catanzaro vs chieti
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Catanzaro vs ChietiTRANSCRIPT
OMAGGIO
Periodico Indipendente - Anno XXIV - n. 03 - domenica 02/10/2011
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Partita con il Milazzo. Le squadre scendono incampo. C’è qualcosa che non mi convince. Noncapisco cos’è. Poi, all’improvviso, un lampo. Ilquadro che mi compare davanti agli occhi pre-senta una stonatura: si tratta delle magliette delCatanzaro. Non hanno niente di strano. Sono ledivise rosse con gli intagli gialli sui fianchi. Le hoviste tante altre volte. Erano rosse con il bordo delcolletto giallo le maglie del Catanzaro di Spelta,Banelli e Ciannameo. E delle altre squadre che ciavevano accompagnato nei campionati di Serie A.E all’improvviso mi balena l’immagine di Palanca,ed insieme a lui, chissà perché, di Ranieri, con unamaglia blu con il colletto giallorosso in quel Catan-zaro che, con il silenzioso e gentile Giorgio Sereni,stava riconquistando per la seconda volta la serieA. Un altro salto nel tempo ed ecco stavolta alcunicalciatori con la maglia gialla ed il bordo del col-letto rosso: vedo Farina, Sardei, Maccacaro, forseanche la funambolica ala destra Pellizzaro. Nonsono, quindi, le maglie a dare un’impronta allesquadre. E neppure a creare un calciatore. Ed inol-tre questa divisa fa parte della tradizione calcisticacatanzarese. Eppure, la sensazione di stranezzapermane. E alla fine mi rendo conto del perché. Miero abituato a vedere la squadra del Catanzarocon la maglia a righe verticali gialle e rosse. E misembrava, quasi inconsciamente, che questo
fosse il suo abito naturale. E non riuscivo ad adat-tarmi a vederla con un’altra veste. Il motivo è pre-sto detto. Questa maglia, in verità, riporta ad untempo antico: dai recessi della mente riemergeuna fotografia di Berté e Sacco, di un’altra epoca,di un altro calcio, di un’altra città, di uomini cre-sciuti con un’altra filosofia di vita. Ma questa ma-glia riporta anche al mio tempo antico, perché èquella indossata da Mammì al San Paolo di Napolimentre colpisce goffamente il pallone che sta perentrare in rete nella partita contro il Bari per la pro-mozione in Serie A. Chissà se si riuscissero a farrivivere le maglie a fasce larghe giallorosse, quelledel Catanzaro del 1938, che io collego istintiva-mente ad un’idea di eleganza, forse perché era lamaglia di Bui, espressione sul campo di innata si-gnorilità e di una tecnica calcistica che facevasembrare lieve ogni movimento. Questo fluttuarenei ricordi rende chiaro quanto aleggiava informedentro di me. La maglia a righe verticali gialle erosse rinvia direttamente alle origini del Catanzaro.Ed ora sembra quasi rappresentare la volontà diricominciare seriamente daccapo. Una nuova ri-nascita. La ripresa di una corsa per qualche tempointerrotta. Finalmente oltre le illusioni. E le due pre-cedenti vittorie con queste maglie ne erano la te-stimonianza.
A.S.
La ripresa di una corsa interrotta...
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Mai illudersi...
Es i g e n z eeditoriali etipografiche
ci costringono astendere questenote mentre an-cora il Catanzarodeve scendere incampo nel turnoinfrasettimanalea Fano. Diventaquindi problema-tico, per intuibilimotivi, commen-tare la gara ca-salinga che vedei giallorossi af-frontare il Chietisenza conoscereil risultato otte-nuto a Fano,cosa ha combi-nato il Chieti contro il Neapolis, soprattutto veri-ficare se Maisto e compagni si sono scrollati didosso le scorie palesate nel pareggio interno colMilazzo.Nel turno infrasettimanale la classifica potrebbecambiare volto, le squadre accusare infortuni osubire sanzioni disciplinari, tutti elementi che lo-gicamente si riversano sulla gara successiva chediventa difficile interpretare.Ma torniamo un momento a domenica scorsa: èstato il Catanzaro a calare di tono in una giornatache pure appariva favorevole o è stato il Milazzoa trovare energie e risorse quando alla vigilia tuttilo davano per spacciato? Non vi è dubbio che sia stato il Catanzaro a la-sciare ai modesti avversari spazio e tempi perconquistare un risultato non preventivabile allavigilia. Ma tanto perché è accaduto?Stanchezza? Difficile accettare questo alibi adinizio campionato. Ed allora presunzione, pocaconcentrazione, superficialità nell'affrontare unrivale che si riteneva facilmente abbordabile? Sa-rebbe grave visto che da ogni parte, compresoil tecnico Cozza, si erano levate raccomanda-zioni a non cadere nella trappola del “tutto fa-cile”.O ancora, e sarebbe l'ipotesi peggiore, la squa-dra non è mentalmente preparata ad affrontareil campionato da protagonista? Ed allora può anche accettarsi quanto accadutose servirà da lezione per il futuro.
Ma torniamo aiprossimi impe-gni. Per la tra-sferta di Fano,imposs ib i l i ta t imentre scri-viamo a cono-scere il risultato,dobbiamo ne-cessariamentevalutare le treipotesi previstedal gioco delcalcio. La primache il Catanzarovince e con-vince, ripropon-dosi qualeprimo attore nelcampionato. Laseconda chel’undici giallo-
rosso strappa un buon pareggio su un camponon facile e continua nella sua marcia regolare inattesa della disponibilità dei nuovi acquisti. L’ul-tima che il Catanzaro non ce la fa a tornare im-battuto (facciamo i dovuti scongiuri) e dovràrivedere qualcosa nella sua organizzazione. Ov-viamente puntiamo sulle prime due possibilità edè alla luce dei punti (tre o uno?) che ci auguriamopossano essere raccolti a Fano che discutiamobrevemente della gara cl Chieti. La premessa èla solita: mai illudersi che possano trovarsi avver-sari disposti a concedere qualcosa, e la gara colMilazzo conferma questo principio. Bisogna poitener conto di un Chieti probabilmente vincitoresul Neapolis nel turno infrasettimanale e quindiin una posizione di classifica di tutto riguardotale da galvanizzarlo e fargli moltiplicare impegnoe agonismo. Ecco allora indispensabile tornareal migliore Catanzaro, squadra impenetrabile indifesa e veloce e concreta in avanti che abbiamoammirato in Coppa Italia ed in altre gare di que-sto avvio di campionato.L'involuzione constatata contro il Milazzo, qualiche ne siano le cause, non deve ripetersi e suquesto non mancherà di intervenire mister Cozzail primo ad essersi rammaricato per altri duepunti regalati, dopo quelli lasciati a Melfi.Il campionato è ancora lunghissimo, è vero, maregala qua, regala là......
