lÕallegria - psyco psicologia: ipnosi sport cultura · letteratura italiana einaudi edizione di...
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Letteratura italiana Einaudi
L’allegria
di Giuseppe Ungaretti
Letteratura italiana Einaudi
Edizione di riferimento:in Vita d’un uomo. Tutte le poesie, a cura di Leone Pic-cioni, Mondadori, Milano 1969
Letteratura italiana Einaudi
Ultime 2Eterno 3Noia 4Levante 5Tappeto 6Nasce forse 7Agonia 8Ricordo d’Affrica 9Casa mia 10Notte di maggio 11In galleria 12Chiaroscuro 13Popolo 14
Il Porto Sepolto 16In memoria 17Il porto sepolto 19Lindoro di deserto 20Veglia 21A riposo 22Fase d’Oriente 23Tramonto 24Annientamento 25Stasera 27Fase 28Silenzio 29Peso 30Dannazione 31
Sommario
ivLetteratura italiana Einaudi
Risvegli 32Malinconia 33Destino 34Fratelli 35C’era una volta 36Sono una creatura 37In dormiveglia 38I fiumi 39Pellegrinaggio 42Monotonia 43La notte bella 44Universo 45Sonnolenza 46San Martino del Carso 47Attrito 48Distacco 49Nostalgia 50Perché? 51Italia 53Commiato 54
Naufragi 55Allegria di naufragi 56Natale 57Dolina notturna 58Solitudine 59Mattina 60Dormire 61
Sommario
vLetteratura italiana Einaudi
Inizio di sera 62Lontano 63Trasfigurazione 64Godimento 65Sempre notte 66Un’altra notte 67Giugno 68Sogno 71Rose in fiamme 72Vanità 73Dal viale di valle 74
Girovago 75Prato 76Si porta 77Girovago 78Sereno 79Soldati 80
Prime 81Ritorno 82L’affricano a Parigi 83Ironia 84Un sogno solito 85Lucca 86Scoperta della donna 87Preghiera 88
Sommario
1Letteratura italiana Einaudi
L’ALLEGRIA(1914-1919)
di Giuseppe Ungaretti
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
UltimeMilano 1914-1915
2Letteratura italiana Einaudi
ETERNO
Tra un fiore colto e l’altro donatol’inesprimibile nulla
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
3Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
NOIA
Anche questa notte passerà
Questa solitudine in girotitubante ombra dei fili tranviarisull’umido asfalto
Guardo le teste dei brumistinel mezzo sonno 5tentennare
4Letteratura italiana Einaudi
LEVANTE
La lineavaporosa muoreal lontano cerchio del cielo
Picchi di tacchi picchi di manie il clarino ghirigori striduli 5e il mare è cenerinotrema dolce inquietocome un piccione
A poppa emigranti soriani ballano
A prua un giovane è solo 10
Di sabato sera a quest’oraEbreilaggiúportano viai loro morti 15nell’imbuto di chiocciolatentennamentidi vicolidi lumi
Confusa acqua 20come il chiasso di poppa che ododentro l’ombradelsonno
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
5Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
TAPPETO
Ogni colore si espande e si adagianegli altri colori
Per essere piú solo se lo guardi
6Letteratura italiana Einaudi
NASCE FORSE
C’è la nebbia che ci cancella
Nasce forse un fiume quassú
Ascolto il canto delle sirenedel lago dov’era la città
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
7Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
AGONIA
Morire come le allodole assetatesul miraggio
O come la quagliapassato il marenei primi cespugli 5perché di volarenon ha piú voglia
Ma non vivere di lamentocome un cardellino accecato
8Letteratura italiana Einaudi
RICORDO D’AFRICA
Il sole rapisce la città
Non si vede piú
Neanche le tombe resistono molto
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
9Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
CASA MIA
Sorpresadopo tantod’un amore
Credevo di averlo sparpagliatoper il mondo 5
10Letteratura italiana Einaudi
NOTTE DI MAGGIO
Il cielo pone in capoai minaretighirlande di lumini
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
11Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
IN GALLERIA
