città e regione - edizione palermo luglio 2010

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Anno I n° 2 15 luglio - 15 Agosto 2010 Liberi di informare ben 20mila persone [email protected] E’ stata bocciata in aula in consiglio comunale la mozione di sfiducia al sin- daco di Palermo Diego Cammarata con 23 consi- glieri contro e 20 a favore. La mozione presentata nei mesi scorsi da Idv e Centro Sinistra, per essere approva- ta doveva essere votata da 33 consiglieri su 50. Cammarata resta. Questa è la decisione presa dall’assiseo comunale. Disattendendo i malumori di tutta la città, i rimproveri di Monsignor Romeo il quale accusa che (continua a pag.2) Pag. 13 CULTURA Photo Contest Pag. 3 Il fantasma di una nuova stazione di rifornimento LOCALE Pag. 6 Beppe Lumia, versione Gianfranco Miccichè REGIONALE Dell’Utri: 7 anni in Appello Dopo sei giorni di Camera di Consiglio, la seconda se- zione della Corte D’appello di Palermo ha condannato Marcello Dell’Utri a sette anni di reclusione per con- corso esterno in associazione mafiosa. Due anni in meno rispetto alla condanna in primo grado. La riduzione di pena riguarderebbe i fatti successivi al 1992, il perio- do della presunta trattativa tra Stato e mafia per le quali Dell’Utri è stato assolto per- ché “il fatto non sussiste”. Bisognerà aspettare di legge- re le motivazioni della sen- tenza per avere un’idea chiara delle ragioni per cui la Corte ha condannato di nuovo il senatore della PdL, riducen- do però la pena comminata. Quali le conseguenze di que- Palazzo delle Aquile “non risponde ai bisogni essen- ziali della gente” ma anche lo sgomento dei (pochi) turisti che visitano Palermo in questo periodo, i quali si trovano a camminare in una città sporca, in continuo de- grado e che non è capace di valorizzare il patrimonio cul- turale ed artistico che possie- de. Tutti lamentano disservizi ed anche all’interno della sala consiliare i dissidi aumenta- no, ma da qui a sfiduciare il sindaco ce ne passa. La logica delle poltrone e gli interessi di pochi prevalgono su quelli di un’intera città. Qualche giorno fa, il setti- manale di rilevanza naziona- le “L’espresso” ha pubblicato un articolo dal nome Paler- mo muore, definendo la città come una “Calcutta Medi- terranea”. Come dargli tor- to? E mentre si aspetta una dichiarazione del Sindaco, che si sarebbe dovuto sentire sotto accusa, apprendiamo che lo stesso vola in Suda- frica per assistere alla partita (segue a pagina 2) Neanche Santa Rosalia può salvare il comune sta condanna? Dal punto di vista politico, poco e niente. Il senatore ha già comunicato di non volersi dimettere, forte del- la solidarietà arrivatagli im- mediatamente dai maggiori esponenti del suo partito. Pag. 4 Il fantasma di una nuova stazione di rifornimento LOCALE Pag. 13 Tutto Dante con Roberto Benigni CULTURA come non le avete mai viste Periodico di informazione e cultura. Notizie, approfondimenti e aggiornamenti quotidiani su www.cittaeregione.it Palermo

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Page 1: Città e Regione - edizione Palermo luglio 2010

Anno I n° 2 15 luglio - 15 Agosto 2010 Liberi di informare ben 20mila persone

[email protected]

E’ stata bocciata in aula in consiglio comunale la mozione di sfiducia al sin-daco di Palermo Diego Cammarata con 23 consi-glieri contro e 20 a favore. La mozione presentata nei mesi scorsi da Idv e Centro Sinistra, per essere approva-ta doveva essere votata da 33 consiglieri su 50.Cammarata resta. Questa è la decisione presa dall’assiseo comunale. Disattendendo i malumori di tutta la città, i rimproveri di Monsignor Romeo il quale accusa che

(continua a pag.2)

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CuLturA

Photo Contest

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Il fantasma di una nuova stazione di rifornimento

LoCALe

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Beppe Lumia, versione Gianfranco Miccichè

reGIonALe

Dell’utri: 7 anni in AppelloDopo sei giorni di Camera di Consiglio, la seconda se-zione della Corte D’appello di Palermo ha condannato Marcello Dell’Utri a sette anni di reclusione per con-corso esterno in associazione mafiosa. Due anni in meno

rispetto alla condanna in primo grado. La riduzione di pena riguarderebbe i fatti successivi al 1992, il perio-do della presunta trattativa tra Stato e mafia per le quali Dell’Utri è stato assolto per-ché “il fatto non sussiste”.

Bisognerà aspettare di legge-re le motivazioni della sen-tenza per avere un’idea chiara delle ragioni per cui la Corte ha condannato di nuovo il senatore della PdL, riducen-do però la pena comminata.Quali le conseguenze di que-

Palazzo delle Aquile “non risponde ai bisogni essen-ziali della gente” ma anche lo sgomento dei (pochi) turisti che visitano Palermo in questo periodo, i quali si trovano a camminare in una città sporca, in continuo de-grado e che non è capace di valorizzare il patrimonio cul-turale ed artistico che possie-de.Tutti lamentano disservizi ed anche all’interno della sala consiliare i dissidi aumenta-no, ma da qui a sfiduciare il sindaco ce ne passa. La logica

delle poltrone e gli interessi di pochi prevalgono su quelli di un’intera città.Qualche giorno fa, il setti-manale di rilevanza naziona-le “L’espresso” ha pubblicato un articolo dal nome Paler-mo muore, definendo la città come una “Calcutta Medi-terranea”. Come dargli tor-to? E mentre si aspetta una dichiarazione del Sindaco, che si sarebbe dovuto sentire sotto accusa, apprendiamo che lo stesso vola in Suda-frica per assistere alla partita

(segue a pagina 2)

neanche Santa rosalia può salvare il comune

sta condanna?Dal punto di vista politico, poco e niente. Il senatore ha già comunicato di non volersi dimettere, forte del-la solidarietà arrivatagli im-mediatamente dai maggiori esponenti del suo partito.

