEMENTE AD OPERA:l) della radiazione termica terrestre *

2) sotto l'azione diretta dei raggi solari3) per l'emissione di calore che si verifica in molte attivita

Page 11: 25Natura in Sardegna

II7 . L A TEMPERATURA DELTATMOSFERAINFLUENZA I.TATTIVITÀ DELLE PIANTE.COSA SI INTENDE PER ESCURSIONE TERMI-CA GIORNALIERA?1) la differenzatrail valore massimo e minimo di tem-peratura che si verifica nell'arco delle 24 ore *

2) la differenza di temperatura misurata ad altitudinediversa

3) la differenza di temperatura misurata all'interno e

all'esterno di un bosco

118. ALCI]III STRUMENTI ATTI A MISURARELA TEMPERATURA SONO IN GRADO ANCHEDI REGISTRARLA, ESSI VENGONO CHIAMATI:1) termografi *

2) barografi3) igrografi

119. TRA TEMPERATURA E ALTITUDIIIE ESI.STE UNA RELAZIONE CHE PUÒ ESSERE COSÌESPRESSA:1) la temperatura diminuisce con l'aumentare dell'al-titudine *

2) la temperatura aumenta con l'aumentare dell'altitudine

3) la temperatura non si modifica con l'altitudine

I2O. LA TEMPERATURA DELIJARIA, COMEREGOLA, SIABBASSA MAN MANO CHE CI SIALLONTANA DALLA SIJPERFICIE TERRE-STRE,TUTTAVIA SONO FREQUENTI CASI INCUI GLI STRATI PIÙ BASSI DELIJATMOSFERASONO PIÙ FREDDI DI QUELLI PIÙALTI.ILFENOMENO VIENE CHIAMATO:l) inversione termica *

2) induzione termica3) escursione termica

121. NEI BOSCHI CON PIANTAGIONITROPPOFITTE, CIOÈ CON DIFETTI DI ILLUMINAZIO-NE, QUALE FENOMENO PUOYERIFICARSIFRA QUELLI CITATI:l) disseccamento e caduta dei rami bassi *

2) aumento del diametro dei fusti3) maggiore persistenza delle foglie

122. COSA SONO LE ISOTERME?1) le linee continue che uniscono tutti i punti in cui si è

registrata la stessa temperatura *

2) le linee che uniscono tutti i punti in cui si è registrata

la stessa intensità luminosa3) le linee che uniscono tutti i punti in cui si è registrata

la stessa quantità di pioggia

I23. ACHE COSA È »OVUU. IJII\-VERSIONETERMICA CHE SI YERIFICA TALVOL:TA NELFONDOVALLE?1) allo scivolamento lungo le pendici delle masse d'ariapiù dense raffreddatesi sui monti *

2) al minore riscaldamento del terreno per la presenza

di nuvole o nebbia

3) ad un eccesso di ventilazione che si verifica nelfondo valle

I24. LATEMPERATURA INFLUENZA IN MODODECISIVO IVEGETALI. COME SI DEFINISCO-NO LE TEMPERATURE AL DI SOPRA E AL DISOTTO DELLE QUALI UNA FUNZIONEVITALEVIENE INTERROTTA?l) temperature critiche *

2) temperature cardinali3) temperature ottimali

125.I DANNI PIÙ GRAVI CAUSATIALLE PIAN-TE DALLE GELATE SIVERIFICANO NELPERIODO:I ) primaverile *

2) autunnale

3) invernale

126. TRA LE VARIE F'ASI VEGETATIVE ATTRA.VERSO CUI LE PIANTE PASSANOANNUAL-MENTE QUAI-?È QUELLA PIÙ SENSIBILEALLEGELATE?l) germogliamento *

2) accrescimento

3) riposo

127. PERCHÉ T-B CBT..ITE PRIMAVERILI SONO

CONSIDERATE LE PIÙ DANNOSE PER GLIALBERI?1) perché le piante si trovano generalmente nella fase digermogliamento *

2) perché le piante si trovano nella fase di assorbimento

3) perché le piante si trovano nella fase di riposo vege-

tativo

128. PER QUALE MOTM D',TNVERNO LEPIANTE SONO PIÙ RESISTENTIALLE BASSE

TEMPERATURE:l) per la concentrazione dei succhi cellulari *

2) per l'accumulo di sostanze di riserva

3) per il contenuto di acqua nei tessuti

I2g. LA COSIDETTA "ARIDITÀ FISIOLOGICA"PER CUI LE PIANTE POSSONOAIIDAREINCONTRO ALI.TAPPASSIMENTO DERIVA:l) dalla carelza di acqua nel terreno *

2) dalla paralisi della funzione assorbente delle radici3) dall'arresto dell'attività fotosintetica

130. I.TAPPREZZAMENTO DEL VALORE AGRO-NOMTCO DELLE PRECIPITAZIONT, SOPRAT-TUTTO IN SARDEGNA NON DIPENDE SOLODALLA QUAIITITÀ MAANCHE DALLA FRE-

QUENZA. QUALÈ IL SIGNIFICATO DELLAFREQUENZA?

ry

10

Page 12: 25Natura in Sardegna

1) il numero complessivo annuo di giorni di pioggia *2) i periodi nei quali la pioggia cade3) la quantità di pioggia che cade in un certo tempo

131. QUALÈ LA CARATTERTSTTCA prù NEGA-TIVA DEL CLIMA "MEDITERRANEO":l) le alte temperature che coincidono col minimo delleprecipitazioni *

2) le basse temperature che coincidono con la elevatapiovosità3) le alte temperature che coincidono con la elevatainsolazione

132. FRA LE CARATTERISTICHE DEL CLIMA.MEDITERRANEO" ELENCATE, EVIDENZIAQUELLA CORRETTA:1) la bassa piovosita coincide con l'elevata traspirazione *2) le basse temperature coincidono di solito con la ele-vata luminosità3) la massima durata del periodo luminoso coincide conla bassa evaporazione

133. LA QUANTITÀ DIACQUA CADUTA NELI-?U.NITÀ DI TEMPO YIENE ESPRESSA CON ILTERMINE:1) intensità *

2) distribuzione3) frequenza

134. A QUALE STAGIONE CORRTSPONDE DISOLITO LA SITUAZIONE CLIMATICA ALTATEMPERATURA-BASSA PIOVOSITÀ IN CLIMAMEDITERRANEO:1) estate x

2) autunno

3) primavera

135. IN AMBIENTE «MEDITERRANEO', DISOLITO ALLA SITUAZIONE CLIMATICAALTATEMPERATURA.AIIA LT]MINOSITÀ CORRI-SPONDE LA STAGIONE:I ) primaverile-estiva *2) autunno-vernina3) vernina-primaverile

136. FRA LE TDROMETEORE TNDTCATE QUArjÈQUELLA PIÙ DANNOSA PER LE PIANTE FORE-STALI?l) la grandine *

2)labrina3) la rugiada

137. IN AMBIENTE MEDITERRANEO A QUALESTAGIONE CORRTSPONDE, DI SOLITO, LASITUAZIONE CLIMATICA BASSA TEMPERATU.RA-AUTA PIOVOSITÀ?l) inverno *

2) estate

3) primavera

138. QUAL'È LO STRUMENTO CHE MISURA LADIREZIONE DELVENTO?l) anemoscopio *

2) anemometro

3) igrometro

139. TANEMOMETRO MISURA?l) la velocità del vento *

2) l'umidità dell'area3) l'intensità luminosa

140. CONSIDERANDO CIIE SONO DIVERSE LEDIREZIONI DA CUI PROVIENE ILVENTO,QUANDO SIVERIFICA LA BREZZADT MARE?1) quando il vento spira verso terra nelle ore in cui que-sta si riscalda più del mare *

2) quando il vento spira verso il mare nelle ore in cui ilmare è più caldo detta terra3) quando l'umidità sulla terra è maggiore di quella delmare

141. INDIVIDUA IN QUALE DEI SEGUENTI TER-RENI SI HA CARENZA DI OSSIGENO:l) argillosi *

2) sabbiosi

3) umiferi

142. NEI TERRENT IN DECLTyIO (PENDENZA)LE SISTEMAZIONI IDRAULICHE HANNO SVA-RIATE FUNZIONI. QUALE FRA QUELLE MEN.ZIONATE NON HA VALIDITÀ AGRONOMICA?l) impedire il ristagno idrico *

2) ridurre la velocità dell'acqua3) limitare i fenomeni di erosione

143.I FENOMENI DI EROSIONE CHE SIVERI-FICANO NEITERRENI IN PENDENZA DIPEN-DONO DA FATTORI DIVARIA NATURATRA IQUALI IMPORTANZA NOTEVOLE ASSUMONOLE PIOGGE.IN QUALE IPOTESI LE PIOGGESONO MENO PERICOLOSE PER UEROSIONE?1) quando sono abbondanti ma di bassa intensità *2) quando sono abbondanti e di alta intensità3) quando sono intensissime e di lunga durata

144.IN QUALI TERREM IN PENDENZA I FENO-MENI DI EROSIONE SONO MENOACCENTUA-TI?l) nei terreni prowisti di copertura vegetale *2) nei terreni asciutti3) nei terreni umidi

I45.LA QUANTITÀ DI SALI PRESENTI NEL-TACQUAVIENE INDICATA COL TERMINE:l) salinità *

2) igroscopicità3) basicità

11

Page 13: 25Natura in Sardegna

146. DA cHE cosA È cosrrrulTo IL RETICo-LATO GEOGRAFICO?1) da un insieme di meridiani e paralleli *

2) dall'insieme di paralleli3) dall'insieme di meridiani

I47.A CITE COSA SERVE IL RETICOLATOGEOGRAFICO?l) alocalizzare esattamente qualsiasi punto sulla super-

ficie della terra *

2) alocalizzare esattamente le zone con la stessa altitu-dine3) alocalizzne esattamente le superfici boschive di una

regione

148. GEOGRAFICAMENTE COSA SONO IMERIDIANI?1) sono delle semicirconferenze, tracciate idealmente

sulla superficie terrestre perpendicolarmente all'equato-

re, comprese tra i due poli *

2) sono delle circonferenze ideali, tracciate sulla super-

ficie terrestre parallelamente all'equatore3) sono delle circonferenze ideali, tracciate sulla super-

ficie terrestre perpendicolarmente all'equatore

149. LE SEMICTRCONFERENZE IDEALT, TRAC-CIATE SULLA ST]PERFICIE TERRESTRE PER-PENDICOLARMENTE ALLEQUATORE, COM-PRESE TRA I DUE POLI COSTITUISCONO:l) i meridiani *

2) i paralleli3) le ellissi

150. DAL PTJNTO DIVISTA GEOGRAFICO COSASONO I PARALLELI?l) sono delle circonferenze ideali, tracciate sulla super-

ficie della terra parallelamente all'equatore *

2) sono delle semicirconferenze ideali, tracciate sulla

superficie della terra perpendicolarmente all'equatore

3) sono delle circonferenze ideali, tracciate sulla super-

ficie terrestre, perpendicolarmente all'equatore

151. LE CIRCONFERENZE IDEALI, TRACCIATESULLA SUPERFICIE DELLA TERRA, PARALLE-LAMENTE ALTEQUATORE COSTITUTSCONO:1) i paralleli *

2) i meridiani3) le ellissi

152. DALLA MISURA DELLE CIRCONFERENZECOSTITUENTI I PARALLELI SI CONSTATACIIE:1) la lunghezza delle circonferenze diminuisce progres-

sivamente dall'equatore ai poli *

2) la lunghezza delle circonferenze aumenta dall'equa-

tore ai poli3) la lunghezza delle circonferenze rimane costante dal-

I'equatore ai poli

t2

153.I MERIDIANI DA UN PI.]NTO DIVISTAGEOGRAFICO MISURANO:1) la latitudine *

2) la longitudine3) l'altitudine

154. pER CONyENZIONE QUANTI MERTDIANIVENGONO CONSIDERATI?l) 360 *

2) 180

3) eo

155. PER CONTVENZIONE È STATO STABILITOCHE IL MERIDIAIIO *O'(INIZIALE) O FONDA-MENTALE È QUrr,r,O CHE PASSA:

1) per Greenwich, vicino a Londra *

2) per Roma - Monte Mario3) per Parigi

156. QUAI?È LA DISTANZATRA UN MERTDIA-NO E I.?ALTRO?1) I (un grado) *

2) 3 (tre gradi)

3) 5 (cinque gradi)

157. QUAr.?È IL MERTDIANO FONDAMENTALEIN ITALIA?1) quello che passa a Roma - Monte Mario *

2)aMilano-Linate3)aBari-Palese

158.I PARALLELI DA UN PTJNTO DIVISTAGEOGRAFICO MISURANO:1) la longitudine *

2) I'altitudine3) la latitudine

1s9. COME È nrrrXrro TEQUATORE?l) la circonferenza massima della terra, perpendicolare

all'asse terrestre ed equidistante dai poli *

2) la circonferenza minima della terra, perpendicolare

all'asse terrestre, più vicina al polo nord

3) la circonferenza minima, perpendicolare all'asse ter-

restre, più vicina al polo sud

160. QUALE È r,l OTSTANZA TRA UN PARAL-LELO E I.?ALTRO?

un grado ) *

cinque gradi )sette gradi )

1)l2)s3)7

161. COSA È T,N. C.ANTA GEOGRAFICA?l) la rappresentazione graftca, mediante simboli e indi-cazioni convenzionali, di una parte della superficie ter-

restre *

2) la rappresentazione fotografica di parti della superfi-cie terrestre

3) la rappresentazione eliografica di parti della superfi-

cie terrestre

Page 14: 25Natura in Sardegna

162. NELLA CARTA GEOGRAFICA LE DISTAN-ZEE GLI SPAZI SONO RECIPROCAMENTERIDOTTI IN PROPORZIONE,IN MODO DAMANTENERE LTN PRECISO RAPPORTO CONLA REArjr.À,: CoME È orrrNrro euESTo RAp-PORTO?1) scala *

2) misura3) visura

163. NEI CONFRONTI DELI"?EVAPORAZIONEDELI.TACQUA DEL TERRENO, IL \'ENTO NEDETERMINA:1) un aumento *

2) luna diminuzione3) non ha alcuna influenza

164. NEL TERRENO TARGILLA È T,A TN,IZTO-NE MINERALE:1) di più piccole dimensioni *

2) di più grandi dimensioni3) che compone la quota prevalente

165. FRA LE PARTICELLE MINERALI DELTERRENO, QUALE FRA QUELLE INDICATE HADIMENSIONI MAGGIORI?1) sabbia *

2) aryilla3) limo

166. rN UNA NOTTE D'TNVERNO, QUALEDELLE SEGUENTI CONDIZIONI PUO DETER-MINARE ILVERIFICARSI DI T]NA GELATA?l) cielo sereno e assetza di vento *

2) cielo nuvoloso e vento da nord3) cielo nuvoloso e vento da sud

167. QUALI TRA I NOMI SCIENTIFICI INDICATICORRISPONDE AL GINEPRO ROSSO?l) Juniperus oxicedrus *

2) Cedrus atlantica3) Laurus nobilis

168. TRA I SEGNI CONI-VENZIONALI CHE VEN-GONO USATI IN CARTOGRAFIA LE CURVE DILTVELLO SONO TRA I PIÙ IMPORTANTI. COSASONO LE CURVE DI LIYELLO O ISOIPSE?1) sono delle linee immaginarie tracciate sulle carte,che uniscono tutti i punti con la stessa altitudine *

2) sono delle linee immaginarie tracciate sulle carte,che uniscono i punti con la stessa latitudine3) sono delle linee immaginarie tracciate sulle carte,che uniscono i punti con la stessa longitudine

169. TRA GLI STRUMENTI UTILIZZXTI INCARTOGRAF'IA COSA È TAI.TTVTETRO?1) uno strumento che indica I'altitudine del punto in cuiuno si trova *

2) uno strumento che indica la latitudine del punto incui uno si trova

3) uno strumento che indica la longitudine del punto incui uno si trova

170. LE LINEE IMMAGINARIE CHE UNISCONOTUTTI I PUNTI DI UGUALEALTITTJDINE SONODEFINITE:l) curve di livello *

2) curve piezometriche3) curve di orientamento

I7I.A CHE COSA SERVE LA BUSSOLA?l) per misurare con precisione l'angolo compreso fra ladirezione del nord e la direzione del punto geograficoosservato *

2) per misurare con precisione la longitudine nord di unpunto

3) per misurare con precisione l'angolo compreso fra ladirezione del sud e la direzione del punto geograficoosservato

172. CON QUALE NOME SCIENTTFTCOVIENEINDICATO IL "CARRUBO"?1) Ceratonia siliqua *

2) Castanea sativa

3) Corillus avelana

173. LUNGO I CORSI D'ACQUA DELLASARDEGNA È POSSTSTLE OSSERVARE DIVER-SE SPECIE VEGETALI. FRA I GRUPPI SEGUEN-TI EVIDENZIA QUELLO CARATTERISTICO:l) salice - tamerice - ontano *

2) carrubo - sughere - leccio3) olivo - nocciolo - castagno

174.DI SEGUITO SONO INDICATI I NOMISCIENTIFICI DI ALCT]NE PIANTE PRESENTIIN SARDEGNA CONACCAIITO IL NOMEVOL-GARE (TTALTANO). QUAr.?È r.?ACCOSTAMENTOERRATO?l) Arbutus unedo:nocciolo *

2) Olea europea:olivo3) Quercus ilex:leccio

175.TRA LE SEGUENTI DEFINIZIONI RIGUAR-DANTI IL CLIMA DELLA SARDEGNA UNA ÈERRATA. QUALE?l) la Sardegna presenta elevate escursioni termicheinvernali *

2) la Sardegna è tra le regioni più soleggiate d'Italia3) la Sardegna è tra le regioni con la più bassa nuvolosita

176. UN FIUME CHE GETTA LEACQUE IN UNLAGO VIENE CONSIDERATO UN:1) immissario *

2) emissario

3) effIuente

13

Page 15: 25Natura in Sardegna

177. DURANTE LE NOTTI II\'VERNALI SIVERI-FICA I.]NO SCAMBIO TERMICO TRA IL MAREE I.?ATMOSFERA?l) si, dal mare all'atrnosfera *

2) si, dall'atmosfera al mare

3) no, non awiene nessuno scambio

178. FRA LE SEGUENTIAFFERMAZIONI RELA.TIVE ALLA TEMPERATURA INDICA QUELLAINESATTA:1) la temperatura aumenta con l'altitudine *

2) la temp er atlur a favori sce l' evap orazione

3) la temperatura influenza la traspirazione

179. UNO STAGNOVIENE DI\ISO INTRE ZONEIN F'UNZIONE DEL TIPO DI COLONIZZAZIO-NE.TRA LE ZONE ELENCATE INDICA QUEL.LA ERRAIA:1) zona pedestre, dove non esistono piante *

2) zona lacustre, dove le piante sono completamente

sommerse

3) zona palustre dove le piante hanno l'apparato radica-

le e parte del fusto sommerso

1S0. QUALE rRA QUELLI CTTATI È r,O SmCNOPIÙ GRANDE DELLA SARDEGNA?1) stagrro di Cabras *

2) stagao di Santa Gilla3) stagno di Tortolì

181. FRA LE DEFIIVZIONI RIPORTATE INIDICA

QUELLA APPROPRIATA PER DENOMINARE LELAGTJNE:1) corpi d'acqua salmastra o salata separati dal mare da

cordoni sabbiosi *

2) corpi d'acqua salmastra o salata che non hanno col-

legamento col mare

3) corpi d'acqua dolce collegati col mare

182. LA VEGETAZIONE VIENE PERCEPITAINNAIIZITUTTO COME I.]NO STRATO VERDECHE SI ESTENDE,IN MODO PIÙ O MENOCONTINUO,IN GRAN PARTE DELLA SUPERFI-CIE TERRESTRE.A CHE COSA È OOVUTO

QUESTO COLOREVERDE?l) alla presenza nelle piante della clorofilla *

2) al riflesso generato dalle foglie con i raggi solari

3) al gioco di ombra e luce che si verifica nella vegeta-

zione

183. rN QUALr SPECIE VEGETALT LA COTORA-ZIONEVERDE, SIA PURE CONTONALITÀDIVERSE È SNUTPNN PRESENTE?1) a foglie persistenti *

2) a foglie decidue

3) a foglie caduche

184. LA COLORAZIONEVERDE DELLE PIAN-TE VIENE A MANCARE IN UN CERTO PERIO.

t4

DO DELI.?ANNO NELLE SPECIE COSIDETTE:l) decidue *

2) persistenti3) sempreverdi

185. IN RELAZIONE AL FOTOPERIODO ALCU-NE PIAIITE VENGONO DEFINITE BREVIDIUR-NE. PERCHÉ?l) si sviluppano normalmente in giorni con luminosità

inferiore a12 ore*2) si sviluppano normalmente in giorni con luminosità

superiore a 12 ore

3) non sono influenzate dalla luminosità

186. QUALI FRA QUESTE DEFINIZIONI DEFINI-SCE IL CONCETTO DI "CLIMAX"?1) stadio finale dello sviluppo di un ecosistema *

2) stadio iniziale per lo sviluppo di un ecosistema

3) stadio intermedio dello sviluppo di un ecosistema

IST.ATTUALMENTE I BOSCHI DELLASARDEGNA SI ESTENDONO PER CIRCA:l) 40% della superficie *

2) 15% della superficie3) 8% della superficie

188. QUALE FRA LEAFFERMAZIONI RIPORIA-TE ÈADERENTEALLA REAXTÀ DI T]NA LEC.CETA?1) la lecceta è una formazione sempreverde e negli stadi

più maturi costituisce una barriera che assorbe lamag-gior parte dellaradiazione solare, lasciando arrivare al

terreno pochissima luce *

2)lalecceta è una formazione sempreverde e negli stadi

più maturi assorbe modesta percentuale di radiazione

solare che quindi può arrivare anche al terreno in gran-

de quantità

3) la lecceta è una formazione sempreverde e negli stadi

più maturi rientra fra le specie a medio assorbimento dienergia luminosa

189. IL TERRENO DESTINATO AL RIMBOSCHI-MENTO VIENE GENERALMENTE PREPARATOCON DIVERSE LAVORAZIONI; COSA SI INTEN-DE PER LAVORAZIONE ANDAIITE?l) lavorazione oggi eseguita generalmente conmezzimeccanici che interessa tutta la superficie da rimbo-

schire *

2)lavonzionelocalizzataeseguitaa"gradoni"3) lavorazione localizzata eseguita a'ostrisce"

190. LA LAVORAZIONE ANDANTE, UTILIZZNIANELLE OPERAZIONI DI RIMBOSCHIMENTO,pER QUALr TIPI Dr TERRENO È CrNrru.r,-MENTE INDICATA?l) terreni in piano o in leggera pendenza *

2) terreni a elevata pendenza

3) terreni esposti ai venti

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191.IN UN TERRENO DA RIMBOSCHIRE CONFORTE PENDENZA QUALÈ IL SISTEMA MENOIDONEO DI LAVORARE IL SUOLO:1) lavorazione andante *

2)lavorazione a buche3) lavorazione a trincea di scavo e reinterro

192. NELLE OPERAZIONI DI RIMBOSCHIMEN-TO NEI TERRENI CON UNA CERTA PENDENZAVIENE ATILIZZNI A T]NA LAVORAZIONE DELTERRENO DETTAA "GRADONI'. ESSA CONSI-STE:1 ) nell' apertur a di terrazzarnenti di varia larghezza,lungo le curve di livello con contropendenza a monte *2) nell'apertura diterrazzarnenti di varia larghezza,lungo le curve di livello con pendenza a valle3) nel lavorare andantemente strisce di varie larghezzelungo le curve di livello

193. GENERALMENTE SI SOSTIENE CHE INCASO DI INCENDIO LE LATIFOGLIE SONO INGRADO DI ASSICURARE LA SOPRAVVTVENZADEL BOSCO MEGLIO DELLE CONIFERE. PERQUALE MOTTVO?l) perché hanno la capacita di rinnovarsi agamicamente *

2) perché sono meno suscettibili al fuoco3) perché senza I'ombreggiamento i semi germinanopiù velocemente

194. FRA GLIANIMALI CHE POPOLAÀIO UNAFORESIA GLI INSETTI RAPPRESENTANO LACLASSE PIÙ NUMEROSA. GLI INSETTI CHEVIVONO A SPESE DEI VEGETALI VENGONOCHIAMATI:l) fitofagi *

2) entomofagi3) coprofagi

195. GLI INSETTI CHE SI NUTRONO DIVEGE-TALI MANIFESTANO SVARIATE PREFERENZEALIMENTARI. QUELLI CHE SI NUTRONO DIFRUTTI VENGONO DEFINITE SPECIE:l) carpofaghe *

2) xilofaghe3) antofaghe

196. GLI INSETTI CHE VIVONOA SPESE DIORGANISMI VEGETALI HANNO PREFERENZEALIMENTARI PARTICOLARI. DI CHE COSA SINUTRONO LE SPECIE XILOFAGE?1) legno *

2) frutti3) foglie

197.I FITOFAGI DANNOSIAI BOSCHI INSARDEGNA HANNO PREFERENZE ALIMENTA-RI SPECIFICHE. LE SPECIE CHE SI NUTRONODI FOGLIE VENGONO DEFINITE:

1) fillofage *

2) izofaghe3) antofaghe

198. LE SPECIE RIZOFAGHE SI NUTRONO:l) di radici *

2) di legno

3) di fiori

199. GLI INSETTI CHE SI NUTRONO DI LEGNOSONO DETTI:l) xilofagi *

2) antofagi3) carpofagi

200. I QUERCETI DELLA SARDEGNA SUBISCO_NO PERIODICHE DET'OGLIAZIONI CAUSATEDA INSETTI APPARTENENTI ALI.?ORDINE DEI:l) lepidotteri *

2) emitteri3) ditteri

zOI.LA SUGHERA, INSIEME AD ALTRE SPECIEDI QUERCE, È SOGCETTAA PERTODICHEDEFOGLIAZIONI. COME VIENE CHIAMATOQUESTO LEPIDOTTERO DEFOGLIATORE?l) lymantria *

2) cicindela3) phoracanta

202. F'RA GLI INTERVENTI DI LOTTA CONTROLA LYMANTRIA PRATICATI IN SARDEGNA SIÈ nrvrosruro pARTICoLARMENTE EFFTcA-CE I.?USO DI PRODOTTI MICROBIOLOGICI,TALVOUIA DISTRIBUITI ANCHE MEDIANTEELICOTTERI,A BASE DI:1) bacillus thuringensis *

2) poltiglia bordolese

3) rogor

2O3.INDICA FRA QUELLI ELENCATI IL NOMESCIENTIF'ICO DEL LECCIO:1) Quercus ilex *

2) Quercus coccifera3) Quercus robur

204. CON IL NOME SCTENTIFICO QUERCUSILEXVIENE DENOMINATO:l) il leccio *

2) la sughera

3) il rovere

2O5.IN RELAZIONEAI FIORI IL LECCIO È DACONSIDERARE UNA PIANIA:l) monoica *

2) dioica3) poligama

l5

Page 17: 25Natura in Sardegna

206.rl LECCIo È trNl SpECIE MEDITERRA-NEA LE CTII FOGLIE SONO:1) persistenti *

2) decidue

3) caduche

207. ORDINARIAMENTE LA FRUTTIFICAZIO-NE DEL LECCIOAYVIENE INTORNO:l) ai 15 anni *

2) ai 5 anni3) ai25 anni

2O8.IN QUALE FRA QUESTEAREE GEOGRAFI-CHE IL LECCIO DIFFICILMENTE PUÒ COSTI-TUIRE BOSCHI?1) Olanda *

2) Marocco3) Tunisia

209.I.?INSIEME DELLE PRATICHE DA METTE-RE INATTO PER I-?UTILIZZODELLA MASSALEGNOSA COSTITUISCONO IL:1) trattamento di un bosco *

2) governo di un bosco

3) incremento di un bosco

21O.IN CAMPO SUGHERICOLO CHE COSA ÈLA DEMASCHIATURA?1) la prima operazione di decortica effettuata sulla pian-

ta*2) I'estrazione del sughero da piante colpite dal fuoco3) l'estrazione del sughero da piante defogliate

211. CHE COSA È rr. SUCHTRONE?1) il sughero estratto per la prima volta dalle piante *

2) il sughero estratto da piante colpite dal fuoco3) il sughero estratto da piante defogliate

2I2. A QUALE FAMIGLIA APPARTIEÌYE ILMUFLONE?1) bovidi *

2) cervidi3) felidi

213. NEL PERTODO ESTTVO Dr QUALE COLOREÈ rr, ùrlNrELLo DEL MUT'LorlE?1) bruno - rossiccio *

2) grigio - nero

3) cenerognolo con macchie scure

214. QUANDO SI VERTFICANO GLr ACCOPPTA-MENTI DEL MUFLONE?1) ottobre - novembre *

2) genrnio - febbraio3) marzo - aprile

215. QUALr SONO r PREDATORT SELVATICI DEIPICCOLI DEL MUF'LONE?

1) volpe *

2) donnola3) gatto

216. QUAr.?È LA DURATA DEL PERTODO DrGRAYIDAN Z A DE,L MUFLONE ?

1) 22 settimane *

2) 30 settimane

3) 12 settimane

2I7. A QUALE F'ÀMIGLIA APPARTIENE ILCERVO?1) cervidi *

2) bovidi3) suidi

218. QUANDO STVERTFTCANO GLTAMORT NErCERVI?1) settembre - ottobre *

2) marzo - aprile3) giugno - luglio

219. QUANTO DURA LA GRAVTDANZA NELCERVO?1) circa 8 mesi *

2) circa 12 mesi

3) circa 6 mesi

22O.ACHE ETÀ SPTJNTAIIO SOLITAMENTE LECORNA DEI CERYI?1) 12 mesi *

2) 6 mesi

3) 24 mesi

22I.A QUALE FAMIGLIAAPPARTIENE IL CIN-GHIALE?1) suidi *

2) felidi3) mustelidi

222. FNA I NOMI SCIENTIFICI INDICATIQUAr.?È QUELLO DEL MUFLONE?1) Ovis musimon *

2) Felis sylvestris3) Mustela nivalis

223. FRA I NOMI SCIENTIFICI INDICATIQUAr.?È QUELLO DEL CERVO?1) Cervus elaphus *

2)Dama dana3) Sus scrofa

224. DAL PUNTO DI VISTA ALIMENTARE ILCINGHIALE È UNA SPECIE:1) onnivora *

2) carnivora3) erbivora

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Page 18: 25Natura in Sardegna

22s. QUAr.?È LA DURATA DELLA GESTAZTONEDEL CINGHIALE?1) da 16 a 20 settimane *

2) da 10 a 12 settimane3) da 20 a 30 settimane

226. QUArÈ rL NOME SCTENTTFTCO DEL CrN-GHIALE?l) Sus scrofa *

2) Lupus capensis3) Vulpes vulpes

227.QAN)È rL NOME SCTENTTFTCO DELGATTO SELVATICO?l) Felis sylvestris *

2) Lupus capensis

3) Sus scrofa

228. FRA LEAFFERMAZIONI RIPORTATE INDI-CA QUELLA CHE RITIENI CORRETTA:l) il cervo vive in branchi unisessuali *

2) il cervo é un animale solitario3) il cervo vive in branchi misti

229. FRA LEAREE RIPORTATE INDICA QUEL-LA DOVE IL CERVO NON È PRESENTE:l) Monte Spada *

2) Monte Arcosu3) Monti dei Sette Fratelli

230.A QUALE FAMIGLIAAPPARTIENE LAVOLPE?l) canidi *

2) felidi3) mustelidi231.IL LAGO OMODEO DERIVA DALLO SBAR-RAMENTO DEL FIUME:1) Tirso *

2) Cedrino3) Coghinas

232. QUALE TRA I FIUMI SOTTOELENCATI ÈTJN AFFLUENTE DEL TIRSO?1) Taloro *

2) Cedrino3) Flumineddu

233. QUALE TRA I FIT]MI INDICATI È UNAFFLUENTE DEL FLUMENDOSA?l) Rio Flumineddu *

2) Rio Liscoi3) Rio Mannu

234. LUNGO QUALE FIUME È UnrCArO rr_LAGO ARTIFICIALE DI GUSANA?l) Taloro *

2) Cedrino3) Rio Mannu

235. DA QUALI MONTI NASCE IL FIUMETIRSO?l) monti di Buddusò *

2) catena del Marghine3) Monte Ortobene

236. LUNGO QUALE FIUME SITROVA L?nYVASOARTIFICIALE DI CASTELDORIA?1) Coghinas *

2) Flumendosa

3) Taloro

237. QUALE FRA QUESTE AFFERMAZIONIrRISUIJTA CORRETTA:1) il Temo sfocia nella costa nord-occidentale dellaSardegna *

2) il Flumendosa sfocia nella costa sud-occidentaledella Sardegaa

3) il Tirso sfocia nella costa sud della Sardegna

238.IL FIUME COGIIINAS SFOCIA NELLACOSTA:l) settentrionale della Sardegna *

2) meridionale della Sardegna

3) orientale della Sardegna

239. QUAr"?È L?UNTCO LAGO NATURALE DELLASARDEGNA?1) lago diBaratz*2)lago Omodeo

3) lago Gavossai

240.DA QUALE FrUME È SACNATA LA CrrrÀDI BOSA?l) Temo *

2) Cedrino3) Taloro

24I.LE SORGENTI DEL FLUMENDOSA SITRO-VANO?l) nel massiccio del Gennargentu *

2) nel gruppo montuoso del Marghine3) nel Monte Linas

242.QUAI:È LA CIMA PIÙALTA DEL SUPRA-MONTE DI OLIENA _ ORGOSOLO?1) Monte Corrasi *

2) Monte Gonare

3) Monte Spada

243.rL MONTE RASU rN QUALE REGTONEDELLA SARDEGNA SI TROVA:l) Goceano *

2) Logudoro

3) Barbagia

l7

Page 19: 25Natura in Sardegna

244,LA CIMA PIUAI,:TA DEI MONTI DELSARRABUS È:l) Monte Serpeddì *

2) Monte Linas3) Monte Arcosu

245.LA GIARA DI GESTURT IN QUALE REGIO-NE DELLA SARDEGNA SITROYA:1) Marmilla *

2) Goceano

3) Campidano

246.IL MONTE SERPEDÌ SI TROVA INPROVINCIA DI:l) Cagliari *

2) Nuoro3) Oristano

247.IL MONTE CORRASI SITROVA INPROVINCIA DI:1) Nuoro *

2) Oristano3) Sassari

248.IL MONTE SERPEDDÌ SI TROVA IN PROS-

SIMITÀ DELUABITATO DI:l) Burcei *

2) Villasimius3) Sinnai

249.IL MONTE RASU SI TROVA IN PROSSI-MITÀ DELI.?ABITATO DI:1) Bono *

2) Macomer3) Ozieri

250. IL GOLFO DI OROSEI SI TROVA LT]NGOLA COSTA:1) orientale *

2) occidentale

3) meridionale

25I.IL GOLFO DI ORISTANO SI TROVA LI]NGOLA COSTA:l) occidentale *

2) settentrionale

3) orientale

252.IL MONTE GONARE SITROVA IN PROSSI-

MITÀ DEGLIABITATI DI:1) Orani - Sarule *

2) Ollolai - Gavoi3) Olzai - Ollolai

253.L8 SORGENTI DI SU COLOGONEALIMEN-TANO IL FIUME:l) Cedrino *

2)Leni3) Posada

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254. QUAr.7È LA REGTONE NOTORTAMENTEPIÙ FRANOSA DELI.TISOLA?1) Ogliastra *

2) Logudoro3) Marghine

255.IN SARDEGNA GLIALTOPIANI PIÙ NOTISONO LE *GIARE'. DI CHE NATT]RA SONO LEROCCE CHE LE COSTITUISCONO?l) basaltica *

2) calcarea

3) granitica

256.IL MASSICCIO DEL GENNARGENTU PRE-SENTA NUMEROSEVETTE. FRA QUELLE INDI-CATA QUAI-?È LA PIÙAI.;IA?1) Bruncu Spina *

2) Monte Spada

3) Punta Florisa

257. COSA S'INTENDE COL TERMINEYEGETA-ZIONE?l) l'insieme delle piante che si kovano in un territorio a

formare una comunità *

2) l'insieme degli animali che si trovano in un territorioa formare una comunità

3) I'insieme di animali e piante che si trovano in un ter-

ritorio a formare una comunità

258. DI CIIE COLORE SONO, SOLITAMENTE,LE BACCHE MATURE DIAGRIFOGLIO?l) rosse *

2) verdi3) nere

259. INDICA, FRA QUELLE ELENCATE, LEPERCENTUALI DI AZOTO, OSSIGENO E ANI.DRIDE CARBONICA CHE PIÙ SIAVVICINAI\OALLA COMPOSZIONE MEDIA DELI-?ARIA:1) azoto 79 Yo, ossigeno 21, 0 o/o, anidide carbonica 0,

04Yo*2) azoto 15,05 o/o, ossigeno 80,25 o/o, anidride carboni-

ca0,0l oÀ

3) azoto 90 %, ossigeno 8,05 %o, anidide carbonica

0,10 o

260. UNA PIOGGIA SI DEFTNTSCE, PER CON-YENZIOT\E, ACIDA QUAIIDO :

1) il ph è inferiore al5,6 *

2) il ph è superiore a 8

3) il ph è uguale a 7

26I.LE PIOGGEACIDE SONO CAUSATE:1) dall'aumento nell'atrnosfera di ossido di zolfo eazoto *

