tecnica e didattica della schiacciata
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Tecnica e didattica della
schiacciata
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LA DIDATTICA DELLA SCHIACCIATA
Dall’analisi degli step esecutivi della tecnica
della schiacciata è possibile identificare una
serie di aspetti che influiscono in modo
significativo sia sulla qualità del percorso
didattico, sia sulla possibilità di identificare
attitudini che permettano di collocare ogni
giocatore nel ruolo più rispondente, sia sulla
possibilità di prevedere il livello massimo di
qualificazione tecnica raggiungibile da ciascun
giocatore.
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L’attacco
Fondamentale che richiede:
• Una grossa capacità coordinativa, in particolare
per l’impatto della palla in fase di volo;
• Dei precisi prerequisiti quali l’altezza,
l’elevazione e la potenza del colpo;
• Delle componenti tecniche quali la rincorsa, la
coordinazione degli arti superiori, l’azione delle
braccia in fase di volo, la distensione del
braccio e il colpo sulla palla.
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METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO
Nell’apprendimento motorio riveste una grande importanza l’imitazione. Il principiante quando apprende una tecnica si precostituisce un modello di movimento attraverso le informazioni che ha a disposizione, ciò che sa. Risulta quindi evidente che la visione di un gesto eseguito correttamente aumenta in maniera esponenziale la conoscenza di un gesto. L’allenatore ha quindi il compito di agevolare tale processo fornendo l’imitazione di modelli tecnicamente corretti attraverso i filmati tecnici o la dimostrazione di un giocatore di alto livello.
Al contrario l’allenatore dovrebbe evitare le dimostrazioni personali.
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METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO
Una volta costituito un corretto modello tecnico il principiante dovrà attraverso la ripetizione completa o parziale del gesto avvicinare la sua esecuzione al modello tecnico che si è formato. Il numero e il tempo delle ripetizioni necessario per fare ciò dipende dalle capacità di apprendimento motorio del soggetto. L’allenatore deve dare la possibilità all’atleta di ripetere il gesto in maniera sufficiente in modo da permettergli di automatizzare il gesto.
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METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO
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Video modello tecnico
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GLI ELEMENTI TECNICI DEL
FONDAMENTALE DELL’ATTACCO
• la rincorsa d’attacco;
• la coordinazione degli arti superiori
durante la fase di rincorsa;
• la coordinazione delle braccia in fase di
volo;
• il colpo sulla palla;
• I colpi d’attacco;
• Il tempo d’intervento
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LA RINCORSA D’ATTACCO
Deve essere sufficientemente ampia e veloce in modo
da sviluppare un’azione che consenta di verticalizzare il
salto il più possibile (fa eccezione l’attacco da seconda
linea dove è presente anche la profondità del salto).
Prima di parlare della sequenza degli appoggi bisogna
analizzare la fase di preparazione.
Ci sono tre casi che si riferiscono all’attaccante di posto 4:
1. L’attaccante che esce da una situazione di ricezione e si
prepara ad attaccare con un tempo a disposizione che
dipende se abbia ricevuto o no;
2. L’attaccante che esce da muro e si prepara ad attaccare;
3. L’attaccante che esce dalla posizione di difesa e si prepara
ad attaccare
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LA RINCORSA D’ATTACCO
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LA RINCORSA D’ATTACCO
La sequenza degli appoggi
Prevede un primo appoggio di sinistro e un
ultimo appoggio che porta allo stacco di
destro/sinistro
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LA RINCORSA D’ATTACCO
L’ampiezza degli appoggi
È progressiva. Il primo appoggio di sinistro è
più breve dell’ultimo appoggio di destro,
mentre il sinistro finale serve, da puntello, per
proiettare il corpo verso l’alto a cercare la
verticalità del salto.
N.B. una insufficiente ampiezza della rincorsa
condiziona il raggiungimento del punto più
alto d’attacco.
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LA RINCORSA D’ATTACCO
La velocità
È progressiva. Il primo appoggio di sinistro
ha una velocità inferiore allo stacco di
destro/sinistro che registra un’improvvisa
accelerazione.
N.B. una rincorsa troppo lenta o con una fase
d’arresto durante la rincorsa (in caso di
errore sul tempo d’intervento) possono
compromettere l’altezza del salto.
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LA RINCORSA D’ATTACCO
La direzione
Varia a seconda di ciò
che accade prima nella
fase di preparazione
della rincorsa. Ad
esempio un atleta di
posto 4 ha una direzione
molto diversa se ha
ricevuto una palla
interna corta, rispetto al
caso in cui non è stato
impegnato in ricezione.
