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Istituto Tecnico Istituto Tecnico Commerciale per Commerciale per Geometri e per il Turismo Geometri e per il Turismo Progetto – Comunicazione ovvero “La comunicazione come interazione dell’ecosistema” 1° Ai 2002/03 L L’ideatrice e coordinatrice del progetto è la prof.ssa Nanda Anibaldi

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Page 1: Istituto Tecnico Commerciale per Geometri e per il Turismo Progetto – Comunicazione ovvero La comunicazione come interazione dellecosistema 1° Ai 2002/03

Istituto Tecnico Commerciale perIstituto Tecnico Commerciale perGeometri e per il TurismoGeometri e per il Turismo

Progetto – Comunicazione

ovvero

“La comunicazione

comeinterazione

dell’ecosistema”

1° Ai2002/03

LL’ideatrice e coordinatrice del progetto è la prof.ssa Nanda Anibaldi

Page 2: Istituto Tecnico Commerciale per Geometri e per il Turismo Progetto – Comunicazione ovvero La comunicazione come interazione dellecosistema 1° Ai 2002/03

Partecipano al progetto gli insegnanti:

Anibaldi Nanda …………………………….…….Italiano – Storia

Amadio Roberta ………………...…..……Scienza della Materia

Cambio Assunta ……………………...………………Matematica

Cisbani Maria Grazia …………………...………………Francese

Gherardi Silvano ………………………..………….…...Religione

Luciani Maria ……………………………………….…..….Inglese

Marcaccio Fiorella …………………..…..….Diritto ed Economia

Marota M.Giuseppina …..…..……...………….Tratt. Testi e Dati

Mignacca Angela ………………...………...Economia Aziendale

Sollini Ecle ……………………………….....Scienze della Natura

Anno 2002/03

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Il nostro è un progetto modulare in quanto in se stesso definito,

autonomo ma nello stesso tempo flessibile, cioè disponibile ad ogni

apertura, ad ogni possibile contatto,ad ogni possibile incontro.

Abbiamo scelto come tematica di fondo “LA COMUNICAZIONE

COME INTERAZIONE DELL’ECOSISTEMA” perché è la vita stessa.

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Abbiamo scelto la Abbiamo scelto la poesia poesia

“Correspondances” di “Correspondances” di Charles Baudelaire Charles Baudelaire

come logo del nostro come logo del nostro Progetto perché ci è Progetto perché ci è

sembrata sembrata caratterizzante in caratterizzante in

quanto…quanto… ……il poeta dice che la il poeta dice che la natura è un tempio natura è un tempio

dove tutto si dove tutto si corrisponde.corrisponde.

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CorrespondancCorrespondancesesLa nature est un temple où vivants piliers

Laissent parfois sortir de confuses paroles;L’homme y passe à travers des forêts de symbolesQui l’observent avec des regards familiers.Comme des longs échos qui de loin se confondentDans une ténébreuse et profonde unité,Vaste comme la nuit et comme la clarté,Les parfums, les couleurs et les sons se répondent.Il est des parfums frais comme des chairs d’enfants,Doux comme des hautbois, verts comme des prairies,-Et d’autres corrompus, riches et triomphants.Ayant l’expansion des choses infinies, Comme l’ambre, le musc, le benjoin et l’encens,Qui chantent les transports de l’esprit et des sens.

Charles Baudelaire

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Dalla natura

Alla parola Al testo

Interazione del tutto

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Fotosintesi clorofillianaFotosintesi clorofilliana

La fotosintesi clorofilliana è un processo che consiste nella trasformazione dell’energia luminosa in energia chimica e nell’utilizzazione di tale energia per la sintesi di idrati di carboni e di altre sostanze organiche. Questo processo avviene negli organismi contenenti clorofilla e pertanto prende il nome di Fotosintesi clorofilliana. Il processo fotosintetico che avviene in presenza di luce, clorofilla, anidride (CO2) e acqua può ricondursi in modo molto schematico alla seguente equazione:CO2 + H2O luce\clorofilla sostanze organiche

+ O2

FOTOSINTESI

FASE OSCURA: in cui l’energia chimica prodotta nella fase luminosa viene utilizzata per la formazione di zuccheri.

FASE LUMINOSA: durante la quale, per mezzo dei pigmenti, di cui il più importante è la clorofilla, organizzati nelle strutture membranose fotoassorbenti, si ha la conversione dell’energia luminosa in energia chimica. La clorofilla assorbe le lunghezze d’onda dello spettro luminoso, corrispondenti al rosso e al violetto e con una serie di reazioni trasforma tali radiazioni in energia chimica.

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I moti e le fasi lunariI principali moti che caratterizzano l’andamento della Luna attorno alla Terra sono la rivoluzione, la rotazione e la librazione.La luna compie un moto di rivoluzione intorno alla Terra su un’orbita leggermente ellittica della quale la Terra occupa uno dei fuochi, seguendo le tre leggi di Keplero. Oltre che dal moto di rivoluzione, la Luna è animata da un moto di rotazione. Poiché il moto di rivoluzione coincide con quello di rotazione, la Luna ci mostra sempre la stessa faccia, facendo un giro su se stessa esattamente nel tempi in cui compie un giro attorno alla Terra.Il piano dell’orbita lunare forma in media un angolo di circa 5°con il piano dell’orbita terrestre; di conseguenza l’orbita della Luna e quella della Terra si intersecano in due punti, detti nodi lunari; la linea che li congiunge è detta linea dei nodi.

