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MANDATARIA MANDANTI ARCHITETTURA E CITTA' STUDIO ASSOCIATO architettura e paesaggio CERTIFICATION APAVE ITALIA I A F 3 4 S C 0 6 - 6 4 7 U N I E N I S O 9 0 0 1 S i s t e m a C e r t i f i c a t o

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MANDATARIA

MANDANTI

ARCHITETTURA E CITTA' STUDIO ASSOCIATO

architettura e paesaggio

CERTIFICATION

APAV

E

ITALIA

IAF 34

SC 06-647

UNI EN ISO 9001

Sistema Certificato

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ELABORATO:
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DATA
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REV.
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DESCRIZIONE
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REDAZIONE
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VERIFICA
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ATI:
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TIPOLOGIA
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NUMERO
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COMMESSA
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250-28
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DOCUMENTO
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Prof. Ing. ALESSANDRO PAOLETTI
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fax 0226681553 - E-Mail: [email protected]
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20133 MILANO - via Bassini, 23 - tel. 0226681264
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00
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PRIMA EMISSIONE
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Dott. Ing. GIOVANNI BATTISTA PEDUZZI
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Dott. Ing. STEFANO CROCI
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Dott. Ing. FILIPPO MALINGENGO
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20122 MILANO - via Visconti di Modrone, 18
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tel. 0276020695-0276391291, fax 0276023532
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28047 Oleggio (NO) - viale Paganini, 9
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tel. 032194885, fax 0321961008
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Geom. FILIPPO BELLONI
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Geom. PAOLO MASSARA
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Geom. VALENTINA MANTOAN
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INGEGNERI ASSOCIATI
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fax 0226681553 - E-Mail: [email protected]
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20133 MILANO - via Bassini, 23 - tel. 0226681264
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Dott. Ing. CRISTINA GIUSEPPINA PASSONI
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Dott. Arch. MICHELE MUSIARI
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Dott. Arch. PAOLA CAVALLINI
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Dott. Ing. CARLO CLAUDIO MARCELLO
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Dott. Ing. PAOLO MEDA
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Dott Ing. MARIA CRISTINA SOMASCHI
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Studio Associato di Geologia Spada
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24020 RANICA (BG) - via Donizetti, 17
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tel. 035516090-035513738
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Dott. Geol. MARIO SPADA
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Dott. Geol. GIAN MARCO ORLANDI
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Dott. Geol. SUSANNA BIANCHI
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43123 PARMA - via Archimede, 2
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tel. 0521491914, fax 0521243969
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46020 QUINGENTOLE (MN) - Strada Fienili, 39/a
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tel. 038642287, fax 038642591
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Dott.ssa ELISA LERCO
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Dott. ALBERTO MANICARDI
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AVVIO ADEGUAMENTO STRUTTURALE E FUNZIONALE DEL SISTEMA ARGINALE ALLA PORTATA PROGETTUALE DI RIFERIMENTO,
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(MO-E-1346)
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RUP
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Dott. Ing. FEDERICA PELLEGRINI
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TRAMITE INTERVENTI DI SISTEMAZIONE MORFOLOGICA DELL'ALVEO,
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INTERVENTO REALIZZABILE PER STRALCI FUNZIONALI.
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(Ordinanza n. 8 del 23/06/2015, allegato 1, codice intervento n. 11784,
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Supporto al RUP
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Dott. Geol. STEFANO PARODI
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Dott. Ing. STEFANO BALDINI
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come modificata Ordinanza n. 2 del 23/02/2016)
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FIUME PANARO (PROVINCIA DI MODENA)
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ADEGUAMENTO IN QUOTA E IN SAGOMA, A VALLE DELLA CASSA AL CONFINE PROVINCIALE.
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PE
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NOVEMBRE 2018
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NOVEMBRE 2018
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PROGETTO ESECUTIVO
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ETATEC STUDIO PAOLETTI S.r.l. - SOCIETA' DI INGEGNERIA
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AT
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01
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AGGIORNAMENTO A SEGUITO VERIFICA
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DICEMBRE 2018
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RELAZIONE SISMICA E DELLE STRUTTURE
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A.6
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C. Marcello
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P. Meda
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C. Marcello
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P. Meda

1

I N D I C E

1. PREMESSA .................................................................................................................... 2

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO ............................................................................... 2

3. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI ..................................................................... 3

4. DEFINIZIONE DELL’AZIONE SISMICA................................................................... 5

4.1 SEZIONI NON AFFETTE DAL RISCHIO DI LIQUEFAZIONE ......................... 5

4.2 SEZIONI SOGGETTE AD ELEVATO RISCHIO DI LIQUEFAZIONE: ANALISI

DI RISPOSTA SISMICA LOCALE ....................................................................... 7

4.2.1 PREMESSA ................................................................................................. 7

4.2.2 METODO DI CALCOLO ............................................................................ 8

4.2.3 CARATTERISTICHE DEL TERRENO DI FONDAZIONE ...................... 9

4.2.4 SELEZIONE DEGLI ACCELEROGRAMMI DI INPUT ......................... 12

4.2.5 RISULTATI DELL’ANALISI DI RISPOSTA SISMICA LOCALE ........ 17

5. CASO B – STANTI 39-44 SX, SEZIONE TIPO 120 – PROGETTAZIONE DELLA

GABBIONATA ............................................................................................................ 23

5.1 SEZIONE OGGETTO DI VERIFICA .................................................................. 23

5.2 CRITERI ED IPOTESI DI CALCOLO ................................................................. 24

5.2.1 METODI DI CALCOLO E DI VERIFICA ................................................ 24

5.2.2 PARAMETRI GEOTECNICI CARATTERISTICI .................................. 24

5.2.3 SOVRACCARICHI ACCIDENTALI ....................................................... 25

5.2.4 AZIONI SISMICHE .................................................................................. 25

5.2.5 COMBINAZIONI DI CALCOLO E SITUAZIONI PROGETTUALI ...... 25

5.3 VERIFICHE PER LA SEZIONE DI RIFERIMENTO.......................................... 26

6. ELEMENTI DI SUPPORTO ALLA STABILITÀ DEGLI ARGINI: VERIFICHE

STRUTTURALI ........................................................................................................... 30

7. BIBLIOGRAFIA .......................................................................................................... 32

2

1. PREMESSA

La presente relazione sismica e delle strutture è redatta a supporto della progettazione esecutiva

dei lavori di adeguamento strutturale e funzionale del sistema arginale sul Fiume Panaro

(provincia di Modena).

