la nuova scuola

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Dalla redazione S iamo ormai avanti nel nostro secondo quadrimestre, sta per iniziare il “rush” finale verso l’epilogo di questo anno scolastico. Dopo le pagelle, piaccia o no, è il momento di rimettersi al passo con lo studio; così alla scuola seconda- ria sono cominciati i corsi di recu- pero in varie discipline. Non solo: sono inziati anche i vari laboratori di potenziamento con proposte che spaziano dalla letteratura all’arte, al teatro, all’astronomia. Gli studenti stanno dimostrando che l’offerta formativa pomeridiana è una inziativa che riscuote succes- so, con buone affluenze e tanto en- tusiasmo per le attività proposte. Nei plessi delle scuole primarie si sta poi avviando la prima fase del progetto PON per la realizzazione della rete LAN/WLAN che connet- terà le scuole alla Rete, mentre alla secondaria, già connessa, prose- gue la sperimentazione della classe 2.0 ed è nuovamente attivo il labo- ratorio informatico con 18 postazio- ni fisse e un server. Si segnalano, tra i vari laboratori pomeridiani, a proposito di Informa- tica e Innovazione i due laboratori di alfabetizzazione informatica di base LA NUOVA SCUOLA MARZO 2016| ANNO II | Numero 3 ritorna il giornalino del nostro Istituto pag 2 dalla Primaria pag 3 dalla Secondaria: esercizi di scrittura pag 5 Un esempio di Compito autentico pag 6 Lettura animata per il Giorno della Memoria pag 7 Quiz matematico pag 8 Classe 2.0 indice notizie ed uno dedicato ai Mondi Virtuali 3D. Ma non è solo il settore tecnologico ad interessare docentie discenti de- lle nostre scuole: nei mesi di marzo e aprile i ragazzie della primaria e de- lla secondaria affronteranno le prove Kangarou della Lingua Inglese e di Matematica. La scuola è, insomma, in fermento in questo momento dell’anno scolasti- co, vi documenteremo nel prossimo numero le attività svolte, anche attra- verso una rilevazione del gradimento. giornale online dell’Istituto Comprensivo Statale “Leonardo da Vinci”, Mestre-Venezia TUTTE LE INFORMAZIONI SCOLASTICHE QUI E ADESSO! LA PAGELLA Come sempre in ques- to momento dell’anno ci troviamo, docenti e discenti, a dover fare i conti con la tanto te- muta “scheda di valu- tazione”. Un modo, forse, più elegante di chiamare la vecchia “pagella”. Vecchia sì, perchè la pagella in Italia nasce alla fine del XVIII seco- lo, quando l’imperatore Giuseppe II rese ob- bligatorio il certificato scolastico al termine della scuola elemen- tare, che all’epoca si svolgeva in sei anni. Non vi era una valuta- zione analitica e nume- rica, come ora, ma un semplice giudizio. Non era nemmeno gratuita; infatti sarà solo dopo il 1963 che il documen- to non dovrà più esser comprato. La tematica della va- lutazione espressa in giudizi o in voti nume- rici è poi storia recen- te. DI NUOVO ONLINE! il secondo quadrimestre alla secondaria i laboratori al pomerigg

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Giornale on line dell'Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci - Mestre VE

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Page 1: La Nuova Scuola

Dalla redazione

Siamo ormai avanti nel nostro secondo quadrimestre, sta per iniziare il “rush” finale verso

l’epilogo di questo anno scolastico. Dopo le pagelle, piaccia o no, è il momento di rimettersi al passo con lo studio; così alla scuola seconda-ria sono cominciati i corsi di recu-pero in varie discipline. Non solo: sono inziati anche i vari laboratori di potenziamento con proposte che spaziano dalla letteratura all’arte, al teatro, all’astronomia.Gli studenti stanno dimostrando che l’offerta formativa pomeridiana è una inziativa che riscuote succes-so, con buone affluenze e tanto en-tusiasmo per le attività proposte.