Pag. 4

Il fantasma di una nuova stazione di rifornimento

LoCALe

Pag. 13

tutto Dante con roberto Benigni

CuLturA

come non le avete mai viste

Periodico di informazione e cultura. Notizie, approfondimenti e aggiornamenti quotidiani su www.cittaeregione.it

Palermo

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Città e regione n° 2 15 luglio - 15 Agosto 2010Cronaca

Marcello Dell’Utri

Dell’utri: 7 anni in Appello niente sfiducia al Sindaco, salvate le poltrone consiliari.

della nazionale italiana (che abbia portato male?).Non resta che affidarci alla Santuzza. Fra qualche giorno inizieranno i festeggiamen-ti per il 386esimo festino di Santa Rosalia; ma anche qui non mancano i proble-mi. Il Consiglio comunale di Palermo, infatti, non ha approvato in tempo il bi-lancio, così è stato messo a disposizione il denaro prove-niente dal fondo di riserva e i fondi Arcus per un totale di 280 mila euro. Il carro avrà materiale riciclato da quello dello scorso anno, cosi come comunicato qualche giorno fa durante una conferenza stampa. Sarà una festa più religiosa che folkloristica ha affermato uno degli organiz-zatori e responsabili, Philip-pe Daverio. Preoccupazione per i pochi fondi o l’entou-rage del sindaco si riscopre improvvisamente religioso? Alla stessa conferenza il sin-daco non ha partecipato pro-babilmente scoraggiato dalla presenza e dalle protesta di sette famiglie sfollate da casa Guzzetta che da giorni sono accampate in piazza Preto-ria, davanti al Municipio per ottenere una soluzione abita-tiva. Alla conferenza stampa hanno esposto uno striscione con su scritto: “Santuzza li-beraci da Cammarata”.E visto che il consiglio comu-nale ha deciso che il sindaco deve rimanere al suo posto, non ci resta, alla vigilia del festino, che invocare la San-tuzza alla quale chiediamo di liberare la città dalla “mun-nizza”, dal degrado e dalla “sciatteria politica”.

di Stella Consiglio

(segue da prima pagina)

Dal punto di vista etico, qui le cose cambiano, non solo perché una condanna per mafia è un fatto gravissimo, soprattutto quando il con-dannato è un politico, ma anche perché qualche tempo fa il senatore Dell’Utri aveva affermato di essere entrato in politica per sfuggire alla inchieste giudiziarie. Dichia-razioni sconcertanti, ma che hanno avuto scarsa risonan-za. Se a questo si aggiunge l’ennesima provocazione del senatore nel definire Vittorio Mangano un “eroe”, lo scon-certo aumento.Intanto una nota positiva: i giovani del Pdl hanno espres-so imbarazzo per questa con-danna e si chiedono se sia

giusto continuare ad avere il senatore all’ interno del par-tito.Quasi certamente si ricor-rerà in Cassazione, sarà in-teressante vedere cosa ne penseranno i giudici della “presunta” trattativa tra ma-fia e Stato che avrebbe visto Dell’Utri come il maggior referente politico.Nel processo d’appello i fatti desunti dalla testimonianza del collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza non hanno trovato riscontro e le dichia-razioni di Massimo Cianci-mino non sono state prese in considerazioni, e quindi non ammesse al processo, perché ritenute “contraddittorie”.Quest’ultimo, però, conti-

nua a collaborare con molte procure di Italia ed offre do-cumenti ai magistrati che lo interrogano. Inoltre La Dia sta effettuando una serie di perquisizioni in abitazioni di Massimo Ciancimino, in particolare i pm cerche-rebbero documenti utili all’identificazione del miste-rioso signor Franco, l’agente dei Servizi che avrebbe parte-cipato alla trattativa di cui il teste ha lungamente parlato, ma che ancora non è stato identificato. Secondo quan-to appreso dall’ANSA, nel corso della perquisizione ef-fettuata a casa della sorella di Ciancimino, Luciana, sareb-bero stati trovati documenti autografi dell’ex sindaco in cui si fa riferimento agli im-prenditori mafiosi palermi-tani Franco Bonura e Nino Buscemi ma vi sarebbero an-che i nomi del senatore del Pdl Marcello Dell’Utri e del presidente del Consiglio Sil-vio Berlusconi.

di Stella Consiglio

(segue da prima pagina)

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Cronaca Città e regione n° 2 15 luglio - 15 Agosto 2010

Arnaldo La Barbera

La Fonte CatulloTroppi i misteriosi segreti che avvolgono la cronaca del dopoguerra italiano.Ci hanno raccontato la storia di persone comuni, uomini d’onore ed eroi che hanno scritto le pagine della storia da Palermo a Milano .Ci siamo nutriti di quelle verità che, comunicato dopo comunicato, arresto dopo ar-resto, chiarivano i meandri degli affari tra mafia e poli-tica; delle loro connivenze e collusioni.

