la nostra valle ottobre 2005

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2. Novità dall’ANAS 5. Nasce il Rotary Valle Sabbia 8. Premio fedeltà 10. Blumon Marathon 14. La scuola e il territorio 15. Einstein a Idro 18. Intervista a Mauro Borelli 25. Intervista a Serle www.cmvs.it 05 La Nostra Valle ottobre Comunità Montana di Valle Sabbia La Nostra Valle prosegue l’esperienza, iniziata col numero scorso, rinnovandosi nel formato, nelle immagini e nei contenuti. Da questo numero inizia la nuova rubrica “Un Paese, un Sindaco” volta a conoscere tutti i Sindaci della Valle Sabbia. Vuole essere un’occasione per avvicinare l’Amministrazione Pubblica alla gente, far conoscere i programmi, le idee, i progetti. Iniziamo con Serle, con l’intervista al suo Sindaco, il più giovane della Provincia di Brescia.

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la nostra valle ottobre 2005

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Page 1: la nostra valle ottobre 2005

2. Novità dall’ANAS

5. Nasce il Rotary Valle Sabbia

8. Premio fedeltà

10. Blumon Marathon

14. La scuola e il territorio

15. Einstein a Idro

18. Intervista a Mauro Borelli

25. Intervista a Serlewww.cmvs.it

05

La Nostra Valleo t t o b r e

Comunità Montana di Valle SabbiaLa Nostra Valle prosegue l’esperienza, iniziata col numero scorso,

rinnovandosi nel formato, nelle immagini e nei contenuti. Da questo numero inizia la nuova rubrica “Un Paese, un Sindaco” volta a conoscere

tutti i Sindaci della Valle Sabbia. Vuole essere un’occasione per avvicinare l’Amministrazione Pubblica alla

gente, far conoscere i programmi, le idee, i progetti.Iniziamo con Serle, con l’intervista al suo Sindaco, il più giovane della

Provincia di Brescia.

Page 2: la nostra valle ottobre 2005

2 La Nostra Valle

Dopo infi nite pressioni da parte

della Comunità Montana e della

Provincia di Brescia l’Anas di

Roma ha fi nanziato il progetto

relativo alle gallerie “Monte

Castello” e “Guardia” della statale

45 bis, nella zona dei Tormini,

interessate da crolli della volta

collegati alle scosse di terremo-

to che sconvolsero nel

novembre del 2004 l’area

della Vallesabbia.

Al Presidente della Comu-

nità Montana Ermano Pa-

sini abbiamo posto alcune

domande sul futuro degli

interventi viabilistici. Presidente, fi nalmente ci

siamo, l’ANAS ha risposto?

Buone nuove dall’ANAS e dal Ministero dell’Ambiente

Page 3: la nostra valle ottobre 2005

3La Nostra Valle

Ebbene sì, dopo due lettere,

due viaggi a Roma e infi nite

telefonate e contatti sono stati

stanziati 1,5 milioni di Euro. Devo

ringraziare in particolare l’Asses-

sore della Provincia di Brescia,

ing. Mauro Parolini per il per-

sonale impegno che ha sempre

profuso in questi mesi. La nostra

lettera al ministro dei Trasporti

on. Pietro Lunardi e al Presidente

dell’Anas Vincenzo Pozzi, è stata

recepita pienamente. È una delle

due questioni importanti che

stiamo aff rontando, l’altra sono i

livelli del lago d’Idro per i quali si

sta trovando una soluzione.

Quale dunque il percorso

prossimo venturo?

Approvato e fi nanziato il

progetto dell’Anas di Milano con

uno stanziamento di 1,5 milioni

di euro, l’elaborato tecnico è già

stato restituito al compartimen-

to Anas di Milano che senza

perdere tempo ha già attivato le

procedure per l’assegnazione dei

lavori. Senza facili entusiasmi e

se tutto andrà per il verso giusto,

prima della fi ne dell’inverno le

gallerie potranno essere riaperte.

Cosa può fare ancora la

Comunità Montana?

Noi possiamo e dobbiamo

vigilare sempre. L’ANAS è un Ente

che non sempre riesce a rispon-

dere agli enti locali. Per questo,

d’intesa con l’Assessore Parolini,

Page 4: la nostra valle ottobre 2005

4 La Nostra Valle

il Presidente della Provincia

Alberto Cavalli ed i Comuni val-

ligiani, continueremo a seguire

con la massima attenzione la

realizzazione degli interventi

progettati fi no al ripristino della

viabilità della Valsabbia.

Ancora molto lavoro ci attende,

ma con l’impegno, la passione

e la testardaggine valsabbina,

ne sono sicuro, riusciremo a

sbloccare una situazione che da

troppo tempo grida vendetta.

Insomma, non abbasseremo

certo la guardia.

Altra questione il Lago d’Idro.

Anche per Idro ed il suo lago

si ripete, in parte, la questione

dell’impegno della Comunità

Montana. Il grande attivismo

attorno ai livelli, grazie alla costi-

tuzione di un tavolo istituzionale

presso il Ministero dell’Ambiente

al quale tutti gli attori interessati

hanno partecipato. Si sono così

intraprese due fasi operative. La

prima è quella di lungo periodo

per la risoluzione strutturale

del problema dell’utilizzo della

diga. La seconda è la fase di

breve periodo, fi nalizzata ad

innalzare la quota di massima

regolazione ad un livello tale che

consenta di limitare i problemi

in campo ambientale e turistico

nel rispetto, naturalmente, delle

esigenze di sicurezza che sono

state stabilite dal RID (Registro

Italiano Dighe). Preliminar-

mente deve essere individuato

il soggetto concessionario della

regolazione del lago in relazione

alla necessità, più volte espressa

dal RID, di individuare un unico

soggetto responsabile di tutti

gli adempimenti in materia di

sicurezza della diga e del ser-

batoio. In secondo luogo, sulla

base dei risultati di un nuovo

studio idrogeologico e con il

supporto del nuovo sistema di

monitoraggio in continuo della

paleofrana attualmente in fase

di affi damento da parte dell’AR-

PA Lombardia, si provvederà a

richiedere al RID di autorizzare

l’innalzamento di 1,50 m del

livello di massimo invaso. Ciò

comporterà la possibilità di fare

momentaneamente variare i

livelli tra quota 368,50 m s.l.m. e

quota 365,25 m s.l.m. (l’attuale

regola prevede livelli compresi

tra 367,00 m s.l.m. e 363,75 m

s.l.m.). Tale ipotesi è comunque

condizionata all’autorizzazione

del RID.

Quale invece la collaborazio-

ne dei singoli cittadini?

Sono sempre buoni i suggeri-

menti, che a titolo privato o da

parte di soggetti organizzati in

comitati, pervengono alle sedi

istituzionali. Sono uno stimolo

per la soluzione dei problemi che

vanno oltre i singoli schieramenti

politici. L’importante è utilizzare

tutte le strade possibili!

Page 5: la nostra valle ottobre 2005

5La Nostra Valle

Quando alcuni mesi fa nacque l’idea di fondare in Valle Sab-bia un nuovo Club del Rotary ricordammo i fondatori che si riunirono nella gelida sera del 23 Febbraio 1905 a Chicago. Quei nostri antenati rotariani si erano riuniti con lo scopo di svilup-pare la reciproca conoscenza e incrementare l’amicizia, ma av-vertirono molto presto l’esigenza di una motivazione più profonda al loro stare insieme e stabilirono che il Rotary dovesse perseguire anche un primario e inequivo-cabile fine di servizio: offrire un costante impegno professionale per aiutare i più deboli e i meno fortunati. Ripensando a quei momenti americani mi sono venuti alla mente altri momenti ugualmente epici ma decisa-mente nostrani, mi sono tornate alla memoria le parole scritte nella relazione al primo bilancio della società ILFO di Odolo nel 1950, la prima azienda elettro-siderurgica bresciana caposti-pite di una gloriosa tradizione industriale bresciana e italiana, ma prima ancora valsabbina,

Quello che il The Financial Times ha titolato “The Brescia Miracle”. Si leggeva nella relazione: “La nostra iniziativa è sorta più che con scopo speculativo col preciso scopo di dare lavoro ad un certo numero di operai per alleviare la disoccupazione di una zona povera di risorse come la nostra ed alleviare questo temibile male che da tanto tempo ci affligge. Sotto questo riflesso possiamo dire che finora siamo riusciti nell’intento di occupare un certo numero di elementi più bisognosi e meritevoli”. Come questa iniziativa economica

anche il Rotary, dunque, è frutto dello spirito di amicizia, ma va oltre, ha la pretesa di arrivare a concretizzare un’etica sociale capace di autentica solidarietà. Ecco, dunque, l’importanza di questa nostra testimonianza personale. In una società che per molte situazioni rivela una forte crisi del senso di collabora-zione, del senso di comunità, di tolleranza e comprensione per le altrui necessità, noi vogliamo dare con questo nuovo Club una testimonianza di fiducia. Con entusiasmo vogliamo impegnar-ci perché il miracolo avvenga

innanzitutto in noi stessi, in noi rotariani, e negli amici che ac-costiamo sulla strada del Rotary, trasformando la nostra vita in una vita d’amore e di servizio al prossimo. Solo nel servizio scopriremo la bellezza della gioia e della felicità che niente e nessuno potrà sottrarci. Quindi quanto più sapremo liberamente e gioiosamente donare agli altri, servendoli, tanto più saremo ricolmi d’amore o come diceva Paul Harris: “Chi meglio serve, guadagna di più”.

Nicola Bianco Speroni

Un momento della partecipata cerimonia.

Il Rotary Valle Sabbia Centenario

Page 6: la nostra valle ottobre 2005

6 La Nostra Valle

Il Rotary è il più antico movi-

mento mondiale con lo scopo

del servire organizzato in Club

locali riuniti in una grande asso-

ciazione detta “Rotary Internatio-

nal” con sede negli Stati Uniti a

Evanston (Illinois). Ufficialmente

il Rotary viene definito come

“un’organizzazione di professio-

nisti di ogni parte del mondo,

uniti nel rendere un servizio

umanitario, nell’incoraggiare il

rispetto di elevate norme etiche

nell’esercizio delle varie profes-

sioni e nel promuovere lo spirito

di amicizia e la pace nel mon-

do”. L’ideale del servire è il filo

conduttore del Rotary che unisce

uomini accomunati dai medesi-

mi ideali nel pensiero e nell’azio-

ne, in qualsiasi parte del mondo

essi vivano. I Club si riuniscono,

di solito in convivio, in modo che

i soci possano concretizzare una

stretta amicizia. Si può entrare a

far parte di un Club solo su invito

e tale invito è basato sulla scelta

di una persona che sia partico-

larmente rappresentativa di una

professione, di una attività o di

una istituzione della comunità.

Lo scopo di questo sistema è

che i soci formino un’autentica

rappresentanza della vita profes-

sionale, produttiva e culturale di

una data comunità. Ogni socio

è incoraggiato a compiere il suo

lavoro facendo di esso un mezzo

per vivere una vita degna e usare

la sua professionalità per servire

in tutti i modi e le circostanze

che egli ritenga opportuni nella

località dove risiede e lavora.

21 i soci fondatori oltre al

Presidente Nicola Bianco Speroni

docente universitario, Fausto

Cassetti - Cantine Ferliga,

Giovanni Marano commercia-

lista, Orlando Niboli - Gruppo

Fondital, Gianfranco Ronchi

- Ripa, Ruggero Brunori - Ferriera

Valsabbia, il notaio Luigi Zam-

paglione, Pierdomenico Dall’Era

- Dall’Era Valerio, Damiano

Beltrami - Bee Web, Marcello

Zuddas - Banca Fineco, Roberta

Niboli - Gruppo Fondital, Gianlu-

ca Mazzolini ingegnere, Larissa

Gallo Carrabba avvocato, Alberto

Camadini - Giornale di Brescia,

Lorenzo Keller commercialista,

Clara Stabiumi - Alfa Acciai,

Arrigo Bandera commercialista,

Massimo Palazzani architetto,

Alice Bonetti - asili per l’infanzia,

Marco Mora - Clarium Group,

Silvano Beruffi - Bercos Costru-

zioni.

Nato a Chicago nel 1905 ha

celebrato il 27 giugno scorso

presso la sede della Comunità

Montana a Nozza la fondazione

di un nuovo club che porterà il

nome di “Rotary Valle Sabbia del

Centenario”. Il Governatore Adria-

no Lecci ha consegnato la Carta

Costitutiva al Presidente Nicola

Bianco Speroni in rappresentan-

za dei 21 soci fondatori.

Rotary centenario arriva in Valle

Il momento della consegna della Carta Costitutiva.

