inf rma cri · 2016. 5. 13. · benvenuta redazione i libri sono un piacere che non crea dipendenza...
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LA VOCE DEL COMITATO ALTIPIANI
Inf rma CRI
In questo numero:
L’editoriale di Gianni Mennea
Benvenuta Redazione
La nostra Storia – Rubrica a cura di Francesco Pristipino
Il Sogno di Croce Rossa: quando e come è nato
Giù dagli Altipiani – Rubrica a cura di Gianni Mennea
Siamo solo un puntino nell’universo Le persone qui continuano a sperare
Notizie short da web site CRI Officine UBU e CRI insieme per le persone senza fissa dimora
Ai blocchi di partenza per festeggiare la Croce Rossa
Racconti dagli Altipiani Cimbri – Rubrica a cura di Giada Danieli
Il bisogno non ha stagione A Lavarone il convegno sulla defibrillazione precoce nello sport
Spazio Giovani -Rubrica a cura di Jessica Grott e Luciana Cafagna
Amico, stai connesso
Volontariato&Vacanza – Rubrica a cura di Francesco Pristipino
Aggiungi un posto a tavola
Pillole di soccorso – Rubrica a cura di Stefania Gerola
Vita e salute, tutela e protezione ... scopriamo l’Area 1 Calendario dei prossimi aggiornamenti
Notizie in breve – Rubrica a cura di Giorgia Pernici
Arrivato il nuovo pulmino per la sede di Folgaria Tesseramento 2016
5 x 1000 Convovazione del consiglio
Elezioni del Comitato CRI Provinciale Cercasi redattori
n. 8
Aprile 2016
2
di Gianni Mennea
In quest’ultima uscita, noterete come l'Informa CRI è stato ristrutturato con tante novità sia in termini di contenuti che di utilità per tutti i volontari. Si tratta di un cambiamento resosi doveroso per la naturale crescita del progetto, anche se l’anima che lo ha sempre alimentato continuerà ad essere il punto fermo della comunicazione CRI Altipiani. Sono certo che tutta la redazione si impegnerà a rendere speciale questo nostro “giornale informativo”, così come precedentemente è stato fatto con notevole diligenza da altri volontari. Fatta questa premessa, non mi resta che svelarvi subito quello che sarà il format ed i rispettivi autori di ciascuna sezione. L’uscita di InformaCRI avverrà con cadenza quindicinale, in particolare il secondo ed ultimo venerdì del mese, mentre le rubriche diventano sette (per ora) e saranno così costituite: Storia e principi di Croce Rossa a cura di Francesco Pristipino; Racconti dagli Altipiani, a cura di Giada Danieli, in cui saranno pubblicate notizie e racconti riguardanti gli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, raccolte dai volontari della CRI; Le Pillole del Soccorso, a cura di di Stefania Gerola, che riassumerà tutte le notizie dell’ambito sanitario e inerenti le attività di Area 1;
Gioventù, gestita da Jessica Grott (Delegata di Area 5) e sostenuta da Luciana Cafagna, in cui ci saranno notizie dei giovani dentro e fuori la CRI; Volontariato&Vacanza, gestita da Francesco Pristipino, che consisterà in una raccolta di short message scritti da tutti i volontari ospiti; Giù dagli Altipiani, sarà la rubrica in cui troverete notizie provenienti dal mondo extra territorio degli Altipiani, Italia ed estero, riguardanti sempre e comunque la Croce Rossa; Notizie in breve, infine, sarà lo spazio curato da Giorgia Pernici in cui ci saranno tutte le notizie smart riguardanti segnalazioni di segreteria, gli appuntamenti ed eventi in cui sarà coinvolto il Comitato Altipiani. Sono ben consapevole che gli argomenti sono tanti e non mancheranno le difficoltà iniziali per rendere funzionante perfettamente la nostra redazione, ma sono altresì sicuro che tutti uniti riusciremo a superarle al meglio. Ultimo argomento con cui vorrei concludere questo mio editoriale è il seguente:
la nostra redazione è pronta ad accogliere in ogni momento qualsiasi volontario decida di entrare a far parte del gruppo di lavoro, purché garantisca continuità e puntualità nell'impegno preso. In alternativa, siete tutti invitati a scrivere ed inviare le vostre notizie tramite mail all’indirizzo [email protected], che dopo attenta visione, se ritenute interessanti, verranno pubblicate. L'auspicio è che leggendo l'InformaCRI per 10 minuti, possiate soffermarvi su tutto ciò che ruota attorno alla CRI degli Altipiani e non solo; chissà che la lettura di storie di vita semplici, surreali e affascinanti possano far emergere in voi l'incipit ad un atteggiamento quotidiano, caratterizzato da una personale e differente sensibilità, ma con genuino amore e rispetto per il prossimo.
BENVENUTA REDAZIONE
I libri sono un piacere che non crea
dipendenza ma indipendenza.
Achille Mauri
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Rubrica cura di
Francesco Pristipino
Da questo numero di InformaCRI, abbiamo
pensato di proporvi una nuova rubrica sulla
storia della Croce Rossa.
Le nostre radici sono il fondamento
dell’attività di oltre 150 anni di questa
organizzazione mondiale e sono il DNA
che ognuno dei volontari che vi opera deve
avere.
Storia, principi e obbiettivi sono il faro del
nostro fare quotidiano e quindi è bene
ogni tanto spolverare un po’ i libri, alla
ricerca di quei sentimenti ispiratori che
tanto erano validi a metà del 1800 quanto
lo sono ora, più di 150 anni dopo.