Gianni Bruni
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Simone Masini si è sbloccato. L’attaccante gial-lorosso, arrivato l’ultimo giorno di mercato,dopo meno di un mese ha iniziato a fare il suo
mestiere, ovvero a segnare. Lo ha fatto per la primavolta domenica scorsa nel match contro il Milazzoquando è stato bravo a sfruttare una mischia in areasugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Squil-lace, si è ripetuto mercoledì a Fano, a seguito unaindecisione della difesa marchigiana.«Sono davvero molto contento – sottolinea - di es-sere riuscito a segnare due reti nel giro di tre giorni.Averlo fatto sotto la curva dei nostri tifosi che cihanno sostenuto anche nei momenti di difficoltà,viene davvero da rabbrividire; essermi poi ripetuto aFano è come toccare il cielo con un dito. Tra l’altrosi tratta della rete che ha consentito di conquistareil primi tre punti esterni. Resta il ram-marico del mezzo passo falso controi siciliani del Milazzo, anche se nelcalcio è importante dare semprecontinuità ai risultati. Diciamo ancheche in un campionato così lungo edifficoltoso un pareggio interno cipuò anche stare».In generale come giudica l’inizio dicampionato della squadra giallorossa?«Senza dubbio più che positivo,anche se nelle prime partite abbiamocreato molto e concretizzato poco.C’è comunque da considerare che,trattandosi di un gruppo completa-mente nuovo, dobbiamo avere iltempo per assimilare al meglio glischemi di gioco voluti dal tecnico.Tra qualche settimana, comunque,vedrete il migliore Catanzaro”.Oggi si ritorna in campo, con il Chietiospite al “Ceravolo”.“Una gara da vincere a tutti i costi. Aitifosi dobbiamo farci perdonare delpareggio con il Milazzo. Quale mi-gliore occasione, allora. Calma e via,quindi, con tutto il rispetto per l’av-
versario, che scenderà in campo per cercare di met-terci il classico bastone tra leruote”.Credi nei proverbi ?“Ho capito l’antifona. Nonc’è due senza tre, vuoiforse dire? Sarebbedavvero troppobello”.
“Segnare sotto la curva è davvero roba
da brivido. Spero di provarlo anche oggi”
di Francesco Calvano
Simone Masini
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di Claudio Asta
Non è che credo molto nella iella, cari amici! Purtuttavia, mister Cozza non aveva terminato didire che il Catanzaro doveva aspirare a 23 vit-
torie in campionato che ecco l’inopinato pareggio ca-salingo con il Milazzo dell’ex tormentato e tormentosoFerrigno. Per carità, cari amici! Dopo anni di incertezzee di improvvisazione, sentire un addetto ai lavori spriz-zare fiducia da tutti i pori non può che fare piacere alnostro cuore ed al nostro fegato. Ma non dimenti-chiamo che di iettatori, specie dall’animo rossoblu, lanostra Regione ne è strapiena. Cozza, dunque, con-tinui a proclamare la sua grande fiducia; noi tifosi,diconverso, aggrappiamoci alla nostra….più intima “fer-raglia” e abbandoniamoci ad ogni rito scaramanticopossibile e conosciuto. Tiè!!
Da buoni catanzaresi, non potevano mancare isoliti mugugni. Ancora siamo agli albori delcampionato e c’è già chi intravede debolezze e
crash tecnici. Non scherziamo, cari amici! La squadraha tutta l’impressione di essere più che buona e, segli stranieri che ancora non hanno il transfert riusci-ranno a mantenere la bontà delle premesse viste inallenamento, rischia di diventare ottima. Certo, questogiocare ogni tre giorni non aiuta per nulla Cozza ed ilsuo lavoro. Poco è il tempo per recuperare dalla faticae pochissimo il tempo per provare schemi e movi-menti. Ma bisogna fare di necessità virtù e sperareche, da qui in poi, le ormai innumerevoli traverse col-pite si trasformino in gol e gli episodi di “sonnolenza”difensiva rimangano solo uno spiacevole ricordo.
Cosentino,nei giorni scorsi è stato fin troppo di-plomatico e signorile nel dichiararsi “moderata-mente soddisfatto” riguardo ai colloqui avuti
con l’imprenditoria locale circa gli aiuti sperati e, ma-gari, anche promessi. Fatto sta che i cartelloni pub-blicitari allo stadio sono quasi assenti e gli sponsorsono inesistenti. Ancora, insomma, cari amici, i novelliBerlusconi catanzaresi preferiscono defilarsi quandosi tratta di dare una mano al Presidente giallorosso.Non smetterò mai di urlare la vergogna che provonell’essere concittadino di tali signori. Non riesco pro-prio a sopportare l’idea che la salvezza della Societàsia solo merito di un reggino di nome…Cosentino. Miauguro che presto potremo assistere ad una inver-sione di tendenza con tanti imprenditori che farannoa gara per offrire il proprio aiuto. Illuso? Ai posteri l’ar-dua sentenza!
