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TIM BURTONIL RE DELLA CREATIVITÁ

DANIEL GOLEMANINTELLIGENZA EMOTIVA

Gennaio/Febbraio 20122

Gennaio/Febbraio 2012 3


8 Strani incontri Us dolupic tem facium ipie nienda cum quibusam, que nias sit volum fugiatur?

16 Cover Story Tim Burton Il re della creatività Consequos dus eum aditibus. Aximus aut voloruptium quos minum et dolum utempor emporem quas aut facearum 20 Hotel California Us dolupic tem facium ipie nienda cum quibusam, que nias sit volum fugiatur

27 DIABOLIK compie 50 anni Us dolupic tem facium ipie

29 Intervista David Goleman Aximus aut voloruptium quos minum et dolum utempor emporem quas aut facearum

30 Le avventure di uno spettatore inquieto Us dolupic tem facium ipie nienda cum quibusam, que nias sit volum fugiatur?

32 Lo spettacolo dell'aurora Aximus aut voloruptium quos minum et dolum utempor emporem quas aut facearum

34 Cultura Le donne di Life Us dolupic tem facium ipie nienda cum quibusam, que nias sit volum fugiatur

50 Vienna nel 2012 Us dolupic tem facium ipie

SOMMARIO

Hotel America

Going Gennaio/Febbraio 2012 No. 180

2027

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16

Cover Story

Le donne di Life

Intervista David Goleman

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Le avventure di uno spettatore inquieto30

32

DIRETTORE RESPONSABILE: ELENA RUSCONIVicedirettore: Danilo Marchesi

Nuova serie, n. 3 - Anno III

Marzo 2012

New edition, n. 3 - Year III

March 2012

Pubblicazione mensile a cura del

settore turismo della Provincia di Milano

Monthly issue edited by

the Provincia di Milano

Direttore Responsabile/Editor

Anna Chisari

[email protected]

Direttore Settore Turismo

Director of Tourism Department

Giovanni Giagoni

Coordinamento editoriale

Editorial Director

Pia Benci

Redazione/Editorial

Germana Colombo,

Claudio Galimberti, Rosanna Gallo,

Francesca Piseddu

[email protected]

Hanno collaborato:

Elisabetta Bottoni, Daria Piazza

Impaginazione/Layout and design

Valentina Locorotondo

Imaginor S.r.l.

La redazione non si assume nessuna

responsabilità per eventuali variazioni

The editorial staff is not responsible

for any change it may occur

Aut. Tribunale di Milano n. 808/91

Distribuzione gratuita/Free Distribution

Questo numero è stato chiuso il

This issue went to press

20/02/2012

Ufficio IAT/tourist informati on offi ce

piazza Castello, 1 - tel 02 7740 4343

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Vienna nel 2012

Storia dal mondo

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editoriale

Geressa opublinatis, sesul veriocre perips, quame me macre con ina-tum mandam deatum eliciem until horunc ocrei prata ina, popublicato conihi, sentimantem in sis; es hoc, uris hor pulicontuam sentum cre, tabem ta res achiliaes condere stil-larbis confectuium nos estod consu-

pecriam hum nore dum diesse isser hocaetio, que adhuid ad confex num ut fuis intiam estiam quod Castrum sedem manduc rei corae publina, dius fintela-tum, confec fue es hoc, quonficatus vero essenterma, nostrurs viris aurnihi licul-to raciena Similibus post ina, tem atiur. erum, sent? Um sus, tam ina, ad porei sedo, niam igna, fintius; neri pro, consus ia sentemus iam audam mili sa pubitus is esciptia atustat erfirit, patam ommoreo ut addum it.Vernum ore, C. Fulturnicaut redione con noc, sensidii ia ori pror hum quo tere consulere contisque hostastra, die di sum vicaste nos escremustra issi se publiam adera condacerce am sentiqu idemquitus cam au-detia nere consulut vit, es, de publius coentili peruntid ini-cit nem audeperox notiam mo utemoreme ace noximillem vigit ocres! Od rena, condeoris? Riteren traripimur quon-finatque ponfectus nossign atius, nihilium iam patum pra, C. Omnes ia? que nos, que facrio, qua tus, facio et furbita, ta querunum in ilicatudes, nonimureis nocuri iae priticon-stum dees cles condetrari consis? Um iam tem, pribus, ela

Geressa opublinatis, sesul veriocre perips, quame me macre con inatum mandam deatum eliciem until horunc ocrei pra-ta ina, popublicato conihi, sentimantem in sis; es hoc, uris hor pulicontuam sentum cre, tabem ta res achiliaes condere stillarbis confectuium nos estod consupecriam hum nore dum diesse isser hocaetio, que adhuid ad confex num ut fuis intiam estiam quod Castrum sedem manduc rei corae pu-blina, dius fintelatum, confec fue es hoc, quonficatus vero essenterma, nostrurs viris aurnihi liculto raciena Similibus post ina, tem atiur. erum, sent? Um sus, tam ina, ad porei

sedo, niam igna, fintius; neri pro, consus ia sentemus iam audam mili sa pubitus is esciptia atustat erfirit, patam ommoreo ut addum it.Vernum ore, C. Fulturnicaut redione con noc, sensidii ia ori pror hum quo tere consulere contisque hostastra, die di sum vicaste nos escremustra issi se publiam adera condacerce am sentiqu idemquitus cam audetia nere consulut vit, es, de publius coentili peruntid ini-cit nem audeperox notiam mo utemore-me ace noximillem vigit ocres! Od rena,

condeoris? Riteren traripimur quonfinatque ponfectus nos-sign atius, nihilium iam patum pra, C. Omnes ia? que nos, que facrio, qua tus, facio et furbita, ta querunum in ilicatu-des, nonimureis nocuri iae priticonstum dees cles conde-trari consis? Um iam tem, pribus, ela nonducto perniam ad mantis vis es patiordium re casdam. Nostis, culicatur, vehe-beffre forum optis ret vidiena patio es, quam dem re, vignati liquamplin de in tam serum tuam hendeestri it.

STRANI INCONTRI

e a cura di Fabio Fosso


TIM

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#Cover story

a cura di Enrico Calì

IL RE DELLA CREATIVITÁ

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A PARIGILa Cinémathèque Française dedica una rassegna completa e una grande

mostra con i disegni, i quadri, le sculture, le foto e i video del famoso

regista di “Edward mani di forbice” .

Cover story


Pdere Sweeny Todd in grado di tagliare una gola per crostate Mrs Lovett. Gif-tedwriter e regista unico che ha diretto

film indimenticabili come Edward mani di forbice, The Nightmare Before Christmas e Mars Attacks!, Tim Burton è anche un artista di talento vi-sivo e fotografo.Per scoprire questo aspetto poco noto dell’artista, visita-re il Cinémathèque française a Parigi per un emozionante viaggio alla heartof sua im-maginazione abbondante.Centinaia di sculture, di-pinti, disegni, storyboard, modelli, costumi e filmati vi porterà in questo Burtonian unica in tutta la sua diversità.Proiezioni, workshop, con-ferenze e un simposio sulla fantasia dei bambini un vero e proprio così all’ordine del giorno di questo entusia-smante evento organizzato per la prima volta in Europa. Come Steven Spielberg, Bur-ton è considerato un regista pop. Tutti i suoi film sono indirettamente adiacenti al regista, caratteristica princi-pale del suo stile visionario. Le scenografie e i trucchi giocano un ruolo fondamen-tale, per far introdurre lo spettatore nel mondo imma-ginario di Burton.

