6. g. serieno

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  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    1/98

    Nuovo Progetto Esecutivo Reluis-DPC 2010-2013

    AT-2 Innovazioni normative e tecnologiche in ingegneria sismica

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove

    tecnologie per ladeguamento sismicoCoordinatore: G. Serino

    RETE DEI LABORATORI UNIVERSITARI DI

    INGEGNERIA SISMICA

    Workshop Finale

    Progetto ReLUIS - DPC 2010-2013Napoli, 8-9 Ottobre 2013

    http://www.protezionecivile.it/sitobambini/home.html
  • 7/22/2019 6. G. Serieno

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    RETE DEI LABORATORI UNIVERSITARI DI

    INGEGNERIA SISMICA

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - Workshop Finale: Napoli , 8-9/10/2013

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    UNITAPARTECIPANTI- UNINA_Se (Coordinatore: G. Serino) - UNIBAS (Coordinatore: D. Cardone)

    - UNINA_DL (Coordinatore: A. De Luca) - UNIPG (Coordinatore: M. Mezzi)

    - UNICAL (Coordinatore: A. Vulcano) - UNIUD (Coordinatore: S. Sorace)

    - UNISA (Coordinatore: B. Palazzo) - UNICAM (Coordinatore: A. DallAsta)

    - UNIBO (Coordinatore: T. Trombetti) - POLIBA (Coordinatore: D. Foti)

    - POLIMI (Coordinatore: C. Poggi) - UNIPARTH (Coordinatore: A. Occhiuzzi)

    - UNIVAQ (Coordinatore: V. Gattulli )

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    RETE DEI LABORATORI UNIVERSITARI DI

    INGEGNERIA SISMICA

    OBIETTIVO COMPLESSIVO DELLA LINEA DI RICERCA

    Le attivit previste sono tutte finalizzate alla effettiva diffusione e corretta

    applicazione delle tecniche di protezione sismica basate sullinserimento

    allinterno dellorganismo strutturale di dispositivi (isolatori e/o dissipatori,

    anche intelligenti ) appositamente progettati. Tale esigenza nasce

    dallesperienza sul campo acquisita dai partecipanti alla ricerca e dallerichieste provenienti dal mondo professionale, con lobiettivo, perfettamente

    coerente con le finalit della Protezione Civile, di pervenire ad una reale,

    signi ficativa riduzione del rischio sismico del costruito nel nostro Paese.

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - Workshop Finale: Napoli , 8-9/10/2013

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    http://www.protezionecivile.it/sitobambini/home.html
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    RETE DEI LABORATORI UNIVERSITARI DI

    INGEGNERIA SISMICA

    ORGANIZZAZIONE ED OBIETTIVI DELLA LINEA DI RICERCA

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - Workshop Finale: Napoli , 8-9/10/20123

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    ATTIVITA 1 Adeguamento e miglioramento sismico delle costruzioni esistente

    tramite isolamento sismico, incluso pile da ponte con isolamentosismico (coord.: A. De Luca, D. Cardone)

    ATTIVITA 2 Svi luppo di nuovi dispositivi di isolamento, anche a basso costo

    (coord.: M. Spizzuoco, D. Foti)

    ATTIVITA 4 Manuale con linee guida per la progettazione dei sistemi dissipatividi tipo passivo (coord.: V. Gattull i, S. Sorace)

    ATTIVITA 5 Integrazione fra i sistemi di controllo semi-att ivo e quell i di

    monitoraggio ed Early Warning (coord.: A. Occhiuzzi, F. Ponzo)

    N.B. LAttivit or iginariamente indicata come 3 (Pile da ponte con isolamento sismico) stata inglobata nellAttivit 1

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    RETE DEI LABORATORI UNIVERSITARI DI

    INGEGNERIA SISMICA

    PARTECIPAZIONE DELLE SINGOLE UR ALLE DIVERSE ATTIVITA

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    ATTIVITA'

    R01_UN

    INA_SE

    R02_UN

    IBAS

    R03_UN

    INA_DL

    E01_UN

    IPG

    E02_UN

    ICAL

    E03_UN

    IUD

    E04_UN

    ISA

    E05_UN

    ICAM

    E06_UN

    IBO

    E07_POLIBA

    E08_POLIMI

    E09_UN

    IPARTH

    E10_UN

    IAQ

    RESPONSABILE

    ATTIVITA'

    ATTIVITA' 1 - Adeguamento e miglioramento sismico

    delle costruzioni esistenti tramite isolamento sismico

    (include pile da ponte con isolamento sismico)

    X X X X X X X x x XDE LUCA /

    CARDONE

    ATTIVITA' 2 - Sviluppo di nuovi dispositivi di

    isolamento, anche a basso costoX X X X X X X

    SPIZZUOCO /

    FOTI

    ATTIVITA' 3 - Pi le da ponte con isolamento sismico X X X X X ?

    ATTIVITA' 4 - Manuale con linee guida per la

    progettazione dei sistemi dissipativi di tipo passivoX X X X X X X X X X

    GATTULLI /

    SORACE

    ATTIVITA' 5 - Integrazione fra i sistemi di controllo semi-

    attivo e quelli di monitioraggio ed early warningX X X X

    OCCHIUZZI /

    PONZO

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    INGEGNERIA SISMICA

    RISULTATI RAGGIUNTI NEL TERZO ANNO ATTIVITA 1

    Adeguamento e miglioramento sismico delle costruzioni esistenti tramite

    isolamento sismico, incluso pile da ponte con isolamento sismico

    Principi guida per lisolamento alla base di edifici in muratura e storici, conapplicazioni a casi di studio reali (UNIPG)

    Analisi della dinamica di strutture isolate nel lo spazio degl i stati (UNISA)

    Isolamento sismico come intervento di miglioramento: studio dellarisposta anelastica di edifici isolati sismicamente (UNIBAS)

    Risposta strutture isolate alla base a terremoti near-fault (UNICAL, UNISA)

    Progetto JETBIS: esecuzione ed analisi dei risultati di prove su tavolavibrante di modello di edificio isolato alla base con diversi dispositivi

    (UNINA_Se, UNIBAS, UNICAL, POLIMI)

    Adeguamento di edi fici e ponti con isolamento sismico, suolo art ificiale isolato (UNINA_DL)

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

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    RETE DEI LABORATORI UNIVERSITARI DI

    INGEGNERIA SISMICA

    ATTIVITA 1 Isolamento sismico

    PRINCIPIGUIDAPERLISOLAMENTOALLABASEDIEDIFICIIN

    MURATURAESTORICI, CONAPPLICAZIONIACASIDISTUDIOREALI

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

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    8/98Task 2.3.2 E1-UNIPG Universi t di Perugia - Marco MEZZI 8

    Unit di Ricerca E1 - Universit di PerugiaResp. Marco Mezzi

    Posizionamento in pianta degli isolatori

    Connessioni con sottostruttura e sovrastruttura

    Realizzazione di un f ranco perimetrale per loscillazione della struttura

    Soluzioni per scale, ascensori e fondazioni

    Procedure per lo svolgimento in sequenza degli interventi

    Procedure per linserimento dei dispos itivi

    Controllo della vulnerabilit strutturale nel corso dei lavori

    Soluzioni tecniche e procedure per la sostituzione dei dispositivi

    Principi guida per lisolamento alla base di edifici in muratura e storici

    Principi di dis locazione dei dispos itivi

    Procedure di taglio delle murature

    Procedure di installazione isolatori

    Soluzione sistemi di comunicazione verticali

    Valutazione di convenienza. Procedure PBSD( )

    =+

    n

    i diii

    CDCSP1Costo probabile nella vita utile

    Attivi t 1.

    Adeguamento emiglioramento sismicodelle costruzioniesistenti

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    9/98Task 2.3.2 E1-UNIPG Universi t di Perugia - Marco MEZZI 9

    Unit di Ricerca E1 - Universit di PerugiaResp. Marco Mezzi

    Analisi Criticit

    Soluzioni

    Fattibilit

    =

    Cantierizzazione

    Applicabilit

    su casi di studio reali

    In collaborazione con Studio Vetturini Foligno

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    10/98Task 2.3.2 E1-UNIPG Universi t di Perugia - Marco MEZZI 10

    Unit di Ricerca E1 - Universit di PerugiaResp. Marco Mezzi

    Scavo e successiva esecuzione di un cordolo

    di sottofondazionein c.a.

