documento del consiglio di classe -...

18
1 Prot.n………. MONREALE 12.05.2017 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Art. 5, comma 2, D.P.R. 23 luglio 1998 n. 323 CLASSE V B LICEO CLASSICO ************************* Anno scolastico 2016/2017

Upload: hoangdien

Post on 16-Feb-2019

213 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

1

Prot.n………. MONREALE 12.05.2017

DOCUMENTO DEL

CONSIGLIO DI CLASSE Art. 5, comma 2, D.P.R. 23 luglio 1998 n. 323

CLASSE V B

LICEO CLASSICO

*************************

Anno scolastico 2016/2017

2

INDICE

1. Analisi della situazione di partenza

2. Presentazione della classe

3. Contenuti

4. Metodologia CLIL

5. Metodi e strategie della didattica

6. Luoghi e strumenti

7. Verifica e valutazione del processo formativo

8. Finalità e obiettivi

9. Simulazione delle Prove d’esame

10. Aspetti normativi

11. Allegati

3

ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA

Allo scopo di comprendere le qualità complessive del gruppo-classe, che quest’anno completa il proprio

arco formativo e si appresta ad affrontare il conclusivo Esame di Stato, è necessario ricostruire molto

brevemente la storia della classe e i fondamentali aspetti dell’attività educativa e didattica che la

riguardano.

Tutta la principale vigente normativa scolastica insiste molto sugli aspetti pluridisciplinari della

didattica, sulla esigenza della «unitarietà del sapere» e del «dialogo tra le diverse discipline».

Tutta la normativa sul vigente Esame di Stato afferma che «il colloquio si svolge su argomenti di

interesse multidisciplinare».

Autorevole psicopedagogia sottolinea la capacità dell’approccio interdisciplinare alla didattica di

enfatizzare le facoltà cognitive dello studente sviluppandone al massimo le intelligenze.

Qualche docente ha pertanto cercato di promuovere, strutturare e svolgere, sin dall’inizio del secondo

biennio, una progettazione educativa e didattica collegiale spiccatamente pluridisciplinare, utilizzando

le diverse discipline d’insegnamento appartenenti all’area umanistica come a quella scientifica del

sapere.

L’inesausto avvicendamento dei docenti di molte discipline ha afflitto la classe per tutto l’arco del

triennio, questo ha reso ancora più difficile il divenire dell’attività educativa e didattica. Particolarmente

grave è stata la discontinuità didattica in discipline come Italiano, Inglese, Arte, Matematica e Fisica. In

qualche caso la classe si è vista avvicendare anche più di un docente della stessa disciplina nel corso

dello stesso anno scolastico. Anche quella parte della classe che ha sempre palesato dedizione allo

studio, forti motivazioni, serietà e impegno, di conseguenza, ha dovuto vivere situazioni di oggettiva e

straordinaria difficoltà, pertanto se non possiede al massimo grado alcune competenze fondamentali, a

cominciare da quelle relative alla didattica pluridisciplinare, non sono gli studenti i responsabili di

questo deficit di competenze, giacché essi non hanno avuto modo di godere pienamente del diritto allo

studio e all’apprendimento.

Per fare solo un esempio, si ponga mette al fatto che gli alunni hanno iniziato la trattazione del saggio

breve e dell’articolo di giornale – ovvero di una prova estremamente importante, che qualifica il

curriculum studiorum – non dal primo biennio ma solo nell’ultimo anno di studi.

Un altro aspetto che ha creato notevoli difficoltà all’attività educativa e didattica, e ha penalizzato il

raggiungimento degli obiettivi, è l’erosione che l’orario di ordinamento ha subito per tutto l’arco del

triennio a causa delle numerose attività non curricolari svolte durante le ore antimeridiane. La riduzione

delle ore effettive da dedicare all’attività didattica ha costretto i docenti a delimitare i contenuti in

programma, penalizzando tuttavia, e molto, anche gli aspetti qualitativi dell’attività di insegnamento-

apprendimento.

In ultima analisi, si ritiene che i deficit di competenze che la classe certamente possiede solo in parte

debbano essere addebitate agli alunni, i quali avrebbero in ben altro modo dovuto godere del diritto allo

studio e all’apprendimento.

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta da 17 alunni, 10 ragazze e 7 ragazzi, tutt i provenienti dalla ex

4B. Di questi , 3 alunni sono stati ammessi alla classe V solo dopo avere superato l’esame per sanare

il debito formativo. Nell’arco del presente anno scolastico una diciottesima alunna ha vissuto condizioni

4

di profondo malessere psicologico e relazionale, in seguito al quale ha chiesto il trasferimento alla 5A

per poi ritirarsi. Tutti gli altri studenti hanno seguito con regolarità le lezioni.

Gli alunni hanno diversa estrazione sociale, culturale ed economica, appaiono distinti per la

preparazione di base, per l’impegno, le motivazioni, il livello di scolarizzazione, la capacità di

attenzione prolungata che rendono sino alla fine il gruppo piuttosto eterogeneo.

Un alunno è diversamente abile (a norma dell’art. 3 c. 3 della legge 104/92), ha il piano educativo e

didattico personalizzato e la progettazione per obiettivi minimi. Per la maggior parte delle ore di attività

curricolare, per i diversi ambiti disciplinari, l’alunno è stato seguito da tre docenti di sostegno, con i

quali i docenti delle discipline hanno avuto un ottimo rapporto didattico-professionale e di reciproca e

fattiva collaborazione. Le difficoltà maggiori dell’alunno sono relative alla concentrazione e alla

capacità di attenzione, ma – visto il contesto complessivo della classe – riguardano anche gli aspetti

della relazione e della interazione. Il processo di integrazione dell’alunno è migliorato nella seconda

metà dell’anno scolastico, quando tutto il gruppo-classe è riuscito ad acquisire una coesione che prima

non era stata mai raggiunta.

