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Il Ponte Settimanale Cattolico dell’Irpinia anno  XlII - n°. 17 - eur o 0.50 sabato 20 maggio 2017 web: www.ilpontenews.it | email: [email protected] “Et veritas liberabit vos” sped. in a. p. comma 20b art. 2 legge 662/96 Filiale P.T. Avellino Il Ponte è il primo settimanale dell’Irpinia Un documento di straordinaria importanza ed attualità (2015 -2017) - Due anni fa veniva pubblicata l’Enciclica “Laudato Sì” INTERNATIONAL PRINTING Srl STAMPA IN OFFSET E ROTO - OFFSET ETICHETTE ADESIVE IN BOBINA AVELLINO Zona Ind.le Pianodardine tel. 0825 610243 fax 610244 www.ruggiero.it - www.internationalprinting.it email: [email protected] PROGETTAZIONE GRAFICA E STAMPA PER OGNI TIPO DI PRODUZIONE TIPOGRAFICA “stIamo dIstruggendo Il creato” (Papa francesco) I consultorI dIocesanI dal nuovo vescovo Ritorniamo a parlare di Ambiente, lo spunto ci è offerto dal secondo anniver- sario dell' Enciclica “Laudato Sì”, di Papa Francesco. Un documento di straordinaria attualità che riguarda tutti. La Conferenza Episcopale Campana ha inserito la tutela del territorio e delle ri- sorse nell'Agenda Programmatica: a breve in Alta Irpinia si terrà un Convegno, interdiocesano, con al centro il tema delle risorse idriche. Con qualche settimana di anticipo nella Diocesi di Avellino, il set- timanale “IL PONTE” ha organizzato un convegno per discutere di acqua, il bene prezioso fonte di vita, di cui l'Irpinia è ricca e generosamente ne offre la dispo- nibilità alle Regioni e Province limitrofe. E' singolare, tuttavia, che le acque irpine diventino occasione di guadagno per So- cietà e gruppi quotati in Borsa e non ci sia alcun ristoro locale, ed è ancora più strano il fatto che nessuna delle forze po- litiche e sindacali si preoccupino del po- tenziale inespresso delle risorse naturali, di quanto benessere ed occupazione la- vorativa possa dare una sana e corretta gestione dell'Ambiente. Sono questi i temi di cui si è discusso nel Convegno, alla presenza di esperti ed innamorati dell'Ambiente. Offriremo la sintesi degli interventi nel prossimo numero del gior- nale, curando un apposito speciale. Un grazie ai relatori, all'instancabile Padre Alex Zanotelli , con il quale da anni condividiamo l'impegno per l'Ac- qua Pubblica, a don Vitaliano Della Sala, sacerdote coraggioso, in grado di trascinare tante persone, specie i giovani, verso temi di attualità. Ringraziamo l'Amministratore Dioce- sano, Monsignor Enzo De Stefano, per la disponibilità e l'apertura alla trat- tazione del tema e, infine, grazie ai no- stri lettori e ai conterranei che seguono con interesse e partecipazione attiva le nostre iniziative. Mario Barbarisi Giovedì, 11 Maggio, i Consultori guidati dall’Amministratore Diocesano, si sono recati a Teano per incontrare S.Ecc. Arturo Aiello, nuovo Pastore della Diocesi di Avellino. La cerimonia di insediamento si terrà in Cattedrale il giorno 30 giugno alle ore 18.30.

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IlPonteSettimanale Cattolico dell’Irpinia

anno  XlII - n°. 17 - euro 0.50sabato 20 maggio 2017

web: www.ilpontenews.it | email: [email protected]

“Et veritas liberabit vos”

sped. in a. p. comma 20b art. 2 legge 662/96 Filiale P.T. Avellino

Il Ponte è il primo settimanale dell’Irpinia

Un documento di straordinaria importanza ed attualità (2015 -2017) - Due anni fa veniva pubblicata l’Enciclica “Laudato Sì”

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PROGETTAZIONE GRAFICA E STAMPAPER OGNI TIPO DI PRODUZIONE TIPOGRAFICA

“stIamo dIstruggendo Il creato” (Papa francesco)

I consultorI dIocesanI dal nuovo vescovo

Ritorniamo a parlare di Ambiente, lospunto ci è offerto dal secondo anniver-sario dell'Enciclica “Laudato Sì”, diPapa Francesco. Un documento distraordinaria attualità che riguarda tutti.La Conferenza Episcopale Campana hainserito la tutela del territorio e delle ri-sorse nell'Agenda Programmatica: abreve in Alta Irpinia si terrà un Convegno,interdiocesano, con al centro il tema dellerisorse idriche. Con qualche settimana dianticipo nella Diocesi di Avellino, il set-timanale “IL PONTE” ha organizzato unconvegno per discutere di acqua, il beneprezioso fonte di vita, di cui l'Irpinia èricca e generosamente ne offre la dispo-nibilità alle Regioni e Province limitrofe.E' singolare, tuttavia, che le acque irpinediventino occasione di guadagno per So-cietà e gruppi quotati in Borsa e non cisia alcun ristoro locale, ed è ancora piùstrano il fatto che nessuna delle forze po-litiche e sindacali si preoccupino del po-tenziale inespresso delle risorse naturali,di quanto benessere ed occupazione la-vorativa possa dare una sana e correttagestione dell'Ambiente. Sono questi itemi di cui si è discusso nel Convegno,alla presenza di esperti ed innamoratidell'Ambiente. Offriremo la sintesi degliinterventi nel prossimo numero del gior-nale, curando un apposito speciale.Un grazie ai relatori, all'instancabilePadre Alex Zanotelli, con il quale daanni condividiamo l'impegno per l'Ac-qua Pubblica, a don Vitaliano DellaSala, sacerdote coraggioso, in gradodi trascinare tante persone, specie igiovani, verso temi di attualità.Ringraziamo l'Amministratore Dioce-sano, Monsignor Enzo De Stefano,per la disponibilità e l'apertura alla trat-tazione del tema e, infine, grazie ai no-stri lettori e ai conterranei che seguonocon interesse e partecipazione attiva lenostre iniziative.

Mario Barbarisi

Giovedì,11 Maggio,

i Consultori guidatidall’Amministratore

Diocesano,si sono recatia Teano per

incontrare S.Ecc.Arturo Aiello,nuovo Pastoredella Diocesidi Avellino.

La cerimonia diinsediamento si

terrà in Cattedraleil giorno

30 giugnoalle ore 18.30.

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2 20 maggio 2017ilPonte

Carissimi,

eccoci prossimi all’ultimo incontro indi-cato nel nostro programma pastorale:«La carità è paziente, benevola è la

carità; non è invidiosa, non si vanta,

non si gonfia d’orgoglio, non manca

di rispetto, non cerca il proprio inte-

resse, non si adira, non tiene conto

del male ricevuto, non gode dell’in-

giustizia ma si rallegra della verità.

Tutto scusa, tutto crede, tutto spera,

tutto sopporta» (1 Cor 13,4-7).

L’incontro si terrà lunedì 22maggio nel salone al 2° piano del Pa-lazzo Vescovile in Piazza Libertà 19. Il re-latore è una persona che ha a cuore laCaritas, è il Presidente di Caritas Italiana– S. E. Card. Francesco Montenegro Ar-civescovo di Agrigento. L’ora di iniziodel seminario è inderogabile alle ore

9.30, e per le ore 11.30 contiamo diterminare perché don Franco deve re-carsi a Roma all’assemblea CEI. DonFranco ha la capacità di attirare ed affa-scinare la platea; la sua esperienza di Pa-store e Sacerdote in una Diocesi, chesempre più frequentemente, affronta latematica dell’accoglienza dei migranti(Lampedusa) ci offrirà le risposte alletante domande che quotidianamente ci

interpellano. Ma il suo intervento, sultema a noi molto caro “l’Inno alla ca-

rità”, sarà capace di rinvigorire il nostrofare quotidiano, caricando le nostre mo-tivazioni e, soprattutto, dando senso alnostro servizio pastorale in Caritas dio-cesana.

Chiedo a tutti voi di non man-care! Tutti i servizi sono invitati ad assi-curare il necessario ai nostri fratelli; magli operatori non in servizio non devonomancare. Insomma, abbiamo questa“Grazia” e cerchiamo di non mancare.Vi ripeto, alle ore 9.00 vi aspetto inDiocesi – si inizia puntuale -.

Vi abbraccio fraternamente.

Il Direttore

Carlo Mele

carItas dIocesana - Incontro Pastorale.

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320 maggio 2017 ilPonte

attualità

“L’orgoglio umano, sfruttando il creato,distrugge”. C’è il creato al centro, PapaFrancesco ha messo in guardia dall’egoi-smo di chi vuole “sfruttare a piacimento”la Terra, che non è “nostra proprietà”.Quando l’uomo “si lascia prendere dal-l’egoismo”, questo il monito del Papa, ro-vina “anche le cose più belle”, comel’acqua.

“Pensiamo all’acqua: è una cosa bella, ètanto importante, ma per sfruttare i mi-nerali, come si contamina l’acqua e sisporca la creazione, si distrugge la crea-zione!”.

Lo ha esclamato, il Papa, per spiegareche “quando si lascia prendere dal-l’egoismo, l’essere umano finisceper rovinare anche le cose più belleche gli sono state affidate”. “E così èsuccesso anche per il creato”, il monito diFrancesco: “Spesso siamo tentati di pen-sare che il creato sia una nostra pro-prietà, un possedimento che possiamosfruttare a nostro piacimento e di cui nondobbiamo rendere conto a nessuno”. Lacreazione, invece, “è un dono meravi-glioso che Dio ha posto nelle nostre mani”e “alla cui realizzazione siamo chiamatitutti a collaborare, giorno dopo giorno”.“Quando rompe la comunione con Dio,l’uomo perde la propria bellezza originariae finisce per sfigurare attorno a sé ognicosa”, come accade anche oggi a causa“dell’orgoglio e della voracità umani”.

