larepubblica 280815 massimo pisa

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LaRepubblica, 28/08/15, Massimo Pisa Quarto Oggiaro, pentola a pressione pronta ad esplodere. Una donna entra negli uffici di via Satta, non per verbalizzare una denuncia, ma per scaricare tutta la sua disperazione sulla scrivania dell’ispettore. Chiede aiuto: il figlio, di 17 anni fa l’operaio ed è l’unico che porta i soldi a casa. Il marito lo mena regolarmente e butta i soldi al videopoker. Viene formato un piccolo pool con i vigili dell’Annonaria e tecnici dell’Asl con l’obiettivo di “ salvare qualche ludopatico e dare un segnale alle famiglie dei bravi ragazzi”. La loro intenzione è quella di battere sistematicamente i 53 bar sotto la loro zona di competenza. E’ ormai da quando sono nato, prima di trasferirmi altrove, che sento parlare dei “baretti” Quinto, 2000, e tutti gli altri di via Pascarella e Lopez come posti da evitare, come sfondi di numerose sparatorie, come quelle del 2009 e 2013. Il risultato delle incursioni ai bar: dai 7 ai 20 giorni di saracinesche chiuse, multe fino ai 20 mila euro per 9 bar che non avevano rispettato gli orari di ordinanza sull’uso dei videopoker, conservavano alimenti in maniera non idonea, o avevano locali sporchi e dipendenti assunti in nero. Ma quanto può essere effettivamente utile un intervento del genere? L’ articolo 100 del Testo unico di Pubblica sicurezza permette di chiudere gli esercizi frequentati troppo assiduamente da pregiudicati. Non comprendo bene il significato di questo articolo, né dell’ intervento del pool: tralasciando il fatto che il proprietario non conosce ogni pregiudicato, in ogni caso non potrebbe impedirgli di frequentare il proprio esercizio; inoltre, non è colpendo i bar che si risana una zona come Quarto Oggiaro. Penso che proibendo le slot per qualche giorno, non si combatta la dipendenza dal gioco. Basta ricordarsi che viviamo in un paese che pubblicizza il gioco ai casinò, il gioco online, e anche le slot nei bar. Cosa c’è da aspettarsi quindi? Sebbene l’intervento non sia stato del tutto inutile, non penso si ottengano risultati da subito; ciò nonostante Quarto Oggiaro è un quartiere che negli anni sta diventando sempre più vivibile, sicuramente grazie alla continua lotta che i Vigili; i tecnici dell’Asl e tante altre persone intraprendono ogni giorno.

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Page 1: LaRepubblica 280815 Massimo Pisa

LaRepubblica, 28/08/15, Massimo PisaQuarto Oggiaro, pentola a pressione pronta ad esplodere. Una donna entra negli uffici di via Satta, non per verbalizzare una denuncia, ma per scaricare tutta la sua disperazione sulla scrivania dell’ispettore. Chiede aiuto: il figlio, di 17 anni fa l’operaio ed è l’unico che porta i soldi a casa. Il marito lo mena regolarmente e butta i soldi al videopoker.Viene formato un piccolo pool con i vigili dell’Annonaria e tecnici dell’Asl con l’obiettivo di “ salvare qualche ludopatico e dare un segnale alle famiglie dei bravi ragazzi”. La loro intenzione è quella di battere sistematicamente i 53 bar sotto la loro zona di competenza. E’ ormai da quando sono nato, prima di trasferirmi altrove, che sento parlare dei “baretti” Quinto, 2000, e tutti gli altri di via Pascarella e Lopez come posti da evitare, come sfondi di numerose sparatorie, come quelle del 2009 e 2013. Il risultato delle incursioni ai bar: dai 7 ai 20 giorni di saracinesche chiuse, multe fino ai 20 mila euro per 9 bar che non avevano rispettato gli orari di ordinanza  sull’uso dei videopoker, conservavano alimenti in maniera non idonea, o avevano locali sporchi e dipendenti assunti in nero. Ma quanto può essere effettivamente utile un intervento del genere? L’ articolo 100 del Testo unico di Pubblica sicurezza permette di chiudere gli esercizi frequentati troppo assiduamente da pregiudicati. Non comprendo bene il significato di questo articolo, né dell’ intervento del pool: tralasciando il fatto  che il proprietario non conosce ogni pregiudicato, in ogni caso non potrebbe impedirgli di frequentare il proprio esercizio; inoltre, non è colpendo i bar che si risana una zona come Quarto Oggiaro. Penso che proibendo le slot per qualche giorno, non si combatta la dipendenza dal gioco. Basta ricordarsi che viviamo in un paese che pubblicizza il gioco ai casinò, il gioco online, e anche le slot nei bar. Cosa c’è da aspettarsi quindi? Sebbene l’intervento non sia stato del tutto inutile, non penso si ottengano risultati da subito; ciò nonostante Quarto Oggiaro è un quartiere che negli anni sta diventando sempre più vivibile, sicuramente grazie alla continua lotta che i Vigili; i tecnici dell’Asl e tante altre persone intraprendono ogni giorno.