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2015
BILANCIO
1Crédit Agricole Group Solutions
Nota integrativa
Relazione e Bilancio di
Crédit Agricole Group Solutions per
l’esercizio 2015
3Crédit Agricole Group Solutions
Sommario
Sommario
1 Lettera del Presidente ................ 5
2 Cariche sociali e Società di Revisione .................................... 7
3 Il Gruppo Crédit Agricole ........... 8
4 Il Gruppo Crédit Agricole in Italia ................................................. 10
5 Profilo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole ................................ 12
6 Relazione e Bilancio di Crédit Agricole Group Solutions ......... 15
5Crédit Agricole Group Solutions
Lettera del Presidente
Il 2015 è stato per il Gruppo Cariparma Crédit Agricole l’anno della crescita della redditività e dell’innovazione in chiave digitale. Gli ottimi risultati raggiunti e le numerose opportunità che il Gruppo è riuscito a sfruttare ne hanno ribadito e rafforzato il ruolo di sostegno a imprese e famiglie e ne hanno rinnovato il modo di fare banca.
Forte del legame con Crédit Agricole S.A., il Gruppo si è confermato ai vertici di mercato in Italia ottenendo numerosi riconoscimenti. Non ultimo quello di “unica banca italiana ad ottenere nel giugno 2015 il rating A3 dall’agenzia Moody’s” attestato di solidità che risulta ancora più significativo se si considera che è stato conseguito nonostante un contesto caratterizzato da fattori di instabilità.
Nell’Area Euro, al buon andamento dei consumi delle famiglie si è contrapposta una dinamica degli investimenti ancora stagnante. In Italia, si è confermata la ripresa avviata nel primo trimestre 2015, con una crescita annua del PIL pari al +0,8% a/a, nonostante i segnali di fragilità del contesto internazionale.
Il Gruppo ha ulteriormente rafforzato la collaborazione con tutte le entità del Crédit Agricole in Italia, lanciando diversi progetti per lo sviluppo di sinergie commerciali ed industriali, tra cui la costituzione di Crédit Agricole Group Solutions, società di servizi di tipo consortile, inserita nel perimetro del Gruppo.
La società, attiva dal 1 settembre 2015, presta ai propri consorziati servizi afferenti la realizzazione e gestione di servizi organizzativi, tecnici, informatici ed amministrativi.
Il bilancio individuale di Crédit Agricole Group Solutions per i quattro mesi di attività nel 2015 vede proventi per 78,7 milioni di euro, pari ai costi sostenuti per l’erogazione dei servizi, che vengono integralmente addebitati alle società clienti/consorziate secondo la normativa fiscale che regola l’attività delle società di natura consortile.
Il disegno strategico che ha portato alla creazione della nuova società conferma la volontà di avviare una piattaforma industriale in Italia - che estenda progressivamente i propri servizi anche a tutte le Società di Crédit Agricole operanti nel nostro Paese - per l’ottenimento di sinergie e per la crescita del Gruppo nel mercato di riferimento. Tramite Crédit Agricole Group Solutions saranno, pertanto, gestiti gli investimenti in innovazione programmati per il futuro, affinché il Gruppo Cariparma Crédit Agricole possa mantenere un ruolo di player di riferimento per l’economia del nostro Paese.
Il Presidente Giampiero Maioli
Lettera del Presidente
7Crédit Agricole Group Solutions
Cariche sociali e Società di revisione
Cariche sociali e Società di revisione
Consiglio di amministrazione
PRESIDENTE
Giampiero Maioli
VICE PRESIDENTE
Hugues Brasseur
CONSIGLIERI
Matteo Bianchi
Laurent Fromageau
Roberto Ghisellini
Collegio sindacale
PRESIDENTE
Luigi Capitani
SINDACI EFFETTIVI
Roberto Branchi
Maria Ludovica Giovanardi
SINDACI SUPPLENTI
Marco Silingardi
Isotta Parenti
Direzione generale
DIRETTORE GENERALE
Massimo Basso Ricci
VICE DIRETTORE GENERALE
Luca Ghirardi
Società di revisioneReconta Ernst & Young S.p.A.
FriulAdria8
Bilancio 2014
FriulAdria10
Bilancio 2014
Il Gruppo Crédit Agricole è il primo partner finanziario dell’economia francese e uno dei primi attori bancari in Europa. Leader europeo della banca retail,
il Gruppo è anche primo tra le società europee di Wealth Management e di bancassicurazione, e terzo nel project financing.
Forte delle sue radici cooperative e mutualiste, dei suoi 140.000 collaboratori e dei 31.150 amministratori di Casse locali e regionali, il Gruppo Crédit Agricole
è una banca responsabile e attenta, al servizio di 52 milioni di clienti, 8,8 milioni di soci e 1 milione di azionisti privati.
Grazie al suo modello di Banca Universale di Prossimità, caratterizzato dallo stretto legame fra le sue banche retail e le fabbriche prodotto, il Gruppo Crédit Agricole accompagna
i suoi clienti nella realizzazione dei loro progetti in Francia e nel mondo con servizi specializzati: banca retail, credito immobiliare e al consumo, risparmio, assicurazione, asset management,
real estate, leasing, factoring, corporate e investment banking.
Al servizio dell’economia, Crédit Agricole si distingue anche per una politica di responsabilità sociale d’impresa dinamica e innovativa, basata su un approccio
concreto che coinvolge tutto il Gruppo e tutti i collaboratori.
52paesi
52milioni di clienti
40 000collaboratori
6,0 Mds€utile nettodi Gruppo
92,9 Mds€patrimonio netto
di Gruppo
3,7 %ratio Common Equity Tier
fully loaded
CRÉDIT AGRICOLE S.A. UN GRUPPO
BANCARIO UNIVERSALE
9
52 milioni di clienti
PRIVATI – AGRICOLTORI PROFESSIONISTI – COMUNITÀ LOCALI
ISTITUZIONI – IMPRESE
BANCA DI PROSSIMITÀ
IN FRANCIA
BANCA DI PROSSIMITÀ ALL’INTERNAZIONALE
GRUPPO CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLECA BANK POLSKA - CA EGYPT
CRÉDIT DU MAROC - CA UKRAINE CA SRBIJA
39 CASSE REGIONALI
DI CRÉDIT AGRICOLE
STRUMENTI DI PAGAMENTO
CRÉDIT AGRICOLE CARDS & PAYMENTS
CRÉDIT AGRICOLE ASSURANCES
Assicurazione vita, previdenza, danni, finanziamenti
CRÉDIT AGRICOLE IMMOBILIER
Real Estate
AMUNDIAsset management
RISPARMIO, ASSICURAZIONE,
REAL ESTATE
CRÉDIT AGRICOLE CIBCorporate
e Investment banking
CACEISServizi finanziari agli istituzionali
CA INDOSUEZ WEALTH MANAGEMENT
Gestione grandi patrimoni
GRANDI CLIENTI
CRÉDIT AGRICOLE CONSUMER FINANCE
Credito al Consumo
CRÉDIT AGRICOLE LEASING & FACTORING
Leasing e Factoring
SERVIZI FINANZIARI SPECIALIZZATI
LCL
Phot
o : G
etty
Imag
es/G
eorg
e C
lerk
Organizzazione del Gruppo8,8 milioni di soci sono alla base della struttura cooperativa di Crédit Agricole. I soci detengono sotto forma di quote sociali il capitale delle 2.476 Casse locali e designano ogni anno i loro rappresentanti: 31.150 amministratori che portano gli interessi dei soci all’interno del Gruppo.
Le Casse locali detengono la maggioranza del capitale delle 39 Casse regionali.
Le Casse regionali sono banche regionali cooperative che offrono ai loro clienti una gamma completa di prodotti e servizi. L’organo di riflessione delle Casse regionali è la Fédération Nationale du Crédit Agricole, deputata agli orientamenti strategici del Gruppo.
Tramite la SAS Rue La Boétie, le Casse regionali sono l’azionista di maggioranza, al 56,7%, di Crédit Agricole S.A., che coordina, insieme alle società specializzate, le strategie delle diverse linee di business in Francia e nel mondo.
LE LINEE DI BUSINESS SPECIALIZZATE
LA BANCA DI PROSSIMITÀ
Altre società specializzate: Crédit Agricole Capital
Investissement & Finance (Idia, Sodica), Uni-éditions
La banca universale di prossimità
Finanziatore dell’economia francese
°Operatore europeo
nella bancassicurazione
°Operatore europeo
nel risparmio gestito
°
Il Gruppo Crédit Agricole
Crédit Agricole Group Solutions10
Bilancio 2015
Il Gruppo Crédit Agricole è presente in Italia da oltre 40 anni, da quando negli anni ‘70 acquistò Banque Indosuez. Lo sviluppo si è successivamente consolidato con la banca commerciale, il credito al consumo, il corporate and investment banking, l’asset management, il comparto assicurativo, fino al completamento della gamma di offerta con i servizi dedicati al private banking.
La Banca Universale di Prossimità è il modello organizzativo costruito dal Crédit Agricole con l’obiettivo di offrire una gamma di servizi specializzati, in grado di soddisfare ogni fascia di clientela, modello che può dirsi pienamente operativo anche in Italia.
La stretta collaborazione tra la rete commerciale delle banche e le linee di business garantisce al Crédit Agricole di operare in Italia con un’offerta ampia e integrata, a beneficio di tutti gli attori economici.
CORPORATE AND INVESTMENT BANKING rivolto alle istituzioni finanziarie e grandi imprese
LA BANCA UNIVERSALE DI PROSSIMITÀ IN ITALIA
BANCA COMMERCIALE per i segmenti di clientela imprese e privati
SERVIZI FINANZIARI credito ai consumatori, finanziamento automobilistico,leasing e factoring rivolti a imprese e privati
SERVIZI ASSICURATIVI E ASSET MANAGEMENT a beneficio della clientela delle banche del Gruppoe reti distributive indipendenti
PRIVATE BANKING E ASSET SERVICES servizi specializzati per clientela privata e istituzionale
IL MODELLO ORGANIZZATIVO È COMPOSTO DA:
03_03Brochure Company Profile SP 170x240.indd 4 03/03/15 12:45
11Crédit Agricole Group Solutions
Il Gruppo Crédit Agricole in Italia
L’IMPORTANZA DELL’ITALIA PER IL CRÉDIT AGRICOLE
3,3 Mld di ricavi
3,5 Mlndi clienti
12.000collaboratori
123 Mld depositi
e fondi clienti*
* inclusi AuM Amundi e Assets CACEIS (Banca depositaria e Custody) “fuori Gruppo”.
61 Mld di finanziamento
all’economia
I NUMERI DEL 2015
CORPORATE AND INVESTMENT BANKING
BANCA COMMERCIALE
ASSET SERVICES
ASSICURAZIONI
ASSET MANAGEMENT
CAPITALE PER LO SVILUPPO
SERVIZI FINANZIARI
SERVICES
WEALTH MANAGEMENT
Crédit Agricole Group Solutions12
Bilancio 2015
595 punti vendita totali
200 punti vendita totali
94 punti vendita totali
Capogruppo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole, è una banca fortemente radicata sul territorio, che ha origine da istituti di credito locali. Oltre al presidio delle province storiche di Parma e Piacenza, è presente nei maggiori centri produttivi: Torino, Milano, Firenze, Bologna, Roma e Napoli.
Nel 2007 FriulAdria entra a far parte del nuovo Gruppo Cariparma Crédit Agricole, con l’obiettivo di espandere il proprio presidio territoriale a tutto il Triveneto. Forte dei suoi 15.000 soci, che rappresentano il profondo legame con il tessuto locale, oggi è un punto di riferimento per le famiglie e le imprese del Nord Est, con un importante progetto di espansione verso il Veneto.
Una delle casse di risparmio più antiche d’Italia, nel 2011 entra a far parte del Gruppo Cariparma Crédit Agricole. Leader nelle province storiche della Spezia e Massa Carrara, nel 2014 avvia un progetto di espansione verso il Ponente Ligure, allargandosi ai mercati di Genova, Savona e Imperia.Oggi rappresenta il 5° player bancario della regione Liguria.
15° società sul mercato italiano del leasing, con una quota di mercato del 2,45%, Crédit Agricole Leasing opera nel leasing immobiliare, strumentale, targato ed energia. Il portafoglio crediti a �ne 2015 ammonta a 2 Mld di euro.
Società consortile del Gruppo Cariparma Crédit Agricole in cui sono con�uite attività relative agli ambiti Processi Operativi, Sistemi Informativi, Tecnico Logistica, Sicurezza, Business Continuity, Acquisti e Gestione Immobili, Amministrazione del Personale.
27,4 Mld€ di impieghi 81,2 di raccolta totale
6,6 di impieghi 12,6 di raccolta totale
2,5 di impieghi 6,0 di raccolta totale
Mld€
Mld€Mld€
Mld€ Mld€
DISTRIBUZIONE TERRITORIALE
Centro 108 punti vendita
12%Sud 63 punti vendita
7%Nord 744 punti vendita
81%
SOLIDITÀ PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2015: CET 1 11,4% (TOTAL CAPITAL RATIO 13,5%)
PROFILO DEL GRUPPO CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE
889punti vendita
7° player 1.700.000
clienti
oltrenel panorama
bancario italiano per masse
intermediate
8.200dipendenti
Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole è parte del Gruppo francese Crédit Agricole, ed è costituito da: Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. (Cariparma), Banca Popolare FriulAdria S.p.A. (FriulAdria), Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A. (Carispezia), Crédit Agricole Leasing S.r.l. (Calit), Crédit Agricole Group Solutions.
Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole attraverso le banche commerciali Cariparma, FriulAdria, Carispezia opera nelle 10 regioni italianeche rappresentano il 71% della popolazione e che producono il 79% del PIL, con centri imprese, corporate e private nei maggiori centri urbani.La vocazione territoriale, la vicinanza al cliente e la riconosciuta solidità del Gruppo costituiscono i suoi principali punti di forza.
L’offerta del Gruppo copre tutti i segmenti di mercato:
RETAIL con 834 filiali e 13 poli affariPRIVATE con 21 mercati privateBANCA D’IMPRESA con 20 mercati imprese e 1 area large corporate
13Crédit Agricole Group Solutions
Profilo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole
DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE QUOTE DI MERCATO SPORTELLI DEL GRUPPO CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE
Quote di Mercato
0-2%2-5%5-10%>10%
NOTE• Dato sistema: fonte Banca d’Italia, 30 settembre 2015• Dato Gruppo Cariparma Crédit Agricole al 31 dicembre 2015
11,2%
5,8%
2,8%
1,0%
4,0%
1,6%
2,3%
8,7%
2,4%
2,9%
15Crédit Agricole Group Solutions
Relazione e Bilancio di Crédit Agricole Group Solutions
1 Relazione sulla gestione .......... 16
2 Proposta di approvazione del bilancio ............................................... 31
3 Relazione del Collegio Sindacale ........................................... 32
4 Relazione della Società di Revisione ..................................... 35
5 Prospetti contabili ...................... 38Stato Patrimoniale
Conto Economico
Prospetto della redditivitá complessiva
Prospetti delle variazioni di patrimonio netto
Rendiconto finanziario
6 Nota integrativa ................................. 44Politiche contabili
Informazioni sulla situazione patrimoniale - finanziaria
Informazioni sul conto economico
Operazioni con parti correlate
Relazione e Bilancio di Crédit Agricole Group Solutions
Crédit Agricole Group Solutions16
Bilancio 2015
Relazione sulla gestione
LO SCENARIO MACROECONOMICO ED IL SISTEMA CREDITIZIO NEL 2015
Lo scenario macroeconomico 2015
Nel corso del 2015 è proseguito il processo di espansione dell’economia mondiale (PIL 2015: +2,9% a/a1), seppur ad un ritmo inferiore rispetto alle attese, in un contesto caratterizzato ancora da fattori di instabilità e da un’elevata vola-tilità dei mercati finanziari.
L’andamento del ciclo economico mondiale continua a presentarsi disomogeneo nelle diverse aree geografiche, riflet-tendo in particolare una decelerazione dei Paesi emergenti compensata dalla crescita delle economie avanzate:• l’economia statunitense registra una crescita del PIL al +2,4%1 a/a nel 2015, con un miglioramento dell’occupa-
zione ed un incremento dei consumi, sostenuti dalla bassa inflazione e dal livello ancora contenuto dei tassi di interesse; a dicembre 2015 la Fed ha, inoltre, annunciato il primo rialzo del tasso di policy dopo sette anni di tassi a zero;
• le principali economie emergenti mantengono una elevata eterogeneità: la debolezza dell’economia cinese, la sta-gnazione del Sudafrica e la profonda recessione di Brasile e Russia, pesano sulla crescita del commercio globale e si contrappongono al buon andamento dell’economia in India;
• nell’Area Euro si conferma una fase di crescita moderata, pari al +1,5% a/a1, dove al buon andamento dei consumi delle famiglie diffuso in tutti i paesi europei, si contrappone una dinamica degli investimenti ancora stagnante ed un’espansione delle importazioni superiore a quella delle esportazioni. All’interno dell’Area Euro, si evidenzia in particolare la tenuta del PIL della Germania (+1,7% a/a) nonostante la vicenda Volkswagen e i timori sulle riper-cussioni del rallentamento dell’economia cinese; registrano una maggiore crescita del PIL la Francia (+1,1% a/a) e la Spagna (+3,5% a/a). Il tasso di cambio dell’euro rispetto al dollaro si è attestato a 1,089 in media nel mese di dicembre, in calo del -11,6% rispetto all’anno precedente8. A dicembre 2015 il prezzo del petrolio si è attestato a 39,1 dollari al barile, registrando una variazione del -39% a/a8, accompagnata da un calo dei corsi delle materie prime. I bassi prezzi delle commodity sono stati trasferiti a valle in minori prezzi dei beni, e questo ha fatto sì che l’inflazione in Europa continuasse a mantenersi su livelli estremamente bassi, pressoché pari a zero1. In tale con-testo di lenta crescita e prezzi al consumo ancora su livelli ampiamente sotto il target prefissato del 2%, la Banca Centrale Europea ha proseguito con le misure di politica monetaria espansiva.
Per quanto concerne l’Italia, si conferma la fase di ripresa avviata nel primo trimestre 2015, con una crescita annua del PIL pari al +0,8%2 a/a, sostenuta dal buon andamento della domanda interna; per contro è risultato negativo il contri-buto della domanda estera, risentendo del calo del commercio internazionale.
