lbf magazine vol iii

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il magazine online della lega basket femminile - uscita quindicinale vol. 3 LA LEGA DEI FENOMENI UNA STELLA NEL CIELO ITALIANO La storia di Chiney Ogwumike MERAVIGLIOSAMENTE CAGLIARI Focus sulla squadra rivelazione del campionato LA GIOVANE FAVOLOSA Martina Bestagno è tornata a casa

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Il terzo numero del magazine della LegA Basket Femminile

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Page 1: LBF Magazine vol III

il magazine online della lega basket femminile - uscita quindicinale vol. 3

LA LEGA DEI FENOMENI

UNA STELLA NEL CIELO ITALIANOLa storia di Chiney Ogwumike

MERAVIGLIOSAMENTE CAGLIARIFocus sulla squadra rivelazione del campionato

LA GIOVANE FAVOLOSAMartina Bestagno è tornata a casa

Page 2: LBF Magazine vol III

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#TEAMOLa storia di Chiney Ogwumike

di Nicolò Dalle Molle

INSTAGRAM#LBFlive

FOCUSMeravigliosamente Cagliari

URAGANO SARDOA tu per tu con Asia Taylor

di Maria Grazia Pais

SECONDA STELLA A DESTRACagliari, la sorpresa

del campionatodi Giorgio Pomponi

LA GIOVANE FAVOLOSAMartina Bestagno,

talento ritrovatodi Giorgio Pomponi

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SOMMARIOpg.3vol.3

Page 4: LBF Magazine vol III

Tomball è una cittadina di nemmeno 11 mila abitanti della Contea di Harris, in Texas. Fino al 1907 la comunità si chiamava Peck poi, in onore di un membro del Congresso locale particolarmente importante, un tale Thomas Henry Ball, mutò il suo nome in Tomball. Ed è da qui che la nostra storia ha inizio.E’ il 21 marzo 1992 e in una casa di afroamericani della

comunità locale vede la luce la secondogenita dei coniugi Peter e Ify Ogwumike, Chiney. La sorella più grande, Nnemekadi ha già quasi due

anni. Più tardi la famiglia, di origine nigeriana, si allargherà anche a Olivia ed Erica. Saranno le due sorelle più grandi, però, a portare alto il cognome Ogwumike nel mondo del basket

in rosa. In realtà, il talento per la pallacanestro è una dote di famiglia: Gabe Muoneke, parente degli Ogwumike, ha giocato in NBA, ha vestito le maglie di importanti squadre del vecchio continente e ha partecipato alla Coppa del Mondo FIBA con la nazionale nigeriana.Terminato di frequentare le scuole primarie del suo paese, per Chiney è il momento della prima decisione importante per la sua istruzione e per la sua esperienza spor-tiva: la scelta della high school. La preferenza ricade sulla Cy-Fair, un istituto situato a una ventina di minuti di schoolbus da casa. Sin dai primi mesi Chiney dimostra già di avere una naturale predisposizione per eccellere negli sport di squadra essendo

capitana della squadra di pallavolo e, allo stesso tempo, di quella di basket. Per tutti i quattro anni delle high school Chiney si divide tra entrambi

gli sport con risultati incredibili. Trascina la squadra di basket alla vittoria del titolo statale nel 2008 e nel 2010; nel

2009 porta la squadra di pallavo-lo alle semifinali del campionato

texano. Su di lei piovono ti-toli e riconoscimenti di ogni

genere: Girl’s Basketball National Player of the Year,

G a t o r a d e ’ s National Athlete of the Year, quattro volte nell’All-State Team, Most Improved Player nell’anno da matricola e molti altri premi. Nell’ultimo anno di high school viaggia con medie impressionati: 31 punti e 18 rimbalzi a partita. Dominatrice assoluta.Nella scelta tra basket e pallavolo la strada è tutta in discesa per la palla a spicchi. Sul college da frequenta-

re non ci sono dubbi: Chiney segue le orme della sorella Nneka e inizia la sua avventura a Stanford.