Da Cassarà a Dalla Chiesa, da Falcone a Borsellino fino ad arrivare agli ormai ignoti morti per mano criminale. “Arrestati i colpevoli,... mes-si alla gogna e condannati.Pentiti eretti a portatori di verità...”

Oggi vacillano le certezze. E con un brivido sulla pelle, guardandoci indietro non ri-conosciamo nulla di ciò che ci hanno raccontato.I colpevoli diventano capri espiatori, i pentiti burattini costruiti ad arte, gli uomini di giustizia “spie dello stesso Stato che stavano servendo”. L’unica certezza, i morti.

E allora dove sta la Verità?

Questa riflessione amara na-sce da ”l’Agenda Nera” di Giuseppe Lo Bianco e San-dra Rizza, edito da Chia-relettere. Che racconta con

disarmante freddezza, come un integerrimo servitore del-lo Stato si trasformasse in fonte di Intelligence. “ La Fonte Catullo” che de-

I colpevoli diventano capri espiatori, i pentiti burattini costruiti ad arte, gli uomini

di giustizia “spie dello stesso Stato che stavano servendo”. L’unica certezza, i morti

pista e stravolge le indagini e così il futuro!... Agghiac-ciante leggere che un uomo al disopra di ogni sospetto come il questore di Palermo

Arnaldo La Barbera fosse contemporaneamente un “rambo” ed un “depistato-re”. Infatti racconta l’Agenda Nera, che a Caltanissetta i magistrati si stanno riappro-priando delle verità nascoste, tra queste spunta un fascico-lo “la fonte Catullo” che fa comprendere come sia stato semplice stravolgere la storia.

Mi piace comunque pensare, nonostante i “Catullo” che il tempo ed il lavoro di altri ed onesti uomini di giusti-zia possa restituire, dignità e consapevolezza, ad un popo-lo ingannato che da troppo tempo aspetta giustizia.

Antoine Marie Di Tirri

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Città e regione n° 2 15 luglio - 15 Agosto 2010urbanistica

Pubblicità

Il fantasma di una nuova stazione di rifornimentoSembra che a Palermo d’improvviso si sia risvegliata la vena imprenditoriale. Strano ma vero. Da qualche mese non ab-biamo potuto fare a meno di notare, che sta spuntando come un fungo, a quanto pare e da notizie più o meno fondate, una nuova stazione di rifornimento nella zona di “Falsomie-le”, proprio subito dopo l’omonimo sovrappasso di viale re-gione siciliana.Ma secondo voi lettori se ne sentiva realmente il bisogno?In effetti, sembra quasi un opera senza senso se si pensa che nella stessa direzione, verso la A19 Palermo - Catania, nean-che 800 metri più in là vi sono tre distributori di fila, proprio

prima dell’ingresso in autostrada. Beh, ma probabilmente questa nuova opera sarà sicuramente più avveneristica delle altre, darà notevole sviluppo a tutta l’intera zona, senza parla-re dei nuovi posti di lavoro che andrà a creare.Hai nostri lettori chiedo di darsi una esauriente e particola-reggiata risposta.

di Antonino Di Caccamo

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Circoscrizioni Città e regione n° 2 15 luglio - 15 Agosto 2010

Giuseppe Piazzese

II Circoscrizione: racconto di chi vorrebbe amministrarla

La Seconda Circoscrizione è sempre stata associata ad un territorio in cui vi era un alto tasso di criminalità.Brancaccio e la Mafia han-no sempre tolto spazio a tutto ciò che di positivo c’è sul territorio; ma la Seconda Circoscrizione non è soltan-to Brancaccio e soprattutto non è solo Mafia. E’ un ter-ritorio in cui sono presenti tante bellezze, magari poco valorizzate, ma che comun-que sono rappresentano le peculiarità di un’area tra le più belle di Palermo.Se partiamo dall’ingresso

della S.S. 113 sino alla bor-gata di Sant’Erasmo, vi è uno dei litorali costieri che fino ad un trentennio fa era tra i più belli della Sicilia. La c.d. “Palermo bene” si trasfe-riva per andare al mare.Lungo questo litorale si al-ternano borgate e tratti di vita palermitana, il Portic-ciolo della Bandita, con le variopinte barche dei suoi pescatori, più avanti i cosid-detti bagni Virzì detti “della salute”. A seguire incontria-mo lo Stand Florio, luogo di ritrovo della omonima famiglia, il “Solarium” V.E.