La Cinematheque francese51 rue de BercyPARIS - 75.012Orari:Lunedi, da Mercoledì a Venerdì: 12h-19h.Fine settimana,feste e vacanzescolastiche (14 Apr al 29 e 4 Lug - 5 Ago): 10h-20h.Chiuso il martedì e 1 Mag.

PrezziPrezzo intero: 11 €*Ridotto: 8 €*Sotto i 18 anni: 5 €*Museo+mostra: 13 €*Tick’n Go (ticket-senza coda): € 14in vendita solo nei negozi FNAC di Parigi e della regione parigina.Offerte famiglia(2 adulti + 2 bambini): € 30/50 in vendita solo su fnac.com e negozi FNAC.Visite guidate ogni Sabato e Domenica alle 10:30: 12 €*LSF visita alcune domeniche alle ore 11.30: 5 €* + 1 € per il pre-web

Visite guidate per gruppi

Bruno Munari EsposizioneLe sentiment des choses

Mostra dedicata algrande artista, designere inventore italiano.

15 dic 2011 - 26 feb 2012Mer - Ven 14h-19hSab - Dom 12h-20hLe PlateauPlace Hannah Arendt75019 ParisIngresso libero

Arte

arigi celebra con unamostra tutte le animeartistiche del grande autore.

bice o Alice in wonderland, ma Tim Bur-ton non è solo cinema. Disegnatore, pittore, fotografo e scultore, Parigi ce-lebra con una mostra tutte le anime artistiche del gran-de autore.Chi non ha guardato in faccia compiaciuta Marge Large o preoccupato che Edward mani di forbice po-trebbe semplicemente avere gli occhi di qualcuno fuori? Tim Burton è senza dubbio uno dei registi più onnipre-senti e amati degli ultimi trent’anni. Quindi, per ren-dere omaggio al suo lavoro nel 2012, la Cinémathèque ha beccato MoMa.Tim Burton mostra, che è stato mostrato a New York nel 2009. Aspettatevi 700 opere, tra disegni, polaroid e storyboard, che ripercor-rono carriera di Burton dal pallido adolescente califor-niana al cassetto per la Di-sney e neo-gotico fantasti-co regista di Hollywood.Si tratta di una retrospettiva completa del suo lavoro fi-nora e la possibilità di vedere lo stesso regista, che saranno presenti diverse conferenze. Solo assicuratevi di prenota-re un biglietto in anticipo.I biglietti saranno senza dubbio più veloce di ven-

Cover story


Cover story

Caratteristica ancora non utilizzata dalla cinematografia, era “l’adolescente gotico”, presente in molti film del regi-sta (Beetlejuice-spiritello porcello, Edward mani di forbice, Batman - il ritorno, Il mi-stero di Sleepy Hollow, La sposa cadavere, Sweeney Todd: il diabolico barbiere di Fleet Street, Alice in Wonderland).La sua cinematografia sviluppa il per-sonaggio dell’outsider ossia l’emargina-zione che nasce dal rapporto mostro-uomo. Lo scorso settembre circolò voce che la Warner Bros. fosse interes-sata a produrre un sequel di Beetlejuice - Spiritello porcello, commedia fantastica diretta da Tim Burton nel 1988. Il mese successivo si parlò della possibilità di rivedere il protagonista Michael Kea-ton nei panni del fantasma birichino. Ora è lo stesso Tim Burton a fare chia-rezza sui suoi progetti dichiarando: “Adoro quel personaggio e Michael è grandioso. Penso sempre a quanto fos-se divertente Beetlejuice, così ho detto a Seth Grahame-Smith che se avesse qualche idea per rinnovare la storia potremmo darci uno sguardo. In pas-sato ho sperimentato alcune cose, ma si tratta di molto tempo fa. Anche Seth sembra eccitato all’idea”.La fortunata commedia, negli anni ‘90, ha dato vita a una serie tv a car-toni animati e a un sequel, pianificato e mai realizzato, intitolato Beetlejuice Goes Hawaiian. Burton avrebbe dovu-to fare ritorno come regista, ma la sce-neggiatura fu rigettata e non se ne fece di niente. Ora però le cose potrebbero

prendere una piega diversa. Al momen-to Burton è impegnato nella lavorazio-ne di Frankenweenie, lungometraggio in stop motion, e si prepara all’arrivo nei cinema dell’atteso Dark Shadows, rilettura dell’omonima soap gotica in-glese degli anni ‘60.Europa. Visiona-rio: è l’aggettivo con cui viene spesso definito Tim Burton. A questo grande regista, sceneggiatore, animatore e produttore Usa vogliamo dedicare un approfondimento con la sua filmogra-fia e la top 10 dei personaggi dei suoi film noti per le loro ambientazioni a tratti dark, gotiche o fiabesche e poe-tiche e in ogni caso malinconiche. Per-sonaggi che sono rimasti nella storia al punto da fare di Tim Burton il più gio-vane regista della storia ad aver ritirato un Leone d’oro alla carriera, nel 2007.Il film è il primo della lunghissima col-laborazione tra Tim Burton e Johnny Depp, attore “feticcio” del regista. Ma la pellicola è soprattutto un emblema della filmografia di Tim, opera visiona-ria che ci racconta una fiaba dai toni

drammatici che ricorda molto da vici-no quella de La Bella e la Bestia, con un accenno anche alla letteratura, al Frankenstein di Mary Shelley.Edward è il personaggio più riusci-to e più amato secondo noi dei film di Burton: assolutamente frutto della fantasia più sfrenata, capace di susci-tare forti emozioni e a tratti inquien-tante. Edward, con le sue mani fuori dal comune, viene prima accolto dalla comunità con curiosità (attira le at-tenzioni soprattutto delle casalinghe del quartiere) e poi, col precipitare di alcuni eventi, viene additato e trattato come “capro” espiatorio di quello che di brutto succede. Per poi arrivare a un finale assolutamente poetico….Ultimo lavoro, in ordine di tempo, del regista che lo ha voluto in 3D. arricchi-to da un cast spettacolare: Mia Wa-sikowska, Johnny Depp, Michael She-en, Anne Hathaway e Helena Bonham Carter. La pellicola è una rivisitazione della fiaba con Alice che dopo tanti anni torna nel mondo incantato da lei visitato quando era bambina e lì ritrova i suoi indimenticabili amici: il Coniglio Bianco, Pinco Panco e Panco Pinco, Toperchio, il Brucaliffo, lo Stregatto e ovviamente il Cappellaio Matto.

