città di cogoletola genoa soccer academy. un grande complimen-to a michele sbravati per il meritato...

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ALESSANDRO MAZZARELLO Ho fortemente voluto che il nostro settore gio- vanile, da me diretto dal punto di vista tecnico, fos- se scelto dal Genoa (meglio dire il Genoa scommettes- se sul nostro progetto visto che è tutto ex novo) perché senza dubbio alcuno è nella elite dei settori giovanili. Il fatto che sia stato can- didato come miglior setto- re giovanile lo dimostra. Potere confrontarsi con loro, poter apprendere da loro, avere la possibilità che i nostri allenatori vada- no presso le loro strutture o che i loro tecnici vengano sul nostro campo è un va- lore aggiunto prezioso che non potrà non arricchire le nostre conoscenze, le no- stre competenze e quindi il “servizio” che offriamo ai nostri tesserati. Scegliere di giocare al Città di Cogoleto vuol dire scegliere di avere una Scuola, degli insegnanti preparati e che non smet- tono di studiare. Si può, anzi si DEVE essere PROFESSIONALI anche nei settori giovanili cosiddetti dilettantistici. I nostri ragazzi delle Leve 2009/2010 e 2011/2012 in campo per un allenamento con Matteo Rossi, mister dell’U13 del Genoa CFC Città di Cogoleto CDC NEWS | Anno 2020 | Numero 3 ALLENAMENTI SPECIALI CON LA GENOA SOCCER ACADEMY Un grande complimen- to a Michele Sbravati per il meritato riconoscimento ottenuto che dimostra, an- cora una volta, la sua eleva- ta competenza. Conoscendo da una trentina di anni un uomo del suo staff, Marco Masel- li, e avendo adesso cono- sciuto una persona seria e preparata come Emanuele Crespi non ho dubbi che il futuro possa essere ancora più ricco di risultati. PROSEGUONO GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE E MIGLIORAMENTO DEGLI IMPIANTI SOCIETÀ Continuano le opere di manutenzione necessarie a rendere sia le pertinenze che i campi da gioco migliori per i nostri piccoli atleti. Già ad inizio anno calcisti- co erano stati fatti numerosi interventi di pulizia e diserbo sulle aree esterne limitrofe ai campi ed una continua manu- tenzione e pulizia degli spo- gliatoi. Sono stati ripristinati sia il magazzino che la segreteria. Il campo ad 11 ha visto la riparazione e la pitturazione delle panchine oltre che la ma- nutenzione di tutte le tombi- nature presenti nel perimetro del campo da gioco. Il campo a 7 finalmente può godere di una nuova illumina- zione che permette a bimbi ed allenatori di allenarsi con un’ottima visibilità. Matteo Rossi, attuale Mister dell’ Under 13 del Genoa CFC, ci è venuto a trovare ed ha svolto due sessioni di allenamento, la prima con la leva 2009/2010 e la seconda con la leva 2011/2012. Una serata molto bella e sopratutto utile per i nostri ragazzi ma anche per i nostri mister che hanno visto all’opera uno dei fiori all’occhiello del settore giovanile del Genoa. I ragazzi e gli adulti presenti al campo hanno potuto apprezzare le sue competenze durante i giochi esercizio e il suo fare garbato e rassicurante durante le spiegazioni! Un grazie al tempo che ci ha dedicato e un arrivederci alla prossima volta!

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Page 1: Città di CogoletoLA GENOA SOCCER ACADEMY. Un grande complimen-to a Michele Sbravati per il meritato riconoscimento ottenuto che dimostra, an-cora una volta, la sua eleva-ta competenza

ALESSANDRO MAZZARELLO

Ho fortemente voluto che il nostro settore gio-vanile, da me diretto dal punto di vista tecnico, fos-se scelto dal Genoa (meglio dire il Genoa scommettes-se sul nostro progetto visto che è tutto ex novo) perché senza dubbio alcuno è nella elite dei settori giovanili.

Il fatto che sia stato can-didato come miglior setto-re giovanile lo dimostra.

Potere confrontarsi con loro, poter apprendere da loro, avere la possibilità che i nostri allenatori vada-no presso le loro strutture o che i loro tecnici vengano sul nostro campo è un va-lore aggiunto prezioso che non potrà non arricchire le nostre conoscenze, le no-stre competenze e quindi il “servizio” che offriamo ai nostri tesserati.