La Vigor è prima in classifica e, al di là che sarò ilprimo tifoso della Vibonese nel derby di giornata,questo la dice lunga sulla insussistente difficoltà
del torneo. Per questo, oggi, è assolutamente neces-sario vincere con quel Chieti che riporta alla mentebellissimi ricordi (ad Ascoli c’ero!). Domenica scorsa,sugli spalti del Ceravolo c’erano quattromila spettatori(su tanti campi della serie A e della serie B, in con-temporanea, se ne contavano molti di meno). Oggispero che ce ne siano molti di più e che il Ceravolotorni ad essere la mitica fossa dei leoni dei bei tempiche furono. Ma questa è un’altra storia che auspicodi raccontare presto. Ad maiora!
Piazza Stocco, 12 - 88100 Catanzaro Cell. 328.1262307Piazza Stocco, 12 - 88100 Catanzaro Cell. 328.1262307
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Scrivi Chieti e leggi dolci, dolcissimiricordi. Gli sportivi giallorossi, infatti,hanno ancora negli occhi il pome-
riggio di Ascoli Piceno datato 16 maggio2004, ovverossia l’apoteosi per quel Ca-tanzaro targato Braglia, che conquistò lapromozione in serie B. All’epoca si giocòal “Del Duca” per motivi di ordine pub-blico. Troppo l’entusiasmo dei supportercatanzaresi per lo stadio teatino, colmatch tra l’Uesse e il Chieti che si giocòpertanto ad Ascoli Piceno. E da allorasembra trascorso un secolo, non solo per quantoconcerne i colori giallorossi. Dopo molti anni tra iprofessionisti, nel 2006 (guarda caso lo stesso annodel fallimento dell’Uesse), infatti, la società nero-verde è stata radiata. La rifondazione è iniziata conl’Asd Chieti, divenuta poi Ssd Chieti. Rifondazioneche è stata sinonimo di programmazione e vittorie.Dopo aver ottenuto tre promozioni in quattro anni,due delle quali consecutive, il club teatino è appro-dato nella vecchia C2, al termine del torneo di serieD edizione 2009/2010 vinto, al culmine di una for-midabile rimonta, sotto la guida tecnica di VincenzoVivarini. Nella passata stagione, la società, partendosenza grossi proclami, ha allestito una squadramolto giovane pur confermando i migliori elementi(su tutti Rosa, Vitone, Pepe e Mucciante). L'obiet-tivo dichiarato è stato quello di una salvezza tran-
quilla con un occhio al bilancio. Obiettivocentrato. Anzi, per dirla tutta, si è andatial di là di ogni più rosea aspettativa. Primadella pausa natalizia, la compagine tea-tina si è trovata addirittura in terza posi-zione (a pari merito con i cugini aquilani)anche grazie al gioco veloce e spettaco-lare del tecnico Vivarini. Il tutto per uncampionato da incorniciare, chiuso alsesto posto ad un solo punto dalla zonaplay-off. Ed in estate, la dirigenza neroverde ha puntato nuovamente alla costru-
zione in economia di una compagine dove prevalela linea verde. E queste prime gare del torneo,quantomeno, hanno dimostrato che il Chieti dei gio-vani c'è. Il progetto affidato a Silvio Paolucci, vec-chia conoscenza degli sportivi crotonesi e giallorossi(sui tre colli ha vestito i panni di allenatore in se-conda), pian pianino sta dando i suoi frutti. E ciò invirtù di un centro-campo vivace,part icolarmentegrazie alla spintadegli esterni, e diun Lacarra cheprova a conqui-starsi la maglia datitolare, in avanti,asuon di gol.
L’avversario di turno:
Il Chieti
di Vittorio Ranieri
L’allenatore del Chieti Silvio Paolucci
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S. MARIA DI CATANZARO - CATANZARO LIDO (P.zza Dogana)CATANZARO - SOVERATO - LAMEZIA TERME
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di Giovanni Bevacqua
Il punto di vista
Traversa B da Seminara, 133/I - 88100 CATANZARO - Tel. 0961.777536 - Fax 0961.777253www.dimardisinfestazione.com / [email protected]
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Catanzaro e il Paese… della crisi. Non ne abbiaLewis Carroll per il riferimento al suo capola-voro letterario, ma in Italia ci si meraviglia per
poco, o troppo poco, ancora non è chiaro. Certo èche di meraviglie lo Stivale ne ha bizzeffe e tra la“torre pendente”, il sole del Sud, il Colosseo, SofiaLoren e Totò, non ci si può sottrarre dal pronunciareanche quella semplice parolina, odiata da alcuni maipnotica per molti: il calcio. Da sempre, dalle sue ori-gini, il pallone ha rappresentato l’anima di un’Italiache, senza il rettangolo verde, sarebbe inevitabil-mente sprofondata nelle problematiche del vente-simo secolo: quelle post guerra, quelle di giovani inlotta per un ideale, quelle di uomini (e anche donne)che sfruttano i disagi delle masse per un proprio tor-naconto. Da sempre, il pallone, ha rappresentato unavalida alternativa, o meglio distrazione dalla vita vera.Allo stadio tutto si dimentica e tutto può esseremesso alle spalle, basta che quella meravigliosa sferagonfi la rete, una prima, una seconda e perché noanche una terza volta. E Catanzaro, forse, ha fattofin troppo del pallone una propria ragione di vita. Saràstato l’entusiasmo della prima Serie A, in grado dichiamare a raccolta la Calabria intera nella città deiTre Colli, sarà stato il fatto che Catanzaro è da troppotempo una città di impiegati pubblici, di gente che ladomenica può concedersi una pausa a guardare ro-tolare sull’erba un pallone (perdonate la blasfemia!).