Proiezioni,workshop,conferenzee un simposio sulla fantasia dei bambini

L'Arte di Tim Burtonun libro di 400 paginecontenente oltre mille immagini


Oltre ad una personale veramente completa, comprensiva dei cortome-traggi mai distribuiti, la Cinémathèque Française dedica a Tim Burton un’espo-sizione sulla sua opera artistica non strettamente cinematografica. Oltre che regista di film e video, Burton è infatti anche disegnatore, pittore, fo-tografo e scultore.La sua opera è multiforme, ma coerente ed omogenea, quindi, in questo senso, la mostra dà un’idea più completa e so-prattutto più profonda della poetica di Burton.Domenica 4 marzo il regista sarà fisica-mente presente alla Cinémathèque per l’inaugurazione della mostra con la ri-tuale firma dei catologhi, mentre lunedì 5 marzo terrà una vera e propria lezione di cinema. La rassegna di film comincerà il 7 mar-zo e durerà fino al 23 maggio. Tutto il programma, completo di date e orari, verrà pubblicato nei prossimi giorni sul sito della Cinémathèque Française.Un nome una garanzia.Molti di voi si saranno limitati a vedere uno solo dei suoi film, altri non ne han-no perso nemmeno uno. Questo perché Tim Burton o si ama o si odia.Noi lo amiamo.È veramente un fenomeno: regista, sceneggiatore, produttore, grafico, il-lustratore, fotografo e chi più ne ha più ne metta.Prendendo ispirazione dalla cultura

Disegno di Tim Burton“Edward mani di forbici”

Una mostra che raccoglie oltre700 disegni, dipinti, fotografie,pupazzi e costumi cinematografici,tutti firmati Tim Burton.

Cover story


Cover story

Tim Burton Biografia

Timothy William Burton nato nel 1958, questo autore atipico e geniale

si segnala fin dagli esordi per il suo gusto visionario e gotico.

Già i suoi primi grandi successi commerciali “Beetlejuice” (1988)

e “Batman” (1989) ne fanno un regista-cult, capace di imprimere

un’impronta personale anche a lavori più commerciali.

Dell’anno successivo alla prima avventura dell’Uomo-Pipistrello è il suo capolavoro “Edward mani

di Forbice” (1990), vera e propria summa poetica di questo autore: il romanticismo della vicenda e la

predilezione per dei personaggi marginali e disadattati diventano la

cifra stilistica del suo cinema. Nel 1993 le due anime professionali

di Burton, quella di autore e disegnatore, si incontrano nel

bellissimo “Nightmare Before Christmas”, diretto dal socio e

collega Selick. Dopo i flop commerciali dei pur

validi “Ed Wood” (1994) e ‘”Mars Attacks!” (1996), Burton è tornato

al successo con “Il Mistero di Sleepy Hollow” (1999) e con il

remake “Il Pianeta delle Scimmie” e soprattutto il sognante e disincatato

“Big Fish”. Ha curato la regia di “La Sposa

Cadavere” e di “Charlie e la Fabbrica del Cioccolato” remake del celebre film “Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato” diretto da

Mel Stuart nel 1971.Nonostante la giovane età, il

64° Festival di Venezia gli rende omaggio conferendogli il Leone

d’Oro alla carriera.Inoltre ha diretto il video ‘Bones’

(2006) del gruppo rock ‘The Killers’, e ha realizzato il thriller “Sweeney

Todd” (2007), musical grottesco su un barbiere assassino, nterpretato

da Johnny Depp e Helena Bonham Carter, sua attuale compagna.

popolare, fiabe e tradizioni, è riu-scito a inventare un nuovo genere Hollywoodiano, fatto di ambienta-zioni gotiche caratterizzate da una forte bizzarria creativa.Influenzando intere generazioni di giovani artisti che lavorano nel cine-ma, video e grafica, il fenomeno Tim Burton è inarrestabile e l’America lo sa bene. Così bene che dopo il successo della mostra al MoMa di New York nel 2009 (terza mostra più visitata dopo Picasso e Matisse) hanno deciso di replicare. Spostandosi al LACMA di Los Angeles dal 31 Maggio al 31 Ot-tobre 2011.Una mostra che raccoglie oltre 700 disegni, dipinti, fotografie, pupazzi e costumi cinematografici, tutti firmati Tim Burton. Partendo dai disegni della sua prima infanzia fino ad arrivare alle sue opere più mature.Naturalmente non mancheranno i grandi classici come Edward mani di forbice, The Nightmare Before Christmas e La fabbrica di cioccolato. Chissà magari si potrà avere anche la fortuna di in-contrare il bellissimo (e quasi sempre protagonista) Johnny Depp. Visto che l’estate è alle porte e possiamo fi-nalmente dire addio a libri e lavoro (per qualche settimana) che ne dite di partire?Una bella e curiosa mostra con contor-no di splendide spiagge californiane.Lo conosciamo per Edward mani di for-

Domenica 4 marzo il regista sarà fisicamente

presente alla Cinémathèque per

l’inaugurazione della mostra.

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Cover story

Centinaia di sculture, dipinti, disegni, storyboard, modelli, costumi e filmati vi porterà in questo Burtoniana unica in tutta la sua diversità.

Il film è il primo della serie sul perso-naggio della DC Comics, interpretato da Michael Keaton e Kim Basinger. La pellicola è stata un grande successo: fu il più alto incasso per un film ispirato a un libro della DC Comics. Nel 1990 poi Anton Furst e Peter Young hanno rice-vuto l’Oscar alla migliore scenografia.“Jack è morto amico caro. Puoi chia-marmi Joker e come vedi sono più eu-forico”: così fa il suo ingresso nella pel-licola il villain del primo Batman. La sua risata è un cult del cinema, ma soprat-tutto l’interpretazione di Jack Nichol-son è entrata nella storia.1988 è il 1988 quando Tim Burton ac-cetta la regia di Beetlejuice – Spiritello porcello (Beetlejuice), commedia fantasy interpretata da Alec Baldwin e Geena Davis. Nel film viene racconta la vicen-da di una giovane coppia di sposi che, appena morta, continua a vivere da fantasma nella sua casa fin quando una famiglia invade la loro tranquillità.Ce lo ricordiamo tutti Beetlejuice, con quei modi da spiritello inopportuno e assolutamente non politically cor-rect. A interpretarlo è uno splendido Michael Keaton che dà corpo al folle esorcista esperto nello sbarazzarsi dei vivi per dare pace ai morti. Con quel-la faccia da indemoniato (truccata così bene che la pellicola ha vinto l’Oscar al miglior trucco) ha fatto ridere e diver-tire intere generazioni.Il mistero di Sleepy Hollow (1999) (Sleepy Hollow), basato sul romanzo di Wa-shington Irving, omaggia gli horror

della Hammer Film Productions che Burton ha sempre amato. Interpretato da Christina Ricci e Christopher Lee non a caso viene considerato il più go-tico della sua produzione. La critica lo ha premiato con un Premio Oscar (2000) alla Migliore scenografia.Johnny Depp è ancora una volta il pro-tagonista di un’opera di Burton, qui lo trovate nei panni di Ichabod Crane, un detective che viene “punito” per i suoi insoliti metodi investigativi dai suoi su-periori che lo mandano nel lontano vil-laggio di Sleepy Hollow per indagare su tre omicidi.Nightmare before Christmas (1993) sceneggiato da Caroline Thompson e Michael McDowell, con le musiche dell’amico Danny Elfman e diretto da un altro amico di Burton, Henry Selick il film è un lungometraggio in stop mo-tion che ha avuto grande successo.Jack è lui una delle tante creature ma-cabre che popolano il film: è il re delle zucche, che stanco della solita notte di Halloween, scopre per caso la porta che lo trascina nel positivo mondo del Na-tale. A doppiarlo nella versione italiana è Renato Zero.La Fabbrica di cioccolato (2005) (Charlie and the Chocolate Factory) è tratto dall’omonimo romanzo di Roald Dahl e abbastanza diver-so dal film del 1971, con Mel Stuart e Gene Wilder. Ha ricevuto nel 2006 una nomina-tion agli Oscar per i migliori costumi.

