la termovalorizzazione nel ciclo di gestione dei rifiuti file– gestione dei servizi ambientali...

23
La termovalorizzazione nel ciclo di gestione dei rifiuti Tavola rotonda: impianti, controlli, comunicazione. Tavola rotonda: impianti, controlli, comunicazione. Esperienze europee e nazionali a confronto Esperienze europee e nazionali a confronto Rimini, 30 giugno 2006 Claudio Galli – Direttore Divisione Ambiente Hera S.p.A.

Upload: vodan

Post on 21-Feb-2019

214 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

La termovalorizzazione nel ciclo di gestione dei rifiuti

Tavola rotonda: impianti, controlli, comunicazione.Tavola rotonda: impianti, controlli, comunicazione.Esperienze europee e nazionali a confrontoEsperienze europee e nazionali a confronto

Rimini, 30 giugno 2006

Claudio Galli – Direttore Divisione Ambiente Hera S.p.A.

• Nato nel 2002 dall'unione di 13 aziende di servizi pubblici dell'Emilia Romagna, ha acquisito nel 2004 Agea di Ferrara e nel 2005 ha concluso la fusione con Meta di Modena.

• Opera nella gestione dei servizi legati al:– ciclo dell'acqua (potabilizzazione, depurazione, fognatura);– utilizzo delle risorse energetiche (distribuzione e vendita metano ed

energia elettrica, risparmio energetico, teleriscaldamento e soluzioni innovative);

– gestione dei servizi ambientali (raccolta, recupero e smaltimento rifiuti, igiene urbana, termovalorizzazione, compostaggio).

• Ha circa 6.000 dipendenti ed opera in circa 180 comuni delle province di Bologna, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Ferrara e Modena e in alcuni comuni delle province di Firenze e Pesaro-Urbino.

• Serve dal 2006 un bacino di utenza di oltre 2,5 milioni di abitanti (943.000 clienti gas, 2.239.000 clienti acqua e 2.433.000 clienti ambiente).

Il Gruppo HeraIl Gruppo Hera

354 mila abit. (54%)132 mila abit. (38%)

217 mila abit. (100%)

282 mila abit. (100%)

301 mila abit. (87%)

371 mila abit. (100%)

691 mila abit. (83%)

I cittadini serviti: 2,4 milioni di abitanti

I comuni serviti: 135 comuni in 7 ATO

Il territorio servito Il territorio servito -- ambienteambiente

6

6

6

6

124

35

4

12

30

30

6

12

2 72

0

10

20

30

40

50

60

70

80

TRAS

BORD

ISE

PARA

ZIONE

COMPO

STAG

GIODIS

CARI

CHE N

P

WTE

SELE

ZION

E

CHIFI

BITR

ATT.

FANG

HITE

RMO

TRAT

T.DIS

CARI

CHE R

S

STOCC

AGGI

INER

TIZZ

AZIO

NE

Impianti solo per rifiuti speciali

Impianti per rifiuti urbani especiali NP

Impianti solo per rifiuti urbani

• Gli impianti di proprietà di Hera per il trattamento e smaltimento di rifiuti sono 72.• Per il recupero di materia Hera possiede impianti di compostaggio e di selezione.• Per il recupero di energia Hera si avvale di impianti di termovalorizzazione e impianti per la

captazione e lo sfruttamento del biogas dalle discariche.

La dotazione impiantisticaLa dotazione impiantistica

Rifiuti urbani e speciali trattati - Anno 2005

264.564284.845

614.010

1.343.248

475.432 4.024.939

300.482

742.358

0

500.000

1.000.000

1.500.000

2.000.000

2.500.000

3.000.000

3.500.000

4.000.000

Sepa

razio

ne

Selez

ione

Term

ovalo

riz.

Compo

stagg

io

Discar

ica

Iner

tiz. e

ChiF

iIm

piant

i di te

rzi

ton

Rifiuti trattati per tipo di impianto (2005)Rifiuti trattati per tipo di impianto (2005)

• Le attività di trattamento dei rifiuti sono finalizzate a:• recuperare materia da destinare al reimpiego nei cicli produttivi,• produrre energia elettrica e/o termica,• reintrodurre nell'ambiente i residui dei processi di trattamento,• ridurre la pericolosità dei rifiuti destinati allo smaltimento in discarica.

• Nel 2005 la percentuale dei rifiuti smaltiti direttamente in discarica è stata pari al 32,26%; contro una media della Regione Emilia-Romagna del 54% e italiana del 60% (Fonte “Rapporto Rifiuti APAT 2004”).

