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ECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE. 1 lez.

Funzionamento dellimprese nel contesto europeo. I servizi di interesse generale: problema dellintegrazione europea.

COSA SI INTENDE PER SERVIZIO PUBBLICO? Aspetti per qualificare un servizio pubblico.

Disponibilit SERVIZIO PUBBLICO Garanzia dellofferta Costellazione di valore

NATURA PUBBLICA DI UN SERVIZIO

Sono servizi pubblici tutti quei beni- materiali o immateriali- che la pubblica amministrazione riconosce di pubblica utilit ed in quanto tali ne assicura la produzione, distribuzione ed erogazione, in modo tale da garantire a tutti i cittadini ed alle utenze interessate un uso libero e privo di qualsiasi restrizione o discriminazione economica, spaziale e temporale (R. Mele). la pubblica amministrazione che riconosce se il servizio pubblico.

Inquadreremo i nostri servizi nel contesto europeo: Dagli anni 90 in poi sorge la necessit di integrare alcuni servizi con lEuropa (integrazione di regole).

Integrazione Europea

livello comunitario livello nazionale livello locale

Prima i servizi venivano garantiti in condizioni di monopolio. Welfare State: viene riconosciuto il fatto che la collettivit ha bisogno di servizi.

PRINCIPI COMUNITARI Il processo di integrazione europea in atto conduce al superamento del livello statalistico della normativa sui servizi introducendo un livello un livello comunitario in cui devono Distinzione tra natura pubblica del servizio e natura pubblica o privata del gestore. Non coincidenza tra natura pubblica del servizio e gestione riservata ( gestione pubblica) Mantenimento dellequilibrio economico. Continuit, parit di trattamento e adattamento dei bisogni. Universalit della prestazione

Servizi di interesse generale Nelle norme comunitarie non si trova la parola servizio pubblico ma di interesse generale. Problematiche definitorie

Economici : che creano utilit SERVIZI Non economici

Caratteristiche dei servizi di interesse generale ( in base ai principi comunitari) Servizio di interesse generale: Universalit Continuit Qualit Accessibilit Salvaguardia dellutente e del consumatore

Sicurezza Accesso Interconnessione tra gli operatori Trasparenza Accesso alle informazioni dei fornitori Accesso alle informazioni dei regolatori.

I fattori di base delle strategie di riorientamento: il processo di liberalizzazione e la revisione della regolamentazione.

Spinte al cambiamento 1. Processi di liberalizzazione : (1) nascono dalle necessit di frantumare i monopoli integrati verticalmente. (2) Apertura verso la concorrenza dei servizi.

Dal monopolio si vuole passare alla concorrenza, ai sistemi di libera concorrenza.

Produzione

Trasmissione

Distribuzione

Vendita

Filiera del servizio elettrico: quando esisteva il monopolio tutte queste fasi erano gestite da un solo soggetto lEnel.

Passaggio alla concorrenza: trasmissione distribuzione: non possono entrare nel mercato devono essere gestiti a livello monopolistico. 1. Processi di privatizzazione: (1) Passaggio da pubblico a privato nellaree di servizi in cui possibile farlo. 1. Processi di trasformazione. Nellanalizzare la normativa europea si fa riferimento alla : deregolamentazione regolamentazione

Il principio fondamentale per questa nuova regolamentazione quello definito come unbundling contable(separazione):

Nel senso gestionale

separare la rete da ci che circola nella rete

[gestire tutte le fasi della rete in modo autonomo] (es: servizio elettrico: separare ci che circola nella rete [energia elettrica] dalla gestione di tale rete [trasmissione].Servizio di rete monopolizzato______servizio di trasmissione liberalizzato).

Contabile

la separazione come stabilisce la C.E deve avvenire nell ambito contabile.

Principio minimo: ma si pu anche andare oltre con una separazione di tipo societario (cosa che avvenuta nellEnel) Lattivit di regolamentazione deve essere separata da controllo e dalla gestione: Principi di liberalizzazione implicano la separazione.

