fiorentina informa 319
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Fiorentina Informa 319 del 20 marzo 2011, incontro di campionato Fiorentina-RomaTRANSCRIPT
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CALENDARIO 2010-2011 della FIORENTINAData Evento Risultato
Dom. 20-02 7a Camp.Rit FIORENTINA - SAMPDORIA 0-0
Dom. 27-02 8a Camp.Rit Bari - Fiorentina 1-1
Dom. 06-03 9a Camp.Rit FIORENTINA - CATANIA 3-0
Dom. 13-03 10a Camp.Rit Chievo - Fiorentina 0-1
Dom. 20-03 11a Camp.Rit FIORENTINA - ROMA
Dom. 03-04 12a Camp.Rit Cesena - Fiorentina
Dom. 10-04 13a Camp.Rit FIORENTINA - MILAN
Dom. 17-04 14a Camp.Rit FIORENTINA - JUVENTUS
Sab. 23-04 15a Camp.Rit Cagliari - Fiorentina
Dom. 01-05 16a Camp.Rit FIORENTINA - UDINESE
Dom. 08-05 17a Camp.Rit Inter - Fiorentina
Dom. 15-05 18a Camp.Rit FIORENTINA - BOLOGNA
Dom. 22-05 19a Camp.Rit Brescia - Fiorentina
Data Evento Risultato
Dom. 29-08 1a Camp. And FIORENTINA - NAPOLI 1-1
Dom. 12-09 2a Camp.And Lecce - Fiorentina 1-0
Sab. 18-09 3a Camp.And FIORENTINA - LAZIO 1-2
Merc. 22-09 4a Camp.And Genoa - Fiorentina 1-1
Dom. 26-09 5a Camp.And FIORENTINA - PARMA 2-0
Dom. 03-10 6a Camp.And FIORENTINA - PALERMO 1-2
Dom. 17-10 7a Camp.And Sampdoria - Fiorentina 2-1
Sab. 23-10 8a Camp.And FIORENTINA -BARI 2-1
Merc. 27-10 Coppa Italia FIORENTINA - EMPOLI 1-0
Dom. 31-10 9a Camp.And Catania - Fiorentina 0-0
Dom. 07-11 10a Camp.And FIORENTINA - CHIEVO 1-0
Merc. 10-11 11a Camp.And Roma - Fiorentina 3-2
Sab. 13-11 12a Camp.And FIORENTINA - CESENA 1-0
Sab .20-11 13a Camp.And Milan - Fiorentina 1-0
Sab. 27-11 14a Camp.And Juventus - Fiorentina 1-1
Mar. 30-11 Coppa Italia FIORENTINA - REGGINA 3-0
Dom. 05-12 15a Camp.And FIORENTINA - CAGLIARI 1-0
Sab. 11-12 16a Camp.And Udinese - Fiorentina 2-1
Mar.14-12 Coppa Italia Parma - Fiorentina 2-1
Dom. 19-12 17a Camp.And FIORENTINA - INTER RINVIATA
Merc. 06-01 18a Camp.And Bologna - Fiorentina 1-1
Dom. 09-01 19a Camp.And FIORENTINA - BRESCIA 3-2
Sab. 15-01 1a Camp.Rit Napoli - Fiorentina 0-0
Dom. 23-01 2a Camp.Rit FIORENTINA - LECCE 1-1
Sab. 29-01 3a Camp.Rit Lazio - Fiorentina 2-0
Merc. 02-02 4a Camp.Rit FIORENTINA - GENOA 1-0
Dom. 06-02 5a Camp.Rit Parma - Fiorentina 1-1
Dom. 13-02 6a Camp.Rit Palermo - Fiorentina 2-4
Merc.16-02 Rec.17a And FIORENTINA - INTER 1-2
Numerospecialecon 8
cartoline da collezione deI Magnifici Viola! Questa settimana GLI EROI
DEL SECONDO SCUDETTO
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Milan 62Inter 57Napoli 56Udinese 53Lazio 51Roma 49Juventus 42FIORENTINA 40Palermo 40Cagliari 39Bologna 39Genoa 38Chievo 32Catania 32Sampdoria 31Parma 29Cesena 29Lecce 28Brescia 26Bari 17
CLASSIFICA serie A
Il prossimoappuntamentocon Fiorentinainforma èDOMENICA 10 APRILEper la partitaFIORENTINA-MILAN
LA FIORENTINAPORTIERI
1 Sebastien FREY25 Vlada AVRAMOV
84 Artur BORUC89 Norberto Murara NETO
DIFENSORI2 Per BILLESKOV KROLDRUP
5 Alessandro GAMBERINI14 Cesare NATALI
23 Manuel PASQUAL25 Gianluca COMOTTO
29 Lorenzo DE SILVESTRI30 Nikola GULAN
31 Michele CAMPORESE
CENTROCAMPISTI4 Marco DONADEL
6 Juan Manuel VARGAS7 Mario Alberto SANTANA18 Riccardo MONTOLIVO21 Gaetano D’AGOSTINO
24 Alessio CERCI32 Marco MARCHIONNI
85 Valon BEHRAMI
ATTACCANTI8 Stevan JOVETIC
9 Khouma el BABACAR10 Adrian MUTU
11 Alberto GILARDINO22 Adem LJAJIC
ALLENATORESinisa MIHAJLOVIC
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BARI - CHIEVOBOLOGNA - GENOA
FIORENTINA - ROMAINTER - LECCE
JUVENTUS - BRESCIALAZIO - CESENANAPOLI - LAZIO
PALERMO - MILANSAMPDORIA - PARMA
UDINESE - CATANIA
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Ritorno
3 A
pri
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BRESCIA - BOLOGNA
CATANIA - PALERMO
CESENA - FIORENTINACHIEVO - SAMPDORIA
GENOA - CAGLIARILECCE - UDINESE
MILAN - INTERNAPOLI - LAZIO
PARMA - BARIROMA - JUVENTUS
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BARI - CATANIABOLOGNA - NAPOLI
CAGLIARI - BRESCIAFIORENTINA - MILAN
INTER - CHIEVOJUVENTUS - GENOA
LAZIO - PARMAPALERMO - CESENA
SAMPDORIA - LECCEUDINESE - ROMA
13a
Ritorno
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Scalata Viola
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Giusto un attimo prima di essere risucchiata nelvortice dell’anonimato, la Fiorentina ha trovato
la dimensione che inseguiva da mesi ele motivazioni che le mancavano da quasi
un anno. La squadra che ha inanellato undicirisultati utili nelle ultime tredici partitedisputate, subendo solo due sconfitte
dall’inizio dell’anno contro Lazioe Inter, è probabilmente quella che
aveva in mente in estate SinisaMihajlovic, il grande protagonista
di questo girone di ritorno. Sedavvero gli infortuni non avessero
falcidiato la squadra nel momentotopico del campionato, la Violaavrebbe potuto dire la propria
anche nella lottaalla Champions League...