I soci fondatoriChe cos’è il Rotary

Page 7: la nostra valle ottobre 2005

7La Nostra Valle

Una numerosa delegazione valsabbina in quel di Rimini: Sindaci, Amministratori e Fun-zionari dei Comuni; Presidente e Assessori della Comunità Montana; Presidente e Ammi-nistratori di Secoval S.r.l. hanno partecipato, lo scorso 23 giugno, ad “EuroP.A.: Salone delle Auto-

nomie Locali”.La manifestazione, che si è svol-ta dal 22 al 25 giugno scorsi, è stata la prima vetrina sul mondo dell’innovazione tecnologica degli Enti Locali per Secoval S.r.l. che, con la Comunità Montana di Valle Sabbia all’interno dello stand di UNCEM, ha parteci-pato alla fiera presso il nuovo e

ipertecnologico polo fieristico di Rimini.EuroP.A. ospita, da anni, tutte le aree merceologiche e i settori più innovativi e di maggiore interesse per le Autonomie Lo-cali, tutto il meglio delle novità settore per settore. Secoval S.r.l., quindi, è stata in-

vitata per presentare il progetto “ISAC – informatizzazione dei Servizi Associati Comunali”che si è distinto all’interno della fiera per il forte impulso innovativo dato nella direzione dell’innova-zione tecnologica, informatica, informativa e organizzativa dei servizi associati comunali.Innovazione che significa:

sempre maggiori e più efficienti servizi per le Pubbliche Ammini-strazioni a servizio del continuo miglioramento della vita dei cittadini.I servizi sviluppati da ISAC spa-ziano dalla realizzazione delle infrastrutture informatiche per i Comuni al rifacimento della car-tografia di tutta la Valle Sabbia con l’utilizzo di nuove tecno-logie, dalla realizzazione del Sistema Informativo Territoriale per i Comuni alla costituzione del Centro Servizi (a servizio dei Comuni e dei cittadini).Uno dei momenti più importanti è stato Giovedì 23 giugno quan-do il Presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia ha partecipato a una tavola rotonda in tema di Pubblica Ammini-strazione e asset per lo sviluppo montano in cui ha presentato tutte le attività sviluppate dal progetto ISAC. La partecipazione al Convegno e la visita alla fiera è stata l’occasione per appren-dere, confrontare esperienze e conoscere soluzioni e strumenti finalizzati a “creare” autentica innovazione nelle Autonomie Locali.

Il PresidenteFreddi Dante

Secoval a Rimini

Un momento della partecipazione alla fiera.

Page 8: la nostra valle ottobre 2005

8 La Nostra Valle

Comunità Montana di Valle Sabbia

in collaborazione con la Pro Loco del Chiese

PREMIO DI FEDELTA’ALLA TERRA DI VALLE SABBIA

Il progetto che prende oggi avvio consiste nella creazione di un riconoscimento valligiano di

carattere istituzionale avente periodicità annuale, accompagnato da una tradizionale cerimonia di

consegna, similmente a quanto avviene, per la città di Milano, con gli Ambrogini d’oro.

Si desidera così, dentro un percorso di valorizzazione della realtà locale, istituire un ambito

riconoscimento per alcuni cittadini che, con la loro opera e riconosciuta dedizione in diversi campi

lavorativi, culturali e sociali, sono divenuti immagini viventi dei frutti più pregiati della terra di Valle

Sabbia.

Si invitano pertanto tutte le Amministrazioni Comunali, le associazioni, i singoli privati, a

segnalare eventuali nominativi. Sarà la Comunità Montana ad individuare le tre segnalazioni che ogni

anno meglio sapranno esprimere il carattere del premio.

Il riconoscimento verrà assegnato durante le festività natalizie, alla presenza delle più alte autorità

civili, militari e religiose, quale riconoscimento della fedeltà alla propria terra, mentre presso la sede

della Comunità verrà istituito un Albo d’Oro che, di anno in anno, raccoglierà i nominativi dei cittadini

premiati.

La richiesta di Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica, della Regione Lombardia e della

Provincia di Brescia collocano l’iniziativa dentro un contesto istituzionale che ne garantirà il prestigio

locale e nazionale.

Page 9: la nostra valle ottobre 2005

9La Nostra Valle

Continua la proposta per la nuova stagione 2005/2006 del Centro Teatro Ragazzi Valle Sabbia, con l‘approfondimento delle tematiche relative alla comicità.Anche quest’anno le esperienze infatti escono dalla scuola per incontrare il territorio e la gente nelle piazze che si trasformeranno nell’occasione in punti di scam-bio attraverso l’arte, il teatro e la musica.Alle iniziative del Centro potranno partecipare adulti che si occupano di formazione ed educazione, ma anche ragazzi e bambini, esterni al circuito scolastico, che sono interessati a vivere l’emozione e la scoperta del teatro.Continua dunque il percorso forma-tivo per gli insegnanti, educatori, e bambini.Proseguono le rassegne teatrali “Sogni di sabbia” e “Crick Crack” che porteranno migliaia di bambini nei teatri della Valle Sabbia, come spettatori e attori.Si espande il percorso dedicato ai ragazzi e adolescenti, con due corsi

teatrali in orario extra-scolastico in sedi diverse.Nuove animazioni alla lettura vengono proposte al Sistema Bibliotecario di Valle Sabbia.Inizia il progetto pilota “Museo animato”, percorso di visita guidata e animata in collaborazione con operatori museali del Museo Archeologico di Gavardo ed attori della Cooperativa Teatro Labora-torio.L’esperienza vissuta in tanti anni sui palcoscenici e nei luoghi di ricerca troverà una nuova testimonianza. Dal “Libro bianco” dello scorso anno, alla realizzazione di un CD con la raccolta dei disegni prodotti durante l’anno dai bambini e dai ragazzi.Eccoci dunque al tema della Comicità che anche quest’anno attraverso la programmazione del Centro, con l’approfondimento del percorso del clown e la scoperta di nuovi linguaggi.Un viaggio nella tradizione alla scoperta delle “maschere” e dei “burattini”.

Centro Teatro Ragazzi della Valle SabbiaProgetto 2005-2006

Presepi in Valle Sabbia

La Comunità Montana, sulla scorta della positiva esperienza rea-lizzata lo scorso anno e a completamento della ricerca sul Canto della Stella avviata con l’Università Cattolica di Milano, intende promuovere la valorizzazione della tradizione cristiana che, in occasione della festività natalizie, si concretizza nell’allestimento del presepe tradizionale o nella realizzazione di presepi viventi.

A tal fine verranno istituite due diverse sezioni con diversi riconoscimenti: la prima riguarderà la realizzazione di presepi viventi, la seconda l’allestimento di presepi tradizionali nelle scuole dalla materna alle superiori.

La Comunità Montana tramite una apposita commissione visiterà i presepi viventi presenti in Valle Sabbia ed assegnerà un riconoscimento di Euro 1.000 al primo classificato, Euro 800 al secondo ed Euro 600 al terzo. I gruppi sono pregati di comunica-re entro il 23 dicembre 2005 orari e giorni di apertura.

Per quanto riguarda la seconda sezione, tutte le scuole del territorio valsabbino che vorranno aderire potranno trasmettere in Comunità fotografie e filmati dei presepi realizzati entro il 15 gennaio 2006. Ad ogni scuola materna verrà così regalato un gioco mentre a tutte le scuole elementari, medie e superiori doneremo attrezzatura o libri utili alla didattica.

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10 La Nostra Valle

Lo scorso 17 Luglio 2005 si è svolta la 7^ edizione della manifestazione sportiva Blu-mon Marathon, skyrace in alta quota di notorietà nazionale; una delle gare più impegnative e più suggestive dal punto di vista panoramico, da quest’anno valevole per le qualificazioni al Campionato Italiano.Il 2005 è stato significativo per i promotori dell’evento, un attivo pool alla guida dell’Associazione sportiva Promosport Valli Bre-sciane, i quali hanno registrato il record d’iscrizioni rispetto alle precedenti edizioni.Mai come quest’anno si sono verificate tante domande di partecipazione alla gara: ben più di 500 richieste hanno costretto l’organizzazione tecnica ad escludere atleti, al fine di garantire la massima qualità e sicurezza dei servizi. La Blumon Marathon si svilup-pa in 2400 metri di dislivello complessivo, in pieno Parco dell’Adamello, attraverso boschi, sentieri, vallate e talvolta anche distese di neve, su un percorso lungo 25 km. La partenza ha avuto luogo alle 8.30 nella Piana del Gaver presso il Blumon Break (m1511), base

logistica della manifetazione.Tra i 300 atleti in gara , dopo 1.h 57’ ha tagliato il traguardo il vincitore Lucio Fregona già campione del mondo di corsa in montagna negli anni ’90. Con soli cinque minuti, di distacco il bagosso Dino Melzani si è aggiudicato il secondo posto, molto soddisfatto del risultato ottenuto essendo alla sua prima esperienza.Sul gradino più basso del podio Carlo Ratti di Lecco, mentre nella classifica femminile ai primi posti Silvia Cuminetti, Elisa Pellicioli e Dorina Salvi.L’evento è patrocinato dalla Re-gione Lombardia, dall’Ass.to allo Sport della Provincia di Brescia; dalla Comunità Montana di Valle Sabbia e dall’Agenzia territoriale per il turismo della Valle Sabbia e Lago d’Idro, Comune di Bagolino e Comune di Breno.Come sostenitrice per il turismo della Valle Sabbia e Lago d’Idro credo molto nella promozio-ne d’eventi: quali attività per migliorare la qualità dell’ac-coglienza ed incrementare i nuovi flussi turistici in arrivo con manifestazioni di questo genere, puntando ad interazioni tra turismo, ambiente e cultura è possibile valorizzare il territorio dell’intera Valle. Certa d’interpretare il volere

delll’associazione organizzatrice Promosport approffitto di questa occasione per ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per lo svolgimento della Blumon Marathon, dalle varie Istituzioni, alle associazioni, ai tanti vo-

lontari e sponsor che ogni anno si adoperano per far crescere e migliorare questa splendida manifestazione.

Marca Ambra

In un negozio del centro storico di Soprazocco, al costo di un euro e tramite un apposito distributore, è possibile acquistare direttamente il latte prodotto dalle nostre mucche, fresco di giornata.Un esperimento che, partito lo scorso luglio, ha trovato una vasta eco di successo.L’ideatore è il giovane imprenditore Alex Poli che ha raccolto una sfida lanciata a livello nazionale.Nel suo nuovo negozio della frazione di Gavardo ha predisposto tutto per superare i severi controlli dell’ASL.Ogni giorno il latte viene sostituito e quindi è sempre fresco di giornata e conservato ad una temperatura di 4 gradi. Il latte è quello che pro-viene da una stalla di Soprazocco: quella di Tullio Sarzina che gestisce anche un agriturismo.Complimenti al giovane gavardese!

Latte fresco al distributoreA Soprazocco è partita un’interessante novità

Blumon Marathon

Page 11: la nostra valle ottobre 2005

11La Nostra Valle

I Consultori Familiari compiono trent’anni, istituiti infatti nel 1975 sono divenuti nel tempo punto di riferimento, d’incontro, d’accoglienza e di accompagnamento per i cittadini italiani.Il Consultorio Familiare è un servizio creato per tutelare la salute psicologica, fisica e sociale delle famiglie, della coppia, della donna e dell’uomo e dei bambini.Il Consultorio Familiare di Valle Sabbia, che ha la propria sede nel Distretto Socio Sanitario a Nozza di Vestone e un distaccamento dell’area psico-sociale a Gavardo, è stato sino ad oggi gestito dall’ASL.Ora per il Consultorio di Valle Sabbia si profila un cambiamento importante.Si avrà infatti un nuovo gestore. In seguito a un lungo lavoro, che ha visto impegnati primo fra tutti l’assessore ai Servizi Sociali della Comunità Montana Roberto Scandella, la conferenza dei sindaci dell’ASL, il precedente assessore Gianni Girelli e la stessa Azienda Sani-taria Locale, è stata accolta la candida-tura della cooperativa AREA, soggetto non profit del territorio valsabbino con più di dieci anni di esperienza nella gestione dei servizi alle famiglie. La nuova gestione del Consultorio Familiare avrà inizio il 1° ottobre 2005. L’intento della cooperativa AREA sarà quello di garantire agli utenti la conti-nuità del patrimonio costruito fino ad oggi grazie al lavoro di consulenza del-l’ASL e, allo stesso tempo, di introdurre delle significative innovazioni. La prima novità consiste nel fornire ai cittadini della Valle due sedi riconosciute, infatti, oltre all’attuale Consultorio Familiare in Via Riverberi n. 1 a Nozza di Vestone, sarà inaugurata a Gavardo una nuova sede in Via Avanzi n. 29.