2) dall'aumento nell'atmosfera dell'anidride carbonica

3) dall'atmosfera dello strato di ozono

Page 20: 25Natura in Sardegna

262. NEL PERIODO PIÙ CALDO DELI.?ANNO LATRASMISSIONE DI CALORE TRA MARE EATMOSFERA AWIENE:l) dall'atmosfera al mare *

2) dal mare all'atmosfera3) nessuna delle due affermazioni è valida

263.IL CONTENUTO IN SOSTANZA ORGANICADEL SUOLO VARIA NORMALMENTE:l)dal2al0Yo*2) dal30 al50Yo3) dallo 0,1 all'l oÀ

264.L8 PIANTE PERDONOACQUA CON MODA-LIT.À. DTVERSE. eUALE FRA LE MoDALTTÀINDICATE È NNN,ITI:l) evaporazione *

2) traspirazione3) guttazione

265. QUALI SONO r EATTORI CrrE POSSONOINCREMENTARE IL PROCESSO DI TRASPIRA-ZIONE?l) temperatura - vento *

2) temperatura - umidita dell'aria3) luce - umidità dell'aria

266. NEL PROCESSO DI F'OTOSINTESI,IN UNAFORESTA MOLTO FITIA, QUALE PUÒ ESSEREIL FATTORE LIMITANTE:l) la luminosità *

2) la temperatura

3) I'anidride carbonica

267.COMEVIENE CHIAMATO IL SISTEMACHE CONSENTE DI LOCALIZZANE ESATTA-MENTE QUALSIASI PT]NTO SULLA SUPERFI.CIE DELLATERRA?l) reticolato geografico *

2) reticolato topografico3) sistema planetario

268. LE CARTE GEOGRAFICHE VENGONOCLASSIFICATE IN RELAZIONE ALLA SCALA.COSA SONO LE CARTE COROGRAFICHE?1) sono quelle di scala variabile da l: 150.000 a 1:

1.000.000 *

2) sono quelle di scala variabile a l: 1.000.000 a 1:

2.000.000

3) sono quelle di scala superiore al l: 2.000.000

269.L8 SCALE GENERALMENTE USATE INMONTAGNA SONO DETTE CARTE TOPOGRA-FICHE. IN CHE SCALAVENGONO COMPILA-TE?1) fra l: 10.000 ed 1: 150.000 *

2) fra l: 150.000 ed 1: 200.0003) fra l: 5.000 ed l: 10.000

270. QUANDO UNA CARIAVTENE COMPTLATAIN UNA SCALAVARIABILE DA 1: 150.000AD 1:

I.OOO.OOO VIENE DETTA CARTA:l) corografica *

2) geografica

3) topografica

271. QUAI\DO I]NA CARTAVTENE COMPTLATAIN SCALAVARIABILE DA 1: 10.000AD 1: 150.000

VIENE DETTA:l) carta topografica *

2) carta corografica

3) carta geografica

272. UNA CARTA COMPILATA IN SCALA1:50.000 È uNn GARTA:l) topografica *

2) geografica

3) corografica

273. UNA CARTA COMPILATA IN SCALA1:500.000 È UNI GARTA:l) corografica x

2) geografica

3) topografica

274.L8, MAPPE UTILIZZAIE PER RAFFIGURA-RE PROPRIETÀ RURALI YENGONO COMPILA.TE IN SCALA:1) maggiore di l: 10.000 *

2) maggiore l: 20.000

3) inferiore a 1: 15.000

275.IN QUALE PERTODO LE SPECIE *CADU-

CIFOLIE' PERDONO SOLITAMENTE LEF'OGLIE?l) inverno *

2) estate

3) primavera

276.GLI INSETTI DANNOSIAI BOSCHI HANNOUNA ACCERTAIA PREFERENZA ALIMENTAREVERSO UNA CERTA PARTE DELLE PIAIITE.GLI INSETTI CHE SI NUTRONO DI FIORIVEN-GONO DETTE SPECIE:1) antofaghe *

2) xilofaghe

3) carpofaghe

277. FRA LEAREE RTPORTATE INDTCA QUEL-LA DOVE IL MUFLONE NON È SOT,TTAITENTEPRESENTE:l) Monte Arcosu *

2) Gennargentu

3) Montarbu di Seui

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Page 21: 25Natura in Sardegna

1.IL R.D.30 DICEMBRE 1923 N.3267 CHEIMPONE IL \IINCOLO IDROGEOLOGICODETERMINA:1) limitazione d'uso alla proprietà terriera *2) trasferimento dei terreni vincolati all'autorità forestale3) non determina nessuna influenza nella proprietà pri-vata

2. IL R.D.30 DICEMBRE 1923 N.3267 PREVEDEALI.?ART. 17 IL *VINCOLO PERALTRI SCOPPSOTTOPONENDO A LIMITAZIONE D'USOBOSCHI CON SPECIFICHE CARATTERISTI-CHE. PER QUESTO LA LEGGE PREVEDE:1) pagamento di un congruo inderxrizzo *2) parziale appropriazione dei beni vincolati3) nessun indewizzo

3. NEL CASO DEL "VINCOLO PERALTRIscoPP (ART. 17 R.D.30 DICEMBRE 1923 N.3267) CIJI DEVE PAGARE T.TINDENNIZZO?l) coloro che hanno promosso la limitazione d'uso *

2) sempre il Comune in cui ricadono i terreni vincolati3) sempre lo Stato

4. rN BASEAL R.D.3267n923 (ART. 1) SONOSOTTOPOSTI A VINCOLO PER "SCOPI IDRO-GEOLOGICI":1) terreni di qualsiasi natura e destinazione che possonoperdere la stabilità o turbare il regime delle acque *2) solo terreni adibiti a pascolo nudo su estese superfici3) solo terreni boscati di media estensione

5. COSA TUTELA LAL.R. 4194?

l) tutte le piante di sughera anche sparse *2) solo i boschi di sughera di estensione maggiore di2.000 mq3) solo i boschi di sughera in produzione

6. I]IMPOSIZIONE DEL VINCOLO IDROGEO-LOGICO È pROVTOSSO (R.D. 32671923,ART.2):l) dall'Autorità Forestale *

2) dai Comuni in cui ricadono le aree

3) dalla Camera di Commercio Industria e Agricoltura

7. LATRASFORMAZIONE DI USO E DESTINA-ZIOhIE DEI TERRENI SOTTOPOSTI A VINCOLOIDROGEOLOGICO NON PUÒ ESSERE REALIZ-ZN A SENZA I.TAUTORIZ Z AZTONE :l) della Regione *

2) della Provincia3) del Sindaco del Comune in cui ricadono le aree inte-ressate

8. AI SENSI DELI-?ART. 26 DEL R.D. 3267 11923 ILPROPRIETARIO O POSSESSORE DI TERRENIVINCOLATI PER SCOPI IDROGEOLOGICI CIIENON OSSER\rENA T,N NORME EMANATE PERI.J APPLICAZIONE DEGLI ARTT. 7 E 8 INCOR-

RDR.À NELLA SANZIONE:l) amministrativa pecuniaria *

2) denuncia all' autorità gi,tdiziaia3) confisca dei terreni

9.AI SENSI DELI-?ART. 10 COMMA 1 DELLA L.353/2OOO NEI SOPRASSUOLI BOSCATI PERCOR-SI DAL FUOCO IJESERCIZIO DEL PASCOLO EDELLA CACCIA:1) è possibile dopo dieci anni dall'incendio *2) non è possibile3) è possibile nell'anno successivo all'incendio

10.I.?ART.6 DELLA L.R.4194 PREVEDE CHEPER I.?ABBATTIMENTO DELLE PIANTE DISUGHERA VENGA RILASCIATA APPOSITAAATONIZZAZIONE:l) dall'Ispettorato Ripartimentale del C.F.VA. compe-tente per il territorio *

2) dall'Assessorato Regionale della Difesadell'Ambiente3) dalla stazione forestale e di v.a. competente per il ter-ritorio

11. COSA SI INTENDE PER "TRASFORMAZIO.NE DEI TERRENI SALDI IN TERRENU SOGGET-TI A PERIODICA LAVORAZIONE?l) la rottura del cotico erboso di un pascolo naturalecon l'uso di aratri, frese, erpici etc *

2) il taglio dell'erba di un prato pascolo con l'uso difalciatrici3) la semina sul cotico di un pascolo, con spandiconci-me, di essenze erbacee da pascolo

12.4I SENSI DELI.?ART.9 DEL R.D.32671I923NEI BOSCHI E NEITERRENI RICOPERTI DICESPUGLI'AVENTI FUNZIONI PROTETTIVE :

l) di regola è vietato il pascolo delle capre *2) è vietato il pascolo bovino3) è vietato il pascolo degli ovini

13. NEI TERRENIYINCOLATI LA "TRASFOR-MAZIONE DEI BOSCHI INflTRE QUALITÀ DICOLTURA E LA TRASFORMAZIONE DEI TER.RENI SALDI INTERRENI SOGGETTIA PERIO.DrcA LAVORAZTONE'(ART.7 R.D. N. 3267n923)PUO ESSERE NEALIZZIfl.A?l) si con le necessarie attoizzazioni*2) non può essere mai attuata3) può essere fatta con le dovute cautele

14. NEI TERRENI SOTTOPOSTI A VINCOLOIDROGEOLOGICO È POSSTNTT,E IL PASCOLO?l) si con le limitazioni previste dall'Art. 9 del R.D.326711923 *

2) no in nessun caso come previsto dalla normativavigente3) si senza alcuna limitazione come indicato dalle norne

2t

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15. LA RECISIONE DEI R,ÀMI DELLE PIANTEDA SUGHERO CHE DETERMINA DANNO ALLAPIANTA \TIENE SANZIONATA AI SENSIDELr.?ART. 8 DELLA L.R. 4t94 QUANDO yrENEEFFETTUATA IN MISURA SUPERIOREA:1) 1/3 della chioma * "

2) ll4 della chioma3) l/5 della chioma

16. NEI TERRENI SOTTOPOSTI A VINCOLOIDROGEOLOGICO È POSSTTTT,E DIJTILIZZA-ZIONE DEI BOSCHI E IL TAGLIO DEI CESPU-GLr AVENTI FUNZIONI PROTETTM (ARTT. 8E 10 R.D. 3267t23)?1) si secondo le prescrizioni di massima e di PoliziaForestale*

2) no in base alle prescrizioni di massima e di PoliziaForestale

3) si secondo le prescrizioni della buona pratica agrico-1a

17.4I SENSI DELI-?ART.9 DEL R.D.32671I923NEI BOSCHI DI NUOVO IMPIANTO O SOTTO-POSTIAL TAGLIO GENER.ÀLE È PTNNNTSSO ILPASCOLO?1) no prima che lo sviluppo delle giovani piante e deinuovi virgulti sia tale da escludere ogni pericolo didanno *

2) si se il bestiame al pascolo è controllato da proprieta-rio3) no per almeno dieci anni dall'impianto

18. IL R.D. 3267 11923 VIENE INDICATO AI[CHECOME:1) Legge Forestale *

2) legge Galasso

3) legge Merli

19. I.?ART. 24 DEL R.D. 3267 11923 PREVEDE SAN.ZIONI DA APPLICARE PER I.?INOSSERVANZADELLE DISPOSZIONI DI CUIAGLIARTT. T E 8DELLA LEGGE. LA SANZIONE AMMINISTRA-TIVA PECT]NIARIA VIENE DETERMINATA PEROGNI:l) decara di terreno o sua frazione *

2) centiara di terreno o sua frazione3) ettaro di terreno o sua frazione

20.AI SENSI DELTART.6 DELLA L.R.4i94I.?UF-FICIO COMPETENTE AL RILASCIO DELUAU-T ONIZZAZIONE PER I.?ABBATTIMENTODELLE PIANTE DA SUGHERO È TENUTOACONCEDERE O IIEGARE I.?AUTORIZZAZIONE,DALLA DATA DI.PRESENTAZIONE DELLADOMANDA, ENTRO:l) trenta giorni *

2) sessanta giorni3) tre mesi

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}I.LALEGGE 353/2OOO HA COME FINALITALA:1) conservazione e difesa dagli incendi del patrimonioboschivo nazionale *

2) conservazione e difesa dall'erosione delle aree mon-tane boscate

3) conservazione e difesa dei boschi dalle calamitànaturali

22.L8 ZONE BOSCATE ED I PASCOLI I Ct]ISOPRASSUOLI SONO PERCORSI DA INCENDIONON POSSONOAVERE UNA DESTINAZIONEDT\,'ERSA DA QUELLA PREESISTENTE ALI-?IN.CENDTO (ART. 10 L. N.353/2000):l) per almeno 15 aruri *

2) per almeno 10 anni

3) per almeno 7 anni

23. UESERCIZIODEL PASCOLO E DELLA CAC-CIA ÈVIETATO NEI SOPRASSUOLI BOSCATIPERCORSI DAL FUOCO PER I]N PERIODO DI(ART. 10 L. N.353/2000):l) l0 anni *

2) 5 anni3) 15 anni

24. I-?ART.6 DELLA L.R.4194 PREVEDE CHEI,TAUTORIZZAZIONE ALI.?ABBATTIMENTODELLE PIANTE DA SUGHERO SI INTENDECONCESSA SE TUFFICIO COMPETENTE NONPROWEDE A DARE RISPOSTA ENTRO:l) trenta giorni *

2) qu;ar antacinque giorni3) sessanta giorni

25. I.?ART. 1 DEL R.D. 3267 11923 IMPONE IL YIN-COLO IDROGEOLOGICO SUI TERRENI:1) al fine di evitare che possano perdere stabilità *

2) per limitare il diritto di proprietà

3) non determina nessuna influenza nella proprietà pri-vata

26. IL R.D. 3267 11923 PREVEDE ALI.?ART. 17 IL"VINCOLO PER ALTRI SCOPP SOTTOPONEN-DOA LIMITAZIONE D'USO BOSCHI CON PAR-TICOLARI CARATTERISTICHE. PER QUESTOLA LEGGE PREVEDE:l) che l'indennizzo sia a carico di coloro che hannopromosso le limitazioni *

2) l'espropriazione delle aree vincolate3) nessun tndewizzo

27. COSA SI INTENDE PERTRASFORMAZIONEDEI TERRENI SALDI IN TERRENI SOGGETTI APERIODICA LAVORAZIONE?l) aratura frequente *

2) il taglio periodico del bosco

3) l'ulilizzazione periodica delle piante da sughero

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28.Ar sENsr DELI_IART.7 R.D. 3267n923 È pnn-MESSA LATRASFORMAZIONE DEI BOSCHI INALTRA eull,rrÀ Dr coLTURA?1) si con l'autorizzazione dell'amminiskazione com-petente *

2) si se atfinta con le dovute cautele3) no mai

29. LART.6 DELLA L.R.4194 PREVEDE CHE LOSRADICAMENTO DELLE CEPPAIE DI SUGHE-RAVENGA RICHIESTO QUANDO QTIESTESONOVITALI E PRESENTI IN MISURA NONINFERIOREA:l) 200 per ettaro *

2) 100 per ettaro

3) 150 per ettaro

30.AI SENSI DELDART.19 DEL R.D.112611926LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DI POLTZIAFORESIALE PREVISTE DAGLIARTT.8 E 10DEL R.D.326711923 SONO COMPILATE:l) per ogni singola Provincia *

2) a livello Regionale

3) nell'ambito delle Comunità Montane

31.AI SENSI DDL R.D.1126i1926LI. PRESCRI-ZIONI DI MASSIMA E DI POLIZIAFORESTALEPREVISTE DAGLIARTT.8 E 10 DEL R.D.3267 I 1923 SI APPLICANO:l) ai terreni vincolati ai sensi del R.D. 3267/1923 *2) aiteneni boscati naturali o artificiali ovunque radi-cati3) a tutti i boschi coltivati anche se non vincolati

32. NEI BOSCHIADULTI TROPPO RADI EDEPERTENTT È PERMESSO IL PASCOLO (ART.9 RD.L.3267n923)?1) si dopo che è stata assicurata la ricostituzione di essi *

2) no mai3) si ma con carichi di bestiame adeguati

33. NEI TERRENI SOTTOPOSTI A VINCOLOIDROGEOLOGICO È POSSTNTT,E LA COI\MER-SIONE DEL BOSCO CEDUO INALTO FUSTO?l) si secondo le prescrizioni di massima di PoliziaForestale *

2) no perché viola I'Art. 7 del R.D. 3267/19233) no se non previsto da un apposito piano di tagli

34.AI SENSI DELL?ART.6 DELLA L.R.4/94 QUA-LORA I.TUFFICIO COMPETENTE NEGHI I.?AU-T ONIZZ AZIONE PER I.TABBATTIMENTODELLE PIANTE DA SUGIIERO, I-?INTERESSATOPUÒ PRESENTARE RICORSO:1) all'Assessore Regionale della Difesa dell'Ambiente *2) al Presidente della Giunta Regionale3) all'Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e

diVA.

35.ILVINCOLO DEI BOSCHI PERALTRISCOPI, COSi COME PREYISTO DALTART. 17DEL R.D. 326711923 PUÒ ESSERE PROMOSSOANCHE DA ENTI E DA PRIVATI CHE:l) dovranno corrispondere un congruo indennizzo aiproprietari dei boschi *

2) corrisponderanno un indennizzo pari alla minore pro-duzione legnosa

3) non dowanno corrispondere un indennizzo

36. IL YINCOLO PERALTRI SCOPI PREVISTODALI.TART. 17 DELR.D.3267II923 PUÒ ESSERERICHIESTO QUANDO I BOSCHI PER LA LOROSPECIALE UBICAZIOIT{E :

1) difendono i terreni o fabbricati dalla furia dei venti *2) svolgono un ruolo estetico paesaggistico

3) sono costituiti da essenze forestali rare

37.AI SENSI DELTART.33 DELLA L.R.411994PER QUANTI ANIII I.?ASSESSORE DELLADIF'ESA DELUAMBIENTE, PUÒ NEGARE OREVOCARE LE PREVIDENZE PER LA SUGHE-RICOLTT]RA?1) sino a 10 anni *

2)sinoa5anni3) sino a 15 anni

38. AI SENSI DELI.TART. 2I DEL R.D. 3267 11923IN CASO DI DISJ\CCORDO FRALE PARTI,LAMISURA DELI.?INDENNIZZO DA CORRISPON-DEREAL PROPRIETARIO DEL BOSCO "YIN.COLATO PERAIJTRI SCOPI" SAR,À FISSATODA:1) tre arbitri scelti dalle parti *

2) dall'Ispettorato Ripartimentale Forestale

3) dall'Ufficio Tecnico Erariale

39. LA DETERMINAZIONE DELLE ZONEVIN-COLATE PER SbOPI IDROGEOLOGICI DIVIE.NE DEFINITIVA DOPO LA PUBBLICAZIONEALI.?ALBO COMT]NALE DELLA CARTA TOPO-GRAFICA DI CUIALI.?ART.3 DEL R.D.326711923; QUANTI GIORNI DEVE DURARE LAPUBBLICAZIONE?1)90*2) 60

3) 30

40.AI SENSI DELI.?ART.7 DELLA L.R.4194LASANZIONE AMMINISTRATIVA PREVISTADALLE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DIPOLIZIA F'ORESTALE PER I.?ABBATTIMENTODI CIASCT'NA PIANTA DA SUGITERO, SENZAAUT ONIZZAZIONE, VIENE :

1) raddoppiata *

2) tnplicata3) drmezzata

23

Page 24: 25Natura in Sardegna

41. AI SENSI DELI]ART. 42 DEL R.D. 112611926

QUALORA LE CEPPAIE DELLE PIANTEABUSI-VAMENTE ABBATTUTE FOSSERO STATEDISTRUTTE, COME SI DETERMIÌ\ERA ILLORO DIAMETRO?l) sopra piante che ilvetbalizzarfie reputerà essere nellecondizioni di quelle distrutte *

2) applicando un calcolo su parametri convenzionali3) non è determinabile

42. QUALE DEr SEGUENTTVTNCOLT NON ÈPREVISTO NEL R.D. 3267 11923?

1) vincolo paesaggistico *

2) vincolo a difesa dalla caduta di valanghe

3) vincolo idrogeologico

43. AI SENSI DELTART, 23 DEL R.D. 3267 11923

I.?AMMINISTRAZIONE COMPETENTE ADICHIARARE LA NECESSITA DEL VINCOLOPER ALTRI SCOPI PREVISTO DALIJART. 17

DEL R.D. 3267n923,IN CASr DI URGENZA PUÒIMPORRE:l) l'astensione da qualsiasi forma di utllizzazione deiboschi interessati *

2) la sospensione della caccia

3) la sospensione del pascolo

44. NON RIENTRANO TRA LE PRESCRIZIONIDI MASSIMA E DI POLZIA FORESTALE PRE-YISTE DALIJART. 19 DEL R.D. 112611926:

1) le norme che regolano l'attività venatoria *

2) il tempo ed il modo di eseguire i tagli3) le regole per i diradamenti delle fustaie

45.4I SENSI DELI.?ART. 8 DELLA L.R.411994LARECISIONE DI RAMI CHE DETERMINADANNO ALLA PIANTA DA SUGHERO, COM.PORTA UNA SANZIONE AMMINISTRATIVACHE È:l) pari a quella previstaper la recisione dei rami nellaprescrizione di massima e di Polizia Forestale *

2) doppia di quella prevista nella prescrizione di massi-

ma e di Polizia Forestale

3) tripla di quella prevista nella prescrizione di massima

e di Polizia Forestale

46. NON RIENTRANO TRA LE PRESCRIZIONIDI MASSIMA EDIPOLIZIA FORESTALE DICUI ALI-?ART. 19 DEL R.D. 112611926:

l) le modalita di smaltimento nei boschi dei rifiuti spe-

ciali *

2) le modalità della sqppressione dei cespugli3) le regole per l'impiànto delle carbonaie

47.Ar SENSr DEL RD.3267n923 (ARTT. tE t7)NON POSSONO ESSERE SOTTOPOSTI A VIN-col,o (rNDrvrDUA RrsPosTA ERRATA):l) i terreni di proprietà privata ma non quelli pubblici *

2) boschi che difendono i terreni dalle valanghe

3) i terreni di qualsiasi natura e destinazione

48. LA L.950167 DETERMINA LE SANZIONI PERI TRASGRESSORI DELLE NORME:l) di Polizia Forestale *

2) sulla protezione della fauna e l'esercizio della caccia

3) per la difesa dei boschi dagli incendi

49.L8 PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DIPOLIZIA FORESTALE DI CUIALI-?ART.19 DELR.D. 112611926 SONO DETERMINATE:1) anche per singole parti di Provincia *

2) a livello comunale dal Sindaco

3) a livello nazionale per decreto ministeriale

50.AI SENSI DELIJART.9 LETT. B DELLA L.R.4/94 t]N SOPRASSUOLO FORESTALE MISTO È

CONSIDERATO SUGHERETA QUANDO:l) la quercia da sughero rappresenta, rispetto alla coper-

tura totale del soprassuolo forestale, il 50 per cento *

2) la quercia da sughero rappresenta, rispetto alla coper-

tura totale del soprassuolo forestale, il 40 per cento

3) la quercia da sughero rappresenta, rispetto alla coper-

tura totale del soprassuolo forestale, il 60 per cento

51. rL R.D.3267n923 (ART.16) QUALE TrPO DrINDENNIZZO PREYEDEA FAVORE DEI PRO-PRIETARI DEI TERRENI SOTTOPOSTI A VIN-COLO IDROGEOLOGICO?1) nessun tipo di indenrizzo ma solo la riduzione degliestimi catastali *

2) un indennizzo calcolato sulla base delle valutazione

dell'U.T.E.3) un congruo tndennizzo calcolato sulla base dei mino-ri redditi derivanti dalle limitazioni imposte

12.LATRASFORMAZIONE DEI BOSCHI INALTRE QUALITÀ DI COLTURA PUÒ ESSEREAUTORJIZZATA DA:1) la Direzione Generale del C.F.VA. *

2) la Prefettura competente per territorio3) l'Assessorato Regionale all'Agricoltura e Foreste

53. LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DIPOLIZIA FORESTALE STABILISCONO LENORME,A LIVELLO PROVINCIALE, PER LAGESTIONE DEI TERRENI SOTTOPOSTIA VIN-col,o IDROGEOLOGTCO. QUALE FRA LESEGUENTI RISPOSTE È SSICI,IATATl) le prescrizioni di massima e di Polizia Forestale det-

tano norme per i terreni ad esclusione di quelli nudi e

saldi *

2) le prescrizioni di massima e di Polizia Forestale det-

tano norme anche per i boschi di alto fusto3) le prescrizioni di massima e di Polizia Forestale det-

tano norme anche per i boschi cedui

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Page 25: 25Natura in Sardegna

54. PER LA TRASFORMAZIONE DI BOSCHI EDI TERRENI SALDI,YINCOLATI DAL R.D.

326711923 CIII ESPRIME IL PARERE TECNICO?l) l'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste *

2) il Comandante della Stazione Forestale

3) l'Assessorato della Difesa dell'Ambiente

55.AI SENSI DELI.?ART.9 LETT.A DELLA L.R.4/94, UN SOPRASSUOLO FORESTALE, COSTI-TUITO DA PIANTE DI SUGHERA CON PRESEN-zA Dt RTNNOVAZTONE, È CONSTUERATOSUGHEREIA:1) con copertura superiore al 40% della superficie *

2) con copertura superiore al50% della superficie

3) con copertura superiore al30o/o della superficie

56. LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DIPOLIZIA FORESTALE SONO APPLICABILI:1) ai boschi e ai terreni vincolati *

2) atutti i boschi della provincia

3) solo ai boschi di latifoglie

57.I.iART.9 DEL R.D.326711923 DI COSA SIINTERESSA?1) del pascolo nei terreni vincolati *

2) del taglio dei cespugli nei terreni vincolati3) del taglio di boschi

58. IL VINCOLO PERALTRI SCOPI PREVISTODALI.?ART.17 DEL R.D.32671I923 È IMPOSTOSU QUALI BENI?1) solo sui boschi *

2) sui terreni di qualsiasi natura

3) sui terreni saldi

59. IL VINCOLO PERALTRT SCOPI, PREVISTODALI.?ART. 17 DEL R.D.32671I923 VIENE IMPO-STOA RICHIESTA PER RAGIONI:1) protettive ed igieniche *

2) idrogeologiche3) paesaggistiche

60.I.?ART.9 LETT. C DELLA L.R.4194 DEFINI.SCE SUGHERETA IL SOPRASSUOLO FORE.STALE QUAIIDO È COSTTTUITO DA CEPPAIEDI QUERCIA DA SUGIIERO DEGRADATE DAAZIONI ANTROPICHE CON DENSITÀ MEDIA:l) non inferiore a200 per ettaro *

2) non inferiore a 100 per ettaro

3) non inferiore a 150 per ettaro

61.IL R.D. 326711923 ALI.?ART.29 STABILISCECHE NELLEVIOLAZIONIALLE LEGGI EREGOLAMENTI FORESTALI LA VALUTAZIO-NE DEL DANNO SIA ESEGUITA:l) dagli agenti forestali *

2) dalle guardie campestri

3) da tecnici comunali a ciò preposti

62.IL R.D. 326711923 ALI.?ART.26 STABILISCE

CHE LE VIOLAZIONI ALLE DISPOSZIONIEMANATE PER I BOSCHI VINCOLATI VENGA-NO SAI\ZIONATE IN VIAAMMINISTRATIVA INBASE AL VALORE DELLE PIANTE TAGLIATE O

DEL DANNO ARRECATO. IN QUALE MISURA:1) dal doppio al quadruplo del valore *

2) dal doppio al kiplo del valore

3) dal triplo al quadruplo del valore

63. I.?ART. 54 DEL R.D. 3267 11923 STABILISCECHE NEI TERRENI RIMBOSCHITI:l) non è mai permessa la coltura agraria *

2) non è mai permesso il pascolo

3) non è permesso l'uso del bosco

64. AI SENSI DELI-?ART. 24 DEL R.D. 3267 11923 E

DELLA L. 689/1981 LAYIOLAZIONE DELLEPRESCRIZIONI IN MATERIA DI TRASFORMA-ZIONE DEI BOSCHIVIENE CALCOLATA:1) per ogni decara (o frazione di essa) di terreno *

2) per ogni ara (o frazione di essa) di terreno

3) per ogni ettaro (o frazione di esso) di terreno

65.I SOPRASSUOLI FORESTALI SONO CONSI-

DERATI SUGHERETA, AI SENSI DELI"TART. 9

LETT. D DELLA L.R.4194, QUANDO SONO PRE-

SENTI SEMENZALI O GIOVAI\I SOGGETTI, DISUGHERA, NATURALI OARTIFICIALI INIIUMERO:l) non inferiore a 600 per ettaro *

2) non inferiore a 300 per ettaro

3) non inferiore a I 100 per ettaro

66. AI SENSI DELI.?ART. 24 DEL R.D. 3267 I 1923 E

DELLA L. 689/1981 LAY}0LAZIONE DELLEPRESCRIZIONI IN MATERIA DI DISSODAMEN.TO DEL TERRENO YIENE CALCOLATA:1) per ogni decara (o frazione di essa) di terreno *

2) per ogni ara (o frazione di essa) di terreno

3) per ogni ettaro (o fuazione di esso) di terreno

67. AI SENSI DELI-?ART. 26 DE,L R.D. 3267 I 1923,

ILTAGLIO O DANNEGGIAMENTO DI PIANTEÈ ptxrro coN:1) sanzione amministrativa pecuniaria *

2) ammenda

3) arresto

68.I-?ART.54 DEL R.D.326711923 PREVEDE CHEI.7USO DEI TERRENI RIMBOSCHITI AYVENGAIN CONFORMITÀ.:1) al piano di coltura e conservazione del bosco *

2) alpiano economico e di assestamento

3) al piano dei tagli

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Page 26: 25Natura in Sardegna

69. I.TINOSSERVANZA DELLE NORME PRE-SCRITTE PER I"?UTILIZZODE.I PASCOLI MON-TAI\I APPARTENENTI AGLI ENTI, AI SENSIDELI.?ART.135 DEL R.D.32671I923 È PUNITACON:l) la sanzione amministrativa *

2) la sospensione del pascolo

3) l'ammenda e la sospensione del pascolo

70.IJART.lO LETT. B DELLA L.R-4194 DEFINI-SCEALBERATURE SPARSE DI SUGHERA E

FORMAZIONI DI SUGHERA DEGRADATE QUEISOPRASSUOLI FORESTALI MISTI NEI QUALILA QT'ERCIA DA SUGHERO RAPPRESENTIALMENO:l) il 20 per cento della copertura totale del soprassuolo

forestale *

2) ll 15 per cento della copertura totale del soprassuolo

forestale

3) il25 per cento della coperhra totale del soprassuolo

forestale

71.AI SENSI DELTART.20 DEL R.D.112611926

QUALI SONO LE OPERAZIONI NON DIRETTEALLA TRASFORMAZIONE A COLTURA AGRA-RIA DEI BOSCHI E DEI TERRENI SOTTOPOSTIAVINCOLO?1) limitati movimenti di terreno *

2) taglio del bosco, dei cespugli, raccolta bacche

3) estrazione del sughero, decespugliamento, migliora-mento pascolo

72. QUALE È rUrrrCro COMPETENTEADAAT ONIZZARE I LAVORI DIRETTI ALLA TRA-SFORMAZIONE A COLTURA AGRARIA DIBOSCHI E TERRENI VINCOLATI?1) Direzione Generale C.F.VA. *

2) il Comune

3) la Provincia

73.AI SENSI DELI.TART. 16 DELLA L.R.411994PER QUANTI ANNI, AL MASSIMO, IL PASCOLONELLE SUGHERETE PUÒ ESSERE CONCESSO?

1) 5 anni *

2) 6 annl3) l0 anni

74.AI SENSTEEL RD. 1126/1926I LAVORI INDI-CATI DALI.?ART.20 POSSONO ESSERE ESEGUI-TI SE IJUFFICIO COMPETENTE NONAVRÀPRESCRITTO ALCTJNA MODALITÀ ENTRO:l) 30 giorni dalle dichiarazione *

2) 40 giorni dalle dichiarazione

3) 60 giorni dalle dichiarazione

75. I.?ART. 45 DEL RD. 112611926 INDICA LEMODALITA DIVALUTAZIONE DEL DANNOSOFFERTO DAL SOPRASSUOLO BOSCHIVO

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PER PASCOLO ABUSIVO CHE VA COMMISURA-TO AL VALORE DEL QUATITITATIVO DI ALI-MENTO CONSUMATO DAL BESTIAME CALCO-LATO IN BASE:l) alprezzo che awebbe il fieno normale sul più prossi-

mo mercato di consumo *

2) alprezzo di mercato delle unità foraggere equivalenti

3) al prezzo del fieno di medica sul mercato

76.I.?ART.10 LETT. C DELLA L.R.4194 DEFINI-SCEALBERATURE SPARSE DI SUGHERA E

F'ORMAZIONI DI SUGIIERA DEGR,{DATE ISOPRASSUOLI COSTITTIITI DA CEPPAIE DIQUERCIA DA SUGHERO NEI QUALI LA DEN-SITÀ MEDIA DELLE CEPPAIE NON SIA INFE-RIOREA:l) 150 per ettaro *

2) 100 per ettaro

3) 200 per ettaro

7 7 . LAYALATAZIONE DEL DANNO SANZIONA-BILE DERIVANTE DAL TAGLIO DELLE PIAI\ITEDESTINATE A CRESCERE AD AXTO FUSTO

DEVE ESSERE FATTA IN BASEAIVALORI STA.

BILITI, PER CLASSI DIAMETRICHE DESTJNTE:

1) dalla tabella a annessa alle prescrizioni di massima e

di Polizia Forestale *

2) dalla tabella b annessa alle prescrizioni di massima e

di Polizia Forestale

3) dalle tabelle pubblicate nel mercuriale della

C.C.I.A.A.