Percorso che va seguito per procedure verso la liberalizzazione:

Disintegrazione verticale delle attivit di filiera (spezzare le fasi della filiera, considero le fasi singolarmente). [trasmissione____distribuzione: spezzare i monopoli]. Creazione di effettive condizioni di competitivit (pi soggetti che offrono il servizio, domande diversificate). Creazione di unautorit indipendente di regolazione (Authory)______soggetto che controlla.

Primo strumento di regolamentazione dei servizi

regolamentazione del prezzo. Rate of return regulation (r.o.r)

SISTEMI DI REGOLAMENTAZIONE DEL PREZZO Incentive regulation (price cap)

R.O.R : viene definito un tasso di rendimento del capitale equo, limpresa non pu superare tale tasso (tetto massimo). Se si supera interviene lAuthority che diminuisce la tariffa del servizio. Tale criterio ormai in disuso e si utilizza il price cap.

PRICE CAP ( proteggere il prezzo)

[metodologia normalmente utilizzata nei nostri sistemi].

T= PX+K T: incremento massimo tariffario consentito. P: indice di variabilit dei prezzi dei fattori della produzione (es:inflazione) X: indice della produttivit dei fattori della produzione K: indice di miglioramento degli standard qualitativi del servizio.

Prima ladeguamento tariffario veniva fatto dopo che si manifestava l inflazione, adesso viene fatto prima in fase di programmazione prima che si manifesti linflazione.

OBIETTIVI PRINCIPALI DELLA REGOLAMENTAZIONE. Protezione da: 1. Politiche di scrematura: regole per evitare che alcune fasi non vengano trascurate. 2. Politiche predatorie. Revisione dei modelli gestionali. Da orientamento alla produzione a Orientamento al mercato Percorso di sviluppo riguarda: fase di consolidamento crescita dimensionale.

INDICE DI ORIENTAMENTO AL MERCATO. Capacit : per arrivare a questo indice le imprese devono dimostrare di avere alcune capacit. Capacit di monitorare i livelli della clientela e di utilizzare le informazioni in modo adeguato allinterno del processo di definizione delle strategie.

Capacit di cogliere i segnali deboli provenienti dal mercato attraverso ricerche ad hoc. Capacit di gestire in modo uniforme ed efficiente le diverse attivit di marketing. Capacit di segmentare il mercato di riferimento Capacit di gestire pi canali di vendita Capacit di comunicare con il mercato di riferimento. Capacit di gestire il sistema dellofferta proponendo soluzioni ricche e differenzianti rispetto alla concorrenza. Capacit di monitorare i Sviluppo del sistema di comportamenti e offerta (servizi, canali di le performance vendita) e delle modalit di dei competitor. gestione della relazione con la clientela. Sviluppo di nuove competenze e adeguamento dei profili professionali Ottimizzazione dei processi aziendali e recupero di efficienza.

Il percorso di sviluppo ideale

ALTO (2)

BASSO(1)

MERCATO ATTUALE

MARCATO POTENZIALE

Possiamo creare un attribuzione del punteggio ______________________________________________ Grado di orientamento al mercato (un campione di 75 imprese ha mostrato un valore basso dellorientamento al mercato). I FATTORI DI BASE DELLE STRATEGIE DI RIORIENTAMENTO:

IL PROCESSO DI PRIVATIZZAZIONE LA REGULATORY, GOVERNANCE E LA REGULATORY INCENTIVE. Processi di privatizzazione : giocano un ruolo fondamentale nelle spinte verso il cambiamento. un processo di riduzione del peso del settore pubblico nelleconomia derivante principalmente dalla crescente liberalizzazione dei mercati e della implicita necessit di attivare processi di deregolamentazione e riregolamentazione. Il significato proprio del termineprivatizzazione indica leffettivo trasferimento della propriet di imprese dal soggetto pubblico al soggetto privato. formale sostanziale

Privatizzazione

funzionale Indiretta

PRIVATIZZAZIONE FORMALE riguarda la:

Trasformazione della natura giuridica: delle strutture di carattere pubblico devono essere trasformate in societ per azioni. Disciplina di diritto pubblico Disciplina di diritto privato Porta al passaggio dal pubblico a privato

OBIETTIVI Maggiore responsabilizzazione del management Maggiore autonomia del management Maggiore flessibilit organizzativa