All’interno del Consultorio Familiare prenderanno vita tre aree di lavoro principali: il servizio di ostetricia e ginecologia, il servizio sociale ed il servizio di psicologia. L’équipe di lavoro sarà composta da 6 psicologi, 3 oste-triche, 2 ginecologi, 2 assistenti sociali, 1 psicopedagogista ed 1 mediatrice familiare.L’area di ostetricia e ginecologia. Attraverso questo servizio sarà possibi-le accedere a: corsi di preparazione alla nascita e al post-parto; consulenze per la mamma e il bambino; prestazioni ginecologiche e ostetriche; consulenze per problemi relativi alla menopausa, all’interruzione volontaria della gra-vidanza e alla prevenzione dei tumori femminili (pap test); aiuti di tipo psico-sociale per un sostegno generale alla persona.L’area sociale assicurerà un supporto per tutte le questioni correlate alle domande di affido familiare o di mediazione familiare, nei casi di separazione e divorzio.L’area di psicologia, infine, garantirà colloqui di consulenza e di psicoterapia rivolti alla persona adulta, all’ado-lescente, ai bambini, alle coppie, alla genitorialità e alle famiglie, che attraversano periodi di particolare disagio e confusione e necessitano di un sostegno adeguato alle specifiche difficoltà.I servizi offerti saranno in larga misura gratuiti altri saranno soggetti a ticket.È impossibile riassumere in poche righe la molteplicità di servizi che i cittadini potranno ricevere all’interno del consultorio, speriamo tuttavia che divenga luogo di condivisione di gioie e preoccupazioni, di cura e d’ascolto ma soprattutto di prevenzione.Ulteriori informazioni si potranno avere visitando il sito www.progettonodi.com oppure chiamando la Cooperativa AreA tel. 0365.824199.

per l’équipe Il Direttore Luca Bonini

Se l’è aggiudicata il russo Rudaskov della GS Gavardo la gara dilettantisti-ca sulle strade dell’omonimo paese. Domenica 30 agosto, sotto un bel-lissimo sole, il Presidente della Comunità Montana Ermano Pasini (vedi foto) ha dato il via da piazza Marconi ad un’emozionante competizione tra 53 atleti, sostenuti da un folto pubblico sul circuito a cavallo tra Mu-scoline, Castrezzone, Prevalle, Vallio Terme e Odolo.Vittoria in solitudine dunque per il russo di Sochi (sul Mar Nero) che regala in tal modo una bella soddisfazione al patron della GS Gavardo, Gabriele Scalmana.

Ciclismo gavardese

Riapre a Vestone l’agenzia delle entrate

Era chiuso dal 1975, a Vestone, l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate. È stato riaperto dal primo di giugno, su piazza Garibaldi, ritornando ad arricchire la gamma di servizi che la Pubblica Amministrazione pone al servizio dei privati e delle imprese. È stato possibile anche grazie alle nuove reti telematiche che permettono un costante collegamen-to con il sistema informatico dell’Agenzia.

Si tratta di un evento al quale il Sindaco di Vestone, Emanuele Corli, ed il Presidente della Comunità Montana Ermano Pasini, attribui-scono un grande valore, non solo simbolico, per l’arricchimento del territorio con sempre maggiori servizi utilissimi per i cittadini.

Il consultorio familiare di Valle Sabbia si rinnova

Foto: Pasini ed il Sindaco Tonni che danno il via al gara

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12 La Nostra Valle

Semplicemente straordinaria. Non vi sono altri appellativi per definire la re-cente manifestazione “KARATE SOTTO LE STELLE – GRAN GALA BLU HOTELS” organizzata dal Musashi Karate Club di Serle (responsabile Fabrizio BODEI), Nuvolera (responsabile Antonello FLOCCHINI), e Villanuova sul Clisi (re-sponsabile Italo FRANZONI) nei mesi scorsi presso la palestra comunale di Nuvolera.Anche quest’anno, come di consueto, ha partecipato la crema del karate Italiano.Erano presenti, infatti, campioni del calibro di Luca VALDESI: il più grande interprete di kata di ogni epoca, nessuno al mondo ha vinto quanto lui, il suo curriculum è sconfinato; Lucio MAURINO: fuoriclasse di assoluto valore, indiscusso ideatore del Sound Karate che ha letteralmente strabiliato la platea con le sue performances a tempo di musica, ammirarlo mette i brividi; Davide BENETELLO: l’atleta che il mondo ci invidia, il più forte, raffinato e spettacolare colpitore di gambe ancor’oggi esistente; Salvatore LORIA: unico atleta al mondo a vantare due titoli consecutivi ai World Games e primo atleta a conquistare la Golden League; dicono di lui che quando combatte associa la forza di un leone alle movenze eleganti di una gazzella; Stefano MANISCALCO: è il futuro: connubio di classe, eleganza, potenza e spettacolo, idolo delle teen agers, dominatore assoluto ed incontrastato dell’ultimo campionato Europeo e dei Giochi del Mediterraneo 2005; Giuseppe DI DOMENICO: l’atleta del

grande slam: l’unico ad essere riuscito nell’impresa di conquistare, in un solo anno, il titolo Italiano, Europeo e Mondiale; Fulvio SOLE: il karateca Italiano più eclettico di sempre, per lui non esiste differenza tra kata e kumite, esiste solo il podio che puntualmente conquista; Giampaolo QUARTA, fuoriclasse dei pesi massimi tra i più forti in circolazione; Alessandro LAN-CIONE, atleta della categoria dei pesi leggeri tra i forti in assoluto e Roberta MINET, una delle karateche Italiane più vittoriose di tutti i tempi. Infine il direttore tecnico delle Fiamme Gialle di Roma, il Maestro Claudio CULASSO, già atleta di spessore internazionale, attuale responsabile del settore giova-nile della Nazionale Italiana di cui fa parte il figlio Maurizio, che a 17 anni è già campione Italiano, Europeo ed è stato medaglia di bronzo all’ultimo campionato del mondo (lampante dimostrazione di quanto la genetica non sia affatto un’opinione).Hanno partecipato alla serata, contribuendo in maniera efficace alla sua eccellente riuscita, il responsabile provinciale Bresciano della FIJLKAM, Roberto ARMANELLI, i maestri Mauro e Simone GENOCCHIO, già atleti della Nazionale Italiana ed oggi validissimi ed affermati istruttori, Michele COR-NOLO’, Adriano GHIDINELLI, Filippo LA NOCE ed Ermanno BERTELLI che con i loro giovani karatechi si sono esibiti in performances particolarmente gradite dalla splendida cornice di pubblico composto da oltre un migliaio di persone (senza contare quelli che per motivi di spazio sono stati costretti ad assistere stando all’esterno dell’im-pianto sportivo).Una vera standig ovation, con intermi-nabili applausi e richieste di bis, hanno accompagnato le dimostrazioni dei campioni del Gruppo Karate Fiamme

Gialle Roma, che hanno dato sfoggio delle loro prodigiose capacità atletiche e tecniche; pochi al mondo sono capa-ci di fare altrettanto. Le loro gesta sono state magistralmente riprese da Paolo RODELLA e trasmesse da Teletutto e Telenord.La serata è stata poi ulteriormente impreziosita dalla presenza del Rag. Ermano PASINI, Presidente della Comunità Montana della Valle Sabbia; dal dr. Gianluigi ZANOLA e dal dr. Alfio TONOLINI, rispettivamente Sindaco ed Assessore allo sport del Comune di Serle; dall’Avvocato Luciana SGOTTI, Sindaco del Comune di Nuvolera; dal neo tecnico federale, il bresciano Franco GENOCCHIO, direttore della società “Karatè Genocchio” di Rovato, una delle scuole più proficue a livello Nazionale; dal capo degli arbi-tri internazionali e direttore tecnico del G.S. Forestale Roma, Claudio SCATTINI. Infine dal Comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Salò, Luogotenente Giovanni DURANTE, anche in rappresentanza delle massime autorità delle Fiamme Gialle di Brescia, che al termine della serata ha personalmente premiato i suoi colleghi atleti del Gruppo Karate Roma, congratulandosi con ognuno di loro per lo straordinario spettacolo offerto e, soprattutto, per i pregevoli risultati conseguiti nell’attuale sta-gione agonistica; risultati che hanno consentito alla Nazionale Italiana, di cui fanno parte, di consolidarsi ai vertici mondiali ed al Gruppo Sportivo Fiamme Gialle di Roma di confermarsi la società Italiana più forte in assoluto di sempre, e non solo in questa disci-plina.La conduzione dell’avvenimento, di così elevato interesse, necessaria-mente doveva essere affidata ad un esperto professionista; ha diretto, con

riconosciuta maestria, il grande d.j. Francesco NASTI di Radio Viva FM di Gavardo che, validamente coadiuvato dal tecnico Antonio CERUTTI, ha diretto il Gran Gala in maniera enco-miabile, tanto da meritarsi l’unanime plauso del pubblico presente, degli atleti intervenuti e degli organizzatori della manifestazione a cui ha già dato impegno di presentare la prossima edizione.L’indispensabile ausilio sonoro non poteva che essere richiesto all’amico Brunetto LUSENTI di Salò, che ha for-nito tutta la necessaria ed innovativa attrezzatura musicale di cui è dotato. È d’obbligo, infine, rivolgere un dove-roso e sentito ringraziamento a quanti hanno permesso, col loro piccolo ma significativo contributo, lo svolgimento della manifestazione : innanzitutto alla società BLU HOTELS, tra le più importanti catene alberghiere mon-diali, a cui è dedicato il Gran Gala, alla Comunità Montana della Valle Sabbia, nella persona del suo Presidente, rag. Ermano PASINI che, tra l’altro, ci ha anche onorato della sua presenza, ed agli amici Ilario LANCELLOTTI di Prevalle, Roberto MAFFEZZONI di Salò, Roberto MABELLINI di Bedizzole, Delio GALLINA di Prevalle, Leonardo PEDRAZZANI, titolare del ristorante “Sulla Strada Del Lago” di Paitone, allo staff di Radio Viva FM di Gavardo che, in esclusiva nazionale, il giorno precedente alla manifestazione ha intervistato in diretta l’attuale cam-pione Europeo Stefano MANISCALCO e l’allenatore della Nazionale Italiana Claudio CULASSO, nonché ai Comuni di Serle e Nuvolera.

Arrivederci al prossimo anno.

Fabrizio Bodei e Antonello FlocchiniCinture nere 4° dan

Musashi Karate Club - Ideatore e promotore del più importante evento di karate a livello nazionale

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13La Nostra Valle

L’ efficacia del nostro impegno, se si vuole anche educativo, per la pro-mozione dello sport verso i nostri giovani, trova sinergia ed integra-zione in una pluralità di risorse ed offerte a tutti coloro che desiderano impegnarsi in attività sportive.Anche questo anno i responsabili, unitamente ai loro collaboratori della varie Sezioni, hanno raccolto i frutti del loro operato; vorrebbero che fosse sempre positivo, deside-rerebbero ottimi risultati, pur-troppo, malgrado tutto l’impegno profuso, non sempre è così.A volte ci si demoralizza, qualche ragazzo o ragazza lascia durante la strada, ma i momenti di sconforto passano presto e si ricomincia con nuovo entusiasmo, con maggior impegno, per divulgare lo sport fra i giovani e permettere ai non più giovani di praticarlo.La Polisportiva Vobarno, conta 482 iscritti che praticano diverse attività sportive: tennis, sci discesa, atletica, escursionismo, sci fondo, basket e pallavolo.Anche per questo anno tutte le sezioni delle varie discipline citate, sono operative per promuovere costantemente lo sport a Vobarno.La sezione tennis organizza tornei per le tappe del circuito valsabbino, per il circuito Alpi Sport caratte-rizzato dalla presenza dei migliori

tennisti provinciali di categoria, per il campionato sociale memorial “ Massimo Arrighi “ in occasione della Festa del Patrono della Rocca.Ci sono squadre vobarnesi che partecipano a competizioni agonistiche provinciali, sperando di ottenere qualche buon piazza-mento.La sezione sci discesa è sempre in movimento e appena avviato l’autunno, pensa già all’imminente inverno e di conseguenza alla stagione sciistica entrante.Come sempre diamo il benvenuto a tutti i nostri consueti sciatori ed anche ad eventuali sportivi amanti della neve che si vogliano unire a noi.Organizziamo anche per questa stagione vari corsi di sci e la con-sueta settimana bianca nel periodo di gennaio.La sezione escursionismo ripresenta puntualmente diverse tappe da affrontare nel prossimo anno: ci sa-ranno diverse escursioni program-mate ed in ognuna verrà indicato il grado di difficoltà, l’itinerario e gli eventuali suggerimenti; i respon-sabili assicurano comunque che tutti possono provare almeno una volta, l’emozione di raggiungere una quota:lo spettacolo paesaggistico è sempre assicurato.La sezione sci di fondo è animata da un gruppo di atleti che si prefigge la finalità di partecipare ad un calendario di classiche dello sci