78. LAVALUTAZIONE DEL DANNO SAIIZIONA-BILE PER IL TAGLIO O DAIIÌ\EGGIAMENTODI I,JT[ CEDUO MATURO DEVE ESSERE FATTA

IN BASE AI VALORI PER LA LEGNA DA ARDE-RE, PER IL FASCINAME EDALTRI PRODOTTISECONDARI, DESUNTI:l) dalla tabella b annessa alle prescrizioni di massima

di Polizia Forestale *

2) dalle tabelle pubblicate nel mercuriale della

C.C.I.A.A.3) dalla tabella a annessa alle prescrizioni di massima

di Polizia Forestale

79.AI SENSI DELI.?ART.2 DELLA L.353/2OOO

COSA SI INTENDE PER INCENDIO BOSCHIVO:l) un fuoco con suscettività a espandersi su aree bosca-

te, cespugliate o arborate comprese eventuali strutture e

infrastrutture oppure su terreni coltivati limitrofi a tali

aree *

2) distruzione di notevole entità ad opera del fuoco con

riflessi sull'ambiente in generale, sia forestale che agri-

colo

3) azione distruggitrice del fuoco che comporta danni

alla collettività

Page 27: 25Natura in Sardegna

80.AI SENSI DELTART.lO DELLA L.353/2OOO

LE ZONE BOSCATE ED I PASCOLI I CUISOPRASSUOLI SONO PERCORSI DAL FUOCONON POSSONO AVERE DESTINAZIONE DIYER.SA PER 15 AIINI. IL VINCOLO È APPLICATOSEMPRE?l) no se devono essere costruite opere pubbliche neces-

sarie alla salvaguardia dell'ambiente *

2) no se devono essere costruite opere pubbliche neces-

sarie allo sviluppo turistico3) no se devono essere costruite opere per ediliziapopolare

81.I.?ART.10 LETT. D DELLA L.R.4194 CONSI.DERA ALBERATURE E FORMAZIONI DEGRA-DATEA SUGHERA QI.]EI SOPRASSUOLI IN CUISONO PRESENTI SEMENZALI O GIOVANISOGGETTI, NATURALI O DI INTRODUZIONEARTIFICIALE IN NUMERO NON INFERIOREA:l) 150 per ettaro *

2) 100 per ettaro

3) 200 per ettaro

82. PER QUANTI ANNI NELLE AREE VINCOLA.TEAI SENSI DELI.TART. 10 DELLA L.353/2OOO

SONO VIETATE LE ATTIVITÀ »T NTN,TTOSCHI-

MENTO E DI INGEGNERIA NATURALISTICA?l) cinque *

2) dieci3) quindici

83.AI SENSI DELI-?ART.7 DELLA L.353/2OOO

QUALI SONO GLI INTERVENTI DI LOTTAATTIVA CONTRO GLI INCENDI?1) ricognizione, sorveglianza, awistamento, allarme e

spegnimento *

2) rìcognizione, allarme e spegnimento

3) attivita di prevenzione

84.AI SENSI DELIJART. 10 DELLA L.353/2OOO

TINCENDIO IN UNA SUGHERETA COMPORTALA SOSPENSIONE DEL PASCOLO PER T]N

PERIODO DI:l) l0 anni *

2) 5 anni3) 15 anni

85.AI SENSI DELIJART.49 DEL R.D.32671I923POSSONO ESSERE PRESCRITTE NORME PERI-?ESERCIZIO DEL PASCOLO NEI PROGETTI DISISTEMAZIONE DEI TERRENI DA RIMBO-SCHIRE NONCHÈ DI QUELLI DA CONSOLIDA-RE MEDIANTE CREAZIONE DI PASCOLIARBORATI?1)si*2) no

3) solo per i terreni siti in alta montagna

86.I.?ART.10 LETT.A DELLA L.R.4194 CONSI.DERAALBERATURE SPARSE E FORMAZIONIDEGRADATE DI SUGHERA QUEI SOPRASSUO-

LI COSTITUITI DA PIANTE DI SUGHERA LACUI COPERTURA REALE EFFETTUATA DALLACHIOMA RISPETTO ALLA ST]PERFICIE SIAALMENO:l) il 20 per cento della superficie *

2) il 25 per cento della superficie

3) il 30 per cento della superficie

87.AI SENSI DELUART.50 DEL R.D.326711923 AIPROPRIETARI DEI TERRENI DA SISTEMARE,NEI QUALI RISTJLTI INDISPENSABILE UNATOTALE O PARZIALE SOSPENSIONE DELGODIMENTO, SPETTA UN'INDE}INITÀ?1) si, annua dal momento della presa di possesso alla

riconsegna *

2) no perché il proprietario attraverso I'intervento vede

valoizzato il proprio bene

3) solo se l'intervento di sistemazione riguarda opere

che non valoizzano il terreno

88.4I SENSI DELI-?ART.54 DEL R.D.326711923

IL PROPRIETARIO DEI TERRENI RINSALDATIE RIMBOSCIIITI, UNAVOLTA RIENTRATO INPOSSESSO DEI TERREM, DEVE COMPIERE LEOPERAZIONI DI GOVERNO BOSCHTVO:

1) in conformità al piano di coltura e conseryazione *

2) secondo le consuetudini del comprensorio

3) con le cure del buon padre di famiglia

89.4I SENSI DELI.?ART.59 DEL R.D.32671I923ICOMUNI POSSONO ESSERE AATOHIZZATI AI)ESEGUIRE DIRETTAMENTE LE OPERE DISISTEMAZIONE DEI BACINI MONTANI?l) si anche da soli *

2) si se riuniti in consorzio

3) no in quanto non sono imprese

90.AI SENSI DELI.7ART.75 DEL R,D.326711923i|POSSIBILE IL RIMBOSCHIMENTO DEI TERRE.NIYINCOLATI?l) si perché garantisce le finalità previste dall'Art. 1 *

2) no per palese violazione all'Art. 73) si solo se attuato dall'Amministrazione Forestale

91. I.?INDIVIDUAZIONE PROWISORIA DELLESUGHERETE PREVISTA DALI.?ART. 11 DELLAL.R. 419 4 VIENE PROPOSTA ALI.TASSESSORATO

REGIONALE DELLA DIFESA DELI.TAMBIENTEDA:1) gli Ispettorati Ripartimentali delle Foreste *

2) Stazioni Forestali competenti per territorio3) solo i Comuni

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Page 28: 25Natura in Sardegna

92. AI SENSI DELI.TART. 77 DEL R.D. 3267 11923

SE È NECESSARIO INERBARE E RINSALDAREI TERRENI NUDI VINCOLATI, PER QUANTIAÀINI PUÒ ESSERE SOSPESO IL PASCOLOALFINE DI COMPIERE I LAVORI OCCORRENTI,SENZA MUTAR}IE LA DESTINAZIONE?1)10*2)s3)8

93.AI SENSI DELTART.l3O DEL R.D.32671I923IBOSCHI APPARTENENTI AI COMUNI E ADALTRI ENTI DEBBONO ESSERE ATILIZZATIIN CONFORMTTÀ »T:1) un piano economico *

2) un piano aziendale

3) un piano paesaggistico

94.AI SENSI DELIJART.l3O DEL R.D.32671I923IBOSCHI APPARTENENTI AI COMT]NI E AI)ALTRI ENTI COME DEBBONO ESSERE ATILIZ-ZATI?1) in conformita di apposito piano *

2) liberamente

3) dandoli in gestione ai privati

95. I PASCOLI APPARTENENTI AI COMUNI EADALTRI ENTI DEVONO ESSERE ATILIZZNIIN CONFORMITÀ DIAPPOSITE NORMEAPPROVATE O PRESCRITTE:1) dalla Direzione del Corpo Forestale *

2) dal Comune

3) dalla Provincia

96.AI SENSI DELUART. 14 DELLA L.R.4194NELLE SUGHERETE INDIVIDUATE CONDECRETO DELI.7ASSESSORE DIFESADELI.?AMBIENTE È POSSTTTT,E ATTUARE COL.TTJREAGRARIE:l) se afioizzate dall'Ispettorato Ripartimentale delle

Foreste competente per territorio *

2) se autoizzate dalla Stazione Forestale competenteper territorio3) se autorizzate dall'Ufficio Tecnico Comunale

97.AI SENSI DELI.?ART.138 DEL R.D.32671I923LA VIGILANZA SULI.TAPPLIC AZIONE DEIPIANI ECONOMICI DEI PATRIMONI SILVO-PASTORALI DEI COMUNI È DEMANDATAA:l) al capo dell'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste

eVA. *

2) al capo della Direzione Generale del Corpo Forestale

e VA.3) al Capo del Servizio Tutela del Paesaggio

98. AI SENSI DELIJART. 7 DELLA L.R.4194 AQUANTO AMMONTA LA SANZIONE AMMINI-STRATIVA PREVISTA PER I.?ABBATTIMENTO

DI PIAIITE DA SUGHERO, SENZAAUTORIZZA-ZIONE?1) al doppio delle sanzioni previste dalle pratiche dimassima e di Polizia Forestale *

2) è uguale alla sanzione prevista dalle pratiche di mas-

sima e di Polizia Forestale

3) al triplo della sanzione prevista

99.AI SENSI DELI-?4RT.138 DEL R.D.326711923LA COMPILAZIONE DEI PROGETTI DITAGLTO, Dt UTLLLZZAZTONE DEI PRODOTTIBOSCHIVI, LE REDAZIONI DELLE NORMEPER I.?ESERCIZIO DEL PASCOLO DEI PATRI-MONI SILVOPASTORALI DEI COMUNI È COM-PETENZA:l) degli Enti interessati che possono affidare l'incaricoa tecnici *

2) dell'ufficio tecnico della C.C.I.A.A.3) esclusivamente dell' Ispettorato Ripartimentale delleForeste

IOO.AI SENSI DELI.?ART.19 DEL R.D.II26II926,PER QUANTO RIGUARDA IVARI TIPI DIBOSCHI SOGGETTI A VINCOLO FORESTALE,È pnrvrsro cHE:1) il tempo e il modo di eseguire i tagli, a seconda dellespecie e dell'età delle piante, assicuri la riproduzionedel bosco *

2) itagli devono assicurare il legname da vendere aiprivati3) i tagli devono essere finalizzati al consumo familiare

101. L?ART. 26 DEL R.D. 3267 11923 SANZIONA,NEI TERRENI VINCOLATI PER SCOPI IDRO-GEOLOGICI:l) il taglio o danneggiamento delle piante *

2) lo sbancamento del terreno3) l'aratura del terreno

1O2.AI SENSI DELIJART.14 DELLA L.R.4194I.?UFFICIO COMPETENTE AL RILASCIO DEL-I.?AUTORIZZAZIONE PER DESERCIZIO DELLECOLTURE AGRARIE È TNUUTO A CONCEDEREO NEGARE I.TAUTORIZZAZIONE ENTRO:l) trenta giorni dalla domanda *

2) quarantacinque giorni dalla domanda

3) sessanta giorni dalla domanda

1O3.AI SENSI DELI.?ART.9 DEL R.D.326711923I.?ESERCIZIO DEL PASCOLO NEI TERRENIVINCOLATI È PERMESSO?l) se autoizzato e regolamentato *

2) no

3) si liberamente

104. COSA SI INTENDE PERTRASF'ORMAZIO-NE DEI BOSCHI INALTRA QUALITÀ DI COL-TURA? (INDICARE LA RISPOSTA ERRATA)

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Page 29: 25Natura in Sardegna

l) il taglio diutilizzazione del soprassuolo *

2) il cambio di destinazione d'uso in genere, da foresta-

le ad agronomico3) lavorazione periodica del terreno

1O5.AI SENSI DELI.?ART.9 COMMAA DEL R.D.3267t1923 È VrnmrO rL PASCOLO NEIBOSCHI SOTTOPOSTI A TAGLIO GENERALEO PARZIALE:1) prima che lo sviluppo dei nuovi virgulti sia tale da

escludere ogni pericolo di danno *

2) quando lo sviluppo dei nuovi virgulti è tale da rap-

portare un carico di bestiame adeguato

3) se l'andamento climatico tende a limitare lo sviluppo

dei nuovi virgulti

106. COSA SI INTENDE PERTRASFORMAZIO.NE DEI TERRENI SALDTIN TERRENI SOGGET.TI A PERTODICA LAVORAZIONE? (TIIDICARELA RISPOSTA ERRATA)l) le operazioni di infittimento in un bosco rado *

2) il dissodamento di un terreno naturale per mezzo diripper, aratri ecc

3) gli sbancamenti, gli spianamenti e i riporti di terreno

1O7.AI SENSI DELI.7ART.15 DELLA L.I(.-4I94LASANZIONE PER IJESERCIZIO DELLE COLTU-RE AGRARIE SENZA AUTONIZZAZIONE VIENEAPPLICATA:l) anche nel caso di lavori eseguiti inparziale diffor-mità dalle prescrizioni contenute nell' attoizzazione*2) solo nel caso di assenza diattonzzazione3) discrezionalmente in base alle valutazioni dell'agenteforestale

108. COSA SI INTENDE PERTRASFORMAZIO.NE DEI TERRENI SALDI IN TERRENI SOGGET-TI A PERIODICA LAVORAZIONE?l) la rottura del cotico erboso di un pascolo naturale

con l'uso di aratri *

2) l'uso periodico di un pascolo naturale

3) lo sfalcio periodico di un prato naturale

1O9.AI SENSI DELI.?ART.29 DEL R.D.32671I923NEGLI ILLECITI FORESTALI LA VALUTAZIO-NE DEL DANNO È »T COPTPETENZA:l) del personale del Corpo Forestale e di VA. *

2) dei liberi professionisti esperti in materia3) di apposita Commissione composta da agenti foresta-

li e liberi professionisti

110. IL PASCOLO CAPRINO NEI TERRENIVIN-COLATI PUÒ ESSERE CONCESSO:1) dalla Regione *

2) dalla Provincia3) dal Comune

111. LA TRASFORMAZIONE ABUSIVA IN COL-

TURAAGRARIA DEI BOSCHI O DEITERRENISALDI\'INCOLATI ÈN.T SBNST DEL R.D.3267n923:1) un illecito amministrativo *

2) un illecito penale

3) un illecito civile

II2.AI SENSI DELI.?ART.16 L.R. 4I94IL PASCO-

LO NELLE SUGHERETE INDIVIDUATE CONDECRETO DELI.?ASSESSORE DELLA DIFESADELI.?AMBIENTE NON NECESSITA DI AUTO-RJIZZAZIONI QUANDO:1) è in atto la coltura agrana*2) il carico di bestiame è contenuto

3) l'ispettorato non autorizzaentro 20 giorni dalladatadi presentazione della domanda

1 13. AI SENSI DELI.?ART. 2I DfiL R.D. 112611926,

A CHI DEVONO ESSERE PRESENTATE LEDOMANDE DI AUTORIZZAZIONE A TRASFOR-MARE I BOSCHI INALTRE QUALITÀ DI COL-TURA?1) al Sindaco del Comune in cui è situato il fondo *

2) all'Ispettorato Ripartimentale e VA.3) al comando di stazione forestale competente per ter-

ritorio

114. AI SENSI DELI.?ART. 21 DEL R.D. 112611926pER QUAIITI GIORNT LE DOMA]IDE DTAUTO-NIZZAZIONE A TRASFORMARE I TERREI[ISALDI IN TERRENI SOGGETTIA PERIODICALAVORAZIONE DEVONO ESSERE PUBBLICA-TEALUALBO PRETORIO?l) quindici *

2) dieci3) otto

115. I.?ART. 45 DEL R.D. 112611926 STABILISCECHE ILVALORE DEL DANNO PERPASCOLOABUSIVO:1) deve essere commisurato alla quantita di fieno nor-

malmente consumato dal bestiame pascolante *

2) deve essere commisurato al valore dei terreni

3) deve essere cornmisurato al valore delle piante del

bosco

116.AI SENSI DELUART. 10 L.353/2OOO NELLEZONE BOSCATE E SUI PASCOLI PERCORSIDAL FUOCO ÈVTNTAIO COSTRUIRE EDIFICIPER:1) 10 anni *

2) 5 anni3) 15 anni

1 17. IjESERCIZIO DEL PASCOLO NELLESUGIIERETE INDIVIDUATE CON DECRETODELI-?ASSESSORATO DELLA DIFESADELLAMBIENTE AI SENSI DELUART. 16

29

Page 30: 25Natura in Sardegna

DELLA L.R.4tg4,È suronuNATo AD AUTo-RIZZAZIONE?1) no, se è stata praticata la coltura agraia negli ultimicinque anni *

2) si sempre

3) no se stagionale

118.AI SENSI DELI"?ART.3 DELLA L.353/2OOO ILPIANO DI PREVISIONE, PREVENZIONE ELOTTA CONTRO GLI INCENDI ÈAPPROVATODALLE REGIONI SULLA BASE DI LINEEGUIDA DELIBERATE DAL:1) Consiglio dei Ministri *

2) Consiglio Regionale

3) Giunta Regionale

119.AI SENSI DELI.7ART.3 DELLA L.353/2OOO ILPIAIIO REGIONALE DI PREVISIONE, PREYEN-ZIONE E LOTTA CONTRO GLI INCENDI È SOT.TOPOSTOA REVISIONE:l) annuale *

2) biennale3) triennale

I}O.LE SANZIONI PENALI PREVISTE DALLAL.950t67 DA QUALE LEGGE SONO STATE TRA-SFORMATE IN ILLECITI AMMINISTRATTVI?l)L.24 novembre l98l N. 689 *

2)L. I marzo 1975N.473)L. ll febbraio 1992N. 157

I2I.AI SENSI DELI'ART.19 DEL R.D.112611926LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DI POLIZIAFORESTALE STABILISCONO PER IVARI TIPIDI BOSCO LE NORME DITUTELA. QUALEDELLE SEGUENTI INDICAZIONI È ERRAIA?l) le regole per la scelta e messa a dimora delle piante

nei rimboschimenti *

2) le regole per l'impianto e l'esercizio delle carbonaie

3) le norme per l'estrazione della resina e lo scorteccia-

mento degli alberi

I22. D AUTONIZZAZIONE AL PASCOLO NELLESUGHERETE,AI SENSI DELI-?ART. 16 DELLAL.R.4t94, pER QUANTO TEMPO VIENE CON-CESSA?l) per un periodo non superiore ad un anno, rinnovabiletacitamente fino a cinque anni *

2) per un'annata agrana3) per una durata non superiore al turno di estrazione

del sughero

123.AI SENSI DELI.?ART. 169 DEL R.D.32671I923È possrnrr,E CoNCEDERE uN DIRrrro D'usoSUI BOSCHI E STII TERRENIVINCOLAII?l) si ma senza eccedere i limiti previsti dal codice civile *

2) no perché espressamente vietato dal codice civile3) si senza alcuna limitazione

I24,IL PIANO REGIONALE DI CIIIALI.?ART.3DELLA L.353/2OOO INDIVIDUA CON PRECISIO-NE UNA SERIE DIASPETTI. QUALE DELLETRE RISPOSTE È ERRATA?1) i tempi, i modi, i luoghi in cui possono svilupparsigli eventi *

2) le aree percorse dal fuoco nell'anno precedente rap-

presentate con apposita cartografia3) le esigenze formative e la relativa programmazione

125.AI SENSI DELI.?ART.9 COMMA 1 LETT.ADEL R.D. 32671I923IL PASCOLO ÈVIETATONEI BOSCHI DI NUOVO IMPIAIITO?1) si, prima che lo sviluppo delle giovani piante sia tale

da escludere ogni pericolo di danno *

2) si, prima del raggiungimento dell'età idonea al primodiradamento

3) si, se le essenze impiantate sono latifoglie o l'im-pianto è misto di latifoglie e conifere

126.AI SENSI DELLART.9 COMMA 1 LET. BDEL R.D. 3267 11923 IJESERCIZIO DEL PASCO-LO È VIETATO NEI BOSCHI ADULTI TROPPORADI E DEPERIENTI:l) fino a che non sia assicurata la ricostituzione di essi *

2) se non vi è una idonea presenza dirimpiazzi3) fino a che i nuovi virgulti sono sviluppati

1 27. NELI-?AUT ONIZZ AZIONE AL PASCOLONELLE SUGHERETE,AI SENSI DELI.TART. 16

DELLA L.R.4194 OLTRE LE PRESCRIZIONIACUI ATTENERSI DEVE ESSERE INDICATO:1) il carico di bestiame ammissibile2) le specie erbacee ed arbustive Éllizzabili3) il turno di rotazione da attuare

128.AI SENSI DELI.7ART.13 DEL R,D.32671I923LE ZONEVINCOLATE NELLE QUALI RISULTICESSATO IL PERICOLO DI DANNI POSSONOESSERE DICIIIARATE ESENTI DAL VINCOLO?l)si*2) no

3) solo dopo l0 anni

129. COSA SI INTENDE PERTRASFORMAZIO-NE DEI BOSCHI INALTRA QUALITÀ DI COL-TURA? (INDICARE LA RISPOSTA ERRATA)l) il cambio del governo del bosco ceduo composto a

ceduo semplice *

2) il disboscamento, estirpazione, della copertura vege-

tale arborea e/o arbustiva

3) la sostituzione delle specie vegetali con altre

130. AI SENSI DELTART. 1 DEL R.D. 3267 11923

SONO SOTTOPOSTI AL YINCOLO PER SCOPIIDROGEOLOGICI:l) i terreni di qualsiasi natura e destinazione *

2) tvtti i terreni classificati montani3) i terreni boscati e non ubicati nelle aree svantaggiate

30

Page 31: 25Natura in Sardegna

131. I.?ART. 16 DEL R.D. 3267 I 1923 PREVEDE

CHE PER ITERRENI IL CUIVALORE REDDI-

TUALE È nrnorro:1) saranno riveduti e ridotti gli estimi *

2) saranno rivedute e ridotte le imposte locali

3) saranno riveduti e ridotti gli oneri di bonifica

132.AI SENSI DELTART.lT DELLA L,R.4I94ILPASCOLO NONAUTONIZZATO È PUNTTO CON

TJNA SANZIONE AMMINISTRATIVA DA LIRE4.OOOA LIRE 1O.OOO PER:

l) capo di bestiame abusivamente introdotto *

2) per ettaro abusivamente pascolato

3) per chilogrammo di sughero darmeggiato

133.IJART. 17 DEL R.D.32671I923 PREYEDE

CHE ILVINCOLOAI BOSCHI POSSA ESSERE

RICHIESTO ANCHE DAI PRTVATI, CHE ALI.TAT-

TO DELLA DOMANDA DOVRAIINO DIMO-STRARE:

l) di avere imezzi sufficienti per corrispondere un

indernizzo ai proprietari o possessori *

2) di possederc i mezzi sufficienti al conhollo delle aree

3) di garantire un reddito alternativo al proprietario del

bosco vincolato

134. I.?ART. 21 DEL R.D, 3267 11923 PREVEDE

CHE LA MISURA DELIJINDENNIZZO CONSE-

GUENTEAIYINCOLI SUI BOSCHI, SE NONVIÈ,tccon»o FRA LE PARTI, sARÀ FISSATA:

l) da tre arbitri *

2) da un arbitro nominato dal Presidente del Tribunale

3) dalla Provincia

135. AI SENSI DELI.?ART. 22 DEL R.D. 3267 11923

IL PAGAMENTO DELTINDENNIZZO CONSE-

GUENTE AI VINCOLI SUI BOSCHI PUO AVER

LUOGO:l) sotto forma di canone annuo *

2) in una unica soluzione

3) in quatho rate semestrali

136. AI SENSI DELI.TART. 32 DEL R,D. 3267 11923

QUALORA NEI BOSCHI SI SVILUPPI IIN'EPI-DEMIA DI PARASSITI ANIMALI O VEGETALI,

TALE DA MINACCIARNE I.?ESISTENZA E DA

FARTEMERE LA PROPAGAZIONE,IL PRO.

PRIETARIO O POSSESSORE È TENUTO ADARNE SUBITOAWISO:l) all'Autorità Forestale più vicina *

2) all'Ispettorato Agrario Provinciale

3) all'Osservatorio per le Malattie delle Piante

137.AI SENSI DELI.TART. 18 DELLA L.R.4I94ILDECESPUGLIAMENTO E IL DICIOCCAMENTONELLE SUGHERETE ÈAUTORIZZATO DA:

l) Ispettorato Ripartimentele competente per territorio *

2) Stazione Forestale competente

3) Assessorato Difesa dell'Ambiente

138. AI SENSI DELI"?ART. 24 DEI R.D. 3267 11923

IL CONTRAVVENTORE DEI YINCOLI IMPOSTI,OLTRE ALLA SANZIONE AMMINISTRATIVAAVR,À, L?OBBLIGO DI:l) compiere i lavori impostigli entro il termine stabilito *

2) compiere i lavori di bonifica forestale e ripristino dei

luoghi

3) compiere lavori di miglioramento boschivo o agrario

139.AI SENSI DELI-?ART.25 DEL R,D.326711923

IN CASO DI INOSSERVANZA DELI: OBBLIGOSTABILITO DALI-7ART. 24, A CEII COMPETEEAR ESEGUIRE DIRETTAMENTE I LAVORI?1) allo stesso organo che ha imposto l'obbligo *

2) alla Provincia

3) al Comune

14O.AI SENSI DELIJART.26 DEL R.D.32671I923

COLORO CHE NEI BOSCHIVINCOLATI PER

SCOPI IDROGEOLOGICI TAGLIANO PIANTEIN CONTRAV!'ENZIONE ALLE PRESCRIZIONIDI MASSIMA SONO PT]hIITI CON UNA SANZIO-NE AMMINISTRATIVA PECUNIARIA COMMI.SURATAAL VALORE DELLE PIANTE TAGLIA-TE:1) dal doppio al quadruplo del valore *

2) dal doppio al triplo del valore

3) pari al triplo del valore

141.AI SENSI DELI.?ART.33 DEL R.D.326711923

IN OCCASIONE DI INCENDIO DI BOSCHI I]NPRIVATO CITTADINO PUÒ RIFIUTARE IL PRO-

PRIO AIUTOAL FI.]NZIONARIO CIIE DIRIGEIJOPERA DI SPEGNIMENTO?l) no, senza giustificato motivo *

2) si, anche senza giustificato motivo

3) no, in nessun caso

142. QUANDO È POSSIBTLE EFFETTUARE,SENZA AUT ORJIZZAZIONE, AI SENSIDELI_?ART. 18 DELLA L.R.4194, rL DECESPU-

GLIAMENTO, DELLA SUGHERETA?1) nell'anno di estrazione del sughero o in quello prece-

dente, intorno alle piante da sughero già demaschiate *

2) nell'anno di estrazione del sughero per I'apertura di

nuove strade

3) in qualunque anno del ciclo colturale quando se ne

rawisa I'esigenza

31

Page 32: 25Natura in Sardegna

143. AI SENSI DELI-?ART. 49 DEL R.D. 3267 11923

NEI PROGETTI DI SISTEMAZIONE OLTRE IRIMBOSCHIMENTI DOVRANNO INDICARSI ITERRENI DA CONSOLIDARE MEDIANTE:1) inerbamento o creazione di pascoli alberati *

2) ciglionamento e impianto di cespugli

3) opere di ingegneria naturalistica

I44.N SENSI DELTART.54 DEL R.D.32671I923

IL PROPRIETARIO DEI TERRENI RIMBOSCHI-

TI E RINSALDATI DEVE COMPIERE LE OPE-

RAZIONI DI GOVERNO BOSCHIVO:

l) in conformità al piano di coltura e conservazione *

2) secondo le norme di buona pratica forestale

3) sulla base di un programma che la proprieta deve

presentare al competente ispettorato

145. I BOSCHI APPARTENENTIAI COMT]NI ED

AITRI ENTI DEVONO ESSERE A"TILIZZ{I,ATSENSI DELr_?ART.130 DEL R.D.3267t1923, rN

CONFORMITÀ NT:

l) un apposito piaao economico *

2) un piano di trasformazione

3) un piano integrato approvato o prescritto dalla Regione

146. I PIANI APPROVATI O PRESCRITTI AISENSI DELI.?ART.13O DEL R.D.32671I923 SONO

PARIFICATIA TUTTI GLI EFFETTI DI LEGGE:

l) alle prescrizioni di massima di cui all'Art. 10 *

2) alregolamento forestale di cui al R.D. 112611926

3) alle disposizioni generali di cui all'Art.75

I47.LA DEMASCHIATTJRA DELLE PIANTE DA

SUGHERO PUÒ ESSEREATTUATAAI SENSI

DELL?ART. 20 DELLA L.R- 4t94 QUANDO:1) la circonferenza soprascorzadellapianta misurata a

m 1,30 è di almeno 60 cm. *

2) lapianta ha raggiunto una età di almeno 20 arni3) la circonferenza soprascorza della pianta misurata a

m 1,30 è di almeno 50 cm.

148.4I SENSI DELI.?ART.19 DEL R.D.112611926

LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DI POLIZIAFORESTALE VENGONO DETERMINATE

ANCHE:

1) per singole parti di provincia *

2) per singolo comune

3) per singolo bacino montano

149.4I SENSI DELI.?ART.20 DEL R.D.II26II926

CHI INTENDE COMPTERE MOYIMENTI DITERRENO, CHE NON SIANO DIRETTIALLA

TRASFORMAZIONE A COLTURA AGRARIA

DEI BOSCHI, DEVE FARNE DICHIARAZIONE

INDICANDO LA DATA DELI-?INIZIO DI ESSI:

l) all'Ispettorato Forestale *

2) all'Ufficio Tecnico Comunale

3) alla Stazione Forestale competente per territorio

150. AI SENSI DELI.TART. 41 DEL R.D. 112611926

LAVALUTAZIONE DEL DANNO, PER LE PIAN-

TE DESTINATE A CRESCERE AD ALTO FUSTO

NON POTR,À ESSERE:

l) inferiore al doppio del costo del reimpianto *

2) inferiore al doppio del valore di macchiatico

3) inferiore al doppio delprezzo di mercato

151.AI SENSI DELI.?ART.30 DELLA L.R.4/1994 È

POSSIBILE CLASSIFICARE MONTJMENTO

NATURALE PIANTE DA SUGHERO DI PARTI-

COLARE INTERESSE NATURALISTICO?

1)si*

2) no

3) solo se non appartengono alla flora sarda

152. AI SENSI DELI.iART. 42 DEL R.D. 112611926

IN CASO DI DISTRUZIONE DI CEPPAIE IIEIBOSCHI CEDTII IL DIAMETRO SI DETERMI.

NERÀ A GIUDIZIO DEL VERBALIZZANTE:

l) sopra piante che si reputeranno nelle condizioni di

quelle distrutte *

2) sopra piante prossime alle ceppaie distrutte

3) sopra piante modello individuate in accordo con iltrasgressore

153. I.?ART. 20 DELLA L.R. 4194 IMPONE CHE

I.] ALTEZZA DELLA DEMASCIIIATURA DELLE

PIANTE DA SUGHERO DEYE ESSERE PRATI-

CATA IN MANIERA DA NON SI]PERARE:

1) due volte la circonferenza sowascorza misurata

all'altezza di m 1,30 *

2) tre volte la circonferenza sovrascorza misurata all'al-

tezzadim 1,30

3) m 1,20 da terra

32

Page 33: 25Natura in Sardegna

154.4I SENSI DELI.?ART.43 DEL R'D.II26II926LE TARIFFE PER I BOSCHI CEDUI SAR,{NNOCOMPILATE DETERMINANDO :

1) per ciascun assortimento la media deiprezzi di mer-cato *

2) il prezzo di macchiatico dei vari assortimenti3) il valore medio del più probabile valore complementare

155.4I SENSI DELIJART.43 DEL R.D.II26II926LE TARIFFE PER LE PIANTE DESTINATBACRESCERE AD AIJTO FUSTO DETERMINERAN-NO PEROGNI CLASSE DI DIAMETRO:l) il valore medio attribuito a ciascuna pianta *

2) il prezzo unitario a metro steso

3) il valore medio degli assortimenti ritraibili

156.4I SENSI DELI.?ART.l DELLA LEGGE24.11.1981N.689, CHE COSA Sr TNTENDE PERPRINCIPIO DI LEGALITA?l) poter essere assoggettato a sanzioni amministrativesolo in forza di legge entrata in vigore prima della com-

missione della violazione *

2) poter essere assoggettato a sanzione amministrativainforza di legge entrata in vigore al momento dellaconstatazione della violazione commessa

3) poter essere assoggettato a sanzione amministrativasolo in forua di legge entrata in vigore dopo la commis-sione della violazione

157. SECONDO I.?ART. 1 DELLA LEGGE 24.I1.I98IN.689, QUANDO SIAPPLICANIO LE LEGGI CIIEPREVEDONO SANZIONI AMMINISTRAIIVE?1) soltanto nei casi e per i tempi in esse considerati *

2) solo nei casi in esse considerati3) solo per i tempi in esse considerati

158. LE ESTRAZIONI, SUCCESSIVE ALLAPRIMA,AI SENSI DELI.?ART.20 DELLA L.R.4194,POSSONO ESSERE ESEGUITE AD I.]N'AfJTEZZA:l) non superiore a tre volte la circonferenza sowascorza

misurata a m 1,30 da terra *

2) non superiore a tre volte la circonferenza sottoscorza

misurata a petto d'uomo3) non superiore a tre volte il diametro sovrascorza

misurato a petto d'uomo

159. L?ART.2 DELLA LEGGE 24.11.1981,N.689PREVEDE CHE:1) non può essere assoggettato a sanzione amministrati-va chi al momento in cui ha conìmesso il fatto nonaveva compiuto i diciotto anni *

2) non può essere assoggettato a sanzione amministrati-va chi al momento in cui ha commesso il fatto nonaveva compiuto i sedici anni

3) non può essere assoggettato a sanzione amministrati-va chi al momento in cui ha commesso il fatto nonaveva compiuto i ventuno anni

160.IjART.2 DELLA LEGGE 24.II.I98I, N.689PREVEDE CHE:1) non può essere assoggettato a sanzione amministrati-

va chi al momento in cui ha commesso il fatto non

aveva, in base ai criteri indicati nel codice penale, la

capacità di intendere e di volere *

2) non può essere assoggettato a sanzione amministrati-

va chi al momento in cui ha commesso il fatto non

aveva, in base ai criteri indicati nel codice penale, solo

la capacità di intendere

3) non può essere assoggettato a sanzione amministrati-

va chi al momento in cui ha commesso il fatto non

aveva, in base ai criteri indicati nel codice penale, solo

la capacità di volere

161.AI SENSI DELI-?ART.2 DELLA LEGGE24.11.1981,N. 689, CHI RTSPONDE DELLE VIO-LAZIONI DELI.?INCAPACE ?

l) colui che è tenuto alla sorveglianza dell'incapace a

meno che non dimostri di non aver potuto impedire ilfatto *

2) colui che è tenuto alla sorveglianza dell'incapace

anche se dimostra di non aver potuto impedire il fatto

3) delle violazioni rispondono, sempre ed in ogni caso, igenitori dell' incapace

162.AI SENSI DELUART.3 DELLA LEGGE24.11.1981, N.689, CHI RTSPONDE DELLE\rIO-LAZIONII PER CUI È PNNVTSTN, UNA SANZIO-NE AMMINISTRATIVA?1) colui che è responsabile delle violazioni dovute allapropria azione od omissione, cosciente e volontaria, sia

essa dolosa o colposa *

2) colui che è responsabile delle violazioni dovute allapropria azione od omissione, cosciente e volontaria, sia

essa dolosa o colposa, insieme ai genitori ed al coniuge

3) colui che è responsabile delle violazioni dovute allapropria azione od omissione, cosciente e volontaria, sia

essa dolosa o colposa, insieme ai genitori

163.I.?ESTRAZIONE DEL SUGHERO PUÒ ESSE-

RE EFFETTUATA DI NORMA,AI SENSIDELLTART. 22 DELLA L.R. 4n99 4, CON TURNIMIMMI DI:1) 10 anni *

2)20 attr;li

3) 15 anni

164.4I SENSI DELI.?ART.3 DELLA LEGGE24.11.1981, N.689, CHI COMMETTE UNAVTOLA-ZIONE PERERRORE SUL FATTO NE RISPON-DE:l) solo qualora I'errore non derivi da sua colpa *

2) anche se l'errore non derivi da sua colpa

3) solo se l'errore non sia dovuto ad un comportamentodoloso

33

Page 34: 25Natura in Sardegna

165.4I SENSI DELTART.4 DELLA LEGGE

24.11.1981,N.689, QUALI SONO LE CAUSE Dr

ESCLUSIONE DELLA RESPONSABILITÀ

DELLE YIOLAZIOI\-I AMMINISTRATTVE?

l) l'adempimento di un dovere, l'esercizio di una facolta

legittima, lo stato di necessità, la legittima difesa *

2) l'adempimento di un dovere, lo stato di necessità, la

legittima difesa

3) l'adempimento di un dovere, la legittima difesa

166. CHI RISPONDE DELLEYIOLAZIONI COM-

MESSE PER ORDINE DELI-?AUTORITÀ, AISENSI DELTART.4 DELLA LEGGE 24.II.I98I,N.689?

l) il pubblico ufficiale che ha dato l'ordine *

2) l'autore delle stesse ed il pubblico ufficiale che ha

dato l'ordine

3) l'autore delle stesse

I67,N SENSI DELI-?ART. 5 DELLA LEGGE

24.11.1981,N.689, QUANDO PrÙ PERSONE CON-

CORRONO IN I.]NA YIOLAZIONE AMMINI-STRATIVA:

l) ciascuna di esse soggiace alla sanzione disposta per

essa, a meno che la legge non disponga diversamente *

2) solo chi ha commesso materialmente il fatto soggiace

alla sanzione disposta per essa, a meno che la legge non

disponga diversamente

3) solo la persona che ha progettato il fatto soggiace

alla sanzione disposta per essa, a meno che la legge non

disponga diversamente

168. AI SENSI DELI.TART. 24 DELLA L.R. 411994

I.TESTRAZIONE DEL SUGHERO DI ETÀ INFE-

RIORE A 10 ANNI PUO ESSERE AUTORIZZATA:

1 ) dall' Ispettorato Ripartimentale Forestale *

2) dalla Stazione Forestale competente per il territorio

3) dall'Assessore Regionale alla Difesa dell'Ambiente

169.AI SENSI DELI-?ART.6 DELLA LEGGE

24.11.1981, N. 689, TNSTEME ALr.?AUTORE DEL

FATTO, È RESpONSABILE Dr UNAYTOLAZTO-

NEAMMINISTRATIVA:1) il proprietario della cosa che servì a commettere la

violazione, se non prova che la cosa è stata lutilizzata

contro la sua volontà *

2) il proprietario della cosa che servì a commettere la

violazione, anche se è stataÉllizzata a sta insaputa

3) il detentore della cosa che servì a commettere la vio-

lazione

34

17O.AI SENSI DELI-?ART.6 DELLA LEGGE

24.11.1981, N. 689, UN TMPRENDITORE RTSPON-

DE DELLE VIOLAZIOM COMMESSE DA UN

PROPRIO DIPENDENTE?

l) sì, sempre *

2)no,mai

3) sì, se è presente nel momento in cui il dipendente

commette la violazione

I7I.N SENSI DELI.?ART.7 DELLA LEGGE

24.11.1981, N.689, r.?OBBLIGO DI PAGARE LA

SOMMA DOVUTA A SEGUITO DI VIOLAZIONI

AMMINISTRATIVE È Tru,SVTTSSIBILE AGLI

EREDI?

l)no*2) sì

3) sì, se gli eredi erano a conoscenza del fatto

172.N SENSI DELIJART. S DELLA LEGGE

24.tt.tg8t,N. 689, CHr COMMETTE PIÙ VIOLA-

ZIONI DI DISPOSIZIONI CHE PREVEDONO

SANZIONI AMMIIIISTRATIVE È PUNITO:

l) con la sanzione prevista per laviolazione più grave

aumentata fino al triplo *

2) con la sanzione prevista per la violazione più grave

aumentata fino al quadruplo

3) con la sanzione prevista per la sola violazione più

grave

173.AI SENSI DELI.?ART. z4DELLAL.K 411994

I.?ESTRAZIONE DEL SUGIMRO DI ETA II\-FE-

RIOREA IOANII\'I PUÒ ESSERE EFFETTUATA,

PREVIA AU'IOHXLZA:ZtrONE,, IN ATTUAZIOÌ\E DI:

l) un progetto di ricostituzione boschiva *

2) un progetto di miglioramento pascolo

3) un progetto di rimboschimento

I74.AI SENSI DELI-?ART.8 BIS DELLA LEGGE

24.II.I98I, N. 689, COSA SI INTENDE PER REI-

TERAZIONE DELLE VIOLAZIONI AMMINI-

STRATI\TE?

1) commettere una violazione dello stesso tipo di un'al-

tra compiuta nei 5 anni precedenti *

2) commettere una violazione dello stesso tipo di un'al-

tra compiuta nei l0 anni precedenti

3) commettere una violazione dello stesso tipo di un'al-

tra compiuta nei2 arui precedenti

Page 35: 25Natura in Sardegna

165.4I SENSI DELI.?ART.4 DELLA LEGGE

24.11.1981, N.689, QUALI SONO LE CAUSE DIESCLUSIONE DELLA RESPONSABILITÀ

DELLE VIOL AZIONI AMMINISTRATIVE ?