Mister VincentDisegno di Tim Burton

Number 6Disegno di Tim Burton

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WWorld News

a cura di Matteo Marsi

Il Sole ci ha bombardato con una tempesta solare coi fiocchi. Chi abita le zone più a Nord del mon-do ha assistito a uno spettacolo unico. Si è trattato della più forte perturbazione degli ultimi 7 anni: un’immensa eruzione del Sole che ha causato una pioggia di particelle cariche dirette sulla Terra. Chi abita parecchio a Nord, però, ha potutto trarre dalla tempesta magnetica alcuni benefici unici,

Un sistema di 825 mila eliostati seguirà la parabola del sole per catturare l'energia e "inoltrarla" al Vecchio continente. Il più ambizioso progetto di energia solare al mondo prenderà vita nel deserto del Sahara tunisino e potrà soddisfare la futura richiesta energetica. Un progetto imponente che porterà circa 20mila posti di lavoro in Tunisia – dove la potenza delle radiazioni solari è quasi tripla rispetto all’Europa centrale - ma soprattutto innovativo perché ridurrà davvero al minimo persino il consumo di acqua. Ma non si tratterà “solo” di produrre ed esportare energia rinnovabile, permetterà inoltre di sviluppare un nuovo settore industriale locale e con esso

Affascinante, spietato, vincente, il Diabolik Re del Terrore, sarà il grande protagonista di Cartoomics 2012, 19ª edizione del Salone del Fumetto in programma a Fieramilanocity dal 16 al 18 marzo prossimo. La rassegna dedicherà infatti la sua mostra principale al cinquantenario di quello che forse è il più noto eroe del fumetto italiano, che proprio a Milano nacque nel 1962 dalla fervida fantasia delle sorelle Giussani. Appassionati, collezionisti e visitatori potranno ammirare numerose rarità, dal mitico N. 1 alle sceneggiature originali, dai prototipi di articoli di merchandising degli anni 70 ai modellini di ultima generazione, fino alle preziose tavole originali delle storie più avvincenti. All’ingresso, inoltre, campeggerà una Jaguar “E-Type”, protagonista dei tanti rocamboleschi inseguimenti che si concludono immancabilmente con la sconfitta dell’eterno rivale di Diabolik, l’ispettore Ginko.

Una scuola per preparare gli studenti ad affrontare le sfide del futuro dove gli allestimenti e gli spazi suggeriscono momenti formativi diversi e non convenzionali. Non ha nè banchi nè cattedre. Vittra international è una scuola svedese indipendente con una visione dell’educazione fuori dal comune. In Scandinavia non credono nella scuola tradizionale con la consueta suddivisione in classi ed aule: gli studenti imparano stando in piccoli gruppi in un ambiente scolastico nel quale non vi sono barriere ma spazi formativi ottimizzati per ciascuna fase del processo educativo. Esiste così the watering hole, dove vengono stimolate le discussioni creative; the show-off, dove poter dimostrare le proprie

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LO SPETTACOLODELL'AURORA

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In Svezia a scuola spariscono banchi e pareti


Per tutti gli amanti del cinema, la Berlinale rappresenta un evento imperdibile. Dal 9 al 19 febbraio 2012, la capitale tedesca diventa la Mecca di tutti i cinefili e il programma del 62esimo Festival del Cinema di Berlino si preannuncia ricco di lungometraggi molto attesi, come Captive di Brillante Mendoza e In The Land Of Blood And Honey, prima prova da regista di Angelina Jolie, che verrà presentato nella sezione Special.Tra i film in concorso spicca anche un titolo italiano: si tratta di Cesare deve morire, di Paolo e Vittorio Taviani: una docu-fiction girata nel braccio di massima sicurezza del carcere di Rebibbia, con i detenuti nei panni degli stessi protagonisti. Infine Meryl Streep verrà insignita dell’Orso d’Oro

come assistere a uno degli spettacoli celesti più belli: l’interazione tra le par-ticelle provenienti dal Sole con la no-stra atmosfera causa la formazione dei fasci di luci dell’aurora, nota anche con il nome di Nothern Lights. Il Sole ci ha bombardato con una tempesta solare coi fiocchi. Chi abita le zone più a Nord

del mondo ha assistito a uno spettacolo uni-co. Si è trattato della più forte perturbazione degli ultimi 7 anni: un’immen-sa eruzione del Sole che ha cau-sato una piog-gia di particelle cariche dirette sulla Terra. Chi abita parecchio

A Stephen Wiltshire, artista inglese, è stata diagnosticata una forma di autismo all’età di tre anni: dotato di una memoria fotografica straordinaria, gode ora del soprannome di “macchina fotografica umana”. Dopo una vita passata a comunicare col mondo esterno solo attraverso i suoi disegni, perfette riproduzioni di realtà osservate solo per pochi istanti, la BBC ha notato il suo incredibile talento e l’ha reso noto a livello internazionale. A Stephen è sufficiente un giro in elicottero di qualche minuto per disegnare, in sole tre ore, una vista dettagliata dell’area osservata. Sul suo sito ufficiale stephenwiltshire.co.uk, sono presenti, oltre a molti disegni anche numerosi video per osservarlo all’opera.

Il World Press Photo of the Year è considerato il più importante premio fotogiornalistico al mondo. Il vincitore dell’edizione 2012 è il fotografo spagnolo Samuel Aranda, per la sua foto scattata il 15 ottobre 2011 a Sanaa, in Yemen, a una donna che stringe e sostiene un uomo rimasto ferito durante gli scontri avvenuti durante una manifestazione contro il presidente Ali Abdullah Saleh.

L'uomo vitruvianoLeonardo? Non è suo?

LO SPETTACOLODELL'AURORA Tempesta magnetica: benefici unici

IV VI VIIVConoscere una città come le proprie tasche

Berlino.Festival del cinema

Il vincitore del World Press Photo

Il ritrovamento di un manoscritto anonimo e di un disegno, molto simile a quello vinciano, fanno pensare che il disegno originale sia di Giacomo Andrea da Ferrara. Uno dei suoi disegni più noti, quello dell'Uomo Vitruviano, Leonardo da Vinci potrebbe averlo copiato da un suo collega e amico. Copiato, in realtà, è una parola forte: sarebbe forse più corretto dire che i due stavano studiando insieme l'opera di Vitruvio, De Architectura,

a Nord, però, ha potutto trarre dalla tempesta magnetica alcuni benefici uni-ci, come assistere a uno degli spettacoli celesti più belli: l’interazione tra le par-ticelle provenienti dal Sole con la nostra atmosfera causa la formazione dei fasci di luci dell’aurora, nota anche con il nome di Nothern Lights.