Una scintilla e
la Fiorentina si è riaccesaLa Fiorentina si ritrova a soli due punti dallaJuventus, a sole due lunghezze da un probabi-le piazzamento in Europa League. Mihajlovic,già dato per silurato dalla maggior partedell’opinione pubblica, noi compresi, haadesso la possibilità di giocarsi lariconferma e il suo futuro nelle ultimenove partite. A cominciare dalla sfida più deli-cata del campionato della Fiorentina, quella di oggicontro la Roma, un avversario in grande rimontain classifica e gasato dal quinto trionfo consecutivonel derby. Nella scintilla scoccata all’improvviso, propriomentre a Firenze stava montando aria di contestazione e insocietà stava spirando vento di rivoluzione (fu proprio il presi-
Scalata
Viola
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Fiorentinainforma
dente Andrea Della Valle a tuonare: “A maggio faremo i conti”) èracchiusa tutta la magia che da sempre il calcio riesce atrasmettere. Quando tutto sembra finito, tutto ricomin-
cia. È accaduto proprio questo alla Fiorentina: quando lapersonalità di squadra, il gioco, il coraggio e irisultati sembravano una chimera irraggiun-gibile, ecco il paradiso, all’improvviso. Paradiso forsesarà un po’ troppo, ma aspettiamo conferme nel tris di gare conle big, che saggerà le vere qualità della squadra viola: nelleprossime tre partite casalinghe gli avversari saranno Roma (oggi),Milan e Juventus. Ma i segnali per poter sperare in un finale dicampionato in crescendo, sono evidenti e più d’uno.
Dai piedi di Vargas
il gol della rincorsaLa Fiorentina, appena tornata nella parte sinistra della classifi-ca, sta costruendo la sua risalita sulla solidità della difesa:nelle ultime undici partite - recupero compreso - la squadra diMihajlovic, in cinque circostanze, ha mantenuto la porta di Borucinviolata. Al momento detiene la quarta miglior difesa del cam-pionato con 29 reti subite, dopo Inter, Napoli e Lazio. Senza ildrammatico autunno in cui la Fiorentina ha dovuto tirare lacarretta senza Frey, Jovetic, Mutu, Montolivo e D’Agostino (duemesi ai box ciascuno), in questo momento la squadra di Mihajlovicavrebbe sicuramente a portata di mano la Champions League.È vero, è condannata ad un campionato di granderincorsa, ma sta piano piano ritrovando i suoiuomini migliori. Fa effetto, per esempio, pensare che il gol
vincente di Vargas sia il primo centro stagionale delperuviano, in partenza uno dei pochi giocatori in grado difare la differenza in questa Fiorentina. Fa addirittura im-pressione pensare che Vargas fosse a digiuno dalla finedel marzo scorso: quanto è mancato il suo apporto? IlVargas di oggi è un calciatore al 40%, che possiede ancora icolpi risolutivi e che, prima di lasciare Firenze, dovrà anche luisdebitarsi per tutto l’affetto che gli ha sempre tributato la città.
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Chi si rivede,
Manuel Pasqual...Mutu, in flessione contro il Chievo dopo ladoppietta realizzata al Catania, è comun-que un giocatore che tiene impegnate ledifese, conquista punizioni interessanti epuò sempre spostare l’ago della bilanciadalla nostra parte.Ci sono poi alcuni gregari ritrovati, tra tuttiManuel Pasqual. Il suo rendimento è statostrepitoso il primo anno e pressochè disa-stroso gli altri. Disastroso soprattutto secome termine di paragone prendiamo ilcampionato del suo debutto. Nelle ulti-me settimane sta ritrovando la misu-
ra dei suoi cross. Ogni volta che la palla
circola dalla sua parte, Manuel ap-pare in grado di scodellare alcentro, assist preziosi per la te-sta arrugginita di Gilardino. Quan-do, da quella parte, la Fiorentinaritroverà il miglior Vargas, sarà de-vastante.
Gilardino, il bomber
‘convalescente’Discorso a parte merita, appunto, AlbertoGilardino. Per un anno le sue domeni-che sono state un inferno: 90 e passaminuti di sportellate contro i difenso-ri avversari, una penuria di palle golmai vista in carriera, una tortura che
Scalata
ViolaNumerospeciale con8 cartolinede I Magnifici Viola!Tra cui:la squadradelloscudettoe LucianoChiarugi
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L’editoriale
ha offuscato il suo talento e mortifica-to le sue doti da vero cobra dell’area dirigore. Il Gila di oggi è un bomber ‘conva-lescente’, che non riesce talvolta a trovarela concentrazione e la lucidità per essereletale davanti alla porta. È incredibile, ma
è solo questione di disabitudine. Adesso riceve almeno due-trepalle gol a partita, la stessa quantità che a volte giocava in unmese. Troppa grazia, che Gila, davvero un Re Mida delle aree, nonriesce sempre a trasformare in oro. A lui va la nostra totale com-prensione dopo un anno di avvilente solitudine.Boruc, il paratutto della provvidenzaDoverose, sul finire, due citazioni speciali. Una per Boruc: portie-re arrivato tra lo scetticismo generale, Artur sta confermandole sue grandi qualità ed avrà adesso la possibilità di gio-
carsi il posto da titolare col rientrante Frey. Il suo modocurioso, e talvolta rocambolesco, di parare, si è rive-lato provvidenziale e molto redditizio. Sembra sem-pre quasi distaccato dall’agonismo del campo eppu-re, come accaduto a Verona, un po’ di piede, un po’di testa e un po’ di mano, riesce sempre a sventaretutte le minacce.