“L’orgoglio umano, sfruttando ilcreato, distrugge”, ha detto France-sco esortando a “prestare ascolto aigemiti dell’intero creato”.

“Se facciamo attenzione – ha spiegato –intorno a noi tutto geme: geme la crea-zione stessa, gemiamo noi esseri umani

e geme lo Spirito dentro di noi, nel nostrocuore”. “Questi gemiti non sono un la-mento sterile, sconsolato”, ma – comespiega l’Apostolo Paolo – “sono i gemitidi una partoriente, sono i gemiti di chisoffre, ma sa che sta per venire alla luceuna vita nuova”. “E nel nostro caso è dav-vero così”.

“Il cristiano non vive fuori dalmondo, sa riconoscere nella propriavita e in ciò che lo circonda i segnidel male, dell’egoismo e del pec-cato”.

Il cristiano “è solidale con chi soffre, conchi piange, con chi è emarginato, con chisi sente disperato”. Ma “il cristiano ha im-parato a leggere tutto questo con gliocchi della Pasqua, con gli occhi del Cristo

Risorto”: “Nella speranza sappiamo che ilSignore vuole risanare definitivamentecon la Sua misericordia i cuori feriti eumiliati e tutto ciò che l’uomo ha detur-pato nella sua empietà – ha assicuratoPapa Francesco – e che in questo modo

Egli rigenera un mondo nuovo e unaumanità nuova, finalmente riconciliati nelSuo amore”.

“Quante volte”, invece, “anche noicristiani siamo tentati dalla delu-sione, dal pessimismo”.

A volte, “ci lasciamo andare al lamentoinutile, oppure rimaniamo senza parole enon sappiamo nemmeno che cosa chie-dere, che cosa sperare”.

l’orgoglIo dIstrugge Il creato

Due anni fa veniva pubblicata l’Enciclica “Laudato Sì”

I temidell’ambiente e dello

sfruttamento delle risorseidriche sono stati alcentro del convegno

organizzato nella diocesidi avellino, venerdì19 maggio. I lavori,

moderati dadon vitaliano della sala,

hanno fatto registrareuna grande

partecipazione dipubblico. relatori due

giovani ricercatori:emanuela dattolo

e domenico d’alelio.Ha concluso Padre alex

Zanotelli, da anniimpegnato a favore

dell’acqua Pubblica e perla difesa dell’ambiente.molteplici le tesi emerse

dagli interventi,si è discusso di

“impronta idrica”,consumo responsabile,

gestione condivisa epubblica delle risorsee della possibilità di

costruire un’economiaambientale.

nel prossimo numerosaranno pubblicati gli

atti del convegno

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4 20 maggio 2017ilPonte

Politica

Le recenti elezioni francesihanno, per così dire, mono-polizzato l’attenzione deimedia italiani, quasi tutti im-pegnati a valutare le possibilisomiglianze con le nostre vi-cende politiche.Questa volta, siamo stati an-ticipatori rispetto ai francesi!

Era già successo, negli anni novanta, chedue grandi partiti (la DC ed il PSI) sparis-sero dalla scena politica. Ed è già successoche un “presunto innovatore” (Berlusconi)riuscisse ad ottenere il consenso dellamaggioranza degli italiani, senza avere, inParlamento, i numeri per fare le riforme,come, probabilmente, accadrà a Macron!Infine, se volessimo “forzare” la similitu-dine, la storia potrebbe essersi ripetutacon Renzi: nato come rottamatore è finitoper essere (quasi) rottamato dai suoistessi compagni di partito. In verità, se nel ‘94 i partiti coinvolti intangentopoli furono spazzati via dallo sde-gno popolare, la stessa cosa non si è ve-rificata con Renzi, tornato alla guida delPD dopo aver digerito una pericolosa scis-sione. Perciò, cosa accadrà nella prossimatornata elettorale è difficile prevederlo:perché non sappiamo ancora con qualesistema si andrà al voto e, soprattutto,perché manca un “Macron italiano” ca-pace di affossare la partitocrazia domi-nante.Forse, è questa la colpa (o il deme-rito) più grande del Movimento5Stelle: la difficoltà a rassicurare gliitaliani sulla governabilità del Paesein maniera da permettere una rivo-luzione istituzionale senza rischi perla democrazia. Ricordando lo slogan diGrillo alle ultime europee (“vogliamo il 51per cento dei voti”), rivedo l’exploit diRenzi che, quasi a sua insaputa, ottennepiù del 40% dei consensi. Perché, fu fintroppo facile diagnosticarlo, gli italiani,quando sentono “desideri e voglie” dimaggioranza assoluta avvertono subito la“puzza” di autoritarismo, finiscono per al-larmarsi e fanno scelte diverse. E’ successo qualcosa di simile anche conil voto referendario del 4 dicembre scorso.La cosa che ha spaventato di più gli italianiè stato il rischio di consegnare il Paese a

Renzi ed al giglio magico che avevanoimposto una riforma elettorale “truffa”(con l’indicazione del capo della forza po-litica e quindi del governo) che, insiemeall’abolizione del Senato, rendeva verosi-mile una svolta autoritaria. Ho espresso,in passato, le mie perplessità su quell’in-terpretazione ma l’immaginario collettivo,compulsato da un’efficace propaganda, siconvinse, facilmente, a bocciare Renzi.Oggi le cose sembrano cambiate: Renzinon è più l’asso pigliatutto che spaventavagli italiani e nemmeno Grillo oserà più mi-nacciare la “dittatura democratica” dellarete. Manca, tuttavia, chi possa garantire(non solo promettere) un cambiamentoradicale senza che si possano temere ri-schi per i diritti e per le libertà dei cittadini. Perciò, il rinnovamento potrà realiz-zarsi solo con due pre-condizioni: unsistema elettorale che permetta lagovernabilità e garantisca l’alter-nanza tra le forze che si contendonola guida del governo ed una classedirigente totalmente nuova, in tutti ipartiti politici.Ora, mentre la prima condizione si verifi-cherà solo se e quando sarà approvata lanuova legge elettorale, sulla seconda op-zione (il rinnovamento della classe poli-tica) c’è da temere il peggio, perché nonc’è alcun segnale che possa lasciar pen-sare ad un esito positivo dello sforzo dicambiamento. Oggi, il ritorno al propor-zionalismo puro (malgrado le dichiarazionidi intenti di tanti politici) sembra non solouna minaccia: è il sogno di sopravvi-venza dei vecchi politicanti che fun-ziona, insieme, da specchietto per leallodole (per i piccoli partiti) e dastrumento essenziale per gli inciucipiù impensabili nel caso le cose do-vessero andare male! In Italia, si sa, siamo sempre in campa-gna elettorale. Si voterà, a giugno, per leamministrative ed i partiti (alcuni dei quali

“scomparsi” dalle schede per travestirsida civici ed evitare brutte figure) sonopronti a cogliere i segnali che più li inte-ressano. Per questo, la riforma elettoralesarà influenzata dalle “promesse” del votoamministrativo e nessuno dei contendentisaprà optare per una scelta che prescindadalle convenienze dei singoli, sicché ilcompromesso che vincerà sarà, probabil-mente, una specie di “ribollita del na-zareno” (una legge, cioè, toscanamenteorientata all’accordo tra il PD e quel cheresta del moderatismo forza-italiota, ripu-lito dal neofascismo di Salvini). “La rassegnazione può essere su-blime, come l’eroismo!”, scrivevaP.P.Pasolini nel lontano 1969. La rasse-gnazione al peggio, dei cittadini italiani, ri-spetto alle scelte sciagurate della politica,può essere vinta solo se cresce, nella pub-blica opinione, il convincimento di un rin-novamento necessario e non più eludibile!Potrebbe provarci il Movimento 5Stelle:ma ho seri dubbi sulla loro capacità di leg-gere gli errori commessi e sulla possibilitàdi lavorare, con intelligenza e fantasia, adun aggiornamento degli slogan e del pro-gramma di governo! Potrebbero riu-scirci altre forze politiche, sesapessero interpretare la voglia dicambiamento che, ne sono convinto,è come il magma che cova nelle vi-scere di un vulcano, pronto ad esplo-dere senza preavvisi e senza lasciarevie di fuga a nessuno!L’Italia ha bisogno di ben altri eroismi!Troppe anime perse (sopraffatte dalla ras-segnazione) hanno deciso, in passato, lesorti del nostro Paese. È auspicabile, per-ciò, che le lezioni della storia possano ser-vire molto di più delle chiacchiereimbonitorie dei sopravvissuti all’epura-zione della prima repubblica!

[email protected]

Il cambIamento e la rassegnaZIone

renzi non è più l’asso pigliatutto chespaventava gli italiani e nemmeno grillo oserà

più minacciare la “dittatura democratica”della rete. manca, tuttavia, chi possa garantire

(non solo promettere) un cambiamento radicalesenza che si possano temere rischi per i diritti

e le libertà dei cittadini

MicheleCriscuoli

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520 maggio 2017 ilPonte

fisco

Via libera alle richieste delpremio alla nascita del valoredi 800 euro. Infatti, già a par-tire dallo scorso 4 maggio èdisponibile sul sito dell’INPS,

la procedura telematica che consentedi inviare le domande per la nascita ol’adozione di un minore. Il premio ècorrisposto dall’INPS già al compi-mento del 7° mese di gravidanza (ini-zio dell’ottavo mese) o alla nascita,adozione o affido, e solo per gli eventiverificatisi dal 1° gennaio 2017.

POSSONO GODERE DELL’AGEVOLAZIONE:

Donne gestanti o madri in possesso dei re-quisiti necessari per chiedere il bonus, ov-vero:- Residenza in Italia;- Cittadinanza italiana o comunitaria;- Cittadine non comunitarie in possesso dipermesso di soggiorno UE di lungo periodooppure una carta di soggiorno per familiaridi cittadini UE.

EVENTO CHE SI DEVE VERIFICARE.