Il 24 giugno 1859, durante la 2° guerra di indipendenza italiana, si consumò sulle colline a sud del Lago di Garda, a San
Martino e Solferino, una delle battaglie più sanguinose del 1800.
Trecentomila soldati di tre eserciti (Francese, Sardo-Piemontese e Austriaco) si scontrano lasciando sul terreno circa
centomila fra morti, feriti e dispersi.
Lì si trovava un giovane svizzero, Jean Henry Dunant, venuto ad incontrare per i suoi
affari Napoleone III. Dunant rimane sconvolto dal numero impressionante dei feriti e dei
morti, ma soprattutto dal fatto che essi vengano abbandonati a loro stessi: più di
quarantamila persone giacciono infatti sul campo di battaglia.
Impotente di fronte a queste scene di dolore e di disperazione, Dunant cerca invano
medici, chirurghi e infermieri che possano alleviare le sofferenze di tanti uomini.
Cosciente, quindi, che l'unica cosa da fare è quella di ricorrere alla buona volontà degli
abitanti del paese, Dunant stesso si improvvisa infermiere, raduna uomini e donne,
procura acqua, brodo, biancheria e bende, ritorna sui campi di battaglia per raccogliere il
maggior numero di feriti. Nonostante tutto è ben consapevole dell'insufficienza dei
soccorsi in rapporto alle necessità.
Moltissimi feriti vengono trasportati nella città
vicina di Castiglione delle Stiviere, che dista sei
chilometri dal teatro della battaglia. Li esisteva
già un ospedale e la possibilità di accedere
all'acqua, elemento fondamentale nel soccorso improvvisato per migliaia di feriti
che arrivarono a Castiglione. Anche le chiese, le scuole e le case private
vengono trasformati in ospedali temporanei dove le donne del posto prestavano
le maggior cure possibili.
Dunant descrisse mirabilmente il terrore di quel massacro nel suo testo
fondamentale “Un Souvenir de Solferino”, tradotto in più di 20 lingue.
... nell'Ospedale e nelle Chiese di Castiglione sono stati depositati, fianco a fianco,
uomini di ogni nazione. Francesi, Austriaci, Tedeschi e Slavi, provvisoriamente
confusi nel fondo delle cappelle, non hanno la forza di muoversi nello stretto spazio
che occupano. Giuramenti, bestemmie che nessuna espressione può rendere.
Risuonano sotto le volte dei santuari. Mi diceva qualcuno di questi infelici: "Ci
abbandonano, ci lasciano morire miseramente, eppure noi ci siamo battuti bene!".
Malgrado le fatiche che hanno sopportato malgrado le notti insonni, essi non riposano
e, nella loro sventura implorano il soccorso dei medici e si rotolano disperati nelle
convulsioni che termineranno con il tetano e la morte ...”
Il fine del libro di Dunant è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica per la
realizzazione del suo progetto, costituire in ogni Stato, associazioni di volontari
organizzati, in tempo di pace, per offrire soccorso ai feriti in caso di conflitto.
Il libro è un vero successo, ha una vasta risonanza in tutta Europa e crea
immediatamente un clima favorevole alla realizzazione concreta degli ideali in esso
contenuti, tra cui quello di restituire alla guerra (ritenuta un male inevitabile) almeno
una minima "umanità".
Dunant propone che i feriti ed il personale sanitario, vengano ritenuti neutrali dalle
Parti belligeranti, e siano protetti da un segno distintivo comune.
Da quel giorno inizio il sogno, quel sogno che oggi, a distanza di oltre 150 anni, è una consolidata realtà, quel sogno che
ci vede sempre tutti fratelli, ogni giorno, in ogni parte del mondo.
Arrivederci su queste pagine per il prossimo pezzo di storia ....
IL SOGNO DI CROCE ROSSA: QUANDO E COME E’ NATO di Francesco Pristipino
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Rubrica a cura di Gianni Mennea
In questa sezione racconteremo storie, notizie e cronache che
accadono “Giù dagli Altipiani”, una finestra sul mondo che deve
farci riflettere sulle problematiche reali che nel nostro presente
influiscono sulla società e sugli equilibri fondanti, apparentemente
non scardinabili.
Storie di uomini, donne e bambini provenienti da un oriente colpito
da incessanti e destabilizzanti fenomeni intollerabili, persone che
guardano ad un occidente “prospero” per il loro futuro. Quello
stesso occidente che blinda le sue frontiere interne dimenticando
uno dei propri baluardi principali, su cui molte repubbliche hanno
posto le loro basi: la libertà.
Parleremo anche di coloro che con il loro lavoro incessante
dedicano parte della propria vita al miglioramento e al progresso
dell’umanità; ma mostreremo, anche, fatti discutibili per far suscitare in voi spunti di riflessione e farvi comprendere che gli
Altipiani sono solo una porzione del Trentino, che a sua volta e solo una parte di una nazione più grande chiamata Italia,
a sua volta una striscia di terra, posizionata su una sfera leggermente più grande chiamata anch’essa Terra. Tutti giù
dagli altipiani?
