ecoarea magazine 09

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ECO ARE MAGAZINE 09 1 Anno 2 Numero 9 - supplemento di Ecoarea news, testata giornalistica iscritta al nr. 9 del Reg. dei giornali e periodici del Tribunale di Rimini in data 31.03.20010. Direttore responsabile Federico Bertazzo Ecoarea srl - via Flaminia 134/N - 47900 Rimini RN p.iva 03654140403 - [email protected] - www.ecoarea.eu SEDE OPERATIVA Via Flaminia 134/N 47900 Rimini (RN) - Italia Una cerniera green tra mondo produttivo e consumatori ECOAREA bEttER living AVVIcINA Il moNDo DEllE impREsE All’AmbiEntE di Romano Ugolini, amministratore delegato Ecoarea better living “Ho compreso il valore della sostenibilità ambientale dai miei fi- gli che sono nati e studiano in Germania dove vivo da anni. Vedo l’educazione che stanno ricevendo a scuola dove, sul fronte eco- sostenibile, hanno la fortuna di poter disporre di un insegnamento utile a migliorare i propri comportamenti. meno sprechi significa meno consumi, meno consumi significa meno spese per l’intera collettività e possibilità di maggiori investimenti in ambiti sociali dove solitamente latitano le risorse a disposizione. Parte da qui la volontà di sviluppare in Italia un progetto capace di aprire le porte su una prospettiva economica più attenta ai valori e, nello stesso tempo, all’efficienza. I valori che ispirano e indirizzano EcoAREA better living s ono: Etica , Economia , Ecologia , Efficienza ; rappresentano i contorni entro cui stiamo sviluppando la nostra impresa e sono i pilastri di un’economia sostenibile e attenta alle persone. Etica significa un approccio corretto e trasparente con la realtà, soprattutto all’in- terno dell’impresa; rispetto nei confronti delle persone coinvolte nel processo aziendale e lungo la filiera, rapporti corretti e nessu- na forma di sfruttamento. Economia, invece, chiarisce la finalità delle nostre azioni, l’obiettivo è creare i presupposti per sviluppare un sistema economico, business. l’eco logia segna i confini della nostra azione: l’impatto e le conseguenze devono essere messe in stretta relazione con ciò che è intorno a noi, le persone e l’am- biente. Efficienza rappresenta la razionalizzazione degli sprechi e della dispersione della risorse. E’ un valore per noi molto impor- tante perché rappresenta la svolta nelle dinamiche dei modelli di impresa. Ecoarea sta realizzando a Rimini un edificio modello di architettu- ra sostenibile, autosufficiente sotto il profilo energetico, l’Expo area sarà uno spazio destinato alle imprese della green economy, il luogo migliore per farle conoscere. In questo progetto converge la mia esperienza professionale nell’ambito dell’organizzazione del- le fiere, nata in Germania prima e poi sviluppata anche in Italia. Ecoarea ha realizzato un protocollo per le aziende che scelgono un approccio più eco sostenibile, stiamo lavorando oggi su un per- corso dedicato alle strutture ricettive e dell’accoglienza. Abbiamo sviluppato un progetto editoriale, con un magazine mensile. Ristrutturazione edilizia, efficienza energetica, energia rinnovabile. Servizi e forniture. Prodotti a basso impatto ambientale, alimenta- re biologico, cosmesi e prodotti per la detergenza. Il nostro nuovo disciplinare E.S.P. dedicato alle strutture della ricettività, alberghi e hotel. Uno standard per una maggior efficienza nei consumi (e nelle spese), ma anche un nuovo mercato alle porte”. Il progetto dell’ExpoArea (un’immagine del pro- getto e della realizzazione degli interni sopra e sot- to), l’edificio che Ecoarea sta realizzando alle porte di Riminie che ospiterà le aziende e il mer- cato della greeneconomy, è stato selezionato in ben 2 categorie - future projects/commercial e structural design - del World architecture festival . Nel corso della manifestazione, che si svolgerà a Barcellona dal 2 al 4 novembre, una giuria di progettisti, architetti e professionisti qua- lificati e provenienti da ogni parte del mondo selezionerà e assegnerà il prestigioso ricono- scimento. “la presenza del progetto di EcoArea tra i finalisti del Waf è per noi una grande sod- disfazione e motivo di orgoglio“ è il commento di Romano Ugolini, ad di Ecoarea better living. “Ed è la dimostrazione che integrare il rigore di un’architettura ecosostenibile con una pro- gettazione di qualità - conclude Ugolini - non è solo possibile ma è anche un’opportunità per l’edilizia del futuro”. SEDE LEGALE Via Soleri Brancaleoni, 6 47900 Rimini (RN) Tel +39 0541 718230 Fax +39 0541 635056 email: [email protected] www.ecoarea.eu

