info rionero, aprile 2011

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Info RIONERO Info RIONERO Foto di Domenico Notarangelo (Via Crucis 1973) A RIONERO PIOVONO LIBRI INCONTRI CON GLI AUTORI: "Fernanda e gli Elefanti Bianchi di Hemingway" di Raffaele Nigro Presentato anche a Rionero l’ultimo libro del giornalista e scrittore, originario di Melfi, Raffaele Nigro. Ai saluti del Sindaco di Rionero in Vulture è seguita un’ampia relazione dell’insegnante Donato Sicuro. Negli anni Cinquanta, Fernanda Pivano aveva convinto Ernest Hemingway a compiere un singolare viaggio in Lucania a caccia di un misterioso animale, una specie di mammut, un gigantesco bue bianco con lunghe zanne, che secondo la leggenda popolava in tempi antichi la regione e che, in base a presunti avvistamenti, abitava ancora i boschi tra il Pollino e la Sila. Comincia così un viaggio che diventa un'immersione nelle leggende popolari, e insieme l'occasione per un'inaspettata storia d'amore tra il vecchio scrittore e una giovane antropologa. Questo episodio dimenticato, che la stessa Pivano avrebbe raccontato a Raffaele Nigro, si svolge in quella zona di confine tra aspirazione alla felicità e desiderio di morte che rappresenta il cuore non solo della personalità di Hemingway, ma anche della grande letteratura del Novecento. Raffaele Nigro, rispondendo ad alcune domande del pubblico, ha spaziato su vari argomenti, dal Brigantaggio ricordando uno dei suoi libri più famosi “I Fuochi del Basento”; ai vari aspetti problematici di questa società super informatizzata, visti attraverso la sua esperienza di giornalista RAI. Tutta la presentazione la poi vedere su www.siderurgikatv.tk "Il Vulture dall'Unità al Brigantaggio" di Carlo Palestina Ritorna Padre Carlo Palestina con l’ultima fatica editoriale, "Il Vulture dall'Unità al Brigantaggio". Una presentazione in grande stile che ha visto come Moderatore, Oreste Lo Pomo, giornalista; l’introduzione di Antonio Placido, Sindaco di Rionero in Vulture; gli autorevoli interventi di: Vito Santarsiero, Presidente regionale ANCI; Gianpiero Perri, direttore APT Basilicata; Mons. Gianfranco Todisco, Vescovo di Melfi. In questo volume Padre Carlo ritorna a parlare diun tema a lui caro, il Brigantaggio, e quale occasione migliore dell’anniversario dei 150. dell’Unità d’Italia. L’opera si avvale di un’accurata ricostruzione, attraverso documenti e testimonianze, degli avvenimenti che hanno contraddistinto gli anni post unitari nel cuore della Basilicata, nel Vulture. Per seguire tutta la presentazione cliccate su: www.siderurgikatv.tk Aprile 2011 - informazione sugli eventi culturali e sociali della nostra città

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informazione sugli eventi culturali e sociali della nostra città

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Page 1: Info Rionero, aprile 2011

Info RIONERO Info RIONERO

Foto di Domenico Notarangelo (Via Crucis 1973)

A RIONERO PIOVONO LIBRI

INCONTRI CON GLI AUTORI: "Fernanda e gli Elefanti Bianchi di Hemingway" di Raffaele Nigro Presentato anche a Rionero l’ultimo libro del giornalista e scrittore, originario di Melfi, Raffaele Nigro. Ai saluti del Sindaco di Rionero in Vulture è seguita un’ampia relazione dell’insegnante Donato Sicuro. Negli anni Cinquanta, Fernanda Pivano aveva convinto Ernest Hemingway a compiere un singolare viaggio in Lucania a caccia di un misterioso animale, una specie di mammut, un gigantesco bue bianco con lunghe zanne, che secondo la leggenda popolava in tempi antichi la regione e che, in base a presunti avvistamenti, abitava ancora i boschi tra il Pollino e la Sila. Comincia così un viaggio che diventa un'immersione nelle leggende popolari, e insieme l'occasione per un'inaspettata storia d'amore tra il vecchio