Nei plessi delle scuole primarie si sta poi avviando la prima fase del progetto PON per la realizzazione della rete LAN/WLAN che connet-terà le scuole alla Rete, mentre alla secondaria, già connessa, prose-gue la sperimentazione della classe 2.0 ed è nuovamente attivo il labo-ratorio informatico con 18 postazio-ni fisse e un server. Si segnalano, tra i vari laboratori pomeridiani, a proposito di Informa-tica e Innovazione i due laboratori di alfabetizzazione informatica di base

la nuova scuolaMarzo 2016| ANNO II | Numero 3

ritorna il giornalino del nostro Istituto

pag 2 dalla Primaria

pag 3 dalla Secondaria:

esercizi di scrittura

pag 5 Un esempio di Compito

autentico

pag 6 Lettura animata

per il Giorno della Memoria

pag 7 Quiz matematico

pag 8 Classe 2.0

indice notizie

ed uno dedicato ai Mondi Virtuali 3D.

Ma non è solo il settore tecnologico ad interessare docentie discenti de-lle nostre scuole: nei mesi di marzo e aprile i ragazzie della primaria e de-lla secondaria affronteranno le prove Kangarou della Lingua Inglese e di Matematica.

La scuola è, insomma, in fermento in questo momento dell’anno scolasti-co, vi documenteremo nel prossimo numero le attività svolte, anche attra-verso una rilevazione del gradimento.

giornale online dell’Istituto Comprensivo Statale “Leonardo da Vinci”, Mestre-Venezia

tutte le informazioni scolastiche qui e adesso!

LA PAGELLA

Come sempre in ques-to momento dell’anno ci troviamo, docenti e discenti, a dover fare i conti con la tanto te-muta “scheda di valu-tazione”. Un modo, forse, più elegante di chiamare la vecchia “pagella”. Vecchia sì, perchè la pagella in Italia nasce alla fine del XVIII seco-lo, quando l’imperatore Giuseppe II rese ob-bligatorio il certificato scolastico al termine della scuola elemen-tare, che all’epoca si svolgeva in sei anni.Non vi era una valuta-zione analitica e nume-rica, come ora, ma un semplice giudizio. Non era nemmeno gratuita; infatti sarà solo dopo il 1963 che il documen-to non dovrà più esser comprato.La tematica della va-lutazione espressa in giudizi o in voti nume-rici è poi storia recen-te.

di nuovo online!

il secondoquadrimestre

alla secondaria i

laboratori al

pomerigg

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La nuova scuoLa, giugno 21052

Notizie

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

(dal sito della Fondazione Giorgio Cini)

La Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con la

Israel Antiquities Authority e Shelby White and Leon

Levy Lod Mosaic Center ha ospitato nel centro espositi-

vo sull’Isola di San Giorgio Maggiore Il Serraglio delle Meraviglie. Il mosaico romano di Lod alla Fondazione

Giorgio Cini.

La mostra, unica tappa italiana del tour che ha portato

l’opera nei più importanti musei del mondo, è stata resa

possibile grazie al supporto di Patricia e Phillip Frost. Il

mosaico sarà visitabile fino al 10 gennaio 2016.

Il Serraglio delle Meraviglie è un’iniziativa che offre al

pubblico italiano l’esclusiva opportunità di ammirare un

mosaico romano di superba qualità iconografica e con-

servativa, rinvenuto nel 1996 nei pressi della cittadina

israeliana di Lod, luogo che secondo un’antica leggen-

da locale diede i natali a San Giorgio. L’eccezionalità

dell’opera, che risale al terzo secolo dopo Cristo, è do-

vuta anche alla sua qualità conservativa. Si tratta di uno

più bei e grandi pavimenti musivi mai ritrovati in Israele,

un vero e proprio gioiello archeologico, estremamente

ben conservato. Il pavimento è composto di riquadri in

cui sono raffigurati in dettaglio mammiferi, uccelli, pesci,

una varietà di piante e le navi che erano usate all’epoca

della sua realizzazione. Il mosaico è formato da tessere

in pietra e cubi di vetro di vari colori: dal blu all’ocra, dal

rosso al giallo, dal marrone al bianco, fino al nero, pas-

sando per varie sfumature di grigio.