Scegliere di giocare al Città di Cogoleto vuol dire scegliere di avere una Scuola, degli insegnanti preparati e che non smet-tono di studiare.

Si può, anzi si DEVE essere PROFESSIONALI anche nei settori giovanili cosiddetti dilettantistici.

I nostri ragazzi delle Leve 2009/2010 e 2011/2012 in campo per un allenamento con Matteo Rossi, mister dell’U13 del Genoa CFC

Città di CogoletoCDC NEWS | Anno 2020 | Numero 3

ALLENAMENTI SPECIALI CON LA GENOA SOCCER

ACADEMYUn grande complimen-

to a Michele Sbravati per il meritato riconoscimento ottenuto che dimostra, an-cora una volta, la sua eleva-ta competenza.

Conoscendo da una trentina di anni un uomo del suo staff, Marco Masel-li, e avendo adesso cono-sciuto una persona seria e preparata come Emanuele Crespi non ho dubbi che il futuro possa essere ancora più ricco di risultati.

PROSEGUONO GLI INTERVENTI DI

MANUTENZIONE E MIGLIORAMENTO DEGLI

IMPIANTISOCIETÀ

Continuano le opere di manutenzione necessarie a rendere sia le pertinenze che i campi da gioco migliori per i nostri piccoli atleti.

Già ad inizio anno calcisti-co erano stati fatti numerosi interventi di pulizia e diserbo sulle aree esterne limitrofe ai campi ed una continua manu-tenzione e pulizia degli spo-gliatoi.

Sono stati ripristinati sia il magazzino che la segreteria.

Il campo ad 11 ha visto la riparazione e la pitturazione delle panchine oltre che la ma-nutenzione di tutte le tombi-nature presenti nel perimetro del campo da gioco.

Il campo a 7 finalmente può godere di una nuova illumina-zione che permette a bimbi ed allenatori di allenarsi con un’ottima visibilità.

Matteo Rossi, attuale Mister dell’ Under 13 del Genoa CFC, ci è venuto a trovare ed ha svolto due sessioni di allenamento, la prima

con la leva 2009/2010 e la seconda con la leva 2011/2012. Una serata molto bella e sopratutto utile per i nostri ragazzi ma anche per i nostri mister che hanno visto all’opera uno dei fiori

all’occhiello del settore giovanile del Genoa. I ragazzi e gli adulti presenti al campo hanno potuto apprezzare le

sue competenze durante i giochi esercizio e il suo fare garbato e rassicurante durante le spiegazioni! Un grazie al tempo che ci ha

dedicato e un arrivederci alla prossima volta!

Page 2: Città di CogoletoLA GENOA SOCCER ACADEMY. Un grande complimen-to a Michele Sbravati per il meritato riconoscimento ottenuto che dimostra, an-cora una volta, la sua eleva-ta competenza

CDC NEWS | Anno 2020 | Numero 32

CITTA’ DI COGOLETO

L’idea di una newsletter per tutti i nostri Soci e ti-fosi nasce dall’esigenza di voler instaurare un rappor-to costante che possa evi-denziare la presenza della nuova Società.

Dopo anni di difficoltà sia dal punto di vista tecni-co che dei rapporti, abbia-mo voluto dare un forte se-gnale di cambiamento e di novità e questa newsletter rappresenta, appunto, un nuovo tassello.

A noi, come a voi, in-teressano la qualità degli allenamenti, l’accoglien-za della struttura per fare sport al meglio e il vostro coinvolgimento in questa avventura partita da circa 5 mesi!

SEGUICI SUI SOCIAL

www.cittadicogoleto.it

PERCHE’ UNA NEWSLETTER ?

NewsDALLA SOCIETÀ

#DAGGHECOGO

GRAZIE DERIO

SOCIETÀ

Al termine della partita contro il Borgoratti, il mister Derio Parodi ha rassegnato le proprie dimissioni. La dirigenza del Città di Cogoleto, preso atto della loro irrevocabilità’, ha dovuto

accogliere con grande dispiacere, conscia di dover rinunciare alla collaborazione di un tecnico dalle rinomate capacità professionali, oltre che uomo di elevate doti morali. A mister Parodi, il Presidente Carlo Schelotto ed i dirigenti tutti augurano in futuro le migliori soddisfazioni professionali.