1) l'adempimento di un dovere, l'esercizio di una facoltà

legittima, lo stato di necessità, la legittima difesa *

2) l'adempimento di un dovere, lo stato di necessità, la

legittima difesa

3) l'adempimento di un dovere, la legittima difesa

166. CHI RISPONIDE DELLEVIOLAZIONI COM-

MESSE PER ORDINE DELUAUTORITÀ, AISENSI DELUART.4 DELLA LEGGE 24.II.I98I,N.689?

l) il pubblico ufficiale che ha dato l'ordine *

2) l'autore delle stesse ed il pubblico ufficiale che ha

dato l'ordine

3) l'autore delle stesse

I67.N SENSI DELI.?ART.5 DELLA LEGGE

24.11.1981,N.689, QUANDO pIÙ PERSONE CON-

CORRONO IN T]NA VIOLAZIONE AMMINI.STRATTVA:

l) ciascuna di esse soggiace alla sanzione disposta per

essa, a meno che la legge non disponga diversamente *

2) solo chi ha commesso materialmente il fatto soggiace

alla sanzione disposta per essa, a meno che la legge non

disponga diversamente

3) solo la persona che ha progettato il fatto soggiace

alla sanzione disposta per essa, a meno che la legge non

disponga diversamente

168. AI SENSI DELI-?ART. 24 DELLA L.R. 411994

I-?ESTRAZIOIIE DEL SUGHERO DI ETÀ INFE-

RIORE A 10 AIINI PUÒ ESSERE AUTORIZZATA:

1 ) dall' Ispettorato fupartimentale Forestale *

2) dalla Stazione Forestale competente per il territorio

3) dall'Assessore Regionale alla Difesa dell'Ambiente

169.AI SENSI DELUART. 6 DELLA LEGGE

24.11.1981, N. 689, INSIEME ALL?AUTORE DEL

MTTO, È RESpONSABTLE Dr UNAVTOLAZTO-

NE AMMINISTRATIVA:l) il proprietario della cosa che servì a commettere la

violazione, se non prova che la cosa è stata filizzatacontro la sua volontà *

2) il proprietario della cosa che servì a commettere la

violazione, anche se è stata utilizzata a sua insaputa

3) il detentore della cosa che servì a commettere la vio-

lazione

17O.AI SENSI DELI.?ART.6 DELLA LEGGE

24.11.1981, N.689, UN IMPRENDITORE RTSPON-

DE DELLEYIOLAZIONI COMMESSE DA TJN

PROPRIO DIPENDENTE?

l) sì, sempre *

2)no,mai

3) sì, se è presente nel momento in cui il dipendente

commette la violazione

I7I.AI SENSI DELI.?ART.7 DELLA LEGGE

24.11.1981, N. 689, rjOBBLIGO DI PAGARE LASOMMA DOVIITA A SEGTIITO DI \'IOLAZIONIAMMINISTRATIYE È Tru,STTTSSIBILE AGLI

EREDI?

1)no*2) sì

3) sì, se gli eredi erano a conoscenza del fatto

I72.AI SENSI DELI-?ART.8 DELLA LEGGE

24.tt.tg8t,N. 689, CHI COMMETTE PIÙ VrOLA-

ZIONI DI DISPOSIZIONI CHE PREVEDONO

SANZIONI AMMINISTRATTYE È PUNITO:

1) con la sanzione prevista per la violazione più grave

aumentata fino al triplo *

2) con la sanzione prevista per la violazione più grave

aumentata fino al quadruplo

3) con la sanzione prevista per la sola violazione più

grave

I73. N SENSI DELI.?ART. 24 DELLA L.K 4I I»4I.?ESTRAZIOIIE DEL SUGHERO DI ETÀ INT'E-

RIOREA IOAÀINI PUÒ ESSERE EFFETTUAIA,

PREVIA AI.ITORIZZA'NONE, IN AITUAZIOI[E DI:

1) un progetto di ricostituzione boschiva *

2) un progetto di miglioramento pascolo

3) un progetto di rimboschimento

I74.N SENSI DELI.?ART.8 BIS DELLA LEGGE

24.11.1981, N.689, COSA Sr TNTENDE PER REI-

TERAZIONE DELLE VIOLAZIONI AMMIII-STRATTVE?

1) commettere una violazione dello stesso tipo di un'al-

tra compiuta nei 5 anni precedenti *

2) commettere una violazione dello stesso tipo di un'al-

tra compiuta nei 10 anni precedenti

3) commettere una violazione dello stesso tipo di un'al-

tra compiuta nei 2 anni precedenti

34

Page 36: 25Natura in Sardegna

175.AI SENSI DELLART.lO DELLA LEGGE

24.11.1981,N. 689,IL LIMITE MASSIMO DELLA

SAIIZIONE AMMINISTRATTVA PECT]hIIARIA

PER CIASCT]NAVIOLAZIONE NON PUò SUPE-

RARE:

1) il decuplo del minimo *

2) il triplo del minimo

3) il doppio del minimo

I76.N SENSI DELI.?ART.13 DELLA LEGGE

24.11.1981, N. 689, AI FINI DELTACCERTAMEN-

TO DELLE YIOLAZIONI PER CUI È PREVISTA

UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA È POSSTNT-

LE DISPORRE ISPEZIONI IN LUOGHI DIVERSI

DALLA PRIVATA DIMORA?

1)sì*2) no

3) solo nel caso di violazioni particolarmente gravi

I77.N SENSI DELI.?ART.13 DELLA LEGGE

24.11.1981,N.689, È pOSSTSTLE IL SEQUESTRO

CAUTELARE DI COSE CHE POSSONO FORMA-

RE OGGETTO DI CONFISCA AMMINISTRATI-

VA?

l)sì*2) no

3) solo se la confisca è conseguenza anche di un reato

178.AI SENSI DELI"?ART.26 DELLA L.R-411994

LE AUTORIZZAZIONI AL PASCOLO O ALLACOLTI]RA AGRARIA POSSONO ESSERE REVO.

CATE IN CASO DI INCENDIO?

1)si*2) no

3) solo se l'incendio è doloso

I79.AI SENSI DELI.?ART.14 DELLA LEGGE

24.II.I98I, N. 689, LAYIOLAZIONE AMMINI-

STRATIVA DEYE ESSERE CONTESTATA IMME-DIATAMENTE SOLO A COLUI CHE DHA COM-

MESSA?

1) no, deve essere contestata immediatamente tanto a

colui che l'ha commessa quanto alla persona che sia

obbligata in solido al pagamento della somma dovuta *

2) sì, deve essere contestata immediatamente solo a

colui che l'ha commessa

3) non è necessaria la contestazione immediata

18O.AI SENSI DELTART.14 DELLA LEGGE

24.II.I98I, N.689,IN CASO DI MANCATA CON-

TESTAZIONE IMMEDIATA ENTRO QUALETERMINE DE\TE ESSERE NOTIFICATA LAVIO-LAZIONE?1) agli interessati residenti nel territorio della repubbli-

ca deve awenire entro il termine di 90 giorni ed a quel-

li residenti all'estero entro il termine di 360 giorni dal-

l'accertamento *

2) agli interessati residenti nel territorio della repubbli-

ca deve awenire entro il termine di 120 giorni ed a

quelli residenti all'estero enko il termine di 180 giorni

dall'accertamento

3) agli interessati residenti nel territorio della repubbli-

ca deve awenire entro il termine perentorio di 60 giorni

ed a quelli residenti all'estero entro il termine perento-

rio di 150 giorni dall'accertamento

181.AI SENSI DELI"?ART.14 DELLA LEGGE

24.11.1981, N.689,IN CASO Dr OMESSA NOTTFI-

CAZIONE DELLA CONTESTAZIONE DELLA

VIOLAZIONE NEI TERMIM STABILITI:1) l'obbligazione di pagare la somma dovuta per la vio-

lazione si estingue *

2) l'obbligazione di pagaxe la somma dovuta per la vio-

lazione si estingue quando ha un importo superiore a

2.000

3) l'obbligazione di pagare la somma dovuta per la vio-

lazione non si estingue mai

182.AI SENSI DELUART.16 DELLA LEGGE

24.11.1981,N. 689, È .{MIIBSSO IL PAGAMENTO

DELLA SATTZIONE AMMIIIISTRATIVA INMISURA RIDOTTA?

l) sì, qualora avvenga entro il termine di 60 giorni dalla

contestazione immediata o dalla notificazione degli

estremi della violazione *

2) sì, qualora awenga entro il termine di 90 giorni dalla

contestazione immediata o dalla notificazione degli

estremi della violazione

3) no

183. AI SENSI DELI.TART. 27 DELLA L.K 411994

TESTRAZIONE DEL SUGHERO, IN ASSENZA

DELr.?APPOSITA AUTO NLZZAZIONE, È CON-

SENTITA DAL:

l) I maggio al30 settembre *

2) I giugno al 30 settembre

3) I aprile al 30 settembre

35

Page 37: 25Natura in Sardegna

184.4I SENSI DELTART.lT DELLA LEGGE24.11.1981, N. 689, A QUALE ORGANO DEVEESSERE PRESENIATO IL RAPPORTO RELATI-VO ALLE VIOLAZIONI DET,LE NORME SULLACIRCOLAZIONE STRADALE ?

1) al Prefetto *

2) al Questore3) al Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri

185.4I SENSI DELUART.lS DELLA LEGGE24.11.1981, N.689, ENTRO QUALE TERMTNE GLrINTERESSATI POSSONO PRESENTARE SCRIT-TI DIFENSIU?1) enho 30 giorni dalladata della contestazione o noti-ficazione della violazione *

2) entro 60 giorni dalla data della contestazione o noti-ficazione della violazione3) entro 90 giorni dalla data della contestazione o noti-ficazione della violazione

186.4I SENSI DELI.?ART.18 DELLA LEGGE24.11.1981,N. 689, T.TAUTORTTÀ COVTpETENTEDEVE SENTIRE GLI INTERESSATI PRIMA DIDETERMINARE CON ORDINANZA MOTIVATALA SOMMA DOVUTA PER LAVIOLAZIONE?l) solo se gli interessati ne fanno richiesta *

2) sì, sempre

3) no, mai

187.4I SENSI DELI.?ART. 18 DELLA LEGGE24.11.1981, N.689,A QUALE ORGANO DE\/EESSERE COMIJNICATA I-TORDINANZA MOTI-VATA DIARCHTVIAZIONE?l) all'organo che ha redatto il rapporto *

2) al Prefetto

3) al Questore

188. COLORO CHE INTENDONO EFFETTUAREESTRAZIONE DEL SUGHERO NEL PERIODOCoNSENTTTO, AI SENSI DELTART. 27 DBLLAL.R. 4194, A CHI DEVONO DARIIE AWISO?l) alla Stazione Forestale competente per territorio *

2) all'Ispettorato Ripartimentale Forestale competente

3) alla Direzione Generale dell'Assessorato della Difesadell'Ambiente

189.4I SENSI DELI.?ART.18 DELLA LEGGE24.11.1981, N. 689, TjORDINANZLCH'E DETER-MINA LA SOMMA DOVUTA PER LA\rIOLAZIO-NE AMMINISTRATTVA DEVE DISPORREATICHE LA RESTITUZIONE DELLE COSESEQUESTRATE?l) sì, salvo che non siano confiscate con lo stesso prov-vedimento *

2) no

3) sì, salvo che le cose sequestrate non siano state

messe all'asta

19O.AI SENSI DELI.?ART.18 DELLA LEGGE24.11.1981, N.689, ENTRO QUALE TERMINEDEVE AWENIRE IL PAGAMENTO DELLA SAN-ZIONE AMMINISTRATIVA?1) entro 30 giorni dalla notificazione, o di 60 giorni se

l'interessato risiede all'estero *

2) sempre entro 90 giorni dalla notificazione3) la legge non prevede alcun termine

191.AI SENSI DELI.?ART.19 DELLA LEGGE24.11.1981,N.689, QUAUÈ IL TERMINE MASSr-MOTRASCORSO IL QUALE IL SEQT]ESTRO DICOSE CESSA DIAVERE EFFICACIA?l) 6 mesi dal giorno in cui è ayvenuto il sequestro *

2)2mesi dal giorno in cui è ayvenuto il sequesko3) 4 mesi dal giorno in cui è awenuto il sequestro

I92.AI SENSI DELUART.20 DELLA LEGGE24.11.1981,N.689, pUÒ ESSERE DISPOSIA LACONFISCA AMMINISTRATIVA DELLE COSECHE SONO SERVITE PER LAVIOLAZIONE?l) sì, purché le cose appartengano ad una delle persone

cui è ingiunto il pagamento *

2) sì, anche se le cose appartengano a persone cui non èingiunto il pagamento

3) no, in nessun caso

193.4I SENSI DELI-?ART.25 DELLA L.R-411994UESTRAZIONE DEL SUGHERO DEVE ESSERDCONDOTTA SENZA ARRECARE LESIONITRATJMATICHEAL:l) fellogeno *

2) fellema3) fellandrio

194. AI SENSI DELI"?ART. 22 DELLA LEGGE24.11.1981,N. 689, È pOSSrnrr.E PROPORREOPPOSZIONE CONTRO UORDINANZA DIPAGAMENTO?l) sì, entro il termine di 30 giorni dalla notificazionedel prowedimento *

2) sì, entro il termine di 60 giorni dalla notificazionedel prowedimento3) no

195.4I SENSI DELTART.22 BIS DELLA LEGGE24.11.1981,N.689, PRESSO QUALE ORGANO ÈPOSSIBILE PROPORRE OPPOSZIONE CON-TRO I.7ORDINANZA DI PAGAMENTO?1) davanti al giudice di pace o, in casi particolari,davanti al tribunale *

2) davanti al Prefetto

3) davanti al Questore

196.4I SENSI DELIJART.22 BIS DELLA LEGGE24.11.1981,N.689, PRESSO QUALE ORGANO ÈPOSSIBILE PROPORRE OPPOSZIONE CON-TRO TJN'ORDINANZA DI PAGAMENTO IN

36

Page 38: 25Natura in Sardegna

MATERIA DITUTELA DELI.TAMBIENTE E DIURBANISTICA?l) davanti al tribunale *

2) davarfii al giudice di pace

3) sia davanti al tribunale che davanti al giudice di pace

I97.AI SENSI DELDART.30 DELLA L.R.4/94 LEPIAIITE DA SUGHERO CLASSIFICATE EDICHIARATE MONUMENTO NATURALE NONPOSSONO ESSERE TAGLIATE, NÉ DANNEG.GIATE. I.TEYENTUALE TAGLIO O DAÀINEGGIA-MENTO COSTITUISCE VIOLAZIONE E VIENESANZIONATO IN BASE:1) alle norme in materia di tutela ambientale *

2) alle prescrizioni di massima e dipolizia forestale

3) alle norme per l'applicazione dei vincoli sui boschiper scopi speciali

198.AI SENSI DELI.?ART.26 DELLA LEGGE24.11.1981N. 689, È pOSSrnrr,E RATETZZARE rLPAGAMENTO DELLA SAI\ZIONE PECUNIA.RIA?1) sì, è possibile il pagamento da 3 a 30 rate mensili *

2) sì, è possibile il pagamento da 5 a 50 rate mensili3) no

199.AI SENSI DELUART.2T DELLA LEGGE24.11.1981,N.689, QUALE SANZIONE È pnrVr-STA PER IL RITARDO NEL PAGAMENTO PERL A VIOL AZIONE AMMIIIISTRATTVA?l)lamaggiorazione di un decimo della somma dovutaper ogni semestre di ritardo *

2) la maggiorazione di un quinto della somma dovutaper ogni semestre di ritardo3)lamaggiorazione di un terzo della somma dovuta per

ogf semestre di ritardo

2OO.AI SENSI DELIJART.2T DELLA LEGGE24.11.1981,N. 689,IN CASO DI MANCATO PAGA-MENTO DELLA SA}IZIONE PECUNIARIA,QUAr-7È r.TORGAr\O COMPETENTE A RTSCUO-TERE LE SOMME DOVI]TE?l) l'Intendenza di Finanza *

2) la Prefettura

3) la Questura

37

Page 39: 25Natura in Sardegna

1.IL TERMINE 6'VEGETAZIONE" STAAD II\DI-CARE I.TINSIEME DELLE PIAITITE:

l) che si trovano in un territorio a formare una comu-

nità *

2) costituenti un frutteto misto

3) ornamentali presenti in un giardino

2. COL TERMINE «MICORRIZE" VENGONOINDICATE:1) le associazioni tra funghi e radici *

2) le radici assorbenti delle piante forestali

3) le famiglie di funghi che crescono nei boschi

3. LA CHIOMA DI UNALBERO È COSTTTUTTA,

DALI.TINSIEME:l) di rami e foglie *

2) di foglie e frutti3) di foglie e fiori

4. LE SPECIE FORESTALI DENOMINATE

"LATIFOGLIE' VENGONO COSÌ CHIAMATEPERCHÉ:l) hanno le foglie larghe *

2) hanno le foglie trasformate in spine

3) hanno le foglie a forma di ago

5. LE SPECIE FORESTALI *SEMPREVERDI'

YENGONO COSÌ CHIAMATE PERCHÉ LEFOGLIE:1) persistono sulla pianta per tutte le stagioni *

2) persistono in primavera - estate e cadono in autunno

3) persistono in primavera - estate- autunno e cadono ininverno

6. SONO CHIAMATE *CADUCIFOGLIE" LESPECIE FORESTALI CHE:l) perdono le foglie durante I'inverno *

2) perdono le foglie durante l'estate

3) non perdono mai le foglie

7. I BOSCHI VENGONO DEFINITI 6'PU'RT"

QUANDO SONO COSTITUITI DAALBERIAPPARTENENTI:l) ad una sola specie *

2) a più specie

3) a due specie

8. SONO CHIAMATI DISETANEI I BOSCHI CITE

HA}INO LE PIAIITE:l) di età diversa *

2) in fase di accrescimento

3) della stessa età

9. PER GOVERNO DI UN BOSCO SI INTENDE ILMETODO ADOTTATO PER:l) la sua rigenerazione *

2) preservarlo dagli incendi

3) limitarne il pascolamento

10. QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONIÈ eurr,r,,lvALIDA?l) le fustaie sono boschi d'alto fusto a rinnovazione ses-

suata *

2) le fustaie sono boschi d'alto fusto a rinnovazione

agamica

3) le fustaie sono boschi d'alto fusto a rinnovazione

mista

11.IL TRATTAMENTO DI UN BOSCO CONSI.STE:1) nelle modalita di esecuzione dei tagli dtuttlizzaÀone*2) nelle modalita da seguire in caso di attacco di parassiti

3) nelle modalita da seguire in caso di attacco di incendio

12. QUALI DELLE SEGUENTI FRASI DEFIM.SCE I.?AREALE?1) un'area geografica di distribuzione di una determina-

ta specie *

2) :un'area geografica ricca di acque sorgive

3) un'area geografica battuta dai venti

13. L?AMBTENTE ÈAIITROPIZZATO QUANDO È:l) influenzato dall'uomo *

2) sfruttato dagli animali

3) allo stato naturale

14. GLIARBUSTI SONO:1) piante con ramificazioni legnose che partono dalla

base, di altezzanon superiori ai 5 metri *

2) piante con ramificazioni legnose di altezze superiori

ai 5 metri3) piante con ramificazioni legnose che partono ad una

certa altezza dal suolo

15. IL PROCESSO DI AUTODEPURAZIONE È:

l) la capacità degli ambienti naturali di trasformare la

sostanza organica (biodegradazione) *

2) il processo attraverso il quale le macchine emettono

gas di scarico poco nocivi3) il processo attraverso il quale l'uomo elimina le

sostanze nocive che si accumulano nell'ambiente

16. SOSTANZA BTODEGRADABTLE È QUnr.r,n:1) che può essere degradata da agenti biologici in con-

comitanza con fattori fisici *

2) che puo essere degradata mediante il fuoco

3) che può essere degradata mediante triturazione e trat-

tamento con prodotti chimici

17. QUALI DELLE SEGTJENTI DEFINIZIONI DIDISCARICA CONTROLLATA È MAGGIORMEN-TE CORRETTA:1) stoccaggio definitivo dei rifiuti mediante interramen-

to allo scopo di impedire lo sviluppo di effetti nocivi *

2) lo smaltimento dei rifiuti nei luoghi appartati

3) lo smaltimento dei rifiuti mediante pagamento a peso

o a volume

39

Page 40: 25Natura in Sardegna

18. LA DEFINIZIONE PIÙ CORRETTA DI ECO-SISTEMA È:1) l'insieme degli esseri viventi e dell'ambiente fisico-chimico che interagiscono tra loro dando luogo ad unaunita in equilibrio *

2) l'insieme dei vegetali che vivono in un determinato

ambiente pedo- climatico3) f insieme delle specie animali che vivono in undeterminato ambiente pedo-climatico

19.IL FENOMENO DI EROSIONE CONSISTE:l) nel trasporto delle particelle del terreno ad opera del-l'acqua di scorrimento superficiale *

2) nel trasporto delle particelle del terreno ad opera dimezzi meccanici non correttamente usati3) nel trasporto delle particelle del terreno ad opera del-l'uomo per usi particolari

20. LA SALINITÀ DELLE ACQUE RAPPRESEN.TA LA QUANTITÀ:1) di sali minerali presenti nelle acque *

2) di cloruro di sodio presente nelle acque

3) di sali di magnesio presenti nelle acque

21. DUE SPECIEVTVONO rN STMBTOSI QUAITIDO:l) traggono reciproco beneficio dalla loro associazione *

2) seminate insieme vivono nello stesso terreno3) una specie vive a spese dell'altra

22. QUALI DELLE SEGUENTI DEFINIZIONI DI*FLORA" È qUnr,r,,r CORRETTA:1) insieme delle piante erbacee, arbustive e arboree che

vivono in un determinato territorio *

2) insieme delle specie vegetali e animali che vivono inun determinato territorio3) insieme delle piante erbacee e arboree coltivate in undeterminato territorio

23. QUALE GRUPPO Dr PTANTE SOTTOELEN-CATE È COSTTTUITO DA SPECIEARBUSTIVE:1) Cisto, Mirto, Lavanda *

2) Leccio, Ginepro, Corbezzolo3) Sughera, Castagno, Noce

24. QUALE GRUPPO DI PIANTE SOTTOELEN-CATE È COSTTTUITO DA SOLE SPECIEARBO-REE:l) Thsso, Leccio, Castagno *

2) Bagolaro, Agrifoglio, Pungitopo3) Roverella, Pino delle Canarie, Calicotome

25. QUALr FRA QUELLE RrpORrATr È r,,C.

DEFINIZIOIIE DI ORGAIIISMI AUTOTROFI:1) quelli capaci di fabbricarsi autonomamente le sostan-

ze nutritive *

2) quelli che non sono capaci di fabbricarsi le sostanze

nutritive di cui hanno bisogno3) quelli che degradano la sostanza organica morta

26.IN UN ECOSISTEMA IMMATURO COME LAROCCIA NUDA, QUAI-?È LA SEQUENZACHEPORTA \.ERSO I.?ECOSISTEMA PIÙ EVOLUTO?l) licheni -muschio - graminacee *

2) muschio - licheni - graminacee

3) muschio - graminacee - licheni

27.L8 PIANTE XEROFTLE SONO QUELLE CHEVIVONO:l) in un ambiente assolato, arido e ventoso *

2) in un ambiente ombroso, fresco e umido3) in un ambiente acquatico

28. SONO CONSIDERATE SPECIE ALOFITEQUELLE CIIEVIVONO:l) in ambienti salmastri *

2) in ambienti acquatici3) in ambienti aridi

29.INDICA FRA LE DEFINIZIONI RIPORTATE

QUELLA RELATIVA ALLE *SPECIE COSMOPO-LITE"l) piante che occupano vaste superfici su tutta la terra *

2) piante che vivono in zone di estensione limitata di terra

3) piante che vivono in zone di estensione limitata dimare

30. COSA SIGNIFICA CLASSIFICARE UNAPIANTA?l) dare un nome scientifico che serva per identificarla *

2) includerla in una classifica secondo l'età3) inserida in un ambiente specifico

31.IL NOME SCIENTIFICO DELLE PIANTE ÈCOMPOSTO DI DUE PAROLE:l) entrambe in lingua latina *

2) entrambe in lingua italiana3) uno in lingua latina e uno in lingua italiana

32. DA QUALE TIPO Dr LEGNO VIENE PREFE-RIBILMENTE ESTRATTO IL TAIININO?l) castagno *

2) leccio3) pioppo

33. IYELLE MISURAZIONI RELATIVE AGLIALBERI FORESTALI, IL DIAMETRO VIENEMISURATO, COME SI DICE IN GERGO TECNI-co ..A PETTO D'UOMO" - QUAr.?È QUESTAAWEZZA?l) cm. 130 *

2) cm. 100

3) cm. 150

34. CON LA PAROLA «TUTORII' SI DEFINISCEIN SILVICOLTURA:l) il paletto che serve a sostenere l'albero appena tra-piantato *

40

Page 41: 25Natura in Sardegna

2) il guardiano del vivaio forestale3) l'operaio addetto alle semine delle parcelle

35. IN SILVICOLTURA LA "MARTELLAIA66:l) serve a contrassegnare gli alberi che sono destinatiall'abbattimento *

2) è l'operazione che serve a infiggere i pali tutori3) serve per inserire un cuneo nel legno

36. QUALE FRA LE SOTTOELENCATE SOSTAN-ZE NONVIENE SOLITAMENTE INDICATACOME INQT]INANTE?1) argilla *

2) detersivi3) metalli pesanti

37.IL "SUCCHIELLO DI PRESSLER" È UNOSTRUMENTO CHE IN SILVICOLTURA VIENEUTILIZZNO:l) per la determinazione dell'età degli alberi *

2) perprelevare campioni di terra daanalizzare3) per trapiantare i semi in vivai

38. QUALE FRA LE SEGUENTI RISORSEYIENECONSIDERAIA "NON RINNOVABILE'l) il metano *

2) I'energia solare

3) l'acqua

39.I_?ACQUA Sr COMPONE DI DUE ELEMENTI.QUALI?l) idrogeno e ossigeno *

2) idrogeno e azoto3) ossigeno e cloro

40.I GAS DI SCARICO DELLEAUTOMOBILIIMMETTONO NELLA ATMOSFERA GAS INQUI-NANTI. QUALI FRA QUELLI ELENCATIWENEIMMESSO IN MAGGIORE QUANTITÀ?1) piombo *

2) mercurio3) cromo

41.COL TERMINE DI "BIOCENOSI" S'INTEN-DE:l) l'insieme degli esseri viventi presenti in un determi-nato ambiente *

2) l'insieme dei vegetali presenti in un determinatoambiente

3) l'insieme di agenti nocivi presenti in un dato ambien-te

42. FRA GLI INSETTI ELENCATI INDICAQUELLO CHE PROVOCA DEFOGLIAZIONENELLA SUGHERA:1) lymantria *

2) cavallette3) vespe

43. I YIVAI FORESTALI SONO APPEZZAMENTIDI TERRDNO DESTINATIA:1) allevare le piantine da destinare al rimboschimento *

2) allevare la fauna da immettere nella foresta

3) nessuna risposta è esatta

44. UINSIEME DEGLIALBERI CHE COSTITUI-SCONO UNA FORMAZIONE FORESTALEVIENE DEFINITO:l) soprassuolo *

2) areale

3) biotopo

45. LE FORME DITRATTAMENTO DELLEFUSTAIE SONO DryERSE. FRA QUELLE ELEN-CATE, INDICA QUELLA ERRATA:1) trattamento a sterzo *

2) trattamento a taglio raso

3) trattamento a tagli successivi

46.IN SILVICOLTURA IL CEDUO COMPOSTOSI REALIZZA QUANDO:1) sulla stessa unità di superficie coesistono sia lafustaia che il ceduo *

2) il bosco è costituito da più specie

3) il bosco è costituito da alberi di diversa età

47. NEI BOSCHI CEDTII IL «TRATTAMENTOA

STERZO" CONSISTE:l) nel tagliare i polloni che hanno raggiunto il diametroprestabilito *

2) nel tagliare tutti i polloni che si sono formati3) nel tagliare i polloni ad una certa altezza dal punto diinserimento

48. FRA LE SEGTIENTI DEFINIZIONI INDICAQUELLA CORRISPONDENTE AL "BOSCOCEDUO MATRICINATO":1) un bosco nel quale un certo numero di piante desti-nate a produrre seme non viene abbattuto (matricine) *

2) un bosco nel quale vengono abbattute le piante depe-rite3) un bosco nel quale gli alberi vengono sostenuti con itutori

49.IL NOME SCIENTIFICO CERATONIA SILI-QUA INDICA:l) il Carrubo *

2) il Castagno

3) il Mandorlo

50. LE SPECIE FORESTALI LE CUI FOGLIEPERSISTONO NELLE PIAIITE PERTUTTE LESTAGIONI VENGONO CHIAMATE :

1) sempreverdi *

2) decidue

3) caducifolie

4t

Page 42: 25Natura in Sardegna

51. DUR,{NTE LE ORE NOTTT]RNEALI.?INTER-NO EAL DI SOPRA DI UN SOPRASSUOLOBOSCHIVO SI OSSERVA T]N INCREMENTO DICONCENTRAZIONE DELI.TANIDRIDE CARBO.NICA. TALE INCREMENTO DERIVA:l) dalla respirazione delle piante e dei microrganismidel terreno *

2) dalla diminuzione della temperatura

3) dal processo di fotisintetizzazione delle piante

52. DURANTE LE ORE DI LUCEALI.?INTERNOEAL DI SOPRA DI UN SOPRASSUOLO BOSCHI-VO SI HA UN DECREMENTO DI CONCENTRA-ZIONE DELUAIIIDRIDE CARBONICA. CIOAYVIENE IN RELAZIONEA QUALE PROCES-SO:1) fotosintesi *

2) respirazione

3) traspirazione

53.ILVENTO È CONSIDERATO TJN FATTOREECOLOGICO DI ESTREMA IMPORTANZA NEICONFRONTI DEL BOSCO.TRA GLI EFFETTIDEL VENTO SULLA VEGETAZIONE, INDM-DUA QUELLO CONSIDERATO POSITIVO:1) disseminazione anemocara *

2) stabilità meccanica delle piante3) modificazioni morfologiche e dimensionali

54. LEAZIONI DELVENTO NEL BOSCO SONOMOLTEPLICI, TALVOUIA POSITIVE TALALTRENEGATTVE. FRA QUELLE INDICATE INDIVI-DUA QUELLA NON DOVUTA DIRETTAMENTEALI-?AZIONE DELYENTO:l) umificazione *

2) traspirazione3) evaporazione

55. TRA LE AZIONI ESERCITATE DAL BOSCOSI.]L VENTO ASSIJME IMPORTANZA PARTICO-LARE QUELLA SULLA RIDUZIOIIE DELLAVELOCITÀ DELYENTO.IN MERITO QUALISONO LE SPECIE PIÙ EFFICACI:l) quelle a foglie persistenti *

2) quelle a foglie semipersistenti

3) quelle a foglie caduche

56. DAL CASTAGNO OLTRE CHE I FRUTTI E ILLEGNO SI OTTIENEANCHE:l) tannino *

2) resina

3) melassa

57. GLI INQTTINANTI ATMOSFERTCT SONOSOSTANZE CIIE SI RINYENGONO NELLATRO-POSFERA IN QUAI\ITITÀ ECCEDENTI QUELLENORMALI. QUALE FRA LE SOSTANZE ELEN-CATE NON È DA CONSIDERARE TOSSICA PER

LE PIANTE?l) anidride carbonica *

2) anidride solforosa

3) monossido di carbonio

58. UN BOSCO CEDUOVIENE DETTO SEMPLI-cE QUANDO rL SOPRASSUOLO È COSrrrUrrOSOLO DA:l) polloni *

2) alberi3) polloni e alberi

59. COSA SI INTENDE PER *EFFETTO SERRA":l) l'aumento nell'atmosfera della concentrazione dicerti gas *

2) l'abbassamento della temperatura

3) l'aumento della fotosintesi

60. NELLE SPECIE FORESIALI HA NOTEVOLEIMPORTANZA LA DENSITÀ DEL SOPRASSUO-LO. QUALr SONO LE SPECTE CAPACT Dr SOP-PORTARE UNA MAGGIORE DENSITÀ FINOADETÀAVAIIZATA?1) le specie sciafile *

2) le specie eliofile3) nessuna delle altre due specie

61. DA T]N PI]NTO DIYISTA ECOLOGICOHANNO UNA GRANDE IMPORIANZA LE SPE-CIE *PIONIERE'. COME POSSONO ESSEREDEFINITE?l) specie che hanno la capacità di adattarsi a vivere inambienti (terreno-clima) a condizioni estreme *

2) specie capaci di vivere in terreni argillosi3) specie capaci di vivere in ambiente molto dotato dielementi nutritivi

62.IN UNA SPECIEVEGETALE COSA S'INTEN-*DE PER BILANCIO IDRICO?1) la differenza tra l'acqua assorbita attraverso l'appara-to radicale e la sua perdita attraverso il processo di tra-spirazione {'

2) la differenza tra l'acqua caduta in un determinatoperiodo di tempo e quella evaporata nel medesimo

tempo

3) la differenza tra l'acqua assorbita dalle radici e quel-

lattilizzata nel processo di fotosintesi

63. PER COMPIERE LA FOTOSINTESI LE PIAN-TE HANNO BISOGNO DI DIVERSI ELEMENTI.FRA QUELLI ELENCATI INDICA QUELLO NONUTILIZZ§O:1) azoto *

2) anidride carbonica3) acqua

64.IN CAMPO FORESTALE LA RINNOVAZIONENATURALE DEL BOSCO È UN.I.SPBTTO

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Page 43: 25Natura in Sardegna

IMPORTANTE E DIPENDEAI\CHE DALLA SES.SUALITA DELLE PIANTE. SONO PIANTEMONOICHE QUELLE:l) che hanno fiori maschili e fiori femminili nella stes-

sa pianta *

2) che hanno fiori maschili e fiori femminili su piante

diverse

3) che hanno fiori maschili e fiori femminile nella stes-

sa infiorescenza

65. LA CONOSCENZA DELLA SESSUALITÀDELLE SPECTE FORESIALI HA RIT'LESSII\'ELLA RICOSTITUZIOII'E NATURALE DEI BOS-

CIII COME IIELI.?ATTTVITÀ VTVAISTICA. SONOCONSIDERATE SPECM DIOICHE QUELLE:l) che hanno fiori maschili e fiori femminili su piante

diverse *

2) che hanno fiori maschili e fiori femminili riunitinello stesso fiore3) che hanno fiori maschili e fiori femminili sulla stes-

sa pianta

66. LA PRODUZIONE DEL SEME DIPEI\IDE DAT]NA SERIE DI SPECIFICI MECCAIIISMI. COSAS'INTENDE PER IMPOLLINAZIONE?l) meccanismo attraverso il quale il polline viene tra-sportato dall'organo maschile a quello femminile *

2) meccanismo per cui il polline si trasferisce dall'orga-no femminile a quello maschile

3) meccanismo di raccolta del polline per essere poi uti-lizzato per scopi diversi

67. QUANDO r_TAGENTE CrrE TRASPORTA ILPOLLINE È TT, VNNTO, UIMPOLLINAZIONEVIENE CHIAMA'TA:l) anemofila *

2) entomofila3) mirmecofila

68. COME È CTTT.AMA^TA LIMPOLLINAZIONEOPERATA DAGLI INSETTI?l) entomofila *

2) anemofila3) ornitofila

69. QUANDO r.?TMPOLLTNAZTONE È OnNrrOrr-LA QUALI SONO GLIAGENTI IMPOLLINATO-RI?1) uccelli *

2) insetti3) vento

70. QUAIIDO r_?TMPOLLINAZIONE DEI FrORrHA COMEAGENTE GLI UCCELLI COMEVIENE CHIAMATA?l) ornitofila *

2) anemofila3) entomofila

7I.LE PIATITE FORESTALI IN T]N ECOSISTE-MA SONO DA CONSIDERARE COMPONENTI:1) autotrofi *

2) eterotrofi3) neutrofili

72.IN UN ECOSISTEMA FORESTALE GLIANI.MALI SONO DA CONSIDERARE ORGANISMI:l) eterotrofi *

2) basofili3) autotrofi

73. FRA LE DEFINIZIONI RIPORTATE INDIVI-DUA QUELLA RISPONDENTEA DEFINIRE GLIORGANISMI ETEROTROFI:1) organismi consumatori e decompositori, che si nutro-

no di sostanza organica prodotta da altri *

2) organismi che si nutrono di sostanza organica pro-

dotta da loro stessi

3) organismi che sono in grado di vivere in ambienti

molto poveri di sostanza organica

74. QUAr-?È IL STGNTFTCATO Dr ORGANTSMOAEROBIO?1) organismo che necessita di ossigeno per compiere le

proprie funzioni vitali *

2) organismi che necessitano di azoto per compiere le

proprie funzioni vitali3) organismi che non hanno bisogno di ossigeno per

compiere le proprie funzioni vitali

75. NELLA TERMINOLOGIA ECOLOGICA CHESIGIIIFICATO HA IL TERMINE "AMBIENTEANTROPIZZXIO"?1) ambiente dove sono evidenti le influenze relative

all'uomo * a2) ambiente dove si osservano le influenze degli animali

selvatici3) ambiente influenzato da eventi atmosferici straordi-

nari

76.L8 SPECIE FORESTALI CHE HANNO FIORIMASCHILI E FIORI FEMMINILI SU PIANTEDIYERSE SONO DETTE:l) dioiche *

2) poligame

3) monoiche

77. ATTRAVERSO QUALE TMPORTANTE PRO-CESSO GLI ORGANISMI DEFINITI *AUTOTRO-

FI" SONO IN GRADO DI PRODURRE SOSTAN-ZA ORGAIIICAPARTENDO DA SOSTANZEINORGANICHE?1) fotosintesi clorofilliana *

2) traspirazione

3) assorbimento radicale

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Page 44: 25Natura in Sardegna

78. DI RECENTE È sraro RErNTRoDorro rNSARDEGNA IL DAINO, ESTINTOSI NEGLIAIINIoo. guLrÈ rr, suo NoME scrENTIFrco?l) Dama dama *

2) Ovi musimon3) Felis silvestris

79.IN LIN BOSCO CEDUO COMEVENGONOCHIAMATE LE PIAIITE CHE NONYENGONOTAGLIATE AL MOMENTO DELLA CEDUAZIO-NE?1) matricine *

2) piante campione

3) piante spia

80. IL TRASPORTO DI PARTICELLE DI TERRE-NOAD OPERA DELI.?ACQUA DI SCORRIMEN-TO SUPERFICIALE È NNTTO:l) erosione *

2) corrosione3) abrasione

81. CON QUALE STRUMENTOVIENE MISURA-TA LA RADIAZIOIIE SOLARE GLOBALEINVIATA SULLA TERRA?l) piranometro *

2) eliometro3) igrometro

82. LE PIANTE CHE PER SOPRAVVIVEREHANNO BISOGNO DITEMPERATURE MEDIESUPERIORI AI 20 C VENGONO CHIAMATEPIANTE:1) megaterme x

2) microterme3) mesoterme

83.IN T]N BOSCO CEDUO MATRICINATO CHEFI]NZIONE HANNO LE PIANTE MATRICINE?1) servono per produrre semi per la rinnovazione del

bosco *

2) servono per produrre legname da opera speciale

3) servono come protezione per i polloni

84. UN BOSCO CEDUO È TUTTATOA "CAPI-TOZZA" QUANDO:l) il taglio si pratica ad una certa altezza sul fusto *

2) iltaglio si pratica rasente il suolo

3) il taglio riguarda solo i rami laterali

85. COSA SI INTENDE PER CUBATURA DI T]NBOSCO?1) il metodo per calcolare la quantita di prodotti legnosiritraibili *

2) il metodo per calcolare il numero di piante da mette-

re a dimora3) il metodo per calcolare il numero di piante da abbattere

86.IN SILVICOLTURA COSA SONO I PROTOTI-PI DENDROMETRICI?l) figure geometriche di riferimento alle quali vengonoassimilati gli alberi *

2) figure geometriche di riferimento utilizzate per clas-sificare gli alberi in base alla forma della chioma3) figure geometriche di riferimento ttllizzate per rap-presentare nelle planimetrie le specie forestali

87. QUALE FRA QUELLE INDICATE NONCOSTITUISCE DAL PTJNTO DIVISTA CLIMATI-CO UNA IDROMETEORA?1) l'umidità atmosferica *

2)labina3)la galaverna

88. LA CAPACIT,À, DI OGNI ORGANISMOVIVENTE E QUINDIANCHE DI TJNA PIANTA DIADATTARSI A DIVERSE CONDIZIONI AMBIEN-TALI È DETTA:l) amplitudine ecologica *

2) effetto teratogeno

3) diversità ecosistemica

89.IL PROCESSO COMPLESSO CHtr SUBISCO-NO LE ROCCE E CHE PORTAALLA FORMA.ZIONE DEL COSIDETTO TERRENO NATT]RALEVIENE CHIAMATO:l) pedogenesi *

2) mutagenesi

3) morfogenesi

90. COSA SONO I TERRENI MORENICI?1) terreni formatisi ad opera dei ghiacciai *

2) terreni formatisi ad opera dei fiumi3) terreni formatisi ad opera del vento

91. NEL SOTTOPORRE UN TERRENOA COLTU-RA È FONDAMENTALE CoNoSCERNE LECARATTERISTICHE AGRONOMICHE. FRAQUESTE COSA È r,lrnSSrTURA?1) la composizione granulometrica del suolo *

2) la disposizione spaziale delle particelle terrose3) la composizione chimica del terreno

92. FRA I TERRENI ELENCATI QUALI SONO

QUELLI PIÙ PERMEABILI ALI-?ACQUA?1) sabbiosi *

2) argillosi3) limosi

93. COSA S'INTENDE PER PERMEABILITÀDELTERRENO?l) capacità del terreno di lasciarsi attraversare dal-l'acqua *

2) proprieta del terreno di lasciarsi athaversare dalle radici3) proprietà del terreno di lasciarsi attraversare dagliorganismi terricoli

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Page 45: 25Natura in Sardegna

94, LAFOTOSINTESI CLOROFILLIANA È UNPROCESSOVITALE PER LE PIAIITE E DI CON-SEGUENZA PER GLI ORGAìIISMI ETEROTRO-FI. QUAI.?È LA FONTE PRINCIPALE DI CARBO-NIO PER LA PIANTA?l) l'aria *

2) il terreno3) la sostanza organica

9S.ATTRAyERSO QUALE PROCESSO UNAPARTE DEL CARBONIOASSORBITO DALLEPIANTEVIENE DA QUESTE RESTITUITOALI.TARIA?l) respirazione *

2) traspirazione3) organicazione

96. IL NORMALE PROCESSO DI TRASFORMA-ZIONE DELLA SOSTANZA ORGANICA AWIE-NE IN CONDIZIONI OTTIMALI DI UMIDITÀ,TEMPERATURA E AEREAZIONE DEL SUOLO.COMEVIENE CHIAMATO QUESTO PROCES-SO?

