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CHE COSA SONO GLI INCENERITORI?

❖ Qualsiasi unità e attrezzatura tecnica fissa omobile destinata al trattamento termico deirifiuti con o senza recupero del calore prodottodalla combustione.

❖ I termini “Termovalorizzatore” ed “Inceneritore”sono neologismi per indicare la stessa tecnologiadi trattamento dei rifiuti con o senza recupero dienergia.

Tecnica di smaltimento basata sul processo di combustionedei rifiuti.

Tale processo si articola in due fasi :

INCENERITORI

1° FASE: nella camera di combustione primaria vengono

caricati i rifiuti, si verifica l’ossidazione di parte di essi e la

produzione di un denso fumo nero (temperatura 700°C).

2° FASE: il fumo prodotto viene convogliato in una seconda

camera detta reattore dove viene insufflata aria e si giunge

ad una temperatura pari o superiore a 1000°C.

COME E’ FATTO UN INCENERITORE

❖Sezione di accumulo e stoccaggio, in cui irifiuti vengono accumulati prima dellacombustione.

❖Sezione di combustione, costituita da unacamera di ossidazione (forno) realizzata informe e tecnologie differenti a secondadella tipologia del rifiuto (contenutoenergetico, caratteristiche chimico-fisicheecc.).

❖Sezione di post-combustione (camerasecondaria di combustione), al fine dicompletare la combustione dei rifiuti.

❖ Sezione di raffreddamento fumi, che neivecchi impianti avveniva senza recupero dienergia, oggi è diventato obbligatorio.

❖ Sezione di trattamento fumi a sua voltasuddivisa in tre parti:

1. depolverizzazione, per la rimozione dellepolveri effettuata mediante filtri;

2. abbattimento dei gas acidi (acidocloridrico, fluoridrico);

3. rimozione degli ossidi di azoto zolfo ecc.

COME E’ FATTO UN INCENERITORE

FUMIInput (tal quale, frazioni, CDR, ecc)

RIDUZIONE DEI MATERIALI DA INVIARE IN DISCARICA.

LE CENERI RAPPRESENTANO IL 32,9 % DEL PESO DI PARTENZA DEI RIFIUTI

Le principali sostanze chimiche emesse dagli

inceneritori e considerate per il loro potenziale

rischio per la salute umana sono:

1. metalli (cadmio, mercurio, tallio, zinco,

cromo, arsenico,piombo, cobalto

manganese, nichel, vanadio)

2. Idrocarburi policiclici aromatici (IPA)

3. Polveri fini e ultrafini

4. Acidi (fluoridrico, cloridrico)

5. Gas (SO2-NO2- CO)

6. Policloroderivati

(policlorobifenili,diossine, furani)

LE EMISSIONI DEGLI INCENERITORI SONO UN

POTENZIALE PERICOLO PER LA SALUTE UMANA

Durante il processo di combustionehanno luogo reazioni casuali in cui siproducono migliaia di nuovi compostichimici chiamati “PIC” (prodotti dicombustione incompleta ),

Includono centinaia di sostanzeorganiche sono state identificate solo il10-14%. Questi composti sono noti peressere persistenti nell’ambiente ebioaccumulabili. Non sono decomposti daorganismi e/o processi naturali

INOLTRE…..

Cosa succede quando questi inquinanti vengono dispersinell’ambiente?

Le diossine comprendono un’ampia famiglia di sostanze chimiche contenenti

Cloro – policlorodibenzodiossina e policlorodbenzofurani - dotate di caratteristiche

di bassa solubità in acqua e alto grado di lipofilicità che ne determinano una lunga

persistenza ambientale e la tendenza al bioaccumulo.

LE DIOSSINE NON SONO PRODOTTI INDUSTRIALI ma sottoprodotti

indesiderati di reazioni chimiche, termiche ( incompleta combustione di materiale

organico in presenza di cloro)

Sono dei contaminanti globali sia pure in bassissime dosi

sono presenti ovunque pertanto il problemq non è la loro presenza ma la loro

quantità.