Teniamoci stretto Mario Alberto SantanaL’altra citazione, accompagnata da un elogio particolare, la dedi-chiamo a Mario Alberto Santana: solo al quinto annodi militanza viola, la sorte ha deciso di smettere diaccanirsi con lui e Firenze sta apprezzando le sue enor-
mi qualità. Tra queste, oltre alla versatilità in campoe al contributo fattivo in zona gol - Mario è il secon-do miglior realizzatore stagionale con 4 gol, dietro a Gilardino- c’è sicuramente l’attaccamento alla maglia chein ogni frangente Santana ha dimostrato. Per que-sto e molto altro, lasciarselo scappare a parametro zero sa-rebbe un errore madornale.
Battere la Roma
per conquistare l’Europa!Oggi la Roma. Per molti fiorentini, da qualche stagione, lasfida con i giallorossi è diventata la più sentita dell’anno. Lasconfitta immeritata dello scorso anno a Firenze, segnòla fine dei propositi di rimonta Champions della squadradi Prandelli; vincere la partita oggi permetterebbe allaFiorentina di Mihajlovic di svoltare la propria stagione elanciarsi all’inseguimento di traguardi fino a qualche set-timana fa proibiti; perdere causerebbe, invece, l’aborto im-mediato di qualsiasi progetto europeo. C’è la Juve poi, lì adue punti, che fa davvero gola. Avanza, Viola!
Cristiano Puccetti
Scalata
Viola
Dopo il deludente pareggio di Bari, laFiorentina è chiamata subito a riscatta-re l’onore perduto mettendo insiemealmeno una prestazione convincentecontro il Catania, ospite al Franchi.L’entusiasmo dei tifosi viola è allestelle, non tanto per la partita insé, che al campionato, comunquevada, non avrà troppo da aggiun-gere, quanto per l’intensa quattrogiorni che ruota intorno al mondodella Fiorentina.
Domenica 6 Marzo
FIORENTINA-CATANIA 3-0
4 Domenica è finalmente la voltadella Fiorentina di Mihajlovic. Controla sua ex squadra, a caccia di puntiper tirarsi fuori dalla zona calda della
Fiorentinainforma
3 Il giorno dopo, la Primaveradi Renato Buso si gioca l’ac-cesso alla finale del Torneodi Viareggio contro la fortis-sima compagine dei pari etàdel Varese. Si risolve tutto nellaprima mezz’ora: dopo 3 minu-ti, Carraro porta in vantag-gio i suoi, al 25’ Iemmelloraddoppia, al 27’ De Luca ac-corcia le distanze. Il restodella partita è sofferenza, magrazie anche alle parate provvi-
3
Venerdì 4 Marzo
ANTOGNONI DAY
1 e 2 Si parte venerdì 4 marzo conl’Antognoni Day. Il pretesto è la pre-sentazione dell’autobiografiadell’Unico 10 scritta da Luca Ca-lamai, “10 modi per dirti ti amo”,il risultato è una serata indimen-ticabile sugli spalti di un MandelaForum gremito per l’occasione,mentre sul palco si alternano i com-pagni di Fiorentina e Nazionale, per-
sonaggi del mondo dello sport edello spettacolo, arrivati da tuttaItalia per celebrare l’indimentica-bile bandiera viola.
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4 Marzo
Antognoni Day2
denziali di Seculin, le ‘pianticelle’ vi-ola si ritrovano in finale contro l’Inter.
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5 Marzo Torneo di ViareggioFiorentinainforma
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Fotostory viola
classifica, il tecnico serbo cerca di an-dare sul sicuro. In difesa, Comotto èpreferito a De Silvestri, mentre acentrocampo rientra dal primominuto Mario Alberto Santana,reduce da uno stop di due setti-mane, che sarà comunque auto-re di una gran partita.5 e 6 Pronti, via e sono subito fuo-chi d’artificio, con occasioni da en-trambe le parti e continui rovescia-menti di fronte. La Fiorentina tie-ne bene il campo, ma è piuttostoimpacciata quando si tratta dicreare azioni pericolose, affidan-dosi più che altro a passaggi cortie all’estro di Adrian Mutu. E pro-prio il romeno si inventa il gol delvantaggio: al 22’ calcio d’angolo dallasinistra, Gilardino spizza il pallone, eMutu in agguato sul secondopalo, mette dentro di testa. È 1-0 ed è il ritorno alla rete del Fe-nomeno, dopo l’annata difficile che
l’ha allontanato dal campo e dal cuoredei tifosi viola.7 Due minuti più tardi arriva il rad-doppio: errore della difesa catanesee pallone che finisce sui piedi di Mutu.Dai 18 metri il romeno non sba-glia e con un diagonale batteAndujar per la seconda volta. È2-0.8 Con la sicurezza del ri-sultato, i Viola regalanoalcuni sprazzi di gioco in-teressante. Mutu fa lette-ralmente impazzire la re-troguardia del Catania,che però ogni tanto rie-sce a proporsi in avanti,come fa al 45’, quandoGomez sfiora il palo. Il pri-mo tempo si conclude sul2-0.Nella ripresa, il Cataniaparte molto determinato,ma al 16’ incassa il gol
6 Marzo Fiorentina-Catania 3-0
del KO. A segnare è Gilardino,solo davanti al portiere al termi-ne di una bella azione di contropiedeorchestrata da Mutu e Montolivo. Èla rete che fissa il risultato finale eche regala alla Fiorentina e aisuoi tifosi la gioia di una vittoriapiena e convincente.