Nel 2010-2011 al suo primo anno gioca già 35 partite, due in più della sorella, mandando a referto 11.7 punti e 8 rim-balzi a gara, collezionando 11 doppie doppie in stagione. Inutile dire che il titolo di Rookie of the Year è suo. L’anno se-guente aumenta il numero sia delle sue partite giocate, 37, sia delle sue medie: 15 punti e 10 rimbalzi con 18 doppie doppie mandante a referto raggiungendo il suo high stagionale nella

partita contro University of California chiusa con 27 punti e 18 rimbalzi. Il 2012-2013 è l’anno della sua consacrazione: 36 parti-

Una stella nel cielo italiano

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Ha già fatto innamorare tutto il mondo con il suo talento. Dopo aver sbaragliato decine di record nel campionato di college con Stanford ha già lasciato il segno in WNBA con la maglia di Connecticut al primo anno da Pro. Ha scelto l’Italia per la sua prima esperienza overseas e si sta già proponendo come miglior giocatrice del campionato. Signore e signori, miss Chiney Ogwumike!

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te, con una media rimbalzi di 12 conditi però da una media punti cresciuta esponenzialmente: 22.4 a partita e in almeno nove gare tocca e supera quota 30. Stabilisce il nuovo record di doppie doppie nella storia di Stanford (52) e pareggia il record di Stanford di rimbalzi catturati in una singola gara: 24. Illegale!Nel suo ultimo anno al college si mette in testa di devastare ancora una qualche manciata di record. E’ l’unica giocatrice di college negli States a figurare contemporaneamente nella top ten delle classifiche per punti segnati, rimbalzi catturati, percentuale di realizzazione dal campo e per doppie doppie messe a segno. E’ pronta per il grande salto nel mondo delle professioniste: la WNBA.Durante gli anni del college disputa le Olimpiadi con la nazionale U18 degli USA, in Colorado nel 2011. Gioca cinque partite con una media di 13.2 punti e trascina la sua squadra all’oro.E’ chiaro a tutti che Chiney è un vero e proprio fenomeno tant’è che non verrà mai convocata con la nazionale U19 perché vestirà direttamente la maglia della nazionale senior, divisa che, ovviamente, indossa anche la sorella Nneka. Disputa le Universiadi in Cina tirando con una percentuale del 67.6%; neanche a dirlo, Team USA vince l’oro.Ad aprile 2014 il suo futuro è già scritto nel passato della sorella. Come Nneka due anni prima, anche Chiney è la prima scelta assoluta al Draft WNBA, e veste la maglia delle Connecticut Sun. La stagione di Connecticut non sarà esaltante tant’è che le Sun saranno le prime a essere escluse dai playoff. Il campionato di Ogwumike, però, viaggia su tutt’altri binari e nonostante la sua squadra vinca appena 13 partite su 34, incanta addetti ai lavori e tifosi. Conclude il suo primo anno in WNBA tirando con oltre il 50% dal campo, col 70% i liberi, segnando 15,5 punti e catturando 8.5 rimbalzi di media a partita. E’ la settima miglior rimbalzista della lega, sesta miglior stoppatrice, decima per efficienza, settima per percentuale di realizzazioni, terza nella classifica delle doppie doppie conseguite. Disputa l’All-Star Game WNBA di Phoenix, quello in cui un’altra rookie, una certa Shoni Schimmel, ottiene il titolo di MVP stupendo tutti con quell’ormai leggendario circus shot in faccia a Brittney Griner. Viene nominata miglior difensore dell’anno e non solo, si prende pure il titolo di Rookie of the Year.Viene convocata per il training camp della nazionale in vista dei Mondiali in Turchia appena gio-cati e viene tagliata solo al penultimo turno di selezione a causa di una difficilissima concorrenza da superare, almeno da rookie, con le pari ruolo: Tina Charles e Brittney Griner. Giunge così in Italia, a Schio, un paio di giorni prima di debuttare nel Fila Challenge di San Martino di Lupari. Ha finora giocato tutte e cinque le partite di campionato con la maglia delle campionesse d’Italia e domenica scorsa ha trascinato il Famila alla vittoria nel derby con un’agguerritissima Reyer segnando 37 punti, catturando 13 rimbalzi, procurandosi 13 falli e guadagnandosi un pazzesco 50 di valutazione! Al momento le sue medie sono mostruose: 25,8 punti segnati, 11,8 rimbalzi in 26,8 minuti giocati e 36 di valutazione media! Se il buongiorno di vede dal mattino….