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In questo numero: -> Una cerniera green avvicina il mondo delle imprese all'ambiente tra mondo produttivo e consumatori -> Nomination di Ecoarea World architecture festival di barcellona -> Consumi e vantaggi. L’Italia sempre più attenta al proprio impatto sul pianeta -> L'ambiente non è un lusso. Lo shopping può migliorare il mondo. E’ questa la tesi di Fred Grimm, autore di Bioprodukte sind kein Luxus, un nuovo libro appena uscito in Germania. -> L'Analisi: La responsabilità sociale d'impresa & sostenibilità ambientale è Green Economy -> Ecoarea -> Relazioni. EcoSevicol e Ecomake trasformiamo la fiera.

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ECOARE MAGAZINE 09

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Anno 2 Numero 9 - supplemento di Ecoarea news, testata giornalistica iscritta al nr. 9 del Reg. dei giornali e periodici del Tribunale di Rimini in data 31.03.20010. Direttore responsabile Federico Bertazzo

Ecoarea srl - via Flaminia 134/N - 47900 Rimini RNp.iva 03654140403 - [email protected] - www.ecoarea.eu

SEDE OPERATIVA Via Flaminia 134/N 47900 Rimini (RN) - Italia

Una cerniera green tra mondo produttivo e consumatori

ECOAREA bEttER living AVVIcINA Il moNDo DEllE impREsE All’AmbiEntE

diRomanoUgolini,amministratore delegato Ecoarea better living

“Ho compreso il valore della sostenibilità ambientale dai miei fi-gli che sono nati e studiano in Germania dove vivo da anni. Vedo l’educazione che stanno ricevendo a scuola dove, sul fronte eco-sostenibile, hanno la fortuna di poter disporre di un insegnamento utile a migliorare i propri comportamenti. meno sprechi significa meno consumi, meno consumi significa meno spese per l’intera collettività e possibilità di maggiori investimenti in ambiti sociali dove solitamente latitano le risorse a disposizione. Parte da qui la volontà di sviluppare in Italia un progetto capace di aprire le porte su una prospettiva economica più attenta ai valori e, nello stesso tempo, all’efficienza. I valori che ispirano e indirizzano EcoAREA better living sono: Etica, Economia, Ecologia, Efficienza; rappresentano i contorni entro cui stiamo sviluppando la nostra impresa e sono i pilastri di un’economia sostenibile e attenta alle persone. Etica significa un approccio corretto e trasparente con la realtà, soprattutto all’in-terno dell’impresa; rispetto nei confronti delle persone coinvolte nel processo aziendale e lungo la filiera, rapporti corretti e nessu-na forma di sfruttamento. Economia, invece, chiarisce la finalità delle nostre azioni, l’obiettivo è creare i presupposti per sviluppare un sistema economico, business. l’ecologia segna i confini della nostra azione: l’impatto e le conseguenze devono essere messe in stretta relazione con ciò che è intorno a noi, le persone e l’am-biente. Efficienza rappresenta la razionalizzazione degli sprechi e della dispersione della risorse. E’ un valore per noi molto impor-tante perché rappresenta la svolta nelle dinamiche dei modelli di impresa. Ecoarea sta realizzando a Rimini un edificio modello di architettu-ra sostenibile, autosufficiente sotto il profilo energetico, l’Expo area sarà uno spazio destinato alle imprese della green economy, il luogo migliore per farle conoscere. In questo progetto converge la mia esperienza professionale nell’ambito dell’organizzazione del-le fiere, nata in Germania prima e poi sviluppata anche in Italia. Ecoarea ha realizzato un protocollo per le aziende che scelgono un approccio più eco sostenibile, stiamo lavorando oggi su un per-corso dedicato alle strutture ricettive e dell’accoglienza. Abbiamo sviluppato un progetto editoriale, con un magazine mensile. Ristrutturazione edilizia, efficienza energetica, energia rinnovabile. Servizi e forniture. Prodotti a basso impatto ambientale, alimenta-re biologico, cosmesi e prodotti per la detergenza. Il nostro nuovo disciplinare E.S.P. dedicato alle strutture della ricettività, alberghi e hotel. Uno standard per una maggior efficienza nei consumi (e nelle spese), ma anche un nuovo mercato alle porte”.