Vi proponiamo un’articolo molto toccante, postata sul sito www.cri.it, con la testimonianza di un medico CRI che opera a
Idomeni, il limbo infernale nel nord della Grecia da cui è impossibile uscire, dove sono costretti a vivere in condizioni
disumane oltre dodicimila profughi, di cui gran parte bambini, da quando è stata chiusa la frontiera macedone. Per loro il
sistema di richiesta di asilo è bloccato, non riescono a fissare l’appuntamento all’ufficio di Salonicco per l’avvio della
procedura e nessuno risponde alle loro domande disperate. Un'emergenza che ancora una volta sottolinea
l'inadeguatezza delle istituzioni e l’impotenza dell'UNHCR.
L’Europa ha due facce. Quella che aiuta, assicura cure mediche e fa divertire i bambini con giochi e la
presenza di clown. E poi c’è l’altra, quella che costruisce barriere. In mezzo ci sono loro, i migranti che
sono scappati dalla Siria, dall’Iraq e dall’Afghanistan e che, a distanza di nove mesi ormai dal sorgere
delle prime tende nel campo spontaneo di Idomeni, non chiedono più di andare in Germania, Svezia o
in Inghilterra. “Non importa dove, basta che non ci sia la guerra”. Così molti di loro raccontano a
Valerio Mogini, medico volontario CRI, che sta offrendo il suo servizio ai migranti nel campo di Idomeni
insieme con due Infermiere Volontarie, la Croce Rossa ellenica e quella austriaca. “Le persone qui
sperano – racconta Valerio - e non si sono ancora perse d’animo. Quello che hanno vissuto prima di
arrivare nel campo è sicuramente peggiore di questa situazione. Ecco perché resistono e chiedono di
entrare in Europa”. Il ‘peggiore’ è ben visibile sui loro corpi che portano spesso i segni di ferite da
guerra. Ma qui nella piccola clinica da campo i migranti arrivano per curare qualsiasi cosa. “Ciò che per un essere umano, in condizioni di
normalità, può sembrare ordinario, qui diventa difficoltoso. Curiamo malattie croniche, dalla tosse all’ulcera. Il terreno su cui è sorto il campo,
poi, non aiuta. Se piove, c’è fango ovunque e se non piove, come oggi ad esempio, si alza la polvere provocando risentimenti polmonari e
oculari. La sera poi fa ancora molto freddo e c’è vento. La situazione però al momento è sotto controllo. Cominciamo il turno la mattina alle 8,
ininterrottamente fino alle 16, per poi lasciare il campo alle altre organizzazioni. Qui c’è collaborazione tra tutte le associazioni presenti al fine
di garantire una presenza continua e sempre pronta. Mi sento di escludere un rischio epidemie per il momento”.
Sono leggermente calate le presenze nel campo di Idomeni, dai 12 mila di qualche settimana fa, si stimano circa 9 mila persone. Valerio ci
racconta dei tentativi da parte delle autorità greche di convincere i migranti qui fermi al confine con la Macedonia a spostarsi in campi di
accoglienza ufficiali. “In arabo, francese e inglese distribuiscono volantini per esortare le persone a lasciare Idomeni. Assicurano che la
frontiera non sarà aperta e d’altronde basta guardare quel filo spinato per capire che in effetti non andrà diversamente”.
Nel campo vivono tante donne incinte e migliaia di bambini. “Prima di partire - conclude Valerio- non avevo nessuna aspettativa, non sapevo
cosa avrei trovato, di sicuro non credevo ci fossero così tanti bambini e che fossero così piccoli. Alcuni vanno dai 4 mesi a 1 anno e ciò vuol
dire che sono nati in viaggio o hanno viaggiato da neonati”. Proprio a loro Valerio ha dedicato un post ieri sera sul suo profilo Facebook che
non ha bisogno di alcun commento aggiuntivo.
“È alla dolcezza dei loro occhi, a quel punto cancellata dalla vita in un campo, che un giorno dovremo chiedere scusa. Chi ha portato la
guerra nel loro paese e chi non ha voluto concedere loro la pace e la dignità è allo stesso modo responsabile. La storia siamo noi, la
responsabilità è nostra”.
LE PERSONE QUI CONTINUANO A SPERARE di Laura Bastianello (fonte www.cri.it)
SIAMO SOLO UN PUNTINO NELL’UNIVERSO di Gianni Mennea
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Benvenuti a nord est, frontiera d’Europa che parla pashtu e urdu - Viaggio a Udine e Gorizia dove la CRI opera senza
distinzione di razza - - - >> http://www.cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/30615
Migranti, a Taranto nell'ultimo sbarco numerosi bambini con le loro mamme - Volontari e operatori CRI in prima linea per
supportare i più vulnerabili - - - >> http://www.cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/30633
Migranti: un team medico-sanitario della Croce Rossa Italiana è partito per Idomeni - Il team, composto da un medico volontario e da due Infermiere Volontarie CRI - - - >> http://www.cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/30597
Ecuador: Croce Rossa risponde al devastante terremoto sulla costa del pacifico. Individuate le necessità sanitarie più
urgenti. Oltre 800 i volontari in campo - - - >> http://www.cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/30560
NOTIZIE SHORT DA WEB SITE CRI
OFFICINE UBU E CRI INSIEME PER LE PERSONE SENZA FISSA DIMORA
Ieri, 28 aprile, è uscito nelle sale
cinematografiche italiane il film
„Benvenuti … ma non troppo”, una
commedia francese diretta da
Alexandra Leclère, prodotta da
Officine UBU.
È un film che tratta con ironia e
leggerezza il tema molto delicato e
attuale dell’accoglienza e della vita di
chi è senza dimora.