Vengono in particolare illustrate ed analizzate le verifiche di carattere geotecnico e strutturale

che consentono la definizione delle sezioni tipo delle opere, che devono soddisfare le verifiche di

stabilità agli stati limite ultimi, in condizioni statiche e sismiche.

In particolare, nel §.4 sono presentati i criteri che hanno portato alla definizione delle azioni

sismiche di riferimento; nel successivo §.5 sono riportate le verifiche di dimensionamento del

muro in gabbioni previsto presso gli Stanti 39-44 SX; infine, il §.6 contiene le verifiche

strutturali relative agli elementi di supporto introdotti nelle verifiche geotecniche di stabilità

globale riportate nella “Relazione geotecnica”, Allegato A.5 del presente progetto, alla quale si

rimanda per approfondimenti in merito.

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

I calcoli e le verifiche sono conformi a:

­ D.M. 14 gennaio 2008 – Norme tecniche per le costruzioni (di seguito NTC)

­ Circolare Ministeriale del 2 febbraio 2009, n. 617 - Istruzioni per l’applicazione delle

“Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008 (di seguito:

Circolare NTC)

Si fa inoltre riferimento, per quanto riguarda le combinazioni di carico e le situazioni

progettuali, al D.M. 26 giugno 2014 - Norme tecniche per la progettazione e la costruzione

degli sbarramenti di ritenuta (dighe e traverse).

3

3. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI

Per le strutture in calcestruzzo armato di nuova realizzazione di adottano i materiali e le

prescrizioni di seguito riportate.

Calcestruzzo per strutture armate

Per la realizzazione del muro in c.a., si prevede l’utilizzo di calcestruzzo di classe C(32/40),

che presenta le seguenti caratteristiche:

• Resistenza a compressione (cubica) Rck = 40 MPa

• Resistenza a compressione (cilindrica) fck = 32 MPa

• Resistenza a compressione di calcolo fcd = αcc*fck/γc= 0,85*fck/1,5 = 18,1 MPa

• Resistenza a trazione media fctm = 0,30 * fck 2/3 = 3,02 MPa

• Resistenza a trazione fctk = 0,7 * fctm = 2,11 MPa

• Resistenza a trazione di calcolo fctd = fctk / γc = 1,41 MPa

La scelta della classe di resistenza è dettata non tanto da necessità strutturali di resistenza, ma

da aspetti riguardanti la durabilità della struttura (v. di seguito).

Acciaio di armatura

Per le armature metalliche si adottano barre in acciaio del tipo B450C controllato in

stabilimento che presentano le seguenti caratteristiche:

• Tensione di snervamento caratteristica fyk ≥450 MPa

• Tensione a rottura caratteristica ftk ≥ 540 MPa

• Allungamento totale al carico massimo Agt ≥ 7,5%

• Rapporto (ft/fy)k ≥ 1,15 e < 1,35

• Rapporto (fy / fynom)k ≤ 1,25

• Resistenza a trazione di calcolo fyd = fyk / γs = 391 MPa

Durabilità della struttura

Per garantire la durabilità delle strutture in calcestruzzo armato ordinario esposte all’azione

dell’ambiente, si devono adottare i provvedimenti atti a limitare gli effetti di degrado indotti

4

dall’attacco chimico, fisico e derivante dalla corrosione delle armature e dai cicli di gelo e

disgelo.

Al fine di ottenere la prestazione richiesta in funzione delle condizioni ambientali, nonché per

la definizione della relativa classe, si fa riferimento alle indicazioni contenute nelle Linee

Guida sul calcestruzzo strutturale edite dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore

dei Lavori Pubblici ovvero alle norme UNI EN 206-1:2006 ed UNI 11104:2004. Per le opere

della presente relazione si adottano le seguenti due classi di esposizione:

• Classe XC2: ambiente bagnato, raramente asciutto;

• Classe XF1: ambiente con moderata saturazione d’acqua, in assenza di sale disgelante.

Nella tabella 4.1.IV delle NTC sono indicati i criteri di scelta dello stato limite di fessurazione

con riferimento alle condizioni ambientale e al tipo di armatura: le opere in progetto vengono

classificate in condizioni ambientali aggressive con armatura poco sensibile.

Copriferro minimo e copriferro nominale

Ai fini di preservare le armature dai fenomeni di aggressione ambientale, dovrà essere

previsto un idoneo copriferro; il suo valore, misurato tra la parete interna del cassero e la

generatrice dell’armatura metallica più vicina, individua il cosiddetto “copriferro nominale”.

Il copriferro nominale (cnom) è somma di due contributi, il copriferro minimo (cmin) e la

tolleranza di posizionamento (h). Vale pertanto: cnom = cmin + h.

La tolleranza di posizionamento delle armature h, per le strutture gettate in opera, è assunta

pari a 10 mm. Considerate le Classi di esposizione ambientale sopra indicate, sulla base della

tabella C4.1.IV della Circolare NTC, si adotta il copriferro minimo di 30 mm per tutte le

nuove strutture armate.

Profilati in acciaio per palancole

Le palancole saranno realizzate utilizzando profilati metallici del tipo Larssen, in acciaio S355

che presenta le seguenti caratteristiche di resistenza:

• Tensione caratteristica di snervamento fyk = 355 N/mm2

• Tensione caratteristica a rottura ftk = 510 N/mm2

• Coefficiente di sicurezza per la resistenza delle sezioni M0 = 1,05

5

4. DEFINIZIONE DELL’AZIONE SISMICA

Le azioni sismiche che saranno utilizzate per la progettazione delle opere oggetto di questo

documento vengono determinate di seguito, per tutte le sezioni verificate. Particolare

attenzione viene dedicata alle sezioni che, secondo quanto descritto nella relazione geologica,

Allegato A.4.1 del presente progetto, presentano un elevato rischio di liquefazione in caso di

evento sismico.

