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Corso online:
“grafologia – il significato della firma”
“LA MIA FIRMA SONO IO”
LA FIRMA RIVELA…
Tenuto dalla Dott.ssa Evi Crotti, fondatrice nel 1975 della Scuola di Grafologia Crotti
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LE PARTICOLARITA’ DELLA FIRMA
Il potere logora chi ce l’ha!
Una volta aperte le porte del Palazzo vi entrano anche i sette vizi capitali; ma i più frequenti sono
superbia, ira e invidia con i quali i politici devono fare i conti ogni giorno.
Dalla grafia di alcuni di essi sembra che politico si diventi poiché, come vedremo soprattutto in
alcuni personaggi, essi devono possedere caratteristiche particolari per costruirsi una “poltrona
ben salda e sicura”.
Si dice che un politico non può essere un filosofo e un filosofo non può diventare un politico, forse
perché gli interessi cui sono chiamati sono molto diversi: il primo tende a sviluppare il benessere
sociale almeno così dovrebbe essere, il secondo ha lo scopo di arricchire lo spirito.
Per fare bene politica occorre possedere alcune qualità:
• Consapevolezza della propria identità personale
• Consapevolezza dell’identità sociale a servizio del popolo
• Etica e senso morale
• Lealtà che non permette di scendere né a compromessi né a restrizioni
• Assunzione di responsabilità
• Assenza di personalismi
• Coerenza tra ciò che si dice e ciò che si è
• Senso civico
• Capacità di spogliarsi di rivalità
• Essere punto di riferimento
• Contenere il linguaggio aggressivo
• Accettare la sconfitta
• Assenza di gelosia, specie quando si “perde il giocattolo“
L’analisi della firma e della scrittura, particolarmente nel caso dei politici potrebbe essere un test
per vedere se possiedono tali caratteristiche e anche in quali settori essi possono dare il meglio di
sé. Ciò andrebbe anche a vantaggio della popolazione che conoscerebbe meglio le persone che va
a votare.
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POLITICI
Giulio Andreotti
La firma di Giulio Andreotti dimostra che egli è sorretto da buone capacità di analisi e sintesi che
permettono consequenzialità e raffinatezza di pensiero.
Le lettere iniziali piccole e minuscole suggeriscono che egli, nell’adolescenza, ha sofferto di
sentimenti d’inferiorità, che ha saputo poi colmare con un’intelligenza raffinata, acuta e arguta,
che fa di lui un “cesellatore della parola”: è un politico che non si lascia mai prendere dalla foga
verbale (firma contenuta e chiara). Freud lo collocherebbe nella tipologia “anale” per la capacità di
conservare e controllare ogni cosa.
Silvio Berlusconi
La firma tondeggiante, con i suoi legamenti eleganti, con l’iniziale del cognome pronunciata più di
quella del nome, indica attaccamento alla famiglia d’origine. Chiarezza, sbrigatività, spontaneità,
creatività, volontà e forza psicofisica, sono doti che gli permettono di affrontare con forza d'urto e
resistenza fisica situazioni anche complesse. Assieme al culto della musica, che si evidenzia nel
modo di tracciare la “B” del cognome, c’è anche il culto della propria immagine che lo porta a note
di vanità narcisistica.
La firma, nella sua essenzialità di tratto, ma con le iniziali che si differenziano nel nome e nel
cognome, indica che non sempre egli riesce ad accordare il sentimento con la determinazione e
quindi potrebbe lasciarsi coinvolgere emotivamente nella scelta delle persone.
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Fausto Bertinotti
Le iniziali in carattere minuscolo indicano un sentimento di timidezza che sembra quasi
impossibile, in un personaggio di tal fatta. egli abbia compensato tali sensi d’inadeguatezza vissuti
nel passato con un desiderio di riscatto sociale, mettendo a frutto le sue buone qualità intellettive.
La minuziosità della firma segnala un atteggiamento d’introspezione e di riflessione che lo porta a
voler trovare sempre il “pelo nell’uovo”.
Si rileva anche un che di tensivo che potrebbe abbassare il livello di tolleranza allo stress.