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L’obiettivo finale deve consistere (considerando che stiamo lavorando per cercare di colpire la palla il più in alto possibile) nel trasformare la componente orizzontale della rincorsa in componente verticale.
Per favorire questo aspetto, ci viene incontro la tecnica di
stacco che deve essere effettuato in rullaggio tacco-punta con
un piede davanti all’altro (il sinistro per i destri e viceversa) ed i
piedi leggermente convergenti per aumentare la componente
vettoriale di spinta che comincia dal tallone per poi venire
esercitata per “transfert” di forze su tutto il resto del piede.
LA DIDATTICA DELLA SCHIACCIATA: IL TEMPO
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LA DIDATTICA DELLA SCHIACCIATA: LO
STACCO
Il problema dell’azione di stacco
Relazione con la traiettoria della palla
Lo stacco andrà effettuato più in dietro
rispetto alla traiettoria (anticipo dei piedi
rispetto al baricentro) della palla in modo
da favorire la posizione di arrivo con la
spalla corrispondente al piede avanzato (il
sinistro per i destri), già avanzata rispetto
alla spalla destra, con conseguente
maggiore possibilità di gestire le traiettorie
di attacco.
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LA DIDATTICA DELLA SCHIACCIATA: LO
STACCO
Fattori condizionanti la qualità dello stacco Livelli di forza relativa (tensione muscolare massima messa in relazione al peso corporeo)
Aspetto traducibile in termini di coordinazione
Reattività (stifness) dei piedi
Fattore di propulsione in carenza di forza
Più basso è il livello di forza più breve deve
essere il tempo di stacco Velocità di accoppiamento eccentrico – concentrico
Aspetto che sostiene il potenziale elastico del muscolo
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Esercizi per la fase preparatoria della
rincorsa
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Esercizi per la fase preparatoria della
rincorsa
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Esercizi per la corretta sequenza degli
appoggi
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Esercizi per la corretta sequenza degli
appoggi
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Esercizi per la corretta ampiezza e velocità
della rincorsa
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Esercizi per la corretta ampiezza e
velocità della rincorsa
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LA RINCORSA D’ATTACCO
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LA RINCORSA D’ATTACCO
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La coordinazione delle braccia durante la
fase di rincorsa;
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La coordinazione delle braccia durante la
fase di rincorsa;
I principianti devono apprendere la giusta
coordinazione delle braccia nella fase di
rincorsa, se ciò non accade, il rischio è che
l’atleta, sbagliando movimento, ritardi
l’azione delle braccia nella seconda e,
soprattutto, nella terza fase. Questo ritardo
delle braccia può compromettere l’efficacia e
condizionare nelle sue direzioni il gesto
d’attacco soprattutto nelle traiettorie più
veloci (primi tempi e super)
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Esercizi per la giusta coordinazione delle
braccia durante la rincorsa
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Esercizi per la giusta coordinazione
delle braccia durante la rincorsa
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Esercizi per la giusta coordinazione
delle braccia durante la rincorsa
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Esercizi per la giusta coordinazione
delle braccia durante la rincorsa
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La coordinazione delle braccia durante la
fase di volo
A – l’atleta, fin dal momento in cui ha iniziato la fase di volo, cerca il prima
possibile (cioè nella fase ascendente del salto), la posizione di massima
apertura. Il braccio sinistro è alto, la spalla destra è carica, la schiena ed il
capo sono in estensione, il busto è in torsione verso destra
B – il braccio sinistro inizia a scendere, il busto si raddrizza e si flette, la
spalla avanza verso la palla e così il braccio, mentre l’avambraccio è
ancora flesso
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La coordinazione delle braccia durante la
fase di volo
C – al momento del colpo, il busto è in lieve flessione, l’avambraccio si
estende, e il polso esegue la sua azione sulla palla fasciandola: il braccio
sinistro, che conferisce equilibrio, è in basso verso l’interno del corpo,
l’impatto avviene a gomito alto e leggermente davanti al corpo
dell’attaccante
D- dopo il colpo, il gomito del braccio destro resta alto e l’avambraccio e il
polso si flettono in avanti in conseguenza dell’azione di “ fasciare” la palla
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La coordinazione delle braccia durante la
fase di volo: SUGGERIMENTI
È importante che l’impatto avvenga all’apice della
traiettoria di salto per sfruttare al massimo l’altezza del
colpo e non, come spesso accade, in fase discendente;
Affinchè si possa colpire la palla nel punto più alto
possibile, il gomito deve essere alto al momento del
colpo;
Un tempo di volo minore implica un minor tempo per
eseguire i movimenti delle braccia in fase di volo. Con
i principianti insistere molto sul movimento del
braccio e non sull’azione di torsione ed estensione del
busto (possibile solo a chi sta in aria tanto tempo);
Curare l’anticipo dell’azione del braccio d’attacco in
modo da raggiungere il massimo caricamento del
braccio destro (massima apertura) prima possibile.