Il progetto dell’ExpoArea (un’immagine del pro-getto e della realizzazione degli interni sopra e sot-to), l’edificio che Ecoarea sta realizzando alle porte di Riminie che ospiterà le aziende e il mer-cato della greeneconomy, è stato selezionato in ben 2 categorie - future projects/commercial e structural design - del World architecture festival. Nel corso della manifestazione, che si svolgerà a Barcellona dal 2 al 4 novembre, una giuria di progettisti, architetti e professionisti qua-lificati e provenienti da ogni parte del mondo selezionerà e assegnerà il prestigioso ricono-scimento. “la presenza del progetto di EcoArea tra i finalisti del Waf è per noi una grande sod-disfazione e motivo di orgoglio“ è il commento di Romano Ugolini, ad di Ecoarea better living. “Ed è la dimostrazione che integrare il rigore di un’architettura ecosostenibile con una pro-gettazione di qualità - conclude Ugolini - non è solo possibile ma è anche un’opportunità per l’edilizia del futuro”.

SEDE LEGALE Via Soleri Brancaleoni, 6 47900 Rimini (RN)

Tel +39 0541 718230Fax +39 0541 635056email: [email protected]

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consumi e vantaggi

lo shopping può migliorare il mondo. E’ questa la tesi di Fred Grimm, autore di Bioprodukte sind kein Luxus, un nuovo libro appena uscito in Germania.“Non c’è giorno in cui non si acquisti qualcosa, dal cibo, ai prodotti per la casa, abbigliamento, cosmetici. oggi, a nostra disposizione, possia-mo trovare tra gli scaffali dei negozi alternative con uno spiccato valo-re ecologico o etico ai prodotti che solitamente scegliamo. “I prodotti biologici non sono un lusso” rappresenta un valido compendio utile a districarsi tra gli scaffali, una guida che spazia dall’alimentazione alla moda, alla cosmesi, mobili, tecnologia e pc sino all’investimento dei risparmi. con il nostro shopping non siamo certo in grado di “rove-sciare” il mondo, ma sicuramente possiamo incidere per modificarlo in modo positivo.” “Innanzitutto il libro è un invito a tenere presente che per ogni prodotto che desideriamo acquistare potrebbe esistere una versione ecoso-stenibile, realizzata e distribuita attraverso una filiera più attenta ed equa. Rispetto gli anni 70, in cui l’atteggiamento verso un consumo etico ed ecosostenibile era più “fondamentalista”, oggi vi è un’ ampia diversificazione in molti settori. oggi si può essere glamour e “trendy” ed allo stesso tempo responsabili verso l’ambiente. Alla base di questo vi è una serie di cause e ragioni e, soprattutto, cresce il numero di consumatori che mostrao interesse per la storia dei prodotti che vo-gliono acquistare. Vogliono sapere da dove proviene la carne che arriva sul loro piatto, in che modo vengono prodotti i vestiti che indossano. Il minaccioso problema dei cambiamenti del clima ha accresciuto la sensibilità e volontà di fare qualcosa per l’ambiente. In secondo luogo, molte aziende manifatturiere hanno iniziato a riflettere sul modo di produrre. Il costo dell’energia e delle risorse cresce costantemente, già questo è uno stimolo a produrre in modo più sostenibile e riflet-tere sui costi di trasporto. Sul mercato stanno poi comparendo una