Sandro Bondi
L’elemento dominante della firma dell’onorevole Bondi è senza dubbio la sensibilità che se da un
lato favorisce l’apertura e un pensiero intuitivo, dall’altro abbassa la soglia di tolleranza alle
frustrazioni rendendolo suscettibile di fronte ad ogni minimo misconoscimento. Se ciò può essere
un limite nel mondo politico, è altrettanto vero che egli difficilmente offende l’altro poiché tende a
usare con gli altri lo stesso metro di misura che userebbe per sé.
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Umberto Bossi
Dice Conrad Lorenz, studioso del comportamento umano, “non c’è amore senza aggressività e
viceversa”. Questa frase calza a pennello anche per l’onorevole Umberto Bossi, la cui firma, con il
prolungamento a destra del tratto della “t”, conferma tale comportamento aggressivo che rimane
però a livello verbale. Infatti, la firma mette in luce una personalità coerente con il proprio
pensiero, costi quel che costi. Deve solo fare attenzione a non “bruciarsi le ali” trasformando
l’ideale in idealismo.
Renato Brunetta
L’esagerazione della dimensione delle iniziali, sia del nome sia del cognome, e l’originalità del
gesto rappresentano l’incorporazione delle figure per lui importanti nell’età della crescita, dove
alcuni sensi d’inadeguatezza sono stati superati con l’intelligenza e l’investimento nella propria
crescita mentale e operativa.
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La firma grande e originale esprime un pensiero concreto sensibile, con spunti di creatività e
d’intuito (vedi pressione leggera), ma anche di suscettibilità di fronte alle contrarietà. Amante
delle cose concrete cerca di portare a termine ciò che intraprende, anche se l’io virtuale può farlo
eccedere fino a sbalordire.
Bill Clinton
L’essenzialità delle forme, la contenutezza degli allunghi superiori (“l” e “t”) e la presenza di
spigolosità nel gesto sono espressione di un temperamento nervoso e controllato, al di là di
quanto vuole apparire.
L’emotività sembra giocare un ruolo importante nelle scelte e nella vita affettiva, per cui potrebbe
andare incontro a limitazioni e ripercussioni negative dovute proprio al suo carattere.
Massimo D’Alema
Massimo D'Alema, con la sua voce calma, quasi monotona, col suo sguardo circospetto, con un
comportamento che esprime self control e una sensibilità politica non comune, può a volte far dei
passi errati per suscettibilità e troppa cautela. Persona di raffinata e acuta intelligenza, ha bisogno
di ambire a posizioni eccellenti, anche se sembra soffrire di “vertigini da successo” per cui è
costretto a fermarsi in attesa di nuove opportunità (vedi firma ascendente e pressione leggera). La
necessità di essere riconosciuto come valore (nome e cognome ben distinti e firma sottolineata)
non sembra essere portata aventi con forza d’urto e autenticità, bensì con pragmatismo.
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Antonio Di Pietro
Di Pietro, con la firma dal tratto ampio e curvilineo, rende evidenti ricettività, calorosità,
passionalità, concretezza ed essenzialità. Il cerchio che protegge e avvolge la firma è indice del
bisogno di autoprotezione difensiva, di circospezione, del timore dell’esproprio e della
suscettibilità che possono renderlo soggettivo nel giudizio.
Egli appare disponibile e attento ad accogliere tutte le informazioni e le sollecitazioni che
provengono dall'ambiente per poi raccogliersi a elaborare e trarre le conclusioni secondo un’ottica
personale.
La lettera grande iniziale, che racchiude nome e cognome in modo illeggibile, sembra evocare il
bisogno di sconfiggere un “casato” poco rappresentativo e qualificante. La sottolineatura rafforza
quanto detto sopra, rendendolo combattivo nel voler ottenere un’adeguata realizzazione di sé.
La presenza contemporanea di un gesto ampio e circonflesso, unitamente a una pressione
relativamente sottile, fa pensare a un temperamento linfatico che esprime le proprie opinioni con
calore e passione, quasi fanciullesca, utilizzando poi sfoghi di aggressività verbale.
Lamberto Dini
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La firma di Lamberto Dini, con il suo movimento contenuto, dove nome e cognome si fondono e si
contraggono, denota doti di essenzialità nei concetti e nelle idee, che sono espressi con logica,
lasciando poco spazio alla plasticità mentale e all'innovazione. L'oscurità delle lettere rende
evidenti le buone doti di concretezza, che lo rendono un buon "amministrativo".