- Grazie di tutto Mister-

SOCIETA’

Precisazioni scientifiche e 18 suggerimenti. È que-sto il senso del documento realizzato dalla Federazio-ne dei Medici Sportivi Ita-liani, con l’intento di dare suggerimenti pratici agli atleti ma anche di chiarire, con un testo chiaro e diret-to, le misure che si stanno osservando in Italia per contrastare la diffusione del Coronavirus.

La federazione dei medi-ci sportivi, che conta 4000 associati, ha deciso di ela-borare una serie di indica-zioni che, in linea con quel-le generali del Ministero della Salute, sono specifi-che per i momenti di gara e di allenamento, ma an-che per quelli di trasferta e tengono conto altresì delle differenze delle varie disci-pline sportive. L’obiettivo è quello di assicurare lo svol-gimento dell’attività fisica nelle migliori condizioni e senza danno per la salute.

NORME IGIENI-CO-SANITARIE E BUO-NE PRASSI

1) Non bere dalla stes-sa bottiglietta/borraccia/bicchiere né in gara né in allenamento, utilizzando sempre una bottiglietta no-minale o comunque perso-nalizzata, e non scambiare con i compagni altri oggetti (asciugamani, accappatoi, ecc.).

2) Evitare di consumare cibo negli spogliatoi.

3) Riporre oggetti e in-dumenti personali nelle proprie borse, evitando di

lasciarli esposti negli spo-gliatoi o in ceste comuni.

4) Buttare subito negli appositi contenitori i faz-zolettini di carta o altri ma-teriali usati come cerotti, bende, ecc.

5) Lavarsi accurata-mente le mani il più spes-so possibile: il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione. Le mani vanno lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi e poi, dopo averle sciacqua-te accuratamente, vanno asciugate con una salvietta monouso; se non sono di-sponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol al 60%.

6) Evitare, nell’utilizzo di servizi igienici comuni, di toccare il rubinetto pri-ma e dopo essersi lavati le mani, ma utilizzare salviet-te monouso per l’apertura e la chiusura dello stesso.

7) Favorire l’uso di di-spenser automatici con adeguate soluzioni deter-genti disinfettanti, sia negli spogliatoi, sia nei servizi igienici.

8) Non toccarsi gli oc-chi, il naso o la bocca con le mani non lavate.

9) Coprirsi la bocca e il naso con un fazzoletto -preferibilmente monou-so- o con il braccio, ma non con la mano, qualora si tos-sisca o starnutisca.

10) Arieggiare tutti i lo-cali il più spesso possibile.

11) Disinfettare perio-dicamente tavoli, panche, sedie, attaccapanni, pavi-menti, rubinetti, maniglie, docce e servizi igienici con soluzioni disinfettanti a base di cloro.

12) In caso di attività sportiva in vasca, richiede-re un costante monitorag-gio dei parametri chimici (cloro o altre soluzioni di-sinfettanti) e dei parame-tri fisici (tra cui, il pH o la temperatura, che influisce sul livello di clorazione).

13) Gli atleti che mani-festino sintomi evidenti di infezione respiratoria in atto e/o febbre devono im-mediatamente abbando-nare il resto della squadra - e, possibilmente, isolarsi - e avvisare il medico cu-rante (Medico di medicina generale per gli adulti, Pe-diatra di libera scelta per i minori), che potrà invitare l’atleta stesso a rivolgersi al Numero 112 o al Nume-ro 1500 del Ministero della Salute operativo 24 ore su 24, senza recarsi al Pronto Soccorso.

14) Per chi non fosse an-cora vaccinato contro l’in-fluenza, consigliare il più rapidamente possibile il vaccino antiinfluenzale, in modo da rendere più sem-plice la diagnosi e la gestio-ne dei casi sospetti.

15) Informarsi dagli at-leti e dal personale societa-rio se ci sono stati eventuali

contatti in prima persona o all’interno del proprio am-bito familiare con persone rientrate da zone a rischio o in quarantena.