World Newsw


Scultura di Anish Kapoor

Manda un tweet nello spazioA bordo del lanciatore VegaMandare un tweet nello spazio è stato possibile farlo inviando un messaggio. I messaggi sono stati raccolti in un chip e sono saliti tra le stelle a bordo di Vega, il lanciatore europeo che ha affrontato il suo primo volo lunedì 13 febbraio. L’iniziativa è organizzata dalla Avio, l’a-zienda italiana che dagli anni ’90 cura lo sviluppo di Vega, ora entrato a far parte della famiglia dei lanciatori europei ac-canto all’Ariane 5 e alla Soyuz.

Una stella per McCartney sulla Walk of FameSe vado indietro con la memoria, a Liver-pool - ha detto Paul McCartney - quando eravamo ragazzi e sentivano Budyy Holly e tutti i grandi del rock & roll, mai avrei pensato che un giorno avrei ricevuto una stella sulla Walk of Fame. Era qualcosa di impossibile. Ma adesso siamo qua, il giorno è arrivato. Ma io non ci sarei mai riuscito senza tre ragazzi che voglio rin-graziare: John, George e Ringo.

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Seta super allungabile dal ragno delle cavernePuò allungarsi fino al 750%Una particolare seta creata da un co-mune ragno europeo, Meta Menardo, che vive nelle caverne è in grado di al-lungarsi del 750% prima di rompersi. Il record è stato osservato da un gruppo di ricercatori del Politecnico di Torino, e potrebbe permettere lo sviluppo di una classe di nuovi materiali estensibili.

I Nobel per la scienza 2011Protagonisti difese immunitarie ed espansione dell'universo.La scoperta dei meccanismi che rego-lano il sistema immunitario si è meri-tata quest’anno il Nobel per Medicina, per avere aperto la strada ad una nuova generazione di terapie che in futuro potrebbero portare a vaccini capaci di combattere i tumori. Per la Fisica il premio più ambito in campo scien-tifico è andato alle osservazioni delle supernovae, veri e propri fari cosmici che hanno confermato che l’universo continua ad espandersi. Il Nobel per la Chimica è andato alla scoperta dei quasi-cristalli, strutture nelle quali si organizza la materia a livello atomico e che fino all’inizio degli anni ‘80 erano considerate impossibili.

L’arte a Londra nell’anno delle OlimpiadiAnno olimpionico che si svolgerà per la terza volta a Londra, ma non sarà solo sport. La capitale inglese si sta impegnando in un mastodontico rinnovamento per ospitare il grande evento sportivo, av-viando anche un corollario di eventi che spaziano in tutti i settori, da quello so-ciale a quello culturale. L’arte è una delle tante parti della grande riqualificazione economica che in questi anni ha fatta diventare la rigoro-sa città britannica una delle capitali dell’arte, soprattut-to contemporanea, ma non solo. Per cui oltre alla grande scultura di Anish Kapoor rea-lizzata per il parco

w World News


i Intervista

a cura di Mariano Corso

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Intervista

A colloquio con chi ha messo in discussione il ruolo dell’IQ come misura

dell’intelligenza, affermando invece l’importanza di competenze quali la

capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di motivare noi stessi

e di gestire positivamente le emozioni, tanto interiormente, quanto nelle

relazioni sociali.


Professor Goleman, già dagli anni 90 con i suoi libri sull’intel-ligenza emotiva lei ha messo in luce il crescente disagio emotivo dei bambini e delle nuove gene-razioni. Oggi queste stesse nuo-ve generazioni che ha studiato si affacciano al mondo del lavoro: quali consigli si sente di dare a chi si trova a selezionare i giovani e a doverne sviluppare i talenti? «Quando nel 1995 scrissi Intelligenza emotiva, avevo sotto mano una serie di dati che mostravano come i bambini dei Paesi sviluppati stesse-ro accusando stress emotivi maggiori rispetto alle generazioni precedenti. Ora i ragazzi di quella generazione stanno per entrare nel mondo del lavoro e rap-presentano una sfida per le aziende che li assumono. Una buona strategia sarebbe quella di utilizzare la lente dell’intelligen-za emotiva nella selezione e, soprattutto, nella loro formazione. Competenze quali la consapevolezza di sé, la capacità di auto-organizzarsi, l’empatia e la capacità di ge-stire le relazioni personali - i fondamenti dell’intelligenza emotiva - possono essere apprese in qualsiasi momento della vita».I nuovi modelli organizzativi sono caratterizzati da livelli di turnover e dispersione dei lavo-ratori sempre più elevati. In que-sto contesto, come fare a favorire l’instaurarsi di un corretto rap-porto tra individui e tra questi e l’organizzazione?«I tassi di turnover più alti e le mag-giori distanze tra le persone rendono più difficoltoso instaurare quel tipo di relazioni personali che arricchiscono la vita lavorativa e rendono il lavoro più piacevole. Le aziende dovrebbero

a teoria dell’intelligenza emotiva, da molti anni applicata con successo in molteplici con-testi personali e professionali, offre una lettu-

ra interessante anche delle relazioni virtuali che sempre più soppiantano quelle vis-à-vis nel mondo del lavoro. A Daniel Goleman abbiamo chiesto come le organizzazioni dovreb-bero oggi affrontare i temi della comunicazione, della forma-zione e della selezione, in particolare quando coinvolgono la generazione dei nativi digitali.

Lquindi prestare attenzione a creare più opportunità di incontro tra i propri di-pendenti – come pranzi, meeting fuori dagli uffici ecc. – così da agevolare la nascita di amicizie. In un certo senso le aziende sono stratificazioni di relazio-ni interdipendenti; fortificare queste relazioni è di aiuto per tutti».