    Realizzazione di una seconda opera di

    sottofondazione pi profondacon

    basamenti per gli isolatori

    Posa in opera degli isolatori e fissaggio alla

    contropiastra superiore

    Inserimento e iniezione di martinetti piatti

    a perdere,iniettati con malta epossidica.Getto di completamento delle parti residue

    di platea armata.

    In collaborazione con Studio Vetturini Foligno

    Applicazioni reali sul campo

    dell'isolamento di edifici storici

    Verifica efficacia delle tecnicheTaratura operazioni di cantiere

    Manuale operativo

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    RETE DEI LABORATORI UNIVERSITARI DI

    INGEGNERIA SISMICA

    ATTIVITA 1 Isolamento sismico

    ANALISIDELCOMPORTAMENTODINAMICODISTRUTTUREISOLATE

    NELLOSPAZIODEGLISTATI

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

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    Analisi del Comportamento Dinamicodelle Strutture Isolate alla Base

    nello Spazio degli Stati

    Analysis of the dynamic behavior of base isolated structures by

    state-space formulation

    L. Petti, F. Polichetti Ingegneria Sismica n.4/2012

    Aspetti Indagati

    Descrizione del comportamento dinamico delle strutturedotate di isolamento sismico alla base nello spazio deglistati

    Analisi del comportamento dinamico in condizioni dismorzamento non classico

    Identificazione dei valori ottimali dei principali parametri diprogetto

    Prodotti Principali

    Unit Operativa UNISABruno Palazzo (Coordinatore) Luigi Petti Alessio Lodato Paolo Castaldo

    Coefficienti di partecipazione

    Contributo modale complessivo

    alla risposta dinamica

    e: grado di accoppiamentosmorzamento isolatori

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    Aspetti Indagati

    Sperimentazione di nuove strategie di protezione sismicabasate sulla dissipazione dellenergia

    Analisi del comportamento dinamico di strutture dotate dismorzamento alla base nello spazio degli stati in condizionidi smorzamento non classico e presenza di effetti P-

    La Dissipazione Sismica alla Base

    Spettri normalizzati energia viscosa

    Unit Operativa UNISABruno Palazzo (Coordinatore) Luigi Petti Alessio Lodato Paolo Castaldo

    e: grado di accoppiamento : degrado geometrico g: rapporto di massa

    Spettri normalizzati spostamenti

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    RETE DEI LABORATORI UNIVERSITARI DI

    INGEGNERIA SISMICA

    ATTIVITA 1 Isolamento sismico

    ISOLAMENTOSISMICOCOMEINTERVENTODIMIGLIORAMENTO:

    STUDIODELLARISPOSTAANELASTICADIEDIFICIISOLATI

    SISMICAMENTE

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

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    ISOLAMENTO SISMICO COME INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO

    1) richiesta di Disnon compatibile con:- caratteristiche tecnologiche degli IS;- possibile martellamento con edifici adiacenti

    2) Necessit di diffusi rafforzamenti locali(FRP, DIS-CAM, incamiciature, ecc)

    CRITICITA DELLADEGUAMENTO CON IS

    In presenza di edifici esistenti sempre possibile, almeno in linea teorica,conseguire ladeguamento sismico delledificio garantendo la piena operativit

    della struttura

    Dis

    RelFis

    Fis

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    MOTIVAZIONI RISULTATIISOLAMENTO SISMICO COME INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO

    Il livello accettabile di richiesta di duttilitglobale della SS (d) dipende da: (i) Dettagli

    costruttivi (ii) Meccanismo di

    plasticizzazione, (iv) Interazione conelementi non strutturali, (v) Possibili rotture

    anticipate di tipo fragile.

    q2-2.25,per edifici con meccanismo atravi plasticizzate

    q1.5-1.75,per edifici con meccanismo acolonne plasticizzate

    Lo stato limite di collasso di strutture isolatesismicamente dovrebbe essere basato soltantosulla effettiva capacit laterale della SS, senza

    far affidamento in modo particolare alla suacapacit di dissipazione.

    -1500

    0

    1500

    -100 0 100F(KN)

    D (mm)

    =20%d 7.0

    FB

    -500

    0

    500

    -50 0 50F(KN)

    D (mm)

    =5%=60%Tis/Tfb 7.1

    d 6.9

    BI

    0.00

    0.20

    0.40

    0.60

    0.80

    .

    0 5 10 15 20

    FB

    BI

    NormalizedHystereticEnergy

    Time (s)

    FBSS-BI

    1.00

    1.25

    1.50

    1.75

    2.00

    2.25

    2.50

    1.5 1.75 2 2.25

    d

    q

    SS-BI

    TASK 2.3.2 UNIBAS ATTIVIT 1: Isolamento Sismico

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  • 7/22/2019 6. G. Serieno

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    RETE DEI LABORATORI UNIVERSITARI DI

    INGEGNERIA SISMICA

    ATTIVITA 1 Isolamento sismico

    RISPOSTADINAMICANONLINEAREDISTRUTTUREINC.A. ISOLATE

    ALLABASESOGGETTEATERREMOTINEAR-FAULT

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

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    Risposta dinamica non lineare di strutture in c.a.

    isolate alla base soggette a terremoti near-fault

    Alfonso Vulcano e Fabio Mazza

    Dipartimento di Ingegneria Civile

    Universit della Calabria

    BIPS-A BIPS-CBIPS-B

    BISS-A BISS-B

    BISS: Base Isolation andin-Series Sliding Bearings

    BISS: Base Isolation and in-

    Parallel Sliding Bearings)

    BIFP: Base Isolation with

    Friction Pendulum Bearings

    Rapporti di rigidezza del

    sistema di isolamento:

    K0=200, 800, 2000

    Rapporti di rigidezza delsistema di isolamento:

    K0=200, 800, 2000

    Fattori di smorzamento

    del sistema di isolamento:

    H=10%, 20%, 30%

    BISS-C

    BIFP

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    Risposta dinamica non lineare di strutture in c.a.

    isolate alla base soggette a terremoti near-fault

    Alfonso Vulcano e Fabio Mazza

    Dipartimento di Ingegneria Civile

    Universit della Calabria

    BIPS-A, BIPS-B, BIPS-C BISS-A, BISS-B, BISS-C BIFP

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    1,00

    1,10

    1,20

    1,30

    1,40

    1,50

    1,60

    1,70

    1,801,90

    2,00

    2,10

    0,1 0,3 0,5 0,7 0,9 1,1 1,3PGA (g)

    "Modelling and Analysis of Base Isolated Structures

    with Friction Pendulum System Considering Near Fault Events"

    L. Petti, F. Polichetti, A. Lodato and B. Palazzo,Open Journal of Civil Engineering, 2013

    Prodotti Principali

    Analisi della risposta sismicadi Strutture dotate di

    Isolatori a Pendolo Scorrevole

    Aspetti Indagati

    Analisi del comportamento sismico complessivo dellecostruzioni dotate di isolatori a pendolo scorrevole inpresenza di eccitazioni sismiche caratterizzate da elevatecomponenti verticali

    0,90

    0,95

    1,00

    1,05

    1,10

    1,15

    1,20

    1,25

    0,1 0,3 0,5 0,7 0,9 1,1 1,3 PGA (g)

    Spostamenti relativi di base normalizzati

    Taglio normalizzato trasmesso alla struttura

    PGA massima accelerazione sismica

    verticale

    Unit Operativa UNISABruno Palazzo (Coordinatore) Luigi Petti Alessio Lodato Paolo Castaldo

    http://www.protezionecivile.it/sitobambini/home.html
  • 7/22/2019 6. G. Serieno

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    RETE DEI LABORATORI UNIVERSITARI DI

    INGEGNERIA SISMICA

    ATTIVITA 1 Isolamento sismico

    PROGETTOJETBIS: ESECUZIONEEDANALISIDEIRISULTATIDI

    PROVESUTAVOLAVIBRANTEDIMODELLODIEDIFICIOISOLATO

    ALLABASECONDIVERSIDISPOSITIVIDIISOLAMENTOPROPOSTI

    DALLEDIVERSEUR

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    http://www.protezionecivile.it/sitobambini/home.html
  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    22/98P.E. 2010-2013 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    JETBIS: Joint Experimental Testing on Base Isolation Systems