In questa sfida di sensibilizzazione,
UBU ha coinvolto la CRI, quale attore
quotidiano nella gestione di questo
problema. Una parte degli incassi
sarà donata da UBU alla CRI quale
contributo all’attività di assistenza ai
vulnerabili che vivono in strada.
Il Presidente CRI Rocca ha dichiarato:
“Sono contento che questo film esca
nel mese di aprile quando l’attenzione
verso il tema delle persone senza
dimora tende a scomparire dalle
cronache dei giornali. Eppure le
persone vivono in quelle condizioni
tutto l’anno e i nostri volontari
svolgono un servizio continuativo
senza limitarsi a intervenire solo nei
mesi più freddi. Apprezzo poi i toni
leggeri del film, capaci di arrivare a un
pubblico molto più ampio di quello già
sensibile su questi temi.
Anche Franco Zuliani, fondatore e
amministratore di Officine UBU, ha
commentato l’uscita del film:
“Siamo profondamente onorati di
questa collaborazione con Croce
Rossa Italiana. Il cinema è, da
sempre, un’importante cassa di
risonanza dei valori umani, nonché
specchio della società e dei suoi
mutamenti. Poter veicolare importanti
tematiche come quella
dell’accoglienza, grazie anche a un
partner qualificato e autorevole come
Croce Rossa Italiana, ci offre la
possibilità di sensibilizzare il pubblico
su questioni delicate e fondamentali”.
VISITA LA PAGINA DEL FILM http://www.benvenutimanontroppo.it/
GUARDA IL TRAILER DEL FILM https://www.youtube.com/watch?v=REWXxgs_qew
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Eccola che arriva!! Come ogni anno, puntuale, la
festa della CRI sta per arrivare. Dal 01 al 08
maggio in molti paesi del Trentino, dove
quotidianamente la CRI si adopera per i bisogni
della Comunità, sarà festa grande.
Si inizia il primo giorno del mese, Festa del lavoro,
dove COREDO si propone con PORTE APERTE
IN CROCE ROSSA, giornata di conoscenza e
divertimento con i volontari. La festa si svolgerà
presso l’Edificio della Protezione Civile (09.00-
20.00). Sempre il giorno 01, la CRI DI LEVICO si
proporrà con una dimostrazione di MANOVRE
SALVAVITA presso il centro del paese (15.00-
18.00). Per chiudere in bellezza la giornata, la CRI
DELLE GIUDICARIE invita tutti a CRI BY NIGHT,
ballo e divertimento presso la discoteca Angelo blu di Ponte Arche (21.00-02.00).
Il giorno 04 la CRI DI MEZZOCORONA incontra la popolazione in una serata per CONOSCERE
INSIEME IL DIABETE presso la Sala della Cassa Rurale (20.30).
Il 05 e 06 maggio è il momento della CRI BASSA VALSUGANA con l’iniziativa TAVOLO
INFORMATIVO CRI, incontro con gli studenti dell’Istituto Degasperi di Borgo
Anche venerdì 06 saranno molti gli appuntamenti vestiti di rosso: la CRI DELLA VAL DI LEDRO
propone un CONCERTO DELLA BANDA DI VALLE, con rinfresco in chiusura di serata, presso il
Centro culturale di Locca di Concei (20.30); la CRI DI PERGINE, nell’ambito dell’iniziativa “LA
CRI SI PRESENTA”, propone presso il teatro Don Bosco, una COMMEDIA DIALETTALE della
filodrammatica Argento vivo di Cognola dal titolo “Allegre comari di ……” (18.30-20.30); la CRI DI
DIMARO invita tutti a ballare presso la sala di Carciato con l’iniziativia BALLO LISCIO IN CRI
(20.30); per finire, la CRI DI LAVIS propone CROCE ROSSA: SOGNO DI UNO, REALTA’ DI
TUTTI, una serata sulle memorie di Henry Dunant, con letture curate dalle filodrammatiche
accompagnate dalla Banda di Lavis dalla Piazzetta della biblioteca direzione Castello dei Ciucioi
(20.30). Sabato 07 maggio la CRI VAL DI FASSA parteciperà alla AISCIUDA LADINA,
tradizionale festa del volontariato locale.
Il 7 maggio poi, sarà il grande giorno del CRI Day
a Riva del Garda, che celebrerà la Giornata
mondiale del Movimento internazionale di Croce
Rossa e Mezzaluna Rossa.
Sono previsti due appuntamenti con le manovre di
rianimazione cardiopolmonare, in Piazza Cavour
(14.30-15.30 e 17.30-17.30), con la speciale
partecipazione della Lagaria Rugby Rovereto.
In Piazza Cesare Battisti sarà proposta la
simulazione di interventi di protezione civile a
seguito di terremoto (15.30-16-30); non
mancheranno le manovre salvavita di
disostruzione pediatrica in Piazza Cavour (16.30-
17.00).
In Piazza Cesare Battisti largo agli amici pelosi,
con esercitazione delle unità cinofile (17.00-
17.30).
Per finire in bellezza in Piazza Cavour il grande
flashmob (20.00).
Di contorno ci saranno molti stand sparsi per la
città, che presenteranno attività varie CRI: i
Giovani saranno in via Dante con una
simulazione-effetto di elevato tasso alcolemico, le
Infermiere Volontarie si proporranno con due
stand in Piazza delle Erbe e piazza Battisti, i
clown, con la loro travolgente simpatia, saranno
pronti per “… fai un selfie con noi?” in Piazza delle
erbe e per finire “In + ci sei tu nel cuore della
mamma ...”, un regalo speciale per la festa della
mamma.