16) Utilizzare la visi-ta medico-sportiva quale fondamentale strumento di screening, attraverso un’attenta anamnesi ed esame obiettivo per l’in-dividuazione di soggetti potenzialmente a rischio immunitario o con sinto-matologia.

17) In caso di raduni nazionali di atleti o di ma-nifestazioni di circuito in-ternazionale autorizzate anche all’estero, prevede-re sempre la presenza di un Medico di Federazione che possa valutare clinica-mente, a livello preventivo, tutti i partecipanti, identi-ficando eventuali soggetti a rischio e adottando le più idonee misure di isolamen-to, seguendo adeguate pro-cedure gestionali secondo gli indirizzi del Ministero della Salute.

18) Con riferimento ai Medici Sociali e, in partico-lare, a quelli delle squadre professionistiche o degli atleti professionisti ai sensi della Legge 23 marzo 1981, n. 91 e comunque di tutte quelle Società i cui atleti svolgono attività a livello internazionale, monitorare con attenzione i Paesi ver-so cui si è diretti o da cui si rientra, secondo le indi-cazioni del Ministero della Salute.

Federazione Medici Sportivi: 18 suggerimenti per evitare la diffusione del Coronavirus nel mondo dello sport

www

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CDC NEWS | Anno 2020 | Numero 3 3

Federico Perrone - capitano del Città di Cogoleto.

DALLA PRIMA SQUADRA

MISTER FERRARO

Le mie prime impres-sioni sono buone. Ho tro-vato un gruppo di ragazzi disponibili e motivati, che hanno svolto un allena-mento con una buona intensità e con grande at-tenzione.

Come primo allena-mento era anche normale che ci fosse questo atteg-giamento; l’importante è mantenerlo per tutte le altre sedute”.

La squadra occupa il penultimo posto in classifica; al termine del campionato resta-no dieci giornate.

Il tempo è prezioso; è poco, dobbiamo aggredir-lo, come dobbiamo cer-care di aggredire tutti gli avversari.

La squadra secondo me ha delle buone potenziali-tà per centrare l’obiettivo per cui sta lottando.

Io ci credo, altrimenti non sarei venuto qua, e quindi non ci resta altro che allenarci, cercando di abbinare quello che è il lavoro tattico che ine-vitabilmente un pochino bisogna fare al diverti-mento che è fondamenta-le, visto che sono ragazzi che si allenano alle otto di sera dopo magari una giornata di lavoro o di studio. Il gioco del calcio viene chiamato ‘gioco’, quindi bisogna giocare e divertirsi”.

Il primo impegno sarà molto duro sul campo del San Cipria-no guidato da Cristia-no Rossetti.

Bene, così avremo modo già di tastare il pol-so di questi ragazzi.

Andremo sicuramente con grande rispetto, perché conosco il tecnico che è una persona preparatissima.

So che la squadra è molto molto attrezzata, però sicuramente andia-mo là a vendere carissima la pelle, non partiamo si-curamente battuti“

CAMBIO NELLO STAFF TECNICO

FEDERICO PERRONE

1. Ciao Fede, perché hai abbracciato il pro-getto del Città di Cogo-leto?

Perché rispetto gli anni precedenti c’è stato un grande cambiamento ed il progetto mi è sembrato molto propositivo ed inno-vativo basato su principi fondamentali per incomin-ciare una nuova avventura.

2. Da quanto giochi a calcio? E in una prima squadra?

Da quando avevo 5 anni ho iniziato a giocare a cal-cio ed in una prima squa-dra da quando ne avevo 16...ora ne ho quasi 39...fate i conti voi...

3. Alla tua età quali sono gli stimoli che ti spingono a giocare an-cora?

Gli stimoli si trovano facilmente per chi ama il calcio e la voglia di giocare quando entri dentro al ret-tangolo verde ti fa tornare bambino.

4. Da alcuni anni fai il mister dei piccoli, ci racconti questa espe-rienza?

Dopo il giocare l’espe-rienza migliore è trasferire il proprio sapere agli altri e di sicuro con i piccoli hai la possibilità di fare questo. Ormai il calcio si è evoluto pertanto necessità essere aggiornati ed occorre com-prendere tutti i bimbi non solo a livello calcistico ma a 360 gradi.

5. Quest’anno hai cambiato mister che segue il lavoro con te dei 2012/2011 come ti

trovi con Davide Pera-ta?