nordico.C’è quindi la possibilità di confron-tarsi ogni domenica con il fior fiore del fondismo mondiale.In questo preambolo è implicito il riferimento alla Marcialonga, alla Marcia Gran Paradiso, alla Dobbia-co-Cortina, alla Gran Fondo di Val Casies, alla Marcia Bianca di Enego ed alla affollatissima Maratona Engadinese.Oltre a gareggiare, vengono orga-nizzate alcune giornate sulla neve per ragazzi di giovane età: lo scopo è quello di avvicinarli alla disciplina dello sci di fondo.La sezione atletica organizza puntualmente attività basando la propria struttura su Centri di Avviamento allo Sport ( CAS ) e su un piccolo gruppo di atleti agonisti:si spera sempre di coinvolgere il massimo numero di partecipanti a questo bellissimo sport.A tal riguardo chiediamo aiuto anche alle varie scuole perché riorganizzino come anni fa, giochi della gioventù, improntati esclusi-vamente sull’atletica leggera.La sezione basket prosegue la pro-pria attività organizzando corsi di minibasket per bambini e ragazzi, oltre a partecipare con una squadra seniores a tornei di categoria.L’obiettivo principale è di dare una scossa all’ambiente basket in Valle-Sabbia, di creare entusiasmo nella gente, perché esca di casa e vada in

palestra o ai campetti, a giocare e divertirsi con questo nobile sport.La sezione che rappresenta più di tutte il fiore all’occhiello della nostra Polisportiva è senza dubbio la Pallavolo:un centinaio di iscritte a questo sport dimostrano come sia radicata ed apprezzata questa attività.Stagione appena conclusa 2004/2005.E per la nuova stagione 2005 / 2006 cosa abbiamo preparato ?Organizzati anche per questo anno i circuiti di MINIVOLLEY ed il Campionato UNDER 14.Altra novità importante riguarda un nuovo collaboratore tecnico per la prima squadra; si tratta di Andrea Pavoni, che con il suo entusiasmo porterà sicuramente nuova energia nel nostro club.Riconfermato Paolo Zerneri come scout man della squadra.Conclusioni :puntiamo molto sul settore giova-nile e sul lavoro che svolgeranno in collaborazione Linda Zimbelli, Luca Taiola ed Enrico Campana;inoltre, inutile nasconderci come altre volte, puntiamo per l’ennesi-ma stagione a fare un campionato di vertice in serie C..il sogno è di raggiungere quel traguardo quasi impossibile che si chiama serie B.

Giuseppe Arrighi

Qui Polisportiva Vobarno

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14 La Nostra Valle

Dall’ITIS a Vobarno due interes-santi attività:

A) Corso di informatica per le lavoratrici della Grignasco

B) Comitato pro terremotati

A) Nella sede di Vobarno si è tenuto un corso di informatica, rivolto alle lavoratrici messe in cassa di integrazione per la chiusura del Lanificio Grignasco di Villanuova sul Clisi. Una quin-dicina di loro infatti ha iniziato l’8 marzo (data significativa) una serie di incontri serali presso

l’istituto vobarnese per imparare ad usare il computer in vista e nella speranza di una nuova sistemazione lavorativa. Il corso ha spaziato sui temi principali dell’utilizzo del computer: la videoscrittura, il foglio elettro-nico, la navigazione in Internet e la posta elettronica, cercando di fornire una vasta preparazione di base. L’Istituto è inoltre in grado di offrire a tutti gli interessati corsi per il conseguimento della patente europea del computer, essendo la scuola test center autorizzato.Le tristi congiunture economiche della Valle interpellano anche il mondo dell’istruzione e della formazione e con questa iniziati-va si è voluto aprire le porte alle

reali esigenze del territorio e ai bisogni degli adulti.

B) Sabato 7 maggio l’Itis di Vo-barno ha invitato nell’aula ma-gna alcuni esponenti del comi-tato Pro Terremotati Garda e Valle Sabbia e il Sindaco di Vobarno per un incontro sul terremoto del 24 novembre scorso. Essendo la sede della scuola situata a pochi passi dalla frazione duramente colpita di Pompegnino, l’Istituto ha ritenuto doveroso esprimere tutta la propria solidarietà alle persone che sono state coinvolte dal sisma. Dopo il saluto del Sindaco Panzera, che ha tracciato i difficili momenti affrontati nei primi giorni dopo l’evento, le testimonianze video dei telegior-

nali sono state commentate dai rappresentanti del comitato. Essi hanno raccontato le “avventure” dei primi giorni e le non poche preoccupazioni per il futuro. La partecipazione emotiva anche da parte degli studenti è stata intensa e toccante come il dibattito che ne è scaturito. L’incontro si è rivelato una bella lezione di educazione civica, che ha reso tutti più consapevoli di appartenere ad una comunità che deve affrontare non solo i tanti problemi dell’ordinarietà, ma anche quelli nuovi e impre-vedibili di un terremoto.

Cocca Franco

La scuola e il territorio

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15La Nostra Valle

Momenti di studio/ laboratorio sul terrazzo “Perlasca” di Idro.

Il 2005 è stato proclamato dall’Unesco l’anno mondiale della fisica, nel 1905 infatti il grande scienziato A. Einstein (nato a Ulm nel 1789) pubblica una serie di articoli che modificheranno radical-mente il panorama della scienza. La teoria della relatività, lo studio dei quanti di luce, la teoria del moto browniano, la relazione fra massa e energia scateneranno un’ onda d’urto (pensiamo solo alla forza del nucleare) capace di affascinare e inquietare intere generazioni, compresa la nostra, che però, a giudicare dal calo di iscrizioni universitarie in questo ambito, si mostra impaurita dalla comples-sità della natura. Per ridare slancio alla Fisica e avvicinarla ai giovani, l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, in collaborazione con l’Associazione per l’Insegnamento della Fisica, da tempo promuove la Scuola Estiva di Formazione Avanzata per insegnanti di Fisica. La grossa novità di quest’anno consiste però nel fatto che la scelta della sede del corso è caduta pro-prio sul Perlasca. La Commissione, presieduta dal Direttore dell’Ufficio regionale Dott Mario Dutto, ha ritenuto la Scuola di Valle del tutto idonea e, col patrocinio dello stesso Presidente della Repubblica, vi ha attivato la Settimana della Fisica.

Mobilitati per l’occasione, oltre il personale della scuola, anche le istituzioni: il CSA, la Provincia di Brescia, la Comunità Montana di Valle Sabbia, il Comune di Idro, le Pro Loco di Idro e Bagolino, l’agenzia del territorio, gli Alber-gatori lacustri. Grazie alla sapiente regia del Dirigente Scolastico Prof. Alfredo Bonomi e la fruttuosa sinergia tra le parti, dal 29 agosto al 3 settembre scorso il Perlasca di Idro ha potuto ospitare ben 41 cor-sisti (docenti di scuola superiore), provenienti da tutta la Lombardia e non solo, che, utilizzando i nostri laboratori di informatica, fisica e chimica, hanno approfondito per 9 ore al giorno i particolari aspetti della scienza: dall’astronomia ai moti ondulatori, dallo studio delle funzioni matematiche alla rivisita-zione storico epistemologica delle onde e delle particelle. Insomma, con un pò di immaginazione, chi si fosse trovato a transitare presso il Polivalente in quella settimana di fine estate avrebbe anche potuto intravedere Einstein ”mentre in ciabatte verdi passeggiava, assorto, sotto i portici” della scuola o curioso assisteva agli esperimenti di questi illustri formatori del XXI secolo*. Entusiasti i docenti partecipanti ma anche il territorio che ha dimo-strato chiaramente di apprezzare l’iniziativa, visto che alle tre serate a tema, “regalate” alla Valle dalla Associazione Insegnanti di Fisica, hanno presenziato numerosis-simi valligiani, dai bambini che giocavano alla fisica con la scatola

di Einstein, ai più grandi con il naso all’insù rivolto a un cielo avaro di stelle, alla ricerca di Orione. La qua-lità del servizio e la precisione orga-nizzativa offerte hanno soddisfatto le aspettative del Direttore Generale Dott. Dutto che ha pubblicamente dichiarato: “Questa scuola e questo lago saranno luogo permanente di aggiornamento per la scienza”; soddisfatti infine tutti coloro che hanno materialmente contribuito al buon esito dello stage “culturale”, compresi gli insegnanti tecnico pratici e gli alunni dell’Ipssar (che hanno curato l’aspetto culinario della faccenda) e il personale Ata del Perlasca, tutti rientrati prima della fine delle vacanze estive.Manifestazioni di questo tipo oltre a solleticare le curiosità sopite e creare un circuito di intelligenze servono alla Valle per crescere, confrontarsi e dibattere anche sui grandi temi del mondo, senza sentirsi sempre, e troppo, le Cene-rentole di turno.

Antonella Ali

*Formatori e relatori presenti alla Settimana della Fisica:Prof. L. Tomasi Docente di Matematica e Fisica presso il liceo scientifico “Galilei” Adria (RO) e su-pervisore Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario a FerraraProf. M. Recchi Dipartimento di Fisica Università di BolognaProf. S. Sgrignoli Docente di Fi-sica presso ITIS “Natta” di Bergamo,

membro del direttivo dell’ Associa-zione Insegnanti di FisicaProf. R. Covoni Presidente AIFProf.ssa G. Malegori Docente di Fisica presso il Liceo Scientifico di DesenzanoProf. F. Bocci Docente di Fisica presso il Liceo Scientifico di Brescia e Segretario della Sezione AIF di BresciaProf. L. Togliani Docente di Matematica e Fisica presso il Liceo Scientifico “Belfiore” di Mantova Prof. D. Censis Docente di Matematica e Fisica presso il liceo scientifico “Volterra” di Sassoferrato, membro del Consiglio Direttivo dell’AIF, Gruppo OlimpiadiProf. G. Giuliani Dipartimento Fisica “A. Volta” Università di PaviaProf. P. Mascheretti Dipartimento Fisica “A. Volta” Università di PaviaProf. G. Hauserman e Alta Scuola di Pedagogia di Locarno (Svizzera)Pr.f.ssa O. Hauserman Alta Scuola di Pedagogia di Locarno (Svizzera)Prof.sssa e: Giordano Dipartimento Scienza della Forma-zione Università di Milano BicoccaProf. P. Tucci Professore Ordinario Istituto di Fisica Gene-rale Applicata Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Università di MilanoProf. G. Anzelotti Preside Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Università di TrentoProf. R. Habel Istituto Nazio-nale di Fisica Nucleare FrascatiProf. VG. Cinquini Ispettore Tecnico LombardiaProf. A. Tarantini Ispettore Tecnico LombardiaProf.ssa Salucci IRRE Lombardia

Einstein si è fermato a … Idro.

Perlasca di Idro: unica sede in Lombardia della Scuola Estiva di For-mazione Avanzata per Insegnanti di Fisica

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16 La Nostra Valle

Roberto Scandella, Assessore ai Servizi Sociali

La Comunità Montana di Valle

Sabbia, in collaborazione con la

Cooperativa CO.GE.S.S. di Barghe

e l’Associazione Luna di Monti-

chiari (Associazione genitori di

bambini autistici) ha promosso,

in questi ultimi mesi, un gruppo

di lavoro che ha visto e vede il

coinvolgimento dell’Associazione

Autismando di Brescia, la Neu-

ropsichiatria Infantile di Salò e

l’equipe operativa area handicap

del Distretto 12.

L’obiettivo del

lavoro è stato quello

di sviluppare un

progetto rivolto a

bambini affetti da

disturbo autistico in

età evolutiva.

Il disturbo autistico

si presenta come una

sintomatologia in cui

vi è uno sviluppo ed

un’interpretazione

anomala di alcune delle princi-

pali funzioni neuropsicologiche

celebrali. In particolare, nel

disturbo autistico, vengono

compromesse in maniera im-

portante le abilità del soggetto

relative all’area della comunica-

zione, dell’integrazione sociale,

dell’autonomia e delle funzioni

esecutive.

Lo scopo primario del progetto

è quello di offrire la possibilità

ai bambini autistici di speri-

mentare attraverso l’acqua la

propria corporeità. Il progetto si

prefigge di dare a questi bambini

la possibilità di avviare un’espe-

rienza fortemente motivante e,

nel contempo, di sviluppare un

processo di conoscenza dell’ele-

mento acqua.

