introduzione allo studio della storia - 5
DESCRIPTION
Marxismo, crisi del positivismoTRANSCRIPT
Marxismola struttura economica delle società storicamente costituite produce una sovrastruttura giuridica ed economica alla quale corrispondono forme determinate della coscienza sociale: quindi a ogni tipo di produzione sociale e materiale degli uomini corrispondono altrettante tipiche manifestazioni di vita culturale e spirituale e precise dinamiche sociali.
E’ determinante comprendere cosa sia avvenuto nelle società del passato e nelle formazioni economico-sociali costituitesi nel divenire storico dell'umanità per comprendere la formazione economica del presente, caratterizzata dal modo di produzione borghese e dalla proprietà privata dei mezzi di produzione.
L'ultimo modo di produzione è quello borghese e il momento di rottura è costituito dal proletariato: ruolo fondamentale nel cambiamento del sistema ottocentesco e per la determinazione di nuovi modelli politici e sociali attraverso la lotta di classe
giovedì 1 novembre 12
Prospettiva
Mutamento profondo nel modo di pensiero ottocentesco
Potente spinta rivoluzionaria, non più democratica e nazionale bensì proletaria e internazionale
superamento dello stato in conseguenza della soppressione di ogni forma di sfruttamento (Lenin)
il primo passo della presa del potere da parte del proletariato consisteva in una rivoluzione: il dominio borghese doveva essere sostituito dalla funzione-guida del proletariato (dittatura del proletariato) (Lenin).
giovedì 1 novembre 12
Storiografia marxistaNonostante la crisi del complesso delle filosofie che si sono ispirate a Karl Marx la storiografia marxista ha potentemente influenzato l'intera produzione storica e in particolare la storia economica, per l'attenzione portata alle strutture e al modo di produzione.
Le proposte più innovative sono venute da quegli storici che hanno usato con duttilità la tradizione marxista adattandola alle esigenze di una comprensione articolata della realtà storica e contaminandola con l'apporto di altre scienze sociali. E. Hobsbawm - E.P. Thompson
giovedì 1 novembre 12
Darwinismo sociale
Herbert Spencer (1820-1903): inventa un’analogia tra l’evoluzione naturale e quella sociale (equivalenza tra evoluzione e progresso)
Distorsione del darwinismo che rafforza e rende micidiali le filosofie della storia nel Novecento che abbracciano il concetto di lotta per l’esistenza (letto come sopravvivenza del più adatto)
Il marxismo inizialmente rifiuta il darwinismo sociale perché non prevede la rivoluzione come “step” evolutivo e perché la locgica del più forte favorirebbe il capitalismo, ma..
giovedì 1 novembre 12
Il rifiuto sovietico del darwinismo
Trofim Lysenko (1898-1976)
Presidente della Accademia delle scienze agricole dell'Unione Sovietica (1938-1959; 1961-1962). Propugnatore di una visione politicizzata della biologia contro la scienza accademica, i principi della genetica, Darwin e le leggi di Mendel. A favore di una teoria neolamarckiana: l'eredità dei caratteri sarebbe influenzata da fattori ambientali.
Incriminazione e condanna degli scienziati che si opposero alle sue teorie (Nikolai Vavilov).
Effetti disastrosi delle sue teorie sulla produzione agricola sovietica
giovedì 1 novembre 12
Crisi delle filosofie della storia Le lotte sociali
giovedì 1 novembre 12
dittature
campi di sterminio
campi di lavoro
pulizia etnica
Crisi delle filosofie della storia
giovedì 1 novembre 12
Crisi delle filosofie della storia
giovedì 1 novembre 12
Mutamento nel pensiero scientifico
La teoria della relatività 1905
Albert Einstein sconvolge alcuni pilastri della scienza tradizionale, come la distinzione fra materia ed energia e il carattere "assoluto" dei concetti di spazio e di tempo.
Nella fisica di Newton il tempo era qualcosa di assoluto, qualcosa che scorreva per conto suo nell’universo, indipendentemente da noi, da quello che facciamo, da come ci muoviamo.
Secondo Einstein invece non è così, il tempo assoluto non esiste, e anche il concetto di simultaneità è relativo, dipende da chi osserva gli eventi.
giovedì 1 novembre 12
Lo sperimentatore non è in grado di definire né la posizione dell’elettrone prima di compiere il salto di orbita né il punto di arrivo di quest’ultimo dopo aver compiuto il salto; può, più semplicemente, osservare esclusivamente gli “effetti”. Heisenberg pensa che sia necessario cambiare il calcolo numerico a cui finora si è fatto riferimento: non quantificare con un numero ben definito la posizione iniziale e quella finale dell’elettrone, ma indicare una “famiglia di numeri” paragonabile al concetto di insieme.