Con Davide ci conoscia-mo fin da piccoli, l’intesa è ottima ed il lavoro proce-de alla grande. Siamo sul-la stessa lunghezza d’onda e la pensiamo allo stesso modo è un perfetto part-ner!

6. Quali le difficoltà? Quali le soddisfazioni?

Il problema di oggi è che si gioca poco a calcio per strada o nella classica “piazzetta” o ai giardinetti pertanto è dura in sole 3 ore la settimana trasmettere qualcosa di importante ai bimbi, mentre la soddisfa-

zione più grande è vederli imparare e riproporre gli insegnamenti impartiti...poi il sorriso e l’abbraccio di tutta la squadra dopo un gol...questo non ha prezzo!

7. Ci racconti un po’ della prima squadra e di come andando.

Come prima squadra siamo partiti non troppo bene a causa di aver avuto una rosa iniziale limitata e anche certe situazioni poco favorevoli, mentre ora sia-mo completi, abbiamo già voltato pagina e faremo di tutto per raggiungere la salvezza.

DUE CHIACCHIERE CON ILCAPITANO

SOCIETÀ

Il Città di Cogoleto, pre-so atto delle irrevocabili dimissioni di Derio Paro-di, ha affidato le sorti della squadra a Flavio Ferraro, un tecnico dal curriculum irreprensibile, nella cer-tezza che grazie all’unità d’intenti di dirigenza, staff tecnico ed in primis dei giocatori, il nuovo mister riuscirà a a dare la scossa necessaria per arrivare alla salvezza

Benvenuto Mister Ferraro

Questo non rappresenta l’unico cambio nello staff tecnico della prima squa-dra che vede l’ingresso di Stefano Granone, ex al-lenatore del Val Lerone, entrare con il ruolo di col-laboratore di mister Fla-vio Ferraro, che si avvale anche delle prestazioni dei confermati Maurizio Recagno (preparatore dei portieri) e Daniele Caviglia (fisioterapista).

Maurizio Recagno

Daniele Caviglia

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CDC NEWS | Anno 2020 | Numero 34

Vladi

INTERVISTA DOPPIA...per 2DAI PICCOLI

AleMatteDenis

1. QUAL’E’ IL TUO GIOCATORE PREFERITO E PER CHE SQUADRA TIFI?

Cristiano Ronaldo e tifo per il Portogallo Cristiano Ronaldo e sono Juventino

Il mio idolo è Quagliarella un vero fenomeno e sono un super tifoso

della Sampdoria

Cristiano Ronaldo e tifo per la Juventus

2. IN QUALE RUOLO TI FANNO GIOCARE I MISTER ED IN QUALE TI PIACEREBBE GIOCARE?

Mi fanno giocare difensore ma vorrei fare l’attaccante

Gioco spesso in difesa ma mi piace fare l’ala destra

Di solito gioco a sinistra ma a me piacerebbe giocare in attacco per-

ché potrei giocare come Quagliarella

I mister mi fanno giocare in tutti i ruoli....ma vorrei fare l’attacante

3. COSA TI PIACE FARE DI PIU’ AD ALLENAMENTO?

Mi piacciono le partitelle e mi piace fare i dribbling Mi piacciono i tiri in porta La partita! Che domanda! Mi piace fare la partita

4. CHI E’ IL COMPAGNO CON CUI TI TROVI MEGLIO?

Il mio amico Edo Perata Mi trovo bene con Edo Filippo, è un vero amico Il mio compagno più simpatico è Loris

5. TI RIPRENDONO DI PIU’ I MISTER AD ALLENAMENTO O LE MAESTRE A SCUOLA?

Sicuramente le maestre a scuola Mi riprendono di più i mister I mister ad allenamento, a scuola sono super bravo !

Sia le maestre che i mister non mi riprendono

6. PARLIAMO DELLA TUA VITA PRIVATA: QUANTE FIDANZATE HAI?

Per adesso solo 3 fidanzate Zero Una, sono un ragazzo serio io Per ora nessuna

FORZA CITTA’ DI COGOLETOCome in molte situazioni della vita, l’esempio

ci viene dato dai più piccoli. E’ bello vedere l’attaccamento che già a questa età dimostrano

verso la propria squadra ed i propri compagni di gioco. Simone ed Andrea hanno preparato questo lavoro a scuola da portare al campo... queste sono

cose che riempiono il cuore e ci fanno dire che stiamo lavorando bene!!