Nicolò Dalle Molle

#TeamO

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Ha già fatto innamorare tutto il mondo con il suo talento. Dopo aver sbaragliato decine di record nel campionato di college con Stanford ha già lasciato il segno in WNBA con la maglia di Connecticut al primo anno da Pro. Ha scelto l’Italia per la sua prima esperienza overseas e si sta già proponendo come miglior giocatrice del campionato. Signore e signori, miss Chiney Ogwumike!

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estrosapfumbertide 22/10/2014 silviagottardi 19/10/2014 PFBroni93 27/10/2014 VirtusBkSpezia 23/10/2014

igor_rasko 26/10/2014

marmig1973 16/10/2014

estrosapfumbertide 28/10/2014

cico88 30/10/2014

VikingBroni 27/10/2014 umanareyer 25/10/2014

umanareyer 20/10/2014

familaschio 23/9/2014

schiacciamisto5 20/10/2014

VirtusBkSpezia 27/10/2014

umanareyer 27/10/2014

christianzoboli 26/10/2014

silviagottardi 21/10/2014

vicenza24 30/10/2014

#LBFliveIl prossimo sarai tu

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MERAVIGLIOSAMENTE CAGLIARIUno speciale dedicato alla squadra rivelazione del campionato.

Quattro vittorie su cinque partite e il CUS sogna in grande.

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Uragano sardoDa qualche mese in Italia, Asia Taylor ha già conquistato gli appassionati di basket e i tifosi del Cus Cagliari che mai avrebbero immaginato di ritrovarsi ad inizio stagione a ridosso delle battistrada. La forte ala statunitense, nativa della cittadina di Columbus in Ohio, classe 1991, ha giocato nelle file dell’Università di Louisville, prima di diventare giocatrice professionista e debuttare nella WNBA con le Minnesota Lynx.

Cosa ti ha spinto a iniziare a giocare a basket? «Ho iniziato a giocare all’età di 8 anni perchè anche i miei due fratelli maggiori praticavano sport. Loro e mia madre mi hanno sempre sostenuto e spinto a migliorarmi ulteriormente. La mia mamma poi ha sempre seguito la mia carriera, tanto che faceva quattro ore di viaggio, dall’Ohio al Ken-tucky, solo per vedermi giocare. E’ lei la mia principale ispirazione e per questo il mio più grande desiderio è quello di poterle comprare un giorno una bella casa. Comunque tutta la mia famiglia

mi vuole bene ed è orgogliosa di me». Una passione, quella per la palla a spicchi, nata in tenera età e che poi con il tempo si è trasformata in qualcosa di più importante. «Mi piace il basket perché mi permette di fuggire da tutte le preoccupazioni e i problemi quoti-diani, mi permette di essere libera. E’ quello che amo fare e sono felice che sia diventato il mio lavoro. Ho iniziato a capire di avere talento durante il mio primo anno di liceo (high school), quando diversi college hanno iniziato ad interessarsi a me. Quello era il mio sogno, giocare a basket in un college per poi poter lavorare di più, e così è stato». Una carriera fulminea e tanti bei ricordi legati a quel periodo, come i 45 punti realizzati e i 18 rimbalzi presi nel corso di una gara durante l’ultimo anno di liceo oppure i 25 punti, 15 rimbalzi, 4 palle rubate e 4 assist al college. E c’è spazio anche per momenti divertenti, uniti a problemi di natura fisica. «Uno dei miei momenti più divertenti è successo al liceo. Stavo per andare a fare un layup, quando qualcuno si è aggrappato a me tirandomi giù i pantaloncini. Per fortuna sotto ne indosso sempre un’altro paio, ma in quel momento tutti, me compre-sa, hanno iniziato a ridere e ancora oggi ripensando a quel momento non riesco a non