Le mareeLa causa principale delle maree è l’attrazione gravitazionale esercitata dalla Luna, il corpo celeste più vicino alla Terra. Le maree interessano l’intera massa oceanica e hanno andamento periodico: la bassa marea si alterna all’alta marea. Durante la bassa marea l’acqua si ritrae il fondo marino può addirittura emergere per larghi tratti. Nel periodo di alta marea il livello del mare si innalza.

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Il tema di fondo del nostro progetto è rappresentato dalla comunicazione, la quale si presenta i nostri occhi sotto molto aspetti diversi.

La distinzione principale riguarda i linguaggi verbali e quelli non verbali: prima che si sviluppasse la zona di Wernik, la parte del cervello che presiede il linguaggio, la comunicazione era, infatti, solo di tipo olfattivo, gustativo e tattile.Molto importante fu la scoperta della scrittura e quindi

della lettura: inizialmente le storie vennero tramandate oralmente poi comparvero i primi amanuensi che, molto pazientemente, copiarono numerosissimi testi per evitarne la distruzione.

La comunicazione, così ampia nell’ecosistema, unisce ogni cosa al tutto il resto e le interazioni riguardano molteplici elementi.

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la lettura e la coscienza del lettore, poiché egli non si limita solo la lettura e la coscienza del lettore, poiché egli non si limita solo a leggere il libro ma fa anche delle considerazioni personali;a leggere il libro ma fa anche delle considerazioni personali;

gli animali domestici e i loro padroni, tra i quali, col passare del gli animali domestici e i loro padroni, tra i quali, col passare del tempo, si instaura un rapporto affettuoso;tempo, si instaura un rapporto affettuoso;

la meteorologia e la vita dell’uomo, il cui legame è studiato la meteorologia e la vita dell’uomo, il cui legame è studiato dalla biometeorologia. Gli organi dell’uomo risentono, infatti, dalla biometeorologia. Gli organi dell’uomo risentono, infatti, delle variazioni che avvengono nell’atmosfera; delle variazioni che avvengono nell’atmosfera;

Dio e l’uomo, indipendentemente dal Dio e l’uomo, indipendentemente dal tipo di Dio adorato;tipo di Dio adorato;

l’uomo e le piante, le quali, secondo recenti l’uomo e le piante, le quali, secondo recenti studi, hanno un’anima;studi, hanno un’anima;

le associazioni e i vari enti, come ad esempio la scuola e il le associazioni e i vari enti, come ad esempio la scuola e il mondo del lavoro o la scuola e la chiesa;mondo del lavoro o la scuola e la chiesa;

Qui di seguito alcuni esempi di interazioni:Qui di seguito alcuni esempi di interazioni:

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l’uomo e gli oggetti che lo circondano, come ad esempio il bambino l’uomo e gli oggetti che lo circondano, come ad esempio il bambino che riesce per le prime volte ad afferrare degli oggetti e cerca, che riesce per le prime volte ad afferrare degli oggetti e cerca, attraverso queste azioni, di scoprire il mondo;attraverso queste azioni, di scoprire il mondo;

l’adulto e la casa da lui arredata, scelta secondo i propri l’adulto e la casa da lui arredata, scelta secondo i propri gusti e le proprie possibilità economiche;gusti e le proprie possibilità economiche;

due persone diverse in quanto il tipo di rapporto dipende due persone diverse in quanto il tipo di rapporto dipende soprattutto dal grado di innamoramento, anche se si tratta solo di soprattutto dal grado di innamoramento, anche se si tratta solo di semplici amici;semplici amici;

l’acqua piovana e i bacini,l’acqua piovana e i bacini,

il cambio delle stagioni e il ciclo vitale;il cambio delle stagioni e il ciclo vitale;

il fiume, il limo, la terra e il prodotto.il fiume, il limo, la terra e il prodotto.

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La relazione fra due elementi dipende anche dal grado di conoscenza: se l’uomo è più istruito teme meno il contatto con altri elementi e si apre all’interazione.

Attualmente, con la globalizzazione in atto, la nostra interazione deve essere sia europea che mondiale. Gli altri popoli non devono però invadere la nostra cultura, come sta invece avvenendo per la lingua inglese, la quale sta entrando sempre più nelle nostre vite. È necessario difendere la nostra cultura senza però divenire nazionalisti, senza chiuderci nel guscio della nostra individualità.

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In tutte le circostanze e le attività gli uomini hanno In tutte le circostanze e le attività gli uomini hanno necessità di entrare in contatto tra loro, di necessità di entrare in contatto tra loro, di

trasmettere e ricevere informazioni, in altre parole, trasmettere e ricevere informazioni, in altre parole, hanno bisogno di comunicare.hanno bisogno di comunicare.