Sotto l’aspetto del profitto viceversa le problematiche sono state meno evidenti. In alcune discipline

l’alunno ha raggiunto un livello di apprendimento paragonabile a quello medio-alto della classe; in altre

materie è stato necessario un maggiore impegno, tuttavia i risultati conseguiti sono pienamente

soddisfacenti.

Sotto l’aspetto educativo, la classe ha presentato un livello di attenzione e di interesse elevato, ha

partecipato all’attività didattica anche in modo attivo, palesando vivacità intellettuale, delle motivazioni

e una sincera apertura verso questioni culturali, sociali e civili del passato come del nostro tempo. Le

tematiche dell’area umanistica, in particolare, sono state seguite dai discenti in maniera appassionata,

ma anche lo studio delle discipline dell’area scientifica è stato svolto con una classe attenta e

interessata. Alcuni alunni hanno più volte mostrato grande affettività, buone doti di maturità e la

capacità di riflettere sul significato dei contenuti disciplinari, che alcuni discenti sono capaci di

rielaborare in modo personale. Una certa passività è da addebitarsi al temperamento di alcuni discenti

inclini all’introversione se non addirittura timidi, tuttavia, al fine di coinvolgerli maggiormente, i

docenti si sono sempre prodigati nell’aiutarli a partecipare in maniera sempre più attiva alla lezione,

ricorrendo a diverse strategie didattiche, in modo da poter continuare, sviluppare e approfondire il vero

e proprio dialogo educativo in atto sin dall’inizio del triennio.

La coesione della classe è stata soddisfacente solo a partire dalla seconda metà dell’anno scolastico, in

precedenza le incomprensioni, i casi di rivalità, la competizione ecc. hanno pesato sul clima

complessivo. Alcune dinamiche relazionali hanno afflitto qualche soggetto in particolare. In seguito ha

iniziato a prevalere lo spirito di collaborazione e il senso di appartenenza. Il lavoro di conseguenza è

diventato più fluido e redditizio.

La classe ha svolto delle attività, sia curricolari sia extracurricolari, con la 5A Cl., formando un unico

gruppo di lavoro. In nessun caso sono sorte problematiche educative e/o didattiche, al contrario tutti i

discenti hanno palesato spiccate attitudini relazionali, notevole flessibilità organizzativa e spirito di

adattamento.

Da quando i ragazzi sono riusciti a trovare inusitati equilibri interni, il lavoro è stato corale e piacevole,

in alcune aree disciplinari ha avuto spiccati risvolti emotivi. Il processo di maturazione è diventato

costante e i risultati mediamente sono di buon livello, giacché le finalità e gli obiettivi formativi

raggiunti hanno reso concreta la crescita complessiva dei discenti.

La logica dell’inclusione e della socializzazione sono qualità che la classe infine ha acquisito e che essa

può adesso vantare.

5

In questo rigenerato gruppo-classe non deve però essere taciuto che una parte minoritaria ha mostrato

modeste motivazioni e saltuario impegno (specie di tipo domestico).

L’aspetto cognitivo del gruppo-classe è andato migliorando per tutto il corso dell’anno scolastico. La

conoscenza dei contenuti è soddisfacente nella maggior parte della classe, mentre in una parte

minoritaria di essa appare un po’ superficiale. La causa è facilmente attribuibile all’impegno domestico

discontinuo e poco incline all’approfondimento. Per questo motivo i docenti si sono adoperati al fine di

permettere agli alunni il recupero di quelle conoscenze e competenze basilari e irrinunciabili che essi

non avevano acquisito, specie per quanto riguarda l’aspetto metodologico, dove la insufficiente

presenza di prerequisiti ha pesato nel corso dell’attività di insegnamento-apprendimento e potrebbe

avere una qualche ripercussione sull’esame conclusivo.

Negli alunni più costanti nello studio domestico nondimeno si notano capacità logiche, di analisi, di

sintesi, di confronto e di critica che denotano la dedizione allo studio nonché l’enorme impegno

didattico profuso, e lasciano ben sperare per gli sviluppi post-scolastici e per lo stesso esame. Essi sono

in possesso di un buon livello di conoscenze, maturate nello studio metodico di programmi –

disciplinari e pluridisciplinari – ampi e articolati. Possiedono competenze che gli permettono di leggere,

comprendere e analizzare testi letterari, filosofici, storiografici, artistici e scientifici, di coglierne gli

aspetti più significativi (come le parole chiave, da cui partono per sviluppare interessanti analisi del

testo). Dagli alunni più dotati i contenuti disciplinari sono felicemente interpretati, gli stessi alunni

hanno la capacità di argomentare criticamente e con riferimenti interdisciplinari la maggior parte dei

contenuti appresi.

Un piccolo numero di studenti si è distinto per la capacità di ideare, realizzare e rappresentare testi

multimediali. In questo modo hanno saputo interpretare particolari didattiche, come la lezione

rovesciata. I migliori alunni sono capaci di esporre i percorsi tematici nella forma ipertestuale.

Gli studenti sono stati attenzionati sulla visione reticolare e interdisciplinare del sapere, che riflette le

funzioni cognitive dell’uomo e che ha contrassegnato l’attività didattica di alcune discipline, anche ai

fini di conseguire l’obiettivo dell’unità del sapere. Nella formulazione della progettazione estrema

attenzione è stata posta ai bisogni formativi dei discenti, sia a livello personale che di gruppo.

L’avvicendamento dei docenti, è bene ripeterlo, ha reso alquanto difficile il percorso didattico della

classe. I diversi approcci metodologici hanno costituito una problematica di difficile soluzione anche

nei discenti più attenti, interessati e dediti allo studio.