generazione nuova di imprenditori e designer che hanno portato con sè la coscienza ambientale dagli anni ‘80 e che stanno cercando vie e modi di coniugare ecologia e consumi”. Il singolo non salverà il mondo! “ma se si offrono alternative nei con-sumi e nelle abitudini quotidiani, non vedo il motivo perché non si debba approfittarne. Spesso sono i piccoli gesti che portano al raggiungimento dell’obiettivo: andare in bicicletta al lavoro o a fare la spesa, regolare la temperatura della lavatrice ad un livello inferiore, acquistare due T-shirt prodotti in cottone biologico invece di tre magliette da cottone prodotto in modo convenzionale. Non è necessario di rovesciare la propria vita, se si vuole essere più efficienti”. Ecostostenibilità alla portata di pochi? “Questo è diventato un cliché che inizialmente mi faceva sorridere. oggi mi fa arrabbiare quando vedo par-cheggiare una Porsche cayenne davanti ad un supermercato biologico. In termini di fatturato, oggi la più rilevante offerta di prodotti biologici in Ger-mania è il discount AlDI. In primavera facendo un giro davanti le vetrine dei negozi nelle zone pedonali ci si oteva imbattere nelle offerte di cotone bio di ZARA, H&m ecc. In questa fase in cui i negozi discount o grandi magazzini hanno iniziato a proporre prodotti a basso impatto ambientale e biologici non si può più parlare di “sfizio di lusso per gente facoltosa”. credete che proprio le persone che potrebbero permettersi il meglio e che non vorrebbero rinunciare a niente, acquistino prodotti biologici per avere una “coscienza verde?”“Esistono categorie come studenti o single con bambini che non dispon-gono di molta disponibilità economica ma che, nonostante ciò, acquistano prodotti biologici perché ritengono importante la qualità nell’alimenta-zione. Infine la differenza di prezzo non è esagerata. Spesso le persone poco informate hanno idee assurde riguardane il costo di prodotti bio. c’è chi pensa che un litro di latte biologico debba costare 3€: non è vero! Al discount di drogheria si trova a € 1,19. Naturalmente non tutti possono permettersi di acquistare il divano da design e prodotto con materiale ri-ciclato che visto recentemente alla fiera del mobile a milano. ma avete mai visto qualcuno che si è arrabbiato perché un mercedes non è alla portata di tutti? Il desiderio è che in tutti i settori produttivi ed economici sia disponibi-le anche una scelta alternativa, sensata, etica ed ecologica! da Ecoarea magazine

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la maggioranza degli Italiani è sensibile ai temi ambientali ed alla sostenibilità, mentre il 48,6% acquista prodotti eco, il 60% è attenta alle politiche adottate dai grandi marchi su questi problemi. l’Italia sempre più attenta al proprio impatto sul pianeta, quindi, soprattutto nei consumi domestici e nei servizi scelti per sé e la propria famiglia. la fotografia che emerge dalla ricerca realizzata da Gpf per il supplemento del corriere della Sera Sette, evidenzia come proprio la crisi economica abbia svelato l’insostenibilità di molti comportamenti, a partire dall’utilizzo delle risorse, stimolando una maggior coscienza tra i cittadini/consumatori. Dal punto di vista di chi produce beni e offre servizi, un approccio più Ecosostenibile, oltre a garantire un minor impatto sull’ambiente e sulle risorse naturali, offre una possibilità di sviluppo economico. Un approccio più efficiente garantisce una riduzione sostanziale degli sprechi e dei consumi, un posizionamento dal chiaro valore etico assicura una nuova prospettiva di sviluppo. Secondo una ricerca della Dena (The Deutsche Energie-Agentur GmbH), l’agenzia tedesca per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili si può ridurre fino al 75% il fabbisogno energetico quando si realizza una ristrutturazione energetica. Secondo il “Rapporto Italia 2010” di Eurispes, energia rinnovabile, prodotti dell’agricoltura biologica, del commercio equo e solidale e della finanza etica, la macro categoria “green economy”,