Per quanto riguarda i consumi, la ripresa si è accentuata nel terzo trimestre dell’anno beneficiando di un miglioramen-to del clima di fiducia dei consumatori, del potere d’acquisto e dell’occupazione. Tutte le componenti della spesa delle famiglie hanno registrato un incremento, soprattutto quelle relative ai beni semidurevoli. I consumi durevoli hanno con-tinuato a beneficiare del basso livello dei tassi di interesse, delle esigenze di rinnovo dello stock e degli incentivi fiscali.
1 Fonte: Prometeia Aggiornamento Rapporto di Previsione febbraio 20162 Fonte: ISTAT
17Crédit Agricole Group Solutions
Relazione sulla gestione
Segnali positivi emergono dal progressivo miglioramento della fiducia dei consumatori e delle imprese3: nel mese di dicembre l’indice del clima di fiducia dei consumatori è pari a 117,6 rispetto al 97,4 di dicembre 2014, mentre quello delle imprese si attesta a 105,8 rispetto ai 93,3 di dicembre 2014.
Con riferimento al mercato del lavoro, si registra una flessione della disoccupazione rispetto al 2014 per tutte le classi di età, e con maggiore intensità per i più giovani (tra i 15-24 anni). Il trend in calo, iniziato a luglio, porta a dicembre ad un tasso di disoccupazione4 dell’11,4%, in diminuzione su base annua del -8,1%, pari a -254mila persone in cerca di lavoro.
L’incidenza dei giovani disoccupati italiani tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 9,8% (cioè poco meno di un giovane su 10 è disoccupato). Buoni segnali anche per quanto riguarda il tasso di occupazio-ne5: con una crescita rispetto a dicembre 2014 del +0,5% (+109mila persone), l’occupazione raggiunge a dicembre 2015 il 56,4% sostenuta dalla crescita dell’occupazione dei dipendenti, mentre diminuiscono gli occupati indipendenti.
Secondo i dati definitivi pubblicati dall’ISTAT l’indice dei prezzi al consumo nel 2015 rallenta per il terzo anno conse-cutivo, portandosi a +0,1% medio annuo da +0,2% del 20145, in un quadro caratterizzato dalla presenza di pressioni deflative per i prodotti energetici e di moderazione per gran parte delle principali voci di spesa.
La fase espansiva dell’attività economica sta proseguendo, con una crescita della produzione industriale al +1,0% a/a in media nel 20156. Sul fronte degli investimenti, ad un andamento complessivamente positivo di quelli in macchi-nari e mezzi di trasporto, si contrappone il calo degli investimenti in costruzioni, seppur in lieve miglioramento rispetto all’anno precedente. Infine, sul fronte della finanza pubblica, anche grazie all’accelerazione imposta dal Governo al processo di riforma, il fabbisogno cumulato del settore statale si è attestato a 60 miliardi di euro a dicembre7, in ridu-zione rispetto al 2014 (circa -15 miliardi di euro), in particolar modo per una minore spesa di interessi.
Il sistema creditizio nel 2015
Il graduale miglioramento dell’economia si riflette sui bilanci delle banche italiane, per le quali si registrano nel corso dell’anno risultati nuovamente positivi, dopo le significative perdite dal 2011. Il contesto bancario italiano continua, tuttavia, ad essere complesso e fortemente condizionato dall’evoluzione del quadro normativo, mantenendo anche nel 2015 uno sviluppo delle masse intermediate debole e una rischiosità del credito ancora elevata.
La dinamica dei prestiti bancari al settore privato mostra, a dicembre 2015, una variazione annua lievemente positiva (+0,1% a/a)8. I finanziamenti alle famiglie presentano un andamento in crescita (+0,8% a/a a dicembre 2015), traina-to dalla notevole dinamica delle erogazioni di mutui residenziali, che in parte è spiegata da rinegoziazioni di prestiti esistenti (le surroghe rappresentano il 31,6% dei nuovi finanziamenti erogati nel periodo gennaio-dicembre). Il credito alle imprese segna ancora una lieve flessione, pari al -0,7% annuo a dicembre 2015. Segnali positivi emergono dalle nuove erogazioni: i nuovi finanziamenti alle imprese durante il 2015 registrano un incremento pari a circa il +11,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
3 Fonte: ISTAT Fiducia dei consumatori e delle imprese (Dicembre 2015)4 Fonte: ISTAT Occupati e disoccupati (dati Dicembre 2015)5 Fonte: ISTAT Prezzi al consumo (dati definitivi Dicembre 2015)6 Fonte: ISTAT Produzione industriale (dati Dicembre 2015)7 Fonte: ABI Monthly Outlook Gennaio/ Febbraio 2016 8 Fonte: Prometeia Previsioni Provinciali Gennaio 2016
Crédit Agricole Group Solutions18
Bilancio 2015
L’offerta di credito del sistema bancario risulta ancora penalizzata dalla rischiosità del credito: i dati più recenti sulle sofferenze lorde del sistema bancario italiano evidenziano come queste abbiano superato quota 200 miliardi a dicem-bre 2015, in crescita rispetto all’anno precedente del +9% (pari a +17 miliardi in valore assoluto)9. Per quanto riguarda le sofferenze al netto delle svalutazioni salgono a 89,0 miliardi a dicembre 20158, in crescita di circa +4,5 miliardi ri-spetto all’anno precedente (84,5 miliardi). Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali è pari al 4,94% a dicembre 20158, in aumento sia rispetto al mese precedente (4,89%) che rispetto a dicembre 2014 (4,64%).
A dicembre 2015 la raccolta bancaria da clientela residente è pari a 1.697,4 miliardi8 (+184,7 miliardi da fine del 2007 ad oggi), composta da 1.000,5 miliardi di depositi a clientela e 512,2 miliardi di obbligazioni. L’andamento delle diverse componenti continua a mostrare la netta divaricazione tra le fonti a breve e quelle a medio/lungo termine8: i depositi da clientela residente aumentano a dicembre su base annua del +3,7% e per un valore assoluto di +47,3 miliardi di euro, mentre le obbligazioni sono in diminuzione del -13% a/a, pari ad un valore assoluto di 57,5 miliardi di euro.
Con riferimento ai tassi d’interesse, il tasso medio sulla raccolta bancaria8 a dicembre 2015 si attesta a 1,19%: in lieve flessione sia il tasso sui depositi applicato alle famiglie e società non finanziarie (0,53% a dicembre e 0,54% il mese precedente), sia quello delle obbligazioni (2,94% a dicembre e 2,97% a novembre).
I tassi d’interesse sui prestiti si posizionano su livelli ancora bassi. Il tasso medio sul totale dei prestiti a famiglie e imprese è pari al 3,26%8. Il tasso sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni si è attestato al 2,51%, il valore più basso da luglio 2010 (2,57% il mese precedente).
Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio della raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Ita-lia su livelli particolarmente bassi: a dicembre 2015 è risultato pari a 207 punti base, ben al di sotto dei 329 punti base di fine 2007, prima dell’inizio della crisi. Nel 2015 è proseguito il processo di ricomposizione della raccolta clientela sia verso i depositi a breve termine, in particolare conti correnti, sia verso prodotti di risparmio gestito e assicurativo, in risposta ai modesti rendimenti dei titoli obbligazionari.
In termini economici, nel 2015 il margine d’interesse del sistema bancario italiano registra una flessione del -3,6% a/a10; tale calo è stato compensato dal buon andamento del margine da servizi (+7,3% a/a), in particolare commissioni da attività di intermediazione e gestione del risparmio, sostenute da politiche di offerta delle banche orientate verso prodotti di raccolta gestita. L’industria del risparmio gestito a dicembre 2015 supera i +140 miliardi di euro di raccolta netta complessiva da inizio anno.
Gli oneri operativi risultano in crescita nel 2015 (+3,8% a/a), dove l’effetto positivo delle azioni di cost management finalizzate al miglioramento dell’efficienza operativa, è stato più che compensato dall’impatto straordinario legato al contributo al Fondo di Risoluzione contabilizzato nel 2015.
A partire dal 2015 le banche devono contribuire al Sistema di Garanzia dei Depositi e al Fondo Nazionale di Risoluzione (che confluirà gradualmente nel Fondo Unico di Risoluzione), come previsto dalla direttiva europea sul risanamento e risoluzione degli enti creditizi. Oltre ai versamenti ordinari effettuati nel corso dell’anno, nell’ultimo trimestre sono stati richiesti alle banche italiane versamenti straordinari per il salvataggio di quattro istituti di credito finiti in dissesto: Cari-Ferrara, Banca Marche, Banca Etruria e CariChieti. A fine novembre 2015 il Governo ha, infatti, approvato il programma di risoluzione delle 4 Banche, che prevede l’assorbimento delle perdite a carico di azionisti, obbligazionisti subordinati, e a seguire del Fondo di Risoluzione, e la costituzione di quattro “Bridge Bank”, a cui vengono conferiti tutti gli asset, al netto delle sofferenze confluite in unica “Bad Bank”. L’impegno finanziario del Fondo di Risoluzione è finalizzato a coprire le perdite delle banche originarie, ricapitalizzare le “Bridge Bank” e dotare la “Bad Bank” del capitale minimo necessario a operare.
Nel corso del 2015, tra versamenti ordinari e straordinari, il settore bancario italiano ha dovuto versare complessiva-mente 2,35 miliardi di euro al Fondo Risoluzione Nazionale e 206 milioni di euro al Sistema di Garanzia dei Depositi11.
9 Fonte: Moneta e Banche – Banca d’Italia10 Fonte: Prometeia Previsione dei bilanci bancari (Gennaio 2016)11 Fonte: Mediobanca Securities
19Crédit Agricole Group Solutions
Relazione sulla gestione
A ciò si aggiunge un Fondo solidarietà di 100 milioni di euro interamente finanziato dal sistema bancario italiano per il risarcimento dei risparmiatori che detenevano obbligazioni subordinate emesse dalle quattro banche poste in proce-dura di risoluzione o risanamento.
Per quanto riguarda il costo del credito, dopo gli accantonamenti straordinari degli ultimi anni, nel 2015 le rettifiche su crediti del sistema bancario italiano si riducono progressivamente (-25,3% a/a11), pur rimanendo consistenti per la necessità di mantenere livelli di copertura elevati.
Nonostante le poste straordinarie citate, nel 2015 il sistema bancario italiano ha conseguito utili positivi, segnando il ritorno alla reddittività, dopo quattro anni consecutivi di perdite.
Inoltre, le principali banche italiane mostrano livelli di patrimonializzazione, in miglioramento grazie agli utili realizzati ed alle operazioni di aumento del capitale effettuate durante l’anno. Il processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Rewiew and Evaluation Process, c.d. SREP), condotto a novembre 2015 dall’Autorità di Vigilanza sulle banche sotto la Vigilanza Unica Europea, ha ulteriormente confermato la solidità delle banche italiane.
Nascita del Consorzio, mission e benefici
In data 01 settembre 2015 è stata costituita all’interno del Gruppo Cariparma Crédit Agricole una nuova società di servizi di natura consortile, Crédit Agricole Group Solutions S.c.p.A., che senza finalità di lucro ha lo scopo di fornire prestazioni in via prevalente ma non esclusiva agli azionisti. Tali servizi, regolati da appositi contratti, consistono nella realizzazione e gestione di attività di natura organizzativa, tecnica, informatica ed amministrativa nei seguenti ambiti prevalenti:• Sistemi Informativi;• Processi Operativi di Back Office;• Help Desk;• Sicurezza Logica, Fisica e Business Continuity;• Gestione Immobili;• Acquisti;• Amministrazione del Personale.
La scelta di gestire attraverso una società specializzata i servizi di area Operations del Gruppo Cariparma Crédit Agri-cole è legata alla volontà di creare una piattaforma industriale dotata di autonomia operativa, che permetta il raggiun-gimento di obiettivi di efficienza e di qualità dei servizi.
La costituzione di CA Group Solutions permette anche benefici di natura organizzativa quali:• sottoporre a costante monitoraggio il livello di servizio erogato per verificare il rispetto delle soglie predefinite di
qualità (KPI) di ciascun servizio erogato. A tal fine è stato sviluppato un sistema di reporting periodico che integra alle rilevazione di KPI quantitativi rilevazione qualitative di customer satisfaction, per promuovere il miglioramento continuo dei servizi erogati;
• definire criteri formali di riaddebito dei costi, stabilendo delle regole attraverso le quali imputare ad ogni singolo Cliente l’effettiva spesa sostenuta per erogare i servizi richiesti. A tal fine è stato implementato un sistema di con-tabilità industriale che associa ad ogni servizio erogato la relativa tariffa unitaria e l’unità di misura dei volumi di consumo (il cd “driver”).
Crédit Agricole Group Solutions20
Bilancio 2015
Crédit Agricole Group Solutions – Numeri Chiave
31.12.2015
Valore della produzione (*) 78 mln
Personale operativo (dipendenti forza lavoro) 697
Società clienti 9
Servizi erogati contrattualizzati 251
Sportelli gestiti (punti vendita) 916
Server dipartimentali gestiti 2.250
Posti di lavoro gestiti 10.319
Metri quadrati gestiti 462.295
Unità immobiliari gestite 884
Fornitori attivi (fornitori in Albo che hanno fatturato al Consorzio durante il 2015) 298
(*) dal 01.09.2015
Assetto organizzativo
La Presidenza della Società è affidata a Giampiero Maioli. Al Direttore Generale, Massimo Basso Ricci, riporta il Vice Direttore Generale, Luca Ghirardi, tre Aree (Area Gestione Servizio, Area Acquisti e Gestione Immobili e Area Perso-nale) ed un’unità di staff. Il Vice Direttore Generale è anche responsabile della Direzione Operations e Sistemi, ed ha a riporto due Direzioni (Direzione Sistemi Informativi e Direzione Processi Operativi), tre Aree (Area Tecnico Logistica, Area Demand e Processi ed Area Sicurezza) ed il Servizio Business Continuity.
Direzione Generale(M. Basso Ricci)
Area Gestione Servizio Area PersonaleArea Acquisti e
Gestione Immobili
Vice Direttore Generale / Direzione Operations e Sistemi
(L. Ghirardi)
Servizio Business Continuity
Direzione Sistemi Informativi
Direzione Processi Operativi Area Sicurezza Area Demand e Processi Area Tecnico
Logistica
21Crédit Agricole Group Solutions
Relazione sulla gestione
Modello di Governo e Controllo
CA Group Solutions nasce come società di servizi con un modello organizzativo snello, che esternalizza sulla Capo-gruppo le funzioni di governo e controllo, gestendo localmente presidi leggeri, principalmente in ambito pianificazione e controllo e gestione del personale, in modo da concentrare la propria attività sull’eccellenza operativa e l’innovazione tecnologica.
In particolare per quanto riguardo il modello di Amministrazione e Controllo della Società, esso risulta coerente con le linee guida di Gruppo, presidiando direttamente le aree sotto elencate:• Pianificazione a “medio termine”: partecipazione al Piano Strategico di Gruppo con particolare riferimento agli
obiettivi (KPI) di Oneri Operativi e Investimenti ICT di CA Group Solutions, definiti attraverso il confronto con ben-chmark di riferimento ed in coerenza con gli obiettivi attesi di generazione di valore per il Gruppo;
• Budgeting e Forecasting: in coordinamento con tutte le Strutture Eroganti (le c.d. “Fabbriche”), ed in base ai contratti di service in essere, predisposizione del budget e dei cicli di forecast (estimè) degli Oneri Operativi di CA Group Solutions, e degli investimenti in information technology, nel rispetto degli obiettivi di risultato (KPI) assegnati alle singole strutture nell’ambito del Budget di Gruppo;
• Accountability: coerentemente al calendario delle chiusure contabili mensili a livello di Gruppo ed in base alla rendicontazione puntuale dei dati gestionali di ogni singolo Centro di Responsabilità, predisposizione del con-suntivo mensile secondo le principali viste di analisi tra cui il singolo contratto di servizio, evidenziando eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati e indicando le azioni correttive a sostegno. Con riferimento al Capital Budget, monitoraggio continuo dello stato avanzamento rispetto al budget assegnato ed alla pianificazione iniziale dei progetti di investimento;
• Contratti di Servizio e SLA Monitoring: CA Group Solutions ha in essere contratti di servizio con 9 controparti per un controvalore, al 31 dicembre 2015 (per i 4 mesi di attività 2015), pari a 78,7M€ che regolano l’erogazione di circa 250 servizi, articolati in oltre 600 sotto servizi/prodotti. Al fine di garantire un costante monitoraggio sul livello di servizio erogato, è stato sviluppato un sistema di rendicontazione periodica, che prevede metriche di natura quantitativa (KPI) e rilevazioni di customer satisfaction, al fine di fornire un quadro esaustivo della qualità rilevata e percepita dei servizi in gestione. Tale informativa viene condivisa con i clienti su base periodica, con l’obiettivo di promuove un miglioramente continuo del servizio.
Il modello di Gestione del Personale della Società, in coerenza con le linee guida di Gruppo, presidia direttamente le aree sotto elencate, in corso di consolidamento nel 2016:• Fabbisogno quali/quantitativo di Risorse: collaborare alla definizione del fabbisogno di risorse della Società
secondo le indicazioni della Direzione Generale e della normativa in materia di lavoro;• Organico e Costo del Personale: garantire il raggiungimento degli obiettivi di costo e di organici definiti;• Sviluppo del Personale: presidiare lo sviluppo e la crescita professionale delle risorse.
Risorse umane
Al 31 dicembre 2015 il Personale Operativo presso Crédit Agricole Group Solutions è composto da 669 dipendenti, mentre la forza lavoro, alla medesima data, assomma a 697 risorse per effetto di n. 3 distacchi attivi e n. 31 distacchi passivi.
31.12.2015
Dipendenti operativi in azienda (al netto di 3 distacchi attivi) 666
Distaccati da altre Società del Gruppo 31
Totale lavoratori dipendenti 697
Interinali 2
Totale Risorse operative 699
Crédit Agricole Group Solutions22
Bilancio 2015
Viene evidenziata nella tabella seguente la composizione del Personale operativo al 31 dicembre 2015, suddiviso per categoria di appartenenza, tipo natura e contratti di lavoro:
31.12.2015
Dirigenti 10
Quadri Direttivi 189
Aree Professionali 498
Interinali 2
Totale Risorse 699
di cui:
Contratto di lavoro a termine -
Contratto di lavoro part time 81
L’età media delle risorse al 31 dicembre 2015 è pari a 47 anni e 11 mesi, mentre l’anzianità di servizio all’interno del Gruppo Cariparma, è di 20 anni e 4 mesi. Si riportano di seguito la composizione del Personale Operativo per classi d’età ed anzianità di servizio.