Un occhio di stelleci spia da quello stagnoe filtra la sua benedizione ghiacciatasu quest’acquariodi sonnambula noia 5
12Letteratura italiana Einaudi
CHIAROSCURO
Anche le tombe sono scomparse
Spazio nero infinito calatoda questo balconeal cimitero
Mi è venuto a ritrovare 5il mio compagno araboche s’è ucciso l’altra sera
Rifà giorno
Tornano le tombeappiattate nel verde tetro 10delle ultime oscuritànel verde torbidodel primo chiaro
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
13Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
POPOLO
Fuggí il branco solo delle palmee la lunainfinita su aride notti
La notte piú chiusalugubre tartaruga 5annaspa
Un colore non dura
La perla ebbra del dubbiogià sommuove l’aurora eai suoi piedi momentanei 10la brace
Brulicano già gridid’un vento nuovo
Alveari nascono nei montidi sperdute fanfare 15
Tornate antichi specchivoi lembi celati d’acqua
Ementre ormai taglientii virgulti dell’alta neve orlano 20la vista consueta ai miei vecchinel chiaro calmos’allineano le vele
O Patria ogni tua etàs’è desta nel mio sangue 25
14Letteratura italiana Einaudi
Sicura avanzi e cantisopra un mare famelico
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
15Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
Il Porto Sepolto
16Letteratura italiana Einaudi
IN MEMORIALocvizza il 30 settembre 1916
Si chiamavaMoammed Sceab
Discendentedi emiri di nomadisuicida 5perché non aveva piúPatria
Amò la Franciae mutò nome
Fu Marcel 10ma non era Francesee non sapeva piúviverenella tenda dei suoidove si ascolta la cantilena 15del Coranogustando un caffè
E non sapevasciogliereil canto 20del suo abbandono
L’ho accompagnatoinsieme alla padrona dell’albergodove abitavamoa Parigi 25dal numero 5 della rue des Carmesappassito vicolo in discesa
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
17Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
Riposanel camposanto d’Ivrysobborgo che pare 30semprein una giornatadi unadecomposta fiera
E forse io solo 35so ancorache visse
18Letteratura italiana Einaudi
IL PORTO SEPOLTOMariano il 29 giugno 1916
Vi arriva il poetae poi torna alla luce con i suoi cantie li disperde
Di questa poesiami resta 5quel nullad’inesauribile segreto
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
19Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
LINDORO DI DESERTOCima Quattro il 22 dicembre 1915
Dondolo di ali in fumomozza il silenzio degli occhi
Col vento si spippola il corallodi una sete di baci
Allibisco all’alba 5
Mi si travasa la vitain un ghirigoro di nostalgie
Ora specchio i punti di mondoche avevo compagnie fiuto l’orientamento 10
Sino alla morte in balia del viaggio
Abbiamo le soste di sonno
Il sole spegne il pianto
Mi copro di un tepido mantodi lind’oro 15
Da questa terrazza di desolazionein braccio mi sporgoal buon tempo
20Letteratura italiana Einaudi
VEGLIACima Quattro il 23 dicembre 1915
Un’intera nottatabuttato vicinoa un compagnomassacratocon la sua bocca 5digrignatavolta al pleniluniocon la congestionedelle sue manipenetrata 10nel mio silenzioho scrittolettere piene d’amore
Non sono mai statotanto 15attaccato alla vita
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
21Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
A RIPOSOVersa il 27 aprile 1916
Chi mi accompagnerà pei campi
Il sole si semina in diamantidi gocciole d’acquasull’erba flessuosa
Resto docile 5all’inclinazionedell’universo sereno
Si dilatano le montagnein sorsi d’ombra lillae vogano col cielo 10
Su alla volta lievel’incanto s’è troncato
E piombo in me
E m’oscuro in un mio nido
22Letteratura italiana Einaudi
FASE D’ORIENTEVersa il 27 aprile 1916
Nel molle giro di un sorrisoci sentiamo legare da un turbinedi germogli di desiderio
Ci vendemmia il sole