Fondamentale è stata la colla-

borazione con la Cooperativa

CO.GE.S.S., (impegnata da anni

sui servizi territoriali dell’area

handicap) che ha seguito tra-

mite la Dott.ssa Bossini Simona,

pedagogista ed esperta, le varie

fasi del progetto.

La Comunità Montana , attra-

verso la responsabile dell’ufficio

di Piano Assistente Sociale Mara

Ceriotti, l’Associazione Auti-

smando di Brescia e la Coope-

rativa CO.GE.S.S stanno inoltre

lavorando per dare continuità al-

l’intervento, attraverso azioni che

coinvolgano anche le famiglie di

bambini del territorio affetti da

questa patologia che, purtroppo,

spesso sono isolate.

Parte dei costi per l’avvio del

progetto è a carico della Comu-

nità Montana di Valle Sabbia

e della Cooperativa CO.GE.S.S.

Alle famiglie, che aderiranno

all’iniziativa, verrà richiesta una

compartecipazione minima

relativa ai costi di ingresso alla

Piscina.

A Settembre sarà avviato, a livel-

lo sperimentale, un gruppo che

vede il coinvolgimento di 4/5

soggetti residenti nel territorio,

individuati con la collaborazione

della Neuropsichiatria e del-

l’equipe dell’area handicap del

Distretto 12.

Per informazioni è possibile

contattare:

• Comunità Montana di Valle

Sabbia - Ufficio Servizi Sociali

Tel 0365/81138

• Cooperativa CO.GE.S.S via

I. Boschi 19 – Barghe Tel

0365/824522

L’Assessore ai Servizi Sociali

Roberto Scandella

Progetto per lo sviluppo di abilità sociali e prassiche in ambiente acquatico rivolto a bambini in età evolutiva affetti da disturbo autistico

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17La Nostra Valle

A sei mesi dalla nomina il C.d.A. della Società Valle Sabbia Solidale fa un primo bilancio dell’attività svolta nell’ambito dei servizi sociali nei 27 Comuni della Valle.La Società è stata voluta e costi-tuita dalla Comunità Montana di Valle Sabbia che ne detiene la maggioranza con i 27 Comuni della Valle (78%) e dal privato sociale - Fondazioni e Consorzi di cooperative sociali - (22%).Sotto la guida dal Presidente Virgilio Magnolini e del Direttore Massimo Cavagnini, la Società si è insediata a Vestone in V.lo Calcari n. 1 nei locali messi a

disposizione dal Comune e si è dotata dell’arredamento e delle attrezzature informatiche necessarie per il raggiumento degli scopi sociali.Con specifico mandato della C.M.V.S.e in stretta collabora-zione con l’assessore ai Servizi Sociali Roberto Scandella, la società ha provveduto ad attuare i seguenti servizi:- Servizio “Assistente Sociale di

Base” nei Comuni che hanno fatto richiesta assumendo direttamente il personale e fornendo, in questo modo, la possibilità anche ai Comu-ni più piccoli di avere un servizio in loco per i propri cittadini;

- Servizio “Tutela Minori” con

sede a Vestone, Vobarno e Prevalle con tre dipendenti a tempo pieno;

- Servizio di assistenza domici-liare minori per tutti i Comuni del Distretto n. 12;

- Servizi distrettuali per l’at-tivazione delle Leggi di set-tore che, come nel passato, verranno attivati attraverso l’utilizzo di Consorzi-Coope-rative consorti e professionisti del settore;

- Servizi di affidamento, coordinamento e controllo dei C.S.E.:

- Servizi, su richiesta dei Comuni, di assistenza domi-ciliare, servizi ad personam, servizi di assistenza minori nelle scuole e nei Centri di Aggregazione Giovanile, utilizzando sia le Cooperative consorti che le fondazioni socie.

La Società provvede al Coordi-namento, controllo e proposta delle attività socio-sanitarie sempre con delega della C.M.V.S. e per suo preciso mandato.Molti sono gli obiettivi che la Società si sta via via dando per migliorare e, se possibile, allar-

gare l’ambito di intervento per andare incontro alle esigenze dei cittadini della Valle Sabbia; VSS sta infatti da tempo lavorando con le Fondazioni che gestiscono le RSA del territorio, per accredi-tarsi con l’A.S.L. per la gestione del servizio A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata). Il servizio permetterà ai cittadini della Valle Sabbia, in possesso dei requisiti, di avere un’assistenza infermie-ristica - riabilitativa utilizzando i Voucher.L’obiettivo della Società è di riu-scire ad essere sempre più pronta a rispondere ai bisogni che la Comunità Montana e i Comuni del territorio identificheranno come prioritari, attrezzando risposte efficaci e sussidiarie.Il cammino da percorrere è lungo e i processi evolutivi lenti, tuttavia gli Amministratori sono fiduciosi nelle risorse umane e strumentali che il territorio possiede.

Assessore ai Servizi SocialiRoberto Scandella

Il Presidente di Valsabbia SolidaleVirgilio Magnolini

Buongiorno Valle Sabbia Solidale !

Magnolini Virgilio, Presidente della società Valsabbia Solidale

Cavagnini Massimo, Direttore della società Valsabbia Solidale

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18 La Nostra Valle

Direttore, dopo quasi tre anni di attività e tante polemiche, quali sono i dati concreti del suo lavoro all’ospedale di Gavardo?Il lavoro è stato tanto, ma oggi iniziamo e vederne i frutti. Innanzi tutto la realizzazione della nuova terapia subintensiva (costo 516.000 euro) di cui è in corso la progettazione esecu-tiva, l’ampliamento del Pronto Soccorso, i 550 metri quadrati di ristrutturazione che saranno di

pertinenza per il reparto di Cure Palliative – l’appalto è in corso di aggiudicazione -, l’accre-ditamento del nuovo reparto di Cardiologia e la successiva assunzione del primario e di tutto il personale necessario. Le ho voluto citare solo i progetti più significativi ed importanti”.

E per quanto riguarda i famosi ventinove milioni di euro per l’ampliamento dell’Ospedale di Gavardo?Noi abbiamo presentato un pro-getto complessivo di 31.500.000 euro e dopo le assicurazioni dell’Assessore alla Sanità della Regione Lombardia, ora siamo in attesa del trasferimento dei fondi che oggi sono ancora depositati a Roma. In queste settimane ci stiamo dando da fare tutti per definire queste situazioni, ed in capo la Regione Lombardia, per evitare che il Ministro della Salute Storace possa decidere di dirottare quei fondi in altre zone d’Italia”.

Ma lei è favorevole al nuovo ospedale o all’ampliamento di Gavardo?

Per rispondere a questa do-manda desidero essere chiaro: io voglio l’ospedale nuovo, ma i fondi necessari non ci sono. An-che nell’ipotesi di reperire altra liquidità dalla vendita dell’ospe-dale di Salò, la somma rimarreb-be ampiamente insufficiente. Per spiegare perché l’ampliamento di Gavardo è l’unica soluzione praticabile, le faccio ora alcuni esempi. Nel vicino Veneto, il nuovo ospedale di San Bonifacio un posto letto è costato circa un miliardo delle vecchie lire, senza poi dimenticare che era stato progettato nel 1988 e che ci sono voluti 14 anni per la sua realizzazione. Un altro esempio riguarda l’ospedale Riuniti di Bergamo che ha avuto tempi d’incubazioni di 8 anni con costi nettamente più alti. Per parlare dei giorni nostri e rimanendo in Lombardia, per la realizzazione della nuova sede alla Bicocca dell’Istituto Neurologico Carla Besta di Milano da 257 posti letto, si spenderanno 160 milioni di euro e di questi 40 a carico del Ministero della Sanità”.

La sua posizione ha trovato

Intervista all’Ing. Mauro Borelli, Direttore Generale della nostra Azienda Ospedaliera dal primo gennaio 2003

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19La Nostra Valle

qualche ostacolo sulle sponde del Garda.La mia è una posizione realistica basata su dati molto concreti. Chi progetta a tavolino prendendo spunto da medie aritmetiche poco significative, fa solo un pia-cere alla sanità privata. Se fosse per me, chiederei alla Regione di dare meno soldi ai privati ed aumentare gli investimenti per gli ospedali pubblici. Inoltre, e senza nominare nessuno nello specifico, ricordo che la nostra idea di ampliare Gavardo è sempre stata condivisa dai vertici di tutte le forze politiche, Forza Italia compresa. Infine, desidero

anche dire che l’Ospedale di Salò non è stato chiuso da Borelli.

Questo è stato chiuso da chi ha deciso l’eliminazione delle

sale operatorie nei primi anni novanta o da chi, e mi domando ancora oggi del perché, ha deciso di togliere la piazzola d’atterrag-gio dell’elisoccorso.

E per il futuro?I progetti sono diversi. Comun-que, stiamo valutando l’ipotesi di attivare un “country hospital” a Nozza di Vestone o a Gargnano. Un centro dotato di medici di base e supportati con tutti gli strumenti di telemedicina e dove sarà possibile fornire un buon servizio.

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21La Nostra Valle

L’Assessorato alla Cultura della Comunità Montana ha recente-mente siglato una convenzione con l’Università Cattolica di Brescia per la realizzazione di una ricerca sulle tradizioni sacre in Valsabbia che, accanto ad un serio approfondimento storico e antropologico, si completerà con la realizzazione di un video-documetario che verrà girato durante le prossime festività natalizie. La ricerca sui Canti della Stella in Valsabbia‚ prende le mosse da una parte dagli studi di Renato Morelli e Roberto Leydi, che ne hanno indagato in particolare la prospettiva della musica popo-lare, dall’altra dalle conoscenze consolidate sui riti teatrali e pa-raliturgici del periodo di Natale. Cantare la Stella è un’usanza che apparteneva a tutto il nord Italia, specialmente alle zone di montagna; è nelle valli, infatti, dove più si conservano le tradi-zioni, che il rito è ancora attivo, con modalità esecutive che di poco differiscono di regione in regione. La Valsabbia è uno dei territori alpini in cui, oggi, il Canto della Stella è ancora molto diffuso, partecipato, sentito, voluto.

La sera dell’Epifania - o i giorni precedenti in alcune località gruppi di giovani scendono in strada e vanno cantando per il paese al seguito di una stella il-luminata. Il canto più diffuso Noi siam i tre re rammenta il viaggio dei Magi, l’arrivo a Betlemme e l’adorazione incantata al cospet-to di Gesù Bambino. Molti sono coinvolti dal rito, i cantori, le persone incaricate della questua, i musicisti che accompagnano la processione. E ancora prima, le donne che hanno preparato i costumi e gli uomini che hanno allestito l’apparato luminoso, più o meno sofisticato, della stella. E poi, certo, tutti quelli che ascoltano il canto e che accolgono i cantori e suonatori con offerte economi-che o mangerecce. Il Canto della Stella mantiene alcune caratteristiche di quelle che nacquero nel Medioevo, fra il popolo, come manifestazioni paraliturgiche: ad esempio, il tema legato alla liturgia ma divenuto di pertinenza dei laici, il coinvolgimento di molti devoti nella realizzazione come nella fruizione, l’utilizzo del canto, della musica e di una raffigura-zione (la Stella) come strumenti espressivi. Per quanto riguarda i canti, Renato Morelli ha identificato nel repertorio musicale raccolto da

un prete di Tesero, Giambattista Michi, vissuto nella seconda metà del Seicento, la fonte di molti dei testi e delle musiche che sono tutt’oggi utilizzati nei riti della Stella. Di certo, però, l’usanza di rappresentare (ri-pre-sentare in modo attivo, teatrale, spettacolare) i più importanti momenti dell’anno liturgico viene da più lontano.Il fine della presente ricerca è dunque molteplice: - raccontare come ora viene

organizzato il Canto della Stella in Valsabbia e nel bresciano. Si sono predispo-ste delle schede per mettere in evidenza, paese per paese, paratatticamante, le compo-nenti fondamentali del rito: tempo/i, percorsi, gruppo di pertinenza, oggetti rituali, canti, accompagnamento musicale, costumi, questua...

- inserire il Canto della Stella dei paesi della Valsabbia nel più vasto panorama dei riti natalizi, o meglio dei riti della luce‚ che dal giorno di santa Lucia arrivano all’Epifania;

- andare alla ricerca delle radici festive del rito, con una prospettiva antropologica che dalla liturgia arriva al teatro attraverso il folklore, per restituire tutta la dignità a una tradizione che spesso rischia di essere svilita dalla connotazione di popolarità.