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LA DIDATTICA DELLA SCHIACCIATA: IL
CONTROLLO DEL COLPO
Dopo il colpo
Scaricare il colpo seguendo la
direzione della palla
L’azione dell’arto controlaterale
L’arto controlaterale dopo
essere disteso in alto per
controbilanciare l’azione
del tronco, scende
energicamente verso il
basso molto vicino al tronco
ed al bacino per favorire
l’azione di “scarico” sulla
palla della mano che
colpisce, del braccio e del
tronco per “transfert”
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La ricaduta ha la sua importanza sia per gli aspetti tecnici (si evitano
eventuali invasioni), sia per gli aspetti legati ad eventuali traumi a
carico della caviglia e delle ginocchia che possono dar luogo a
fenomeni “acuti” o “cronici”.
Pertanto una corretta esecuzione della fase di ricaduta prevede:
a. Arrivo al suolo con entrambi i piedi contemporaneamente
b. I piedi devono prendere contatto prima con la parte anteriore
(avampiede) e poi con i talloni
c. Le gambe devono ammortizzare la caduta accompagnando il
corpo verso il basso per un breve tratto
d. La caduta deve essere tale da permettere al giocatore di
partecipare senza ritardi ad una azione successiva.
LA DIDATTICA DELLA SCHIACCIATA: IL
CONTROLLO DEL COLPO
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Esercizi per la giusta coordinazione delle braccia
durante la fase di volo e il colpo sulla palla
Per stabilizzare questa parte della tecnica
d’attacco eseguire due tipi di esercizi:
Gli esercizi di lancio
Gli esercizi di colpo sulla palla, con palla
lanciata da un tecnico o da una compagna di
squadra
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Gli esercizi di lancio e di colpo sulla palla
La coordinazione delle braccia nella fase di volo ha
una forte similitudine con l’azione di lancio di una
pallina.
Gli esercizi di lancio devono essere fatti con palline
adatte che l’allievo possa tenere comodamente in
mano senza che gli sfuggano
Il lancio della palla del tecnico è una facilitazione
iniziale per apprendere la corretta esecuzione del
movimento che subito dopo deve essere trasferita
nell’azione di attacco vero e proprio
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Esercizi di lancio e di colpo sulla palla
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Esercizi di lancio e di colpo sulla palla
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Esercizi di lancio e di colpo sulla palla
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Esercizi di lancio e di colpo sulla palla
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Esercizi di lancio e di colpo sulla palla
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Esercizi di lancio e di colpo sulla palla
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Il colpo sulla palla
L’impatto deve avvenire con la mano naturalmente aperta a forma di palla
cioè deve poterla “contenere”, successivamente l’allievo dovrà eseguire
con il polso un’azione per “fasciare” la palla.
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Il colpo sulla palla
È importante che nell’insegnare il colpo sulla palla
si introduca l’elemento essenziale della profondità:
il colpo non deve mai essere chiuso troppo, quindi
la flessione del polso deve essere controllata in
modo da regolare la profondità del colpo
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Il colpo sulla palla
Dopo aver eseguito in maniera corretta tutti i movimenti dell’attacco, si introduce un
nuovo elemento essenziale alla riuscita dei colpi d’attacco: il cambiare la direzione
della palla con il polso. Per fare ciò si può contare su tre tipi di movimento
utilizzando prevalentemente il busto, il braccio o solo con l’azione di polso.
L’atleta deve imparare a colpire la palla non solo al centro ma in più punti
indirizzandola sia verso l’interno (intrarotazione del colpo) sia verso l’esterno
(extrarotazione del colpo)
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LA DIDATTICA DELLA SCHIACCIATA: IL
CONTROLLO DEL COLPO
L’impatto sulla palla può avvenire in diversi punti; dividiamo la palla in due emisferi con una linea mediana orizzontale ed una verticale.
Sopra la linea mediana.
Centro delle linee mediane.
A destra: torsione interna.
Sotto la linea mediana.
A sinistra: torsione esterna.
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Esercizi per il colpo sulla palla
Per perfezionare l’azione di colpo sulla palla
utilizzeremo anche in questo caso due tipi di
esercizi:
di lancio, per sensibilizzare il movimento
del polso;
di colpo, per sensibilizzare la manualità
dell’attaccante.