Solo quest’anno, per esempio, essi si sono misurati con la tecnica della produzione del saggio breve e

dell’articolo di giornale, che pure rappresentano una competenza assolutamente fondamentale ai fini

dello svolgimento della prima prova scritta.

CONTENUTI

Il CdC ha ritenuto fondamentale dedicare particolare spazio e attenzione alla scelta dei contenuti

educativi e didattici da svolgere nell’ultimo anno di corso, in modo da garantire le conoscenze,

competenze e capacità irrinunciabili per i discenti di un liceo classico statale che devono prepararsi

all’Esame di Stato, all’ingresso nei diversi corsi di laurea e alla vita adulta.

Poiché sia sotto l’aspetto normativo, sia sotto l’aspetto psicopedagogico, l’aspetto più costante e

qualificante dell’attività didattica è la multidisciplinarità, «il colloquio si svolge su argomenti di

interesse multidisciplinare» recita la legge n. 1/2007, tutta l’attività di progettazione, sin dall’inizio

dell’a. s., ha avuto come costante punto di riferimento gli aspetti pluridisciplinari dell’attività formativa.

Per realizzare «attraverso il dialogo tra le diverse discipline un profilo coerente e unitario dei processi

culturali» sono state inizialmente proposte 30 Unità Tematiche Pluridisciplinari di Apprendimento (25

proposte dai docenti, le altre dai discenti). Come da verbale del CdC n. 5 del 27 marzo 2017, e da

6

relativa Progettazione concordata, i primi 11 sono i contenuti scelti, programmati e svolti nel corso

dell’anno scolastico 2016/2017 ai fini dello svolgimento del colloquio e della terza prova scritta; la

Utpa n. 12, su proposta della classe, è stata concordata in un secondo momento e possiede la stessa

finalità:

N. TITOLO dell’UTPA DISCIPLINE

COINVOLTE

CONTENUTI PRINCIPALI

1 Il problema della

condotta umana e della

felicità

Italiano

Filosofia

Storia

Latino

Inglese

G. Leopardi: La teoria del piacere: Il sabato del villaggio e La quiete

dopo la tempesta.

G. Leopardi: il concetto di noia e Il canto notturno di un pastore errante

dell’Asia

G. Leopardi: Le Operette morali.

Aristotele e Schopenhauer

La filosofia dell’esistenza

Nietzsche: morale dei signori e morale degli schiavi

Il superuomo

Freud: le pulsioni

Felicità e libertà

La bioetica

I regimi totalitari

Seneca: Epistolae ad Lucilium, 16 e De vita beata (la virtù come

presupposto per la felicità).

Orwell: 1984

2 La scienza e la tecnica Filosofia

Storia

Scienze

Inglese

Il pensiero riflette sul progresso tecnico-scientifico

La trasformazione industriale

La bioetica

Biotechnology

3 La riflessione sul male e

la ricerca del bene

Italiano

Filosofia

Storia

Storia dell’arte

Greco

Scienze

G. Verga: visione pessimistica della storia nel Ciclo dei vinti

G. Pascoli:” L’atomo opaco del male”: X Agosto.

Modi diversi di risolvere il problema del male

La tragica esperienza del totalitarismo e del genocidio

Bello e Brutto in arte

Platone: Simposio

Le biotecnologie e i tumori.

4 Il controverso rapporto

tra intellettuale e potere

Italiano

Filosofia

Storia

Greco

Il manifesto del Futurismo

La libertà di pensiero nei regimi dittatoriali

Il manifesto degli intellettuali antifascisti

Il manifesto degli intellettuali fascisti

Il Brain drain: la fuga dei cervelli

I poeti alessandrini tra erudizione ed encomio del sovrano.

La seconda sofistica e Roma: Luciano; Elio Aristide.

7

Latino Seneca: De clementia, 1,1-4; 10, 1- 11, 3 (monarchia assoluta e sovrano

illuminato); 6, 1-5 (impegno e disimpegno); Epistolae ad Lucilium, (i

filosofi e il potere); il teatro senecano e la riflessione sul tema del

regnum

Quintiliano: l’oratore e il potere.

I rapporti dei poeti con il principe: Lucano

Tacito: la libertà politica e intellettuale.

5 Il dramma della guerra

e la ricerca della pace

Italiano

Filosofia

Storia

Storia dell’arte

Inglese

G. Ungaretti: L’Allegria: l’esperienza della I guerra mondiale

E. Montale: e la poetica dell’oggetto: Ossi di seppia

S. Quasimodo: Alle fronde dei salici

U. Saba ed il Canzoniere.

Il dramma della guerra e l’utopia (?) della pace

Le due guerre mondiali (e la Storia del pacifismo)

Picasso e Guernica: guerra e pace

The war poets

The two world wars

6 La psicoanalisi e il suo

influsso nei diversi

contesti culturali

Italiano

Storia, Filosofia

Storia dell’arte

Inglese

I. Svevo e l’inetto: La coscienza di Zeno.

Freud, la scoperta dell’inconscio e le ricadute storico-culturali

Il Surrealismo e l’arte dell’inconscio

J. Joyce: The Stream of Consciousness Novel

7 La questione delle

origini di tutte le cose

Italiano

Filosofia

Inglese

L. Pirandello: in principio era il caos. Il disagio esistenziale: contenuto-

forma

Darwin: Le origini dell’uomo

Gli sviluppi del darwinismo

Darwinism

8 Il “buio” e la “luce” del

Medioevo

Filosofia

Inglese

La rivalutazione del medioevo da parte dei romantici

Coleridge

9 Fede e ragione Filosofia

Storia

Fisica

Inglese

Sacralità della vita e qualità della vita

Il fanatismo politico

Forza elettrica e forza gravitazionale

Isaac Newton

10 Quanto ci illumina

l’Illuminismo?