    Attivit comune di Laboratorio: Prove sperimentali su modello di edi ficio

    isolato mediante differenti isolatori analizzati nellambito del Progetto,

    utilizzando la tavola vibrante del Laboratorio del Dipartimento di

    Ingegneria Strut turale (DIS) dellUniv. degli Studi di Napoli Federico II.

    tavola a pianta quadrata di lato 3 m

    spostamento totale = 500 mm

    accelerazione max=1g

    carico uti le max = 200 kN

    velocit max = 1 m/s

    frequenza = 0 50 Hz

    Mrib.max = 120tm

    6 gruppi motopompa = 1200 l/min

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    23/98P.E. 2010-2013 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    i 4 pilastri sono alti 2.9m

    i pilastri hanno sezione

    scatolare 150mm 150mm

    15mm, ottenuti saldando

    4 piatti d i acciaio C 45

    le travi hanno sezione

    120mm 120mm 15mm,

    ottenute per estrusione

    con acciaio S 275

    ogni nodo trave-colonna si

    caratterizza come una

    connessione a perno

    JETBIS: Joint Experimental Testing on Base Isolation Systems

    STRUTTURA DI PROVA GIA DISPONIBILE

    MODIFICATA TRAMITE INSERIMENTO DI PIASTRA E MASSE ALLA BASE)

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    24/98

    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    Unit di Ricerca c/o Univ. Napoli Federico II

    dimensioni soletta 2.152.65x0.25m

    STRUTTURA DI PARTENZA

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

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    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    Unit di Ricerca c/o Univ. Napoli Federico II

    L100 x 100 x 8

    TELAIO ORIZZONTALE DI BASE

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

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    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    Unit di Ricerca c/o Univ. Napoli Federico II

    LA MASSA COMPLESSIVA E:

    Telaio orizzontale 1.90 + [ton]

    20 blocchi cls 0.45 = [ton]

    Massa del telaio di base 2.35 + [ton]

    Massa della sovrastruttura 5.35 = [ton]

    Mtotale 7.70 ton

    STRUTTURA COMPLETA

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    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    Unit di Ricerca c/o Univ. Napoli Federico II

    STRUTTURA ISOLATA ALLA BASE

    13

    191

    31 ==== ETML SSSS

    La struttura isolata alla base considerata un modello in scala ridotta di

    una struttura reale protot ipo.

    MODELLO IN SCALA STRUTTURA REALE

    s15,1

    m5,3

    =

    =

    IST

    L

    s0,2

    m5,10

    =

    =

    IST

    L

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    28/98

    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    Unit di Ricerca c/o Univ. Napoli Federico II

    LA RICERCA DI ACCELEROGRAMMI SPETTRO-COMPATIBILI

    Spettro di progetto ai sensi delle

    normative vigenti CS.LL.PP.

    (2008): considerata la risposta

    sismica nel sito di Napoli(14.2767, 40.863) per una

    costruzione con VN= 100 anni e

    coefficiente duso 2 (classe

    duso IV), categoria di

    sottosuolo A, classe

    topografica T1, e TR = 1898

    anni (SLV = 5%)

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    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    Unit di Ricerca c/o Univ. Napoli Federico II

    LA RICERCA DI ACCELEROGRAMMI SPETTRO-COMPATIBILI

    Hazard Constributionda REXELv3.3: la disaggregazione riferitaallordinata spettrale ad 1 sec e perun periodo di ritorno pari a 2475

    anni.Gli accelerogrammi scalati spettro-compatibili nellEuropean Strong-motion Databasehanno:- magnitudo compresa tra 5.3 e 7.3,- distanza dallepicentro 0-80 km,

    - suolo di classe A,- scostamento della media dallospettro di progetto del -10%, +10%nellintervallo 0.25-2 sec.

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    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    Unit di Ricerca c/o Univ. Napoli Federico II

    -3.0

    -2.0

    -1.0

    0.0

    1.0

    2.0

    3.0

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20

    time [sec]

    acceleration[m/s2]

    000287ya (Campano Lucano)_SF=1.4339

    000055xa (Friuli)_SF=0.72773

    007142ya (Bingol)_SF=0.87256

    LA SELEZIONE DI 3 ACCELEROGRAMMI SPETTRO-COMPATIBILI

    dB fattore di scala

    del terremoto

    -21 0.089125094

    -18 0.125892541

    -15 0.177827941

    -12 0.251188643

    -9 0.354813389

    -6 0.501187234

    -3 0.707945784

    -2 0.794328235

    -1 0.891250938

    0 1

    Scalatura dei terremoti

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    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    Unit di Ricerca c/o Univ. Napoli Federico II

    TRASDUTTORI DI SPOSTAMENTO LASER

    direzione

    moto

    Wenglor CP35MHT80:

    150 mm

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    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    Unit di Ricerca c/o Univ. Napoli Federico II

    ACCELEROMETRI PCB TRIASSIALI

    direzione

    moto

    PCB Model 356A17:

    10 g

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    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    Unit di Ricerca c/o Univ. Napoli Federico II

    TRASDUTTORI DI SPOSTAMENTO LASER PER ROCKING

    direzione

    moto

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    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    APPOGGI IN GOMMA RICICLATA

    Unit di Ricerca c/o Univ. Napoli Federico II

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    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    Unit di Ricerca c/o Univ. Napoli Federico II

    BIN FRI MON ETO LAZ CAM CAT1

    2

    3

    4

    5

    6

    7

    8

    9

    Peak response quantities

    Fixed vs Isolated Building

    event name [-]

    roofacceleration[m/s2]

    fixed base (=5%)

    RR-FRBs isolated structure

    PGA

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    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    APPOGGI IN GOMMA RICICLATA E DISPOSITIVI MAGNETOREOLOGICI

    Unit di Ricerca c/o Univ. Napoli Parthenope

    MOTIVAZIONI RISULTATI

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    TASK 2.3.2 UNIBAS SUBTASK 1: Isolamento Sismico

    Progetto JETBIS: Prove su modello isolato alla base

    Sequenza ID Conf. Configurazione Modello Massa Base Superficie Dispositivi1 MC-SNL Massa Cen. Sup. Non Lubr. 40 blocchi Centrati Non Lubrificata

    2 MC-SL Massa Cen. Sup. Lubrificata 40 blocchi Centrati Lubrificata

    3 MC-SNL Massa Cen. Sup. Non Lubr. 40 blocchi Centrati Non Lubrificata-Centrato

    4 ME-SL Massa Ecc.3% Sup. Lubrificata 38 blocchi Eccentrici + 810 Kg Lubrificata

    5 ME-SNL Massa Ecc. 3% Sup. Non Lubr. 38 blocchi Eccentrici + 810 Kg Non Lubrificata

    Valutazione della risposta sismica del modello isolato alla base con diverseConfigurazioni di prova

    Isolatori a doppio pendolo (FIP-D)Modello Sperimentale (scala 1:3)

    MOTIVAZIONI RISULTATI

    MOTIVAZIONI RISULTATI

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    TASK 2.3.2 UNIBAS SUBTASK 1: Isolamento Sismico

    Progetto JETBIS: Risultati prove sperimentali

    -120

    -90

    -60

    -30

    0

    30

    60

    90

    120

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20

    disp ISO (mm)

    Time (s)

    MC_SNL_287@200%

    TEST 14 con residuo

    TEST 21 senza residuo

    Numerico

    -120

    -90

    -60

    -30

    0

    30

    60

    90

    120

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20

    disp ISO (mm)

    Time (s)

    MC_SL_287@200%

    TEST 14

    Numerico

    -10

    -5

    0

    5

    10

    -150 -100 -50 0 50 100 150

    Spos Dir X

    (mm)

    Spos Dir Y

    (mm)

    MC_SL-287@200%

    0

    1

    2

    3

    4

    5

    -150 -100 -50 0 50 100 150

    Spos Dir Z

    (mm)

    Spos Dir Y

    (mm)

    MC_SL-287@200%

    Masse centrate Sup non Lubr.

    Masse centrate Sup Lubr.