La ricercatriceIlaria Tameni

Il VicepresidenteGiorgio Bontempi

L’Assessore alla CulturaEmanuele Vezzola

I Canti della Stella in Valsabbia

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22 La Nostra Valle

Per l’Istituto di Istruzione Superiore della Valle Sabbia l’anno scolastico appena iniziato rappresenta un anno particolare, uno perchè il Polivalente di Idro compie i suoi primi vent’ anni , due perché questi incominciano all’insegna della Qualità. Dopo un anno di accertamen-ti, analisi e controlli l’ente certificatore IGQ di Milano ha certificato la Qualità dell’Offerta Formativa del nostro istituto, suggellandone così il valore intrinseco. Le ispezioni condotte dall’ente esterno alla scuola non hanno fatto altro che rilevare la conformità della proposta didat-tico-organizzativa del “Perlasca”

rispetto alle esigenze del terri-torio. “In sostanza- dice il prof. Valeriano Buffoli, responsabile del Sistema di Qualità interno alla scuola- l’ispezione atta a verificare i percorsi didattici, la struttura amministrativa, le attività collaterali, i rapporti con gli enti territoriali, non ha fatto altro che confermare che quanto già si fa nella scuola di Valle, da vent’anni, è da considerarsi serio, ponderato e non casuale; insom-ma possiamo dire con una certa fierezza che il servizio offerto dalla nostra scuola è di Qualità”. Era l’anno scolastico 1985/86 quando la Comunità Montana si faceva promotrice di una

serie di incontri atti a valutare la domanda di scolarità supe-riore della Valle Sabbia. Allora furono raccolte 187 iscrizioni e al Polivalente di Idro fu possibile aprire le porte all’Istituto Tecnico Commerciale per Ragionieri, sezione staccata del “Battisti” di Salò, e alla prima classe del Liceo Scientifico, sezione staccata del “Fermi” di Salò. Da allora molte cose sono cambiate; oggi il Perlasca è autonomo, non ha più solo 187 alunni ma ben 751 studenti iscrittti, 40 classi e cinque indirizzi diversificati: un Liceo Scientifico, un ITC IGEA (ragioneria), un ITIS Meccanica e Informatica, un IPSSAR (alber-ghiero), un OSS (operatori socia-li). Sforna all’anno circa n. 80 di diplomati e incomincia a lasciare tracce significative nella valle e anche fuori: nelle sue aule sono infatti “cresciuti” alcuni sindaci, qualche assessore, numerosi avvocati, farmacisti, dottori com-mercialisti, insegnanti, ingegneri e tanti operatori sociali e della ristorazione. Insomma, una bella rivincita per chi nonostante tutto ha sempre creduto che quella cattedrale del deserto avrebbe potuto prima o poi trasformarsi addirittura in un campus.

Antonella Ali

In foto: Il dott. Dutto – Dirigente del C.S.A. –, il Dirigente Sco-lastico, Prof. Alfredo Bonomi, il Presidente della Comunità Monta-na, il Sindaco di Idro

Buon compleanno “G. Perlasca”A vent’ anni dalla sua isti-tuzione la Scuola di Valle ottiene un riconoscimento di Qualità.

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23La Nostra Valle

La passata stagione estiva qualcuno la voleva “archiviare” come: “molto critica” riferendosi alla risorsa idrica. In realtà questo è avvenuto per quasi tutti i bacini idrografici lombardi in primis: per il lago di Garda, di Como e d’Iseo, ma altrettanto non si può dire per il bacino idrico del fiume Chiese comprendente il lago d’Idro.E’ vero che, anche quest’anno come accade ormai da tempo, vi è stata scarsità di precipitazioni nevose, fattore che ha inciso negativamente sulle riserve idriche di sorgenti potabili come ad esempio è accaduto per i comuni di Anfo e Treviso Bresciano, ma per quanto riguarda la pioggia, vi è stata abbondanza lungo tutto il bacino idrico che partendo da malga Boazzo scende fino alla Bassa bresciana.Qui sta il paradosso: al di là di qualsiasi previsione meteorologica il lago d’Idro, per l’attuale situa-

zione politica amministrativa, sarà sempre in crisi idrica.Come tutti hanno potuto notare anche quest’anno la regolazione dei livelli dell’acqua del lago d’Idro ha rispettato l’andamento disastro-so degli anni scorsi.Siamo partiti nel mese di gennaio a quota di 365.70 metri sul livello del mare per passare a 365 m. slm. ad aprile fino allo sconcertante livello di 364.50 a ferragosto. Per i profani basta buttare un occhio alle foto qui di fianco: la n°1 riprende la parte finale del lago d’Idro a quota 366 m. slm, mentre la foto n° 2 illustra il lago d’Idro alla sua quota naturale di 369 m. slm.Per quanto riguarda la balnea-zione va detto che i prelievi dell’Asl hanno registrato subito un andamento negativo, già nel mese di maggio le analisi riscontravano il superamento dei limiti di legge per il parametro del pH; qualche momento di consolazione c’è stato con il parametro del pH che rien-trava minimamente sotto i limiti, ma per tutta la stagione estiva i sindaci rivieraschi hanno dovuto imporre il divieto di balneazione.I danni ambientali, strettamente

legati all’errata regolazione del lago, saltano sempre più all’oc-chio e si rilevano con: assenza di acqua, eutrofizzazione accelerata, spiagge lunghe e maleodoranti, foci dei torrenti in avanzamento, prolificazione di alghe, situazione visiva degradante, fauna ittica compromessa.Nonostante le difficoltà il turismo cerca di non perdere terreno, gli operatori stringono i denti, si cerca di contrastare la situazione di de-grado con ogni mezzo, ma l’attuale gestione della risorsa acqua, non può che portare al rallentamento dello sviluppo e quindi inesorabil-mente alla recessione di un’area fondamentale per la Provincia di Brescia che ricomprende tutta l’Alta Valsabbia.L’attuale regolazione dei livelli e lo sfruttamento delle acque del lago d’Idro e bacino del fiume Chiese si può così sintetizzare: lo scorso 4 luglio è stato nominato dalla Regione Lombardia, il Commis-sario Straordinario, nella persona dell’Ing. Ettore Fanfani, con il compito di gestire il lago secondo la regola attuale, fino al rilascio della concessione di regolazione ad un nuovo e definitivo ente gestore, che deve essere individuato d’inte-sa dalla Regione Lombardia e dalla Provincia Autonoma di Trento. L’individuazione del nuovo ente gestore del lago d’Idro è il punto di fondamentale importanza sul quale si gioca la partita per iniziare una nuova politica amministrativa del territorio .Sebbene paia lontano l’accordo

capace di individuare un ente ge-store condiviso dalle varie utenze, non possiamo credere che interessi legittimi che vanno ben oltre il confine della nostra valle, possano essere disattesi.L’amministrazione della Comunità Montana, nei prossimi incontri con la Regione Lombardia, continuerà a ribadire la posizione più volte espressa; insistendo sulla costitu-zione di un Comitato tecnico con membri a maggioranza pubblica, che possa influenzare le scelte sull’utilizzo della risorsa, e con un parere vincolante in merito a: regolazione annuale del lago d’Idro e programmi di erogazione del lago d’Idro. Secondo passo fondamentale sarà l’individuazione di una nuova regola basata sullo studio condotto dal prof. Muraca dell’Università degli studi di Brescia facoltà di ingegneria civile. L’ente gestore dovrà avere un ruolo esclusivamente tecnico e ovvia-mente al più presto va rimosso il vincolo imposto Registro Italiano Dighe. Per ottenere questi due punti stiamo lavorando al tavolo istituzionale presso il Ministero dell’Ambiente a RomaIn relazione ai principi di collabora-zione, di partecipazione e di buon amministrazione del territorio, riteniamo che questi siano i punti di partenza affinché i valsabbini possano iniziare a gestire il loro territorio.

L’Assessore all’ Ambiente e Difesa del SuoloMatteo Rovatti

Foto n.1

Lago d’Idro: classico esempio di recessione

Foto n.2

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Sede: via Reverberi 2 - 25078 Nozza di Vestone (BS)Uffici operativi: via della Ferriera 14 - 25079 Vobarno (BS)

Telefono: 0365596811 - Fax 0365597131Sito Internet: www.valgas.brescia.it

Il servizio c’è anche quando non si vedePuò anche accadere che un’azienda come Valgas Spa dimostri efficienza nella gestione dei servizidi pubblica utilità, senza che gli utenti se ne accorgano. Anzi: proprio il fatto che nessun cambiamentovenga percepito può diventare il segnale inequivocabile della particolare attenzione da parte di ValgasSpa nei confronti dei fruitori di uno dei servizi che l’Azienda del Gruppo Asm è chiamata a fornire ead ottimizzare, orientandosi al meglio fra le disposizioni di legge che lo regolano.E’ il caso delle nuove utenze gas o gpl attivate dopo che una delibera dell’Autorità per l’Energia Elettricae il Gas, emanata lo scorso mese di marzo ed entrata in vigore dal primo luglio, ha sancito nuovedisposizioni che riguardano la documentazione che gli installatori devono produrre perché il gas possainiziare a scorrere fino a caldaie e cucine. In sostanza l’Autorità ha fissato le regole perché vengaprodotta una certificazione maggiormente dettagliata: documenti che da un lato hanno il compito digarantire maggiori standard di sicurezza a tutto vantaggio dei cittadini, dall’altro hanno finito colcausare ritardi nella fornitura del servizio.È la stessa Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas a rendere noto che fin dal primo mese di attuazionedel regolamento le sono pervenute segnalazioni, da parte degli utenti finali, di allungamento nei tempidi inizio delle forniture. Problematiche nell’attuazione del regolamento che sono state segnalate anchedalle associazioni di categoria di distributori e venditori di gas, nonché dagli installatori. L’Autorità hareso noto che spesso questi problemi sono derivati da un elevato numero di “dichiarazioni di conformità”non corrette nella loro formulazione o incomplete: che non rispondono, insomma alle novità recentementeintrodotte.Tutto questo non è successo in “casa” Valgas.L’azienda di Servizi valsabbina è infatti corsa ai ripari per tempo offrendo fin dal mese di aprile, aitecnici qualificati per l’installazione di impianti gas, l’opportunità di frequentare corsi di aggiornamentosul tema specifico delle certificazioni.Da parte di Valgas Spa, insomma, c’è stata quella veloce risposta al cambiamento delle regole cheha permesso, appunto, che l’utente finale non si accorgesse di nulla.Anche questo è servizio.

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25La Nostra Valle

Iniziamo da Serle un percorso che, durante i prossimi numeri de “La Nostra Valle”, vedrà scorrere su queste pagine gli interventi di tutti i primi cittadini dei Comuni valsabbini.Vuole essere un modo per far conoscere le diverse Ammi-nistrazioni Comunali ed i loro programmi.

Gianluigi Zanola è stato eletto nel giugno del 2004 Sindaco di Serle. È nato il 2 luglio del 1977

e pertanto risulta essere il Sin-daco più giovane della Provincia di Brescia. Era a capo di una lista di centro sinistra denominata “Progressisti per Serle”.

Sindaco, quale è il punto più importante del programma amministrativo che ha presenta-to per vincere le elezioni?Devo innanzitutto precisare che questa Amministrazione Comu-nale è la continuazione naturale delle due precedenti; tant’è che l’ex Sindaco Nicolini continua a far parte di questa compagine amministrativa in qualità di Con-sigliere Comunale e Capogruppo di “Progressisti per Serle”. Detto questo, il progetto più importan-

te per i prossimi anni è la ristrutturazione del palazzo municipale, con la costruzione di una nuova ala. Per quanto riguarda la variante al Piano Regolatore, la considero invece una continuazione della precedente Amministra-zione Comunale.

Qual è il suo impegno da Sindaco?Mi sono laureato recen-temente in Giurispru-denza e dunque sono in attesa di scegliere “cosa

fare da grande”. Ciò mi consente di essere in Municipio tutte le mattine, dal lunedì al sabato

compreso, oltre a tutte quelle sere, e sono tante, che vengono occupate da riunioni, Consiglio Comunali, incontri istutizonali, etc.Insomma, si tratta di un impe-gno a tempo pieno.