1) humificazione x

2) nitrificazione3) amnonizzazione

97. LA TRASFORMAZIONE DELLA SOSTANZAORGANICA È TNTT,UNNZAI.A DECISAMENTEDAALCT]NI FATTORI CLIMATICI; IN REGIONIFREDDE ESSA SIACCUMT]LA E SI TRASFOR-MA MOLTO LENTAMENTE. COME VIENECHIAMATO QUESTO PROCESSO?1) torbificazione *

2) eutrofizzazione3) mineralizzazione

98. COMEVIENE DEFINITA LA FRAZIONEMINERALE DEL TERRENO?l) quella parte del suolo proveniente dalla disgregazio-

ne e decomposizione delle rocce capace di ospitare le

radici delle piante arboree ed erbacee *

2) quella parte del suolo costituita da e di macro emicro organismi3) quella parte del suolo composta dai residui delle col-ture precedenti

99. LA FRAZIONE MINERALE DEL TERRENOPROVENIENTE DALLA DECOMPOSIZIONE EDISGREGAZIONE DELLE ROCCE HA SOSTAN-ZIALMENTE TRE COMPONENTI; FRA QUEL.LE ELENCATE INDICA QUELLA CORRETTA:l) sabbia - limo - argilla *

2) humus - argilla - sabbia

3) limo - sabbia - humus

1OO. COSA S'INTENDE PER PROCESSO DI TOR-BIFICAZIONE DELLA SOSTANZA ORGANICA?

1) il processo di accumulo di sostanza organica inregioni a clima freddo *

2) il processo attraverso il quale la sostanza organica

viene decomposta in condizioni climatiche caldo-umide3) il processo di trasformazione della sostanza organica

in condizioni ambientali temperate

101. NELLA DESCRIZIONE DI UN SITOBOSCHM, COSA È r,l CUCITURA?l) l'inclinazione del suolo rispetto al piano oizzontale *

2) la modalita di accatastamento dei tronchi di alberiabbattuti

3) l'inclinazione degli alberi rispetto al piano di campa-

gna

102. FRA LE TIPOLOGIE FOGLIARI DELLEPRINCIPALI CONIFERE QUALE È QU T,T,A,

RELATTVA AL PINO MARITTIMO?l) aghiforme a gruppi di 2 *

2) aghiforme a verticilli3) aghiforme breve disposte separatamente sui rami

103.A QUALr TTPOLOGTE APPARTENGONO LEFOGLIE DEL GINEPRO COMT]NE?l) aghiformi a verticilli *

2) aghiformi a gruppi di 23) aghiformi brevi a gruppi di molti elementi

104. A QUALr TTPOLOGIE APPARTENGONO LEFOGLIE DEL CIPRESSO?l) squamiformi *

2) aghiformi brevi disposte singolarmente sui rami3) aghiformi a verticilli

105. FRA I GAS CHE CAUSANO "EFFETTOSERRA"QUAT.?È QUELLO CHE È SENSTSTL-

MENTEAI.JMENTATO DI PIÙ NEGLI ULTIMITEMPI?1) anidride carbonica *

2) ozono

3) protossido diazoto

106. QUArÈ rL PARAMETRO CLTMATTCO CHEDETERMINA LA CLASSIFICAZIONE DELLAVEGETAZIONE FORESTALE IN FASCE DIDISTRIBUZIONE CHE SI SUSSEGUONO INSENSOAXTITUDINALE?1) temperatura *

2) luce3) umidità dell'aria

1O7.IN QUALE CONIFERA I FIORI FEMMINILIsoNo soLrTARr ANZrcHrtt,coME DI SOLTTO,RIUNITI IN INFIORESCENZE?l) Tasso *

2) Pino marittimo3) Pino d'Aleppo

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Page 46: 25Natura in Sardegna

108. COSA SI INTENDE PER DORMIENZA:l) l'incapacità temporanea del seme a germinare anche

in condizioni favorevoli *

2)l'incapacità totale del seme di assorbire l'umidità del

suolo

3) l'incapacità perenne del seme a germinare per la

durezza dei tegumenti

109. QUALE, FRA QUELLE INDICATE, NONRIENTRA FRA LE CAUSE CHE DETERMINANOLA DORMIENZA DEI SEMI DI SPECIE FORE-STALI?1) la intensità luminosa elevata *

2) la immaturità dell'embrione3) la impermeabilita all'acqua dei tegumenti del seme

11O.IN CHE MODO PUÒ ESSERE INTERROTTALA DORMIENZA DEI SEMI?l) con l'immersione in acidi *

2) con la conservazione in ambiente saturo di anidridecarbonica

3) con la conservazione in ambiente saturo di ossigeno

111. FRA I TRATTAMENTI CHE VENGONOFATTIAI SEMI PER INTERROMPERE LA DOR.MIENZA, INDICA QTJELLO NON ADATTO1) trattamenti mediante anidride carbonica *

2) trattamenti mediante acqua bollente3) trattamenti mediante sostanze chimiche

112. RISPETTO ALLA TEMPERATURA LE PIAN-TE HANNO ESIGENZE VARIABILI IN RELA-ZIONEALLEVARIE FT]NZIONI DA ESSE COM-PIUTE. COME SONO DEFINITE LETEMPERA-TURE CRITICHE?l) quelle al di sotto o al di sopra delle quali si verifica-no danni irreparabili *

2) quelle in corrispondenza delle quali una funzione

vitale si arresta

3) quelle in corrispondenza delle quali le funzioni vitalisi svolgono al meglio

113. COSA È UINNUTOSCOPIO?1) uno strumento atto a indicare la direzione del vento *

2) uno strumento che misura la velocità del vento3) uno strumento che misura l'umidità dell'aria

1 14. NEL CLIMA "MEDITERRANEO' QUALESITUAZIONE CLIMATICA SIVERIFICA PIÙFREQUENTEMENTE?l) le alte temperature coincidono, di solito, con una ele-

vata intensità luminosa *

2)leprecipitazioni elevate coincidono con la elevata

luminosità3) le basse temperature coincidono con la elevata traspi-

razione

115. FRA QUESTE SITUAZIONI CLIMATICHE

INDICA QUELLA MENO PROBABILE INAMBIENTE "MEDITERRANEO"l) alta temperatura ed elevata piovosità *

2) bassa piovosità ed elevata temperatura

3) alta luminosità e alta temperatura

116. UN ELEMENTO IMPORTAIITE PER STABI-LIRE IL VALORE AGRONOMICO DELLA PIOG.GIA È LA SUA INTENSITA. ESSA È:1) l'acqua caduta nell'unità di tempo *

2) il numero di giorni di pioggia in un anno

3) l'acqua che si infiltra nel terreno nell'unità di tempo

117.IN CLIMA "MEDITERRANEO" LE STAGIO.NI SONO CARATTERIZZNE DA DETERMINA.TE SITUAZIONI CLIMATICHE. FRA QUELLEINDICATE QUALE NON CORRISPONDE ALLASTAGIONE INVERNALE?l) alta piovosità, alta luminosità *

2) bassa temperatura, alta piovosita

3) bassa temperatura, bassa luminosita

118. FRA LE IDROMETEORE CHEAPPORTAIIOACQUA AL SUOLO. QUAL?È QUELLA MENOUTILE?l) grandine *

2) neve

3) rugiada

119. IN AMBIENTE "MEDITERRANEO" DA CHECOSA PUÒ ESSERE LIMITATO IL PROCESSO

DI FOTOSINTESI:1) dalla scarsa disponibilità idrica del suolo *

2) dalla disponibilita di anidride carbonica dell'aria3) dalla disponibilità di clorofilla nelle piante

120. QUALE ASPETTO CARATTERIZZA I TER.RENI CON FORTE PENDENZA?l) si erodono più facilmente *

2) si lavorano con più facilità3) si riscaldano maggiormente

121. IJAREA DEL TERRENO RISPETTO ALI.?A.RIA ESTERNA HA IN GENERE I.INA MINOREQUANTITÀ. DI:1) ossigeno *

2) anidride carbonica

3) umidità relativa

I22.LA CARENZA DI OSSIGENO NEL TERRE.NO PUÒ DETERMINARE:1) un limitato sviluppo dell'apparato radicale *

2) un incremento della flora aerobica

3) un incremento del processo di humificazione

I23.LE SISTEMAZIONI IDRAULICO - FORE.STALI DEI TERRENI IN GIACITURA INCLINA.

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TA HANNO LO SCOPO DI:l) ridurre l'eccesso di velocita dell'acqua *

2) impedire il ristagno idrico3) impedire la penetrazione dell'acqua

124.TRA QUELLI INDICATI QUALE È TT, TNT-TORE DI EROSIONE PIÙ PERICOLOSO NELLEZONE IN PENDIO?1) pioggia abbondante e intensa *

2) pioggia intensa ma breve

3) pioggia abbondante ma di bassa intensità

125. NEI TERRENI A GIACITURA INCLINATALA PIOGGIA ESERCITA MAGGIORMENTETATTTVITÀ EROSTVA:1) nei terreni nudi *

2) nei terreni coltivati3) nei terreni coperti da vegetazione naturale

126. FRA QUELLI INDICATI INDTYIDUA ILNOME SCIENTIFICO DELLA QUERCIA DASUGHERO:1) Quercus suber *

2) Quercus ilex3) Quercus pubescens

127. IN CAMPO FORESTALE IL TERMINELATIFOGLIE VIENE USATO PER INDICAREGLIALBERI:1) a foglia larga *

2) a foglia stretta

3) a foglia caduca

128. QUAL?È L?ALTRO NOME CHnVTENE UTr-LIZZATO PER INDICARE LE CONIFERE:1) resinose *

2) latifoglie3) caducifoglie

129. QUALE RITIENI SIA LA DEFINIZIONEAPPROPRIATA PER INDICARE LE CONIFERE:1) alberi che hanno il frutto a forma di cono *

2) alben che hanno le foglie a forma di cono

3) alberi che hanno la chioma a forma di cono

130. CON QUALEALTRO NOMEVENGONOANCHE CONOSCIUTE LE CONIFERE?1) aghifoglie *

2) caducifoglie3) latifoglie

131. PER QUALE MOTM LE CONTFERE VEN-GONO ANCIIE CIIIAMATE RESINOSE?l) perché secernono una sostanza detia trementina *

2) perché secernono sostanze mucillaginose3) perché secernono sostanze goflìmose

132. CHE FORMA HA GENERALMENTE IL

FRUTTO DELLE CONIFERE:l) cono *

2) cilindro3) sfera

133. PERCIIÉ T.N CONTFEREVENGONO CHIA-MATEAGHI FOGLIE?l) perché hanno le foglie strette ad ago *

2) perché hanno il frutto stretto a forma di ago

3) perché hanno i fiori a forma di ago

134. FRA LE SPECIE CLASSIFICATE COMELATIFOGLIEVI SONO SPECIE CHE HAIINOFOGLIE STRETTE?l) si, più di una specie *

2) no, nessuna specie

3) si, una sola specie

135. FRA LE LATIFOGLIE ELENCATE INDIVI.DUA LA SPECIE CHE HA LE FOGLIE STRETTE1) Erica *

2) Leccio3) Nocciolo

136. FRA LE PIANTE INDICATE QUALE NON ÈUNA CONIFERA?l) Carrubo *

2) Pino

3) Cipresso

137. NEGLIALBERI FORESTALI LE MISURA-ZIONIAI FINI DELLA CUBATURA DEGLIALBERI IN PIEDI, PER CON\'ENZIONE,A CHEAUIEZZ A DA TERRA VENGONO PRESE?

l)aml,30*2) am2,003) a m 1,00

138. QUALE FRA LE CONIFERE INDICATE,CONOSCIUTEANCHE COME RESINOSE, NONSECERNONO RESINA?l) Tasso *

2) Pino

3) Abete

139. FRA LE CONIFERE ELENCATE, QUALENON HA I FRUTTIA FORMA DI CONO TIPICO?1) Cipresso *

2) Pino

3) Abete

140. NEL GENER PrNUS (PrNr) LE FOGLTESONO PORIATE DA BREVIASSI IN FASCI DI:l)2-6 aSti*2)8-10aghi3) 12 - 14 aghi

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141.IN CAMPO FORESTALE COME\TIENECHIAMATO LO STRT]MENTO PER MISURAREIJ ALT EZ,Z A DE GLI ALBERI ?1) ipsometro *

2) pluviometro3) anemometro

I4Z.GLIALBERI DITASSO HANNO UNACARATTERISTICA PARTICOLARE CIIE LI DIF-FERENZIA DALLE ALTRE CONIFERE:l) non secernono resina *

2) non hanno fusto con corteccia3) non hanno capacita di fruttificare

t43.rL GENERE LARrX (LARTCE) È COVTpO-STO DA SPECIE CIIE HANNO FOGLIE CHE:1) cadono in autunno *

2) sono persistenti

3) cadono in estate

I44.GLI INSETTI CARPOFAGI DI QUALEPARTE DELLA PIAI\TA SI NUTRONO?1) frutti *

2) foglie3) fiori

145.IL GENERE JI]NIPERUS (GINEPRO) È

CARATTERI ZZ AT O PER AVERE :

l) frutti carnosi a forma di bacca *

2) frutti secchi

3) frutti carnosi a forma di cono

146. QUALE FRA QUELLE ELENCATE NON ÈT]NA CARATTERISTICA DEL PINO DOMESTI-CO?1) i semi sono piccoli e non mangerecci *

2) la chioma è ombrelliforme3) aghi a2 a2 in fascetto

147. QUALE FRA I SEGUENTI CARATTERIDISTINTIVI È TIPICO DEL PINO DOMESTICO?1) albero a chioma ombrelliforme *

2) pigne che maturano in I anno

3) semi non mangerecci

148.I CARATTERI DISTINTIVI DEL PINODOMESTICO PRESI IN CONSIDERAZIONE PERLA SUA CLASSIFICAZIONIE SONO DIVERSI.FRA QUELLI ELENCATI INDICA QI]ELLO NONAPPROPRIATO1) chioma ovoidale *

2) pinoli mangerecci

3) aghi verde chiaro

149. DIVERSI SONO I CARATTERI DISTINTI\TUTILIZZATI PER CLASSIFICARE IL PINOMARrrrrMo. INDICA QUELLO pÙAPpnO-PRIATO

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1) pigne allungate a maturazione annuale o biennale *

2) chioma ad ombrello3) aghi molto corti

15O.IN RELAZIONEAI FIORI I PINI SONOPIANITE:1) monoiche *

2) dioiche3) poligame

151.IN RELAZIONEAI F'IORI IL LECCIO ÈUNA SPECIE:1) monoica *

2) poligama3) dioica

152. QUAr.?È rL NOME SCTENTTFICO DEL PrNODOMESTICO?1) Pinus pinea *

2) Pinus pinaster

3) Pinus halepensis

153. NELLE CONIFERE I-?IMPOLLINAZIONEDEI FIORI AWIENE PREVALENTEMENTE AI)OPERA:1) del vento x

2) delle api

3) degli uccelli

154. PERCHÉ TTVTPOT,LINAZIONE DELLECONIFERE È A,NTNAOTTT,N,T

1) perché viene effettuata dal vento *

2) perché viene effettuata dagli insetti3) perché viene effettuata dagli uccelli

lss. LA QUERCTA DA SUGHERO rN RELAZTO-NEAI FIORI È CONISTONRATA T]NA SPECIE:1) monoica *

2) dioica3) poligama

156. LE FOGLIE DELLA SUGHERA IIAI\NO LESEGUENTI CARATTERISTICIfE :

1) perdurano nella pianta 2 - 3 anni *

2) cadono ogni anno

3) non cadono mai

157. IN RELAZIONIE ALLA DURATA DELLEFOGLIE ST]LLA PIANTA, LA SUGHERA È CON-SIDERATA UNA SPECIE:l) sempre verde *

2) caducifolia3) sfogliante

158. IN RELAZIONE ALLE ESIGENZE PEDOLO.GICHE, LA SUGHERA È UNA SPECIE CHEPREDILIGE TERRENI:1) acidi *

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2) neutri3) basici

159. LA PRODUZIONE DEI FRUTTI (GHIANDE)IIELLA SUGHERAIIIZIA:1)trai 15e25awi*2) trai 5 e l0 anni3) tra i 30 e 40 anni

160.IN RELAZIONEALLE ESIGENZE DI LUCELA SUGHEN,C, È NA, CONSIDERARE UNA SPE-CIE:1) eliofila *

2) sciafila3) fotoindifferente

161. QUALI FRA LEAFFERMAZIONI INDICATENON PUò ESSEREVALIDA PER LA SUGHERA?l) è una specie sciafila *

2) è una specie termofila3) è una specie igrofila

162. FRA LE CONSIDERAZIONI RIPORTATERELATIVAMENTE ALLA SUGHERA, QUAI"?È

QUELLAVALIDA?1) è una specie termofila *

2) è una specie caduca

3) è una specie sciafila

163. LA COLTURA DELLA SUGHERA IN QUALEREGIONE È UICCTORMENTE SVILUPPATA?l) Sardegna *

2) Toscana

3) Sicilia

I64.LA ZONA DIVEGETAZIONE DELLASUGHERA IN SARDEGNA (STAZIONE) È COM-PRESATRA I:1) 400 - 800 meki slm *

2) 800 - 1000 metri slm3) 1000 - 1200 metri slm

165. IN RDLAZIONE ALLA DISTRIBUZIONEGEOGRAFICA LA SUGHERA È CONSTNNRATAT]NA SPECIE DIFFUSA:l) nel bacino del Mediterraneo *

2) in California3) in Giappone

166. NEL BACINO DEL MEDITERRAIIEO LAMAGGIORE SUPERFICIE DI SUGHERA LATROVIAMO IN:1) Portogallo *

2) Italia3) Spagna

167. LA SUGHERA VIENE SOLITAMENTEGOVERNATAA:

1) fustaia coetanea *

2) ceduo acapitozza3) ceduo a sgamollo

168. QUALE FRA QUESTEAFFERMAZTOTIRIGUARDANTI LA SUGHERA È NNUU.T1) le foglie cadono ogni anno *

2) è una specie monoica3) è una latifoglia

169. LE SUGHERETE SI CONSIDERANOA DEN.SITÀ COLMA QUANDO LE CIIIOME DELLEPIATITE SONO DISCOSTE TRA DI LORO DIALMENO:l) 0,5 metri *

2) 5 metri3) l0 metri

170. LA RACCOL:TA DEL SUGHEROVIEIIEFATTA QUAI\DO IL FUSTO DELLE PIANTE HARAGGIUNTO TJNA CIRCONFERENZA "APETTO D'UOMO" DI:1) 60 cm. *

2) 50 cm.

3) 40 cm.

I7I.IL SUGIIERO ESTRATTO PER LA PRIMAVOUTA DALLA PIANIA HA T]N NOME SPECIFI-CO. QUALE?l) sugherone *

2) sughero femmina3) sughero gentile

172. QUALTÈ IL SISTEMA DI PROPAGAZTONEDELLA SUGHERA PIÙ UTILIZZ§O?1) per seme *

2) per polloni3) per innesto

173. DOPO LA PRIMA DECORTICAZIONEOGNI QUAIITIANNI LA SUGIIERAVIENEDECORTICATA IN SARDEGNA:l) ogni 10 arni *

2) ogni 5 anni

3) ogni anno

174. QUALr FRA QUELLT TNDTCATT È rr, NOMESCIENTIFICO DEL LECCIO?l) Quercus ilex *

2) Quercus robur3) Quercus suber

175. DOPO LA DEMASCHIATURA LE SUCCES-SIVE DECORTICAZIONI DANNO UN PRODOT-TO CIIEVIENE CHIAMATO:l) sughero gentile o femmina *

2) sugherone

3) sughero vergine

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176. QUALE FRA LE QUERCE INDICATE NON È

PRESENTE IN SARDEGNA?l) Quercus robur: rovere *

2) Quercus ilex: leccio3) Quercus suber: sughera

177. QUALE FRA LE SEGUENTIAFFERMAZIO-NI RIGUARDANTI IL LECCIO È NNN-A^TN,T

l) è una specie dioica *

2) ha foglie persistenti3) è una specie monoica

178. QUALE FRA QUESTEAFFERMAZIONIRIGUARDANTE IL CASTAGNO È TNN,IU,T1) è sempre verde *

2) è monoico3) è deciduo

179. COMEVENGONO CHIAMATI I FRUTTIDELLA SUGHERA?1) ghiande *

2) pigne3) bacche

180. PERCHÉ T.T UTSURAZIONIAI FINI DELLACUBATURA DEGLI ALBERI IN PIEDI VENGO-NO SEMPRE PRESEA M 1,30 DATERRA (:APETTO D'UOMO)l) perché è accertato che a quell'altezzail tronco di unalbero assume forma regolare *

2) perché a quell'altezza gli alberi non hanno ramifica-zioni laterali3) perché aquell'altezza è più agevole prendere lemisurazioni

181.IL CAVALLETTO DENDROMETRICO ÈIJNO ST"RUMENTO CHE VIENE ATILIZZAT OPER MISURARE:l) il diametro del tronco *

2) l' altezza dell' albero

3) il volume della chioma

182. CON I-?INTRODUZIONE DEL BESTIAMEr\Er BoscHI, sE rEsERCrzIo DEL PASCOLONONVIENE DISCIPLINATO SI POSSONO VERI-FICARE GRAVI DANNEGGIAMENTI. QUAI.?ÈLA SPECIE RITENUTA PÙ DANNOSA?1) caprina *

2) suina

3) ovina

183. PER QUALE MOTM LE CAPRE SONOCONSIDERATE LA SPECIE CHE PROVOCAMAGGIORI DANNI AL BOSCO?l) perché tendono a ricercare cibi sostanziosi come

gemme e giovani germogli *

2) perché si cibano preferibilmente di erba

3) perché hanno esigenze alimentari maggiori

50

184. QUAr.?È rL NOME SCIENTTFTCO DEL NOC-CIOLO?1) Corylus avellana *

2) Castanea sativa

3) Ceratonia siliqua

185. QUANDO NELLA STESSA CEPPAIA SONOPRESENTI POLLONI DI ETÀ DIVERSA QUALEFORMA DI TRATTAMENTO È SMTO USATO?l) ceduo a sterzo *

2) ceduo a sgamollo

3) ceduo acapitozza

186.IN UN CEDUO COMPOSTO QUANDO SIVERIF'ICA IL *CEDUO SOTTO FUSTAIA"?l) quando la fustaia haprevalerra sul ceduo *

2) quando il ceduo ha la prevalenza sulla fustaia

3) quando c'é equilibrio fra ceduo e fustaia

187. rN UN CEDUO COMPOSTO, QUAI\DO SrVERIF'ICA LA "FUSTAIA SOPRA CEDUO"?1) quando la fustaia haprevalerua sul ceduo *

2) quando il ceduo haprevalenza sulla fustaia

3) quando c'é equilibrio fra ceduo e fustaia

188. FRA QUELLI ENT]MERATI INDICA ILNOME SCIENTIFICO DEL CASTAGNOl) Castanea sativa *

2) Corylus avellana

3) Fagus silvatica

189.IL NOME SCIENTIFICO CASTANEA SATI-VA ÈATTRIBUITOAL:l) Castagno *

2) Nocciolo3) Carrubo

19O.IL CASTAGNO IN RELAZIONEAI FIORI ÈUNA PIANTA:l) monoica *

2) dioica3) poligama

191. RISPETTOALLE FOGLIE IL CASTAGNO È

UNA SPECIE:l) decidua *

2) semi persistente

3) persistente

IqZ.DAUN PUNTO DIVISIA BOTANICO ILFRUTTO DEL CASTAGNO COMT]NEMENTEDETTA CASTAGNA È?l) un achenio *

2) un cono

3) una cassula

193. FRA I PAESI IN CIII IL CASTAGNO COSTI-TUISCE BOSCHI QUALE È QUNT,T,O CHE HA

Page 51: 25Natura in Sardegna

LA MAGGIORE SUPERFICIE?1) Italia *

2) Spagna

3) Francia

I94. IL CASTAGNO CARATTERIZZA ANA ZONADI VEGETAZIONE, IL CASTANETUM, I CUILIMITI VARIANO CON IjAITITUDIIIE INSARDEGNA VA:l)dam800am1300*2) dam 200 a m 700

3)dam1300am1800

I95. SOLITAMENTE PER I.?IMPIANTO DI T]N

CASTAGNETO DA FRUTTO SIADOPERANO:l) piantine innestate *

2) polloni radicati3) piantine da margotta

196. NEI CONFRONTI DELLA LUCE IL CASTA-GNO È CONSIDERATA UNA SPECIE:l) mediamente eliofila *

2) sciafila obbligata3) sciafila facoltativa

197. I CASTAGNETI DA FRUTTO SONO PREVA-LENTEMENTE GOVERNATI A :

1) fustaia *

2) ceduo a sgamollo3) ceduo acapitozzo

198. DAL PTJNTO DIVISTA BOTANICO IL FRUT.TO DEL CARRUBO È:1) un legume *

2) una drupa

3) una bacca

199. UIPSOMETRO,IN CAMPO FORESTALE, ÈUNO STRUMENTO CHE VIENE ATILIZZAIOPERMISURARE:l)l'altezza degli alberi *

2) la velocità del vento

3) l'umidità dell'aria

2OO. }IELI.?AMBITO DELLA SILVICOLTURA,TALVOLIA È NUCNSSARIO MISURARE IL DIA-METRO DEL TRONCO. QUALE STRUMENTOYIENE USATO?l) il cavalletto dendrometrico *

2) l'ipsometro3) il pluviometro

201. LA CUBATURA DEGLIALBERI IN PIEDI DITJN BOSCO PUÒ ESSERE FATTA CON:l) tavole stereometriche *

2) tavole trigonometriche3) tavole finanziarie

2O2.IN SILVICOLTT]RA IL PASSAGGIO DA UNTRATTAMENTO AD UN ALTRO YIENE CHIA-MATO:l) hasformazione di un bosco *

2) conversione di un bosco

3) modificazione di un bosco

2O3.IN SILVICOLTTJRA IL PASSAGGIO DA UNAFORMA DI GOVERNO AD T'N'ALTRA VIENEDETTO:l) conversione *

2) trasformazione3) modificazione

2O4.IN TJN BOSCO LE PIANTE CHE SVETTANOCON LA CHIOMA SOPRA LEAI-.JTRE CHIOMESONO DETTE:l) piante dominanti *

2) piarfie sottoposte

3) piante matricine

2O5.IN BOSCO LE PIANTE CHE SONO COM-PLEIAMENTE COPERTE DALLA CHIOMADELLE ALTRE PIANTE VENGONO CHIAMATE:l) piante sottoposte *

2) piante matricine3) piante dominanti

206. LLTECNTCA ATTRAVERSO LA QUALE IJNBOSCOVIENE RIIINOVATO È NTTTI,:1) governo *

2) trattamento3) incremento

207.IN ITALIA DOVE SONO MENO FREQTTENTI

I BOSCHI DI LECCIO?l) nelle regioni settentrionali *

2) nelle regioni meridionali3) nelle regioni centrali

208. QUALI FRA QIIESTE AFFERMAZIONIRELATTVEAL LECCIO NON È DA CONSIDERA-REVALIDA?1) non é pollonifera *

2) è resistente alla siccità3) ha foglie persistenti

209. QUALE FRA LEAFFERMAZIONI RTPORTA-TE PER IL LECCIO È VI,T,T»N.T

l) è resistente alla siccità *

2) è deciduo

3) è igrofilo

210. QUALE FRA LE SEGUENTTAFFERMAZIO-NI NON SI RIFERISCEAL LECCIO?1) è una specie igrofila *

2) è una specie xerofila3) è una specie termofila

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Page 52: 25Natura in Sardegna

2r1. pERCHÉ Nrr, sorroBosco DI LECCIoAFUSTAIA, GENERALMENTE, LA COPERTURA.ERBACEA È sclns.a.t1) perché fa filtrare pochissima luce *

2) perché le foglie secernono sostanze chimiche causti-

che

3) perché le foglie che cadono costituiscono uno spes-

sore notevole

212. QUALE FRA QUESTI SISTEMI DI PROPA.GAZIONE NON È USATO PER IL LECCIO?l) innesto *

2) seme

3) polloni

2t3.tl LECCIO, SOLITAMENTE CRESCE SU

TERRENI DIVARIA NATIJRA. QUALI RIFUGGE?l) quelli umidi *

2) quelli rocciosi3) quelli sabbiosi

214. FRA LE QUERCE, QUAr.?È QUELLA MENOESIGENTE IN FATTO DI LUCE?1) il Leccio *

2) la Sughera

3) la Roverella

215. LO STATO DI FOLTEZZADI t]N BOSCO ECIOÈ IL NUMERO DI PIAIITE PER ETTARO SICHIAMA DENSITÀ. QUANDO LA DENSITÀ DIUN BOSCO SI DICE COLMA?1) quando le chiome delle piante si toccano con i lororami *

2) quando alcune piante vengono sopraffatte per adug-giamento e periscono

3) quando le chiome delle piante sono distanti tra loropiù di due metri

216. NEI BOSCHI PERACCELERARE IL PRO-CESSO NATUR,{LE DI CONCORRENZA VEN-GONO ELIMINATE DELLE PIANTE MEDIANTETAGLI CHE VENGONO DETTI:1) tagli colturali *

2) tagli di rinnovazione3) tagli di sgombro

217. IN CAMPO FORESTALE I TAGLI COLTU.RALI \TENGONO EFFETTUATI PER:l) eliminare alcune piante per accelerare il processo

naturale di concorrenza *

2) eliminare una certa prowigione onde favorire la for-mazione dei semi

3) sgombrare il bosco dalle piante non eliminate con itagli precedenti chiudendo cosi la rinnovazione

218. FRA I PINI INDICATI INDIVIDUA LA SPE-CIE CHE IN SARDEGNA COSTITUISCE PINETADI ORIGINE SPONTANEA

1) Pino d'Aleppo *

2) Pino delle Canarie

3) Pino silvestre

219. IN SARDEGNA ESISTONO ALCTJNE PINE-TE DI ORIGINE SPONTANEA NELI.?ISOLA DISAN PIETRO,IN GALLURA ECC.. FRA I PINICITATI INDICA LA SPECIE NON SPONTAI\EA:l) Pino delle Canarie *

2) Pino d'Aleppo3) Pino marittimo

22O.INDIVIDUA FRA QUELLI RIPORTATI ILNOME SCIENTIFICO DEL PINO D'ALEPPO1) Pinus halepensis *

2) Pinus pinaster

3) Pinus pinea

221. FRA LE CARATTERISTICHE RITENUTEUTILI PER IL RICONOSCIMENTO DEL PINOD'ALEPPO, INDICA QUELLA NON VALIDA:l) aghi solitari pungenti *

2) aghi amazzi di due poco pungenti3) pigne aperte permanenti sui rami

222.DEt prNI MEDTTERRANET, QUArÈ QUEL-LO COME TEMPERAMENTO PIÙ LEGATOAICLIMI CALDOARIDI?1) Pino d'Aleppo *

2) Pino marittimo3) Pino domestico

223.AQUALE ETA HA rNrZrO NEL PrNOD'ALEPPO LA PRODUZIONE DI STROBILICONABBONDANZA?l) all'età di 10-20 anni *

2) all'età di 20-30 anni3) all'età di 30-40 anni

224. LA LAVORAZIONE PER I-TIMPIANTO DELBOSCO È F TU IN RELAZIONE ALLE CARAT.TERISTICHE DEL TERRENO. QUALE SISTEMADI LAVORAZIONE SIADOTTA NEI TERRENICON ROCCIAAFFIORANTE?l) apiazzole *

2) a strisce

3) andante

225.CIJE COSA SI INTENDE PERTERREI[ILAVORATIA "PIAZZOLE"?l) limitate superfici di terreno di forma varia, lavorate

lasciando la terra sul posto *

2) buche di varie dimensioni che vengono aperte aspor-

tando la terra scavata

3) ripiani di una certa larghezza con contropendenza a

valle

226. PER LE SPECIE FORESTALI CHE RADICA-

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Page 53: 25Natura in Sardegna