Storia dell’arte

Fisica

Matematica

Inglese

L’Illuminismo, la Rivoluzione francese e la pittura del Neoclassicismo

L’evoluzione scientifica: induzione elettrica

Eulero: il metodo di Eulero

Electrostatic induction

11 Arte, cultura e civiltà

dell’età romantica

Storia dell’arte

Filosofia

Inglese

Il Romanticismo e la pittura del primo Ottocento

Il pensiero romantico e Schelling

Romantic painters: Constable e Turner

8

12 Identità e alterità: il

rapporto con l’altro e la

valorizzazione delle

differenze

Filosofia

Storia

Greco

Latino

Da Nietzsche alla teoria della qualità della vita: Vite indegne di essere

vissute?

Il razzismo al potere

Cosmopolitismo e individualismo nell’età ellenistica

Platone: Simposio, il discorso di Alcibiade

Petronio: Coena Trimalchionis

Tacito: La Germania

Per una visione più ampia e approfondita dei programmi disciplinari, che hanno avuto la precipua

funzione di supportare lo svolgimento del programma trasversale, si rinvia ai programmi svolti e

sottoscritti da docenti e discenti.

METODOLOGIA CLIL

Come da verbale n. 5 del 27 marzo 2017, il Consiglio di Classe – dopo aver preso atto della nota

ministeriale del MIURAOODGOS prot. n. 4969 che fornisce indicazioni nei casi di totale mancanza di

docenti di Disciplina Non Linguistica con certificazione CLIL, tenuto conto delle proposte degli alunni,

atteso che la metodologia Clil è una interessante declinazione della didattica pluridisciplinare, vista

l’importanza formativa della conoscenza e dell’uso della lingua straniera ai fini della preparazione

liceale, preso atto della specularità sussistente tra la suddetta normativa Clil e le Indicazioni nazionali

riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi

nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali, accertato che entrambe le norme prescrivono di

realizzare «esperienze d’uso della lingua straniera per la comprensione e rielaborazione orale e scritta di

contenuti di discipline non linguistiche» – ha deciso di estrapolare dalla Utpa n. 5, Il dramma della

guerra e la ricerca della pace, due argomenti di Storia da svolgere in lingua inglese.

I due argomenti sono:

1. World War I

2. World War II

Anche questi due percorsi, come le Unità Tematiche Pluridisciplinarità di Apprendimento con cui la

metodologia Clil è accomunata dalla plurisciplinarità della didattica, sono stati scelti , programmati

e svolti nel corso dell’anno scolastico 2016/2017 anche ai fini dello svolgimento del colloquio e della

terza prova scritta.

Visto l’OM n. 257 del 4 maggio 2017, si precisa che l’attivazione della metodologia Clil è avvenuta nel

pieno rispetto della programmazione di classe e di Istituto. Vista la già ricordata piena concordanza

della normativa Clil con le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per

il liceo classico entrambi i documenti normativi sono stati tenuti in grande considerazione.

Per quanto attiene ai contenuti si è tenuto conto delle Indicazioni nazionali che, a proposito degli

Obiettivi Specifici di Apprendimento di Storia, prescrivono: «Particolare cura sarà dedicata a trattare in

maniera interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti, temi cruciali per la cultura europea (a

titolo di esempio: l’esperienza della guerra…)».

9

Per quanto attiene alla Lingua e cultura straniera, sempre le Indicazioni nazionali a proposito degli

Obiettivi Specifici di Apprendimento, prescrivono:

• che la didattica deve avvenire in «ottica interculturale»;

• «l’uso della lingua straniera per la comprensione e rielaborazione orale e scritta di contenuti di

discipline non linguistiche»;

• «lo studente comprende in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali/scritti attinenti ad aree

di interesse di ciascun liceo».

Di queste prescrizioni normative i docenti interessati hanno fatto tesoro sin dal momento della

progettazione e della attivazione dei due argomenti svolti con la metodologia Clil, nella fattispecie

finalizzata all’insegnamento dei due suddetti argomenti di una disciplina non linguistica (DNL) in

lingua straniera. L’attivazione e l’esecuzione di tale metodologia ha permesso ai discenti di ampliare e

approfondire le conoscenze, le competenze e le capacità preesistenti e acquisite dallo studio della Storia

e dell’Inglese.

METODI E STRATEGIE DELLA DIDATTICA

Per favorire l’ottimizzazione del processo di insegnamento-apprendimento si è fatto ricorso a metodi,

strategie e tecniche che hanno favorito maggiormente l’interesse degli studenti e contribuito al

conseguimento degli obiettivi didattici e al successo formativo.

A tal fine si è ritenuto opportuno:

• Progettare, a livello individuale come a quello collegiale, una attività fondata prevalentemente

sulla innovazione dei metodi e dei contenuti della didattica;

• Accertare le effettive condizioni di partenza del gruppo di lavoro e dei singoli, utilizzando

prevalentemente questionari o colloqui;

• Permettere ai discenti che apparivano svantaggiati rispetto ai prerequisiti di colmare le lacune

attivando lezioni brevi o piccoli corsi in itinere di recupero e sostegno;

• Trattare gli argomenti procedendo con gradualità, dai concetti più semplici verso quelli più

complessi, utilizzando un linguaggio chiaro, accompagnando l’uso del lessico specifico con

chiarificazioni sulla relativa valenza semantica, ricorrendo spesso, ove possibile, a esempi,

esercizi, applicazioni;

• Trattare le discipline fornendo non solo le conoscenze essenziali, i chiarimenti, i procedimenti

applicativi, ma anche le chiavi di interpretazione delle diverse problematiche e dei principi

basilari che le regolano;