Tale bisogno è strettamente collegato alla Tale bisogno è strettamente collegato alla complessità della vita sociale ma, da complessità della vita sociale ma, da numerose ricerche emerge che tutti gli numerose ricerche emerge che tutti gli animali comunicano, posseggono veri e animali comunicano, posseggono veri e proprio linguaggi grazie ai quali proprio linguaggi grazie ai quali scambiano delle informazioni.scambiano delle informazioni.

Tali linguaggi sono tanto più ricchi e Tali linguaggi sono tanto più ricchi e articolati quanto più è complessa articolati quanto più è complessa

l’organizzazione della specie.l’organizzazione della specie.

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sonori (canto degli uccelli, verso di mammiferi);

visivi (illuminescenza delle lucciole, danza di corteggiamento degli uccelli, cambiamento di colore di certi pesci);

olfattivi (tracce lasciate dalle formiche, secrezioni con cui le marmotte segnano il territorio);

tattili (contatto fisico, carezze, pacche, abbracci come forma di pacificazione o saluto tra le scimmie, pulizia reciproca diffusa tra molti uccelli e mammiferi).

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L’esigenza di mantenere rapporti con i L’esigenza di mantenere rapporti con i propri simili, di scambiare informazioni, di propri simili, di scambiare informazioni, di trasmettere conoscenze, per l’uomo esiste trasmettere conoscenze, per l’uomo esiste

in misura maggiore: egli, infatti, è inserito in in misura maggiore: egli, infatti, è inserito in una fitta rete di relazioni che investono ogni una fitta rete di relazioni che investono ogni

aspetto della propria vita.aspetto della propria vita.

A casa, a scuola, nel A casa, a scuola, nel lavoro, tra amici o con lavoro, tra amici o con

estranei, comunicare per estranei, comunicare per noi è fondamentale.noi è fondamentale.

La comunicazione è un’AZIONE La comunicazione è un’AZIONE COMUNE tra due o più interlocutori.COMUNE tra due o più interlocutori.Senza la comunicazione nel mondo Senza la comunicazione nel mondo

ci sarebbe una morte totale, ci sarebbe una morte totale, un’ecatombe.un’ecatombe.

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Comunicando possiamo avvertire di un Comunicando possiamo avvertire di un pericolo (evitare la morte), condividere pericolo (evitare la morte), condividere

emozioni (gioia, dolore) e dare aiuto emozioni (gioia, dolore) e dare aiuto psicologico (evitare la morte dell’anima).psicologico (evitare la morte dell’anima).

Tutto l’universo comunica con i propri linguaggi e codici.Tutto l’universo comunica con i propri linguaggi e codici.

L’uomo ha sviluppato molteplici sistemi L’uomo ha sviluppato molteplici sistemi di comunicazione, cioè linguaggi che gli di comunicazione, cioè linguaggi che gli

permettono di far partecipi gli altri dei permettono di far partecipi gli altri dei suoi pensieri, delle sue esperienze, dei suoi pensieri, delle sue esperienze, dei

suoi sentimenti, dei suoi progetti.suoi sentimenti, dei suoi progetti.

I codici che l’uomo usa sono molti e principalmente I codici che l’uomo usa sono molti e principalmente divisi in verbali (verbum = parola) e non verbali (tattili, divisi in verbali (verbum = parola) e non verbali (tattili,

visivi, olfattivi, sonori).visivi, olfattivi, sonori).

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Il linguaggio verbale è senza dubbio il più importante e più Il linguaggio verbale è senza dubbio il più importante e più usato perché può dirigersi in ogni direzione e raggiungere usato perché può dirigersi in ogni direzione e raggiungere un’infinità di risultati (dal concreto all’astratto e viceversa).un’infinità di risultati (dal concreto all’astratto e viceversa).

Il linguaggio non verbale permette una rapida comunicazione e Il linguaggio non verbale permette una rapida comunicazione e per questo si possono trasmettere solo messaggi brevi e prevedibili.per questo si possono trasmettere solo messaggi brevi e prevedibili.

Il linguaggio gestuale si usa quando parliamo e sottolineiamo Il linguaggio gestuale si usa quando parliamo e sottolineiamo le nostre parole con gesti e con espressioni.le nostre parole con gesti e con espressioni.

Il linguaggio sonoro è tenuto per mezzo di strumenti, che Il linguaggio sonoro è tenuto per mezzo di strumenti, che emettono suoni e rumori (suono delle campane, delle trombe).emettono suoni e rumori (suono delle campane, delle trombe).

Il linguaggio tattile, come strette di mano, pacche, abbracci, Il linguaggio tattile, come strette di mano, pacche, abbracci, si basa sul contatto fisico grazie al quale possiamo salutare si basa sul contatto fisico grazie al quale possiamo salutare ed esprimere la nostra partecipazione.ed esprimere la nostra partecipazione.

Il linguaggio visivo viene utilizzato grazie ai segnali grafici (fotografie, immagini e disegni).

Più codici si conoscono, più si può comunicare.Più codici si conoscono, più si può comunicare.