In occasione dell’esposizione le sezioni B e D della

scuola dell’Infanzia “Gianni Rodari” hanno partecipato

ad un laboratorio per i bambini di 4 e 5 anni.

Il serraglio delle meravigliedalla scuola dell’infanzia

Mosaico Romano di Lod alla Fondazione Giorgio Cini - Isola di San Giorgio

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La nuova scuoLa, giugno 20153

Notizie

Federico Giampietro 2 A

I GraNDI E La FaNTaSIa

Mi fanno pena i grandi che non hanno gli occhi della fantasia.

Non hanno tempo per fantasticare perché sono pieni di cose da fare,

colpa del lavoro che chiude la fantasia.

Io, al posto di fare andare i grandi al lavoro li manderei in una

fabbrica di fantasia, dove tuttoè possibile.

Diego Rosa 2 A

FaCCIaMo FINTa CHE Ero

Facciamo finta che eroun eroe fortissimo,

un mago potentissimo,un re ricchissimo.

Facciamo finta che eroun guerriero solitario che viene da lontano

per combattere l’inverno.

Facciamo finta che eroun ragazzo normale

che fa finta di essere qualcunoprima che svanisca il nulla.

La poesia e il linguaggio poetico in generale hanno un’importanza fondamentale nei processi educativi e didattici e da sempre gli studenti vengono attratti

magicamente dalla misteriosa sonorità del verso poetico, soprattutto alla scuola primaria con le prime letture di fila-strocche.Incoraggiare i ragazzi a scrivere poesie è un invito ad abi-tuarli a scavare dentro le loro emozioni, a scoprire la sfera più intima di se stessi, a ricercare modalità espressive sempre più originali e personali. Ma è anche una grande miniera di apprendimenti a livello lessicale, in quanto la lettura e l’ascolto di parole nuove e spesso inusuali contribuisce ad arricchire il proprio vo-cabolario, che nell’uso quotidiano si sta riducendo ad uno standard limitatissimo e molto superficiale, imposto dalle nuove modalità comunicative tipiche del sms o della chat line.

dalla scuola secondaria: esercizi di scrittura

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La nuova scuoLa, giugno 21054

Notizie dalla scuola secondaria: esempio di compito autentico

Di recente, affrontando l’entra-ta dell’Italia nel primo conflit-to mondiale, la professoressa

Borgonovi, docente di lettere del tut-to fuori dal comune, nonché regista, al posto del solito noioso compito di storia, ci ha fatto questa proposta ori-ginale: preparare un dibattito tra inter-ventisti e neutralisti. Lo scopo era rappresentare ed inter-pretare in modo teatrale i documenti dei personaggi che sono stati prota-gonisti di questo periodo storico. Per evitare confusione e coordinare i vari discorsi, un giudice avrebbe do-vuto guidare il dibattito, decidendo a chi dare la parola.Il lavoro è stato sviluppato in diverse fasi. Prima di tutto abbiamo dovuto cerca-re i testi che ci interessavano e condi-viderli in “cloud”. Abbiamo dapprima trovato i nomi e poi, per ogni personaggio, abbiamo cercato una sua testimonianza scritta che sarebbe stata esposta alla clas-se.Per la suddivisione delle parti e l’as-segnazione dei testi, abbiamo proce-duto con un’estrazione a sorte, come si fa in una lotteria. Sono stati fatti due mazzi di foglietti: uno con i nostri nomi ed un altro con quelli dei personaggi. Pescando prima da un mazzo e poi dall’altro, abbiamo creato gli abbinamenti; ad esempio è uscito il mio nome con quello dell’in-terventista Giovanni Papini. Ciascuno a casa aveva il compito di studiarsi la parte. Abbiamo avuto due settimane di tempo, anche a causa di una brutta influenza della Prof. Non era necessario sapere a memoria l’in-tero discorso, ma bisognava coglier-ne il senso e saperlo comunicare in modo convincente alla classe. Il giorno dell’interrogazione eravamo tutti agitati perché, nonostante la no-stra prof ci abbia preparati in questi tre anni di scuola alle rappresentazio-ni teatrali, qui il lavoro era non solo