NO CON FACILITÀ QUAI.?È [ SISTEMA DIPROPAGAZIONE PÙ USATO?l) talea *

2) innesto

3) propaggine

227. IN VIVAISTICA FORESTALE COSA SONO

LE BARBATELLE?1) piantine radicate da talee *

2) piantine ottenute per propaggine

3) piantine ottenute da seme

228.TRA LE SEZIONI DI UNVIVAIO FORESTA.LE, IL BARBATELLAIO COME PUò ESSERE

DEFINITO?1) luogo dove si allevano la talee radicate *

2) luogo dove vengono trapiantati i semenzali

3) luogo dove vengono esibiti gli innesti

229. IN VTVAISTICA FORESTA,LE IL PIAIITO-NAIO COME VIENE SOLITAMENTE DEFINITO:1) luogo dove si allevano le piantine nate dal seme *

2) luogo dove si allevano piante destinate al verde pub-

blico3) luogo in cui le piante vengono innestate

230. PER LE AZTENDE FORESTALI HA GRAN-DE IMPORTAI{ZA IL COSIDETTO ASSESTA-MENTO FORESTALE. COME PUÒ ESSERE

DEFINITO?1) lo studio elaprogettazione degli interventi per

migliorare la produzione di un bosco *

2) l'insieme degli interventi necessari per consolidare

un terreno in pendio

3) l'insieme degli interventi necessari per ricostituire un

bosco degradato

231.I FUSTI DEGLIALBERI HANNO FORMAVARIABILE E SONO RICONDUCIBILIADALTRETTANTI PROTOTIPI DENDROMETRICI.LA PARTE BASALEA QUALE PROTOTIPO ÈASSIMILABILE?1) neiloide *

2) paraboloide

3) sfera

232. NEI TRONCHI ABBATTUTI SI INDIVIDUA-NO TRE PARTI PRINCIPALI. COME VIENECHIAMATA LA PARTE CENTRALE?1) tronco da lavoro *

2) tronco da carta3) tronco da ardere

233. L QUALE PROTOTTPO DENDROMETRTCOÈ.q,ssrlrrr,a.Bll,n IL "TRoNCo DA LAvoRo"?l) paraboleide *

2) prisma3) piramide

234.IL "TRONCO DA LAVORO" NEGLIALBERIFORESTALI ABBATTUTI A QUALE PARTE COR-RISPONDE?l) parte centrale *

2) parte apicale

3) parte basale

235.IN UNALBERO LA PARTE PIÙAI.:TADELLA CHIOMA COMEVIENE CHIAMATA?1) cimale *

2) pedale

3) basale

236.IL "CIMALE» DI UNALBERO FORESTALEABBATTUTOA QUALE PROTOTIPO DENDRO-METRTCO È lSSrVrrr,Anrr,r t1) cono *

2) neiloide3) paraboloide

237. PER LA CUBATTJRA DEL "TRONCO DALAVORO" DEGLI ALBERI ABBATTUTI VENGO-NO UTILIZZ{TE DIVERSE FORMULE; TUTTE

QUESTE FORMULE PRESUPPONGONO CHELA FORMA SIAASSIMILABILEAD UN:l) cilindro x

2) prisma

3) piramide

238. LA FORMULA DEL CAVALIERI O DI I[EW.TON, DÀ TLVOLUME DEL "TRONCO DELLAVORO'IN FUNZIONE:l) della superficie di tre sezioni del tronco misurate,

alla base, a meta ed in punta *

2) della superficie di due sezioni del tronco misurate

alla base ed in punta

3) della superficie di due sezioni del tronco misurate a

metà del tronco e in punta

L3L.LAFORMULA DI SIMONIY DÀ ILVOLUMEDEL *TRONCO DA LAYORO" IN FI.]NZIONEDELLA SUPERFICIE DI:l) due sezioni del tronco poste ad ll5 e a4l5 dialtezzadalla base *

2) due sezioni del tronco poste ad ll5 e a 415 di altezza

dalla punta

3) due sezioni del tronco poste ad 215 e a4/5 dialtezzadalla base

240. NEI TRONCHIABBATTUTI LA FORMULACHE DÀ IL VOLUME DEL "TRONCO DA LAVO-RO" IN FTJNZIONE DELLA SI]PERFICIE DI TRESEZIONI DEL TRONCO MISURATE ALLABASE,A METATRONCO ED IN PTJNTA COME ÈCHIAMATA?l) formula del Cavalieri o di Newton *

2) formula di Simony3) formula di Erone

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Page 54: 25Natura in Sardegna

241. NEI TRONCHIABBATTUTT, LA FORMULACHE DÀ IL VOLUME DEL «TRONCO DA LAVO-RO" IN F'UNZIONE DELLA ST]PERF'ICIE DIDUE SEZIONI POSTEAD 1/5 EA4I5 DIALTEZ-ZADALLA BASE È CHIAMATA:1) formula di Simony *

2) formula di Cavalieri3) formula di Newton

242. LA FORMULA DELLA SEZIONE MEDIANADr HUBE& È UNL FORMULA USATA SOPRAT-TUTTO PER CALCOLARE ILVOLUME DITRONCHI INTERI. IL CALCOLO DEL VOLUMEÈ nrrnrrurro rN FUNZIoNE:l) della superficie del tronco icavata a metà della sua

lungfiezza*2) della superficie del tronco icavata a 2/3 della sua

hnglrezza3) della superficie del tronco ricavata a l/3 della sua

lurglrezza

243. QUAÌ\DO TLVOLUME, SOPRATTUTTO DEITRONCHI INTERI,VIENE CALCOLATO INFLTNZIONE DELLA SUPERFICIE DEL TRONCORICAVATAA METÀ DELLA SUA LUNGHEZZALA FORMULA È DETTA:l) della sezione mediana o di Huber *

2) del Cavalieri o di Newton3) del Bovary

244. NELLA FORMULA PER SEZIONI COMEVIENE CALCOLATO IL VOLTJME DEL TRONCOABBATTUTO?l) suddividendo il tronco in spezzoni di uguale lun-ghezza; con la formula della sezione mediana si calcolail volume di ciascun tronchetto e si sommano poi tutti ivolumi dei tronchetti trovati *

2) suddividendo il tronco in spezzoni di uguale lunghez-

za,calcolando il volume di ogrri spezzone con la formula

di Huber e moltiplicando tra loro i volumi trovati3) suddividendo il tronco in spezzoni di uguale lun-ghezza, calcolando il volume di ogni spezzone con la

formula di Huber, sommando tutti i volumi trovati e

dividendo per un coefficiente caratteristico per ogni

specie

245. PER LA CUBATURA DELLA LEGNA DAARDERE, QTIESTA VIENE APPEZZATA, INSPEZZONI Dr CrRCA CM. 100, E ACCATASTATA.

QUALE FORMA VIENE DATA ALLE CATASTE?1) parallelepipedo *

2) prisma

3) cubo

246.IN CHE MODOYIENE CALCOLATO ILVOLUME DELLA LEGNA DA ARDERE ACCATA.STATA?l) moltiplicando hnghezza per larghezza per altezza *

2) moltiplicando lunghezza per altezza

3) moltiplicand o larglrezza per altezza

247 . COM.E VIENE DENOMINATO IL VOLT]MECALCOLATO DEL LEGNAME DA ARDEREACCATASTATO?1) volume sterico *

2) volume reale

3) volume dendrometrico

248. IL VOLUME APPARENTE DEL LEGNAMEACCATASTATO VIENE ESPRESSO IN:l) metri steri *

2) metri lineari3) metri quadri

249. COME SI PASSAAL CALCOLO DELVOLU-ME REALE DELLA CATASTA CONOSCENDO ILVOLUME STERICO?l) moltiplicando il volume sterico per il coefficiente divolume *

2) moltiplicando il volume apparente per il coefficientedi superficie3) moltiplicando il volume apparente per un numero

fisso

250. IVOLUME STERICO DI UNA CATASTA DILEGNA, NUMERTCAMENTE, COME È nrspnr-TOALVOLUME REALE?l) più grande *

2) uguale

3) più piccolo

251.IN CAMPO FORESTALE COSA È T,O STT,O-

METRO?1) uno strumento per misurare il volume reale di una

catasta di legname *

2) uno strumento per misurare l'altezza degli alberi3) uno strumento per misurare il diametro dei tronchi

252.IN SILVICOLTURA COSA È T,I SMZIONE?l) il luogo, con le sue caratteristiche pedo-climatiche incui l'albero é radicato *

2) il luogo dove sostano i camion per il carico dellegname

3) il luogo dove vengono depositati i tronchi sramati

253. NELLE STIME FORESTALI COSA SONO LETAVOLE STEREOMETRICHE ?

l) tabelle che riportano i volumi medi di alberi in piedi *

2) tabelle che riportano i volumi medi di alberi abbattuti

3) tavole che riportano i volumi medi della ramaglia

254. COSA SONO LE TAVOLE STEREOMETRI.CIIEAD UN ENTRATA?1) tabelle di volumi di alberi ottenute in funzione del

diametro del tronco misurato a m 1,30 dalla base *

2) tabelle di volumi di alberi calcolati in funzione del

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Page 55: 25Natura in Sardegna

diametro misurato am2,00 dalla base

3) tabelle di volumi di alberi calcolati in funzione del

diametro del tronco misurato a m 1,30 dalla cima

255. COSA SONO LETAVOLE STEREOMETRI-CHEA DOPPIA ENTRATA?1) tabelle di volumi di alberi calcolate in base al diame-

to e all'altezza*2) tabelle di volumi di alberi abbattuti calcolati in fun-

zione della circonferenza e dell'altezza

3) tavole di'volumi di alberi abbattuti calcolati in fun-

zione del raggio del tronco e dell'altezza

256. QUANDO LE TAVOLE STEREOMETRTCHECONTENGONOVOLUMI DIALBERI IN FUN.ZIONE DEL DIAMETRO, LE TAVOLE VENGO-NO CHIAMATE:l) tavole stereometriche a una entrata *

2) tavole stereometriche a due entrate

3) tavole stereometriche deudromeriche

257. QUANDO LE TAVOLE STEREOMETRTCHECONTENGONO VOLTJMI DI ALBERI IN FUN-ZIONE DEL DIAMETRO DELTRONCO E DEL-I:N:TEZZA LE TAVOLE VENGONO CHIAMATE:1) stereometriche a due entrate *

2) stereometriche dendrometrico3) stereometriche a una entrata

258. COSA SONO LETAVOLE STEREOMETRI.CHE DENDROMETRICHE?1) tabelle che riportano il volume totale di un albero,

compreso il cimale e la ramaglia *

2) tabelle che riportano il volume totale di un albero

compreso il cimale ma esclusa laramaglia3) tabelle che riportano il volume totale di un albero

compreso le radici, il cimale, le ramaglie

259. IL TAGLIO DEGLI ALBERI VIENE EFFET-TUATO IN MODO DA EVITARE IL RISTAGNODELI.TACQUA NELLA SEZIONE DEL TAGLIO.

QUESTO TIPO DI TAGLIO VIENE CHIAMATO:1) a chierica di monaco *

2) a scodella

3) a flauto

260. LE PIANTE FORESTALI LE CUI FOGLIECADONO DURANTE I-?INVERNO YENGONOCIIIAMATE:l) decidue *

2) sempreverdi

3) persistenti

261. RITIENI CHE PIAIITE FORESTALIATILIZ.ZNTE COME FRANGIVENTO POSSANODETERMINARE IN CAMPOAGRICOLO UNCERTO RISPARMIO IDRICO:l)si*

2) no, mai3) raramente

262. PIANTE FORESTALI UTTLTZZ§E COMEFRANGIVENTO DETERMINAI{O IN CAMPOAGRICOLO UN BUON RISPARMIO IDRICO.ACHE COSA È NOVUTO PREVALENTEMENTETALE RISPARMIO?1) alla riduzione della evapotraspirazione *

2) alla riduzione della fotosintesi

3) alla riduzione della umificazione

263. QUALE FRA QUESTEAFFERMAZIONIDEFINISCE UN "BIOINDICATORE"?1) organismo vegetale o animale in grado di rispondere

a cambiamenti tramite reazioni qualitative e/o quantita-

tive *

2) organismo vegetale o animale capace di indicare con

immediatezza le variazioni relative alla pressione atmo-

sferica3) organismo vegetale o animale capace di indicare con

immediatezza le variazioni relative all'umidita dell'aria

264. COME POSSONO ESSERE DEFINITI GLIIIIDTVIDUI DENOMINATI "AUTOTROFI'?1) organismi capaci di produrre sostanze organiche par-

tendo da sostanze inorganiche *

2) organismi capaci di consumare grandi quantita disostanze organiche

3) organismi capaci di vivere in presenza di piccole

quantità di sostanze

265. NELLO STUDIO DELI.?AMBIENTE RICOR-RE SPESSO IL TERMINE "COROLOGIA'. FRALE DEFINIZIONI PROPOSTE INDICA QUELLACHE È CORRETTA:1) analisi della distribuzione geografica delle piante *

2) analisi della distribuzione geografica degli insetti

3) analisi della diskibuzione geografica dei minerali

266. QUAÌ\IDO SI PARLA DI FENOMENO DI"EUTROFIZ ZAZIONE" S'INTENDE :

1) processo degenerativo dell'ecosistema acqua deter-

minato da una eccessiva presenza di sostanze nutritive *

2) fenomeno che si verifica nei terreni per il deposito digrandi quantità di sostanza organica

3) smaltimento incontrollato e abusivo di rifiuti didiversa natura

267. IN RELAZIONE ALLA TEMPERATURAALCUNE SPECIE VEGETALI VENGONO CLAS-SIFICATE COME MICROTERME QUANDO:1) la temperatura media annua di soprawivenza è com-presatra0e14C*2) la temperatura media annua di soprawivenza è supe-

nore ai25 C

3) la temperatura media annua di soprawivenza è com-presa tra 15 e 20 C

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Page 56: 25Natura in Sardegna

268. QUANDO IVEGETALI PER POTERSOPRAVVIVERE HANNO BISOGNO DI T]NATEMPERATURA MEDIA AÀINUA COMPRESATRA 15 E 20 C VENGONO DEFINITI SPECIE:l) mesoterme *

2) megaterme

3) microterme

}flq.LASTRUTTTJRA È UNI DELLE CARATTE-RISTICHE AGRONOMICHE DEI TERRENI DIQUALSIASI ORIGINE; ESSA INDICA:l) la disposizione spaziale delle particelle terrose costi-tuenti il suolo *

2) la composizione chimica di elementi nutritivi del ter-reno

3) la composizione granulometrica delle particelle ter-rose costituenti il suolo

270. IN RELAZIONE AL TIPO DI SEME LAMAGGIOR PARTE DELLE SPECIE FORESTALIAPPARTENGONO ALLA CLASSE DELLE DICO.TILEDONI. LE DICOTILEDONI HANNO:1) due cotiledoni *

2) un solo cotiledone3) più cotiledoni

271. APPARTENGONO ALLE MONOCOTILEDO-NI QUELLE SPECIE FORESTALI I CUI SEMIHANNO:1) un solo cotiledone *

2) due cotiledoni3) più cotiledoni

272. LE CONIF'ERE SONO CARATTERIZZNEANCIIE PERAVER I COSIDETTI CANALI RESI-NIFERI.IN QUALE SPECIE MANCANO I CANA.LI?1) Tasso *

2)Lance3) Abete

273. NEL GENERE LARrX (LARTCE) LE FOGLIESONO RITJIIITE IN FASCETTI DI:l) 20 - 30 aghi *

2)8-10aghi,2- a aghi

274.GLIABETI SONO SPECIE FORBSTALI CHEHANNO LA CARATTERISTICA DIAVEREFOGLIE:1) solitarie *

2) inmazzetti di2 - 43) inmazzetti di 6 -.8

275. QUALE FRA QUELLI ELENCATI NON È UNCARATTERE VALIDO PER CLASSIFICARE ILPINO MARITTIMO?1) chioma ad ombrello *

2) pigne a maturazione annuale o biennale3) aghi lunghi fino a20 cm.

276. NEI PINI I FIORI MASCHILI E FEMMINILISONO CARATTERISTICI PERCIIÉ:1) si trovano nella stessa pianta ma in infiorescenzediverse *

2) si trovano su piante diverse

3) costituiscono un unico fiore (fiori ermafroditi)

277. IN RELAZIONE ALLE ESIGENZE.CLIMA-TICHE LA SUGHERA È CONSIDERATA UNASPECIE:l) termofila *

2) sciafila3) indifferente

278.IN MEDIA UNA PIANTA DI SUGHERA

QUANTE DECORTICATURE PUÒ DARE NEL-I.?ARCO DEL SUO CICLOVITALE?1)10-12*2)7 -83)2-3

279.I.]N BOSCO COSTITUITO DA PIANTE COE-TANEE, CON LE PIANTE ANCORA RAMIFICA-TE FINO A TERRA TECNICAMENTE YIENECIIIAMATO:1) novelleto *

2) perticaia3) bosco adulto

280. QUANDO rN UN BOSCO COETAI\EO LEPIANTE HANNO I RAMI BASSI CHE COMIN-CIANOA SECCARSI IL BOSCOVIENE CIIIA-MATO:1) perticaia *

2) stramaturo

3) novelleto

281. NELUAMBITO FORESTALE IL VALOREDELLE PIANTE ANCORA DA TAGLIARE VIENEDEFINITO:1) prezzo di macchiatico *

2) prezzo di surrogazione

3) prezzo di conversione

282. QUAIIDO LA CEDUAZIONEVIENE EFFET-TUATAADALCUNI CENTIMETRI SOTTO ILSUOLO E LA CEPPAIAYIENIE RICOPERTA DITERRA IL TRATTAMENTO VIENE CHIAMATO:l) tramarratura *

2) sgamollo3) capitozza

283. IN VTVAISTICA FORESTALE COSA SONOLE BARBATELLE?1) piantine radicate da talee *

56

Page 57: 25Natura in Sardegna

2) piantine ottenute per propaggme

3) piantine ottenute da seme

284. lL PrNO D',ALEPPO, RELATTVAMENTE Ar

FroRr, VIENE CONSIDERAIA UNA SPECTE:

1) monoica *

2) dioica

3) poligama

285. LE BASSE TEMPERATURE IITIVERNALI

SONO RITENUTE UTILI IN CAMPO FORESTA-

LE PERCIIÉ?1) sbloccano la dormienza delle gemme e dei semi *

2) favoriscono il processo di fotosintesi

3) accelerano la trasformazione della sostanza organica

286. QUAIiDO HA INIZIO, rN FORMA REGOLA-

RE, LA FRUTTIFICAZIONE DEL CASTAGNO?

1)trai5-10anni*2)tl,:ai40 - 60 anni

3) tra i 10 - 20 anni

287. COSA SI INTENDE PER MARRONE?

1) il frutto di una particolare varieta del castagno *

2) il frutto di una particolare varietà del nocciolo

3) il frutto del corbezzolo

I

t

57

Page 58: 25Natura in Sardegna

1. LA EAUNA SELVATICA,AI SENSI DELI.?ART.3

COMMA l DELLA L.R 29 LUGLIO 1998 N.23:

1) costituisce bene ambientale della Regione ed è tutela-

ta, insieme al suo habitat naturale, nell'interesse genera-

le della comunità regionale, nazionale, internazionale *

2) costituisce bene ambientale della Regione ed è tute-

lata, insieme al suo habitat naturale, in quanto parte del

reddito per l'economia regionale e per l'attività econo-

mica in generale

3) costituisce bene ambientale della Regione ed è tute-

lata, insieme al suo habitat naturale, in quanto rappre-

senta un valido incentivo all'attività turistica per la pre-

senza di animali unici nell'ambiente regionale

2. LE OASI PERMAI{ENTI DI PROTEZIONE

INDICATE NELI.?ART.4 DELLA L.R 29 LUGLIO

1998 N.23 VENGONO ISTITUITE DALLA

REGIONE:l) in attuazione delle direttive CEE e dalle Convenzioni

Internazionali *

2) in altuazione delle richieste presentate dai comuni

3) in attuazione delle richieste formulate dall'associa-

zione dei cacciatori

3. LATUTELA DELLA EAUNA SELVATICA È

F'INALIZZATA AI SENSI DELI.TART. 3 COMMA

2, DELLA L.R.29 LUGLIO 1998 N.23:

1) al mantenimento della biodiversità e attraverso inter-

venti di gestione evalonzzazione della fauna stessa,

all'obiettivo di uno sviluppo durevole *

2) al miglioramento dell'attività economica regionale e

del reddito delle aziende agricole in particolare

3) allo sviluppo dell'attività turistica regionale con la

diversificazione dell' offerta sul territorio

4.I.?ART.3 COMMA 3 DELLA L.R. 29 LUGLIO

1998 N.23 PREVEDE CHE:1) l'esercizio dell'attività venatoria è consentito purchè

non contrasti con la conseryazione della fauna selvatica

e non arrechi danno alle produzioni agro-forestali*

2) l'esercizio dell'attivita venatoria è consentito sempre

quando la fauna selvatica reca danni alle produzioni

agro-forestali

3) l'esercizio dell'attività venatoria è consentita anche

quando la conservazione della fauna selvatica contrasti

con l' attività agro-forestale

5.AI SENSI DELI.?ART.34 DELLA L.R.29

LUGLIO 1998 N.23, LEAUTONTZZAZIONI PER

I.?ISTITUZIONE DELLE AZIENDE AGRITURI-

STICO-VENATORIE SONO RILASCIATE DA:

l) l'Assessorato Regionale dell'Agricoltura e fuforma

Agro-Pastorale di concerto con I'Assessorato Regionale

della Difesa dell'Ambiente*

2) l'Assessorato Regionale della Difesa dell'Ambiente

di concerto con il Comitato Faunistico Regionale

3) il Comitato Faunistico Regionale di concerto con

l'Assessorato Regionale della Difesa dell'Ambiente

6.AI SENSI DELI.?ART.34 DELLA L.R.29

LUGLIO 1998 N. 23, NELLEAZIENDE AGRI-

TURISTICO.VENATORIE POSSONO ESSERE

INTRAPRESE:1) attivita di carattere agri-turistico, attività di carattere

venatorio, sportivo, ricreativo e culturale*

2) esclusivamente attività di carattere agrituristico e

venatorio

3) attività di carattere venatorio non sportivo e culturale

7.I.?ART.35 DELLA L.R.29 LUGLIO 1998 N.23,

PREVEDE CIIE LA SUPERFICIE DI CIASCUNA

AZIENDA AGRI-TURISTICO-VENATORIA NON

POSSA ESSERE SUPERIORE AI:1) 1200 ettari*

2) 1100 ettari

3) 200 ettari

8.AI SENSI DELUART.36 DELLA L.R.29

LUGLIO 1998 N. 23, NELLE AZIENDE AGRr-

TURISTICO-VENATORIE LE ZONE DI ADDE-

STRAMENTO CANI:1) possono essere istituite con abbattimento di fauna

selvatica allevata *

2) non possono essere istituite

3) possono essere istituite senza abbattimento di fauna

selvatica allevata

9. I.?ISTITUZIONE DELLE ZONE DI ADDESTRA-

MENTO CANI,AT SENSr r-?ART.38 DELLA LR.29 LUGLTO 1998 N. 23, È AUTORTZZATA DA:

l) le Province *

2) IJassessorato Regionale dell'Agricoltura e Riforma

Agro Pastorale

3) il Comitato Regionale Faunistico

rO.AI SENSI DELI.?ART.37 COMMA 1 DELLA L.R29 LUGLIO 1998 N.23 TATTTVITAVENATORIA

CONTROLL.ffi, Nff,f ,C,n BITO DELLE AZmNDE

AGRITURISTICO VENATORIE PUò ESSERE

ESERCITATA DA CACCIATORI MT]NITI DI:

1) regolare autoizzazione per il porto di fucile per uso

di caccia *

2) regolare autoizzazione per il porto di fucile per uso

di caccia e dell'autorizzazione regionale all'esercizio

dell' attività venatoria

3) regolare autoizzazione regionale all'esercizio del-

l'attività venatoria

59

Page 59: 25Natura in Sardegna

11. TART.4 DELLA L.R.29 LUGLIO 1998 N.23PREVEDE CHE:

l) tutte le isole di pertinenza della Regione Autonoma

della Sardegna, ad eccezione di La Maddalena, Caprera,

San Pietro e Sant'Antioco sono dichiarate oasi di prote-

zione faunistica e di cattura *

2) tutte le isole di pertinenza della Regione Autonoma

della Sardegna sono dichiarate oasi di protezione fauni-

stica e di cattura

3) tutte le aree di proprietà della Regione Autonoma

della Sardegna sono dichiarate oasi di protezione fauni-

stica e di cattura

12.4I SENSI DELL?ART.5, COMMA 1, LA L.R.29LUGLIO 1998 N.23 TUTELA LA FAUNA SELVA-

TICA COSTITUITA DA:

l) i mammiferi, gli uccelli, i rettili, e gli anfibi dei quali

esistono popolazioni viventi stabilmente o temporanea-

mente in stato di naturale liberta nel territorio regionale

e nelle acque territoriali ad esso prospicienti *

2) i mammiferi, gli uccelli, i rettili e gli anfibi presenti

sul territorio regionale e nelle acque territoriali ad esso

prospicienti

3) i mammiferi, gli uccelli, i rettili, gli anfibi, gli ani-

mali domestici inselvatichiti presenti sul territorio

regionale e nelle acque territoriali ad esso prospicienti

13. LA LEGGE N.157 DELI992 (ARI. 1) PREVE-

DE CHE:

l) la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello

Stato *

2)lafauna selvatica è bene demaniale dello Stato

3) la fauna selvatica è patrimonio del fondo agricolo in

cui vive ed appartiene al proprietario del fondo stesso

14.I.?ART. 1 DELLA LEGGE N. 157 DEI 1992

PREYEDE CHE "I.TESERCIZIO DELL'ATTIVITÀYENATORIA È CONSENTITO:

1) purché non contrasti con l'esigenza di conservazione

della fauna selvatica e non arrechi danno effettivo alle

colture agricole *

2) sempre

3) quando viene esercitata nelle aziende agricole

15. LA L.R.23198 (ART.5, COMMA SESTO) NON

SIAPPLICA:l) ai muridi, alle nutrie, alle arvicole *

2) ai chirotteri, al ghiro, ai felidi

3) ai cetacei, al tasso, ai focidi

16.4I SENSI DELIJART.6 DELLA L.R.23198

LATTIVITÀ DI INANELLAMENTO PUÒ ESSE-

RE SVOLTA:

l) esclusivamente da titolari di specifica autoizzazione

rilasciata dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente x

2) dagli iscritti alle associazioni naturalistiche, attot'lz-

zati dagli Ispettorati Forestali competenti per il territorio

3) dagli autoizzati dal competente Assessorato

Provinciale all'Ambiente

17.AI SENSI DELI.?ART.6 DELLA L.R.23198 È

FATTO OBBLIGO A CHIUNQUE ABBATTE, CAT-

TTJRA O RINYIENE UCCELLI INANELLATI DIDARNE NOTIZIA:1) all'Assessorato Regionale della Difesa

dell'Ambiente *

2) all'Istituto Nazionale della Fauna Selvatica

3) al Comitato Provinciale Faunistico

18. AI SENSI DELI.?ART. 22 DELLA L.R. 23198

I.?ESTENSIONE DELLE ZONE DI PROTEZIONE

DELLA FATJNA SELVATICA È:

1) non inferiore al20 percento e superiore al 30 percen-

to del territorio agro-silvo-pastorale della Regione *

2) non inferiore al 15 percento e superiore al 25 percen-

to del territorio agro-silvo-pastorale della Regione

3) non inferiore al 25 percento e superiore al 35 percen-

to del territorio agro-silvo-pastorale della Regione

19.4I SENSI DELI.?ART.23 DELLA L.R.23i98 LEOASI PERMANENTI DI PROTEZIONE FAI'NI-STICA O DI CATTT]RA SONO DESTINATE:

1) alla conservazione delle specie selvatiche favorendo

il rifugio delle fauna star:.z,iale,la sosta delle fauna

migratoria ed il loro irradiamento naturale *

2) alla conseryazione delle specie di fauna selvatica

particolarmente protette ai sensi dell'Art. 5 della pre-

sente legge ed alla cattura della fauna stanziale

3) alla conservazione delle specie di fauna selvatica

particolarmente protetta, degli uccelli nidificanti rapaci

e di quelli non nidificanti migratori

20.I.?ART.23 DELLA L.R.23198 PREVEDE CHEI.?ESTENSIONE DELLE OASI PERMAÀIENTI DIPROTEZIONE FAUNISTICA E DI CATTURA DINORMA NON SUPERI:

1) 5.000 ettari *

2) 15.000 ettari

3) 10.000 ettari

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21. IjART. 24 DELLA L.R. 23198 PREVEDE CIIE

I.?I§TITUZIONE DELLE ZONE TEMPORANEE

DI RIPOPOLAMENTO E CATTURA AWENGADI NORMA CON IL CRITERIO:1) della rotazione territoriale *

2) dell' awicendamento colturale

3) della stabilità territoriale

22. I.?ART. 24 DELLA L.R. 23i98 PREVEDE CHE

LE ZONE TEMPORANEE DI RIPOPOLAMENTO

E CATTURA SIANO ISTITUITE INTERRITORI:1) non destinati a coltivazioni specializzate*

2) destinate a colture anche specializzate se pur suscet-

tibili di danno che verrà risarcito ai sensi della presente

legge

3) non destinate a coltivazione agraia e che presentino

scarso valore ambientale faunistico

23. AI SENSI DELUART. 24 DF-LLA L.R. 23198,

TISTITUZIONE DELLE ZONE TEMPORANEE

DI RIPOPOLAMENTO E CATTURA HA UNA

DURATA COMPRESA, SALVO RINNOVO, FRA:

1) tre e sei anni*

2) uno e tre anni

3) sei e nove anni

24.AI SENSI DELI.?ART.25 DELLA L.R.23198 LACOSTITUZIONE DELLE OASI PERMANENTI DIPROTEZIONE FAUNISTICA E DI CATTURA È

DISPOSTA CON DECRETO:1) dell'Assessore Regionale della Difesa

dell'Ambiente*2) del Presidente della Giunta Regionale

3) dell'Assessore Regionale all'Agricoltura di concerto

con l'Assessore Regionale della Difesa dell'Ambiente

25.AI SENSI DELI.?ART.25 DELLA L.R.23198 LACOSTITUZIONE DELLE ZONE TEMPORAIYEE

DI RIPOPOLAMENTO E CATTURAÈ UTSPOSTN'

CON DECRETO:l) dell'Assessore Regionale della Difesa dell'Ambiente *

2) dell' Assessore Provinciale all' Ambiente competente

per territorio3) del Presidente della Provincia sentito il Comitato

Provinciale Faunistico

26. AI SENSI DELIJART. 27 DF-LLAL.R. 23198, ACHI COMPETE GESTIRE DIRETTAMENTE LE

OASI DI PROTEZIONE EAUNISTICA E DI CAT-

TURA?l) alla Regione che si awale dell'Istituto Regionale per

la Fauna Selvatica*

2) alla Regione che si avvale delle Associazioni

Naturalistiche

3) alle Assoc iazioni Venatorie

27.AI SENSr DELr.?ART.21 DE,LLA L.R.23198,4

CHI COMPETE LA GESTIONE DELLE ZONE

TEMPORA}IEE DI RIPOPOLAMENTQ E CAT-

TURA?1) alle Province*

2) direttamente alle Associazioni Venatorie

3) direttamente alle Associazioni Naturalistiche

28.AI SENSI DELUART.30 DELLA L.R.23i98ITITOLARI DI IMPRESA AGRICOLA POSSONO

ATTUARE I.TALLEVAMENTO DI FAUNA SELVA-

TICA PER FINI ALIMENTARI:1) senza specifica autoizzazione ma il titolare è tenuto

a dare comunicazione all'Assessorato delle Difesa

dell'Ambiente*2) solo dopo specifica autoizzazione dell'Assessorato

della Difesa dell'Ambiente3) solo dopo specifica autoizzazione dell'Istituto

Regionale per la Fauna

29. COSA PREVEDE IjART.30 DELLA L.R.23198

RIGUARDAI\TE GLI ALLEVAMENTI DI SPECM

APPARTENENTI ALLA FAT]NA SELVATICA

NELLE AREE DESTINATE ALI-?ALLEVAMENTO?

1) la predisposizione di idonee recinzioni per evitare la

fuoriuscita degli animali *

2) la predisposizione di superfici libere senza particola-

ri delimitazioni3) la predisposizione di struthre idonee per la cattura

degli animali allevati

30. I.?ART. 30 DELLA L.R. 23198 PRESCRIYE

CHE OGNI ANIMALE ALLEVATO DEBBA ESSE-

RE MUNITO DI CONTRASSEGNO MEDIANTEANELLO INAMOVIBILE O MARCHIOAURICO-LARE CHE RIPORTI:1) il numero che individua l'allevamento *

2) la data di nascita del soggetto marcato

3) il logo di individuazione aziendale

31.I.?ART.31 DELLA L.R.23198 PREVEDE CHE

I.?AUTORIZ ZAZIONI. ALI.?ISTITUZIONE O ALRINNOVO DELLE AZIENDE FAUNISTICO-VENATORIE ABBIA VALIDITÀ:1) decennale *

2) quinquennale

3) triennale

32.Ar SENSr DELI-?ART.32 DELLA L.R. 23198, LEAAT ORJIZZAZIONI PER I.? ISTITUZIONE DIAZIENDE FAT]NISTICO VENATORIE SONO

RILASCIATE:l) dall'Assessorato Difesa dell'Ambiente *

2) dal Comitato Caccia Provinciale

3) dall'Assessore Difesa dell'Ambiente di concerto con

l'Assessore Regionale dell'Agricoltura

61

Page 61: 25Natura in Sardegna

33.4I SENSI DELI'ART.32 DELLA L.R.23198,ISOCI DELLE ASSOCIAZIONI TITOLARI DI UNAAZIENDA F'AUNISTICA VENATORIA AL DIFUORI DELLA STESSAAZIENDA NON POSSO-

NO ESERCITARE IJATTTVITÀ VENATORIA:1) alla pernice e alla lepre sarda *

2) al cinghiale ed alla volpe

3) agli esemplari di fauna selvatica stanziale ed ai

migratori

34. I.?ISCRIZIONE ALLE ASSOCIAZIONI TITO.LARI DI UNA AZIENDA EAUNISTICO.VENATO-RIA DEVE RISULTARE,AI SENSI DELI.?ART.32

DELLA L.R.23198:

l) nel libretto venatorio del cacciatore associato *

2) dalla tessera di associazione all'azienda

3) da specific a licenza rilasciata dall' Assessorato

Difesa dell'Ambiente

35. I-?ESERCIZIO DELI:ATTIVITÀ VENATORIAIN SARDEGNA È SUBORDINATOAI SENSI

DELLART. 45 DELLA L.R. 23198, ALI_TAUTORTZ-

ZAZIONE REGIONALE PER I-TESERCIZIO

DELLA CACCIA RILASCIATA:l) dal Presidente della Giunta Regionale *

2) dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente

3) dal Sindaco del comune di residenza

36.AI SENSI DELI.?ART. 42DELLA L.R.23198,

NEI DODICI MESI SUCCESSIVIAL RILASCIODELLA PRIMA LICENZA DI PORTO DI F'UCILE

PER USO CACCIA,IL CACCIATORE:1) può praticare l'esercizio venatorio solo se accompa-

gnato da cacciatore in possesso di licenza da almeno tre

anni*

2) non può praticare l'esercizio venatorio

3) può praticare l'esercizio venatorio solo se accompa-

gnato da cacciatore in possesso di licenza da cinque

anni

37. Ar SENSI DELr.?ART. 42 L.R. 23198, r.7 ESERCI-

ZIOVENATORIO È CONSTNTITOA CHI:l) ha compiuto 18 anni, è prowisto dilicenza di porto

di fucile, di polizze assicurativa per infortuni e respon-

sabilità civile verso terzi, dell'abilitazione e dell'auto-

izzazione regionale per l'esercizio della caccia *

2) ha compiuto 16 anni, è prowisto di licenza di porto

di fucile, dipolizza assicurativa e di tesserino venatorio

regionale

3) ha compiuto 18 anni, è prowisto di porto di fucile e

di tesserino venatorio regionale

38.I.?ART.37 DELLA LEGGE 157 DEL 1992 PRE.VEDE:l) la soppressione del limite di detenzione delle armi da

caccia *

2) che il mrmero di armi da caccia non può essere supe-

riore a tre3) che il numero delle armi da caccia non può essere

superiore a cinque

39. I-7ATTT!1TÀ VENATORIA AI SENSIDELI.?ART.41 DELLA L.R.23198 È CONSNXTITA:1) con l'uso del fucile con canna ad anima liscia di calibro non superiore al 12 *

2) con l'uso del fucile anche di calibro superiore al 12

3) con l'uso del fucile con caricatore contenente più ditre cartucce

40.AI SENSI DELI.?ART.46 DELLA L.R.23198,I.?AUTORIZ ZAZIONE, REGIONALE PER TESER-CIZIO DELLA CACCIA PER I RESIDENTI INSARDEGNA HA LA DURATA:1) della licenza di porto di fucile per uso caccia ed è

subordinata al pagamento della tassa di concessione *

2) di un anno ed è subordinata al pagamento della tassa

di concessione

3) di tre anni ed è subordinata al pagamento della tassa

di concessione

41. QUALI SPECIE DI MAMMIFERI, SELVATICINON È CONSENTITOABBATTEREAI SENSIDELI.?ALLEGATO DELLA L.R. 23198?

1) daino, gatto selvatico *

2)lepre sarda, coniglio selvatico

3) volpe, cinghiale42.AI SENSI DELI.?ART.48 DELLA L.R. 23198 È

CONSENTITO I-?ABBATTIMENTO DI ESEM-PLARI DI FAUNA SELVATICA APPARTENENTIALLE SEGUENTI SPECIE DI UCCELLI STAN-ZIAJ-I:1) pernice sarda *

2) gallina prataiola

3) occhione

43. TART.48 DELLA L.R.23198 CONSENTEI.?ABBATTIMENTO DI ESEMPLARI DI FAUNASELVATICA APPARTEÌYENTI ALLE SEGUENTISPECIE DI UCCELLI MIGRATORI:l) ghiandaia, colombaccio, merlo *

2) volpoca, merlo acquaiolo, ghiandaia marina3) gracchio coralbino, cornorano, pernice di mare

44.AI SENSI DELUALLEGATO DELLA L.R.23t98,Dr QUALr DELLE SEGUENTT SPECTE DrEAUNA SELVATICA ÈVITTATO IL PRELIEVO?l) tarabuso, martin pescatore, pollo sultano *

2) mestolone, gallinella d'acqua, folaga3) fischione, beccaccino, cesena

62

Page 62: 25Natura in Sardegna

45.AI SENSI DELI,?ART.31 DELLA L.I571I992

I-?ESERCIZIO DELLA CACCIA SENZA POLIZ.ZA ASSICURATIVA PER LA RESPONSABILITÀ

CIVILE VERSO TERZI COMPORIA:l) una sanzione amministrativa *

2) il sequestro amministrativo dell'arma

3) la segnalazione della violazione al Questore

46.AI SENSI DELI.?ART.73 DELLA L.R.23198

UABBATTIMENTO DI ESEMPLARI DI MUFLO-

NE SARDO, OLTRE LE SANZIONI PREVISTE

DALL?ART. 30 DELLA L. 157 11992, COMPORTA:

l) i1 sequestro delle armi e la comunicazione al

Questore *

2) il solo sequestro delle armi e deimezzi di caccia

3) la segnalazione della violazione al Questore

47.AI SENSI DELIJA.RT.6l DELLA L.23198IN

QUALr ZONE ÈVrnTAro r.?ESERCIZIO DELLA

CACCIA?1) fondi recintati con chiusura di altezza non inferiore a

m 1,80 *

2) fondi recintati con chiusura dt altezza inferiore a m

1,80

3) fondi comunque recintati o delimitati

48.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198IN

QUALr ZONE ÈVrBmro r.?ESERCTZIO DELLA

CACCIA?1) parchi nazionali, regionali, riserve naturali *

2) giardini d'aranci, vigneti, pereti

3) fondi rustici, aziende agrarie, impianti boschivi

49.IN UN TERRITORIO CONSIDERATO

"FONDO CHIUSO" ÈVTNMU. LA CACCIA,AI

SENSI DELLA L.R.23198, QUANDO È nnr,rnnr-

TATO:

l) con muro o rete di altezza non inferiore a m 1,80 e

con adeguate tabelle *

2) con muro anche a secco o con rete metallica anche

se non tabellato

3) è recintato con rete alta almeno m 1,50 o delimitato

da un corso d'acqua

50.AI SENSI DELIJART.59 DELLLA L.R.23198

DA CIil SONO RISARCITI I DAIINIARRECATIDALLA FAUNA SELVATICA ED IN PARTICOLA-

RE DA QUELLA PROTETTAALLA PRODUZIO-

NEAGRICOLA NELLE OASI PERMAI\ENTI DI

PROTEZIONE EAUNISTICA?