    Input sismico

    Acc. 287, PGA 200%

    Spostamento nel piano vert. isolatore

    Spostamento nel piano orizz. isolatore

    Storia Spostamento orizz. isolatore

    MOTIVAZIONI RISULTATI

    Alfonso Vulcano e Fabio MazzaJETBIS (Joint Experimental Test on Base Isolation Systems):

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    Dipartimento di Ingegneria Civile

    Universit della Calabria

    N. 2 isolatori HDLRBN. 4 slitte acciaio-PTFE

    JETBIS (Joint Experimental Test on Base Isolation Systems):

    sistema combinato isolatori elastomerici (in corrispondenza

    della mezzeria delle travi di fondazione) e slitte acciaio-PTFE

    (in corrispondenza delle colonne).

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    INGEGNERIA SISMICA

    ATTIVITA 1 Isolamento sismico

    ADEGUAMENTOSISMICODIEDIFICIEPONTICONISOLAMENTO

    SISMICO, SUOLOARTIFICIALE ISOLATO

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    Progetto ReLUIS DPC 2010-2013, Riunione Task 2.3.2, Napoli, 4 e 5 Aprile 2013

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    Adeguamento sismico di edifici e ponti esistenti mediante isolamento sismicoProcedura:

    Progettazione per azioni non-sismiche (c.o. = vento)

    Progettazione sistema di isolamento: Scelta Periodo Target mantenere

    le sollecitazioni taglianti e flettenti sulle pile invariate (rispetto allaprogettazione con solo vento)

    Progettazione per azioni sismiche (base fissa)

    (Metodologie di analisi: Modale con spettro di risposta, Dinamica lineare eN.L.)

    Confronto costi: Isolamento vs Incremento materiali (acciaio, cls, pali) emanodopera

    Risparmio costi di manutenzione e interruzione viabilit post-sisma non

    considerato. .Ma non trascurabile!!!

    Progetto ReLUIS DPC 2010-2013, Riunione Task 2.3.2, Napoli, 4 e 5 Aprile 2013

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    Suolo artificiale isolato

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    INGEGNERIA SISMICA

    RISULTATI RAGGIUNTI NEL TERZO ANNO ATTIVITA 2

    Sviluppo di nuovi dispositivi di isolamento, anche a basso costo

    Realizzazione di protot ipi e sperimentazione su appoggi strutturali con

    funzioni antisismiche in gomma riciclata con rinforzo in FRP (UNINA_Se)

    Studio teorico e analisi numeriche su isolatori elastomerici armati(UNINA_DL)

    Sviluppo di sistemi accoppiati di isolamento-dissipazione per edificiindustriali/commerciali prefabbricati (UNIPG)

    Speciali smorzatori isteretici (crescent shaped braces ) per first-storeyisolation system (UNIBO)

    Studio teorico e realizzazione di Rubber-Layer Roll ing-Bearing(POLIBA)

    Sviluppo, caratterizzazione e validazione sperimentale di nuovi materiali

    attrit ivi per isolatori a scorrimento (POLIMI)

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    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

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    INGEGNERIA SISMICA

    ATTIVITA 2 Sviluppo nuovi dispositivi

    REALIZZAZIONE DIPROTOTIPIEDESECUZIONEDITEST

    SPERIMENTALISUAPPOGGISTRUTTURALICONFUNZIONI

    ANTISISMICHEINGOMMARICICLATACONRINFORZOINFRP

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

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    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    PROVA A COMPRESSIONE

    Unit di Ricerca c/o Univ. Napoli Federico II

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    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    PROVA LENTA A TAGLIO

    Unit di Ricerca c/o Univ. Napoli Federico II

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    P.E. 2009-2012 Task 2.3.2 - Sviluppo ed analisi d i nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    PROVA LENTA A TAGLIOUnit di Ricerca c/o Univ. Napoli Federico II

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    INGEGNERIA SISMICA

    ATTIVITA 2 Sviluppo nuovi dispositivi

    STUDIOTEORICOEANALISINUMERICHESUISOLATORI

    ELASTOMERICIARMATI

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    Progetto ReLUIS DPC 2010-2013, Riunione Task 2.3.2, Napoli, 4 e 5 Aprile 2013

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    Analisi FEM vs Indicazioni normative

    0

    10

    20

    30

    40

    50

    60

    70

    80

    90

    0% 20% 40% 60% 80% 100% 120% 140% 160%

    pressioneverticale[M

    pa]

    deformazione ta liante

    S2 = 1.51

    Domini stabilit isolatori elastomerici circolari

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    RETE DEI LABORATORI UNIVERSITARI DI

    INGEGNERIA SISMICA

    ATTIVITA 2 Sviluppo nuovi dispositivi

    SVILUPPODISISTEMIACCOPPIATIDIISOLAMENTO-DISSIPAZIONE

    PEREDIFICIINDUSTRIALI/COMMERCIALIPREFABBRICATI

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

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    Casi studio di edifici industriali/commerciali prefabbricati

    Struttura

    senza

    nucleo in

    c.a.

    51Task 2.3.2 E1-UNIPG Universi t di Perugia - Marco MEZZI

    Dispositivi dissipativi attritivi nei nodi trave-pilastro

    At tivi ta 2.Sviluppo di nuovidispositivi di isolamentoa basso costo

    Riduzione di dimensioni e

    costi strutturaliEfficacia dissipativa

    Incompatibilit economica delle strutture

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    Task 2.3.2 E1-UNIPG Universi t di Perugia - Marco MEZZI 52

    Ottimizzazione prestazionale di posizione e caratteristiche dei dispositivi

    Device

    elastic &

    compressible

    material

    Plinth

    variazione schema statico

    variazione parametri meccanici dispositivo

    momento

    travi

    momento

    pilastri

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    Task 2.3.2 E1-UNIPG Universi t di Perugia - Marco MEZZI 53

    Concept design di un nuovo dispositivi torsionale in acciaio a basso costo

    Varianti pluristrato. Ottimizzazione delle capacit ricentranti.

    Modello ABAQUS Stato tensionale

    ModelloSOLID

    ModelloacciaioChabosche

    Acciaio :ASTM A36

    Fy= 575 MPa

    Ciclo M-

    Stato deformativo

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    INGEGNERIA SISMICA

    ATTIVITA 2 Sviluppo nuovi dispositivi

    SPECIALISMORZATORIISTERETICI( CRESCENTSHAPEDBRACES )

    PER FIRST-STOREYISOLATIONSYSTEM

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    3 Speciali smorzatori isteretici (crescent shaped

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    3. Speciali smorzatori isteretici ( crescent shaped

    braces) per first-storey isolation system

    F

    stiff superstructure kss>>kHRS uncoupling the Horizontal-

    Resisting-System from the

    Vertical-Resisting System

    SDOF model for seismic actions

    calibration of the Crescent-

    Shaped Braces(which composethe HRS)

    Multiple performanceobjectives

    m

    Crescent-Shaped

    Brace

    k

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    INGEGNERIA SISMICA

    ATTIVITA 2 Sviluppo nuovi dispositivi

    STUDIOTEORICOEREALIZZAZIONEDI

    RUBBER-LAYERROLLING-BEARING(RLRB)

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    ISOLATORE A ROTOLAMENTO: RLRB

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    IMPOSTAZIONE ANALITICA DEL MODELLO TEORICO.

    - Analisi statica del dispositivo: strato in gomma e singolo cilindroin acciaio

    - Analisi dinamica: individuazione dei parametri fondamentali

    della caratterizzazione

    E costituito da strati di gomma su cui rotolano cilindri in acciaio

    Rendering preliminare dellRLRB con i cilindri che rotolano secondo duedirezioni perpendicolari

    FASE DI PROGETTAZIONE PRELIMINARE DEL PROTOTIPO

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    In riferimento alla modellazione del dispositivo di isolamento,

    lanalisi statica ha permesso di rilevare evidenti problematiche nellacinematica delle piastre e dei cilindri; pertanto, conseguentemente,si ipotizzato un miglioramento del comportamento del dispositivoattraverso una attivit di riprogettazione nella quale si previsto dimantenere la superficie delle piastre piana e di conferire una

    curvatura alla gommanelle zone di estremit.Tale caratteristica della gomma, con un opportuno modulo dielasticit, potr consentire il ri-centramento della struttura.

