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Caso ClinicoINFARTO MIOCARDICO ACUTO COMPLICATO DA
SHOCK CARDIOGENO,
LA PRESA IN CARICO DAL PUNTO DI VISTA
INFERMIERISTICO
Rossella Gilardi
Convention della Cardiologia Lombarda
1 Aprile 2017, Como, Hotel Hilton
In APR:
✓ Ipertensione arteriosa
✓Tabagismo
✓K Colon (emicolectomia 2010, FU negativo)
G. G. Maschio, 73 anni
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
14.06 ore 19:00: perdita di coscienza al domicilio, in presenza dei famigliari.
Ripresa spontanea di circolo
GCS 7, FC 100 bpm, PA 150/70, FR 12/min, cute pallida e
sudata; sedazione + IOT ipotensione marcata in
automedica
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
14.06 ore 19:45: arrivo in PS
PA ↓↓, FC 100 bpm, SatO2 99
In corso adrenalina 0.1 γ /Kg/min
Ecocardio: no versamento cardiaco; EF 40%
Troponina T 59.5, Lattato 4.76
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
…Percorso Effettuato
TC torace, addome, encefalo
Coronarografia urgenteTC encefalo: non patologie in atto
TC torace: non segni di dissecazione aortica
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
14.06 ore 21:24 (paziente ancora in DEA)
Improvvisa TV shock 200 J RS
14.06 ore 21:50
PA 50/38, FC ↓↓ con adrenalina 0.57 γ/Kg/min, lattati 6.4 (↑), p. carotideo assente MCE e
ACLSEmodinamica
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
14.06 ore 22:20 – 23:40: Emodinamica
IABP in situ
Coronarografia:
coronaropatia trivasale calcifica con stenosi
sub-occlusiva del tronco comune
Flusso TIMI 3
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
15.06 ore 00:05: UCC
Freddo e vasocostretto, PA 100/50, oligo/anurico, EPA, RS + BEV frequenti, lattato 13.2 (↑)
IABP 1:1 e adrenalina 0.04 γ/Kg/min
Si curarizza e ventilazione a volume garantito
Lasix 20 mg/ora buona risposta diuretica
Si riscalda la periferia ipotensione adr. 0.12
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
15.06 ore 02:00: UCC
Non contattabile, freddo e vasocostretto, PA 80/40, FC 40 bpm, frequenti run di TVNS, periferia vasocostretta, Troponina T 3141
- Dopamina 5 γ (associata ad adrenalina)
- Si inizia cordarone
- CCH confermata non indicazione chirurgica
fino a valutazione neurologica
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
15.06 ore 03:40: UCC
Sveglio e contattabile, non apparenti deficit neurologici e motori. PA 60/30
➢ Si ↑ adrenalina a 0.22 γ/Kg/min
➢ Rivalutazione CCH camera operatoria
➢ Cuore ipocinetico in toto, non dilatato, ipertrofico
➢ Confezionati n° 3 bypass aorto-coronarici
➢ Buona contrattilità globale all’ecocardiogramma, RS.
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
DECORSO POST-OPERATORIO (I)
Decorso emodinamico con necessità di prolungato (30gg)
supporto inotropo.
Insufficienza respiratoria multifattoriale che ha richiesto
prolungata VAM e tracheostomia percutanea (26/6), cannula
rimossa il 18/07 dopo 72h di completa autonomia.
Transitorio danno epato renale ,controllata con CVVH per 8gg;
successiva positività microbiologica nel BASP per E. coli,
positività a C. difficile -> trattato con vancomicina e
metronidazolo per Os.
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
- EON: importante agitazione al risveglio
che ha richiesto prolungata sedazione EEG (28/06) e
TC encefalo (5/07) negativi .
- Recupero della plegia arto superiore sinistro 2 mesi dopo,
permane deficit arto inferiore (evidenziati postintervento)
- Il 21/08: reintervento per diastasi sternale
- Anche in corsia necessità di dopamina e lasix ev
- Posizionamento di drenaggi pleurici per
persistenti versamenti
Dimesso in data 1/10 Giorni di degenza totali: 109
DECORSO POST-OPERATORIO (II)
2) In un paziente in shock cardiogeno, quali sono i
bisogni di assistenza infermieristica più compromessi?
ASSICURARE LE FUNZIONI:
CARDIO-CIRCOLATORIA
RESPIRATORIA
RENALE
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
Prestazioni infermieristiche (1)
1) Osservare la cute
✓Colorito: cianosi, pallore?
✓Stato: sudorazione algida?
✓Temperatura:ipotermica?
2) Osservare lo stato di coscienza: confuso?
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
3) Rilevare i parametri vitali (1)
✓Pressione arteriosa: ipotensione?
✓Frequenza cardiaca: polsi iposfigmici?
✓Traccia elettrocardiografica: ritmo?
✓Diuresi: contrazione?
✓Temperatura corporea: infezione?
✓Saturazione di Ossigeno periferica: desatura?
Prestazioni infermieristiche (2)
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
3) Rilevare i parametri vitali (2)
✓Frequenza respiratoria: dispnea?
✓Pressione venosa centrale: congesto o vuoto?
✓Saturazione venosa di ossigeno mista prelevata
da arteria polmonare: desatura?
✓Lattati su sangue arterioso: alterazione equilibrio
acido-base?
Prestazioni infermieristiche (3)
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
4) Prendere visione di:
✓Esami ematici: segno di danno d’organo ?
✓Rx del torace: segno di congestione ?
✓Terapia farmacologica in atto: efficace e ben
tollerata ?
Prestazioni infermieristiche (4)
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
Infermiere Case Manager
•Conduce il progetto assistenziale;
•Garantisce la continuità assistenziale;
•Responsabile del monitoraggio dei progressi del paziente;
•Riferimento per le varie figure professionali;
•Osservatore dei risultati dell’ assistenza alla persona.
Continuità Assistenziale
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
STRUMENTI
✓DCA (Diario Clinico Assistenziale)
✓CARTELLA CLINICA INTEGRATA;
✓Foglio di Trasferimento Infermieristico;
✓Modello delle prestazioni BAI (Marisa Cantarelli);
✓VALUTAZIONE RISCHIO LESIONI DA PRESSIONE
(scala di Braden); <9 rischio molto alto
✓VALUTAZIONE RISCHIO CADUTE (scala stratify
modificata). 5 rischio alto
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
FKT
Psichiatra
CCH
Il Paziente Acuto:
CONCLUSIONI
L’infermiere che presta assistenza ad un
paziente cardiologico acuto deve avere
conoscenze e competenze per assicurare
un’assistenza infermieristica di elevata qualità
i n o g n i g r a d o d i c r i t i c i t à .
IMA COMPLICATO DA SHOCK CARDIOGENO
Titolo della presentazione
in Arial Bold 48pt
Sottotitolo in corpo 21,
eventualmente anche lungo su più righe