Composizione del Personale Operativo per classi d’età:
31.12.2015
Donne Uomini Totale Incid. %
oltre 50 anni 110 228 338 48,35%
da 41 a 50 anni 70 111 181 25,89%
da 31 a 40 anni 82 68 150 21,46%
fino a 30 anni 21 9 30 4,29%
Totale Risorse 283 416 699 100%
Composizione del Personale Operativo per anzianità di servizio:
31.12.2015
Donne Uomini Totale Incid. %
fino a 5 anni 20 47 67 9,59%
da 6 a 10 anni 105 117 222 31,76%
da 11 a 15 anni 7 8 15 2,15%
da 16 a 20 anni 16 17 33 4,72%
oltre 20 anni 135 227 362 51,79%
Totale Risorse 283 416 699 100%
La composizione del personale operativo per linee di business è la seguente: 172 presso la Direzione Sistemi Informa-tivi (25,7%), 357 presso la Direzione Processi Operativi (53,4%), 57 presso l’Area Tecnico Logistica (8,5%), 15 presso l’Area Demand e Processi (2,2%), 18 presso l’Area Sicurezza (2,7%), 16 presso l’Area Gestione Servizio (2,4%), 19 presso l’Area Acquisti e Gestione Immobili (2,8%), 4 presso l’Area Personale (0,6%) e 3 presso il Servizio Business Continuity (0,5%); le ulteriori 8 risorse (1,2%) comprendono 5 risorse di Staff e 3 distacchi presso altre società del Gruppo.
23Crédit Agricole Group Solutions
Relazione sulla gestione
Direzione Sistemi InformativiDirezione Processi OperativiArea Tecnico LogisticaArea Demand e ProcessiArea SicurezzaArea Gestione ServizioArea Acquisti e Gestione ImmobiliArea PersonaleServizio Business ContinuityStaff
Personale Operativo per linee di Business
Tutto il personale è stato coinvolto, fin dai primi mesi dalla costituzione della nuova società, in un importante progetto di “change management”, finalizzato ad accompagnare il percorso di trasformazione di CA Group Solutions in una so-cietà di servizi di eccellenza. In particolare il progetto ha l’obiettivo di sviluppare una propria cultura aziendale e “brand identity”, che risulti coerente con quella di Gruppo, e sia orientata alla qualità dei servizi erogati ai clienti ed al loro miglioramento continuo. A supporto di questo programma si sta investendo anche nella identificazione del fabbisogno formativo delle persone per la definizione di un piano pluriennale che supporti la realizzazione degli obiettivi strategici della società.
Principali tendenze in ambito Operations
Il settore bancario internazionale e nazionale è impegnato in un processo di aggiustamento post crisi, caratterizzato da tassi di crescita altalenanti, cambiamenti del contesto normativo e rilevante pressione sui margini. Allo stesso tempo le Banche si stanno confrontando con una vera e propria rivoluzione digitale e di disponibilità di dati, che sta cambiando la fisionomia del loro settore. La “rivoluzione digitale” in atto sta modificando il comportamento e le aspettative dei clienti, sempre più alla ricerca di canali convenienti di interazione, servizi di alta qualità e trasparenza nei prezzi, ca-ratteristiche a cui sono stati abituati dalle aziende leader nel settore Retail. D’altra parte l’innovazione tecnologica ha aperto le porte all’entrata di nuovi concorrenti, provenienti anche da settori diversi.
In questo contesto l’area Operations delle Banche si trova a dover fornire massimo supporto alle funzioni di business per garantire processi efficienti (automatizzati e dematerializzati), ridurre il time to market nel rilascio di nuovi prodotti o piattaforme e per essere il motore dell’innovazione tecnologica, grazie a cui ricavare il massimo valore dai trend in atto (digitale, big data). Allo stesso tempo però deve presidiare la realizzazione degli adeguamenti normativi e far evolvere gli standard di sicurezza delle architetture. In questo scenario i trend che hanno maggior impatto sul mondo Opera-tions, pur differenziandosi per linea di attività, presentano elementi comuni.
In ambito Information Technology la digitalizzazione si sta affermando sia a livello di interazione con i clienti che di operazioni di back office, dove si assiste alla progressiva automazione e dematerializzazione dei processi. L’elevato volume di dati a disposizione consente di elaborare una vista più globale dei clienti e dei loro bisogni, sfruttando ap-pieno tutte le fonti disponibili per sviluppare modelli di interazione e proposizione commerciale evoluti. In generale gli investimenti in IT si stanno spostando dalla gestione ordinaria (run the bank) ai grandi progetti evolutivi (change the bank), concentrandosi soprattutto sullo sviluppo di piattaforme innovative a supporto del business, caratterizzate da un’architettura modulare e flessibile e da elevati standard di sicurezza.
Il modello operativo del Back Office sta evolvendo per supportare una multicanalità realmente integrata e per con-seguire ulteriori margini di efficienza. L’outsourcing viene valutato selettivamente, per incrementare l’efficienza e la flessibilità operativa e gestire efficacemente picchi di domanda. Il relativo costo viene ottimizzato attraverso la gestione efficace dei service provider e la razionalizzazione dei volumi.
La Gestione del Patrimonio Immobiliare sta evolvendo grazie all’adozione di piattaforme che abilitano un maggiore livello di automazione dei processi e di capacità di pianificazione degli interventi. Le attività a maggior contenuto am-ministrativo (es: property management) sono spesso oggetto di outsourcing per aumentare la flessibilità delle strutture interne, ed il facility management (manutenzioni e pulizie) viene concentrato su pochi fornitori al fine di semplificare internamente il processo di gestione e di ridurre i costi esterni massimizzando la qualità dei servizi erogati.
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Bilancio 2015
Gli Acquisti vedono il progressivo accentramento delle attività e delle responsabilità su singole strutture e successi-vamente all’interno di società di servizio, alla ricerca di economie di scala crescenti. La ricerca di efficienza interna e la riduzione dei tempi autorizzativi rimane la priorità. Su specifiche categorie mission critical (es: ICT) si stanno svilup-pando strategie di marketing di acquisto di medio termine (costante e proattiva ricerca di nuovi fornitori e soluzioni organizzative innovative).
Principali attività svolte durante il 2015
CA Group Solutions ha gestito durante il 2015 importanti progetti strategici per il Gruppo, garantendo allo stesso tem-po l’erogazione dei servizi ordinari alle banche ed il funzionamento della macchina operativa.
In continuità con quanto realizzato nel corso del 2014 dal Gruppo, la strategia di investimento si è focalizzata su pro-getti trasversali che hanno avuto origine principalmente da opportunità di sviluppo del business, esigenze di controllo dei rischi e obblighi normativi.
PROGRAMMA DI TRASFORMAZIONE MULTICANALE E DIGITALE
CA Group Solutions ha proseguito il programma di trasformazione multicanale e digitale già avviato nel 2014, con l’obiettivo di creare una piattaforma on line di Gruppo per servire la clientela più evoluta e sviluppare un’offerta distin-tiva e leader sul digitale. Il programma si struttura in diverse iniziative coordinate da una gestione comune, tra cui di particolare rilievo:• rilascio della piattaforma di Mobile Banking anche per Windows Phone con l’arricchimento di nuove funzionalità
(es: gestione della posizione globale, gestione conti esteri, visualizzazione prestiti, mutui e polizze, riepilogo e det-taglio F24);
• rilascio della piattaforma di Corporate Banking per la vendita alla clientela dopo una fase pilota, raggiungendo gli 800 clienti attivi, con funzionalità aggiuntive, in ambito pagamenti, portafoglio e rendicontazione;
• sviluppo di una nuova APP per i micro-pagamenti NOWPAY, integrata con l’APP mobile del Gruppo, che consente lo scambio immediato di denaro tra privati direttamente tramite smartphone. Nata dall’adesione del nostro Grup-po (2° in Italia) al nuovo circuito interbancario Jiffy (SIA S.p.A.), oggi è disponibile ai correntisti di circa 50 banche italiane. Il nostro Gruppo al 31 dicembre 2015 ha raggiunto: 23.753 download della nuova APP, pari a 4.812 utenti attivi; 1.614 operazioni di invio denaro nel periodo settembre dicembre 2015; 41,34 € di transato medio in linea con quello registrato dalle altre banche aderenti.
• avvio del progetto Mutui Multicanale, che nel 2015 ha visto la creazione di un’apposita struttura di Back-Office, accentrando in CA Group Solutions l’operatività svolta dalle reti commerciali. Attualmente in fase pilota su 16 filiali della Direzione Territoriale Toscana, il nuovo processo consente la riduzione dei tempi di erogazione grazie alla sostituzione della tradizionale pratica cartacea con una digitalizzata;
• rinnovo del Front-End Commerciale del Canale Private, in fase pilota dal 22 dicembre 2015, strumento che permette alle risorse del canale di beneficiare di tutti i vantaggi connessi alla disponibilità di un unico punto dove inserire e analizzare le informazioni dei propri clienti, ed usufruire di processi guidati per le principali operazioni di natura commerciale (es: diario incontri, agenda e attività da svolgere, generazione di campagne semplici, gestione relazioni e raggruppamenti di clienti, sincronizzazione gestione portafogli);
• sviluppo di una piattaforma integrata di CRM Multicanale, che sarà operativa entro fine 2016 e consentirà di ana-lizzare i comportamenti dei clienti tra i vari canali (web, mobile, ATM, ecc..) e gestire campagne multichannel per favorirne l’efficienza;
• sperimentazione del Gestore Remoto, soluzione tecnologica che consente la gestione della relazione e la ven-dita a distanza da parte di un gestore remoto. I primi scenari sviluppati vedono il colloquio a distanza in diverse situazioni tra cliente e gestore, allo scopo di simulare le funzionalità di video call, gestione dinamica dell’indirizza-mento della chiamata cliente/gestore, condivisione delle informazioni e di firma remota e biometrica (se il cliente è presente in una filiale del Gruppo) per la conclusione dei contratti. Si proseguirà nel 2016 con le analisi e le attività implementative di questa soluzione innovativa.
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Relazione sulla gestione
POTENZIAMENTO PROCESSI E PROCEDURE DEL CREDITO
Nel 2015 sono proseguite anche le iniziative progettuali relative al potenziamento ed industrializzazione dei processi del Credito, con particolare riferimento alle fasi di intercettamento e recupero. Questi interventi si inseriscono in un programma di semplificazione dei processi del credito e di rafforzarne dei sistemi di monitoraggio. In particolare sono stati realizzati i seguenti interventi:• rilascio di una soluzione innovativa di Pratica Elettronica di Gestione, strumento a supporto del processo di ge-
stione e monitoraggio del credito problematico o anomalo, che ha visto l’introduzione, tra le altre, delle funzionalità di prioritizzazione delle pratiche in funzione dell’urgenza dell’intervento, chiusura automatica delle azioni mediante recepimento degli aggiornamenti direttamente dalle altre procedure, creazione reportistica (Dashboard);
• sviluppo di un Quadro di Controllo, strumento utilizzato per la produzione automatica della reportistica, imple-mentato allo scopo di generare viste di sintesi executive e che sarà ulteriormente sviluppato nel corso del 2016 per arricchirsi di viste di dettaglio ed essere distribuito alle strutture centrali e territoriali con modalità personalizzabili;
• sviluppo di un Motore IMA, motore di calcolo dell’early warning (IMA), basato su un approccio statistico che mas-simizza la predittività del default; il rilascio è previsto a marzo 2016;
• evoluzione della Piattaforma Legale EPC per supportare la classificazione e la gestione dei crediti ad incaglio o sofferenza, attraverso l’utilizzo di un workflow documentale e di uno gestionale, che consentono la digitalizzazione dei documenti, la tracciatura temporale degli stati e delle attività, il controllo e la produzione di reportistica evoluta.
EVOLUZIONE OFFERTA COMMERCIALE
La piattaforma di offerta commerciale del Gruppo, già pienamente funzionante, è stata arricchita nel corso del 2015 soprattutto in area monetica e incassi/pagamenti, al fine di ampliare l’offerta commerciale e far evolvere gli strumenti a supporto. In particolare è stata:• stipulata la nuova Partnership con American Express, che arricchisce il catalogo delle carte di credito, con l’offerta
del top di gamma, per cui è in corso di realizzazione la procedura per l’emissione e la gestione delle nuove carte;• realizzato il progetto di adeguamento per i Pagamenti con la Pubblica Amministrazione, realizzando tutti gli
interventi necessari per offrire ai nostri clienti, a partire dal 2016, i nuovi servizi inerenti alla gestione di tutti i pa-gamenti effettuati in favore delle pubbliche amministrazioni, tramite l’infrastruttura “Nodo dei pagamenti - SPC” gestita da DigitPA.
ADEGUAMENTO NORMATIVO
Al fine di potenziare gli apparati di controllo e garantire la conformità attraverso l’allineamento progressivo alle norma-tive, anche nel 2015 parte significativa degli investimenti è stata destinata agli interventi tesi ad adeguare i processi e le procedure informatiche alle disposizioni tempo per tempo emanate dagli enti regolatori. Tutti gli interventi sono stati completati nel rispetto delle scadenze regolamentari ed in particolare:• progetto Target2 Securities, che ha visto la realizzazione degli adeguamenti previsti dal nuovo sistema di regola-
mento e scambio di strumenti finanziari a livello europeo, che ha sostituito le piattaforme di settlement domestiche a partire dal 31 agosto 2015;
• progetto di adeguamento alla normativa U.S.A. (FATCA) per la comunicazione di attività e saldi dei clienti USA con la prima segnalazione ufficiale.
SICUREZZA DEI SISTEMI INFORMATIVI
Nell’ottica di preservare il livello di sicurezza dei sistemi informativi ed in allineamento con quanto richiesto dalla Ca-pogruppo Crédit Agricole, nel 2015 sono stati consolidati i progetti avviati nel corso dell’anno precedente ed intrapresi nuovi interventi al fine di consolidare le iniziative ed i presidi di sicurezza sia per la Clientela che per la Banca, in particolar modo nei riguardi della “Cybercriminalità” e degli attacchi via rete telematica. Fra le iniziative più importanti:• la diffusione delle Piattaforme Antifrode sui nuovi prodotti di internet banking;
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Bilancio 2015
• il consolidamento delle piattaforme dedicate agli attacchi di tipo “APT – Advanced Persistent Threat” (Minacce Costanti Evolute);
• l’identificazione della soluzione che consentirà di avviare il processo di “user data classification” ai fini della “Data Loss Prevention”;
• il potenziamento dei presidi normativi legati alla Tracciatura delle Operazioni Bancarie.
TRASFORMAZIONE DELLA RETE FISICA
La macchina di roll–out per l’attivazione del nuovo modello di filiale del Gruppo, AgenziaPerTe, ha proseguito le sue attività nel corso del 2015, raggiungendo le 230 nuove filiali su un totale di 340 previste a Piano. L’iniziativa è parte del programma di sviluppo di un nuovo modello di servizio (Progetto MOSER) che mira a rivedere ed innovare il modello di gestione della clientela Retail, come leva strategica a supporto del perseguimento degli obiettivi di efficacia commer-ciale ed efficienza organizzativa/operativa.
Sono inoltre proseguite le consuete attività per l’apertura e la ristrutturazione del parco immobiliare ed i lavori di tra-sferimento o riduzione degli spazi delle filiali delle tre banche, indotti dalla ricerca di ottimizzazione di spazi e costi, completando come da piano 22 interventi (16 per Cariparma, 2 per FriulAdria e 4 per Carispezia).
GRANDI PROGETTI IMMOBILIARI
CA Group Solutions, avendo in gestione il patrimonio immobiliare del Gruppo, ha gestito nel corso del 2015 importanti interventi, tra cui quelli propedeutici all’ampliamento del Centro Direzionale Cavagnari di Parma, (assegnazione dell’appalto): l’intervento consentirà di accentrare in una sede principale sulla piazza di Parma i dipendenti attualmente dislocati in diversi immobili in locazione, garantendo più efficienza in termini logistici e riducendo i costi operativi e gestionali. Il progetto in particolare prevede:• realizzazione di due nuovi fabbricati ad uso ufficio (conservando l’eventuale possibilità di realizzarne un terzo in
caso di future maggiori necessità);• interventi straordinari sul “vecchio Cavagnari” al fine rinnovare gli impianti tecnologici ed ricavare nuovi spazi ad
uso uffici;• realizzazione della nuova mensa;• ristrutturazione dell’Auditorium, che sarà completamente rimodernato aumentandone la capienza;• creazione di nuovi uffici, sale riunioni e spazi a supporto dell’Auditorium;• revisione dell’Entrata con ristrutturazione della Portineria;• ampliamento della zona parcheggio.
Tutti gli impianti saranno realizzati con le più innovative tecnologie al fine di ottenere un’importante riduzione dei co-sti di gestione (impianto di raffrescamento e riscaldamento geotermico, recupero acque piovane e acque bianche, impianti fotovoltaici, domotica) e di ottenere la certificazione “Leed” (“The Leadership in Energy and Environmental Design”), sistema statunitense di classificazione dell’efficienza energetica e dell’impronta ecologica degli edifici, svi-luppato dallo U.S. Green Building Council, che fornisce un insieme di standard di misura per valutare le costruzioni ambientalmente sostenibili.
Le attività avranno la durata di 24 mesi ed entro il mese di giugno 2018, ad ottenimento di tutte le autorizzazioni, si prevede di procedere con i trasferimenti delle risorse nei nuovi locali.
Ulteriori progetti di natura immobiliare che hanno visto impegnate le strutture tecniche di CA Group Solutions nel corso del 2015 fanno riferimento alla Ristrutturazione della Sede di Milano in Via Imperia, avvenuta nel mese di Luglio 2015, e la prima fase di lavori di Ristrutturazione della Sede di Milano di Via Armorari, ed l’Ampliamento della sede di Roma, avvenuto acquistando la palazzina in zona Parioli dove erano già situati gli uffici del Gruppo e la palazzina gemella, al fine di realizzare una location di maggiore visibilità.