    FASE DI PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEL PROTOTIPO

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    FASE REALIZZATIVA DEL PROTOTIPO

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    RISULTATI DELLE PROVE

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    Durante la prova di caratterizzazione sono stati eseguiti 5

    cicli di carico-scarico con frequenza di 0.05 Hz.Per il dispositivo sottoposto a prova si sono utilizzati quattrocilindri.Il pre-carico verticale, utilizzato durante le prove, funzionedella struttura che sar utilizzata per le prossime prove sutavola vibrante.

    Normal preload = 1 ton Normal preload = 3 tonsNormal preload = 2 tons

    RETE DEI LABORATORI UNIVERSITARI DI

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    INGEGNERIA SISMICA

    ATTIVITA 2 Sviluppo nuovi dispositivi

    SVILUPPO, CARATTERIZZAZIONEEVALIDAZIONESPERIMENTALEDI

    NUOVIMATERIALIATTRITIVIPERISOLATORIASCORRIMENTO

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    RU : E08_POLIMI-ABCResearch project: Development, characterization and validation of frictional materials for sliding

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    Project DPC/ReLUIS 2010-13 Final Workshop

    Research program

    WP1 : testing of current friction materials, and development of a database of properties; formulation of friction modelsWP2 : development of high performance self-lubricating materials with controlled friction coefficientWP3 : characterization of the novel friction materials in small scale testsWP4 : development of finite element models and numerical assessment of the friction materialsWP5 : dynamic tests on isolators with the friction materials

    WP1, WP2, WP3 performed at Politecnico di Milano(Dept. of Structural Engineering, Dept. of Chemistry,Chemical Engineering and Materials)

    WP5 performed in cooperation with Eucentre, Paviaand within JETBIS project

    Months

    1 - 6 7 - 12 13 - 18 19 - 24 25 - 30 31- 36WP1

    WP2

    WP3

    WP4

    WP5

    Motivation The performance of seismic isolation systems with flat or curved sliding elements relies upon the behavior ofthe materials of the sliding surfaces. A key element is the choice of the optimal value of the coefficient of friction. Largevalues of friction provide high damping capacity, but high stiffness, and promote huge generation of heat and increase in

    temperature at the sliding interface.Goals Development, characterization and validation of self-lubricating materials for sliding isolation systems, through:

    (a) formulation of a database of properties of current self-lubricating materials and investigation of the relationshipbetween friction and physical mechanical properties;

    (b) development and characterization of novel frictional materials;

    (c) validation of the novel frictional materials though prototype tests on real isolation systems

    p j p gisolation systems

    RU : E08_POLIMI-ABCResearch project: Development, characterization and validation of frictional materials for sliding

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    Project DPC/ReLUIS 2010-13 Final Workshop

    Activities and resul ts of the third year

    (1) Development of 3-D finite element models of Curved Surface Sliders (Friction Pendulum System);

    (2) Investigation of the thermal-mechanical behavior of Curved Surface Sliders in numerical analyses;assessment of frictional heating and its effect on the mechanical response

    3-D model of Curved Surfaces

    Slider

    Temperature profile through the

    thickness of the sliding pad

    testvelocity

    [m/s]

    Tavg

    [C]

    Tmax

    [C]

    D1 85 60 106

    D2 170 80 169

    D3 340 130 221

    Temperature distribution at the contact surface of the sliding

    pad for different velocities and #cycles

    isolation systems

    RU : E08_POLIMI-ABCResearch project: Development, characterization and validation of frictional materials for sliding

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    65/98

    Project DPC/ReLUIS 2010-13 Final Workshop

    influence of the loading history (multidrectional resp. unidirectional trajectories) on temperature rise at the sliding surface

    Activities and resul ts of the third year

    (2) Investigation of the thermal-mechanical behavior of Curved Surface Sliders in numerical analyses;assessment of frictional heating and its effect on the mechanical response

    isolation systems

    RU : E08_POLIMI-ABCResearch project: Development, characterization and validation of frictional materials for sliding

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    66/98

    Project DPC/ReLUIS 2010-13 Final Workshop

    Activities and resul ts of the third year

    (3) Design of curved surface sliders for shaking table tests; investigation of frictional heating and recenteringcapability of the isolators

    Re-centering behavior of Curved Surface Sliders :

    numerical prediction resp. experimental data (from

    literature) for different seismic inputs

    (dres= residual displacement; dmax= peak

    displacement )

    Curved Surface Slider

    designed by the RU

    isolation systems

    RETE DEI LABORATORI UNIVERSITARI DI

    http://www.protezionecivile.it/sitobambini/home.html
  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    67/98

    INGEGNERIA SISMICA

    RISULTATI RAGGIUNTI NEL TERZO ANNO ATTIVITA 4

    Manuale per la progettazione dei sistemi dissipativi di tipo passivo

    Sviluppo di strategie di progettazione di controventi dissipativi (UNICAL,UNICAM, UNISA, UNIBO)

    Studio e messa a punto di metodologie progettuali semplificate di sistemidi dissipazione basate su analisi lineari con fattore di struttura (UNIBAS,

    UNIBO)

    Studi ed applicazioni di s istemi a controventi dissipativi (UNIUD, UNICAM)

    Accoppiamento dissipativo e mitigazione del martellamento di struttureadiacenti (UNIVAQ , UNIUD)

    Redazione del manuale di progettazione

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    RETE DEI LABORATORI UNIVERSITARI DI

    http://www.protezionecivile.it/sitobambini/home.htmlhttp://www.protezionecivile.it/sitobambini/home.html
  • 7/22/2019 6. G. Serieno

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    INGEGNERIA SISMICA

    ATTIVITA 4 Dissipazione di energia

    SVILUPPODISTRATEGIEDIPROGETTAZIONEDICONTROVENTI

    DISSIPATIVI

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    Criteri di progettazione di controventi dissipativi isteretici per

    il controllo degli spostamenti di strutture intelaiate in c a

    Alfonso Vulcano e Fabio Mazza

    Dipartimento di Ingegneria Civile

    Universit della Calabria

    http://www.protezionecivile.it/sitobambini/home.html
  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    69/98

    il controllo degli spostamenti di strutture intelaiate in c.a. Universit della Calabria

    CRITERIO 1

    Rigidezza globale di piano (KDB) proporzionale a quella della struttura a telaio.Resistenza globale di piano (Ny,DB) proporzionale alla rigidezza dei controventi dissipativi.

    CRITERIO 2

    Rigidezza globale di piano tale che drift (/h) uguale ad ogni piano (forma triangolare capovolta).

    Resistenza globale di piano tale che il rapporto Tu/Tdsia uguale a tutti i piani.

    CRITERIO: Protezione dei pilastri meno resistenti dei telai con controventi dissipativi

    Rigidezza globale di piano distribuita proporzionalmente a Vu/Vd(=taglio ultimo/taglio di calcolo) per

    il pilastro meno resistente dei telai con controventi dissipativi.

    DISTRIBUZIONE DI RIGIDEZZA E DI RESISTENZA IN ELEVAZIONE

    DISTRIBUZIONE DI RIGIDEZZA E DI RESISTENZA IN PIANTA

    Progettazione di controventi tradizionali (BF) e dissipativi

    (DBF) per il miglioramento delle prestazioni sismiche di

    Alfonso Vulcano e Fabio Mazza

    Dipartimento di Ingegneria Civile

    Universit della Calabria

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    70/98

    (DBF) per il miglioramento delle prestazioni sismiche di

    strutture intelaiate (UF) in acciaio ed in c.a..Universit della Calabria

    Edificio in acciaio:progettazioneallo stato limite di danno (SLD)

    per evitare eccessiva deformabilit.

    Edificio in c.a.:progettazione allo

    stato limite di salvaguardia della

    vita (SLV) per evitare rotture fragili.