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Per comunicare servono almeno quattro elementi fondamentali:Per comunicare servono almeno quattro elementi fondamentali:

EMITTENTE (colui che manda il messaggio);EMITTENTE (colui che manda il messaggio);

RICEVENTE (colui che lo riceve);RICEVENTE (colui che lo riceve);

MESSAGGIO (ciò di cui si parla);MESSAGGIO (ciò di cui si parla);

CODICE COMUNE;ma al di sopra di tutto occorre conoscere la cultura ma al di sopra di tutto occorre conoscere la cultura

dell’interlocutore, ossia la sua diversità anche se si tratta di dell’interlocutore, ossia la sua diversità anche se si tratta di persona della stessa lingua, stessa religione, stessa razza, a persona della stessa lingua, stessa religione, stessa razza, a

maggior ragione se è di nazionalità diversa. Non basta quindi che maggior ragione se è di nazionalità diversa. Non basta quindi che si abbia la voglia di comunicare o che si abbia qualcosa da dire si abbia la voglia di comunicare o che si abbia qualcosa da dire

se, infatti, non si conosce la cultura dell’interlocutore può se, infatti, non si conosce la cultura dell’interlocutore può accadere, sin dal primo approccio, che il rapporto non funzioni. accadere, sin dal primo approccio, che il rapporto non funzioni.

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Gli arabi respirano in faccia all’altro e a distanza molto ravvicinata Gli arabi respirano in faccia all’altro e a distanza molto ravvicinata perché diversamente sarebbe segno che hanno qualcosa da perché diversamente sarebbe segno che hanno qualcosa da nascondere, all’opposto degli inglesi. Per la donna americana un nascondere, all’opposto degli inglesi. Per la donna americana un sistema di più mogli per lo stesso marito è aberrante. sistema di più mogli per lo stesso marito è aberrante.

donna Koryok della Siberia troverebbe difficile capire come donna Koryok della Siberia troverebbe difficile capire come una donna possa essere talmente egoista e poco una donna possa essere talmente egoista e poco

desiderosa della compagnia di altre donne in casa da voler desiderosa della compagnia di altre donne in casa da voler imporre al proprio marito una sola compagna. imporre al proprio marito una sola compagna.

A volte le incomprensioni tra membri di gruppi diversi sono dovute al A volte le incomprensioni tra membri di gruppi diversi sono dovute al diverso significa che, in base alla propria cultura, ciascuno attribuisce diverso significa che, in base alla propria cultura, ciascuno attribuisce all’uso dello spazio pubblico e privato. all’uso dello spazio pubblico e privato.

A proposito degli schemi spaziali, nella cultura inglese, è piuttosto raro che una persona tocchi l’altra durante una conversazione,

mentre in quella africana e araba il contatto è più frequente e più diretto.

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Cosa può succedere quindi se un Cosa può succedere quindi se un inglese parla con un africano? inglese parla con un africano?

Assolutamente niente se l’uno conosce la cultura dell’altro e cerca Assolutamente niente se l’uno conosce la cultura dell’altro e cerca di immedesimarsi sulla volontà o sulla necessità o sulla curiosità di immedesimarsi sulla volontà o sulla necessità o sulla curiosità

di voler trasmettere qualcosa. di voler trasmettere qualcosa.

Diversamente l’inglese si sentirà infastidito dall’atteggiamento Diversamente l’inglese si sentirà infastidito dall’atteggiamento dell’arabo che gli sputa addosso, e l’arabo dall’atteggiamento dell’arabo che gli sputa addosso, e l’arabo dall’atteggiamento

freddo e distaccato dell’inglese che prende sempre le distanze freddo e distaccato dell’inglese che prende sempre le distanze dall’interlocutore.dall’interlocutore.

Conoscere quindi per accettare le diversità in un rapporto Conoscere quindi per accettare le diversità in un rapporto biunivoco senza sbilanciamenti, si ritornerebbe altrimenti al biunivoco senza sbilanciamenti, si ritornerebbe altrimenti al

concetto di superiorità per l’uno o per l’altro; ma perché ci sia un concetto di superiorità per l’uno o per l’altro; ma perché ci sia un dialogo occorre che da parte degli interlocutori ci sia la volontà di dialogo occorre che da parte degli interlocutori ci sia la volontà di spingerlo avanti, indipendentemente dalle conclusioni. È quindi un spingerlo avanti, indipendentemente dalle conclusioni. È quindi un

fatto etico-morale.fatto etico-morale.

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In natura quindi tutto è legato e “non si può toccare un fiore senza toccare una stella”.

Tutto nel mondo interagisce e comunica ma il contatto dell’uomo con la natura oggi è meno

stretto rispetto al passato perché a prevalere è l’attività tecnologica che molto spesso ha

disturbato e distrutto la natura stessa.

Le prime forme di comunicazione sono stati i graffiti e le pitture rupestri.

Gli ominidi ci hanno comunicato il loro modo di vivere disegnando scene di vita comune e per

loro non erano delle forme d’arte ma avevano una funzione religiosa e di comunicazione pratica.