Il premio di 800 euro può essere con-cesso esclusivamente per uno dei se-guenti eventi verificatisi dal 1 gennaio2017:a) Compimento del 7° mese di gravidanza;b) Parto, anche se antecedente all’iniziodell’8° mese di gravidanza;c) Adozione del minore, nazionale o inter-nazionale, disposta con sentenza divenutadefinitiva (ai sensi della Legge 184/1983);d) Affidamento preadottivo nazionale o in-ternazionale.

IN COSA CONSISTE IL PREMIO.Il premio di 800 euro è corrisposto inun’unica soluzione per ogni evento(gravidanza, parto, adozione, affida-mento) ed in relazione ad ogni figlionato o adottato/affidato. Si deve pre-sentare apposita domanda all’INPS.Alla corresponsione del premio allanatalità provvede l’INPS nelle moda-lità indicate dal richiedente nella do-manda (bonifico domiciliato, accreditosu conto corrente bancario o postale,libretto postale o carta prepagata conIBAN).Il mezzo di pagamento prescelto deve es-sere intestato al richiedente.L’utente che opta per l’accredito su unconto con IBAN è tenuto a presentare,in linea con le istruzioni contenute neiMessaggi n. 1652/2016 e n.4395/2016 anche il mod. SR163 (“Ri-chiesta di pagamento delle prestazioni asostegno del reddito”), salvo che tale mo-

dello non sia stato già presentato all’INPSin occasione di altre domande di presta-zione.Il modello SR163 è necessario per ve-rificare la corrispondenza tra l’IBANindicato nella domanda di assegno ela titolarità del conto a cui l’IBANstesso si riferisce e, pertanto, è fun-zionale alla corretta erogazione delpremio in favore della richiedente. Atale fine quindi nel modello SR163 andràriportato, oltre che il codice fiscale della ri-chiedente, la modalità di pagamento scelta(che è la stessa indicata nella domanda diassegno di natalità), i dati di riferimentodell’Agenzia o Filiale dell’Istituto di credito(Banca/Posta) che effettua il pagamento,nonché il codice IBAN, riferito al rapportofinanziario del richiedente la prestazione,con data, timbro e firma del funzionario delcompetente Ufficio postale o della Banca.

TERMINI DI PRESENTAZIONEDELLE DOMANDE.

La domanda va presentata all’INPS:– Gravidanza, va presentata dopo il com-pimento del 7° mese di gravidanza, corre-data della certificazione sanitaria rilasciata

dal medico specialista del SSN, attestantela data presunta del parto;– Parto, la madre dovrà autocertificarenella domanda la data del parto e le gene-ralità del bambino, compreso il codice fi-scale;– Adozione/affidamento preadottivo,sentenza definitiva di adozione o provvedi-mento di affidamento preadottivo;Se la domanda è presentata dalla cittadinanon comunitaria, (nel caso non vengonoallegati la copia dei titoli di soggiorno), ènecessario indicare gli elementi identifica-tivi che consentano la verifica del titolo disoggiorno (tipologia del titolo, numero deltitolo, questura che lo ha rilasciato).La domanda deve essere presentataimprorogabilmente entro un anno dalverificarsi dell’evento. Per il soli eventiverificatisi dal 1 gennaio al 4 maggio2017, data di rilascio della procedura

telematizzata di acquisizione, il ter-mine di un anno per la presentazionedella domanda telematica decorre dal4 maggio.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONEDELLE DOMANDE.

La domanda dovrà essere presentataall’INPS con modalità esclusivamentetelematica, specificando l’evento, tra-mite le seguenti modalità:1) WEB –Servizi telematici accessibilidirettamente dal cittadino tramite PIN di-spositivo attraverso il portale dell’Istituto(www.inps.it >Servizi on line > servizi peril cittadino > autenticazione con il PIN di-spositivo > domanda di prestazioni a so-stegno del reddito > premio alla nascita;2) Contact Center Integrato – numeroverde 803.164 (numero gratuito da retefissa) o numero 06 164.164 (numero darete mobile con tariffazione a carico del-l’utenza chiamante);3) Enti di Patronato attraverso i serviziofferti dagli stessi.Per agevolare la compilazione della do-manda on line, nella sezione moduli del sitowww.inps.it sarà disponibile un modulofacsimile che ripropone le maschere delservizio on line.Per ulteriori precisazioni sulla docu-mentazione si rimanda alla circolareINPS n 78 del 28 aprile 2017:– Paragrafo 3a per domande pre-sentate dopo il compimento del 7°mese di gravidanza;– Paragrafo 3b per domande pre-sentate dopo la nascita, affido, ado-zione.

ULTERIORI INFORMAZIONI.Il premio non concorre alla forma-zione del reddito complessivo ai finiIRPEF.Si ricorda che alle famiglie con un figlionato, adottato o in affido preadottivo tra il1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 conISEE non superiore a 25.000 euro spetta(su domanda all’INPS) un assegno di im-porto annuo di 960 euro erogato mensil-mente sino al compimento del 3° anno delbambino.

[email protected]

rubrIca “a tu Per tu con Il fIsco” a cura di franco Iannaccone

bonus mamme dI 800 euro : Pronta la Procedura

LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE GIA’A PARTIRE DALLO SCORSO 4 MAGGIO

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6 20 maggio 2017ilPonte

cultura

Fra i tanti vantaggiche Slow Food offreai Soci i principalisono: essere conti-nuamente informatiattraverso notizie edati attendibili e veri-ficati; fare esperienzedirette presso produt-

tori e ristoratori; partecipare a degusta-zioni ed eventi conviviali; frequentarecorsi teorico/pratici su cibi, cucina, spesa,sicurezza alimentare; acquistare a prezzoscontato guide e manuali di Slow FoodEditore, riconosciuti come affidabili ed ag-giornati (salvo errori che chiunque può

commettere). Insomma Slow Food aiutai consumatori a formare la propria espe-rienza e capacità di giudizio in manieraobiettiva, documentata, pratica e diretta.Non possiamo però sottrarci, con le cau-tele e precauzioni del caso, alle domandeche più frequentemente vengono rivolte:“Dove posso acquistare Cibo Buono,Pulito, Giusto e Sano?”. “Qual è il mi-glior ristorante (agriturismo, pub,gastronomia, ecc.) della provincia?”.Non è possibile dare risposte univoche ediffidate di chi prova a farlo. Ciò non soloper l’eventuale interesse che si potrebbecelare dietro un consiglio (basta pensareai blog e ad altri sistemi come Trip Advi-sor); ma perché le risposte dipendono daparametri personali: gusti, condizioni disalute, età, disponibilità di spesa, espe-rienze fatte. Il “sentito dire” ed il “passa-parola” hanno senso, qualche volta, seevidenziano aspetti negativi. Cosa signi-fica “Ho speso troppo” senza riferimentoalla qualità di ciò che si è acquistato omangiato? Viceversa, quante volte capitadi rimanere delusi da un ristorante o unagastronomia che ci avevano consigliato?DOVE ACQUISTARE IL CIBO LOCALE?Innanzitutto dove non troverete mai il

Cibo Buono, Pulito, Giusto e Sano:Discount, Fast Food, ovunque si faccialargo uso di salse più o meno piccanti,gelaterie con colori troppo vivaci, pastic-cerie e pizzerie che utilizzano semilavo-rati, pescherie maleodoranti, macelleriecon carni provenienti dall’estero, ovunquesi venda cibo fuori stagione, a prezzistracciati o con offerte mirabolanti.Il cibo artigianale di qualità non habisogno di promozioni, né può co-stare meno di quello industriale. Per-ciò, attenzione anche alle offerte neisupermercati, spesso molto pubbliciz-zate. Quasi sempre si tratta di “prodotticivetta” proposti per brevi periodi per at-trarre la clientela ed apparire come difen-sori del cibo genuino e sano. Perchédiffidare? È semplice: pochissimi produt-tori veramente agricoli e/o artigianali rag-giungono quantità sufficienti perapprovvigionare una catena di supermer-cati, soprattutto se nazionale. Quindi…..di chi ci si può fidare? Solo della propriacapacità di scelta consapevole!Sapendolo riconoscere, si può acquistareil Cibo Buono, Pulito, Giusto e Sano diret-tamente presso i produttori, recandosinelle aziende o nei mercatini rionali (at-tenti alle condizioni igieniche ed ai piccolitrucchi: in provincia di Avellino non si pro-ducono ananas, banane, cocomeri,agrumi, formaggi tipo Asiago, burrate,ecc.); oppure nei punti vendita di quar-tiere (salumerie, macellerie, pescherie,fruttivendoli, pasticcerie e gelaterie vera-mente artigianali). Un’altra possibilità èl’acquisto on-line, dai siti aziendali a quelliche praticano l’e-commerce anche deiprodotti irpini.Un ottimo compromesso per chi non hail tempo di fare la spesa presso i singoliesercizi è costituito dai Market su scala diquartiere. Un felice esempio è “La Cara-mella” del Socio Slow Food GiacomoAbate Esposito, con i suoi tre punti ven-dita in cui si trova anche cibo locale e per-sino alcuni Presìdi Slow Food: quelloormai storico ad Avellino in via FrancescoGuarini 64 inaugurato nel 1985, al qualesi sono affiancati un “coloniali” in vialeItalia 95 ed un terzo locale ad Atripaldain via Manfredi 1, adiacente alla centra-lissima piazza Umberto I.In tutti e tre si può acquistare, accanto aprodotti alimentari industriali di ottimaqualità, anche cibo irpino di eccellenza(vino, distillati, birra artigianale, torrone,confetture e marmellate, creme al cioc-

colato, miele). In via Guarini ad Avellino,inoltre, troverete anche pane, prodotti daforno, latte, latticini, formaggi, salumi,conserve, confetture, olio, dolci e tutte lealtre specialità della nostra terra.Completa la rete commerciale costruita egestita da Giacomo e dalla moglie GiuliaDe Cesare, che conta complessivamenteoltre 30 dipendenti tra cui molti familiari,il punto ingrosso HORECA CASH, sito inManocalzati lungo la variante di Avellinoall’altezza del casello AV Est dell’A16, de-dicato ad enti, alberghi, ristoranti, ecc..Oltre 6.000 prodotti: “Food & Beverage”di qualità ed anche carni selezionate pro-venienti da tutta Italia (Piemonte, Mar-che, ecc,) e dall’estero (USA, Argentina,Est Europa).La Caramella è la migliore dimostrazionedi come si sostiene l’economia locale at-traverso la vendita dei prodotti tipici diqualità non contro il cibo industriale,ma in alternativa ad esso, creandoeconomia per il territorio ed offrendo al

consumatore consapevole valide alterna-tive di acquisto. L’intelligente politica commerciale di Gia-como e Giulia si completa con l’organiz-zazione di bellissime manifestazionipresso HORECA CASH, con la partecipa-zione di aziende qualificate locali, nazio-nali ed internazionali, che espongono efanno degustare i propri prodotti ad unpubblico selezionato costituito da operatoridel settore, clienti de La Caramella e Socidella Condotta Slow Food Avellino, che par-tecipa ad esse attraverso i produttori asso-ciati alla Comunità del Cibo Tipico Irpino.