La globalizzazione porta a inte-ragire in modo sempre più fre-quente con persone che porta-no culture, linguaggi, modelli di comportamento e valori diversi. Quale impatto può avere questo contesto sulle condizioni emoti-ve e quali sfide comporta per le abilità relazionali delle persone? «Lavorare con persone che hanno background culturali differenti può rendere la vita più ricca. La diversità in azienda, se da un lato è di aiuto per sti-molare la creatività, dall’altro aumenta le probabilità che si vengano a creare incomprensioni e difficoltà nella co-municazione. Una competenza di gran-de aiuto in questo ambito è l’empatia cognitiva, ovvero l’abilità di capire in quale maniera un’altra persona pensa, percepisce e comprende il mondo che

lo circonda. L’empatia cognitiva è ciò che ci consente di esprimerci con mo-dalità che l’altra persona è in grado di comprendere».C’è qualcosa di misterioso nella funzione mentale della cosape-volezza, come mai la cosapevo-lezza del qui e ora o la consa-pevolezza del passato che vive ancora nel presente riesce a far stare bene la gente? Come mai la cosapevolezza produce benesse-re e cambiamento?«È un assunto che la consapevolezza stes-sa sia curativa. È quanto dice Freud: sono gli insight della psicoanalisi, gli sguardi del paziente in analisi nel proprio mondo in-terno. Le difficoltà emotive che derivano dal passato possono renderci prigionieri di noi stessi nel presente: possono farlo a causa di una mancanza di consapevo-lezza. Primo, noi non sappiamo cosa sta accadendo dentro di noi, secondo anche

Le comunicazioni virtuali, come le mail e i social network, possono ingannare il cervello.


se sappiamo cosa sta accadendo, non sappiamo il perché. Terzo, se sappiamo il perché non lo capiamo abbastanza nel profondo per intravedere una via di usci-ta. Tutto può essere conquistato con la consapevolezza o si prende un’altra stra-da nella quale il passato ci continua ad intrappolare nel presente. Se continuia-mo ad agire nelle nostre attuali relazioni una paura del passato, per esempio se io sono stato abbandonato da piccolo, adesso con il mio innamorato sono così preoccupato che mi possa abbandonare che sarò io a lasciarlo per primo». Quali sono le principali emozioni distruttive e come è possibile li-berarsene?«Ogni emozione può avere una funzio-ne utile: la rabbia ci informa che qual-cosa deve essere cambiato, la tristezza può essere una vera e propria cura, l’ansia ci fa scappare da qualcosa che dobbiamo affrontare. Quindi nessuna

emozione è cattiva in sé stessa, ci sono emozioni che potrebbero diventare di-struttive quando ci conducono a ferire noi stessi o altre persone. Allora diven-tano emozioni negative che ci fanno stare male, ma l’emozione in sé stessa è valida, le emozioni rendono ricca la nostra vita».Com’è possibile aiutare noi stes-si a liberarci dalle emozioni di-struttive? Possono sostenerci la scienza o la spiritualità in questo percorso?«Penso che le tradizioni spirituali e la scienza possano lavorare insieme.Se queste discipline possono aiutare a disattivare le emozioni distruttive, possono diventare scudi grandi quanto vuoi contro la sofferenza.

Chi è Daniel Goleman Esperto indiscusso di “intelligenza emotiva”,

Daniel Goleman è noto in tutto il mondo

per aver stimolato un atteggiamento

culturale più rispettoso e favorevole alle emozioni.

È nato in California nel 1946. Ha conseguito

un dottorato ad Harvard in psicologia clinica, tuttavia il suo

dono come giornalista combinato con la

sua competenza in neurologia hanno

fatto di lui l’influente psicologo che è oggi. La sua carriera come giornalista scientifico

comincia quando viene assunto dal New York

Times per occuparsi di psicologia e scienze

comportamentali dal 1984 al 1996, attività che gli è valsa per due volte il premio Pulitzer. Autore del bestseller acclamato dalla critica Intelligenza

emotiva (1996), il contributo di Goleman

all’arena psicologica ha influenzato a livello

educativo, politico e professionale. È

autore di diversi libri. Il più recente, Intelligenza

ecologica (2009), considera le conseguenze

ambientali occulte di ciò che compriamo. Daniel

Goleman sarà speaker al World Business Forum 2011

che si terrà a Milano il 9 e 10 novembre.

Cos’è l’intelligenza

emotiva? Daniel Goleman ha

trasformato il nostro modo di misurare e

valutare l’intelligenza e come questa si correla

al successo nella vita. Con uno sguardo rivoluzionario alla

capacità cognitiva, non respinge l’importanza

DA SAPERE

Ogni emozione può avere una funzione utile: la rabbia

ci informa che qualcosa deve essere cambiato, la

tristezza può essere una vera e propria cura, l’ansia ci fa

scappare da qualcosa che dobbiamo affrontare. «

»

Intervista


World Newsw#

I II

IIIIV

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Vienna nel 2012

East London

A Marzo a Milano

Buenos Airessalviamo i pinguini

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cCultura

a cura di Cloe Mongi

Da Grace Kelly alla fotografa Margaret Bourke White.Una mostra a Milano ripercorre, attraverso 35 ritratti femminili, la storia della mitica rivista americana fondata nel 1936


Donne in copertina e dietro l’obiettivo della macchina fotografica. Sono le donne di LIFE , la rivista che ha raccontato l’America. Creata nel 1936 dal fondatore della rivista Time, viveva di fo-togiornalismo e furono tante donne a fare quegli scatti. Racconta di loro Donne di Life mostra alla Forma Galleria di Milano.È stata Margaret Bourke White, pioniera del-la fotografia di reportage, prima corrispondente di guerra donna e prima fotogiornalista occiden-tale ammessa in Unione Sovietica, a firmare la copertina del numero uno di Life: la diga di Fort Peck, appena terminata nel Montana, in pagina il 23 novembre del 1936. «La macchina fotografica» – diceva - «è uno strumento incredibile. Immergi-ti nel soggetto che vuoi fotografare e la macchina fotografica ti prenderà per mano».Dopo di lei, capace di arrampicarsi in cima al Chrysler Building per uno scatto, Nina Leen, Lisa Larsen, Martha Holmes hanno mostrato l’evoluzione e i cambiamenti della donna america-na da casalinga a manager: da regina del focolare a ragazza aperta che ride in un bar e prende il sole.In tanti di questi ritratti ci sono i miti statuniten-si, le donne che ispiravano le altre: da Grace Kelly, ritratta a New York con una mazzo di rose rosse in mano a un mese dal matrimonio con Ranieri di Monaco, a Jacqueline Kennedy immortalata nel giorno delle nozze con il futuro presidente John.Le 35 immagini in mostra provengono dalla LIFE Gallery of Photography di New York e celebrano il 75esimo anniversario dalla pub-blicazione del primo numero della rivista. Sono stampe moderne a partire dai negativi originali conservati negli archivi di Life.

Cultura

‘Donne di Life’ è la nuova mostra allo Spazio Forma di Milano: inaugurata oggi, fino all’11 marzo mette in scena 35 scatti al femminile che hanno fatto la storia delle rivista (e spesso anche le sue copertine). Intendiamoci, con scatti al femmini-le intendo donne che stavano dietro la macchina fotografica, non in posa: figure che dagli anni’20 in poi hanno infilato una serie di record da far impallidire Henri Cartier Bresson, donne che sta-vano in prima linea e che tentavano di imprimere per sempre la storia sulla loro pellicola.‘Donne di Life’ è una collettiva che ha il pregio di essere a ingresso libero e di attirare un target che include gli appassionati di fotografia ma anche i curiosi di un’epoca: perchè nelle foto esposte tro-verete Grace Kelly, Jacqueline Kennedy nel giorno del matrimonio con il futuro presidente, ma anche semplici studentesse e la città di New York a fare da sfondo e protagonista allo stesso tempo.