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Gradatamente, con lo sviluppo della neocorteccia, gli ominidi impararono a parlare sviluppando sia l’apparato fonico sia il mentale

che presiede la parola; è appunto la neocorteccia che differenziò l’uomo dagli altri antropomorfi.

Essa permette all’uomo di estrarre dal concreto concetti astratti.

Non sappiamo come veramente si sia evoluto il linguaggio, ma è sicuro che l’uomo primitivo si sia ispirato ai suoni della natura tanto che oggi sono rimaste le parole onomatopeiche.

belare: pecora;

nitrire: cavallo;

abbaiare: cane;

miagolare: gatto;

starnazzare: papera;

cinguettare: uccello;

cicalare, frinire, cicalio: cicale;

ragliare: asino;

raganire: rana;

sibilio: serpente;

ululare: lupo;

coccodè: gallina.

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Dai semplici disarticolati si passò alla parola fino alla frase completa e al periodo.

Dopo la costituzione di una lingua parlata si ebbe il bisogno di una lingua scritta che arrivò con i Sumeri che inventarono la scrittura cuneiforme usata per i commerci e che è già un’evoluzione rispetto alla lingua pittografica e ideografica.

Gli Egiziani inventarono la geroglifica mentre i Fenici inventarono la scrittura

alfabetica che è arrivata fino a noi attraverso gli alfabeti greco e latino e

che consente una grande potenzialità di investimenti con un grande risparmio.

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La lingua è una struttura, un organismo modificabile e La lingua è una struttura, un organismo modificabile e flessibile, un’organizzazione di parole e frasi più o meno flessibile, un’organizzazione di parole e frasi più o meno complesse. Si può paragonare la lingua a un edificio le cui complesse. Si può paragonare la lingua a un edificio le cui strutture portanti sono i periodi principali che sono arricchiti da strutture portanti sono i periodi principali che sono arricchiti da molte strutture secondarie che sono i periodi subordinati.molte strutture secondarie che sono i periodi subordinati.

La lingua è una struttura molto flessibile e aperta a soddisfare le La lingua è una struttura molto flessibile e aperta a soddisfare le nuove esigenze comunicative (ad es. per nominare oggetti nuovi nuove esigenze comunicative (ad es. per nominare oggetti nuovi

si introducono nuove parole, ossia i si introducono nuove parole, ossia i neologismi, o si modificano neologismi, o si modificano quelle in disuso, ossia gli arcaismi) perché si modifica nel tempo quelle in disuso, ossia gli arcaismi) perché si modifica nel tempo

con l’introduzione e la sostituzione di termini ma anche tramite con l’introduzione e la sostituzione di termini ma anche tramite prestiti linguisticiprestiti linguistici (nella lingua italiana sono entrati molti termini (nella lingua italiana sono entrati molti termini

stranieri, specialmente inglesi a causa del grande sviluppo stranieri, specialmente inglesi a causa del grande sviluppo dell’informatica che usa la lingua inglese nei comandi, tantodell’informatica che usa la lingua inglese nei comandi, tanto che che

si è temuta una modificazione sostanziale della nostra lingua).si è temuta una modificazione sostanziale della nostra lingua).

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Parole greche: angelo, diavolo, vangelo, prete, chiesa, vescovo, che sono

Parole greche: angelo, diavolo, vangelo, prete, chiesa, vescovo, che sono entrate attraverso il latino con l’affermazione della religione cristiana. Organo,

entrate attraverso il latino con l’affermazione della religione cristiana. Organo, galea, gondola, molo, ormeggiare, pilota, sartie, androne, che sono entrate fra il

galea, gondola, molo, ormeggiare, pilota, sartie, androne, che sono entrate fra il

VI e X sec. con la presenza bizantina nell’Italia centro-meridionale e per gli

VI e X sec. con la presenza bizantina nell’Italia centro-meridionale e per gli scambi commerciali tra Bisanzio e le repubbliche marinare. Derivano inoltre dal

scambi commerciali tra Bisanzio e le repubbliche marinare. Derivano inoltre dal

greco classico: dermatologo, telegrafo, tachimetro, esofago, ortogonale.

greco classico: dermatologo, telegrafo, tachimetro, esofago, ortogonale.Parole arabe: tra il VII e il XII secolo, in seguito all’occupazione araba della

Parole arabe: tra il VII e il XII secolo, in seguito all’occupazione araba della Sicilia e agli intenti scambi commerciali con il mondo islamico, entrarono in

Sicilia e agli intenti scambi commerciali con il mondo islamico, entrarono in Italia parole del tipo: albicocco, alchimia, algebra, ammiraglio, arsenale,

Italia parole del tipo: albicocco, alchimia, algebra, ammiraglio, arsenale, fondaco, zenit, azimut, nadir.fondaco, zenit, azimut, nadir.