1) dalla Regione *

2) dallo Stato

3) dalla Provincia competente per territorio

51.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198

DURANTE I.TESERCIZIO VENATORIO È VIETA.

TO SPARARE CON FUCILE DA CACCIA CON

CANNAADANIMA LISCIA DA DISTANZA INFE-

RIOREA 150 M.IN DIREZIONE DI:

l) fabbricati e stabili adibiti ad abitazione *

2) recinti ed altre aree delimitate destinate al ricovero di

animali anche in assenza di questi

3) strade poderali ed interpoderali

52.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198

I-? E SERCIZIO YENATORIO È VINMTO :

l) nelle aie e nelle corti o altre pertinenze di fabbricati *

2) sui terreni coperti in parte da neve

3) negli specchi d'acqua artificiali

53.AI SENSI DELI.TART.6l DELLA L.R.23198 È

VIETATO:1) cacciare a rastrello in più di tre persone *

2) utilizzare durante l'esercizio venatorio indumenti

mimetici

3) cacciare da natanti spinti a velocità inferiore a 5

km/h

54.AI SENSI DELI.?ART.41 DELLA L.R.23198

OLTRE LEARMI CONSENTITE IL CACCIIffO-RE QUALIALTRI STRUMENTI PUÒ USARE?

1) utensili da punta e da taglio atti alle esigenze venato-

rie *

2) armi corte e armi ad aria compressa e a gas

3) balestre, trappole, reti, lacci

55.AI SENSI DELI.?ART.61DELLA L.R.23198 È

VIETATO I.?USO DELLE MI.]NIZIONI SPEZZATT'

NELLA CACCIA:l) agli ungulati *

2) ai palmipedi

3) ai rapaci

56. QUALE DELLE SEGUENTIATTTVITA

COSTITUISCE REATO AI SENSI DELI-?ART. 30

DELLA L.I571I992?1) esercizio della caccia in oasi di protezione faunistica *

2) esercizio di caccia senza la prescritta polizza assicu-

rativa

3) mancata annotazione delle prescritte annotazioni nel

tesserino regionale

57. PER LEYIOLAZIONI PREVISTE DALI"TART.

28 DELLA L.I57192 NON POSSONO ESSERE

SEQUESTRATI:

1) il cane ed i richiami vivi autoizzati *

2) le armi, la fauna selvatica

3) imezzi di caccia

63

Page 63: 25Natura in Sardegna

58.AI SENSI DELI.?ART.13 DELLA L.I57192ÈCONSENTITO:l) cacciare con fucile a due colpi di calibro 12 e arimaliscia *

2) cacciarc con fucile a tre colpi di calibro 10 con

anima liscia3) cacciare con fucile a quattro colpi con calibro supe-

riore a 12 o ad anima rigata

59.4I SENSI DELI.?ART.68 DELLA L.R.23198 LACACCIA VAGAIITE È VIETATA QUANDO VIENEATTUATA:1) in terreni in attualità di coltivazione *

2) a meno di m 250 da macchine operatrici agricole infunzione

3) nei terreni boscati

60.AI SENSI DELIJART.6S DELLA L.R.23198SONO DA RITENERSI INATTUALITÀ DI COL-TTVAZIONE:l)ivivaieigiardini*2) i terreni rimboschiti da almeno cinque anni

3) i vigneti in fase di riposo

61.AI SENSI DELI.?ART.49 DELLA L.R 23198,

I"?ESERCIAO DELLA CACCIANON È SANZIO-NABILE SE SI SVOLGE:l) entro un'ora dopo il tramonto *

2) entro due ore dopo il tramonto

3) entro due ore prima dell'alba

62.AI SENSI DELI.?ART.50 DELLA L.R.23198ILPRELIEVO MASSIMO DI SPECIE CACCIABILIÈ:l) individuato dal calendario venatorio regionale ema-

nato annualmente *

2) definito dall'Art. 5 comma 3 della legge 157/92

3) stabilito dai Comitati Provinciali Faunistici

63. I.?ART. 61 DELLA L.R. 23198 VIEIA I.TESERCI-

ZIOVENATORIO NEI PARCHI PUBBLICI E PRI.VATI, NEI GIARDINI, NEI PARCHI STORICI E

ARCHEOLOGICI:1)sempreeachiunque*2) se vi sono abitazioni a meno di 150 m3) se è frequentato da bambini

64.AI SENSI DELI.?ART.63 DELLA L.R.23198,

I-?IMMISSIONE DI FAUNA SELVATICA ESTRA-NEAALLA EAUNA INDIGENA PUò ESSERE

AUTORIZZATA:l) dall'Assessore Regionale della Difesa

dell'Ambiente*2) dal Comitato Provinciale Faunistico

3) dal Comitato Regionale Faunistico

65.4I SENSI DELI-?ART.64 DELLA L.R.23198 LADETENZIONE DI EAUNA SELVATICA NON È

PERMESSA:1) al cittadino che non ha ottenuto l'apposita attoizza-zione*

2) agli istituti zoologici

3) alle stazioni zootecniche sperimentali

66.I.?ATTIYITÀ DI IMBALSAMATORE O DICONCIATORE PUÒ ESSERE ESERCITATA AISENSI DELI.?ART.65 DELLA L.R.23i98 DA CHIÈ rN posspsso DI rJN'AUToRrzzAZroNERILASCIATA:l) dalla Provincia competente per territorio*

2) dall'Assessorato Difesa dell'Ambiente

3) dall'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste

67.AI SENSI DELI-?ART.28 DELLA L.I57192COLORO CHE SONO PREPOSTIALLAVIGI-LANZA VENATORIA POSSONO CHIEDERE,AcHI È TROVATO rN POSSESSO DrARMr, Dr ESI-BIRE:1) tutti i documenti necessari all'esercizio della caccia,

le armi e la selvaggina abbattuta o catturata *

2) solo lalicenza di porto di fucile (in corso di validità)

3) la licenza di caccia, le armi e la selvaggina abbattuta

68.4I SENSI DELI.?ART.30 DELLA L.I57192COSTITUIS CE YIOLAZIONE PENALE :

l) l'abbattimento, cathra e detenzione del muflone

sardo *

2) l'esercizio di caccia da un'ora dopo il tramonto ad

un'ora prima della levata del sole

3) l'esercizio di caccia senzala prescritta polizza assi-

curativa per la responsabilita civile verso terzi

69.AI SENSI DELI-?ART. 13 DELLA L.I57192

QUALE DELLE SEGUENTIVIOLAZIONI È

ILLECITO AMMINISTRATWO ?

1) omesso recupero dei bossoli delle cartucce sparate

nei luoghi di caccia *

2) uccisione, cattura e detenzione di mammiferi partico-

larmente protetti

3) l'uccellagione con l'utilizzo di reti

70.AI SENSI DELI.?ART.30 DELLA L.I57192COSTITUISCE VIOLAZIONE PENALE:1) l'esercizio venatorio nei parchi nazionali, naturali,

regionali e nelle oasi naturali *

2) l'esercizio della caccia senza aver effettuato il versa-

mento della tassa di concessione governativa

3) l'esercizio della caccia a meno di 150 m da macchi-

ne operatrici agricole in funzione

64

Page 64: 25Natura in Sardegna

71.AI SENSI DELI.7ART.6 DELLA L.23198

QUALE DELLE SEGUENTIVIOLAZIONI È

ILLECITO AMMINISTRATIVO?1) inanellare uccelli senza la preventiva autoizzazione *

2) abbattere, cathrrare o detenere cigni reali

3) abbattere, catturare o detenere falchi pellegrini

72.AI SENSI DELI-?ART.31 DELLA L.157192

QUALI DELLE SEGUENTIVIOLAZIONI È ILLE-CITO AMMINISTRATIVO?l) esercizio della caccia in fondo chiuso *

2) esercizio dell'uccellagione

3) esercizio della caccia conmezzivietati

73.AI SENSI DELI-?ART.30 DELLA L.I57192

QUALr DELLE SEGLJENTT È trNn vroLAZroNEPENALE?1) esercizio di caccia nei giorni di silenzio venatorio *

2) esercizio della caccia in violazione degli orari con-

sentiti3) mancato pagamento della tassa regionale

74.AI SENSI DELI.?ART.30 DELLA L,I57192

QUALI DELLE SEGUENTI È UNIVTOLAZIONEPENALE?l) caccia da bordo di autoveicoli *

2) mancate annotazioni sul tesserino regionale

3) esercizio della caccia in fondo chiuso

75.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198 È

VIETATO:l) l'uso di armi corte, ad aria compressa ed a gas *

2) la mancata denuncia di trofei di animali selvatici dei

quali è vietata la cattura e l'uccisione

3) la caccia al colombaccio

76.Ar SENSr DELLA L.R.23198 (ART.75) LAT ABELL AZIONE DEI TERRITORI SENZA PRE-

S CRITTA AUT ONIZZ AZIONE :

1) costituisce illecito amministrativo *

2) costituisce violazione penale

3) è consentito

77.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198 È

VIETATO:1) usare armi munite di silenziatore *

2) l'esercizio dell'attività impagliatore

3) esportare dalla Sardegna fauna selvatica morta

78.AI SENSI DELI.?ART.30 DELLA L.I57192ÈSAIIZIONATO PENALMENTE :

l) l'esercizio venatorio nei parchi e giardini urbani e

nei terreni adibiti ad attività sportive *

2) l'esercizio di caccia in terreni vallivi paludosi ove si

eserciti l'attività di pesca

3) l'addestramento di cani in area diversa da quella

avtoizzata

79.AI SENSI DELLE NORME PREVISTE DALLAL.'t57t92 E DELLA L.R.23198 QUALE DELLESEGUENTI VIOLAZIONI È ILLECITO AMMINI-STRATTVO?1) attività di impagliatore senza autoizzaziorte rilascia-

ta dalla Provincia comPetente *

2) uso ai fini di richiamo di uccelli vivi legati per le ali

3) caccia nei giorni di silenzio venatorio

8O.AI SENSI DELI.?ART.21 DELLA L.I57I92EDELUART. 61 DELLA L.R. 23198 È VTNUTO:l) I'uso ai fini di richiamo di uccelli vivi accecati *

2) la caccia alla folaga col sistema della battuta

3) I'attivita di inanellamento di uccelli senza preventiva

attoizzazione

81.AI SENSI DELI.?ART.21 DELLA L.I57I92E.DELI.TART. 61 DELLA L.R. 23198 È VrcTATA:1) la caccia sparando da aeromobili *

2)l'allivitìrdiconciatoreprofessionalesenzal'autoiz-zazione rilasciata dalla Provincia competente per terri-

torio3) la caccia vagante in terreni in attualità di coltivazione

82.AI SENSI DELTART.2l DELLA L.I57Ig2ÈYIETATO:1) commerciare fauna selvatica morta non proveniente

da allevamenti, per sagre e manifestazioni a carattere

gastronomico *

2) cacciare i palmipedi col sistema della battuta

3) esercitare la caccia nei fondi chiusi da rete metallica

altam 1,80

83.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198 È

YIETATO:1) l'uso del furetto *

2) disturbare conmezzi luminosi ed acustici la fauna

selvatica

3) produrre, vendere e detenere trappole per fauna sel-

vatica

84.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198 È

VIETATO:1) l'esercizio venatorio nelle zone temporanee di ripo-

polamento e cattura *

2) l'immissione di fauna selvatica estranea alla fauna

indigena senza l'autori zzazione dell'assessorato difesa

dell'ambiente3) vendere a privati reti da uccellagione

85.AI SENSI DELUART.6l DELLA L.R.23l9S È

VIETATO:1) cacciare i conigli selvatici con sistema della battuta *

2) usare i richiami acustici a funzionamento meccanico,

elettromagnetico o elettromeccanico

3) cacciare sparando da aeromobili

65

Page 65: 25Natura in Sardegna

86.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198 È

YIETATO:l) l'uso dimezzi elettrici, lanterne e di insidie notturne *

2) l'esercizio venatorio nei terreni adibiti ad attività

sportive

3) I'esercizio venatorio in tempo di divieto generale

87.AI SENSI DELI-7ART.68 DELLA L.R.23l9S ÈVIETATA LA CACCIAVAGANTE NEI:1) vivai, giardini, coltivazioni floreali, orti *

2) vigneti durante il periodo della potatura

3) prati naturali e pascoli

88.4I SENSI DELI-?ART.70 DELLA L.R.23198

LUNGO I CONFINI PERIMETRALI, DELLEOASI PERMAIIENTI DI PROTEZIONE EAI.INI-

STICA E CATTURA, CONTIGUIA CORSI O

SPECCHI D'ACQUA È VrrUU. LA CACCIAFINOALLA DISTANZA DAL CONFINE DI:1)50m*2)30 m3) 100 m

89.4I SENSI DELI.7ART.74 DELLA L.R.23198ACHIABBATTE O CATTURA INTEMPI E MODI\.IETATI UN ESEMPLARE DI QUALSIASI SPE.

CIE DI FAUNA PREVISTA NEL CALENDARIOVENATORIO OLTRE LA SANZIONE AMMINI-STRATIVA VIEITE SO SPE SA IJ AUTONTZZ AZIO -NE REGIONALE ALLA CACCIA PER UNPERIODO:l) da due a cinque anni*

2) non è prevista sospensione

3) da sei mesi ad un anno

90.A CHI SUPERA I LIMITI STABILITI DIFAUNA ABBATTIBILE AI SENSI DELTART. 74

DELLA L.R.23198 È SOSPTSA, DAUTORJIZZA-

ZIONE REGIONALEALLA CACCIA PER UNPERIODO DI:l) tre mesi*

2) sei mesi

3) un anno

91.IL MANCATO PAGAMENTO DELLE SAN-ZIONI AMMINISTRATTVE PREVISTEDALIJART. TT DELLA L.R.23198 COMPORTA LAS O SPENSIONE DELI.? AUT ONIZZ AZIONEREGIONALE ALI"?ESERCTZIO DELLA CACCIA:l) fino all'awenuto pagamento delle sanzioni*

2) per sei mesi con il raddoppio delle sanzioni

3) per un aruro

92. LA VIGILANZA SULTAPPLICAZIONEDELLA L.R.23198 NON È STATAAFF'IDATAADTJNO DEI SEGTIENTI CORPI O ENTI. QUALE?l) Vigili del tuoco *

2) Corpo forestale e di vigilanza Ambientale

3) Guardie comunali, e campestri

93.AI SENSI DELUART. 68 DELLA L.R. 23198

NEI TERRENI RIMBOSCHITI DA MENO DICINQUE ANNI INDICATI DA APPOSITE TABEL.LE ÈVIETATA LA CACCIAVAGANTE:l) in ogni caso *

2) qualora possa irrrecare danno effettivo alle colture

3) in nessun caso

94.4I SENSI DELI.?ART.30 DELLA L.R.23198UAMMINISTRAZIONE PUO AUTORIZZAREGLI ALLEVAMENTI DI SPECIE APPARTENENTIALLA FATJNA SELVATICA PER SCOPIALIMEN-TARr. QUALE È r,,C. DURATA DEL PROWEDT-MENTO DI AUTORI ZZ AZIONE?l) sette anni x

2) dieci anni

3) cinque anni

95. LE AREE DESTINATE AGLI ALLEVAMENTIAUTORIZZATI DALI.TASSESSORE DELLADIFESA DELIJAMBIENTE AI SENSI DELI.?ART.

30 DELLA L.R.23198 DEVONO ESSERE RECIN-TATE. LATABELLAZIONE PRESCRITTA NON ÈOBBLIGATORIA PER GLI ALLEVAMENTI:l) ornamentali ed amatoriali *

2) di ripopolamento

3) per scopi alimentari se il titolare è impresa agricola

96. LE AZIENDE AGRI-TURISTICO.VENATORIEAI SENSI DELI.?ART.34 DELLA L.R.23198 POS-

SONO ESSERE ISTITUITE:l) anche quando nei terreni che di esse fanno parte si

svolgono altre attività economiche compatibili *

2) quando non si svolgono attività zootecniche

3) quando non si svolgono attività di carattere sportivo

97.4I SENSI DELI.?ART.37 DELLA L.R. 23198

I.?ATTTVIT.À YENATORIA SULLA FAUNA SELVA-

TICA LIBERATA O IMMESSA NELUAMBITODELT: AZIENDA AGRI-TURISTIC O.VENATORIAPUO ESSERE ESERCITATA DA CACCIATORIMUI[ITI:l) di regolare avto/rzzaziorre per il porto di fucile ad

uso di caccia *

2) di aùoizzazione regionale

3) del tesserino di cui al comma 12 dell'Art. 12 dellaL.157 /92

66

Page 66: 25Natura in Sardegna

98.AI SENSI DELI.?ART.38 DELLA L.R.23198

NELLE AREE DESTINATE ALI.?ADDESTRA-

MENTO EDALI-TALLENAMENTO DEI CANI È

CONSENTITO IJABBATTIMENTO DI:

1) selvaggina allevata per l'addestramento cani *

2) fauna selvatica stanziale anche non allevata

3) fauna selvatica nei tempi e nei modi previsti dal

calendario venatorio

99.AI SENSI DELI.?ART.39 DELLA L.R.23198I

CONFINI DELLE OASI PERMANENTI DI PRO-

TEZIONE FAUNISTICA E DI CATTURA, NON-

CHÈ I FONDI CHIUSI DEVONO ESSERE DELI-

MITATIA CURA DEGLI ORGA.NISMI DIGESTIONE E DEI SOGGETTI INTERESSATI

CON TABELLE PERIMETRALI POSTE'AD UNA

DISTANZA FRA LORO DI:1) circa 100 m *

2) circa 50 m

3) circa 150 m

lOO.AI SENSI DELI.7ART.39 DELLA L.R.23198

QUANDO ITERRENI SONO CONTIGUIA CORSI

O SPECCHI D'ACQUA LE TABELLE DI DELIMI-TAZIONE DEI CONFINI DELLE OASI PERMA-

NENTI DI PROTEZIONE EAUNISTICA E DICATTURA:1) possono essere collocate su natanti, emergenti alme-

no 50 cm. dal pelo d'acqua *

2) devono essere infisse sulle sponde

3) devono essere poste nel corso o specchio d'acqua su

pali sporgenti 50 cm. dal pelo d'acqua

1O1.AI SENSI DELI.7ART.40 DELLA L.R.23198

LA EAUNA SELVATICA APPARTIENE A CHI:

l) legittimamente la uccide o la cattura *

2) la raccoglie perché ferita

3) la uccide o la cattura anche con mezzi non ammessi

102. PER TATTTVITÀVENATORIA È CONSEN-

TITO (Ar SENSI DELrjART.4l DELLA L.R.

23t95) I-7USO DIARMI DMRSE DA QUELLEINDICATEAL COMMA 1?

1) no, sono vietate tutte le armi e httliimezzi diversi *

2) si, se afiorìzzate3) si, se l'auività venatoria si svolge in una azienda fau-

nitico-venatoria

1O3.AI SENSI DELI.?ART.41 DELLA L.R.23198IL

CACCIATORE PUÒ EARSIAIUTARE, PER CON-

DURRE I CANI DA PERSONE:

1) non munite di apposita autoizzazione regionale *

2) abilitate all'esercizio della caccia e munite della

licenza di porto di fucile

3) abilitate all'esercizio della caccia e munite di auto-

izzazione regionale

1O4.AI SENSI DELI.?ART. 41 DELLA L.R. 23198

OGNI CACCIATORE DI NORMA NON PUÒ UTI-

LIZZAFJF. PIÙ DI TRE CANI.IN QUALI CIRCO.

STANZE PUO UTILIZZARNE UN NUMERO

MAGGIORE?

1) durante la caccia in battuta alla volpe e al cinghiale *

2) durante la caccia a rastrello per i conigli

3) durante la caccia in Palude

1O5.AI SENSI DELI.?ART.46 DELLA L.R.23198IL

TITOLARE DE LI.? AUTOHIZZ AZIONE REGIO.

NALE È OSSLTCATO ANNUALMENTE A TRA.

SMETTERE ALI.?ASSESSORATO REGIONALE

DELLA DIFESA DELI.TAMBIENTE IL FOGLIO

DEL LIBRETTO VENATORIO CONTENENTE LE

ANNOTAZIONI SULLA SELVAGGINA ABBATTU-

TA:

1) al termine della stagione venatoria e comunque non

oltre il 3l marzo *

2) al termine della stagione venatoria e comunque non

oltre il 30 aprile

3) entro il 15 marzo

106.AI SENSI DELDART.50 DELLA L.R.23198,

IL PRELIEVO MASSIMO, GIORNALIERO E

STAGIONALE DELLE SPECIE CACCIABILI,

VIENE STABILITO:

1) dal calendario venatorio regionale adottato annual-

mente *

2) dai Comitati Provinciali Faunistici

3) dal Comitato Regionale Faunistico

1O7.AI SENSI DELI-?ART.51 DELLA L.R.23198

I.TASSESSORE REGIONALE DELLA DIFESA

DELI.?AMBIENTE PUÒ LIMITARE O VIETARE

SU TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE I-7E-

SERCIZIOVENATORIO:

1) per proteggere la fauna selvatica da malattie o altre

calamita *

2) per esigenze di ordine Pubblico

3) perché richiesto dalle associazioni ambientaliste

108. I-?ART. 52 DÉLLA L.R. 23198 PREVEDE CHE

TAMBITO TERRITORIALE DI CACCIA PRO-

GRAMMATA (ATC) PERESIGENZE DI CON-

SERVAZIONE DELLA REALT.À. GEOGRAFICA E

FAUNISTICO AMBIENTALE :

1) ha carattere subProvinciale *

2) ha car atter e comunale

3) ha carattere solo Provinciale

67

Page 67: 25Natura in Sardegna

1O9.AI SENSI DELUART.58 DELLA L.R.23198ILPROPRIETARIO CHE INTENDE VIETARE LACACCIA NEL PROPRIO FONDO RUSTICODEYE PRESENTARE RICHIESTAALI.TASSESSORE REGIONALE DELLA DIFESADELUAMBIENTE:l) entro trenta giorni dall'approvazione del piano fauni-stico venatorio regionale e per gli anni successivi entroil30 giugno *

2) entro quaranta giorni dall'approvazione del pianofaunistico venatorio regionale e per gli anni successivi

entro il30 giugno

3) entro sessanta giorni dall'approvazione del pianofaunistico venatorio regionale e per gli anni successivi

entro il30 giugno

11O.AI SENSI DELIJART.12 DELLA L.R.23l98ACHI COMPETE LA PREDISPOSZIONE E IjAT-TUAZIONE DEI PIANI DI GESTIONE DELLEOASI PERMANENTI DI PROTEZIONE EA[]I[-STICA E CATTURA LOROAFFIDATE?l) alle Province*2) al Comitato Regionale Faunistico

3) all'Istituto Regionale per la Fauna Selvatica

111. QUALE DEI SEGUENTI UCCELLI È CAC-CIABILEAI SENSI DELIJART.43 DELLA L.R.23t98?

l) pavoncella *

2) gheppio

3) albanella minore

112. QUALE DELLE SEGTIENTI SPECIE DIFAUNA SELVATICA NON È CACCIABILEAISENSI DELTALLEGATO DELLA L.R. 23198?

l) mignattaio *

2) moretta

3) codone

113. QUALE DEI SEGUENTI UCCELLI MIGR,A,.TORI È CACCIABILEAI SENSI DELLART.43DELLA L.R.23i98?1) moriglione *

2) moretta tabaccata

3) fistione turco

114. NELLE AZIENDE AGRI-TURISTICO-VENA-TORIE, ISTITUITE AI SENSI DELI.?ART. 36

DELLA L.R.23198, QUANDO È CONSTNTTUUATTIVITÀ VENATORIA NEI CONFRONTIDELLA SELVAGGINA NATURALE DI PASSO?

1) nei giorni e con le limitazioni previste dalla legge e

dal calendario venatorio *

2) non vi sono limitazioni3) durante tutto il periodo di apertura dell'attivita vena-

toia dell' azienda-f uristic o-venatoria

1 15. NELLE AZIENDE AGRI.TURISTICO-VENA-TORIE, PREVISTE DALLA L.R.23198, LTATTI-VITÀ.VENATORIA NEI CONT'RONTI DELLASELVAGGINA NATURALE DI PASSO PUÒ ESSE-RE ESERCITATA DA CACCIATORIAMMESSI INBASE AL REGOLAMENTO AZIENDALE?l) si, se muniti di attoizzazione regionale *

2) no

3) si anche se in possesso del solo porto di fucile uso

caccia

116.4I SENSI DELI.?ART.12 DELLA L.157192TRA I DOCUMENTI CHE IL CACCIATOREDEVE AVERE DURANTE I.?ATTIYITÀ VENATO.RIA SI CONTEMPLA LA POLIZZAASSICURA-TTVA PER LA RESPONSABILITÀ CTVILEVERSO TERZI CON MASSIMALI STABILITICON DECRETO MINISTERIALE. OGIU QUANTIANNI VENGONO AGGIORNATI I MASSIMALI?1) quattro anni *

2) tre anni

3) cinque aruri

II7.AI SENSI DELUART.49 DELLA L.R.23198 ÈPOSSIBILE RECARSI NEI GIORNI DI CACCIAPRESSO IL PT]NTO DI CACCIA O DI RIENTRODA UN'ORA PRIMA DEL SORGERE DEL SOLEFINOAD UN'ORA DOPO IL TRAMONTO?1) si, purché con il fucile scarico *

2) si, con il fucile in assetto di caccia3) no, mai

118.4I SENSI DELLA L.R.23198A CHI FA CARI.COATTUALMENTE IL RISARCIMENTO DEIDANNI ARRECATI ALLE AZIENDE TURISTICOVENATORIE DALLA EAUNA SELVATICA ALLOSTATO NATURALE E IN PARTICOLARE DAQUELLA PROTETTA?1) ai titolari delle aziende turistico venatorie *

2) alla Provincia3) alla Regione

119.AI SENSI DELI"?ART.11 DELLA L.R 23198ILCOMITATO REGIONALE FAUNISTICO DELIBE-RA SULLA FORMAZIONE DEL CALEIIDARIOVENATORIO ED ESPRIME PARERE ST]LLAU-TONIZZAZIONE:1) ad immettere selvaggina estranea alla fauna indigena *

2) ad atnnre i piani di miglioramento ambientale3) ad attuare i piani di gestione delle oasi permanenti diprotezione

12O.AI SENSI DELI.?ART.11 DELLA L.R.23198

QUALE DEI TRE COMPITI NON RIENTRA TRAQUELLI DEL COMITATO REGIONALEFAUNISTICO?1) curare l'immissione di idonee specie autoctone *

2) formulare proposte sulla vigilanza venatoria

68

Page 68: 25Natura in Sardegna

3) esprimere parere sull'istituzione di oasi permanenti

di protezione faunistica

121. QUALE DEI SEGUENTI MAMMIFERI PRE.

SENTI IN SARDEGNA È CONSTOBRATO SPECIE

PARTICOLARMENTE PROTETTA AI SENSI

DELI.?ALLEGATO DELLA L.R. 23198?

1) martora *

2) donnola3) faina

122. QUALE DEI SEGUENTI UCCELLI È CONSr-

DERATO SPECIE PARTICOLARMENTE PRO.

TETTAAI SENSI DELLA L.R.23198?

1) nibbio bruno *

2) cornacchia grigia

3) corvo

123. UART.46 DELLA L.R.23i98 PRESCRIVE

CHE IL CACCIATORE SEGNI SUL LIBRETTOVENATORIO IN MODO INDELEBILE LA DATA

DI CACCIA, LA SELVAGGINA E O\rE YIENE

ESERCITATA LA CACCIA. LA SELVAGGINA

QUAI\DO DEVE ESSERE SEGNATA?

1) la stanziale mano a mano che viene incarnierata,la

migratoria al termine della giornata di caccia *

2) in ogni caso mano a mano che viene incarnierata

3) al termine della giornata di caccia

124.Ar SENSr DELLA L.R.23198 (ART.12)A CIrICOMPETE I.?ACCERIAMENTO DEI DANNI

ARRECATI ALLE COLTURE DALLA EAIJNA

SELVATICA?l) alla Provincia *

2) all'Assessorato Regionale Difesa dell'Ambiente

3) all' Ispettorato Ripartimentale delle Foreste

69

Page 69: 25Natura in Sardegna

1. cHI È soccnrroALroBBLrGo DELIiT-

SCRIZIONEAL REGISTRO DELLE IMPRESE DI

PESCA ISTITUITO PRESSO OGNI CAPITAI{E-

RrA DI PORTO (ART.11, L. N 963/1965)?

1) chi esercita un impresa di pesca*

2) chi svolge attività di pesca sportiva

3) chi esercita la pesca scientifica

2. LAVENDITA DEI PRODOTTI È VTBT TN'

QUANDO LA PESCA È rsEncrmrn (ART. 7

D.P.R. N. 1639/1968):

1) a scopo ricreativo o agonistico *

2) da pescatori Professionali3) con strumenti espressamente permessi

3. I.?AUTORIZZAZIONF'ALTESERCIZIO DELLA

PESCA SCIENTIFICA NELLE ACQUE TERRITO-

RIALI DELLA REGIONE SARDA ÈAUTONTZ-

ZATA DA:l) l'Assessorato Difesa dell'Ambiente *

2) il Ministero della Marina Mercantile

3) il Presidente della Giunta Regionale

4.I LIMITI E LE MODALITÀ DELI.TESERCIAO

DELLA PESCA MARITTIMA COSÌ COME PRE-

VISTI DALI-?ART.14 DELLA L.963165 SONO

DETERMINATI DAL:l) Regolamento d'esecuzione *

2) dall'Autorità Marittima

3) dall'Assessorato Difesa dell'Ambiente

5. PER LA TUTELA DELLE RISORSE BIOLOGI-

CHE I-?ART. 15 DELLA L.R. 963/65 PREVEDE

LINA SERIE DI DIVIETI DAI QUALIVIENEESCLUSA:l) la pesca scientifica e le altre attività espressamente

autoizzate *

2) la pesca sportiva da imbarcazioni

3) la pesca professionale esercitata con imbarcazioni

munite del permesso di Pesca

6.AI SENSI DELI.?ART.128 BIS D.P.R. 1639/68IL

PESCATORE SPORTM SUBACQUEO NON

PUÒ RACCOGLIERE:l) coralli *

2) echinodermi

3) anellidi

7.AI SENSI DELI-?ART. I29DEL REGOLAMEN-

TO (D.P.R.1639/68) I-?ESERCIZTO DELLA PESCA

SUBACQUEA ÈVIETATO QUANDO SI SVOLGE

AD UNA DISTANZA DAGLI IMPIANTI FISSI DA

PESCA E ALLE RETI DA POSTA:

1) inferiore a 100 m *

2) inferiore a 200 m

3) inferiore a 300 m

8. PER I.?ART. 128 BIS DEL D.P.R. 1639/68 LA

PESCA SUBACQUEA SPORTWA È CONSENTT-

TA:l) soltanto in apnea *

2) con apparecchi ausiliari di respirazione

3) in apnea e con apparecchi ausiliari di respirazione

9. r.TESERClZlo DF-LLA PESCA SUBACQUE

sPoRTM, Ar SENSI DELLTART. 129 D.P.R.