4.1 SEZIONI NON AFFETTE DAL RISCHIO DI LIQUEFAZIONE

Per tutte le sezioni che non presentano un elevato rischio di liquefazione, le azioni di progetto

dovute al sisma si ricavano, ai sensi delle NTC, dalle accelerazioni ag e dalle relative forme

spettrali previste dalle NTC e sono definite, su sito di riferimento rigido orizzontale, in

funzione dei tre parametri:

­ ag accelerazione orizzontale massima del terreno;

­ F0 valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale;

­ TC* periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione

orizzontale.

Le forme spettrali previste dalle NTC sono caratterizzate da prescelte probabilità di

superamento (PVR) e sono definite in funzione della classe strutturale e della vita utile. E’

conveniente utilizzare, come parametro caratterizzante la pericolosità sismica, il periodo di

ritorno dell’azione sismica TR, espresso in anni. Fissata la vita di riferimento VR, i due

parametri TR e PVR sono immediatamente esprimibili, l’uno in funzione dell’altro, mediante

l’espressione:

TR = - VR / ln (1-PVR)

Per le opere in esame si ha:

­ Vita Nominale VN = 50 anni (“Opere ordinarie, ponti opere infrastrutturali e dighe di

dimensioni contenute o di importanza normale”, v. Tabella 2.4.I NTC);

­ Classe d’uso III (“Costruzioni in cui si preveda affollamenti significativi […] Dighe

rilevanti per le conseguenze di un loro eventuale collasso” v. § 2.4.2 NTC);

e quindi:

­ Coefficiente d’uso CU = 1,5;

6

­ Periodo di riferimento dell’azione sismica VR = 75 anni.

Le verifiche allo SLU vengono eseguite con i criteri delle NTC riferiti allo Stato Limite di

Salvaguardia della Vita (SLV). Quindi, essendo all’SLV PVR = 10%, le verifiche devono

essere condotte assumendo:

­ Periodo di ritorno dell’azione sismica TR = 712 anni.

I valori dei parametri ag , F0 e TC* relativi alla pericolosità sismica su reticolo di riferimento

nell’intervallo di riferimento sono forniti nelle tabelle riportate nell’Allegato B delle NTC. I

punti del reticolo di riferimento sono definiti in funzione della località dove è ubicata l’opera.

Con questi dati considerando inoltre:

­ Categoria topografica T1 (quindi ST = 1,0);

­ Categoria del suolo C/D (vds. “Relazione geologica-idrogeologica” All. 4 del progetto).

È possibile ricavare, per il sito in esame, i parametri necessari alla valutazione dell’azione

sismica.

Le verifiche in condizioni sismiche sono state condotte mediante l’analisi di tipo pseudo-

statico, in cui le componenti orizzontale e verticale dell'azione sismica sono espresse come:

Fh = kh · W

Fv = kv · W

dove W è il peso di volume coinvolto e con:

kh = βs · amax

kv = ± 0,5 · kh

essendo βs il coefficiente di riduzione dell'accelerazione massima attesa nel sito, ricavato dalla

Tabella 7.11.I delle NTC in funzione di ag, e amax l’accelerazione orizzontale massima attesa

nel sito, data dall’espressione:

amax = SS · ST · ag

In Tabella 1 si riportano i parametri ricavati a vari stanti, distribuiti lungo il tratto di verifica,

facendo riferimento allo Stato Limite di Salvaguardia della Vita (SLV).

7

CASO STANTICATEGORIA

SUOLOag (g) SS (-) ST (-)

amax

(m/s2)b (-) KH (-) KV (-)

A 0-2 SX C 0.190 1.42 1 2.652 0.24 0.065 0.032

B 33-44 SX(*) D 0.188 1.69 1 3.114 0.24 0.076 0.038

D 48-50 SX C 0.188 1.42 1 2.614 0.24 0.064 0.032

E 103-106 DX C 0.184 1.42 1 2.563 0.24 0.063 0.031

F 110-111 DX C 0.184 1.42 1 2.562 0.24 0.063 0.031

H 58-60 DX C 0.187 1.42 1 2.604 0.24 0.064 0.032

I 135-139 DX C 0.182 1.42 1 2.539 0.24 0.062 0.031

(*) Sezione-tipo 115

Tabella 1 – Parametri sismici calcolati lungo il tratto di fiume indagato

4.2 SEZIONI SOGGETTE AD ELEVATO RISCHIO DI LIQUEFAZIONE: ANALISI

DI RISPOSTA SISMICA LOCALE

4.2.1 PREMESSA

Ai sensi del §.3.2.2 delle Norme Tecniche per le Costruzioni, Tabella 3.2.III ai “Depositi di

terreni suscettibili di liquefazione, di argille sensitive o qualsiasi altra categoria di sottosuolo

non classificabile nei tipi precedenti” viene attribuita la Categoria S2. Per tale categoria di

sottosuolo il metodo semplificato proposto dalla normativa per costruire lo spettro di risposta

di progetto per il sito in esame non risulta applicabile, e pertanto “è necessario predisporre

specifiche analisi per la definizione delle azioni sismiche, particolarmente nei casi in cui la

presenza di terreni suscettibili di liquefazione e/o di argille d’elevata sensitività possa

comportare fenomeni di collasso del terreno.” Questa circostanza si verifica nelle zone degli

Stanti 39-44 SX (Sezione-tipo n.115) e dello Stante 82 DX (Sezione-tipo n.182).

A tale scopo, nel presente capitolo viene eseguita una Analisi di Risposta Sismica Locale

specifica per quelle sezioni che sono soggette ad un elevato rischio di liquefazione dei terreni

in caso di sisma.

Un’analisi di risposta sismica locale consiste nell'applicazione alla base del dominio di analisi

di un accelerogramma reale, registrato su suolo di categoria A (Vs30 > 800 m/s), che abbia

uno spettro di risposta compatibile con quello richiesto dalla normativa per il sito esaminato, e

nella sua propagazione attraverso gli strati superficiali meno rigidi mediante metodi numerici

opportuni.

Tale procedura può essere eseguita secondo un approccio 1D, oppure con strumenti di calcolo

2D o 3D. Dal momento che gli effetti topografici non sono rilevanti per i siti in esame,

8

l'amplificazione causata dalla stratigrafia locale sarà studiata mediante uno strumento

numerico 1D.