[email protected]

(Questo articolo contiene riferimenti pubblicitari)

a cura della condotta sloW food avellIno

cIbo locale. dove? – (Prima parte)

Lucio Napodano

Slow Food aiuta i consumatori a formare la propria esperienzae capacità di giudizio in maniera obiettiva, documentata, pratica e diretta

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720 maggio 2017 ilPonte

cultura

Lo scorso 5 Maggio, presso la sede territo-riale della Cisl Irpinia-Sannio in Avellino, siè tenuta una Conferenza Stampa nel corsodella quale sono state analizzate le diversevertenze ancora aperte. E’ stato anche pre-sentato il Dossier a cura dell’OsservatorioCisl Irpinia-Sannio su occupazione, disoccu-pazione e cassa integrazione, con i dati ag-giornati a Febbraio 2017. E’ emerso che se diminuisce leggermente,di uno 0,2%, si mantiene alta la disoccupa-zione in Irpinia, che si attesta al 16,3%;quella giovanile, invece, registra un 53,5%.Il dato, di per sé già grave, risulta anchepeggiore rispetto al Sannio, dove i disoccu-pati sono il 21,8%, la disoccupazione gio-vanile, invece, è al 54,1%. Il dato d’insiemedi tutta la Campania ci restituisce un preoc-cupante 30,2%. Sono numeri drammatici,nonostante qualche piccola variazione. Fi-nito l’effetto degli incentivi messi in campodal Governo Renzi, le aziende ormai nonstanno più assumendo, soprattutto con rap-porti di lavoro a tempo indeterminato: unnetto calo, un arresto quasi totale. Aumen-tano di nuovo i rapporti a termine, il lavoroprecario, in somministrazione: quindi signi-fica che in Italia le assunzioni si fanno solose supportate dagli incentivi statali, cosamolto preoccupante. Un dato molto dram-matico riguarda l’aumento della disoccupa-zione giovanile: ormai, nonostante siregistrino dei cali, dell’1% circa rispetto altrimestre precedente, siamo intorno al 54%per quanto riguarda la Provincia di Avellino.

Questo dato va letto in maniera molto ap-profondita: non significa che i giovani hannotrovato lavoro, bensì che hanno rinunciatoa iscriversi al Centro per l’Impiego, moltigiovani hanno addirittura lasciato l’Irpinia.

Intanto torna d’attualità la vertenza delCGS, con il rischio di chiusura degli impiantidi depurazione al servizio delle aree indu-striali: in una nota congiunta Sindacati eConfindustria hanno chiesto al Prefetto unconfronto urgente alla presenza dell’ASI perevitare il blocco delle attività.Riportiamo qui di seguito una sintesi delDossier a cura dell’Osservatorio Cisl Irpi-nia-Sannio su occupazione, disoccupa-zione e cassa integrazione, attraverso ilmonitoraggio e i relativi dati aggiornati aFebbraio 2017.

Vittorio Della Sala

Probabilmente non sono in molti a sapere cheil 4 maggio è stata la Festa della Sindone. eche la reliquia più sacra per la cristianità fu na-scosta, nel corso del secondo conflitto mon-diale e per ben sette anni, nell’AbbaziaBenedettina di Montevergine (Mercogliano),che sovrasta Avellino. Occultata in assoluto segreto sotto l’altaredella cappella nella quale recitavano i vespri imonaci. Segreto conosciuto solo da pochi mo-naci mentre gli altri erano del tutto inconsa-pevoli che le preghiere erano recitate sulSudario che si reputa abbia avvolto il corpoesanime di Gesù Cristo.A distanza di due giorni da tale data, si è te-nuta, al Santuario, la conferenza “La Sin-done. Indagine su un mistero” nelsuggestivo “Salone del Capitolo”, organizzatada sei prestigiose associazioni operanti sul ter-ritorio nazionaleAlla manifestazione hanno portato il loro saluto

il Reverendissimo Padre Riccardo Luca Gua-riglia, Abate Ordinario di Montevergine, cheha accolto con paterna ed affettuosa cordialitài convenuti ed il sindaco di Mercogliano, nel cuiterritorio ricade il monastero, MassimilianoCarullo. Entrambi, dopo avere ringraziato le associa-zioni per avere organizzato l’evento, hanno ri-portato alcune notizie inedite riferite al periodonel quale il Sacro Telo è stato conservato nel-l’Abbazia.La conferenza è stata tenuta dalla notissimasindonologa, la Professoressa Emanuela Ma-rinelli, una delle voci più autorevoli in camposindonico nel panorama mondiale, (ha scritto18 libri sulla Sacra Sindone e tenuto migliaiadi conferenze in tutto il mondo) e dal DottorPietro Pescetelli, già primario di cardiologiaed impegnato nello studio approfondito dellecause della morte del Redentore. Ha moderatoil Dottor Michele Miscia, scrittore e giornali-sta, studioso di antropologia La Professoressa Marinelli, con dovizia di det-tagli ha esposto, mediante l’uso di slides, glistudi storici, mentre il Dottore Pescetelli haanalizzato l’aspetto scientifico illustrando i ri-lievi anatomo-patologici ed ha riportato le varieteorie contro ed a sostegno dell’autenticità delSacro Telo.

Hanno presenziato i responsabili degli Entipromotori della manifestazione: il Maestro delLavoro, Grande Ufficiale Ingegner VincenzoEsposito, Presidente Nazionale della Federa-zione dei Maestri del Lavoro d’Italia; il Cava-liere Dottor Raffaele Cossentino,dell’Associazione Nazionale Cavalieri al Meritodella Repubblica Italiana; il Cavaliere DottorSabato Ruggiero, del Lions Club AvellinoHost; il Dottor Giuseppe Battimelli, Vicepre-sidente Nazionale per il Sud dell’AssociazioneMedici Cattolici Italiani; la Dottoressa CarmenEsposito, Dirigente del Centro di CulturaUNLA, comprensorio di Atripalda; il Cavalieredel Lavoro Armando Enzo De Matteis dellaFederazione Nazionale dei Cavalieri del La-voro; l’Organizzatore e Delegato agli Eventidell’ANCRI, Cavaliere Domenico Garofalo.Grande ed entusiastico è stato l’apprezza-mento dei presenti, venuti da più Regioni(Campania, Puglia, Lazio). Ottimo il riscontroottenuto dall’evento, che ha rappresentato unconnubio tra cultura, fede e rigore scientifico.La collaborazione di più associazioni operantinel sociale si è dimostrata una vincente stra-tegia per la diffusione della cultura e dei valori..

Vincenzo Esposito

MONTEVERGINE - CONVEGNO DEI MAESTRI DEL LAVORO

la sacra sIndone custodIta Per 7 annI In IrPInIa

CONfERENZA STAMPA DELLA CISL IRPINIA-SANNIO

IrPInIa e sannIo, terre dI Povertà

Occupazione e Disoccupazione-Dati Aggiornati a Febbraio 2017

A febbraio 2017, in Irpinia e Sannio, la stima degli occupati si rivela stabile rispettoa gennaio, mantenendosi su livelli prossimi a quelli dei quattro mesi precedenti. Nel-l’ultimo mese cresce il numero di donne occupate e cala quello degli uomini. L’occu-pazione aumenta tra gli ultracinquantenni e diminuisce nelle restanti classi di età. Saleil numero di lavoratori a termine, mentre calano i lavoratori a tempo indeterminato erestano stabili gli indipendenti. La percentuale delle persone in cerca di occupa-zione a febbraio registra un forte calo su base mensile (-2,7%, pari a -83 mila). Ilcalo interessa uomini e donne ed è più accentuato tra i 15 - 24enni e gli over 50,il tasso di disoccupazione scende all’11,5% (-0,3 punti percentuali), quello gio-vanile cala di 1,7 punti, attestandosi al 35,2%. La stima degli inattivi tra i 15e i 64 anni nell’ultimo mese è in crescita (+0,4%, pari a +51 mila). L’aumento siconcentra tra gli uomini, mentre calano leggermente le donne e coinvolge tutte leclassi di età ad eccezione degli ultracinquantenni. Il tasso di inattività è pari al34,8%, in aumento di 0,1 punti percentuali su gennaio.