Chiudiamo gli occhi 5per vedere nuotare in un lagoinfinite promesse
Ci rinveniamo a marcare la terracon questo corpoche ora troppo ci pesa 10
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
23Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
TRAMONTOVersa il 20 maggio 1916
Il carnato del cielosveglia oasial nomade d’amore
24Letteratura italiana Einaudi
ANNIENTAMENTOVersa il 21 maggio 1916
Il cuore ha prodigato le luccioles’è acceso e spentodi verde in verdeho compitato
Colle mie mani plasmo il suolo 5diffuso di grillimi modulodisommesso ugualecuore 10
M’ama non m’amami sono smaltatodi margheritemi sono radicatonella terra marcita 15sono cresciutocome un cresposullo stelo tortomi sono coltonel tuffo 20di spinalba
Oggicome l’Isonzodi asfalto azzurromi fisso 25nella cenere del gretoscoperto dal solee mi trasmutoin volo di nubi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
25Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
Appieno infine 30sfrenatoil solito essere sgomentonon batte piú il tempo col cuorenon ha tempo né luogoè felice 35
Ho sulle labbrail bacio di marmo
26Letteratura italiana Einaudi
STASERAVersa il 22 maggio 1916
Balaustrata di brezzaper appoggiare staserala mia malinconia
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
27Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
FASEMariano il 25 giugno 1916
Cammina camminaho ritrovatoil pozzo d’amore
Nell’occhiodi mill’una notte 5ho riposato
Agli abbandonati giardiniella approdavacome una colomba
Fra l’aria 10del meriggioch’era uno svenimentole ho coltoarance e gelsumini
28Letteratura italiana Einaudi
SILENZIOMariano il 27 giugno 1916
Conosco una cittàche ogni giorno s’empie di solee tutto è rapito in quel momento
Me ne sono andato una sera
Nel cuore durava il limio 5delle cicale
Dal bastimentoverniciato di biancoho vistola mia città sparire 10lasciandoun pocoun abbraccio di lumi nell’aria torbidasospesi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
29Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
PESOMariano il 29 giugno 1916
Quel contadinosi affida alla medagliadi Sant’Antonioe va leggero
Ma ben sola e ben nuda 5senza miraggioporto la mia anima
30Letteratura italiana Einaudi
DANNAZIONEMariano il 29 giugno 1916
Chiuso fra cose mortali
(Anche il cielo stellato finirà)
Perché bramo Dio?
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
31Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
RISVEGLIMariano il 29 giugno 1916
Ogni mio momentoio l’ho vissutoun’altra voltain un’epoca fondafuori di me 5
Sono lontano colla mia memoriadietro a quelle vite perse
Mi desto in un bagnodi care cose consuetesorpreso 10e raddolcito
Rincorro le nuvoleche si sciolgono dolcementecogli occhi attentie mi rammento 15di qualche amicomorto
Ma Dio cos’è?
E la creaturaatterrita 20sbarra gli occhie accogliegocciole di stellee la pianura muta
E si sente 25riavere
32Letteratura italiana Einaudi
MALINCONIAQuota Centoquarantuno il 10 luglio 1916
Calante malinconia lungo il corpo avvintoal suo destino
Calante notturno abbandonodi corpi a pien’anima presinel silenzio vasto 5che gli occhi non guardanoma un’apprensione
Abbandono dolce di corpipesanti d’amarolabbra rapprese 10in tornitura di labbra lontanevoluttà crudele di corpi estintiin voglie inappagabili
Mondo
Attonimento 15in una gita folledi pupille amorose
In una gita che se ne va in fumocol sonnoe se incontra la morte 20è il dormire piú vero
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
33Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
DESTINOMariano il 14 luglio 1916
Volti al travagliocome una qualsiasifibra creataperché ci lamentiamo noi?
34Letteratura italiana Einaudi
FRATELLIMariano il 15 luglio 1916
Di che reggimento sietefratelli?