Non c’è una sola ragione, le considerazioni possonoessere molteplici. Oggi, però, sembra che neancheil pallone riesca a sopravvivere alle difficoltà del nuovosecolo. La crisi è forte e sembra non poter passare.C’è chi ha tenuto meglio, come la Germania che hascelto di investire nella parte più povera del paese.L’Italia, invece, nella sua grande capacità amministra-tiva, ha scelto di togliere ai poveri per dare ai ricchi,ha usato i soldi destinati alla parte più disagiata dellaPenisola per le difficoltà dell’intera Nazione. Qui lagente non ha più da mangiare e ci si interroga sulperché gli stadi, anche di massima serie, siano sem-pre più vuoti. Ma Catanzaro, nel bene o nel male, nonè l’Italia, rappresenta più uno Stato a sé. Ed infatti ladomenica il “Ceravolo” riesce a tingersi di giallorossoa livelli che Sassuolo, Grosseto e co. possono solosognare. Fortunatamente o sfortunatamente Catan-zaro vive di calcio, la gente vuole, pretende di poterandare allo stadio. Guai a negarglielo! E allora da cheparte sta la verità? Forse l’ha vista lunga GianluigiBuffon, quando ha detto che in Italia, se l’attenzionedel popolo inizia ad essere troppo rivolta alle que-stioni serie del paese, verso una politica che non harisposte, basta sollevare un polverone intorno al cal-cio per prendere tempo e dare al popolo altro “pane”da masticare in attesa di tempi migliori, in attesa chela gente possa tornare a meravigliarsi… anche dipoco.
Catanzaro e il Paese... della crisi
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Catanzaro3-4-3
All. Cozza
Chieti4-2-3-1
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NARDUCCI ACCURSI RICCIARDI
MASINI
MARIOTTI CORSO MAISTO SQUILLACE
BRUZZESE CARBONI
PEPE
LACARRA
GIALLORETO
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SABBATINI
AMADIO
BIGONI
ROSSI
MALERBA
FEOLA
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ARBITRO:
Martinelli di Roma
AVERSA NORMANNA - PERUGIA
CHIETI - MILAZZO
FONDI - ARZANESE
GAVORRANO - EBOLITANA
GIULIANOVA - APRILIA
L´AQUILA - CAMPOBASSO
MELFI - CATANZARO
NEAPOLIS - VIBONESE
PAGANESE - CELANO
VIGOR LAMEZIA - FANO A.J.
Riposa: ISOLA LIRI
1ª GIORNATA04-09-11 08-01-12
ARZANESE - GAVORRANO
CAMPOBASSO - GIULIANOVA
CATANZARO - NEAPOLIS
CELANO - VIGOR LAMEZIA
EBOLITANA - L´AQUILA
FANO A.J. - MELFI
ISOLA LIRI - A. NORMANNA
MILAZZO - PAGANESE
PERUGIA - CHIETI
VIBONESE - FONDI
Riposa: APRILIA
2ª GIORNATA11-09-11 15-01-12
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APRILIA - CAMPOBASSO
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GIULIANOVA - ARZANESE
L´AQUILA - VIBONESE
MELFI - PERUGIA
NEAPOLIS - EBOLITANA
PAGANESE - ISOLA LIRI
VIGOR LAMEZIA - MILAZZO
Riposa: CATANZARO
3ª GIORNATA14-09-11 22-01-12
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ARZANESE - L´AQUILA
CAMPOBASSO - A. NORMANNA
CELANO - GAVORRANO
EBOLITANA - CATANZARO
FANO A.J. - GIULIANOVA
FONDI - VIGOR LAMEZIA
ISOLA LIRI - NEAPOLIS
MILAZZO - APRILIA
PERUGIA - PAGANESE
VIBONESE - MELFI
Riposa: CHIETI
4ª GIORNATA18-09-11 29-01-12
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GAVORRANO - FONDI
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MELFI - EBOLITANA
NEAPOLIS - ARZANESE
PAGANESE - VIBONESE
VIGOR LAMEZIA - ISOLA LIRI
Riposa: AVERSA NORMANNA
5ª GIORNATA25-09-11 05-02-12
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A. NORMANNA - GIULIANOVA
CELANO - APRILIA
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FANO A.J. - CATANZARO
FONDI - PAGANESE
ISOLA LIRI - GAVORRANO
MILAZZO - L´AQUILA
PERUGIA - ARZANESE
VIBONESE - VIGOR LAMEZIA
Riposa: MELFI
6ª GIORNATA28-09-11 12-02-12
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APRILIA - VIBONESE
ARZANESE - CELANO
CAMPOBASSO - FANO A.J.
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GAVORRANO - MILAZZO
GIULIANOVA - PERUGIA
L´AQUILA - FONDI
MELFI - ISOLA LIRI
NEAPOLIS - A. NORMANNA
VIGOR LAMEZIA - PAGANESE
Riposa: EBOLITANA
7ª GIORNATA02-10-11 15-02-12
A. NORMANNA - CATANZARO
CELANO - CAMPOBASSO
CHIETI - ARZANESE
FANO A.J. - EBOLITANA
FONDI - MELFI
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PERUGIA - NEAPOLIS
VIBONESE - GAVORRANO
Riposa: VIGOR LAMEZIA
8ª GIORNATA09-10-11 19-02-12
APRILIA - PERUGIA
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CAMPOBASSO - MILAZZO
CATANZARO - CELANO
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GIULIANOVA - ISOLA LIRI
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MELFI - AVERSA NORMANNA
NEAPOLIS - VIGOR LAMEZIA
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9ª GIORNATA12-10-11 26-02-12
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FONDI - NEAPOLIS
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Riposa: CAMPOBASSO
10ª GIORNATA16-10-11 04-03-12
ARZANESE - VIGOR LAMEZIA
CATANZARO - APRILIA
CHIETI - ISOLA LIRI
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VIBONESE - PERUGIA
Riposa: FONDI
11ª GIORNATA23-10-11 07-03-12
APRILIA - EBOLITANA
A. NORMANNA - FANO A.J.
CAMPOBASSO - CATANZARO
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GIULIANOVA - L´AQUILA
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Riposa: ARZANESE
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ARZANESE - MILAZZO
CHIETI - APRILIA
EBOLITANA - PAGANESE
FONDI - PERUGIA
GAVORRANO - CAMPOBASSO
ISOLA LIRI - FANO A.J.