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Domenica 13 Marzo
CHIEVO-FIORENTINA 0-1
10 Si torna a pensare al campionato e alla sfida di Vero-na, sponda Chievo, che attende la Fiorentina. Per l’occa-sione, Mihajlovic riprova la carta De Silvestrisulla destra, mentre a centrocampo si rivededal primo minuto Vargas. Ma per la prima par-te della gara, l’assoluto protagonista tra lefile viola è il solito, inesauribile, Mario Al-berto Santana, che al 22’ impegna Sorrentinoe un minuto dopo centra il palo.11 e 12 Anche Mutu e, di tanto in tanto,Vargas, si danno il loro bel da fare, mandandospesso in crisi i Clivensi, che però non stannoa guardare. Le occasioni fioccano da una par-te e dall’altra, ma per vedere sbloccato il risul-tato c’è da aspettare il secondo tempo. Al 49’Behrami (anche questa volta una furia)si fa stendere al limite dell’aria. Vargasbatte la punizione, che supera la bar-riera e si insacca alla sinistra di
9 Non c’è tempo per adagiarsi sugli allori, per-ché l’indomani i colori viola sono chiamati di nuo-vo a scendere in campo. In palio c’è la CoppaCarnevale, che la Primavera della Fiorenti-na dovrà contendere all’Inter. Una vittoriarenderebbe perfetta l’impegnativa quattro gior-ni del tifoso gigliato, ma purtroppo a spuntar-la è l’Inter. In avvio, uno svarione difensivopermette a Dell’Agnello di portare avanti inerazzurri, che a venti minuti dalla fine raddop-piano. Finisce così, dovendosi accontentare del-la piazza d’onore, l’avventura viareggina dei ra-gazzi di Buso, i quali, nonostante la delu-sione, escono dal campo tra gli applausi deitanti tifosi viola arrivati fino a Livorno perassistere alla finale.
7 Marzo Torneo di Viareggio
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Sorrentino. È 0-1 per la Fio-rentina!13 La Fiorentina è in vantag-gio, ma c’è tanto da soffrire. IlChievo fa tremare i tifosi violaarrivati fino al Bentegodi, co-stringendo Boruc a due otre interventi al limite delmiracoloso, che però salva-no il risultato e regalanoalla Fiorentina la sospirataquota 40.14 Con la vittoria di Verona,la Viola centra quella quotasalvezza che in pochi, appenaqualche settimana fa, pensa-
vano potesse esserein grado di raggiunge-re così presto. Un ri-sultato misero, certo,rispetto ai proclami diinizio anno, ma suffi-ciente a salvareun’annata da dimen-ticare. Chi se la ride,è sicuramente Mihaj-lovic che, dopo mesipassati sulla gratico-la, può godersi il buon
momento della “sua” Fiorentina, quinta forza del cam-pionato nel girone di ritorno. Insomma, mettiamocicomodi e godiamoci tranquilli le ultime nove par-tite: poi, come si suol dire, “icché c’è, c’è”.
Pagine a cura di Giovanni Rizzo
Chievo-Fiorentina 0-113 Marzo
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Fotostory viola
Adriano, scommessa persa
5 Philippe MEXES44 Sebastian MLADEN17 John Arne RIISE87 Aleandro ROSI
I CENTROCAMPISTI33 Matteo BRIGHI
16 Daniele DE ROSSI30 FABIO SIMPLICIO23 Leandro GRECO94 Jérémy MENEZ
20 Simone PERROTTA45 Stefano PETTINARI
7 David PIZARRO11 Rodrigo TADDEI
46 Federico VIVIANIGLI ATTACCANTI
22 Marco BORRIELLO47 Gianluca CAPRARI10 Francesco TOTTI
9 Mirko VUCINIC
ALLENATORE:Vincenzo MONTELLA
I PORTIERI32 DONI
Valerio FRASCA27 JULIO SERGIO1 Bogdan LOBONT
Alex PENAI DIFENSORI25 GuillermoBURDISSO
29 Nicolas BURDISSO77 Marco CASSETTI3 Paolo CASTELLINI
4 JUAN15 Simone LORIA
La curiosità
Aveva promesso due gol. Era dal2005 che non accadeva, in un der-by. E allora Francesco Totti non haperso tempo, e contro la Lazio hamesso a segno una doppietta.Lo ha fatto per la sua Roma, cosìcome lo ha fatto per i Sensi, la fami-glia che lo ha visto crescere e chepresto passerà il testimone allacordata americana di ThomasDibenedetto. Dopo essere diventatoil terzo bomber di tutti i tempi nellaclassifica dei marcatori giallorossidelle stracittadine (ha scavalcato iltandem Montella-Volk, rispettiva-mente 8 e 7 reti), adesso vuole ripe-tersi. Magari oggi, al Franchi. Nelmirino c’è il gol numero 200 in cam-pionato: tutti messi a segno con laRoma.
Lettere d’amore...Rosella Sensi non ha paura diguardare al futuro. E non ha pau-ra neppure di dire che l’era deiSensi è finita. Ha scritto di getto,subito dopo il derby, per dire graziea tutti: ”Voglio ringraziare la squa-dra, il tecnico, i tifosi, perchè la Romaoggi ha offerto una prova di grande
significato, a pochi giorni dall’elimi-nazione europea, dimostrando ma-turità, carattere e determinazione.A questa partita, che idealmentechiude un’era per noi indimenticabi-le, si legano i gol e la prova di Totti,il capitano, e la vittoria del primo der-by da allenatore di Montella. Da pre-sidente in fase di uscita, mi sentoonorata di aver potuto guidare que-sta squadra, nel nome della mia cit-tà. È l’ultimo derby da Presidente e
non posso non de-dicarlo a mio pa-dre”.