scrittore e una giovane antropologa. Questo episodio dimenticato, che la stessa Pivano avrebbe raccontato a Raffaele Nigro, si svolge in quella zona di confine tra aspirazione alla felicità e desiderio di morte che rappresenta il cuore non solo della personalità di Hemingway, ma anche della grande letteratura del Novecento. Raffaele Nigro, rispondendo ad alcune domande del pubblico, ha spaziato su vari argomenti, dal Brigantaggio ricordando uno dei suoi libri più famosi “I Fuochi del Basento”; ai vari aspetti problematici di questa società super informatizzata, visti attraverso la sua esperienza di giornalista RAI. Tutta la presentazione la poi vedere su www.siderurgikatv.tk

"Il Vulture dall'Unità al Brigantaggio" di Carlo Palestina Ritorna Padre Carlo Palestina con l’ultima fatica editoriale, "Il Vulture dall'Unità al Brigantaggio". Una presentazione in grande stile che ha visto come Moderatore, Oreste Lo Pomo, giornalista; l’introduzione di Antonio Placido, Sindaco di Rionero in Vulture; gli autorevoli interventi di: Vito Santarsiero, Presidente regionale ANCI; Gianpiero Perri, direttore APT Basilicata; Mons. Gianfranco Todisco, Vescovo di Melfi. In questo volume Padre Carlo ritorna a parlare diun tema a lui caro, il Brigantaggio, e quale occasione migliore dell’anniversario dei 150. dell’Unità d’Italia. L’opera si avvale di un’accurata ricostruzione, attraverso documenti e testimonianze, degli avvenimenti che hanno contraddistinto gli anni post unitari nel cuore della Basilicata, nel Vulture. Per seguire tutta la presentazione cliccate su: www.siderurgikatv.tk

Aprile 2011 - informazione sugli eventi culturali e sociali della nostra città

Page 2: Info Rionero, aprile 2011

Info RIONERO Info RIONERO

A RIONERO PIOVONO LIBRI

INCONTRI CON GLI AUTORI: “Socrate Tragedia in tre Atti” di Pasquale Tucciariello Una serata di cultura, tra filosofia e storia. Presentazione che vedeva nel tavolo dei relatori: Antonio Placido, Sindaco di Rionero in Vulture; Giuseppina Cervellino, Dirigente Scolastico I.I.S. "G. Fortunato"; Ernesto Mirando, Ordinario di Filosofia e Storia, Antonio Ma succi; Professore emerito di Matematica e Fisica. La Relazione del libro è stata affidata a Gabriella Campa, Ordinario di Filosofia e Storia. Durante la discussione intervalli con letture di brani di Simonetta Rizzitiello, Attrice; e brani musicali di Roberta e Vincenzo Lioy. La presentazione del libro “Socrate Uomo del Nostro

tempo” è stata coordinata da Armando Lostaglio, Giornalista e critico. Scrive Raffaele Tirrico in una sua recensione: “Ritornare oggi a riconsiderare il messaggio di Socrate significa voler tentare di recuperare per il nostro tempo il valore della Coscienza nell'uomo come punto di riferimento fondante della civiltà occidentale”. L’ambizione del Prof. Pasquale Tucciariello, ordinario di storia e filosofia presso il liceo Classico di Rionero in Vulture, è che il suo “Socrate” possa presto diventare un’opera teatrale e cinematografica. Per seguire tutta la presentazione cliccate su: www.siderurgikatv.tk INCONTRO CON GLI AUTORI: “Delle Private Lettere” di Vito Claps e Antonietta Tarricone Presentato a Rionero, al Palazzo Giustino Fortunato, “Delle Private Lettere” la corrispondenza privata tra Giustino e Anna Fortunato; lettere andate perdute e miracolosamente recuperate. Un caso sorprendente avvenuto nel 2007 a Muro Lucano: le lettere inedite di Giustino Fortunato, rinvenute nei rifiuti. Da quelle lettere inedite il Professore Vito Claps (preside della scuola media statale G. Pascoli di Muro Lucano e scrittore) e Antonietta Tarricone le