Si generano anche dalla combustione incontrallata di rifiuti generati dalle attività

agricole o quella incontrollata di rifiuti domestici

EFFETTI SANITARI:

❖Cancerogeni e potenzialmente cancerogeni❖Alterata funzione endocrina❖Alterazioni a carico del sistema immunitario❖Alterazioni dello sviluppo con difetti alla nascita❖Disturbi del sistema nervoso centrale❖Disturbi della funzione epatica e renale❖Ridotta fertilità

Policlorodibenzodiossine (PCDD)

Policlorodibenzofurani (PCDF) e Policlorobifenili (PCB)

diossina di

Seveso

LE DIOSSINE SONOBIOACCUMULABILI NEGLIORGANISMI VIVENTI EQUINDI HANNO LACAPACITA’ DI RISALIRE LACATENA ALIMENTARE,GIUNGENDO FINOALL’UOMO.

12

La stima dell’esposizione umana a sostanze inquinanti pericolose è una parte fondamentale della procedura di “valutazione del rischio”.

LE vie di esposizione INDIVIDUATE SONO:

1.INALATORIA (GS, POLVERI, IPA)

2.ALIMENTARE (POLICLORODERIVATI)

3.CONTATTO DERMICO (METALLI, IPA)

suolo

aria

acqua

dieta

SVANTAGGI❖ I costi di impianto e di esercizio sono elevati.

❖ Per impianti superiori a 50.000 t/anno i costi si abbattonograzie al recupero di calore per la produzione di energiaelettrica.

❖ I sistemi di abbattimento dell’anidride solforosa edossido di azoto sono in umido che possono creareinquinamento delle acque.

❖ Sono una sorgente di inquinamento atmosferico anchequando i processi di combustione sono perfetti.

❖ Temperature di combustione insufficienti portano allaformazione di sottoprodotti tossici.

LE PERSONE SOGGETTE AD IMPATTO SANITARIODOVUTO AI COMPOSTI RILASCIATI DA UNINCENERITORE

>> LAVORATORI

>> POPOLAZIONI LOCALI

Differenza tra inceneritori di nuova generazione e inceneritori di vecchia generazione:

studi epidemiologici.Inceneritori di vecchia generazione

Numerosi sono gli studi epidemiologici condotti tra il 1960 e il 1980 supopolazioni residenti in aree limitrofe agli impianti d'incenerimento edè anche disponibile una rassegna sistematica della letteratura condottain Italia che riporta valutazioni di carattere generale sulla nocività deivecchi inceneritori; è disponibile anche un recente rapporto di ungruppo tecnico dell'OMS sullo stesso argomento. Gli impiantid'incenerimento di vecchia generazione hanno sicuramente comportatol'esposizione ambientale della popolazione residente a livelli elevati disostanze tossiche.

Per questa ragione è stata cercata la presenza di diversi potenzialieffetti su: malattie respiratorie, gravidanze multiple, rapporto dimascolinità alla nascita, malformazioni congenite e tumori-linfomisarcomi dei tessuti molli, laringe, polmone, fegato. Studimetodologicamente validi e difficilmente contestabili hanno messo inevidenza eccessi di tumori riconducibili all'esposizione a diossine.

Differenza tra inceneritori di nuova generazione e inceneritori di vecchia generazione:

studi epidemiologici.

Inceneritori di nuova generazioneA seguito delle restrizioni comunitarie sulle emissioni ammesse(Direttiva 2000/76/EC, recepita in Italia nel 2005), leconcentrazioni di molte sostanze tossiche sono state notevolmenteridotte. In particolare, le concentrazioni ammesse di diossine sonopassate nel nostro Paese da un massimo di 4000 ng/m3 a un massimodi 0,1 ng/m3 (D. Lgs. 11/5/2005).

A causa del poco tempo trascorso dall‘ introduzione delle nuovetecnologie d'incenerimento e a causa della difficoltà di condurrestudi di dimensioni sufficientemente ampi da rilevare eventualieffetti delle nuove concentrazioni dei tossici emessi, non sono adoggi disponibili evidenze chiare di rischio legato agli impianti dinuova costruzione.

E verso quest'opzione spingono tutte le linee guida di Bruxelles:

❖ recupero e riciclaggio creano posti di lavoro, più di quanti può darne ilsistema della termovalorizzazione;

❖ più sani per l'ambiente.