• Hera prevede di ridurre ulteriormente lo smaltimento in discarica del rifiuto tal quale, aumentando il recupero di materia e di energia.

Controllo emissioni in atmosferaControllo emissioni in atmosfera

Sistema monitoraggio in continuo emissioni (SMCE)Sistema monitoraggio in continuo emissioni (SMCE)

Monitoraggio periodico emissioniMonitoraggio periodico emissionicampionamento quadrimestrale

Prelievo campioniSistema di analisiSistema acquisizione ed elaborazione dati

CO - CO2 – HCl - HF NH3 -NO - NO2 - NOx SO2 - H2O - COT - O2

CO - CO2 – HCl - HF NH3 -NO - NO2 - NOx SO2 - H2O - COT - O2Metalli pesanti – IPA PCDD/F

Portata, T fumi, P fumiT post combustione

1)1) Omogeneizzazione della gestioneOmogeneizzazione della gestione

Il confronto fra impianti e fra conduttori dello stesso impianto diffonderà, ove possibile, le tecniche più virtuose evidenziate attraverso l’analisi di dati oggettivi;

L’ obiettivo di omogeneizzare le gestioni deve essere perseguito anche in vista dell’entrata in servizio dei nuovi impianti;

Disponibilità in tempo reale su tutta la rete di Hera, ed eventualmente via Web, dei dati di produzione, (riduzione EE, ET, tonn. smaltite) consumo dei reagenti e stato degli impianti;

Possibilità di effettuare la teleassistenza ai capi-turno;

2) Omogeneizzazione impiantistica2) Omogeneizzazione impiantistica

Allineamento, ove il rapporto costi/benefici lo consenta possibile, della situazione impiantistica; il confronto delle gestioni e l’analisi comparata dei dati porterà a proposte per la modifica degli impianti esistenti allineandoli al modello più efficiente e contribuendo alla convergenza delle gestioni;

Il progetto di monitoraggio e Il progetto di monitoraggio e telecontrollotelecontrollo

Firewall

RTU 1TWE 1

Rete locale TWE 1

RETE HERA IN FIBRA OTTICA

Firewall

RTU N TWE N

Rete locale TWE N

………..

Firewall

Rete Locale Centro Supervisione

SISTEMA SCADA

Monitor HD a parete 42/50”

………..

Stazione Clientcon due monitor

Centro Dati Server Farm

Imola

Rete Pubblica (Accesso Internet)

Client connesso alla rete pubblica

Internet

Client Sede Hera 1

Client Sede Hera n……

Firewall

VideoproiettoreMonitor HD a parete 42/50”

Architettura del sistema di Architettura del sistema di telecontrollotelecontrollo

Sistema monitoraggio in continuo emissioni (SMCE)Sistema monitoraggio in continuo emissioni (SMCE)

Monitoraggio periodico emissioniMonitoraggio periodico emissioni

Sistema di campionamento in continuo di PCDD, PCDF, IPA, HgSistema di campionamento in continuo di PCDD, PCDF, IPA, Hg

Sistema analisi fumi di processoSistema analisi fumi di processo

GENERATORE DI VAPOREA GRIGLIA

II° STADIODEPURAZIONE

FUMI

SISTEMA RIDUZIONE NOx CATALITICO

(SCR)CAMINO

I° STADIODEPURAZIONE

FUMI

CABINA ANALISI DI PROCESSO

FTIR FTIR

FTIR

Sistema monitoraggio emissioni nuovi WTESistema monitoraggio emissioni nuovi WTE

TermovalorizzatoreTermovalorizzatore di di CorianoCoriano (RN)(RN)Approccio metodologico Periodo di studio: 1997-2004

Indicatori ambientali: Microinquinanti di natura organica (PCDD/F) ed inorganica (metalli pesanti)

Matrici ambientali: deposizioni atmosferiche secche ed umide, deposizioni bulk, suolo, sottosuolo, bioindicatori vegetali (briofite);

CARATTERIZZAZIONE DELLA FONTE DI CONTAMINAZIONE

1

SCELTA DEGLI INDICATORI AMBIENTALI2

INDIVIDUAZIONE DEI CORPI RECETORI3

CARATTERIZZAZIONE DEI COMPARTI AMBIENTALI

4

ELABORAZIONE DATI SPERIMENTALI5

Nell’anno 2005 è stata effettuata una revisione del sistema sulla base dei risultati acquisiti.Il nuovo Sistema di Monitoraggio prevede:

Analisi macroinquinantimediante centraline fisse e mobili

Caratterizzazione chimico – fisica del PM10

Analisi degli effetti sanitari delle immissioni nell’ambiente

Determinazione dei metalli pesanti, PCDD/F e IPA in campioni di suolo, deposizioni e piante vascolari

ATTUALE RETE DI MONITORAGGIO

!.!.!.

