corretta alimentazione & falsi miti
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CORRETTA ALIMENTAZIONE& FALSI MITI
Carlotta Sacerdote
Epidemiologia dei TumoriAOU Città della Salute e della Scienza di Torino
Università di Torino
29 Novembre 2018
• Come valutare la qualità di una ricerca?
• Quando c’è evidenza di un rischio o una protezione per la salute, qual è la sua entità?
• E’ possibile prevenire le malattie croniche? Se sì, che ruolo ha l’alimentazione?
Di cosa parleremo oggi?
Come valutare la qualità di una ricerca
‐ Studi in vitro e modelli animali (ricerca di base)‐ Studi epidemiologici (di popolazione)
Studi in vitro e modelli animali (ricerca di base)
‐ Studi di primo livello: generatori di ipotesi‐ Studi sui meccanismi biologici per associazioni causali già note.
Studi in vitro e modelli animali (ricerca di base): esempi
La graviola inibisce la crescita delle cellule cancerose
Studi in vitro e modelli animali (ricerca di base): esempi
Una dieta priva di caseina riduce la crescita di tumori nei topi.
Studi epidemiologici(sulle popolazioni umane):
OsservazionaliSperimentali
Studi epidemiologici sull’uomo: studi di correlazione.
Elevati consumi di cioccolato favoriscono lo sviluppo delle capacità cognitive.
Studi di correlazione
Studi di correlazione
Studi di correlazione
Gruppi di esposti e non esposti a uno o più fattori di rischiovengono seguiti nel tempo per valutare l’incidenza di malattia o di mortalità di una o più malattie.
Vantaggi ‐ Abitudini dietetiche, attività fisica, altre informazioni relative allo stile
di vita e misure antropometriche raccolte in soggetti sani.‐ Raccolti e stoccati campioni di sangue e tessuti in soggetti sani‐ È possibile valutare gli effetti di abitudini dietetiche e altre
caratteristiche per più sedi tumorali e per altre patologie
Esempi positivi: studi epidemiologici osservazionali
con disegno di coorte
Negli studi sperimentali il ricercatore interviene attivamente nell’assegnazione di singoli individui o di gruppi a distinte unità di studio.
Non è sempre attuabile in studi su alimentazione.
Studi epidemiologici sperimentali sull’uomo
Esempi positivi: studi epidemiologici osservazionali
con disegno di coorte
Am J Epidemiol. 2013 Aug 15;178(4):590-602.
IARC LYON
PARIS
FLORENCE
MILAN
RAGUSA
TURIN
NAPLESBARCELONA
OVIEDO
GRANADAMURCIA
PAMPLONA
SAN SEBASTIAN
CAMBRIDGE
OXFORD BILTHOVEN
UTRECHT
ATHENS
HEIDELBERG
POTSDAM
MALMÖ
UMEÅ
AARHUS
COPENHAGEN
TROMSØ
Tromsø
UmeåMalmö
AarhusCopenhagen
OxfordCambridgePotsdamHeidelberg
UtrechtBilthoven
Paris (nationwide)
TurinMilanFlorenceNaplesRagusa
OviedoSan SebastianPamplonaMurciaGranada
Athens (nationwide)
STUDIO EPIC EUROPA
STUDIO EPIC EUROPA
Sviluppo di un database di nutrienti standardizzato.Organizzazione di procedure di laboratorio comuni per l’estrazione dei campioni biologici e le analisi.
BASELINE• Reclutamento dei soggeti• Questionario su abitudini alimentari• Questionario su stili di vita• Dati antropometrici• Campioni sangue
1993…………………………………………………1999……2000……2002……………………2018
FOLLOW-UP:• Diagnosi di cancro• Stato in vita • Cause di morte• Cambio di abitudino
STUDI EZIOLOGICI
Negli studi sperimentali il ricercatore interviene attivamente nell’assegnazione di singoli individui o di gruppi a distinte unità di studio.
Non è sempre attuabile in studi su alimentazione.
Studi epidemiologici sperimentali sull’uomo
Bowen DJ, 2003.