...e sassolinidalle scarpe
Ha detto che la sua Roma ha vintopiù del Real Madrid con il RayoVallencano. Daniele De Rossi,dopo il derby si è tolto qualchesassolino dalle scarpe. “Da un po’le cose più belle su di me si diconofuori dalla mia Roma, mentre qui, acasa mia, sento critiche che mi feri-scono. Prima ero coccolato, mi dice-vano pure ‘dagli una gomitata’, ades-so sono tutti pronti a criticare. Miprendo le responsabilità per quantofatto a Donetsk. La ferita si rimargi-nerà”.
Walter Ducci
ROMA
La squadra ospite
Sarebbe potuto essere un ex, uno di quelli capaci puredi far sorridere Firenze, dove è stato protagonista con15 partite e 6 gol all’attivo nel 2002. Adriano invecenon ci sarà: la rescissione del contratto è arriva-ta al termine di un lungo braccio di ferro. Unascommessa persa. Da tutti. Dalla Roma, ma puredall’ex imperatore, che proprio a Roma sognava di di-ventare re. “Sto facendo una scelta di cuore. Sto ri-nunciando a tanti soldi, ma la prima cosa che voglio èessere felice con la mia famiglia. Non ce la facevo più,sono una persona troppo sensibile, e ho deciso di tor-nare a casa”. Il giocatore ex Parma e Fiorentina, vor-rebbe tornare a vestire la maglia del Flamengo, maanche Corinthians, Palmeiras e Newcastle sembranointeressati. L’interruzione anticipata del rapportoha permesso alla Roma di risparmiare ben 11milioni e 250 mila euro da qui al 2013.
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I Magnifici Viola
12a puntata Una maglia, una passione. La nostra storia...
I Magnifici Viola
Arrivata quarta nella stagione1963 - 1964, la Viola gioca
il campionato successivo quasiscaldando i motori per l’avventura
che la porterà a raggiungere, perla seconda volta nella sua storia,
il vertice della classifica elo scudetto tricolore. Alla fine
del campionato è ancora quartadietro Inter, Milan e Torino
e davanti alla Juventus...1965: il mondo che cambiainizia a covare le tensioni
del SessantottoNel 1965 non siamo più “poveri ma belli”anzi, l’Italia comincia ad avventurarsi in ter-reni scivolosi che la porteranno a vivere annidifficili e pieni di insidie.
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quistare un frigo ci vogliono60.000 lire e per un apparec-chio tv 150.000. Una tazzinadi caffè costa 60 lire, il gior-nale e il biglietto del tram 50,un litro di benzina 120. UnaFiat 600 costa 640.000 e chi cel’ha, di solito, fa rifornimen-
to con “un milli-no”.Nelle edicole com-pare il primo volu-me della collanaeconomica degliOscar Mondado-ri: è Addio alle armidi Hemingway ecosta 350 lire.Quei libri tasca-bili che portano
nelle case i grandi classi-ci della letteratura mondiale, diventano un fe-nomeno di massa. Gli italiani leggono librie giornali come mai era accaduto prima e,tra il 1965 e il ’75, si raggiunge il picco mas-simo. Al Festival della canzone italiana di SanRemo, che ormai vede la partecipazione dicantanti stranieri (Gene Pitney, Frankie Laine,Paul Anka e Frankie Avalon, Udo Jurgens, al-
l’epoca famosissimi), vince Bobby Solo, imi-tazione italiana di Elvis Presley, con la can-zone Se piangi se ridi.Ma ad appassionare gli italiani è anche unastoria torinese. Giuseppina e Santina Foglia,nate nel 1958, sono gemelle siamesi, uniteper il bacino. Il 10 maggio 1965 vennero se-parate con un intervento chirurgico straor-dinario all’ospedale Regina Margherita. Adeseguire l’operazione fu il professor LuigiSolerio, assistito da 24 medici; di quell’ecce-zionale esperienza chirurgica ne parlò il mon-do intero.Intanto, nel lontano Vietnam, un conflitto chesembrava circoscritto alle questioni colonialifrancesi, si trasforma in un gigantesco panta-no in cui affonderà l’onore degli Stati Unitid’America, che si troveranno a combatterela più vergognosa guerra della loro storia. Esarà anche l’inizio di una serie interminabi-le di proteste che si propagheranno in tuttoil mondo, facendo toccare agli Usa il più bas-so indice di gradimento. Qui da noi i cortei ele manifestazioni si intensificheranno con ilpassare degli anni, non di rado degenerandoin scontri fra destra e sinistra, dimostranti eforze dell’ordine.
Con pochi soldi in cassa,la Fiorentina punta sui giovani
Ma sintomi di malessere si avvertono ancheper questioni strettamente nazionali. La rifor-ma universitaria preparata dal ministro de-mocristiano della Pubblica Istruzione Vitto-rio Gui, scatena una serie di proteste che get-
Sopra: Il conflitto in Vietnam si trasforma in un gigantesco pantanoin cui affonderà l’onore degli Stati Uniti d’America, che si troveranno
a combattere la più vergognosa guerra della loro storia.Sarà anche l’inizio di una serie interminabile di proteste
che si propagheranno in tutto il mondo
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I Magnifici Viola
È in edicola FIRENZE INFORMA di MarzoCapitani di VenturaIl Capitano di Ventura GIOVANNI ACUTOUn mercenario tra i SantiRisorgimento ToscanoLA STORIA ROMANTICADEI PRIMI MOTI CARBONARIMedici sotto le lenzuola FERDINANDO IIGranduca sodomita o vittima del gossip?