Questa analisi di risposta sismica locale definisce gli accelerogrammi che sono serviti come

input per le analisi dinamiche di valutazione dell’effettivo rischio di liquefazione contenute

nell’Allegato A.4.2 di progetto “Valutazione dell’effettivo rischio di liquefazione di alcuni

tratti arginali (Stante 82DX e 39-44SX)”.

4.2.2 METODO DI CALCOLO

L'analisi di risposta sismica locale viene eseguita utilizzando un approccio lineare equivalente

monodimensionale. Lo strumento numerico utilizzato a tale scopo è il software EERA

(Equivalent-Linear Earthquake site Response Analysis, Bardet et al., 2000), che rappresenta

una versione implementata in forma di foglio elettronico del noto codice di calcolo SHAKE.

Rimandando alla documentazione rilasciata dagli autori per tutti gli approfondimenti di natura

teorica, ci si limita in questa sede a fornire una breve descrizione del funzionamento del

software.

Attraverso l'input da foglio elettronico, per eseguire una analisi con il codice EERA è

necessario:

• Definire un segnale sismico di input. Questo è rappresentato da una registrazione reale,

acquisita su suolo rigido (categoria A secondo la normativa). Tale segnale viene

automaticamente sottoposto dal programma ad un processo di deconvoluzione, ed

applicato alla base dello strato amplificante oggetto di studio (Figura 1).

• Definire la stratigrafia presente in sito. Deve essere inserita la reale successione

stratigrafica presente nel sito in esame; per ogni strato vengono indicati lo spessore, la

velocità di propagazione delle onde di taglio Vs, la densità ρ e le leggi che consentono

di simulare il comportamento del terreno in campo dinamico (vedere punto seguente)

• Definire il comportamento dinamico dei terreni presenti. Per ogni tipologia di terreno

devono essere specificate le curve che definiscono il decadimento del modulo di taglio

G e l'incremento del rapporto di smorzamento ζ in funzione della deformazione γ,

ottenute da prove sperimentali di laboratorio o di letteratura.

Il programma esegue automaticamente la propagazione del segnale e fornisce la registrazione

in corrispondenza della superficie libera o dell'interfaccia tra uno qualsiasi degli strati definiti,

oltre ad una serie di altre importanti informazioni (spettro di risposta, spettro di Fourier,

9

rapporto di amplificazione, etc).

Figura 1 – procedura applicata per eseguire l'analisi di risposta sismica locale.

4.2.3 CARATTERISTICHE DEL TERRENO DI FONDAZIONE

Stratigrafia di Riferimento

Secondo quanto riportato nella Relazione geologica, Allegato A.4.1 del presente progetto,

viene assunta come stratigrafia di riferimento quella relativa alla spalla lato Ravarino del

nuovo ponte costruito presso il comune di Bomporto. Tale scelta è motivata dalle seguenti

considerazioni:

• La stratigrafia di riferimento, soprattutto per gli strati più profondi, può essere ritenuta

relativamente omogenea in tutta l’area oggetto del presente studio;

• Le distanze tra i siti oggetto di studio e Bomporto non risultano eccessive;

• Il sito di Ravarino è stato classificato ad elevato rischio di liquefazione (categoria S2);

• La costruzione del nuovo Ponte di Bomporto ha fatto in modo che fossero disponibili

dati relativi la stratigrafia del sito fino a profondità ragguardevoli.

In particolare, sono stati utilizzati la stratigrafia e la distribuzione della velocità delle onde di

taglio Vs con la profondità mostrati in Figura 2. Secondo quanto riportato nella

documentazione disponibile, il bedrock sismico (ossia l’unità stratigrafica caratterizzata da

Vs≥800m/s) è posizionato ad una profondità di 200m dal piano campagna. I materiali presenti

oltre i 60m di profondità sono di tipo coesivo. Per quanto concerne l’andamento della Vs in

10

funzione della profondità, i dati sperimentali disponibili raggiungono una profondità massima

di circa 120m; pertanto, si è ipotizzato un incremento costante in profondità fino al

raggiungimento della soglia di 800m/s.

La stratigrafia di calcolo, così come implementata nel software EERA, è mostrata in Figura 3.

Figura 2 – Stratigrafia di riferimento e andamento della Vs in funzione della profondità per la spalla del

ponte di Bomporto lato Ravarino.

Fundamental period (s) = 1,96

Average shear wave velocity (m/sec ) = 407,58

Total number of sublayers = 16

Layer

Number

Soil

Material

Type

Number of

sublayers

in layer

Thickness

of layer

(m)

Maximum

shear

modulus

Gmax (MPa)

Initial

critical

damping

ratio (%)

Total unit

weight

(kN/m3)

Shear

wave

velocity

(m/sec)

Location

and type of

earthquake

input motion

Location

of water

table

Depth at

middle of

layer

(m)

Vertical

effective

stress (kPa)

Surface 1 2 9,0 61,10 18,50 180 W 4,5 39,10

2 2 3,0 81,55 20,00 200 W 10,5 93,49

3 2 2,4 98,67 20,00 220 W 13,2 121,01

4 1 6,6 88,81 18,00 220 W 17,7 160,26

5 1 5,3 86,34 17,50 220 23,7 207,67

6 1 3,4 88,81 18,00 220 28,0 241,97

7 2 1,4 98,67 20,00 220 30,4 263,03

8 1 5,9 121,05 19,00 250 34,1 297,27

9 1 1,0 127,42 20,00 250 37,5 329,48

10 1 25,0 121,05 19,00 250 50,5 449,45

11 1 16,0 174,31 19,00 300 71,0 637,84

12 1 31,0 265,15 19,00 370 94,5 853,80

13 1 30,0 383,53 19,00 445 125,0 1134,10

14 1 30,0 618,27 19,00 565 155,0 1409,80

15 1 30,0 908,79 19,00 685 185,0 1685,50

Bedrock 16 0 1239,55 1 19,00 800 Outcrop 200,0 1823,35

Figura 3 – Stratigrafia di riferimento come implementata nel software di calcolo EERA.