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Relazione sulla gestione
COSTITUZIONE CONSORZIO DI GRUPPO
Il progetto principale del 2015, che visto un forte impegno di tutte le strutture di area Operations del Gruppo, è stato proprio la Costituzione di CA Group Solutions, società nata con l’obiettivo strategico di costituire un “motore” di Gruppo, in grado di erogare servizi di qualità a tutte le società aderenti e rappresentare un modello di eccellenza attra-verso la ricerca continua di innovazione e dell’efficienza.
Rapporti con società del Gruppo
La capogruppo Cariparma svolge funzioni di direzione strategica, indirizzo e controllo (Governance), nonché attività di supporto diretto o indiretto al business.
Al fine di perseguire sinergie industriali, nel corso del 2015 il Gruppo bancario Cariparma Crédit Agricole ha costituito Crédit Agricole Group Solutions S.c.p.A., società in cui sono confluite le attività di Operations e Information Technology delle altre Società del Gruppo bancario, con particolare riferimento a Sistemi Informativi, Gestione Immobili e Tecnico/Logistica, Back Office, Demand Management, Sicurezza e Acquisti.
Al Consorzio ha, inoltre, aderito Eurofactor Italia S.p.A., società italiana del Gruppo Crédit Agricole.
I rapporti con la capogruppo Cariparma e con le altre società consorziate, sussistendo profili di reciproca convenienza e di concreto interesse delle parti, sono regolati da appositi accordi di service, in coerenza con le norme contabili in-ternazionali e i dettami fiscali, garantendo la tutela degli azionisti di minoranza e coniugando efficacia ed efficienza del governo sinergico delle relazioni infragruppo.
Le forniture dei singoli servizi sono regolate da accordi denominati “Service Level Agreement” (SLA), che definiscono i principi generali e regolamentano l’erogazione di “servizi” e i conseguenti rapporti economici. Tutti i rapporti sono stati valutati anche sotto il profilo del potenziale conflitto di interessi. Il corrispettivo delle operazioni viene stabilito mediante apposita procedura che determina i valori sulla base dei costi delle risorse impiegate, dei costi accessori e comunque in modo comparabile con gli standard di mercato, in considerazione della gamma, della natura, della tempestività e della qualità dei servizi globalmente offerti.
I Risultati economici
Il 1 settembre 2015 il Gruppo Cariparma Crédit Agricole, al fine di migliorare la propria efficienza operativa ed innalzare la qualità dei servizi, ha costituito la società consortile Crédit Agricole Group Solutions, avente come scopo, quello di fornire prestazioni in prevalenza alle società del gruppo, nell’ambito dei servizi informatici, processi operativi, sicurezza logica e fisica, gestione del patrimonio immobiliare.
La società Crédit Agricole Group Solutions ha, per questo motivo, accentrato presso di sé le strutture del gruppo ope-ranti all’interno delle sopra citate attività, con l’obiettivo di individuare nuove sinergie per le entità del gruppo.
Crédit Agricole Group Solutions garantisce alle società consorziate corrispondenza analitica tra i costi delle prestazioni fornite ed i corrispettivi pretesi; per assicurare ciò, la società si è dotata di un modello di contabilità industriale, che le permette l’allocazione puntuale dei costi sostenuti per i servizi resi alla clientela consorziata. Tutto questo, in confor-mità con quanto previsto dalla normativa vigente, che prevede che “i corrispettivi dovuti dai consorziati a favore del consorzio non superino i costi imputabili ai servizi resi”.
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Bilancio 2015
Essendo il 2015 l’anno di costituzione della società consortile, non è possibile esporre confronti con l’esercizio prece-dente; si riporta, di conseguenza il solo conto economico riclassificato al 31 dicembre 2015 che, come noto, è rappre-sentativo del periodo 1° settembre - 31 dicembre 2015:
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
31.12.2015
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 78.747.300
Valore della produzione 78.747.300
Spese del personale -15.917.747
Spese amministrative -46.072.060
Ammortamento immobilizzazioni materiali e immateriali -16.368.826
Costi della produzione -78.358.633
Risultato operativo 388.667
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -
Oneri/proventi finanziari -54.863
Risultato corrente al lordo delle imposte 333.804
Imposte sul reddito dell’operatività corrente -333.804
Utili (perdite) delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposte -
Utile d’esercizio -
L’importo complessivo dei proventi conseguiti negli ultimi quattro mesi del 2015 ha raggiunto i 78,7 milioni ed è stato determinato riallocando gli oneri sostenuti dal Consorzio per le prestazioni di servizio erogate a beneficio delle altre società del Gruppo, sulla base dell’applicazione del modello di cost allocation adottato.
Nel corso dell’ultimo quadrimestre del 2015 i ricavi verso i primi tre clienti hanno rappresentato il 99,8% del totale (di cui: 71,4% Cariparma S.p.A, 18% Banca Popolare Friuladria S.p.A. e 10,3% Carispezia S.p.A.), per un totale di 78,5 milioni; mentre la quota residua pari a 0,2 milioni (0,2%), è stata fatturata verso altri clienti quali: Agos Ducato S.p.A., Crédit Agri-cole Leasing Italia S.r.l., Caceis S.p.A., Crédit Agricole Vita S.p.A., Eurofactor S.p.A. e Crédit Agricole Assicurazioni S.p.A.
Gli oneri operativi, pari a 78,4 milioni, sono rappresentati da spese per il personale per 15,9 milioni (pari al 20,3% del totale oneri), spese amministrative per 46,1 milioni (58,8%) ed ammortamenti per 16,4 milioni (20,9%).
In particolare, il costo del personale (15,9 milioni) è il risultato del conferimento di 579 risorse da Cariparma S.p.A. e 93 risorse da Banca Popolare Friuladria S.p.A. provenienti dalle aree IT & operations.
Le spese amministrative (46,1 milioni) sono la parte più consistente degli oneri operativi (58,8%) e rappresentano, sostanzialmente, i costi sostenuti per prestazioni di servizi svolte dal Consorzio a favore delle altre società del gruppo. La quota preponderante delle spese amministrative è costituita da costi esterni per servizi per un ammontare di 41,8 milioni (pari al 90,7 % del totale), tra i quali sono inclusi anche i servizi erogati dalla Capogruppo per le attività di go-vernance e controllo (pari a 1,3 milioni). La quota residua (4,3 milioni) è formata, principalmente, da oneri sostenuti per l’acquisto di materiali di consumo (2 milioni) e da costi per il godimento beni di terzi (1,5 milioni).
Gli ammortamenti (16,4 milioni) sono il risultato del conferimento di cespiti di natura informatica e telecomunicazioni dalle altre società del gruppo, per un valore netto complessivo di 121,9 milioni (di cui: 121,6 milioni da Cariparma S.p.A e 0,3 milioni da Banca Popolare Friuladria S.p.A.) e la quota di ammortamento del periodo derivante da un piano di investimenti di 38,2 milioni.
Gli oneri finanziari, pari a 54.863 euro, sono riconducibili ad interessi passivi su finanziamenti stipulati con le società del Gruppo Cariparma Crédit Agricole.
Le imposte dell’esercizio ammontano a 0,3 milioni.
Non avendo finalità di lucro, le spese sostenute per le prestazioni dei servizi sono state dal Consorzio interamente riallocate sugli aderenti allo stesso, di conseguenza il conto economico dell’esercizio 2015 risulta chiuso in pareggio.
29Crédit Agricole Group Solutions
Relazione sulla gestione
SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA RICLASSIFICATA
Si riporta di seguito la situazione patrimoniale – finanziaria riclassificata al 31 dicembre 2015:
ATTIVO 31.12.2015
ATTIVITÀ NON CORRENTI 146.521.462
10. Attività materiali 30.929.183
20. Attività immateriali 112.775.399
30. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.059.972
40. Attività fiscali anticipate 756.908
50. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione -
60. Altre attività non correnti -
ATTIVITÀ CORRENTI 17.950.219
70. Crediti commerciali 2.589.710
di cui Crediti verso clienti 85.862
di cui Crediti verso consociate 1.999.996
di cui Crediti verso controllanti 503.852
80. Attività fiscali correnti -
90. Altre attività correnti 2.751.213
100. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 12.609.296
TOTALE ATTIVO 164.471.681
Le attività materiali ed immateriali ammontano a 143,7 milioni e scaturiscono prevalentemente dal conferimento di cespiti di natura informatica e telecomunicazioni da Cariparma S.p.A., e da Banca Popolare Friuladria S.p.A.. Gli inve-stimenti ICT sostenuti dal Consorzio nel 2015, per i primi quattro mesi di attività (pari a 38,2 milioni), hanno generato un incremento delle attività nette di 21,8 milioni.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita, pari a 2,1 milioni, constano in 20.000 azioni della società del Gruppo Crédit Agricole S.A. “Silca Facility Management” la cui partecipazione è stata ceduta dalla Capogruppo Cariparma S.p.A nel mese di settembre.
In particolare, Silca rappresenta il principale fornitore del Consorzio con una quota del 9% sul totale complessivo degli oneri sostenuti nel 2015.
La voce attività fiscali anticipate ammonta a 0,8 milioni e riguarda: imposte anticipate derivanti da differenze tempo-ranee esistenti tra i valori contabili e i corrispondenti valori rilevati ai fini fiscali, in conseguenza di accantonamenti ai fondi relativi al personale e agli ammortamenti.
La quota preponderante dei crediti commerciali è costituita dai crediti verso le altre società del gruppo quali: Caripar-ma S.p.A. per un importo di 0,5 milioni (19,5% del totale), Banca Popolare Friuladria S.p.A. per 1,3 milioni (51,2% del totale), Carispezia S.p.A. per 0,6 milioni (25,1% del totale).
Crédit Agricole Group Solutions30
Bilancio 2015
Infine, la voce altre attività correnti di importo pari a 2,8 milioni è costituita principalmente da risconti attivi derivanti dagli oneri operativi (1,8 milioni) e da pagamenti anticipati ai fornitori (0,8 milioni). L’importo complessivo delle dispo-nibilità liquide ammonta a 12,6 milioni.
PASSIVO 31.12.2015
PATRIMONIO NETTO 39.762.312
10. Capitale 40.000.000
20. Riserve -
30. Sovrapprezzi di emissione -
40. Riserve da valutazione -237.688
50. Utile (perdita) dell’esercizio -
PASSIVITÀ NON CORRENTI 52.135.540
60. Debiti finanziari 40.036.908
70. Passività fiscali differite -
80. Passività associate ad attività in via di dismissione -
90. Trattamento di fine rapporto del personale 11.447.441
100. Fondi per rischi ed oneri 651.191
a) quiescenza ed obblighi simili -
b) altri fondi 651.191
110. Altre passività non correnti -
PASSIVITÀ CORRENTI 72.573.829
120. Debiti finanziari -
130. Passività fiscali correnti 49.777
140. Debiti commerciali 63.376.806
di cui Debiti verso fornitori 63.376.806
di cui Debiti verso consociate -
di cui Debiti verso controllanti -
150. Altre passività correnti 9.147.246
TOTALE PASSIVO 164.471.681
Il patrimonio netto pari a 39,8 milioni è composto da 40 milioni di capitale sociale e -0,2 milioni di riserve da valutazione del TFR. Il capitale sociale è posseduto da: Cariparma S.p.A. con una quota pari all’87,5%, da Banca Popolare Friula-dria S.p.A. con l’8,8%, da Carispezia S.p.A. con il 2,5%, da CALIT S.r.l. con l’1,2% e da Eurofactor S.p.A. con lo 0,1%.
L’ammontare dei debiti finanziari, pari a 40 milioni, è rappresentato da un finanziamento stipulato con la Capogruppo Cariparma S.p.A. e dai corrispondenti interessi passivi maturati al 31 dicembre 2015.
Il conferimento di 672 risorse da Cariparma S.p.A. e da Banca Popolare Friuladria S.p.A. ha comportato un ammontare del Fondo Trattamento di Fine Rapporto pari a 11,4 milioni.
I fondi per rischi ed oneri includono fondi inerenti i premi di anzianità e componenti variabili delle retribuzioni dei dipen-denti, per un importo complessivo di 0,7 milioni.
Tra le passività correnti sono inclusi 63,4 milioni di debiti commerciali e 8,6 milioni di debiti verso i dipendenti, maturati su varie componenti del costo del lavoro.
In considerazione dei rilevanti investimenti sostenuti in fase di costituzione della società, la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 è risultata negativa di 27,4 milioni.
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Proposta di approvazione del bilancio
Proposta di approvazione del bilancio
Signori Azionisti vi sottoponiamo per l’approvazione la relazione del Consiglio di Amministrazione sulla situazione della società e sull’andamento delle gestione ed il bilancio di esercizio chiuso il 31 dicembre 2015, che presenta un risultato pari a zero, costituito dalla Situazione patrimoniale-finanziaria, dal Conto economico, dal Conto economico comples-sivo, dal prospetto delle Variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario, dalla Nota Integrativa.
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Bilancio 2015
Relazione del Collegio Sindacale
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2015 AI SENSI DELL’ART. 2429, COMMA 2, COD. CIV. All’Assemblea degli Azionisti della Crédit Agricole Group Solutions Società Consortile per Azioni Signori Azionisti, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, che il Consiglio di Amministrazione sottopone alla Vostra approvazione, è il primo della vita della Società che è stata costituita in data 27 agosto 2015 con atto del Notaio Dott. Filippo Zabban, N. Rep. 67960, N. Raccolta 12095; la Società ha avviato la propria operatività il 1 settembre 2015. Lo scrivente Organo, a far data dalla nomina, deliberata in sede di costituzione della Società, ha posto in essere l’attività di vigilanza prevista dalla legge. In particolare, il Collegio ha vigilato sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, sull’adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo–contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione. La attività del Collegio è stata altresì ispirata alle norme di comportamento del Collegio Sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, ed ha tenuto conto di quanto disposto dal “Regolamento dei flussi informativi tra e verso gli Organi Sociali” adottato dalla Società in data 23 settembre 2015. Per il controllo legale dei conti, di cui all’art. 2409-bis del cod. civ. e al D. Lgs. 39/2010, la Società ha conferito incarico alla Società Reconta Ernst & Young S.p.A., iscritta nel Registro dei Revisori Legali istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il Collegio dà atto dell’attività svolta a far tempo dalla propria nomina con la presente Relazione. Attività di verifica svolta dal Collegio Sindacale Il Collegio ha pianificato la propria attività tenendo conto sia del quadro normativo di riferimento, che delle verifiche ritenute opportune in relazione alle dimensioni ed all’oggetto sociale della Società. L’esercizio dell’attività di controllo è avvenuta, tra l’altro, attraverso:
riunioni periodiche organizzate secondo un piano di attività, che hanno consentito l’acquisizione di informazioni, dati, relazioni ed un confronto diretto con le Funzioni aziendali di volta in volta coinvolte. In particolare, il Collegio Sindacale ha incontrato il Direttore Generale, il Vice-Direttore generale, nonché responsabile della Direzione Operations e Sistemi, il Responsabile dell’Area Gestione Servizio e referente delle Funzioni di Controllo, e le Funzioni di controllo (Audit, Compliance, DRCP);
la partecipazione alle riunioni degli Organi sociali, tra cui tutti i Consigli di Amministrazione e l’Assemblea degli Azionisti tenuti nel corso del 2015;
33Crédit Agricole Group Solutions
Relazione del Collegio Sindacale
Si segnala che il Consiglio di Amministrazione ha proceduto con le deliberazioni ai sensi dell’art. 2343 del Codice Civile sulle valutazioni emesse da PricewaterhouseCoopers Advisor S.p.A. in relazione ai rami d’azienda di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. e di Banca Popolare Friuladria S.p.A. conferiti nella Società e afferenti rispettivamente l’operations e l’informationn technology. Il Collegio ha constatato che le riunioni degli Organi sociali si sono svolte nel rispetto delle norme che ne disciplinano il funzionamento;
lo scambio informativo periodico con la Società di revisione. Da questa attività non sono emersi aspetti rilevanti per i quali si sia reso necessario procedere con specifici approfondimenti; nel corso dello scambio di informazioni reciproche sugli accertamenti effettuati, non è stata comunicata l’esistenza di fatti censurabili;
le informazioni e le attività condotte, per quanto di interesse anche ai fini dell’attività di vigilanza quale Collegio Sindacale, nella veste di Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001. In data 2 settembre 2015, il Consiglio di Amministrazione di Crédit Agricole Group Solutions ha infatti deliberato di attribuire al Collegio Sindacale le funzioni dell’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001;
lo scambio di informazioni con i Collegi Sindacali della Capogruppo e delle altre Società del Gruppo, anche a mezzo dell’incontro promosso dallo scrivente Organo con tutti gli altri Collegi del Gruppo tenutosi in data 16 marzo 2016.
Il Collegio ha ottenuto dall’Organo Amministrativo, anche nelle occasioni di incontro di cui sopra, informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere dalla Società. Al riguardo, sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio ritiene che le operazioni poste in essere i) siano conformi alla legge ed allo statuto; ii) non appaiano manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse, iii) non appaiano tali da compromettere l’integrità del capitale sociale. Come detto, il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, sull’assetto organizzativo e sul funzionamento dello stesso, che si ritiene adeguato alla dimensione aziendale ed all’attività svolta dalla Società. Il Collegio, per quanto di competenza, ha altresì vigilato sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo–contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, e non si hanno osservazioni da riferire in merito. Tale attività è stata condotta avendo particolare riguardo al processo attraverso il quale le informazioni vengono prodotte, diffuse e gestite dalle Funzioni incaricate; a titolo esemplificativo, in data 28 ottobre 2015 si è tenuto un incontro tra il Collegio Sindacale e l’Area Gestione Servizio al fine di fornire ai Sindaci un approfondimento in merito alla gestione dei flussi informativi all’interno della Società e sulle relative responsabilità. Il giudizio di adeguatezza sul sistema amministrativo–contabile viene espresso anche a seguito dello scambio di informazioni con la Società di revisione. Il Collegio è altresì informato degli interventi già pianificati volti al continuo miglioramento nel governo dei processi interni, anche con riferimento ai sistemi informativi. Nel Consiglio di Amministrazione del 25 novembre 2015, il Collegio Sindacale è stato sentito in merito alla ripartizione dei compensi annui degli Amministratori, ai sensi dell’art. 14 dello Statuto. Nel 2015 non sono state presentate denuncie ex art. 2408 cod. civ., né esposti.