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teranno il seme per quello che sarà ilSessantotto.La Fiorentina sgomita e staziona nella partealta della classifica. Il neopresidente NelloBaglini è originario di Pisa e l’adagio fio-rentino recita «Meglio un morto in casa cheun pisano all’uscio»; allora, come la mettia-mo con la presidenza dell’amata?I fiorentini, che sono orgogliosi di esserlo,tuttavia non sono stati portati dalla pienadell’Arno (ovvio), e di fronte a quel tipo ap-parentemente bonario e alla mano, capironodi aver a che fare con uno in gamba. Baglini,come si dice, si era fatto da sé e aveva sfon-dato nel ramo degli inchiostri creando un’im-portante industria. Narra la sua biografia cheda ragazzo si alzava all’alba, prendeva il tre-no da Pisa per venire a lavorare a Firenze, ein viaggio studiava per dare l’esame di ra-gioneria. E con il titolo di ragioniere iniziò lacarriera di imprenditore. Eletto presidente il13 febbraio 1965, Baglini trovò una situazio-ne finanziaria precaria, e dunque la societànon poteva fare passi più lunghi del bilan-cio. Fu anche per questo che cominciò a con-siderare la possibilità di affidarsi a giovanidi sicuro avvenire. Il mister Chiappella hacosì modo di lanciare Merlo, Ferrante, Brizzi,
Brugnera, che affiancano i senatoriCastelletti, Pirovano, Hamrin capi-tano. Tra i difensori arriva BernardoRogora dal Padova. Ventisette anni,lombardo, Rogora, terzino che nonaveva paura di niente e che con il suomodo di giocare intimidiva più di unavversario, spiazza un po’ i tifosi vi-ola che, abituati a terzini di classe, guardanoil nuovo arrivato con un po’ di sospetto e mol-ta perplessità. Ma il giovane Bernardo ci mette
In alto: Giovan Battista Pirovano(Vercelli, 5 maggio 1937) terzino, uno
dei giocatori che hanno contribuitoalla vittoria del secondo scudetto
Qui a destra: Francesco Rizzo(Rovito, Cosenza - 30 maggio 1943),
centrocampista interno sinistro,cominciò a giocare nelle file
del Cosenza dove vinse il campionatodi Serie C 1960 - 61. Dopo avermilitato nell’Alessandria e nelCagliari, con la squadra sarda
raggiunse la prima storicapromozione in Serie A nella stagione
1963 - ’64. Nel 1968 arrivò allaFiorentina e con la maglia viola
vinse lo scudetto 1968 – ‘69
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Le cartoline da collezionedi Pirovano e Rizzo sonoin abbinamentocon questo numero
poco a conquistarsi la sim-patia del pubblico. Sotto laguida di Giovan BattistaPirovano stava crescendoun altro protagonista del-la Fiorentina yè - yè: UgoFerrante. Nato a Vercellinel 1945, lunghi capellibiondi, dinoccolato, qua-si un metro e novanta, erail più alto dei giocatori
viola. Il suo ruoloera quello di libero.
Veniva dalla Pro Vercelli, arrivò a Firenze nel1963 esordendo in prima squadra il 31 mag-gio 1964 per poi essere ceduto al LanerossiVicenza.
Da ‘Bandiera Gialla’alla rivoluzione
del Concilio Vaticano IIL’anno si avviava verso la fine. Nell’ottobre,sul secondo programma della radio, due gio-vani scapestrati (avrebbero fatto carriera),Gianni Boncompagni e Renzo Arbore, det-tero il via a una trasmissione di canzoni,Bandiera gialla, trasmessa il sabato pome-riggio, che ben presto diventò un appunta-mento irrinunciabile. Fu il primo program-ma-culto della coppia: ne sarebbero venutialtri, indimenticabili.Il 7 dicembre Paolo VI, successore di Giovan-ni XXIII, chiuse i lavori del Concilio VaticanoII, che segnò una svolta nella storia della Chie-sa; anche se tutte le indicazioni e le direttiveancora non sono state pienamente messe inpratica dalle gerarchie ecclesiastiche, la pri-ma grande e visibile rivoluzione fu quelladella celebrazione della messa nelle linguenazionali. Fino a quel momento la lingua uf-ficiale della Chiesa era stata il latino e il lati-no era la lingua con cui tutti i cattolici delmondo pregavano, il più delle volte capendopoco di quello che ascoltavano e dicevano; oraanche le vecchie beghine riuscivano a capirequello che il prete diceva.Non solo: da quel momento il celebrante, cheavrebbe anche cambiato i paramenti sacri,
In alto: 1965: FrancaViola, rapita
e violentata da unsuo spasimanterespinto, ormai
“compromessa”,avrebbe dovuto
sottostareal matrimonioriparatore. Ma
la ragazza rifiutòdi sposare il suo
violentatore, diventando così il simbolo viventedell’emancipazione della donna italiana e della sua crescita civile.
Sotto: 1966: le protesta dei ragazzi del liceo classico Parinia Milano. In un articolo sul giornalino della scuola, si ‘erano permessi’
di scrivere sulla condizione femminile «nella nostra società, cercandodi esaminare i problemi del matrimonio, del lavoro femminile e del sesso»,
suscitando grande scandalo. I colpevoli furono denunciati, interrogatiin Questura e il giudice obbligò gli studenti che avevano scritto l’articolo,
seguendo una legge fascista del 1934, a spogliarsi «per verificarela presenza di tare fisiche e psicologiche».
Eppoi non ci dovevamo ribellare a queste imbecillità?
Fiorentinainforma
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I Magnifici Viola
Firenze è una pagina parlante di secoli di storia e di arte,scrigno prezioso che dovrebbe conservare gelosamentele tracce del suo passato glorioso. 150 anni fa, “in nomedel progresso”, la città cambiò totalmente il suo assettourbanistico: prima furono distrutte le antiche mura epoi il suo cuore medievale. Sotto i picconi dellamodernizzazione non caddero solo edifici e chiesedi grande valore, ma anche l’antico spirito fiorentino,l’ingegno artistico e mercantile, gli usi e i costumi,le sue tradizioni. Vi raccontiamo questa Firenze“scomparsa in circostanze misteriose” per la troppafretta, con la sua arte, la sua gente, i suoi aneddoti:una Firenze che non esiste più...