11

Comportamento meccanico del terreno in condizioni dinamiche

Dal momento che non risultano disponibili prove specifiche di laboratorio volte alla

determinazione del decadimento del modulo di taglio G e della variazione dello smorzamento

ζ in funzione della deformazione γ, si è fatto riferimento a una correlazioni di letteratura. In

particolare, sono state adottate le seguenti formulazioni:

• Per i terreni di natura coesiva sono state utilizzate le formazioni proposte da Idriss e

Sun (1989) e Idriss (1990) (Figura 4)

• Per i terreni di natura granulare sono state utilizzate le formazioni proposte da Seed e

Idriss (1970) e Idriss (1990) (Figura 5).

Strain (%) G/Gmax Strain (%) Damping (%)

0,0001 1 0,0001 0,24

0,0003 1 0,0003 0,42

0,001 1 0,001 0,8

0,003 0,981 0,003 1,4

0,01 0,941 0,01 2,8

0,03 0,847 0,03 5,1

0,1 0,656 0,1 9,8

0,3 0,438 0,3 15,5

1 0,238 1 21

3 0,144 3,16 25

10 0,11 10 28

Figura 4 – Variazione della rigidezza e dello smorzamento per terreni coesivi

(Idriss e Sun, 1989; e Idriss, 1990)

Strain (%) G/Gmax Strain (%) Damping (%)

0,0001 1 0,0001 0,4

0,0003 1 0,001 0,8

0,001 0,9875 0,01 1,5

0,003 0,9525 0,1 3

0,01 0,9 1 4,6

0,03 0,81

0,1 0,725

1 0,55

Figura 5 – Variazione della rigidezza e dello smorzamento per terreni granulari

(Seed e Idriss, 1970; e Idriss, 1990)

12

4.2.4 SELEZIONE DEGLI ACCELEROGRAMMI DI INPUT

L'analisi di risposta sismica locale sarà eseguita a partire da un set di 7 accelerogrammi reali

di input, che devono essere compatibili con lo spettro di risposta elastico proposto dalla

normativa per il sito in esame, per un suolo di categoria A.

La selezione degli accelerogrammi è stata eseguita mediante il software REXEL (Iervolino et

al.,2010). Il programma consente di eseguire una ricerca di registrazioni in diversi database

(nel caso in esame si è utilizzato il database European Strong Motion Database – Ambraseys

et al., 2002), secondo un criterio fissato imponendo uno spettro di risposta al quale queste

devono risultare compatibili. Per agevolare la ricerca, il programma propone la possibilità di

visualizzare i parametri di pericolosità sismica di un sito in modalità disaggregata,

consentendo di stabilire gli intervalli di magnitudo e distanza di maggiore interesse e

restringere quindi il campo di ricerca. I risultati ottenuti sono mostrati nelle immagini

seguenti: la Figura 7 mostra i parametri di pericolosità sismica del sito in modalità

disaggregata, mentre da Figura 8 a Figura 15 si mettono in evidenza gli spettri di risposta e gli

accelerogrammi selezionati.

Figura 6 – Esempio di utilizzo del software Rexel (Iervolino et al., 2010).

13

Figura 7 – Disaggregazione dei parametri di parametri di pericolosità sismica per il sito in esame.

Figura 8 – Spettri di risposta degli accelerogrammi di input selezionati, confrontati con lo spettro

proposto dalla normativa.

14

Figura 9 – Accelerogramma di input 000193ya

Figura 10 – Accelerogramma di input 001243xa

15

Figura 11 – Accelerogramma di input 05655xa.

Figura 12 – Accelerogramma di input 000383xa.

16

Figura 13 – Accelerogramma di input 002025xa.

Figura 14 – Accelerogramma di input 000766ya.

17

Figura 15 – Accelerogramma di input 005085xa.

4.2.5 RISULTATI DELL’ANALISI DI RISPOSTA SISMICA LOCALE

I grafici in Figura 16 mettono a confronto gli spettri di risposta di input e di output ottenuti

mediante la procedura di Analisi di Risposta Sismica Locale; gli accelerogrammi di output

ottenuti invece sono mostrati da Figura 17 a Figura 23. Il coefficiente di amplificazione

stratigrafica SS è definito come il rapporto tra il valore di aMAX dello spettro output e di input

(Categoria A). Nel caso in esame si ottiene SS = 0.24g / 0.19g = 1.252.

A meno del potenziale fenomeno della liquefazione, se fosse adottata la classificazione del

terreno di fondazione basata sulla Tabella 3.2.II delle NTC08 le sezioni oggetto di questo

studio ricadrebbero nelle categorie C e D.

Dal momento che il coefficiente di amplificazione così ottenuto risulta superiore rispetto a

quello determinato numericamente (Categoria C: SS=1.42; Categoria D: SS=1.69) si sceglie a

favore di sicurezza di adottare tali valori ai fini dell’esecuzione delle analisi di stabilità

globale degli argini. I valori dei coefficienti sismici così calcolati sono infine raccolti in

Tabella 2.

18

Figura 16 – Spettri di risposta degli accelerogrammi di input e output.

Figura 17 – Accelerogramma di output 000193ya

19

Figura 18 – Accelerogramma di output 001243xa

Figura 19 – Accelerogramma di output 05655xa.

20

Figura 20 – Accelerogramma di output 000383xa.

Figura 21 – Accelerogramma di output 002025xa.

21

Figura 22 – Accelerogramma di output 000766ya.

Figura 23 – Accelerogramma di output 005085xa.

22

B 115 SX in froldo S2 0,076 0,038

B 115 SX non in froldo S2 0,076 0,038

G 182 DX S2 0,063 0,031

CASOSEZIONE

TIPOLOGICA

CATEGORIA

SUOLOKH (-) KV (-)

Tabella 2 – Parametri sismici adottati per le sezioni con elevato rischio di liquefazione.

23

5. CASO B – STANTI 39-44 SX, SEZIONE TIPO 120 – PROGETTAZIONE

DELLA GABBIONATA

5.1 SEZIONE OGGETTO DI VERIFICA

In corrispondenza della Sezione tipo n. 120 è prevista la costruzione di un’opera di

contenimento in gabbioni lungo il lato campagna dell’argine,

Tale manufatto ha lo scopo di consentire la costruzione del paramento lato campagna

dell’argine mantenendo una pendenza ridotta, senza tuttavia creare ingombro alla sede

stradale adiacente.