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Bilancio 2015
Osservazioni in ordine al Bilancio e alla sua approvazione Il bilancio che il Consiglio di Amministrazione sottopone alla Vostra approvazione si compone dalla Situazione patrimoniale-finanziaria, dal Conto economico, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota Integrativa. Il fascicolo di bilancio è altresì corredato dalla Relazione accompagnatoria degli Amministratori sulla gestione. Tali documenti sono stati messi a disposizione del Collegio Sindacale in data 17 marzo 2016. Non essendo demandata al Collegio la revisione legale del bilancio, lo scrivente Organo ha vigilato sull’impostazione generale data allo stesso, sulla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura e, a tal riguardo, non si segnalano osservazioni particolari da riferire. In particolare, il Collegio ha verificato:
che gli schemi di bilancio sono conformi agli IAS/IFRS ed alle disposizioni del codice civile; che la Nota integrativa reca la dichiarazione di conformità con i principi contabili internazionali
applicati ed indica i principali criteri di valutazione adottati, oltre ad esporre le informazioni di supporto alle voci dello Stato patrimoniale, del Conto economico, dal Conto economico Complessivo, del Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e del Rendiconto finanziario;
che la Relazione sulla gestione risulta conforme alle leggi vigenti, nonché coerente con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione e con le informazioni di cui dispone il Collegio;
non risulta che gli Amministratori abbiano fatto ricorso alla deroga di cui all’art. 2423, 4° comma, Cod. Civ.;
che in bilancio sono chiaramente indicati i rapporti con le Società del Gruppo di appartenenza e le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono in linea con quanto previsto dalla normativa e dalle disposizioni regolamentari vigenti.
Si segnala che, non avendo finalità di lucro, le spese sostenute per le prestazioni dei servizi sono state interamente riallocate dal Consorzio sugli aderenti allo stesso, di conseguenza il Conto economico dell’esercizio 2015 chiude in pareggio. Tutto ciò premesso, preso atto dei risultati esposti in Bilancio, della struttura dello stesso, della sussistenza del contenuto obbligatorio della Relazione sulla gestione, ed avendo altresì ricevuto la Relazione della Società di Revisione con giudizio senza rilievi ed eccezioni, il Collegio esprime, sotto i profili di propria competenza, parere favorevole all’approvazione del Bilancio 2015, che presenta un risultato pari a zero. Parma, 1 aprile 2016
Il Collegio Sindacale
(Luigi Capitani)
(Maria Ludovica Giovanardi)
(Roberto Branchi)
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Relazione della Società di Revisione
Relazione della Società di Revisione
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Bilancio 2015
37Crédit Agricole Group Solutions
Relazione della Società di Revisione
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Bilancio 2015
Prospetti contabili
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO 31.12.2015
ATTIVITÀ NON CORRENTI 146.521.462
10. Attività materiali 30.929.183
20. Attività immateriali 112.775.399
30. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.059.972
40. Attività fiscali anticipate 756.908
50. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione -
60. Altre attività non correnti -
ATTIVITÀ CORRENTI 17.950.219
70. Crediti commerciali 2.589.710
di cui Crediti verso clienti 85.862
di cui Crediti verso consociate 1.999.996
di cui Crediti verso controllanti 503.852
80. Attività fiscali correnti -
90. Altre attività correnti 2.751.213
100. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 12.609.296
TOTALE ATTIVO 164.471.681
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Prospetti contabili
PASSIVO 31.12.2015
PATRIMONIO NETTO 39.762.312
10. Capitale 40.000.000
20. Riserve -
30. Sovrapprezzi di emissione -
40. Riserve da valutazione -237.688
50. Utile (perdita) dell’esercizio -
PASSIVITÀ NON CORRENTI 52.135.540
60. Debiti finanziari 40.036.908
70. Passività fiscali differite -
80. Passività associate ad attività in via di dismissione -
90. Trattamento di fine rapporto del personale 11.447.441
100. Fondi per rischi ed oneri 651.191
a) quiescenza ed obblighi simili -
b) altri fondi 651.191
110. Altre passività non correnti -
PASSIVITÀ CORRENTI 72.573.829
120. Debiti finanziari -
130. Passività fiscali correnti 49.777
140. Debiti commerciali 63.376.806
di cui Debiti verso fornitori 63.376.806
di cui Debiti verso consociate -
di cui Debiti verso controllanti -
150. Altre passività correnti 9.147.246
TOTALE PASSIVO 164.471.681
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Bilancio 2015
CONTO ECONOMICO
Voci 31.12.2015
10. Ricavi delle vendite e delle prestazioni 78.747.300
20. Totale valore della produzione 78.747.300
30. Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (1.991.952)
40. Costi per servizi (41.801.039)
50. Costi per godimento di beni di terzi (1.524.602)
60. Costi per il personale (15.917.747)
70. Ammortamenti e svalutazioni (16.368.826)
Attività immateriali (2.554.830)
Attività materiali (13.813.996)
80. Accantonamenti fondi rischi ed oneri -
90. Proventi diversi di gestione 7.906 -
100. Oneri diversi di gestione (762.373)
110. Totale costi della produzione (78.358.633)
120. Risultato operativo 388.667
130. Proventi finanziari 855
140. Oneri finanziari (55.718)
150. Utile (perdita) da cessione investimenti -
160. Utili da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita -
170. Perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita -
180. Risultato al lordo delle imposte 333.804
190. Imposte sul reddito dell’esercizio (333.804)
200. Utile (perdita) al netto delle imposte -
210. Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte -
220. Utile (Perdita) d’esercizio -
41Crédit Agricole Group Solutions
Prospetti contabili
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
Voci 31.12.2015
10. Utile (Perdita) d’esercizio -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali -
30. Attività immateriali -
40. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti -238
50. Attività non correnti in via di dismissione -
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
70. Copertura di investimenti esteri -
80. Differenze di cambio -
90. Copertura di flussi finanziari -
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita -
110. Attività non correnti in via di dismissione -
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto -
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte -238
140. Redditività complessiva (Voce 10+130) -238
Crédit Agricole Group Solutions42
Bilancio 2015
MOVIMENTAZIONE PATRIMONIO NETTO
Capitale: azioni
ordinarie
Sovrapprezzi di emissione
Riserve: Riserve da valutazione
Utile (Perdita)
di periodo
Patrimonio netto di utili altre
PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2014 - - - - - - -
ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE
Riserve - - - - - - -
Dividendi e altre destinazioni - - - - - - -
VARIAZIONI DELL’ESERCIZIO
Variazioni di riserve - - - - - - -
Operazioni sul patrimonio netto -
Emissione nuove azioni 40.000.000 - - - - - 40.000.000
Acquisto azioni proprie - - - - - - -
Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - - -
Variazione strumenti di capitale - - - - - - -
Derivati su proprie azioni - - - - - - -
Azioni e diritti su azioni della Capogruppo assegnate a dipendenti e amministratori - - - - - - -
Redditività complessiva - - - - -237.688 -237.688
PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2015 40.000.000 - - - -237.688 - 39.762.312
La compagine azionaria risulta la seguente:• Cariparma S.p.A. con una quota pari all’87,5%, • Banca Popolare FriulAdria S.p.A. con l’8,8%, • Carispezia S.p.A. con il 2,5%, • CALIT S.r.l. con l’1,2%, • Eurofactor S.p.A. con lo 0,1%.
43Crédit Agricole Group Solutions
Prospetti contabili
RENDICONTO FINANZIARIO
31.12.2015
A. ATTIVITÀ OPERATIVA
1. Gestione 63.092.576
- risultato d’esercizio (+/-) -
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) -
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 16.368.826
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) -
- imposte, tasse e crediti d’imposta non liquidati (+/-) 333.804
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell’effetto fiscale (-/+) -
- altri aggiustamenti (+/-) 46.389.946
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività -7.400.895
- attività finanziarie disponibili per la vendita -2.059.972
- crediti verso banche -
- crediti commerciali -2.589.710
- altre attività -2.751.213
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività -30.977.880
- debiti verso banche -19.963.092
- debiti commerciali 17.060.014
- altre passività -28.074.802
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa 24.713.801
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da: -
- vendite di partecipazioni -
- dividendi incassati su partecipazioni -
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza -
- vendite di attività materiali -
- vendite di attività immateriali -
- vendite di rami d’azienda -
2. Liquidità assorbita da: -13.604.505
- acquisti da partecipazioni -
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza -
- acquisti di attività materiali -7.854.621
- acquisti di attività immateriali -30.299.156
- acquisti di rami d’azienda 24.549.272
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento -13.604.505
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie 1.500.000
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale -
- distribuzione dividendi e altre finalità -
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista 1.500.000
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO 12.609.296
RICONCILIAZIONE
Voci di bilancio 31.12.2015
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio -
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio 12.609.296
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi -
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 12.609.296
LEGENDA: (+) generata (-) assorbita
Crédit Agricole Group Solutions44
Bilancio 2015
Nota integrativa
Politiche contabili
Parte Generale
Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
La Società Crédit Agricole Group Solutions S.c.p.A, in quanto società inclusa nel bilancio consolidato del Gruppo Ca-riparma, ha esercitato l’opzione concessa dall’art. 4 comma IV del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, di redigere il proprio bilancio d’esercizio in conformità ai principi contabili internazionali.
Pertanto, il bilancio della Società è redatto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall’ln-temational Accounting Standards Board (lASB) e le relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Inter-pretation Committee (IFRIC) ed omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n° 1606 del 19 luglio 2002.
Nella predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2015 sono stati applicati i principi contabili IAS/IFRS omologati ed in vigore alla medesima data.
Il presente bilancio risulta comunque conforme al dettato degli articoli 2423 e seguenti del Codice Civile, come risulta dalla presente Nota Integrativa, redatta ai sensi dell’articolo 2427 del Codice Civile, che costituisce, ai sensi e per gli effetti del citato articolo 2423, parte integrante del bilancio d’esercizio.
Sezione 2 – Principi generali di redazione
Il Bilancio riflette la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della Società Crédit Agricole Group Solutions S.c.p.A..
Il Bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario (redatto con il metodo indiretto in base al quale i flussi derivanti dall’attività operativa sono rappresentati dal risultato dell’esercizio rettificato degli effetti delle operazioni di natura non monetaria) e dalla Nota Integrativa ed è inoltre corredato da una Relazione degli Amministra-tori sull’andamento della gestione, sui risultati economici conseguiti e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Società.
Il Bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico dell’esercizio.
Il primo esercizio della Società si chiude il 31 dicembre 2015, pertanto, i prospetti contabili e la nota integrativa non presentano i corrispondenti dati di raffronto riferiti all’esercizio precedente.
Il presente Bilancio è redatto nel rispetto dei principi generali previsti dallo IAS 1 “Presentazione del Bilancio” così come modificato dal regolamento CE n.1274/2008:• il principio della competenza: l’effetto degli eventi e operazioni è contabilizzato quando essi si verificano e non
quando si manifestano i correlati incassi e pagamenti;• il principio della continuità aziendale: il Bilancio è predisposto nella prospettiva di continuità di impresa; • il principio della rilevanza: nel rilevare i fatti di gestione nelle scritture contabili si è data prevalenza alla sostanza
economica rispetto alla forma;
45Crédit Agricole Group Solutions
Nota integrativa
• il principio della comparabilità: il primo esercizio della Società si chiude il 31 dicembre 2015, pertanto, non si presentano i corrispondenti dati di raffronto riferiti all’esercizio precedente;
• il principio della compensazione: le attività e le passività, i proventi ed i costi, non vengono compensati, a meno che ciò non sia consentito o richiesto da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione.
Gli importi dei prospetti contabili sono espressi in unità di euro, mentre la Nota integrativa e la Relazione sulla gestione sono redatte in migliaia di euro.
Con particolare riferimento ai prospetti contabili si evidenzia che la situazione patrimoniale/finanziaria e il conto eco-nomico oltre che in forma ufficiale, così come previsto dallo IAS 1, sono stati predisposti anche in forma riclassificata per tenere conto:• per quanto attiene alla situazione patrimoniale finanziaria dell’accorpamento delle attività materiali ed immateriali,
in linea con le modalità espositive adottate a livello di Gruppo;• per quanto attiene al conto economico dell’imputazione alla voce specifica “Oneri di integrazione e incentivazione
al netto delle imposte” delle componenti di spese del personale, spese amministrative e degli ammortamenti di immobilizzazioni materiali e immateriali riferibili ai processi di integrazione e incentivazione in corso nell’ambito del Gruppo.
PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA ED ENTRATI IN VIGORE NEL 2015
Norme, emendamenti o interpretazioni Data di emanazione
Data di prima applicazione
IFRIC 21 Tributi 14 giugno 2014 (UE n° 634/2014) 1°gennaio 2015
Modifiche dell’IFRS 3 Aggregazioni aziendali 19 dicembre 2014 (UE n° 1361/2014) 1°gennaio 2015
Modifiche dell’IFRS 13 Valutazione del fair value 19 dicembre 2014 (UE n° 1361/2014) 1°gennaio 2015
Modifiche IAS 40 sugli investimenti immobiliari 19 dicembre 2014 (UE n° 1361/2014) 1°gennaio 2015
Modifiche dell’IFRS 2 Pagamenti basati su azioni 09 gennaio 2015 (UE n° 28/2015) 1°gennaio 2015
Modifiche dell’IFRS 3 Aggregazioni aziendali 09 gennaio 2015 (UE n° 28/2015) 1°gennaio 2015
Modifiche dell’IFRS 8 Settori operativi 09 gennaio 2015 (UE n° 28/2015) 1°gennaio 2015
Modifiche dell’IFRS 13 Valutazione del fair value 09 gennaio 2015 (UE n° 28/2015) 1°gennaio 2015
Modifiche IAS 16 sugli immobili, impianti e macchinari 09 gennaio 2015 (UE n° 28/2015) 1°gennaio 2015
Modifiche IAS 24 sull’informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate 09 gennaio 2015 (UE n° 28/2015) 1°gennaio 2015
Modifiche IAS 38 sulle attività immateriali 09 gennaio 2015 (UE n° 28/2015) 1°gennaio 2015
Modifiche IAS 19 sui benefici per i dipendenti 09 gennaio 2015 (UE n° 29/2015) 1°gennaio 2015
L’applicazione di queste nuove disposizioni non ha comportato impatti significativi sul risultato e sulla situazione netta di periodo.
L’interpretazione IFRIC 21, introdotta con il regolamento UE n. 634/2014, tratta la contabilizzazione di una passività relativa al pagamento di un tributo nel caso in cui tale passività rientri nell’ambito di applicazione dello IAS 37, chia-rendone taluni aspetti interpretativi ritenuti problematici con particolare riguardo al pagamento di un tributo la cui tempistica e il cui importo sono incerti.
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Bilancio 2015
Con i regolamenti UE n. 1361/2014 e n. 28/2015 è stato omologato rispettivamente il “Ciclo annuale di miglioramenti 2011- 2013” e il “Ciclo annuale di miglioramenti 2010 – 2012” nel contesto dell’ordinaria attività di razionalizzazione e chiarimento dei principi contabili internazionali, volta a risolvere talune incoerenze o a fornire chiarimenti di carattere metodologico.
Il regolamento UE n. 29/2015 ha introdotto alcune modifiche al principio IAS 19 “Benefici per i dipendenti” sulle moda-lità di contabilizzazione dei piani a benefici definiti che prevedono una contribuzione a carico dei dipendenti, a seconda che l’ammontare dei contributi dipenda o meno dal numero di anni in servizio.
PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA NEL 2015 MA NON ANCORA ENTRATI IN VIGORE
Norme, emendamenti o interpretazioni Data di emanazione
Data di entrata in vigore
Modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari 24 novembre 2015 (UE n° 2113/2015) 1° gennaio 2016
Modifiche allo IAS 41 Agricoltura 24 novembre 2015 (UE n° 2113/2015) 1° gennaio 2016
Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio, IAS 17 Leasing, IAS 23 Oneri finanziari, IAS 36 Riduzione di valore delle attività e IAS 40 Investimenti immobiliari
24 novembre 2015 (UE n° 2113/2015) 1° gennaio 2016
Modifiche all’IFRS 11 Attività a controllo congiunto 25 novembre 2015 (UE n° 2173/2015) 1° gennaio 2016
Modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari 03 dicembre 2015 (UE n° 2231/2015) 1° gennaio 2016
Modifiche allo IAS 38 Attività immateriali 03 dicembre 2015 (UE n° 2231/2015) 1°gennaio 2016
Modifiche a IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate, IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative, IAS 19 Benefici per i dipendenti, IAS 34 Bilanci intermedi e IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standard
16 dicembre 2015 (UE n° 2343/2015) 1° gennaio 2016
Modifiche IAS 1 Presentazione del bilancio 19 dicembre 2015 (UE n°2406/2015) 1° gennaio 2016
Modifiche IAS 34 Bilanci intermedi 19 dicembre 2015 (UE n°2406/2015) 1° gennaio 2016
Modifiche IFRS 7 Strumenti finanziari 19 dicembre 2015 (UE n°2406/2015) 1° gennaio 2016
Modifiche all’ IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standard 23 dicembre 2015 (UE n° 2441/2015) 1° gennaio 2016
Modifiche allo IAS 27 Bilancio separato 23 dicembre 2015 (UE n° 2441/2015) 1° gennaio 2016
Modifiche allo IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture 23 dicembre 2015 (UE n° 2441/2015) 1° gennaio 2016
Dagli approfondimenti effettuati non si prevede che l’applicazione di queste nuove disposizioni abbia impatti significa-tivi sui risultati economici e sulle procedure aziendali.
Altre informazioni
Le norme ed interpretazioni pubblicate dall’IASB al 31 dicembre 2015 ma non ancora adottate dall’Unione Europea non sono applicabili per il Gruppo. Queste entreranno in vigore di modo obbligatorio solo a partire dalla data che sarà stabilita dall’Unione europea in sede di adozione e non sono dunque applicate dal Gruppo nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2015.
Ciò riguarda in particolare le norme IFRS 9, IFRS15 e IFRS 16.
Il principio contabile internazionale “IFRS 9 – Financial Instruments” pubblicata dallo IASB è chiamato a sostituire lo IAS 39 Strumenti finanziari. L’IFRS 9 definisce dei nuovi principi in materia di classifica e di valutazione degli strumenti finanziari, di rettifiche per rischio di credito e di contabilizzazione della copertura (sono escluse operazioni di macro-copertura).
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Nota integrativa
La norma IFRS 9 dovrebbe entrare in vigore in modo obbligatorio per gli esercizi che iniziano a partire dal 1 gennaio 2018 (condizionatamente ad una sua preventiva adozione da parte dell’Unione Europea).