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8 20 maggio 2017ilPonte

Un antico proverbio cinese ri-corda che: “Un momentodi pazienza può scongiu-rare un grande disastro.Un momento di impa-zienza può rovinare unavita intera”, a voler sottoli-

neare che il non saper aspet-tare peggiora di molto i problemi. Lostesso William Shakespeare ricordavaai conoscenti impazienti che le feriteguarivano e guariscono sempre pergradi, a poco a poco e, più di recente,Mahatma Gandhi ha sempre sottoli-neato che l’impazienza e l’irrequie-tezza sono vere e proprie malattie cheaccorciano la vita. Oggi sappiamo chel’impazienza e, poi vedremo anche la pi-grizia, derivano direttamente dalla fre-quentazione con persone….giuste. Noi, inpratica, siamo facilmente influenzabili dacoloro che ci circondano e che noi imitiamoin maniera inconscia. Almeno tre sono lecaratteristiche che ci condizionano: impa-zienza, pigrizia e prudenza. La “contagio-sità” delle prime due è la più importantenella nostra vita di tutti i giorni, a volteanche in decisioni che potrebbero poi rive-larsi fondamentali per il nostro futuro o lanostra condizione sociale, economica, af-fettiva, culturale e via di questo passo.Tale determinazione ci viene dalla pubbli-cazione su “Public Library of Sciences(PLoS) Computational Biology”, daparte del centro di ricerca sul cervello ed ilmidollo spinale (ICM, Institut du Cerveauet de la Moelle Èpinière/Brain & Spine In-stitute). La biologia computazionale costi-tuisce un campo multidisciplinare cheindividua l’applicazione di tecniche infor-matiche in alcuni aspetti dei problemi bio-logici. Per dovere di cronaca talesuperspecializzazione la si applica anche inalcune ricerche che si effettuano pressol’Istituto di Scienze dell’Alimentazione delConsiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) diAvellino. In questo studio la biologia com-putazionale è stata associata alla psicologiacognitiva, per cui è la psicoterapia chespiega il disagio emotivo. I ricercatori

francesi hanno studiato 56 soggetti a cui èstato chiesto di prendere alcune decisioniche comportassero rischi oppure sforziparticolari o ritardi nelle conclusioni; primae dopo aver preso inesame tutta una seriedi decisioni false in cuila prudenza, la pigriziae la pazienza avevanotutte una calibrazioneparticolare e, comun-que, legata ad algoritmidi intelligenza artificiale.Da una lettura attentadel lavoro pubblicatoviene fuori che esistonodue tipi inconsapevoli dipregiudizi: da un lato ipartecipanti crede-vano che gli atteg-giamenti degli altriassomigliassero aipropri, anche senzauna prova di ciò, e,dall’altro, che ci fosse un peso impor-tante legato all’influenza sociale, percui i loro atteggiamenti tendevano adessere simili alle persone a loro più vi-cine. Quest’ultimo tipo di influenza era ri-

dotta nei soggetti che pensavano che leabitudini degli amici fossero simili alle pro-prie. Gli autori dello studio sono già al la-voro per approfondire come questa sorta

di assimilazione agli atteggiamenti degliamici possa tornare utile per studiare gliatteggiamenti di coloro i quali soffrono diautismo e di schizofrenia. Perché sia la

compromissione dell’inte-razione sociale, dove nonesiste la comunicazioneneppure solo verbale trai soggetti, sia il disturbopsichico cronico che ri-guarda l’alterazione delcomportamento, pos-sono essere consideratiatteggiamenti “non alli-neati” con i “normali”algoritmi di assimilazionee quindi meritevoli di at-tenzione per impostareuna terapia non necessa-riamente farmacologica.Anche se Cicerone ripe-teva spesso: “guai al-l’ira degli uomini miti”

e quindi non abitudinaria-mente “arrabbiati”, va detto, in conclu-sione, che non bisogna essere facili allarabbia e l’atteggiamento vero di accettarele controversie, le difficoltà, il dolore e l’in-tolleranza con l’animo tranquillo è il verosegreto per vivere meglio. Il distacco daglieventi avversi ci migliora e migliora anchela nostra vita, anche quella di relazione.Quindi dovremmo (?) sceglierci amici cheabbiano questo stesso tipo di atteggia-mento o, almeno, dobbiamo evitare di farcicondizionare da amici troppo impazienti etroppo pigri. Personalmente siamo convintiche le persone “giuste” non ti cambianoma ti migliorano e l’amicizia dovrebbe es-sere il cemento che lega insieme il mondo,per cui impazienza, pigrizia o altro sarannosoltanto inconsciamente trasmesse, comeaffermano gli studiosi francesi perché, se-condo i nostri antenati: “molte personeentrano ed escono dalla tua vita masoltanto i veri amici lasceranno im-pronte nel tuo cuore”. Se poi queste im-pronte sanno di pigrizia ed impazienzaallora diventeremo pigri ed impazientianche noi. Oramai ne abbiamo certezzascientifica.

[email protected]

GianpaoloPalumbo

L’atteggiamento vero di accettare le controversie, le difficoltà, il dolore e

l’intolleranza con l’animo tranquillo è il vero segreto per vivere meglio

SE SIAMO IMPAZIENTI E PIGRIE’ COLPA DEI NOSTRI AMICI

medicina

WilliamShakespeare ricordavaai conoscenti impazientiche le ferite guarivanoe guariscono sempre

per gradi, a poco a pocoe, più di recente,

Mahatma Gandhiha sempre sottolineato

che l’impazienza el’irrequietezza sono veree proprie malattie che

accorciano la vita

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920 maggio 2017 ilPonte

medicina

Durante il nuoto, neituffi, nell’immersione su-bacquea, l’acqua che pe-netra nelle orecchie puòprovocare due tipi didanni.Il primo è di tipo mec-canico, legato all’au-mento di pressione, che

può determinare la rottura del tim-pano.Quando l’acqua entra nell’orecchioesterno preme sul timpano con unaforza tanto maggiore quanto più inprofondità si è giunti tuffandosi inmare.Per evitare che il timpano, una sottilemembrana che ci consente di sentire,si rompa, occorre che tale aumentodi pressione venga bilanciato da uneguale aumento di pressione nel-l’orecchio medio, quella parte internadell’orecchio posta subito dopo il tim-pano.

La natura ha previsto anche questapossibilità ed ha posto una partico-lare struttura anatomica, la tuba diEustachio, a difesa e protezione del-l’integrità del timpano e della salutedel corpo.La tuba di Eustachio è un condottoche mette in comunicazione il rinofa-ringe con l’orecchio medio. È costituita da un tubicino rivestito damucosa, da una struttura ossea ecartilaginea di sostegno e da 4 mu-

scoli (il tensore del velo palatino,l’elevatore del velo palatino, il sal-pingo-faringeo ed il tensore del tim-pano). Il principale muscolodilatatore della tuba, fondamentaleper il suo corretto funzionamento, èil tensore del velo del palato.Le funzioni delle due tube, la destrae la sinistra, sono molteplici. Esse, in-fatti, permettono la corretta ed equi-librata posizione del timpano,compensando la pressione tra ilmondo esterno e l’orecchio medio;permettono il corretto scorr te sitrova in tali strutture; bloccano ilpassaggio di agenti patogeni dal fa-ringe all’orecchio medio.Un’alterata funzione della tuba con-

duce a infiammazioni dell’orecchiomedio quali l’otite media acuta reci-divante e l’otite media sieromucosa.Queste malattie possono colpirechiunque, ma soprattutto i bambini,che presentano ancora un’immaturitàtubarica (inefficienza del muscolotensore del velo-pendulo, della carti-lagine tubarica, del cuscinetto adi-poso). Tali patologie, già di per sédolorose, avviano reazioni infiamma-torie con ridotta ventilazione del-

l’orecchio medio e il rischio di reflussodi secrezioni infette dal rinofaringeall’orecchio medio.Per prevenirle è stato ideato un ap-parecchietto per mantenere efficientela muscolatura della tuba di Eusta-chio, semplice d’adoperare ed econo-mico (Otovent®,Lofarma). Si trattadi un palloncino collegato ad unugello di plastica che andrà infilato inuna narice. Tenendo chiusa l’altra na-rice si soffia fuori l’aria cercando digonfiare il palloncino il più possibile.L’aumento di pressione a livello dellevie aeree alte forzerà il dotto, costrin-gendolo a dilatarsi e a restringersi altermine dell’espirazione nasale for-zata.L’esercizio sarà ripetuto alternativa-mente dalle due narici fino a sentireun click all’interno delle orecchie checi indicherà che i dotti sono efficientie l’aria che vi penetra sposta lieve-mente il timpano. I rischi delle ma-lattie dell’orecchio saranno ridotti esarà più facile compensare l’aumentodi pressione nell’orecchio esterno do-vuto alla penetrazione dell’acqua du-rante tuffi e immersioni.

(Continua)

[email protected]

due nuovI PresIdI medIcI Per Proteggere le oreccHIe

Per evitare che il timpano, una sottile membrana che ci consente

di sentire, si rompa, occorre che tale aumento di pressione venga bilanciato

da un eguale aumento di pressione nell’orecchio medio, quella parte

interna dell’orecchio posta subito dopo il timpano

Per saperne di più:

https://www.lofarma.it/it/prodotti/orecchio-e-naso/

otovent.html

https://www.youtube.com/watch?v=mtgjHfcilJQ

http://www.centrosub.it/

RaffaeleIandoli

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10 20 maggio 2017ilPonte

cultura

Vi sono biografie singolari caratterizzate dapercorsi artistici stimolanti, soprattutto perl’opinione pubblica, che la storia di volta involta ci restituisce; biografie di uomini edonne che con parsimonia hanno trascritto lememorie interiori ed esteriori per mezzo dellinguaggio artistico, sia per le lettere in prosae in versi, sia per l’arte figurativa propria-mente intesa. L’accostamento a queste bio-grafie, invita ad essere ancora più sollecitiquando si considera la provenienza geogra-fica, il Sud e l’Irpinia, di una porzione d’Irpiniache spesso sembra essere condannata alla“damnatio memoriae”, poiché talvolta questosegmento geografico è associato, nella storia,al latifondo e al brigantaggio, e in tempi piùvicini a noi a quel territorio che ha assistito,sotto la morsa della disoccupazione, a fre-quenti emorragie demografiche. Sarebbe er-rato e riduttivo osservare la nostra terra irpinaper il ‘prolasso’ sociale ed economico, oppurecitarla in ‘tinte velate’ per scelte politiche nonsempre affidate al buon senso. C’è ancheun’altra Irpinia. C’è quell’Irpinia che ha dato inatali a persone diventate illustri nel tempo,persone che hanno meritato un posto rag-guardevole nel panorama nazionale, c’èquell’Irpinia che si nutre e risplende di arte edi cultura, perché al contempo questa terradiventa lo spazio migliore, il “locus amoenus”,quindi il luogo privilegiato per la riflessioneculturale. Paradigmatica è ad esempio la bio-grafia e la produzione artistica di Padre An-drea Martini di Castel Baronia, piccolo centrodella provincia irpina, per la cui distanza si èsoliti considerarlo come la periferia di una giàperiferica provincia meridionale, sebbene siaparte del nostro territorio che al contrarios’impone per bellezza paesaggistica e perscorci alquanto pittoreschi. Castel Baronia in-fatti conserva sia nelle chiese che nella formadi monumento, le opere di Padre Andrea Mar-tini (al tempo Giuseppe Martini) nato il 5marzo 1917, in una famiglia numerosa, erainfatti ottavo di nove figli. Sin dalla più teneraetà si avvicinò all’arte per mezzo della fede.Si narra che all’età di cinque anni dopo laSanta Messa, con della cera consumata delle

candele, realizzò un crocifisso dalla forma cosìbella e singolare che fu custodito dall’abatedon Luigi Zefelippo. Qualche anno più tardi,dopo la dipartita del padre, Giuseppe Martiniinsieme agli altri fratelli maschi si trasferì a Ta-ranto presso lo zio Andrea, cappellano dellaMarina. La città pugliese contribuì nei tratti piùessenziali ad infiammare la passione per lacultura; Taranto aveva in memoria i fasti, lericchezze dell’antica colonia magnogrecaTaras fondata dagli spartani guidati da Falantoe di cui si conservano racconti leggendarimolto suggestivi. A Taranto il giovane Giu-seppe visitò tutti i musei della città, parteci-pando attivamente alle manifestazioniculturali, cibandosi di quella cultura e di quel-l’arte che con il passare degli anni sono di-ventate il companatico essenziale. Trasferitosia Roma nell’arco di pochi anni, entrò in colle-gio nell’ordine dei Francescani Minori, e all’etàdi 24 anni, nel 1931, divenne sacerdote conil nome di Andrea, omaggiando così lo zio.Accanto alla sua vocazione religiosa, si collo-cava la più naturale vocazione artistica, infattianche nella città etrusca di Tarquinia portò acompimento gli studi classici e filosofici, nondisdegnando di dipingere e di perfezionare letecniche artistiche che di volta in volta speri-mentava. Nel 1946 chiamato a Roma, inSanta Maria dell’Ara Coeli in Campidoglio,maturò la decisione di entrare nell’Accademiae dopo alterne vicende, scelse il corso di “Pit-

tura” tenuto dal Professor Amerigo Bartoli, ilquale dopo aver palesato la sua incredulitàsulla frequentazione del corso da parte diPadre Andrea, se ne ravvedeva consapevoledel talento e di quel cammino dell’arte tra ipiù singolari e distinti per scelte di forme emateriali. A partire dal 1959 visse nel Con-vento di San Bartolomeo, sull’isola Tiberina,dove si dedicò specialmente alla scultura,mentre a partire dal 1994 trasferitosi nel Con-vento di San Pietro in Montorio, completò unadelle sue ultime opere, il San Bartolomeo, vi-sibile in una piazza del vicino comune di Val-

lata. Due anni dopo, il 5 maggio del 1996, sispense a Roma e la salma fu poi traslata nelcimitero di Castel Baronia. Il suo testamentoè certamente cospicuo di opere, visti gli inte-ressi di Padre Andrea, che si occupò di pittura,scultura ed architettura, come si rileva dallalettura dei profili biografici curati da più voci,ad esempio quello di Alfonso Gatto, scrittoresalernitano che delinea mirabilmente il per-corso artistico, insieme a quello religioso nelloscritto Padre ANDREA MARTINI-Scultore,opera che raccoglie le testimonianze di UgoFranzolin, Piero Mandrillo, Michele Calabrese,Nazareno Fabbretti, Manlio Guberti Helfrick,Giuliana Mastrangeli, Mario Rivosecchi.Le opere di Padre Andrea sono innumerevoli,si va dai dipinti descrittivi dei paesaggi di Tar-quinia, ai suoi interventi come architetto peril restauro di chiese e cappelle, alle scultureche abbondano nelle chiese di tutto il mondo;degna di nota è anche la restaurazione, nel1967, della Sacra Icona del suo paese, cheraffigura la “Madonna delle Fratte”, opera chePapa Paolo VI benedì in San Pietro e che at-tualmente è conservata nella Chiesa Madre diCastel Baronia. Artista poliedrico, ma anchespirito umile e dimesso, legato molto al suoborgo natìo, a quel paesaggio che è diventatopoi la massima espressione della sua voca-zione artistica, oltre che religiosa. Le opere diPadre Andrea vanno osservate con attenzionee da punti che devono necessariamente va-riare; l’occhio in questo lavoro di osservazionedeve essere esigente con se stesso, e non af-fidarsi ad un fuggevole sguardo che si risolvenella formula del semplicismo. Le sue sculturepossiedono quella misura e quell’armonia,che hanno modulato il vivissimo rapportodell’artista con Castel Baronia; vi è infatti unaosmosi ossequente tra il paesaggio esteriore,la Baronia, dove Padre Andrea amava ritirarsinei momenti di pausa, e il paesaggio più in-timo, quello che verosimilmente possiamo in-dicare come il luogo dell’anima. L’artista neriprende il silenzio, l’armonia, la spontaneitàimmediata delle forme e gli slanci equilibratidelle sue sculture sembrano essere allusiviagli ‘slanci’ che la natura prepara nella Baro-nia in ogni stagione dell’anno. Pertanto il rap-porto con la sua terra si declina con lanecessità di ridefinire in tempi e modi continuila propria vocazione artistico-religiosa, dalmomento che ognuno di noi porta nel propriointimo uno spazio ideale, un luogo che siasempre l’inizio e la rinascita della propria esi-stenza, un luogo da cui si parte per ritornarvi,perché indice e meta della migliore espres-sione umana: questo luogo per Padre AndreaMartini è Castel Baronia.

Padre andrea martini: l’intimismo nell’arteLe opere di Padre Andrea sono innumerevoli, si va dai dipinti descrittivi dei paesaggi di

Tarquinia, ai suoi interventi come architetto per il restauro di chiese e cappelle, alle sculture cheabbondano nelle chiese di tutto il mondo; degna di nota è anche la restaurazione, nel 1967, della

Sacra Icona del suo paese, che raffigura la “Madonna delle Fratte”, opera che Papa Paolo VIbenedì in San Pietro e che attualmente è conservata nella Chiesa Madre di Castel Baronia.

Artista poliedrico, ma anche spirito umile e dimesso, legato molto al suo borgo natìo, a quelpaesaggio che è diventato poi la massima espressione della sua vocazione artistica, oltre che religiosa

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1120 maggio 2017 ilPonte

cultura

A cento anni dalla nascita di Padre An-drea Martini dell’ordine francescano mi-nore (1917-2017), gli alunni dellaScuola Secondaria di I grado hannopreso parte attiva alla realizzazione diuna giornata a tema, che riuscisse atrasmettere l’importanza delle operedell’artista. Non è la prima volta che lascuola diventa sensibile ad un’esigenzastrettamente culturale: anche per il bi-centenario della nascita del giuristaPasquale Stanislao Mancini, i do-centi e gli alunni si sono contraddistintiper spirito di iniziativa e attuazione di

ricerche e lavori che avessero una seriae pertinente ricaduta didattica. Dome-nica 5 marzo 2017, presso il palazzoMancini di Castel Baronia, si è tenutauna mostra che riproponeva buonaparte delle opere di Padre Andrea; inol-tre la presenza di fotografie e disegni

originali dell’artistasi è resa possibileper gentile conces-sione delle famiglieDe Leo-Martini. Lamostra ha costituitoil punto di apprododella sinergia di piùparti, dal sindaco Fe-lice Martone al Diri-gente Scolasticodell’Istituto Com-prensivo “Padre Pio”,prof. Pasquale DelVecchio, al collabora-tore vicario EugeniaFilippone, ai docentied agli alunni i qualihanno lavorato allarealizzazione degliallestimenti. Que-st’ultimi sono statiricchi e caratterizzatidall’attenzione aidettagli; inoltre, essisi inserivano inun’azione della di-dattica innovativache va sotto la defi-nizione di ‘compito direaltà’. Si tratta di unintervento che vedela piena partecipa-zione di buona partedegli insegnamenti,

oggetto di studio della Scuola Seconda-ria di I grado, dalle materie umanistichea quelle più specificatamente artistichee tecniche. Infatti per l’occasione sonostate realizzate sia brochure che descri-vevano le opere più belle di Padre An-drea, riproponendo gli angoli piùsuggestivi del piccolo comune irpino,sia cartelloni che hanno avuto l’intentodi dar vita ad una sorta di ‘fotostoria’del frate, grazie alla sistemazione di fo-tografie che sembrano narrare i mo-menti salienti della biografia di PadreAndrea. Tuttavia accanto alle fotografie,vi sono ricostruzioni attente sul suopercorso religioso ed artistico; ma‘esplosive’ per il linguaggio espressivoadottato sono state le riproduzioni di al-cune sculture, attraverso la tecnicadella Pop Art di Andy Warhol. Tuttoquesto grazie alla collaborazione re-sponsabile dei docenti Maria Rosa Iaco-viello, Vittorio Leone specialmente perla parte logistica ed organizzativa dellamostra, dei docenti Marilena Nardone eGiulia Caramico per le ricostruzioni bio-grafiche e le interpretazioni analitichedella bibliografia esistente, dei docentiGraziella Criscitino, Biagio Costato eVittorio Leone per la parte squisita-mente artistica. Quest’ultima parte so-prattutto si è connotata per la forteincisività simbolica: infatti, le ‘farfalle dicarta colorata’ che sembrano liberarsidalle mani delle sculture riprodotte, al-ludono all’offerta di fede e di arte, masi trasformano anche in cifre emblema-tiche della conquista di uno spazio pre-ciso e sono, in ultima analisi attraversoil loro volo, l’abbraccio e il dialogo cheindistintamente Padre Andrea Martinirivolge all’arte ed alla sua terra.