AI BLOCCHI DI PARTENZA PER FESTEGGIARE LA CROCE ROSSA di Giorgia Pernici
7
La grande settimana terminerà con lo spettacolo Rwanda
che sarà presentato alle ore 21 di domenica 8 maggio
presso la Sala della Cooperazione della federazione in via
Segantini a Trento.
Molti di noi hanno già visto il lavoro di Marco Cortesi e Mara
Moschini, dato che il nostro comitato lo ha proposto un paio
di anni fa in diverse frazioni degli Altipiani, e proprio per il
grande segno che ha lasciato in ognuno di noi non potremo
che farci parte attiva nel diffondere la notizie per contribuire
a riempire rapidamente la sala e fare il sold out.
Chi invece non lo avesse visto non può certo perdere questa
occasione. Segnaliamo che i fondi raccolti saranno utilizzati
per attività sociali in Trentino quindi riempiamo rapidamente
quella sala!!
Insomma la CRI scende in mezzo alle nostre comunità,
riconosciuta come associazione, come punto di riferimento
per l’ambito sociale a tutto tondo e non solo per gli aspetti di
assistenza sanitaria della propria attività.
Credo che qui, sui nostrii Altipiani, abbiamo ancora molto da
lavorare in tal senso, per creare feeling con i nostri
concittadini, per farci correttamente riconoscere e stimare
dalle nostre amministrazioni, per farci sostenere con le
azioni, reclutando sempre più volontari, ma anche attraverso
le intezioni, con la campagna soci ordinari. Non
dimentichiamoci che attraverso l’adesione all’associazione,
con una piccola quota anunuale di 16 euro, se ne possono
condividere principi, valori e obbiettivi, sostenendone
l’attività, anche senza operare attivamente nel quotidiano.
È una delle sfide che dobbiamo porci per il futuro prossimo
che ci consentirà di sentirci più vicini ai nostri compaesani e
che permetterà a loro di conoscerci e apprezzarci,
valorizzando tutta la nostra attività, senza dare per scontato
la nostra presenza, considerando la CRI come braccio
operativo scontato che garantisce il servizio essenziale di
urgenza-emergenza, diritto naturale del cittadino.
Come chiudere questo articolo? … tutti in piazza con la CRI dal
01 al 07 maggio, 7 giorni, 7 principi!! … e l’ottavo giorno si
chiude con la riflessione Rwada che ci aiuterà a scegliere
sempre da che parte stare, quella giusta.
Scaldiamo i muscoli, si parte!
VAI ALLA PAGINA EVENTO RWUANDA:
http://uniquepels.com/rwanda%20.html
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IL BISOGNO NON HA STAGIONE di Giada Danieli
Ognuno di noi ha la propria storia,
ognuno vive lo spazio che ci circonda
a modo proprio, raccogliendo
informazioni, facendo esperienze
diverse, raccontandosi in modo del
tutto originale e unico.
Questo spazio è dedicato a noi e alle
nostre storie! Ciascuno potrà
raccogliere racconti, eventi, fatti dagli
Altipiani, che lo hanno visto
protagonista o spettatore, e
condividerli con tutti su questa pagina
di InformaCRI.
Di cosa si potrà parlare? Il fulcro di
questa rubrica sono gli Altipiani
Cimbri, quindi tutto quello che avviene
sul nostro territorio, dentro e fuori la
CRI, può essere raccontato qui:
eventi e feste, avvenimenti importanti,
racconti di vita vissuta, personaggi
particolari e simbolo della nostra
comunità, esperienze fatte, insomma
qualsiasi cosa che riguarda noi, la
comunità e l’ambiente in cui viviamo!
La cosa bella di questa rubrica, a mio
avviso, è che ciascuno di noi può
condivide con gli altri qualcosa che
l’ha colpito! In questo modo il giornale
diventa nostro, uno strumento a
disposizione di tutti noi volontari per
raccontare e raccontarci. Bene,
comincio io!!
È passato quasi un mese dalla
chiusura della stagione invernale; qui
sugli Altipiani la maggior parte delle
attività vengono rimandate all’inizio
della prossima tornata turistica, le
persone, che hanno lavorato
duramente durante l’inverno, si
godono il meritato riposo.
Ci sono però alcune cose che non
possono aspettare: le necessità delle
persone e noi questo lo sappiamo
benissimo. I bisogni non conoscono
stagioni, arrivano quando arrivano e
noi abbiamo imparato che di fronte ad
un bisogno dobbiamo rispondere,
dobbiamo dimostrarci sempre pronti
e attenti, non per mero senso del
dovere, ma per onore della scelta di
vita che abbiamo fatto, per le ragioni
che, a volte più chiaramente, a volte
un pò più nel profondo, il nostro cuore
ci detta. E sappiamo anche che le
vulnerabilità della nostra Comunità
cambiano, sono in continua
evoluzione, e per questo noi non
possiamo dimostrarci statici e
impreparati. Questo è evidente nel
numero sempre crescente di attività
“nuove” a cui siamo chiamati e a cui,
a volte con più difficoltà, a volte più
semplicemente, rispondiamo.
Anche la nostra missione, come
Volontari di Croce Rossa, è sempre
nuova: ci si può e ci si deve
reinventare ogni giorno.
Quindi grazie a ciascuno di noi per
qualsiasi cosa facciamo all’interno
della grande famiglia CRI,
nell’attenzione ai bisogni della nostra
Comunità.