La forte pressione della penna, che produce un tratto marcato, esprime una buona vitalità e
un'aggressività di contenuto, ossia egli trattiene tutto dentro sé per non dimenticare (vedi archi
delle lettere a mo' di "dente di pescecane"). Ciò potrebbero farlo scendere anche al compromesso
pur di salvare la propria immagine e la propria posizione.
Gianfranco Fini
La firma di Gianfranco Fini appare gradevolmente movimentata, con ritmo ben cadenzato e gesti
quasi musicali, tutti segni che evocano una personalità ricca, originale, sensibile e raffinata nei
modi e nel comportamento, dotato anche di un ricco bagaglio cognitivo.
Il collegamento delle lettere mette in luce le ottime capacità di analisi e di sintesi.
Il cognome Fini, con la lettera “F” che va oltre la sottolineatura a formare una croce, sta a indicare
un carattere determinato e ambizioso che lo sostiene nella lotta all'"escalation", ma deve fare
attenzione a non “cancellare con un colpo di spugna” quanto ha finora raggiunto.
Egli sa armonizzare e manifestare con magistrale tatto e garbo la propria leadership. E' dotato di
abilità nel comunicare con chiarezza le proprie idee, anche se può scivolare in un'eccessiva
verbosità (allungo inferiore e aste rette) tipica di chi, non avendo dubbi, può ostentare troppe
certezze.
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Un neo di Fini come uomo politico è quello di lasciar affiorare una forte suscettibilità che
potrebbe, oltre che appannare l’obiettività di giudizio, fargli commettere errori di valutazione sulle
persone.
Ignazio La Russa
La firma di Ignazio La Russa indica una personalità ben strutturata a livello intellettivo e sociale.
Possiede, infatti, un pensiero logico di consequenzialità, anche se tende a vivere ogni cosa in
maniera passionale e compartecipativa, a volte persino euforica.
La spinta pulsionale è ben presente nell’attuale Ministro della Difesa e lo porta a desiderare
conferme e gratificazioni nel mondo sociale, pur senza disdegnare la necessità di ricompense
affettive.
L’aggressività verbale, che tutti conosciamo, è data dal temperamento combattivo (vedi
sottolineatura con una “croce”) e da una carica istintiva che lo rende impaziente di fronte a
persone troppo sofiste o petulanti.
Barack Obama
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La firma dell’attuale presidente degli Stati Uniti d’America deve la sua scalata alla spinta volitiva e
all’ideale paterno (vedi lettere grandi iniziali) che lo portano a uscire da una certa ritrosia per
camminare, se pur con oculatezza, verso il proseguimento della strada intrapresa e il
raggiungimento dello scopo prefissato.
Lo stiracchiamento delle lettere nella firma indica una tendenza a momenti di ansia anticipatoria,
ossia egli, anche se non lo dà a vedere, fino a quando non è arrivato il risultato, vive una specie di
tensione interiore che lo attanaglia e che forse gli provoca anche qualche somatizzazione
all’apparato digerente.
La sensibilità, la premura e nel contempo l’intelligenza di tipo speculativo possono creare in lui dei
conflitti: precipitazione e immediatezza, per il desiderio di ottenere presto ciò che ha pensato e
nel contempo paura di commettere errori che possano fargli perdere “l’attimo fuggente”.
Romano Prodi
La frase di un grande pensatore calza a pennello alla firma di Romano Prodi: “Non può un filosofo
essere un buon politico, né un politico filosofo”.
La firma di Romano Prodi, unita tra nome e cognome, indica capacità di logica e di
consequenzialità, che produce un pensiero speculativo, riflessivo, ma poco pratico e lungimirante.
La differenza tra testo e firma mette in risalto una personalità contrastante che fa di lui un
personaggio non sempre sicuro sul da farsi (vedi stiracchiamento delle lettere). Infatti, può
utilizzare, a compensazione della mancanza di forza d’urto, la tenacia che frena la plasticità
mentale e fa arenare il pensiero intuitivo.
Idealista e sognatore, deve sforzarsi per essere uomo politico, vivendo un conflitto tra due forze
contrastanti: da un lato la fede incrollabile e dall’altro l’ambizione politica che potrebbe fargli
commettere degli errori.
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Walter Veltroni
La pressione ben marcata, ma anche compressa, e l’ essenzialità del gesto corrispondono a una
personalità ben costruita con un buon bagaglio energetico e mentale che gli permette di
affrontare anche situazioni critiche e complesse, sfidando persino l’ansia che, pur tenuta sotto
controllo, è evidenziata dalla congestione del gesto a sottolineare momenti di sofferenza.