PRIVATIZZAZIONE SOSTANZIALE riguarda il

Trasferimento della propriet di enti o aziende pubbliche, gi privatizzate dal punto di vista formale in societ per azioni, dallo stato ai soggetti privati attraverso: minoritaria maggioritaria significativa

Trasferimento di quota

Potere di controllo dello Stato: 1. Mantenimento della quota di controllo 2. Golden share (nella telecom per esempio)[tipica nei paesi anglosassoni]

3. Poteri speciali derivanti da norme statuarie a da leggi di privatizzazione PRIVATIZZAZIONE FUNZIONALE Trasferimento al privato di una determinata funzione svolta in precedenza dalloperatore pubblico che ne mantiene la titolarit e il controllo. Esternalizzazione Contracting out concessione Affidamento con gara dappalto: Partneship: accordo pubblico o privato Contracting in PRIVATIZZAZIONE INDIRETTA (o della gestione o fredda) Introduzione di obiettivi e criteri di tipo privatistico nella gestione dellimpresa pubblica: si assiste allintroduzione di sistemi manageriali pi flessibili che puntano allindividuazione delle competenze e delle rispettive responsabilit. Il passaggio da logiche burocratiche a logiche tipicamente manageriali conduce ad un monitoraggio continuo dellattivit di gestione volto ad analizzare i risultati che vanno confrontati con gli obiettivi programmati. Rientra tra le modalit di privatizzazione indiretta: yardstick competition: forma di confronto allinterno dellazienda pubblica. OBIETTIVI DELLA PRIVATIZZAZIONE

fenomeni di collusione precisa specificazione delle clausole contrattuali durata del contratto presenza di sunk cost

Maggiore efficienza tecnica ed economica Riguarda il grado di miglioramento della produttivit ridurre i costi

Maggiore concorrenza Finanza pubblica:1. Contenimento della spesa 2. Riduzione del deficit

appesantimento della spesa pubblica.

FATTORI DELLA PRIVATIZZAZIONE (in senso stretto) Fattori di natura politica Fattori di natura finanziaria Condizioni vincolanti: La dimensione e lefficienza dei mercati finanziari La presenza di investitori istituzionali (ENI) La presenza di investitori privati di grandi dimensioni in grado di divenire azionisti di riferimento delle societ privatizzate. La propensione e la dimensione dei piccoli risparmiatori rispetto agli investimenti azionari.

ECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE. 3 lez. FATTORI DI SUCCESSO DELLA PRIVATIZZAZIONE

Mappa del rischio paese (SACE) Societ di rating: monitorare il rischio paese costantemente. Viene classificato in tre categorie: basso, alto, medio. Nella leggenda troviamo i simboli che indicano il rischio politico, economico e altri rischi(finanziario).

1. RISCHIO PAESE Affidabilit dei governi Garanzie statali offerte Presenza di tensioni sociali Presenza di fenomeni della corruzione

1. CREDIBILITA DEL PROGRAMMA DI GOVERNO SULLE DIMENSIONI2. SVILUPPO E LIQUIDITA DEL MERCATO DEI CAPITALI

(Buon funzionamento del mercato dei capitali_______condizione vincolante per la privatizzazione). Mercato finanziario efficiente Mercato finanziario ampio Mercato finanziario liquido Mercato finanziario trasparente

1. GRADO DI PROTEZIONE DEGLI AZIONISTI E DEI CREDITORI

SCHEMA TEORICO DI PRIVATIZZAZIONE DEI MONOPOLI.

A. Disintegrazione verticale delle imprese monopolistiche B. Istituzione di organismi di regolamentazione indipendenti

C. Privatizzazione delle imprese pubbliche D. Rischio di regolamentazione( rischio che corre linvestitore per tutti i vincoli che sono presenti nel momento in cui si regolamenta un servizio).