Parole francesi e provenzali (1200 – 1300): cavaliere, coraggio, corsetto,

Parole francesi e provenzali (1200 – 1300): cavaliere, coraggio, corsetto, dama, fermaglio, giostra, maglia, mancia, marciare, orgoglio, scudiero.

dama, fermaglio, giostra, maglia, mancia, marciare, orgoglio, scudiero.Parole spagnole (seconda metà del ‘500 e tutto il 1600): azienda, baule,

Parole spagnole (seconda metà del ‘500 e tutto il 1600): azienda, baule, brio, caramella, complimento, creanza, disinvoltura, grandioso, maniglia.

brio, caramella, complimento, creanza, disinvoltura, grandioso, maniglia.Parole inglesi: bar, box, club, cocktail, computer, cracker, fast-food,

Parole inglesi: bar, box, club, cocktail, computer, cracker, fast-food, jazz, jolly, picnic, puzzle, quiz, ketchup.jazz, jolly, picnic, puzzle, quiz, ketchup.

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Come la lingua si modifica nel contesto storico-sociale lo si Come la lingua si modifica nel contesto storico-sociale lo si può notare anche nel moderno linguaggio degli sms che si può notare anche nel moderno linguaggio degli sms che si avvale del massimo della semplificazione (es.: comunque = avvale del massimo della semplificazione (es.: comunque = cmq; ci sei = c 6; per = x; ti voglio bene = tvb).cmq; ci sei = c 6; per = x; ti voglio bene = tvb).

La lingua è quindi in continua evoluzione. Dal primo documento La lingua è quindi in continua evoluzione. Dal primo documento della lingua italiana (Carta di Capua del 1960) “Sao ko kelle terre della lingua italiana (Carta di Capua del 1960) “Sao ko kelle terre per kelli fini que ki contene trenta anni le possette parte Sancti per kelli fini que ki contene trenta anni le possette parte Sancti Benedicti” so che quelle terre entro quei confini che qui sono Benedicti” so che quelle terre entro quei confini che qui sono descritti le possedette per trent’anni la parte (monastero) di San descritti le possedette per trent’anni la parte (monastero) di San Benedetto, moltissimi sono stati i cambiamenti dovuti alle Benedetto, moltissimi sono stati i cambiamenti dovuti alle situazioni storiche dei quali bisogna prendere atto.situazioni storiche dei quali bisogna prendere atto.

Ogni epoca ha avuto il proprio sviluppo tecnologico e Ogni epoca ha avuto il proprio sviluppo tecnologico e scientifico e perciò ha avuto bisogno di un proprio linguaggio.scientifico e perciò ha avuto bisogno di un proprio linguaggio.

Ogni popolo ha una propria lingua e perciò una propria struttura Ogni popolo ha una propria lingua e perciò una propria struttura e l’italiano ha assunto quella della lingua madre da cui deriva e l’italiano ha assunto quella della lingua madre da cui deriva direttamente per evoluzione.direttamente per evoluzione.

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Con la conquista romana, il latino si diffuse prima in Italia poi in tutta la Con la conquista romana, il latino si diffuse prima in Italia poi in tutta la parte occidentale dell’Impero dove finì per soppiantare le lingue locali, parte occidentale dell’Impero dove finì per soppiantare le lingue locali, mentre prima era solo parlato a Roma e in parte del Lazio. La lingua mentre prima era solo parlato a Roma e in parte del Lazio. La lingua latina si parlò anche nella parte orientale dell’Impero insieme al greco latina si parlò anche nella parte orientale dell’Impero insieme al greco che però in alcune parti era prevalente.che però in alcune parti era prevalente.

Il contatto del latino con le altre lingue dei territori conquistati modificò Il contatto del latino con le altre lingue dei territori conquistati modificò la struttura delle lingue esistenti e nacquero le lingue neolatine o la struttura delle lingue esistenti e nacquero le lingue neolatine o

romanze (processo di volgarizzazione dal latino “VULGARIS”). Anche romanze (processo di volgarizzazione dal latino “VULGARIS”). Anche l’italiano fa parte di questa famiglia ed anche della famiglia delle lingue l’italiano fa parte di questa famiglia ed anche della famiglia delle lingue

INDOEUROPEE cioè di quelle lingue tra Asia ed Europa che sono nate da INDOEUROPEE cioè di quelle lingue tra Asia ed Europa che sono nate da una stessa famiglia linguistica come possiamo notare da diverse una stessa famiglia linguistica come possiamo notare da diverse

analogie.analogie.

È chiaro che queste analogie sono dovute alla comunicazione che ha È chiaro che queste analogie sono dovute alla comunicazione che ha trasmesso un patrimonio specifico di conoscenze e di nozioni che un trasmesso un patrimonio specifico di conoscenze e di nozioni che un popolo possiede, che un individuo possiede e che contribuisce in modo popolo possiede, che un individuo possiede e che contribuisce in modo sostanziale alla formazione della sua personalità.sostanziale alla formazione della sua personalità.