• Presentare i temi della disciplina, spiegando la superiorità del metodo storico-tematico su quello

meramente storico e sequenziale, in modo che i discenti potessero acquisire consapevolezza

della metodologia adottata per poterla padroneggiare;

• Sviluppare i contenuti disciplinari collegandoli agli altri ambiti del sapere, in modo da rendere

palese la ricostruzione dei nessi interdisciplinari e la valenza scientifica, didattica, cognitiva

della pluridisciplinarità;

• Coinvolgere il gruppo-classe in discussioni e dibattiti sulle tematiche trattate, anche con

domande guidate, alternando i momenti informativi a quelli di dibattito aperto e favorendo negli

alunni la libertà di esprimersi senza porre schemi predeterminati, pur guidandoli nel lavoro;

• Sollecitare gli alunni ad effettuare studi approfonditi su particolare tematiche, attraverso lavori

da realizzare sia individualmente, sia in gruppo;

10

• Ricorrere alle strategie didattiche funzionali a esaltare negli alunni la creatività, a valorizzarne le

capacità, a stimolarne il gusto per la ricerca e l’interesse per la conoscenza;

• Fare un uso sagace e mirato della didattica multimediale;

• Ricorrere a particolari strategie come la didattica rovesciata, il brainstorming, il problem

solving, la ricerca e azione, il cooperative learning, la centralità del testo ecc. per rendere più

partecipata e più redditizia la lezione.

Per quanto riguarda i metodi specifici, i contenuti, i mezzi dell’attività didattica delle singole discipline

si rimanda all’allegato prodotto da ogni singolo docente come Consuntivo dell’attività effettivamente

svolta.

Il raggiungimento degli obiettivi didattici e il successo formativo è stato inevitabilmente condizionato

dal tono generale della classe, dalla sua disponibilità al dialogo educativo e al lavoro scolastico, nonché

dal livello di partenza degli alunni. Sulla base della Progettazione educativa e didattica concordata ogni

docente, di volta in volta, ha scelto tra i seguenti accorgimenti metodologici, i più funzionali alla

disciplina, alla situazione e all’argomento: • Lezione frontale o dialogata

• Didattica laboratoriale

• Problematizzazione di situazioni e vissuti

• Lavori di gruppo

• Ricerche individuali

• Ricerca e messa in evidenza delle correlazioni tematiche, strutturali e concettuali tra le discipline

• Studio guidato

• Apprendimento per scoperta

Ogni docente ha avuto cura di: • Esplicitare le mete e i percorsi della programmazione

• Chiarire agli studenti in difficoltà le ragioni delle carenze o degli insuccessi nell’apprendimento

• Suggerire i rimedi sostenendo le motivazioni al fine di recuperare il distacco

• Dare le indicazioni per acquisire un efficace metodo di studio

• Sollecitare gli alunni alla riflessione sui contenuti trattati e alla loro rielaborazione

• Incoraggiare l’alunno nel prendere iniziative e nell’esporre opinioni personali inerenti al processo educativo

• Esplicitare i criteri di valutazione adoperati

• Suscitare e tenere vivo l’interesse e la partecipazione attiva al dialogo educativo

• Intrattenere con la classe un dialogo aperto, cordiale e continuo

LUOGHI E STRUMENTI

I docenti e gli studenti della classe, ai fini dell’esecuzione del lavoro educativo e didattico, hanno

privilegiato:

• I libri di testo

• la lavagna bianca, il pennarello e le cartine geostoriche

• l’aula, l’Aula Agorà e il laboratorio multimediale

• Il televisore e i lettori Dvd e Vhs

• Internet, gli audiovisivi e i supporti informatici e multimediali (hardware e software)

• la LIM e il computer

• la biblioteca di Istituto

• la palestra e gli spazi offerti dalla scuola

• dizionari e vocabolari di vario tipo

• i libri non di testo, i giornali quotidiani e le riviste

11

• le fotocopie e le dispense fornite dal docente allo scopo di ampliare e integrare quanto esposto ai punti

precedenti

• ogni altro luogo o strumento che possa valere come risorsa educativa e didattica

VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PROCESSO FORMATIVO

La valutazione scolastica costituisce una fase fondamentale del processo di formazione in quanto

può offrire agli insegnati informazioni decisive per migliorare il processo di insegnamento-

apprendimento e per calibrare i percorsi formativi sulla base delle caratteristiche cognitive, affettive

e motivazionali di ogni alunno. Per rendere la valutazione più utile ed efficace è necessario che

nella scuola siano implementate varie forme di valutazione: la valutazione diagnostica, la

valutazione formativa, la valutazione sommativa, la valutazione orientativa.

Il CdC per questo motivo ha predisposto per la verifica e la valutazione degli alunni prove iniziali,

intermedie e finali per la verifica e la valutazione, scegliendo, ciascuno nella propria disciplina, fra

le seguenti tipologie approvate in sede di Progettazione concordata:

Verifiche orali, relazioni illustrative di contenuti disciplinari, prove scritte, prove strutturate, prove

semistrutturate, composizioni libere o su traccia (temi, analisi testuali, sintesi, parafrasi, saggio

breve, articolo di giornale), prove grafico-geometriche, dialoghi guidati, prove pratiche.

Tali verifiche si sono svolte in maniera sistematica, tenendo conto dell'intero processo formativo

dell'alunno e allo scopo di effettuare una progressiva valutazione della progettazione disciplinare e

concordata.

Per tutte le materie sono stati previsti accertamenti diversificati, prove scritte, pratiche e orali, in

modo da verificare le competenze acquisite dal discente, dandogli modo di utilizzare tutte le

modalità espressive possibili.