hanno raccolte in un libro “Delle Private Lettere” 34 lettere di Giustino Fortunato, 70 della sorella Anna indirizzate a Gennaro e Aida Catenacci e atti vari (Napoli 1923 -1932) riguardanti la famiglia Catenacci di Rionero in Vulture. “Dal carteggio viene fuori l’importantissimo ruolo che ha svolto Anna a Napoli durante il lungo periodo di infermità del fratello Giustino e sulla graduale evoluzione dei mali che lo condussero a morte. Dal carteggio emerge anche con chiarezza lo splendido rapporto inter-familiare esistente all’epoca tra i Fortunato e i Catenacci”. Alla presentazione sono intervenuti Giampaolo D’Andrea, docente Univer-sitario, e Costatntino Conte, Centro Annali “N. Calice” Per seguire tutta la presentazione cliccate su: www.siderurgikatv.tk

"107 SECONDI OPERAI DEL SUD"

E’ stato presentato a Rionero, al Centro Sociale, il documentario di Bruno Federico “107 secondi Operai del Sud” La storia di Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli, i tre operai della Fiat Sata di Melfi (Potenza) sospesi a luglio dall’azienda dopo aver organizzzato un corteo interno. 107 secondi è il tempo massimo che Marco aveva a disposizione per effettuare le operazioni a lui assegnate

sulla catena di montaggio nello stabilimento Sata. Dal luglio 2010 Marco,

Giovanni e Antonio

non possono

più lavorare in fabbrica. In seguito a

queste vicende i tre operai intraprendono un

viaggio negli

stabilimenti del Sud Italia per rivendicare

i propri diritti di lavoratori e

per ricostruire

lo spirito unitario e

solidale necessario

per far valere i propri diritti. Da Melfi a Foggia, da Cassino a Pomigliano per concludere il loro itinerario a Roma in un sit-in sotto il Ministero della Giustizia. Nel documentario si evidenzia che il livello notevole di pressione e repressione esercitato dalla Fiat verso gli operai è il medesimo in tutti gli stabilimenti. Su www.siderurgikatv.tk la presentazione del documentario e alcuni brevi filmati.

I soci ed i simpatizzanti

dell’Associazione Meteo Basilicata

possono sostenere con il 5x1000 l’associazione di volontariato senza scopo di lucro Non costa nulla al contribuente ed è un aiuto finanziario concreto all’A.M.B. Inserisci il codice fiscale dell’associazione: 93042490776

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Stampato in Proprio

Supplemento a Piccola Città, Autorizzazione Tribunale di Melfi

n.2/91, Direttore Responsabile Armando Lostaglio

www.comunedirioneroinvulture.pz.it Numero Verde 800-604444

www.inforionero.ilcannocchiale.it

www.youtube.com/rioneroinvulturetv

Associazione Vibrazioni Lucane Via Ortilizi, Rionero (Pz)

[email protected] Tel: 349.6711604

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Info RIONERO Info RIONERO

Centinaia gli striscioni delle associazioni ambientaliste, no profit, movimenti da tutta Italia. Tanti giovani. 500 pullman da tutta Italia, treni speciali. Una città ancora scioccata dalla vicenda di Elisa Claps, e da altre storie senza verità né giustizia, ha risposto con calore. Un lungo corteo, tanti colori, tante bandire. Un 19 Marzo di Cori, canti, musica, una giornata di festa per ricordare chi è stato ucciso dalla Mafia, chi è morto per difendere i valori, la legalità dell’Italia. Numerose le bandiere tricolore per ricordare che la Mafia inquina tutto il nostro paese dal Nord al Sud. Tra i gonfaloni dei comuni e i rappresentanti comunali ci ha fatto piacere vedere sfilare anche quello del nostro comune di Rionero in Vulture.