L´AQUILA - CATANZARO
MELFI - CELANO
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Riposa: VIBONESE
13ª GIORNATA30-10-11 18-03-12
APRILIA - VIGOR LAMEZIA
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CAMPOBASSO - ARZANESE
CATANZARO - VIBONESE
CELANO - ISOLA LIRI
FANO A.J. - FONDI
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L´AQUILA - MELFI
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Riposa: PERUGIA
14ª GIORNATA06-11-11 25-03-12
ARZANESE - A. NORMANNA
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ISOLA LIRI - CATANZARO
MELFI - CAMPOBASSO
NEAPOLIS - L´AQUILA
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VIBONESE - MILAZZO
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Riposa: PAGANESE
15ª GIORNATA13-11-11 01-04-12
APRILIA - ARZANESE
AVERSA NORMANNA - FONDI
CAMPOBASSO - PAGANESE
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EBOLITANA - ISOLA LIRI
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GIULIANOVA - CHIETI
L´AQUILA - VIGOR LAMEZIA
MELFI - NEAPOLIS
MILAZZO - PERUGIA
Riposa: CELANO
16ª GIORNATA16-11-11 04-04-12
ARZANESE - CATANZARO
CELANO - MILAZZO
CHIETI - EBOLITANA
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GAVORRANO - L´AQUILA
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APRILIA - FONDI
AVERSA NORMANNA - CHIETI
CAMPOBASSO - VIGOR LAMEZIA
CATANZARO - PAGANESE
EBOLITANA - ARZANESE
FANO A.J. - NEAPOLIS
GIULIANOVA - VIBONESE
MELFI - GAVORRANO
MILAZZO - ISOLA LIRI
PERUGIA - CELANO
Riposa: L´AQUILA
18ª GIORNATA27-11-11 18-04-12
ARZANESE - FANO A.J.
CELANO - EBOLITANA
CHIETI - VIBONESE
FONDI - MILAZZO
GAVORRANO - A. NORMANNA
ISOLA LIRI - CAMPOBASSO
L´AQUILA - PERUGIA
NEAPOLIS - APRILIA
PAGANESE - MELFI
VIGOR LAMEZIA - CATANZARO
Riposa: GIULIANOVA
19ª GIORNATA04-12-11 22-04-12
APRILIA - L´AQUILA
ARZANESE - MELFI
CAMPOBASSO - CHIETI
CATANZARO - FONDI
CELANO - NEAPOLIS
EBOLITANA - GIULIANOVA
FANO A.J. - PAGANESE
MILAZZO - AVERSA NORMANNA
PERUGIA - VIGOR LAMEZIA
VIBONESE - ISOLA LIRI
Riposa: GAVORRANO
20ª GIORNATA11-12-11 29-04-12
PAGANESE 15 10 4VIGOR LAMEZIA 14 6 2GAVORRANO 12 12 7PERUGIA 12 11 7GIULIANOVA 12 7 4L’AQUILA 12 5 2CATANZARO 11 8 3ARZANESE 11 10 8CAMPOBASSO 10 5 4CHIETI 7 8 7NEAPOLIS 7 7 9
AVERSA 6 3 8ISOLA LIRI (-2) 5 8 5APRILIA 5 5 4EBOLITANA 5 5 7FONDI 4 5 9MELFI (-2) 3 2 4VIBONESE 3 4 9FANO(-2) 2 4 7MILAZZO 2 2 7CELANO 1 2 12
LA CLASSIFICA
Squadra Punti Reti Squadra Punti RetiF. S.
A. NORMANNA - VIBONESE
CHIETI - CELANO
FONDI - CAMPOBASSO
GIULIANOVA - CATANZARO
ISOLA LIRI - PERUGIA
L´AQUILA - FANO A.J.
MELFI - APRILIA
NEAPOLIS - GAVORRANO
PAGANESE - ARZANESE
VIGOR LAMEZIA - EBOLITANA
Riposa: MILAZZO
21ª GIORNATA18-12-11 06-05-12
Fioretti (Gavorrano)
Clemente (Perugia), Orlando (Paganese)
Carboni (Catanzaro), Balistreri (Campo-basso), Morga (Giulianova), Bernasconi(Fondi).
Foderaro (Aprilia), Berardino (Chieti),Gucci (Perugia), Incoronato (Arzanese).