    METODO SEMPLIFICATO PER IL PROGETTO PRELIMINARE DI STRUTTURE RINFORZATE CONCONTROVENTI DISSIPATIVI (ELASTO-PLASTICI E VISCOELASTICI) E VALUTAZIONE EFFICACIATENENDOCONTODELLEINCERTEZZEDELLINPUT, EDELLEPROPRIETDELLASTRUTTURA

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

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    Le attivit sono state svolte su un telaio piano progettato per carichi verticali (Bracci et al. 1995)

    0 0.05 0.1 0.15 0.20

    200

    400

    600

    800

    1000

    Displacement [m]

    B

    aseshear[kN]

    d=0.102m d=0.183m

    B1-3B1-2B1-1

    B2-3B2-2B2-1

    B3-3B3-2B3-1

    5.49 m

    C1-2C1-1 C1-4

    C2-2C2-1 C2-3 C2-4

    C3-2C3-1 C3-3 C3-4

    3.66m

    3.66m

    3.66m

    D-1

    D-3

    D-2

    C1-3

    J1-1

    J2-1

    J3-1 J3-2 J3-3 J3-4

    J2-2

    J1-2

    J2-3

    J1-3

    J2-4

    J1-4

    5.49 m 5.49 m

    - I controventi sono stati progettati per diversi livelli di adeguamento (diversi valori di ) adottando una

    metodologia basata basato sullanalisi statica non lineare prima e dopo linserimento dei controventi

    - Per i diversi livelli di adeguamento e considerando

    opportuni EDPs (Engineeering Demand Parameters)locali in grado di cogliere le diverse modalit di collasso

    prima e dopo linserimento dei controventi, sono state

    costruite le curve di fragilit delle singole componenti e

    dellintero sistema strutturale

    2340V

    V

    telaiobase,

    icontroventbase,.. ==

    =0.4=1.6

    =3.2Pf

    IM[g]0 0.5 1 1.5 2 2.5 30

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1

    B1-3B1-2B1-1

    B2-3B2-2B2-1

    B3-3B3-2B3-1

    C1-2C1-1 C1-4

    C2-2C2-1 C2-3 C2-4

    C3-2C3-1 C3-3 C3-4

    D-1

    D-3

    D-2

    C1-3

    J1-1

    J2-1

    J3-1 J3-2 J3-3 J3-4

    J2-2

    J1-2

    J2-3

    J1-3

    J2-4

    J1-4

    Universit di Camerino - Scuola di Archi tettura e Design

    METODO SEMPLIFICATO PER IL PROGETTO PRELIMINARE DI STRUTTURE RINFORZATE CONCONTROVENTI DISSIPATIVI (ELASTO-PLASTICI E VISCOELASTICI) E VALUTAZIONE EFFICACIATENENDOCONTODELLEINCERTEZZEDELLINPUT, EDELLEPROPRIETDELLASTRUTTURA

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    72/98

    - Sono stati introdotti parametri sintetici delle curve di fragilit (mxe ) per la stima dellefficacia dellintervento

    per i diversi livelli di adeguamento e sono stati considerati anche EDP globali, ISD (inter-storey drift) e TSD

    (top-storey drift), al fine di valutare la loro affidabilit nella stima dellefficacia dell adeguamento

    0

    1

    5

    m50

    m50

    4

    3

    2

    0 0.4 0.8 1.2 1.6 2.4 2.8

    3.22.0

    m50,I

    m50,

    - La metodologia stata applicata a diversi scenari di hazard al fine di valutare la riduzione del rischio sismico

    per i diversi livelli di adeguamento ed in generale si osservato che:

    0 0.4 0.8 1.2 1.6 2.4 2.80

    1

    2

    3

    4

    5

    m16

    ,m50

    ,m84

    m84m

    50

    m16

    3.22.00

    0.1

    0.2

    0.3

    0.4

    0.5

    c

    Retrofitted frameBare frame

    0 0.4 0.8 1.2 1.6 2.4 2.8

    3.22.0

    ( )50

    50

    .a CODE

    IMm

    S T=

    16

    84

    IM

    IMc=

    IDR

    Local EDPs

    TSD

    0

    0.1

    0.2

    0.3

    0.4

    0.5

    0.6

    0.7

    0.8

    0.9

    1

    0 0.4 0.8 1.2 1.6 2 2.4 2.8 3.2

    vf()[yrs-1]

    x10-2

    1) EDPs locali e globali conducono a stime del rischio

    sismico significativamente diverse

    2) se non si adottano anche altri provvedimenti, superato

    un certo livello di taglio alla base (corrispondente a circa

    =1.2 nellesempio) si ottengono riduzioni minime del

    rischio sismico

    Universit di Camerino - Scuola di Architettura e Design

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

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    Unit Operativa UNISABruno Palazzo (Coordinatore) Luigi Petti Alessio Lodato Paolo Castaldo

    Progettazione integrata di sistemi strutturali dotati di dissipatori viscosi lineari

    Aspett i Indagati La possibilit di utilizzare i sistemi di controllo sismico per progettare edifici snelli, senza compromettere le

    prestazioni strutturali attraverso una progettazione integrata dei due sistemi minimizzando i costi; Con riferimento a smorzatori viscosi, una metodologia di progettazione integrata delle risorse di rigidezza elastica

    di una struttura e le propriet viscoelastiche un sistema di controventatura dissipativa stata proposta esviluppata per assicurare una prestazione sismica di progetto;

    I principi e le ipotesi per la progettazione di un sistema integrato MDOF proporzionalmente smorzato e lavalidazione dell'efficacia della metodologia di progettazione integrata proposta stata effettuata valutando la

    risposta dinamica.

    Valori ottimi dei parametri di progetto al variare del periodo del sistema integrato T e della prestazione

    sismica di progetto u - SDOF system

    Rapporto rigidezza laterale della struttura - kb:rig idezza del controvento dissipativo - cv:costante di viscosit del controvento dissipativo

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

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    Unit Operativa UNISABruno Palazzo (Coordinatore) Luigi Petti Alessio Lodato Paolo Castaldo

    Castaldo P., Palazzo B., A simplified approach for the integrated design of viscoelastically damped structural systems,XV Convegno ANIDIS 2013: LIngegneria Sismica in Italia, Padova, 30 giugno - 04 luglio 2013, Padova University

    Press,ISBN: 9788897385592, pp. 1-10.

    De Iuliis M., Castaldo P., Approccio prestazionale per la progettazione integrata di sistemi strutturali dotati di dispositiviviscosi lineari, Proceedings of ANIDIS 2011, 18-22 settembre 2011, Bari, ISBN:9788875220402, pp. 302.

    Castaldo P., De Iuliis M., Optimal integrated design of structural and viscoelastic bracing-damper systems: theoretical

    principles, XV Convegno ANIDIS 2013: LIngegneria Sismica in Italia, Padova, 30 giugno - 04 luglio 2013, PadovaUniversity Press,ISBN: 9788897385592, pp. 1-10.

    Prodotti Principali

    Progettazione integrata di sistemi strutturali dotati di dissipatori viscosi lineari

    Risposta viscoelastica al primo livello sisma Friuli 1976. Aliquote di energia sisma Friuli 1976.

    3-story proportionally damped MDOF integrated system

    Unit Operativa UNISA Bruno Palazzo (Coordinatore) Luigi Petti Alessio Lodato Paolo Castaldo

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

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    Unit Operativa UNISABruno Palazzo (Coordinatore) Luigi Petti Alessio Lodato Paolo Castaldo

    Sistemi innovativi di protezione sismicaAspetti Indagati

    Un elemento strutturale innovativo composto da duecolonne metalliche accoppiate con collegamenti continui

    in acciaio dolce, stato proposto e indagato.

    Le colonne dissipative - DC, collegate da piatti in acciaio aforma di X, forniscono sia rigidezza che smorzamento al

    sistema strut turale utilizzando l'elemento pi usuale e non

    invasivo della tecnica delle costruzioni: la colonna.

    Operando in maniera analoga ai sistemi delle paretiaccoppiate a taglio, il comportamento dell'elemento

    proposto stato teoricamente analizzato sia in campo

    lineare che non lineare al variare dei vincoli esterni.

    Telai con e senza elementi DC sono stati numericamentetestati al fine di confrontare le risposte sismiche

    utilizzando analisi dinamiche e pushover non lineari.

    I risultati mostrano che il sistema con colonne dissipativesotto uguali eccitazioni sismiche, presenta drift di piano

    ed indici di danno nella struttura principale pi contenuti

    rispetto al caso senza DC.

    Lelemento DC pu essere considerato come un nuovoelemento strutturale per realizzare edifici meno

    danneggiabili sotto eccitazioni di forte intensit.