Parola tremantenella notte
Foglia appena nata 5
Nell’aria spasimanteinvolontaria rivoltadell’uomo presente alla suafragilità
Fratelli 10
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
35Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
C’ERA UNA VOLTAQuota Centoquarantuno l’1 agosto 1916
Bosco Cappuccioha un decliviodi velluto verdecome una dolcepoltrona 5
Appisolarmi làsoloin un caffè remotocon una luce fievolecome questa 10di questa luna
36Letteratura italiana Einaudi
SONO UNA CREATURAValloncello di Cima Quattro il 5 agosto 1916
Come questa pietradel S. Michelecosí freddacosí duracosí prosciugata 5cosí refrattariacosí totalmentedisanimata
Come questa pietraè il mio pianto 10che non si vede
La mortesi scontavivendo
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
37Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
IN DORMIVEGLIAValloncello di Cima Quattro il 6 agosto 1916
Assisto la notte violentata
L’aria è crivellatacome una trinadalle schioppettatedegli uomini 5ritrattinelle trinceecome le lumache nel loro guscio
Mi pareche un affannato 10nugolo di scalpellinibatta il lastricatodi pietra di lavadelle mie stradeed io l’ascolti 15non vedendoin dormiveglia
38Letteratura italiana Einaudi
I FIUMICotici il 16 agosto 1916
Mi tengo a quest’albero mutilatoabbandonato in questa dolinache ha il languoredi un circoprima o dopo lo spettacolo 5e guardoil passaggio quietodelle nuvole sulla luna
Stamani mi sono distesoin un’urna d’acqua 10e come una reliquiaho riposato
L’Isonzo scorrendomi levigavacome un suo sasso 15
Ho tirato sule mie quattr’ossae me ne sono andatocome un acrobatasull’acqua 20
Mi sono accoccolatovicino al miei pannisudici di guerrae come un beduinomi sono chinato a ricevere 25il sole
Questo è l’Isonzoe qui meglio
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
39Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
mi sono riconosciutouna docile fibra 30dell’universo
Il mio supplizioè quandonon mi credoin armonia 35
Ma quelle occultemaniche m’intridonomi regalanola rara 40felicità
Ho ripassatole epochedella mia vita
Questi sono 45i miei fiumi
Questo è il Serchioal quale hanno attintoduemil’anni forsedi gente mia campagnola 50e mio padre e mia madre
Questo è il Niloche mi ha vistonascere e cresceree ardere d’inconsapevolezza 55nelle estese pianure
Questa è la Sennae in quel suo torbido
40Letteratura italiana Einaudi
mi sono rimescolatoe mi sono conosciuto 60
Questi sono i miei fiumicontati nell’Isonzo
Questa è la mia nostalgiache in ognunomi traspare 65ora ch’è notteche la mia vita mi pareuna corolladi tenebre
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
41Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
PELLEGRINAGGIOValloncello dell’Albero Isolato il 16 agosto 1916
In agguatoin queste budelladi macerieore e oreho strascicato 5la mia carcassausata dal fangocome una suolao come un semedi spinalba 10
Ungarettiuomo di penati basta un’illusioneper farti coraggio
Un riflettore 15di làmette un marenella nebbia
42Letteratura italiana Einaudi
MONOTONIAValloncello dell’Albero Isolato il 22 agosto 1916
Fermato a due sassilanguiscosotto questavolta appannatadi cielo 5
Il groviglio dei sentieripossiede la mia cecità
Nulla è piú squallidodi questa monotonia
Una volta 10non sapevoch’è una cosaqualunqueperfinola consunzione serale 15del cielo
E sulla mia terra affricanacalmataa un arpeggioperso nell’aria 20mi rinnovavo
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
43Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
LA NOTTE BELLADevetachi il 24 agosto 1916
Quale canto s’è levato stanotteche intessedi cristallina eco del cuorele stelle
Quale festa sorgiva 5di cuore a nozze
Sono statouno stagno di buio
Ora mordocome un bambino la mammella 10lo spazio
Ora sono ubriacod’universo
44Letteratura italiana Einaudi
UNIVERSODevetachi il 24 agosto 1916
Col maremi sono fattouna baradi freschezza
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
45Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
SONNOLENZADa Devetachi al San Michele il 25 agosto 1916
Questi dossi di montisi sono coricatinel buio delle valli
Non c’è piú nienteche un gorgoglio 5di grilli che mi raggiunge
E s’accompagnaalla mia inquietudine
46Letteratura italiana Einaudi
SAN MARTINO DEL CARSOValloncello dell’Albero Isolato il 27 agosto 1916
Di queste casenon è rimastoche qualchebrandello di muro