III fondato da Pietro Valenza e infine lo stesso Porticciolo di Sant’Erasmo che offre uno skyline fantastico.Nel cuore di Brancaccio vi è invece il Parco di Maredolce, con il suo Castello, sollazzo di Ruggero II, e gli Archi di San Ciro; altra borgata Cia-culli, regno del “Tardivo”, ovvero un mandarino locale, dove troviamo il vero polmo-ne verde della Seconda Cir-coscrizione.Sono tutti punti strategici del territorio, che l’Istituzione di cui io faccio parte, il Consi-glio della Seconda Circoscri-

zione, ha tentato di valorizza-re, seppur con poca fortuna visto che l’Amministrazione Comunale, per mancanza di risorse o di volontà politica, non ha ritenuto opportuno procedere dando risposte ad un territorio che vanta oltre ottantamila cittadini.Tutto ciò per sfatare un luo-go comune, ma le Circoscri-zioni sono un ente inutile? D’altronde, così come sono organizzate forse lo sono, e pur essendo l’Istituzione più vicina ai cittadini, viene definita un ente con le mani legate anche perché l’Ammi-nistrazione centrale “Palazzo delle Aquile” non ha mai dato seguito ad un vero de-centramento, che assegansse veri poteri alle Circoscrizio-ni.Esse potrebbero costituire lo strumento di supporto all’Amministrazione e al cit-tadino, offrendo in maniera decentrata tutti quei servizi che in modo diverso e a vol-te scoordinato vengono of-ferti dal Comune di Palermo.Le Circoscrizioni potrebbe-ro essere per prime adottate come strumento per ridurre la burocrazia. ciò rappresen-terebbe un modo per dare seguito con i fatti alle tante parole che si spendono a li-vello nazionale contro la bu-rocrazia nella Pubblica Am-ministrazione.

di Giuseppe Piazzese

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Città e regione n° 2 15 luglio - 15 Agosto 2010regionale: politica

Pubblicità

Sembrava che le ultime am-ministrative in Sicilia avesse-ro portato un po’ di serenità nel PD. Un partito demo-cratico che si presentava ai siciliani come soggetto rifor-matore, ma sempre all’oppo-sizione. Invece ecco nuova-mente una nuova scossa.Beppe Lumia, come Micci-chè qualche mese addietro, propone: “Occorre mettere in piedi un Pd Sicilia autonomo e indipendente dal correntismo romano che possa sedersi al ta-volo con Lombardo per dettare l’agenda delle riforme da fare e da portare a termine. Un Pd che non dovrà mai allearsi con questa Udc”.Uno strappo che ha ricevuto la benedizione di Cracoli-ci, capogruppo Pd all’ARS : “Un Pd autonomo e federato a quello nazionale – ha detto il capogruppo del Pd all’Ars - e’

la prospettiva, per costruire un partito radicato nella societa’ e nei territori, capace di mette-re al primo posto gli interessi dei siciliani, con una visione moderna e innovativa della Regione”.Le reazioni contrarie non si sono fatte attendere.“Se a Lumia il Pd sta stretto, può anche fare altre scelte. Si-curamente, di fronte a certe sue posizioni, molti eviterem-mo imbarazzo e lui potrebbe, più facilmente e senza altre intempestive peripezie, trovare qualche altro fan per questo suo recente e inaspettato au-tonomismo”. Lo dice Tonino Russo, deputato nazionale del Pd.“Il Pd è un partito federa-to. Per questo il Pd siciliano valorizzerà l’autonomia ma non sarà mai indipendente dal partito nazionale al quale

intende dare il proprio contri-buto”. Lo ha detto il segreta-rio regionale del Pd siciliano Giuseppe Lupo. “La solu-zione alle correnti nazionali – aggiunge – non sono certo le correnti siciliane ma il buon funzionamento degli organi-smi democraticamente eletti, all’interno dei quali bisogna sviluppare il confronto sulle diverse opinioni politiche e ciò vale anche per quanto riguar-da le possibili alleanze con gli altri partiti. Il nostro è il par-tito delle primarie e non dei “caminettì”. Aggiunge Lupo: “Siamo alternativi al berlu-sconismo ed ovviamente anche a Micciché e non abbiamo al-cuna tentazione di entrare a far parte della maggioranza né tanto meno della giunta”. E conclude con un dictat: “Chi fa gruppi autonomi è fuori dal partito“.

Le reazioni sono contrappo-ste, taluni vedono nel partito federale l’unica soluzione per poter affrontare le riforme necessarie, altri vedono solo l’ipotesi di una spaccatura insanabile del partito in Si-cilia.La verità sta nel fatto che più che di riforme obiettivo del PD Sicilia è l’ingresso nel Lombardo quater o nel pseudo governo tecnico. Lu-mia e Cracolici, già da mesi, seppur non ufficialmente, sono alleati con Lombardo e cercheranno di farlo durare il più lungo tempo possibile, a differenza dell’altro schiera-mento del Pd che invece vor-rebbe tornare subito a nuove elezioni.La diatriba è questa: per la prima volta il Pd sente di poter partecipare come “for-za di governo” al processo riformatore della Sicilia, e non come solo forza di op-posizione.Una domanda pongo: quei siciliani che hanno votato Pd speravano di vincere le ele-zioni, non li hanno votati di certo per garantirsi l’opposi-zione, e quindi non sarebbe-ro soddisfatti se il loro par-tito contribuisse alle riforme nella nostra Isola?

di Fabio Cilano

Beppe Lumia, versione Gianfranco Miccichè: ecco il Pd Sicilia

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Città e regione n° 2 15 luglio - 15 Agosto 2010regione: economia

Il ponte sullo stretto si farà

Scheda di sintesi dei principali numeri dell ’opera

Il progetto tecnico-3.300 metri lunghezza della campata centrale-3.666 metri lunghezza com-plessiva con campate laterali-60,4 metri larghezza dell’impalcato- 382,60 metri altezza delle torri- 2 coppie di cavi per il siste-ma di sospensione- 5.300 metri lunghezza complessiva dei cavi- 1,24 metri diametro dei cavi di sospensione- 44.352 fili di acciaio per cavo- 65 metri di altezza per 600 di larghezza di canale naviga-bile centrale- 50 metri di altezza per