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CDC NEWS | Anno 2020 | Numero 3 5

DAGLI AMICI

ENRIQUE BALBONTIN

COMICO E PAPÀ

Pur non essendo Balo-telli, vorrei spendere due parole sul razzismo e i suoi derivati, squallidi compor-tamenti che trovano spa-zio ovunque, non solo sui campi della Serie A.

Quest’estate, mentre Bernardo stava giocando al campetto una partitella con altri suoi coetanei, ho assistito ad un episodio che considero non eclatan-te ma significativo.

Binnu, ha un caro ami-co, Edoardo alias Dodo, un bimbo di 8 anni di padre italiano e madre cinese, che vive vicino a Bergamo e viene al mare ad Arenza-no. Dodo, bambino simpa-tico ed educato, ha preso dal papà l’accento berga-masco e dalla mamma i bei lineamenti orientali, un mix unico.

Ad un certo punto della partitella Dodo ha smesso di giocare ed è improvvisa-mente scoppiato in lacri-me.

Il motivo era che due bambini che stavano gio-cando in squadra con lui lo

chiamavano continuamen-te “Cin-Ciun-Cian” e lo de

ridevano in quanto cinese.

Con cortese fermezza ho chiesto ai due di smetterla,

di scusarsi e invitare Dodo a giocare nuovamente con loro.

I due ragazzini, avranno avuto 11/12 anni, non solo si sono rifiutati di scusarsi ma se ne sono andati via offesi per il mio interven-to, continuando imperter-riti col “Cin-Ciun-Cian”.

“Sul fatto che, essendo ancora dei bambini,

questa brutta gaffe possa essergli perdonata non ci piove. Diluvia invece sul fatto che, siccome i nostri figli assorbono come spugne i nostri

valori ed i nostri codici comportamentali, è

sicuramente colpa dei genitori se un figlio in

giovanissima età irride fino alle lacrime un altro

bimbo perché cinese

BALBON..CORNERNon bastasse, dopo pochi minuti, sono tornati con i genitori i quali, anch’essi con la mosca al naso, mi hanno chiesto spiegazioni sull’accaduto.

Dopo avere spiegato loro cosa fosse successo, con Dodo ancora in lacri-me, la risposta è stata: “Ma sono bambini… e poi non lo hanno mica insultato..” Per molti questa frase si commenta da sola ma un ulteriore breve commento lo merita.

Sul fatto che, essendo ancora dei bambini, questa brutta gaffe possa essergli perdonata non ci piove.

Diluvia invece sul fatto che, siccome i nostri figli assorbono come spugne i nostri valori ed i nostri codici comportamentali, è sicuramente colpa dei ge-nitori se un figlio in giova-nissima età irride fino alle lacrime un altro bimbo

Rubriche off-topic....ma non troppo

LO STINCO NON SI MANGIA,SI CALCIA !

MAURIZIO LANFRANCONIDIRIGENTE E PAPÀ

A differenza del signor stinco che rilascia i suoi aromi decisi a lunga cottura, l’osso della tibia

umana se calciato per bene rilascia tutt’altro che passione! Per questo che nel calcio c’è bisogno di un buon maestro,un impronta fondamentale riesce a trasmettere e a tirar fuori il meglio

di ognuno di noi. Una figura che ci insegna a crescere,dove il risultato non conta,dove ogni

nostro singolo attimo va vissuto assieme ai propri compagni. Una considerazione vincente per

un gruppo giovane e motivato come il nostro. #dagghecogo

perché cinese.

Dimostrazione ne sia che, secondo i genitori dei due piccoli Salvini, sbef-feggiare un bambino per la sua razza non sarebbe nep-pure un insulto.

Probabilmente più che di razzismo si tratta di ignoranza.

Ma non scordiamo che l’ignoranza è come un’e-norme pianta che da tan-tissimi tipi di frutti, tutti velenosi.

E il razzismo è solo uno di quei frutti.

Dicono che non sono razzisti ma sono razzisti e non lo sanno.

E non lo sanno perché sono ignoranti. .