gli alunni di castel baronia fanno riviverel’arte di Padre andrea martini

Castel Baronia conserva le opere di

Padre Andrea Martini (al tempo Giuseppe

Martini) nato il 5 marzo 1917,

in una famiglia numerosa,

era infatti ottavo di nove figli

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12 20 maggio 2017ilPonte

attualità

In calabrIa una ProPosta dI legge Per rIavere Il vItalIZIo

Torna il vitalizio per i con-siglieri regionali della Ca-labria, nonostante sia statoabolito nel 2011 a partiredal 2014 con l’introduzionedel sistema pensionistico ditipo contributivo “analogo aquello dei pubblici dipen-

denti”. Secondo il nuovo sistema, quelloche imita quello previsto per i parlamen-tari dopo l’abolizione del vitalizio, i consi-glieri andranno in pensione a 65 annidopo aver esercitato un mandato per cin-que anni. Per ogni ulteriore anno di man-dato il limite è di 60 anni, mentre pernoi comuni mortali la pensione ar-riva a 67 anni con 40 anni di contri-buti. Gli eletti calabresi potrebberomaturare il diritto al “Trattamento difine mandato” con un assegno pariad una mensilità dell’indennità di ca-rica di funzione (circa 8.000 euro)per ogni anno di servizio svolto finoa 10 anni. “Non manca la reversibilità”.

In caso di morte del consigliere benefi-ciario, gli stessi benefici pensionisticispettano ai suoi familiari per la mo-dica cifra di 660mila euro (pari a1miliardo 300 milioni circa delle vec-chie lire) all’anno in più per ogni anno.Per riavere il vitalizio il 9 febbraioscorso è stata presentata una pro-posta di legge, firmata dai consiglieridi destra e di sinistra, senza distin-zioni, con il seguente titolo: “Disciplina

del sistema previdenziale di tipo contri-butivo e del trattamento di fine mandatoper i consiglieri regionali”. La propostadovrà, poi, passare all’esame delle Com-missioni e del Consiglio. Secondo noisarà approvata dalla maggioranzadegli stessi consiglieri beneficiari,all’unanimità E… “Io pago…”, di-ceva Totò.

[email protected]

AlfonsoSantoli

l’angolo del sociologoa cura di Paolo matarazzo

Paolo matarazzo

Il sentimento più alto, dopol’amore, è senz’ombra di dubbiola stima. Cosa significa in so-stanza questo moto dello spiritoche riserviamo a persone cheamiamo o abbiamo amato e adaltre che in qualche modo ci sonostate ostili per vedute ed opinionidiverse dalle nostre, con le qualisi è interrotta definitivamenteuna storia? La stima si caratte-rizza prioritariamente per la lealtàdel rapporto affettivo o relazionalein generale, a cui non sottendetrama alcuna finalizzata ad altro.La coerenza dei comportamentiquotidiani concreti ad ogni livellodella relazione affettiva, profes-sionale amicale o semplicementeconoscitiva, fa dell’altro una per-sona di stima, una persona chenon abbandona mai il suo sensodel vivere e dell’esserci, del-l’amare e del donare con disinte-ressata gratuità, del lavorare odell’oziare, del credere o non cre-dere, dell’avere consapevo-lezza di un sì o di un no che siesprime. Inoltre la medesima sicaratterizza per il suo senso dipermanenza in chi la prova: lapersona per la quale nutriamo

stima è destinata a rimanere persempre nel nostro cuore qualesegno indelebile di speranza, inun mondo di relazioni contraddi-stinto, il più delle volte, da rela-zioni di segno diametralmenteopposto. La stima è una continuaconquista sul campo, che richiedeimpegno, costanza, rispetto dellepiù alte categorie dell’etica con lequali non si può giocare a pro-prio uso e consumo. L’uomo distima non tradisce, non mente,non imbroglia, non usa e gettal’altro per il proprio tornaconto:conquista traguardi con ilproprio sudore, senza saliresu spalle altrui, nel pieno ri-spetto della propria ed altruidignità.

La stima: al di sopra di tutto

Antonio Cucciniello, atri-paldese, è Priore dell’Arcicon-fraternita dell’Immacolatadal 2007, la Parrocchia di ri-ferimento è quella di San-t’Ippolisto. Il numero diaderenti all’Arciconfraternitaoggi conta 65 unità, equa-mente suddivisi tra uomini edonne.Nei giorni feriali AntonioCucciniello gestisce un’attività di autocarrozze-ria. Lavora dal 1975, e daoltre 40 anni lo fa in proprio,in via Fiumitello ad Atripalda.Quella di Antonio e’ la storia di un uomo che da dipendenteha imparato un mestiere ed ha coronato il sogno di diven-tare un piccolo imprenditore: in questi 40 anni di attivitàhanno lavorato con lui circa 40 persone, con cui è rimastoin ottimi rapporti, ha assunto anche diversi lavoranti stra-nieri, con cui si è trovato molto bene.Antonio Cucciniello, per il suo impegno lavorativo ha vintomolti premi, tra cui il celebre “Mercurio d’Oro”.La presenza di questa breve nota sul Settimanale“IL PONTE” è un riconoscimento ed un ringraziamentoad un nostro attento ed assiduo lettore al quale auguriamodi continuare a svolgere la propria attività con successo.Segnaliamo la carriera di Antonio Cucciniello ad unaltro nostro lettore: il Presidente Nazionale dei Mae-stri del Lavoro, l’ingegnere Vincenzo Esposito, affin-ché ne valuti i meriti e i buoni propositi.

Il Priore dell’Arciconfraternita dell’Immacolata

FESTA PER I 40 ANNI DI LAvORO

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1320 maggio 2017 ilPonte

missioni

“I bambini aiutano i bambini”è stata l’idea ispiratrice del-l’intuizione del Vescovo diNancy in Francia, MonsignorCharles Auguste de ForbinJanson che, colpito dai mes-saggi dei missionari che rien-travano dalla Cina circa il

dramma dei bambini, fondò l’Opera del-l’Infanzia Missionaria il 19 maggio del1843 in Francia e 10 anni più tardi venneintrodotta in Italia. “I bambini aiutano ibambini” non è soltanto uno slogan cherimane sulla carta, perché dalle periferiedel mondo diventa un gesto che esprimesolidarietà che dalla povertà testimonial’amicizia a chi è in difficoltà. Questi sonoi bambini di Bangui, capitale della Repub-blica Centrafricana, dove Papa Francescovolle aprire in anteprima la Porta Santadel Giubileo della Misericordia. I loro pic-coli risparmi sono stati destinati alla rico-struzione di una scuola materna nelComune di Norcia, devastata dal recenteterremoto. Monsignor Nunzio Galantino,Segretario Generale della ConferenzaEpiscopale Italiana in proposito ha detto:“Il Papa ha voluto che venisse sottoli-neato il significato di questo gesto: bam-bini bisognosi che non sono tanto poverida non poter dare anche loro qualcosa a

bambini che stanno vivendo momenti didifficoltà. La solidarietà si contagia posi-

tivamente, non ha distanze geografiche,cambia la vita a tutte le età e ne sono

protagonisti i bambini di Bangui; bambiniverso i quali si era diretta soprattutto l’at-tenzione del Santo Padre, per aiutarli asuperare le loro difficoltà”. Anche l’Arcive-scovo di Spoleto-Norcia ha avuto paroledi elogio davanti a questa grande gene-rosità e ha detto: “La somma non hatanti zeri, ma idealmente ne ha molti dipiù di quello che potrebbe essere un as-segno raccolto in Europa. Nessuno ètanto povero da non aver nulla da dare enessuno è così ricco da non avere nienteda ricevere. Da questi bimbi africani civiene una bella lezione di vita”. Noi, comeCentro Missionario della nostra Diocesi,abbiamo incontrarto i nostri bambini e ra-gazzi il 6 maggio davanti alla Chiesa Par-rocchiale di San Modestino a Mercoglianoe poi ci siamo diretti in corteo verso l’altraParrocchia dell’Annunziata, per vivere in-sieme un pomeriggio festoso. Il Temascelto è stato quello della Giornata deiRagazzi Missionari: “A tutto cuore”. Lametafora del cuore, motore e propulsoredi vita del corpo umano, è stata scelta perindicare l’importanza di fare di esso la so-stanza di ogni azione ed essere miseri-cordiosi. “A tutto cuore” è la chiamata perognuno di noi, non solo dei ragazzi, per-ché vivendo nell’amore e testimoniandoe annunciando Gesù Risorto anche aglialtri possiamo essere dei veri missionar,icontribuendo con il proprio impegno adessere “cuore” per gli altri. E’ stataun’occasione per mettere nel cuoredei nostri ragazzi un seme di solida-rietà nel contesto della gioia pasquale.La nostra gioia e la nostra speranza sonoessenzialmente la gioia e la speranza afavore degli altri.

[email protected]

PasqualeDe Feo

“I BAMBINI AIUTANO I BAMBINI – fESTA DELLA MISSIONE”

Segui la rubrica di Basket, a cura di Franco Iannaccone,

sul sito internet www.ilpontenews.it

B A S K E T

I bambini di Bangui, capitale della

Repubblica Centrafricana, dove

Papa Francesco volle aprire in

anteprima la Porta Santa

del Giubileo della Misericordia.