nuovo, ma diverso. Mi chiedevo: avrò capito realmen-te ciò che il mio personaggio voleva dire? Saprò dimostrare quanto crede-va in ciò che affermava? Saprò comu-nicare l’ardore di un interventista? Ha aperto il dibattito il giudice, facen-do un quadro di quella che era la si-tuazione del nostro Paese nel primo novecento. Il momento cruciale, però, è arrivato quando si doveva scegliere a chi dare la parola. La tensione di gruppo era inimmaginabile.Il primo scelto, molto teso, ha inizia-to a fare il suo discorso girando per la classe, cercando di interpretare al meglio le parole del documento che doveva riportare. Gli altri ascoltavano perché alla fine del discorso potevano esporre dei commenti; man mano che si procedeva il clima era più rilassa-to perché ormai il ghiaccio era rotto e, confortati dalle performances dei compagni, si cercava di essere anco-ra più sicuri. Più o meno ogni discorso terminava con un applauso o con un commento. Il dibattito si è concluso con una frase del giudice che spiegava come andò a finire la vicenda.Tutti i documenti che avevamo non erano sicuramente facili da capire, ma questo modo di lavorare certa-mente ci ha aiutati ad entrare meglio nello spirito di quel periodo storico.Quando tutto si è concluso, abbiamo tirato un sospiro di sollievo. A questo punto la professoressa ci doveva valutare. C’è chi è andato bene, chi meno. Comunque una cosa è certa: adesso che sappiamo come si fa, saremo sicuramente più prepa-rati per la prossima volta!

Il dibattito tra Interventisti e Neutralisti alla vigilia dell’en-trata in guerra dell’Italia (1915)

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Notizie dalla scuola secondaria: esempio di compito autentico

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La nuova scuoLa, giugno 21056

Notizie

C.B.

“...se potessi racchiudere in un’im-magine tutto il male del nostro tempo, sceglierei questa immagi-ne, che mi è familiare: un uomo scarno, dalla fronte china e dalle spalle curve, sul cui volto e nei cui occbi non si possa leggere traccia del pensiero.” (Primo Levi)

Cont inunado quel la che ci p iace pensare s ia diventata una tradiz ione del la scuola secondar ia Di Vi t tor io, an-che per i l 2016, in occasio-ne del la commemorazione del la Shoà, è stata real iaz-zata una mise en space in forma d let tura animata di a lcuni test i d i Pr imo Levi e Peter Weiss.Accompagnata da musiche del la t radiz ione ebraica ese-gui te dal v ivo dagl i student i , la let tura è stata interpreta-ta da professor i del la sede, sot to la guida del la Prof . ssa Chiara Borgonovi per la re-ci tazione mentre la selezio-ne musicale e l ’esecuzione sono state curate dal la Prof .ssa Maria Grazia Onesto.

La performance è stata r i -petuta s ia nel la sede del la scuola Di Vi t tor io, s ia al l ’Au-di tor ium “Luigi Sbrogiò” di Favaro Veneto, grazie al la col laborazione con la Muin-cipal i tà.E’ stata un’occasione impor-tane per sot to l ineare da una parte l ’ importanza del la r i -correnza in ambito didatt ico, dal l ’a l t ra rafforzare i legami t ra la scuola ed i l terr i tor io.

progetti POF - Lettura animata per il giorno della memoria

alcune immagini della lettura animata all’auditorium L. Sbrogiò di Favaro V.to

Una lezione con gli studenti: il giorno della memoria per non dimenticare

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La nuova scuoLa, giugno 20157

Notizie

Giochi matematici

Aanche per questo numero del giornalino abbiamo chiesto alla Prof.ssa Caterina Arcangeli di creare per noi un piccolo quiz matematico.