sorridere. Al contrario due sono i ricordi negativi, legati a due gravi infortuni. Nell’ultimo anno di liceo mi sono rotta la caviglia proprio a fine anno, risultato sedia a rotelle per 3 settimane e poi le stampelle per cinque mesi. Al college invece ho avuto un problema al fianco per cui ho subito un intervento chirurgico che mi ha costretto a stare ferma per un anno intero. Ringrazio Dio perchè sono guarita e mi ha permesso di tornare più forte di prima». Due i giocatori preferiti dalla talentuosa

giocatrice statunitense, Kevin Durant e Kyrie Irving, con il sogno nel cassetto di poter un giorno incontrare Durant e magari poter giocare nella grande mela, a New York , la città dove non si dorme mai. Una ragaz-za dalle mille passioni che adora la pallacanestro anche perché le permette di viaggiare e di conoscere

sempre nuove persone. Ma cosa fa Asia Taylor quando non è sul parquet? «Adoro trascorrere il mio tempo libero con la mia famiglia questo è molto importante per me. Poi leggo spesso la rivista Home Improvement che ti da numerosi suggerimenti su come decorare la casa. In TV seguo Scandal e Desperate Housewives e i miei attori preferiti sono Denzel Washington e Leonardo Dicaprio. Dimenticavo, nel mio iPod non possono mancare le canzoni di

Drake e Lil Wayne che ascolto sempre anche prima di una gara. Infine adoro Twitter e Instagram, se vi va potete seguirmi: @ATayy31».

La ragazza che non rinuncerebbe mai al pollo e alla pasta, i suoi piatti preferiti, e che non potrebbe mai fare a meno del wifi, una delle cose che la fa sentire sempre a casa, si

è ritrovata ora in una realtà completamente diversa, Cagliari e la Sardegna, lontani anni luce dagli States.

«A parte gli affetti, mi manca il cibo americano. E’ naturale che ci siano molte differenze tra gli States e l’Italia ma sto facendo del mio meglio per imparare e adattarmi. Adoro la città

di Cagliari, ho già avuto la fortuna di conoscere tante brave persone che mi stanno aiutando a superare la nostalgia». E per fortuna tra tutte queste novità sono arrivati anche i risultati, sia personali con prestazioni sempre eccellenti, che per la squadra. «Sono molto felice stiamo vincendo e questo è divertente. Sono stata accolta

benissimo dal gruppo, tutte le ragazze mi hanno aiutata davvero tanto a inserirmi. Personalmente sono soddisfatta, ma devo continuare a migliorare in modo da poter aiu-

tare la mia squadra. Ho la fortuna di giocare in una grande squadra, con un grande allenatore e tante ragazze fortissime al mio fianco. Questo è un grande campionato, speriamo di continuare a

fare punti per arrivare tra le prime».

Maria Grazia Pais

I miei sogni? Incontrare KD e giocare a NYC.

FOCUS CAGLIARI

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Da qualche mese in Italia, Asia Taylor ha già conquistato gli appassionati di basket e i tifosi del Cus Cagliari che mai avrebbero immaginato di ritrovarsi ad inizio stagione a ridosso delle battistrada. La forte ala statunitense, nativa della cittadina di Columbus in Ohio, classe 1991, ha giocato nelle file dell’Università di Louisville, prima di diventare giocatrice professionista e debuttare nella WNBA con le Minnesota Lynx.

giocatrice statunitense, Kevin Durant e Kyrie Irving, con il sogno nel cassetto di poter un giorno incontrare Durant e magari poter giocare nella grande mela, a New York , la città dove non si dorme mai. Una ragaz-za dalle mille passioni che adora la pallacanestro anche perché le permette di viaggiare e di conoscere

sempre nuove persone. Ma cosa fa Asia Taylor quando non è sul parquet? «Adoro trascorrere il mio tempo libero con la mia famiglia questo è molto importante per me. Poi leggo spesso la rivista Home Improvement che ti da numerosi suggerimenti su come decorare la casa. In TV seguo Scandal e Desperate Housewives e i miei attori preferiti sono Denzel Washington e Leonardo Dicaprio. Dimenticavo, nel mio iPod non possono mancare le canzoni di

Drake e Lil Wayne che ascolto sempre anche prima di una gara. Infine adoro Twitter e Instagram, se vi va potete seguirmi: @ATayy31».