I legamenti originali, soprattutto nel cognome, stanno a indicare, oltre ad una predisposizione per
l’arte, come musica, teatro o poesia (“t” a modi nota musicale”) anche il bisogno di uscire
dall’anonimato per ottenere riconoscimenti personali che lo facciano sentire all’altezza del suo
desiderio di sentirsi presente nel collettivo e di non mettere nel cassetto il suo ricco bagaglio
intellettivo seppellendo i suoi talenti nel mondo politico.
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IMPRENDITORI
Carlo De Benedetti
L'uomo è spesso alla ricerca di compensazioni: è il caso della firma e quindi della personalità di
Carlo De Benedetti.
Qualcuno si aspetterebbe una firma con lettere alte e spaziosa, invece egli possiede una firma
minuta, leggera e pendente verso destra. Con questi simboli grafici l’imprenditore rivela il suo
modo di andare verso il mondo esterno. Socievole e con tratti di amabilità, egli condisce tali
aspetti con logica ferma e competenza. E' persona che non molla facilmente, poiché ogni sua
azione è frutto di precedente elaborazione attenta e scrupolosa.
Fondamentalmente assimilativo, possiede facilità nell'apprendere con immediatezza le cose.
Lungimirante e intuitivo, sa costruire con pazienza e costanza i "ponti" per poter attraversare il
fiume della vita con tutta la sicurezza necessaria. E' inoltre dotato di una buona leadership, che
conduce e gestisce con determinazione e tenacia, sorretto anche da una buona energia psicofisica.
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Roberto Vergelio
La firma, con le sue iniziali grandi, evoca una nostalgia della paternità che ha spinto il soggetto a
idealizzare tale figura assumendolo come modello traente per sfondare nella professione scelta.
E’ persona che vive tutto con pathos (vedi pressione leggera e finale allungata e destra), ma senza
manifestazioni esterne di eccessivo entusiasmo.
Nell’attuale firma si nota della tensione (vedi stiracchiamenti delle lettere minori) dovuta a un
sottofondo d’insicurezza che diventa per lui “un’amica fedele” e lo sprona così a trovare sempre
risposte innovative. La tensione, come l’ansia, sono vissute come limite e in questo modo fanno da
parafulmine a protezione del soggetto.
Massimo Moratti
La firma, con un gesto pressorio piuttosto leggero, denota un carattere sensibile che conferisce
un’impronta personale e uno stile del tutto particolare al suo modo di portare avanti le imprese e
non solo nel calcio.
Nella firma si può notare impazienza (vedi velocità del gesto), essenzialità e tenacia nel
raggiungere gli obiettivi (grafia dritta), mentre nella comunicazione è più flessibile, amabile e
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cordiale, senza però mai perdere in essenzialità. Il controllo emotivo, che esercita all’esterno, può
produrre qualche somatizzazione.
D’intelligenza raffinata e intuitiva, egli sa gestire con padronanza situazioni anche complesse
purché non venga troppo coinvolto emotivamente; il contrario potrebbe fargli commettere
qualche ingenuità (vedi firma illeggibile e riccio ad inizio parola).
Niccolò Branca
La firma originale, con quel vezzo stravagante della “n” applicato all’iniziale del nome e che si
prolunga fino al cognome, dimostra la necessità di sentirsi parte integrante del casato mettendo in
luce la consapevolezza del suo ruolo e l’importanza dello stesso che lo porta a amministrare con
grande padronanza l’eredità ricevuta.
Egli, con un fondo di “esprit de finesse” e con il suo gesto scultoreo e lapidario, esprime il bisogno
di allargare gli orizzonti del suo sapere, poiché la sola produttività manageriale gli sta troppo
stretta poiché mortifica la sua naturale comunicazione, la formazione spirituale di cui è dotato e il
senso dell’arte che gli appartiene per natura.
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Sergio Marchionne
Ciò che emerge con evidenza dalla firma di Marchionne è la sua spiccata capacità investigativa,
accompagnata da un pensiero logico e analogico, con buone doti di sintesi. Ciò gli permette di
svolgere il suo compito nel sociale con sicurezza e determinazione, ma anche con quel pizzico di
astuzia che gli permette di studiare bene l’interlocutore e di lasciare in esso una specie di
suspense, che gli dà modo di prendere tempo nelle decisioni (riccio del riserbo, nome e cognome
con lettere attaccate e un buon ritmo).
