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La giunta, ieri mattina, ha de- liberato la revoca immediata dell’amministratore unico di Farmacom, Sandro Tortaro- lo, e la nomina del suo succes- sore, Cesare Rossini, avvoca- to, esperto del settore, che assumerà l’incarico senza oneri a carico dell’ente. «Con lo stesso provvedimento - spiegano in Comune - è an- che stato nominato Giovanni Trombetta dello studio Guandalini di Bologna, indivi- duato da Assofarma, quale advisor del Comune nella va- lorizzazione delle farmacie comunali. Si avvarrà della collaborazione di Marcello Tarabusi e Bruno Riccardo Nicoloso, esperti del settore. Insieme affiancheranno il neo amministratore unico nel percorso di ristrutturazio- ne e vendita della società». La decisione dopo la scoperta del deficit («un rapporto costi/ri- cavi non accettabile e non so- stenibile nel lungo periodo»). «Non c’è nulla di personale nei confronti di Sandro Torta- rolo e non ho nulla da eccepire sulla sua professionalità - dice il sindaco, Massimo Berutti -, però noi siamo amministrato- ri pubblici e rispondiamo ai cit- tadini. Per questa ragione di fronte a determinati risultati dobbiamo trovare delle solu- zioni e procedere con l’adozio- ne di atti e provvedimenti. A nome mio e di tutta l’ammini- strazione comunale lo ringra- zio per il lavoro svolto in que- sti anni con grande senso del dovere». [M. T. M.] FARMACOM. AL SUO POSTO ROSSINI La giunta “silura” il manager Tortarolo Cambio L’avvocato Cesare Rossini (a sinistra) è subentrato a Sandro Tortarolo

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Page 1: Cambio FARMACOM. ALSUOPOSTOROSSINI Lagiunta“silura ...€¦ · «Lo spostamento da Casa Sere-na porterà ad avere nuovi spa-zi nell'ospizio varallese - ha commentato Buonanno -

La giunta, ieri mattina, ha de-liberato la revoca immediatadell’amministratore unico diFarmacom, Sandro Tortaro-lo, e la nomina del suo succes-sore, Cesare Rossini, avvoca-to, esperto del settore, cheassumerà l’incarico senzaoneri a carico dell’ente. «Conlo stesso provvedimento -spiegano in Comune - è an-che stato nominato GiovanniTrombetta dello studioGuandalini di Bologna, indivi-duato da Assofarma, qualeadvisor del Comune nella va-lorizzazione delle farmaciecomunali. Si avvarrà dellacollaborazione di MarcelloTarabusi e Bruno RiccardoNicoloso, esperti del settore.Insieme affiancheranno ilneo amministratore unico

nel percorso di ristrutturazio-ne e vendita della società». Ladecisione dopo la scoperta deldeficit («un rapporto costi/ri-cavi non accettabile e non so-stenibile nel lungo periodo»).

«Non c’è nulla di personalenei confronti di Sandro Torta-rolo e non ho nulla da eccepiresulla sua professionalità - diceil sindaco, Massimo Berutti -,però noi siamo amministrato-ri pubblici e rispondiamo ai cit-tadini. Per questa ragione difronte a determinati risultatidobbiamo trovare delle solu-zioni e procedere con l’adozio-ne di atti e provvedimenti. Anome mio e di tutta l’ammini-strazione comunale lo ringra-zio per il lavoro svolto in que-sti anni con grande senso deldovere». [M. T. M.]

FARMACOM. AL SUO POSTO ROSSINI

La giunta “silura”il manager Tortarolo

CambioL’avvocato

CesareRossini

(asinistra)èsubentrato

aSandroTortarolo

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MARIA CUSCELAVARALLO

Un ulteriore tassello per lasanità valsesiana. Ieri è sta-ta inaugurata la nuova sededel Country Hospital di Va-rallo, che sarà operativo lu-nedì. Le camere con dieci po-sti letto, con reception e stu-di medici, sono state ricava-te nell'area del vecchio ospe-dale della città del SacroMonte che un tempo ospita-vano il centralino, una partedi pronto soccorso, l'accetta-zione e i garage.

Il Country Hospital, sortadi presidio ospedaliero delterritorio, offre cure per unperiodo massimo di 60 giornia persone, specie anziane,che, segnalate dai medici dibase, hanno necessità di esse-re seguite dopo un interven-to chirurgico. Al suo internoopereranno dottori di medici-na generale e personale in-fermieristico e di supporto.La struttura finora era ospi-tata in uno spazio di «CasaSerena» a Varallo.

A illustrare le novità sonostati Federico Gallo, nuovodirettore generale dell'AslVercelli, Gianluca Buonan-no, pro-sindaco varallese, e ilconsigliere regionale PaoloTiramani.