Ci indichi invece i problemi più gravosi che sta affron-

tando?Attualmente il problema più importante riguarda le cave. Esse garantiscono la maggior parte delle entrate del nostro bilancio; è un settore in crisi e che pertanto richiede incontri periodici con i cavatori. Le entra-te che il Comune di Serle ricava si aggirano attorno a 1,8 milioni di

“Un Paese, un Sindaco”Serle

Gianluigi Zanola, Sindaco di Serle

Municipio di Serle

Sede: via Reverberi 2 - 25078 Nozza di Vestone (BS)Uffici operativi: via della Ferriera 14 - 25079 Vobarno (BS)

Telefono: 0365596811 - Fax 0365597131Sito Internet: www.valgas.brescia.it

Il servizio c’è anche quando non si vedePuò anche accadere che un’azienda come Valgas Spa dimostri efficienza nella gestione dei servizidi pubblica utilità, senza che gli utenti se ne accorgano. Anzi: proprio il fatto che nessun cambiamentovenga percepito può diventare il segnale inequivocabile della particolare attenzione da parte di ValgasSpa nei confronti dei fruitori di uno dei servizi che l’Azienda del Gruppo Asm è chiamata a fornire ead ottimizzare, orientandosi al meglio fra le disposizioni di legge che lo regolano.E’ il caso delle nuove utenze gas o gpl attivate dopo che una delibera dell’Autorità per l’Energia Elettricae il Gas, emanata lo scorso mese di marzo ed entrata in vigore dal primo luglio, ha sancito nuovedisposizioni che riguardano la documentazione che gli installatori devono produrre perché il gas possainiziare a scorrere fino a caldaie e cucine. In sostanza l’Autorità ha fissato le regole perché vengaprodotta una certificazione maggiormente dettagliata: documenti che da un lato hanno il compito digarantire maggiori standard di sicurezza a tutto vantaggio dei cittadini, dall’altro hanno finito colcausare ritardi nella fornitura del servizio.È la stessa Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas a rendere noto che fin dal primo mese di attuazionedel regolamento le sono pervenute segnalazioni, da parte degli utenti finali, di allungamento nei tempidi inizio delle forniture. Problematiche nell’attuazione del regolamento che sono state segnalate anchedalle associazioni di categoria di distributori e venditori di gas, nonché dagli installatori. L’Autorità hareso noto che spesso questi problemi sono derivati da un elevato numero di “dichiarazioni di conformità”non corrette nella loro formulazione o incomplete: che non rispondono, insomma alle novità recentementeintrodotte.Tutto questo non è successo in “casa” Valgas.L’azienda di Servizi valsabbina è infatti corsa ai ripari per tempo offrendo fin dal mese di aprile, aitecnici qualificati per l’installazione di impianti gas, l’opportunità di frequentare corsi di aggiornamentosul tema specifico delle certificazioni.Da parte di Valgas Spa, insomma, c’è stata quella veloce risposta al cambiamento delle regole cheha permesso, appunto, che l’utente finale non si accorgesse di nulla.Anche questo è servizio.

Monastero di S. Bartolomeo - Serle

Comune SerleSindaco Gianluigi Zanolae-mail [email protected]

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26 La Nostra Valle

Euro all’anno.

Quali invece le soddisfazioni?In un paese piccolo si ha la possibilità di avere un rapporto quotidiano diretto con la popola-zione, ottenendo costantemente critiche e complimenti alle scelte che si vanno a fare. Ciò è ancor più vero per i rapporti con gli anziani, per i quali la figura del Sindaco è ancora rappresentativa di un’istituzione molto vicina. Per loro il Comune di Serle sta adoperandosi particolarmente: abbiamo infatti istituito nuovi servizi di trasporto con volontari e bus navetta per partecipare al mercato settimanale. Quest’ul-timo è una prima significativa conquista di questa Amministra-zione Comunale.

Come vanno i rapporti con le minoranze in Consiglio Comunale?Sono rapporti corretti, ove ognuno fa il proprio dovere e le opposizioni sanno fare il loro con censure e sollecitazioni. Questa Amministrazione Comunale, rispetto al passato, ha concesso una pagina alle opposizioni sul periodico comunale. Inoltre devo aggiungere che ho sempre avuto un buon rapporto col rappre-sentante della minoranza, Ugo Ragnoli.

Buon lavoro.Grazie.

Tempo di caccia, la natura pensa a riempire i nostri cesti, le scorte per l’inverno, funghi, uva, mele, noci, castagne e molti altri prodotti offerti dalla nostra valle.Autunno è anche tempo di caccia, caccia che richiama come ogni anno migliaia di appassionati nelle plurime forme e discipline venatorie.Dagli ultimi censimenti sono oltre 3800 gli appassionati cacciatori resi-denti nella nostra Comunità Montana di Valle Sabbia e più di circa 500 foranei che praticano la loro passione all’interno del nostro ambito territo-riale. Sono ansiosi, contano i giorni, le ore ormai, all’inizio di questa loro grande e legittima passione.Passione che oggi va interpretata non più come attività per la sussistenza familiare, ma come contatto con la natura, tempo di svago e relax con se stessi, con i propri soci di caccia e con i propri cani, ammaestrati e curati per tutto il tempo dell’anno precedente.Queste vacanze, che per molti appassionati le rappresentano di fatto, non costituiscono una mera azione di caccia, ma significano soprattutto crescita e stimolo per arricchire e tramandare quella conoscenza della qualità delle piante, dei boschi, delle erbe dei periodi in cui sussistono tipi di postura, tipi di erba, di prato, fioritura e maturazione di bacche, indispensa-bile per chiunque voglia approcciarsi con maggior consapevolezza alle bellezze ed alle opportunità offerte dai nostri territori montani.La conoscenza degli animali presenti

sul territorio, cacciabili e non, la conoscenza del comportamento, del bisogno di protezione affinché si pro-lifichino al meglio, la conoscenza delle zone per ogni specie di animale ed il rispetto delle regole diventa un fattore indispensabile per una cacciagione sostenibile futura, praticata quindi dai nostri figli.Indubbio pensare che attraverso l’entusiasmo e la sensibilità acquisita col tempo il cacciatore nostrano, percorrendo le ampie distese di grano e di viti della pianura, gli abeti, gli ontani ed i rododendri che portano ai ghiaioni della cima Bruffione e del Lago della Vacca, attraversando colline e sponde lacustri, continuerà a godere delle proprie inenarrabili emozioni.È opportuno pensare anche ad una sufficiente razionalità affinché sia innato in ognuno lo spirito del buon senso e del rispetto delle regole e di chi vicino a noi non ha le stesse passioni, al fine di integrarsi positiva-mente senza creare tensioni o prese di posizioni dannose nei confronti dell’una o dell’altra parte, senza trarne in questo modo alcun beneficio.Ritengo quindi doveroso soffermarmi un momento e fare alcune riflessioni.Innanzitutto penso che, l’attenzione posta dagli organi preposti alla gestione sia poco sufficiente al mi-glioramento ed all’integrazione della qualità, quantità e della salvaguardia della selvaggina e troppo poco per garantire il legittimo diritto degli appassionati a praticare ogni disciplina che la legge permette e che la natura

generosamente ci dona all’interno del nostro comprensorio.Mi riferisco in particolare a quelle nuo-ve forme di caccia agli ungulati di ogni genere, i quali abbisognano solo ed esclusivamente del dovere di gestione, gestione vera, solo e niente altro.Per non rappresentare costante-mente il fanalino di coda nell’abito gestionale, considerato che in molte altre realtà italiane vengono praticate gestioni esemplari, mi preme invitare tutti gli appassionati a riflettere, ad organizzarsi attraverso quello spirito di aggregazione indispensabile per favorire, programmare ed ottenere una gestione venatoria vera e solidale, per il bene di tutti.Ritengo siano considerazioni doverose da parte mia, il non vedere, il non riflettere non premia nessuno. È opportuno quindi uno sforzo costante e congiunto se vogliamo accrescere quel senso civico necessario per una programmazione seria e fattibile che dovrebbe annodare inscindibilmente la vera pratica venatoria al nostro territorio valligiano.Nella speranza che in un prossimo futuro questa disciplina, sotto il profilo pratico e di programmazione possa definirsi veramente tale, auguro a tutti voi appassionati un grande in bocca al lupo!!

MICHELE BRUGNONIAssessore al Turismo, Sport, Caccia e Pesca.

Autunno tempo di caccia

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27La Nostra Valle

In questi ultimi anni sono state introdotte novità legislative, sulla spinta di direttive dell’Unione Europea, nel campo dei servizi pubblici locali che non riguardano solo gli addetti ai lavori essendo destinate a incidere pesantemente sulla vita pratica della popolazione, con delle conseguenze delle quali riusciamo a mala pena a carpirne il significato e a valutarne la portata in tutte le loro implicazioni sociali, economiche, culturali.La linea di fondo è quella di dismettere le gestioni in economia a favore di una gestione attuata su larga scala per il tramite di società di servizio affidatarie delle diverse concessioni corrispon-denti di volta in volta al pubblico servizio che viene appaltato.In alcuni casi, il Comune non ha nemmeno potuto esprimere una libera scelta perché l’affidamento del servizio a società di gestione è stato un fatto imposto dalla legge, come nel caso della gestione del servizio idrico integrato.Altre volte diventa conveniente ed op-portuno promuovere gestioni in forma associata specie quando il comune di piccole dimensioni non riesce a sopperire alle difficoltà economiche ed organizzative. Altre volte, ancora, l’affidamento della gestione rischia di diventare una scelta di comodo, perché lasciando fare ad altri ci si libera di tutte le conseguenti problematiche.Anche la Vallesabbia non è immune da questo fenomeno se solo consideria-mo che recentemente sono sorte due società, “Vallesabbia Solidale” e “Seco-val srl”, destinate l’una ad operare nel campo dei servizi sociali e l’altra nel campo di una serie indefinita di altri servizi che vanno dalla gestione dei

cimiteri, alla pubblica illuminazione, per finire con la gestione del catasto e delle entrare tributarie.E’ bene quindi riflettere su questo pro-cesso che ormai pare ineluttabile, non essendo pochi i rischi che incombono e che debbono essere seriamente calcolati per evitare conseguenze dan-nose agli interessi della popolazione.(1) Innanzitutto, fondamentale è l’interrogativo che riguarda la giustizia sociale ossia la ridistribuzione dei vantaggi e della ricchezza. Mi pare infatti che il rischio tipico di queste società, cosiddette multiutility, è quello che producano ricchezza per loro stesse, senza ridistribuirla al territorio ed in particolare alle fasce più deboli.Occorre prendere atto che è profonda-mente cambiata la filosofia alla base della gestione del pubblico servizio: da strumento di perequazione e distri-buzione della ricchezza ad occasione di profitto.Quando il pubblico servizio era diret-tamente gestito dagli enti pubblici, onde favorirne l’accesso alle fasce deboli, si praticavano i prezzi politici con l’equivalente necessità di reperire risorse pubbliche da destinare a quella parte di costo che non era coperta dall’entrata tariffaria.Il limitato potere di acquisto degli stipendi era quindi in qualche modo compensato dall’erogazione di prestazioni sociali,assistenziali e sani-tarie accessibili senza grossi ostacoli economici.La privatizzazione attuata negli ultimi anni ha prodotto una duplice conseguenza: da un lato il soggetto pubblico non destina più risorse pubbliche per praticare il servizio a prezzi politici, anzi nella maggior parte dei casi percepisce delle entrate derivanti dai canoni di concessione; dall’altro le società multiutility che, attraverso le economie di scale ed una migliore organizzazione del servizio, hanno dimostrato di sapere fare utili e profitto.