Il monitoraggio delle immissioni (1)Il monitoraggio delle immissioni (1)

TermovalorizzatoreTermovalorizzatore di Forlì (FC)di Forlì (FC)

Periodo di studio: 2000-2006

Indicatori ambientali: Microinquinanti di natura organica (IPA, PCDD/F, PCB) ed inorganica (metalli pesanti)

Matrici ambientali: deposizioni atmosferiche secche ed umide, deposizioni bulk, suolo, bioindicatori vegetali (licheni, api, miele, piante vascolari), PTS, PM10, PM2.5;

Utilizzo di centraline mobili per l’analisi macroinquinanti e particolato atmosferico;

Implementazione della metodologia LCA;

Valutazione degli effetti sanitari legati alle immissioni nell’ambiente

RETE DI MONITORAGGIO

Il monitoraggio delle immissioni (2)Il monitoraggio delle immissioni (2)

TermovalorizzatoreTermovalorizzatore di Modena (MO)di Modena (MO)

Analisi del fondo ante operam: 1989-1991

Attività monitoraggio: 1994-2006

Indicatori ambientali: Microinquinanti di natura organica (IPA, PCDD/F,) ed inorganica (metalli pesanti)

Matrici ambientali: suolo, aria, PTS, PM10, PM2.5;

Utilizzo di centraline fisse e mobili per l’analisi macroinquinanti e particolato atmosferico

Termovalorizzatore MO

ATTUALE RETE DI MONITORAGGIO

Il monitoraggio delle immissioni (3)Il monitoraggio delle immissioni (3)

TermovalorizzatoreTermovalorizzatore di Bologna (BO)di Bologna (BO)

RETE DI MONITORAGGIO

Periodo di studio: 1998-2006

Indicatori ambientali: Microinquinanti di natura organica (IPA, PCDD/F) ed inorganica (metalli pesanti)

Matrici ambientali: deposizioni atmosferiche, suolo, bioindicatorivegetali (licheni, api, miele), aria, PTS, acque superficiali e di falda;

Utilizzo di centraline mobili per l’analisi macroinquinanti e particolato atmosferico;

Utilizzo di campionatori passivi di HCl, SOx, NOx;

Valutazione degli effetti sanitari legati alle immissioni nell’ambiente tramite studi epidemiologici

Analisi dei meccanismi di cancerogenesi ed anticancerogenesi tramite test bio-tossicologici condotti su campioni di particolato

Il monitoraggio delle immissioni (4)Il monitoraggio delle immissioni (4)

TermovalorizzatoreTermovalorizzatore di Ravenna (RA)di Ravenna (RA)

Periodo di studio: 1994-2006

Indicatori ambientali: Microinquinanti di natura organica (IPA, PCB, solventi) ed inorganica (metalli pesanti)

Matrici ambientali: suolo, bioindicatori vegetali (piante vascolari), aria, PTS, acque superficiali e di falda;

RETE DI MONITORAGGIO – CENTRALINE FISSEUtilizzo di 7 centraline mobili per l’analisi macroinquinanti e particolato atmosferico;

Controllo del rischio biologico;

Valutazione degli effetti sanitari legati alle immissioni nell’ambiente tramite analisi di rischio

Il monitoraggio delle immissioni (5)Il monitoraggio delle immissioni (5)

Cos’è: Forma organizzata di consultazione tra cittadini ed imprese

Quale scopo ha: promuovere la comunicazione e la trasmissione delle informazioni tra i cittadini e le strutture produttive locali

Dove si applica: dove un’impresa o un gruppo di imprese operano in un contesto urbano locale creando impatti ambientali e situazioni di rischio

Lo strumento RABLo strumento RAB

Imprese dell’area industriale o del polo produttivoRAB

Cittadini degli ambiti urbani interessati

Discutono ed approfondiscono e ricevono informazioni su argomenti di interesse in quanto “vicini” del polo produttivo

Comunicano ed informano chiedendo ed ottenendo il “permesso di esistere e crescere”, dovuto in quanto “vicine” dei cittadini

La funzione del RABLa funzione del RAB

Rappresentanti dei cittadini (tra cui viene eletto il Presidente) e responsabili competenti delle imprese, in qualità di parti interessate