    La Colonna Dissipativa

    Prodotti Principali : A NEW STRUCTURAL ELEMENT PROVIDING ADDITIONAL

    STIFFNESS

    AND DAMPING : THE DISSIPATIVE COLUMN DCPalazzo Bruno, Castaldo Paolo,Marino Ivana

    1 Procedura per il dimensionamento di

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    76/98

    1. Procedura per il dimensionamento di

    smorzatori viscosi: estensione

    Si dimostrata la validit di questa

    semplice formula, inizialmente ottenuta per

    telai shear-type con m=cost e k=cost,per

    telai generici di tipo moment-resisting.

    Procedura: Estensione:

    1( 1)

    1

    L tot

    oil

    c N N m

    k

    +

    = =

    1

    NL

    oil

    c

    k

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    77/98

    Studio e messa a punto di metodologie progettuali semplificate diMOTIVAZIONI RISULTATI

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

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    qi

    q = q0 * KR

    Strutture in c.a. convenzionali

    NLSA T* < TC

    T* TC

    Fattore diincrementoDa individuare

    ( )*yC**fpcscals*if F/F,T/T,n,,C),T(qq =

    Strutture in c.a. con controventi dissip.

    NTC08

    q0 = f(classe di duttilit, tip. strutturale, u/1)KR= f(caratteristiche di regolarit in

    altezza della struttura)

    Sq =CS TTq /)1(1

    *+=

    LSA

    Se(

    g)

    T (sec)

    spettro elastico NTC08

    Spettro anelastico str. iniziale

    Spettro anelastico str. finale

    TB Tc

    Incremento dello Smorzamento

    Riduzione del periodo

    qf

    s

    T*f

    T*

    qi

    TASK 2.3.2 UNIBAS ATTIVIT 4: Dissipazione di Energia

    Studio e messa a punto di metodologie progettuali semplificate disistemi di dissipazione basate su analisi lineari con fattore di struttura:

    fattore di strutt.base NTC08

    *yF

    Studio e messa a punto di metodologie progettuali semplificate di

    MOTIVAZIONI RISULTATI

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

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    ns 3 4 5 6 8

    ns 3 4 5 6 8

    Studio e messa a punto di metodologie progettuali semplificate di

    sistemi di dissipazione basate su analisi lineari con fattore di struttura:Dir m

    1 m

    2 m

    3

    X -0.78 1.40 2.54

    Y -0.79 1.45 2.32

    0.0

    1.0

    2.0

    3.0

    4.0

    5.0

    0.0 1.0 2.0 3.0 4.0 5.0

    C

    Ccal

    0%

    20%

    40%

    60%

    80%

    100%

    0.0

    1.0

    2.0

    3.0

    4.0

    5.0

    0.0 1.0 2.0 3.0 4.0 5.0

    C

    Ccal0%

    20%

    40%

    60%

    80%

    100%

    Fc/F* Tf*/Ti* ms

    1 X- *1 1 V- *1

    2 X- *1 2 V- *1

    3 X- *1 3 V- *1

    4 X- *1 4 V- *1

    1X-*1.15 1V-*1.15

    2X-*1.15 2V-*1.15

    3X-*1.15 3V-*1.15

    4X-*1.15 4V-*1.15

    1X-*1.3 1V-*1.3

    2X-*1.3 2V-*1.3

    3X-*1.3 3V-*1.3

    4X-*1.3 4V-*1.3

    1X-*1.5 1V-*1.5

    2X-*1.5 2V-*1.5

    3X-*1.5 3V-*1.5

    4X-*1.5 4V-*1.5

    *3*

    *

    21

    y

    Cf

    scal

    F

    Fm

    T

    TmmC ++=

    TASK 2.3.2 UNIBAS ATTIVIT 4: Dissipazione di Energia

    2. Fattori di riduzione delle forze R per la prog.

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    80/98

    2. Fattori di riduzione delle forze R per la prog.

    sismica di strutture ad alto smorzamento

    SOLA DUTTILITA SOLO SMORZAMENTO

    5%

    30% 30%

    330% 0

    Spettro di progetto Spettro elastico Spettro elasticq

    oq

    = =

    5%

    Spettro elasticoSpettro di progetto

    q= 30%Spettro di progetto Spettro elastico=

    PROPOSTA:

    T (sec)

    T (sec)

    dispersione R5 >> dispersione R30

    T (sec)

    5

    3030

    0.9 1.1R

    R =

    R5 per =4

    R30 per =4

    RETE DEI LABORATORI UNIVERSITARI DI

    INGEGNERIA SISMICA

    http://www.protezionecivile.it/sitobambini/home.html
  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    81/98

    INGEGNERIA SISMICA

    ATTIVITA 4 Dissipazione di energia

    STUDIEDAPPLICAZIONIDISISTEMIACONTROVENTIDISSIPATIVI

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    82/98

    82Unit di ricerca: Universit di Udine resp. S. Sorace)

    3. Completamento dello studio di unapplicazione simulata del sistema a controventi dissipativi alledificio di

    Bisignano.

    x

    y x1

    x2

    y1 y2

    x1 and x2 alignments y1 and y2 alignments

    0 5 10 15 20 25 300

    1

    2

    3

    Interstory Drift [mm]

    Story

    SE yDirection

    DB-ROriginal

    0 5 10 15 20 25 300

    400

    800

    1200

    1600

    2000

    Time [s]

    Energy[kJ]

    BDE y Direction

    Input Energy

    FV-dissipated

    Energy

    Sorace, S., and Terenzi, G. (2012). Dissipative bracing-based seismic retrofit of R/C school buildings. The Open Construction &

    Building Technology Journal, vol. 6, p. 334-345, ISSN: 1874-8368, doi: 10.2174/1874836801206010334

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    83/98

    83nit di ricerca: Universit di Udine resp. S. Sorace)

    4. Applicazione del sistema a controventi dissipativi ad un edificio reale esistente.

    Edificio scolastico, oggetto di un intervento di miglioramento sismico basato sullimpiego del sistema a controventi

    dissipativi (progetto redatto da professionisti locali).

    0 0.15 0.3 0.45 0.6 0.75 0.90

    1

    2

    Interstory Drift Ratio [%]

    Story

    SDE yDirection

    Protected Original

    Sorace, S., and Terenzi, G. (2012). Dissipative bracing-based seismic retrofit of R/C school buildings. The Open Construction &

    Building Technology Journal, vol. 6, p. 334-345, ISSN: 1874-8368, doi: 10.2174/1874836801206010334

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

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    84nit di ricerca: Universit di Udine resp. S. Sorace)

    5. Applicazione simulata del sistema a controventi dissipativi ad un edificio di diversa tipologia rispetto a

    quelle gi analizzate nel corso del primo Progetto ReLUIS-DPC.

    Sorace, S., Terenzi, G., and Bertino, G. (2012). Viscous dissipative, ductility-based and elastic bracing design solutions

    for an indoor sports steel building. Advanced Steel Construction, vol. 8, p. 295-316, ISSN: 1816-112X.

    Intermediate floor side Opposit e side

    5 10 15 20 25 300

    50

    100

    Time [s]

    Energy[kJ] Input Energy

    FV-Dissipated

    Energy

    Modal Damping Energy

    0

    150

    200

    250

    300

    350

    400

    450

    500

    VDB Solution

    BDE y Direction

    Manuale - applicazione

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

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    Per quanto riguarda lesempio applicativo stato selezionato un edificio in c.a. degli anni 80 di 6

    piani per il quale sono disponibili gli elaborati progettuali originali

    Universit di Camerino - Scuola di Archi tettura e Design

    Manuale - applicazione

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

    86/98

    0

    500

    1000

    1500

    2000

    2500

    3000

    3500

    0 0.02 0.04 0.06 0.08 0.1 0.12

    Bare Frame

    Retrofitted Frame

    Pushover Y

    du= 0.75% H = 0.111 m

    d [m].

    Vb

    [kN]

    0

    500

    1000

    1500

    2000

    2500

    3000

    0 0.05 0.1 0.15 0.2

    Pushover X

    du= 0.75% H = 0.111 m

    d [m].