Il 23 novembre 1936 esce il primo nume-ro di «Life». Firma la potente foto di co-pertina (la diga di Fort Peck in Montana) Margaret Bourke-White, che nel corso della carriera ha inanellato una serie di primogeniture al femminile: primo repor-tage industriale nel 1927, prima assunta da «Fortune» nel 1929; prima giornalista occi-dentale in Urss nel 1930; prima assunta da «Life», unica fotografa americana in Rus-sia nel 1941, prima corrispondente di guer-ra durante la seconda Guerra Mondiale. 75esimo anniversario del primo fortuna-to numero, e rende omaggio a tutte quel-le fotografe che hanno contribuito anche a documentare l'evoluzione del ruolo femminile nella società.

Un viaggio che rende omaggio a tutte quelle fotografe che hanno contribuito anche a

documentare l'evoluzione del ruolo femminile nella società.


Valigiaa cura di Ginevra Morcia

La serata più folle della Milano Design Week è stata animata da lui, Martin Solveig, sommesso Dj che flirta con la moda. Scopri cosa ci ha rivelato nella video intervista.La sua Hello è tra le hit dance più suonate del momento e lo scorso 14 aprile ha fat-to ballare il popolo del design al Lacoste Smash Party, ma lui non si de-finisce un viveur, tutt’altro. Le grif-fe lo adorano ma lui non si reputa un’icona di stile. Con un understa-tement antitetico al suo successo ecco come Sulle pagine del nostro

Una notte con Martin Solveig (e Lacoste)

La serata più folle della Milano Design Week

sito la abbiamo definita come uno dei DJ più stilosi del panorama musicale inter-nazionale, è d’accordo? Veramente? Non lo avrei mai detto, è un merito del tutto inconsapevole, ma ne sono onorato!É un fatto però che molti designer la scelgano per delle collaborazioni o come testimonial, Lacoste in primis,

ma anche Jean Paul Gaultie. Sì, in effetti è così. E quando è successo è sta-to forte, anche perché spesso mi ha dato l'oppor-tunità, come nel caso di Jean Paul Gaultier, di fare grandi cose per

MUSICA

foto Stefania Meschina

Qui quam, corum qui veliber spereperum quia im quosapis earum quideni hillorit restruptae rehene pa ipiendae. Nam do-lessundam vit, ese voluta simos quam, a ius aperibus molectet occulluptat volut ut etur sitia volut quos natiur? Ibus dolo-rumquam faccatem iunt debit, omnisMus eum hario. Ut planis et explatur rem qua-sit as minctem ipsam liquodi iurios inimos et poritasitate int experfe rorio. Ebitatur autet quatur audaest iisquam.



Qui quam, corum qui veliber spereperum quia im quosapis

earum quideni hillorit restruptae rehene pa ipiendae.

Nam dolessundam vit, ese voluta simos quam, a ius

aperibus molectet occulluptat volut ut etur sitia volut quos natiur? Ibus dolorumquam

faccatem iunt debit, omnisMus eum hario. Ut

planis et explatur rem quasit as minctem ipsam liquodi

iurios inimos et poritasitate int experfe rorio. Ebitatur

autet quatur audaest iisquam.Ecre aciam, nondam movirte nihicaecrum inatus, non num

tum testra viriame.

REAL TIME MUSIC NEWS

Madonna Show al Super Bowl 2012

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Valigiaa cura di Antonio BracciAUTO/MOTO

Fiat è ancora il marchio più eco d’EuropaPer il quinto anno consecutivo, Fiat Automobiles è il brand che ha registrato il livello più basso di emissioni di CO2 delle vetture vendute in Eu-ropa nel 2011, con un valore medio di 118,2 g/km (4,9 g/km in meno rispetto alla media del 2010). Anche come Gruppo, Fiat è risultato primo in classifica con 123,3 g/km e un miglioramento di 2,6 g/km rispetto all’an-no scorso. Il primato è certificato dalla società JATO Dynamics, leader mondiale per la con-sulenza e la ricerca nel campo automotive.Un primato impor-tante e un miglioramento costante: negli ultimi 5 anni Fiat Automobiles ha ridotto le proprie emis-sioni medie del 14%, portandosi da 137,3 a 118,2 g/km di CO2, andando molto oltre rispetto al target

Spot Chrysler pro Obama?É polemica negli Usa

L’espressione beffarda di Clint Eastwood accende lo spot più visto e

premiato del SuperBowl.E quel primo e secondo tempo ancora

tutto da giocare non è uno splendido riferimento al secondo mandato che il

presidente vuole conquistare?Due minuti di video pagati da Chrysler

all’interno dello show più visto d’America stanno sollevando un caso

politico: dietro la metafora del “secondo tempo” e della rinascita del Paese

molti vedono un appoggio indiretto al presidente democratico, anche come

Aprilia Dorsoduro: potenza sotto controlloOra oltre alla potenza c'è agilità e facilità di guida.

Aprilia ha presentato la prima versione della Aprilia Dorsoduro 1200 nell'ottobre del 2010. Sulla ciclistica del 750 è stato montato un bicilindrico da 1.200 cc in grado di erogare tanta potenza e coppia, una moto quindi estremamente potente ma piuttosto scorbutica che ha raccolto però tanti appassionati come dimostrano anche le community spontanee nate online. Anche prendendo spunto dalle osservazioni degli appasionati in Aprilia hanno deciso di mettere mano alla loro supermotard di punta per eliminare alcuni difetti di gioventù, mantenendo ciò che c'era di buono, vale a dire l'impianto generale del progetto e limando

previsto dall’Unione Europea per il 2015, fissato a 130 g/km.Questo risultato testimonia l’impegno di Fiat nel campo della tutela ambientale anche grazie allo sviluppo di soluzioni semplici e ingegnose come il

motore TwinAir, il propulsore turbo a benzina più “ecologi-co” del mondo; l’uso di carburanti alter-nativi quali Metano/GPL, settore in cui il brand è leader eu-ropeo; e lo sviluppo di tecnologie inno-vative quali eco: Dri-ve, l’applicativoche

aiuta ad avere uno stile di guida più responsabile ed eco-compatibile ed ha permesso ad una buona parte dei clienti che lo utilizzano assiduamente di ottene-re risultati di emissioni addirittura migliori rispetto

“Yeah, l’America ha finito il suo primo tempo: e la seconda

parte sta per cominciare”.


Valigiaa cura di Stefano GalliLIBRI

Fiera del libro di Bruxelles.L'Italia come ospite d'onore

Avrà luogo dal 1 al 5 marzo 2012 la 42esima edizione della prestigiosa Fiera del Libro di Bruxelles.Quest’anno la Fiera del Libro di Bruxelles ha deciso di inse-rire una novità nella sua pro-grammazione: per la prima vol-

ta un paese ospite sarà al centro di questo evento, con uno spazio espositivo d’eccezione e un pro-gramma molto fitto di incontri ed eventi. La Fiera del Libro di Bruxelles ha deciso di dare questo pri-vilegio per questa nuova edizione del Festival pro-prio all’Italia che avrà così la possibilità di far co-noscere la sua letteratura anche nel resto d’Europa.