CLASSIFICA MARCATORI
F. S.9 Reti
6 Reti
4 Reti
17
3 Reti
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Partita Risultato Arbitro Marcatori
MELFI - CATANZARO 0-0 Strocchia di Nola -CATANZARO - NEAPOLIS 3-0 Zappatore di Taranto Carboni (2), SquillaceEBOLITANA - CATANZARO 1-2 Brodo di Viterbo Carboni, EspositoCATANZARO - MILAZZO 1-1 Illuzzi di Molfetta MasiniFANO A.J. - CATANZARO 1-2 Colarossi di Roma Carboni, MasiniCATANZARO - CHIETIAVERSA NORMANNA - CATANZAROCATANZARO - CELANOPERUGIA - CATANZAROCATANZARO - APRILIACAMPOBASSO - CATANZAROL�AQUILA - CATANZAROCATANZARO - VIBONESEISOLA LIRI - CATANZAROCATANZARO - GAVORRANOARZANESE - CATANZAROCATANZARO - PAGANESEVIGOR LAMEZIA - CATANZAROCATANZARO - FONDIGIULIANOVA - CATANZAROCATANZARO - MELFINEAPOLIS - CATANZAROCATANZARO - EBOLITANA MILAZZO - CATANZAROCATANZARO - FANO A.J. CHIETI - CATANZAROCATANZARO - AVERSA NORMANNACELANO - CATANZAROCATANZARO - PERUGIAAPRILIA - CATANZAROCATANZARO - CAMPOBASSOCATANZARO - L�AQUILA VIBONESE - CATANZAROCATANZARO - ISOLA LIRI GAVORRANO - CATANZAROCATANZARO - ARZANESE PAGANESE - CATANZAROCATANZARO - VIGOR LAMEZIA FONDI - CATANZAROCATANZARO - GIULIANOVA
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DOMENICA
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Aut. Trib. di CZ n. 60 del 2.9.1988-Anno XXIII
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di Pier Santo Gallo
Il punto sul campionato
Il secondo dei nove turni infrasettimanali previsti,il cui orario pomeridiano ha fatto storcere un’altravolta il naso a parecchi (e come dargli torto!), ha
impresso un altro scossone alla classifica del gi-rone B di Seconda Divisione, soprattutto grazie adun’altra valanga di successi esterni, ben sette sudieci partite: se non è record, poco ci manca. Par-tiamo però dall’ormai ex capolista Vigor Lamezia,grande sorpresa di questo inizio campionato, cheha fatto solo 0-0 nel derby contro una Viboneseancora a secco di vittorie e che così è stata co-stretta a cedere la vetta alla “corazzata” Paganese.Gli azzurrostellati, sconfitta di Perugia a parte, sistanno dimostrando un vero e proprio “rullo com-pressore”, inanellando vittorie su vittorie, con ilbomber Luca Orlando, decisivo anche mercoledì aFondi, sempre più trascinatore. La “sorpresona”della giornata è però maturata al “Curi”, dove il Pe-rugia, senza Tozzi Borsoi, è stato clamorosamentemesso ko dall’Arzanese: per i “grifoni” match infra-settimanale indigesto, ma resta l’impressione chesi sia trattato solo di un passo falso contro unasquadra, quella campana, che si propone comemina vagante in grado di dare del filo da torcere aqualsiasi avversario. Stop invece per il Gavorrano, sconfitto per 1-0 aIsola del Liri e con il cannoniere principe del cam-pionato Fioretti a secco, mentre per il Catanzaro èarrivato il pronto riscatto dopo il mezzo passo falso
di domenica scorsa a Milazzo. Nel “derby del-l’aquila” contro un Fano apparso davvero pocacosa, nonostante l’arrivo in panca dell’ex secondodi Cavasin alla Samp Gabriele Baldassarri, i giallo-rossi si sono resi protagonisti di una prova autori-taria e con poche sbavature. In rete l’ormai “solito”Carboni e soprattutto Masini, il quale ha un’altravolta timbrato il cartellino dopo il gol al Milazzo:chissà se Cozza ha finalmente trovato quella puntadi peso di cui la sua squadra necessitava? Sorride invece l’altro allenatore subentrato in corsanel girone B: nell’altra partita insieme a quella diIsola del Liri dove il fattore campo è stato rispettatoin pieno, l’Ebolitana di Giacomarro ha infatti con-quistato la sua prima storica vittoria tra i professio-nisti, battendo col più classico dei risultati ilCampobasso di Auteri, che dopo aver assaporatola prima piazza della classifica è subito tornatosulla terra con le ultime due sconfitte consecutive. Hurrà anche per il Neapolis a Chieti, ma la festadella Campania felix viene rovinata dal capitombolointerno dell’Aversa Normanna contro il Giulianova.Ottimo passo in avanti in chiave play-off per i gial-lorossi, così come per l’Aquila, corsara in casa diun Milazzo che non è riuscito a ripetere la buonaprova del “Ceravolo”. Chiudiamo con la vittoria“esagerata” dell’Aprilia a Celano: tripletta di Fode-raro, doppietta di Ceccarelli e cinque schiaffi chefanno davvero male al fanalino di coda del torneo.
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E’ troppo bello scoprire un giocatore fuori dalcampo. Con la palla al piede può sembraresnob, forte del suo talento che Dio gli ha do-
nato senza chiedere il tuo parere. A lui si, a te no.Ma poi parlandoci scopri che anche dietro gli attac-canti forti, quelli che fanno partire i cori e gli applausi,ci sono ragazzi d’oro e di una disponibilità impres-sionante. Piace questo Salvatore Carboni, autenticastar di questo inizio di stagione e giocatore dall’ul-timo passaggio che qui ha trovato la confidenzacon il gol pesante. Sardo, trentadue anni, facciapulita, ancora tanta voglia. Nasce a Bosa, in pro-vincia di Oristano, l’11 settembre del 1979 da papàPaolo e mamma Angelica. Primo di tre figli, glialtri due fratelli sono suoi primi tifosi. “Unoè nell’esercito – dice Carboni con vocefelice – l’altro gioca in Eccellenzacon l’Alghero nel mio stessoruolo. Ho iniziato per strada,come tutti, poi a cinque annimio padre mi ha portatonella sua squadretta, per-ché faceva l’allenatore. Tantiprovini con varie squadredurante l’adolescenza. Lebocciature rimediate mi fa-cevano pensare che nonera cosa per me. Ma miopapà mi spingeva ed aquindici anni ho scoperto cheaveva un po’ ragione. Due gol in tre partite nelcampionato Promozione e son finito subito alTempio, in C2. Da lì è iniziata la carriera”. Carboni, non sposato, ma con una compagniafissa da tantissimi anni, non pensa ancora algrande salto. “Me la tiro più che posso”, dice sorri-dendo, “ma ammetto che la mia Elena mi risolvetantissimi problemi della giornata. Io penso solo agiocare”. Gli piace questa intervista poco calcisticae molto personale. “Perché siamo prima di tutto ra-gazzi e diamo sempre il massimo”. Tanta sensibilitàper il piccolo sardo, che in suo papà ha avuto l’alle-natore dei primi calci ma poi “ho trovato Zecchini eDomenicali che mi hanno formato. Il primo mi ha in-segnato a stare nel campo, il secondo è un martellopneumatico che ti spiega anche come si batte il fallolaterale. Però è uno che ti insegna tantissimo. Devodire che tutti gli allenatori ti danno qualcosa, ma que-sti due hanno fatto di me un giocatore. Cozza? Non
mi piace leccare, però è bravo davvero”. Dice di essere una buona forchetta. “Non guarda-temi così magrolino, quando mi butto a tavola mifaccio sentire. Proprio per questo sono curioso delvostro morzello, che comunque non ci hanno ancorafatto provare”. Ha girato tanto Carboni, ma lo scorso
anno la valuta una stagione inutile. “Nemmeno la considero; una di quelle sta-
gioni che rischiano di farti smettere. In-vece non dimenticherò mai l’anno aGela. Senza società e senza una lirasiamo riusciti a vincere i play off andandodalla C2 alla C1. Un’impresa che mi por-
terò sempre dentro”. Ha avuto tanticompagni ma a lui piace giocare
con un giocatore fortissimo,che è anche un suo grande
amico. “Si chiama Leva-covich e doveva ve-
nire a Catanzaro. Aveva quasi fir-mato ma poiproblemi di fa-miglia lo hannocostretto a ri-
manere in Sarde-gna. E’ uno di quei trequartisti cheti manda in porta, devi solo fargol. Peccato non sia venuto”. Questo Carboni è talmentebuono e bravo che potremmofargli un regalino. Dai presi-dente, portagli Levacovich. Nelfrattempo ci godiamo un pic-colo ed esperto attaccante diBosa. In bocca al lupo, Car-boni.