Il corteo è stato aperto da Filomena Iemma e Gildo Claps - la madre e il fratello di Elisa, la studentessa potentina di 16 anni scomparsa il 12 settembre 1993, il cui cadavere e' stato trovato il 17 marzo 2010 nel sottotetto di una chiesa. Al loro fianco c'erano don Luigi

Ciotti e il referente della Basilicata di Libera, don Marcello Cozzi. Subito dopo i parenti delle 900 vittime delle mafie, i cui nomi sono stati elencati ieri sera in una veglia di preghiera e ricordati anche oggi al termine del corteo, dal palco. Proprio don Ciotti ha definito 'un'emozione gli occhi e lo sguardo dei familiari delle vittime, giunti a Potenza da ogni parte d'Italia e d'Europa. E' anche importante - ha aggiunto - che vi sia un giorno all'anno in cui ricordiamo tutte le vittime delle mafie. Cosi' come e' importante - ha concluso - che l'impegno sia di tutti i giorni perché la speranza e la libertà devono essere un impegno quotidiano'. E' stato il chirurgo Gino Strada, fondatore di Emergency, a cominciare la lettura dei nomi delle 900 vittime delle mafie, al termine del corteo.'E' stato un grandissimo onore - ha detto Strada - perché questa e' una bellissima parte dell'Italia'. Ai cronisti che gli chiedevano un commento sul valore simbolico della Giornata della memoria e sui riflessi della riforma della giustizia sulla lotta alla mafia, Strada ha risposto che 'in realtà ci vorrebbe giustizia perché in questo momento non ce n'è proprio'. Dopo Strada, parte dei nomi sono stati letti anche dai magistrati Giancarlo Caselli e Antonino Ingroia. 'Non si può parlare di riforma ma bisogna parlare di sequestro della giustizia'- ha

detto, riferendosi al progetto di riforma della giustizia deciso dal Governo, don Luigi Ciotti. 'Questo progetto - ha aggiunto - indebolisce l'autonomia della magistratura. Non e' possibile sottomettere l'indipendenza dei pubblici ministeri al potere politico. Dobbiamo dire 'no' alla cancellazione dell'articolo 101 della Costituzione che deve rimanere uno dei capisaldi del nostro ordinamento. Dobbiamo difendere l'indipendenza della magistratura e l'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge'. In un altro passaggio del suo discorso, riferendosi alle intercettazioni, don Ciotti ha detto che 'senza le intercettazioni, magistrati come Caselli e Ingroia non sarebbero qui'. 'La vera forza della mafia e' fuori dalle mafie e la corruzione e' il vero volto della mafia in Italia' ha proseguito don Luigi Ciotti. Al termine del suo intervento, don Ciotti ha salutato le migliaia di persone presenti tenendo per mano don Marcello Cozzi, referente lucano di Libera, e Filomena Iemma, madre di Elisa Claps: 'E' una vergogna - ha aggiunto don Ciotti - che l'Italia non abbia inserito nel codice penale i contenuti del Trattato di Strasburgo del 1999 contro la corruzione. In Italia - ha concluso - si perdono 60 miliardi di euro per la corruzione, i soldi ci sono ma bisogna prenderli ai corrotti'.

Per vedere la manifestazione a Potenza di Libera: www.siderurgikatv.tk

A RIONERO PIOVONO LIBRI

INCONTRI CON GLI AUTORI: “Carmine Crocco un Brigante nella Storia” di Ettore Cannella Ettore Cinnella, docente a Pisa di storia contemporanea e di storia d’Europa orientale, non si aspettava una accoglienza simile. Armando Lostaglio, che ha promosso la presentazione in Palazzo Fortunato del recente libro su Carmine Crocco, ha pensato bene di accompagnare il professore, come prima tappa, proprio nella “Taverna r’ Crocc”, ricreata da Franco Loriso dalle parti della antica abitazione del brigante, e che ne fa il covo ideale: una cantina piena di cimeli d’epoca, tipici di una storia fatta di miseria e di vessazioni. Nel covo museale sono ormai molti i visitatori che in questi anni si affacciano per guardare le vicende postunitarie in maniera più diretta. E qui Cinnella ha trovato anche materiali e testimonianze oggetto di studio. Perché lo storico (originario di Miglionico) ha attraversato con i suoi scritti le vicende meridionali, (oltre che quelle russe), e pubblicato anche “Il grande brigantaggio (1861-1865): una ferita nella storia d’Italia”. Sempre per Della Porta editore ha dato alle stampe questo prezioso testo