Riduzione

Riuso

Riciclaggio

Recupero

LE 4 R:

SERIE DI TECNICHE INDIRIZZATE AL RECUPERO DEI

RIFIUTI

RICICLAGGIO

In Italia attualmente solo il 7% dei rifiuti prodotti viene riciclato.

Riuso (tecnicamente definito reimpiego), in cui, una volta

terminato l'utilizzo di un oggetto esso non va ad

aumentare la mole dei rifiuti, ma, dopo un semplice

processo di pulizia viene utilizzato nuovamente senza che

i materiali di cui è composto subiscano trasformazioni

Riciclaggio Per riciclaggio dei rifiuti si intende l'insieme di

strategie volte a recuperare materiali dai rifiuti per

riutilizzarli invece di smaltirli. Le operazioni che utilizzano

rifiuti per generare materie prime secondarie

.

Gerarchia di gestione dei rifiuti (ISS, 2008)

RIFIUTI SPECIALI

Sono rifiuti speciali:

• residui derivanti dalle attività produttive(industriali, agricole, artigianali e commerciali),

• rifiuti derivanti da attività sanitarie

• fanghi di depurazione degli effluenti

• materiali di demolizione.

•…………………..

RIFIUTI OSPEDALIERI O RIFIUTI SANITARI

Benchè non particolarmente rilevanti dal punto di vistaquantitativo, tale tipologia di rifiuti, è guardata conparticolare attenzione per il potenziale rischio ditrasmissione di infezioni. Tale rischio è connesso alla qualitàdei rifiuti stessi costituiti da fluidi biologici infetti opresunti tali e materiale venuto a contatto con gli stessi.

Secondo quanto descritto dal Testo aggiornato del D.Lgs.22/97, i rifiuti sanitari possono essere distinti in:

• Rifiuti speciali sanitari assimilabili agli urbani

• Rifiuti speciali sanitari non pericolosi

• Rifiuti speciali sanitari pericolosi

• Rifiuti speciali sanitari pericolosi a rischio infettivo

Rifiuti speciali sanitari pericolosi rischio infettivo:

• campioni di sangue

• feci

• urine

• loro contenitori

• rifiuti di natura biologica e loro contenitori

• rifiuti di attività diagnostica terapeutica e di ricerca

• rifiuti provenienti da sale operatorie e medicazioni

• laboratori biologici

• servizi di anatomia e istologia, dialisi, sale parto farmacia

• rifiuti provenienti da reparti che ospitano pazienti infettivi

ROT

RIFIUTI TOSSICI E NOCIVI

Per i rifiuti tossici e nocivi sussiste a tutt’oggi lamancanza assoluta di dati attendibili sulla quantità, sulladestinazione territoriale e sulla tipologia.

RIFIUTI SOLIDI RADIOATTIVI

•Utilizzo in campo produttivo (es. industriafarmacologica)

•Utilizzo in campo sanitario e della ricerca scientifica

DefinizioniSecondo la normativa vigente, si intende per:

❖Produttore: la persona la cui attività ha prodotto rifiuti e la persona che

ha effettuato operazioni di pretrattamento, di miscuglio o altre operazioni

che hanno mutato la natura o la composizione di detti rifiuti

❖Detentore: il produttore di rifiuti o il soggetto che li detiene

❖Gestione: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti,

compreso il controllo di queste operazioni, nonché il controllo delle

discariche dopo la chiusura

❖Smaltimento: ogni operazione finalizzata a sottrarre definitivamente una

sostanza , un materiale o un oggetto dal circuito economico e/o di raccolta

❖Riuso: (tecnicamente definito reimpiego), in cui, una volta terminato

l'utilizzo di un oggetto esso non va ad aumentare la mole dei rifiuti, ma,

dopo un semplice processo di pulizia viene utilizzato nuovamente senza

che i materiali di cui è composto subiscano trasformazioni.

❖Riciclaggio: si intende l'insieme di strategie volte a recuperare MATERIALI

dai RIFIUTI per riutilizzarli invece di SMALTIRLI. Le operazioni che utilizzano

rifiuti per generare materie prime secondarie