I lavori di ristrutturazionesono costati circa un milionedi euro: «Al momento l'abbia-mo denominato Country Ho-spital ma mi piace definirlol’embrione per un futuro Cap,Centro di assistenza primaria- ha spiegato Gallo -. L'iniziodi un percorso guidato per es-sere sempre più vicini ai pa-zienti. Per questo abbiamopartecipato, con la domandapresentata nelle scorse setti-mane, a un progetto per averetre Cap, due in Valsesia, oltrea Varallo e Gattinara, e uno aSanthià. Ora siamo in attesadi una “promozione” che po-

trebbe arrivare a settembre».A garantire l'assistenza sa-

rà un team di medici di base(che sono coloro che richiedo-no i ricoveri) formato da Fran-co Francese, Pier Vittorio Gua-la Molino, Salvatrice Grillo,Hamid Ghannadzadeh, Alber-to Merola, Chiaretta Massero-ni, Leonardo Ruga, Mauro Ter-zano e Angelo Zancaner.

Da lunedì la struttura saràdunque operativa con persona-le a disposizione 24 ore su 24:«Lo spostamento da Casa Sere-na porterà ad avere nuovi spa-zi nell'ospizio varallese - hacommentato Buonanno -. E lì,con un investimento privato dicirca 4 milioni di euro si an-dranno a mettere in pratica al-tri interventi per migliorare lastruttura».

La Casa della Salute ospitaanche il 118, che prima a Varal-lo aveva sede nella zona dell'isti-tuto alberghiero, e ora disponeinvece di garage riscaldati cheeviteranno inconvenienti aimezzi soprattutto in inverno.

VARALLO. OPERATIVO DA LUNEDI’

Country hospitalInaugurato il polodella sanità localeL’assistenza sarà garantita da dieci medici di baseOspiterà pazienti non gravi per periodi di 60 giorni

L’inaugurazione del country hospital ieri a Varallo

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I «Spero che la Casadella Salute e il CountryHospital diventino unpunto nevralgico per lasanità della Valsesia»:così il consigliere regio-nale Tiramani all’inau-gurazione. La strutturaospiterà pazienti valse-siani che devono attra-versare una fase post-chirurgica o hanno pato-logie come broncopol-moniti, postumi di ictus,fratture del femore dariabilitare, sindrome daimmobilizzazione o ma-lattie non curabili a do-micilio. [M.CU.]

TIRAMANI

«Il centro saràun riferimentoper la Vallata»

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Meno infermieri in rianimazione, rinviati i trapianti di cuore

Un intervento di trapianto del cuore

GLI infermieri mancano. Così alle Molinette itrapianti e gli interventi del cardiochirurgoMauro Rinaldi sono a rischio. La direzione sa-

nitaria ha comunicato che per l’assenza di personalesi chiude fino a fine settembre il 20 per cento dei postiletto nella cardiorianimazione e si deve dare la prece-denza alle urgenze. Basterebbero dieci-dodici infer-mieri per assicurare il normale funzionamento dellerianimazioni del San Giovanni Battista, dove da più diun anno sono stati chiusi altri sei posti letto in totale.«Non si può da un lato teorizzare che quantità è anchesinonimo di qualità e dall’altra chiudere posti letto»,è il commento di Rinaldi. «Stiamo facendo il possibi-le», spiega il direttore generale Angelo Del Favero.

SARA STRIPPOLI A PAGINA VII

Ieri la veglia con le candele in piazza Palazzo di Cittàper ricordare Gerlando, ucciso da un’auto pirata

Ultimatum dei ciclistial Comune: “Interventiper fermare la strage”CLAVARINO E DI BLASIA PAGINA V

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TORINO

CRONACA■ VII

SABATO 21 LUGLIO 2012

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Tagli in rianimazione, rinviati i trapianti di cuoreIn un anno già persi 10 posti letto. Rinaldi: “Ormai siamo un colabrodo”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SARA STRIPPOLI