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CDC NEWS | Anno 2020 | Numero 36

RUNE PUBLIC HOUSE CO.“In beer we trust”

Birra, una delle specialità del Rune

SPONSOR

Chi siete e cosa si ha spinto ad aprire la vo-stra attività?

Ciao a tutti siamo Mattia e Sara, due fratelli nati e cresciuti a Cogoleto.

Abbiamo aperto il bar Rune perché abbiamo una passione per la birra arti-gianale e volevamo farla conoscere.

Perché una persona

dovrebbe scegliere il vostro locale?

Non sapresti dirti, sia-mo dei ragazzi giovani con in testa diverse idee, cre-diamo che i nostri clien-ti rimangano soddisfatti dall’ambiente molto infor-male e divertente che si forma durante le ore “di punta”, tipo all’aperitivo o durante una partita di campionato.

Quali sono le vostre

specialità? Bhé fondamentalmente

DAI NOSTRI SPONSOR

direi che sono due: la birra e i panini.

Le nostre birre proven-gono tutte da birrifici ar-tigianali italiani e siamo sempre alla ricerca di no-vità da proporre ai nostri clienti.

La carne dei nostri ham-burger vengono acquistate nelle macellerie di Cogole-to

E cosa c’è di meglio che affiancare una birra con un hamburger?

Ci date una ricetta di veloce di un panino speciale per i nostri let-tori?

Ecco a voi la ricetta del nostro 3B Burger:

- Carne- Insalata- pomodori - cipolla (su richiesta an-

che cotta alla piastra)- brie- bacon- salse a scelta

Ci raccontate un epi-sodio divertente acca-duto nel vostro nego-zio?

Sono talmente tanti che non li ricordo più… Biso-gnerebbe scriverci un li-bro!!

Perché avete deciso di sponsorizzare il Cit-tà di Cogoleto?

Bhé, è un’associazione sportiva che si propone di insegnare il gioco del calcio ai giovani, spesso troppo

annoiati, al fine di farli cre-scere sui principi e valori valori sani e genuini.

Riteniamo che sia giusto incentivare quelle associa-zioni si impegnano a levare i ragazzi dalla strada.

Associazioni che quindi possono essere sportive, culturali di volontariato o di utilità sociale.

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CDC NEWS | Anno 2020 | Numero 3 7

TWEET DAL CAMPOAggiornamenti in diretta dai mister

Oggi siamo quasi al completo, facciamo una bella foto...mi raccomando occhi aperti!#dagghecogo

Davide@leva2011-12

Nonostante le tante pause contento del lavoro e dei mi-glioramenti dei miei ragazzi. #dagghecogo

Simo@leva2005-06

La teoria in aula video è mol-to importante, ma speriamo al più presto di poter torna-re in campo, quello è ciò che amiamo!#dagghecogo

Lollo@leva2007-08

Ti senti libero quando hai la palla tra i piedi: sei felice, è un po’ come ascoltare della musica. È una sensazione così bella che hai voglia di condividerla con altre perso-ne. #dagghecogo

Paolo@leva2013-14

Il buon seme si fa attendere, ma al germoglio, bagnato dal sole, rende giustizia a chi ha creduto a quanto seminato.#dagghecogo

Andrea@leva2009-10

Del calcio bisogna essere in-namorati , il resto si impara.#dagghecogo

Luca@leva2009-10

Belle le feste di Natale, ma siamo rientrati un po appe-santiti#dagghecogo

Fede@leva2011-12

Pallone ed entusiasmo, ricetta perfetta per il divertimento!#dagghecogo

Alberto@leva2013-14

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CDC NEWS | Anno 2020 | Numero 38

CITTA’ DI COGOLETO

TUTTI I GIORNIIN CAMPO

A CORRERESENZA PALLONE

COME È SEMPRE STATOPERCHÉ A NOI NON PIACE

CAMBIARE MODO DI ALLENARCIPREFERIAMO

CONTINUARE COSÌE NON

SERVE ADOTTARE UN NUOVO MODELLOPER GIOCARE MEGLIO

Allenam

ento tradizionaleA

llena

men

to C

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di C

ogol

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CAMBIA PROSPETTIVA:rileggi dal basso verso l’alto

Scopri cosa significa allenarti con noi