1.000 di larghezza per cia-scuno dei canali navigabili lateraliLa portata stradale e ferro-viaria- 6 corsie stradali, 3 per cia-scun senso di marcia (veloce, normale, emergenza)- 2 corsie stradali di servizio * 2 binari * 6.000 veicoli/ora * 200 treni/giorno

I collegamenti-20,3 km di raccordi stradali complessivi:-10,5 km lato Sicilia (di cui il 67% circa in galleria) per gli allacci alle autostrade A18 Messina-Catania e A20 Mes-sina-Palermoo -9,8 km lato Calabria (di cui il 64% circa in galleria) per gli allacci al nuovo tracciato della autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria- 19,8 km di raccordi ferro-viari complessivi:- 15,2 km lato Sicilia (di cui il 91% circa in galleria) per gli allacci alla nuova stazione ferroviaria di Messina- 4,6 km lato Calabria (di cui il 96% circa in galleria) per gli allacci alla prevista linea di Alta Capacità ferroviaria Napoli-Reggio CalabriaIl risparmio medio di tempo con il ponte-2 ore per i treni-1 ora per il traffico su gom-ma

Fonte Anas.it

Dopo le dichiarazioni ad Ottobre 2009 del Ministro alle Infra-strutture Matteoli “Il Ponte di Messina sarà pronto nel 2016”, dopo che a Novembre il Comitato intermi-nisteriale per la pro-grammazione econo-mica (Cipe), ha dato il via libera alla fase di progettazione del ponte sullo Stretto di Messina.Oggi il premier Silvio Berlusconi promet-te: ““Il Ponte sullo Stretto di Messina é un’opera epocale che si farà”. “In realtà i lavori per il Ponte – dice Berlusconi – sono già cominciati nel mese di dicembre con il disbosca-mento delle aree dove sorge-ranno i piloni. Sarà un’im-presa epocale, che certo non potrà essere realizzata in uno schioccare di dita. Il prece-dente governo di centrosi-nistra, in un Consiglio dei ministri di cinque minuti, aveva azzerato un lavoro di cinque anni: Prodi annullò tutto accettando le richieste dei verdi, che non volevano disturbare le rotte dei delfi-ni e degli uccelli migratori”. “I timing dell’opera – dice ancora Berlusconi – dovrà tenere conto delle disponi-bilità finanziarie pubbliche che a loro volta sono condi-zionate dalla crisi economica

mondiale. Ma il Ponte an-drà avanti e sarà un’ opera che esalterà l’eccellenza ita-liana”.Intanto i Siciliani sono di-visi tra coloro che vogliono il ponte sullo stretto e co-loro che invece vorrebbero che l’attenzione si spostasse su altre priorità, spaventati dall’idea che l’opera epocale celi solo un magna magna epocale.

di Fabio Cilano

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Città e regione n° 2 15 luglio - 15 Agosto 2010

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Città e regione n° 2 15 luglio - 15 Agosto 2010

Perché devi aver per forza torto solo se alcuni milioni di persone pensano così?

Frank Zappa

Per il rispetto del governo e della legge del paese non vi è nulla di

più distruttivo che approvare leggi inapplicabili.

Albert Einstein

La cortesia è per la natura umana quello che è il calore per la cera

Arthur Schopenhauer

L’ambizione non s’accorda affatto con la bontà; s’accorda con l ’orgoglio,

con l ’astuzia, con la crudeltà.

Lev N. Tolstoj

Strage di ustica: 30 anni di silenzi e depistaggi

Chi conosce la storia del no-stro paese saprà certamente che quello appena trascorso è il “secolo dei grandi misteri d’Italia”. La strage di Ustica ne è un esempio lampante. Il 27 giugno del 1980 un Dc-9 della compagnia aerea Itavia,

proveniente da Bologna e di-retto a Palermo, si squarcia in volo e scompare in mare a poche miglia dall’isola di Ustica. Le vittime sono 81, quasi la metà dei corpi non verrà mai recuperata.Un mistero, si. Da subito si parlò di cedimento strut-turale, poi di una bomba a bordo e infine, solo grazie ad un minuzioso lavoro degli inquirenti ed alla caparbia di giornalisti d’inchiesta, si arri-vò ad ipotizzare che il Dc-9 fosse stato colpito “per erro-

re” da un missile.Le commissioni d’inchie-sta che si succedettero negli anni e le indagini che subito partirono, fecero immediata-mente i conti con i continui depistaggi dell’aeronautica militare italiana ed alle reti-

cenze della Nato.Ciò che risulta evidente è che nei cieli italiani, quella sera tra le 20 e le 21.30, vi fos-se un intenso traffico aereo: negli anni, infatti, si accerta la presenza di aerei militari di nazionalità Libica, Britanni-ca, Francese ed Italiana.Di recente, il Presidente Emerito Francesco Cossiga ha rivelato, durante un’inter-vista, che ad abbattere il Dc-9 sia stato un missile francese. Un errore, quindi. Ma chi doveva colpire quel missile?