ha toccato, a livello europeo, i 122 miliardi di euro, 10 in Italia. Sempre nel nostro Paese, il 76% della popolazione sarebbe disposto anche a pagare bollette più alte se l’energia arrivasse da fonti rinnovabili. lo spiega il sesto rapporto moPAmbiente sulle opinioni dei cittadini sull’ambiente e l’energia, realizzato con il patrocinio del ministero dell’Ambiente. l’ “indice di sensibilità ambientale” è cresciuto notevolmente, e oggi raggiunge un 69%, più della metà della popolazione s’informa sulle fonti alternative e ne parla abitualmente, circa l’88% ritiene di poter dare il proprio contributo per ridurre l’impatto sull’ambiente. Il 76% di loro è disposto a pagare bollette più care per incentivare le fonti rinnovabili, anche trenta euro in più all’anno se c’è la garanzia di utilizzare energia pulita. Tra le fonti che dovrebbero essere maggiormente valorizzate, al primo posto, secondo lo studio, l’energia solare (58%), seguita dall’energia eolica (16%). Per proteggere il futuro del pianeta conta anche la partecipazione delle imprese, su cui grava una notevole responsabilità in termini ambientali. Il 70% degli intervistati è favorevole al sostegno economico alle aziende che operano e producono secondo modalità eco-compatibili e spenderebbe anche qualcosa in più (il 62%) pur di acquistare beni e servizi prodotti in maniera “responsabile”. Numeri accumunati da un fatto: un economia più sostenibile è un vantaggio.

EcoAREA SUSTAINABIlITY PRoGRAm, il programma ESP, è una strada per guidare l’azienda all’eco-efficienza e per l’eccellenza del business collegato ad una gestione appropriata dell’ambiente. E.S.P. si basa sul rispetto di quattro valori fondamentali : ECOLOGIA, ECONOMIA, EFFICIENZA ed ETICA. le 4E di EcoAREA rispondono alle ne-cessità di lavorare in maniera più “eco-sostenibile”, più redditizia per l’azienda, più effi-ciente e rispettando principi etici ed ecologici.E.S.P. si basa su un manuale di Buone Pratiche e su un sistema di valutazione, sup-portati da servizi di assistenza, consulenza e comunicazione, finalizzati a implementare l’efficienza e la competitività sul mercato delle aziende. www.ecoarea.eu

VERSo lA SoSTENIBIlITA'

L ' A M B I E N T E NON E' UN LUSSO

info: [email protected]

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VERSo lA SoSTENIBIlITA'

“offriamo una risposta declinata in chiave ecosostenibile alle esigenze di mercati che mai si sono interrogati direttamente sul valore della green economy”. Nasce sempre dalla necessità di “sviluppare il mercato eco sostenibile”, l’ideazione e la realizzazione di spazi collettivi e spin off caratterizzati dal “rispetto per l’ambiente” come comune denomininatore, all’interno di appuntamenti fieristici. Un progetto “strategico” per Ecoarea better living che per l’amministratore delegato dell’azienda, Romano Ugolini, è in grado di garantire “collegamenti e relazioni utili a sviluppare un’idea innovativa di business, in coerenza con i nostri valori aziendali”. “Entriamo direttamente nei contesti professionali dove nascono le strategie delle imprese, come le fiere, dove portiamo soluzioni nuove e opzioni alternative”. come ad esempio la Settimana della vita collettiva, la mostra convegno annuale che dal 1965 rappresenta il mercato delle comunità, enti religiosi e servizi sociali. “l’edizione di quest’anno (24-27 novembre 2011 presso il Palazzo dei congressi di Roma) si arricchisce del salone ECOSEVICOL, organizzato in collaborazione con Ecoarea. Un appuntamento importante, curato appositamente per quel mercato dell’accoglienza che esprime numeri di assoluto rilievo: gli istituti religiosi sono 50.000, tra scuole, comunità, ospedali, case di cura, centri di riabilitazione, case di riposo, parrocchie, enti, associazioni, turismo