STOP all’attività della car-diorianimazione di MauroRinaldi. Mentre in Aress si

studia il progetto del grande Cen-tro cuore e cervello da avviare inautunno, alle Molinette la caren-za di infermieri su tutti i reparti dirianimazione, una decina in to-tale, rischia adesso di ritardare gliinterventi programmati per i tra-pianti di cuore e polmone. Duegiorni fa la direzione sanitaria è

stata costretta a ridurre del 20 percento i posti letto, due sui diecicomplessivi. Un numero che puòsembrare esiguo ma che com-promette la programmazione.Per il momento il provvedimentoavrà durata fino a fine settembre,ma la chiusura potrebbe essereconfermata anche dopo l’estate.La notizia è arrivata a Marco Ra-nieri, direttore della terapia in-tensiva e al cardiochirurgo Mau-ro Rinaldi. Al quale, come conse-guenza della disponibilità mino-re di posti letto, si chiede di ral-lentare l’attività programmataper lasciare spazio all’emergenzae ai trapianti. La reazione di Ri-

naldi non si fa attendere: «Siamoormai ridotti ad un colabrodo. Daun lato ci dicono che quantità èanche qualità e noi siamo il grup-po con il più alto numero di tra-pianti di polmone, il 50 per centodell’attività nazionale. Dall’altroperò siamo in una situazione co-

me questa, quando già le condi-zioni strutturali sono quelle checonosciamo, del tutto inadegua-te». Non ci sono vie di mezzo, ag-giunge il cardiochirurgo: «Se sivuole mantenere l’attività ci de-vono essere le condizioni, altri-menti ci dicano che dobbiamo

chiudere e non ne parliamo più». Rinaldi non è il solo a scontare

la pena della carenza di persona-le. Da tempo sono chiusi quattroposti letto nella rianimazioneuniversitaria di Ranieri, su quat-tordici complessivi. Stesso calo,da più di un anno, anche nella ria-

nimazione centrale di Pier PaoloDonadio, su un numero com-plessivo di 12 posti letto. MarcoRanieri condivide la preoccupa-zione di Rinaldi: «Adesso vienecolpita la cardiochirurgia, ma ledue rianimazioni sono in diffi-coltà da mesi. È tutto l’ospedale

ormai ad essere in sofferenza.L’amministrazione regionaledeve comprendere che il piano dirientro non è incompatibile con ilmantenimento dell’attività, masi deve pianificare anche sugli in-vestimenti. Con risorse relativa-mente ridotte potremmo accor-pare le due terapie intensive pro-ducendo una significativa ridu-zione del personale. In attesa del-la partenza di progetti molto am-biziosi sui quali però non c’èalcuna certezza sui tempi, si fini-sce per non agire».

Quanti sono gli infermieri chemancano? Da un primo calcolo,soltanto nelle rianimazioni delSan Giovanni Battista, ci vorreb-bero almeno dieci persone perpoter garantire l’emergenza e as-sicurare l’attività ordinaria. Neimesi scorsi l’appello era arrivatodal re dei trapianti di fegato Mau-ro Salizzoni. La reazione in quelcaso era stata immediata e grazieall’uscita di dieci infermieri cheandranno in pensione è statopossibile trovare cinque perso-ne. Il direttore generale dellanuova super azienda Angelo DelFavero conferma che si sta facen-do il possibile: «La coperta è co-munque cortissima», precisa.Non credo che la Regione conce-da delle deroghe: «Dobbiamo ri-solvere il problema all’interno.Ma con la situazione di Salizzonie con la prossima apertura delCentro grandi ustionati a settem-bre, non sarà impresa facile».

Un intervento di cardiochirurgia

Il caso

Opera Pia Lotteri a rischiopresidio di ospiti e parenti

«Dicano se hanno a cuore il futurodegli anziani. Vogliamo restarequi». Con questo slogan, ieri, una

delegazione di ospiti, parenti e dipendenti del-l’Opera Pia Lotteri ha organizzato un presidioin via Villa della Regina per pro-testare contro la possibile chiu-sura della struttura entro fineanno. «Chiediamo agli enti lo-cali di fare qualcosa per evitareil peggio, anche perché stiamoparlando di una realtà molto im-portante. Ci auguriamo che ledecisioni non siano ispirate daoperazioni speculative». All’O-pera Pia Lotteri ci sono centi-naia di ospiti, dice Anna Bruschi che ha la ma-dre ricoverata da anno in via Villa della Regi-na: «Chiediamo a Cota e Fassino di ripensar-ci». E uno degli ospiti, Giuseppe Beltraminoaggiunge: «Sarebbe un dramma per molti dinoi. Se in tempo di crisi vogliono monetizzaresulla nostra pelle si sbagliano di grosso».

(s.str.)

I punti

CARDIORIANIMAZIONE

Fino a fine settembre, sichiude il 20 per centodei posti letto dellacardiorianimazione, duesu dieci

POSTI LETTO CHIUSI

Ci sono altri sei postiletto già chiusi da unanno nelle duerianimazioni di Ranieri eDonadio

POCHI INFERMIERI

Sono più di diecigli infermieri cheservirebbero pergarantire l’attività nellerianimazioni

Il problema restaquello dellamancanza diinfermieri da cuitutto deriva

La protestaalla Lotteri

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