Egli gode di un Io sicuro che non lascia spazio né a manie di grandezza né a sentimenti
d’inferiorità, poiché prima di avanzare ipotesi egli le soppesa a lungo, le studia, come studia i
tempi e i metodi per agire.
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GIORNALISTI
Massimo Belpietro
La firma del giornalista Belpietro, con la sua chiarezza di forme e con le lettere collegate tra loro,
indica capacità di pianificazione supportata anche da chiarezza mentale che permette
organizzazione.
La pressione leggera e la netta distinzione tra nome e cognome conferiscono sensibilità, intuito e
discernimento nelle scelte. Il garbo e l'oculata disponibilità permettono una comunicazione sobria,
attenta e rispettosa dello spazio altrui. La determinazione è "soft", ma ferma e lungimirante, per
cui l'affermazione sociale è puntata a un successo che gratifichi soprattutto l'immagine intima,
all'ombra dei riflettori.
Gianni Brera
La firma sobria, essenziale e sensibile, denota un animo particolare che se da un lato gli permette
di captare le situazioni e di capire le persone, dall’alto gli fa saltare con molta facilità “la mosca al
naso”; in questo caso la suscettibilità lo porta a esprimere, anche con toni aggressivi, specie se
attaccato, il proprio pensiero pungente. Si sa però che l’aggressivo verbale, proprio perché
provoca uno scarico esterno e non lascia nulla dentro, appartiene ai miti di cuore.
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Xavier Iacovelli
Firma antimodello con segni originali e con una buona distribuzione energetica che indica un
personaggio che nella sua professione sa dare il meglio di sé. Il controllo, pur non eccessivamente
rigido, che esercita su di sé lo spinge a scavalcare le montagne, per evitare di fermarsi a causa di
momenti di stanchezza, dovuti più all’ottusità di chi gli sta accanto che non alla sua natura.
Tuttavia non si lascia condizionare tanto facilmente dagli altri, poiché è vero che sa porsi in
ascolto, ma è poi sempre lui che tiene in mano il pallino. D’altronde è difficile che egli esprima
qualcosa che non sia stato suffragato da riflessone e da un’attenta critica personale.
Indro Montanelli
Le "a" appuntite in basso e il taglio della "t" a mo' di lazzo, evidenziano un Io sociale aggressivo e
tenace che poco concede all'avversario, favorito in ciò anche da una mente fervida e dotata di
chiarezza espositiva.
L'energia vitale che si nota nella firma dimostra quanta vitalità e forza psicofisica lo sostenga. Essa
è senza dubbio garanzia di forza d'urto e di determinazione che può a volte tramutarsi in
testardaggine, poiché la forza vitale che lo ha sempre accompagnato, non gli permette di tollerare
la debolezza altrui.
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Cesare Zavattini
La firma denota una comunicazione immediata, ma non sempre sorretta da spontaneità poiché il
soggetto appare timido e un po' discostato dal mondo. Si lascia, infatti, poco coinvolgere dalle
cose esterne. Il conflitto, che gli crea qualche disagio, è in fondo tra l'introversione naturale e il
bisogno di comunicare e di ampliare i suoi orizzonti.
Alessandro Sallusti
La firma, con un’iniziale essenziale nel nome, che si collega con il cognome conferendogli una
particolare forza intellettiva, gli permette di spaziare con ricchezza in vari interessi. La notevole
forza vitale gli conferisce brio e una certa grinta nel superare contrasti e nel proporre le proprie
idee. Non è persone che si lascia condizionare dagli eventi, o dalle situazioni, che vengono sempre
poste sotto una verifica fatta di logica e consequenzialità. Probabilmente Alessandro Salustri trova
sfogo in altre cose, ad esempio nella musica, che gli appartiene per natura.
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Andrea Tornielli
Scrittura e firma non si differenziano molto indicando come ciò che Tornielli pensa è come ciò che
egli esprime all’esterno; ossia nel sociale egli porta il proprio pensiero così come lo vive dentro di
sé, logicamente adattandolo al momento.
L’ascendenza della firma conferma l’aspirazione ad ambire a più essere, sempre legato al mondo
dei concetti e del significato che egli vuole comunicare.