religioso; le strutture di servizio sociale pubbliche e private sono 70.000, scuole, università, ospedali, case di riposo, strutture delle Forze Armate, mense (scolastiche, aziendali, sociali), centri di turismo sociale; 10.000 sono i centri di ospitalità con case per ferie, ostelli, pensionati studenteschi, alberghi della gioventù, colonie pubbliche e privati; sono invece 300.000 i bar, alberghi, ristoranti, pubblici esercizi, pensioni, villaggi, stabilimenti balneari, campeggi, agriturismo, pubblici esercizi che rientrano in questa statistica. EcoAREA better living, è la porta di accesso a questo mercato. Ecosevicol, il cui spazio sarà gestito direttamente da Ecoarea, ospiterà solo la green economy, aziende specializzate nella produzione, vendita, distribuzione di beni e servizi, in particolar modo, ma tutte le realtà produttive con una coerente etica ambientale sono le benvenute. E con lo stesso spirito organizziamo anche ECO(MakE(, la mostra convegno internazionale dedicata a materiali e tecnologie per l’edilizia sostenibile che si svolgerà a Verona al PalaExpo dal 23 al 24 febbraio 2012 . Una manifestazione dedicata, appunto, ad un pubblico professionale che proporrà workshop azinedali ed istituzionali con seminari e incontri bilaterali tra operatori, imprese ed istituzioni, ma anche confronti con tecnici e dirigenti delle PA, associazioni di categoria ed enti.

info: [email protected]

eco area -> relazioni EcoSEVIcol ED EcomAkE, TRASFoRmIAmo lA FIERA

Dato l’attuale periodo di crisi economica, ed in particolare di tipo finanziario, che i mercati internazionali stanno vivendo, la tematica ambientale riveste un eleva-to potenziale in termini di attrazione di investimenti e rilancio dell’occupazione, attraverso la creazione di nuove imprenditorialità e di uno sviluppo sostenibile del sistema produttivo.la crisi attuale è un intreccio infatti, a livello globale, di problemi di tipo am-bientale, sociale e valoriale: l’ambiente, in questo senso, costituisce una delle principali leve strategiche e competitive sulle quali agire.la recessione economica ha agito quindi da catalizzatore: per continuare ad attirare clienti le aziende sono state costrette a rivedere le proprie “abitudini” e a proporre nuovi significati al proprio produrre, ‘reason why’, innovativi ed emo-zionali come l’etica, l’ecologia e l’esperienza.I nuovi clienti ‘value-driven’ hanno cominciato a chiedere non solo contenuti forti di prodotto che giustifichino il prezzo ma anche un valore della proposta aziendale nel suo complesso.Questa nuova sensibilità sta premiando quelle aziende, qualsiasi sia il loro set-tore, che hanno deciso di costruire la propria identità in maniera diversa, allar-gando la prospettiva dalla mera gestione del business per generare profitto, alla gestione dell’azienda e del rapporto con tutti i suoi interlocutori. Per queste imprese la corporate Social Responsibility e la Sostenibilità Am-bientale in senso ampio vanno oltre alla gestione interna dell’impresa e sono più del puro marketing. Sono una strategia concreta e credibile di posiziona-mento intorno ai concetti di etica, rispetto dell’ambiente e creazione di valore per tutti gli stakeholder.Strategia che porta alla vera svolta nel modo di consumare, di produrre, di in-dustrializzare e quindi di vivere il lavoro e l’economia nel senso più ampio del termine.Strategia che per un azienda significa ripensare lo sviluppo dei propri prodotti, e di conseguenza dei processi produttivi, secondo modalità che sappiano co-niugare l’efficienza con alcuni imprescindibili valori etici. Su tutti, il rispetto per l’ambiente e per le persone: siano i clienti, i dipendenti, i fornitori, gli interlocutori