La ragazza che non rinuncerebbe mai al pollo e alla pasta, i suoi piatti preferiti, e che non potrebbe mai fare a meno del wifi, una delle cose che la fa sentire sempre a casa, si

è ritrovata ora in una realtà completamente diversa, Cagliari e la Sardegna, lontani anni luce dagli States.

«A parte gli affetti, mi manca il cibo americano. E’ naturale che ci siano molte differenze tra gli States e l’Italia ma sto facendo del mio meglio per imparare e adattarmi. Adoro la città

di Cagliari, ho già avuto la fortuna di conoscere tante brave persone che mi stanno aiutando a superare la nostalgia». E per fortuna tra tutte queste novità sono arrivati anche i risultati, sia personali con prestazioni sempre eccellenti, che per la squadra. «Sono molto felice stiamo vincendo e questo è divertente. Sono stata accolta

benissimo dal gruppo, tutte le ragazze mi hanno aiutata davvero tanto a inserirmi. Personalmente sono soddisfatta, ma devo continuare a migliorare in modo da poter aiu-

tare la mia squadra. Ho la fortuna di giocare in una grande squadra, con un grande allenatore e tante ragazze fortissime al mio fianco. Questo è un grande campionato, speriamo di continuare a

fare punti per arrivare tra le prime».

Maria Grazia Pais

FOCUS CAGLIARI

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Al mattino, se vogliamo cantare a memoria una delle più belle canzoni italiane, ma, consentiteci questa licenza a metà tra sport e poesia, parlando dell’avvio di stagione del Cus Cagliari, lasciamo che siano le ra-gazze di coach Restivo a scrivere il proprio

“destino”, inteso alla maniera spagnola come destinazione.Seconda stella per diversi motivi. Primo tra tutti il fatto che dopo aver perso praticamente sulla sirena la prima partita di campionato contro Venezia all’Opening Day, dalla seconda, appunto, ha sempre vin-to, pur giocando una volta sola davanti al proprio pubblico.Seconda stella perché due sono le stel-le scoperte dalla dirigenza “universitaria” dall’altra parte dell’oceano: l’esplosiva Asia Taylor e la “sentenza”, Tricia Liston.Seconda stella perché due sono le coppie che hanno portato l’una il segreto di saper vincere da outsider, come nel caso delle ex ragusane Micovic e Soli, e l’altra la famelicità delle “lupe”, Correal e Stoppa.E il cammino? Beh la direzione del vento, dalle parti di Cagliari, la sanno distinguere fin dal profumo del mare di primo mattino, e que-sto è il mestiere di coach Antonello Re-stivo, di chi in Sardegna è nata come Brunetti e Carta e di chi isolana lo è diventata anno dopo anno, come Arioli.E poi c’è Gatti, addizione importante per qualità e quantità, e che il plurale ce l’ha nel cognome…

Scherzi a parte, ma non troppo, Cagliari è fin qui la “bella scoperta” di questo 84esimo campionato di Serie A1, con le sue 4 vittorie consecutive ottenute giocando una gran bella pallacanestro.Letale da dietro l’arco, con Trisia Liston (classe 1992) che

ha subito dimostrato di meritare la fama che si era conquistata a Duke (oltre il 45% da 3 in carriera)

tirando dopo 5 giornate con il 45,9%, nono-stante l’eccezionalità della serata storta di

Parma (1/7) e terza miglior realizzatrice.E cosa dire di Milica Micovic, au-tentico metronomo della squadra,

sempre in doppia cifra nelle prime 5 partite, che sta tirando con il 50% sia da 2 (13/26) che da 3 punti (10/20), praticamen-te perfetta dalla lunetta (15/17) e con una media nelle ultime 3 gare di oltre 16 punti.

