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Influenza A(H1N1)v Influenza A(H1N1)v scenari di una pandemia, scenari di una pandemia, fra ipotesi e certezze fra ipotesi e certezze Giovanni Giovanni Rezza Rezza Dipartimento Dipartimento Malattie Malattie Infettive Infettive

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Page 1: Influenza A(H1N1)v scenari di una pandemia, fra ipotesi e certezze Giovanni Rezza Dipartimento Malattie Infettive

Influenza A(H1N1)v Influenza A(H1N1)v scenari di una pandemia, scenari di una pandemia,

fra ipotesi e certezzefra ipotesi e certezze

Giovanni RezzaGiovanni RezzaDipartimento Dipartimento

Malattie InfettiveMalattie Infettive

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2005-2008

•Emergerà un virus pandemico?

•Quando?

•Dove?

•Quale sarà il sottotipo coinvolto?

•Riusciremo a contenere i focolai iniziali?

•Quanto sarà aggressiva clinicamente?

•Quale sarà il suo impatto globale

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Beveridge WI, WHO, 1977

“Si sente spesso dire che le pandemie si verificano all’incirca ogni 10 anni, e che perciò presto ne avremo una. La storia, però, non supporta questa asserzione”

QUANDO?Esiste un orologio biologico delle pandemie influenzali?

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0

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1883 1893 1903 1913 1923 1933 1943 1953 1963 1973 1983 1993 2003

Epidemicità*

*1: epidemia, 2: probabile pandemia, 3: pandemia*1: epidemia, 2: probabile pandemia, 3: pandemiaPotter, C.W: Textbook of Influenza by Nichols, Webster, Hay, Blackwell, Science 1998Potter, C.W: Textbook of Influenza by Nichols, Webster, Hay, Blackwell, Science 1998

30 Anni30 Anni 1010 1010

37 Anni?37 Anni?

Le pandemie influenzali dell’era modernaLe pandemie influenzali dell’era moderna

1010 2020

20052005

H1H1 H2H2 H3 (dalle anatre)H3 (dalle anatre)

H1H1

K. StöhrK. Stöhr

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INVERNO:INVERNO:

PRIMAVERA:PRIMAVERA:

ESTATE:ESTATE:

AUTUNNO:AUTUNNO:

Gen 1830, Feb 1957Gen 1830, Feb 1957

Mar 1847, Mag 1889, Mar 1918 Mar 1847, Mag 1889, Mar 1918 ((mildmild), ), Mar 2009Mar 2009

Ago 1857, Aug. 1918 Ago 1857, Aug. 1918 ((severe wavesevere wave)), Lug 1968, Lug 1968

Ott/Nov 1732, ‘Aut’ 1781, Set/Ott 1800Ott/Nov 1732, ‘Aut’ 1781, Set/Ott 1800

In quale stagione?In quale stagione?

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CinaCina

Russia Russia

USAUSA

PanamaPanama

AfricaAfrica

1781, 1830, 1957, 1968, 1781, 1830, 1957, 1968, ((mild wavemild wave 1918) 1918)

1800, 1847, 1889, 1800, 1847, 1889, (1732, (1732, severe wavesevere wave 1918) 1918)

1732 1732 ((mild wavemild wave 1918) 1918)

18571857

((severe wavesevere wave 1918) 1918)

PaesePaese Data di inizio della pandemiaData di inizio della pandemia

DOVE?DOVE?

Dove iniziano le pandemie influenzali?Dove iniziano le pandemie influenzali?

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Incidenza di casi probabili e confermati di influenza A (H1N1)v, Incidenza di casi probabili e confermati di influenza A (H1N1)v, per data di inizio sintomi - Messico, 15 Marzo – 26 Aprile, 2009per data di inizio sintomi - Messico, 15 Marzo – 26 Aprile, 2009

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QUALE VIRUS? Origine del virus dell’influenza A

(H1N1) di origine suina

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CONTENIMENTO DEI FOCOLAI PRIMARICONTENIMENTO DEI FOCOLAI PRIMARI

In base ai risultati dei modelli disegnati su H5N1 In base ai risultati dei modelli disegnati su H5N1

(e a seguito dell’esperienza della SARS),(e a seguito dell’esperienza della SARS),

È possibile contenere un focolaio inizialeÈ possibile contenere un focolaio iniziale

• Con antivirali + misure quarantenarie: se RCon antivirali + misure quarantenarie: se R00 <1.8 <1.8

• Con antivirali + misure quarantenarie + pre-Con antivirali + misure quarantenarie + pre-

vaccinazione: se Rvaccinazione: se R00 <2.4 <2.4

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Perché il contenimento è fallito?

•R0 per influenza: 1.4-2.6

•Il ruolo dei casi lievi

•Il timing del picco di escrezione

virale (es., Influenza vs. SARS)

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AGGRESSIVITA’ CLINICACosa sappiamo su virulenza

e tasso di letalità?

Sui casi confermati0,2% (NYC) - 0.26% (UK) a 2% (Messico)Sui casi stimati0.0008% (NYC) – 0.04% (UK)Sui casi stimati0.001% (Napoli) – 0.0005% (Italia)

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Impatto (decessi) di A(H1N1)v nel mondo

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Qual è la distribuzione per età dei casi di Qual è la distribuzione per età dei casi di influenza da virus A(H1N1)v?influenza da virus A(H1N1)v?

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Perché sono maggiomente colpiti i giovani?

•Dinamiche epidemiche nella prima

fase dell’epidemia (probabilità di

esposizione)

•Presenza di anticorpi neutralizzanti

in persone anziane

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Cosa ci ha insegnato l’inverno dell’emisfero australe?

•Virus pandemico identificato nel 91% dei ceppi

isolati

•Epidemia di dimensioni relativamente contenute

(paragonabile a una stagionale di elevata intensità

•Aumentato carico assistenziale, a causa di

polmoniti virali primarie e ARDS, soprattutto

sulle terapie intensive

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E’ possibile mitigare il decorso e gli effetti della epidemia?

• Trattamento dei casi gravi o a rischio di complicanze

• Vaccinazione (servizi essenziali e malati cronici, donne gravide, bambini e adolescenti?)

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Casi clinici 5 4 0 14 10 22 21 30 28 49 78 357 620 10271233 938 981 873 1233 610

N. Regioni/PP.AA. 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 16 19 19 19 19 19 13

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Num

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casi

Casi di sindrome influenzale in Italia

Revisione sistema di sorveglianza: definizione clinica di caso

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Quali implicazioni?

•Resistenza a Oseltamivir

•Mutazione D225G

•Situazioni geografiche complesse (es. Ucraina)

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Conclusioni

• Il virus influenzale A(H1N1) di origine suina si è diffuso efficientemente in quasi tutte le aree geografiche

• La virulenza non è elevata, ma si registrano casi di polmonite virale primaria in giovani, che talvolta scatenano una ARDS

• In Italia si è probabilmente verificato un primo picco pandemico, ma non si possono escludere successive ondate

• Vaccinazione e farmaci antivirali possono mitigare l’impatto clinico dell’epidemia e ridurre il rischio di successive ondate epidemiche