«Nell’ambito della realtà le cui connessioni sono formulate dalla teoria quantistica, le leggi naturali non conducono quindi ad una completa
determinazione di ciò che accade nello spazio e nel tempo; l’accadere (all’interno delle frequenze determinate per mezzo delle connessioni) è
piuttosto rimesso al gioco del caso»(Über quantenmechanische Kinematik und Mechanik, Mathematische Annalen, 1926[1])
Il principio di indeterminazione
di Heisenberg
giovedì 1 novembre 12
Il principio di indeterminazione
di Heisenberg
giovedì 1 novembre 12
La meccanica quantistica è un complesso di teorie fisiche formulate nella prima metà del XX secolo che descrivono il comportamento della materia a scale di lunghezza inferiori o dell'ordine di quelle dell'atomo, dove cadono le ipotesi alla base della meccanica classica.
Nella meccanica quantistica le particelle vengono descritte tramite onde di probabilità. L'indeterminazione quantistica permette di prevedere solo la probabilità di misurare determinati valori all'atto dell'esperimento; questo conferisce un carattere prettamente probabilistico alla teoria.
Meccanica Quantistica
giovedì 1 novembre 12
Il gatto di Schrödinger (1935)
minuscola porzione di sostanza radioattiva
leva che si aziona da un atomo che decade
martello
fiala di cianuro
gatto vivo e morto
Dopo un dato periodo di tempo il gatto ha la stessa probabilità di essere morto quanto l'atomo di essere decaduto. Visto che fino al momento dell'osservazione l'atomo esiste nei due stati sovrapposti, anche il gatto resta sia vivo sia morto fino a quando non si apre la scatola, ossia non si compie un'osservazione.
giovedì 1 novembre 12
Reazioni alla “crisi” del positivismo
Idealismo - Storicismo: critica al materialismo marxista ed elaborazione di un complesso sistema filosofico che tende a risolvere tutta la realtà nella storia.
Weber e le scienze sociali: maggiore riflessione sulla relatività e sulla soggettività della conoscenza; si esamina il problema dell'influenza delle inclinazioni personali, dei «valori» dell'osservatore sul modo di studiare e di rappresentare il fenomeno osservato.
giovedì 1 novembre 12
Idealismo-StoricismoIn Italia, a differenza della Germania, la caduta del governo
totalitario non è stata seguita da disorientamento negli studî storici.
Benedetto Croce (+ 1952) -> storicismo assoluto. La realtà si risolve essenzialmente nella storia, non avendo le cosiddette scienze naturali alcun valore autenticamente conoscitivo; e nella storiografia, quale atto di comprensione della storia, risiede la comprensione più compiuta ed esauriente di ogni aspetto della realtà e dell'attività umana.
La storia non è una sequela capricciosa di eventi, ma l'attuazione della Ragione. La conoscenza storica ci illumina a proposito delle genesi dei fatti, è una comprensione dei fatti che li giustifica con il suo dispiegarsi.
giovedì 1 novembre 12
Benedetto CroceLo storico, partendo dalle fonti, deve superare ogni forma di emotività nei confronti dell'oggetto studiato e presentarlo in forma di conoscenza.
In questo modo la storia perde la sua passionalità e diviene visione logica della realtà. Lo storico non giudica e non fa riferimento al bene o al male.
La storia in primo luogo è conoscenza, e conoscenza contemporanea, ovvero la storia non è passata, ma viva in quanto il suo studio è motivato da interessi del presente.
Essa è un cammino progressivo, ma questa non deve essere una certezza su cui adagiarsi: questa consapevolezza deve essere confermata da un impegno costante degli uomini, e i risultati non sono mai scontati né prevedibili.
La storia diviene, allora, anche storia di libertà, dei modi in cui l'uomo promuove e realizza al meglio la propria esistenza.
giovedì 1 novembre 12
Critiche allo storicismoIl corso della storia umana è fortemente influenzato dal sorgere della conoscenza umana -> è impossibile individuare una verità unica ed esauriente
le fonti sono parziali
la memoria è intenzionale
la conservazione della memoria è sia casuale che causata
l’interpretazione è soggettiva
non esiste un "tempo" comune di riferimento
Tutto questo ci impedisce di predire, mediante metodi razionali o scientifici, lo sviluppo futuro della conoscenza scientifica e a maggior ragione il corso futuro della storia umana
giovedì 1 novembre 12
Le fonti e la storia
La visione soggettiva non si può sopprimere solo “controllare” con consapevolezza e onestà
intellettuale perché:non esiste la fonte oggettiva, non intenzionale ed
esaustiva. Nel guardare a una fonte si deve sempre considerare:
l'emissione la conservazione l'accumulo dei dati
giovedì 1 novembre 12
Le fonti e la storia
La visione soggettiva non si può sopprimere solo “controllare” con consapevolezza e onestà intellettuale perché:
l'interpretazione è sempre soggettiva.
la ricostruzione prevede diverse fasi interpretazione, interpolazione, scelta, ipotesi lo storico può solo suggerire un possibile percorso della ricostruzione della realtà, quella che sulla base della sua interpretazione delle fonti è stata la vicenda storica lo storico elabora, quindi, memorie prodotte da altri e le riorganizza, secondo i suoi schemi e i suoi parametri interpretativi in una nuova memoria.
giovedì 1 novembre 12