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I diversi gruppi di ominidi, ognuno diverso per ragioni fisiche, I diversi gruppi di ominidi, ognuno diverso per ragioni fisiche, geografiche e di sviluppo, sentirono il bisogno di conoscersi, geografiche e di sviluppo, sentirono il bisogno di conoscersi,

incontrarsi nonostante le diversità; si conobbero con le migrazioni tra incontrarsi nonostante le diversità; si conobbero con le migrazioni tra continenti, i quali erano uniti dalle lingue di ghiaccio (periodi continenti, i quali erano uniti dalle lingue di ghiaccio (periodi

interglaciali). Non possiamo conoscere con precisione dove nacque interglaciali). Non possiamo conoscere con precisione dove nacque l’uomo habilis dato che i suoi resti sono stati trovati in tutte le aree l’uomo habilis dato che i suoi resti sono stati trovati in tutte le aree geografiche poiché gli uomini si spostavano in cerca di condizioni geografiche poiché gli uomini si spostavano in cerca di condizioni

migliori e di nuova gente.migliori e di nuova gente.

Dapprima l’homo habilis viveva solo, ma in seguito sentì il bisogno di Dapprima l’homo habilis viveva solo, ma in seguito sentì il bisogno di comunicare con altra gente e fu per questo che si unì prima in comunicare con altra gente e fu per questo che si unì prima in

famiglie, poi in bande (gruppi di parentela), tribù (insiemi di famiglie) e famiglie, poi in bande (gruppi di parentela), tribù (insiemi di famiglie) e villaggi (insiemi di tribù). Unendosi in un gruppo vide che la sua vita si villaggi (insiemi di tribù). Unendosi in un gruppo vide che la sua vita si semplificò, diminuirono i rischi e aumentarono la sicurezza e il cibo. In semplificò, diminuirono i rischi e aumentarono la sicurezza e il cibo. In questo modo in ogni villaggio si arrivò alla suddivisione dei compiti e questo modo in ogni villaggio si arrivò alla suddivisione dei compiti e

quindi, in qualche modo, alla formazione di classi sociali con delle quindi, in qualche modo, alla formazione di classi sociali con delle norme anche di carattere religioso.norme anche di carattere religioso.

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La religione si può considerare una La religione si può considerare una forma di comunicazione che arrivaforma di comunicazione che arriva fino all’ignoto, al metafisico.fino all’ignoto, al metafisico.

Si cerca un rapporto con Dio (persona Si cerca un rapporto con Dio (persona

metafisica di cui non si è certimetafisica di cui non si è certi

dell’esistenza che piuttosto viene dell’esistenza che piuttosto viene

accettata per fede).accettata per fede).

Tale rapporto nella Comunione è Tale rapporto nella Comunione è possibile attraverso il Corpo dipossibile attraverso il Corpo di Cristo Cristo cioè il mezzo con cui si compie cioè il mezzo con cui si compie tale tale comunione.comunione.

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Abbiamo fatto una Abbiamo fatto una ricerca capillare ricerca capillare sulla parolasulla parola

partendo da partendo da quelle più vicine quelle più vicine alla natura fino ad alla natura fino ad arrivarearrivare

a quelle a quelle costruite costruite dall’uomodall’uomo

in base alle sue in base alle sue esigenze e alla esigenze e alla sua esperienzasua esperienza

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LLaa

ppaarroollaa

Nella comunicazione la parola è primaria.Nella comunicazione la parola è primaria.Ha una funzione comunicativa e, mentre Ha una funzione comunicativa e, mentre nasce dalla realtà, finisce poi per inciderla.nasce dalla realtà, finisce poi per inciderla.

La parola ha una definizione o più di La parola ha una definizione o più di una.una.Ha una denotazione e una Ha una denotazione e una connotazione.connotazione.Ha sangue, vene, carne.Ha sangue, vene, carne.Denuncia una realtà.Denuncia una realtà.Perché abbia un valore deve Perché abbia un valore deve

essere parola piena.essere parola piena.Deve avere la consistenza del Deve avere la consistenza del reale.reale.Deve incidere.Deve incidere.Deve imprimere.Deve imprimere.

Con essa possiamo esprimere Con essa possiamo esprimere quello che vogliamo secondo quello che vogliamo secondo l’esigenza del momento.l’esigenza del momento.

La parola crea anche la struttura più o meno La parola crea anche la struttura più o meno complessa.complessa.Una struttura relazionale che mette in relazione la Una struttura relazionale che mette in relazione la struttura del reale con la struttura del pensiero.struttura del reale con la struttura del pensiero.La struttura cioè concettuale, legata all’esigenza di La struttura cioè concettuale, legata all’esigenza di ciascuno di noi.ciascuno di noi.

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La parola traduceLa parola traduce

il pensieroil pensiero

e la poesia èe la poesia èl’arte della parola

l’arte della parola

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La poesia perché…

prof.ssa Nanda Anibaldi

per ridarle il posto che le spetta

per ricondurla alla sua specificità

per parlarne

per darle un’opportunità di confronto

per toglierla dall’esilio

perché non sia derisa

perché abbia una credibilità

perché non si dica che batte le ali

perché le si riconosca una sua realtà

perché possa continuare a veicolare le più forti emozioni

perché possa continuare a cercare le parole e a condurle a destinazione

perché il pensiero pos\sa essere tradotto con una forte esplosione

perché possa alleggerire il peso della vita

perché possa essere un riferimento

perché possa vincere il limite del tempo

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perché è un ponte che lega la fantasia alla realtàperché è un ponte che lega la fantasia alla realtà

perché è un passaggio tra il mondo perché è un passaggio tra il mondo interno e quello esternointerno e quello esterno