SCHEMA DI CORPORATE GOVERNANCE NELLE PRIVATIZZAZIONI (distribuzione dei poteri allinterno di una societ)

Modello britannico Azionariato diffuso (pubblic company) Golden share temporanei(mediamente 5 anni: imprese libere) OPU(offerta pubblica di vendita)

Modello francese (no pubblic company) Costituzione di nuclei stabiliti di azionisti: nocciolo duro azionisti tradizionali Action specifique temporanea

Vendita diretta tramite trattativa privata

Modello misto italiano (sia britannico che francese) Costituzione di nuclei stabiliti di azionisti(quota minoritaria) OPU Poteri speciali del governo centrale (clausole statuarie = non si ha ne golden share ne action specifique)

CANALI DI CESSIONE 1. Offerta pubblica di vendita

2. Cessione ad un privati o ad un consorzio privato

3. Cessione a lavoratori e managers (operatori di buy out)

LA GOLDEN SHARE (EFFETTI) Vera privatizzazione = effettiva cessione della propriet e del controllo delle imprese di pubblici servizi al soggetto privato.

parziali Privatizzazioni ibride Incomplete

Poteri speciali dellazionista pubblico Possesso di azioni speciali o golden share

Norme statuarie

dissociazione fra diritti patrimoniali e diritti di controllo

Relazione tra attivazione della golden share e la logica di privatizzazione.

Processo decisionale delle Ar

Principi di trasparenza efficienza economica Equit = trattamento equo

Nel contesto della privatizzazione un posto di rilievo occupato dallAutorit di regolamentazione (Authority)1. Lattivit della Authority deve essere trasparente, limpida.

Quale regolamentazione? Attribuire ad un determinato servizio Regulatory governante

Design regolamentare Regulatory incentives (modalit di controllo del mercato)

A. REGULATORY GOVERNANCE: a. Rispetto del mandato legislativo

b. Discrezionalit del regolatore(accountability) c. Procedure decisionali trasparenti, accessibili, eque, prevedibili.

B. REGULATORY INCENTIVES Regole e decisioni su: a. Prezzi (sistemmi di prezzi e tariffe) b. Entrata nel mercato c. Concorrenza d. Sussidi

Performance del regolatore: Assetto e posizionamento istituzionale del regolatore Le autorit sono di natura politica.

Criteri di nomina dei suoi componenti Caratteristiche del sistema di revisione giurisdizionale del suo operato.

Performance dei regolatori di: Italia Francia Germania Regno Unito

Regolazione leggera: cercare di diminuire sempre pi i vincoli di funzionamento dei servizi attraverso lo sviluppo del mercato dei capitali.

CONFIGURAZIONE DEL MERCATO DEI CAPITALI

Vincolo allo sviluppo del processo di privatizzazione LAuthority deve esistere ma il sistema di regole deve essere vincolante.

AUTORITA DI SETTORE : COMPETENZE Compito di tipo propositivo (al Parlamento) Compiti di tipo dispositivo ( lAutorit a definire alcune regole e intervenire sul sistema tariffario e dei prezzi) Compito di vigilanza e controllo Controllo dei soggetti che offrono il servizio (se le modalit di erogazione del servizio sono corrette) [potere sanzionatorio] Compiti di valutazione delle istanze

I CONTROLLI riguardano: Sistemi tariffari (principale competenza dellAuthority) Qualit Accesso al servizio pubblico Modalit di apertura dei meccanismi di mercato DUE LIVELLI DI AUTORITA: Livello nazionale L.481/1995: Autorit per lenergia elettrica e il gas L.248/1997: Autorit per le telecomunicazioni

Livello locale

Rischi della regolazione locale: Eccessivo proliferare di autorit locali Mancata indipendenza Rischio di cattura del regolatore(in termini politici)

A livello locale si hanno molte autorit locali che non assolvono a compiti ad esso assegnati:generalmente ci dovuto alla mancata indipendenza della autorit a causa del condizionamento politico.

Presenza di agenzie locali: Roma Torino Grosseto Palermo

AUTHORITY Unopportuna riforma dovrebbe riguardare: Rafforzamento : effettiva indipendenza della politica e degli interessi regolati Estensione a tutti i servizi a rete Strategia della liberalizzazione

Meccanismi della concorrenza(come si articola il mercato e come si manifesta la concorrenza) Concorrenza nel mercato La presenza di un mercato perfettamente contendibile Assenza di barriere allentrata e all uscita. Formazione dei prezzi (incontro tra Domanda e offerta)

Concorrenza per il mercato Il servizio offerto nel mercato in condizioni di monopolio. Viene utilizzato a livello locale

Metodi di adeguamento delle tariffe in base ai criteri di: Price cap : T=PX+K

Rate of return Cost plus ( non equo, in disuso) La tariffa viene adeguata al tasso di inflazione dopo che si manifestata.

ECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE. 4 lez. GLI STRUMENTI DELLA REGOLAZIONE (i principali documenti di riferimento della regolamentazione) ENTE PUBBLICO

Gara AZIENDA EROGATRICE

Delega STAKEHOLDER

Ente pubblico: soggetto pubblico (responsabile del servizio) Azienda erogatrice: azienda che effettivamente eroga il servizio pubblico. Pu essere soggetto pubblico o privato. Stakeholders: portatori di interesse (lutenza) Il contratto di servizio un documento dove vengono riferite le attivit svolte dallazienda erogatrice il servizio. I soggetti sono: lente pubblico e lazienda erogatrice. Per affidare lerogazione di un servizio pubblico si usa lo strumento della gara pubblica (concorrenza per il mercato). 1. Contratto di servizio Gli aspetti fondamentali che riguardano il contenuto del contratto di servizio: Dettagli: periodo di validit programmi di esercizio(modalit con cui viene svolta lattivit di erogazione del servizio) oneri finanziari a carico dellamministrazione struttura tariffaria livelli qualitativi del servizio strumenti di controllo operativo garanzie prestate allerogatore sanzioni e revoche soluzioni delle controversie modalit di modifica dei contratti tutela degli utenti

1. Istituzionalizzazione dellorganizzazione di voce

Es: tribunale del malato d voce ad un soggetto che necessita di servizi sanitari 2. Pubblicazione delle condizioni di erogazione Tutta lattivit di erogazione deve essere dettagliata e comunicata allutenza 3. Incremento del n delle opzioni tariffarie

Dal momento che i servizi vengono offerti secondo standard qualitativi differenti, ad ognuno di questi deve corrispondere una tariffa diversa 4. Controllo e monitoraggio sul rispetto dei parametri previsti dal controllo di servizio Controllo effettuato dallente pubblico.

ENTE PUBBLICO

Scelte di finanziamento, organizzazione e controllo

canoni di concessione

delega per la soddisfazione dei bisogni

tutela interesse pubblico

AZIENDA EROGATRICE

tariffe erogazione del servizio

STAKEHOLDER

La MAPPA DEGLI STAKEHOLDER: portatori di interesse

SOSTENIBILITA: carattere di un processo o di uno stato che pu essere mantenuto ad un certo livello indefinitamente. Il sistema di produzione ed erogazione dei servizi di interesse generale deve essere sviluppato in termini di sostenibilit. quello sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere le possibilit delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni.

DIMENSIONI DELLA SOSTENIBILITA

SOSTENIBILITA AMBIENTALE: tutto ci che riguarda la salvaguardia dellambiente DIMENSIONE ECONOMICA: C = R DIMENSIONE SOCIALE: i fornitori dei servizi di interesse generale sono gli utenti. La sostenibilit sociale consiste nel fatto che tutti i cittadini devono poter usufruire di un servizio in modo equo. DIMENSIONE DI PROCESSI: modalit di espletamento di questi servizi sia da parte di enti pubblici che da parte dei privati.

CARTA DEI SERVIZI (deve essere redatta secondo i contenuti del contratto di servizi) Riferimenti normativi: D.lgs 29/93 Direttiva del presidente del consiglio dei ministri del 27 Gennaio del 1994. Contratto tra soggetti erogatore del servizio e cittadino- utente-cliente

CONTENUTI DELLA CARTA DEI SERVIZI Informazioni: Storia dellazienda Principi fondamentali della carta Servizi offerti Modalit daccesso

Qualit garantita: Fattori di qualit Indicatori di qualit Standard di qualit

Valutazione del servizio: Qualit percepita Procedure di reclamo Obiettivi di migliormento

Principi fondamentali: 1. EGUAGLIANZA( tutti i soggetti devono essere in grado di poter usufruire del servizio in modo uguale) 2. IMPARZIALITA(senza favoritismi)

