introduzione allo studio della storia - 7
DESCRIPTION
La periodizzazione e la storia immediataTRANSCRIPT
Il metodo storico ..inseguire costantemente la "verità"
essere consapevole dei limiti della “domanda”
raccogliere le fonti senza alcuna esclusione a priori, senza avere alcuna "teoria predeterminata"
verificare le fonti raccolte selezionarle e farne una gerarchia
interpretarle stabilire i fatti/fenomeni e renderli intelligibili procedendo a
una loro PERIODIZZAZIONE
mercoledì 14 novembre 12
Linea e puntiIl passato è dal punto di vista cronologico cronologico-temporale temporale un continuum che può essere raffigurato su una linea anche se ciò non significa che la linea sia continua (progresso)
Come tale, e in senso proprio, il continuum è difficilmente sezionabile. La periodizzazione è pertanto, rispetto alla natura intrinseca del passato, artificiale, arbitraria e spesso falsificante.
Il sezionamento e, quindi, la periodizzazione non sono mai assoluti: persistenze e tracce di un’epoca agevolmente si trovano nella precedente o nella successiva.
mercoledì 14 novembre 12
Perché Periodizzare
Una ricostruzione del passato che escluda periodizzazioni appartiene all’ambito della cronologia (elencazione e successione ininterrotta di avvenimenti) e non della storia (ricostruzione degli avvenimenti e inquadramento e contestualizzazione).
La periodizzazione è un elemento estrinseco del passato ma è un elemento intrinseco della storia, appartiene a qualsiasi attività storica, cioè di analisi del passato.
mercoledì 14 novembre 12
La periodizzazione
La periodizzazione è cruciale perché dà senso al passato ed è il cuore del lavoro dello storico.
Il discrimine è dato dal mutamento. Una realtà statica e non problematica porta alla semplice descrizione, mentre una realtà dinamica e problematica convoglia l'attenzione sul mutamento e porta alla narrazione.
Dato un ambito / tema di partenza la modifica è data dalle crisi, dalle trasformazioni e dai crolli che segnano lo sviluppo contemporaneo di nuove istanze
mercoledì 14 novembre 12
La periodizzazione
Proporre una periodizzazione significa sostenere la rilevanza di certi fenomeni storici, identificare
caratteristiche omogenee e durature che concorrono alla definizione di intere epoche / periodi. Le "epoche" così identificate non devono esser considerate rigidamente definite in termini cronologici e soprattutto non devono essere intese come "effettivamente esistite", ma come
modalità di lettura del passato.
mercoledì 14 novembre 12
Noi periodizziamo
Anche dal punto di vista individuale, ciascuno di noi, pensando alla propria storia, attua periodizzazioni al fine di “sistemare” e “configurare” gli avvenimenti; ne privilegia alcuni e ne tralascia altri.
Tale operazione consente di leggere la propria storia e interpretarla, mentre rimane individualmente impossibile la ricostruzione e l’analisi totale del passato (cioè di tutti gli istanti che compongono la nostra linea temporale).
Un’ipotetica ripresa filmata della nostra vita non ne sarebbe la storia.
mercoledì 14 novembre 12
Quando inizia il tuo - nostro presente?
mercoledì 14 novembre 12
Periodizzazioni interneItalia
• ???
• Risorgimento?
• Unità
• Fascismo
• Repubblica
• Boom economico
• Terrorismo
• Berlusconismo?
Pisa• Etruschi
• Romani
• Alto medioevo
• Età comunale
• Età Medicea - Granducale
• Risorgimento e unità
• Boom economico industriale
• Boom turistico
RAI• Fondazione
• Fascismo
• Repubblica
• Boom economico (pubblicità)
• Berlusconismo?
• Rivoluzione digitale
• Boom economico industriale
• Boom turistico
mercoledì 14 novembre 12
Le epoche non sono neutre né oggettive
Antichità
Medioevo
Età Moderna
Età Contemporanea
Ma devono tuttavia possedere elementi intrinseci che le descrivano e le differenzino le une dalle altre
mercoledì 14 novembre 12
Preistoria / Storia
Scrittura --> ma le civiltà amerinde? L’Italia dell’età del ferro? La cultura celtica?