Visti da vicino
di Gianluigi Mardente
Carboni! Autentica star...
Salvatore Carboni
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La vittoria conquistata dal Catan-zaro al “Mancini” di Fano po-trebbe rappresentare l’ideale
trampolino di lancio della formazionegiallorossa nella durissima pista ago-nistica che caratterizza questo cam-pionato di Seconda Divisione diLega Pro. Anche nella trasferta mar-
chigiana, la compagine del tecnico Francesco Cozzaha confermato la bontà dell’impianto tattico, unitoanche ad una forte componente caratteriale, che neidurissimi campi della categoria a volte può essere piùimportate del bagaglio tecnico. L’inizio di torneo delleAquile sembra promettere orizzonti luminosi: undicipunti in cinque partite non si fanno casualmente.La squadra sta assimilando una precisa identità tattica,già messa in mostra nel precampionato e nelle partitedi Coppa Italia, e può contare su un gruppo giovane,irrobustito da qualche giocatore di esperienza. Inoltre, non bisogna dimenticare che il Catanzaro è unasquadra che ha ancora la possibilità di migliorare lasua espressione tecnica, poiché c’è il folto gruppo disudamericani che aspetta d’essere integrato nella rosagiallorossa, senza dimenticare il franco marocchinoSoudant, elemento di qualità che personalmente hoapprezzato allo scorso Torneo di Viareggio.Insomma, le prospettive per la disputa di un campio-nato d’avanguardia sembrano esserci tutte. L’impor-
tante è mantenere la giusta dose di concentrazione edumiltà. Ci aspetta un campionato lungo ed estenuante,per via dei turni infrasettimanali, e non pochi sarannogli ostacoli da superare. Anche il pareggio casalingo,in certi frangenti, dovrà essere accettato guardando ilbicchiere mezzo pieno e senza cadere nella facile de-pressione che ancor oggi colpisce, ahimè, molti tifosigiallorossi (vedi il dopo Milazzo). Il punto muove sempre la graduatoria. Apparente-mente non sembra, ma alla lunga contribuisce a pla-smare la classifica. Quante volte nei passati campionati ci siamo detti. “Ah, se avessimo pareggiato con questa o quell’altrasquadra”. Ecco, il segreto per stazionare nei quartierialti della classifica è racimolare anche la piccola mollicache qualche volta sostituisce la torta di pane.L’allenatore Cozza ha lo spirito vincente di chi ha cal-cato, con brillanti successi, i prestigiosi campi del cal-cio che conta. E c’è un presidente, GiuseppeCosentino, che oltre da essere un luminoso imprendi-tore, è deciso più che mai a diventare un presidentevincente. Dunque, stringiamoci intorno all’US Catan-zaro con spirito positivo, umile e determinato, senzafare la corsa a nessuno. Rammentando che appenaqualche mese fa non sapevamo ancora se la nostradomenica dovesse essere caratterizzata dal palloneoppure da una gita in Sila o dalla ricerca dei gustosivermituri.
Risponde il giornalista VITTORIO GIUMMO
Dopo la seconda vittoria
esterna “le Aquile”
spiccheranno il volo?