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non avrebbe più voltato le spalle all’assem-blea. In molte chiese furono tolte le balaustree predisposti altari, che permettevano al sa-cerdote di guardare in faccia i fedeli. Oggipuò sembrare una faccenda di poco conto:allora fu davvero una rivoluzione, non solologistica ma soprattutto spirituale.L’anno finì con un’altra storia che lasciò ilsegno. Il 26 dicembre ad Alcamo, nella Siciliacontadina, la diciassettenne Franca Viola furapita da un giovane imparentato con unapotente famiglia mafiosa, tale Filippo Melo-dia, spasimante respinto dalla ragazza. Il “co-raggioso” Filippo compì il rapimento conl’aiuto di dodici compari. Franca fu violenta-ta da Melodia e quindi segregata per più diuna settimana. I carabinieri riuscirono a rin-tracciarla e liberarla il 2 gennaio 1966.Secondo i costumi di allora, Franca Viola,ormai “compromessa”, avrebbe dovuto sot-tostare al matrimonio riparatore con il suoaguzzino. Ma la ragazza rifiutò di sposare ilsuo violentatore, diventando così il simbo-lo vivente dell’emancipazione della donnaitaliana e della sua crescita civile.Comincia dunque il 1966. Ne succedono dicose in quell’anno. A San Remo la canzoneche spopola è “Il ragazzo della via Gluck”
cantata da Celentano, mentre a Mi-lano scoppia uno scandalo per colpadi un giornalino scolastico, “La zan-zara”, redatto dai ragazzi del liceoclassico Parini. In un articolo i giova-ni si permisero di scrivere della con-dizione femminile «nella nostra socie-tà, cercando di esaminare i problemi delmatrimonio, del lavoro femminile e del sesso». Loscandalo fu nazionale, con interventi dei par-
In alto: Giancarlo Danova(Sesto San Giovanni - Milano -
18 novembre 1938) ha giocato comecentravanti e ala. Cresciuto nel Milan,esordì in Serie A nel 1956 diventando
subito un beniamino della tifoseriarossonera che, per la sua agilità,
lo soprannominò ‘Pantera’.Nella stagione 1968 - ’69 vestì
la maglia viola, in tempoper vincere uno scudetto
Qui a destra: Salvatore Esposito(Torre Annunziata - Napoli - 3 gennaio1948). Centrocampista, arrivò a Firenze
nel 1966. ‘Ciccio’ lo scugnizzo,fu determinate per la vittoria
del secondo scudetto formando coppiacon Orlandini. Chiuse la carriera
nel 1984 con la maglia dell’Empoli
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Le cartoline da collezionedi Esposito e Danova sonoin abbinamentocon questo numero
titi politici, studenti cattolici, denun-cia dei colpevoli e interrogatori inQuestura. Addirittura il giudice Pa-squale Carcasio obbligò gli studen-ti colpevoli di aver scritto l’articolo,seguendo una legge fascista del1934, a spogliarsi «per verificare lapresenza di tare fisiche e psicologi-che». Eppoi non ci dovevamoribellare a queste imbecillità?
«Gli Italiani perdonole guerre come se fossero
partite di calcioe le partite di calcio comese fossero guerre»
Il campionato appena terminato ha visto unaFiorentina già spumeggiante che
Nella Divina Commedia il Poeta inserisce nell’Infernoun copioso campionario di suoi concittadini e denunciala corruzione diffusa a Firenze alla fine del XIII secolo.In questo libro vengono raccontati questi personaggi ele loro vite, insieme ai peccati di cui si sono macchiati.Secondo Dante non c’è più una guida che dirigai cittadini, il potere temporale della Chiesa si ingeriscenelle questioni politiche e l’avidità, la superbiae l’invidia hanno accecato i Fiorentini facendocondannare l’Alighieri per concussionee baratteria. E allora: “Fiorentini, andatetutti all’Inferno!”
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I Magnifici Viola
gioca con spensieratezza e bravura diverten-do il pubblico. Il quarto posto, dietro Inter,Bologna e Napoli, è impreziosito dalla vitto-ria in Coppa Italia. Ma il 1966 è anche l’annodi Mondiali (si chiamavano ancora CoppaRimet) che si giocano in Inghilterra.Nel girone eliminatorio, dopo la sconfittacon la Russia, l’Italia di Edmondo Fabbrigioca contro la Corea del Nord. Che volete:credevamo di giocare contro una squadra didilettanti. Appunto. E quei dilettanti ci but-tarono fuori con un gol del dentista PaakDoo Ik. Dato che, come disse WistonChurchill, «gli Italiani perdono le guerre come sefossero partite di calcio e le partite di calcio comese fossero guerre», in patria si scatenò una bu-fera tale che il povero Fabbri si dimise, men-tre sui giornali cominciò la serie di pareri einterventi di esperti che continuò per tuttal’estate.
La Fiorentina diverte, mail cuore di Firenze è spazzato
via dalla furia dell’ArnoMa cosa sarà mai una sconfitta nel calcio inconfronto ad avvenimenti ben più terribili?Come un’alluvione, per esempio. E quellache il 4 novembre colpì Venezia e Firenzefu epocale.Non staremo a farne la storia. Solo questo. Ilgiorno dopo in Santa Croce, quartiere deva-stato e violentato dalla furia dell’Arno, da-vanti a una bottega artigiana: il proprietario,un uomo di mezza età lordo di fango e naftafin sui capelli, mentre con secchio e pala cer-
In alto: Luciano Chiarugi (Ponsacco -Pisa - 13 gennaio 1947), ovvero l’arte
del dribbling. Il rapporto conla Fiorentina è durato una vita:
prima come giocatore poicome allenatore nel 1993 e nel 2002.