Il Gruppo Crédit Agricole e, al suo interno ed in coerenza con esso, il Gruppo Cariparma si è organizzato per imple-mentare il nuovo principio contabile nei termini previsti, associando le Funzioni Amministrazione, Finanza e Rischi di Gruppo e coinvolgendo tutte le entità controllate. A partire dai primi mesi del 2015, il Gruppo Crédit Agricole e, dunque, anche il Gruppo Cariparma hanno lanciato dei lavori di diagnosi delle principali poste impattate dalla norma IFRS 9. Le analisi erano finalizzate prioritariamente ad identificare i cambiamenti determinati da:• I nuovi criteri di classifica e di valutazione delle attività finanziarie;• La revisione integrale del modello di svalutazione per rischio di credito, che permette di passare da un accantona-
mento per perdite su credito accertate ad un accantonamento per perdite su credito attese (Expected Credit Loss, ECL). Questo nuovo approccio ECL mira ad anticipare la contabilizzazione delle perdite su crediti attese senza aspettare un evento obiettivo di perdita accertata. Il nuovo modello si basa sull’utilizzo di un ampio ventaglio di in-formazioni, inclusi dati storici delle perdite osservate, adeguamenti di natura congiunturale e strutturale così come proiezioni di perdite definite a partire da scenari ragionevoli.
Allo stato attuale di avanzamento del progetto, tutto il Gruppo è concentrato sulla definizione delle opzioni strutturanti legate all’interpretazione della norma. Parallelamente, il Gruppo ha iniziato a declinare il principio nell’operatività, in vista dello sviluppo delle prime evoluzioni dell’architettura dei sistemi informativi.
Il principio “IFRS 15 - Revenue from contracts with customer” sarà applicabile (previa adozione da parte dell’Unione Europea) agli esercizi in essere a partire dal 1 gennaio 2018. Esso sostituirà le norme IAS 11 (Lavori su ordinazione), IAS 18 (Ricavi), così come le interpretazioni IFRIC 13 (Programmi di fidelizzazione della clientela), IFRIC 15 (Accordi per la costruzione di immobili), IFRIC 18 (Cessione di attività da parte della clientela) e Sic 31, Prodotti delle attività ordinarie - operazioni di baratto che implica dei servizi di pubblicità.
La norma IFRS 15 presente un modello unico per la contabilizzazione dei ricavi da vendite di contratti a lungo termine, di beni così come da prestazioni di servizi che non entrano nel campo di applicazione delle norme relative negli stru-menti finanziari (IAS 39), alle polizze assicurative (IFRS 4) o ai contratti di locazione (IAS 17). Il nuovo principio contabile introduce dunque dei concetti nuovi che potrebbero modificare le modalità di contabilizzazione di talune componenti di reddito.
Un’analisi di impatto sull’applicazione dell’IFRS 15 sarà avviata nel 2016 dal Gruppo Crédit Agricole e, al suo interno ed in coerenza con lo stesso, dal Gruppo Cariparma.
Il principio “IFRS 16 – Leases” sarà applicabile (previa adozione da parte dell’Unione Europea) agli esercizi in essere a partire dal 1 gennaio 2019 e sostituirà lo IAS 17 (Leasing). E’ consentita un’applicazione anticipata per le entità che applicano anche l’IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers.
La norma prevede che la rilevazione e la presentazione delle voci venga effettuata tenendo conto della sostanza dell’o-perazione o del contratto.
Si prevede, quindi, che tutti i contratti di locazione vengano segnalati dall’entità nello stato patrimoniale, come attività e passività, e non più fuori bilancio come accadeva in caso di leasing operativo.
A livello di conto economico il principio richiede la registrazione dell’ammortamento del bene e lo scorporo della com-ponente di interessi presente nel canone che verrà contabilizzata a voce propria.
Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Dalla fine dell’esercizio 2015 e sino all’approvazione del presente bilancio non si sono verificati fatti tali da modificare in misura significativa gli assetti di Crédit Agricole Group Solutions.
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Bilancio 2015
Parte relativa alle principali voci di bilancio
1. Attività materiali
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE
Le attività materiali sono costituite da componenti hardware, in particolare macchine elettroniche, elettromeccaniche, macchine d’ufficio e per contazione della moneta.
Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a terzi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo.
CRITERI DI ISCRIZIONE
Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manuten-zione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Le immobilizzazioni materiali, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammorta menti e perdite di valore.
Le apparecchiature informatiche e macchine elettroniche sono sistematicamente ammortizzate, adottando come cri-terio di ammortamento il metodo a quote costanti, lungo la loro vita utile, dai 3 ai 10 anni.
2. Attività immateriali
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE
Le attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili o trovano origine in diritti legali o contrattuali (ad esempio il software applicativo). Tra le attività immateriali sono tra le altre iscritte:• il software acquisito esternamente o tramite licenza d’uso;• il software sviluppato internamente.
CRITERI DI ISCRIZIONE E VALUTAZIONE
Le attività immateriali acquisite separatamente e generate internamente sono inizialmente iscritte al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione.
Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al netto dei fondi ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un’attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all’attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati come cambiamenti di stime contabili. Il costo dell’ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è rilevato nel conto economico nella categoria di costo coerente alla funzione dell’attività immateriale.
49Crédit Agricole Group Solutions
Nota integrativa
La vita utile per la generalità del software è stimata in cinque anni. Conformemente al disposto dello IAS 38 par. 104 sono individuati in maniera puntuale alcuni macroprogetti la cui vita utile è valutata in dieci anni.
Le attività immateriali con vita utile indefinita, non sono ammortizzate, ma sono sottoposte an nualmente alla verifica di perdita di valore sia a livello individuale che a livello di unità generatrice di flussi di cassa.
CRITERI DI CANCELLAZIONE
Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano attesi benefici economici futuri.
Gli utili o le perdite derivanti dall’eliminazione di un’attività immateriale sono misurate come differenza tra il ricavo netto della dismissione ed il valore contabile dell’attività immateriale e sono rilevate a conto economico nell’esercizio in cui avviene l’eliminazione.
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE
Sono incluse nella presente categoria le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualifica-bili di controllo, collegamento e controllo congiunto, inclusi gli investimenti di private equity ed in fondi di private equity, nonchè la quota dei prestiti sindacati sottoscritti che, sin dall’origine, viene destinata alla cessione.
CRITERI DI ISCRIZIONE
L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, compren-sivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Qualora, nei casi consentiti dai principi contabili, l’iscrizione avvenisse a seguito di riclassificazione dalle “Attività finanziarie detenute sino alla scaden-za” ovvero, in presenza di eventi inusuali, dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”, il valore d’iscrizione sarebbe rappresentato dal fair value al momento del trasferimento.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Successivamente alla rilevazione iniziale, i titoli di debito classificati come “Attività disponibili per la vendita” sono va-lutati al fair value, con la rilevazione a conto economico degli interessi determinati in base al tasso di rendimento effet-tivo, mentre le plusvalenze o le minusvalenze derivanti da una variazione di fair value vengono rilevate in una specifica riserva di patrimonio netto sino a che l’attività finanziaria non venga cancellata o non ne venga rilevata una perdita di valore duratura. Al momento della dismissione o della rilevazione di una perdita di valore, l’utile o la perdita cumulati vengono imputati a conto economico.
Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”.
I titoli di capitale inclusi in questa categoria, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono mantenuti al costo.
Le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” sono sottoposte ad una verifica volta ad individuare l’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore.
Se sussistono tali evidenze, l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il costo d’acquisto ed il fair value al netto di eventuali perdite già rilevate a conto economico.
Crédit Agricole Group Solutions50
Bilancio 2015
Per i titoli di capitale una riduzione del fair value al di sotto del valore di carico iniziale oltre il 30% o per un periodo pro-lungato oltre sei mesi è considerato obiettiva evidenza di una riduzione di valore. Ulteriori riduzioni durevoli di valore sono riclassificate dal patrimonio netto all’utile (perdita) d’esercizio fino a quando l’attività non è eliminata contabilmente.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico, nel caso di crediti o titoli di debito, che in ogni caso non possono eccedere la perdita inizialmente rilevata a conto economico.
Per i titoli di capitale tale ripresa è rilevata a patrimonio netto.
CRITERI DI CANCELLAZIONE
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferi-mento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte prevalente dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia pos-sibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi
4. Fiscalità corrente e differita
Gli effetti relativi alle imposte correnti, anticipate e differite sono rilevati applicando le aliquote di imposta vigenti.
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a poste addebitate od accre-ditate direttamente a patrimonio netto.
L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale cor-rente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali.
La fiscalità differita viene determinata in base al criterio del cosiddetto balance sheet liability method.
Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a benefici fiscali futuri ottenibili dal riporto a nuovo di perdite fiscali, vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esista un’elevata probabilità del loro recupero.
Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con riferimento a tutte le differenze temporanee imponi-bili, con la sola eccezione delle riserve in sospensione d’imposta, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente di ritenere che non saranno effettuate operazioni che ne comportino la tassazione.
Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensa-zioni, includendo le prime nella voce “Attività fiscali” e le seconde nella voce “Passività fiscali”.
Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive della società. I relativi effetti affluiscono al conto economico dell’esercizio, salvo che si tratti di modifiche concernenti diffe-renze temporanee relative a voci per le quali il modello contabile prevede l’iscrizione direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche la variazione della fiscalità differita o anticipata affluisce direttamente al patrimonio netto.
51Crédit Agricole Group Solutions
Nota integrativa
5. Crediti commerciali
I crediti commerciali e gli altri crediti sono contabilizzati al costo ammortizzato al netto di eventuali perdite di valore. I crediti commerciali e gli altri crediti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati.
6. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide ed i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista o a breve termine.
7. Fondi per rischi ed oneri
FONDI DI QUIESCENZA E PER OBBLIGHI SIMILI
I Fondi di quiescenza interni, costituiti in attuazione di accordi aziendali, si qualificano come “piani a benefici definiti”.
Le passività relative a tali piani ed i relativi costi previdenziali delle prestazioni di lavoro corrente sono determinate sulla base di ipotesi attuariali applicando il metodo della “proiezione unitaria del credito”, che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flus-si sulla base di tassi di interesse di mercato, come indicato nelle relative tavole di Nota integrativa. I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità separate, rilevate e valutate singolarmente ai fini della determinazione dell’obbligazione finale.
ALTRI FONDI
Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l’esborso di risorse eco-nomiche per l’adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mer-cato. L’accantonamento è rilevato a conto economico ed include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo.
Nella voce sono inclusi anche i benefici a lungo termine ai dipendenti, i cui oneri vengono determinati con i medesimi criteri attuariali descritti per i fondi di quiescenza. Gli utili e le perdite attuariali vengono rilevati per intero immediata-mente nel conto economico.
8. Debiti commerciali
I debiti commerciali e gli altri debiti, sono contabilizzati al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. I debiti commerciali e gli altri debiti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attua-lizzati.
9. Debiti finanziari
I debiti finanziari sono inzialmente rilevati al costo, corrispondente al valore equo (fair value) delle passività al netto dei costi di transazione che sono direttamente attribuibili all’emissione della passività stessa e sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo.
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Bilancio 2015
10. Trattamento di fine rapporto del personale
Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società italiane era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di queste modifiche, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e ancora non liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
Pertanto, con riferimento alla componente del piano a benefici definiti il costo dei benefici è determinato in modo separato per ciascun piano usando il metodo attuariale delle proiezione unitaria del credito che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità separate, rilevate e valutate singolarmente ai fini della determinazione dell’obbligazione finale.
I costi per il servizio del piano contabilizzati tra i costi del personale comprendono gli interessi maturati mentre le quote di trattamento di fine rapporto maturate nell’anno, a seguito della riforma della previdenza complementare introdotta con la legge finanziaria 2007, sono destinate, nella totalità, al “piano a contribuzione definita”.
I profitti e le perdite attuariali, comprendenti la rivalutazione sulla base dell’indice ISTAT di riferimento delle quote ma-turate negli anni precedenti movimentano, dall’esercizio 2010, un’apposita riserva di patrimonio.
Sulla base dell’opzione effettuata dai dipendenti, gli importi sono indirizzati verso i fondi di previdenza complementare oppure verso il fondo di tesoreria presente presso l’INPS. Le quote destinate al piano a contribuzione definita sono calcolate sulla base dei contributi dovuti anno per anno senza l’applicazione di metodologie di calcoli attuariali.
11. Rilevazione costi e ricavi
I ricavi per la prestazione di servizi sono rilevati in bilancio al fair value del corrispettivo ricevuto/erogato e sono conta-bilizzati nel periodo in cui i servizi sono stati prestati.
I ricavi per la vendita di beni sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto nel caso in cui siano stati trasferiti all’ac-quirente i rischi e benefici connessi alla proprietà.
I costi sono rilevati in conto economico secondo competenza economica nel periodo in cui sono contabilizzati i relativi ricavi. I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati immediatamente a conto economico.
12. Imposte sul reddito
Imposte sul reddito dell’attività corrente
Le imposte correnti e differite ammontano ad euro 334 mila.
Il relativo valore è determinato, in particolare, dalla presenza di taluni oneri indeducibili ai fini IRES all’ambito dei costi sostenuti, nonché dall’IRAP dovuta sull’attività esercitata e dalla non deducibilità di talune componenti.
I quattro mesi di attività del Consorzio non sono connotati dalla presenza di componenti straordinarie.
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Nota integrativa
INFORMAZIONI SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA
ATTIVO
ATTIVITÀ CORRENTI
ATTIVITÀ MATERIALI
Le immobilizzazioni sono iscritte al costo e non sono gravate da garanzie a favore di terzi. La seguente tabella riepiloga la composizione del valore netto contabile dei macchinari hardware per contazione monete e macchine da ufficio alla fine del periodo:
Attività/Valori 31.12.2015
1. Attività di proprietà 30.929
a) terreni -
b) fabbricati -
c) mobili -
d) impianti elettronici -
e) altre 30.929
2. Attività acquisite in leasing finanziario -
a) terreni -
b) fabbricati -
c) mobili -
d) impianti elettronici -
e) altre -
Totale 30.929
La voce è composta da macchine elettroniche per contazione moneta (ATM) per 26,4 milioni e da macchine da ufficio altre per 4,5 milioni.
Crédit Agricole Group Solutions54
Bilancio 2015
La tabella seguente dettaglia le variazioni di periodo delle immobilizzazioni:
Terreni Fabbricati Mobili Impianti elettronici
Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde - - - - - -
A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - - - -
A.2 Esistenze iniziali nette - - - - - -
B. Aumenti: - - - - 33.484 33.484
B.1 Acquisti * - - - - 33.484 33.484
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento - - - - - -
B.7 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni: - - - - 2.555 2.555
C.1 Vendite * - - - - - -
C.2 Ammortamenti - - - - 2.482 2.482
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a: - - - - - -
a) attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - -
b) attività in via di dismissione - - - - - -
C.7 Altre variazioni - - - - 73 73
D. Rimanenze finali nette - - - - 30.929 30.929
D.1 Riduzioni di valore totali nette - - - - 109.692 109.692
D.2 Rimanenze finali lorde - - - - 140.621 140.621
E. Valutazione al costo - - - - - -
* di cui per operazioni di conferimento:
- valore lordo - - - - 132.840 -
- fondo ammortamento - - - - 107.210 -
55Crédit Agricole Group Solutions
Nota integrativa
ATTIVITÀ IMMATERIALI
La seguente tabella riepiloga la composizione del valore netto contabile alla fine del periodo delle attività immateriali costituite da software in affitto e proprietà e dalla componente di software generato internamente:
Attività/Valori 31.12.2015
Durata definita Durata indefinita
A.1 Avviamento X -
A.2 Altre attività immateriali 112.776 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 112.776 -
a) Attività immateriali generate internamente 7.524 -
b) Altre attività 105.252 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - -
a) Attività immateriali generate internamente - -
b) Altre attività - -
Totale 112.776 -
La voce Altre attività si compone prevalentemente di software di proprietà per 94,5 milioni e da software in affitto per 10,8 milioni di euro.
Crédit Agricole Group Solutions56
Bilancio 2015
La tabella seguente dettaglia le variazioni di periodo delle attività immateriali:
Avviamento Altre attività immateriali: generate internamente
Altre attività immateriali: altre
Totale
a durata definita
a durata indefinita
a durata definita
a durata indefinita
A. Esistenze iniziali - - - - - -
A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - - - -
A.2 Esistenze iniziali nette - - - - - -
B. Aumenti - 8.226 - 118.364 - 126.590
B.1 Acquisti * - 8.226 - 118.364 - 126.590
B.2 Incrementi di attività immateriali interne X - - - - -
B.3 Riprese di valore X - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value: - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - 702 - 13.112 - 13.814
C.1 Vendite - 702 - 13.112 - 13.814
C.2 Rettifiche di valore - - - - - -
- Ammortamenti X - - - - -
- Svalutazioni: - - - - - -
+ patrimonio netto X - - - - -
+ conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette - 7.524 - 105.252 - 112.776
D.1 Rettifiche di valore totali nette - 4.168 - 288.835 - 293.003
E. Rimanenze finali lorde - 11.692 - 394.087 - 405.779
F. Valutazione al costo - - - - - -
* di cui per operazioni di conferimento:
- valore lordo - 10.839 - 364.640 - -
- fondo ammortamento - 3.466 - 275.723 - -
57Crédit Agricole Group Solutions
Nota integrativa
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA
La presente voce è composta dal titolo di capitale SILCA S.N.C (quota di partecipazione 4,0%, valore contabile 2.060 mila euro). La partecipazione è stata valutata al costo di acquisizione; tale metodo di valutazione è rappresentativo del valore della società, tenuto conto della natura consortile della stessa.