“Carmine Crocco un brigante nella grande storia” (pagg. 177) una narrazione romanzata della vita del brigante rionerese di cui, proprio durante le celebrazioni unitarie, si auspica che la cultura nazionale ritagli spazi necessari ad una contes-tualizzazione del fenomeno, lungi da futili retoriche. Pertanto, come ha pure sottolineato il sindaco Antonio Placido durante la presentazione, è il caso di confermare le radici sociali del fenomeno, alimentato certo dalla spaventosa miseria dei contadini e dall’abisso che divideva galantuomini e cafoni, gente di fatica la cui unica aspettativa di vita era avere una famiglia, e lavorare dall’alba al tramonto, soltanto per sopravvivere. Ignoranza e miseria, invecchiamento precoce e migrazioni: su questo fronte, il critico materano Gianni Maragno ha tracciato, durante l’incontro con lìautore, un percorso storiografico circa la cosiddetta prima grande tragedia nazionale, come sostiene appunto il docente di Pisa. Una ricostruzione, quella di Cinnella, che affronta i documenti di chi Crocco conobbe in maniera diretta; si va dalla biografia del capitano Massa fino a toccare gli studi dei lombrosiani circa la criminalità antropologica. Ma a Cinnella, probabilmente, interessa anche rileggere con passione civile una

personalità, quale quella del “Napoleone dei briganti” (come venne definito), che sapeva leggere e scrivere (rara eccezione per quegli anni), che ottenne sbalorditive vittorie militari, seppur a capo di bande di irregolari, cui, tuttavia, diede a suo modo una certa dignità e disciplina. In bilico fra leggenda e cronaca, Lostaglio (che ha condotto il dibattito) ha ricordato che il saggista Beniamino Placido aveva pure scritto del mito che Crocco alimentava nelle giovani dell’epoca (un episodio della nonna dello scrittore), in contraltare soltanto a quello di Garibaldi. Solo che la storia ha preso pieghe diverse, soprattutto nella sua divulgazione: briganti gli sconfitti ed eroi nazionali i vincitori. Tutta la presentazione la poi vedere su www.siderurgikatv.tk Per seguire tutta la presentazione cliccate su: www.siderurgikatv.tk

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IL MESSAGGIO DI DON LUIGI CIOTTI E LIBERA

IN BASILICATA

Don Luigi Ciotti prima a Rionero e poi a Potenza con la manifestazione di Libera

"Sono solo un cittadino che sente prepotente dentro di sé il bisogno di giustizia". Bastano poche parole per capire chi è veramente don Luigi Ciotti. Non un semplice sacerdote, né un uomo qualunque, bensì un onesto cittadino al servizio della gente, di tutti coloro che chiedono aiuto e di chi non è capace o, peggio, non può. Si tratta di un uomo carismatico e di grande personalità, capace di parlare al cuore della gente per poterle dare una speranza di pace, di lealtà, di amore e di fede.[...] Ma per conoscere concretamente Don Ciotti bisogna ripercorrere le tappe che hanno segnato la sua vita.Don Luigi Ciotti nasce il 10 settembre 1945 a Pieve di Cadore (BL). Nel 1966 promuove un gruppo di impegno giovanile, che prenderà in seguito il nome di "Gruppo Abele", costituendosi in Associazione di volontariato e intervenendo in numerose realtà segnate dall'emarginazione. Due anni dopo comincia un intervento all'interno degli istituti di pena minorili: l'esperienza si articola in seguito all'esterno, sul territorio, attraverso la costituzione delle prime comunità per adolescenti