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Esercizi per il colpo sulla palla
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Esercizi per il colpo sulla palla
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Esercizi per il colpo sulla palla
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Esercizi di sintesi per l‘apprendimento
della schiacciata
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Esercizi di sintesi per l‘apprendimento
della schiacciata
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Esercizi di sintesi per l‘apprendimento
della schiacciata
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Esercizi di sintesi per l‘apprendimento
della schiacciata
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Tempi di insegnamento/apprendimento dei colpi
d’attacco
L’insegnamento dell’attacco andrà fatta con i seguenti tempi
1. Minivolley, Under 13 e under 14: costruzione di un
movimento che sia il più corretto possibile: si insegna la
rincorsa, la coordinazione delle braccia sia in fase di
rincorsa che in fase di volo, e il colpo sulla palla.
2. Under 16: continuare a sviluppare la correttezza del gesto
tecnico, si iniziano ad introdurre i colpi d’attacco almeno
nelle due direzioni principali, lungolinea e diagonale e
cominciando a differenziare fra i colpi ad evitare il muro e
quelli che utilizzano il muro per fare punto.
3. Under 18: lavoro di perfezionamento dei colpi d’attacco
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Esercizi per i colpi d’attacco ad evitare il
muro
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Esercizi per i colpi d’attacco ad evitare
il muro
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Esercizi per i colpi d’attacco ad evitare
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Esercizi per i colpi d’attacco ad evitare
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Esercizi per i pallonetti
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Il tempo di intervento sulle principali
traiettorie d’attacco
PALLA SUPER
L’attaccante appoggia il sinistro nel momento in
cui l’alzatore tocca la palla in palleggio (nella
pallavolo maschile si tende ad anticipare e ci si
trova con l’arto destro che inizia ad avanzare per
eseguire lo stacco)
PALLA ALTA
L’attaccante appoggia il sinistro nel momento in
cui la palla è uscita dalle mani dell’alzatore ed è
all’apice della traiettoria
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Il tempo di intervento sulle principali
traiettorie d’attacco
PALLA PIPE
Tempo di intervento simile a quello della super
PALLA CINQUE O SEI
L’attaccante inizia la rincorsa muovendo il sinistro
nell’attimo del contatto con la palla del proprio alzatore
PRIMI TEMPI
L’attaccante deve essere già in fase di volo mentre
l’alzatore tocca la palla, e soprattutto devono, con
un’azione rapida dell’avambraccio e del polso, colpire la
palla possibilmente nella fase ascendente o all’apice
della sua traiettoria. Un buon anticipo si ha già quando
l’attaccante è sul punto di staccare i piedi da terra e il
braccio destro è carico.
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Il tempo di intervento sulle principali
traiettorie d’attacco
FAST (due modelli di prestazione):
1. Tempo di intervento più anticipato: l’attaccante è
in appoggio sul piede destro nel momento in cui
l’alzatore tocca la palla
2. Tempo di intervento più rallentato rispetto al
precedente: l’attaccante è in appoggio sul piede
sinistro nel momento in cui l’alzatore tocca la
palla e deve eseguire ancora due appoggi.
DUE attaccata con stacco ad un piede: l’attaccante è
in appoggio sul piede sinistro nella fase di stacco
al momento del contatto dell’alzatore con la
palla.
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Esercizi per perfezionare il tempo
d’intervento
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Esercizi per perfezionare il tempo
d’intervento
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Aspetti metodologici nella didattica
della schiacciata
Il tempo di rincorsa utilizzando alzate che consentono tempi predefiniti
L’alzata di secondo tempo: alzata didattica per eccellenza
L’apprendimento della schiacciata (del colpo in particolare) alla massima velocità esecutiva
Prima la potenza /velocità di braccio
Poi il bersaglio
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La schiacciata: qualità motorie e priorità tecniche
individuali
Il giocatore dotato di elevata potenza (o velocità di braccio) nel colpo sulla palla
Sviluppo prioritario di velocità esecutiva del colpo e altezza d’impatto con la palla
Potenza ed altezza anche su direzioni d’attacco limitate
Il giocatore dotato di minore potenza di colpo Sviluppo prioritario della rosa di direzioni d’attacco ampia e funzionale
Manualità e ricchezza di soluzioni d’attacco
Salvaguardia della potenza / velocità di braccio
La velocizzazione delle traiettorie d’alzata è un problema successivo
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DOMANDE E CONSIDERAZIONI
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