Composizione merceologica:
31.12.2015
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito - - -
1.1 Titoli strutturati - - -
1.2 Altri titoli di debito - - -
2. Titoli di capitale - - 2.060
2.1 Valutati al fair value - - -
2.2 Valutati al costo - - 2.060
3. Quote di O.I.C.R. - - -
4. Finanziamenti - - -
Totale - - 2.060
ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI
Attività per imposte anticipate:
31.12.2015
A. Attività per imposte anticipate lorde 757
A1. Crediti (incluse cartolarizzazioni) -
A2. Altri strumenti finanziari -
A3. Avviamenti -
A4. Oneri pluriennali -
A5. Immobilizzazioni materiali -
A6. Fondi per rischi e oneri -
A7. Spese di rappresentanza -
A8. Oneri relativi al personale -
A9. Perdite fiscali -
A10. Crediti di imposta non utilizzati da scomputare -
A11. Altre 757
B. Compensazione con passività fiscali differite -
C. Attività per imposte anticipate nette 757
Crédit Agricole Group Solutions58
Bilancio 2015
Variazione delle imposte anticipate in contropartita al Conto Economico:
31.12.2015
1. Importo iniziale -
2. Aumenti 778
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 768
a) relative a precedenti esercizi -
b) dovute al mutamento di criteri contabili -
c) riprese di valore -
d) altre 768
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali -
2.3 Altri aumenti 10
3. Diminuzioni 21
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio 21
a) rigiri 21
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità -
c) mutamento di criteri contabili -
d) altre -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali -
3.3 Altre diminuzioni -
a) trasformazione in crediti d’imposta di cui alla L.214/2011 -
b) altre -
4. Importo finale 757
ATTIVITÀ CORRENTI
CREDITI COMMERCIALI ED ALTRI CREDITI
Si riportano di seguito i dettagli della voce:
31.12.2015
Crediti commerciali 2.589
- verso Capogruppo 504
- verso Società del Gruppo Cariparma 2.000
di cui FriulAdria 1.325
di cui Carispezia 650
di cui Calit 25
- verso altri terzi 85
- di cui crediti per anticipi a fornitori
Altri crediti -
- crediti per consolidato fiscale -
- crediti per imposte -
- altro -
Totale 2.589
59Crédit Agricole Group Solutions
Nota integrativa
ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI:
31.12.2015
Risconti attivi 1.783
Anticipi a fornitori 874
Enti Previdenziali 83
Partite varie 11
Totale 2.751
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2015 pari a 12.609 mila euro si riferiscono al saldo attivo sul conto corrente acceso presso la Capogruppo Cariparma.
PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
Il patrimonio netto contabile risultante al 31 dicembre 2015 è composto come segue:
Voci 31.12.2015
Capitale sociale 40.000
Sovrapprezzo di emissione -
Riserve di utili -
Riserve altre -
Riserve da valutazione di attività f inanziarie disponibili per la vendita -
Riserve di valutazione utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benef ici def initi ‐238
Utile d’esercizio -
Totale patrimonio netto contabile 39.762
Composizione del capitale sociale
Il capitale sociale al 31 dicembre 2015 si compone di 40.000.000 del valore unitario di 1 euro per azione.
Si veda a pagina 37 il dettaglio della composizione azionaria del Consorzio.
PASSIVITÀ NON CORRENTI
DEBITI FINANZIARI
I debiti finanziari al 31 dicembre 2015 pari a 40 milioni di euro si riferiscono ad un finanziamento passivo nei confronti della Capogruppo Cariparma.
Crédit Agricole Group Solutions60
Bilancio 2015
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
31.12.2015
A. Esistenze iniziali -
B. Aumenti 11.447
B.1 Accantonamento dell’esercizio 56
B.2 Altre variazioni (*) 11.391
C. Diminuzioni -
C.1 Liquidazioni effettuate -
C.2 Altre variazioni -
D. Rimanenze finali 11.447
Totale 11.447
(*) di cui 11,2 milioni di euro da conferimento
La legislazione italiana prevede che, alla data di risoluzione del contratto di lavoro con l’azienda, ciascun dipendente riceva un’indennità denominata trattamento di fine rapporto (TFR), pari alla somma delle quote di TFR accantonate ogni anno di prestazione di servizio.
L’importo di ciascuna quota annua è pari al 6,91% della Retribuzione annua lorda. Tale aliquota è ottenuta dividendo la retribuzione annua per 13,5 e sottraendo l’aliquota dello 0,5% da versare all’INPS come contributo per le prestazioni pensionistiche.
Inoltre, il 31 dicembre di ogni anno, il datore di lavoro è tenuto a rivalutare il fondo TFR con l’applicazione di un tasso costituito dall’1,5% in misura fissa e dal 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati dell’anno appena trascorso.
Alla rivalutazione così determinata viene applicata una tassazione dell’17%, come previsto dalla Legge di Stabilità 2015 (Legge n. 190 del 23 Dicembre 2014).
La normativa prevede, inoltre, la possibilità di richiedere in anticipo una cifra parziale degli accantonamenti TFR quan-do il rapporto di lavoro è ancora in corso. L’anticipo può essere ottenuto una sola volta nel corso del rapporto di lavoro, dopo almeno 8 anni di servizio e fino al 70% del Fondo TFR maturato alla data di richiesta.
Per effetto dell’entrata in vigore della Legge Finanziaria 2007 relativa, tra le altre cose, alla Riforma della Previdenza Complementare, la valutazione del TFR secondo il principio contabile IAS 19 Revised deve tener conto dell’impatto di tali disposizioni e delle indicazioni di calcolo fornite dall’Ordine Nazionale degli Attuari e dall’Organismo Italiano di Contabilità.
La Società CRÉDIT AGRICOLE GROUP SOLUTIONS S.C.p.A. è stata costituita nel corso dell’anno 2015, per effetto dei trasferimenti di alcuni dipendenti provenienti da altre Società del Gruppo (nello specifico Cariparma e Friuladria) aventi un numero di dipendenti superiore alle 50 unità: si è tenuto dunque conto del fatto che le quote di TFR future saranno versate ad un’entità separata (forma pensionistica complementare, FONDINPS o Fondo della Tesoreria dello Stato) indipendentemente dalla scelta del dipendente. In particolare si è tenuto conto del fatto che il Fondo della Te-soreria dello Stato gestito dall’INPS, in base all’art. 1, comma 5, della legge Finanziaria 2007 “garantisce ai lavoratori dipendenti del settore privato l’erogazione dei trattamenti di fine rapporto di cui all’art. 2120 del Codice Civile, per la quota corrispondente ai versamenti allo stesso effettuati”.
Premio di anzianità
La Società prevede per i propri dipendenti il diritto a percepire una somma aggiuntiva al raggiungimento di determinati livelli di anzianità di servizio, calcolata anche in funzione della retribuzione all’epoca in cui matura tale diritto.
61Crédit Agricole Group Solutions
Nota integrativa
Rivalutazione Aggiuntiva del 2,75% del TFR
In caso di cessazione del rapporto di lavoro, la Società garantisce ai dipendenti provenienti da Ex Intesa un importo integrativo ottenuto applicando annualmente sulle quote di TFR maturate dal 1992 in poi, una rivalutazione aggiuntiva pari al 2,75% in misura fissa. Tale importo viene poi rivalutato annualmente sulla base dell’Indice ISTAT di riferimento.
Variazioni nell’esercizio delle passività (attività) nette a benefici definiti dei diritti di rimborso (IAS 19, paragrafo 140 e 141)
Di seguito si riporta la riconciliazione per l’anno 2015 del valore attuale dell’obbligazione del piano per Crédit Agricole Group Solutions:
Valore attuariale dell’obbligazione allo 01.01.2015 -
a Service cost -
b Interest cost 56
c Transfer in/out 11.215
d.1 Utili/perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie 346
d.2 Utili/perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche -
d.3 Utili/perdite attuariali risultanti dall’esperienza -18
e Pagamenti previsti dal Piano -152
Valore attuariale dell’obbligazione al 31.12.2015 11.447
Descrizione delle principali ipotesi attuariali (IAS 19, paragrafo 144)
Per poter effettuare le valutazioni richieste è necessario adottare delle opportune ipotesi demografiche ed economiche su:• mortalità;• invalidità;• cessazione dall’azienda (dimissioni o licenziamento);• richieste di anticipazioni;• carriera economica futura dei lavoratori (comprese le ipotesi sulle promozioni a categorie superiori);• andamento del reale potere d’acquisto del denaro.
In particolare, sulla base delle indicazioni fornite dalla Società oggetto di valutazione e sulla base di analoghe esperien-ze di mercato, sono state adottate le seguenti ipotesi:a) BASI TECNICHE DEMOGRAFICHE:
a.1 per le PROBABILITÀ ANNUE DI ELIMINAZIONE PER MORTE DEL PERSONALE IN SERVIZIO sono state utiliz-zate le tavole RGS48;
a.2 le PROBABILITÀ ANNUE DI ELIMINAZIONE PER CAUSE DIVERSE DALLA MORTE DEL PERSONALE IN SER-VIZIO sono state ricavate mediante opportune perequazioni dei dati storici del Gruppo, è stata pertanto utiliz-zata una frequenza media annua di turnover pari al 3,25%;
a.3 la PERCENTUALE DI PASSAGGIO ANNUO ALLA CATEGORIA SUPERIORE (per età ed anzianità) è stata rica-vata dai dati storici del Gruppo;
a.4 la PROBABILITÀ ANNUA DI RICHIESTA DI ANTICIPAZIONE DEL TFR è stata ricavata sulla base delle esperien-ze del Gruppo, ed è stata posta pari ad un tasso medio annuo del 3,00%;
a.5 il COLLOCAMENTO A RIPOSO viene ipotizzato al raggiungimento del primo requisito utile per il pensionamento.b) BASI TECNICHE ECONOMICHE:
b.1 Ai fini del calcolo del Valore Attuale dei diversi Istituti, su indicazione della Casamadre è stato adottato il tasso 1,04% (IBOXX duration 7-10 anni).
b.2 per l’INDICE DEL COSTO DELLA VITA PER FAMIGLIE DI IMPIEGATI ED OPERAI, necessario alla rivalutazione delle somme per TFR accantonate, è stata utilizzata l’ipotesi del 1,75% su indicazione di Casamadre;
Crédit Agricole Group Solutions62
Bilancio 2015
b.3 la LINEA DELLA RETRIBUZIONE, in funzione dell’anzianità, crescente solo per scatti di stipendio, è stata ricavata, in media, con riferimento ai dipendenti della Società, dall’interpolazione e dalla perequazione della distribuzione delle retribuzioni per anzianità e dai contratti collettivi nazionali e aziendali;
b.4 per il TASSO ANNUO MEDIO DI AUMENTO DELLE RETRIBUZIONI per variazioni tabellari, che, come è noto, è da porsi in relazione alla fluttuazione del valore della moneta e pertanto il suo apprezzamento, specie in una prospettiva di lungo termine, risulta tecnicamente difficile, è stato utilizzato un tasso pari al 1,75%;
b.5 PERCENTUALE DEL TFR MATURATO RICHIESTO IN ANTICIPAZIONE: 60%. Tale percentuale è stata dedotta sulla base dei dati storici forniti dal Gruppo.
FONDO PER RISCHI ED ONERI
Fondi per rischi e oneri: composizione
Voci/Valori 31.12.2015
1 Fondi di quiescenza aziendali -
2. Altri fondi per rischi ed oneri 651
2.1 controversie legali -
2.2 oneri per il personale 651
2.3 altri -
Totale 651
Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
Fondi di quiescenza
Altri fondi Totale
A. Esistenze iniziali - - -
B. Aumenti - 726 726
B.1 Accantonamento dell’esercizio - - -
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - -
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
B.4 Altre variazioni (*) - 726 726
C. Diminuzioni - 75 75
C.1 Utilizzo nell’esercizio - 75 75
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
C.3 Altre variazioni - - -
D. Rimanenze finali - 651 651
(*) di cui 0,7 milioni di euro da conferimento
PASSIVITÀ CORRENTI
DEBITI COMMERCIALI
L’ammontare complessivo dei debiti commerciali al 31 dicembre 2015 ammonta a 63,4 milioni di euro, riconducili a debiti verso fornitori.
63Crédit Agricole Group Solutions
Nota integrativa
ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI
31.12.2015
Debiti verso il personale 5.444
Contributi previdenziali 1.705
Importi da versare al fisco 1.605
Partite varie 393
Totale 9.147
ALTRE INFORMAZIONI
Informazioni sul leasing operativo
Leasing operativo - Locatario - IAS 17 art.35 - lettera a/b
Futuri pagamenti minimi dovuti per leasing non annullabili
< 1 anno 1<> 5 anni > 5 anni durata indeterminata
Totale
Terreni - - - - -
Fabbricati - - - - -
Mobili - - - - -
Impianti elettronici - Hardware - - - - -
Impianti elettronici - altri - - - - -
Altre - autoveicoli (comprese autovetture) 114 45 - - 159
Altre - macchine d’ufficio - - - - -
Altre - telefoni (fissi e mobili) - - - - -
Altre - altre - - - - -
Software - - - - -
Totale 114 45 - - 159
Leasing operativo - Locatario - IAS 17 art.35 - lettera c
Costi dell’esercizio Pagamenti minimi Canoni potenziali di locazione
Pagamenti da subleasing
Totale
Terreni - - - -
Fabbricati - - - -
Mobili - - - -
Impianti elettronici - Hardware - - - -
Impianti elettronici - altri - - - -
Altre - autoveicoli (comprese autovetture) 145 - - 145
Altre - macchine d’ufficio - - - -
Altre - telefoni (fissi e mobili) - - - -
Altre - altre - - - -
Software - - - -
Totale 145 - - 145
Crédit Agricole Group Solutions64
Bilancio 2015
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
VALORE DELLA PRODUZIONE
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
I ricavi per le prestazioni di servizi risultano cosi dettagliati:
31.12.2015
verso Capogruppo 56.238
verso Società del Gruppo Cariparma 22.374
di cui FriulAdria 14.211
di cui Carispezia 8.138
di cui Calit 25
verso altri terzi 135
Totale 78.747
COSTI DELLA PRODUZIONE
COSTI PER MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E MERCI
La voce in oggetto, pari a 2 milioni di euro comprende i costi per stampati, carta, moduli ed altro materiale per ufficio utilizzati nella produzione.
65Crédit Agricole Group Solutions
Nota integrativa
COSTI PER SERVIZI
Tipologia di spesa/Valori 31.12.2015
Servizi informatici, elaborazione e trattamento dati (10.262)
Locazione immobili e spese condominiali (30)
Spese per consulenze professionali (1.283)
Servizi postali, telegrafiche e di recapito (2.400)
Spese telefoniche, teletrasmissione e trasmissione dati (1.654)
Spese legali -
Spese di manutenzione immobili (357)
Spese di manutenzione mobili e impianti (6.096)
Spese di pubblicità, promozionali e di rappresentanza (5)
Servizi di trasporto (7.735)
Illuminazione, riscaldamento e condizionamento -
Spese di addestramento e rimborsi al personale (131)
Servizi di vigilanza (1.136)
Spese di informazioni e visure -
Premi di assicurazione (111)
Servizi di pulizia (1.814)
Gestione archivi e trattamento documenti (494)
Rimborsi costi a società del Gruppo (8.242)
Spese diverse (51)
Totale (41.801)
Crédit Agricole Group Solutions66
Bilancio 2015
COSTI PER IL PERSONALE
Tipologia di spese/Valori 31.12.2015
1) Personale dipendente (15.172)
a) salari e stipendi (11.016)
b) oneri sociali (2.934)
c) indennità di fine rapporto -
d) spese previdenziali -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (56)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: -
- a contribuzione definita -
- a benefici definita -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (970)
- a contribuzione definita (970)
- a benefici definiti -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali -
i) altri benefici a favore dei dipendenti (196)
2) Altro personale in attività (39)
3) Amministratori e sindaci (26)
4) Personale collocato a riposo -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 41
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società (721)
Totale (15.917)
Numero medio dei dipendenti per categoria
31.12.2015
Personale dipendente: 697
a) dirigenti 10
b) quadri direttivi 189
c) restante personale dipendente 498
Altro personale -
67Crédit Agricole Group Solutions
Nota integrativa
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
Attività immateriali: composizione
Attività/Componente reddituale Ammortamento (a) Rettifiche di valore per deterioramento
(b)
Riprese di valore (c)
Risultato netto (a + b - c)
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà (2.555) - - (2.555)
- Ad uso funzionale (2.555) - - (2.555)
- Per investimento - - - -
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -
- Ad uso funzionale - - - -
- Per investimento - - - -
Totale (2.555) - - (2.555)
Attività materiali: composizione
Attività/Componente reddituale Ammortamento (a) Rettifiche di valore per deterioramento
(b)
Riprese di valore (c)
Risultato netto (a + b - c)
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà (13.814) - - (13.814)
- Generate internamente dall’azienda (702) - - (702)
- Altre (13.112) - - (13.112)
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -
Totale (13.814) - - (13.814)
ONERI FINANZIARI
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni 31.12.2015
1. Debiti verso banche centrali - X - -
2. Debiti verso banche (56) X - (56)
3. Debiti verso clientela - X - -
4. Titoli in circolazione X - - -
5. Passività finanziarie di negoziazione - - - -
6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - -
7. Altre passività e fondi X X - -
8. Derivati di copertura X X - -
Totale (56) - - (56)
Gli oneri finanziari, pari a 56 mila euro, sono riconducibili ad interessi passivi su finanziamenti stipulati con le società del Gruppo Cariparma Crédit Agricole.
Crédit Agricole Group Solutions68
Bilancio 2015
Le imposte sul reddito dell’esercizio
IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO: COMPOSIZIONE
Componenti reddituali/Valori 31.12.2015
1. Imposte correnti (-) (323)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) -
3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+) -
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti d’imposta di cui alla L.214/2011 (+) -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (10)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) -
6. Imposte di competenza dell’esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (333)
RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE TEORICO ED ONERE FISCALE EFFETTIVO DI BILANCIO
2015
Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 333
Utile dei gruppi di attività in via di dismissione (al lordo delle imposte) -
Utile imponibile teorico 333
2015
Imposte sul reddito - Onere fiscale teorico ad aliquota ordinaria del 27,5% (92)
- effetto di proventi esenti o tassati con aliquote agevolate -
- effetto di proventi già sottoposti a tassazione a titolo d’imposta -
- effetto di oneri interamente o parzialmente non deducibili e di proventi interamente o parzialmente non tassabili con aliquota del 27,5% (192)
Imposte sul reddito - Onere fiscale effettivo (284)
- imposte accantonate per il riconoscimento del maggior valore del titolo Banca d’Italia L. 147/2013 -
- effetto recupero imposte future da riallineamento ex D.L. 185/2008 E L.244/2007 -
- effetto recupero imposte future da riallineamento ex D.L 201/2011 -
- effetto detrazione e crediti d’imposta -
IRAP - Onere fiscale teorico (13)
- effetto di proventi/oneri che non concorrono alla base imponibile (645)
- effetto di altre variazioni 609
- effetto incremento aliquota
IRAP - Onere fiscale effettivo (49)
Altre imposte
Onere fiscale effettivo di bilancio (333)
Di cui: onere fiscale effettivo sull’operatività corrente (333)
onere fiscale effettivo sui gruppi di attività in via di dismissione -
69Crédit Agricole Group Solutions
Nota integrativa
ALTRE INFORMAZIONI
Informazioni sui Rischi e sulle relative politiche di copertura
Nella presente parte della Nota Integrativa vengono fornite le informazioni di natura quantitativa sui rischi a cui risulta soggetta la Società.