“Prendersi cura di una persona significa innanzitutto rispettare, stimolare e
valorizzare lo svolgersi della sua esistenza, secondo la progettualità che essa
stessa contiene e che a priori non è conosciuta neanche dal soggetto stesso,
ancor meno da chi la osserva.”
Rubrica a cura
di Giada Danieli
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Quando ci si trova di fronte ad un caso di attacco cardiaco in un campo
sportivo sorgono molte domande: “come è potuto succedere ad uno sportivo
come lui?”, “sarei pronto ad affrontare una situazione del genere, se mi si
presentasse?”, “quali strumenti ho in dotazione per fronteggiare un simile
evento?”.
Purtroppo, i sempre più frequenti casi di attacco cardiaco tra i giovani che
praticano sport ci hanno spinto ad una riflessione seria a riguardo, a fronte
anche del fatto degli ultimi aggiornamenti legislativi sia a livello nazionale che
a livello provinciale.
Per questo motivo, la Croce Rossa Altipiani in collaborazione con U.S.S.A.
(Unione Sportiva Sociaetà Altipiani) e il Centro di Formazione CRI Tononi, sta organizzando un convegno di informazione
dal titolo “La defibrillazione precoce nello sport”, rivolto a tutte le associazioni e le società sportive, nonché ai proprie tari e
gestori di impianti sportivi della provincia di Trento.
Il convegno avrà luogo nella giornata di domenica 15 maggio
2016, presso il centro congressi di Lavarone con inizio alle
08.30. Dopo la registrazione dei partecipanti inizieranno con
l’intervento di molte autorità. Sono in corso contatti con il
Presidente del Comitato Provinciale di Trento, Alessandro
Brunialti, l’Assessore allo sport della Provincia Autonoma di
Trento, Tiziano Mellarini, e il Presidente Unione Società
Sportive Altipiani, Sandro Marchesi, per organizzare al
meglio l’evento.
Dopo una breve presentazione del convegno a cura di Mara
Mittempergher, Presidente del nostro Comitato Altipiani, alla
probabile presenza di Nicoletta Carbonari, Presidente della
Comunità di Valle, si entrerà nel vivo dell’argomento con
l’intervento della Dott.ssa Margherita Taras, Direttore Sanitario del Comitato Provinciale C.R.I, che tratterà di morte
cardiaca improvvisa, cos’è e come si manifesta. Seguirà poi un intervento, tenuto probabilmente direttamente dal Dott. Alberto Zini, Direttore di Trentino Emergenza 118,
sulla rianimazione cardio-polmonare e la defibrillazione precoce sul territorio, facendo riferimento in particolare
all’importanza che hanno anche nell’ambito sportivo e alla situazione attuale in Trentino.
Per quanto riguarda l’aspetto legislativo, un funzionario
esperto P.A.T. ci introdurrà le applicazioni territoriali del
Decreto Legge 158 del 13/09/2012, denominato anche Decreto
Balduzzi. All’interno del Decreto, che si occupa di Sanità
pubblica sotto diversi aspetti, l’Articolo 7 riguarda in particolare
fumo, alcol, ludopatia e attività sportiva. In dettaglio, per quanto
concerne l’attività sportiva, il Decreto sancisce due importanti
novità: l’obbligo di un’idonea certificazione medica anche per tutti i cittadini che praticano un’attività sportiva non
agonistica o amatoriale e maggiori controlli sull’attività sportiva non agosnistica. Quest’ultimo punto viene attuato
mediante la stesura di linee guida per i controlli sanitari da effettuare sui praticanti e per la dotazione e l ’impiego di
defibrillatori semiautomatici ed eventuali altri dispositivi salvavita, da parte di società sportive professionistiche e
dilettantistiche.
Dopo un breve accenno alla normativa, l’intervento si focalizzerà sui risvolti organizzativi che ne dervivano e la
responsabilità civile e penale di Presidenti, dirigenti, operatori delle società sportive.
Il convegno continuerà con una veloce introduzione riguardo l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico, secondo la
normativa provinciale, tenuta da un operatore di Trentino Emergenza 118. In seguito un funzionario P.A.T. illustrerà
brevemente le diverse tipologie di defibrillatori disponibili, guidando alla scelta del più idoneo e alle possibilità di contributi
e agevolazioni per l’acquisto. La mattinata si concluderà con un momento di dibattito con le figure esperte coinvolte, a cui
seguirà l’aperitivo di chiusura dei lavori.
Per tutti i dirigenti e membri delle associazioni presenti che saranno
interessati, nel pomeriggio è previsto un momento formativo pratico, in
cui i partecipanti potranno prendere parte a sessioni di prove pratiche,
che si terranno presso le scuole medie di Lavarone.
Organizzati in picoli gruppi, previa iscrizione, i partecipanti potranno
ottenere la certificazione all’uso del DAE, previo superamento del
breve corso.
CRI e USSA altipiani per lo sport:
A LAVARONE IL CONVEGNO SULLA DEFIBRILLAZIONE PRECOCE NELLO SPORT
di Giada Danieli
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Rubrica a cura di
Jessica Grott e Luciana Cafagna
Rubrica a cura di Francesco Pristipino
Passando per la sede di Folgaria vi siete sicuramente imbattuti nei
Volontari Ospiti che arrivano da tanti Comitati Di Croce Rossa sparsi per
l’Italia. Arrivano da noi con il progetto Volontariato e Vacanza aperto
tutto l’arco dell’anno nella nostra sede.