Qui a sinistra: Eraldo Mancin(Porto Tolle, Rovigo - 18 aprile 1945)
ha giocato una sola stagionenella Fiorentina, ma in quella vinse
lo scudetto. Terzino fluidificante,fu ceduto a sorpresa nel 1969
al Cagliari in cambio di Longoni.Neanche a farlo apposta,
Mancin vinse lo storico scudettocon la squadra di Gigi Riva
allenata dal ‘filosofo’ Mario Scopigno
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Numero speciale con 8 cartoline dacollezione de I Magnifici Viola! Con questo
numero: Lo Scudetto 1968-’69,Luciano Chiarugi, ‘Ciccio’ Esposito,Giancarlo Danova, Francesco Rizzo,Giovan Battista Pirovanoe Eraldo Mancin
giudica migliore di Giggiriva, il ‘Si-nistro di Dio’. In quel campionatoesordisce il diciottenne CiccioEsposito, mentre ‘Picchio’ De Sisti,arrivato nella stagione precedente,sta diventando il faro della squadra.Che tra poco, con la spavalderia e labaldanza della gioventù, raggiunge-rà nuovamente la vittoria in campio-nato.
Giulia Chiari(continua)
Sono stati mesi bui e tempestosi quelli della pri-ma parte della stagione della Fiorentina. Tantaacqua è caduta sulla testa di Mihajlovic edei suoi giocatori, prima però che un bel-
l’ARCOBALENO apparisse all’orizzonte. Un arcobalenochiamato Europa League, che ormai dista solo pochi metri.A farci avvicinare a questa nuova dimensione sono stati irisultati conseguiti nel girone di ritorno, con una sola scon-fitta rimediata. E peccato per i punti buttati via controSampdoria e Bari, altrimenti saremmo qui a sognare adocchi aperti.
La Fiorentina vede l’arcobaleno, e Stevan Joveticgià pregusta l’uscita dal GHIACCIO. Ibernatonel mese d’agosto, per una diagnosi che non la-sciava scampo: il ginocchio era andato KO, quan-
do s’infortunò nel ritiro di San Piero a Sieve. Ma ora ci sia-mo, la riabilitazione è stata dura e faticosa, ma sta perfinire. L’obiettivo del montenegrino è quello di essere incampo già per la trasferta contro il Cesena, ormai alle por-te. Conoscendo la sua determinazione, e che le analisi me-diche hanno dato un ottimo responso, perché non creder-ci?
Nella NEBBIA erano e restano tutti i giocato-ri i cui contratti sono in scadenza. Pochi se-gnali sono arrivati da parte della società perComotto, Santana e Donadel. E intanto qualcuno
ha già cominciato a lusingarli…Stefano Del Corona
Che tempo che faa cura di fiorentinanews.com
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Editore, redazione e pubblicità:MEDIA POINT di Daniela Zani
Viale De Amicis, 113 FirenzeVia dei Sette Santi, 38r Firenze
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Direttore Editoriale: Daniela ZaniHanno collaborato: Federico Biancalani,
Marco Cassarà, Giulia Chiari, Stefano Del Corona, Walter Ducci,
Daniele Gesualdi, Patrizia Iannicelli,Alessandro Masi, Fabio Perniciano,
Cristiano Puccetti,
20 Marzo 2011 Anno XVI n°319Aut. Trib. FI n°4908 del 11-10-1999
Prezzo di copertina 2,00 euroI prodotti presentati a pagina 27
sono in abbinamento a questo numero
Giovanni Rizzo,Roberta Romolini
Foto: Fotocronache/Riccardo GermogliLe foto di pagina 14
sono di Poli & GalassiStampa: Baroni & Gori s.r.l. Prato
FiorentinainformaIl giornale dei tifosi viola
www.fiorentina-informa.it
A spasso per Firenze sulle orme di DanteLa Porta sullaquarta cerchia
in Borgo dei Greci, 29Quando incontra in Paradiso ilsuo antenato Cacciaguida, già ca-valiere crociato in Terrasanta,Dante, attraverso le sue parole,dà il via ad una commossa rie-vocazione della Firenze antica diun paio di secoli prima. Ne vie-ne fuori un dipinto idilliaco e ide-alizzato della città prima dellelotte fratricide tra Guelfi eGhibellini. Il XV e XVI canto delParadiso sono una lunghissimae minuziosa carrellata sull’evolu-zione dell’antica Fiorenza, rivis-suta con l’occhio sognante di chida quella città è adesso lontano eimpossibilitato a rientrarvi.NEL PICCIOL CERCHIO S’ENTRAVA
PER PORTACHE SI NOMAVA DA QUE’ DELLA PERA
(Paradiso, XVI 124-126)Quella che Dante chiama “cerchia antica” è la quar-ta cerchia di mura, dopo quelle romana, carolingiae bizantina. La sua costruzione cominciò alla finedell’XI secolo per iniziativa della marchesa di To-scana Matilde di Canossa, e delimitava il centro cit-tadino tra le attuali via deiCastellani, via dei Leoni,Piazza San Firenze, via delProconsolo, piazza delDuomo, via Cerretani, viaRondinelli, via Tornabuonie poi fino a piazza SantaTrinita e Borgo Santi Apo-stoli. Il perimetro ricalca-va, in pratica, quello dellemura precedenti, con l’ag-
giunta del Castello d’Alta-fronteche difendeva il lato destrodell’Arno, all’altezza dell’attualePiazza de’ Giudici.La città conteneva allora circaventimila abitanti ed era apertada quattro porte principali e dadiverse minori. Una di queste sitrovava all’imbocco di via de’Greci, all’altezza di Piazza SanFirenze, su un lato dell’attualeTribunale.La porta prendeva il nome dal-l’importante famiglia che qui ave-
va le sue case, quella dei Peruzzi, banchieri tra i piùricchi d’Europa; ma il banco di famiglia fallì nel 1342,a seguito della mancata restituzione dei soldi presi inprestito da parte del re d’Inghilterra Edoardo II. La
famiglia rimase, comunque, unadelle più importanti della città
fino all’800, quando UbaldinoPeruzzi fu ministro e sinda-co di Firenze.
Tratto daFirenze Informa
In alto: La lapide che indicadove sorgeva l’antica Porta
A sinistra: Cacciaguida parlaa Dante e Beatrice
nel ParadisoAntica miniatura
La gloriosa storia di Firenze