Premessa
La funzione di Rischi e Controlli Permanenti di Crédit Agricole Group Solution è affidata alla Direzione Rischi e Controlli Permanenti della Capogruppo.
Alla Direzione Rischi e Controlli Permanenti (DRCP) è assegnato il compito della misurazione e del monitoraggio (in ottica attuale, prospettica e di stress), della convalida dei sistemi interni di misurazione e del controllo di secondo livello di tutte le tipologie di rischio (esclusi i rischi di non conformità) per tutte le Società del Gruppo Cariparma Crédit Agrico-le, in coerenza con la normativa, i metodi e gli strumenti di Crédit Agricole SA e nel rispetto delle norme regolamentari degli Organi di Vigilanza (es. Basilea 2, Basilea 3, Banca d’Italia, SSM, etc.).
Rischio di credito
AI 31 dicembre 2015 la Società Crédit Agricole Group Solutions non detiene rischi della specie, in quanto la società svolge la quasi totalità della propria attività con controparti appartenenti al Gruppo Cariparma Crédit Agricole che, peraltro, data la natura consortile della società, risultano essere anche azionisti della stessa.
Rischio di mercato
RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO
La società Società Crédit Agricole Group Solutions non presenta rischi della specie in quanto non vi sono titoli di de-bito in portafoglio e, lato passivo, la società ha contratto un unico affidamento in forma di apertura di credito con la Capogruppo Cariparma.
RISCHIO DI CAMBIO
Crédit Agricole Group Solutions non presenta rischi della specie.
Crédit Agricole Group Solutions70
Bilancio 2015
Rischio di liquidità
Si definisce rischio di liquidità il rischio che la società non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento.
In relazione a tale rischio, la società ha posto in atto con la Capogruppo un affidamento in forma di apertura di credito, finalizzata a coprire le esigenze di cassa.
Rischi operativi
La definizione di rischio operativo adottata è quella prevista dal documento “Basilea 2 - Convergenza internazionale della misurazione del capitale e dei coefficienti patrimoniali” redatto dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria, per cui viene riconosciuto come “il rischio di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni”. Tale definizione include il rischio legale che comprende – fra l’altro – l’esposizione ad ammende, sanzioni pecuniarie o penalizzazioni derivanti da provvedimenti assunti dall’Organo di Vigilanza, ovvero da regolamenti privati.
La Direzione Rischi e Controlli Permanenti rappresenta la funzione di riferimento nella gestione dei rischi operativi a livello di Gruppo ed ha il compito di garantire l’esistenza, la completezza e la pertinenza dei controlli permanenti in essere nel Gruppo, tramite un piano di controllo strutturato e tracciabile, nonché, conseguentemente, di assicurare alle Direzioni Generali e ai Consigli di Amministrazione che le diverse tipologie di rischio siano sotto controllo.
Nel rispetto delle prescrizioni normative di vigilanza, il Gruppo ha formalizzato la definizione dei ruoli e delle responsa-bilità degli organi societari e delle funzioni coinvolte nella gestione dei rischi operativi.
Il modello di governance, coerente con le linee guida di Crédit Agricole SA, prevede:• una strategia centralizzata nel controllo dei rischi operativi;• stretti collegamenti con l’attività relativa ai controlli permanenti;• sinergie con la Direzione Centrale Compliance e con la Direzione Audit.
La gestione dei rischi operativi prevede condivisione e proattività anche da parte di tutte le strutture aziendali del Grup-po per cui, nell’ambito dei controlli permanenti e dei rischi operativi, in un’ottica di consapevolezza delle problemati-che di rischio insite nei diversi processi aziendali, sono operativi sia specifici ruoli di controllo all’interno delle funzioni azien dali, sia dispositivi funzionali agli obiettivi rispettivamente prefissati:• MRO (Manager dei Rischi Operativi), con il compito di relazionare sulla presenza di rischi effettivi e potenziali nelle
diverse strutture aziendali e di coordinare l’esecuzione dei controlli permanenti;• Presidio Sicurezza e PCO (Piano di Continuità Operativa), con il compito di coordinare e seguire le iniziative inerenti
le problematiche in materia di sicurezza (fisica e informatica) e di piano di continuità operativa;• CISO (Chief Information Security Officer), con l’obiettivo di seguire e governare tutti gli aspetti inerenti la sicurezza
informatica, dalla policy alle analisi dei rischi ed ai piani d’azione;• BCM (Business Continuity Manager, responsabile del Piano di Continuità operativa);• NAF (Nucleo Anti Frodi), con il compito di seguire e decidere in merito alle problematiche relative al contesto frodi.
Il Comitato Risk Management, a cui partecipano anche i vertici della società, ha fra le altre la responsabilità di:• Approvare le linee guida ed i piani di azione in materia di rischi Operativi (al di fuori della Compliance);• Rendicontare sui risultati della LDC (Loss Data Collection);• Monitorare risultati e attività di controllo, nonché validare:
• periodicamente la cartografia dei rischi operativi;• gli scenari di rischio oggetto di valutazione nel corso del processo di Analisi di Scenario;
• Governare la Continuità Operativa per il Gruppo Cariparma Crédit Agricole;• Monitorare ed eventualmente intervenire in materia di Sicurezza dei Sistemi Informativi per il Gruppo Cariparma
Crédit Agricole, valutando la situazione in base alla periodica informativa da parte del CISO (Chief Information Se-curity Officer);
• Monitorare ed eventualmente intervenire in materia di esternalizzazioni di servizi essenziali (FOIE/PSEE) per il Grup-po Cariparma Crédit Agricole;
• Gestire il trasferimento del rischio, con specifico riferimento alle coperture assicurative.
71Crédit Agricole Group Solutions
Nota integrativa
Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole ha attuato una politica di mitigazione del rischio operativo, attraverso:• specifiche attività di autoanalisi (c.d. “Self Risk Assessment”) finalizzate a definire un Piano d’Azione annuale,
approvato dal Consiglio di Amministrazione, che contiene tutte quelle iniziative che i responsabili dei vari processi aziendali hanno indicato come necessarie, per ridurre i principali rischi operativi in essere;
• l’implementazione del piano dei controlli permanenti, sia presso la Rete Commerciale sia presso le Direzioni Cen-trali di tutte le società del Gruppo, con l’obiettivo di presidiare i processi più critici;
• un dispositivo di lotta alle frodi, il cui Responsabile coordina le strutture aziendali nell’intercettazione, la gestione e la prevenzione delle frodi;
• implementazione di un piano di formazione specifica in tema antifrode, al fine di sviluppare la cultura e la sensibilità al rischio;
• l’implementazione del dispositivo di presidio e monitoraggio in materia di appalti esterni di attività essenziali (FOIE/ PSEE), in particolare con un nuovo dispositivo normativo e con una revisione generale sugli appalti attivi;
• l’implementazione del dispositivo di presidio e monitoraggio in materia di:• sicurezza, sia fisica che informatica;• continuità operativa (PCO).
Ove i risultati di specifiche valutazioni ne dimostrino l’opportunità, Il Gruppo Cariparma CA, provvede con apposite iniziative a trasferire il rischio operativo, per mezzo di:• attivazione di coperture assicurative, con l’obiettivo di mitigare l’impatto di eventuali perdite inattese;• esistenza di una struttura che, fra i suoi obiettivi, ha anche quello della valutazione e gestione delle coperture assi-
curative;• coordinamento con Crédit Agricole S.A., finalizzato ad assicurare piena coerenza fra la strategia di trasferimento e
gli obiettivi di Gruppo.
Le perdite operative, che il modello considera dati di natura quantitativa, sono raccolte, gestite e analizzate con uno schema di classificazione degli eventi conforme a quello previsto dal Framework Basilea II, dall’Autorità di Vigilanza e da Crédit Agricole S.A., secondo più livelli di granularità e di dettaglio.
Il dispositivo di Loss Data Collection (LCD) del Gruppo prevede che le perdite operative rilevate tramite gli MRO della società consortile vengano attribuite alla Banca del Gruppo cui l’evento di perdita fa riferimento. Rimangono in carico alla società solo le perdite che riguardano esclusivamente il consorzio (danneggiamenti alle strutture fisiche, tecnolo-giche, HW, SW, contenziosi col personale, ecc).
Con riferimento a Crédit Agricole Group Solution, non sono stare rilevate perdite operative nel corso del 2015.
Crédit Agricole Group Solutions72
Bilancio 2015
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
La disciplina emanata da Banca d’Italia, in data 12 dicembre 2011, in tema di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati si inserisce nel quadro normativo dedicato alle parti correlate (art. 2391 bis c.c., art. 53 TUB, Regolamento Consob 17221/10) e mira “a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisio-nali della banca possa compromettere l’oggettività e l’imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanzia-menti ed altre transazioni nei confronti di tali soggetti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, potenziali danni per depositanti e azionisti”.
In data 11 dicembre 2012, la Capogruppo Cariparma ha approvato, in ossequio alla normativa di Banca d’Italia, il Documento “Regolamento per le Attività di Rischio e Conflitti di interessi nei confronti di Soggetti Collegati al Gruppo Cariparma Crédit Agricole”, al fine di dotare il gruppo di un’apposita normativa interna che costituisca il nuovo corpus normativo in materia e per rendere organiche ed uniformi le varie discipline in essere. Il Regolamento è stato aggiornato e approvato dal Consiglio di Amministrazione di Cariparma in data 17 ottobre 2014.
In linea con quanto fatto dalla Capogruppo Cariparma, Crédit Agricole Group Solutions si è dotato di un Regolamento che, oltre ad individuare le proprie parti correlate, prevede l’introduzione dei limiti prudenziali per le attività di rischio nei confronti dei soggetti collegati, stabilisce le modalità con cui si istruiscono e si approvano le operazioni con parti cor-relate, definisce regole puntuali con riguardo alle operazioni con parti correlate effettuate dalle società appartenenti al gruppo e fissa modalità e tempi con cui le informazioni e l’idonea documentazione relativa alle operazioni da delibera, vengono fornite, (i) agli amministratori indipendenti nonché, ove necessario, (ii) agli organi di controllo.
Per quanto riguarda l’aspetto dei controlli, vengono svolte, a diverso titolo e nelle diverse fasi del processo, da parte di diverse funzioni aziendali, le necessarie attività di presidio al fine di garantire il rispetto costante dei limiti prudenziali e delle procedure deliberative stabiliti dalla normativa, perseguendo, altresì, l’obiettivo di prevenire e gestire corretta-mente i potenziali conflitti di interesse inerenti ai rapporti intercorrenti con soggetti collegati.
PARTI CORRELATE
Sono parti correlate di Crédit Agricole Group Solutions:a) gli esponenti aziendali, per tali intendendosi i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e
della Direzione Generale delle società del Gruppo;b) il partecipante, vale a dire la persona fisica o giuridica che controlla o che esercita influenza notevole sulla società;c) il soggetto, diverso dal partecipante, in grado di nominare, da solo, uno o più componenti dell’organo con funzione
di gestione o dell’organo con funzione di supervisione strategica, anche sulla base di patti in qualsiasi forma stipu-lati o di clausole statutarie aventi per oggetto o per effetto l’esercizio di tali diritti o poteri;
d) una società o un’impresa, anche costituita in forma non societaria, su cui una società del Gruppo è in grado di esercitare il controllo o un’influenza notevole;
SOGGETTI CONNESSI
Si definiscono soggetti connessi ad una parte correlata:• le società e le imprese, anche costituite in forma non societaria, controllate da una parte correlata;• i soggetti che controllano una parte correlata tra quelle indicate ai punti b e c della relativa definizione, ovvero i
soggetti sottoposti, direttamente o indirettamente, a comune controllo con la medesima parte correlata;• gli stretti familiari di una parte correlata e le società o le imprese controllate da questi ultimi.
73Crédit Agricole Group Solutions
Nota integrativa
1.Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche
31.12.2015
Benefici a breve termine per i dipendenti 238
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro -
Altri benefici a lungo termine -
Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro -
Pagamenti basati su azioni -
2. Informazione sulle transazioni con parti correlate
TIPOLOGIA PARTI CORRELATE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI
PER LA VENDITA
CREDITI COMMERCIALI
CREDITI VERSO
BANCHE
DEBITI COMMERCIALI
DEBITI VERSO BANCHE
Controllante - 504 12.609 - 40.220
Entità esercitanti influenza notevole sulla Società - 2.000 - - -
Controllate - - - - -
Collegate - - - - -
Amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche - - - - -
Altre parti correlate 2.060 85 - - -
Totale 2.060 2.589 12.609 - 40.220
Crédit Agricole Group Solutions74
Bilancio 2015
DATI DI BILANCIO DELLA CAPOGRUPPO CARIPARMA
L’informativa è fornita ai sensi dell’art.2497-bis
Voci dell’attivo 31.12.2014 31.12.2013
10. Cassa e disponibilità liquide 194.040.091 231.187.658
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 198.533.941 196.670.669
30. Attività finanziarie valutate al fair value 15.972.307 -
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4.824.309.947 3.995.029.001
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
60. Crediti verso banche 4.037.290.137 3.875.190.152
70. Crediti verso clientela 28.302.918.057 27.965.449.390
80. Derivati di copertura 710.802.784 571.225.188
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 6.724.550 -277.271
100. Partecipazioni 1.287.509.335 1.262.969.280
110. Attività materiali 296.530.934 286.275.688
120. Attività immateriali 1.165.645.166 1.176.262.706
di cui: avviamento 922.339.723 922.339.723
130. Attività fiscali 967.752.541 996.547.914
a) correnti 283.413.576 292.870.875
b) anticipate 684.338.965 703.677.039
b1) di cui alla Legge 214/2011 629.716.515 617.209.360
140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
150. Altre attività 352.190.227 426.270.967
Totale dell’attivo 42.360.220.017 40.982.801.342
75Crédit Agricole Group Solutions
Nota integrativa
Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2014 31.12.2013
10. Debiti verso banche 6.990.081.795 6.042.948.004
20. Debiti verso clientela 18.631.839.218 17.800.758.905
30. Titoli in circolazione 9.691.560.785 10.608.250.178
40. Passività finanziarie di negoziazione 208.006.378 198.776.635
50. Passività finanziarie valutate al fair value - -
60. Derivati di copertura 532.209.571 255.284.820
70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 475.963.613 275.497.360
80. Passività fiscali 276.152.600 294.119.458
a) correnti 210.201.192 250.651.429
b) differite 65.951.408 43.468.029
90. Passività associate ad attività in via di dismissione - -
100. Altre passività 666.112.516 733.850.233
110. Trattamento di fine rapporto del personale 116.711.870 118.015.462
120. Fondi per rischi ed oneri 136.867.845 168.305.006
a) quiescenza ed obblighi simili 19.851.228 19.962.747
b) altri fondi 117.016.617 148.342.259
130. Riserve da valutazione 45.151.815 -31.492.549
140. Azioni rimborsabili - -
150. Strumenti di capitale - -
160. Riserve 838.746.228 779.486.724
170. Sovrapprezzi di emissione 2.736.003.683 2.736.003.683
180. Capitale 876.761.620 876.761.620
190. Azioni proprie (+/-) - -
200. Utile (Perdita) d’esercizio 138.050.480 126.235.803
Totale del passivo e del patrimonio netto 42.360.220.017 40.982.801.342
Crédit Agricole Group Solutions76
Bilancio 2015
CONTO ECONOMICO
Voci 31.12.2014 31.12.2013 (*)
10. Interessi attivi e proventi assimilati 1.045.918.639 1.084.544.252
20. Interessi passivi e oneri assimilati (363.908.302) (415.700.850)
30. Margine di interesse 682.010.337 668.843.402
40. Commissioni attive 496.721.430 457.783.814
50. Commissioni passive (22.385.348) (21.080.125)
60. Commissioni nette 474.336.082 436.703.689
70. Dividendi e proventi simili 36.877.649 24.558.910
80. Risultato netto dell’attività di negoziazione (906.430) 9.442.804
90. Risultato netto dell’attività di copertura (4.131.309) 6.036.532
100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: 21.074.234 114.707.476
a) crediti 3.157.158 (9.386)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 21.417.087 112.222.992
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
d) passività finanziarie (3.500.011) 2.493.870
110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value (1.933.080) -
120. Margine di intermediazione 1.207.327.483 1.260.292.813
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (290.664.432) (396.024.040)
a) crediti (293.640.017) (384.708.206)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita (142.526) (1.591.875)
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
d) altre operazioni finanziarie 3.118.111 (9.723.959)
140. Risultato netto della gestione finanziaria 916.663.051 864.268.773
150. Spese amministrative: (825.287.648) (824.889.754)
a) spese per il personale (428.577.528) (441.948.747)
b) altre spese amministrative (396.710.120) (382.941.007)
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (7.084.634) (38.283.813)
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (19.948.954) (20.589.533)
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (50.166.708) (52.804.992)
190. Altri oneri/proventi di gestione 242.308.546 221.934.781
200. Costi operativi (660.179.398) (714.633.311)
210. Utili (Perdite) delle partecipazioni (22.546.000) (13.900.000)
220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - -
230. Rettifiche di valore dell’avviamento - -
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti - 217.949
250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 233.937.653 135.953.411
260. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (95.887.173) (9.717.608)
270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 138.050.480 126.235.803
280. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - -
290. Utile (Perdita) d’esercizio 138.050.480 126.235.803
(*) Riesposto in applicazione delle disposizioni di Banca d’Italia in merito alla contabilizzazione degli interventi a favore dei Sistemi di Garanzia dei Depositi.
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Crédit Agricole Group Solutions Società Consortile Per AzioniSede Legale Via La Spezia 138/A - 43126 Parma (Parma)
Telefono 0521.914111Codice Fiscale, Partita IVA e numero iscrizione al Registro delle Imprese di Parma: 02771790348
Capitale sociale: euro 40.000.000,00 i.v.Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A.
e appartenente al Gruppo bancario Cariparma Crédit Agricole iscritto all’albo dei Gruppi bancari al n. 6230.7