Di tanti 5che mi corrispondevanonon è rimastoneppure tanto
Ma nel cuorenessuna croce manca 10
È il mio cuoreil paese piú straziato
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
47Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
ATTRITOLocvizza il 23 settembre 1916
Con la mia fame di lupoammainoil mio corpo di pecorella
Sono comela misera barca 5e come l’oceano libidinoso
48Letteratura italiana Einaudi
DISTACCOLocvizza il 24 settembre 1916
Eccovi un uomouniforme
Eccovi un’animadesertauno specchio impassibile 5
M’avviene di svegliarmie di congiungermie di possedere
Il raro bene che mi nascecosí piano mi nasce 10
E quando ha duratocosí insensibilmente s’è spento
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
49Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
NOSTALGIALocvizza il 28 settembre 1916
Quandola notte è a svanirepoco prima di primaverae di radoqualcuno passa 5
Su Parigi s’addensaun oscuro coloredi pianto
In un cantodi ponte 10contemplol’illimitato silenziodi una ragazzatenue
Le nostre 15malattiesi fondono
E come portati viasi rimane
50Letteratura italiana Einaudi
PERCHÉ?Carsia Giulia 1916
Ha bisogno di qualche ristoroil mio buio cuore disperso
Negli incastri fangosi dei sassicome un’erba di questa contradavuole tremare piano alla luce 5
Ma io non sononella fionda del tempoche la scaglia dei sassi tarlatidell’improvvisata stradadi guerra 10
Da quandoha guardato nel visoimmortale del mondoquesto pazzo ha voluto saperecadendo nel labirinto 15del suo cuore crucciato
Si è appiattitocome una rotaiail mio cuore in ascoltazionema si scopriva a seguire 20come una sciauna scomparsa navigazione
Guardo l’orizzonteche si vaiola di crateri
Il mio cuore vuole illuminarsi 25come questa nottealmeno di zampilli di razzi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
51Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
Reggo il mio cuoreche s’incavernae schianta e rintrona 30come un proiettilenella pianurama non mi lascianeanche un segno di volo
Il mio povero cuore 35sbigottitodi non sapere
52Letteratura italiana Einaudi
ITALIALocvizza l’1 ottobre 1916
Sono un poetaun grido unanimesono un grumo di sogni
Sono un fruttod’innumerevoli contrasti d’innesti 5maturato in una serra
Ma il tuo popolo è portatodalla stessa terrache mi portaItalia 10
E in questa uniformedi tuo soldatomi riposocome fosse la culladi mio padre 15
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
53Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
COMMIATOLocvizza il 2 ottobre 1916
GentileEttore Serrapoesiaè il mondo l’umanitàla propria vita 5fioriti dalla parolala limpida meravigliadi un delirante fermento
Quando trovoin questo mio silenzio 10una parolascavata è nella mia vitacome un abisso
54Letteratura italiana Einaudi
Naufragi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
55Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
ALLEGRIA DI NAUFRAGIVersa il 14 febraio 1917
E subito riprendeil viaggiocomedopo il naufragioun superstite 5lupo di mare
56Letteratura italiana Einaudi
NATALENapoli il 26 dicembre 1916
Non ho vogliadi tuffarmiin un gomitolodi strade
Ho tanta 5stanchezzasulle spalle
Lasciatemi cosícome unacosa 10posatain unangoloe dimenticata
Qui 15non si sentealtroche il caldo buono
Stocon le quattro 20caprioledi fumodel focolare
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
57Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
DOLINA NOTTURNANapoli il 26 dicembre 1916
Il voltodi stanotteè seccocome unapergamena 5
Questo nomadeaduncomorbido di nevesi lasciacome una foglia 10accartocciata
L’interminabiletempomi adoperacome un 15fruscio
58Letteratura italiana Einaudi
SOLITUDINESanta Maria La Longa il 26 gennaio 1917
Ma le mie urlaferisconocome fulminila campana fiocadel cielo 5
Sprofondanoimpaurite
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
59Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
MATTINASanta Maria La Longa il 26 gennaio 1917
M’illuminod’immenso
60Letteratura italiana Einaudi
DORMIRESanta Maria La Longa il 26 gennaio 1917
Vorrei imitarequesto paeseadagiatonel suo camicedi neve 5
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
61Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
INIZIO DI SERAVersa il 15 febbraio 1917
La vita si vuotain diafana ascesadi nuvole colmetrapunte di sole