Criteri di valutazione

Nella valutazione si è tenuto conto dei seguenti aspetti presenti nel discente:

• conoscenza degli argomenti in relazione alla quantità del sapere;

• conoscenza degli argomenti in relazione alla completezza ed alla qualità del sapere;

• comprensione delle domande e pertinenza delle risposte;

• coerenza, organicità, proprietà di linguaggio nell’esporre e relazionare (conoscenza e uso del glossario);

• correttezza grammaticale e rispetto dei principi della comunicazione;

• applicazione delle procedure e delle regole apprese;

• analisi, sintesi e rielaborazione critica dei contenuti;

• acquisizione di una personale weltanschauung;

• rispetto degli impegni e senso di responsabilità;

• quantità e qualità dell’impegno, dell’interesse e dell’attenzione.

Le misurazioni scaturite:

‐ sono state espresse in voti da uno a dieci e sono state riportate nel registro elettronico personale;

‐ sono state in linea con i criteri di valutazione approvati dal Collegio dei Docenti;

‐ sono state volte ad accertare conoscenze, competenze e capacità, congiuntamente alla valutazione del livello di

di partenza, di interesse, di attenzione, di impegno, di applicazione nello studio;

‐ hanno concorso a definire le valutazioni quadrimestrali.

12

• ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO, APPROFONDIMENTO E POTENZIAMENTO

• Vista la cronica mancanza di risorse finanziarie in cui versa l’Istituto, la maggior parte delle attività suddette

sono state svolte in itinere, durante la consueta attività curricolare. Un certo numero di attività tuttavia sono

state svolte utilizzando, in tutto o in parte, l’orario extracurricolare. Queste attività di recupero e sostegno,

approfondimento e potenziamento sono state capaci di arricchire l’offerta formativa, dando ai discenti un

profilo complessivo più ampio e completo. Anche a queste attività la classe ha partecipato con interesse,

impegno e profitto.

L’Ampliamento dell’Offerta Formativa si è dunque realizzata grazie ad alcune attività, tra cui ci piace ricordare: Io

studio, Olimpiadi di Filosofia, Le grandi crisi economiche e finanziarie degli ultimi 100 anni, Classici contro 2017

Utopia (Europa), La Notte dei Licei, Viaggio d’istruzione in Slovenia, Esperienza insegna, Incontri sull’orientamento

con docenti di diverse facoltà universitarie, Incontro con esperti del INGV.

• STRATEGIE MESSE IN ATTO PER:

• IL RECUPERO E IL SOSTEGNO • riprendere gli argomenti sui quali sono state mostrate criticità;

• condividere le ragioni della defaillance, i modi, i tempi e le modalità di miglioramento;

• ripetere i contenuti critici apportando gli indispensabili adattamenti;

• organizzare attività didattiche alternative (per es.: progetti, lavori di gruppo, di ricerca, pluridisciplinari,

multimediali…);

• discutere e analizzare, individualmente o in gruppo, gli errori commessi, proponendo soluzioni fattivamente

possibili;

• assegnare compiti specifici in classe o per casa agli alunni in difficoltà;

• rendere possibile personalizzare/individualizzare le UTA, in modo da valorizzare gli interessi specifici.

IL POTENZIAMENTO E LA VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE Partecipare a concorsi promossi da enti esterni anche di livello nazionale e internazionale;

“ a corsi mirati per l’approfondimento di tematiche curriculari;

Organizzare attività didattiche alternative (per es.: progetti, lavori di gruppo, di ricerca, pluridisciplinari,

multimediali…);

Personalizzare/individualizzare le UTA, in modo da valorizzare il talento e gli interessi specifici.

FINALITÀ E OBIETTIVI

L’attività di insegnamento-apprendimento è stata progettata e svolta avendo di mira finalità e

obiettivi educativi e didattici. Molti di essi sono di area o disciplinare, in questo caso sono stati

presi in grande considerazione gli Obiettivi Specifici di Apprendimento. Gli obiettivi qui formulati

tuttavia sono quelli di tipo trasversale, sono stati scelti sulla base delle caratteristiche della classe,

dei livelli di partenza e dei bisogni formativi riscontrati (espliciti e latenti). Tali finalità e obiettivi

sono stati prescelti allo scopo di garantire il successo del processo formativo.

Si tenga conto che gli obiettivi trasversali (concettuali, linguistico-espressivi e logico–

argomentativi) riguardanti tanto l’acquisizione di nozioni (conoscenze), quanto di procedure

specifiche (competenze) e di predisposizioni abituali del pensare e dell’agire (capacità), hanno un

carattere prevalentemente metacognitivo.

Gli obiettivi comuni principali, divisi in conoscenze, competenze e capacità, sono i seguenti:

13

CONOSCENZE

Sono le 12 Utap elencate alla voce contenuti, esse sono: • Il problema della condotta umana e della felicità

• La scienza e la tecnica

• La riflessione sul male e la ricerca del bene

• Il controverso rapporto tra intellettuale e potere

• Il dramma della guerra e la ricerca della pace

• La psicoanalisi e il suo influsso nei diversi contesti culturali

• La questione delle origini di tutte le cose

• Il “buio” e la “luce” del Medioevo

• Fede e ragione

• Quanto ci illumina l’Illuminismo?

