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FORMULE ISTITUZIONALI E MODELLI GESTIONALI PER LA FILIERA DEI SERVIZI NEFROLOGICI
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Genova, 26 luglio 2012
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In un contesto di crisi finanziaria
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1990 – 2009 2001 - 2009 2005- 2009
Spesa sanitaria pubblica
5,3 4,4 3,2
Spesa sanitaria privata
6,6 2,8 2,0
Spesa sanitaria totale
5,5 4,1 2,9
PIL 4,3 2,5 1,6
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In un contesto di demografia della professione
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Da dove partire: due premesse
Le aziende/UU.OO. per perseguire le loro finalità devono assicurarsi (e coordinare) le disponibilità di beni e servizi, il che può avvenire attraverso:• organizzazione/gerarchia
(f.c. orientare il comportamento degli individui)
• mercato/contratti(f.c. definire i risultati e controllare)
I confini tra le organizzazioni sono sempre più frastagliati• parti significative dei processi produttivi e amministrativi affidati a entità diverse (senza vincoli
spaziali)
• assetti istituzionali variegati (contratti, accordi, joint-ventures, partecipazioni azionarie)
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Esternalizzazione: i diversi livelli
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Sistema:• aziende pubbliche
• aziende private non profit
• aziende private profit
Azienda• contracting in (ASL, Aziende H)
• contracting out (H for profit, H non profit, imprese di servizi e prodotti)
Unità operativa
• altra unità operativa
• azienda esterna
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Esternalizzazione: ragioni e criteri di scelta
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Qualità competenze
Efficienza/efficacia• operativa (produttività, razionalità strutturale, specializzazione produttiva)
• economica (condizioni gestionali, mix risorse,)
• finanziaria (disponibilità di investimenti)
Possibilità di comportamenti opportunistici:• allineamento delle finalità
• controllo dei risultati
Coerenza dinamica
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Make or buy: una sintesi
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Vantaggio in termini di qualità
Vantaggio in termini di costo
no si
si Valutare Fare
no Comprare Valutare
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Esternalizzazione: condizioni
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Conoscenza processo trasformazione
Misurabilità dell’output
alta bassa
alta Controllo processo/output
Controllo output
bassa
Controllo processo controllo attraverso orientamenti
finalistici
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La filiera nefrologica
• I segmenti della filiera sono rappresentati da nuclei omogenei di attività “tipiche” della pratica nefrologica riconducibile a specifici ambiti assistenziali:• Acuzie gestite attraverso i ricoveri diurni e ordinari• Prevenzione, diagnosi/follow up in setting ambulatoriali• Dialisi• Trapianti
Ciascun nucleo omogeneo di attività rappresenta:• Accadimenti aziendali tipici dell’attività dei nefrologi• Uno specifico ambito assistenziale dedicato ad attività differenti
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Attività diagnosi e follow up
DialisiAcuzie in regime di ricovero
PazientiRisorseSapere
Trapianto
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Lo scorporo di attività induce una serie di fabbisogni:• di riconnessione della
filiera rispetto alle esigenze del paziente (presa in carico nefrologica), dei saperi (orientamento specialistico o generalistico del nefrologo), delle risorse;
• di organizzazione delle attività sanitarie e amministrative di supporto al di fuori dei legami aziendali
Lo scorporo potrebbe consentire maggiore focalizzazione
La filiera nefrologica e le sue interdipendenze
Attività diagnosi e follow up
Dialisi
Acuzie in regime di ricovero
PazientiRisorseSapere
ATTIVITA’ SANITARIE DI SUPPORTOATTIVITA’ AMMINISTRATIVE DI SUPPORTO
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Una ricerca sulle nefrologie
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Osservare le “tensioni” che l’esternalizzazione di un nucleo omogeneo di attività (o di sue parti) può indurre nella presa in carico del pz e nella gestione ordinaria delle attività della struttura:• Governo strategico del malato attraverso il governo delle filiera• Presidio della qualità delle cure (Governo clinico nella pratica professionale) a tutela
delle forme di specializzazione del sapere nefrologico
I casi: AOU Sant’Orsola Malpighi di Bologna, Ospedale Belcolle di Viterbo, AO Bolognini di Seriate, Ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze, Ospedale di Acireale, Ospedale San Giovanni Bosco di Torino
La nefrologia mostra forme diffuse e variegate di esternalizzazione: Acquisto di beni e materiali di supporto (Ospedale Don Bosco di Torino) Reclutamento di personale infermieristico (Ospedale Don Bosco di Torino) Intera filiera nefrologica (AO di Seriate) Dialisi esternalizzata (AOU Sant’Orsola Malpighi, Ospedale S. M. della Misericordia di Firenze,
Ospedale Belcolle di Viterbo, Ospedale di Acireale)
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La dialisi nella strategia delle nefrologie:
Focused factory della dialisi: garantirsi le condizioni di supporto per erogare tutta l’attività dialitica necessaria in azienda. Questioni chiave sono: 1 - mix di pz eterogeneo e necessità di volumi di risorse
necessarie per rispondere alla domanda; 2 – fabbisogno di flessibilità nella gestione di personale e beni strumentali
Dialisi specialistica: su target focalizzati di pazienti critici Questioni chiave: 1 - “domanda” da parte di altri specialisti di competenze
nefrologiche; 2 - strumenti di integrazione ad hoc per allineare sul malato diverse routine (ad es. routine di rianimazione e quelle dialitiche, infermiere case manager)
Dialisi complessa: su target focalizzati di pazienti complessi in ospedale per intensità di cure. Questioni chiave: 1 –competizione/integrazione su pazienti pluripatologici; 2 -
focalizzazione sui percorsi
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I vantaggi perseguiti
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Focalizzazione
Alleggerimento operativo
Mobilitazione delle risorse
Controllo della variabilità operativa ed economica
Efficienza economica complessiva
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Un insieme variegato di condizioni
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Orientamento alla missione e governo strategico del paziente
Cultura e tradizione di rapporti PP
Natura e clausole nel rapporto contrattuale
Meccanismi di filtro e invio del paziente
Meccanismi e condizioni per il controllo professionale
Orientamenti e strumenti gestionali del fornitore
Cultura e strumenti di governo clinico