Consistenza
Forza
Temporalità
Plausibilità biologica
Effetto dose-risposta
Qualche cenno alla causalità…
METANALISIC
ON
SISTENZA
!
METANALISIFO
RZA
!
METANALISID
OSE-R
ISPOSTA
!
STUDIO DI COORTE
BASELINE• Reclutamento dei soggeti• Questionario su abitudini alimentari!!• Questionario su stili di vita• Dati antropometrici• Campioni sangue!!
1993…………………………………………………1999……2000……2002……………………2018
FOLLOW-UP:• Diagnosi di cancro• Stato in vita • Cause di morte• Cambio di abitudino
TEMPO
RA
LITA’!
STUDIO EPICAverage daily consumption in grams
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
1,6
1,8
2,0
processedmeat
red meat
fish
<10 10-20 20-40 40-80 >80 g/day
Statistical model adjusted for : energy, height, weight, physical activity, fibre, alcohol and tobacco
Possibili meccanismi cancerogenicicarne
1. Formazione di ammine eterocicliche e idrocarburi policiclici aromatici durante la cotturapotenzialmente cancerogeni.
2. Contenuto in nitrati e nitriti: formazione di composti N‐nitroso.
3. Contenuto in ferro eme: formazione di composti N‐nitroso, ossidazione e infiammazione.
Plausibilità biologica!
Componenti del latte e derivati per i quali esistono ipotesi eziologiche
Fattore di crescita insulino-simile (IGF-I)
Estrogeni ed altri ormoni sessuali
Courtesy Sabina Sieri INT Milano
Plausibilità biologica!
Fattore di crescita insulino-simile IGF-I
IGF‐I ‐latte
IGF‐1 4 ng/mL
Il contributo di IGF‐I bovino è dello 0.06% È improbabile che riesca ad evitare la proteolisi e sia assorbito
nell’intestino e quindi passi in circolo
IGF‐1 prodotto dal fegato e tessuti extra epatici è stimato intorno 107
ng/die
1.5 L di latte al giorno
IGF‐1 6000 ng
Dieta ricca in latte e derivati aumenterebbe la concentrazione di IGF‐I: 1. Presenza di IGF‐I nel latte
IGF‐1 dalla saliva, fluidi biliari, succo pancreatico e secrezioni intestinali è stimato intorno
380000 ng/die
Estrogeni 17β‐estradiolo (E2) Estriolo Estrone (E1) 17α‐estradiolo
Estrogeni ‐tumoriGli estrogeni svolgono un importante ruolo nell’eziologia di diversi tipi di tumore come mammella, endometrio e ovaio attraverso:
un effetto sul controllo della crescita e differenzazione cellulare
un aumento dell’espressione del recettore dell’IGF‐I e una diminuzione della sintesi di IGFBP‐3
Concentrazione degli estrogeni nel latte
Pape-Zambito DA, 2010 J. Dairy Sci. 93 :2533–2540
La concentrazione di Estrone (E1) è molto maggiore della forma più biologicamente attiva di 17β‐estradiolo (E2)
La concentrazioni di E2 non è influenzata da processi di pastorizzazione
La concentrazione di E1 ed E2 è più alta nei prodotti con più grassi
• La quota di E1 ed E2 presenti nei latticini è minimale rispetto alla produzione endogena
Faseprepuberale [ E1+E2 ] 54,000 ng/die
Adulti
[ E1+E2 ] 100,000 ng/die
[ E1+E2 ] 630,000 ng/die [ E1+E2 ] 140,000 ng/die
Una porzione di latte (237 ml) al 2% di grassi contiene:
1.4 ng di E10.22 ng di E2
Sono metabolizzati dalla mucosa intestinale e dal fegato e quindi hanno una bassa biodisponibilità
Quando c’è evidenza di un rischio o una protezione per la salute, qual è la sua entità?
Quando il rischio c’è come si misura?
‐Misure di rischio: assolute e relative‐ Popolazione di riferimento‐ Coesistenza di rischi multipli (effetti cumulativi additivi e moltiplicativi).