    Bare Frame

    Retrofitted Frame

    - Sono stati considerati per ladeguamento sia controventi elasto-plastici che viscoelastici e, in entrambi i

    casi, sono state sviluppate diverse configurazioni al fine di ricercare la soluzione ottimale

    - Per la soluzione scelta tutte le componenti dei

    controventi (dispositivi e bracci di collegamento) sono

    state dimensionate e sono stati inoltre studiati i

    principali dettagli costruttivi.

    Universit di Camerino - Scuola di Archi tettura e Design

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    INGEGNERIA SISMICA

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    INGEGNERIA SISMICA

    ATTIVITA 4 Dissipazione di energia

    ACCOPPIAMENTODISSIPATIVOEMITIGAZIONEDEL

    MARTELLAMENTODISTRUTTUREADIACENTI

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    TASK: 2.3.2Sviluppo ed Analisi di nuove tecnologie per ladeguamento sismico

    Rete dei Laboratori Universitari di

  • 7/22/2019 6. G. Serieno

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    Rete dei Laboratori Universitari diIngegneria Sismica

    (a) (b)

    (c) (d)

    (e) (f)

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    89nit di ricerca: Universit di Udine resp. S. Sorace)

    7. Accoppiamento dissipativo Analisi e mitigazione del martellamento in diverse

    configurazioni strutturali

    Caso di studio completato: torre campanaria dei primi anni Sessanta priva di adeguato giunto sismico

    rispetto alla retrostante chiesa in muratura

    x

    yz

    Pratesi, F., Sorace, S., and Terenzi, G. (2013). Analysis and mitigation of seismic pounding of a slender R/C bell

    tower. Submitted for possible publication to Engineering Structures.

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    90nit di ricerca: Universit di Udine resp. S. Sorace)

    7. Accoppiamento dissipativo Analisi e mitigazione del martellamento in diverse

    configurazioni strutturali

    Caso di studio completato: torre campanaria dei primi anni Sessanta priva di adeguato giunto sismico

    rispetto alla retrostante chiesa in muratura

    Pratesi, F., Sorace, S., and Terenzi, G. (2013). Analysis and mitigation of seismic pounding of a slender R/C bell

    tower. Submitted for possible publication to Engineering Structures.

    A B C

    D

    E

    A B C

    D

    E

    kH

    kd

    reb-gapcnl

    rest-gap

    m1 m2

    kH

    rest-

    gap

    c2c3

    c4c5

    kd5kd4

    kd3kd2

    kd1

    reb-gap

    c1

    m1 m2gap-

    C2gap-

    C3gap-

    C4gap-C5

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    G G S S C

    ATTIVITA 4 Dissipazione di energia

    PREDISPOSIZIONEDELMANUALEDIPROGETTAZIONE

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    REte dei Laborator i Universitari di Ingegneria Sismica

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    Organizzazione del Manuale Attivit 4 e referenti :

    1. Introduzione (isolamento, dissipazione, ecc.) [alla fine SERINO-MEZZI]

    2. Normative (metodologie di analisi), aspetti economici [SERINO- MEZZI]

    3.Dispositivi : panoramica (viscosi, viscoelastici, elastoplatici), parametri

    caratteristici, modelli reologici [SORACE]

    4.1 Controventi dissipativi: sistemi, come sono fatti, come si inseriscono,

    come funzionano [GATTULLI DALLASTA]

    4.2 Accoppiamento dissipativo: sistemi, come sono fatti, come si inseriscono,

    come funzionano [GATTULLI DALLASTA]

    5.1 Controventi dissipativi: metodologia/e di progetto [VULCANO]

    5.2 Accoppiamento dissipativo: metodologia/e di progetto [GATTULLI]

    5. Esempi applicativi [TUTTI - SORACE]

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    RISULTATI RAGGIUNTI NEL TERZO ANNO

    ATTIVITA 5 Controllo semi-attivo

    INTEGRAZIONEFRAISISTEMIDICONTROLLOSEMI-ATTIVOE

    QUELLIDIMONITORAGGIOEDEARLYWARNING(UNIPARTH)

    Progetto ReLUIS-DPC 2010-13 - 2 Workshop Coordinamento: Bologna, 10-11/09/2012

    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    Progetto ReLUIS/DPC 2010-2013 Convegno FinaleNapoli 8-9 ottobre 2013

    Aula Carlo Ciliberto Complesso Universitario di Monte S. Angelo

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    USO INTERGRATO CONTROLLO SEMIATTIVO // EARLY WARNING SISMICO

    2) Stima della PGA acura del sistema diEWS

    1) Terremoto in arrivo al sitorilevato da rete sismica

    0

    2

    4

    6

    8

    10

    0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2

    uc

    [V]

    Sa (T1) [g]

    Uc [Sa]

    Sviluppo di algoritmi di controllo per luso passivo intelligente di dissipatorimagnetoreologici

    0.0

    0.5

    1.0

    1.5

    2.0

    2.5

    3.0

    0.0 1.0 2.0 3.0 4.0

    Sa[g]

    T[s]

    T1

    Sa (T1)

    3) Stima accelerazione spettraleSa(T1) basata su stima PGA e formaspettrale EC8

    4) Uso di un algoritmo di controlloper la calibrazione dei dispositiviMR in funzione della Saprevista

    5) Calibrazione ottima deidispositivi MR (i.e.alimentazione con tensioneucottima)

    F[kN]

    x [mm]

    voltage

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    Aula Carlo Ciliberto Complesso Universitario di Monte S. Angelo

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    USO INTERGRATO CONTROLLO SEMIATTIVO // EARLY WARNING SISMICO

    Sviluppo di algoritmi di controllo per luso passivo intelligente di dissipatorimagnetoreologici

    - Dimostrata lefficaciadella tecnica di controllo proposta, anche confrontata con tecnichepi sofisticate (e.g. controllo attivo)

    0.00

    0.20

    0.40

    0.60

    0.80

    1.00

    1.20

    1.40

    1.60

    1.80

    # 1 # 2 # 3 # 4 # 5 # 6 # 7 # 8 # 9 # 10 # 11 # 12 # 13 # 14 # 15 # 16

    Earthquakes

    J2

    (maxbasemoment)___

    SEWS-SA Passive Semi-Active Active

    (riduzione

    momento

    flettente pile)

    - Valutata lelevata robustezzadella tecnica di controllo riguardo le incertezze relative alleinformazioni fornite dal sistema di Early Warning e alle possibili condizioni di funzionamentoestremo (e.g. black out)

    Progetto ReLUIS/DPC 2010-2013 Convegno FinaleNapoli 8-9 ottobre 2013

    Aula Carlo Ciliberto Complesso Universitario di Monte S. Angelo

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    USO INTERGRATO CONTROLLO SEMIATTIVO // EARLY WARNING SISMICO

    Sviluppo di algoritmi di controllo per luso passivo intelligente di dissipatorimagnetoreologici

    - Prodotti algoritmi di controllo regionalizzati, per una calibrazione dei dispositivi ancor piefficace, basata sulla risposta sismica locale attesa.

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    PRODOTTI OTTENUTI NEL TERZO ANNO

    Prototipi di nuovi sistemi di protezione sismica passiva, anche a basso

    costo

    Linee guida per la soluzione di problematiche operative relativamenteallinserimento di isolatori alla base di costruzioni esistenti e nuove

    Manuale di progettazione per strutture dotate di sistemi di d issipazione di

    energia con esempi applicativi

    Rapporti di prove su dispositivi e sistemi integrati di protezione

    Indicazioni pre-normative

    Articoli e memorie di carattere scientifico

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    LINEA 2.3.2 Sviluppo ed analisi di nuove tecnologie per ladeguamento s ismico

    SVILUPPI FUTURI

    Completamento delle attivi t di ricerca avviate ed in corso

    Completamento delle prove su tavola vibrante finalizzate al confronto fradiversi sistemi di isolamento proposti dalle singole UR del task

    Fornitura di indicazioni e metodologie operative ai progettisti qualificati alfine di diffondere lutilizzo delle tecniche di protezione di tipo passivo (in

    prevalenza), ma anche semiattivo ed ibrido per la riduzione del rischiosismico del costruito in Italia

    Predisposizione di materiale divulgativo di carattere generale, ad uso ditecnici professionisti e per corsi universitari specialistic i