1639t68,È SnUpnnVIETATO QUANDO SI SVOL-

GE:1) a distanza inferiore a 500 metri dalle spiagge fre-

quentate da bagnanti x

2) nelle aree di scogliera

3) a distarza inferiore a 500 metri dalle spiagge

10. LA PESCA SUBACQUEA È PERMESSA, PER

UART. 129 D.P.R. 1639/68:

1) dal sorgere del sole al tramonto *

2) dal tramonto al sorgere del sole

3) dal tramonto ma con mezzi di illuminazione

11.AI SENSI DELI.?ART.129 D.P.R. T639/68 LAPESCA SUBACQUEA. A DISTANZA INFERIORE

A 1OO M DALLE NAVIANCORATE FUORI DAI

PORTI:1) è vietata *

2) è permessa se il subacqueo segnala la sua presenza

3) è permessa con apparecchi ausiliari di respirazione

12. PERI.7ART.13O D.P.R. 1639168IL SUBAC-

QUEO IN IMMERSIONE HA I.TOBBLIGO DI

SEGNALARE LA SUA PRESENZA CON UN GAL-

LEGGIANTE RECANTE:

1) una bandiera rossa con striscia diagonale bianca *

2) wnbandiera gialla con striscia nera

3) una bandiera bianca con striscia rossa

13. PER I]ART. 130 D.P.R. 1639/68IL SUBAC-

QUEO IN IMMERSIONE PUÒ ESSEREACCOM-

PAGNATO DA LTN MEZZO NAUTICO DIAPPOG-

GIO,IN TALE CASO:

l) la bandiera deve essere issata sul mezzo nautico *

2) la bandiera non è necessaria

3) è sufficiente un lampeggiante di segnalazione

14.AI SENSI DELI.?ART.13O DEL REGOLAMEN-

TO (D.P.R.1639/68) LA DISTANZA MASSTMA

FRA IL SUBACQUEO ED IL GALLEGGIANTE O

IL}.{F,ZZO DIAPPOGGIO PORTA}ITI LA BAN-

DIERADI SEGNALAZIONE NON DEVE ESSERE

SUPERIOREA:1)50m*2)30m3)20m

71

Page 70: 25Natura in Sardegna

15.AI SENSI DELI.?ART.131 DEL REGOLAMEN-TO (D.P.R.1639/68) rL PESCATORE SUBACQUEOPUO TENERE IL FUCILE SUBACQUEO IN POSI-ZIONE DIARMAMENTO:1) solo in immersione x

2) anche al momento di immergersi3) anche quando risale in barca

16.4I SENSI DELTART.l4O DEL REGOLAMEN.TO (D.p.R.1639t68) QUALE DEr SEGUENTT§TP|EZZIÈ CONSNNTITO NELLA PESCASPORTTVA IN MARE?l)rezzaglio di 16 m *

2) giacchio di 18 m3) palamito con 300 ami

17.AI SENSI DELIJART.l4O DEL REGOLAMEN-TO (D.P.R.1639t68) OGNI PESCATORE SPORTT-VO INACQUE DI MARE NON PUÒ USARE UNNUMERO DI CANNE SUPERIOREA:1) cinque *

2) tre3) sei

18.4I SENSI DELI-?ART.14O D.P.R. 1639168

QUALE DEI SEGTIENTI ATTREZZI INDIVIDUA.LI NON È CONSBXTITO PER LA PESCA SPOR-TIVA IN MARE?l) bilancia di lato superiore a sei metri *

2) lenze a traino e filaccioni3) l'uso di cinque canne per pescatore

19. QUALI DEI SEGUENTIATTREZZI SONOCONSENTITI PER LA PESCA SPORTIVA (ART.138 D.P.R. 1639t68)?l) parangali fissi o derivanti, nasse *

2) lerue fisse quali carìne con più di tre ami3) palamiti con un numero di ami superiore a 200

2O.AI SENSI DELI,TART. I4?DEL REGOLAMENTO(D.P.R 1639/68) rL PESCATORE SPORTTVO NONPUÒ CATTURARE GIoRNALMENTE PÙ DI:1) cinque chili di pesci salvo il caso di pesce singolo dipeso superiore *

2) sette chili di pesci

3) cinque chili di pesci e cinque chili di crostacei

2I. LE LIMITAZIONI PREVISTE DALI.?ART. 142

DEL REGOLAMENTO NON SIAPPLICANO(4RT.144 D.p.R. 1639t68), QUANDO rL PESCA-TORE SPORTIVO:l) partecipa a manifestazioni sportive attoizzate *

2) partecipa a battute di pesca sugli arenili3) partecipa a gare di pesca da imbarcazioni

22. UART. 7 DEL RD. 1486/1914 (REGOLAMENTOPER LA PESCA BLTIVIALE E LACUALE) VIETA:1) collocare attraverso i fiumi apparecchi fissi o mobili

di pesca che possono impedire il passaggio del pesce *

2) porre nei corsi d'acqua strumenti fissi o mobili che

occupano meno della meta dello specchio d'acqua3) porre nei corsi d'acqua strumenti fissi o mobili chelasciano nel senso dellalarghezza uno spazio libero nonminore di un metro

23. AI SENSI DELUART. 22 DEL R.D. 1604/1931LA LICENZA DI PESCA È ONNT,TC.ITORIA?l)si*2) no se il pescatore ha meno di 16 anni3) no se il pescatore ha meno di 14 anni

24.4I SENSI DELI.7ART.7 DEL R.D. 1486/1914(REGOLAMENTO PER LA PESCA FLTIVIALE ELACUALE) I.TIMPIEGO DI OPERE STABILI,COME CHIUSE, ARGINELLI, PER I-?ESERCIZIODELLA PESCA È:l) sempre vietato *

2) è permesso

3) è permesso previa specifica autoizzazione

25.4I SENSI DELI-?ART.8 DEL R.D.1486/1914INPROSSIMITÀ NTT,T,T SCALE DI MONTA PERPESCI, DAGLI SBOCCHI DI CANALI, DALLEGRIGLIE DELLE MACCHINE IDRAULICHE ÈVIETATO COLLOCARE RETI ED ATTRJEZZI ADISTANZA MINORE DI:1)40m*2)50m3)20 m

26.4I SENSI DELUART.lO DEL R.D. 1486/1914LA PESCA CON CANNA E LENZAA MANO ÈSEMPRE PERMESSA?1) si, solo nei laghi salvo restrizioni stabilite dallaProvincia2) no

3) a seconda della stagione

27.4I SENSI DELLART. I2DEL R.D.1486/1914IN UN CORSO D'ACQUA DT]EAPPARECCHI DIPESCA DEVONO ESSERE POSTIA DISTANZA:1) non minore del doppio della lunghezza del più gran-de di essi *

2) non minore del triplo della lunghezza del più grandedi essi

3) maggiore del doppio dellalunghezza del più grandedi essi

28.AI SENSI DELI.?ART.19 DEL R.D. 14S611914 ÈDI NORMA VIETATA I.?INTRODUZIONE SENZAAUTORJIZZAZIONE DI UNA NUOVA SPECIE OVARIET,À, DI PESCI IN BACINI O CORSI DOAC-

QUA; I.TAUTORITÀ PREPOSTA A CONCEDEREIL PERMESSO È:l) il Presidente della Giunta Provinciale *

2) il Presidente della Giunta Regionale

72

Page 71: 25Natura in Sardegna

3) l'Assessore alla Difesa dell'Ambiente

29.AI SENSI DELI.?ART.6 DEL R.D.1604/1931L4RACCOL:TAED IL COMMERCIO DI PESCI

UCCISI O STORDITI CON SOSTANZEVENEFI-CHE O CON CORRENTE ELETTRICA È:

1) sempre vietato *

2) permesso

3) vietato se il pesce non ha raggiunto lalwghezzaminima

30.AI SENSI DELIjART.33 DEL R.D. 1604/1931, È

CONSENTITA LA PESCA INACQUE PRIVATE O

SOGGETTEA DIRITTO ESCLUSIVO DI PESCA?

l) si, purché vi sia il consenso del proprietario o del

concessionario *

2) no

3) solo se il pescatore ulilizza canna fissa

31. QUALr ATTRJEZZI SONO CONSENTTTI ArPESCATORI SPORTIVI NELLE ACQUE INTER-NE?l)lenza con o senza caruta *

2) bilancia con lati superiori am2x23) rete, tramaglie e pendenti

32. QUALE DEI SEGUENTIATTREZZI È CON-

SENTITO AI PESCATORI SPORTIVI NELLEACQUE INTERNE IN SARDEGNA?1) tirlindana *

2) fiocina3) nassa

33.IN QUALE CIRCOSTANZA IL PESCATORESPORTIVO PUò USARE I PALAMITI PER LAPESCA LACUALE E FLI.IVIALE:l) in nessuna circostanza *

2) nei canali di bonifica3) nei bacini d'acqua temporanei

34. I.?ART. 1 DEL DECRETOASSESSORIALEDIFESA DELI-?AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.

412 (DISCPLINA DELT.TATTTVITA Dr PESCA)INDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURADEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORI-GINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTIMISURE È ENN,IU.T1) anguilla cm. 15 *

2) spigola cm.253) sarago cm.20

35. UART. 1 DEL DECRETO ASSESSORIALEDIFESA DELI.?AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.

412 (DISCPLINA DELLATTTVITA Dr PESCA)INDICA LE DIMENSIONI MIIIIME DI CATTURADEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORI-GINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTIMISURE È CTUSTA,T

l) cefalo cm. 25 *

2) dentice cm.253) cemia cm.25

36. I-?ART. 1 DEL DECRETOASSESSORIALEDIFESA DELI.?AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.

412 (DISCIPLINA DELI-TATTIYITÀ DI PESCA)

INDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURADEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORI.GINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTIMISURE È NNN,{U,T1) alosa cm. 20 x

2) acciuga cm. 93) ombrina cm.25

37. I-7ART. 1 DEL DECRETO ASSESSORIALE

DIFESA DELUAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.

412 (DISCPLINA DELr-?ATTTVITÀ Dr PESCA)

INDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURADEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORI-GINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTIMISURE È CTUSTN.T

1) anguilla cm. 28 *

2) dentice cm.203) occhiata cm.20

38. I.?ART. 1 DEL DECRETO ASSESSORIALEDIFESA DELI.?AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.

412 (DTSCPLTNA DELI-?ATTTVITÀ Dr PESCA)

INDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURADEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORI.GINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTIMISURE È NNN,q.TN.T

1) boga cm. l0 *

2) tordo cm.203) nasello cm.20

39. I.?ART. 1 DEL DECRETOASSESSORIALEDIFESA DELI-?AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.

412 (DISCPLINA DELI-?ATTMTA DI PESCA)hIDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURADEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORI-GINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTIMISURE È CTUSTA.T

1) sgombro cm. 18 *

2) surello cm.203) occhione cm. 30

40. I.?ART. 1 DEL DECRETOASSESSORIALEDIFESA DELTAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.

412 (DISCPLINA DELUATTMTA DI PESCA)INDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURADEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORI-GINE MARINA. QUALE DELLE SEGTIENTIMISURE È NNNATN,T

1) triglia di fango cm. 20 *

2) mormora cm. 15

3) sparlotta cm. 12

73

Page 72: 25Natura in Sardegna

41. TART. 1 DEL DECRETO ASSESSORIALEDIFESA DELI"TAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412 (DISCPLTNA DELL?ATTMTÀ Dr PESCA)INDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURADEI PESCIALLO STADIO GIOVAI\ILE DI ORI-GINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTIMrsuRE È crusmrl) salpa cm. 15 *

2) tnglia di scoglio cm. 12

3) tanuta cm.25

42. I.?ART. 1 DEL DECRETO ASSESSORIALEDIFESA DELI-?AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412 (DTSCPLINA DELI-?ATTMTÀ DI PESCA)INDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURADEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORI-GINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTIMISURE È TNruUTl) grongo cm.45 *

2) murena cm. 60

3) anguilla cm.28

43. I"?ART. 1 DEL DECRETOASSESSORIALEDIFESA DELI-7AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412 (DISCIPLINA DELI'ATTIVITÀ, DI PESCA)INDICA LE DIMENSIONII MINIME DI CATTURADEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORI-GINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTIMISURE È CTUSTATl) leccia cm. 60 *

2) pesce spada cm. 100

3) ricciola cm. 50

44. IL DECRETO ASSESSORIALE DIFESAAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412ART.3 CON-SIDERA SOTTO MISURA E NON PESCABILET]N CROSTACEO SE LA LTJNGHEZZATOTALEÈ rNrnnroRrA DErvALoRr MINIMI INDICATTNEL DECRETO. QUALE DELLE SEGUENTIMISURE È TNNAUT1) aragosta bianca cm. 20 *

2) astice cm.243) scampo cm. 7

45. I.?ART. 2 DEL DECRETO ASSESSORIALEDIFESAAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412INDICA LE DIMENSIONI PER LA CATTURADEI MOLLUSCHI BIVALVIALLO STATO GIO.VANILE; QUALE DELLE SEGUENTI MISURE ÈERRAIA?I ) ostrica piatta cm. l0*2) vongola verace cm. 3,5

3) cannolicchio cm. 6

46. I.?ART. 5 DEL DECRETO ASSESSORIALEDIFESAAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412YIETA LA PESCA DELLARAGOSTA, DELI.?A.STICE E DELLA CAPRA DI MARE NEL PERIO-DO COMPRESO FRA IL:

l) 1 settembre ed il 28 febbraio *

2) I agosto ed il 28 febbraio3) 15 luglio ed il 28 febbraio

47.L8 DIMENSIONI MINIME DEI PESCI D'AC-QUA DOLCE PERCHÉ POSSATIO ESSEREPESCATI NON DEVONO ESSERE INFERIORIAIVALORI INDICATI NELI-?ART.11 DEL DECRE-TO ASSESSORIALE DIFESA DELIJAMBIENTE10 MAGGIO 1995 N.412; QUALE DELLESEGUENTI MISURE È TNN.IU.Tl) trota iridea cm. 18*

2) persico trota cm.203) carpa cm. 30

48. IJART. 11 DEL DECRETO ASSESSORIALEDIFESA DELLAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.4l2VIETA DI NORMA LA PESCA DELLEDTVERSE SPECIE IN BEN PRECISI PERIODIDELTANNO; QUALE RISPOSTA È nnntU.r1) trota iridea dal 30 ottobre al 31 gennaio +

2) trota europea dal 30 ottobre al 3l gennaio

3) persico trota dal I aprile al 31 maggio

49. IL DECRETO ASSESSORIALE DIFESAAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412ART.3 CON-SIDERA SOTTO MISURA E NON PESCABILEUN CROSTACEO SE LA LT]NGHEZZATOTALEDEL CARAPACE È INFERIOREA DEIVALORIMINIMI INDICATI IYEL DECRETO. QUALEDELLE SEGT]ENTI MISURE È NNN,ryMTl) gambero rosso cm. 4 *

2) gambero viola cm.23) gambero bianco cm. 2

50. I.?ART. 2 DEL DECRETO ASSESSORIALEDIFESAAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412INDICA LE DIMENSIONI PER LA CAITURADEI MOLLUSCHI BIVALVIALLO STATO GIO-VANILE; QUALE DELLE SEGUENTI MISURE ÈGIUSTA?l) cozza cm. 5,5 *

2) ostrica piatta cm.73) ostrica concava cm. 8

51. LE DIMENSIONI MINIME DEI PESCI D'AC-QUA DOLCE PERCHÉ POSSAIIO ESSEREPESCATI NON DEVONO ESSERE INFERIORIAIVALORI INDICATI NELIJART.ll DELDECRETO ASSESSORIALE DIFESADELIJAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412;QUALE DELLE SEGUENTT MTSURE È CrUSm,t1) anguilla cm. 28 *

2) agone cm.203) chepia cm.20

52. I.?ART. 11 DEL DECRETOASSESSORIALEDIFESA DELI.?AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.

74

Page 73: 25Natura in Sardegna

412VIETA DI NORMA LA PESCA DELLEDIVERSE SPECIE IN BEN PRECISI PERIODI

DELr-?ANNO; QUALE RTSPOSTA È Bnnaru'r1) persico reale dal 30 aprile al 30 giugno *

2) tinca dal I aPrile al 30 giugno

3) carpa dal 1 aPrile al 31 maggio

53. IL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA

AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412ART.3 CON-

SIDERA SOTTO MISURA E NON PESCABILE

T]N CROSTACEO SE LA LUNGIIEZZATOTALEDEL CARAPACE È INFERIOREA DEIVALORI

MINIMI INDICATI NEL DECRETO. QUALEDELLE SEGIIENTI MISURE È CTUSU.T

l) aragosta mediterranea cm. 9 *

2) astice cm. L2

3) scampo cm. 5

54. I.?ART. 2 DEL DECRETO ASSESSORIALE

DIFESAAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412

INDICA LE DIMENSIONI PER LA CATTURA

DEI MOLLUSCHI BTVALVIALLO STATO GIO-

V;INILE; QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È

GIUSTA?1) capasanta cm. 10 *

2) cannolicchi cm. 8

3) tartufo di mare cm. 4

55.AI SENSI DELI-?ART. 11 DEL DECRETO

ASSESSORIALE DIFESA AMBIENTE 10 MAG-

GIO 1995 N.412 LA PESCA DELLATROTASARDA È PNOBTTA:l) tutto l'anno *

2) dal 30 ottobre al 31 gennaio

3) dal 30 ottobre al 28 febbraio

56. AI SENSI DEL DECRETO ASSESSORIALE

DIFESA DELL?AMBIENTE 3.3.1994 N. 27 6, 277 E

SUCC. MODIFICHE LA RACCOLTA DEI RICCI

DI MARE È CONSNNTITAAI PESCATORI PRO-

FESSIONALI NEL PERIODO:1) dal I novembre al3l marzo successivo *

2) dal I ottobre al30 marzo successivo

3) dal I settembre al 30 marzo successivo

57.AI SENSI DEL DECRETO ASSESSORIALE

DTFESA DELr.?AMBIENTE 3.3.1994 N. 27 6, 277 E

SUCC. MODIFICHE ART.3 I PESCATORI SPOR-

TIVI SONO AIJTONIZZAIIAL PRELIEVO

GIORNALIERO DURANTE TUTTO I.?ANNO DI:

l) 50 ricci *

2) 75 ricci3) 100 ricci

58. AI SENSI DEL DECRETO ASSESSORIALE

DTFESA DELI-?AMBTENTE 3.3.1994 N. 27 6, 277 B,

SUCC. MODIFICHE I PESCATORI MARITTIMIDI PROFESSIONE POSSONO EFFETTUARE UN

PRELIEVO GIORNALIERO, PER PESCATORE:

1) di un mrmero di ricci fissato con decreto assessoriale *

2) di 1.200 ricci3) di 2.000 ricci

59. LE DIMENSIONI DEI RICCI, ESCLUSI GLIACULEI NON POSSONO ESSERE INFERIORIA:

1)50mm*2) 40 mm3) 60 mm

60.AI SENSI DELI.?ART.6 DELL R.D.1604i1931È

AMMESSO IL COMMERCIO DI PESCI UCCISI

CON MATERIE ESPLODENTI?

1)no*2) no, salvo apposita autoizzazione

3) si

61. QUALE È U.luromT,À. CHE RTLASCTA LA

LICENZA PER LA PESCA NELLEACQUEINTERIIE,IN SARDEGNA?1) l'Assessorato alla Difesa dell'Ambiente *

2) 1' Amminis trazione Provinciale

3) il Comune di residenza

62. GLIATTNEZZICONSENTITI PER LA PESCA

LACUALE E FLtryIALE IN SARDEGNA SONO

DICHIARATI PER DECRETO:1) Ministeriale *

2) dell'Assessorato Difesa dell'Ambiente

3) dell'Assessorato all'Agricoltura

63.AI SENSI DELUART.l DEL D.P.R. 162711965

QUALE ORGANO ESERCITA LE FUNZIONI

AMMINISTRATTVE IN MATERIA DI PESCA IN

SARDEGNA?1) l'Amministrazione Regionale della Sardegna *

2) la Commissione Provinciale della pesca

3) il Ministero delle politiche agrarie e forestali

64.AI SENSI DEL D.P.R. 162711965 LA COMPE'

TENZA PRIMARIA IN MATERIA DI PESCA

NELLE ACQUE MARITTIME TERRITORIALI È:

1) l'Amminislrazione Regionale della Sardegna *

2) l'Autorità Marittima dello Stato

3) del Ministero della Marina Mercantile

65.AI SENSI DEL DECRETO DELI.?ASSESSORE

DELLA DIFESA DELI.:AMBIENTE N. 41211995

ART.1 LA DIMENSIONE DEI PESCI DI ORIGI-

NE MARINA OGGETTO DI PESCAALLO STA-

DIOADUI.JTO:1) non è soggetta alla limitazione della lunghezza mas-

sima *

2) la lunghezzar.Lonpuò essere inferiore ai cm'

3) la lunghezzavaiaper le diverse specie ed è fissata

per decreto

66.AI SENSI DELI-?ART.I DEL DECRETO

75

Page 74: 25Natura in Sardegna

ASSESSORIALE DIFESA DELIJAMBIENTE41211995 LE SPECIE DI ORIGINE MARINAOGGETTO DI PESCA CATTURATE NELLEACQTTE INTERNE ALLO STADIO GIOVzINILE:1) devono avere le dimensioni minime fissate daldecreto *

2) non sono soggette alle limitazioni della hnghezzaminima3) devono avere dimensioni non inferiori a l0 cm.

67.4I SENSI DELI-?ART. 1 DEL DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELI.TAMBIENTE41211995 CHE DISCIPLINA LE DIMENSIONIMINIME PER LA CATTURA DEI PESCI DI ORI.GINE MARINAALLO STADIO GIOVANILE,QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È NNNITI:1) sogliola cm.25 *

2) rombo liscio cm. 20

3) rombo chiodato cm.25

68.AI SENSI DELTART. l DEL DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELI-?AMBIENTE41211995 CHE DISCIPLINA LE DIMENSIONIMIMME PER LA CATTURA DEI PESCI DI ORI-GINE MARINAALLO STADIO GIOVANILE,QUALE DELLE SEGUENTT MTSURE È CTUSU:l) mustela cm. 20 *

2) cowina cm.253)merluzzocm. 15

69.4I SENSI DELI.?ART. 1 DEL DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELI.TAMBIENTE41211995 CHE DISCIPLINA LE DIMENSIONIMINIME PER LA CATTURA DEI PESCI DI ORI-GINE MARINAALLO STADIO GIOVANILE,QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È ENRATI,:1) luccio di mare cm. 35 *

2) palamita cm.253) nasello cm.20

70.AI SENSI DELI.?ART.1 DEL DECRETOASSESSORIALE DIF'ESA DELI.?AMBIENTE41211995 CHE DISCIPLINA LE DIMENSIONIMINIME PER LA CATTT'RA DEI PESCI DI ORI-GINE MARINAALLO STADIO GIOVANILE,QUALE DELLE SEGTIENTI MISURE È CTUSU.:l) lampuga cm. 60 *

2) rombo quattrocchi cm.253) leccia cm. 50

71.AI SENSI DELUART. l DEL DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELI.TAMBIENTE41211995 CHE DISCIPLINA LE DIMENSIONIMIMME PER LA CATTURA DEI PESCI DI ORI-GINE MARINAALLO STADIO GIOVANILE,QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È TNUTA:1) cefalo cm. 15 *

2) spigola cm.253) orata cm.20

72.AI SENSI DELIJART.9 E DELI.?ART.38 DELR.D. 1486/19I4LA PESCA CONATTREZZI NONCONSENTITI È UNAVIOLAZIONE CHE COM-PORTA:1) sanzione amministrativa e sanzione accessoria *

2) sanzione penale

3) sanzione amministrativa

73.LA PESCAATTUATA CON TUSO DELLACORRENTE ELETTRICA (ART.6 DEL R.D.1486n914) È UNIyTOLAZTONE CHE COMPOR-TA (ART.28 R.D. 1604fi931):1) sanzione penale e/o sanzioni accessorie *

2) sanzione amministrativa e accessoria

3) sanzione penale

74.AI SENSI DELI.7ART.37 DEL R.D.1604/1931IL PESCARE NELLAACQUE DOLCI SENZA ILDOCUMENTO DI LICENZA È UNIYTOLAZIO-NE CHE COMPORTA:l) sanzione amministrativa *

2) sanzione penale

3) sanzione penale se non ha conseguito lalicenza

7s.Ar sENSr DELLA L.963n965 (ARr.26) CHrESERCITA LA PESCA MARITTIMA SENZA LAPREVENTIVA ISCRIZIONE AL REGISTRO DEIPESCATORI MARITTIMI COMMETTE UNAVIOLAZIONE CHE COMPORTA:l) una sanzione amministrativa pecuniaria *

2) I'arresto3) I'arresto e l'ammenda

76.4I SENSI DELUART.15 DELLA L.9631I965PESCARE IN ZONE E TEMPIVIETATI DAIREGOLAMENTI, DECRETI E ORDINI EMANATIDALI.?AUTORITA AMMINISTRATIVA :

1) è permesso alla pesca scientifica altoizzata*2)èproibitoachiunque3) è permesso alla pesca professionale

77. PESCARE IN ZONE E TEMPIVIEIATIAISENSI DELI-?ART.15 È UNAYIOLAZIONE CHEcoMPoRTA (ARTT. 26 E 27 DELLA L. 963fi965):1) sanzione amministrativa e sanzione accessoria *

2) sanzione penale

3) sanzione penale e amministrativa accessoria

78. AI SENSI DEGLI ARTT. 26 E 27 DELLAL.963 t 65 PESCARE QUANTITÀ SUPERTORI AQTIELLE PREYISTE DAI REGOLAMENTI (ART.15, LETT.A,L.963t65) È tTNLVTOLAZTONE CrrECOMPORTA:1) sanzione amministrativa e sanzione accessoria *

2) sanzione penale

3) sanzione penale e amministrativa e accessoria

79. AI SENSI DEGLI ARTT. 26 E 27 DELLA L.963165 PESCARE CON LE NAVI EATTREZZI O

76

Page 75: 25Natura in Sardegna

STRUMENTIVIETATI (ART. 15' LETT. B, L.

963/65) COMPORTA TRA I-?ALTRO OLTRE ALLE

SANZIONI AMMINISTRATIVE :

1) la confisca del pescato, degli attrezzi o strumenti,

esclusa la nave *

2) la confisca del pescato, degli atlrezzi o strumenti e

della nave

3) la confisca della nave e degli attrezzi o strumenti

80.AI SENSI DELI.?ART.1 DEL DM 21 MAGGIO

1981 È VIETATO PESCARE DETENERE E TRA-

SPORTARE E COMMERCTALIZZANE ESEM-

PLARI DI:l) cetacei e testudinati *

2) echinodermi e sPongiformi

3) cefalopodi e crostacei

81. AI SENSI DELI-?ART. 1 DEL DECRETO

ASSESSORIALE 41211995 LA LUNGHF-ZZA DEIPESCIVIENE MISURAIA:1) dall'apice del muso sino all'estremità del lobo più

lungo della pinna codale *

2) dall'apice del muso alla pinna anale

3) dalla spina branchiale al lobo distrale della pinna

codale

82.AI SENSI DELIJART.4 DEL DECRETO

ASSESSORIALE DIFESA DELI-TAMBIENTE

4I2I 1gg5 LA LI.INGHE,ZZA DEI CROSTACEI

VIENE MISURAIA:l) dall'estremità delle spine sopraorbitali e dalla punta

del rostro all' estremità posteriore dell'animale compre-

so il telson ma escluse le setae *

2) dall' estremità delle antenne all'estremità dell' anima-

le compreso il telson

3) dall'estremità delle spine sopraorbitale alle rete del-

l'estremità posteriore dell'animale

83.AI SENSI DELI.?ART.4 DEL DECRETO

ASSESSORIALE DIFESA DELI-?AMBIENTE

4I2IIgg5 LATAGLIA MINIMA DEI CROSTACEI

PUÒ ESSERE RIFERITA ALLA LUNGIJE,ZZA

DEL:1) cefalotorace *

2) pleon

3) urosoma

84.AI SENSI DELIJART.4 DEL DECRETO

ASSESSORIALE DIFESA DELI-TAMBIENTE

4I2I1gg5 GLI ESEMPLARI DI CROSTACEI

EVENTUALMENTE CATTURATI CON MEZZL

INDIVIDUALI DI DIMENSIONI INFERIORI A

QUELLE MINIME PREVISTE PERLE DIVERSE

SPECIE, DEVONO ESSERE:

l) rigettati in mare *

2) consegnati all'autorità competente

3) commercializzalinei limiti del l5oh del pescato

85.4I SENSI DELI.'ART.12 DEL DECRETO

ASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE

4I2IIII5AI FINI DELLATUTELA DELLA MON-

TATA DEL NOVELLAME VERSO LE ACQUE

INTERNE, NELLE AREE DI MARE IN CTII

SBOCCANO FIUMI OALTRI CORSI D'ACQUA

NATURALI O ARTIFICIALI È VIETATO I.TESER-

CIZIO DELLA PESCA PROFESSIONALEAD

UNA DISTAIIZA FRONTALE O LATERALE

INBERIOREA:l)500m*2) 600 m3) 400 m

86.4I SENSI DELI-?ART.13 DEL DECRETO

ASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE

4I}ITq}SVIGE IL DIVIETO DI COLLOCARE

RETI DA POSTA OALTRIATTRjEZZT FISSI'AD

UNA DISTANZA,DAJ'LA CONGIUNGENTE IPTINTI PIÙ FORANEI, NATURALI O ARTIFICIA-

LI DELIMITANTI GLI SBOCCHIA MARE DEI

FIUMI INFERIOREA:1)500m*2) 400 m3) 300 m

87.AI SENSI DELI.?ART.14 DEL DECRETO

ASSESSORIALE DIFESA DELLAMBIENTE4I2III95LA PESCAAL NOVELLAME PUò

E SSERE AUT ORJIZZXTO SE DESTINATO :

1) allo stato vivo agli allevamenti ed al ripopolamento

anche delle lagune salmastre *

2) al consumo sui mercati nazionali

3) al ripopolamento nelle acque territoriali estere

88. LA PESCA DEL NOVELLAME COME PREYI'

STO DALI.?ART.14 DEL DECRETO

ASSESSORIALE DIFESA DELI"TAMBIENTE

4I2IIgg5 PUÒ ESSERE AUTORIZZATA:

1) dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente *

2) dal Comitato Tecnico Consuntivo della Pesca

3) dalla Commissione Tecnica Regionale della Pesca

89. LART. 17 DEL DECRETO ASSESSORIALE

DIFESA DELI.TAMBIENTE 41211995 PREYEDE

I.TAUTORIZZAZIONE PER LA PESCA:

l) del novellame di sarde e alici *

2) del novellame di sPigola

3) del novellame di cefalo

90. TART. 17 DEL DECRETO ASSESSORIALE

DIFESA DELI.?AMBIENTE 41211995 PREVEDE

IJAUTORIZZAZIONE PER LA PESCA:

1) del rossetto *

2) del novellame di triglia3) del novellame di orata

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Page 76: 25Natura in Sardegna

91. I?AUTOHIZZAZIONE ALLA PESCA DELBIANCHETTO E DEL ROSSETTO (DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE412i95 ART. 18) YIENE RILASCIATA:l) dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente *

2) dalla Capitaneria di Porto

3) dal Comitato Tecnico della Pesca

92. I.?AUTONIZZAZIONE ALLA PESCA DELBIANCHETTO E DEL ROSSETTOAI SENSIDELI.?ART. 18 DEL DECRETO ASSESSORIALEDIFESA DELI.?AMBIENTE 412195 DEVE ESSERERICHIESTA AL COMPETENTE UFFICIO PESCAENTRO:l) il 15 dicembre di ciascun anno *

2) non sono previsti limiti di tempo

3) il 15 giugno di ciascun anno

93.AI SENSI DELI.?ART.19 DEL DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE412195 TRA LE ATTREZZATURE UTILIZZABILIPER LA PESCA DEL BIAIICHETTO SI POSSO-NO USARE:l) reti a traino, reti di circuizione con maglie di apertu-ra non inferiore a 5 mm *

2)lenze e ami3) reti a traino e reti di circuizione con catene o altrosistema atto a consentire il rastrellamento dei fondali

94.L4 PESCA DEL BIANCHETTO E DEL ROS.SETTOAI SENSI DEL DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELI?AMBIENTE412I95,ART.20, PUò ESSERE ESERCITATA, tlELPERIODO:1) fissato annualmente con decreto dell'Assessoredella Difesa dell'Ambiente *

2) fissato sulla base delle effemeridi dalla capitaneria diporto

3) fissato dalla commissione tecnica regionale dellapesca

95. AI SENSI DEL DECRETO ASSESSORIALEDTFESA DELIjAMBIENTE 412t95, ART. 20, LAPESCA DEL BIANCHETTO E DEL ROSSETTOPUÒ ESSERE ESERCITATA:1) dalle ore 4 alle ore 18 dei giorni feriali *

2) dalle ore 4 alle ore 18 dei giorni festivi3) dalle ore 6 alle ore 20

96. AI SENSI DEL DECRETO ASSESSORIALEDTFESA DELI_?AMBIENTE 412t95, AP{t. 20, LAPESCA DEL BIANCHETTO E DEL ROSSETTOPUÒ ESSERE ESERCITATAANCHE NELLE ORENOTTUR]TIE SE:l) effettuate con attrazione luminosa e reti da circuizio-ne*2) effettuata nelle notti di luna piena con reti a traino3) effettuata con attrazione luminosa e trattine

97. AI SENSI DELI.?ART. 2I DEL DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELIJAMBIENTE412195 COLORO CHE SONOAUTORIZZATIALLA PESCA DEL BIANCHETTO E DEL ROS.SETTO DEVONOANNOTARE I DATI RELATIVIALLA QUANTITÀ DI PESCATO, LE GIORNATEE LE ZONE DOVE VIENE ATTUATA LA PESCA:1) su apposito modulo *

2) sul registro di bordo3) nell'apposito spazio dell' autoizzazione

98.4I SENSI DELI.?ART. 21 DEL DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE412195 LA COMUNICAZIONE DEI DATI RELATI-VIALLA QUATITITÀ DI PESCATO, GIORNATE EZONE DI PESCA DEYE ESSERE EFFETTUATAMENSILMENTE:l) all'Assessorato della Difesa dell'Ambiente *

2) al Comitato Regionale della Pesca

3) alla Capitaneria di Porto

99.4I SENSI DEL DECRETO ASSESSORIALEDIFESA DELI_iAMBIENTE 4t2t9s, ART. 21, LAMANCATA COMT]NICAZIONE MENSILE DEIDATI RICHIESTI,ANCHE SE NEGATTVI, PERLA PESCA DEL BIAI\CHETTO E DEL ROSSET-TO, COMPORTA:l) la revoca dell'autoizzazione ed il mancato rinnovo del-l'autoizzazione per le campagne di pesca successive *

2) l' applicazione delle sanzioni amministrative previsteper le violazioni all'esercizio della pesca

3) il mancato rinnovo dell'autoizzazione per le campa-gne di pesca successive

1OO. IL DECRETOASSESSORIALE DIFESADELLTAMBTENTE N. 297 3 t93, REGOLAMENTALA PESCA CON I BERTOVELLI CHE DEVONOAVERE IL CORPO FORMATO CON RETE AMAGLIE NON INFERIORIA:l)12mm*2) 11 mm3) 10 mm

101. IL DECRETOASSESSORIALE DIFESADELI-TAMBIENTE 2973193 ALUART. 2 PREVEDECHE NEL BERTOVELLO IL LATO DELLAMAGLIA DELLA RETE DEL SACCO FINALENON SIA INT'ERIOREA:1)l0mm*2)9mm3)8mm

1O2.I.?USO DEL BERTOVELLO È CONSENTITO,AI SENSI DELI.?ART.5 DEL DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE2973t1993D[L:l) I ottobre di ogli anno al 3l gennaio dell'anno suc-cessivo *

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Page 77: 25Natura in Sardegna

2) 1 settembre di ogni anno al 3l gennaio dell'anno

successivo

3) 1 ottobre di ogri anno al 30 matzo dell'anno successivo

1O3.AI SENSI DELI-?ART. 104 DEL D.P.R.

163911968 LE RETI DA POSTA DEVONO ESSERE

MUNITE DI SEGNALI GALLEGGIANTIDISTANTI TRA LORO NON PIÙ DI 2OO M. DICHE COLORE DEVONO ESSERE?

1) giallo *

2) rosso

3) bianco

1O4.AI SENSI DELI;ART.106 DEL D.P.R

163911968 È CONSTNTITO I-?IMPIEGO DITUTTII TIPI DI RETE DA CIRCUIZIONE DI QUALSIA.SI GRANDE ZZA PI]FrCIdiÈ T,N NTUTNSIONIDELLA MAGLIA NON SIANO INFERIORIA:l)10mm*2) 15 mm

3)8mm

1O5.AI SENSI DELI.?ART.lO8 DEL D.P.R.

I6391I968I.?USO DI FONTI LUMINOSE PER

DIMPIEGO DELLE RETI DA CIRCUIZIONE È

VIETATO NELLE ZONE DI MARE NELLE

QUALI LA PROFONDITÀ DELLE ACQUE SIA

INFERIORE:1) a 30 m. entro tre miglia marine dalla costa *

2) a 50 m. entro quattro miglia marine dalla costa

3) a 40 m. entro le due miglia marine dalla costa

106.AI SENSI DELI.?ART.11O DEL D.P.R.

163911968 LE RETI DATRAINO NON POSSONO

ESSERE COMPOSTE INALCUNA PARTE DA

MAGLIE AVENTI APERTURA INFERIORE A:1)40mm*2) 30 mm3) 50 mm

107. AI SENSI DELI-?ART. 111 DEL D.P.R.

163911968È SBNNPNBYIETATO I.?USO DI RETIDATRAINO NELLE ZONE DI MARE NELLE

QUALI LA PROFONDIT.À. DELLEACQUE SIA

INFERIORE AI 50 M. ENTRO LE TRE MIGLIAMARINE DALLA COSTA?

l) no se esercitata da natanti a remi *

2) no se esercitata da natanti a motore

3) si sempre

108. AI SENSI DELI.?ART. 1I2 DEL D.P.R.

163gng6S QUALE È r,n »rsra,NZA MTNIMA, DAr

SEGNALI DI POSZIONE DIALTRI ATTR]EZZIDA PESCA, CHE SI DEVE TENERE PER I.?ESER-

CTZ;IO DELLA PESCA CON RETI DATRAINO?1)300m*2) 500 m3) 600 m

109. LE RETr DA LANCIO, COME IL GIACCHIO,

ILRJEZZAGLIO SONO CONSENTITE NELLA

PESCA PROFESSIONALE. AI SENSI DELI.TART.

115 DEL D.P.R. 163911968 QUALE È r..q. OrVrnN-

SIONE MINIMA DELLE MAGLIE?

l) non vi è alcun limite di dimensione *

2) aperttxanon inferiore a l0 mm

3) apertura non inferiore a 12 mm

11O.AI SENSI DELI-?ART.116 DEL D.P.R.

1639 I 1968 LE ESTREMITÀ DEI PARANGOLI

DEVONO ESSERE MUNITI DI GALLEGGIANTI

CON BANDIERA DI GIORNO E FANALE DI

NOTTE. DI CHE COLORE DEVONO ESSERE ISEGNALI?1) tutti gialli *

2) giallo il galleggiante, rossi la bandiera e il fanale

3) tutti rossi

111. DA QUALE DISTANZA DEVONO ESSERE

YISIBILI I SEGNALI PREVISTI DI CUI

ALI.?ART. 116 DEL D.P.R. 1639/1968?

1) non inferiore arnezzo miglio *

2) non inferiore ad I miglio

3) non inferiore a 500 m

II2. AI SENSI DELI.?ART. I24 DEI D.P.R.

163911968 LA STAGIONE DI PESCA DEL

CORALLO COINCIDE:

1) con l'anno solare *

2) con la stagione estiva

3) con i primi sei mesi dell'anno

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FINITO DI STAMPARE MAGGIO 2OO5

PRESSO GRAFICHE GHIANI - MONASTIR (CA)

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UASS.FOR. TI RIGORDA DI MEMORIZZARE

IL NUOUO NUMERO UERDE DEL GORPO FORESTALE

CORPO FORESTALE E DIVIGILANZA AMBIENTALE

SEGNALAZIONI INCENDI EDEMERGENZE AMBIENTALI