La poesia perché…perché è una forma di comunicazioneperché è una forma di comunicazione

perché è magia in quanto trasforma perché è magia in quanto trasforma le sensazioni in parolele sensazioni in parole

perché apre nuovi orizzonti ricchi di emozioni e di vitaperché apre nuovi orizzonti ricchi di emozioni e di vita

perché mi apre al mondo senza pauraperché mi apre al mondo senza paura

perché è un momento di ritrovo e di perché è un momento di ritrovo e di raccolta del proprio pensieroraccolta del proprio pensiero

perché è un non so che di parole quasi inventate da noiperché è un non so che di parole quasi inventate da noi

perché in essa riesco ad esprimermiperché in essa riesco ad esprimermi

per conoscere nuovi modi di scrivere e per conoscere nuovi modi di scrivere e acquisire nuovi vocaboliacquisire nuovi vocaboli

perché sono le parole del cuoreperché sono le parole del cuore

perché si possano rivalutare gli aspetti perché si possano rivalutare gli aspetti della poesiadella poesia

perché si avvale di parole magicheperché si avvale di parole magiche

perché è tesoro che non può essere rubatoperché è tesoro che non può essere rubato

perché è immagine, verità, perché è immagine, verità, mistero, concentrato di vitamistero, concentrato di vita

perché è viaggio nel mondo dei pensieri dove perché è viaggio nel mondo dei pensieri dove tutto è lecito; la vista e il pensiero nuotano liberi tutto è lecito; la vista e il pensiero nuotano liberi da divietida divieti

perché ti trascinaperché ti trascina

perché è estensione di noi stessiperché è estensione di noi stessi

perché è liberazione dell’animaperché è liberazione dell’anima

2^AI

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La poesia si avvale di parole, cioè il pensiero della poesia è tradotto dalle parole che nascono dalle cose (albero, pietra, tavolo, bambino,…) in quanto esistono prima della parola stessa: basta pensare al linguaggio dell’uomo che si sviluppa e si articola molto tardi nella scala evolutiva, mentre la natura, l’intero ecosistema, esisteva già. La parola, la lingua è una realtà artificiale, benché legata

alla cosa, ed è costruita dall’uomo con l’esperienza.

La poesia è un interscambio tra la realtà e la fantasia che ha la capacità di trasformarla tra la realtà penetrata da un occhio che vede oltre il visibile comune e la capacità del soggetto vedente (il poeta) di rendere in parte visibile quello che gli altri non vedono.

sostanze diverse che vanno a combinarsi tra di loro fino a dare un prodotto in cui non si vedono più i singoli

elementi, ma ci sono.

Che cos’è la poesia?

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Il poeta è un uomo concreto, un uomo di azione ce vive nel mondo e quando può cerca anche di trasformarlo (Dante - Foscolo). È un uomo ancorato alla realtà da cui trae la sua esperienza.

Del poeta sono state date molte definizioni di cui ne riportiamo alcune:

il poeta è colui che rivela agli altri il segreto del mondo e del rapporto fra le cose (Saba) il poeta è un esploratore degli abissi. È un sommozzatore che

lascia sul fondo i suoi segreti e quando torna in superficie racconta agli altri poche cose, nascondendo quell’ inesauribile segreto che ci lascia sulla soglia

della verità (Ungaretti) il poeta è un giocoliere, un saltimbanco che ride piangendo (Palazzeschi) il poeta è un uomo dall’occhio bionico perché vede

quello che gli altri non vedono; penetra nelle cose, va oltre la realtà, la supera per poi ritornare alla realtà stessa traducendola agli altri che vedono solo

attraverso i suoi occhi (Anibaldi)

Chi è il poeta?

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Ora ve ne leggeremo un esempio.

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MON PÈRE, QUAND J’AVAIS...4 ans: Mon papa peut tout faire

5 ans: Mon papa sait beaucoup de choses

14 ans: Ne portez pas attention à mon père. Il est tellement vieux jeu!

8 ans: Mon papa ne sait pas tout à fait tout6 ans: Mon papa est plus intelligent que ton papa

10 ans: Dans l’ancien temps, quand mon père était jeune, les choses étaient sans aucun doute très différentes

12 ans: Oh! Bien, naturellement, mon père ne connaît rien a ce sujet! Il est trop vieux pour se souvenir de son enfance

21 ans: Lui ? Mon Dieu, il est désespérément démodé

25 ans: Papa en connaît un peu à ce sujet; c’est normal, il y a tellement longtemps qu’il roule sa bosse30 ans: Peut-être devrions-nous demander à papa ce qu’il en pense. Après tout, il a tant d’expérience

40 ans: Je me demande comment papa s’y serait pris. Il était si sage et avait énormément expérience

35 ans: Je ne ferais rien tant que je n’aurai pas parlé a papa

50 ans: Je donnerais n’importe quoi pour que papa soit ici pour discuter de cela avec lui.

Dommage que je n’aie pas reconnu son intelligence.Il aurait pu m’en apprendre beaucoup.

(Auter inconnu)