3. CONTINUITA(senza interruzione) 4. DIRITTO DI SCELTA(diritto dellutente di scegliere chi vuole nellerogazione del serviio)

5. PARTECIPAZIONE(lutenza deve essere in grado di partecipare alla progettualit del servizio; lutenza diviene soggetto attivo)

6. EFFICACIA ED EFFICIENZA del servizio.

Capacit di raggiungere un determinato obiettivo

utilizzare in maniera economica le proprie risorse

ECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE. 5 lez. STRUMENTI: che vengono utilizzati per definire i contenuti della carta dei servizi. Adozione di standard (es: servizi sanitari; vengono garantiti i livelli minimi di assistenza) Semplificazione delle procedure (ancor oggi molte procedure sono complesse) Informazioni agli utenti( lutenza ha il diritto di essere informata; URP uffici per lutenza) Rapporti con gli utenti Dovere di valutazione della qualit dei servizi Rimborso (quando il servizio non viene erogato secondo le modalit contrattuali

TUTELA (nei confronti del cittadino-utente) Procedure di reclamo Comitato permanente per lattuazione delle Carte dei servizi pubblici Sanzioni per la mancata osservanza della direttiva

OBIETTIVI:

Offrire servizi di qualit ed assicurarne il costante miglioramento Mettere il cittadino-utente-cliente al centro dellinteresse del servizio Conseguire una gestione pi efficace e pi efficiente (processo di aziendalizzazione)

SISTEMA DI GARANZIE (che assicura per i servizi offerti): Informazione Accesso Fruibilit Trasparenza Standard di qualit Tutela degli utenti Strumenti di controllo Meccanismi di partecipazione

CARTA DEI SERVIZI DI TRENITALIA:

Trenitalia

European Foundation For quality Management (EFQM)

Holding in cui la gestione della rete separata: Societ che si occupa della rete Societ che si occupa del trasporto passeggeri e merci

Principi comunitari: Carta Europea dei Servizi Ferroviari Passeggeri Freight Quality Charter

Schema di riferimento: Carta dei servizi pubblici del trasporto (DPCM 30-12-1998)

Principi fondamentali Eguaglianza dei diritti Continuit dei servizi Partecipazione Efficienza ed efficacia

Fattori della qualit (passeggeri) Attenzione allambiente Sicurezza del viaggio(safety) Sicurezza personale e patrimoniale (security) Integrazione modale Servizi per i clienti disabili Regolarit del servizio e puntualit dei treni Pulizia dei mezzi Servizi aggiuntivi Informazioni alla clientela Livello di servizio Assetti comportamentali e comunicazionali del personale di contatto Continuit del servizio Per il trasporto merci: Puntualit dei treni Affidabilit Flessibilit Rapidit Sicurezza del trasporto

Misura della qualit erogata Misura della qualit percepit Ascolto del clienteviaggiatore Ascolto del cliente impresa.

ECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE. 6 lez. STRATEGIE DI RIORIENTAMENTO Riorganizzare secondo lesigenze nuove e gli approcci nuovi creati dalle liberalizzazioni e privatizzazione. Si possono perseguire diverse strategie: Strategie di focalizzazione

Strategie di diversificazione Strategie di internalizzazione -unbulding separazione dellattivit -core business

A. STRATEGIE DI FOCALIZZAZIONE

Concentrarsi su una determinata attivit (attivit di impresa nel nostro caso).B. STRATEGIE DI DIVERSIFICAZIONE: LE MULTIUTILITY

Diversificare: - entrare in attivit che sono diverse da quelle che sono del core business, cio delloggetto sociale. - entrare in mercati Noi ci occuperemo della diversificazione orizzontale con la quale ci si riferisce allo stesso tipo di attivit che porta unimpresa che si occupa di una determinata utility ad entrare nel mercato di unaltra utility (imprese multi utility). Se si realizzano delle sinergie si riesce ad essere pi efficienti La strategie multi utility sostenuta d alcuni aspetti: Per quanto riguarda il profilo dellofferta, e quindi dei settori, alcuni settori tendono a convergere (es: telecomunicazione converge a informatica). Si possono utilizzare gli stessi elementi base per produrre il servizio. Le tendenza alla convergenza favorisce una strategie di tipo diversificato. Per quanto riguarda la domanda si fa riferimento ai grappoli di bisogni (insieme dei bisogni individuali). opportuno, allora, che si abbia un unico interlocutore. Se si sviluppa un strategia di questo tipo abbiamo una strategia one shop stop. Questa strategia ruota intorno alla fidelizzazione del cliente: migliore la strategia migliore sar la fidelizzazione del cliente.