I loro piccoli risparmi sono stati

destinati alla ricostruzione di una

scuola materna nel Comune

di Norcia, devastata dal recente

terremoto. Monsignor Nunzio

Galantino, Segretario Generale

della Conferenza Episcopale

Italiana in proposito ha detto:

“Il Papa ha voluto che venisse

sottolineato il significato di questo

gesto: bambini bisognosi che

non sono tanto poveri da non poter

dare anche loro qualcosa

a bambini che stanno vivendo

momenti di difficoltà”.

la solidarietà si contagia positivamente,non ha distanze geografiche, cambia la vita a tutte le età

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14 20 maggio 2017ilPonte

vangelo

il ponteSettimanale cattolico dell’Irpinia associato alla Fisc

Proprietà Diocesi di Avellino

fondazione “Opus solidarietatis pax onlus”

Editrice “Coop. Il Ponte”

Direttore responsabile Mario Barbarisi

Redazione: Via Pianodardine - 83100 Avellino

fax 0825 610569

Stampa: International Printing - Avellino

Registrazione presso il Tribunale di Avellino

del 22 dicembre 1975

Iscrizione al RNS n. 6.444

Iscrizione ROC n. 16599

Mi affido al vento forte del Nord,

e volo insieme a mille gabbiani,

in alto, sempre più su, verso l’azzurro.

E il mondo m’appare lontano…

Il vento spira forte e contento,

come a cantare un inno di gioia.

E un coro di voci perdute nel vento

mi prende ora il cuore e la mente.

Più in alto, sempre più su!

E poi i gabbiani arrestano le ali

il loro volo sembra finito nel tempo..

E anche il vento chiude il suo canto.

Sono arrivato alle porte del cielo.

E un colpo di vento più forte,

mi spinge nel volo ancora più su,

ora mi fermo e guardo davanti:

mi trovo a bussare alla porta di Dio.

Sempre più in alto!di Pierluigi Mirra

lIturgIa della Parola: vI domenIca dI PasQua

Chiede di amarlo e di vivere i suoi co-mandi. È così che si prova la relazione colSignore. L’osservanza del comandamentoè la custodia innamorata e gelosa che siprova nel profondo dell’intimità nuziale o fi-liale. Molto di più che il soffocante orizzontedella legge, i comandamenti del Signorehanno il volto dell’amore, sono tracce pro-fonde e fertili della comunione che Dio perprimo ha deciso per noi. Inizia a svelarsiil volto del Paràclito, dello Spirito che èdifensore e consolatore. Consola perché ildono del Padre rimane con noi per sempre;è la presenza del Signore Gesù nei nostricuori; è la conoscenza ed esperienza dellavita in Lui, la vita cristiana, la vita di quelliche sono di Cristo. L’amore trasforma nel-l’amato e fa l’amato simile all’amante. Larelazione d’amore tra il Padre e il Figlio èpartecipata all’umanità, ad ogni discepoloche accoglie nel cuore i comandamenti e liosserva. Quasi si identifica lo Spiritocon Gesù stesso: è Lui che non lascia or-fani i suoi, ma ritorna a loro in intimità eprofondità nascosta al mondo, ma visibilenella fede; una luminosità che avvolgeanche la vita del cristiano. Siamo alla vi-gilia dell’Ascensione e della Penteco-ste. Gli apostoli, dopo la Pasqua, sanno chenon possono più vivere senza di Lui; nonsempre lo hanno capito, ma sempre hannosentito di appartenergli. Ora, nella stanzadel cenacolo, sentono parole di addio ed

avvertono il cambiamento: “Orfani”, “ab-bandonati”, “non mi vedrete più”. Vieneloro chiesto di aver fiducia – fede – in Gesùche non vuole una separazione, ma una vi-cinanza più grande. Lo Spirito Santo piùche “vicini” ci fa intimi di Dio stesso. Avvoltidall’amore del Padre che si è pienamentemanifestato nel Figlio eterno, viviamo dellostesso spirito di unità e di comunione.Il teologo russo Sergej Bulgakov, nel-l’opera Il Paràclito, scrive: “Noi preghiamoe attendiamo un nuovo dono della pente-coste universale, una nuova risposta ad in-terrogativi senza risposta, una nuovacreazione, una nuova ispirazione che tra-sfigurerà la vita e la trascinerà incontro aCristo che viene. Non avendo lo Spirito, lobramiamo, languiamo per ottenerlo. Senzadi lui, tutta la nostra epoca storica fremeper i brividi della morte”. Riferendosi pro-prio al brano del Vangelo di questa dome-nica, Bulgakov scrive: “L’ultimo discorsoterreno di Cristo espone il mistero trinitarioe glorifica la santissima Trinità; è la mera-viglia delle meraviglie, il vangelo dei van-geli, la parola più dolce di Gesù dolcissimo”.

Angelo Sceppacerca

Vangelo secondo Giovanni 14,15-21

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti;

e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altroParàclito perché rimanga con voi per sempre, lo

Spirito della verità, che il mondo non può ricevereperché non lo vede e non lo conosce.

Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi esarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi.Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più;

voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete.In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre

mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i mieicomandamenti e li osserva, questi è colui che

mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mioe anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Pregherò il Padre e vi daràun altro Paràclito.

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1520 maggio 2017 ilPonte

ecclesia

Il primo Sabato di ogni mese adorazione Eucaristica notturnapresso la Chiesa delle Oblate di Avellino inizio ore 21,00 santa messa ore 24,00

orarIo sante messe ParroccHIe dI avellIno

CHIESA ORARIO

Cuore Immacolato dellaB.V.Maria

Festive: 08.30, 10.30, 12.00, 18.00 (19.00)Feriali: 08.00, 18.00 (19.00)

Maria SS.ma di Montevergine Festive: 09.00, 11.00Feriali:17.00 (18.00)

S. Alfonso Maria dei Liguori Festive: 08.00, 11.00Feriali: 08.00, 18.00 (19.00)

S. Ciro Festive: 08.00, 10.00, 11.00, 12.30, 18.00 (19.00)Fe-riali: 08.30(est.), 9.00 (inv.), 18.00;19.00)

Chiesa S. Maria del Roseto Festive: 09.00, 11.00Feriali: 18.00

S. Francesco d'Assisi Festive: 08.30, 11.00Feriali:18.00 (19.00)

S. Maria Assunta C/o Cattedrale Festive: 08.00, 10.00, 12.00, 18.30 Feriali:18.30

Chiesa dell'Adorazione perpetua(Oblate)

Festive: 09.00, 11.30 Feriali: 09.00, 19.30 (19.00)

San Francesco Saverio (S.Rita) Festive: 11.00 Feriali: 09.00

Santa Maria del Rifugio (Sant'Anna) Venerdì ore 10.00

S. Maria delle Grazie Festive: 08.30, 10.00, 12.00, 18.00 (19.00) Fe-riali: 07.30, 18.00 (19.00)

S. Maria di Costantinopoli Festive: 12.00Feriali: 17.30 (18.30)

SS.ma Trinità dei Poveri Festive: 09.00, 11.00, Feriali:18.00 (19.00)

SS.mo Rosario Festive: 08.30, 10.30, 12.00, 19.00 Feriali: 08.00, 10.30, 19.00

Chiesa Santo Spirito Festive: 09.00

Chiesa S. Antonio Feriali: 07.30Festive: 11.30

Fraz. Valle S. Maria Assunta in Cielo Festive: 10.00 (centro caritas), 11.30 (Feriali:18.00 (19.00)

Rione Parco Festive: 10.30

Chiesa Immacolata Festive: 12.00

Contrada Bagnoli Festive: 11.00

Ospedale San Giuseppe Moscati Festive: 10.00 Feriali: 17.00

Villa Ester Festive: 09.00Feriali: 07.00

Casa Riposo Rubilli (V. Italia) Festive: 09.30Feriali: 09.00

Casa Riposo Rubilli (ctr S. Tom-maso)

Festive: 10.00Feriali: 08.00

Cimitero Festive: 10.00, 16.00 (17.00)

santa rita da casciavedova e religiosa

22 maggio festa

roccaporena, presso cascia,Perugia, c. 1381 - cascia, Perugia,

22 maggio 1447/1457

Santa Rita nacque a Roccaporena(Cascia) verso il 1380. Secondo la tra-dizione era figlia unica e fin dall’ado-lescenza desiderò consacrarsi a Dioma, per le insistenze dei genitori, fudata in sposa ad un giovane di buonavolontà ma di carattere violento.Dopo l’assassinio del marito e lamorte dei due figli, ebbe molto a sof-frire per l’odio dei parenti che, confortezza cristiana, riuscì a riappacifi-care. Vedova e sola, in pace con tutti,fu accolta nel monastero agostinianodi santa Maria Maddalena in Cascia.Visse per quarant’anni anni nel-l’umiltà e nella carità, nella preghierae nella penitenza. Negli ultimi quin-dici anni della sua vita, portò sullafronte il segno della sua profondaunione con Gesù crocifisso. Morì il22 maggio 1457. Invocata come tau-maturga di grazie, il suo corpo si ve-nera nel santuario di Cascia, meta dicontinui pellegrinaggi. Beatificata daUrbano VIII nel 1627, venne cano-nizzata il 24 maggio 1900 da LeoneXIII. E’ invocata come santa del per-dono e paciera di Cristo.Patronato: Donne maritate infelice-mente, Casi disperatietimologia: Rita = accorc. diMargheritamartirologio romano: Santa Rita,religiosa, che, sposata con un uomoviolento, sopportò con pazienza i suoimaltrattamenti, riconciliandolo infinecon Dio; in seguito, rimasta priva delmarito e dei figli, entrò nel monasterodell’Ordine di Sant’Agostino a Ca-scia in Umbria, offrendo a tutti un su-blime esempio di pazienza e dicompunzione.

(www.santiebeati.it)

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16 20 maggio 2017ilPonte