62Letteratura italiana Einaudi
LONTANOVersa il 15 febbraio 1917
Lontano lontanocome un ciecom’hanno portato per mano
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
63Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
TRASFIGURAZIONEVersa il 16 febbraio 1917
Stoaddossato a un tumulodi fieno bronzato
Un acre spasimoscoppia e brulica 5dai solchi grassi
Ben nato mi sentodi gente di terra
Mi sento negli occhiattenti alle fasi 10del cielodell’uomo rugatocome la scorzadei gelsi che pota
Mi sento 15nei visi infantilicome un frutto rosatoroventefra gli alberi spogli
Come una nuvola 20mi filtronel sole
Mi sento diffusoin un bacioche mi consuma 25e mi calma
64Letteratura italiana Einaudi
GODIMENTOVersa il 18 febbraio 1917
Mi sento la febbredi questapiena di luce
Accolgo questagiornata come 5il frutto che si addolcisce
Avròstanotteun rimorso come unlatrato 10perso neldeserto
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
65Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
SEMPRE NOTTEVallone il 18 aprile 1917
La mia squallidavita si estendepiú spaventata di sé
In uninfinito 5che mi calca e mipreme col suofievole tatto
66Letteratura italiana Einaudi
UN’ALTRA NOTTEVallone il 20 aprile 1917
In quest’oscurocolle manigelatedistinguoil mio viso 5
Mi vedoabbandonato nell’infinito
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
67Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
GIUGNOCampolongo il 5 luglio 1917
Quandomi moriràquesta nottee come un altropotrò guardarla 5e mi addormenteròal frusciodelle ondeche finisconodi avvoltolarsi 10alla cinta di gaggiedella mia casa
Quando mi risveglierònel tuo corpoche si modula 15come la voce dell’usignolo
Si estenuacome il colorerilucentedel grano maturo 20
Nella trasparenzadell’acqual’oro velinodella tua pellesi brinerà di moro 25
Libratadalle lastresquillanti
68Letteratura italiana Einaudi
dell’aria saraicome una 30pantera
Ai taglimobilidell’ombrati sfoglierai 35
Ruggendomuta inquella polveremi soffocherai
Poi 40socchiuderai le palpebre
Vedremo il nostro amore reclinarsicome sera
Poi vedròrasserenato 45nell’orizzonte di bitumedelle tue iridi morirmile pupille
Orail sereno è chiuso 50comea quest’oranel mio paese d’Affricai gelsumini
Ho perso il sonno 55
Oscillo
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
69Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
al canto d’una stradacome una lucciola
Mi moriràquesta notte? 60
70Letteratura italiana Einaudi
SOGNOVallone il 17 agosto 1917
Ho sognatostanotteunapianastriata 5d’unafreschezza
In velivariantid’azzurr’oro 10alga
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
71Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
ROSE IN FIAMMEVallone il 17 agosto 1917
Su un oceanodi scampanelliirepentinagalleggia un’altra mattina
72Letteratura italiana Einaudi
VANITÀVallone il 19 agosto 1917
D’improvvisoè altosulle macerieil limpidostupore 5dell’immensità
E l’uomocurvatosull’acquasorpresa 10dal solesi rinvieneun’ombra
Cullata epiano 15franta
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
73Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
DAL VIALE DI VALLEPieve Santo Stefano il 31 agosto 1917
Nettezza di montagnerisalitanel globodel tempoammansito 5
74Letteratura italiana Einaudi
Girovago
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
75Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
PRATOVilla di Garda aprile 1918
La terras’è velatadi teneraleggerezza
Come una sposa 5novellaoffreallibitaalla sua creaturail pudore 10sorridentedi madre
76Letteratura italiana Einaudi
SI PORTARoma fine marzo 1918
Si portal’infinitastanchezzadello sforzoocculto 5di questo principioche ogni annoscatena la terra
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
77Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
GIROVAGOCampo di Mailly maggio 1918
In nessunapartedi terrami possoaccasare 5
A ogninuovoclimache incontromi trovo 10languentecheuna voltagià gli ero statoassuefatto 15
E me ne stacco semprestraniero
Nascendotornato da epoche troppovissute 20
Godere un solominuto di vitainiziale
Cerco un paeseinnocente 25
78Letteratura italiana Einaudi
SERENOBosco di Courton luglio 1918
Dopo tantanebbiaa unaa unasi svelano 5le stelle
Respiroil frescoche mi lasciail colore del cielo 10
Mi riconoscoimmaginepasseggera
Presa in un giroimmortale 15
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
79Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
SOLDATIBosco di Courton luglio 1918
Si sta comed’autunnosugli alberile foglie
80Letteratura italiana Einaudi
PrimeParigi - Milano 1919
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
81Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
RITORNO
Trinano le cose un’estesa monotonia di assenze
Ora è un pallido involucro
L’azzurro scuro delle profondità si è franto
Ora è un arido manto
82Letteratura italiana Einaudi
L’AFFRICANO A PARIGI
Chi trasmigrato da contrade battute dal sole dove ledonne nascondono polpe ubertose e calmo come remi-niscenza arriva ogni urlo,Chi dall’esultanza di mari inabissati in cieli scenda aquesta città, trova una terra opaca e una fuligine feroce.Lo spazio è finito.Concesso mai non mi sarà piú un allarme spregiudicatoné in quel sole che scatenava e accomunava felici cose,incantevoli soste?L’uomo lunatico che ora s’incontra, per innumerevolistrade disperso deve inquietarsi a mutare stuporidall’abbaglio fatuo che lo circonda e tutte le volte glirinveniranno nell’animo la derisione tutt’al piú, e le feri-te della sua impazienza.Non saprebbe piú mettergli paura, snaturato, la morte,ma senza scampo scelto a preda dall’assiduo terrore delfuturo, tornerà sempre a lusingarsi di potersi conciliarel’eterno se a furia di noiosi scrupoli un giorno indovina-ta nel brevissimo soffio la grazia fortuita d’un istante ra-ro, vagheggi che in mente gliene possa a volte restare unqualche emblema non offensivo.Meno tanto puntiglio, non gli dura piú nulla.Anche il corpo alla costante misura d’un tempo avaro,s’è fatto temerario e, troppo tesa corda musicale, dila-niante......Dopo tutto tendono al caos.
Ah, vivre libre ou mourir!
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
83Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
IRONIA
Odo la primavera nei rami neri indolenziti. Si può segui-re solo a quest’ora, passando tra le case soli con i propripensieri.È l’ora delle finestre chiuse, maquesta tristezza di ritorni m’ha tolto il sonno.Un velo di verde intenerirà domattina da questi alberi,poco fa quando è sopraggiunta la notte, ancora secchi.Iddio non si dà pace.Solo a quest’ora è dato, a qualche raro sognatore, il mar-tirio di seguirne l’opera.Stanotte, benché sia d’aprile, nevica sulla città.Nessuna violenza supera quella che ha aspetti silenziosie freddi.
84Letteratura italiana Einaudi
UN SOGNO SOLITO
Il Nilo ombratole belle brunevestite d’acquaburlanti il treno
Fuggiti 5
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
85Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
LUCCA
A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario, miamadre ci parlava di questi posti.La mia infanzia ne fu tutta meravigliata.La città ha un traffico timorato e fanatico.In queste mura non ci si sta che di passaggio.Qui la meta è partire.Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con dellagente che mi parla di California come d’un suo podere.Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone.Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue deimiei morti.Ho preso anch’io una zappa.Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere.Addio desideri, nostalgie.So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne.Conosco ormai il mio destino, e la mia origine.Non mi rimane piú nulla da profanare, nulla da sognare.Ho goduto di tutto, e sofferto.Non mi rimane che rassegnarmi a morire.Alleverò dunque tranquillamente una prole.Quando un appetito maligno mi spingeva negli amorimortali, lodavo la vita.Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanziadella specie, ho in vista la morte.
86Letteratura italiana Einaudi
SCOPERTA DELLA DONNA
Ora la donna mi apparve senza piú veli, in un pudorenaturale.Da quel tempo i suoi gesti, liberi, sorgenti in una solen-nità feconda, mi consacrano all’unica dolcezza reale.In tale confidenza passo senza stanchezza.In quest’ora può farsi notte, la chiarezza lunare avrà leombre piú nude.
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
87Letteratura italiana Einaudi
Giuseppe Ungaretti - L’allegria
PREGHIERA
Quando mi desteròdal barbaglio della promiscuitàin una limpida e attonita sfera
Quando il mio peso mi sarà leggero
Il naufragio concedimi Signore 5di quel giovane giorno al primo grido
88Letteratura italiana Einaudi