alternative al carcere. Terminati gli studi presso il seminario di Rivoli (TO), Ciotti nel 1972 viene ordinato sacerdote dal cardinale Michele Pellegrino: come parrocchia, gli viene affidata "la strada". E proprio in quella parrocchia così particolare che, in quegli anni, affronta l’irruzione improvvisa e diffusa della droga. Apre un Centro di accoglienza e ascolto e, nel 1974, la prima comunità. Partecipa attivamente al dibattito e ai lavori che portano all’entrata in vigore, nel 1975, della legge n. 685 sulle tossicodipendenze. Nel 1982, contribuisce alla costituzione

del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (CNCA), presiedendolo per dieci anni. Nel 1986 partecipa alla fondazione della Lega italiana per la lotta all’AIDS (LILA), nata per difendere i diritti delle persone sieropositive, di cui è il primo presidente. Nel marzo 1991 è nominato Garante alla

Conferenza mondiale sull’AIDS di Firenze, alla quale per la prima volta riescono a partecipare le associazioni. Negli anni ’90 intensifica l’opera di denuncia e di contrasto al potere mafioso dando vita al periodico mensile Narcomafie, di cui è direttore responsabile. A coronamento di questo impegno, mettendo insieme le diverse realtà di volontariato e con un costante lavoro di rete, nasce nel 1995 “Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, un network che, oggi, coordina nell’impegno antimafia oltre

700 associazioni e gruppi sia locali che nazionali. Sin dalla fondazione, "Libera" è presieduta da Luigi Ciotti. Nel 1998 riceve a Bologna, su proposta del Consiglio di Facoltà di Scienze dell'Educazione, la Laurea Honoris Causa, che egli considera come un grande premio per lo sforzo compiuto

da tutto il Gruppo Abele nel corso degli anni. RIONERO – “LIBERTA’ ED ENTI LOCALI” Rionero ha ospitato il 9 Marzo Don Luigi Ciotti, Presidente nazionale di LIBERA. Associazioni, nomi e numeri CONTRO LE MAFIE. Una giornata di sensibilizzazione sui temi dell’etica, della responsabilità e della legalità. La giornata inizia con gli studenti dell' IS "G. Fortunato". L’incontro ha visto gli interventi dei dirigenti scolastici (Pina Cervellino, Antonio Pinto, Sofia Galella), docenti (Maria Grazia Monti, Anna Rosa , Carmela Grieco, Riccardo Lopes oltre che Masiello, Ciampa, Mercurio, Linsalata, Campi) e gli studenti dei tre indirizzi del “Campus” Uno slogan campeggiava al tavolo dei relatori “La libertà non ha pizzo”. Conclusioni, di Don Luigi Ciotti che ha ribadito l’impegno di tutti contro le mafie e la corruzione. Il prete contro corrente ha spiegato l’attività della sua Associazione. "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative

capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale. Nel 2008 è stata inserita dall'Eurispes tra le eccellenze italiane. Nel pomeriggio la

discussione si è spostata al Centro Sociale “P. Sacco”, con il dibattito: “Legalità ed Enti Locali”. L’incontro è stato aperto dal Sindaco di Rionero, Antonio Placido. Il Sindaco ha parlato delle difficoltà sul territorio, dei mezzi insufficienti che hanno a disposizione le istituzioni per affrontare, risolvere tali problematiche.

In seguito un breve intervento di Don Marcello Cozzi, Presidente regionale di Libera, ha ricordato la manifestazione, a Potenza di Libera sulla Memoria e l’impegno in ricordo delle vittime di tutte le mafie. Don Ciotti ha affrontato i temi della legalità e del confronto. Legalità intesa anche come crescita della persona e del bene comune. Legalità che deve significare uguaglianza, giustizia sociale, trasparenza. Per rivedere l’incontro con Don Luigi Ciotti cliccate: www.siderurgikatv.tk

POTENZA

MANIFESTAZIONE DI LIBERA In 80mila, forse di più, sotto la pioggia, la manifestazione per la XVI Giornata della memoria e dell'impegno organizzata da Libera.