Grandi civiltà fluviali --> struttura sociale, tecniche, religione, tipi di insediamento, modifiche istituzionali
mercoledì 14 novembre 12
Antichità / Medioevo
Mutamento oggettivo della fine dell’impero romano e della civiltà classica
Mutamento graduale e sfumato: crescita di importanza dell’epoca tardo antica
Accento dato alle persistenze in incrocio con i nuovi apporti
mercoledì 14 novembre 12
Medioevo / Età Moderna
I primi a parlare di età moderna furono proprio gli uomini della prima età moderna che definirono tale la loro epoca
Usando il termine moderno, nel significato derivante dal latino di recente (modo), essi contrapponevano la loro età a quella immediatamente passata, la media aetas, e l’età antica, la antiqua aetas.
I termini moderno e antico assunsero così carica valorizzante (positiva) rispetto a una indefinita e non meglio definita età di mezzo iniziata con la barbarica corruzione dello splendore romano e terminata con la ripresa e riscoperta della classicità attuate dall’umanesimo
mercoledì 14 novembre 12
la Modernitàetichetta apposta a un percorso temporale e strutturale che sembrerebbe proprio delle caratteristiche delle società 'moderne', ossia quelle del mondo occidentale industrializzato
stato accentrato e burocratico
prevalenza allo sviluppo manifatturiero e industriale
allargamento dei confini geografici
crescita della borghesia - uomo nuovo sempre più libero dai dogmi
mercoledì 14 novembre 12
MA l’Età Moderna è anche
strage degli indios
conversioni forzate
guerre di religione
caccia alle streghe
stato controllore dei comportamenti individuali
servitù della gleba
mercoledì 14 novembre 12
Modernità Contemporaneità
Forte congiuntura (ma larga) con la rivoluzione francese + rivoluzione industriale
Laicismo
MA limiti continuamente in movimento
mercoledì 14 novembre 12
Storia immediataNella storiografia del '800 si era fatta strada l'idea che non si potesse correttamente fare la storia del presente, per due motivi: • i fenomeni in corso non si sono completamente sviluppati e quindi non sono ben comprensibili; • lo storico dove porre una certa distanza tra sé e l'evento altrimenti perde di obiettività.
Rischio di determinismo retrospettivo: conoscendo già l'evoluzione di alcuni fenomeni storici siamo portati a riconoscere nella documentazione l'emergere di sentieri, di percorsi verso determinate direzioni. Ma è vero o è nella nostra testa? Quanto è fabbricato dalla stessa cultura del nostro tempo?
mercoledì 14 novembre 12
Storia immediataIn che modo la distanza maggiore da un periodo/contesto che non può essere ricreato consente di avere una visione più chiara e precisa di quel contesto?
Timothy Garton Ash (autore del volume History of the Present, Essays, Sketches, and Dispatches From Europe in the 1990s ) «There is nothing to compare with being there».
! In passato non vi era questa distinzione tra storici e “storici del tempo presente”, dal tempo di Tucidide fino al XVIII secolo essere un testimone oculare degli eventi era considerato un grande vantaggio per uno storico.
mercoledì 14 novembre 12
Storia immediata
! Fino ad oggi si è sostenuto che non si potesse fare storia contemporanea perché era impossibile avere accesso alle fonti secretate o riservate. Questo ostacolo sembra essere caduto, almeno in parte (Wikileaks). E' possibile oggi unire la scienza politica con l'accesso diretto ai dati storici.
Il canonico periodo di distanza di 30 anni è stato imposto in realtà dal segreto di stato su parte della documentazione istituzionale
mercoledì 14 novembre 12
Storia immediataTl problema è ancora più rilevante ora perché la quantità di informazioni disponibili (spesso a scapito della qualità) richiede testimoni in grado di maneggiare con metodologia accurata e rigore le fonti.
La storia del presente si trova in una sorta di no-man land tra storia, giornalismo e letteratura.
Eric Hobsbawm: "It is essential ... for historians to defend the foundation of their discipline: the supremacy of evidence. If their texts are fictions, as in some sense they are, being literary compositions, the raw material of those fictions is verifiable fact".
mercoledì 14 novembre 12
Paese che vai...
epochechetrovi!
mercoledì 14 novembre 12