• Arte, cultura e civiltà dell’età romantica

• Identita’ e alterita’: il rapporto con l’altro e la valorizzazione delle differenze

Rispetto ai contenuti condivisi, i discenti precipuamente hanno dovuto: • Conoscere contenuti e metodi specifici delle singole materie d’insegnamento

COMPETENZE • Prendere appunti, metabolizzare i contenuti e rielaborarli

• Riferire quanto ascoltato in modo organizzato

• Utilizzare i linguaggi specifici per esemplificare un concetto appreso

• Utilizzare proficuamente gli strumenti specifici delle discipline

• Individuare analogie e differenze

• Cogliere la continuità/diversità negli eventi e nelle espressioni culturali

• Cogliere la diversità/affinità nei contenuti

• Analizzare fatti ed informazioni

• Identificare i rapporti di causa/effetto

• Avanzare ipotesi di lavoro • Proporre soluzioni rispetto a situazioni problematiche • Sviluppare le capacità logiche e migliorare le competenze comunicative

• Approcciare in maniera tematica e problematica i contenuti del sapere

• Mostrare consapevolezza dei contenuti appresi

• Ricostruire il contesto storico-culturale dei percorsi

• Correlare i contenuti delle diverse discipline

• Utilizzare con profitto strumenti informatici e multimediali

CAPACITÀ • Leggere i testi per capirne il significato (analisi) e individuarne i nuclei fondanti (sintesi)

• Produrre un testo

• Recepire un messaggio anche complesso

• Utilizzare un metodo di studio adeguato e diversificato a seconda delle attività da svolgere

• Utilizzare metodi, strumenti e modelli scientifici e matematici in situazioni diverse

• Saper ascoltare, dialogare, schematizzare, simboleggiare, osservare, analizzare, mettere in relazione,

sintetizzare, dedurre, indurre, verificare, selezionare, rappresentare, calcolare, stimare, comunicare, descrivere,

ipotizzare, progettare, correlare, rielaborare autonomamente

• Saper tradurre in modello scientifico e matematico (equazioni, grafici) una situazione problematica

• Interpretare la realtà in rapporto ai contenuti oggetto di studio

• Elaborare una visione critica della realtà in base al personale vissuto

• Possedere uno spiccato senso critico

• Argomentare e confrontare contenuti appartenenti ad aree diverse del sapere

14

• Operare spontaneamente connessioni interdisciplinari

• Contribuire al miglioramento dell’ambiente sociale e naturale di appartenenza

• Saper utilizzare competenze apprese a scuola in contesti di vita personale e viceversa

AREA DEI COMPORTAMENTI • Crescita armonica della personalità dell’alunno

• Sviluppo di una coscienza critica e personale

• Potenziamento della consapevolezza di sé e del mondo attraverso un ampliamento della prospettiva storico-

culturale

• Educare alla legalità, alla interculturalità, al rispetto dei diritti umani e dell’ambiente in cui viviamo

• Educare ad accogliere ed integrare le diversità etniche, religiose, culturali e sociali • Accettare in modo costruttivo la valutazione del proprio operato

• Socializzazione come acquisizione e rafforzamento della capacità di stabilire significativi rapporti

interpersonali, fondati sui valori etici del convivere civile

• Saper comunicare le proprie idee; recepire e rispettare quelle degli altri

• Partecipare in modo responsabile alla vita della comunità scolastica.

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

Imparare ad imparare: Lo studente deve imparare a strutturare e organizzare il proprio apprendimento, individuando,

scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale, informale),

anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. Egli, nel corso

dell’attività di studio e di lavoro, deve perseverare nella ricerca e nella comprensione dei propri bisogni, individuare le

opportunità disponibili e acquisire le risorse per superare gli ostacoli e apprendere in modo efficace. Deve imparare a usare

e applicare le conoscenze e le competenze in tutta una serie di contesti: nel privato come nella vita pubblica, nell'istruzione

come nella formazione. La motivazione e la fiducia in se stessi sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire

tale capacità. L’acquisizione e la gestione di questa competenza è assolutamente strategica al fine dell’acquisizione e della

gestione di tutte le seguenti.

Progettare: Lo studente deve essere in grado di proporre, di elaborare e di realizzare attività e progetti riguardanti lo

sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese e le competenze acquisite per

stabilire obiettivi significativi e realistici con le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo

strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

Comunicare: Lo studente deve comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, filosofico, storiografico,

scientifico ecc.) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, non verbale, saggistico,

giornalistico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) e deve saper rappresentare eventi,

fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi

(verbale, non verbale, saggistico, giornalistico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei,

informatici e multimediali). Le competenze comunicative saranno favorite da percorsi educativi e didattici che fanno del

tema della comunicazione una conoscenza oltre che una competenza. Un atteggiamento positivo nei confronti del problema

della comunicazione, infatti, implica la disponibilità a un dialogo critico e costruttivo, la consapevolezza delle qualità

personali e la volontà di perseguirle, nonché un interesse a interagire con gli altri. Ciò comporta la consapevolezza

dell'impatto dello stile comunicativo sugli altri e la necessità di capire e usare le competenze in modo positivo e

socialmente responsabile.

Collaborare e partecipare: Lo studente deve essere in grado di interagire costruttivamente nel gruppo, comprendendo i

diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento

comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento e nell’esercizio dei propri diritti/doveri e dei diritti

fondamentali di tutti i membri della comunità di appartenenza.

15

Agire in modo autonomo e responsabile: Lo studente deve essere in grado di sapersi inserire in modo attivo e

consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni, riconoscendo al contempo quelli altrui, le

opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

Risolvere problemi: Lo studente deve essere in grado di affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando

ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni, utilizzando,

secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

Individuare collegamenti e relazioni: Lo studente deve essere in grado di individuare e rappresentare, rielaborando

argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra contenuti, fenomeni, eventi e concetti diversi – anche appartenenti ad

ambiti disciplinari diversi e lontani nello spazio e nel tempo – cogliendone la natura sistemica, individuando i fattori di

continuità e discontinuità, analogia e differenze, coerenza ed incoerenze, causa ed effetto. La didattica tematica e

pluridisciplinare enfatizza l’acquisizione e l’utilizzo di tale fondamentale competenza.

