memories and encounters - viafarini · 2019-02-12 · memories and encounters questo progetto agito...
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Memories and Encounters laboratorio di riflessione e pratica creativa
selezione degli elaborati realizzati daglistudenti dei licei artistici statali Boccioni eBrera, Milano, anno scolastico 2009-10
Memories and EncountersQuesto progetto agito insieme da Viafarini e da ANISA, Associazione Nazionale Insegnantidi Storia dell’arte, nasce da una convinzione culturale e didattica condivisa: che lo studiodell’arte contemporanea si debba concretizzare portando la scuola nel sistema dell’arte.Incontrare dal vivo la contemporaneità artistica attraverso i suoi protagonisti, per noisignifica comunicare al discente in formazione lo spirito di sperimentazione che della ricercastessa è l’essenza. Tuttavia senza la riflessione relativa alle coordinate spazio/temporalinelle quali ogni ricerca artistica si inserisce, questa esperienza non può trasformarsi inconsapevolezza personale e collettiva. Il lavoro scolastico, nella sua gradualità e nelrispetto delle attitudini dello studente, può far sedimentare nella quotidianità le sollecitazioniapprese dal vivo.Questo progetto si propone quindi come una nuova pratica di lavoro che, attuando unasignificativa sinergia tra istituzioni, contribuisca alla formazione di quello che sarà il futuropubblico dell’arte contemporanea. Riteniamo infatti che solo la presenza di un pubblicoattento e sensibile al proprio tempo possa far crescere il sistema dell’arte garantendone unadiffusa e capillare fruizione.
Viafarini ANISA per l’educazione all’artePatrizia Brusarosco Laura Colombo
Progetti informativi
Nicolò Mondonico eFilippo De Rai
Nicolò Mondonico – Filippo De Rai
Nicolò Mondonico – Filippo De Rai
Nicolò Mondonico – Filippo De Rai
Nicolò Mondonico – Filippo De Rai
Nicolò Mondonico – Filippo De Rai
Nicolò Mondonico – Filippo De Rai
Nicolò Mondonico – Filippo De Rai
Installazione
NOI Bisogna avere un kaosdentro di sé per generare una
sedia danzante 5H
LE CARATTERISTICHEDELL’OPERA• TEMA: ?
• MATERIALI: ready made di riciclo e opere di amiciquindi modificando il contesto abituale (galleria) efacendo interagire soggetti e opere rompendo lapreminenza del soggetto
• FINALITA’ COMUNICATIVA:Metalinguistica estetica
• SPAZIO: galleria in cui ricostruisce unospazio domestico
• SPETTATORI: Previsti passivi• TECNOLOGIA: assente• TEMPORALITA’: Illimitata / statica
NOI"Bisogna avere un kaos dentro di sé per generare
una sedia danzante“
• TEMA: bisogna avere un kaos dentro di sé pergenerare una sedia danzante
• MATERIALI: polimaterico da recupero• FINALITA’ COMUNICATIVA: rappresentazione
emotiva dell’io nel gruppo• SPAZIO: interno/esterno• SPETTATORI: presenti come osservatori• TECNOLOGIA: assente• TEMPORALITA’: illimitata/statica – processo
ideativo documentato
Descrizione del percorso:E’ stata scelta l’artista Julia Staszak per far approcciare i
ragazzi ad un metodo espressivo fuori dagli schemiscolastici ma più vicino alle libertà accademiche.
Oltre ai lavori di Staszak, sono state valutate le opere diartisti che operano o che hanno operato anche al di fuoridella pittura quali: Abramovic,Viola, Klein,Shwitters,Duchamp.
Nel piacere del lavoro di gruppo i ragazzi hanno operatostudiando un’istallazione che li rappresentasselavorando sull’espressione libera, personale e trovandocome elemento comun denominatore la sedia. Oggettoda rielaborare che assume il valore di significante oveesprimere lo stare insieme e il loro essere.
Il lavoro assume il valore aggiunto della spontaneitàespressiva dei ragazzi in quanto nato e svolto con frescoed entusiastico impulso.
GIOVANNI
GLORIA
LUANA
AMANDA
LORENZO
KATIA
ELEONORA
MONICA
CARLOTTA
GIORGIA
FRANCESCA
LODOVICO
MARTA
STEFANO
ANDREA
Oggetto Plastico
Giorgia Baldini 5AFrancesca Mussi 4A
Cecilia Gatta 3A
Giorgia Baldini 5A
Giorgia Baldini5A
Francesca Mussi 4A
Francesca Mussi 4A
Cecilia Gatta 3A
Cecilia Gatta 3A
Pittura
Giovanni Darman 5AGiulia Stringa 4A
Giovanni Darman 5A
Giovanni Darman 5A
Giovanni Darman5A
Giulia Stringa 4A
Giulia Stringa4A
Layout
Giulia Stringa 4A
Installazione
Ti va di amarmi? (popolazione ostile)RiflessioniSoqquadro
Ti va di amarmi?(Popolazione ostile)
Nel 1963 l'antropologo Edward Hall studiò gli effetti della prossemica ovvero lo spazio e le distanze mantenuteall'interno di una comunicazione, sia verbale che non verbale.Osservò che la distanza fisica tra le persone è sintetizzabile in 4 "zone" interpersonali, spesso difficili daabbattere anche quando si tratta solo di condividere un gesto semplice, come un abbraccio.