La grandezza delle iniziali è legata a una paternità, fisica o spirituale, che ha spinto il soggetto ad
essere produttivo nel collettivo.
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DELINQUENTI
Cesare Battisti
La grafia, con forme grandi e con poco spazio tra le parole, indica una personalità egocentrica che
ama rispecchiarsi in se stesso e nel proprio vissuto, cercando di essere sempre in primo piano.
La firma fortemente pendente verso destra e diversa dall’abituale scrittura ci fa capire come egli
sappia “incantare” l’interlocutore ottenendo anche consensi imprevedibili. Non sa però, specie
quando l’istinto ha il sopravvento sulla ragione, mantenere una consequenzialità tra pensiero e
azione: ne deriva una linea di condotta impulsiva e scarsamente controllata (vedi allunghi inferiori
e superiori sproporzionati).
La marcata impulsività lo rende aggressivo verso l’esterno, dove si manifesta con rancore
immotivato e irruenza incontrollata.
E’ persona che può passare da un idealismo individualistico ad azioni passionali scarsamente
controllate, che minano la stabilità emotiva della persona rendendo precarie le relazioni
interpersonali e favorendo l’insorgere nel comportamento di note ossessive e compulsive, e
disturbo dell’identità.
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Donato Bilancia
La grafia, che presenta alternativamente corsivo e stampatello, ci permette di cogliere una
personalità complessa. La firma assolutamente diversa dal testo e fatta a mo di scarabocchio
indica mutamenti di comportamenti, di disponibilità e sensibilità, favorite da ottime abilità
discussive e di convincimento degli altri, come pure da tolleranza, onnipotenza e sfida.
La firma illeggibile, con scosse, pressione ineguale, tremolii e presenza di una gestualità
scomposta, mette in evidenza un’emotività che genera forte inquietudine.
Potremmo definirlo un soggetto turbato, con un disturbo borderline di personalità, mascherato da
una firma illeggibile, che lo porta a sentirsi vittima della sorte (vedi lettere snaturate e deformate)
e preda di un destino avverso. Si tratta di una “ferita narcisistica”, vissuta come offesa interiore. È
proprio questo stato di ambivalenza tra la lucidità mentale e un sé fittizio danneggiato che lo
rende preda di se stesso e dei propri impulsi.
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Pietro Pacciani
Pur tenendo conto della poca scolarità e della scarsa assuefazione allo scrivere, tuttavia la firma
così ricercata nelle forme (vedi iniziali) evoca atteggiamenti d’ambiguità tra un senso di vuoto
interiore (indicato dal bisogno di occupare il più possibile gli spazi del foglio), e note di
onnipotenza (iniziali grandi e sottolineatura). Ed è proprio sulla base di tale convinzione, che il
pensiero può raggiungere connotazioni d’immaginazione fantastica.
La firma dimostra anche un temperamento sanguigno e focoso che permette l'insorgere di
emozioni contrastanti: da un lato note di egocentrismo (poco spazio tra le lettere) e dall'altro
un’aggressività distruttiva (pressione marcata, grossa e congestionata).
Il senso di vuoto, la povertà interiore e l'impossibilità di attuare le proprie aspirazioni hanno poi
maggiormente acuito il senso illusorio del potere e il conseguente bisogno di emergere che lo
spinge a essere sempre e comunque protagonista. Anche nel comportamento contraddittorio,
legato alla sua mente malata, egli pone in atto la logica della distruzione al fine di salvare qualcosa
di sé; fosse anche solo l'"eroe negativo".
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CONTATTI
SCUOLA CROTTI
Viale Marche, 35 - 20125 Milano
Tel. 02-45.48.00.47 - Fax. 02-45.48.01.27
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Scuola di formazione psicologica e grafologica di Evi Crotti.
Nasce nel novembre del 1983 inglobando le attività didattiche della scuola di grafologia CROTTI
fondata nel 1975 e le attività di consulenza della fondatrice Edvige Crotti e di Alberto Magni.
DOCENTI
Evi Crotti esperta di comunicazione, giornalista, scrittrice e psico- pedagogista, fondatrice nel 1975
della "Scuola Crotti".
Alberto Magni medico, psicoterapeuta, scrittore, perito grafo-tecnico e titolare insieme a Evi
Crotti del "Centro di Studi e Ricerche di Crotti e Magni".