Si tratta di un progetto iniziato nell’estate del 1993 con i primi due
volontari arrivati dalla CRI di Monfalcone, e da allora è stato un grande
crescendo fino ai giorni nostri, fino a raggiungere nel 2015 quota 950
presenze, un successo enorme che ci permette di conoscere gente
meravigliosa che usa le proprie ferie per aiutarci. Grazie alla loro attività
di Volontariato riusciamo a condurre tanti progetti di solidarietà nel grande spirito di Croce Rossa che ci lega, insieme a
loro riusciamo ad offrire un servizio alla Comunita degli Altipiani che ci invidiano ovunque, importante anche per quanto
riguarda la qualità che offre l’Altopiano in chiave turistica. Inoltre, siamo presenti con discrezione ma efficienza nel
Sociale, aiutando gli anziani soli o chiunque vive nel bisogno.
Nel tempo abbiamo allargato i nostri orizzonti con una presenza progettuale sia in Italia che all’Estero con progetti che
hanno migliorato la qualità di vita in diversi luoghi, solo per citarne alcuni: Colombia, Balcani, Sud Est Asiatico, Senegal,
Langtang (Nepal), terremoti dell’Abruzzo e dell’Emilia, attività che con i soli
volontari di Folgaria non sarebbero state possibili.
Sono davvero tanti gli amici che provengono da ogni angolo della nostra
penisola, si pensi che le Sedi in
Italia sono circa 1400, e in questa
rubrica i diretti partecipanti ci
racconteranno qualcosa di loro;
seguiteci nei prossimi numeri.
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA di Francesco Pristipino
AMICO, STAI CONNESSO di Jessica Grott
E’ sempre complicato iniziare qualcosa di nuovo, che siano poche righe come queste, oppure l’inizio di un percorso per diventare volontario di Croce Rossa entrando in una realtà nuova ed insapettata. Bene in questa sezione troverete tutte le novità, le proposte e i progetti dell’Area Giovani … ma anche pensieri e riflessioni. Progetti da fare ce ne sono molti, e si potranno realizzare solamente con il contributo delle persone che credono in questa bellissima associazione indipendentemente dall’età anagrafica, perciò …. Stay tuned!!! A meno che uno
come te non ci tenga molto, nulla andrà meglio o sarà risolto!
the Lorax
PS: Se state leggendo questo giornale da un supporto tecnologico, potete guardare questo simpatico e breve video ;)
L’unione fa la forza (tempo di visione 1:22)
www.youtube.com/watch?v=MoActT36qZg
Il grande muro dei ricordi
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Rubrica a cura di
Stefania Gerola
VITA E SALUTE, TUTELA E PROTEZIONE SCOPRIAMO L’AREA 1
di Stefania Gerola
Questa nuova sezione “Pillole Del
Soccorso” tratterà notizie di ambito
sanitario e di tutte le attività
inerenti l'Area 1. Ma che cos'è
l'Area 1?
La maggior parte di noi pensa che
nell'Area 1 rientrino
esclusivamente le attività legate al
soccorso extra ospedaliero ma non
è così. L'obiettivo dell'Area 1 è di
tutelare e proteggere la vita e la
salute intesa come “uno stato di
completo benessere fisico,
mentale e sociale e non
semplicemente l’assenza di
malattia e di infermità” (OMS).
Questo richiede un approccio
globale alla persona, la quale deve
essere vista nel suo intero e nei
diversi aspetti della sua vita. Da
qui si evince che il servizio
ambulanza ed i servizi assimilabili
sono solo una delle numerose
attività che costituiscono
quest'area.
Nella pratica questo si traduce
nella pianificazione e
implementazione di attività volte a
migliorare lo stato di salute delle
persone e delle comunità, a
proteggere la vita, a fornire
supporto socio-sanitario alle
comunità, a costruire comunità più
sicure attraverso la promozione
della salute e ad assicurare
l'acquisizione di competenze da
parte della comunità per
proteggere la propria vita e quella
degli altri.
Le altre attività sono: la diffusione
del primo soccorso, l'educazione
alla salute e la promozione di stili
di vita sani, la diffusione del BLS,
del BLSD, del PBLS e del PBLSD,
le manovre di disostruzione
pediatrica, il trucco e la
simulazione, la promozione della
donazione volontaria del sangue e
i servizi di ausilio al Servizio
Sanitario
delle Forza Armate come previsti
dalle Convenzioni di Ginevra.
Nei prossimi numeri del nuovo
InformaCRI parleremo di queste
attività e di come vengono gestite
e realizzate dal nostro Comitato
ma parleremo anche di salute e di
tante altre cose legate al mondo
del soccorso.
02 MAGGIO SEDE DI FOLGARIA
Ore 20.30 – 22.30
BLSD – PBLSD (teoria) A cura di IP 118
11 MAGGIO SEDE DI LAVARONE
Ore 20.15 – 22.15 EMERGENZE MEDICHE CARDIACHE
(teoria) A cura di Medico
PROSSIMI AGGIORNAMENTI AREA 1
Ricordiamo inoltre gli AGGIORNAMENTI del SABATO MATTINA in AUTOSANITARIA a CARBONARE dalle ore 10.00 alle ore 12 con prenotazione presso la propria sede territoriale. Come sempre TRE posti per LAVARONE e TRE per FOLGARIA oltre all’autista in turno.
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Rubrica a cura di Giorgia Pernici
Questa rubrica raccoglie notizie smart di carattere operativo, di informazione veloce, di promemoria, riguardanti l’attività nel nostro comitato o ad esso strettamente legate.