In ogni caso, allo stato non si vedono attuate delle politiche ridistributive né con riferimento alle maggior risorse di cui dispone ora il soggetto pubblico né con la rimodulazione del regime delle tariffe al fine di renderle più accessibili in modo particolare alle fasce deboli.Sommando questo dato alla costante perdita del potere di acquisto degli stipendi, ne consegue che sempre più eluse e senza risposte rimangono, per dirla come Giorgio La Pira, eluse le “attese della povera gente”. (2) Secondariamente, questo processo di accentramento dei pubblici servizi a favore delle società di gestione pone una domanda di democrazia. Anche su questa questione mi pare che il rischio che si profila è quello di un impoverimento complessivo del-l’espressione democratica a vantaggio dell’affermarsi di una classe tecno-cratica destinata a gestire decisioni di rilevante importanza per le singole comunità.Se applicassimo alla materia in questione il tanto invocato e bistratto principio di sussiadiarietà dovremmo giungere alla conclusione che non è bene trasmettere agli enti superiori la gestione di servizi che potrebbe essere svolti dai singoli Comuni, qualora ne siano in grado, e/o tutt’al più attraver-so modelli gestionali policentrici, con una maggiore garanzia di parte-cipazione e controllo delle singole popolazioni.Invece assistiamo in questi ultimi tempi ad un processo veramente ambiguo e contraddittorio ove da un lato la retorica federalista propone la dislocazione dei poteri, compiti e fun-zioni verso il basso, mentre dall’altro la retorica economicistica, quella delle economie di scale, ci spiega che per l’esercizio ottimale occorre conferire i servizi e le competenze, che al basso non ancora fatto il tempo di giungere, a livelli di governo superiori. Occorre, quindi, individuare percorsi coerenti con l’assunto di fondo che lo spostamento sistematico delle

gestioni dei servizi dai luoghi primari della democrazia, comporta alla lunga che si riducano i Municipi a sportelli decentrati delle società di servizio, che non si formino più classi dirigenti in loco, con un indebolimento complessi-vo dell’identità, della coesione sociale, del senso civico della partecipazione.Rispetto a questo duplice rischio, di minore giustizia sociale e di minore democrazia, che il nuovo modello di organizzazione dei pubblici servizi porta con sé , la politica non può non essere chiamata a vigilare ed elaborare sintesi convincenti nell’interesse so-prattutto delle classi sociali più deboli.Urge, quindi, anche su questi temi, l’esercizio severo dell’elaborazione di un pensiero autentico e reale, altrimenti la politica rischia di essere ridotta a pratica mercantile ed il bene comune frammentato dalle reciproche convenienze individuali e di gruppo. In un tempo in cui la ragione pare rassegnata a raccontare il vissuto quotidiano, rinunciando all’ambizione di elaborare progetti di ampio respiro, occorre mettere insieme gli sforzi per coltivare la speranza di un avvenire migliore. Si tratta di raccogliere, lasciare affio-rare nella coscienza e nella esperienza delle persone i tratti di un disegno originario, che può essere ricercato e ritrovato anche dentro alla molteplicità dei frammenti, anche nel vuoto di do-mande eluse, di risposte non trovate: un disegno capace di donare speranza e pienezza di vita rimettendo la per-sona al centro: “centro di un sistema politico, sociale, culturale, pluralista e democratico, che tende sempre più ad umanizzarsi ed a costruire quella città dell’uomo in cui ciascun uomo possa sempre più riconoscere la sua città”. Idro, 31 Agosto 2005

Giuliano RizzardiCapogruppo Movimento Persona e Comunità

I comuni, le società di servizio ed il ruolo della politica

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28 La Nostra Valle

Molti elementi concorrono a for-mare la storia di una comunità e tra questi certamente prioritaria rimane l’attenzione che un paese riserva ai problemi sociali.Su questo versante Vobarno può ben essere fi ero del suo passato fatto di gesti concreti e di pronte risposte alle esigenze poste da una società dove la quotidianità, con le impellenti necessità, esi-geva impegni precisi e strategie ideali.Adelmo Colombo con questa pubblicazione continua, ed in un certo senso completa, la sua fotografi a storica del farsi della Casa di Ricovero di Vobarno.Il periodo scandagliato va dal 1922 al 1936 e comprende gli anni che hanno visto la costru-

Lo Scaffale

Compie un anno la pro loco

gavardese che si appresta a edi-

tare il secondo calendario storico.

Quest’anno il tema è l’infanzia,

abbracciando in modo particolare

il mondo della scuola e le sue

sfumature, in bianco e nero, degli

ultimi 100 anni.

Il calendario, in distribuzione

presso le migliori edicole gavardesi

dal mese di ottobre, rappresenta

sempre più un oggetto di culto,

particolarmente apprezzato dai

collezionisti. La pubblicazione

gode dell’appoggio di alcune

imprese gavardesi e del patrocinio

dell’Amministrazione Comunale.

Romeo Seccamani è il presi-

dente della pro loco di Anfo, ma

soprattutto è un noto restau-

ratore bresciano; svolge anche

un’intensa attività artistica. Di

quest’ultima passione troviamo

traccia nel catalogo sopra raffi -

gurato, frutto di una esposizione

del mese di febbraio dove, in una

personale dal titolo “Emozioni

in fl uido”, ha esposto le migliori

opere presso l’Associazione

Artisti Bresciani.

La mostra comprendeva una

serie di fogli, acquerelli realizzati

alla fi ne degli anni settanta, a

fi anco di alcune tempere più

recenti che dagli anni ottanta

giungono fi no ai nostri giorni.

Ampio è stato il successo ottenu-

to di pubblico e critica.

Casa di Benefi cenza e Ricovero Irene Rubini Falk di Vobarno

Cronaca e vicende dei primi anni di attività

Non buttate le vecchie foto

Un anno di vita ed un calendario per la pro loco del Chiese di Gavardo

Le emozioni di Seccamani

zione della Casa, l’inaugurazione nel 1924 ed il successivo amplia-mento nel 1936.La Casa di Ricovero ha preso corpo in anni molto diffi cili per la società italiana scossa da gravi avvenimenti, con l’aff ermarsi a livello nazionale del Regime fascista.Nel caso di Vobarno in particolare le vicende dolorose della Piccola Banca Agricola S. Isidoro e le in-giuste accuse rivolte all’Arciprete Don Belli sono testimonianze delle soff erenze patite dalle organizzazioni cattoliche ritenute scomode dal potere dominante e non omologabili ad un disegno organico statalista e fascista.È sintomatico che, nonostante queste tristezze, a Vobarno l’attitudine a dare risposte alle necessità dei più deboli non sia venuta mai meno sfociando sull’onda della collaudata ed antica tradizione delle Opere pie nella costruzione della Casa.Adelmo Colombo non ha la pretesa di essere uno storico di professione.Il metodo usato è molto sempli-ce. Il testo snello e conciso narra le vicende che vengono così ad avere la freschezza della cronaca quotidiana.A questo segue un esauriente regesto di documenti.Il lettore, introdotto nel clima e nei dibattiti del tempo dalla nar-

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29La Nostra Valle

razione volutamente contenuta, può calarsi nel vivo dei docu-menti e compiere così un viaggio mentale e rifl essivo autonomo.

Alfredo Bonomi

Cosa può signifi care un concorso fotografi co per chi lotta per salvare il lago da quanti lo vorrebbero ridurre a mero bene economico da sacrifi care a interessi esclusivamente individuali? La gente dell’Eridio che ha deciso di alzare la voce per dire la sua giusta protesta, sa quanto sia diffi cile far passare l’idea che un lago non è solo acqua da consumare fi no all’ultima goccia, per produrre elettricità o irrigare campagne dove si coltiva mais vorace, ma è paesaggio, è natura, è territorio abitato da popolazioni che, nel corso del tempo vi hanno sviluppato tradizioni, usi, cultura…vivendo in un rapporto di relazione in cui, storicamente, il lago è stato bene della collettività. Un concorso fotografi co, che stimola a guardare e capire, può servire allora a rifl ettere su questa identità e convincere, se ce ne fosse bisogno, a non stancarsi di difenderla. Questo, con umiltà e consapevolezza tenace, vuol fare il Concorso fotografi co”Rocca d’Anfo”, che presenta in mostra le

immagini premiate nell’edizione 2004. Un’edizione che ha visto crescere il numero dei partecipanti chiamati a confrontarsi su tre temi: “Luci e colori del lago”, vale a dire il paesaggio; “Fra natura e storia”, ovvero gli aspetti antropici; “Carelàa”, che ha richiamato ancora una volta l’attenzione sulla giornata di sagra che ad Anfo vede sfi lare le tradizionali slitte con ruote e che è diventata occasione di celebrare il “come eravamo” e la memoria contadina del paese.

[estratto della presentazione]

Anfo, il lago, la valle, la memoria, i colori, le fi gure. Secondo concorso fotografi co Rocca D’Anfo 2004, Brescia, Grafo editore – Pro Loco Anfo, 2005, pp. 55, ill.

Il volume è reperibile presso: l’uffi cio Pro Loco Anfo e l’Agenzia territoriale per il turismo Valle Sabbia e Lago d’Idro.

Ci ha lasciati nel mese di aprile

Domenico Giustacchini, ot-

tant’anni, “il pittore” gavardese

per eccellenza. Lavorava ancora,

assieme al fi glio, nella bella

bottega di piazza De Medici.

Spesso nei suoi quadri ritroviamo

gli ambienti del paese e la gente

di Valle Sabbia, sempre con

quell’intensità ricca e umile che

lo contraddistingueva.

Cordoglio per la scomparsa di Domenico Giustacchini

La memoria dell’acqua

di Francesco De Leonardis

Itinerari del gusto

È con grande e consapevole partecipazione cha ci si appresta, assieme ad un gruppo di ap-passionati ristoratori della Valle Sabbia, ad intraprendere per la sesta volta consecutiva questa esperienza volta alla ricerca ed alla valorizzazione delle raffi na-tezze gastronomiche locali.L’arte sapiente della trasforma-zione delle materie prime off erte dalla nostra terra e la gradita adesione di tutti coloro che nelle edizioni passate hanno saputo gustare ed apprendere con intelligenza e curiosità quanto veniva loro off erto, hanno fatto di questa rassegna il caposaldo culturale della nostra gastrono-mia.Sono convinto che questa esperienza, attraverso la grande disponibilità di alcuni tra i più qualifi cati ristoratori valsabbini,

continua a pag. 30

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30 La Nostra Valle

possa giungere ad un dop-pio traguardo. Il primo volto all’elaborazione di sapori nuovi che potrebbero fare anche da volano alle future esperienze; il secondo legato invece ad una logica territoriale, che propone il nostro cittadino al centro di un universo fino ad ora sconosciuto, dove l’orgoglio di esserne parte concorre all’accrescimento di quella identità nostra che molto spesso in questi ultimi anni si è smarrita.Naturalmente resta ferma l’attenzione per questa rasse-gna anche in rapporto alla più articolata immagine turistica. La Comunità Montana, consa-pevole del ruolo primario che le appartiene, vede con grande soddisfazione l’impegno profuso

dagli addetti ai lavori.È infatti attraverso costoro, pronti a mettersi in gioco con spirito di sacrificio e tanta voglia di fare, che la nostra offerta turistica può sperare di crescere e migliorare.Mi è gradita quindi l’occasione per porgere i miei migliori auguri a tutti coloro che con grande impegno e abnegazione hanno contribuito a far crescere questo importante appuntamento, affinché ogni loro e nostra aspet-tativa possa essere raggiunta, presto e nel migliore dei modi.

L’Assessore al TurismoMichele Brugnoni

Progarmma delle serate

4 - 5 - 6 - 7 ottobre 2005“Il pesce di acqua dolce”

Albergo Ristorante “Al Poggio Verde”

10 - 12 - 13 - 14 ottobre 2005“Il sottobosco”

Trattoria “Alle Trote”

17 - 18 - 20 - 21 ottobre 2005“Gli animali da cortile”Ristorante “Canneto”

25 - 26 - 27 - 28 ottobre 2005“Le carni ovi-caprine”Ristorante “Il Mirto”

8 - 9 - 10 - 11 novembre 2005“Il maiale”

Ristorante “Al Portichetto”

14 - 16 - 17 - 18 novembre 2005“La selvaggina da piuma”

Trattoria “Castello”

21 - 22 - 23 - 25 novembre 2005“La selvaggina da pelo”

Trattoria Lamarta

Direttore: Ermano Pasini

Ufficio di Presidenza: Roberto Piccioli Capelli,

Giuseppe Prandini

Hanno collaborato:Daniele Comini, Nadia Ghidinelli,

Nicola Bianco Speroni, Marca Ambra, Luca Bonini, Fabrizio Bodei,

Antonello Flocchini, Giuseppe Arrighi, Cocca Franco, Antonella Ali,

Virgilio Magnolini, Ilaria Tameni, Michele Vezzola, Secoval ed in particolare Dante Freddi,

Marco Baccaglioni, Ezio Almici

Rappresentanti di forze politiche presenti in Assemblea

Saletti Eugenio - Democratici Valsabbini Donini Dario - Lega Nord Padania

Girelli Gian Antonio - Insieme per la ValleBianchi Luigi - Sinistra Democratica

Crescini Giovan Marino - IndipendentiRizzardi Giuliano - Movimento

Persone e ComunitàCarretta Flavio Luigi - Gruppo Misto

La spedizione è curata da:Consorzio Laghi scrl

via Mameli 11Roè Volciano (BS)tel. 0365.564913

Elaborazione grafica e stampa:Tecnoprint - Villanuova s/C. (BS)

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Chiuso il:30/09/05

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contattare gli uffici di Tecnoprinte-mail: [email protected]

ottobre ‘05

La Nostra Valle

Ai primi di luglio è stato rinnovato il Consiglio di

Amministrazione della Valgas SpA. Ne fanno parte

Renzo Capra, Mario Zanetti, Luigi Bianchi, nominati

dall’ASM. Da parte della Comunità Montana sono

stati invece nominati Ermano Pasini, Emanuele Corli,

Claudio Papotti, Gian Battista Tonni e Elio Tomasoni.

Amministratore delegato è l’ing. Carlo Gorio. Rimar-

ranno in carica fino all’anno 2007.

Il Collegio Sindacale è composto da Lepidi Battista, Dusi Caterina e Nicoletti Giosuè.

continua da pag. 29Itinerari del gusto

Page 31: la nostra valle ottobre 2005

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