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L’ennesima inchiesta della magistratura ordinariasul calcio scommesse ha prodotto indagini suben centocinquanta partite, alcune addirittura di
serie A. Questa segue di pochi mesi l’altra inchiestache in estate ha portato a penalizzazioni e radiazioninel mondo del calcio. Un mondo evidentemente piùmarcio che dorato, come invece veniva definito qual-che tempo fa. L’ulteriore conferma, ovece ne fosse stato bisogno, di quantosbagliato sia stato liberalizzare le scom-messe, oltre che inventare centinaia digiochi che non fanno altro che rovinarele famiglie. Evidentemente lo Stato nonsi fa scrupoli nel tentativo di racimolaresoldi, ma non tiene conto, evidente-mente, dei costi sociali che tutto ciòcomporta. Ma tornando alle scom-messe, delle centocinquanta partite,circa il 90% riguardano le Lega Pro,dove certamente le tentazioni tra i cal-ciatori di guadagnare soldi facili sonomaggiori, in considerazione anche di sti-pendi che per la gran parte dei casi non superanoquelli di un semplice lavoratore dipendente, e spessoanche meno. Per non parlare poi delle società cheper mesi non pagano gli stipendi ai propri atleti, cre-ando situazioni difficili anche per la sopravvivenzaquotidiana come il caso dell’FC Catanzaro, specienegli ultimi due anni, ha insegnato. Ecco quindi che
il terreno diventa fertile per gente senza scrupoli chesi fa gioco della passione dei tifosi e della buona fededegli ingenui scommettitori. Ed allora, ci tornanopuntualmente in testa quelle tanto discusse semifi-nali e finali play off del nostro Catanzaro, sempre eli-minato clamorosamente ora in semifinale, ora infinale. Due volte il Benevento, poi il Sora, l’Acireale,
il Pescina, la Cisco Roma. Ogni volta un“Ceravolo” stracolmo ha dovuto assisterea gioia e abbracci degli avversari di turnoe al pianto ed alla disperazione del popologiallorosso, con un tifoso che è addiritturamorto di infarto. E chi non ricorda i pun-tuali dubbi che mister Franco Dellisantiesprimeva ogni volta che si parlava di quelCatanzaro-Acireale… Ed allora vogliamoraccomandare al presidente Cosentino,alla nuova società, di stare vigili ed attenti.Ma da questo punto di vista l’inizio sem-bra dei migliori; l’aver rinunciato voluta-mente a vecchi volponi del mondo delcalcio, a procuratori che probabilmente
chiedono la mazzetta agli atleti (e qualche nome afine partita domenica scorsa è circolato) è rassicu-rante sintomo di intelligenza. E poi a non pochi èpassato inosservato che quest’anno, contrariamenteal passato, sono pochissimi i calciatori della “rosa”giallorossa provenienti da una determinata provinciasempre al centro delle inchieste…
CATANZARO:Viale Pio X, 64 - Tel. 0961.532615
CATANZARO LIDO:V.le Magna Grecia, 197 - Tel. 0961.789275
di Claudio Pileggi
Via T. Campanella, 90 - Mater Domini (CZ)Tel. e Fax 0961.777757
Franco Dellisanti
28
Via della Resistenza (Complesso Cassiodoro)
Tel. +39 0961.764745
Viale Emilia, 98 - CATANZARO - Tel. 0961.764531e-mail: [email protected]
Via T. Campanella, 103 - 88100 CatanzaroTel. 0961.772418
ibisco rosso
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di Marino Gentile
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Con il primo turnodella Coppa Italia ècominciata la sta-
gione sportiva del Calcio a5 regionale. Non sono dicerto mancate le sor-prese, con alcune forma-zioni di C2 che hannomesso in difficoltà lesquadre di categoria su-periore. Un esempio ditutto ciò si è certamenteevidenziato nel mini gironeche ha visto l’Atletico Ca-tanzaro impegnata ad affrontare, oltre al Filadelfia,il Soverato (neo promossa in C2), avversario osticoe ben preparato, sia dal punto fisico, sia sottol’aspetto tecnico-tattico. Solo la migliore differenzareti (derivante dalla netta affermazione per 7 a 1nella prima gara contro il Filadelfia) ha consentitoalla quotata squadra catanzarese di superare ilturno, nonostante il pareggio casalingo (2 – 2), ma-turato nell’ ultimo e decisivo match giocato propriocontro i “cugini” della vicina Soverato. Accontanata, per il momento, la Coppa, riflettoripuntati al campionato. La squadra del neo diret-tore sportivo Piero Nisticò è pronta ad affrontare lalunga stagione in programma.Proviamo, quindi, ad analizzare le varie compo-nenti di questo Atletico Catanzaro all’avvio delcampionato.Società. Al decimo anno di C1, la dirigenza giallo-rossa, capitanata da Raffaele, Leo ha fatto, ormai,della squadra una pietra miliare del futsal regionale.In estate si è apportato un deciso restyling, conl’ingresso di nuovi dirigenti, l'avvio di un nuovoprogetto tecnico ed il rafforzamento del settoregiovanile. Squadra. Rivoluzione tecnico-tattica, con l’addiodello “storico” trainer Toni Rotundo, in favore diCarlo Le Pera, ex coach dei cugini del CatanzaroCalcio a 5, dalla cui formazione si è pescato, negliultimi anni, per quel che riguarda il parco giocatori(La Salvia, Celia, Pastori, Marullo, Mardente, Coc-coglioniti, Iozzino). A questi si sono aggiunti i gio-vani prodotti di casa giallorossa (Villella, Carioti,
Buffa, Rocca, Critelli). Inpratica il nuovo “roster”propone il meglio dei due“team” catanzaresi, conl’aggiunta dei forti e pro-mettenti Laugelli, Talaricoe Martino, a completa-mento di quella che saràla rosa che dovrà affron-tare il campionato di C1nella stagione 2011-2012. A mister Le Pera ilcompito di fondere al me-glio le tre “anime” prove-
nienti da tre matrici estremamente diverse. La stella. Samuele Pastori, universale, classe1982,giocatore dalle qualità tecniche (assolutamente dicategoria superiore), in grado di fare giocate sco-nosciute alla quasi totalità dei calcettisti in attività.Unico difetto, quello di farsi un pò intimorire e con-dizionare dai piccoli traumi e problemi fisici, che,negli ultimi anni, lo hanno limitato, non poco, nelrendimento. Il “mister”. Per Carlo Le Pera, finalmente, una pan-china in C1 e, per la prima volta, sull’altra sponda:“Da questa nuova avventura – sottolinea - miaspetto tante soddisfazioni, sia per quanto con-cerne i risultati, sia anche per i rapporti fra i com-ponenti di tutta la società. La speranza è che tuttidiano il massimo, dentro e fuori dal campo, perraggiungere un traguardo importante. Lo scorsoanno – prosegue Le Pera - il campionato di C1 èstato, senza dubbio, il più avvincente degli ultimianni. Questa nuova edizione, almeno sulla carta,non appare tanto competitiva. A completamentodell’organico ritroviamo tre formazioni neo pro-mosse, tutte esordienti, oltre a tre compagini re-trocesse nello scorso campionato e poi ripescateed, infine, il Citrarum (classificatasi al secondoposto nella passata stagione) che comunque, adoggi, non ha costruito una squadra in grado dicompetere in alcun modo. La parola, in ogni caso,al campo, vero arbitro del campionato”.
Toni Rotundo
Tutto pronto per l’iniziodel massimo Campionato Regionale
Samuele Pastori