Le analisi e le verifiche illustrate nel seguito riguardano la sezione più rappresentativa e

dimensionante della gabbionata, caratterizzata dalla massima altezza.

La sezione oggetto di verifica (mostrata in Figura 24) ha le seguenti dimensioni geometriche:

Altezza totale: 3.00m

Altezza fuori terra: 2.50m

Numero di livelli di gabbioni: 3

Lunghezza della fondazione: 2.00 m

Inclinazione del piano di posa della fondazione: orizzontale

Inclinazione del terreno di riempimento a tergo della gabbionata: 28°

Figura 24 – Geometria della sezione-tipo della gabbionata

24

5.2 CRITERI ED IPOTESI DI CALCOLO

5.2.1 METODI DI CALCOLO E DI VERIFICA

Le analisi sono condotte su sezioni trasversali, con modellazione bidimensionale dei

fenomeni, e riguardano le verifiche nei confronti degli stati limite ultimi di tipo geotecnico

GEO (capacità portante della fondazione, scorrimento lungo il piano di posa, stabilità globale

dell’opera), di equilibrio del corpo rigido EQU (ribaltamento). Data la tipologia degli

elementi che costituiscono l’opera, le verifiche di tipo STR sono omesse.

Saranno analizzate le combinazioni di carico descritte al successivo §.5.2.5, implementate

mediante un foglio di calcolo proprietario.

5.2.2 PARAMETRI GEOTECNICI CARATTERISTICI

I parametri geotecnici sono ricavati dalla campagna di indagine eseguita in sito, i cui risultati

sono riportati alla “Relazione geologica, idrogeologica e sismica” (Allegato A.4.1 del

presente progetto), alla quale si rimanda per ulteriori approfondimenti.

In Tabella 3 si riassumono i valori caratteristici dei parametri geotecnici adottati nei calcoli,

scelti in base alle seguenti considerazioni:

• Il terreno di riempimento che costituisce l’argine, a tergo dell’opera di sostegno, è

previsto in progetto che venga opportunamente compattato in fase di posa in modo da

poter garantire le seguenti caratteristiche meccaniche (valori caratteristici): angolo di

resistenza al taglio Φ’=37°, coesione drenata c’=0 kPa, peso per unità di volume γ=19

kN/m3.

• Date le dimensioni del meccanismo di rottura che si verrebbe a creare al di sotto della

fondazione (in condizioni di collasso incipiente), si assumono per il terreno di

fondazione le caratteristiche meccaniche del Livello 2 (si faccia riferimento alla

“Relazione Geotecnica”, Allegato A.5 al presente progetto). Lo strato di terreno

appartenente al Livello 1, avente spessore pari a 30cm circa e posto tra la gabbionata

ed il Livello 2, è assimilato ad un carico esterno.

25

MaterialePeso per unità di

volume (kN/m3)

Angolo di resistenza

al taglio (°)

Coesione

(kPa)

Coesione non

drenata (kPa)

Terreno di fondazione 19,00 32,50 3,50 63,50

Terreno di riempimento 16,00 37,00 0,00 0,00

Gabbioni 23,00 -- -- --

Tabella 3 – Parametri geotecnici caratteristici.

5.2.3 SOVRACCARICHI ACCIDENTALI

Il livello idrico lato fiume in condizioni di piena è assunto pari alla quota di testa dell’argine.

I risultati dell’analisi di filtrazione eseguita per la verifica di stabilità globale dell’argine,

presentata nella “Relazione Geotecnica”, Allegato A.5 del presente progetto, hanno mostrato

che il paramento di valle non è mai interessato dal moto di filtrazione; pertanto, anche

tenendo conto del fatto che una gabbionata stessa è un elemento drenante, non viene portata in

conto alcuna spinta idraulica.

5.2.4 AZIONI SISMICHE

Per quanto concerne la definizione dell’azione sismica, si rimanda al §.4. I coefficienti sismici

adottati per le verifiche sono quelli mostrati in Tabella 1.

5.2.5 COMBINAZIONI DI CALCOLO E SITUAZIONI PROGETTUALI

Le verifiche progettuali saranno eseguite in condizioni statiche e sismiche; in particolare, per

le verifiche nei confronti dello Stato Limite Ultimo da eseguirsi in condizioni statiche sarà

utilizzata la combinazione fondamentale delle azioni (SLU):

mentre per le verifiche da eseguirsi in presenza di sisma sarà utilizzata la combinazione

sismica delle azioni (E):

Secondo quanto prescritto dalle NTC sarà applicato l’Approccio 2, pertanto sarà utilizzata la

combinazione (A1+M1+R3) per tutte le verifiche; l’opera è analizzata eseguendo le verifiche

rispetto alla capacità portante del terreno di fondazione, dello scivolamento della gabbionata

lungo il suo piano di fondazione e del ribaltamento, in condizioni drenate e non drenate, in

condizioni statiche ed in presenza di azioni sismiche.

26

Per quanto concerne la verifica di stabilità globale si rimanda alla “Relazione geotecnica”,

Allegato A.5 del presente progetto.

I valori dei coefficienti parziali previsti per le combinazioni sopra citate sono riportati in

Tabella 4, Tabella 5 e Tabella 6.

Le verifiche progettuali si intendono soddisfatte se viene rispettata la condizione Ed ≤ Rd,

dove Ed è il valore di progetto dell’azione e Rd = R/γR il valore di progetto della resistenza

del sistema geotecnico.

Tabella 4 – Coefficienti parziali per le azioni o per l’effetto delle azioni (Tabella 6.2.I NTC)

Tabella 5 - Coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno (Tabella 6.2.II NTC)

Tabella 6 - Coefficienti parziali per le verifiche di sicurezza (Tabella 6.8.I NTC)

5.3 VERIFICHE PER LA SEZIONE DI RIFERIMENTO

Le verifiche eseguite per la sezione di riferimento sono mostrate nei seguenti prospetti di

calcolo.