Provate a risolverlo ed inviare la soluzione via mail alla professoressa ([email protected]), nel prossimo numero riporteremo la soluzione ed i nomi di coloro che sarenno riusciti a risolvere il quesito. Buon lavoro!

La bilancia raffigurata resta in equilibrio ponendo in un piat-to tre pesi e nell’altro piatto 2 pesi.I pesi non sono tutti uguali: quattro di essi pesano rispet-tivamente 2 Kg, 3 Kg, 5 Kg e 10 Kg, il quinto pesa come uno degli altri quattro.Quanto pesa il quinto peso?

FRAGILI EQUILIBRI

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La nuova scuoLa, giugno 21058

Notizie

Quando si è la classe 2.0 sem-bra strano anche se poi ci si abitua. Questa classe ha dei

pregi: uno tra tutti può essere riuscire a seguire la lezione della professo-ressa/professore attraverso Internet, sui tablet!!Ci si può allenare facendo esercizi su internet e verifiche.....però senza imbrogliare!!Si possono fare delle attività online, come ad esempio Kahoot, che è un gioco a quiz creato sulle lezioni. Oppure si possono fare delle presen-tazioni con diversi siti online come: Prezi, Emaze, Powtoon, che diven-teranno anche un modo per alzare i voti...

La classe 2.0. E’ così che si chiama una classe “tecnologica”, cioè una

classe che usa la LIM i tablet i com-piuter ecc. Noi ad esempio usiamo tanto i tablet, ci sono tante app che possiamo usa-re, io ad esempio uso molto WPS, un programma di scrittura (tipo Office); infatti lo sto usando adesso per scri-vere e raccontarvi questa esperien-za.

La classe 2.0 mi ha aiutata a rela-zionarmi di più con la tecnologia.

Questo tipo di esperienza mi è pia-ciuta perché grazie ai tablet possia-mo seguire i siti che la prof proietta sulla LIM, possiamo svolgere le veri-fiche sul tablet ed anche perché pos-siamo cercare delle informazioni su-gli argomenti che stiamo svolgendo in questo periodo.Inizialmente era un pò strano usare i tablet, ma poi ci siamo abituati.Ho imparato ad usare dei nuovi pro-grammi che inizialmente non cono-scevo ad esempio Emaze, Prezi e il mio preferito cioè Kahoot.

Una classe che usa come lavagna la L.I.M. e come alcuni libri i ta-

blet: sono strumenti che usiamo tut-ti i giorni, specialmente con la Prof. Borgonovi, la quale ci ha insegnato ad usare i tablet a scopo scolastico, in modo efficace.

Ormai ci scambiamo informazioni tramite social network come Fidenia, utilizziamo l’e-mail e realizziamo pre-zentazioni multimediali ed online.Le verifiche diventano online e le lezioni spiegate attraverso slide o prendendo informazioni da internet, diventano molto piú coinvolgenti e interessanti.Grazie a questo modo di lavorare, tra noi compagni siamo molto più collaborativi.

Quando entri in una classe 2.0 per la prima volta ti senti strano, poi

inizi ad inquadrare. Ci stai!Cambia il modo di studiare: solo in-ternet! Alla fine è figo. Il lavoro con le LIM è utile, secondo

me, ci diventano più chiari gli argo-menti essendo noi della nuova gene-razione di fenomeni 2.0.