Acquisire ed interpretare l’informazione: Lo studente deve essere in grado di acquisire in maniera autonoma e

personale l'informazione ricevuta nei diversi ambiti del sapere e della realtà attraverso diversi canali e strumenti della

comunicazione, deve altresì essere in grado di interpretare criticamente l'informazione medesima, valutandone

l’attendibilità, l’utilità, la fruibilità ai fini educativi e didattici, distinguendo i fatti dalle opinioni, la cronaca dalla storia.

A conclusione del percorso liceale, pur con le naturali differenze personali, gli studenti hanno raggiunto i

seguenti obiettivi:

1.1 Area metodologica

Hanno acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e

approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale

prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.

Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado di

valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.

Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.

1.2. Area logico-argomentativa

Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui.

Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili

soluzioni.

Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione.

1.3. Area linguistica e comunicativa

Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:

dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più

avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico),

modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;

saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature

di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e

culturale;

curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.

Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative

corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

16

Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e

antiche.

Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca,

comunicare.

In relazione alle attitudini individuali, alla qualità e all’impegno nell’applicazione, alla diversa

autonomia ed efficacia del metodo di studio, alle diverse conoscenze, competenze e capacità, anche

pregresse, i livelli raggiunti all’interno della classe risultano differenziati secondo il seguente profilo:

• un gruppo ristretto di alunni ha raggiunto, mediamente, un livello globale ottimo, sia sul piano

delle acquisizioni culturali, sia sul piano della motivazione, del metodo di studio e dell’impegno; • una fascia più ampia ha conseguito un livello mediamente buono/discreto, sia in riferimento alle

conoscenze e competenze maturate sia in relazione alla motivazione, al metodo di studio e all’impegno;

• un’ultima fascia ha raggiunto obiettivi appena sufficienti. Essa comprende sia alunni i cui

risultati non sono del tutto rispondenti all’interesse e all’impegno evidenziati, per difficoltà

metodologiche ed espositive, sia alunni che, pur in possesso di positive risorse intellettive,

hanno manifestato in più discipline un impegno personale carente e/o scarsamente efficace sotto

il profilo metodologico.

SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME PRIMA PROVA

Data Tempo

assegnato

Tipologia Criteri di

valutazione

13 maggio 2017 5 ore A, B, C, D Vedi griglia allegata

SECONDA PROVA

Data Tempo

assegnato

Tipologia Criteri di

valutazione

18 marzo 2017

22 aprile 2017

3 ore

4 ore

Versione dal Latino

Versione dal Latino

Vedi griglia allegata

TERZA PROVA

Data Tempo

assegnato

Tipologia Criteri di

valutazione

20 marzo 2017

5 maggio 2017

90 minuti

90 minuti

Mista: domande a risposta aperta + a risposta multipla Vedi griglia allegata

17

ASPETTI NORMATIVI

Si ritiene spesso ed erroneamente che l’attività educativa e didattica debba rispettare unicamente la

tradizione e discutibili direttive di dubbia provenienza. Crediamo invece che grande importanza abbia la

migliore e più accreditata psicopedagogia.

Enorme importanza ha altresì la legislazione scolastica.

Nella redazione della progettazione e nello svolgimento dell’attività educativa e didattica, per tutto l’arco

del triennio, pertanto si è tenuto ampiamente conto della normativa scolastica.

Tenuto conto che il V anno di studi si conclude con la prova d’esame, anche allo scopo di rendere la

preparazione alla prova quanto più possibile omologa alla prova stessa, alla normativa scolastica è stata

data molta attenzione, in particolare per quanto riguarda:

1) la Legge n. 1/2007 sull’Esame di Stato;

2) il Dpr 23 luglio 1998 n. 323 con il relativo Regolamento sugli Esami di Stato;

3) il Dpr 15 marzo 2010, n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale,

organizzativo e didattico dei licei;

4) l’OM 19 aprile 2016 n. 252;

5) l’OM 4 maggio 2017 n. 257;

6) le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per il Liceo

Classico;

7) il Profilo educativo, culturale e professionale dello Studente;

8) il DM 22 agosto 2007 n. 139;

9) MIURAOODGOS prot. n. 4969 del 25 luglio 2014;

10) Nota del Garante della privacy 21 marzo 2017 prot. n. 10719.

Anche il Poft, la progettazione di classe e quella disciplinare (incluso quanto attiene al PdP dell’alunno

Dsa) hanno rappresentato un imprescindibile punto di riferimento della attività educativa e didattica,

dunque si rimanda a tutti i suddetti documenti e al complesso della normativa scolastica in vigore per

intendere sino in fondo il presente Consuntivo e il lavoro svolto.

ALLEGATI AL DOCUMENTO DEL CDC

1. Consuntivi disciplinari

2. Griglie di valutazione per la correzione delle tre prove scritte.

3. Griglia di valutazione prove orali (dal POFT d’Istituto), Rubriche di valutazione del

colloquio orale

4. Testi Simulazioni della terza prova (Allegati in cartaceo)

5. Relazione finale dell’attività di sostegno

18

IL CONSIGLIO DI CLASSE

Docente Firma del docente

1 TIZIANA LAURICELLA

(Italiano)

2 GIORGIA D’URSO

(Latino e Greco)

3 ANDREA SAITO

(Filosofia e Storia)

4 SIMONETTA LUPPINO

(Inglese)

5 GIUSEPPE SCATURRO

(Storia dell’Arte)

6 MARIA GRAZIA INTRAVAIA

(Scienze naturali)

7 ROSALIA ARAGONA

(Matematica e Fisica)

8 SANTO LAQUATRA

(Scienze motorie)

9 MARIA ROSA INCONTRERA

(Religione)

10 AGATA CUSIMANO

(Sostegno)

11 CARMELO NICOLOSI

(Sostegno)

12 MARIA FERRARO

(Sostegno)

Monreale, 12 maggio 2017

Il coordinatore Prof. Andrea Saito