Si ipotizza che l’aereo fran-cese, per non essere visto dal quello libico (che trasporta-va il Generale Gheddafi) si piazzò sotto l’aereo italiano, per errore ed una tragica fa-talità fece partire un missile e venne colpito il Dc-9.Intanto il governo francese, dopo 30 anni, si dice di-sponibile a collaborare per favorire l’accertamento della verità.E poi ci sono le “morti so-spette”: marescialli, tenenti, colonnelli ed un generale dell’aeronautica militare ita-liana. Tutti in servizio quella sera del 27 giugno, e tutti legati ad un sottile filo di omertà. In una sentenza si legge “appare sufficiente-

mente certo che coloro che sono morti erano a cono-scenza di qualcosa che non è stato mai ufficialmente ri-velato e da questo peso sono rimasti schiacciati”. Intanto si apprende che il ministro della giustizia Alfa-no ha firmato le rogatorie, dietro richiesta della procura della Repubblica di Roma, necessarie per dare una svolta alla indagine e ad aggiunge-re un altro pezzo di verità, la stessa che per 30 lunghi anni è stata negata.

di Stella Consiglio

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Con la Convenzione di Bar-cellona del 1976, l’Italia, prima nazione a recepirla, ha istituito, sino ad oggi, 26 Aree Marine Protette; di cui 6 solo in Sicilia: Capo Gallo-Isola delle Femmine, Isola di Ustica, Isole Egadi, Isola dei Ciclopi, Lampedusa, Plem-mirio, di prossima istituzio-ne Pantelleria e Isole Eolie. Capo Gallo-Isola delle Fem-mine e l’Isola di Ustica sono gestite temporaneamente dall’ Ammiraglio Vincenzo Pace con incarico del Mini-stero dell’Ambiente dal 2003 a cui chiediamo:

Ammiraglio cosa è un’ Area Marina Protetta?

L’area marina protetta è un Istituzione Ecologico-ambien-talista che nasce con la consa-pevolezza degli Stati membri costieri di dover tutelare e con-servare gli Ambienti marini

costieri di loro giurisdizione, o comunque quelle Zone ma-rine che presentano particolare valenza biologica (riprodu-zione di specie locali), storico-culturale (parchi archeologici subacquei) e turistico-econo-mica.

Come nasce una Riserva marina?

Il criterio di scelta, in Italia, delle Riserve, è effettuato in collaborazione con gli Enti Lo-cali. Tutte nascono con Decre-to del Ministero dell’Ambien-te; individuata la Gestione, che inizialmente viene affida-ta alle Capitanerie di Porto, la

stessa passa poi agli Enti Loca-li o ai Comuni interessati di concerto con Organizzazioni Ambientali o Scientifiche.

Quali sono le attività delle riserve di Capo Gallo-Isola delle Femmine e di Isola di Ustica?

Le attività delle riserve, nono-stante la precarietà dei fondi, cercano di orientarsi verso la tutela e la conservazione, an-che, attraverso la fruizione sostenibile e controllata, delle zone protette grazie a dei Pro-getti di attuazione di Ricerca scientifica.

Quali sono questi Progetti?

Esistono in fase di progettazio-ne ma anche in fase di attua-zione diversi Progetti portati avanti in stretta collaborazio-ne con l’Università di Palermo ma anche con Ricercatori Au-tonomi. Qualche esempio sono: la ricerca sulle riproduzioni dei Ricci Marini e sulle specie aliene, esperimento di coltura locale delle Spugne, ricerca dei posti di ormeggio idonei e non dannosi per gli ambienti ma-rini, monitoraggio dei rifiuti presenti nelle aree.

Pensate anche alla fruizio-ne delle aree per i turisti?

Le aree marine protette in Sicilia: Intervista all’Ammiraglio Pace

Capo Gallo Foto: tato grasso(wiki)

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Città e regione n° 2 15 luglio - 15 Agosto 2010

Le aree marine protette in Sicilia: Intervista all’Ammiraglio Pace

Assolutamente si. Esistono già dei progetti ecocompatibili come i campi boe per gli or-meggi delle barche, ormeggio vigilato e disciplinato contro l’ancoraggio dannoso per i fondali, assistenza alle barche con attività di informazio-ne, ritiro rifiuti, vari servizi di natura logistica-turistico, escursioni subacquee guidate, escursioni in battello con fon-do trasparente per ammirare i fondali ricchi di fauna e flora marina (prateria di Posidonia Oceanica). Abbiamo anche stampato una sorta di codice di comportamento per tutti, per il diportista e per il subac-queo. Vere e proprie regole per rispettare il mare.

Esistono dei progetti per le scuole?

Per le scuole sono stati orga-nizzati dei Campi Scuola dove vengono organizzate le-zioni didattiche ed escursioni in battello.

Le attività di cui abbiamo parlato fino ad ora da chi sono finanziate?

Tutte le attività delle aree marine vengono finanziate direttamente dal Ministero dell’Ambiente, naturalmen-te dietro presentazione di un “Piano di gestione” redatto dal Gestore della riserva che elenca tutti i progetti da attuare.

Perchè le aree marine sono suddivise in Zone?

La zona “A” serve alla salva-guardia totale dei fondali, alla necessità assoluta di protezione

degli ambienti dove è vietata anche la balneazione poichè questa zona è caratterizzata dalla ricerca scientifica e dal monitoraggio delle specie bio-logiche. Nella Zona denomi-nata “B” invece le restrizioni sono parziali e addirittura nelle zone denominate “C” ed “D” le restrizioni sono quasi nulle.