La classe 2.0 è, secondo me, una classe speciale nella quale, per

facilitare le lezioni, usiamo, ognuno, i tablet per navigare in Internet se-guendo la spiegazione dei professo-ri.La classe 2.0 mi piace perché ci per-mette di utilizzare dei programmi, anche divertenti come Kahoot, e se-guire, allo stesso tempo, la lezione. Inoltre possiamo prendere appunti senza scriverli a mano, ovviamente. Una volta finita la lezione alcuni prof ci dividono in gruppi per creare o un quiz o una presentazione riguardante

Le nuove tecnologie a scuolaLe parole degli studenti che stanno vivendo l’esperienza di una classe 2.0

progetti POF

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La nuova scuoLa, giugno 20159

Notizie

Le nuove tecnologie a scuolaLe parole degli studenti che stanno vivendo l’esperienza di una classe 2.0

la lezione ascoltata. Altri program-mi che usiamo sono: Prezi, Emaze, Evernote, WPS, Word, iMovie (per alcuni), Fidenia, Classflow, PicsArt.La classe 2.0 ha anche creato tra di noi un nuovo modo di comunica-re, di rapportarsi, cioè, ad esempio, scambiandosi gli appunti, lavorare insieme…

Essere classe 2.0 per me è bel-lissimo perchè anche semplice-

mente prendere appunti con il tablet, fare schemi, ma farli con il tablet mi convolge moltissimo e quindi sono piú concentrato e di conseguenza vado meglio ma scuola. Anche se ha uno, forse due lati negativi: ad esempio molte volte ci mettiamo troppo tempo a mettere via i tablet o il Wi-Fi è lento. All’inizio per molti

è stato un po’ difficile ad abituarsi ma dopo pochissimo passa tutto e si può fare lezione normalmente. Il bello è che ogni uno puó portar-si le proprie pennetouch, mouse Bluetooth e tastiere [come me]. Ab-biamo scoperto apps nuove come khaoot, vicenda, class flow.

La classe 2.0 della scuola ‘di Vit-torio’ è una classe che è fornita

di 22 tablet e una LIM.In questa classe al posto di avere uno strumento di ricerca, cioè il li-bro, nei hai tantissimi altri: cioè tut-ti i siti di internet. Per ora i tablet li usiamo solo per storia, antologia, grammatica e geografia. La L.I.M, invece, la usiamo per quasi tutte le materie. Avendo questi tablet la lezione di-

venta anche piú divertente. Il ‘contro’ di questa classe è che qualche volta la connessione è as-sente. Quando si parla di classe 2.0 spesso si pensa a ragazzi che non socializzano piú, invece la prof. or-ganizza molti lavori di gruppo utili per collaborare e poi presentare da-vanti a tutta la classe con la L.I.M., i programmi per fare presentazio-ni che usiamo piú spesso sono: Powtoon, Prezi ed Emaze. Dal mio punto di vista questa clas-se è utile anche per studiare a casa perchè puoi riguardare tutta la le-zione sui siti visitati a scuola. Spes-so anche la prof. ci manda anche schemi, presentazioni o foto via mail.

A mio parere l’idea della classe 2.0 (cioè una classe attrezza-

ta di tablet/computer, LIM), viene presa come un gioco, un attività di svago, ma non è proprio così!Si tratta di impegno, di ampliamen-to delle proprie capacità, nel campo della tecnologia e dell’uso che se ne fa di questa. Le lezioni, per quanto riguarda solo, alcune materie (nel nostro caso, ma-tematica, geografia, storia ed italia-no), sono interamente basate sullo studio, con l’utilizzo di programmi (Powtoon, Prezi, I-movie, Emaze, Kahoot), per presentazioni interatti-ve, e l’utilizzo di Google e Youtube per l’apprendimento, di noi ragazzi. Questi sono i pro, i contro, invece sono: l’utilizzo della rete, che, molto spesso è non disponibile, per la lon-tananza dal router. Il secondo con-tro, è sempre, riguardo alla rete, per l’uso, eccessivo di questa, da parte di tutti gli studenti di una classe, i tablet ed i computer, si “impallano”.Nonostante questo, la classe 2.0, a mio parere, è un ottimo metodo si formazione. Che nel caso di noi classi terze, è un ottimo aiuto ed idea per gli esami di stato.

le nuove tecnologie a scuola

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la nuova scuola

a presto!

Contatti:Prof. Chiara Borgonovi, scuola secondaria di primo grado “G. Di Vittorio” e-mail: [email protected]