Angelica Braccia, Federica Tirandi, 5F
Riflessioni
Liceo Boccioni, classe 5H figurativo, Prof. Francesca Alparone
Soqquadro
Con quest’installazione vogliamo trasmettere un senso di disagio, che noi studenti stessi proviamo ad entrarein una scuola dove ciò che dovrebbe andare non va. Dai tagli delle cattedre assegnate ai professori allescarse sovvenzioni da parte dello stato verso le nostre scuole pubbliche e alla poca attenzione riguardo lenorme di sicurezza.Annoni, Brioschi
Video
Soul’s Death 4IWhite, 4I
Soul’s death
Questo video è stato ispirato dal concetto della filosofia del vuoto, la contrapposizione di spazi pieni e spazivuoti. Esempi di questa teoria sono l’arte floreale dell’ikebana, i giardini zen e l’harakiri, il suicidio giapponese.Specialmente ci siamo concentrate sulla cultura giapponese e sulla morte delle tradizioni nella freneticasocietà moderna. La morte delle tradizioni è rappresentata come una forma di morte dell’anima, un progressodistruttivo verso il futuro che è collegato al concetto di harakiri.Per rappresentare la filosofia del vuoto abbiamo diviso il video in due parti: nella prima parte abbiamo unasequenza lenta con movimenti calmi ed eleganti in accordo con la melodia di un pianoforte. Nella secondaparte abbiamo invece una sessione veloce di immagini che vengono usate per confondere lo spettatore , inaccordo con una canzone forte, con batteria e chitarre dal suono potente.Nell’ultima scena possiamo infine vedere una schermata nera che rappresenta la fine della vita e la mortedell’anima umana.Porri Beatrice, Chiara Giambelli classe 4I
White
Il video è stato ideato basandosi, sul concetto di confine,inteso come limite da varcare,passaggio.La nostra ricerca si è soffermata sulla relazione tra pazzia e normalità : La pazzia interpretatacome uno stato mentale,che può essere raggiunto da qualsiasi persona,alterando la percezione personaledella realtà.Nel video la stanza rappresenta una dimensione apparentemente tranquilla.Le tre persone sono disposte in maniera diversa per accentuare il differente significato attribuitogli :• Al centro la persona oltrepassa il “limite” che lo porterà verso un’altra dimensione.• Le due persone di profilo mostreranno solo alla fine la loro vera “natura”
Performance
Nei panni dell’altro 3A
Nei panni dell’altro
Il nostro lavoro è basato su un tema espresso durante la discussione,cioè l’identità dell’individuo, quisimbolizzata dagli abiti. Ispirati dal lavoro di Pavel Sterec, abbiamo deciso di attuare una performanceintervenendo durante un’attività collettiva svolta abitualmente da noi studenti, cioè una partita di pallavolo nellapalestra della scuola. Poco dopo l’inizio della partita e qualche scambio di battuta, i componenti di una delledue squadre cominciano a camminare in cerchio seguendo le postazioni dei giocatori. Ad un certo punto i seiragazzi si fermano e contemporaneamente si tolgono un indumento uguale per tutti (per esempio la maglietta),poi insieme, camminano fino alla postazione successiva dove tutti si fermano e indossano la magliettaabbandonata dal ragazzo davanti a loro. Questo procedimento si propone più volte fino a quando tutti i vestiti(maglietta scarpe e pantaloni) saranno stati scambiati. Terminato il giro, i ragazzi, si troveranno con indumentialtrui troppo grandi o piccoli. La simbolica immersione in un'altra identità viene quindi rappresentata attraversolo scambio di vestiti, così com'e la difficoltà di mettersi nei “panni dell’altro”. Infine la squadra riprende lepostazioni del gioco e continua la partita.Ilaria Angelini, Aurora Bertoli, Veronica Comin, 3A
MEMORIES AND ENCOUNTERSLaboratorio di riflessione e pratica creativa
un progetto nato dalla partenership fra:ANISA - sezione provinciale di Milano Associazione Viafarini
ideazione e progettazione Patrizia Brusarosco, Laura Colombo,Elena Introzzi, Giulio Verago
mediazione culturale e coordinamento editoriale: Giulio Verago
coordinamento didattico: Laura Colombo, Elena Introzzi
grafica: Simone Angiolini
si ringraziano i partner istituzionali e privati che garantiscono lo sviluppo del progettoDirezione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte Contemporanee(PABAAC) del Ministero per i Beni e le Attività CulturaliFondazione Cariplo Acacia - Associazione Amici Arte ContemporaneaFondazione Nicoletta Fiorucci Gemmo
un vivo ringraziamento agli studenti che con i loro contributi hanno dato vita al progetto e ailoro insegnanti per lo spirito di collaborazione dimostratosi ringraziano inoltre i dirigenti scolastici dei licei artistici statali milanesi Umberto Boccioni eBrera, nelle persone del Prof. Giuseppe Como e della Prof.ssa Carla Arienti