Una descrizione delle aree marine da Lei gestite

E’ difficile trovare le paro-le giuste per descrivere l’isola di Ustica e Capo Gallo-Isola delle Femmine. E’ un insieme armonico di profumi, sapori, colori e suoni. Un mare tra-sparente e ricco di fortunate combinazioni biologiche me-diterranee, bellezza dei luoghi di indubbio valore scientifico

e naturalistico, testimonianze storiche e archeologiche. Un paradiso naturale nato grazie ad un gioco di correnti e ven-ti favorevoli e protetto da una costa imponente e severa.

Insomma un paradiso a portata di mano?

Si, invito tutti coloro che han-no dei momenti disponibili per fare una gita, a visitare le nostre Riserve Marine. Magari non incontrerete Ulisse l’origi-nale ma sicuramente visiterete luoghi dove lui è passato e ri-sveglierete l’Ulisse che in voi si era sopito.Che ne dite allora ? ...dopo una descrizione così pro-fonda e romantica ....il mio Ulisse è già partito! .....ed il vostro? di Rosalia Cartabellotta

Levanzo e Favignana foto: Dantadd(wiki)

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Cronache “Solo” Palermitane

La città è già invasa da rifiuti di ogni tipo e naturalmente non potevano sfuggire alla stessa figura i nostri sotto-passi che tutto il mondo ci invidia!Palermo una Metropoli Me-diterranea, Comunitaria....e le nostre strade sono da Ter-zo Mondo! I sottopassi nati per garan-tire l’incolumità delle per-sone negli attraversamenti della trafficata Circonvalla-zione, sono nel più assoluto

degrado. Secondo gli ultimi ritrovamenti sono state indi-viduate una moltitudine di siringhe sporche di sangue abbandonate all’interno del tunnel di Ponte Corleone, vicino il Baby Luna, sistema-te su un pezzo di polistirolo, lasciate da tossici che in que-sto sottopasso e anche negli altri trovano sicuro rifugio. Naturalmente non sono sta-te trovate solo siringhe, ma regna la più totale anarchia in fatto di rifiuti: escrementi

animali e non, vetro, carta, materassi, ruote, immondi-zia, biciclette e tanto altro. Praticamente non rimane, per la sicurezza dei cittadini, che attraversare Viale della Regione Siciliana diretta-mente, affrontando le mac-chine che sfrecciano: è più sicuro!Nato il problema o meglio scoperto, viene fuori l’an-nuncio dei lavori di recupe-ro per questo sottopasso ma naturalmente i tempi indica-

ti non sono certi. E la sicu-rezza dei cittadini,quando diventerà certa? Provo ad immaginare il tu-rista medio che arriva nella nostra bella città e si ritrova a dover attraversare il Viale: forse spera in un semaforo pedonale a richiesta? In un sottopasso magari non affollato ma pulito e sicuro? Magari immagina che lo stesso sottopasso sia corre-dato da guardie di sicurezza o videosorveglianza? No assoluto a tutte le do-mande. Si ritrova davanti una scena raccapricciante di degrado assoluto. In attesa di questa campa-gna di ripristino della si-curezza e riordino dei sot-topassi palermitani tanto sbandierata dal Comune e non ancora avviata, rima-niamo in balia dei nostri e solo nostri rifiuti.

di Rosalia Cartabellotta

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Città e regione n° 2 15 luglio - 15 Agosto 2010Cultura e Musica

A sinistra : Dove il mare diventa Luce

foto di Roberta Sammarco

A Destra:Quadro di Gaia Li Vigni

Le Immagini del Mese

Continua il tour di eros

tutto Dante con Benigni

Continua il tour di eros ramazzotti, con la tappa nella nostra città; partito lo

scorso ottobre, nel suo tour mondiale il cantante romano ha inserito il 27 luglio come data per la città di Palermo, sarà

il Velodromo ad ospitare l’evento.

Si svolgerà il 25 agosto una delle tappe inerenti il “tutto Dante” di roberto Benigni, una full immersion nella

grande opera italiana della Divina Commedia, cantata, se così si può dire da uno dei più grandi personaggi dello spettacolo italiano. L’evento si terrà, al

Velodromo di Palermo

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Città e regione n° 2 15 luglio - 15 Agosto 2010Sport

La Caduta degli Dei

“Come è triste Venezia..” recitava cosi una bellissi-ma canzone degli anni 70. Come siamo tristi noi Ita-liani per questa “sciagurata” partecipazione ai campiona-ti mondiali di calcio in via di svolgimento ( aimè ancora per gli altri) in Sud Africa.Il dardo è tratto, rimboc-chiamoci le maniche e cer-chiamo di analizzare, quali sono stati gli errori commes-si dal nostro commissario tecnico Marcello Lippi.Per carità, i segnali si erano visti e sentiti già un anno addietro con la partecipazio-ne, sempre in Sud Africa alla Confederation Cap.Ma il nostro ex campione del mondo non ha voluto (saputo?), cogliere al volo i segnali di scricchiolio che provenivano dal gruppo lo-goro.Troppo legato al grup-po campione del mondo, avrebbe dovuto lasciare a casa tutti gli atleti, che il nostro campionato (la bocca della verità ) ha chiaramente e inesorabilmente evidenzia-to come finiti a certi livelli, rinfrescando ed inserendo

quei pochi atleti di livello che sono venuti fuori.Riportando una frase del presidente dell’Inter Massi-mo Moratti ”le altre naziona-li hanno preferito portare ai mondiali freschezza e nuovi schemi d’attacco, mentre il nostro CT ha preferito amal-gama e gruppo” un po’ in là con l’età aggiungiamo noi.La figura che abbiamo fatto