istituzionali, i “vicini di casa”. Se, ad esempio, sono una piccola azienda che produce mobili, negli anni mi sarò impegnato ad aggiornare il design dei miei prodotti. Avrò cercato di ridurne il costo, per essere più competitivo e/o per aumentare i miei profitti. Avrò am-pliato la mia gamma, per aumentare le mie possibilità di successo fornendo più scelta ai miei clienti. Avrò curato la tecnologia delle mie sedie, per renderle più ergonomiche, delle mie scrivanie, utilizzando materiali ignifughi, antigraf-fio, ecc.. Poi avrò arricchito la gamma degli accessori e via così. Adesso, dovrò invece iniziare a pensare a come mantenere le prestazioni fornite diminuendo ovunque è possibile l’impatto ambientale. la prima cosa da fare sarà quella di verificare come migliorare la sostenibilità del prodotto e della produzione. Quin-di, ad esempio, verificare se il legno utilizzato è certificato FSc oppure PEFc, se le colle utilizzate sono tossiche e se possono essere eventualmente sosti-tuite con altre atossiche, verificare se nei processi produttivi si può risparmiare energia migliorando il modo di lavorare o sostituendo alcuni macchinari con altri a basso consumo energetico e via così. E’ molto utile poi implementare un sistema di gestione ambientale riferito alle norme ISo 14000 e poi farselo certificare. E’ una scelta utile e quel tipo di certificazione apre molte porte. E gli investimenti devono essere fatti in corrispondenza dell’acquisizione di mercati sensibili all’ambiente, altrimenti a nulla serve. Essere un’azienda socialmente responsabile significa, quindi, porsi il problema della sostenibilità della propria value proposition nei confronti delle persone e dell’ambiente, non essere un filantropo. I problemi ambientali esistono davvero, quelli etici e sociali pure. Quindi se un imprenditore decide di affacciarsi alla green economy e a questa nuova strate-gia è bene che lo faccia sul serio e che sia coerente. Allora i suoi soldi saranno certamente spesi bene e gli investimenti frutteranno. la coerenza è molto im-portante e la creazione di valore non si limita più al mero profitto. l’azionista è solo uno degli stakeholder, non l’unico come nell’economia tradizionale.

L'ANALISI: Responsabilita' Sociale d'Impresa & Sostenibilita' Ambientale

e' Green Economy

diFrancescaBertazzo,email: [email protected]

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SEDE LEGALEVia Soleri Brancaleoni, 647900 Rimini (RN)

SEDE OPERATIVAVia Flaminia 134/N47900 Rimini (RN) - ItaliaTel +39 0541 718230Fax +39 0541 635056email: [email protected]

ECOAREA ESPAÑAcalle mesones 23E-18001 GranadaSpain Tel +34 902 18 11 22Fax +34 902 18 11 22email: [email protected]

ECOAREA DEUTSCHLANDIndustriestrasse 18-22Industriegebiet GresteD-33818 leopoldshöheGermany Tel +49 5202 990210mob +49 151 14756210email: [email protected]

ECOAREA FRANCE7, Rue De la PlaineF-57020 ParisFrance Tel +33 679 966 654email: [email protected]

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CompraVerde-BuyGreen è promosso da Provincia di Cremona, Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Regione Lombardia, Ecosistemi e Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale.

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Prodotti, progetti e servizi degli attoristrategici del settore, impegnati a diversilivelli nelle politiche di sostegno al GPP.

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e nella promozione del GPP.

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e alla gestione sostenibile del servizio.

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SEMS 553283

LIFE 07 INF/IT/000410