Protagonisti della Fiera del libro di Bruxelles Tra gli autori italiani che saranno sicuramente pre-senti a questa importante manifestazione dobbia-mo ricordare Stefano Benni, Caterina Bonvicini, Gianrico Carofiglio, Francesco De Filippo, Marcel-lo Fois, Simonetta Agnello Hornby, Andrea Inglese, Diego Marani, Michele Mari, Michela Murgia, An-tonio Pennacchi.

Gli incontri della Fiera del libro di Bruxelles Gli scrittori italiani e le case editrici presenti alla ma-nifestazione si cimenteranno in incontri e presenta-zioni di libri ovviamente ma anche in congressi, con-vegni e tavole rotonde volte soprattutto a mettere in evidenza la funzione delle letteratura nella nostra società contemporanea e a cercare di andare a fondo in alcuni dei temi di maggiore attualità senza dimen-ticare ovviamente il futuro dell’editoria, un argomen-to che viene ultimamente approfondito nei festival perché è un argomento preoccupante che necessita di un pizzico di attenzione in più.

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Der name de Windes di Patrick RothfussNequodit iberunturit, occabor esciliqui ut exeribea-quis sus, sequati sequi conseque nonsecabo. Nam aut quam, ant, quasit, aut aliquo officil luptatem aut ea-rum aci doluptur soluptat ut ide odis expla cus.Xerovit occulla boreium quunt.Antur solenit moluptasMendia conem voluptatur rescienim into bea cus mos assiniet verio ea sande ipictor emolorem fugiatecea volorero berupta es ditemol orehendam que molo consequis

La luce di Orione di Valerio EvangelistiNequodit iberunturit, occabor esciliqui ut exeribea-quis sus, sequati sequi conseque nonsecabo. Nam aut quam, ant, quasit, aut aliquo officil luptatem aut ea-rum aci doluptur soluptat ut ide odis expla cus.Xerovit occulla boreium quunt.Antur solenit moluptasMendia conem voluptatur rescienim into bea cus mos assiniet verio ea sande ipictor emolorem fugiatecea volorero berupta es ditemol orehendam que molo consequis


Valigiaa cura di Giulia FabianiMODA

“The Reason”

Antony Morato presenta la nuova campagna

pubblicitaria “The Reason” per la collezione

primavera-estate 2012. Attraverso un video dal

claim evocativo “The Only Reason to Take Off

Your Antony Morato“, il brand crea un ponte tra

creatività sonora e fashion attraverso anche la

colonna sonora creata ad hoc da Stefano Fontana,

DJ e produttore musicale meglio conosciuto con il

nome di Stylophonic.

Lo spot è stato girato in bianco e nero e vede i

modelli evolvere in scenari urbani. Il lancio dello

spot pubblicitario è solo la prima novità che

coinvolgerà Antony Morato dato che in questi mesi

vedremo l’apertura del primo Store milanese e il

lancio dell’e-commerce.

Antony Morato

presenta

Atmosfere hippie per Twenty Easy KaosÈ nata la seconda collezione di Twenty Easy Kaos accompagnata da una bellissima campagna advertising primavera-estate 2012. Una collezione dal mood neo hippie piena di sole, fiori e ragazza acqua e sapone. Capi casual vengono abbinati a romantici top plissè, leggeri abiti in seta stampata sono indossati con giacche in maglia bon ton.

Il tutto declinato in una palette cromatica pastello con stampe decise e fantasie geometriche che illuminano i capi. Una collezione creata ad hoc per gli spiriti liberi e le donne che amano vivere in piena libertà!

Nuove tendenze occhiali da sole...Ne vedremo delle belle!

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Aprite bene gli occhi perché ciò che vedrete sarà ciò che indosserete! Sembra una minaccia, ma in realtà non lo è...Nuove tendenze moda tutte per un'estate all'ultimo grido.

Quest’anno al MIDO, che si terrà l’11-12-13 Marzo, grandi novità a partire dalle forme, tutte nuove e stravaganti per Miu Miu che, con la “Culte Sunglasses Collection” inventa una montatura prismatica, pentagonale, “scomodando” la perfetta geometria.


Vogue Eyewear, invece, si lascia tentare dalle vecchie forme anni Sessanta, occhiali “da gatta”, proposti nei colori di tendenza come il viola e il rosso e lenti degradè.

Burberry rimane sul classico (si fa per dire): lenti squadrate, colore tartarugato e cordoncino decorativo cucito a mano lungo i bordi della montatura.

Persol si lascia ispirare da Casa Malaparte, antica tenuta arroccata su un promontorio, e dai colori della bella e poetica costiera napoletana.

Infine Versace debutta con una nuova linea di occhiali da sole d’alta moda “Etoile de la Mer”.

Sorel e Colette presentano la sneaker Sentry

COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE 2012

Continua la collaborazione tra Sorel e lo store

parigino Colette. In realtà si tratta di una

rivisitazione di un vecchio modello che trasformato

e reinterpretato da vita all’esclusiva Colette Sentry.

Il design e lo stile di questa sneaker si ispirano agli elementi essenziali del

classico Sentry, il boot da lavoro con la punta in ferro lanciato da Sorel nei primi

anni Sessanta.

Ispirandosi al glamour della "femme fatale" di altri tempi, Charlotte Olympia Dellal ha creato la sua omonima label di scarpe nel 2006. Le sue creazioni sono colorate, eleganti e dai tacchi vertiginosi. Uno stile londinese e un gusto internazionale per delle scarpe realizzate interamente in Italia, garantendo una lavorazione artigianale di alta qualità. Uniche nel loro genere le scarpe di Charlotte Olympia si riconoscono anche grazie alla sua firma, una piccola tela di ragno sotto la suola.


Valigiaa cura di Mariagrazia BennatiBENESSERE

Le posizioni yoga contro lo stress

Un numero sempre maggiore di persone sente la necessità di trovare una nuova armonia con il mondo rafforzando il corpo e rasserenando

la mente. La disciplina orientale yoga non cura solamente traumi fisici, problematiche legate ad una

postura scorretta o dolori diffusi ma ha il pregio di aiutare coloro che vivono un conflitto interno.

La parola ‘yoga’, infatti, deriva dal sanscrito ‘yuj’ e significa unire, creare una relazione tra la parte

fisica e quella emotiva.

Una volta integrate le due parti la persona riesce a trovare un nuovo equilibrio spirituale ed

ottenere la tanto desiderata serenità.

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Saint-VincentProvincia: AostaQuando i Savoia non erano ancora i "signo-ri d'Italia", succedeva che spesso lasciasse-ro Torino per "passare le acque" fra le mon-tagne della Valle d'Aosta.

Centr

i beness

ere

sele

zio

nat

i per

voi

Bagni di CrodoProvincia: VerbaniaUn paesaggio che diventa all’improvviso decisamente alpino quello che poco a nord di Domodossola accompagna nella risalita della valle Antigorio.

Acqui TermeProvincia: AlessandriaPiù di 20 secoli e nulla o quasi è cambia-to. Acqui Terme è infatti uno dei pochis-simi centri a poter vantare la costante frequentazione delle sue acque.

going - magazine

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