L’informazione sarà tanto efficiacie quanto
ognuno si sentirà responsabile nel far pervenire
in redazione tutto quello sia ritenuto di interesse
comune per migliorare la nostra attività.
Come ben sapete, il vecchio Fiat Scudo in dotazione alla sede territoriale di
Folgaria usato per il servizio alla camera iperbarica di Bolzano da qualche
mese non è più operativo a causa di un danno importante al motore.
L'oneroso preventivo di riparazione ci ha portato a riflettere se non fosse il
momento di sostituirlo con uno nuovo. Così é stato. Abbiamo optato per
l'acquisto di un pulmino Volkswagen T6 9 posti con motorizzazione diesel
euro 6.
L'allestimento, curato da Aricar, partner storico del nostro Comitato,
comprende una pedana (amovibile ed estremamente leggera) per il carico
di una carrozzina nella zona posteriore, una piastra con aggancio 10g che
permette l'utilizzo di una qualsiasi sedia d'ambulanza per il trasporto in
totale sicurezza del paziente, due erogatori di ossigeno nella zona
posteriore, tre sedili completamente indipendenti ed amovibili ed una
piccola pedana posta in corrispondenza del portellone laterale per facilitare
la salita dei pazienti.
L'elenco dei dispositivi montati sulla nuova 23042 sarebbe ancora lungo da
riassumere in poche righe. Sicurezza e praticità d'uso sono le
caratteristiche che distinguono il mezzo; sicurezza massima per
l'equipaggio ed i pazienti, facilità d'uso dei dispositivi e, non ultimo,
l'impiego per le molteplici attività che interessano il nostro Comitato.
Benvenuto!
Ora il mezzo è in attesa di immatricolazione CRI ed è il primo interamente
di proprietà del nostro Comitato, dopo la privatizzazione della nostra
associazione. Quando sarà operativo provvederemo a presentarlo ai
volontari.
PS: come sempre i nostri mezzo trasportano persone ma anche messaggi da lanciare all’occhio di chi, casualmente, si
trova a fermarsi in strada affiancato a noi. La nuova 23042 porta un messggio molto attuale che deve essere nel cuore di
ognuno di noi.
ARRIVATO IL NUOVO PULMINO PER LA SEDE DI FOLGARIA di Michael Pizzini
TESSERAMENTO 2016
Ultimissimi giorni per regolarizzare il tesseramento
2016.
La quota invariata è di € 8,00 e va versata presso la
segreteria della propria sede territoriale.
Affrettatevi !!!
5 x 1000
Tempo di dichiarazione dei redditi … sosteniamo la
nostra associazione donando il nostro 5 x 1000 e
facendo un buon lavoro di passaparola a tutti quelli
che conosciamo!! I piccoli gesti portano alle vette
più alte.
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Direttore responsabile: Gianni Mennea
Redattori: Luciana Cafagna - Giada Danieli – Stefania Gerola – Jessica Grott Giorgia Pernici - Francesco Pristipino
Hanno collaborato: Michael Pizzini
REDAZIONE CRI ALTIPIANI Via Papa Giovanni XXIII nr 2 – 38064 Folgaria (TN) - Cell. 392.6571632
email: redazione.altipiani @critrentino.it
RIUNIONE DI CONSIGLIO
Martedì 3 maggio è convocato il Consiglio presso la sede di comitato alle ore 20.30.
I temi all’ordine del giorno sono l’ufficializzazione di incarichi e deleghe, la presentazione del nuovo Direttore
sanitario e del suo programma di lavoro, l’intervento del Direttore amministrativo in merito a bilancio, stato della
privatizzazione, recupero crediti da Roma.
E ancora la preparazione dell’assemblea dei soci, la valutazione della bozza di
accordo 2016 sul ruolo del Direttore amministrativo e i rapporti con il Comitato
provinciale.
Inoltre aggiornamento corso TSSA, convegno DAE-sport di
Lavarone del prossimo 15 maggio, la settimana della CRI, i
progetti Cuore, la nuova sede di Comitato, la nuova
convenzione 118 e la programmazione di un’esercitazione
congiunta per il prossimo autunno.
ELEZIONI CONSIGLIO COMITATO PROVINCIALE
Domenica 17 aprile si sono svolte le elezioni per il consiglio del comitato CRI provinciale. Ad oggi, giorno di uscita
di InformaCRI, non abbiamo ancora notizie ufficiali quindi ci limitiamo a mettere un post in questa rubrica con i dati
provvisori trovati sul web site CRI.IT, in attesa della proclamazione che dovrebbe essere in arrivo a giorni.
Una piccola riflessione la possiamo fare relativamente
ai numeri di nostra competenza. Nel nostro comitato,
su 106 aventi diritto al voto, hanno votato in 30 che
equivale al 28,3%.
Da voci di corridoio abbiamo appreso che l’affluenza in
altre sedi della provincia è stata più bassa e questo ha
preoccupato i candidati.
Attendiamo comunque le prossime uscite per darvi i
dati ufficiali.
La redazione di Comitato è un gruppo di lavoro apertissimo a chiunque voglia
collaborare con costanza e puntualità (sono due concetti che per noi sono diventati
impegni). Inoltre il giornale raccoglie anche scritti di qualsiasi volontario che
saltuariamente decida di raccontare qualcosa da condividere con tutti. Invitiamo
chiunque volesse collaborare con la redazione a contattarci via mail o telefono.