E poi c’è l’atletismo di Asia Taylor (classe 1991), sempre in doppia cifra, 3 volte in “doppia dop-

pia”, quinta miglior realizzatrice e quarta miglior rim-balzista del torneo.Abbiamo aperto il pezzo con il titolo di una canzo-ne, lo chiudiamo con il titolo di un libro, “Unico indizio la luna piena”. Dalle stelle alla luna, per dire che l’anno scorso Cagliari chiuse la regular season con 5 vittorie in tutto, come dire che il cammino sembra essere iniziato… di corsa.

Giorgio Pomponi

Cagliari, seconda stella a destra…«Seconda stella a destra, questo è il cammino, e poi dritto fino al...»

#Derby

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Pensate a quante volte, parlando di Martina Bestagno, abbiamo sentito dire che ci voleva pazienza, e che il talento prima o poi sarebbe venuto fuori. Perché di talento questa ragazza nata nella città del festival ne ha da

vendere, e dopo aver incantato il pubblico di Ge-nova nella passata stagione, è arrivata alla Serie A1, con la matricola Vigarano.«Io in Italia non avevo mai giocato nel massimo campionato (nella sua ancor giovane carriera ha giocato nella Repubbli-ca Ceca e in Belgio, ndr), e devo dire che all’Opening Day ero davvero molto emozionata. Solo pochi mesi prima io Schio la guardavo solo in televisione, e poi Ogwumike, beh, fa veramente paura, devi solo sperare che sbagli lei!» Inizio da far tremare i polsi, subito Schio e, su-bito, la paura di cominciare con una “asfaltata”. E invece…«E invece proprio dopo l’esordio di fuoco devo dire che ero abbastanza fiduciosa; per metà partita abbiamo retto bene ed eravamo in partita, poi ovviamente la loro qualità è usci-ta fuori, ma siamo usciti dal campo a testa alta».Da buona ligure, tuttavia, qualche rammarico ce l’hai…«A dirla tutta se avessimo 2 punti in più in classifica non sarebbe sicuramente stata una rapina! Siamo una squadra giovane, praticamente ricostruita da zero e che come tale paga, a volte, in termini di mancanza di esperienza. Batti-paglia e Parma sono state le note stonate del nostro percor-so fino a qui, e trovarsi subito dopo una partita proibitiva come quella contro Ragusa psicologicamente è stata una bella botta».Però “chi la dura vince”, e alla fine la vittoria è arrivata! La prima in serie A1 per Vigarano, e per te! «E’ stata davvero una domenica speciale! Far parte di un momento importante come una prima vittoria in A1 di una società è qualcosa che mi porterò nel cuore per molto tem-po! Ero (anzi, sono) molto soddisfatta di come abbiamo

giocato a livello di squadra, abbiamo avuta una reazione collettiva ad un inizio di campionato non proprio facilissimo! Io e le mie com-pagne eravamo a conoscen-za dell’importanza di quei 2 punti, e dopo 20 minuti passati ad inseguire ci siamo portati a casa la vittoria».C’è una dedica per que-sta prima vittoria?«Vorrei dedicare questi pri-mi 2 punti a tutti i tifosi di Vi-garano, con la speranza che possano riempire sempre di più il palasport. Ma sopra-tutto questa vittoria voglio dedicarla al mio nipotino, o nipotina, visto che lo saprò solo lunedì ufficialmente. Nascerà praticamente a cavallo tra marzo e aprile, sperando che la zia Martina, in quel periodo, sia ancora impegnata».Giocare a Vigarano vuol dire anche vivere nel più piccolo centro dell’intera A1. Come ti stai trovando?«Molto bene, sono tranquil-la e si lavora duramente, cose che ho sempre cercato in ogni squadra in cui sono stata! A tenermi compagnia ho anche il cocker Milla, quindi per il momento sono soddisfatta; inoltre finalmente ci siamo sbloccate, e l’abbia-mo fatto con una prova corale che forse rende ancora più

bella questa prima vittoria. Non resta che continuare!»

G P

Martina Bestagno, la giovane favolosa#Win

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CREDITSEDIZIONE A CURA DI

Nicolò Dalle Molle

COORDINAMENTOGianfranco Galanti

GRAFICANicolò Dalle Molle

Alessandro Dal Moro

HANNO COLLABORATOGiorgio PomponiMaria Grazia Pais