Rappresentanti delle pubbliche amministrazioni locali e delle autorità di controllo con ruolo informativo (esperti delle pratiche amministrative esperti delle pratiche amministrative e delle modalite delle modalitàà di monitoraggiodi monitoraggio)

Un Comitato tecnico-scientifico con il compito di supportare la discussione dal punto di vista tecnico (esperti consultabili sulle materie e sugli esperti consultabili sulle materie e sugli argomenti in agendaargomenti in agenda)

Partecipanti e ruolo del RABPartecipanti e ruolo del RAB

Permette una pianificazione (monitoraggio e comunicazione) a più voci e con attenzione alle esigenze del territorio

Assicurare trasparenza a tutto il processo tramite coinvolgimento degli attori sin dalle prime fasi di sviluppo dello strumento: creazione di un clima di fiducia reciproca con obiettivo di rendere i cittadini stessi partecipi delle decisioni

Gestire con consapevolezza e razionalità il confronto cittadini–imprese piuttosto che in modo emotivo ed istintivo

I risultati principaliI risultati principali

Possibilità di dimostrare senso di responsabilità per la sicurezza e la qualità della vita delle persone che vivono nelle vicinanze dell’impresa o dell’area industriale;

Mantenimento o miglioramento dell’immagine aziendale;

Ottenimento di maggiore comprensione e tolleranza da parte dei cittadini rispetto agli impatti generati;

Ottenimento di una “licenza di operare e di svilupparsi” nel contesto locale, rilasciata dai cittadini residenti;

Capacità di valutare le necessità ed il punto di vista dei cittadini rispetto alle attività svolte o ai cambiamenti introdotti;

Ottenimento di un utile feedback alle attività di comunicazione esterna.

Benefici per l’impresaBenefici per l’impresa

Possibilità di porre l’attenzione sulla qualità della vita nell’area in cui risiedono;

Ottenimento di informazione e trasparenzariguardo le attività svolte dalle imprese, i rischi generati, le conseguenze per l’ambiente naturale e la sicurezza;

Possibilità di avere maggiore accesso all’interno delle imprese;

Capacità di promuovere costantemente il punto di vista e le esigenze dei cittadini residenti all’interno dei processi decisionali delle imprese.

I vantaggi dei cittadiniI vantaggi dei cittadini

Nel mese di ottobre 2005 è stato aperto l’ufficio RAB, dove, ogni sabato mattina, i membri del Consiglio sono a disposizione dei cittadini per richieste e chiarimenti I cittadini del RAB hanno ottenuto un permesso di libero accesso agli impianti di Hera a Ferrara, per verificarne di persona il funzionamento e per prendere visione dei documenti principali (analisi emissioni in atmosfera, registro rifiuti..)La prima assemblea pubblica – di rendicontazione del lavoro fatto fino a quel momento – si è tenuta in ottobreIn gennaio si è svolta, a seguito di dubbi dei cittadini circa il funzionamento “regolare”, la visita ad un impianto di depurazione e la presa visione dei parametri di funzionamento Nel mese di febbraio, sotto richiesta dei cittadini del RAB ed effettuate, da un laboratorio da loro approvato, le analisi delle emissioni del termovalorizzatore per determinare le PM10 nei fumi

I primi risultatiI primi risultati

Certificazione ISO 14001 e Registrazione EMASAttualmente sono venti gli impianti del Gruppo Hera certificati ISO 14001:1996. L’obiettivo è la certificazione ambientale ISO 14001:2004 di Gruppo (entro il 2006).Dal 2001 la discarica di Baricella, in provincia di Bologna, è registrata EMAS, mentre a Ferrara il regolamento EMAS è introdotto per tutte le attività gestite ad eccezione del ciclo idrico integrato. L’obiettivo del Gruppo è quello di ottenere la registrazione EMAS di tutto il ciclo di trattamento e smaltimento rifiuti nei prossimi cinque anni.

Emissioni automezziNel 2004 il forte rinnovo del parco mezzi, assieme all’aumentato ricorso all’alimentazione a metano di mezzi operativi quali gli autocompattatori per la raccolta rifiuti, ha consentito il sostanziale dimezzamento delle emissioni in atmosfera di NOx, CO2 e polveri (PM).

Responsabilità ambientale: ISO 14001 e EMASResponsabilità ambientale: ISO 14001 e EMAS

Nell’ultimo semestre ad Hera sono stati assegnati due importanti riconoscimenti:

•Premio EUROPEAN EMAS AWARDS 2005, dal Comitato Ecolabel Ecoaudit, per il suo progetto di registrazione EMAS degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti;

•1° Premio per la responsabilità sociale delle imprese conferito da SODALITAS