Oggi la maggior parte delle imprese multi utility sono a livello locale. Sotto il profilo nazionale la prima impresa multi utility stata lEnel. LEnel una volta liberalizzata ha dovuto chiudere alcune centrali ma ha dato vita ad altre utility (es: gas).

LE PRESTAZIONI DELLE AZIENDE MULTIUTILITY. IL MODELLO DI BUSINESS. Si deve avviare la misurazione delle prestazioni: queste riguardano le aree di efficacia( puntano al soddisfacimento dei bisogni del cliente) e le aree di efficienza ( non attiene solo allaspetto puramente economico dellimpresa e quindi minori costi, ma anche al miglioramento del grado di produttivit dellimpresa).

LIMPRESA MULTIUTILITY E I SUOI STAKEHOLDER Multiutility: impresa che si occupa di utility diverse, per es: gas + servizio idrico+telefonia+energia elettrica. Offre un portafoglio di servizi, un pacchetto di servizi e si devono realizzare quelle sinergie che sintetizzano il carattere primario delle multi utility. Chi sono gli stakeholder? Qui ruota intorno a questi servizi? Gli investitori: il cui interesse raggiungere un profitto Ente pubblico di riferimento: solitamente i soggetti che creano una multi utility lo fanno grazie al fatto che hanno vinto una gara. Lente pubblico di riferimento indice una gara. Comunit di riferimento: Cliente: utenti che hanno interesse a consumare il servizio con un certo grado di soddisfazione. Regolatori: perch i servizi sono regolati. Fornitori, dipendenti e imprese collegate.

LE RELAZIONI TRIANGOLARI che caratterizzano le multi utility:

LE ASPETTATIVE DEGLI STAKEHOLDER verso lazienda Investitori: linteresse attiene alla capacit per i suoi K investiti di fruttare (dividenti, capital gain, remunerazione dei finanziamenti). Clienti: puntano sul miglioramento del grado di customer satisfaction che si esprime in termini di qualit, economicit, rapidit, semplicit del servizio.

Dipendenti: soddisfacimento dei dipendenti ( soddisfazione personale, remunerazione, lavoro equo, crescita professionale) Fornitori: remunerazione, stabilit dei rapporti, rapidit, semplicit Imprese collegate: laddove esiste Regolatori: hanno il compito di regolamentare il servizio che puntano sul rispetto della concorrenza, rispetto della qualit, rispetto delle norme. Ambiente: riduzione delle emissioni (normative comunitarie), riduzione dei rifiuti,del traffico urbano. Societ: che hanno interesse diretto con le nostre imprese. LE ASPETTATIVE DELLAZIENDA verso gli stakeholder. Investitori: sostegno finanziario. Ci sono delle opportunit di finanziamento che pervengono da enti pubblici (comuni, regioni, Stato, Comunit Europea). Sotto il profilo finanziario alcuni settori vengono finanziati attraverso la Project Financing (K privati per realizzare servizi multi utility) Clienti: offrendo differenti prodotti lazienda si aspetta dal cliente un cross selling (consumo di tutti i servizi offerti) attraverso attivit di fidelizzazione per accrescere la quota di mercato. Dipendenti: capacit di lavorare bene, risolvere i problemi, soddisfazione del cliente ( dipendenti di front office) Fornitori: qualit, economicit, rapidit, semplicit, cio ottimizzare la catena logistica Imprese collegate: allargamento base clienti, gruppo di acquisto, integrazione professionale e tecnologica. Regolatori: si aspetta una serie di regolamenti che siano chiari, facilmente leggibili, controlli efficaci, facilit di rendicontazione, collaborazione. Ambiente: non influenza. Societ: sostegno politico.