in questi mondiali non l’ave-vamo mai fatta.Ma adesso basta piangersi addosso, cerchiamo di capi-re quali sono stati gli errori commessi ( tanti) per non cadere più nel tranello.E’ venuto il momento di darsi da fare, benvenuto Mr Prandelli, ma prima di augu-ravi un buon lavoro, deside-ro esprimere il mio pensiero

sull’eventuale utilizzo degli oriundi. Abbiamo visto che molte nazionali hanno utilizzato, gli atleti natu-ralizzati, a mio modesto parere dovrebbero essere subito inseriti nel nostro organigramma, ripartire dalle verità inesorabili e incontestabili che il nostro campionato esprime, ed in-serirli.Per quanto riguarda l’ul-timo intervento del presi-dente federale Abete, in ri-ferimento alla diminuzione del tesseramento degli atleti extracomunitari, “ bisogna avere il coraggio di chiude-re per almeno cinque anni il tesseramento di tutti gli atleti da qualsiasi federa-zione provengano, in modo tale di arrivare ad avere tra qualche anno un massimo di quattro/cinque atleti stranieri per squadra.In bocca al lupo Mr. Pran-delli nuovo CT della Na-zionale.

del Prof. Franco Targia

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Loisir

Città e [email protected]

Periodico mensile di cultura registrato presso il Tribunale di Velletri il 30.06.2009 n°14/09

Anno I15 Luglio - 15 Agosto 201000040 Pomezia (Roma)Italia

Direttore responsabile:Francesco De [email protected]

editore:Antonio Armenia

Caporedattore:Antonino Di Caccamo

Grafica:Simone Stoppioni

Locale:Stella Consiglio

regionale:Fabio Cilano

Cultura, Sport e Spettacolo: Franco targia

Fumettista:Livio Cacciatore

Hanno Collaborato:Antoine MArie Di Tirri, Cac-ciatore Livio, Cilano Fabio, Consiglio Stella, Di Caccamo Antonino, Piazzese Giuseppe, Stoppioni Simone, Rosalia Car-tabellotta, Targia Franco Prof.

Sito Internet:www.cittaeregione.it

Chiuso in redazione in data:09.07.2010

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L’Oroscopo di Branfox

Vi aspettavate un po’ meglio vero? Ma non abbacchiatevi, sarebbe potuto andare decisamente peggio. Cercate di cogliere l’aspetto positivo delle cose! Luglio vi darà un’estate densa di svago e relax. Affari a gonfie vele.

Bilancia (23 settembre-22 ottobre)

Le cose vi stanno andando un po’ meglio, continuate così. Attenzione però: si pre-senteranno delle situazioni in cui dovrete calibrare diversamente il vostro atteggia-mento. Incontri interessanti in vista.

Scorpione (23 ottobre-21 novembre)

Vi state abbuffando troppo!! Troppi pensieri, troppi impegni che non riuscite a por-tare a termine. Occorre assolutamente riorganizzare tutto. Siete pronti per riavvol-gere il nastro? Ok l’Amore.

Sagittario (22 novembre-21 dicembre)

Volete spaccare il mondo! Fatelo, però con un po’ di freddo calcolo. Non è con la sola passione che si possono raggiungere certi obiettivi. Gli affari vanno bene, l’Amore un po’ meno.

Capricorno (22 dicembre-19 gennaio)

Non vi riconoscete più, ed è normale! Siete da poco usciti da una situazione critica, ma sappiate che – come dice il proverbio – ciò che non uccide fortifica. Datevi un po’ di tempo per adattarvi a questa nuova situazione.

Acquario (20 gennaio-18 febbraio)

Alle vostre dure fatiche, meglio contrapporre un periodo di relax e riflessione. Siete molto più utili lucidi piuttosto che in preda ad attacchi nervosi. Un sano week-end al mare potrebbe aiutarvi.

Pesci (19 febbraio- 20marzo)

Non ve lo aspettavate non è vero? E pensare che ve ne avevo accennato il mese scorso. Le stelle consigliano tanto mare e tanto tanto tanto relax. Ricaricate le vostre batterie!

Ariete (21 marzo-20 aprile )

Siete dei veri affaristi! Occhio però, che il profitto non è tutto nella vita. Approfittate di queste belle giornate per stare un po’ con voi stessi, ne guadagneranno salute e amore

Toro (20 aprile-21 maggio)

Siete stati forti, e questo sarà il mese in cui toccherete il picco della parabola ascen-dente. E dopo? Dovete lottare un po’ per mantenere la vostra posizione! Forza!

Gemelli (21 maggio-20 giugno)

Vedete il deserto? Cambiate aria allora, andate alla ricerca di nuove compagnie. Il la-voro rende, ma solo grazie a fattori – per così dire – “collaterali”. Amore: siete pronti per questa nuova prova?

Cancro (21 giugno-22 luglio)

Ruggenti, ma quasi senza voce. Ce l’avete messa tutta, ma forse è venuto il momen-to di passare al momento dell’ascolto. Ne risentirebbero positivamente sia gli affari che la vita di coppia.

Leone (23 luglio-23 agosto)

Estate ustionante, prendete le dovute precauzioni! Routine frenetica, lavoro stres-sante, avete soltanto un modo per alleviare questa situazione: rivolgetevi al partner e/o ai vostri migliori amici.

Vergine (24 agosto-22 settembre)

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