27

VERIFICA GABBIONATA DI CONTENIMENTO SEZIONE 120

PARAMETRI

Terreno di Fondazione

Peso per unità di volume γ 19,00 kN/m3

Angolo di resistenza al taglio Φ 0,57 rad

Coesione drenata c’ 3,50 kPa

Coesione non drenata Cu 63,50 kPa

Materiale di riempimento

Peso per unità di volume γ 19,00 kN/m3

Angolo di resistenza al taglio Φ 0,65 rad

Coesione drenata c’ 0,00 kPa

Coesione non drenata Cu -- kPa

Gabbioni

Peso per unità di volume γ 23,00 kN/m3

Angolo di resistenza al taglio Φ -- rad

Coesione drenata c’ -- kPa

Coesione non drenata Cu -- kPa

Azioni esterne

Carico distribuito transito veicolare q 10,00 kPa

Sisma

Coefficiente sismico orizzontale kH 0,076 -

Coefficiente sismico verticale kV 0,038 -

GEOMETRIA

Pendenza riempimento a monte i 0,49 rad

Profondità piano di fondazione hF 0,80 m

Larghezza piano di fondazione B 2,00 m

Altezza gabbionata H 3,00 m

28

VERIFICA CAPACITÀ PORTANTE (A1+M1+R3)

Computo delle azioni

Azione V. Caratteristico Coefficiente V. Design

(kN/m) Parziale (-) (kN/m)

Peso proprio gabbionata, LIV 1 46,00 1,30 59,80

Peso proprio gabbionata, LIV 2 46,00 1,30 59,80

Peso proprio gabbionata, LIV 3 23,00 1,30 29,90

Peso proprio strato di posa 11,40 1,50 17,10

Spinta riempimento monte (statica) 31,58 1,30 41,05

Spinta riempimento monte (sisma +) 41,80 1,00 41,80

Spinta riempimento monte (sisma -) 39,59 1,00 39,59

Computo dei momenti rispetto al baricentro della fondazione

Azione braccio V. Caratteristico V. Design

(m) (kN.m/m) (kN/m)

Peso proprio gabbionata, LIV 1 0,00 0,00 0,00

Peso proprio gabbionata, LIV 2 0,00 0,00 0,00

Peso proprio gabbionata, LIV 3 0,50 11,50 14,95

Peso proprio strato di posa 0,00 0,00 0,00

Spinta riempimento monte (statica) 1,10 34,74 45,16

Spinta riempimento monte (sisma +) 1,10 45,98 45,98 (NTC08-7.11.6.2.1)

Spinta riempimento monte (sisma -) 1,10 43,55 43,55 (NTC08-7.11.6.2.1)

Condizioni statiche drenate Condizioni statiche non drenate

Momento ribaltante totale MTOT 23,24 kN.m/m Momento ribaltante totale MTOT 23,24 kN.m/m

Carico verticale totale NTOT 126,40 kN/m Carico verticale totale NTOT 126,40 kN/m

Eccentricità del carico e 0,18 m Eccentricità del carico e 0,18 m

Larghezza fondazione equivalente BR 1,63 m Larghezza fondazione equivalente BR 1,63 m

Coefficienti capacità portante Nq 24,58 - Coefficienti inclinazione carico ic 0,92 -

Nc 37,02 -

Nγ 32,60 -

Coefficienti inclinazione carico m 2,00 - Calcolo capacità portante qlim, q 15,20 kPa

(hp. trasc. Coesione) iq 0,59 - qlim, c 299,37 kPa

ic 0,58 - qlim 314,57 kPa

iγ 0,46 -

Calcolo carico limite VMAX 513,48 kN/m

Calcolo capacità portante qlim, γ 230,90 kPa

qlim, q 221,64 kPa Azione di progetto Ed 166,60 kN/m

qlim, c 74,62 kPa Resistenza di progetto Rd 366,77 kN/m

qlim 527,16 kPa Esito verifica Verificato

Calcolo carico limite VMAX 860,48 kN/m

Azione di progetto Ed 166,60 kN/m

Resistenza di progetto Rd 614,63 kN/m

Esito verifica Verificato

Condizioni sismiche non drenate (Sisma verso il basso) Condizioni sismiche non drenate (Sisma verso l’alto)

Momento ribaltante totale MTOT 34,04 kN.m/m Momento ribaltante totale MTOT 32,49 kN.m/m

Carico verticale totale NTOT 131,20 kN/m Carico verticale totale NTOT 121,60 kN/m

Eccentricità del carico e 0,26 m Eccentricità del carico e 0,27 m

Larghezza fondazione equivalente BR 1,48 m Larghezza fondazione equivalente BR 1,47 m

Coefficienti inclinazione carico ic 0,87 - Coefficienti inclinazione carico ic 0,88 -

Calcolo capacità portante qlim, q 15,20 kPa Calcolo capacità portante qlim, q 15,20 kPa

qlim, c 284,92 kPa qlim, c 286,99 kPa

qlim 300,12 kPa qlim 302,19 kPa

Calcolo carico limite VMAX 444,50 kN/m Calcolo carico limite VMAX 442,92 kN/m

Azione di progetto Ed 172,93 kN/m Azione di progetto Ed 160,27 kN/m

Resistenza di progetto Rd 317,50 kN/m Resistenza di progetto Rd 316,37 kN/m

Esito verifica Verificato Esito verifica Verificato

29

VERIFICA SCIVOLAMENTO (A1+M1+R3)

Computo delle azioni

Azione V. Caratteristico Coefficiente V. Design

(kN/m) Parziale (-) (kN/m)

Peso proprio gabbionata, LIV 1 46,00 1,30 59,80

Peso proprio gabbionata, LIV 2 46,00 1,30 59,80

Peso proprio gabbionata, LIV 3 23,00 1,30 29,90

Peso proprio strato di posa 11,40 1,50 17,10

Spinta riempimento monte (statica) 31,58 1,30 41,05

Spinta riempimento monte (sisma +) 41,80 1,00 41,80

Spinta riempimento monte (sisma -) 39,59 1,00 39,59

Condizioni statiche drenate Condizioni statiche non drenate

Carico verticale totale NTOT 126,40 kN/m Carico verticale totale NTOT 126,40 kN/m

Massima resistenza allo scivolamento TMAX 87,53 kN/m Massima resistenza allo scivolamento TMAX 127,00 kN/m

Azione di progetto Ed 41,05 kN/m Azione di progetto Ed 41,05 kN/m

Resistenza di progetto Rd 79,57 kN/m Resistenza di progetto Rd 115,45 kN/m

Esito verifica Verificato Esito verifica Verificato

Condizioni sismiche non drenate (Sisma verso il basso) Condizioni sismiche non drenate (Sisma verso l’alto)