Monografia IARC“Carcinogenity of consumptionof red and processed meat”
Un gruppo di lavoro di 22 esperti da 10 Paesi ha valutato più di 800 studi epidemiologici.
Carne lavorata“Cancerogena per l’uomo” (GRUPPO 1):
sufficiente evidenza dagli studi epidemiologici
Carne rossa“Probabilmente cancerogena per l’uomo” (GRUPPO 2A):
limitata evidenza dagli studi epidemiologici e forte evidenza dagli studi meccanicistici
Lancet Oncology 2015 (16): 1599-1600
Raccomandazioni
Il World Cancer Research Fund raccomanda il consumo di non più di 300 grammi di carne a settimana.
1 fettina di bovino, 1 hamburger, 1 salsiccia, 4-5 pezzi spezzatino = 100 g3-4 fette prosciutto, 5-6 fette salame o bresaola = 50 g
Qualche numero…
In Europa in media 61 persone su 1000 svilupperanno nella loro vita un k colon.Se le 1000 persone mangiassero <50g carne lavorata al giorno avremmo 56 ammalati di k colon (‐5/1000).Se le 1000 persone mangiassero >150g carne lavorata al giorno avremmo 66 ammalati di k colon (+5/1000).
Rischi additivi e moltiplicativi
Spesso i fattori di rischio se presenti contemporaneamente
hanno un effetto MOLTIPLICATIVO sul rischio di malattia
(ES FUMO E ALCOOL).
Nel mondo ci sono 34,000 morti imputabili al consumo eccessivo di carni lavorate, 600,000 per il consumo di alcool e 1 milione per il fumo di tabacco.
dietandcancerreport.org
dietandcancerreport.org
Criteri di valutazione
Decreases risk
Increases risk
Strong evidence
Convincing
Probable
Limited evidence
Limited -suggestiveLimited – no conclusion
Strong evidence
Substantial effect on risk unlikely
Basis for recommendations
Sintesi degli studi epidemiologici
dietandcancerreport.org
Come valutare una ricerca scientifica?
Come valutare un’informazione su
alimentazione e salute?
- Che tipo di studio è stato effettuato?
‐ Sono stati indagati i meccanismi biologici e sono plausibili?
‐ Ci sono dei modelli simili in altre sedi di malattia o con altri fattori di rischio simili?
‐ Ci sono altri studi che confermano il dato?
‐ La numerosità dello studio è adeguata?
‐ Quando il risultato viene espresso come aumento del rischio conoscete il rischio al baseline?
I risultati dello studio sono attendibili?
- E’ citata la fonte?
‐ Sono indicati anche i numeri assoluti?
‐ Sono indicate le dosi?
‐ Sono descritte le popolazioni in studio?
‐ Diffidare dei titoli roboanti
‐ Consultare i siti istituzionali (Ministero Salute, ISS,
Società Italiana Nutrizione Umana) e delle
associazioni serie (AIRC).
Se leggete una notizia su un sito internet o su una rivista non scientifica?
E’ possibile prevenire le malattie croniche?
Se sì, che ruolo ha l’alimentazione?
Differenze geograficheTumore del colon, tasso per 100,000 abitanti all’anno
uomini
L’esperienza dei migranti: il cancro è una malattia ambientale
150
100
300
Stomach Cancer(Number of new cases per 100,000 people)
U.S.Japan Japanese familiesin U.S.
100
70
70
Breast Cancer(Number of new cases per 100,000 people)
U.S.Japan Japanese familiesin U.S.
Epidemiology. 1995 Mar;6(2):181-3. Jpn J Cancer Res. 1995 Oct;86(10):916-23.
Ambiente e malattie croniche
Quindi l’ambiente sembra essere in grado di influenzare il rischio di malattie croniche (per esempio tumori!)
Ad esempio alla dieta viene attribuita la capacità di prevenire il 30‐40% dei tumori.Ma alla dieta nel suo insieme, non ad un unico super‐cibo!
La dieta mediterranea e il tumore del colonLa dieta mediterranea è un fattore protettivo per diverse sedi tumorali tra cui il tumore del colon.
Sedentarietà
è
Obesità