LA SCOMPOSIZIONE DEL MODELLO DI BUSINESS. Lazienda collocata allinterno di un determinato ambiente. Gli aspetti che vengono analizzati riguardano gli aspetti macroeconomici politici

Gestore Mercati Energetici S.p.a (GME) Si occupa della organizzazione e della gestione economica del mercato elettrico secondo criteri di neutralit, trasparenza, obiettivit e concorrenza tra produttori. Si occupa della gestione economica del mercato del gas naturale da effettuarsi secondo criteri di neutralit, trasparenza, obiettivit e concorrenza tra i produttori.( dal 2005)

Avvio del marcato elettrico : 31-03-2004 Funzioni: Stimolare la concorrenza nelle attivit di produzione e vendita di energia elettrica attraverso la piattaforma di mercato Favorire la massima efficienza nella gestione del dispacciamento dellenergia elettrica.

MERCATO ELETTRICO (mercato a pronti organizzato in base a fasce orarie) Borsa elettrica Operatori: produttori, grossisti e consumatori. Contratti orari di acquisto e vendita Piattaforma telematica

Il mercato elettrico oggi formato dal mercato a pronti e dal mercato a termine: Mercato a pronti: MGP ( mercato del giorno prima): oggi faccio la contrattazione ma il servizio verr consegnato il giorno successivo. Prezzo di tipo orario: si fa unasta al ribasso, si decide da quale centrale prelevare il lotto di energia. MI (mercato infragiornaliero): prima veniva chiamato mercato di aggiustamento. Il prezzo che viene applicato in tali mercati il prezzo zonale (media dei prezzi che si formano nella zona considerata; PUN: prezzo unico nazionale). MSD (mercato del servizio di dispacciamento): forma lequilibrio tra energia immessa ed energia utilizzata. Mercato che viene gestito da Terna. Mercato a termine (MTE): mercato fisico. Si stabilisce oggi il prezzo dellenergia che io acquister a 1 mese, 3 mesi o 1 anno. Piattaforma per la consegna fisica di contratti finanziari conclusi sullIDEX IDEX: mercato derivato energia elettrica nella borsa italiana. CDE: contratti derivati energia elettrica. Fanno parte delle contrattazioni a termine.

I derivati dellenergia elettrica hanno come attivit sottostante il PUN, al variare del PUN varia la quotazione del derivato.

Contratto derivato: Contratto a termine Hanno un mercato la cui quotazione varia al variare della quotazione a pronti dellattivit sottostante. Mercato puramente finanziario( mercato speculativo).

La piattaforma di Conti Energia a termine (PCE): Il GME gestisce la PCE. Piattaforma per la registrazione dei contratti bilaterali al di fuori del sistema delle offerte. Al GME affidata anche lorganizzazione e la gestione dei mercati di: Certificati Verdi (CV)

Titoli di efficienza energetica (TEE) Unit di emissione di gas a effetto serra

CV: rappresentano titoli di energia da fonti rinnovabili. Costituiscono una forma di incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. emesso dal GSE I produttori e importatori di energia elettrica dal 2002 devono immettere in rete una quota. Tale quota minima stata incrementata dello 0,35% annuo per il periodo 2004-2006. Per il periodo 2007-2012 la quota incrementata dello 0,75% annuo. Il GME opera sul mercato in qualit di controparte centrale e garantisce il buon fine delle operazioni

La piattaforma di registrazione delle transazioni bilaterali dei certificati verdi (PBCV): una piattaforma informatica che consente la registrazione e la regolazione di transizioni bilaterali aventi per oggetto la cessione dei CV Iscrizione nellapposito elenco degli operatori tenuto dal GME Il GME non la controparte centrale nelle transazioni registrate attraverso la PBCV.

Titoli di Efficienza Energetica TEE- certificati bianchi: Sono emessi dal GME a favore di distributori e della ESCO (societ operanti nel settore dei servizi energetici) Certificano la riduzione dei consumi conseguita attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza energetica.

Unit di emissione- Direttiva 2003/87/EC Sistema per lo scambio di unit di emissioni di gas ad effetto serra tra gli stati membri dellUnione Europea. obiettivo Riduzione dellemissione secondo criteri di efficienza economica e di efficacia.

Certificati Neri