Carico verticale totale NTOT 131,20 kN/m Carico verticale totale NTOT 121,60 kN/m

Massima resistenza allo scivolamento TMAX 127,00 kN/m Massima resistenza allo scivolamento TMAX 127,00 kN/m

Azione di progetto Ed 41,80 kN/m Azione di progetto Ed 39,59 kN/m

Resistenza di progetto Rd 115,45 kN/m Resistenza di progetto Rd 115,45 kN/m

Esito verifica Verificato Esito verifica Verificato

VERIFICA AL RIBALTAMENTO (EQU+M1+R3)

Computo delle azioni

Azione V. Caratteristico Coefficiente V. Design

(kN/m) Parziale (-) (kN/m)

Peso proprio gabbionata, LIV 1 46,00 0,90 41,40

Peso proprio gabbionata, LIV 2 46,00 0,90 41,40

Peso proprio gabbionata, LIV 3 23,00 0,90 20,70

Spinta riempimento monte (statica) 31,58 1,10 34,74

Spinta riempimento monte (sisma +) 41,80 1,00 41,80

Spinta riempimento monte (sisma -) 39,59 1,00 39,59

Computo dei momenti rispetto al baricentro della fondazione

Azione braccio V. Caratteristico V. Design

(m) (kN.m/m) (kN.m/m)

Peso proprio gabbionata, LIV 1 1,00 46,00 41,40

Peso proprio gabbionata, LIV 2 1,00 46,00 41,40

Peso proprio gabbionata, LIV 3 1,50 34,50 31,05

Spinta riempimento monte (statica) 1,00 31,58 34,74

Spinta riempimento monte (sisma +) 1,00 41,80 41,80 (NTC08-7.11.6.2.1)

Spinta riempimento monte (sisma -) 1,00 39,59 39,59 (NTC08-7.11.6.2.1)

Condizioni statiche

Azione di progetto Ed = Mrib 34,74 kN/m

Resistenza di progetto Rd = Mres 113,85 kN/m

Esito verifica Verificato

Condizioni sismiche (Sisma verso il basso)

Azione di progetto Ed = Mrib 41,80 kN/m

Resistenza di progetto Rd = Mres 114,89 kN/m

Esito verifica Verificato

Condizioni sismiche (Sisma verso l’alto)

Azione di progetto Ed = Mrib 39,59 kN/m

Resistenza di progetto Rd = Mres 114,81 kN/m

Esito verifica Verificato

30

6. ELEMENTI DI SUPPORTO ALLA STABILITÀ DEGLI ARGINI: VERIFICHE

STRUTTURALI

Il progetto descritto nel presente documento prevede l’utilizzo di palancole di tipo Larssen

L601 (Figura 25).

Figura 25 – Palancole Larssen L601

Per permettere il passaggio dell’acqua di falda, si prevede la formazione di buchi sulle

porzioni delle palancole parallele all’asse della palancolata e di non posare una palancola ogni

5 (il che equivale, essendo una palancola larga 60 cm, a posare n. 4 palancole ogni 3 metri di

sviluppo della palancolata).

Per tale tipologia di palancolata, considerando cautelativamente una perdita di spessore per

corrosione di 1 mm, l’area resistente al taglio di un metro di parete è:

Av = (310-2·7,5) · (6,4-1) ·4/3 = 2.124 mm2/m

e quindi il taglio massimo resistente di progetto è:

VRd = 2.124 · 355 / ( 3 · 1,05) = 415 kN/m

arrotondato, per le verifiche contenute nel presente progetto, a 400 kN/m.

La perdita di spessore per corrosione è stata determinata riferendosi all’Eurocodice 3 (EN

1993-5 del 2007) che nelle Tabelle 4-1 e 4-2 (riportate qui di seguito) raccomanda di

considerare, per casi quali quello in esame con una vita utile di 50 anni, perdite di spessore

rispettivamente di 0,6 mm e 0,9 mm; pertanto cautelativamente si è considerato 1 mm.

31

32

7. BIBLIOGRAFIA

• Ambraseys, N., Smit, P., Sigbjornsson, R., Suhadolc, P. and Margaris, B. (2002)

Internet-Site for European Strong-Motion Data, European Commission, Research-

Directorate General, Environment and Climate Programme,

• Bardet J.P., Ichii K., Lin C.H. (2000). EERA: A computer program for Equivalent-

Linear Earthquake site Response Analyses of layered soil deposits. University of

Southern California.

• Bustamante M., Doix B. (1985). Une methode pour le calcul des tirants at des

micropieux injectes. Bull. Liaison Lab. Ponts et Chaussees, Paris, n.149, 13-22

• Idriss, I. M. (1990) "Response of Soft Soil Sites during Earthquakes", Proceedings,

Memorial Symposium to honor Professor Harry Bolton Seed, Berkeley, California,

Vol. II, May.

• Idriss, I. M. and Sun, J. I. (1992) “User’s Manual for SHAKE91,” Center for

Geotechnical Modeling, Department of Civil Engineering, University of California,

Davis.

• Iervolino I., Galasso C., Cosenza E. (2009). REXEL: computer aided record selection

for code-based seismic structural analysis. Bulletin of Earthquake Engineering, 8:339-

362. DOI 10.1007/s10518-009-9146-1

• Seed H. B., Idriss I. M. (1970). Soil moduli and damping factors for dynamic response

analysis. Report n. UCB/EERC-70/10 Earthquake Engineering Research Centre.

University of California, Berkeley, December, 48pp

33

Milano, Novembre 2018

I PROFESSIONISTI INCARICATI:

ETATEC STUDIO PAOLETTI s.r.l.

Prof. Ing. Alessandro Paoletti

STUDIO PAOLETTI INGEGNERI ASSOCIATI

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ING. CLAUDIO MARCELLO s.r.l.

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STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA SPADA

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A TUTTO PROGETTO – STUDIO ASSOCIATO DEI GEOMETRI PAOLO MASSARA E

FILIPPO BELLONI SOCIETA’ SEMPLICE

Geom. Paolo Massara

SAP SOCIETA' ARCHEOLOGICA S.R.L.

Dott. Agostino Favaro